Vita da artisti, presentazione dei dati della prima indagine sugli artisti italiani

Buongiorno e benvenuti
Grazie a tutti insomma di essere qui
Per prima cosa ringraziamo il teatro sala uno che ci ospita
E il suo direttore Rezzan acché l'armadio
Siamo in un luogo sacro perché è un teatro ma
In questo caso è doppiamente sacro perché si tratta di uno spazio ritagliato all'interno della navata centrale della cripta della scala santa
Questo è un teatro che ogni stagione ospita circa dieci mila spettatori un teatro privato che con fatica diciamo riesce
Ad avere a ospitare una quarantina di spettacoli a stagione e come scrivono loro tutto affinché tutto ciò possa nutrire l'anima alimentare bellezza producendo ricchezza quindi ringraziamo davvero il teatro sarà uno
Insomma questa è la giornata anche portante per esse gli stessi perché
A di presentiamo i dati di questa di questa inchiesta che è stata ha fortemente voluta da essere Leccisi
Non vuole essere una giornata di lamentele a perché i dati parleranno del suo undici insomma non c'è bisogno di lamentarsi ulteriormente però vogliamo approfittare della presenza di rappresentanti della politica delle istituzioni
Ha appena cercare appunto di dare una fotografia attraverso questo questionario vita da artisti
Fatto grazie alla Fondazione Di Vittorio che tra poco vi presenterò
Sul mondo dello spettacolo dal vivo sugli artisti lo spettacolo dal vivo la risposta è stata molto ampia hanno risposto tantissimi artisti i numeri ve li daranno loro
Che addirittura al al di sopra ha superato alle nostre aspettative quindi
è stato per noi un
Conferma del del disegno che hanno gli artisti in questo momento di essere ascoltati
Da chi appunto decide nelle delle loro o condizioni di vita e di lavoro cioè i rappresentanti politici ai sindacati e i dirigenti degli enti previdenziali e in generale tutte le istituzioni
Questo successe no nella raccolta dei questionari non sarebbe stato possibile senza l'aiuto concrete prezioso di molte associazioni di categoria
è un momento in poi tanti artisti che forse sono sempre stati un po'individualisti fino adesso è ancora tanti lo sono se scusate questa è una mia opinione personale
Ma sistema però mettendo insieme
Quindi ringraziamo atti associazione per il teatro italiano attirato emersa inique futura teatrale cresco coordinamento della realtà della scena contemporanea
Facciamo la conta libero movimento di mille duecento attori professionisti
E le associazioni di musicisti nidi note legali e SS musicisti penultima cito Wahab
Nell'Unione attori professionisti che
Ha contribuito alla diffusione del questionario
Ma che è portato a pochi mesi fa si è sciolta
Se salta perché si occupava degli anni trova pubblicitario nella città di Milano
Sono un gruppo di attori si erano messi insieme per cercare di ottenere delle tutele in più sono stati costretti a soli gli enti perché
I componenti del gruppo organizzativo come dire sono stati fortemente poi discriminati
Nella chiamata i casting e quindi purtroppo hanno dovuto mollare questa battaglia ci premierà segnalarlo
Quindi la nostra condizione scusarsi non mi sono presentata mi chiamo caratteristico
Sono un'attrice e si o no la coordinatrice nazionale della Sezione attori della SLC-CGIL
Dicevo che quindi la nostra condizione di fragilità e è ritratta milita emerge chiaramente
Nella ricerca che è stata fatta dite ad artisti
E adesso entriamo insomma nel vivo di questa mattinata passando la parola
A Daniele Di Nunzio
Giuliano Ferruzzi Emanuele toscano ricercatori della fondazione di vittoria che ci mostreranno i dati emersi da questa ricerca grazie
Grazie Carlotta buongiorno a tutti
La ricerca che presentiamo
Ok fico secco
La ricetta che presentiamo il frutto di un gruppo di lavoro ampio composto oltre che
Da me Giuliano del manuale dai sindacalisti della esse le cinque dalle associazioni
Come ci ha raccontato Carlotta e da singoli lavoratori
Abbiamo lavorato insieme e nelle diverse fasi della della ricerca dalla progettazione alla costruzione del questionario
Alla sua diffusione che avvenuta on line ne manca attraverso la promozione alcuni incontri locali e anche confrontandoci sull'analisi dei risultati
Cercando quindi di la lavorare insieme di collaborare il più possibile
Come vedremo questo settore caratterizzato da un'estrema frammentazione
Da microimprese lavoro discontinuo a termine precario mobile sul territorio nazionale
Ed anche per le statistiche ufficiali per i dati dell'INPS dell'Istat che adesso vi presenteremo è difficile ricostruire una rappresentazione approfondita delle condizioni di lavoro
Quindi il primo obiettivo di questa ricerca Stato quello di per aumentare le informazioni le conoscenze
Sulle condizioni di lavoro
Di chi operano e lo spettacolo dal vivo in particolare la ricerca era focalizzata sulle professioni creative e artistica dello spettacolo
Dal vivo un altro obiettivo il secondo è stato quello di favorire la partecipazione
Lo scambio l'incontro appunto tra
Il sindacato le associazioni e i lavoratori
Di costruire un questionario che gli permette permettesse a questi lavoratori di promuovere una propria autorappresentazione un racconto di se stessi dimettere sala se stessi come è stato detto
In alcuni degli incontri ed anche di più di di prendere la scena di essere
Più protagonisti di avere voce e raccontare anche le soluzioni e le proposte per la politica e per l'azione sindacale
Il terzo obiettivo è stato quello di rafforza le reti la collaborazione in un settore appunto così frammentato in cui
Ci sono tante associazioni che nascono e muoiono come ci ha raccontato adesso
Carlotta perché è difficile costruire azione collettiva e quindi la ricerca ha avuto anche l'obiettivo di rafforzare questi reti partendo proprio dalla costruzione della ricerca in ogni fase
In questo settore questo tipo di metodologia è importante questo approccio è stato sviluppato insieme a Davide Imola
Questo è uno dei tanti tanti insegnamenti che che ci ha lasciato quando era dirigente responsabile della Consulta delle professioni ed è stata usata in altre ricerche nel nei settori più fra mentali
Come ad esempio per le partite IVA per il lavoro autonomo nel precariato dirà di tv sempre con la S lezioni
Nel precariato del dei ricercatori del dell'Università in tutti quei settori dove è difficile per aggiungere le persone per
Fa raccontare quelle che sono le condizioni di lavoro è difficile per i ricercatori è difficile anche per
E il sindacato costruire azione collettiva
Quindi queste ricerche
E questa in particolare sono da intendersi come un una
Parte
Piccola di un percorso più ampio di azione sindacale volto a organizzare i lavoratori a costruire azione collettiva e quindi
A conquistare diritti e tutele partendo dai bisogni dal punto di vista dalle proposte di questi stessi lavoratori
In particolare la metodologia che è stata utilizzata è quella di un questionario anonimo costruita insieme e distribuito insieme on line c'era un sito specifico che abito ad artisti punti dove voi ovviamente diffonderemo i risultati
E la ricerca è stata on line da novembre dello scorso anno a marzo di di questo anno quindi i dati sono
Di adesso
E sono stati raccolti quasi quattro mila questionari quattro mila risposte quindi tre particolari precisamente tre mila ottocentocinquantasei
E alla fine abbiamo analizzato due mila novanta questionari avevamo un campione molto ampio che era costato è stato costruito con un metodo che si chiama a cascata cioè con il passaparola la diffusione perché l'obiettivo era far partecipare quanti più lavoratori possibile
E ed in seguito a visto che il campione era molto ampio abbiamo potuto ridurlo per fare un campione solido selezionando alcune variabili per età genere
Distribuzione territoriale svolgimento tempo dedicato allo spettacolo da dal divo completezza del dei questionari
E e a questo gruppo che sono i professionisti creativi artistici mi scuso per la definizione perché a volte sacche
Alcuni rende non potrebbe non diamo non descrivere pienamente quello che sono le competenze che mettono in atto comunque
Ne abbiamo discusso molto nel gruppo di lavoro ed è beh questo è il cuore diciamo della della ricerca
E si aggiunge un altro gruppo un centinaio di di professionalità che sono tecnica e amministrativa e gestionale organizzative che comunque hanno voluto partecipare la ricerca
E per i quali c'è sembrato comunque giusto quindi restituire
Quelli che sono i risultati che trovate alla fine del del rapporto
Prima di raccontare i risultati della nostra
Inchiesta passo la parola Giuliano Ferruzzi che ci racconterà l'analisi difficile complessa dei dati dell'Istat e dell'INPS e poi insieme a lui ha in mano le toscano proseguiremo nel racconto dei risultati
Buongiorno allora io adesso cercherò brevemente di illustrare le statistiche ufficiali relative al mondo del lavoro nel nello spettacolo
E
Chi lavora nello spettacolo fa parte di un universo molto eterogeneo e poco conosciuto
Potremmo dire che lo spettacolo e lo spettacolo dal vivo in particolare un'alchimia complicata che muove risorse competenze tra loro molto diverse
Dove le singole individua individualità professionali si
Compongono e si risolvono in una dimensione collettiva che
è per sua natura è sfumata né con turni e per questo difficile da misurare
Non esistono statistiche ufficiali e relative al mondo del lavoro nello spettacolo dal vivo le statistiche ufficiali
Sono sullo spettacolo in generale sono prodotte dall'INPS e curate dall'Osservatorio lavoratori dello spettacolo e professionisti dello sport
E si basano sulle comunicazioni Uniemens
Mettono quindi bene a fuoco il lavoro dipendente meno bene lavoro autonomo
Allora
Si tratta di una popolati sono considerati lavoratori dello spettacolo tutti i contribuenti ex gestione ENPALS vale a dire
Tutte le persone che abbiano versato almeno un euro nelle casse
INPS ex ENPALS nell'arco di un anno
Si tratta di una popolazione che nel due mila quindici contava duecentosettantasette mila persone
Impegnate come è facile immaginare nelle professioni più diverse dalla reggia cinematografica o teatrale alla gestione di impianti sportivi circoli case da gioco
E gli attori in questo contesto rappresenta nel gruppo più numeroso
Seguiti a distanza dagli impiegati il gruppo peraltro che lavora di più
Duecentoquarantotto giornate retribuite nell'anno e registra per questo la retribuzione media nell'anno più elevata
Ma nel tentativo di ritagliare all'interno di questa popolazione così diversificata l'insieme delle persone che hanno svolto professioni creative artistiche in linea con l'obiettivo dell'inchiesta che abbiamo condotto
Ho considerato
Di nove gruppi professionali che sono illustrati nella figura
E che
Insieme contano centotrentasette mila lavoratori nel due mila quindici
Gli attori in questo contesto sono più della metà
Ma non è possibile dividerli tra prosa cinema ora di televisione
Poiché non è possibile collocare nei diversi settori di attività
Naturalmente è una approssimazione perdiamo per esempio
I professionisti del circa degli spettacoli viaggianti che sono indissolubilmente legati nelle statistiche INPS ai dipendenti di ippodromi scuderie Cino Dromì sale da gioco
Quindi
Ho trovato comunque
A definire un insieme coerente queste centotrentasette mila persone
Si tratta di
Per lo più
Per per il cinquantacinque per cento sono sono maschi
Quindi per il quarantacinque per cento sono sono donne
Benché esse siano larga maggioranza in due gruppi professionali in particolare il ballo la figurazione e moda
Nella
Sì nella scenografia
Nella scenografia in particolare
La popolazione impegnata nello spettacolo è giovane
E la classe di età modale
Venticinque ventinove anni
Il settantuno per cento ha meno di quarantacinque anni si concentra per lavora per lavorare nell'Italia centrale nel nord-ovest
La tendenza ad abbandonare la professione artistica con l'incedere dell'età può essere fisiologica in alcuni settori come nel ballo per esempio
Ma non in altri quali la prosa dalla musica accattivanti evidentemente per i giovani alle prime armi ma molto selettivi quando l'impegno diventa professionale
I contratti temporanei interessano la grande maggioranza dei lavoratori dello spettacolo l'ottanta per cento
Non è facile distinguere le tipologie contrattuali dalle statistiche disponibili peraltro sono in contatto con l'INPS per cercare di dipanare la matassa perché anche all'INPS hanno qualche problema nel nel chiarire la questione
In ogni caso quello che è certo è che in questa platea centotrentasette mila persone
In generale si
Tratta di rapporti di lavoro concentrati in pochi giorni il numero medio annuo di giornate
Di lavoro retribuite trentaquattro
Più alto per i registi e gli sceneggiatori centotrentacinque più basso per gli attori sono quattordici
Sto parlando di numero di giornate retribuite nell'anno in particolare nel due mila quindici
Il tempo dedicato al lavoro aumenta con l'età fino a sessanta anni
Cinque sei giornate per gli under venti solo cinque sei giornate per gli under venti sessanta Cinque giornate nella classe cinquantacinque cinquantanove anni
Quindi comprensibilmente dopo i sessanta anni tende a ridursi
E l'ammontare delle retribuzioni naturalmente dipende dal tempo di lavoro riconosciuto poiché risulta molto molto contenuto pari a cinque mila quattrocentotrenta euro pro capite hanno
La retribuzione media nell'anno è crescente e corretta e fino ai sessanta anni non solo perché aumenta il numero di giornate doti giornate retribuite nell'anno ma anche perché aumenta la retribuzione giornaliera
Un dato interessante il compenso giornaliero è maggiore per rimasti che per le femmine in tutte le classi di età
Non sorprende
Ora alla luce di quanto abbiamo visto così rapidamente
è verosimile che una larga maggioranza delle persone rappresentate
Dai dati INPS svolga anche altre professioni perché potrebbe altrimenti sopravvivere
E oppure la stessa professione in altri settori di attività cui corrispondono altre casse previdenziali
Una tipica professione all'insegnamento
L'analisi dei dati relativi alla rilevazione continua delle forze di lavoro consente di
Valutare gli occupati considerando la loro attività principale
E quindi abbiamo analizzato quattro grandi gruppi professionali
Registi direttori artistici attori sceneggiatori e scenografi uno coreografi ballerini un altro compositori musicisti e cantanti un'altra ancora artisti delle forme di cultura popolare di varietà e acrobati il quarto
Si tratta di professioni vanno interpretate come attività principale molto circoscritte
E passiamo da quei centotrenta settemila
A
Poche decine di migliaia di persone trentotto mila e la stima attraverso la rilevazione continua delle forze di lavoro è chiaro che
Il confronto e audace perché sono tante gli elementi che differenziano i due insiemi quello del dell'INPS di questo che risulta dalle statistiche Istat
E tuttavia una cosa è certa quando la professione diventa professione su cui sopravvivere
Il il numero delle persone che
Vengono considerate decresce radicalmente
Ora
Rispetto alla più vasta platea dei contribuenti in passato
Questi trentotto mila rappresentano l'insieme e meno giovani
Com'era nelle attese le classi modali sono trentacinque quarantaquattro quarantacinque cinquantaquattro anni
A più elevata prevalenza maschile avevo visto nell'insieme INPS le donne rappresentavano il quarantacinque per cento qui invece sono poco meno del trenta
Residente tra le ripartizioni centrale e settentrionale
E soprattutto connotato da una percentuale molto alta di persone che hanno conseguito un titolo universitario un titolo equivalente quindi
Con una formazione di studio
Molto più alta
Rispetto alla media
Degli occupati in Italia
Questa è la prima diciamo rappresentazione del
Del mondo del lavoro dello spettacolo che possiamo registrare dalle statistiche ufficiali adesso
Introduciamo la nostra inchiesta
Ridò la parola Daniela grazie Giuliano molti bis
Molti degli spunti che
Che ci ha dato saranno ripresi nel racconto deve i nostri dati
E credo anche nella
Discussione che ne seguirà come ho detto prima hanno risposto due mila abbiamo realizzato scusate due mila novanta questionari
E questi sono i risultati partendo dalle variabile anagrafiche il campione si divide maniera molto equilibrata a metà tra
Uomini e donne
L'età è concentrata maggiormente per gli under quaranta questa linea anche con quanto ci ha raccontato Giuliano adesso e su questa Italia un po'uno spartiacque tra chi riesce a continuare questa professione a realizzarsi ma il termine migliore a resistere in questo mercato del del lavoro perché vedremo e comunque anche dopo le condizioni sono
Difficili la distribuzione territoriale del nostro campione concentrata maggiormente a nord in particolare hanno risposto dalle grandi città quelle dove ovviamente c'era una maggiore organizzazione di amanti dello spettacolo dal vivo particolare a Roma ma anche Milano
Torino
E Napoli
No
Le professioni che hanno risposta non la distribuzione in linea con quanto girano ci ha raccontato dai dati dell'INPS hanno risposto per lo più attori per il sessanta per cento se voi Gruppi con meno uniformi quello degli autori registi drammaturghi scenografie il diciassette per cento e quello dei musicisti al sedici per cento poi un numero più
Esiguo minore di danzatori al sette per cento
Gli ambiti che si professionisti operano sono per lo più coerentemente con la forte presenza anche gli attori nella nella prosa meno negli altri campi ma quello che emerge
è interessante che è uno su cinque il venti per cento di gara ad operare in ambito multidisciplinare che al segnare del superamento dei confini tra queste discipline che a un superamento sia organizzativo ma anche voi
Economico nella gestione dei Finzi finanziamenti nella distribuzione di questi finanziamenti a livello nazionale e
Territoriale al di là delle singole professioni nelle delle competenze specifiche che mettono in atto nel proprio lavoro
Questi professionisti partecipano in misura notevole lamenta di loro alle attività di portare avanti gli spettacoli alla progettazione così come alla cessione all'organizzazione attiva quindi assumendo un carico di lavoro che va al di là ovviamente del del lavoro sul sul palco
Prima girano sarà scontato della differenza tra dati INPS e quelli dell'Istat quelli dell'Istat individuano chi svolge questa professione come
Prevalente come principale
In generale la professione dello spettacolo e sfuggente è frammentata difficile da da raccontare da da intercettare ricordiamolo sempre difficile per i ricercatori ovviamente la la difficoltà reale vera la prima riguardare nella vita delle persone
Perché la per la prima difficoltà nel descrivere descriverci raccontarsi a gestire questi molteplici anticipi
Nella vita degli individui e poi corrisponda veramente a delle difficoltà statistica nostra niente inquadrare il fenomeno
Abbiamo cercato di capire anche noi di svolgesse questa attività di dovesse fare altri lavori il sessanta per cento quindi quasi due su tre indica rispose dichiara di svolgere esclusivamente un'attività nell'ambito dello spettacolo dal vivo la restante Cost parte svolge altri lavori anche al di fuori
Dello spettacolo dal vivo alcuni in linea con le proprie competenze come in questo caso la maggior parte all'insegnamento
Ma per la maggior parte svolgono mestieri totalmente diversi da dalle competenze che usano lo spettacolo dal vivo nel commercio nella ristorazione nei servizi per lo più
Servizi sociali e come vedremo lo fanno per necessità perché i dati dei compensi come ho già raccontato la media di Giugliano e come vedremo nei nostri dati
Sono bassi
Abbiamo visto del campione spostato nelle classi giovanili che questa era una corrispondenza con i dati
Del dell'INPS ed effettivamente diciamo tra i trenta e quaranta anni quindi nel in un'età più che adulta
Si inizia a definire
Per questi professionisti la professione e dopo i quarant'anni molti sono costretti a ad uscirne perché non hanno non riesca una sottostare le condizioni di lavoro che vengono date e anche al tipo di professione che devono devono svolge
Tra chi ha meno di quarant'anni la quota di chi svolge un'altra professione è maggiore rispetto a chi ha più
Di quarant'anni e questo dato questa diciamo criticità che emerge da trenta e quaranta e queste da che segnano Spartak coerente con i dati che abbiamo visto dell'INPS ma anche una ricerca
Che ha fatto cresco nel due mila undici e che ringrazio anche per
La collaborazione in questa questa inchiesta
Quando parliamo del lavoro dello spettacolo dal vivo l'abbiamo visto parliamo di lavoro povero lamenta del campione guadagna anche un po'di più della metà guadagna meno di cinque mila euro netti
Dal delle attività svolte solo nello spettacolo dal vivo abbiamo visto ci ha condotto i lavori ma
Queste radio dallo spettacolo dal vivo certamente ci sono delle differenze
Ad esempio il gruppo degli autori d'arma drammaturghi scenografi registi guadagna un po'di più ma sempre una condizione appunto di
Generale difficoltà economica
Però queste differenze se emergono emergono dopo i trent'anni perché se osserviamo la relazione tra l'età i compensi la totalità dica meno trent'anni guadagna meno di dieci mila euro netti da da questo lavoro lo spettacolo dal vivo e questa volta a volta mano mano diminuire a favore di compensi maggiori appunto tra i trenta quaranta anni
E via di seguito adesso ripasso la parola Giuliano che prosegua raccontare la complessità dei dati raccontandoci la frammentazione della comma dato dalla committenza dalla tipologia contrattuale
Sì molto rapidamente due parole sui committenti
La norma la lavoratori con più datori di lavoro
E il numero medio di contratti commesse stato cinque nel due mila quattordici cinque e mezzo nel due mila quindici
Abbiamo distinto tre grandi gruppi chi lavora con la più datori di lavoro di cui uno principale chi lavora alcun più datori di lavoro sostanzialmente alla pari e chi è mono committente
Diciamo la la condizione più frequente la pluri committenza con un
Con una referente principale
E la cosa è vera per tutte le tipologie professionali ad eccezione dei musicisti
Per cui la condizione più diffusa invece la pluri committenza con da più datori di lavoro sostanzialmente alla pari
Il dato rilevante essi committenti che
La mono committenza sembra associata accrediti più contenuti
E quindi
Avviene più datori di lavoro sembra garantire
Un reddito relativamente più più alto questo perché anche nella mono committenza evidentemente il rapporto stabile è una rarità
Quindi non deve ingannare la mono committenza e la stabilità del rapporto perché sono cose diverse
Veniamo ai contratti
Abbiamo distinto sette grandi classi contrattuali perché sono talmente tante le formule contrattuali con cui lavorano i lavoratori dello spettacolo dal vivo che abbiamo semplificato riducendo a sette le classi contrattuali in particolare il tempo indeterminato
Che lo dico subito rappresenta una rara eccezione perché interessa interessato il tre mezzo per cento di chi ha lavorato nel due mila quattordici e il quattro per cento di chi ha lavorato nel due mila quindici
Abbiamo i contratti di formazione in cui ho messo stage tirocini e apprendistato
Che pure interessano soltanto
Il quattro quattro e mezzo per cento di chi ha lavorato due mila quattordici nel due mila quindici
Mentre all'opposto il contratto più frequente il contratto temporaneo la classe dei contratti temporanei in cui abbiamo messo insieme
Le collaborazioni
I contratti a tempo determinato i contratti a progetto
Una o più di queste modalità interessato il
Sessantacinque per cento di chi ha lavorato nei sistemi e il due mila quattordici e una percentuale sovrapponibile il sessantaquattro di chi ha lavorato nel due mila quindici
Segue una distanza le formule contrattuali che abbiamo definito tipiche del mondo dello spettacolo vale a dire la cessione dei diritti d'autore il contratto di scrittura la sessione dei diritti di immagine
Hanno interessato un lavoratore su tre nel due mila quindici
La partita IVA in regime di contribuzione minima un normale è stata usata da poco più di un lavoratore su cinque
Il voucher anche i voucher
Che dovrebbe corrispondere una sappiamo era adesso non c'è più per fortuna
Corrisponda lavora cessoria conosciuto un notevole incremento nel mondo anche dello spettacolo dal vivo tra il due mila quattordici del due mila quindici
Nel due mila quattordici ha interessato il cinque quattro per cento di chi ha lavorato nel due mila quindici nove virgola due per cento quindi un incremento si era registrato tra due mila quattordici del due mila tredici nell'uso dei voucher
Rilevante
Diciamo che analisi ammesso soprattutto in evidenza il ricorso nell'arco dello stesso anno ha molteplici formule contrattuali relative diverse classi e quindi lavoratori si sposta su classi diverse
E quindi se noi consideriamo
Quindi la distribuzione di chi ha lavorato del due mila quattordici nel due mila quindici
Esclusivamente con contratti di una determinata classe e formiamo in questo modo una classe in più che la combinazione di diverse classi contrattuali escluso il tempo indeterminato scopriamo che
Quel gruppo combinazione di diverse classi contrattuali e largamente il più
Il più frequente e interessava nel due mila quindici
Il quaranta per cento di chi ha lavorato quell'anno
Ora
In particolare
La
Siamo dire che del mondo dello spettacolo i rapporti di lavoro si configurano quindi come molto frammentati molto eterogenei regolati da formule contrattuali diverse la combinazione più ricorrente
Che interessa il dodici per cento dei rispondenti nel due mila quattordici l'undici nel due mila quindici è quella che associa alla classe dei contratti temporanei quelli che abbiamo visto a tempo determinato contratto con la votazione
Contratti a progetto
Alla classe delle formule tipiche dello spettacolo cessione dei diritti d'autore di diritti di Manila combinazione più frequente proprio tra queste due classi contrattuali temporanei e cessione diritti d'autore di massima è pronta a contratti di scrittura
Potrei entrare nel nel merito delle diverse
Tipologie contrattuali nelle diverse nei diversi gruppi professionali ma meriti mi limiterò a dire che il contratto a tempo indeterminato con o senza altri contratti è relativamente più frequente più frequente nelle classi degli over cinquanta
Come era nelle attese e nel settore della musica
I contratti temporanei interessano tutte le classi di età ma ricorrono meno tra gli over cinquanta e sono più frequenti nella danza la partita IVA un peso significativo più del dieci per cento sopra i trent'anni
è aperta soprattutto da chi lavora nella prosa nella musica più raramente da chi è impegnato nella danza
Il ricorso alle formule tipiche dello spettacolo infine crescente con l'età più frequente nella prosa e residuale nella musica
Direi va bene così subalterni contratti sono numeri troppo piccoli per potere speculare questa sera quindi ripasso la parola tanti
Daniele
Grazie da
Da quanto se ci ha raccontato novanta ci ha raccontato Giuliano evidente che in questo settore caratterizzato destra ma frammentazione ma in generale in questa epoca di frammentazione sia sempre più necessario ancorare i diritti
Alla persona alla persona come lavoratore alla persona come cittadino al di là delle distinzioni delle sovrapposizioni
Contractual
Da un po'anche la strada questa andando la CGIL attraverso la la proposta della Carta dei diritti universali hanno lavoro in Manzo da fare molto molto complesse sono e questo settore ancora più complesso perché
C'è un'evasione dai contratti né menzione della norma la difficoltà proprio nel definire
Le giornate di lavoro i compensi
Il lavoro irregolare nelle varie forme caratterizza un lavoratore su tre il lavoro regolare tout-court insomma nel senso stretto del termine ma le forme che assume sono diversificate
Innanzitutto il problema che emerge dalle discussioni che abbiamo fatto ma in maniera evidente anche dai dati il problema delle prove non retribuite
Che riguarda il settanta per cento del campione e in generale il riconoscimento del tempo di lavoro
Dell'impegno messo nel lavoro
Che il problema che che emerge sia ad esempio rispetto alle ore di lavoro in più che mandano fatte giornalmente non retribuite se rispetto delle giornate che proprio non sono considerate
Nei contratti di di lavoro oltre lo svolgimento di altre mansioni da cui abbiamo visto Ravasi enorme partecipazione all'organizzazione
Degli eventi in tutto il loro in tutte le loro forme
Questo settore difficile anche
Definire che cosa la la disoccupazione che cos'è il non lavoro discriminare tra quello che ha l'assenza del del lavoro per per gli individui
Dalla normale alternanza delle stagioni delle tornerà degli episodi insomma nel degli spettacoli degli eventi
Abbiamo provato a calcolarlo comunque
Quello che emerge che il quaranta per cento del campione è rimasto senza lavoro da quattro mesi in su nel corso dello dello scorso anno
In una situazione questa di compensi bassissimi che impone diciamo la necessità di riflettere anche
Al oltre oltre diciamo di riflettere anche su quelle che sono le tutele sociali
Necessaria per
Questo questo settore
Abbiamo visto che le le le condizioni di lavoro a partire dalla pari a quella profondi Remo adesso cono manuale non sono per nulla equiparate a all'impegno che qui sì lavoratori mettono nel proprio lavoro sia in termini di tempo come ho detto prima prove giornate eccetera di mansioni diverse Dio di lavoro vivo che mettono e non sono neanche equiparate
Alle
All'impegno in termini di studio e di formazione
Viene o quanto ci ha detto girano prima il campione altamente istruito la metà hanno un diploma e l'altra metà a una laurea o chiedo scusa titolo di studio superiore
La formazione specializzata specialistica su sui temi dello spettacolo dal vivo è notevole il settanta per cento ha conseguito un titolo specialistico di formazione e lo spettacolo e l'ottantacinque per cento di tutti di questi
Un titolo riconosciuto della durata media del corso di due tre anni e quindi un impegno notevole in termini di formazione
Che riguarda anche la formazione continua nel due mila quindici il sessanta per cento ha svolto attività di formazione e la quasi totalità atti questi l'ha fatto approvi estesa investendo personalmente
Però questa formazione come dicevo non ha un riscontro nelle condizioni di lavoro una riscontro l'appunto i soggetti l'abbiamo fatto la relazione con i redditi non emergono grandi differenze tra Kyaf conseguito titoli riconosciuti inno la lunghezza di questi eccetera
Se non in alcuni casi un appunto diciamo non sono tendenze forti e non emerge neanche al momento quindi Sica direttamente a ai lavoratori che cosa che conta per trovare lavoro
La quasi totalità dice questo è scontato magari di più in un settore come questo che quello che conta la conoscenza e contatti riconoscenti nella nello stesso ambito
Le reti questa normale anche per il tipo di professione svolta in cui diciamo il porta ad individuare la conoscenza di ciò che sei ciocche Fayard fondamentale
Ed anche la formazione spesso usata in questi termini cioè se si fa formazione per costruire delle delle reti per costruire dei dei contatti
Ma quello che è triste inaccettabile che a a
Parità il secondo fattore ma diciamo Brenta sono identici come importanza che conta la disponibilità ad accettare le condizioni proposte condizioni che come vedremo
E adesso passo la parola d'onore toscano perché prosegue sono molto dure ci racconterà appunto queste condizioni difficili ed anche le soluzioni le proposte che
I lavoratori hanno
Allora
Le per quanto riguarda le condizioni di lavoro quello che emerge in maniera chiara è che il mondo dello spettacolo è caratterizzato da una forte mobilità infatti il quaranta per cento dei rispondente nostro questionario
Ha dichiarato di lavorare abitualmente fuori dalla propria regione di residenza ma soprattutto il cinquantasette per cento ha dichiarato di lavorare spesso sempre in trasferta il nodo delle trasferte
Diciamo un nodo che trasversale a tutte le professione visite riguarda tutte le professioni a tutte le età e riguarda
Diciamo un problema economico molto serio che viene rilevato da da da molte persone
Molti rispondenti il venticinque per cento dichiara di non avere
Ha avuto la diciamo di una copertura sufficiente delle euro quindi rimborsi sul insufficienti per le trasferte
La questione
A diciamo alla questione delle trasferte si lega anche il nodo dei tempi di lavoro e della diciamo dei tempi ristretti che
Il questi lavoratori lamentano nello svolgimento del proprio lavoro nello specifico
Sono chiamati del lamentano di essere chiamati con poco preavviso oltre che circa il quarantasette per cento del campione
Lamentano in poco tempo per le però per lo svolgimento delle prove per la preparazione dello spettacolo e oltretutto un ritmo di lavoro molto e ci si è diciamo che estremamente eccessivo
A questo si associa ovviamente coerentemente la mancanza di tempi di recupero
Tra diciamo un auspico uno spettacolo e l'altro circa quarantasei poco più poco meno del quarantotto per cento dichiara infatti di non avere mai o quasi mai tempo sufficiente per riposare tra uno spettacolo della
Le un altro elemento molto interessante che emerge dalle risposte legato alla e che diciamo coerentemente con quanto abbiamo detto fino ad ora
Si lega a le peculiarità del dei lavoratori dello spettacolo di professionisti lo spettacolo è la questione della diciamo delle poche sicurezze che questi lavoratori hanno e come diciamo percepiscono il proprio futuro
Il sessantadue virgola sette per cento dichiara di vedere
Molto difficile la possibilità di continuare a svolgere questa professione nei successivi cinque anni percentuale che si riduce notevolmente tra chi ha superato di quarant'anni e da un reddito leggermente più alto rispetto a la media
Questo perché come abbiamo già detto i quarant'anni più o meno sono un unità di di dice un torni imponente
Tra chi
Cerca di entrare all'interno del mondo dello spettacolo dal vivo come professionista e chi poi effettivamente ci riesce
Queste problematiche legati a i tempi di lavoro si ripercuotono in maniera evidente anche sulle sul
La sull'utero la sicurezza dei di chi opera in questo settore quindi vi sono
Una forte presenza di problemi legati allo stress alla Lanzi eccetera
E a questo si aggiunge anche una peculiarità interessante che è legata alla questione dell'astensione dal lavoro molti dei lavoratori che abbiamo
Intercettato di professionisti lo spettacolo dal vivo dichiaro di non aveva diciamo sospese il proprio lavoro nonostante un infortunio una malattia
Nella maggior parte dei casi oltre il sessanta per cento per senso di responsabilità ma vi è anche una diciamo parte consistente che riguarda più o meno
Il diciotto il diciassette per cento dei lavoratori che
Ha continuato a lavorare diciamo non si è astenuta dal lavoro nonostante malattia in ogni infortunio
Per paura di perdere il posto all'interno di diciamo dello spettacolo che stava svolgendo
Come diciamo facciamo per ogni ricerca abbiamo condotto fino adesso a ci consente non ci siamo concentrati anche su l'autore a presentazione di di questi professionisti dello spettacolo dal vivo
Sia da diciamo sì all'autorappresentazione che diciamo la loro nelle loro priorità per il futuro professionale
Devo insomma in tutte le ricerche che abbiamo fatto emerge anche in questa
Emerge il fatto che la percezione è l'autore presentazioni di questi lavoratori
è soprattutto concentrata su una firma diciamo sì si percepiscono come figure autonome con scarsi diritti e tutele
Tosto che come lavoratori subordinati in condizioni di precarietà anche se uno su quattro comunque dichiara di considerarsi un precario a tutti gli affetti c'è un
Una persona che dovrebbe si sentirebbe un subordinato ma che in realtà non lo è
Nel report abbiamo anche diciamo analizzato questa autorappresentazione declinando la per le diverse professioni che abbiamo identificato quindi per i musicisti ballerini gli attori e Illy gli autori drammaturgiche scenografi
E coerentemente con la propria autorappresentazione anche per quanto riguarda il futuro professionale la maggior parte di di questi lavoratori si percepisce come un professionista indipendente che opera sul mercato e e che vorrebbe sentirsi più tutelato
Rispetto alla continuità occupazionale
Quindi con più tutele e questo diciamo in questa condizione questa percezione condivisa da oltre l'ottanta per cento dei rispondenti
Riguardo a alla rappresentanza del rapporto con il sindacato diciamo per prima cosa dobbiamo sottolineare la questione della contrattazione
Come abbiamo visto il Mondo del dei professionisti lo spettacolo dal vivo mondo frammentato in cui le possibilità di contrattazione sono diversificate
C'è da dire che dai dati emerge che la contrattazione non è mai possibile per un lavoratore su quattro
Contrattano hanno la possibilità di contrattare e di più anche perché sono quelli che come abbiamo visto dai dati presentati Daniele sono quelli che guadagnano leggermente di più gli autori e i musicisti molto meno gli attori e i ballerini quando si riesce a contrattare
L'elemento maggiormente con trattabile se vogliamo e la retribuzioni il quale la retribuzione quarantasette per cento dichiara di riuscire tra quelli che contrattano a contrattare questo aspetto del del proprio lavoro
Molto meno come abbiamo visto si riescono a contrattare i rimborsi per le trasferte e ancor meno lari tributi ce ne delle prove che sono diciamo i due nodi che emergono continuano ad emergere nel corso non insomma nel corso della ricerca
Per quanto riguarda la questione del la rappresentanza ovviamente in un mondo così frammentato il sindacato ha difficoltà a entrare a rappresentare questi lavoratori infatti solamente la nove poco più del nove per cento iscritto al sindacato che ha detto che la maggior parte di coloro i quali sono iscritti al sindacato sono iscritti alle stelle CIPE
E sono più iscritti i musicisti rispetto a le altre categorie in meno iscritti se vogliamo sono
I ballerini
E la battuta la questione il problema della rappresentante del diciamo della rappresentanza di questi lavoratori non riguarda solamente il sindacato ma riguarda anche le associazioni di categoria molto pochi sono i lavoratori iscritti ad associazioni
Solamente il diciassette per cento
Coerentemente con quanto detto ovviamente la partecipazione ad attività sindacali è molto limitata molto contenuta
Insomma il settantatré per cento non ha mai partecipato a
Iniziative tipi di ordine sindacale
In tutti i sensi
I motivi per cui non c'è diciamo non non avviene l'iscrizione al sindacato sono vari vi è una larga parte che
Diciamo non essendo raggiunta dal sindacato non sa nemmeno che cosa il sindacato può fare
Per per per loro una quota consistente invece diciamo considera il sindacato poco utile a alla risoluzione dei propri problemi
Oppure vi è un rapporto con diciamo conflittuale con che si è costruito in precedenza con il sindacato e quindi la portati a
Non essere più iscritte
Cosa dire cosa chiede cosa chiedono questi il questi lavoratori al sindacato
L'aspetto
Diciamo ci centrale che che emerge in maniera forte è sicuramente la la la diciamo la costruzione di un equo compenso
A cui segue in linea con quanto abbiamo detto la il sostegno alla disoccupazione e le tutele sociali
I servizi sin diciamo i servizi sindacali che maggiormente sono richiesti questa il risultato di queste risposte il frutto delle priorità che loro indicano
Quindi le le le ciò che vedete sono solamente le priorità che loro hanno indicato
Si concentrano soprattutto sull'assistenza che vorrebbero che il sindacato fornisse loro sia per quanto riguarda l'indennità di disoccupazione sia per quanto riguarda la tutela legale e fiscale e poi di conseguenza anche gli altri aspetti
Gli interventi normativi che sì sii richiedono a
Al sindacato ma comunque in generale il supporto che viene chiesto al sindacato per gli interventi normativi
Si concentra soprattutto qui erano possibili più risposte vedete come le percentuali sono molto alte perché la maggior parte del dei rispondenti hanno indicato tutte e tre le gli aspetti come prioritari
Il riconoscimento istituzionale della professione come primo elemento l'istituzione di un FUS regionale è un fondo unico per lo spettacolo e l'istituzione di un testo unico in terza battuta su questi aspetti
Le priorità anche qui rispetto alle istituzioni locali si concentrano sull'aumento dell'offerta di spettacolo e quindi a maggior diciamola una maggiore possibilità di lavoro
Oltre la metà del campione indicato questo e infine abbiamo chiesto ai lavoratori per concludere
Di indicare di descrivere il proprio lavoro con tre aggettivi diciamo diversamente rispetto anche alle tante plaudo quel si Worth Claudio scusate che sono diciamo questo insieme di parole che
Compaiono la cui grandezza della parole relativa alla frequenza che la diciamo con cui intercorre la parola stessa è interessante vedere come ci sia più o meno una diciamo di divaricazione di una biforcazione tra gli aggettivi positivi gli aggettivi negativi
Se da una parte questo in questo lavoro è descritto in maniera chiara come un lavoro creativo bello appassionante
Totalizzante necessario dall'altra diciamo evidente anche da un punto di vista
Visivo che gli aggettivi che caratterizzano invece la spetti gli aspetti negativi di questo lavoro sono altrettanto forti quindi
Difficile faticoso precario frustrante stressante eccetera con questo vi ringraziamo dell'attenzione grazie
Siamo noi a ringraziare Daniele Giuliano Emanuele della Fondazione di vittoria
La ci tengo a dire che c'è grandissimo lavoro e dietro agli tra questo questionario no no è stato difficile
Anche formulare le domande e capire in che direzione deve andare la ricerca e pari raccogliere i dati insomma
Volevo infatti fare un ringraziamento particolare a Marisa non è ancora terrei selezioni che ha coordinato tutto questo
Grandissimo lavoro e anche la giornata di oggi
Con il quale è anche un poco la salute Petrone nel suo maxi Pietro sta benissimo i fatti alla ragazza dignità comunque a dette dentro le nostre cartellino una dispensa in cui tutti questi dati sono scritti
E quali appunto compariranno investito è insomma cercheremo di dare la massima diffusione a di quello che abbiamo appena ascoltato
Adesso i direi che appunto dopo questi dati numerici a ci sembrava interessante
Sentire l'opinione
Di alcuni diretti interessati cioè di
Alcuni artisti
A che coordinerà con me la chiacchierata
Massima Cestaro attiene il segretario generale di SLC-CGIL che chiede affronta
Di raggiungermi accolte perché grazie
è invito a venire qui
Anche Claudio carbone
Musicista
E ha realizzato è
Giovanna Velardi danzatrice e coreografa
E Tiziana Fanizzi regista interprete ed organizzatore invita qua con noi
Dunque
Massima c'è stata o il tre ad essere è adesso il Segretario generale di astenersi
Però è stato come lui ama definirsi il primo rappresentante laico della praticava della nostra categoria gli attori da quanti anni TIA occupi
Dal due mila e qualcosa quindi
Insomma
Dai dati che sono emersi segna appunto testimone attraverso le terapie sindacali
Vi appunto a discreto c'è una ventina di anni e e interessante per noi sapere insomma cos'è cambiato dal tuo punto di vista
Rispetta punta anche i dati emersi oggi
Intanto grazie a tutti voi
Cosa è cambiato è cambiato molto
è cambiato intanto
Diciamo l'intervento pubblico nel senso che la quantità di risorse pubbliche destinate alla produzione culturale su ridotte
E questo ha creato tutta una serie di
Difficoltà sulle condizioni materiali delle persone che son quelle che abbiamo visto
è cambiato anche la
Diciamo la qualità dei prodotti offerti
Adesso noi stiamo parlando di spettacolo dal vivo giustamente
Perché insomma diciamo l'invaso è quella lì
Però
Io continuo a sostenere che tanta parte della produzione culturale presso il
Settore del cinema l'audiovisivo
Sono prodotti di qualità nella misura in cui
I protagonisti gli artisti
Hanno fatto prima diciamolo a loro esperienza sul palcoscenico
Diciamo non è una regola fissa ovviamente però se guardiamo un po'anche la firma autografi anche a livello internazionale penso a quella inglese ma insomma
Di gli attori più importanti fosse il podio somma più bravi sono quelli che hanno avuto una storia di spettacolo dal vivo
Guardate adesso solo poi le indagini me potrebbe essere fatte ma
Se devo immaginare un momento nel quale c'è stato
Diciamo un calo della qualità del prodotto è stato con l'avvento per lette le do delle telenovela delle telenovelas e del
Soap opera cioè prodotti
Legati non tanto alla qualità artistica che insomma come si dice chi la vistosa che roba
Ma legati alla
Diciamolo alla gestione commerciale del mercato pubblicitario
Diciamo si è passati anche qua chiedo scusa per la semplificazione insomma da
Prodotti sui quali la qualità era l'elemento principale
A un concetto un mercantile della produzione ci odio visiva e particolarmente televisiva questo ha creato un uno stacco rispetto diciamo a un primo un dopo ripeto chiedo sempre scusa per la semplificazione perché insomma
E cosa andrebbero un po'più
Articolate e in questo devo dire
Sono un per
Buttava servì politica ma che non abbia avuto una scarsissima attenzione della politica
Guardate
Solo una battuta sulla
Sulla Empals adesso lasciamo per risultato sciolto eccetera ma
Nel mille centoquarantasette la politica mille novecentoquarantasette la politica si occupa veri lavoratori lo spettacolo e lo fa in che modo
Guarda un po'
Stabilisce che l'annualità contributiva si realizza con centoventi giornate
Mentre nel mondo INPS l'annualità contributiva era ed trecentododici o cinquantadue settimane quindi
Già l'esito il legislatore dice è sufficiente un terzo del periodo di un anno per avere l'annualità contributiva
Secondo aspetto
La contribuzione INPS è costruito su settimane lavorative
La contribuzione passione su singole giornate cioè la contribuzione giornaliera perché dico queste due cose perché li avevo una politica
Che provava accogliere la particolarità di quel mondo che era già allora costituito diciamo dal criterio della saltuarietà e della intermittenza
E quindi costruisce un impianto previdenziale e assistenziale più o meno corrispondente a quel mondo
Quell'impostazione già San persa
Tant'è che oggi noi
Siamo qui
E poi mi taccio ma siamo qui danni
A chiedere che vengano riconosciuti i periodi di non lavoro nella professione artistica perché i periodi di non lavoro sono fisiologici alla professione
Perché sono fatti per la semplice ragione che il lavoro non c'è
E i periodi non lavoro sono anche legati alla formazione professionale
Al fatto che questi lavoratori devo capire cosa succede in giro per il mondo cioè i tempi di non lavoro sono funzionali alla professione alla ricerca di lavoro e se lo Stato riconosce
Se lo Stato riconosce
Diciamo
Il vizio nello spirito della norma Empals che ho citato prima il fatto che queste
Attività solo fisiologia fisiologicamente discontinue tu devi mettere in campo un'azione politica e legislativa che riconosca questa questa fattispecie
Chiudo dicendo son pongo ostro slogan insomma da
Tanti anni non è possibile che ci sia uno Stato che pensa di difendere l'arte e non difendere gli artisti perché sta cosa non funziona erano
Forte della
Valorizzazione delle professioni artistiche anche qua senza farla
Tanto grande però appartiene alla cultura di un Paese insomma appartiene al senso diciamo profondamente costituzionale
Quello sul quale ci battiamo da tanti
Da tanti anni diceva un mio insegnante tantissimi anni faccio un Paese
Può essere
Ignorante e ricco
Ma le generazioni successive continueranno esse ignoranti diventeranno anche povere
L'elemento della coscienza della cultura la produzione culturale è per noi un elemento centrale sulla nostra iniziativa e facciamo così come sindacato con tutti i nostri difetti i nostri limiti e tutto ma diciamo questa l'idea che abbiamo in mente
Grazie davvero
Essi il il fattore del precariato insomma del del del dell'intermittenza del nostro lavoro emerge appunto tantissimo da
Da dal questionario vite da artisti e mi piacerebbe su questo chiedere il parere di Giovanna Velardi che ha una danzatrice e con le coreografa e proprio
Il per i danzatori soprattutto no il tempo passato fuori dalla scena cioè avete bisogna è fondamentale e lavora anche quello dovette
Siete obbligati ad avere un allenamento
Teramo Sernaglia normalmente dopo anni e anni e anni di
No sinergie battaglie politiche movimenti finalmente si è fotografato la realtà perché per me questo a fotografare una realtà
Difficile complicata dove spesso tra autisti quindi danzatori attori musicisti abbiamo sempre cercato nuovi dialogare di mettere in essere no delle
Riflessioni analisi ma con grandissima difficoltà trovare risvolto concreto no essere propositivi e costruttivi e questo per me è un grande regalo grazie finalmente
E mi sono sempre chiesta io anche nei collegi io colleghi attori danzatori
Cosa potrebbe accadere affinché il nostro senso di identità
Non si ritrovi in una posizione di disequilibrio nella dimensione di appartenenza io appartengo a un posto a uno Stato ma esista un lavoro credo passioni
Per ma il discorso dell'intermittenza forse è la chiave di svolta insieme ad altri
Riflessioni elementi nuovi posso proporre penso perché insomma ce le siamo anche dette tante volte tra noi
Perché appunto il fatto che due mesi di lavoro con qualcuno con una compagnia ma poi si sofferma un altro mese poi due giorni a uno spettacolo dall'altra parte poi riparto insegno
Per un altro mese intero dall'altra parte ancora con un'altra
Interessano che mi
Che mi sostiene poi parto e vado ancora lavorare questo affermati tre mezzi è questa la realtà di tutti noi artisti
è durante i periodi di pausa non stiamo a casa riflettere o a deprimere acino e studiamo
Io per esempio sono anche Corio graffa no per creare produrre qualcosa a questo
Vuol dire studiare riflettere capire
Posizionarmi anche davanti agli altri no perché gli altri dovrebbero pagare un biglietto per primi avevano spettacolo instradare i danzatori è una responsabilità nei confronti di esseri umani e otto
Che si è persa molto anche questa dimensione come sono fatte le persone i principi nonché voi
Tirar fuori perché esiste tirando fuori no ecco a questo mi aggancio al di oltre al discorso del intermittenza quindi che per me vuol dire anche abbassare queste giornate perché
Purtroppo accosto questo discorso sia al sistema di produttività italiano che
In questo grande momento di crisi lo diciamo sempre invece di abbassare le risorse che valore della cultura no perché così importante investire in cultura perché possibilmente attraverso il corpo e l'ascolto la percezione degli altri no
Che ne facciamo nel quotidiano forse magari se io cammino per strada e non sbatto contro il mio
Controllo esterno sconosciuto come se niente fosse aspra alto
Fatto male oppure quando Guido una macchina sto attenta Landi Stival Cuneo capito cioè tutto tutta questa dimensione noi rispetto del seno anche diventa anche rispetto dell'altro no come camminano uno spazio
Che tempi sta usando anche l'essere consapevole tutta questa accelerazione contino visto parlottare contino frana cosa avrebbe fatto tardi una telefonata con calma
Ok come sto lavorare sul peso del corpo sono elementi che nel quotidiano lavoriamo ci poniamo davanti a questo cerchiamo di capire ok
Per questo è anche importante investire in cultura la cultura Corzine sono arte mestieri credenze va a Torino sono acquisire degli strumenti che ci fanno diventare facenti parte di una società hanno e che cosa stiamo acquisendo noi
Dove stiamo andando se nostri riferimenti poi hanno perso di vista tutto questo in nome di
Non mi dilungo adesso a fare da di da come si dice riflessione sui massimi sistemi però per me il nostro ruolo la sensibilità mano no la capacità anche di fermarci di approfondire di stradale di rimetterci in discussione un grande strumento no che potremmo anche
Scambiare Inter scambiare con gli altri
Quindi c'è ci sono questi aspetti legati al nostro mondo di essere artisti ecco perché tutti i momenti di pausa non sono mai veri momenti di pausa soprattutto però i danzatori nonché
Appunto abbiamo una vita tra virgolette Brera io sono anche coreografa però però è che mi ritrovo a quarantadue anni Koller tra sia
Al ginocchio destro e sinistro un mazzo di fuori non capivo perché ne cito costoso di fuori subito radiografie chiaro da un corpo
Usurato alla proposta di diritti e tutele come facciamo come faccio tutti io vi prospetto nel futuro di queste cose ma le chiedo e sono anche una privilegiata o una compagnia sostenuta c'è
Cerco di dare lavoro cerco di mettermi in gioco però il mio corpo acqua esso c'è devo devo devo rendermi conto che l'usura del mio corpo che a un certo punto non potrà fare più certe cose
E tutto questo mi mi Comit preoccupa
Proposito di precariato e di
Dico bene quindi dopo come faccio se mia Corte non ce la fa più
Come mi riposiziona o
Ce la farà andare in pensione BO forse non ce la farò a come faccio una caso comprato una casa è
Insomma eccetera eccetera cioè tra queste sono le condizioni che viviamo nel quotidiano o anche due lauree a proposito di studi e di
Economia una laurea come educatore misurabilità trarre insegnamento anche se da cioè
La creazione di danza quindi ho cercato di fare di
Di tutto per far uscire fuori un potenziale per quello che facciamo tutti noi cercare di
Far uscire fuori un potenziale
Qualcosa in cui crediamo profondamente una passione
Per cercare di essere migliori questi sono i valori che ci hanno insegnato i genitori eccetera eccetera ma ribaltando questo livello di sistema di produzione
Perché poi quello che ci aiutano ci dal lavoro ci aiuta sentirsi parte di un sistema
Al di là dell'intermittenza quindi lavoro sua il far
Io direi anche di cerca di fare il possibile però mettere queste risorse non come succede all'estero dove il Pilla la quota parte pile dedicata alla cultura molto più alta ma molto molto più alta
Quindi questo problema del PIL non è una cosa su cui si discute da troppi anni cioè io veramente da dieci anni che non sento altro credo che molte ti scoraggi perché dici mamma mia allora proprio siamo sordi all'annuncia facciamo invece questo mi dimostra che non siamo sordi
Perché abbiamo aspettato la faccia una fotografia della realtà
E allora se siamo in tasse si credesse che investire in cultura vuol dire
Possibilmente stare meglio tra di noi anche con la nostra conflittualità siamo fatti così fino
Se si riuscisse a credere in questi aumentare le risorse
No è lavorare parallelamente lavoro
No anche tra le Commissioni parlarne parlamentari non sa non saprei cosa dire però
Di andini are no l'ambito lavorativo è quello della produzione culturale il sistema non del made in Italy che poi viene sistema della produzione cioè dobbiamo essere molto
Non protezionistici però puntare puntare sulla produttività sulla creatività
Mi viene
Gradirei altro grazie a voi
Volevo attaccarmi a alla alla a ciò che ha raccontato sull'usura del tuo corpo ieri facendo una chiacchierata tra di noi Medina molto colpito quando
Claudio carbone musicista sia Carboni ci ha fatto l'esempio azioni rompersi una falange
In un tratto distintivo funzionare
Che succede quindi atti vorrei chiedere
Appunto con abbiamo visto che la nostra situazione fiscale no e di tutele e di previdenza
A insomma è una situazione molto ambigua no voi musicisti come come siete posizionati come giorni in che condizioni
Lavorate siamo allora
Per chi non ha un
Perché non ha un contratto con l'orchestra stabile normalmente è un musicista con partita IVA
Con partita IVA e con obbligo di contribuzione giustamente ex Empals ora INPS l'unica cosa che forse molti non sanno che io per fare un concerto domani debbo fare un'agibilità
Io chiamo un idraulico ha detto grande grandi grande rispetto per l'idraulico collochiamo a riparare il rubinetto a casa mia mi emette una fattura ma non deve fare l'agibilità INPS per ripararmi rubinetterie dove veniva domani vado a riparare il rubinetto
Al signor Rossi
Io per andare a fare un concerto debbo aprire questo agibilità che una cosa che trovo abbastanza strana e si parla a questo probabilmente serviva tanti anni fa per per dare anche delle tutele ma oggigiorno il mondo
è profondamente cambiato e dobbiamo
Assolutamente tenerne conto
Nella partita IVA abbiamo l'IVA al ventidue per cento esattamente come chi si occupa di altro
A parte qualche partita IVA agevolata non abbiamo nessun altro tipo di agevolazione l'INPS non ci copre durante il viaggio se io vado a fare un concerto o da Bologna mi sposto vado a fare un concerto a Milano e a un incidente automobilistico quel momento non è un periodo di lavoro quindi non ho nessuna tutela e nessuna copertura
Oltretutto con delle aliquote abbastanza alte
E questo fa sì che ci sia un grandissimo sommerso
Un po'è uscito da dal dal nella ricerca di prima ma una cosa che vorrei davvero dire
Io sono anche un organizzatore e quando contato i musicisti
Lo dico contro la mia categoria però credo che possiate capire la realtà molti mi dicono ma ce li ci paghi a nero
O dobbiamo emettere una fattura questa è una cosa bruttissima che dobbiamo veramente andare oltre se se venissimo aiutati davo delle regole molto più semplici da un aspetto fiscale semplificato tanto più che vorrei dire
Parlare di partita IVA per chi fa un lavoro creativo forse andrebbe rivista la Costituzione davvero allora
Scusate
Abbiamo davvero bisogno di apre la partita IVA forse basterebbe una ricevuta poi forse parte del nostro lavoro e anche commerciale però definiamolo bene dove commerciale dove non lo è perché un musicista che sale su un palco
Prendiamo un esempio io faccio parte di tutto due associazioni siano te legali che mi di presa ma l'esempio di musicisti già
Che vanno e improvvisano su un'ora di concerto
Almeno quarantacinque minuti e musica e creatività esteri musica e scomposizione estemporanea si dice esattamente
Questo è operante creativa o ecco puro commercio c'è l'IVA al ventidue per cento che stanno vendendo oltretutto ci difende dessero allora visto che commercio visto che sono merci quando ci vengono rubate completamente in quella che si chiama la Rete
Ci difende solo da questo
Scusate
Se se è merce va difesa fino in fondo
Se non emerse a creatività e allora non non applicate civili
Il
Leve aliquote l'ultima cosa che vorrei dire e che spesso vengono fatte delle leggi vengono cambiate le regole una su tutte la privati
Scusatemi la liberalizzazione del diritto connesso presto se arriverà anche assegnare credo verrà liberalizzato anche quel mondo
Quando decidete di fare questo chiamate ci ogni tanto a dare un contributo perché magari lo conosciamo meglio delle tre sta amiche di chi scrive la legge
Perché c'è un mondo di star ma c'è anche un mondo fatto da centotrentasette mila o centotrentotto mila che erano non non mi ricordo bene i dati
Che ci lavorano e per far sì che nasca molestare
Perché le star nascono
Dal da tutto questo humus da tutta questa possibilità che c'è di lavorare di contribuire in questo modo quindi se ci chiamate noi ci mettiamo a disposizione apportarvi il nostro contributo misero ma ci proviamo grazie grazie
Si
La abbiamo visto anche con la decreto Franceschini nel due mila quattordici che insomma
Non ha come dire interloquito colleghi lavoratori no e quindi di
A noi preme veramente questo dialogo con le istituzioni quindi davvero vi chiediamo
Di ascoltarci no non lo dico anche da parte degli attori di musicisti e danzatori tutto il mondo degli artisti
A proposito per esempio del decreto è una cosa interessante che ha spaccato abbastanza
In duello all'opinione o tutto ciò che è stato fatto a favore degli under trentacinque
E nel senso che per aiutare sia
I giovani ad entrare nel mondo del lavoro che a diciamo l'impresa
Appunto a ad utilizzarli c'è stato come vediamo anche dalla ricerca un incremento del lavoro giovanile
A discapito però di tutta la fascia over trentacinque
E quindi chiediamo a un under trentacinque Tiziano Panizzi interpreterà il regista e organizzatore di dirci un po'appunto alla alla situazione dei dei giovani artisti che si affacciano a questo mestiere e quali sono le contraddizioni
Rispetto appunto a questo
A a questi impiego degli under trentacinque ma dello spettacolo
E anche se ci può dire qualcosa rispetto alla formazione no perché sempre il decreto ai teatri nazionali dovranno avere come parametro
Delle una scuola di teatro
Ci sono stati dei teatri che hanno aperto delle nuove scuole professionali in teatro appare era nostro mettendo così creando altri disoccupati perché insomma
Forse non era veramente necessario non lo so no chiudiamo a Tiziana
Fasc
Diciamo che i dati che abbiamo visto prima insieme parlano parlano già molto da soli io per questo ci tengo prima di tutto a ringraziare di nuovo Daniele Giuliano Emanuele Marilisa
Per la possibilità di questa ricerca ma anche per l'ascolto che loro hanno hanno saputo dare e cercando di tradurre veramente è la complessità delle voci che poi vanno a comporre
Questo settore nella sua
Eterogeneità e complessità e
Anche nelle nella nelle sue e censure perché come dimostravano le parole chiave prima appunto c'è una spaccatura molto forte questa spaccatura all'interno di questo settore nella nostra contemporaneità è molto evidente anche a livello generazionale
Però io vorrei avvisare tutti i presenti che a me restano tre anni ancora per interpretare la parte del giovane poi è finita c'è questa storia
Deve finire anche a un certo punto ed è interessante perché
Tra poco avrà la possibilità finalmente di guardarlo dall'altra parte questo settore e
E su questo vorrei porre l'attenzione rispetto al mio intervento però facendo una una premessa po'provocatoria l'ho detto prima
Ho anticipato
Rispetto al fatto che affianco ad una carta dei diritti a mio avviso va sempre posta anche una carta di doveri
E no no a parte non è non è da applauso è è da capire
Quali sono intanto i doveri di chi lavora all'interno di questo settore e dire in un certo tipo di condizione perché i dati per esempio del rilevamento sulla sulle prove non pagate
Sulla faglia sulla facilità appunto ad accettare un certo tipo di contratti mettono in evidenza prima soprattutto soprattutto per quanto riguarda
Chi inizia e chi si avvia a questa professione
Quindi i famosi under trentacinque riguardano intanto la parte più cospicua delle persone appunto che vengono interessate all'interno di questo campo di lavoro ma soprattutto
Mi sottolinea la capacità di autosfruttamento
Cioè soltanto una cosa che differenzia il non detto il non scritto del settore dell'arte dello spettacolo da un sistema mafioso ed è quello che i mafiosi ci guadagnano
Sostanzialmente nel fare il loro lavoro mentre tendenzialmente i lavoratori lo spettacolo tendono appunto ad autori sfruttare Azzi e anche a creare concorrenzialità tra di loro e questo
Ci mette in difficoltà si fa sempre emergere come un settore profondamente in difficoltà quindi
Mondo dei poveracci sostanzialmente e alla società ai poveracci non piacciono
Tendenzialmente si tende a voltare lo sguardo d'altra parte o comunque a lasciare quello che è sufficiente perché
Come dire si possano comunque continuare in qualche modo a ad auto sostenersi a creare le loro regole interne che appunto consistono nel fatto che
Il settanta per cento delle prove non pagate diventa un benefit
All'interno di questo lavoro diventa appunto il il contributo che l'artista da attraverso il proprio lavoro attraverso il proprio impegno nel poter permettere uno spettacolo di andare in scena per esempio
E l'esempio che posso fare su di me
Soltanto perché appunto sono stato chiamato prima di tutto in veste di interprete e regista operatore culturale anche organizzatore anche direttore artistico tutti mi dicono Mazza che bravo ma quante cose che fai sì vero
è anche parte appunto della della natura di molti persone che come me in una giovane età credendo in un lavoro vogliono fare il possibile per poter continuare a lavorare in quell'ambito artistico
Per questo di solito accettano tutto quindi mi sento connivente così questa appunto
Accettazione di una situazione non non regolamentata
E quello che però alla fine risulta che se io dovessi apparirvi come un numero apparire I come uno dei numeri che avete visto cioè con
Una dichiarazione dei redditi che fondamentalmente ogni anno si attesta sui i cinque mila euro che per lo Stato la soglia minima di povertà
Su questo non sommano non non ve lo posso adesso ingigantire il la fotografia del mio conto in banca ma
Quello racconta narra conterebbe un'altra cosa
Quindi
Tutto questo però per dire per dire cosa intanto che appunto la domanda che faceva Kakà rotte molto interessante giusto alimentare la speranza io lo faccio non dei appunto dei lavori che porto avanti appunto anche quello del della formazione e anche in qualche modo di di un'auto formazione così come di un'autodifesa il coordinamento di cresco di cui faccio parte e che quindi oggi mi vede anche come rappresentante di altri lavoratori
Si occupa principalmente
Da quando è nato di rappresentare i lavoratori dello spettacolo però di autorappresentazione perché è un organismo che si è costituito autonomamente sono operatori che hanno deciso di vedersi conoscerci tra di loro mettere al centro i propri problemi e in qualche modo cercare
Di rappresentarli quindi di renderli visibili
Per questo l'occasione di oggi un'occasione particolarmente importante perché ecco la rappresentanza
è una secondo me delle più grosse mancanze di cui soffre il nostro settore in questo momento anche per riuscire ad avere un'interlocuzione politica di livello
E perché la politica non abbia la in qualche modo la giustificazione di poter decidere sopra le teste dei lavoratori fondamentalmente
Quindi a questo deve servire il confronto di oggi a questo deve servire la fotografia perché nella Carta dei doveri della politica ci sono una serie di azioni oggi
Che possono sicuramente a essere
Quanto meno interpretate modificate per quanto i tempi siano più lenti più lunghi e più difficili da risolvere non può più permettersi la politica di vivere uno scollamento così forte rispetto alla società con cui sta vivendo
Quindi il dialogo con chi questo lavoro appunto lo fa di professione nel momento in cui c'è da prendere una decisione su una finanziaria ossia un taglio di bilancio dovrebbe vedere coinvolti prima di tutto appunto le persone che poi
Mi subiscono la ricaduta
Fondamentalmente
E in questo è anche non più tollerabile l'estremo squilibrio e sbilancio
Che si avverte nell'investimento del settore cioè quello che si diceva prima rispetto al tema della dell'investimento per esempio in produzione
Perché perché il nostro non è considerato per l'appunto con
Un mestiere che da un punto di vista imprenditoriale può sviluppare un certo tipo di utile
Ma in gran parte può essere anche vero ma il tesoretto dell'ENPALS perché l'INPS è riuscito ad assorbire un tesoretto che ammonta a svariate in miliardi
Il tesoretto della SIAE che oggi gestisce appunto il diritto d'autore è un tesoretto che come dire spalmato ri diviso e messo come dire a contributo fallito faciliterebbe moltissimo l'investimento in produzione
Quindi questi sono dei dislivelli e degli squilibri che sarebbe molti molto molto utile inizierà da lineare in che modo c'entra il tema degli under trentacinque della formazione
Perché il tema degli under trentacinque è uno degli ambiti di investimento più forti su quella politica sta come dire intervenendo in questo momento
Dice vi dovete ritenere fortunati intanto si partiamo da questo principio se non sembra sempre uno sta facendo il punto della lamentazione
La persona che vi sta parlando come ha detto Giovanna prima comunque la persona privilegiata perché questo lavoro lo svolgo lo faccio per quanto Contu te le difficoltà ci sono
Persone che e giovani anche più giovane di me che faticano molto di più a trovare occasioni o a darci la possibilità di quell'impegno molto spesso perché non hanno la fortuna che ho avuto io perché io sono un figlio d'arte
Ho fatto un certo tipo di percorso potuto conoscere questo mondo da vicino e ha preso le mie scelte con maggiore consapevolezza mentre la maggior parte dei lavoratori soprattutto giovani per venticinque anni a trentacinque anni che iniziano questo lavoro
Non hanno un accompagnamento
Non hanno una condizione di formazione reale soprattutto alle regole non scritte di questo mestiere si imparano sul campo
Però è vero che la società è cambiata in questo anche in beni cioè ha una struttura che può permettere l'accompagnamento
Quando un un giovane fondano Associazione culturale vuole fonti partecipare ad un bando per attenere attraverso i suoi requisiti la possibilità di avere dei finanziamenti e portare avanti il suo progetto in maniera anche autonomia imprenditoriale
Uno sportello regionale uno sportello comunale uno sportello INPS devono dargli le condizioni
Di sapere come partecipare a quel gioco
Questa informazione per quanto mi riguarda questo significa poter accompagnare i giovani e non indichi indirizzarli invece verso un baratro che finiti trentacinque anni improvvisamente diventa un imbuto troppo stretto in cui passare
L'investimento che viene fatto sugli under trentacinque è un investimento a pioggia a campione dove alla fine il più svelto il più furbo forse ce la fa non è un accompagnamento e non è una formazione reale
La formazione non è nella risposta di creare la scuola dello stabile o magari può essere quella di creare la scuola dello stabile se nella scuola nello stabile per esempio si iniziasse a parlare di management culturale
Iniziare a capire e a far capire per esempio i giovani attori che oggi come oggi non è sufficiente fare solo quello
Ma che bisogna iniziare presente a ragionare di imprenditorialità di organizzazione di impresa benissimo allora oggi Teatro Stabile nazionale finanziato dallo Stato dovrebbe assumersi quel compito
Di riuscire a inquadrare e accompagnare la coscienza di chi diventerà lavoratore di quel settore
Questo credo che sia appunto alla base per poter riuscire a creare un equilibrio in investimento sui giovani e formazione che abbia un senso
Cavarretta alto via Tiziano che lo faremo parlare anche
Dopo dopo i trentacinque anni il suo malessere ricerca
Abbiamo voglia di andare avanti
No sono le costate dette sono un po'diciamo Lalla alla le senza avere colore sta provando a fare
Una u uno degli aspetti che sembra banale ma non lo è delle professioni artistiche che spesso sono non viene
Sufficientemente compreso
E valorizzato e che
è spesso un lavoro
Faticoso dal punto di vista fisico
Fisico
Cioè ci vuole fatica fisica faro un attore che fa due ore
In palcoscenico fa fatica fisica
Che è una cosa somma che viene valutata poco e guardare per
Per dire a Giovanna insomma
Ma sapete quante volte a me capitato di interloquire insomma con le istituzioni politiche c'è riserve A B ma
Questi danzatori vanno in pensione troppo presto
Io ho sempre dato la stessa risposta retto arma bene vero
Hai prossimi mondiali di calcio noi in Italia presenta la squadra i sessantenni insomma e Panebianco mai va
Cioè
è
è evidente che come dice la condizione materiale delle persone soprattutto per chi fa danza come si dice non non
Non esiste che uno possa portare avanti la sua professione finti fino fino fino a quando perché è lavoro fisico oltre che naturalmente psicologico eccetera ma c'è il corpo
Naturalmente e quindi poi parlando somma anche del
Diciamo di quelli che approcciano a a questo mondo e sono di più i più il
I più giovani è vero sulle scuole di formazione eccetera ma io insisto su un punto la formazione vera uno queste professioni se ne fanno sul campo
Sul campo
E in questo c'è un elemento che dovrebbe chiamare a responsabilità ai committenti
Perché naturalmente un ragazzo che studia che fa il Conservatorio che insomma mette tanta parte della sua vita del suo tempo e del suo denaro per
Realizzarsi questa professione a ovviamente un unico sogno calcolo di avere un palcoscenico un pubblico un palcoscenico pubblico
Perché sono di un artista al suo addetto può anche suonare da solo per carità insomma che paga però come si dice no uno fa questa cosa per avere un palcoscenico un pubblico
E qua interviene un elemento di connivenza la dico tra virgolette perché è evidente che quel giovane è disposto a tutto pur di avere il palcoscenico il pubblico
E qui c'è però un elemento di responsabilità dei committenti
è come si dice che devono avere
Il il senso di avere di fronte una professione da formare e che non può essere come spesso succede brutalmente sfruttata
Ora
La mia no
Sostengo a dire che il problema e poi anche per il dopo no come diceva Tiziano nel senso che
Anch'
Lo diceva anche che appunto è un non è un problema generazionale nel senso che chi si è affacciato al mondo del lavoro quindici vent'anni fa
Ha subito negli ultimi anni proprio una frenata fortissima
E di quest'anno si può non tener conto parallelamente
Ha all'attenzione pezzi da ai giovani e al loro inserimento nel lavoro no
Come fondamentale che le due cose vadano in parallelo
Perdoni Porcino avevo
A è un punto anche che facciamo la conta insomma porta avanti con una certa convinzione io sono assolutamente d'accordo su
Permettermi di aggiungere una piccolissima cosa su questo come integrazione perché appunto se non sembra sempre che
L'altra parte la barriera quella dopo dei quella dopo i trentacinque Manzi
Perfetto quello
Quello
Assolutamente ma la cosa in più la cosa la cosa che aggiungo perché
Il appunto lì dove una professione si stabilizza verso i quarant'anni e va poi appunto verso la la la fine di un'età sappiamo benissimo quanto in questo momento anche il discorso pensionistico in Italia sia delirante e destabilizzante ed è una per esempio delle delle cause di questa di questo conflitto quando parlate di conflitto generazionale parlavo di questo anche IMI in tutta Europa questo è un problema non è un problema solo italiano nascono scan nascondiamoci sempre di aver fatto che in Francia è meglio che in Belgio al meglio non è questo però
Intelligenza e adattamento umano vogliono che delle soluzioni si possono trovare e per esempio una delle soluzioni adottate dalle aziende all'estero
Che è uno dei temi che in questo momento come dire passa sulle labbra di tutti ma non si riesce mai a è viene sempre inseguito come una chimera
è il tema della mobilità cioè nel senso in un'azienda dove un un professionista ha fatto un certo tipo di percorso o c'è un certo punto riconoscimento appunto pensionistico e come dire l'accompagnamento
A fare in modo che quel posto possa essere liberato e preso appunto da una persona più giovane
Però chiaramente lasciando nelle condizioni umane quella persona di poterlo abbandonare o altrimenti
Viene spostata cioè mobilità significa questo
Significa la possibilità di poter orientare le proprie capacità professionali all'interno di diversi settori cercando quindi di non far stanziare i posti di lavoro o che rimangono sempre pochi ma di crearne di nuovi se questo passaggio non viene pensate accompagnato non non è proprio possibile pensare ad un cambio
Una
Uno
No solamente una battuta finale finale che somma sta sempre nelle nostre intenzione noi spesso abbiamo chiesto devo dire senza ottenere grandi
Risultati a livello governativo uno diciamo un tavolo di regia tra il Ministero dei beni culturali ambientali persona per la sua funzione diciamo istituzionale
Il Ministero del lavoro per le cose che abbiamo sentito anche qua
E il Ministero dello sviluppo economico
E perché diciamo non considerare che il tema della prosegua fa parte dell'economia di questo Paese non abbiamo dei dati è cioè in sé un euro investito in un teatro ne porta
Cinque di indotto
Quindi come si c'è un rapporto uno a cinque tra i soldi investiti e i ritorni dal punto di vista economico
E quindi bisogna avere questo Paese avesse l'idea di questo nostro straordinario patrimonio che fa parte della cultura di questo Paese a fa parte ha cultura di questo Paese
E di fare un investimento politico e naturalmente anche di natura economica
Questa nostra sfida somma e
Ci piacerebbe prima o dopo arrivare a un momento nel quale
Diciamo lo Stato il Governo prende cura di questo bene che questo Paese fortunatamente a
Grazie via
Infatti mi
Prego
No non vai a perché non a scusa siamo su una radio alla religione dillo al microfono
Anche adesso però stiamo andando si viene vero velocemente sì prego ma abbiamo dei tempi un po'ristretti adesso vai
Gerry parla
Bene anche magari la figura dell'attore visto che abbiamo tutti i componenti della
Del settore dello spettacolo
Abbia la sua importanza nel senso che è ben visto anche da questo importantissimo
Questionario sondaggio che hanno avuto questa fotografia drammatica
Del problema quello che c'è c'è servito anche per capire che gli attori hanno una
Una predominanza non perché ognuno debba
Portare acqua al suo mulino per amor del cielo siamo tutti parte del sistema da coordinando alla giornata un'attrice no infatti da Carlotta inatteso sicuramente sì
Però il quello che voglio dire io che per esempio giustamente ha detto signor Cestaro adesso ci sono delle indagini sono delle
Delle delle ricerche che hanno confermato che il nostro settore porta ricchezza
Sarò breve Carlotto capito dall'assemblea e perché no porta ricchezza però ci sono anche delle cose che secondo me fanno vanno chiarite rispetto a quello che era vent'anni fa una situazione che oggi è diventata veramente devastante dal punto di vista della della condizione del lavoratore
Il fatto stesso questo un paradosso lo cito
Che il Piccolo Teatro di Milano nel due mila e quindi ci avesse a Bilancio solamente il cinque per cento di spese per gli attori
Scusate
Fa capire che ognuno porta parco al suo mulino CER cool qui dunque ha cercato l'individualismo come unito modo per gestire la difficoltà
Però questo non ha portato da nessuna parte questo discorso degli under trentacinque io personalmente ne ho quarantotto ma anche se l'avessi venti mi spaventerebbe
Perché c'è tutti devono avere le stesse tutte le stesse opportunità personalmente la penso così
Il discorso dell'agibilità decidi tu Carmela una cosa che non non non esiste se iniziamo togliere anche l'agibilità che un'altra forma di tutela per lavoratore siamo finiti perché se no accesa alti false scusami
Però come si sa è no
è per l'attore l'agibilità
Per l'attore l'agibilità la chiede il datore di lavoro il musicista la deve chiedere darsene anche il giorno e il sud è vero
Per favore Claudio aspecifica cinto punto di vista se avrete una partita IVA il mondo fissa allora
Allora intanto informate di perché sta dicendo una cosa sbagliata è passato una legge che il musicista che sale su un palco e responsabile se ha una propria partita IVA della sua posizione se non lo so
L'ho premesso prima ho parlato di chi a partita IVA è ovvio che chi lavora in un'orchestra stabile l'agibilità della che del teatro o la fondazione ci mancherebbe ma è un altro tipo di inquadramento
Però non si può poi la possibilità comunque di mantenere certe tutte le altre ma intendiamo tutte la direzione in cui no ascoltare quello che è un regalo premesso ho detto ovviamente con attenzione alle tutele la c'è una registrazione anzi
Ma sì ma non c'è bisogno supponente ciò che non è Celori che cederò magari uno interpreta un discorso in un altro modo perché si va in una direzione che è quella non ci dimentichiamo che ognuno poi quando passa dall'altra parte fa o l'organizzatore volti parlare di un teatro diventa improvvisamente qualcuno che guarda solamente alla sua problematica non è così
Secondo me così io la vedo così
Io personalmente credo che tutti quanti siamo solo per lei me ne vado per Rossi ognuno con la propria responsabilità e lo spirito collegiale non quindi è sempre io ma non voi forse riusciamo a far crescere questo settore affinché come in tutte le altre parti del mondo Tiziano genera ricchezza non è vero che su una questione di tesoretto
Il nostro lavoro genera tanta ricchezza
Questo sia chiaro
Grazie ma è quello che ha detto Giovanna
Dopo è confermato quello che era stato detto da Gerry grazie grazie mille quindi le cose dette finora
Assegnano quindi molte responsabilità a alla politica
E quindi si di ringrazio del vostro contributo grazie Massimo Cestaro grazie plagio
Grazie a Giovanni Graziano indichiamo qui a Emanuela vizi segretario nazionale della e servizi
A coordinare diciamo la la prossima sessione
Che vede come protagonisti l'onorevole Rosa Maria Di Giorgi che che non è potuta venire ecco prevedeva lei
No allora allora l'onorevole chiara che Baudo membro dell'undicesima Commissione lavora grazie di essere qui
Il dottor Filippo Forzatti Presidente sedervi vo agisse e Fulvia Colombini del Collegio nazionale la Presidenza dell'Inca
Va bene
Cioè io volevo intanto ringraziare tutti quelli cioè non posso farlo non posso ringraziare tre mila e ottocento lavoratori di questo di questo mondo
Che appunto è sostanzialmente poco conosciuto cioè però vorrei veramente ringraziarli singolarmente perché credo che questo lavoro che abbiamo fatto sia un lavoro
Molto importante nel momento in cui stiamo parlando della legge dello spettacolo
E mi auguro io oggi purtroppo manca l'onorevole Di Giorgi che impegnata in Senato come altri senatori che dovevano venire comunque io so che cioè lei è piuttosto
Attenta
Alle alle cose che ci siamo detti in questi giorni me ne riparleremo nelle nelle prossime nelle prossime giornate cercheremo di interloquire con lei ovviamente sarà il Parlamento che dovrà discutere di questa legge per cui veramente importante che noi siamo qui oggi
Per discutere di questo perché non si può prescindere quando si fanno le leggi sullo spettacolo
Prescindere da chi lo spettacolo lo fa credo che sia una cosa davvero davvero impossibile da fare io anch'io mi associo al fatto di ricordare l'importanza del lavoro che ha fatto
Davide Imola sostanzialmente est noi stiamo lavorando nella tracciato
Ringrazio ringrazio anch'io a mare Elisa che oggi con la febbre è qui è che ha lavorato tantissimo per questo per questo avvenimento che ripeto credo che sia l'importanza davvero notevole
Ovviamente i dati che avete visto sono dati che impegnano anche il sindacato a
Probabilmente a cambiare le proprie modalità di di approccio ad un mondo così
Complicato e voglio dire noi questo sforzo lo stiamo lo stiamo facendo una delle richieste che veniva forte anche da questionario era
E una rappresentanza di tipo politico nella perché e anche degli aiuti sui servizi che noi possiamo dare a questi lavoratori
Soprattutto tenendo conto di questo del dato dei redditi perché è evidente che le partite IVA dello spettacolo a cinque mila euro pagare un commercialista per loro diventa davvero faticoso ma anche a quelli da dieci mila cioè
è chiaro che noi dobbiamo
Dobbiamo dare un supporto molto forte a questi lavoratori
Oggi abbiamo qui Fulvia Colombini dell'incarnazione Nale Inca CGIL il patronato della CGIL
Con lei abbiamo fatto un importante lavoro credo proprio per questi lavoratori noi recentemente
Abbiamo fatto i ricorsi contro la richiesta palesemente sbagliata dell'INPS che sostanzialmente l'INPS aveva mandato i lavoratori alle partite IVA
Del del mondo dello spettacolo a richiesta di pagare la gestione separata mentre ci siamo detti sino adesso che questi devono contribuire necessariamente all'ENPALS purtroppo è una procedura cioè questa
Questa cosa che abbiamo fatto abbiamo fatto i ricorsi abbiamo fatto le manifestazioni levante all'INPS perché dobbiamo e mi spiace oggi noi avevamo invitato anche il dottor Boeri e ha deciso di non essere qui
E lei ENPALS lo diceva prima Massimo correttamente è l'unico che sa guardare a questo mondo riconoscendo le le tipicità
Ma attualmente non sta funzionando ci sono troppi disservizi e il disservizio sui lavoratori autonomi è stato davvero un insulto
A questa categoria
E tra l'altro noi abbiamo avuto anche la richiesta in indennità di restituzione della disoccupazione per quei pochi lavoratori che riescono ad avere un lavoro subordinato credo che davvero bisogna discutere di quanto del valore che ha diciamo l'istituto di quello che noi possiamo fare
Il lavoro che abbiamo fatto e ringrazio Fulvia perché sì e lo devo principalmente a me a lei il fatto che il patronato per la prima volta ha fatto un'attività specifica per i lavoratori autonomi
Sulla questione dell'ENPALS c'è anche la questione che era un po'emersa la difficoltà di arrivare le centoventi giornate la necessità di mantenere
Quell'istituto I non portarlo verso altre casse ad esempio la gestione separata per cui adesso cedo la parola lei che ci racconterà un po'i rapporti con l'Istituto rispetto rispetto ai lavoratori dello spettacolo
Intanto voglio ringraziare
Massimo e Manuela Di questo voi di questo invito e
E vero abbiamo lavorato intensamente Lelli negli ultimi anni con il patronato per cercare di stare vicino a voi che quindi del mondo dello spettacolo complessivamente inteso per la tutela dei vostri diritti individuali e non è facile
Parliamo dell'Empals e dei rapporti con l'INPS
L'ENPALS negli anni passati sempre funzionato bene
Tutto sommato dopodiché
Si è messo in moto nel nostro Paese un processo anche giusto noto
Di incorporazioni all'interno dell'istituto dell'INPS Istituto Nazionale di previdenza delle varie Casse gestioni eccetera eccetera e le rimpasto è stato acquisito
All'interno dell'INPS come oggi è infatti nel parliamo sempre di ex ENPALS
E che scelte affatto però l'INPS in questo momento quando ha acquisito l'impatto sostanzialmente lì dentro ci erano delle professionalità molto specifiche
è evidente queste professionalità sono stati
Come dire inglobati di e diffuse se non disperse all'interno del panorama dell'INPS e sostanzialmente
Per non creare scelto organizzativa dell'Inter non crea creare dei blocchi
Compatti all'interno di Istituto Nazionale di previdenza a fare questi gestisce questa gestione a dare queste prestazioni sono e andate e altri altre persone
E le professionalità dirigenziali sono stati inglobati nella dirigenza eccetera eccetera
Ora
Questa scelta che è una scelta principalmente organizzativa che può avere delle ragioni
Per la quale in voi abbiamo come patronato ma come categoria si è cercato di discutere con l'INPS
Però non è stata supportata da che cosa danno un processo profondo di formazioni
E di acquisizioni di professionalità specifiche da parte di coloro che dovevano subentrare quindi non mantenere
Lei alcun patto all'interno dell'X questo non è avvenuto li spunta tutto sulle procedure
E sì però le procedure per i lavoratori dello spettacolo non sono standardizzate come per esempio veri il fondo pensioni lavorato i dipendenti anche se la contribuzione dei lavoratori dello spettacolo generalmente affluisce al fondo pensioni lavoratori dipendenti
E questo crea i tanti disservizi tanti problemi tante che come patronato noi abbiamo istituito anche un servizio centrale che noi gestiamo da Roma per il sollecito la messa a punto eccetera eccetera e di tutte le pratiche si fanno sul territorio e che se una pensione al normale ok ancora ancora se la cavano ma se appena appena parliamo di un'opzione donna una cosa diversa che non sta nello Standard
I tempi ci sono veramente infiniti per la lavoratrice e lavoratore per avere la sua prestazioni a cui ha diritto
Dopodiché come dire la cosa che raccontava Emanuela l'anno scorso mi ricordo ricevo una telefonata di Emanuela molto
Cosimo molto passionale molto agitata insieme mi ricordo che ero maxi nel che eravamo andati come
Par tornato per ricordare
I laboratori caduti durante il lavoro nelle miniere
A margine
Questa telefonata per cui e uno
Centinaia di i lavoratori e lavoratrici dello spettacolo avevano ricevuto le abbia chiamate le cartelle pazze da subito e infatti abbiamo denunciato con la radio articolo uno abbiamo fatto una serie di comunicati stampa eccetera eccetera per cominciare
A far salire l'argomento aveva ricevuto delle cartelle pazze dove gli si chiedeva di pagare alla gestione separata
Migliaia e migliaia di euro come contribuzione evasa
Sì certo questi lavoratori quelli che non sono dipendenti hanno la partita IVA e quindi sono considerati lavoratori autonomi ma la regola e quella che il loro committente versa il trentatré per cento di contributi nel fondo pensioni lavoratori dipendenti perché da questo punto di vista
Sono considerati alla stregua dei
Dei dipendenti cos'era successo l'INPS
E l'Agenzia delle Entrate avevano fatto un controllo incrociato
Tutte queste partite Ida qui
Che per ogni contributi versati al fondo pensioni lavoratori dipendenti è stata emessa la cartella
Veramente noi ci siamo inventati una modalità di ricorso edilizi visto ma
Perché non non esisteva era una cosa che non era mai successa
E devo dire che e dai e dai perché non è facile penetrare i meandri dell'INPS
Stiamo riuscendo a eliminare tutte queste cartelle pazze e quindi a mettere tranquille tranquille le persone
Altra cosa ricordo anche ieri se succede sempre quando lo so ma a Roma proprio stazione di Torino altra telefonata di Manuela
Leah riuscite le cartelle pazze di restituzione della disoccupazione
Sì ma restituzione della disoccupazione e degli anni del due mila uno due mila due due mila e tre quando la regola buoni che si ha ricevuto una prestazioni indebita da lì dalla pubblica amministrazione da chi vuoi che sia
Te la possono chiedere indietro però entro i dieci anni
No è qui lire erano anche lì poi la categoria è stata in grado di organizzare anche un presidio unitario una manifestazione e così via e queste altre cartelle sono state anche loro Emily eliminate
E guardati che se non fossimo riusciti in questa cosa lei poi usciva la cartella
Dell'Agenzia delle entrate a quel punto quando tu hai in mano una cartella dall'Agenzia delle entrate non c'è il ricorso amministrativo da fare la domanda di riesame a ottimi riprendere un avvocato
è devi fare una causa eccetera eccetera comuni i tempi le lungaggini i costi
La sofferenza psicologica no perché palle odiare una vessazione completa ecco
Come dire
Queste sono le cose che abbiamo
E io devo dire anche con un certo successi sono
Poi so che voi ritenete la categoria nazionale
Poi gli attori attrezzi lavoratori dal la categoria nazionale come proprio un punto di riferimento chiudo dicendo noi come patronato
Ci vogliamo essere vogliamo essere perché questo è un mondo paradigmatico della attuale frammentazione del mondo di lavoro la professione stessa vostra vi porta a queste cose e insito in sé
Noi ci vogliamo essere quest'anno e l'anno in cui e l'anno l'anno scorso e quest'anno
Abbiamo puntato tantissimo anche sulla formazione dei nostri compagnie compagnie che abbiamo sul territorio perché noi in tutte le grandi città vogliamo creare dei punti di riferimento professionali
All'interno dell'Inca dove voi che è stato in giro credo tutta l'Italia di Possi atti rivolgere sapendo di poter trovare chi ti ascolta
E chissà accompagnare di guidare che dargli una risposta in queste cose che sono come
Completi complicatissime
è anche sul piano degli ammortizzatori sociali meriterebbe una riflessione la categoria
Una riflessione che come dire porta a mettere in discussione quello che è stato invece in questi anni
L'indicazione della politica cioè
A porsi gli attori sociali tutti uguali
Indipendentemente dal tipo di professione dal tipo di settore e dal tipo di aria e quindi o un solo amministra molti giocatori la nastri via la mobilità via la Minias Scrivia
Quasi quasi si sta anche mettendo in discussione gli ammortizzatori per il settore agricolo che
Capite bene che è un settore anche quello di tipo particolare
E guardate quando si fanno le uguaglianze in una condizione invii cd disuguaglianza Uggè tifa disuguaglianza nel senso di diversificazione oggettiva
La peggiore delle delle ingiustizie perché non si tiene conto oggettivamente di quelle che sono le condizioni materiale
Quindi
è compito della politica è compito del sindacato compito del patronato e stare con voi accompagnarmi essere professionali perché abbiamo nel sogno ce lo siamo detto tante volte di Emanuela
Ma non è un sogno un obiettivo ma lo stiamo che raggiungendo perché vogliamo essere per voi il primo sindacato esprimo patronato di vostro riferimento
Ok grazie ponga vero
è vero che è l'impegno appunto che si sta mettendo le selezione perché veramente crede che rappresentare un mondo discontinuo ed è un impegno non solo della CGIL perché ricordo
Cioè l'iniziativa della CGIL sono a volte a raccontare e a tutelare il lavoro per quello che
Indipendentemente dal contratto di lavoro
E questo credo che sia una veramente un salto avanti e chi ci descrive come esso stanziamenti quelli che guardano sempre con la testa girata all'indietro
Sono probabilmente gli stessi che non capiscono l'importanza di di questo passo avanti che stiamo facendo
Vi abbiamo consegnato un braccialetto quel braccialetto sostanzialmente è l'idea che abbiamo noi quella corda su cui si muoveva
Quella ballerina che era diciamo la
La foto che abbiamo messo sul esatto distali dietro si vede trasformare veramente in un braccialetto che sostanzialmente una rete di protezione che noi vogliamo
Provare a creare a creare per voi ovviamente Puglia ha raccontato la parte dei servizi sindacato anche un altro compito che quello della contrattazione
La contrattazione
In questo settore e ve lo dicono i dati deve essere necessariamente inclusiva
Non possiamo comincia il cioè continuare a pensare ha un contratto di lavoro che tuteli solamente i subordinati
E noi qui abbiamo Filippo Fossati il dottor Filippo Fossati che sostanzialmente rappresenta Feder vivo e che ovviamente parla con noi quando dobbiamo discutere dei contratti
E le discussioni ovviamente che facciamo con loro sono discussioni anche complicata e ma credo che sull'altro
Discutere e provare a pensare a un modello di contrattazione inclusiva che sappia anche tutelare perché uno dei problemi che abbiamo l'abbiamo detto l'ha detto la ricerca ce lo siamo detti anche adesso il fatto che non vengono pagate le prove
Significa che sostanzialmente il lavoratore può cumulare meno giornate lavorative ed è anche quello uno dei problemi che non cioè
Che si evidenzia per il fatto che difficilmente si raggiungono le famoso centoventi giornate
Allora dottor Fossati chiaramente adesso siamo in fase di discussione di un contratto
Di di in realtà noi vorremmo fare un contratto solo qui capiamo le difficoltà magari ci arriveremo un passo alla volta perché pensiamo anche che unificare contratti sia
Una cosa importante nella gente nel nel settore dello spettacolo proprio per dare l'idea dell'identità di questo mondo che è un mondo fatto
Dalla stabilità che riguarda prevalentemente le fondazioni lirico-sinfoniche all'intermittenza che è un mondo enorme molto più grande
Che attualmente non ha nessun tipo di diritti e tra l'altro se non riusciamo a muoverci perché credo che i lavoratori sono molto divisi noi con questa iniziativa e cerchiamo di unire i lavoratori e creare un fronte unico essere anche insieme
A fare una battaglia
Una discussione con la politica perché è chiaro che noi dovremmo avere anche dei mezzi degli strumenti che attualmente non abbiamo
Io credo che sia molto importante per cui
Le lascio la parola e voglio dire è una discussione non facilissima da molti mesi che stiamo cercando di rinnovare questo contratto però lì ci possono stare delle risposte molto importanti
Certo
Lasciatemi partire non dall'età della pietra ma dall'incipit del mio percorso professionale prenderla bolla la
Vanta una dimensione prospettica però riflettere poi sulla contingenza
Iniziato a lavorare a diciott'anni perché dall'orchestra della RAI di Torino io musicista non ero ancora diplomato che a molti conservatori Vitorino dicendo ci mancano musicisti
Andare nell'orchestra della RAI di Torino e mi trovai
Alcune decine di musicisti provenienti dagli Stati Uniti o dall'Europa dell'est e perché non c'è non abbastanza musicisti italiani per coprire gli organici stiamo parlando della metà degli anni Ottanta delle quattro orchestre della RAI
Radiotelevisione italiana
In quegli stessi anni quindi chi si diplomato aveva l'imbarazzo della scelta in quegli stessi anni partiva lo smantellamento di quelle quattro orchestre
Per cui oggi non esiste sopravvive
Una quasi con fastidio della RAI ma in quegli stessi anni
Si dava vita a una proliferazione sconsiderata dei conservatori a proposito dell'osservazione di prima sulla nascita intende scuole di recinzione mercati nazionali
Per cui Paesi lì alzi la mano chi sa dove il Darfo Terme
Franco uno
Paesini come Darfo Terme piuttosto che Rodi Garganico piuttosto che Adriana si sono visti aprire conservatori che di punto in bianco si sono messi a sfornare
Decine ciascuna quindi centinaia migliaia di musicisti con prospettive occupazionali praticamente nulla
In tutto questo contesto ovviamente i ministeri competenti hanno da una parte
Avallato perché più o meno gli stessi ministeri stiamo parlando la nascita di istituti di formazione
Professionale dall'altra non hanno compensato questa
Disponibilità di prodotto culturale perché il musicista
O l'attore il principale
Prodotto noi quello che nello spettacolo dal vivo si va a fruire
Quello stesso Stato che ha alimentato questa i per produzione di professionalità e quindi di prodotto artistico non si è occupato di alimentare il mercato per cui la musica ad esempio ma anche il teatro non è mai entrato in maniera strutturale
Nella scuola secondaria superiore che quella fascia di età in cui si informa la coscienza del consumatore
Quindi di fatto si è creato questo scarto tra
Disponibilità di professionalità qualificata nello spettacolo dal vivo
E scarsissima formazione del pubblico e quindi abbondanza di prodotto ma
Inesistenza di mercato
C'è una ricerca di Almalaurea pubblicata lo scorso anno credo proprio nel mese di maggio
Che certifica quello che vi sto dicendo ossia la percentuale di diplomati da istituti AFAM assenti l'alta formazione artistica musicale premi e conservatori
E quant'altro
Ha rilevato che il quarantatré e quarantasette per cento di quei diplomati a due anni dal diploma di laurea e disoccupata quindi notizia assolutamente devastante
Ovviamente
Una forte responsabilità l'abbiamo noi datori di lavoro
Nel mio caso di un'istituzione pubblica che
Per forza di cose deve essere sostenuta dall'Amministrazione pubblica perché insomma sappiamo bene è una teoria degli anni Cinquanta
Purtroppo i processi produttivi non standardizzabile i
Se seriamente sono in deficit tanto più lo spettacolo dal vivo
Se dobbiamo riconoscere
A questo Governo questi ultimi Governi un impegno non dico forte non lo dico per piaggeria perché insomma
Abbiamo esponenti autorevoli e abbiamo il direttore generale dello spettacolo dal vivo ma un impegno Tore voli Simone reintegrare le risorse nello sviscerare il tema lavorare sulle norme
è altrettanto vero che gli ultimi Governi hanno tagliato
Decine centinaia di miliardi nei trasferimenti agli enti locali
E quindi da una parte c'è questa andamento schizofrenico un Governo uno Stato un FUS che cresce viva Dio e che tutto sommato anche
Viene corrisposto con tempistica molto apprezzabile dall'altra parte degli enti locali che tagliano
Io dirigo un teatro nazionale in una città governato dal centrosinistra decenni
Nell'ultima Giunta Chiamparino nell'ultima Giunta Fassino persone che dichiaratamente consideravano la cultivar quella cultura un asse strategico
Il Teatro Stabile in dieci anni ha perso il sessanta per cento del proprio contributo quindi ha visto aumentare del cinquanta per cento il contributo fumus
E ha visto diminuire del sessanta per cento il contributo della città di Torino
Questo non lo dico per minimizzare annacquare o distogliere la vostra attenzione verso la responsabilità che ha un datore di lavoro
Federativo esiste da un anno quindi una creatura piuttosto recente
Ha cercato di
Porrea sistema le varie anime che aderiscono che sono anime private anime pubbliche dove c'è una netta prevalenza diciamo di chi fa il nostro mestiere
Senza avere il profitto l'utile d'azienda come obiettivo
Ma non lo stesso tempo deve barcamenarsi appunto in mille difficoltà talvolta appunto facendo ricadere sulla pelle dei lavoratori le difficoltà
Proprie Manuela mi chiamò indignata ma qualche mese fa perché scoprì che nelle bozze di contratto di un insomma importante teatro nazionale italiano c'era una postilla che diceva vi pagheremo
Qualora e nei tempi in cui riceveremo i contributi
Da parte
Lei
Delle delle istituzioni locali io immediatamente anche se no no giurisdizione autorevolezza tale
Da incidere insomma nell'architettura contrattuale STP altri teatri
Mi attivai per chiedere spiegazioni perché obiettivamente insomma al di là del fatto che una prova completamente fuorilegge ma dal punto di vista somma
Non vorrei aggiungere commenti però offendere nessuno però ecco
Va bene ci sono centinaia parlando del Teatro Stabile dinanzi al
Ci sono centinaia e centinaia di impresa se noi cerchiamo di dare il buon esempio
E cerchiamo di imporre ai nostri iscritti dei valori che prima ancora che contrattuali siano a colori etici
Del rispetto del capitale umano e degli artisti che sono il primo fattore della produzione di chi fa il nostro mestiere perché voglio dire senza gli artisti non potremmo fare questo mestiere
Entrando nel merito del contratto e prima ancora del quadro legislativo
Questo decreto ha avuto dei punti di forza qualche punto di criticità di debolezza
Il tema degli under trentacinque un tema credo molto presente a il direttore generale dello spettacolo dal vivo
Io credo che ci si stia riflettendo anche perché
Non me l'ha detto nessuno ma immagino che se come tutti ospitiamo la legge delega sullo spettacolo dal vivo andrà in porto entro l'estate ora che arrivino decreti attuativi passerà un altro anno un altro anno e mezzo quindi comunque noi almeno come datori di lavoro ci siamo già messi a riflettere su quelle che potranno essere delle modifiche al DM per migliorarlo
E ci pare di capire che questo tema degli under trentacinque sia un tema sentito da noi datori di lavoro ma sentito anche
Dal nostro interlocutore tecnico prima ancora che politico che il direttore generale
Il decreto prevede dei meccanismi di continuità che non vuol dire abolire l'intermittenza ma vuol dire ad esempio premiare la continuità del nucleo artistico ed è un valore
Piuttosto vincolante e questo non vuol dire che si possa modificare il nostro modello produttivo nostro modello DDT di business non possiamo diventare un teatro tedesco di repertorio proprio per il motivo per cui vi dicevo prima manca il mercato
I tedeschi nelle grandi città ma anche nelle piccole vanno a teatro venti trenta volte all'anno e quindi posso
Certo
E proprio
è proprio così la
Gli Stati federali
Più ancora che lo Stato centrale noi non potremmo farlo noi abbiamo gli abbonati sei sette otto turni di abbonamento conigli otto spettacoli però non riusciremmo a sostenere una compagnia stabile probabilmente sarebbe il sogno di tutti noi
Però mi pare che nella bozza della legge-delega
Ci siano degli elementi che ragionino in questa direzione di introduzione di ammortizzatori sociali perché in effetti insomma ve lo dico come ex musicista
Non si arriva mai come un attore sul palcoscenico non arriva mai senza aver prima Berto il copione nel mio caso la parte lo spartito ma prima studia probabilmente settimane o addirittura mesi quindi l'intermittenza al di là del fatto che imposta dall'assenza di lavoro ma sarebbe comunque imposta dal fatto che i musicisti gli artisti i danzatori gli attori debbono comunque prepararsi
In merito al rinnovo del contratto collettivo nazionale quello attualmente vigente
Porta tra le altre la mia firma
Siamo molto orgogliosi che ce ne siano addirittura due di tavoli per rinnovare due contratti degli artisti scritturati e dei dipendenti vedi teatri
Abbiamo incluso nel perimetro anche i teatri di tradizione perché ci siamo resi conto che anche tanti teatri di tradizione applicavano il nostro il nostro contratto
Lo sforzo reciproco che dobbiamo fare immaginare proprio chiaro di questa situazione
Devastante che ci è stata illustrata prima dei meccanismi contrattuali che in qualche modo permettano nelle condizioni
I datori di lavoro di garantire
Dignità perché mi pare che quello che abbiamo visto sia abbondantemente al di sotto dalla dimensione di una dignità professionale accettabile
Io credo che non ci siano pregiudizi che possono impedire anche nel giro di pochi mesi di chiudere i due contratti certo ci va la volontà per affrontare certi anacronismi
Abbiamo avuto dei segnali forti dal sindacato ad esempio quando si riconosce ahimè una cosa triste che non sempre si può garantire una scrittura continuativa perché talvolta non c'è continuità di recite noi teatri nazionali magari programmiamo
Due tre settimane di finitura nelle nostre sale e tre quattro mesi di tournée ma ci sono
Contesti più fragili dove si fanno recite magari con dei buchi tra uno e l'altra il sindacato ha proposto questa che sembra un'inezia ma in realtà una rivoluzione copernicana cioè che ci potessero essere
Dei contratti
Che prevedono questi intermittenza cioè per cicli di rappresentazioni
Guardate per noi datori di lavoro è un segnale fortissimo di apertura e di consapevolezza di quelle che sono le mutate esigenze di chi deve produrre lavoro
Dall'altro canto cito quello che secondo me l'anacronismo più evidente ma credo che il sindacato non abbia intenzione di insomma arroccarsi su questo
E la famosa clausola che prevede nove volte la paga per la trasmissione televisiva
Di una rappresentazione teatrale
Quando è stata scritta la tv era in fase credo fossero gli anni del boom economico quindi voglio dire molti di voi forse non erano neppure nati e quindi aveva un senso perché la tv dava una riscontro
Commerciale a chi produceva spettacolo dal vivo quella norma di fatto ha ucciso il teatro in TV dei fatti del teatro TV non esiste più
Però scusate
Scure no scusate però e dottor scusate siccome purtroppo abbiamo anche dei tempi stretti perché
Segretario generale a Camusso purtroppo cioè deve deve andarsene
Cioè un impegno rispetto all'inclusività dei contratti perché quello che ci racconta questa questa rigidi cioè questa richiedere cerca
Dice sostanzialmente questi e lavoratori si muovono tra una molteplicità di modelli contrattuali
E penso che non possa essere la prestazione occasionale il modello che supera il contratto il contratto di lavoro subordinato magari a termine perché qui ovviamente non stiamo parlando d'altro
Noi dodici diciamo la parte qualificante di questo contratto sarà lavorare
Cioè le nove volte voglio dire
Non è questo il problema del contratto in contratto vero e l'inclusività il vero problema di questo contratto e l'inclusività come noi possiamo mantenere dentro un perimetro contrattuale lavoratori che hanno forme diverse
E dare a tutti le stesse garanzie nel momento in cui magari ci mancano anche gli strumenti ma noi gli abbiamo fatto delle proposte su questo io credo che il tema centrale del contratto inclusività non le nove volte cioè il nove volte
Le possiamo lasciare quel cioè ne discuteremo ma
La il vero tema l'inclusività e su questo vorrei una sua risposta
Ma solo alla risposta Bode via è ovvia nel senso che per me è più semplice dirigendo un teatro nazionale guidando istituzioni più strutturate
Pensare che non vi sia alternativa rispetto all'applicazione di un contratto che paghi regolarmente le prove remunerati gli attori
In base a meccanismi che sono sacrosanti tra l'altro con dei minimi anche piuttosto bassi perché insomma non sono adeguate da tantissimi anni
Certo non ho io gli strumenti se non di indirizzo politico di moral suasion per evitare o combattere appunto quello che è stato citato prima anche dagli artisti
La piaga del lavoro nero la piaga di forfettizzazione di prove anche in questo caso molto spesso pagate in nero
Piuttosto che appunto sotterfugi
Che molto spesso garantiscono credo poco più che la sopravvivenza pure all'impresario
Ma anche di fatto gettano un'intera categoria appunto nella nel precariato quasi nel ridicolo insomma mi veramente quella sua battuta cosa fa nella vita l'attore notte ho chiesto cosa fa e di lavoro
Cioè al purtroppo quella ricerca
Legittima questa battuta allora da parte del dei teatri stabili che sono seduti a quel tavolo come datori di lavoro e teatri di tradizione
C'è la volontà di chiudere un contratto che riconosca quello che è giusto riconoscere cercando di diffondere la cultura
Purtroppo stiamo parlando di cultura della legalità anche nel confronto di chi fa impresa teatrale di spettacolo dal vivo affinché si parta prima ancora che dalle scene dai proiettori appese all'americana
Dal valore contratto dell'artista nella strutturazione
Di un Budget di produzione
Prima il collega artista citava una percentuale che il piccolo investe sulla produzione sugli attori non so se sia quella
Ma vi posso garantire che purtroppo purtroppo
Molto spesso il più alto il costo dell'apparato di quel che sta intorno a una compagnia teatrale
Che il costo della compagnia teatrale stessa questa roba non è più sostenibile noi lavoriamo in questa direzione
Ok la ringrazio chiaramente
La partita della contrattazione legata anche gli strumenti perché qui è stato raccontato un mondo che peraltro non tutto può essere rappresentato e tutelato dalla contrattazione penso al musicista autonomo che ha necessità ovviamente di essere guardato nella sua specificità
Chiara l'onorevole chiara gridato se molto occupata di lavoro autonomo e chiaramente insiste molto nel in questo mondo dello spettacolo questa questo tipo di lavoro così come la Commissione lavoro dovrà come giustamente
E beh diradato da Fulvia bisognerà ragionare su un perimetro sul perimetro dello spettacolo dandogli proprio per quello che si diceva
Do gli artisti restano a casa fra virgolette non stanno a casa cioè hanno formazione farlo altri tipi di attività per cui davvero bisogna
Noi guardiamo sempre alla Francia infatti quando parlavo anche con l'onorevole Di Giorgi dicevo non è che ci dobbiamo inventare muto base che ci guardiamo in giro ci sono delle buone pratiche che magari possiamo provare
A ad adattare alle esigenze di questo mondo per cui chiara ci racconti un po'la discussione sul lavoro autonomo che ovviamente impatta non interamente con questa categoria per quel che riguarda la gestione separata Empals
Però è una parte molto importante perché credo che non possiamo prescindere dal dare diritti a questo a questo a alla vorrò tono mo'che insiste perché
Cioè ce l'hanno dato che i lavoratori si sentono professionisti si sentono turn over
Sì grazie buongiorno a tutti intanto permettetemi anche a me di
Di fare un ringraziamento che ENEL non suoni retorico ma è assolutamente sentito
Che va naturalmente alla Est lecita CGIL per l'invito ma ai ricercatori che hanno svolto questa ricerca serviva a voi ma serviva anche a noi
Serviva anche a noi e credo che questo sia il miglior metodo cioè lo studio l'approfondimento il dialogo il confronto come facciamo oggi viene sono contenta di questo confronto
Credo sia esattamente questo il modo migliore per onorare la memoria di Davide Imola
E a cui naturalmente
Va tutto il mio ricordo anche perché se in questa legislatura io sono entrata
In Parlamento nelle due mila tredici e a a titolo ancora di qualche giorno posso stare anch'io nel mio negli under trentacinque quel però diciamo scade
Però io devo ringraziare davvero molto il percorso che avevamo fatto alcuni di noi prima di entrare in Parlamento con Davide Imola e con la la piattaforma che si era costruita di alta partecipazione proprio per affrontare questo
Questo tema il tema del lavoro autonomo il tema di un
Di di nel precariato che cresceva che cresciuto soprattutto in questi vent'anni che ha visto naturalmente delle forme contrattuali
Che crescevano nel settore soprattutto giovanile nelle nostre generazioni a cui non veniva dato assolutamente alcun diritto non eravamo serial serie di esseri ci e indubbiamente il lavoro autonomo e chi versa in maniera più generale quindi anche i collaboratori per chi versa nella gestione separata naturalmente parlavamo di serie C perché
Perché se da un lato certamente
Sono lavoratori e lavoratrici a pieno titolo all'interno dell'economia della conoscenza perché hanno alte qualifiche hanno una grande esperienza impegnano molto nel riformarsi e nel stare attivamente nel mercato del lavoro in maniera assolutamente non riconosciuta dallo Stato appunto dall'altra parte bassi redditi bassi con pensi
BA e altissima tassazione ecco allora rispetto a quelli che erano i dati che oggi in qualche modo completiamo con questo studio naturalmente ci consente anche a noi
Per la verità con qualche difficoltà in Parlamento è un lavoro iniziato questo percorso poi vi dirò perché
Ci consente anche noi di fare un passo avanti dal punto di vista qualitativo oggi rispetto a quanto possiamo provare a fare io dico insieme cioè sindacato con il ruolo che deve svolgere la politica per quello che può e deve svolgersi
In questo senso io ringrazio anche Marilisa Monaco perché anche lei ci è stata vicino c'è stata vicino come
Gruppo di più giovani parlamentari che in questi anni hanno posto il tema lo voglio dire perché naturalmente
Eravamo abbastanza in solitudine su queste tematiche perché i giornalisti molto spesso sono più interessati ad altro
E cioè alle polemiche e meno a chi lavora o prova a lavorare con gli atti parlamentari che se volete trovate assolutamente
Anche sul profilo di ogni deputato rispetto alle tematiche che oggi sono state poste penso al tema delle può compenso ma penso per l'appunto al tema più generale dei diritti da dare a questi lavoratori e lavoratrici
L'ho fatta un po'volevo fare questa premessa proprio perché sono passati tre anni e io spero poi ci ha raggiunto la senatrice Ferrara
So che il Senato sta discutendo io spero davvero entro giugno diventi legge un primo atto dovuto perché appunto non arriviamo delle regole generali di diritti da dare ai lavoratori autonomi e in generale a chi versa alla gestione separata
Eravamo peraltro ormai il penultimo Paese rimaste in Europa a non avere delle regole generali in cui inquadrare poi successivamente come credo dovremmo fare per i lavoratori dello spettacolo successivamente appunto eravamo l'unico dal sul primo Paese penultimo Paese non ricordo più a non avere una legge sul lavoro autonomo
Allora il lavoro parlamentare è stato questo poi come indire in qualche modo il del Governo Renzi si è fatto carico
Nel collegato alla stabilità del due mila e quindici di questa proposta e cioè un provvedimento che vada nella direzione di alcune delle tematiche che avete posto voi
Penso al tema dei ritardi lei dei ritardi dei pagamenti voi sapete che naturalmente c'è una debolezza anche forte tra chi effettivamente sta dalla parte
Della della committenza e da da questo punto di vista noi abbiamo introdotto in questa norma che spero appunto veda
La luce nel nel giugno di di quest'anno
Abbiamo inserito delle tutele nei confronti dei ritardi nel pagamento inserendo il limite dei trenta giorni e naturalmente dando però ho dato che dopo questo termine si possa e si debba avere il non solo la riscossione del dovuto ma anche vengono applicati gli interessi di mora
Abbiamo poi inserito all'interno di questo provvedimento una serie di tutele proprio per quanto riguarda il
Il versamento dei contributi in caso di malattia e maternità
Ma soprattutto di malattie od impedimenti figurino oltre sessanta giorni che ci fosse effettivamente essere la sospensione del pagamento di quei contributi che si possa riscuotere l'indennità di maternità anche al netto della
Della prestazione o meno della del lavoro perché anche su questo noi avevamo la necessità di avere una flessibilità per le donne che naturalmente
Insomma magari anche nei primi mesi però possono e vogliono e devono lavorare soprattutto devono
Quindi avevamo la necessità di stabilire un po'di flessibilità in questo senso avevamo la necessità e la legge lo fa di estendere il congedo parentale di renderlo più flessibile avevamo la necessità anche su questo
Di inserire quello che è stato sollecitato e l'abbiamo fatto con il lavoro alla Camera
Uno strumento che tutelasse i lavoratori e le lavoratrici ha seguito naturalmente del licenziamento perché anche su questo noi non avevamo un ammortizzatore sociale
Che parlasse appunto a questi lavoratori
Abbiamo in realtà in via sperimentale la di scontri forse chi alcun contratto di collaborazione conosce c'era già per la verità ma era una tantum e soprattutto era coi una misura sperimentale
Con questo con questa legge che chiamate se volete anche se secondo me in proprio statuto e lavora autonomia o piace ancora meno
Jobs atto del lavoro autonomo ma in ogni caso un primo passaggio una legge che guarda quel mondo abbiamo inserito la di scuole e quindi uno strumento che tutela da disoccupazione dei lavoratori
Che diventerà se senso lavora bene effettivo dal primo luglio del due mila diciassette non solo per riversa alla gestione separata ma lo voglio dire anche se non è tema di oggi
Sarà destinato anche a coloro i quali hanno un assegno di ricerca o fanno il dottorato quindi abbiamo affermato per la prima volta lo voglio dire un principio piuttosto importante cioè che la ricerca anche nello altro Paese diventa un lavoro e come tale va riconosciuto non solo in termini diciamo così di compensi ma soprattutto anche quando e AN nell'università italiana spesso accade si rimane a casa tra un passaggio dell'altro
Quindi anche questo io penso sia certamente un elemento positivo
Abbiamo poi inserito quel tavolo all'interno del lavoro sempre parlamentare quindi dell'Aler Tura dopo che il Senato ha tenuto il provvedimento nove mesi è venuto da noi e abbiamo inserito il il tema del tavolo di concertazione
Tra i vari Ministeri per la verità per il momento noi siamo riusciti a fare il passaggio tra Ministero del lavoro e quelle che sono non solo i sindacati ma in generale le associazioni che in questi anni sono cresciute nel frastagliato entro del
Nel naturalmente delle varie professionalità
Ma abbiamo cercato anche qui di sancire un principio il confronto è necessario e doveroso iniziamo a farlo in termini generali non solo sugli ordini professionali sulle professioni tradizionali ma facciamolo anche in generale nell'argomento
Delle delle professioni che sono cresciute
Certo manca io ho sentito stamattina ci chiedeva giustamente un passaggio ulteriore
Di rapporto tra i vari Ministeri io credo che questa sia la vera sfida sfida che la parte amministrativa politica e burocratica del nostro Paese deve fare tutte insieme
Perché guardate è già stato detto e lo voglio dire
Senza paura
Che anche noi nel nostro ruolo da parlamentari nei confronti di diciamo così di alcuni istituti del nostro Paese
L'INPS sa tanto per non fare nomi a abbiamo qualche problema
Lo dico non solo per opzione donna per cui abbiamo chiesto i dati e ancora
E diciamo che abbiamo ottenuti l'altra settimana
Per le donne nate nel cinquantadue abbiamo chiesto i dati e non sono arrivati e lo dico perché evidentemente per la questione del
Dei contributi che dovevano essere
Stati pagati dai datori di lavoro per gli artisti e non so che non sono stati versati oggi arrivano le cartelle agli artisti per chiedere
Dove sono finiti questi versamenti ecco su tutto questo guardate
Anche noi facciamo il nostro rapporto il nostro lavoro lo facciamo con le interrogazioni parlamentari
Certo ebbene non solo
Che la politica risponda voi ma è anche bene che le Amministrazioni centrali che non sono centrali dello Stato rispondano alla politica oltre che a voi su questo dobbiamo fare la battaglia insieme guardate
Perché altrimenti se non la facciamo insieme
C'è sempre chi poi a un certo punto con delle circolari interpretative di norme che possono piacere o meno ma detta Nola Chiriaco si dice ecco poi c'è una circolare interpretativa che non si capisce perché restringe il campo il campo di coloro che hanno dei diritti
Su questo io spero faremo la battaglia insieme cari amici e compagni perché
O non ci sono differenze
Non ci sono differenze anzi vi assicuro e proprio frustrante cerchi prova a lavorare seriamente appunto non sotto le luci dei riflettori tranne oggi
Perché davvero crediamo che sia importante avanzare e non tornare indietro sul fronte non solo dei diritti ma anche della riscossione di quei diritti che già ci sono nelle leggi e che tanto a tal punto c'è qualcuno che non si capisce con quale delegato un quale rapporto si permette di non fare esigere al cittadino e allora su questo dobbiamo lavorare tutti insieme
C'è ancora un altro tema appunto mille sul provvedimento quindi sul provvedimento che tiene insieme per la verità non solo lavoro autonomo e gestione separata ma Smart working non la faccio lunga perché questo è un tema che interessa meno
C'è l'impegno ad andare avanti e a portare in porto naturalmente questo provvedimento che guardate sancisce appunto dei principi fondamentali vengono dal lavoro che abbiamo condiviso io lo voglio dire perché
Se non avessi conosciuto
Davide molti altri non avrei forse avuto la tenacia di fare questa battaglia
Spesso da sola in Parlamento voglio dire qui che anche per le partite IVA abbiamo fatto in questi anni un lavoro rispetto all'aliquota previdenziale perché ricordatevi bene che la legge fornello Fornero prevedeva in un un progressivo aumento dell'aliquota previdenziale per coloro che versano alla gestione separata
Che arrivava nel due mila che sarebbe arrivata nel due mila diciotto al trentatré per cento
Da quando siamo arrivati hanno profondamente no ai a qualcuno lo paga dolorosa denunciano degli artisti però per chi lo dico in generale a maggior ragione
Parliamoci perché poi dovremo lavorare fare il lavoro fatemi dire di dettaglio nel senso di differenziazione rispetto alle tante professionalità che stanno in questo mondo variegato
Però fatemi dire che sancire anche per questi autonomi
Il principio per cui non ci non non era corretto avere un'aliquota che cresceva mentre gli altri pensate a chi è artigiana ora un artigiano piccoli imprenditori e così via all'aliquota al venticinque per cento mentre invece per i professionisti e liberi professionisti e non l'aliquota previdenziale appunto sarebbe cresciuta noi l'abbiamo bloccata ogni anno in Parlamento adesso l'abbiamo riportata al venticinque per cento quindi equiparata ai
Piccoli imprenditori
Poi abbiamo rivisto il regime dei minimi abbiamo investito all'interno del provvedimento sul tema della nessuno facendo leva sulla
Sulla leva fiscale scusate il bisticcio di parole rispetto alla lo sgravi o che necessario vere al cento per cento sui costi di formazione perché anche su questi sono gli avevamo al cinquanta per cento
Non non andava bene perché naturalmente non è sufficiente tanto più naturalmente per chi vive in questo
In questo tipo di regime e quindi hanno la necessità di formarsi continuamente se ancora deve pagarsi mentali quella formazione ovviamente non li facciamo un favore non riusciamo a dargli dignità all'interno di questo sistema
Basta tutto ciò sembra
Un elenco che un elenco importante non basta
Basta intanto perché conferma regimentare legge quindi dobbiamo lavorare e sperare che il Senato non ci non ci mette in difficoltà
Ma sono diciamo moderatamente ottimista
Però
E una cornice è una cornice all'interno del quale dobbiamo poi intervenire in maniera puntuale sulle professionalità naturalmente sono tante e sono anche
Fuori da questo tipo di
Di sistema il vostro quello di cui abbiamo discusso oggi
Però naturalmente questo è un sistema che soprattutto su un altro tema deve lavorare deve insistere deve aiutarci a chi come me ha presentato una risoluzione in Parlamento chiedendo già nel due mila e tredici le audizioni su questo tema
E cioè sulle può compenso ho visto che effettivamente all'interno della ricerca questo è uno dei temi che è stato posto con maggior forza peraltro
Il mondo è talmente cambiato che oggi anche i liberi professionisti e penso a una categoria su tutti gli avvocati ci chiedono di ragionare sull'equo compenso quindi dobbiamo condivido la politica deve essere più veloce ci sono voluti tre anni per Roma per fare questa legge ancora non ci siamo
Però su questo sul serio dobbiamo probabilmente riuscirà a costruire di nuovo come avevamo fatto operata partecipazione una piattaforma condivisa dove riusciamo a fare come in questo caso avevamo fatto e cioè
Lasciare forse un po'da parte le cose che ci dividono per mettere insieme gli aspetti che ci uniscono sui quali è più facile interloquire con tutta la politica anche quella che con c'è una certa retorica sembra stare da questa parte ma poi non c'è ma con chi realmente vuole costruire partecipazione e poi dei risultati
Sull'equo compenso ripeto gli atti parlamentari già sono a vostra disposizione e avevamo chiesto che fosse un tema ovviamente oggetto di discussione
Dovremo magari potremmo partire proprio dalla da dai lavoratori dello spettacolo e della cultura per fare riavviare un ciclo per esempio di audizioni che possa quindi dare voce anche a voi all'interno delle
Delle Camere su questo penso di potermi impegnare
Abbiamo bisogno anche della governa di rivedere la governance dell'INPS anche su questo un percorso cioè
Però dobbiamo riuscire a riaprire questo tavolo di di di dialogo tra di noi
Su questo per quanto mi è possibile per quanto vale naturalmente sono a disposizione abbiamo bisogno davvero di essere insieme perché altrimenti le resistenze ancora oggi in Parlamento non mancano e non sono così
Fiduciosa sul futuro se non costruiamo oggi delle piattaforme comune per mettere le basi davvero per la prossima legislatura che comunque sia
Nella nella nella
Nella maniera non so se più ottimistica o meno ma certamente stando ai tempi partirà da marzo maggio due mila diciotto quindi il tempo è poco e credo che dovremmo davvero metterci insieme a lavorare presto grazie
Grazie chiara chiaramente tutti avete dichiarato un vostro preciso impegno in questo voglio dire non mi sottraggo perché i dati
I dati ovviamente interno danno anche il sindacato ovviamente al sindacato cioè
è impegnato su tutte queste partite che avete sentito io credo che sia fondamentale per i lavoratori dello spettacolo provare a fare quello che ha detto chiara per tutti gli altri settori trovare quello che li unisce e non quello che vi divide
E su questo noi ci staremo
E siamo assolutamente impegnati sia sul versante del
Della discussione della legge dello spettacolo che davvero mi auguro che sia un salto avanti
Se i tempi saranno necessariamente lunghi perché si riposi passerà poi a dei decreti delegati però io credo che stavolta non si può cioè dobbiamo cercare veramente di avere di avere un risultato
Credo che i dati di oggi ci dicono che così non si può continuare insieme con i lavoratori perché io vi ricordo che il sindacato senza i lavoratori non esiste
Noi siamo disponibili a guardate che davvero davvero ce la stiamo mettendo tutta perché dobbiamo raggiungere il risultato di dare dignità al lavoro artistico in questo Paese non c'è
Grazie
Grazie Filippo funzionante che Baudo chiara Fulvia Colombini e naturalmente Manuela vizi
Adesso per l'ultima parte della giornata io passo la palla Paolo Di Paolo ha scritto Torre nel solco della
I
Ah va bene a SICE piccolo cambio di programma
Sì
Sì Sissi
Accorda prodotta dalla Baldo per questo
Proprio in virtù di quello che tu hai detto io vorrei far presente a tutti che molti teatri costringono al a prescindere dalla libera
Posizione rispetto al lavoro autonomo fosse subordinato quindi all'apertura o meno delle partite IVA
è quindi che una una libera scelta per carità molti dati obbligano alla partita all'apertura delle partite IVA che sottolineo impedisce l'accesso alla disoccupazione questa cosa è fondamentale
Perché
Noi abbiamo tenuto ad essere liberi professionisti ma questa cosa Austine parifica o altrimenti dobbiamo necessariamente rinunciare e andare come subordinati perché altrimenti obbligare lei ditte le aziende all'impresa cinematografica
Televisive a impiegarci come subordinati altrimenti non alla disoccupazione marce diremo ma
Quindi o si elimina questo problema degna parificati partite IVA e non
O altrimenti per favore nel contratto diventiamo tutti subordinato che non è possibile se non la tutela non l'avremo mai
Grazie grazie
Grazie invitiamo c'è la senatrice Elena Ferrara a fare un piccolo intervento grazie alle io sono arrivata in ritardo ma abbiamo votato stamattina i numeri sono sempre contingentati e quindi vengo anche a portarvi il saluto
Di
Della relatrice e del nuovo Codice sullo spettacolo dal vivo Mariarosa Di Giorgi
E io sono sono rilevate rara sono in Commissione VII al Senato e da oggi sono Capogruppo di del PD
Quindi mi assumo ancora di più la responsabilità di portare all'interno non entro nel merito e di cose che ha detto già chiare che Ribaudo benissimo prima di me che riguarda lo spreco strettamente la
La l'aspetto lavorativo credo che sia stato sufficientemente insomma anche scandagliato vi dico che da parte mia
In Commissione cultura già nel due mila e quindi ci è stato approvato una risoluzione
Sulla musica in modo particolare il rapporto tra la musica la mondo produzione formazione che avevamo delle indicazioni ai gol erano relative proprio al welfare degli artisti quindi da lì diciamo l'interesse proprio anche solo nella Commissione
Cultura istruzione al Senato si è già esplicitata in Italia avevamo fatto dei passaggi con la Commissione lavoro
Al Senato poi ci sono questi adesso questi provvedimenti che stanno venendo avanti che possono dare delle risposte però il problema è che lo spettacolo dal vivo deve continuare ad esistere quindi la parte della nel Codice sullo spettacolo dal vivo è fondamentale
Perché da crea e deve creare le condizioni per cui il italiani e nell'immaginario collettivo degli italiani ci sia un settore che è quello dello spettacolo dal vivo delle arti per formative che è una risorsa fondamentale un asse strategico per il nostro Paese
E invece stiamo cercando insomma in qualche modo doc di far di lottare contro chi
Preferisce vivere davanti un device lo dico io che ho in mano il cellulare uno e la lo sbarco non dovrei farlo però diciamo anche all'interno delle scuole anche a livello formativo anche in una ristrutturazione delle scuole voi sapete che è uscito il letterato legislativo adesso non è ancora in Gazzetta Ufficiale
Della amministra fedeli che Lakhdar cultura umanistica valorizzazione del patrimonio e sostegno alla creatività
Che punta proprio su questi aspetti perché nella cultura e nella diciamo della nostra nazione il non mento della dell'arte delle arti per formative ritorni ritorni ad a vere e soprattutto della dello spettacolo dal vivo
Ritornerà vere quella necessaria valorizzazione che oggi non c'è perché si pensa che gli artisti sono lì
I probabilmente si stanno divertendo loro
E abbiamo un grosso problema nel mantenere il pubblico sulle opere lirico-sinfoniche ma non solo sulla concertistica in generale e comunque anche a dare valore
Allo spettacolo nel suo insieme quindi hanno un carattere anche a non creare suddivisioni di più o meno legittimazione ad essere spettacolo di rilevanza oppure no quindi questo lo sapete
è un mondo il vostro molto molto frammentato che anche noi abbiamo cercato attraverso le audizioni e l'interlocuzione di tenere unito anch'io faccio questo appello
Anche in questo momento noi siamo con il codice nuovo Codice lo spettacolo dal vivo alla seconda fase degli emendamenti sui subemendamenti presentati dalla relatrice
Inizieremo la settimana prossima penso a discuterne teneteci d'occhio e sicuramente anche diciamo io offro un'isola una mia disponibilità a continuare questa Inter lo Silone sui perché poi il lavoro lo si produce nel momento in cui c'è il lavoro e questo lavoro arrivata tutta una filiera
E da una impuntati da una propulsione fondamentale che deve essere data a livello nazionale io credo soprattutto
A cominciare dalla formazione l'avete sottolineato un po'tutti durante le audizioni l'aspetto formativo e quello che davvero ci può
Ci può dare un futuro e di di artisti emergenti di rinnovamento anche negli artisti ma soprattutto di pubblico di pubblico colto in grado di cogliere anche
La parte glieli diciamo il l'aspetto buono e dell'innovazione che voi sapete produrre quindi
La anche in questo caso parallelamente cerchiamo di lavorare insieme e questo sarà una un un provvedimento che se si chiude entro luglio prevede poi perché è una delega al Governo sapete com'era nata no
Era nata come costola del da del collegato sul cinema non avrebbero avuto nemmeno una sua dignità a nascere come collegato dello spettacolo dal vivo
Il quella risoluzione approvata all'unanimità in Commissione il sette maggio del due mila e quindici quindi due anni fa ed era miglior Piero la relatrice
Era
Diciamo preparata perché uscisse poi il provvedimento sullo spettacolo dal vivo non un proprio un articolo il numero trentaquattro all'interno del cinema scusate però anche da questo senso quello che è stato detto prima
Lo ribadisco sono un po'battaglie che bisogna fare anche all'interno delle aule parlamentari quindi a gradiamo c'è una mano
E grazie grazie alla senatrice Ferrara
Quindi a
Invito Paolo Di Paolo scrittore giornalista chiudere con l'ultima sessione della giornata
Ai mito qui Susanna Camusso segretario generale della CGIL e il Professore Giampaolo D'Andrea Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e le attività culturali del turismo
Prego accomoda
Ci tengo a darvi il braccialetto nella dichiarazione di darglielo che
Simboleggia
Beh della tranne quello che lo sostiene stiamo sì braccialetto
Se
All'interno
Allora siamo appunto alle alle conclusioni quindi andiamo un po'spediti perché sono state dette moltissime cose e ovviamente tirare le fila da parte di sana Camusso di Giampaolo D'Andrea in poco tempo non sarà
Semplicissimo solo due suggestioni tra le tante che sono emesse
Mi pare che da un certo punto ci sia oltre al malessere che poi si è manifestato anche attraverso i dati ma anche da qualche ovviamente così in più intervento in sala che dà proprio
La misura di come sia comunque un tema complicato da da svolge da sviluppare
Un problema di percezione diffusa della categoria degli artisti non soltanto di percezione di sì
E quindi il dato sembra più rilevante in assoluto dal punto di vista dell'auto per eccezioni chiamiamola così
E che lavoratore sento lavoratore autonomo con scarsi diritti e tutele questo al di là anche dei segmenti d'età o del dei segmenti diciamo artistici che Skira presenta la categoria ma di percezione diffusa esterna cioè quando si parla di
Promozione della cultura o dell'arte non sia accentuata sufficienza secondo me è un problema oggi in Italia
Di quella classe politica sicuramente a responsabilità non solo sul piano pratico ma dire sul piano concettuale
E cioè il riconoscimento all'artista alla categoria degli artisti di uno Statuto specifico come lavoratore il fatto stesso se vi ricordate un piccolo dettaglio che non è neanche polemico è semplicemente in registrazione obiettiva
Che quando è stato fatto anche un po'in corsa in questa città Roma un bando
Per organizzare eventi nell'ultimo Capodanno
Si era chiesto agli artisti esibissi gratuitamente questo questo punto qui voi capite che è
La misura di come
E non che non c'entra neanche chi fosse in quel momento al
Al Comune proprio la la leggerezza vorrei dire la naturalezza con cui è stato dato per scontato che si potesse riempire un'offerta artistica culturale chiedendo ai lavoratori di qualunque ordine di qualunque natura i lavorare gratuitamente
Questo che non ha scandalizzato più di tanto questo il punto cioè che doveva esserci in realtà sui giornali un po'abbiamo provato a dirlo nei limiti ma che doveva veramente sconvolge come si fa a chiedere di organizzare un Capodanno e dire agli artisti di esibite gratis
A nessun artista che avesse un minimo di di fanno di notorietà sarebbe stato chiesto quindi questo significa che
C'è chiaramente no una percezione di fu sa che fa sì che si possa pensare che un artista che non ha necessariamente la grande popolarità o che all'inizio ma anche in una fase della sua carriera che però non è particolarmente luce
Gli si chiede di lavorare gratis allora
Questo è un punto all'altro punto molto velocemente percezione diffusa della categoria intendo dire anche di come in questi anni si è portato avanti il discorso sulla cultura si fa molto discorso sulla promozione della lettura e su questo occupandomi specificamente di scrittura
E di letteratura poter fare un lungo discorso che non farò ovviamente su come sbagliata l'impostazione in questi anni la promozione la lettura
Ma promozione del teatro promozione della diciamo così della
Degli specchi del della sensibilità degli spettatori questo sia moltissimo indietro faccio notare soltanto che negli ultimi dati tanto son sempre abbastanza disarma anti non solo c'è ormai oltre metà della popolazione attiva soprattutto maschile
Che non legge nulla durante un anno questo è un problema Keci riguarda culturalmente non da soprattutto maschi e lo sottolineo quattro volte verissimo perché se non ci fossero
L'elettrici il mercato editoriale non si terrebbe in piedi ma l'aspetto più interessante è stato rilevato dall'ultima indagine è che queste persone che non leggono non vanno a teatro
Non vanno a vedere una mostra cioè in sostanza si lega questa questo distacco diciamo così dalla pratica culturale della lettura
A un distacco tutte le pratiche e soprattutto non c'è dentro la mente di quel non lettore o di quel non spettatore la percezione questo lo accenno soltanto ma davvero per me decisivo
Che andare a e altro eh un'esperienza culturale ma se questa cosa qui cioè se questo tipo deduca azione non viene sviluppata né a livello scolastico né a livello mediatico e chiaro che si resta indietro e questo poi naturalmente a cascata arriva
Anche sul tema di cui stiamo parlando
Ultimissimo elemento percezione del proprio futuro e qui io ho detto tre percezioni no la percezione diffusa l'auto percezione la percezione del futuro in generale mi pare che questi dati si dicano che di norma e questo ancora una volta va al di là del segmento detta
Il lavoratore nel campo artistico abbia una sensazione che il futuro è del tutto opaco complicato problematico
Questo comporta e finisco veramente
Una sorta di erosione dell'entusiasmo
Che è una parte se volete
Esteriore soltanto così del colpo d'occhio o dell'aspetto così puramente motivo ma che invece frequentando un po'il mondo dello spettacolo dell'arte della scrittura della creatività chiamiamolo così sempre più evidente ed è la cosa che mi dispiace di più non potendomi occupare di un piano di rete
Direttamente pratico diciamo così l'erosione dell'entusiasmo cioè
C'è un certo punto e non c'entra solo conta Pana grafico una sorta di dismissione della passione un tentativo molto faticosa di tenerla in piedi quando tutto ti dice il contrari quando senti appunto una
Sorta di isolamento progressivo da un punto di vista del rapporto con la politica il rapporto restituzione rapporto anche con la tutela sindacale perché lassù qui la parola Susanna Camusso
è interessante anche quella poca conoscenza del sindacato da parte del lavoratore in campo artistico o di una sfiducia o forse una perplessità preventiva che magari non è giustificata poi da una conoscenza diretta delle possibilità di interazione col sindacato
Allora naturalmente non era una domanda erano semplicemente così delle suggestioni lei ascoltato tutta l'anno
Mattinata quindi le lascio lo spazio diciamo per tirare il filo nella direzione che crede
Allora chi l'ha detto molte
La mattinata detto cose molto
Molto diverso e non nel senso di essere contraddittorie tra di loro ma nel senso di dimostrare i tanti temi a cui si arriva partendo da una ricerca anche
è stata chiamata vita da artisti per descrivere due elementi uno come sono lavoratori due come si percepiscono e quindi che
Che rapporto hanno si potrebbe come dire ADI ritirare le fila a partire da una
Cosa che è stata ripresa che ci si sente dire in molte occasioni in cui si ragiona dei temi culturali
Manca la percezione che chi fa lavoro culturale nelle scuole infinite espressioni siano dei lavoratori
Cioè l'idea che la cultura sia un lavoro
è inutile richiamare un famoso Ministro che dichiarò che con la cultura non si mangia che in realtà però è stato esattamente la
L'attivatore di un modo di pensare e
Di un'idea che poi viene ripresa da chi propone il lavoro gratuito che in realtà gli artisti creano si divertono cosa c'entra il lavoro rispetto
A tutto questo invece è un grande mondo del lavoro
E allora usiamo le parole classiche del lavoro la prima che vorrei usare e investimento
Perché è vero che rispetto alla cultura non si mangia siamo tornati a discutere di Fondo unico dello spettacolo di risorse però siamo tornati a discuterne dentro un ragionamento che continua a considerarle un costo
Dobbiamo mettere delle risorse il problema da dove le prendiamo sono Cuba posto eccome molto spesso avviene
Nel ragionamento che che produce la politica che produce il Governo
Siccome è un costo uva tenuto basso ci sono grandi problemi e non si ragiona mai che invece quello è un grande investimento
Per parlare dell'ultima cosa e l'ordine di tempo a cui ho partecipato ieri ero Verona ho discusso con i lavoratori della fondazione dell'Arena la fondazione Lirico Sinfonica uno dei dati che siamo
In grado di produrre e che la stagione estiva dell'Arena di Verona produce
Un'attivazione di quattrocento milioni di risorse che arrivano in quel territorio che sono l'effetto del fatto che tu hai quel cartellone e che le persone vanno a Verona
Allora quei quattrocento milioni sono un investimento
Solo non sono come dire il frutto di quell'investimento che poi messo sulla Fondazione che determina un ritorno
Concerto si ragioni che invece per quattrocento milioni sono altro rispetto al fatto che funziona che funziona Reina continueremo a ragionare interni di costi primo problema che c'è quindi sono degli investimenti
Cioè che gli investimenti in cultura siano necessarie siano tali guardate che anche un grande problema democratico
Perché la logica per cui si dà per scontato quando si parla dell'istruzione o quando si parla dalla cultura
Che sono utili e possibili solo quando hanno una finalità basta pensare al dibattito che sta facendo sul rapporto tra la scuola al lavoro per cui sembra che l'unica funzione
Dell'istruzione sia che tu diventi un un buon lavoratore prima ancora di entrare in un luogo di lavoro quando si ha con l'idea sia la perdita della dimensione cittadinanza istruzione capacità di discernere
Elementi suggestioni e quindi in realtà siamo un'idea che la politica le scelte né essere cittadini è riservato a chi se lo può permettere vuoi per ragioni
Dice insomma vuoi per ragioni di particolare
Sensibilità ma non perché tu costruisci i percorsi di accesso universale il tema si chiama accesso universale se si chiama accesso universale ovviamente quanto costa la cultura un grande tema
E se come dire la la stessa logica per cui tutti gli zii finanziamenti in ragione
Degli e degli accessi e mai invece in ragione di quali
Fenomeni di diffusione Turi esce a determinare tu
Progressivamente suddivide il Paese tra un'élite che può usufruire dell'istruzione piuttosto che della cultura che alimenta
Poi il lavoro le attività e la tanta parte che se anche non mai messo piede un teatro non è un problema invece credo che sia un problema se tanti cittadini italiani ma non è messo piede in un teatro adesso puoi per
Vedere uno spettacolo di prosa per vedere un'opera questo poi stalle sensibilità singole mai l'idea che guardate che fa il paio con un altro tema
Che però noi abbiamo continuamente che è l'idea che il modello che viene invece ha offerto è il modello dei centri commerciali
Cioè che cosa si fa nel tempo libero si va in un centro commerciale non ci va una mostra un teatro a vedere approvare a leggere approvare a confrontarsi con le tante forme di espressione
E anche qui se noi pensiamo a quante risorse
Delle amministrazioni locali sono state utilizzate per incentivare la creazione di centri commerciali che poi sono grandi luoghi difficoltà
Con l'idea che quello è il processo di urbanizzazione e di caratteristica dei
Territori se quelle stesse risorse fossero state invece impiegate per è creare opportunità e circuito i culturali per i cittadini dei vari territori forse noi avremmo un come dire un clima differente delle percezioni
Differenti allora c'è un grande tema di scelte strategiche che non possono essere tutte scaricate sul mondo degli operatori culturali in tutte le loro accezioni gli atti
La produce la finanzia chi la esercita come
Come lavoratore questo il primo elemento secondo elemento
Che cosa vuol dire lavorare
Facendo produzione culturale e devo dire sono rimasta stupita dalla nuvola finale della
Della ricerca che è stata presentata oggi nel senso che mi sarei immaginato maggiore entusiasmo a proposito di erosione
Dell'entusiasmo perché poi le tante occasioni in cui si incontrano in quelli che cercano di dividere facendo positivamente il loro lavori invece c'è una una carica di passione straordinaria
Poi alcune parole magari sono usate anche in una eccezione che non è necessariamente negativa a dire che una cosa difficile non vuol dire di per sé che è una cosa
Che è una cosa negativa però il quadro che ne viene fuori un quadro di sofferenza in un mondo che invece ci immaginare in modo
Come dire un mondo che giustamente pensa anche di potersi divertire facendo il suo lavoro non è che questo lo non lo rende più un lavoro
E come dire uno di quei mondi in cui ti immagini resti un lavoro gratificante non semplicemente Monna lavoro obbligato
Credo che ci siano due elementi uno
E e sottolineato da molti
L'individualismo o la dimensione collettiva questo è un problema che riguarda questo mondo ma riguarda in generale al mondo del lavoro
Un mondo del lavoro in cui ognuno vive una sua condizione immaginando se la diversa da quella che vivono gli altri è un mondo che si frantuma perde l'identità collettiva
Senza identità collettiva guardate possiamo raccontarci qualunque storia del mondo ma senza un'identità collettiva tu non cambi le tue condizioni di lavoro
Forse lo potrà fare una grande star che comunque come dire sceglie ma non lo fa la grande platea dei lavoratori delle lavoratrici che che insomma città
Il secondo problema che ovviamente incide sulla rappresentanza
E ma che risultati è che obiettivi potremmo proporci e come costruisce degli obiettivi effettivamente collettivi che sono come sempre anche la mediazione tra condizioni che sono ma
Diverso è o apparentemente diverso e dentro un mondo che poi chiamiamo quello degli operatori culturali
E verso dove le si indirizzano perché dalla ricerca come dire abbiamo un campo infinito di questioni che sono proposte
Quelli più evidenti sono ovviamente quelle del retribuzione per poter vivere di quel lavoro
Positivamente però poi spaziamo commerciale raccontato fuggiva dentro tutti i temi dei diritti previdenziali e della riconoscimento cioè potremmo
Affrontando in molti io proverei ad affrontarne due che sono quelli che hanno
Ovviamente un versante contrattuale ma non molto un versante legislativo
Il primo si chiama ammortizzatori sociali
Come giustamente veniva qui prima ricordato c'è una relazione tra i contratti che mi obbligano ad avere e poter accedere all'indennità di disoccupazione
Forse racconto mondo dei sogni però racconta una delle cose su cui la CGIL sta lavorando da lungo tempo
Noi in realtà più che di un'indennità di disoccupazione in un settore di gruppo di come questo avremmo bisogno di un ammortizzatore di continuità
Cioè avremmo bisogno di un ammortizzatore che interviene negli intervalli tra un'attività e l'altra
Io non li chiamo intermittente perché richiamano una pessima forma contrattuale esistente che ha tutt'altro significato e soprattutto ha un significato
Di subalternità cioè uno decide che ti chiamo improvvisamente politiche abbandona un minuto dopo ma lo chiamo continuità perché è indubbio che questo non è un lavoro
Anche nel massimo dello sviluppo possibile degli investimenti che si svolgerà a tutti i giorni con le stesse modalità e che quindi puoi come dire confezionare nella rapporto di lavoro tradizionale delle quaranta ore tutte le settimane per
Cinquantadue settimane quindi ovviamente c'è bisogno di considerare
Che un lavoro che si svolge per periodi che deve costruire una continuità che quella continuità
A anche il senso di
Riconoscere
Il fatto che il lavoro non si esprime solo nel momento in cui tu sei su un palcoscenico o stai recitando o stai scrivendo
Ma quel lavoro al fatto della tanta preparazione che ha modalità ovviamente differenti a seconda dell'espressione artistica di ognuno che potremmo richiamare sotto il titolo di una formazione permanente necessaria che non è
La classica formazione che si svolge in una a una
In cui si fa attività di formazione che magari anche fatta dell'andare al cinema per vedere cosa stanno facendo gli altri del conoscere cosa hanno scritto del
Delle altre persone per vedere che cosa succede nel mondo e così via e che ovviamente se parliamo di un mondo
Che ha delle retribuzioni molto bassa in cui la formazione a carico dei singoli è evidente che quello diventa uno dei problemi di demotivazione rispetto alla propria
Attività perché si sa che c'è un bisogno e non si hanno le possibilità
Per raggiungere quel bisogno anche qui bisognerebbe evitare di fare un discorso che si fa molto rispetto al lavoro che tutto sta qua succede prima di arrivare al lavoro per cui grande concentrazione
Sui temi della dei futuri e delle future ipotesi formative grande disattenzione che invece nel mondo del lavoro c'è già e questa necessità di formazione permanente
Invece c'è la
Che però guardate confligge con un'organizzazione oggi dei beni culturali del nostro Paese che non funziona
Perché è una spezzettamento dell'insieme delle funzioni in cui siamo
Con le stelle circo molte associazioni che si
Ovviamente occupano del rapporto del dei di lavoro degli artisti ma se noi consideriamo l'insieme del mondo che gira intorno ai beni culturali siamo riuniti in un mondo che si impoverisce progressivamente
Dove troviamo tutte le forme di lavoro precario quando è lavoro perché in tante occasioni
Come dimostra un luogo come la Biblioteca nazionale del lavoro siamo gli scontrini e quell'idea che tu nelle istituzioni culturali dei di risparmiare spezzettare quelli che operano è un'altra modalità attraverso la quale Tusa valorizzi
Il
Tra l'altro patrimonio straordinario che il nostro
Paese a e metti in difficoltà rispetto alla fruizione diffusa perché sei sempre come dire
Dentro un range di difficoltà di funzionamento invece che dentro una possibilità di ampliamento della delle partecipazioni
Ultima cosa perché procede
La seduta e ci secca tre caratterizzata
Moltissimo in questi anni nel provare a rappresentare tutto ciò che sotto questo titolo di lavoratori delle comunicazione
Si può determinare e in moltissime del
Diciamo così dei settori che rappresenta si scontra regolarmente con un dato di fatto una legislazione che non
Non risponde più o non risponde ancora a riconoscere le tante le tante differenze che ci sono se devo riconoscere una caratteristica
E l'ostinazione con cui comunque cercano le soluzioni cercavano costruzione di aggregazione
Cercano anche come dire di di sconfiggere muri direttori Capirex usati per il suo presente a tutto il tema delle fondazioni lirico-sinfoniche per ricordare che l'otto maggio c'è una manifestazione nazionale di questo
Di questo settore ma che ritroviamo quando facciamo le battaglie dal nord al sud del Paese rispetto ai teatri e così via
Quindi c'è uno straordinario lavoro che ha bisogno di organizzazione
Perché se tu provi ad agire dentro un contesto in cui le norme non tagli Uta dei contratti inseguiamo da lungo tempo è un grande bisogno di organizzazione quindi
Di un rapporto che la costruzione di una rappresentanza sindacale sapendo che ti misuri con tantissime forme associative di ogni
Di ogni genere tipo perché una parte sono professionali altre sono
Legate invece al tipo di attività culturale altre sono forme di rappresentazione che giustamente le persone le persone scelgono diversamente in un'idea
Che io credo dovremmo rifletterci che la rappresentanza professionale è di per sé una rappresentanza più rispondente rispetto invece a una rappresentazione collettiva che forse per certi aspetti è anche vero ma quando parli delle grandi questioni del lavoro invece una dimensione collettiva e quella che ti darà
Nella forza poi di sostenere le però questo come dire apre un tema della rappresentanza allora così come
Rispetto a formazione ammortizzatori noi siamo molto contenti della nostra Carta dei diritti universali perché dentro lì
Ci sono le risposte dentro la Carta dei diritti universali non ci siamo anche proposti il tema dalla rappresentanza del rapporto tra organizzazioni sindacali ed associazioni
Perché
Oggi vengono vissute conflittuale mente o meglio vengono presentate come in qualche caso contrapposte
E siccome partono da punti differenti poi giustamente quando se nel rapporto con le istituzioni di viene detto beh provate un po'mettersi d'accordo che più vedere messaggio interessante ma che forse sottovaluta qualche complessità
Dei temi che a affrontiamo ma si
Fa fatica come dire ha invece a distinguere i due elementi noi invece pensiamo che il percorso
Non solo per il lavoro che già fece Davide che qui è stato ampiamente ampiamente ricordato ma perché nella prospettiva quello è un percorso straordinariamente
Importante e anche di valorizzazione delle funzioni differenti la funzione sindacale una funzione precisa altre funzioni associative non possono venire assorbito cancellate
Dalla rappresentanza dalla rappresentanza sindacale però torniamo al famoso nodo
Se il settantacinque per cento ci dice
Che non ha mai incrociato il sindacato perché non è che ci dice non ci interessa non serve cioè non è un giudizio liquidatorio è un giudizio ma dove siete come dire punto
Punto di domanda che il grande tema della frammentazione del lavoro anche questo è
Come dire un settore ampiamente
Frammentato noi questo problema dobbiamo proporci solo ma ci riconduce e qui vado all'articolo uno e la Carta dei diritti universali a un tema
Noi stiamo uscendo da un'antica tradizione all'antica tradizione di un'organizzazione sindacale confederale era io rappresento lavoro dipendente subordinato
Detta come dire negli anni dal dopoguerra in poi era parlare del lavoro
Perché le eccezioni erano davvero eccezioni piccole la stessa legislazione completare la ricostruzione che prima facevamo sua Empals e così via con questo tema
Si misurava cioè approvava a tradurre un lavoro che non era organizzato come lavoro dipendente nel fatto che comunque avesse delle tutele equivalenti
Lei centoventi giornate per avere il riconoscimento ENPALS non è diverso dalle cinquantuno giornate e poi centocinquantuno dell'agricoltura
Cioè tutta la legislazione era orientata dentro uno schema che anche le differenze erano riconducibili al fatto che però tu avevi le stesse tutele e soprattutto
Quelle
Previdenziali oltre quelle della malattia che facevano capo allo schema del lavoro del lavoro dipendente
Funziona ancora questo meccanismo devo dire che se il presidente dell'INPS si dedicasse di più occuparsi del funzionamento dell'Istituto
Che a spiegare al resto del mondo cosa deve fare forse faremmo un passo avanti ma al di là di questo il tema è che questo petto sta avvenendo destrutturato in parte non perché ampliamento dalla legislazione
Ma perché ampiamente o dei comportamenti e delle modalità con cui agisce
Agisce l'istituto il che qualche profilo di legittimità secondo me c'era ma questa anche questa e una parentesi la domanda che noi ci siamo proposti e possiamo immaginare
Che il mondo che abbiamo davanti nelle cose nelle tante cose che succedono ma anche nel tema di valorizzare le differenti modalità
Con cui tu eserciti e dei lavori abbiano come unico schema di riferimento una legislazione che conduce tutto la similitudine del lavoro dipendente
Probabilmente quella modalità lì non è più sufficiente perché bisogna spostare il punto di vista invece di
Determinare la regolazione della condizione
Bisogna determinare il fatto che i diritti siano in capo le persone che lavorano ovunque lavorino con qualunque modalità contrattuale
Esse lavorano perché se non cambi
Se non cambi questo punto di vista non ce la farai mai a riprodurre omogeneità di un mondo che omogeneo ovviamente
Non è più e allora userà i sbagliando le caratteristiche per cui tu dici
Sei un lavoratore a partita IVA che fa concerti bene ANAS Spinola cederei mai e bingo
In ragione del fatto che non è che io non ho un rapporto di dipendenza con la possibilità di fare quel lavoro meno anche se lo esercitano essendo una partita IVA però per come è costruito oggi il nostro ordinamento è un ordinamento che ti impedisce
Questa questa condizione e siccome tu lavori in un mondo in cui le retribuzioni sono basse contratti devi ottenerli eccetera eccetera sarà sempre
Come dire costretto a fare delle scelte anche dannose per te stesso perché se no non lavori e come tutti i lavori di produzione culturale se non lavori sparisci da quel mondo
Cioè l'esserci non è solo come dire una volontà di apparire è anche una necessità per rimanere
Per rimanere nel circuito
E allora si torna
Come dire per noi alla Carta dei diritti universali cioè al fatto che appunto bisogna considerare la persona che lavora quella che detentrice è dei diritti dal punto di vista dell'ordinamento però se il cambia davvero tutta la filosofia della legislazione di questi anni
Perché escono ogni tanto qualcuno diciamo bravi sono finalmente arrivati quei conservatori al fatto che esiste anche il
Il lavoro autonomo e le altre forme vorremmo dire che arrivare a questa considerazione però ripropone il grande tema del fatto che il lavoro senza diritti e perdita di dignità delle persone
E allora noi abbiamo alle spalle vent'anni di riduzione dei diritti non di riduzione per una parte del mondo perché questo è perenne equivoco
Ma nel momento in cui comincia a togliere dei diritti a chi aveva Pistorio professionale e anche sindacale maggiori tutele tutta in un messaggio a tutti gli altri e che non potranno mai ambire
Ad avere quei tipi che li rende tutti più debitori di fronte alla possibilità di ottenere un contratto di ottenere della retribuzione e così via allora bisogna davvero rovesciare il punto di vista
Prima viene la persona che lavora e i suoi diritti poi vengono tutte le altre cose
Non
Prima vengono tutte le altre cose poi ciò che mi rimane lo ragiono in termini di costo rispetto alle persone che devono lavorare perché
Nessun lavoratore può essere considerato
Una merce ma ancor meno lo può essere considerato che opera in un settore come la cultura
Perché fa esattamente il lavoro che dice l'opposto a tutto mercificata del tutto mercato ricostruiamo invece la dimensione delle persone e i suoi interessi il suo mondo
Un culturale il fatto che cultura e arricchimento è democrazia quindi tutto ciò che meno mercato mercati sta possibile perché esattamente mai quantificabile in termini di puro mercato e di puro e di puro costo ma questo come dire
Propone il tema
Che non solo degli percepire i lavoratori di questo settore come dei lavoratori e non come dei signori e delle signore che si divertono fare delle cose che non si capisce come mangino a pranzo e a cena
Propone come dire a dimensione collettiva per poterlo
Organizzare ma se mi permettete propone anche ritirati provare a diventare un Paese
Un po'meglio e che non vive quotidianamente la dimensione solo del meno costa meglio sistema perché la dimensione del meno costa meglio si sta è la dimensione per cui l'unica attività culturale è un centro commerciale
Subito la parola
Il tempo anche di fronte alle offerte
Teresa utilizzi
C'è un altro impegno però ecco due venti secondi per due suggestioni che sono poco di stamattina una viene addirittura da un romanzo che esce oggi non ha importanza sua si chiama Daniele Zito Robledo il vi leggo solo tre righe
Dicono così cambiare un lavoro precario dopo l'altro logora consuma
Che appendono un chiodo ti lasciano lì per anni ha sgocciolava assieme agli altri sodo sotto di te una scodella raccoglie il lardo l'altra il sangue
Quando sono piene fino all'orlo le si sostituisce con una scodella nuova
E così via all'infinito finché non rimane altro che un residuo inservibile che non con la interessa quest'ultima relativa perché nel campo artistico questa dimensione anche motiva che viene fuori da quella nuvola di parole
E che poi rischi di mettere addirittura i
A repentaglio quasi inoltre all'entusiasmo anche la tua stessa capacità
Creativa
L'altra cosa invece è un paradosso notizia di di di di questi giorni di un ragazzo che per cercare di fare studente di pianificazione urbanistica cerca di fare lavoro i suoi sogni manda
Quattordici mila mila per ottenere un lavoro spesso magari esagerato no però per dire che quella rete di contatti di cui si parlava
è diventata davvero qualcosa che somiglia a un gomitolo indispensabile ultima suggestione ed è questa che lancio appunto Giampaolo da Andrea un pezzo invece uscito stamattina su una rivista on line che si chiama rivista studio ragiona sugli anni novanta per una serie di questioni culturali e dice che è un tempo adesso senza nostalgie senza realizzare tuttavia dice in fondo era un tempo in cui
All'orizzonte politico si affianco la proposta culturale il punto di c'era una stagione in cui la cultura non solo quella impegnata ma anche quella lieve leggera creativa veniva caricata di un valore politico allora
Non so quante come sia vero forse in parte lo è
Senza dubbio mi pare che in questi anni si possa parlare in questi ultimi anni una sorta di disimpegno sinistro lo dico anche con l'ha voluta ambiguità dell'aggettivo perché il discorso culturale s'molto spesso si è ridotto alla discussione su un lusso
Sostanzialmente anche il bonus scultura che può essere per carità legittimo sensato
Però da una dimensione se non è proiettato su un orizzonte discorso più ampio di cultura come l'uso cioè se me lo posso permettere allora spendo quindici euro per un libro e per il teatro non è sufficiente non è non è sufficiente non s'non dico in termini pratici ma dico in termini concettuali
In questi ultimi anni quando diciamo così è finita
Anche una contrapposizione molto forte di natura politico ideologica e culturale
Si rischia di scivolare verso l'idea di cultura sia sostanzialmente un bene esteriore ecco allora non è solo quello
E probabilmente il discorso politico non solo deve agire su un piano concreto abbiamo visto ben intenzionate appunto le due
Rappresentanti politiche che hanno parlato e anche molto concrete sicuramente ma anche su un discorso molto più ampio mi pare che da questo da questo punto di vista stiamo abbastanza indietro o comunque c'è un silenzio
Che non dico assordante perché una mattinata come questa dimostra che non lo è però un silenzio che fa che fatti lascia pensare
Ma io
Innanzitutto devo dire perché non omaggio che ho ascoltato con tanto interesse
La sintesi della ricerca che ho ho letto perché cortesemente mi è stata
Fornita e le cose che sono state dette nel dibattito di questa mattina
E devo fare i complimenti alla Federazione lavori dalla comunicazione e alla Di Vittorio
Alla Fondazione Di Vittorio per aver messo in piedi una ricerca di questo tipo perché
Tra le tante cifre che circolano i tanti
Dati con cui dobbiamo fare i conti per capire
Le complessità dei fenomeni perché abbiamo di fronte
Questa è forse la prima volta in cui si prova a disegnare un universo dello spettacolo dal vivo dal punto di vista di chi ci lavora dentro
Che è utile per per capire tante cose
E anche utile per rispondere al
Al quesito che
Lei mi ha appena girato circa il rapporto tra
Le iniziative istituzionali o anche quelle sindacali o anche quelle politiche e l'idea di cultura che ci stiamo facendo che
Va avanti che proviamo a interpretare
E e che proviamo talvolta starei per dire persino ad inseguire
Ma mano che
Le varie forme di yes pressione ci consentono di
Configurare con maggiore certezza qual è la nuova domanda culturale perché
Noi possiamo pensare
Di poter cambiare tutto con con le aspirazioni
Ma il vero problema e quale la domanda culturale
Si è ridotta così per note ragione ma la domanda culturale di questo Paese purtroppo è bassissima
Con statistiche deprimenti per cui il primo impegno collettivo dovrebbe essere quello di rilanciare la domanda culturale
Quando è stato detto che bisogna lavorare di più sulla scuola per
Riaccendere la sensibilità alla cultura è fuori dubbio un atto estremamente positivo aver varato il decreto sulla cultura umanistica ciò abbiamo collaboratori noi il Ministero delle dell'istruzione
Che ha riportato un minimo di sensibilità sulla cultura musicale sulla cultura artistica sia pure non non del tutto in forma strutturata e curricula
C'è stata anche una giusta riservati alcuni che hanno detto che troppo poco nel piano di offerta formative integrativa delle scuole non strutturale culturale però io dico sempre turche ricominciamo a guardare queste cose
Il bonus non per difenderlo a spada tratta il bonus non aveva e non ha
Al di là dei alcune perversione nell'utilizzazione peraltro lo dico tra parentesi che stiamo perseguendo
No ma e non aveva l'intenzione di elargire ho un beneficio astratto male era l'intenzione di far riacquistare al mondo giovanile soprattutto alle loro famiglie l'idea che c'è una spesa per la cultura che ha una sua centralità
Che forse deve superare last una spesa
Tendenzialmente più consumistica adoperiamo un termine ormai passato di moda che forse
Non deve essere l'ultima delle aspirazioni
Perché il mondo è cambiato quando quel quello lì ha scritto quel Consuela no perché le ha scritte rimpiange degli anni Novanta chi rimpiange gli anni Novanta da questo punto di vista e lo posso ben capire perché io sono nata alla fine degli anni Quaranta cioè nel quarantanove quindi
Capisco tutta la la la la genesi di quell'impianto lo rimpiange perché rimpiangere l'effetto di una stagione nella quale
I figli del del del del ceto medio non ricco e i figli degli operai e dei contadini la prima spessa familiare che non dovesse essere di carattere alimentare era in un libro o era e in una manifestazione culturale questa cosa si è andata perdendo nel con lo dobbiamo dire sia andata perdendo
Già nella selezione individuale delle famiglie e si è andata perdendo come è stato ricordato via via nella preoccupazione delle politiche pubbliche che hanno finito con il considerare
La spesa per la cultura una spesa si doveva fare perché se no poi te
Sui giornali che dicevano che era sbagliato ma che non era considerata utile Ai fini del valore complessivo dello sviluppo della società
Noi dobbiamo recuperare quel su tutti gli strumenti per recuperare una sensibilità maggiore quindi reazione della cultura vanno utilizzati noi abbiamo sperimentato questo mercoledì
A prezzo basso dei cinema comunque un qualche devo dire non facile applicazione chiaramente da parte degli esercenti e da parte di altri
Ma lo abbiamo proposto perché è una proposta non lo potevamo imporre
Per ritornare a far vedere che il cinema poteva essere una cosa con la quale consumare delle ore
Impositivo
Attraverso la cultura abbiamo fatto in campo con dei bei dei musei
La la misura dell'apertura gratuita alla prima domenica del mese che ha un grandissimo successo
Per riavvicinare le famiglie normali alla domenica al museo
Cioè per dire che la domenica forse andate a fare una gita ma magari andate ma fare in un luogo nel quale c'è un museo per cui la mattina andrete al mare ed è stato il pomeriggio andrete a visitare
L'area archeologica o di inverno andate direttamente alla mattina il successo è enorme di numeri che non va sottovalutato dal punto di vista dell'effetto
Di modificazione della mentalità se se ne facessero tantissime di queste iniziative in tutti i campi nel teatro è stata ed è più difficile fare un'operazione del genere ci abbiamo provato e poi vi dirò
Poi vi dirò
Poi vi dirò
Se se lo volete c'abbiamo provato ma è è più difficile e quindi non si riesce a trovare la formula adatta che consente una cosa del genere perché ovviamente la produzione teatrale non è una produzione
Ripetitiva diciamo così una produzione di fatto volta per volta per cui tu non non riesci a scontare su una proiezione in più come fai
Al cinema il costo che perde col meglio file l'introito che perdi e che ti determina una ricca e un aumento alla fine dei costi da assorbire e da ammortizzare quindi
è abbastanza difficile però il tema e tutto qui
La cosa che mi colpisce molto devo dire ho ascoltato con tanto interesse la la reazione della Camusso sull'argomento almeno come persona che ovviamente più di me conosce
Il dettaglio complessivo della materia contrattuale delle condizioni di lavoro del nostro Paese la cosa che mi colpisce molto a me due dati mi
Mi colpiscono molto sono tutti molto interessanti ma due
Mi colpiscono molto dell'indagine
Che il sessantuno per cento degli interpellati lavoratori dello spettacolo si considera un lavoratore auto primo dato quindi
è una cosa l'autorappresentazione della propria condizione una cosa con la quale si deve fare i conti e che
L'ottanta per cento l'ottanta per cento
Della committenza e pluri committenza
Volete scritto così
Con un committente unico che è solo il ventuno per cento venti per cento sarà settantanove virgola due
E venti venti per due virgola otto questi sono i dati che escono dalle dalle tabelle se li andate
Assommare
Il che significa che noi abbiamo
Anche in quelli che sono lavoratori dipendenti dello spettacolo con
Le forme di contratto che voi avete considerato più più
Più forti cioè quelle che combinano i diversi contratti avete scritto e avete detto il trentanove nove
Rispetto al al complesso
C'è poi una notazione positive in quel trentanove nove perché vedo
Che rispetto all'anno precedente sono il tre virgola otto in più che una cosa non
Non da sottovalutare rispetta anche a tanti dibattiti che stiamo facendo su altri temi ma se questa è la condizione
Di lavoro diciamo così di questo mondo
è
E e da ad essa si aggiungono alcune caratteristiche che voi avete evidenziato saltuarietà intermittenza stagionalità precarietà discontinuità mobilità territoriale
Pluralità appunto della committenza e queste queste tipologie sono tutte obiettivamente più proprie di un lavoro un tomo che di un lavoro dipendente lo dobbiamo sapere perché quando facciamo poi il discorso
Sì certamente certamente
Certamente però queste sono tipologie che dal punto di vista previdenziale poi ha ragione la Camusso sono più di lavoro autonomo che di lavoro dipendente quindi se tu vuoi andare avanti
A
Scusate ma la sostanza è quella cioè se voi dite
Che per sostenere un lavoro autonomo di questo tipo
Con una tutela previdenziale dovete modificare la natura di Nutella di tutela previdenziale del lavoro autonomo che vero perché
è fondamentale se no non lo potete fare
Voi
Ho capito che non volete esserlo a quelli che non lo vogliono
Ma ci sono quelli che
Che si sono dichiarati tali
Si sono dichiarati tali il sessantuno per cento capite il
Ma lasciate stare ma non è vero perché
è stato spiegato per esempio che
Il lavoro autonomo nel campo della musica è assai diffuso
Richiede giustamente una maggiore tutela un vorrei essere frainteso si richiede giustamente una maggiore tutela previdenziale ma dobbiamo capire
Quando andiamo ad operare quelle che lavorano hanno l'hanno appena detto nel campo del lavoro perché ho dei parlamentari che hanno parlato della legislazione del lavoro quando andiamo a lavorare nel mondo del lavoro nella legislazione del lavoro
Dobbiamo sapere che essendo cambiato questa era la oltre all'evidente sulla quale all'accordo che essendo cambiata la natura
Della configurazione del lavoro la vecchia maniera di tutela previdenziale che noi finora abbiamo sostituito abbiamo concepito esclusivamente per il lavoro dipendente deve essere estesa
Almeno in questo caso poi dobbiamo ragionare
Anche a forma di lavoro auto altrimenti noi non andiamo a una tutela della condizione del lavoro queste
è fuor di dubbio perché se no manterremo continuamente i due ambiti oppure dovremmo rendere tanto conveniente il passaggio da un lavoro autonomo ha un lavoro dipendente di tutti quelli che ci lavorano
Tra virgolette ferma restando
La condizione di libertà ovviamente del tipo di contratto
Professionale che si vuol seguire da evitare questa disparità autentico la disparità ineliminabili perché se no rischiamo di dire delle cose che non hanno natura del quello che sta succedendo
Il tema si chiama leggi Pansa sensi risolveva il problema considerando che un certo numero di giornate fidavano a ha detto
Ad avere il calcolo per essere rispettati links
Io so che è il luogo dove è finita l'ENPALS in un'operazione di confluenza senza regole
Ha determinato che in molti casi viene chiesto rivendicato
Che i lavoratori autonomi che prima stavano dentro quel regime i lavoratori autonomi dello spettacolo stavano dentro quel regime vogliono Venier messi in un altro regime
Decisione dell'INPS che io considero illegittima perché il sistema pensionistico l'essere è un sistema e deve riconoscere ai lavoratori dello spettacolo sulla base delle giornate che fanno loro
La loro condizione previdenziale
E questo vuol dire da un lato spiegare all'INPS che dovrebbe occuparsi di applicare le regole che non diventasse delle altre
E vuole anche dire avere in mente che nel progressivo cambiamento ulteriore di questo settore che ha determinato al di là delle volontà individuali
Dal fatto che
Chi organizzarla produzione culturale chi propone in rapporto a partita IVA piuttosto che va salvaguardato questo diritto di accesso previdenziale
Il che vuol dire immaginarsi che la logica attuale che pensa che tutte le partite IVA devono stare a gestione separata non funziona e se volete la mia opinione bisogna sciogliere la gestione separata
Per e così
Facciamo un passo avanti però
Questa è una mia opinione so bene che ce ne sono di molto differenti ma è fonte di progressive contraddizioni
Volentieri però io non faccio l'organizzatore di produzione culturale
Farei un'altra cosa io posso iscriverti se vuoi che un'altra è un'altra cosa
Marginale il secondo tema però vorrei dirle e
Quando diciamo che
C'è una moltiplicazione di forme di lavoro e sono anche in parte furbe di lavoro ottone
Se tu dici che i diritti sono in capo alle persone stai dicendo che la definizione di lavoro autonomo che abbiamo dato nella tradizione
Ex come dire no non non risponde più palle esigenze e propone il fatto che non sei di fronte a persone che hanno scelto la libera professione perché
Come dire gli permette di
Ma se di fronte a persone che in ragione dell'attività culturale che svolgono hanno quello copre strumento di possibilità di ricorrere a
Contratti occasioni occasioni di lavoro e
Il tema che viene proposto e se tu consiglieri queste forme di lavoro autonomo come forme di Libero professionismo noi ci darà il mai quelle tutele piano formativo piano degli ammortizzatori e così via
Che sono essenziali perché quella condizione di libera professione non si trasformi in una condizione di povertà dico come dire un po'brutale e il materiale
Allora da questo punto di vista il tema dell'ordinamento e dell'intervento legislativo
E un tema di un ordinamento che deve sempre partire dal presupposto che le caratteristiche di un'attività devono poi essere considerate in termini di tutele che tu dai alle persone perché la loro percezione
Di come lavorano è una percezione indotta dalla possibilità di lavorare noni indotta dal desiderio di essere perennemente dei freelance sapere usare
è un vecchio argomento ma che per come è organizzata la produzione culturale se tu vuoi essere dentro quel mondo lì hai bisogno di avere più committenti di muoverti dar luogo all'altro di potere di poter esercitare
Il compito delle tutele esattamente quello di dargli le stesse tutele che se fossero in un rapporto di lavoro dipendente sui ma la pensiamo allo stesso
Volevo chiarire che la politica ho chiarito perché avevano interrotto ma pensiamo allo stesso modo dal punto di vista pratico la conseguenza però perché non ricevo poiché non è che lavoriamo sull'astratto ma su quello che c'è
Se dobbiamo considerare come viene viene detto giustamente
Che la gestione separata diciamo almeno nel campo o possiamo di per tutto almeno nel campo
Nostro della cultura non funziona vorrà dire che dobbiamo estendere alle partite IVA se lasciamo in piedi
Forme di partite IVA in questo campo se lasciamo in piedi
Forme di partita IVA delle forme di protezione previdenziale non c'è altra via d'uscita oppure dobbiamo abolire la partita IVA cioè le
Le due
Nei due R due le due strade sono sono queste non ce ne sono altre non è che ce ne sono altre
Cioè quello che voglio dire si deve andare a una progressiva estensione
Del del del sistema delle tutele a forme di contratto che non appaiono come contratto di lavoro dipendente subordinato perché consente o
O cambi la natura del contratto li cambi la natura della protezione queste il punto
Che è una cosa complicata ma si dovrà fare allora tanto per essere chiari
Noi abbiamo dato la disponibilità a ragionare su questo tema
Non solo dal punto di vista della modifica della come si può dire della configurazione giuridica delle forme di contratto e di rapporti di lavoro ma anche a ragionare su qualche forma attraverso la quale l'ex
Lo chiamo così l'ex fondo Empals cioè quello che deriva dal versamento
Dei contributi dei datori di lavoro ed i lavoratori dello spettacolo AGEA
Insomma e in qualche modo a suo tempo quando viveva da solo aveva un suo attivo quindi non era
In condizione
Di sacrificio torni ad essere il luogo nel quale si fa una sorta di compensazione sulle tutele e diritti un lavoro che si può fare
Nella delega inserita nella disegno di legge lo dello spettacolo di cui del Codice sullo spettacolo di cui
Ha parlato brevemente
La senatrice Ferrara questo potrebbe essere tranquillamente affrontato e indicato come materia quindi può essere tranquillamente affrontate
Quindi voglio dire la strada è questa il problema però e io chiudo questa questo mio l'intervento il problema principale però
E decidere bene come noi vogliamo affrontare questo tema complessivo della condizione dei lavoratori dello spettacolo che lo dobbiamo affrontare
Bene voi avete detto indicato due strade quella contrattuale quella della revisione normativa va da sé che se anche sono due strade
Giustamente
Indipendenti sono però due strade che si influenzano vicendevolmente
Per cui dobbiamo capire bene come va avanti il contratto collettivo e come intendiamo mandare avanti la regolamentazione
Normativa di queste attività perché solo così forse riusciamo a fare rapidamente un passo in avanti sulla condizione data
Per il resto la medesima carenza che si nota dal punto di vista dei diritti dei lavoratori si nota dall'altro fronte sul tema delle imprese
Così nota dal dalla inchiesta quei perché il mondo dello spettacolo e pieno dei imprese che sono tale ed è un mondo una disciplina una categoria poi di una serie
Di soggetti di produzione dello spettacolo che hanno o una
Configurabilità giuridica molto labile
Il che in alcuni casi è una forza perché la flessibilità dell'iniziativa in un altro caso evidentemente si traduce in una debolezza anche su questo un ragionamento già lo dobbiamo fare altrimenti noi corriamo il rischio poi di determinare una condizione nella quale le
Opportunità di maggior forza che alcuni segmenti alcune iniziative alcune sedi riescono ad esprimere
Si scontreranno con la debolezza di altre e non faremo passi avanti era questo che volevo segnalare come
Argomento di un tavolo
Noi allora io vi leggo come Ministero dei Beni culturali se volete siamo pronti ad un tavolo di confronto su questo io ritengo indispensabile associare il Ministero del lavoro ve lo dico ve lo dico sinceramente
Ma comunque il problema delle risorse
Non è un problema di un ministero guardi e
Noi abbiamo fatto una battaglia violenta per avere un incremento del FUS ci siamo riusciti sappiamo che non basta ma se non l'avessimo fatto eravamo alla metà del FUS io prove le devo dire le cose come sono
Se abbiamo fatto questa battaglia ci siamo riusciti aiutiamo tutti insieme a fare una battaglia per avere di più forse anche collegandola al riordino del settore perché questo può dare l'idea tra virgolette di un minor spreco per coloro che hanno il pregiudizio che sia uno spreco e perché evitiamo pure quei
La confusione lungi da me assolutamente
Di sostenere l'uno spreco in tutte le
In tutti i campi dei quali mi sono occupato ho sempre
Considerato la cultura centrale ricordo
Gli anni ottanta quando si facevano i programmi di investimenti pubblici se tu mettevi in un programma di investimento pubblico
Il recupero di un teatro o la il restauro di un castello ti dicevano che rispetta i bisogni
Perché c'erano di reti idriche e fognanti era una spesa di lusso è durata ed era una spesa che non perché non conveniva utilizzare questo purtroppo in tutti gli schieramenti politici oggi fortunatamente a me pare
Che l'idea sia un po'più
Fare più comprensiva del valore posso dire della cultura ma il tema delle risorse va assolutamente posto non c'è dubbio io condivido ma
Va posto sapendo
Come poter ottenere un incremento di queste risorse pubbliche da destinare allo spettacolo come andrebbe posto il problema
Del maggior collegamento tra le risorse pubbliche nazionali e quelle
Utilizzate a livello regionale è ricco il Comune ha una situazione un po'peggiore dal punto di vista
Finanziario per ora non
Non li insomma riconsideriamo ma insomma dobbiamo comprendere la difficoltà che hanno però non c'è dubbio che poiché le Regioni continuano ad erogare risorse in questo campo
In fondo senza collegamento normativo nella maggior parte dei casi potrebbe essere utile collegare i due strumenti anche sotto forma di integrazione complementare ma va ma va questo tavolo
Questo effetto va condiviso in un tavolo con le regioni una iniziativa sindacale anche da questo punto di vista agevolerebbe questo confronto a mio giudizio
Per cui
Se vogliamo aprire un tavolo di confronto dico bisogna bere anche a nome del mio ministero
Che noi siamo disponibili riteniamo che sia necessario affrontare almeno il Ministero del lavoro poi vediamo ma almeno il Ministero del lavoro per la evidente connessione di questi temi con le loro competenze
E io ritengo personalmente ma è un solo un po'opinione comune anche le Regioni se vogliamo affrontare poi il completo il discorso sul completamento del sistema degli interventi
Dobbiamo necessariamente chiudere la accogliendo questa disponibilità almeno da parte della
Del ministro non so se e quindi di lei albo per voce diciamo così per voce sua del ministero non so se sono commosso voleva dire trenta secondi qualcosa che l'euro
Mi premeva aggiungere apriamo questo confronto non siamo dal tempo pronti quindi siamo
Questo potrebbe essere un approdo comunque interessante credo abbiamo dove siamo andati anche oltre i tempi previsti ringrazio naturalmente tutti Sona Camusso
Giampaolo D'Andrea e e ricordo che appunto questa ricerca è stata condotta da Daniela Di Nunzio Giuliano Ferrucci Emanuele toscano senza questa ricerca non avremmo impostato questa mattinata quindi allora un particolare ringraziamento
Emanuela bizze Marilisa Monaco grazie a tutti voi grazie
Vorrei