Il 10 aprile 2005, esplode una riservetta all'interno dello Stabilimento militare di Baiano di Spoleto il maresciallo dell'Esercito Antonio Saputo finisce sotto processo e nel 2014 viene assolto "preché il fatto non sussiste".
Lo Stato gli riconosce solo una parte delle spese legali e Antonio si ritrova con un debito di oltre 65mila euro, colpevole quindi di essere innocente.
Nel corso del … processo emerge l'ipotesi che quel 10 aprile ci possa essere stato un attentato o un sabotaggio ma la questione non è mai stata chiarita.
Nei giorni precedenti all'esplosione in quella riservetta si stavano effettuando lavorazioni su alcuni lotti di bombe a mano OD/82 (circa 60mila ordigni) che non presentavano le necessarie garanzie di sicurezza di impiego e la ditta che le aveva fornite all'amministrazione militare era stata dichiarata fallita.
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