Presentazione di "L'Italia nella politica Internazionale"

Camera Edward punto quindi noi e grazie alla sua presenza
Lo scopo di questo
Questo incontro quello il CID
Dati presentarmi
Il nostro apporto che l'istituto ha redatto nulla
Situazione internazionale complessivo
Occultata nel corso del mille novecentonovantadue
Dopo un anno nero si può dire sotto quasi tutti gli aspetti
E che abbiamo chiamato l'Italia nella politica internazionale
Per due motivi il primo è che questo rapporto si colloca in continuità con il volume annuario l'Italia nella politica internazionale
Che per e inevitabili motivi Rita redazionale si ferma a mille novecentonovantuno
E l'altro motivo perché in fondo questo titolo riflette molto bene quello che è il contenuto del rapporto
Che un rapporto che più di quanto non fa abitualmente Floriani nel passato da una forte priorità a l'Italia nella politica internazionale ma è la nostra percezione che il problema principale oggi della nostra politica interna e l'adeguatezza del sistema Italia quello che si è venuto
Sempre più chiamando il sistema Paese
Alla sua collocazione internazionale
Noi abbiamo intitolato
Questo questa situazione a questo hanno alla crisi doppia
Nel senso che noi riscontriamo un parallelismo
Fra una crisi interna italiana
La crisi internazionale
La crisi interna italiana
Sotto gli occhi il di tutti economica gli politica istituzionale come diciamo nel rapporto mentre quella che la crisi internazionale può rimanere così un po'in termini un po'troppo valga come definizione novella qualifiche Remo come la crisi del multilateralismo
Che ci sia vi è stata nel mille novecentonovantadue
Tutte le grosse sentivo multilaterali
Sono in difficoltà
Oggi ci conviene a parlare principalmente della Comunità europea
Ma bisogna osservare che anche il G7
Si trova
Anche il G7 difficoltà non dimostra sufficiente collisione
La NATO sta cercando un suo scopo
Una sua nuova missione tramontata aveva
Quella della confronto con il Patto di Varsavia
La comunità ma diciamo per esempio l'Italia si è dedicata anche alcuni ipotesi multilaterali subregionali
Si pensi all'iniziativa nell'Europa centrale o l'iniziativa dei cosiddetti cinque più cinque nel Mediterraneo occidentale
Per un motivo o per l'altro tutte le sedi multilaterale
Hanno scontato nel mille novecentonovantadue o una fase di di grandi difficoltà
E grande inefficienza ecco la nostra tesi è che la crisi e internazionale
In che infatti Itza che la crisi interna e la crisi interna e tende a Marge analizzare l'Italia
Che e a non farli svolgere quel compito di partecipazione al sistema internazionale che ha avuto nel passato poi io chiederei ai colleghi Silvestri Bonvicini che hanno partecipato attivamente alla
Detrazioni questa rapporto un po'tutto lo staff dell'istituto ma loro particolarmente
Sì volessero dire due due parole Stefano Cerri e tu a fare aziende di saremo poi molto brevi perché così mi consente di fare
Delle domande come si conviene in una conferenza stampa
Stefano
Ma comprata corruzione
Spetta due o tre e deve ma credo che più o meno Cesare Armellini ha presentato o la
Il tema Pica
Orientativa di questo di questo di questo rapporto
Il rapporto è volutamente sintetico ma si riferisce a tutto ha una una una quantità di ricerche di riflessioni compiute dall'istituto nel corso del novantuno novantadue
Scusate
Che sono per lo più citata è nota ma insomma diciamo beh queste sono un po'conclusioni se vogliamo per non fare un altro volume come questo che invece uscirà la fatica lo prossimo il le le l'analisi delle vere conclusioni vorrà potete ripercorrere anche nella sintesi che vi è stata distribuita
Direi che noi abbiamo detto crisi doppia per questa ragione che vi è una interazione non solo per l'Italia ma in generale per tutti i Paesi maggiori paesi industrializzati quelli che sono gli attori del del del complesso internazionale nel tra crisi interna e crisi esterna la crisi intermedia mente favorita dalla crisi esterna ma il fatto che tutti i governi sono deboli molte decisioni hanno priorità di politica interna o nazionale più che di politica internazionale contribuisce a sua volta la crisi internazionale
Quindi si è stabilito un circolo vizioso
La domanda che naturalmente CD Podda o ci poniamo a parte la la corsa constatare questo questa questa cosa come una serie di analisi sopra nel mille novecentonovantadue delle crisi che è un capitolo di questo rapporto
E è è possibile uscire dal circolo vizioso stabilire un circolo virtuoso Ciampi in questa in questa in questa situazione
è la speranza che c'era la fine del novantuno era che il rinnovamento costituzionale di Maastricht
Il trattato che europea fosse una un'occasione per proprio per rilanciare in parte al circolo virtuoso attraverso una
Un a sud maggiore assunzione di responsabilità e di oneri da parte internazionali da parte di uno dell'attore di un attore importante come come l'Europa dei dodici
Purtroppo invece per quanto questa cosa sia continuata sul piano delle dichiarazioni di principio sul piano dei fatti c'è un rallentamento c'è una certa crisi anche del del processo di
E che probabilmente è stata dovuta in parte anche alla al fatto che non si era ben digerito la caduta dei blocchi tutto quello che avrebbe significato il la la la con il processo di di di riorganizzazione del sistema internazionale
è stato poi più che altro è più importante perlomeno nel breve periodo del processo di
Integrazione che si era che si era lanciato Comastri naturalmente non è detto che la cosa debba andare male anche in futuro
Molto dipende dalle leadership noi poniamo un po'l'accento
Su queste leadership interne vacillanti ora effettivamente abbiamo per la prima volta amo una nuova leadership in America di cui ancora non conosciamo le in effetti effettivi orientamenti la capacità operativa sul piano internazionale comunque per lo meno in Nuova cosa vedremo che cosa farà
Abbiamo però a parte questa nuova leadership in America quest'anno dice si trova come come come come interlocutori di leadership che conosciamo bene invece sia in Europa che in Giappone
E che non sembrava destinata a mutare nel breve periodo e che sono tutte piuttosto deboli e questo non fa essere estremamente ottimisti tanto più che la crisi
Del processo di integrazione comunitaria ha portato prego
Ha portato a una
A una rinascita di importanza del fenomeno nazionalistico nazionale in Europa sottolineiamo ad esempio il fatto che oggi un po'ad imitazione di quello che è successo nei paesi dell'est europeo vi è una tendenza a falde lei sa esasperare il collegamento tra nazionalismo e democrazia
Come se dimensione nazionale democrazia fossero l'unico possibile collegamento
E si parla appunto quando si parla di di di di colmare il deficit democratico della della della Comunità europea invece di dire bisogna accrescere la democraticità delle istituzioni a livello europeo si dice bisogna cresce il peso delle strutture nazionali ed europea
Cioè dei parlamenti nazionali del Governo nazionale eccetera che in realtà è un riproporre e il vecchio schema
Del
Del multilateralismo più di quello dell'integrazione
L'Europa delle patrie siderali dal vecchio piano Fushimi
Il
Quindici set arrivando sul sull'Italia ci siamo posti abbiamo constatato che sì certo il nuovo Governo è stato un elemento positivo ma in una situazione anomala i comunque politicamente incompleto sommovimento adesso non so come andranno le elezioni ammontava il fatto che l'Italia debba dipendere lezioni a Monza
è una Crozza abbastanza abbastanza impressionante cioè di è indicativo della della della crisi generale del sistema politico a parte questo potete leggere sul rapporto
Il
Quali sono le priorità interni e internazionali che che individuiamo cioè quelle su cui già congelati ma un è ovvia
Ed è è quella economica lì noi riteniamo riprendiamo parte di analisi che realtà vengono condotte dal nostro Istituto insieme con altri istituti economici in un'altra iniziativa che facciamo semestralmente c'è semestralmente che si chiama Maastricht tua
Forse poi incesti abbiamo un numero di matricola ce lo possiamo dare la primo numero di questa di questa rivista abbiamo fatto la presentazione quanto a dicembre ma a novembre città a settembre
La dotazione va be convocare d'azienda di questa primo numero della della massa di porci
Che un'analisi di come l'Italia cerca di corrispondere o non corrispondere agli obiettivi di massima fissati Maffei sotto vari punti di riprendiamo questa analisi e sosteniamo che in realtà nella situazione presente politica italiana sembra delinearsi due strategie che si vorrebbero alternative una che possiamo dire di distacco dall'Europa
Cioè qui una possibile c'è la possibilità ovviamente teorica almeno di sua rotazioni competitive aumento del tasso di inflazione Interna e attraverso questa questa formula monetizzazione quindi riassorbimento del debito reale
Ma il ovviamente questo è un è una strategia che che apparentemente a meno costi interni nel senso che non obbliga argomentare troppo le tasse Che scarica in altro modo i costi di questa di questa annovera
La scariche essenzialmente su un processo inflattivo che però sarebbe molto difficile da controllare nessuna mai riuscita a controllare questo tipo di processi infettivi
Che vanno rapidamente sulle due sulle tre cifre e il i soprattutto avrebbe anche conseguenze sociali impressionanti perché ben più tutti i redditi fissi Enti lavoro città essere estremamente serenamente
Colpiti in maniera diretta dall'infrazione Doni frazione di questo genere
Quindi grosse tensioni anche probabilmente grossa crisi istituzionale
Qui l'altra alternativa è quella dei siamo dei sacrifici dell'ingresso in Europa quali che siano l'avvento di Maastricht cioè praticamente di un tentativo di riportare l'Italia e la convergenza con i criteri di Maastricht che è molto più costoso in termini politici perché richiede un forte un governo forte sostanzialmente con un Parlamento coeso col Governo praticamente propone il la nostra impressione lo diciamo rapporti e che da questa sia una falsa alternativa perché la prima non è praticabile anche qualcuno la la la può la può proporre
Questo in significa che i vincoli internazionali se quest'alternativa è falsa che i vincoli internazionali sono sempre più forti
Che il sistema politico italiano deve considerare i vincoli internazionali come una parte del suo dibattito politico interno cosa che non sempre avviene
Al contrario spesso ce ne dimentichiamo
Si fa un dibattito politico come se la nostra sovranità fosse assoluta la nostra sovranità non è assoluta è una sovranità limitata da questi forti vincoli internazionali
Che ci siamo in parte creati voi stessi che sono in parte dovuti alla nostra crisi politica finanziaria interna cioè cattiva una cattiva amministrazione precedente ma che comunque ci sono recuperare spazio su questi vincoli internazionali può essere possibile non attraverso una rottura di questi vincoli ma attraverso una la cura cioè attraverso la il recupero all'interno del vincolo di una maggiore credibilità e quindi la possibilità di agire a livello internazionale per
Modificare la politica internazionale a proprio vantaggio che è poi quello che ha sempre fatto la Francia che ha sempre fatto i paesi che sono più riusciti a gestire questo tipo di cose
Il
Il
Nel il secondo obiettivo che questore che ha reso necessario da questa premessa è quella riforma istituzionale purtroppo la riforma istituzionale non è
Non solo è richiesta la mutamento del quadro politico dal mutamento delle percezioni politiche dalla fine del bipolarismo eccetera ma è richiesta anche dalla
Dalla nuovo rapporto creata da vincoli internazionale vinco e tracciare passa essenzialmente attraverso le decisioni del governo
Il governo quindi è potenzialmente più forte rispetto al Parlamento
Questa cosa va gestita va in qualche maniera ha sorriso tutta perché crea una una una un'ambiguità istituzionale in questa in questa passo perché ero in questa in questa sì perché il regista offre in questa situazione bisogna salvaguardare sul piano sostanziale su quello corruzione amministrativo diciamo che la continuità e la coerenza dalla politica internazionale Rita bene o male in tutta questa situazione per più di quarant'anni non abbia avuto la politica internazionale sostanzialmente su una stessa linea che anche accolto sempre maggiori consensi
Se si crea una situazione di invidio di di di alternanza di governo di possibile grossi mutamenti nel sistema nazionale bisogna trovare una formula istituzionale che garantisca la continuità
Della linea politica quanto più possibile rafforzando l'amministrazione ma rafforzando anche la continuità della politica attraverso meccanismi che possono essere scaricati
Possono essere quelli dal da quelli tedeschi della sfiducia costruttiva quelli francesi del presidente che dura di più del Parlamento eccetera eccetera ma insomma ci è necessario trovare una formula
Nella riforma istituzionale che tenga conto di questo aspetto dal sponda istituzionale che tenga conto di questo aspetto internazionale
Terzo e ultimo punto rinnovamento degli strumenti di politica estera e di sicurezza e di difesa qualche cosa è già iniziato ma sostanzialmente l'Italia deve giocare bene le sue carte guide giocare bene le sue carte dovunque esse si pongono questo significa un migliore una migliore governo della politica estera
Quindi probabilmente cosa di cui si è parlato molto spesso non è stata mai fatta completamente un milione un la la identificazione del meccanismo trascuri si prendono sicura capisce di politica estera probabilmente attraverso la Presidenza del Consiglio il ministero degli esteri ma con tutti gli altri ministeri alla politica estera come sono una marea
Specialmente a livello europeo
Politica agricola politica industriale perché per certa
E finalmente la politica di difesa di sicurezza l'evidente che noi adesso stiamo andando stiamo andando ma comunque sì e ci prendiamo sarebbe una serie crescente di impegni internazionali questo richiede una una riforma della non solo della dello strumento militare ma anche del del sistema di comando nuovo difeso da una parte la nuova nuovo primo problema un problema di nuova catena di comando
Di responsabilità tra Governo Parlamento forza eccetera due cose che sono state già discusse impara cioè c'è un famoso rapporto di qualche anno fa della commissione governativa Commissione paradigma
Però manca l'applicazione ci vuole ci vuole la lapide questa è un po'l'assunto del rapporto
Io volevo aggiungere solo cosa perché siamo in fondo all'indomani Buongiorno
All'indomani del consiglio europeo di Edimburgo volevo aggiungere solo considerazione che viene fatta nel nostro rapporto su quello che la tendenza del processo di integrazione in Europa e quale dovrebbe essere l'atteggiamento italiani da temere su questo problema
Nel rapporto noi prendiamo due tendenze che emergono del Limburgo ma che sono ormai diciamo piuttosto ormai tradizionali nel dibattito europeo la prima è l'allargamento l'opzione dell'allargamento della comunità il secondo
è quella del cosiddetto nocciolo duro o del corpo
Cioè in definitiva di alcuni Paesi che all'interno della comunità economica europea quale oggi riprendono la guida e procedono in tempi più rapidi sulla strada l'integrazione
Questo può sembrare a un dibattito filosofico e lo è in gran parte un dibattito politico filosofico chi opta per la prima soluzione a più l'idea di una comunità libero mercato semplicemente di rapporti
Multilaterali piuttosto leggeri mentre chi opta per la seconda ancora in testa l'idea di un'integrazione sovrannazionale più forte ora se continuiamo a fare questo tipo di dibattito non avremo mai una soluzione
Dobbiamo invece chiederci che cosa chiedono i paesi terzi quando
Presentano domanda di adesione alla comunità
Essenzialmente questi Paesi se noi li guardiamo poi nel concreto che sono i Paesi dell'Efta
I Paesi dell'Est
E alcuni Paesi del Mediterraneo chiedono stabilità
Soprattutto nel quadro di crisi del sistema multilaterale
Quando evidentemente c'è oggi dopo l'ottantanove
E che tipo di stabilità chiedono chiedono diversi tipi di stabilità
I Paesi dell'extra che sono i paesi diciamo ricchi dell'Europa chiedono essenzialmente stabilità monetaria stabilità dei mercati e soprattutto stabilità
Dei mercati finanziari
Ora l'Europa così come lo vediamo dalle ultime tempeste monetarie dallo Smetana
Le difficoltà che si hanno su sul processo integrazione economica non può offrire questo tipo di stabilità lo abbiamo visto le crisi sono ricorrenti i Paesi dell'Est chiedono un altro tipo di stabilità economica chiedono un tipo di stabilità economica che soprattutto garantisca uno sviluppo economico completamente nuovo rispetto ai modelli del passato
Il che significa trasferimenti soprattutto di risorse nei confronti di questi Paesi e importazioni di prodotti da questi Paesi verso la Comunità economica europea
Ora tutto il dibattito che si sta facendo sul bilancio comunitario le resistenze che ci sono sull'aumento del bilancio comunitario le resistenze sulle politiche
Di trasferimento finanziario che ci sono una comunità evidentemente non danno questo tipo di risposta ovvero sia non danno stabilita alle richieste di questi Paesi
Non solo questi Paesi e i Paesi del Mediterraneo chiedono anche stabilità militare o stabilità in termini di sicurezza di nuovo la Comunità economica europea come oggi non in grado di dare questo tipo di risposta tanto che c'è il paradosso che i Paesi dell'Est europeo
Si rivolgono alla Comunità europea
Per avere qualche aiuto economico ma si rivolgono alla NATO
Per aprire garanzia nel campo della sicurezza non si ricorda un all'UEO cioè hanno solo adesso da poco cominciato rivolgersi a scuole evidentemente un problema di credibilità delle risposte alla comunità
Quindi è evidente che di fatto si è vista in termini pratici vista di fronte a queste domande la risposta che dà una comunità semplicemente allargata non è sufficiente a dare questo sistema di stabilità che diceva e quindi l'opzione nocciolo duro diventa uno opzione necessaria cioè bisogna che alcuni
Alcune politiche della comunità procedano più rapidamente siano portate avanti da alcuni Paesi questo del nocciolo duro
E vale per l'Unione economica e monetaria ma vale anche per la difesa se voi pensate ad esempio che c'è Gian iniziativa franco tedesca per mettere in concreto alcuni strumenti di difesa
Importanza è evidentemente di sfruttare questa propensione alla collaborazione e di trasformarla
In uno strumento più comunitario non solo bilaterale come adesso per farlo però evidentemente si può cominciare a farlo con un nucleo di Paesi che questo nocciolo duro che diceva
Qual è quindi l'atteggiamento che l'Italia debba vere l Italia per le cose che dicevamo prima per i problemi di economici interni per quelli istituzionali per quelli politici deve averi
La capacità strategica di proporre questo solo condotti po'di integrazione cioè integrazione del nocciolo duro
Essendo pronta
Almeno in via transitoria a stare fuori dal nocciolo duro
Pur naturalmente chiedendo quelle garanzie di collegamento istituzionale e politico che sono necessarie per rientrare domani nel nocciolo duro ecco quindi dev'esserci una scelta precisa da parte dell'Italia
In favore di questa opzione europea che noi riteniamo L'Unità che possa rispondere al criterio della stabilità che dicevamo
Vent'anni
Oppure
Istruzioni
Adesione diciamo il modello di Europa a due velocità
Il giorno non non ritengo che l'elettorato come al tutti e tre quarti sine die io non la definirei neanche più a a due velocità non si tratta di un'unica Europa con due evidentemente cerchi più quella del cerchio
L'idea e quindi un cerchio centrale che già decide alcuni passi importanti nei verso l'integrazione un secondo cerchio che però collegato istituzionalmente al primo cioè noi partecipiamo
Alle decisioni che vengono prese dal nocciolo duro semplicemente abbiamo dei periodi di transizione
Per entrare nocciolo cosa che abbiamo fatto spesso nel passato anche la stessa storia dello SME
è una storia di nocciolo duro con alcuni Paesi che stavano ho nella banda più larga quella del sei per cento fra cui l'Italia o addirittura fuori
Però partecipando al sistema di decisioni decisionale politico Pier sia determinante degli aggiustamenti per non ecco questo è un po'il modello modello che non è per niente nuovo quello che egli debba deciso e se questo disegno cioè di procedere più rapidamente al centro vada fu no appoggiato e a nostro parere deve essere appoggiato reca Visco politicamente difficile far digerire all'opinione pubblica che l'Italia sta nel secondo girone
Però è necessario se noi vogliamo a vedere quella stabilità e ottenere quella stili tacchi chiediamoglielo all'Europa e avere la possibilità di entrare Toni in Europa
Pieno titolo anche nelle politiche pratiche non solo nei sistemi decisionali
Questa è un po'la distinzione terrazza
Quello avuto venerdì sera un un dibattito sì niente con il ministro degli Esteri Colombo
Che invece non è d'accordo su questa tesi perché ha paura che una volta che l'Italia fuori non riesce a rientrare dentro
Io gli ho espresso dal punto di vista anche l'Italia complessivamente e più virtuosa quando teme di essere marginalizzato
Ricordiamoci la reazione italiani al vertice della Guadalupa quando ci furono ci riuniremo i grandi senza la partecipazione italiana
Ci fu color fucsia poco chiama
Nel settantanove no le diciamo le ci fu quello che alcuni studiosi chiamavo con l'effetto Guadalupa sulla politica estera italiana no ci fu un grosso solo accelerazione una grossa accelerazione della politica estera italiana nel senso di una maggiore partecipazione la seconda tesi che motivo che io spighe piegato Colombo
Era quello che ne sì e noi vogliamo per forza stare fin dall'inizio a a totale parità di dove ieri e di diritti nel sistema europeo che uniforme
A dodici o al il minimo a dieci Inghilterra Danimarca non ci stanno
Ne siamo costretti o a uno sforzo di rincorsa che probabilmente il sistema italiano non può reggere lo spazio di un anno o o due
Quindi può determinare una grossa
Rottura di consenso interno sul processo di integrazione oppure a chiedere che il sistema europeo continui conceda una tale quantità dentro di che faccia slittare scadenze valide per tutti il che rischia di mettere in forse l'efficacia dell'asse franco tedesco che a nostro avviso è l'asse portante del sistema integrativo quindi hanno e ci conviene che quest'asse funzioni complessivamente le grosse crisi dalla comunità hanno potuto essere superate quando questa se è stato telefonato ha funzionato
Posso aggiungere un terzo argomento su questo che non ho potuto dire Columbu perché funzione
Che il secondo degli il problema è che l'integrazione europea a cerchio stretto se si fa si fa grosso modo comunque
Allora c'è una maniera di esserne fuori
Cioè opponendosi sì ed eccede esserne fuori negativamente perché si è fuori dal sistema del suo tempo svolge un ruolo anche europee c'è un proprio c'è invece una maniera di esservi dentro quanto meno politicamente
E quindi nel sistema decisionale generale e quindi di poter di rientrare a pieno titolo successivamente
E è un po'una scelta strategica anche ma di molto delicata ma che a mio avviso e più pagante la seconda più pacata ed altri
Qui la che la scelta a pagina ventiquattro è fra dipendenza marginale
Sì sarebbe appunto l'opzione in cui di fatto partecipiamo ma non siamo in grado obiettivamente poi
Di
Adempiere a quelli che sono evidentemente le richieste di un'Europa più forte e la seconda che partecipazione competitiva nel senso che il Paese a quel punto deve fare uno sforzo particolare
Per a bere in mano gli strumenti di rientrare
Quindi di fatto viene utilizzato di nuovo disegno comunitario
A fini di politica interna soprattutto modesta dare quella spinta al paese di riforme economiche politiche e istituzionali
Che sono necessarie ecco volevo resto da questo punto di vista riprendere il punto che ha sollevato Silvestri prima e cioè quello della riforma istituzionale il dibattito istituzionale che si fa in Italia
Non prende quasi mai in considerazioni quelle che sono le nostre esigenze internazionali cioè di che tipo di istituzioni abbiamo bisogno non solo per modificare il sistema politico e istituzionale interno ma anche per competere se vogliamo meglio internazionalmente o partecipare meglio a quello che libello internazionali ecco questo mantra nel dibattito istituzionale Italia è un rischio gravissimo perché poi la risposta è che cosa ci serve un nuovo sistema elettorale non serve solo a creare un'alternativa fra evidentemente un tipo di schieramento e un altro ma deve servire soprattutto a creare un esecutivo forte il che significa un esecutivo in grado di competere tra virgolette competere internazionalmente
Quindi essere in grado di prendere le decisioni che altri governi altri sistemi istituzionali europee prendono con grande rapidità con grande efficacia
Partecipano i negoziati in modo pieno completo con una dedica del paese dietro di sé
Il nostro nell'esecutivo obiettivamente debole
Legatissimo un sistema amministrativo che non risponde a quelle che sono le esigenze internazionale
Questo non viene e io dimostrato nel dibattito di Bankitalia fatto tutto di ragionamenti interni semplicemente quello di gli assestare un sistema che evidentemente neanche all'interno funzione
Al primo rapporto non stress
Il sistema giudiziario insistono sbarramenti
Le forze politiche in Parlamento
Noi non
Il personalmente voglio dire non è che e noi entriamo nei dettagli di questo dibattito diciamo fra una riforma elettorale dev'essere una riforma che ha come obiettivo non so quello di Chiara creare dipendentemente
In un sistema no ma lo come il nostro un
Alternativa fra forestiera menti politici ma quello di portare di fatto a un centro più legittimato ad operare come governo computer nazionalmente e internamento in linea generale ossia oneroso restano diciamo noi siamo più che altro dovrei
Nazionale
Senza qui non vogliamo neanche poi occupare spazi
Ma biennale sindaci evoluzione della situazione politica interna di fatto stia andando
Verso la fine di quello che si chiamava
Il patto costituzionale cioè quella convenzione per cui i comunisti erano fuori ma il Parlamento era forte eccetera cioè finito il bipolarismo finita anche questo tipo di chi era un sistema consensuale che agiva per Cook stazione della via ha detto che la maggioranza è sostanzialmente per cogestione con l'opposizione su tutta una serie di larga di di di dico e che quindi si vada verso un meccanismo di alternanza tra maggioranza opposizione che però
Uno
Le forze politiche ancora molto le tradizionali forze politiche reagiscono ancora molto
Secondo i vecchi schemi cioè c'è una una una cioè c'è c'è una residua Chamot molto forte culturale e arrotondamenti anche comprensibile la somma di fatto super sul suo vecchio schema
Che in questo sia la maggioranza che l'opposizione c'è infatti ci sono oscillazioni continue sia la maggioranza che l'opposizione che alcune delle nuove forze politiche si sta occupando ancora non hanno chiarito bene quali sono le loro priorità che all'interno di tutti i vecchi partiti si sono c'è uno schieramento a volte si chiama referendario potersi chiamare Formis eccetera
Che
Tendenzialmente ma anche lui in questa direzione dell'alternanza ma che proprio perché passa attraverso tutti i partiti in realtà di maggioranza ed opposizione ancora non è chiaramente individuabile e indica in termini parlamentari editabili temi politici mai per i parlamentari
E quindi probabilmente la riforma elettorale ed è assolutamente necessaria proprio per dare sostanza a a questa a questa nuova realtà culturale del Paese
E dove questo aggiungiamo e che in questo frattempo c'abbiamo un governo che io personalmente ma questo non è centrali fiuto chiamo giacobino cioè per la nulla che fare con il Parlamento e va avanti per conto suo praticamente
Va beh per però della nel in questa situazione la il problema che noi poniamo è
La rete in questo periodo di mutamento c'abbiamo delle esigenze di continuità e di gestione della politica estera che vanno assicurati perché altrimenti quale che sia il governo che occupa che sia la maggioranza che ci sarà dopo si troverà in brutte acque
Il Papa uno stupendo italiane perderà invece di guadagnare di quale che sia il riforma istituzionale che andiamo a fare
Tutto
Perché io
Ma se non ho capito male protocolli il giustizia dell'integrazione o
Su alcuni punti questo
Di favorire questa ipotesi sono il nocciolo duro e per quanto riguarda l'Italia rimanere tranquilli panchina
Poi entrare successivamente
E anche in allenamento vista le armi riscaldarsi entrerà in campo in condizioni questa era tanto
Fare parte della squadra addestramento no frutto il sasso triste senza e basta la sua
Esatto
Però non è detto che Dini disomogenea paragonerei giacché non c'è nessuna
E poi per quanto riguarda gli obiettivi che che sono stati indicati cioè mi chiedo su un argomento di attualità come può essere quello della complessivamente alla politica agricola
Ecco la politica o la borsa di politica estera dell'Italia sta portando avanti risponde questi parametri sul quote latte
Riforma cosiddetta dalla PAC e poi soprattutto su sul capitolo uguale a
A patti
E da questo la stessa operazione
Probabilmente se tutto va bene la riforma della è un Progetto come sapete quindi insomma tutta ancora da discutere ci sono delle posizioni negoziali evidentemente completamente aperti
Su questo tema quello che va detto in ogni caso che una riforma della PAC era assolutamente necessario non solo dei problemi evidentemente che abbiamo sotto gli occhi dei giorni di sprechi eccesso eccessivo posto pacchi e via dicendo e anche di squilibrio
In termini di bilancio comunitario di questa politica nei confronti delle altre politiche ricordatevi che circa il cinquantasette per cento delle riforme del bilancio comunitario delle risorse comunitarie
Sono assorbite della politica agricola comunitaria ma anche per un problema internazionale in fondo il gatto il raccordo del gatto si è bloccato in larga parte su le politiche agricole non solo quelli della Comunità economica europea anche quella degli Stati Uniti in genere la politica agricola è un grosso ostacolo
Al libero strabismo alla re appunto alla regolarità degli scambi internazionali del commercio internazionale Ciampi andava fatta
Ora
Poi è evidente che da una riforma della politica agricola c'è un problema di adattamento delle di quelle che sono evidentemente delle politiche agricole nazionali o gli atteggiamenti nazionale sulla politica agricola comunitaria
E e ciascuno
Obbligato a riprendere in considerazioni quelli che erano i propri interessi
E a gestirli in un negoziato assieme agli altri
E qui di nuovo c'è un problema chi capacità i tempi italiana a negoziare su un tema delicatissimo naturalmente di fronte
All'Italia ci sono dei dei paesi interessati sia nella politica che ricorre molto più forti Germania egli ha fra c'è e naturalmente anche alcuni Paesi del centro dell'Europa tipo Olanda Danimarca vince
Ora e Lalla al il problema di nuovo non è un problema di quote latte di di di dice strumenti specifici ma è un problema capacità negoziali è di nuovo un problema
Di un esecutivo in grado di coordinare la propria posizione non solo col ministero dell'agricoltura ma fra i ministeri che sono direttamente o indirettamente interessati quello dello scoordinamento
E ancora una volta uno una delle debolezze
Italia né e c'è un problema quinti di e capacità a confrontarci con i nostri partners e quindi informarci in tempo di quali sono gli interessi di questi nostri partners perché poi in tutto il negoziato che si apre su questa su questo tema c'è il solito sistema del cosiddetto PAC di cioè a un certo punto ogni paese porta all'interno dei propri interessi in base agli interessi di ciascuno si fa un pacchetto in cui vengono riequilibrati interessi dell'uno con l'altro e alla fine nessuna soluzione
Di solito noi non siamo in grado in questa fase di negoziare e di proteggere quelli che sono i nostri interessi in modo convincente diciamo
Considerato
Infoline dedicata qual è quello che è stato rilanciato dalla fra la posizione di apertura italiano giacché l'organo dei problemi è sostanzialmente corretta il problema ed ecco perché in questo caso un rinegoziato che tenga conto dei soli interessi della Francia potrebbe risultare più dannoso per altri paesi cui è conveniente dire va bene
Attenzione nel momento in cui si negozia anche noi abbiamo le nostre buone
A questo punto siccome però nessuno vuole di far fallire l'accordo Gatto nel rimettere in discussione tutta la politica agricola comune una una situazione molto dedicata che in realtà non riguarda la la mossa di apertura ma riguarda soprattutto la mossa di chiusura cioè al momento dalla dalla costituzione del pacchetto che cosa riusciremo a inserire che cosa siamo disposti trovare questi casi sapere esattamente che cosa siamo disposti a cedere intanto cosa questa è un'altra cosa più difficile verità
Per difendere tutte le posizioni uso va be'su questo sono sempre stati molto bravi antifrancese
Appunto
Fontana è una persona molto capaci
Questa nel punto in cui sono delle certamente
A seguito di un anno sei novembre sarà non so se è stato cancellato il grosso problema sentimentale non si è mai riuscito abbiamo negoziato male si trova devo dire Vantaggiato
Solo situazione
Capisco bene che l'immagine appresa
Conclude l'avvocato Sirma
Vorrei che non fosse assolutamente recepita l'immagine dell'Italia in panchina
E per lo stesso motivo per conosciamo o avete notato poco favorevole l'impiego della anche se molto popolare delle delle dal dell'espressione all'Europa a due velocità
Siamo più favorevole al discorso del nocciolo duro
Il il problema che la
L'idea della Falchi Da o Della Della seconda velocità
Può creare una forte un fungo un grave malinteso e cioè che l'Italia abbia più tempo abbia possa far le cose con più comodo e questo che noi assolutamente non condividiamo
Significa creare un quadro internazionale stabile diceva Bonvicini di riferimento
Rispetto alla quale però noi abbiamo bisogno di una velocità semmai maggiore di terreni integrazione in quanto che la nostra distanza dai parametri e maggiore cui l'interdipendenza europea per nuovi ha svolto un forte un ruolo di il ricevimento
Uno può dire ma come mai improvvisamente di che che adesso c'è tutto questo il problema del debito del deficit c'è sempre stato come ma beh che si arriva a un certo punto che un c'è un un fattore di rottura
Iper il tre fattore di rottura il punto di rottura è stato quando in sede internazionale a Maastricht somme sempre i paletti delle cifre sulla quale si è potuta misurare la distanza
è un po'come la questione morale Di Pietro diciamo c'era sempre stata la Tangentopoli e la corruzione c'è una a un certo punto c'è un punto di rottura
Ma stretta è stato per la questione economica quello che Di Pietro è stato per la questione
Morale no è stato
E a un certo punto la rivelazione di fronte a tutta l'opinione pubblica italiana è internazionale del del problema economico italiano della nostra distanza
A dei parametri di gestione di corretta gestione
Dell'economia ed è significativo questo fatto qui che nel presentare questo rapporto noi domani all'opinione pubblica abbiamo la presenza del Presidente del Consiglio no che che viene e fa a sua volta un bilancio di sei mesi di governo facciamo un anno internazionale fa un bilancio di sei mesi sarà interessante
Vedere quali sono le e convergenze e assonanze fra la sua posizione perché e e quali il nostro rapporto e quali possono essere le dissonanze
Complessivamente noi riteniamo l'azione del governo un'azione abbigliata nella direzione giusta e in qui che per rispondere a questi obiettivi
Ci preoccupa hanno i tempi di realizzazione di quello che è il programma di governo perché i tempi hanno un'influenza come lo abbiamo indicato nel rapporto
Se fosse stata più pronta probabilmente la la le tensioni monetarie sulla lira sarebbero state sarebbero state e e minori quindi gli obiettivi sono importanti ma i tempi sono altrettanto importante
Sono parte integrante del
Del programma del governo
E poi la manovra non deve essere solo una manovra
Che essenziale
è stato il primo obiettivo contenimento della spesa e riduzione del deficit ma noi alludiamo nel rapporto altri due capitoli importanti ed è quello dell'adeguamento del sistema fiscale italiano con un certo grado di federalismo fiscale
Ci si riferisce sarà necessità che anche gli altri Paesi eccetera corresponsabili
Esatto
Se uno fa un buon sistema qualche lite davanti al mare da piazzale piazzare le sue tasse
Un pesce statico
è questa questa insensata e e l'altro e il terzo capitolo decisivo della nostra credibilità internazionale e le privatizzazioni
E quello delle privatizzazioni
Che qui in Italia visto e erroneamente come ha sistema per favorire con l'antico approcci e dell'una tantum un bilanciamento delle entrate uscite con mettendo nel capitolo entrate questa entrata una tantum incerta non si sa bene quanto sia ricco mentre che Kamal pare un problema un aspetto secondario
L'aspetto fondamentale è quello di allargare il sistema finanziario italiano e allargare l'imprenditorialità
Nel sistema produttivo questo questo è quello sul quale ci stanno giudicando gli altri
Non non non è sul fatto che non riusciamo a infilare nel bilancio un'entrata
Extra ecco questo e del tutto secondarie questi in Italia percepito male CEI la questione dei boiardi di tutte queste cose che sembra e premiare su su un problema invece che non abbia nostro avviso
E molto importante sulla quale molto più di quanto non sia percepite in Italia ci stanno osservando con grande attenzione
Dall'estero sarà uno dei testi sul quale l'Italia fermò la sua credibilità internazionale
Questo purtroppo abbiamo dato dei segnali sbagliati lo diciamo nel rapporto il decreto e film ha avuto un un effetto disastroso sull'immagine italiana
No elettrico per la Farnesina accertamenti riguardano cioè se se si fa trattarlo prima la il secondo quello che ha detto l'Italia
Non non assicura più
Non si contano più i debiti quindi ho noi riteniamo che il dialogo con il Presidente del Consiglio sia un dialogo che che costruito su una sostanziale assonanza forse non concorderà su su qualche dettaglio ma su una sostanziale assonanza ecco la
Questo lo verificheremo domani