"Gramsci e la cultura del Novecento" - Lezione di Claudia Mancina, professoressa associata di Etica alla Sapienza di Roma

Mi dicono che mi devo presentare da sola
Perché non mi conosce sono Claudia Mancina insegno etica all'Università di Roma la Sapienza
E nella mia vita mi sono occupata abbastanza avanti Gramsci al quale ritorno però adesso dopo un po'di tempo quindi con
Con grande piacere perfino un po'di emozione
In questa occasione
Allora il tema il titolo più che il diciamo Gramsci la cultura del Novecento
E chiunque abbia solo sfogliato quaderni dal carcere di Gramsci ha potuto vedere quanto sia ampio e profondo il suo rapporto con la cultura del Novecento italiana e non solo
Il suo interesse per le pubblicazioni di qualunque tipo dalle opere filosofiche storiche e letterarie riviste e giornali impressionante
I riferimenti alla produzione culturale italiana e straniera sono diffusi insieme minuziosi
Gramsci manifesta una voracità che difficilmente si potrebbe trovare in un accademico tantomeno in un dirigente politico
Non basta dire che è un politico intellettuale
Molti dirigenti politici lo erano i suoi tempi e anche dopo
Nel suo caso si tratta di qualcosa di più di una severa formazione scientifica da studioso
Acquisita negli anni degli studi universitari e a cui rimarchi rimase sempre fedele nonostante l'impegno politico e le difficoltà pratiche evidente quelle evidenti di stare in prigione di non avere un semplice accesso
Alla letteratura le riviste eccetera e tuttavia riuscì a continuare in questo suo abito scientifico
Credo che proprio per questo motivo Gramsci non è mai dottrinario
La sua inesauribile voglia di conoscenza e certamente legata alla sua scelta politica ma non è mai piegata agli interessi di queste
Sulla base del suo interesse politico per la storia italiana Gramsci si dedica negli anni del carcere a studiare la cultura italiana nelle sue varie manifestazioni con frequenti escursioni
Con frequenti escursioni nelle nella cultura europea e americana
Nell'ultimo libro di Beppe Vacca si riporta un andranno di Asor Rosa che elenca varie fonti del pensiero gramsciana
E che dice così Gramsci trovava il blocco storico di Giorgio sorelle
La teorizzazione della distinzione permanente fra governati e governanti in Mosca ettari detto il concetto di riforma intellettuale e morale nell'intera tradizioni realistica italiana da De Santis a Croce Gentile
Il rapporto fra forze consenso la figura del centauro Machiavelli hanno in mostra in croce il concetto di storia etico politica la politica con passione e l'elemento religioso della filosofia e molte altre cose in croce
Parecchi elementi di suggestione intorno alla teoria del partito politico moderno in Michelazzo le simpatie liberista inaudite e negli altri teorici del libero scambio un elenco abbastanza
So cosa un certo punto di vista sebbene sebbene vero
Allora se è sicuramente da respingere quella che Vacca chiama la inclinazione a dissolvere il pensiero di Gramsci nella genealogia delle sue fonti
Sarebbe tuttavia altrettanto sbagliato pensare che quel pensiero possa essere ricostruite compreso restando per così dire all'interno dell'incontro di Gramsci con leninismo e con l'esperienza politica
è vero invece questa è la mia tesi che anche l'incontro con i leninismo e quindi il modo in cui egli rielaborato teoricamente la propria pratica politica
Non si potrebbero comprendere senza dare il giusto peso e si tratta di un peso molto grande alle tante influenze culturali che sono rintracciabili in tale
Rielaborazione e che segnano fin dall'inizio del suo peculiare modo di intendere la politica
La questione del soggetto politico della sua strutturazione sarà il cuore delle riflessioni dei Quaderni come è noto
Ciò che io voglio qui sostenere che
A questa lettura della teoria politica marxista Gramsci arriva attraverso un'ampia utilizzazione di spunti anche diversi e per certi aspetti inattesi
Tratti da filosofi e culture del primo Novecento
Queste del resto un'epoca in cui si trova in cui il tema più più profondo e unitario della riflessione gramsciana c'è appunto quello dalla costruzione del soggetto è molto presente
Dal pragmatismo americano per sondare teorici politici alla psicologia filosofica da Croce e Gentile possiamo veramente dire che il tema del soggetto della sua costruzione e in qualche caso della sua decostruzione e protagonista
Non credo che si possa intendere Gramsci senza fare riferimento a questi filoni Daloui lungamente meditati nel quaderno
Ora non cerco non penso certamente di affrontare tutti questi riferimenti gran Ciani compito che ride richiederebbe ben altro spazio mi limiterò a segnalarne alcuni su una scelta del con una scelta del tutto personale
Che mi sembrano o più trascurati oppure non sufficientemente sottolineati e tuttavia importanti per comprendere la peculiare interpretazione del marxismo elaborata da Gramsci
Il primo punto al quale voglio fa riferimento è l'attualismo attualismo cioè la filosofia gentiliana
Questo tema è stato tabù per molto tempo mai ormai acquisito agli studi gramsciana però penso che meriti ancora alcune precisazioni
è indiscutibile che la presenza di Croce nei Quaderni sia incomparabilmente maggiore di quella di Gentile
Gramsci lo giudica un papà laico o anche sulla base di un concetto largo di partito cioè il partito come ideologia generale superiore ai varia troppa venti più immediati
Lo giudica un capopartito il capo di quel partito liberale che domina la politica italiana ed è espressione dell'egemonia borghese
Per questo motivo gli dedica una riflessione sistematica che uno dei filoni principali come si sa del suo pensiero
Questa presenza così importante non giustifica però la conclusione che l'influenza di Croce sia stata predominante nella formazione giovanile di Gramsci
Accanto a croce per certi versi perfino più importante negli anni di formazione c'è appunto Gentile
La cui influenza era forte in una generazione che reagiva lo stanco positivismo socialista e cercava un pensiero che mettesse
Al centro la libertà creatrice dell'uomo
Basti citare Piero Gobetti che sul giornale di Gramsci L'ordine Nuovo scriveva nel febbraio del mille novecentoventuno
Questi insegnamento di vitalità intensa di operosità necessaria di serenità d'umanità cosciente scaturisce dall'opera di Giovanni Gentile colui che ha veramente formato la nostro cultura filosofica
E basti vedere come il termine atto termine tipicamente gentiliana sia presente nei primi articoli Canciani e non casualmente proprio in quelli sulla rivoluzione russa
Il giovane Gramsci riconosce a colpo sicuro negli eventi russi una ispirazione anti determini Istica
E la esprime il linguaggio appunto nel linguaggio dell'attualismo la rivoluzione russa scrive ancora nella prima fase della rivoluzione
Oltre che un fatto un atto proletario cioè non è semplicemente una tappa dello sviluppo storico ma un atto di volontà politica un fatto morale
Per questo si può dire che i rivoluzionari russi non sono giacobini
Non esprimono una dittatura di una minoranza ma esprimono la libera voce della coscienza universale
Il giudizio sul giacobinismo muterà nei Quaderni ma adesso questo non ci porta
E in un altro articolo il celebre la rivoluzione contro il capitale il capitale nel senso del capitale Carlo Marx
Che è successivo all'ottobre dirà che i bolscevichi che ora hanno preso il potere sono stati il fermento del processo iniziato in febbraio
Perché hanno garantito che la corsa verso il futuro non si fermasse allo stadio borghese ma proseguisse contro ogni schema statico dello sviluppo storico
Secondo i canoni del materialismo storico incrostato di positivismo sono parole di Gramsci il proletariato avrebbe dovuto attendere lo sviluppo del capitalismo in Russia per fare la sua rivoluzione
Sappiamo che proprio su questo si era sviluppato il conflitto tra amici e vi chiedo civili
Ma c'è una soggettività politica che non ha bisogno di seguire gli schemi astratti dello sviluppo
La predicazione socialista e la terribile esperienza della guerra ha creato dice Gramsci la volontà sociale del popolo russo
I rivoluzionari creeranno essi stessi le condizioni necessarie per la realizzazione completa e piena del loro ideale
Evidente da queste parole che Gramsci ha inteso benissimo la sfida di Lenin al marxismo deterministico e la condivide come del resto sarà ampiamente dimostrato dalla riflessione del carcere
Se qualcuno di voi ha sentito la lezione di di Ponzo di mercoledì scorso sa a che cosa mi riferisco
Fin d'ora Gramsci mette al centro il soggetto politico e il soggetto che organizzandosi come tale fa la storia la storia non si fa per semplice sviluppo delle forze produttive
Il linguaggio gentili hanno allora non è casuale non è una vernice superficiale ma la funzione di soccorrere nella polemica anti deterministico la storia e atto e non semplicemente di fatto
I fatti che rilevano nella storia sono fatti morali e non fatti naturale
Ma veniamo al punto più importante più controverso del rapporto con Gentile la filosofia della prassi is
Filosofia della practices perde per Gramsci il marxismo
E è chiaro che è una locuzione Scelta per inviperito come dire per non attirare l'attenzione della censura
Ma è altrettanto chiaro che non basta dire questo per esaurire il senso di questa
Di questa espressione la scelta di questa espressione ha invece un grande peso teorico
Perazzo esso o prassi e per Gramsci il concetto fondamentale del marxismo quello che indica il superamento dell'idealismo senza però ricadere nel materialismo meccanicistico
Se ben usato una volta anche da Labriola questa locuzione a un innegabile sapore gentiliana
Come è noto infatti intorno a questa definizione gentile aveva costruito la sua interpretazione di Marx in un libro del mille ottocentonovantanove intitolato appunto la filosofia di marzo che non per caso fu lodato da Lenin
In esso si valorizzava appunto la filosofia di marzo e contro le riduzioni positivi Istica del suo pensiero e contro la riduzione metodologico operata da Croce
Quindi usando questo linguaggio Gramsci era perfettamente consapevole sto citando una frase di Frosini
Gran c'era perfettamente consapevole di iscrivere la propria riflessione in un solco ben determinato che presentava peraltro al suo interno alternative rilevanti anche drammatiche
Ma che era in ogni modo già una scelta di campo precisa una scelta a favore della tesi dell'autonomia Filosofia del marxismo contro la sua riduzione a canone di interpretazione storica riduzione operata da Croce
Si tratta dunque di una appropriazione di un tema gentiliana da parte di Gramsci che non implica in alcun modo però questo voglio dire con chiarezza una sua adesione alla filosofia gentiliana
La tesi che quella gentiliana sia la filosofia sottesa al marxismo di Gramsci sostenuta da Del Noce ripresa di recente
Non ha fondamento come si ricava facilmente dai numerosi luoghi critici verso il filosofo siciliano e più in generale dal modo in cui è costruita la filosofia della prassi di Gramsci
Non per questo però si può negare il ruolo il rapporto con Gentile svolge nei Quaderni in particolare nella interpretazione delle tesi su foibe nella quale Gramsci segue Gentile che ne aveva fatto il testo principale della filosofia di Marx
Gentile aveva attirato l'attenzione sulla terza tesi una tesi anti materiali Istica nel senso del materialismo meccanicistico questa tesi suona così
La dottrina materiali Istica per cui gli uomini sono prodotti dell'ambiente e dell'educazione e per cui pertanto uomini mutati sono prodotti di un altro ambiente di una mutata educazione
Dimentica che sono proprio gli uomini che modificano l'ambiente e che l'educatore stesso deve essere educato
E conclude la coincidenza del variare dell'ambiente e della e del variare dell'attività umana può essere concepito compresa razionalmente solo come prassi rivoluzionaria
Ora
Questa tesi marziana per Marx afferma semplicemente non che sia una cosa da poco ma insomma afferma che la modificazione delle circostanze coincide con la modificazione
Del del soggetto cioè con l'auto trasformazione degli uomini stessi
Secondo quella insistita concezione della relazione pratica tra soggetti oggetto che era il tentativo del giovane marzo di superare in un colpo solo l'idealismo il materialismo tentativo di cui appunto le tesi su foglio da cui sono il maggiore documento
Ora su questo come interviene gentile su questa su questa tesi
C'è un non nostrano problema sulla sulle parole prassi rivoluzionaria
E tesi su fogli Vacca furono pubblicate per la prima volta da enti anzi in appendice al suo ludoteche Foer Bacco punto d'approdo della filosofia e prassi da tedesca nel mille ottocento ottantotto in questa pubblicazione per motivi
Almeno a me ignoti
Furono cambiate alcune parole così invece di evoluzione era tra XIX prassi rivoluzionaria
Nella versione anziana troviamo un versando taxi se il che significa prassi rovesciano intenti
Prassi rovesciando te in fondo non è
Diversissima da prassi funzionare nel senso che indica comunque un'azione no della prassi sul
Sull'oggetto del soggetto sull'oggetto
Gentile interviene con una traduzione che Gentile e si riferisce al testo di Engels quindi un versante Francisca
E detiene con una traduzione che più che sbagliata e tendenziosa cioè traduce prassi che si rovescia indicando quindi una come dire un Circolo della prassi su se stesse
Che poi diventa anche rovesciamento della prassi questa è una forza sicuramente una forzatura in senso federalistico del testo dell'intenzione di Marx
è singolare il fatto che Gramsci segue gentile anche in questa traduzione
è significativo di che cosa di quanto sia forte e per per gentile sì scusate per Gramsci il rapporto con Gentile nell'interpretare questo testo di marzo e considerato centrale
Perché per lo stesso motivo si diceva prima perché la filosofia della prassi cioè il marxismo ha peccato di Commissione colposi col positivismo
E deve ritrovare la sua autonomia
La sua autonomia la sua ispirazione autonoma mettendosi nello stesso rapporto con l'idealismo contemporaneo cioè Croce Gentile
In cui
Nello stesso rapporto con cui marzo stava con l'idealismo hegeliano cioè un apporto che di filiazione
E insieme di superamento
L'altro tema che vorrei toccare è quello della previsione
Il tema della previsione
è particolarmente adatto a mostrare come CRA Gramsci costruisca il suo pensiero muovendo da ma poi anche districarmi dosi dal triade Labriola Croce Gentile
La previsione è già presente negli scritti giovanili però con accenti solo degli anni anti utopistici e anti giacobini nei Quaderni si compie la critica Sorelli la cui concezione del mito appare astratta
Ciò che viene rifiutato di sorelle proprio l'idea della volontà come spontaneità naturale e non come costruzione politica finalizzata ha un programma
E la
La concezione gramsciana della previsione si stringe appunto nesso tra previsione e programma in questo senso c'è una rottura consorelle
Quindi gran ci si distacca sia dal concetto spontanei stico di previsione che la gente che la identifica con il mito sorelle hanno sia da quello naturalistico che era proprio del positivismo
Contro il Comune ha modo di considerare la questione dice
E gli nega che la previsione debba essere fondata sul riconoscimento di regolarità simili a quelle delle scienze naturali
La previsione deve tener conto dei rapporti di forza quindi di un dato oggettivo ma questi non sono calcolabile a priori perché sono sempre in gioco mutano secondo la lotta politica
Vista secondo una visione forte della dialettica che Gramsci ricava dal marzo della miseria della filosofia
Cioè l'opposizione dialettica e qualcosa in cui ogni membro cioè i due la tesi è l'antitesi secondo lo schema valga Rizzato della dialettica che Gramsci riprende qui
La tesi è l'antitesi in devono e mettersi in gioco sino in fondo perché ci sia una vera opposizione dialettica
Ogni membro deve cercare di essere tutto se stesso e gettare nella lotta a tutte le proprie risorse politiche e morali
L'antitesi in altre parole cioè la classe che lotta per sostituire la propria egemonia quelle esistente deve mettere in campo tutte le sue possibilità di azione
E proprio per questo l'esito della lotta non è prevedibile non si può prevedere la lotta la l'all'esito della lotta si precedente facendo l'esame dei rapporti di forza delle forze in campo
Non è prevedibile non per un atteggiamento scettico no perché la storia sia il terreno dell'irrazionale
Ma perché la politica non è semplice lettura del disegno necessario delle leggi della storia o mai entità di un processo oggettiva natura la politica a una fortissima dimensione soggettiva
La sua efficacia sta nella capacità di misurare esattamente il campo di forze ma insieme le condizioni e gli effetti del proprio intervento in esso
E quindi nella capacità di fare emergere una sintesi che non era necessaria ma solo possibile
C'è sempre uno scarto in altre parole tra il Progetto soggettivo e la sintesi raggiunta nella storia e del resto in questo scarto si si inserirà poi il concetto di rivoluzione passiva
Dunque la previsione non è quella né quella di Labriola né quella di Croce né quella di Gentile la previsione di grande
Il Labriola la previsione e previsione morfologica cioè espressione della legge di movimento della storia poco colza nel suo fatale al andare queste sono le parole di Labriola
Nel suo fatale andare insomma è un'espressione in cui è evidente
Una certa come dire un certo sapore positivista
Non è come in cui mentre Croce le previsioni la previsione e analogica simile a quella che facciamo dice in croce quando vedendo questa perché over usciamo di casa con l'ombrello
Cioè le previsioni sono schedine ammonisce desunti da giudizi storici
Il gentile invece la previsione e la visione di ciò che è immanente nella storia e quindi la previsione non a che fare né con il tempo né con l'esperienza sensibile anche qui una torsione idealisti
Ma
Se la se la previsione di Gramsci non è nessuna di queste tre
Non è però nemmeno collegata alla dimensione scientifica della filosofia della palazzina perché dipende dalla capacità politica dalla capacità di formulare un programma e di lottare per esso come diceva prima con tutte le proprie risorse
La previsione appartiene dunque al campo della politica non della scienza
Adesso cito le parole di Gramsci chi fa la previsione in realtà ha un programma da far trionfare e la previsione appunto un elemento di tale trionfo
Solo l'esistenza nel previsione di un programma da realizzare e far sì che gli si attenga all'essenziale a quegli elementi che essendo organizzativi suscettibili di essere direttivo deviati in realtà sono essi soli prevedibili quindi vedete si rovescia
Completamente il concetto di previsione cioè la previsione non
Non poggia sulle regolarità ma al contrario poggia su ciò che è modificabile
Proprio perché si identifica quel programma
Con la volontà di realizzare nella storia il proprio programma
Questo vuol dire che la previsione attribuita alla sfera della volontà e non a quella della conoscenza
Una volontà
Come si diceva non più concepita secondo lo spontaneismo Soriano ma invece come organizzazione politica come partito e anzi partito programma come dice Ganci
Non si può non vedere in questa singolare concezione una netta presa di distanza da Croce da Gentile anche dall'adesione
La previsione gramsciana è un momento della prassi se cioè dell'azione politica un momento che ha la funzione di raccogliere e mettere in moto la volontà e quindi al momento essenziale nella costruzione del soggetto politico
Ma la previsione anche un terreno di incontro con il pragmatismo
Il pragmatismo e l'altro filone culturale che vorrei mettere in rilievo tra le influenze sul pensiero di Gramsci
Ora che ci sia
Un o di affinità tra marxismo e pragmatismo
Pur nelle innegabile non piccole differenze in nome del primato della pratica e cosa che può essere negata solo da chi sia immerso nel dottrina risma marxista
Nel caso di Gramsci però non si tratta solo di affinità
Esiste un filo neanche tanto tenne
Che lega l'elaborazione gramsciana in particolare quelle di americanismo il fordismo al pragmatismo di quegli angeli bis
Ma cominciamo dall'inizio all'inizio cioè il pragmatismo italiano molto meno importante evidentemente di quello americano ma non possiamo non far vincere il no
Per chiedermi civile l'hanno interesse forte è una familiarità
E sia col tronconi più serio il pragmatismo logico di Vailati Calderoni sia con quello più letteraria e superficiale il pragmatismo mistico o magico di Platini e Prezzolini
Questi due tronconi del pragmatismo italiano si erano incontrati nei primi anni del secolo e tra l'altro proprio sul tema della previsione sulle pagine della rivista fiorentina Leonardo
Una lista che Gramsci conosceva bene e che e anzi considerava un modello di rivista impegnata come la voce in un tentativo di riforma intellettuale e morale
Certamente conosceva bene quelle tirati fiorentini ispiratori delle due riviste cioè appunto Papini Prezzolini dei quali negli anni giovanili condivideva lo spirito anti dogmatico e anti positivista
E dell'aprile mille novecentosedici un articolo pubblicato sull'Avanti in cui si parla di quel movimento fiorentino che cercò di svecchiare e di snellire la cultura italiana accademica e in gran parte vani eloquente
Quindi un forte apprezzamento di Papini Prezzolini
La successiva vicenda dei duelli porterà molto lontano dall'esperienza pratica attivista
E l'interesse di Gramsci finirà connotazioni disprezzo soprattutto nei confronti di papi
Che diventerà un conservatore clericale come si sa
Alloro tuttavia riconoscerà anche anche dopo anche nei Quaderni di avere avuto un ruolo dicendo la vecchia generazione degli intellettuali è fallita ma ha avuto una giovinezza
Quindi ha avuto una fase positiva
Comunque
Non c'è un grande non c'è molto da scavare insomma nel rapporto con il pragmatismo italiano
Il quale il confine i quaderni almeno
Il confronto di Gramsci quel pragmatismo riguarda sostanzialmente il pragmatismo americano
Si chiede se non si potrebbe dire del pragmatismo americano ciò che è anche il SAD detto nella mia si cinismo cioè che un materialismo che si vergogni
In un'altra nota afferma che il pragmatismo deve essere considerato come espressione del modo di vita americano impensabile in Paesi cattolici
Dice infatti il pragmatismo evadere alla sfera religiosa positiva e tende a creare una morale laica di tipo non francese per la giacca chi frutto della laicità francese
Tende a creare una filosofia popolare superiore al senso comune è un partito ideologico immediato più che un sistema di filosofia
Si tratta però alla fine ci sono varie riflessioni di Gramsci che però arrivano a questa conclusione che si tratta di un politici sono filosofico
Che schiaccia in modo troppo immediato la filosofia sull'utilità pratica
L'assenza di mediazioni tra filosofia e politica tra verità e pratica impedisce al pragmatismo americano di svolgere il ruolo critico che ha svolto in Europa l'idealismo
E lo porta posizione apologetiche conservatrici secondo Gramsci
I pragmatici tutt'al più dice hanno giocato a creare il movimento del Rotari club o a giustificare tutti i movimenti conservatori e ritriti
Per questo giudizio si può con buoni fondamenti ipotizzare l'influenza di André Philip il cui libro sui movimenti operai in America le problema ovvero settaggi uniti è una delle fonti principali di americanismo fordismo libro del ventisette
Proprio Philippe enfatizza con tipico atteggiamento europeo tutte cioè atteggiamento di superiorità nei confronti la cultura americana
E anche con riferimento diretto Rotari club l'aspetto forma né l'aspetto banalmente utilitaria moralismo utili eterno chiama del pragmatismo nella mentalità americana
Tra parentesi può essere interessante osservare che nella stessa pagina in cui formula questi giudizi Filippo osserva
In questa concezione il pragmatismo quindi il profitto è considerato come il segno del servizio reso dall'imprenditore alla società come la misura del suo grado di moralità
Non può sfuggire sfuggire la consonanza con il Max Weber dell'etica protestante che e più volte citato da Gramsci e che ha un ruolo
Che mostra che
Cioè queste questa convergenza sottolinea ancora una volta il ruolo che affermare per Gramsci il rapporto tra
Una Filosofia ho una concezione religiosa nel caso che l'etica protestante e la pratica politica
Fin qui dunque potrebbe sembrare che alla fine non ci sia granché in questo rapporto di Gramsci con il pragmatismo
Le cose cambiano però se ci concentriamo su un autore per il quale gran cinta nutre un grande una grande stima e cioè cui gli angeli INPS
Il filosofo appunto pragmaticità
Fratello dello scrittore inefficienze
Il gesto che è presente nell'universo culturale gran Ciano e anzitutto lo psicologo
L'autore del fortunatissimo principi di Psicologia
Un testo del mille ottocentonovanta tradotto in italiano nel mille novecentouno
Del quale in una lettera Tania del mille novecentoventinove Gramsci dice che il miglior manuale di psicologia consigliando nella lettura
Ma è presente anche il filosofo cioè l'autore della volontà di credere
Tradotto in italiano del mille novecentododici o delle varietà dell'esperienza religiosa
Due libri che ebbero una grande diffusione della cultura europea è un notevole influsso sul pensiero di persone altro autore
Gran Ciano come ha come oggi
In realtà va detto che nel tornante del secolo filosofia psicologia erano strettamente connesse
James insegnò dopo aver lasciato medicina sia filosofia che Psicologia a far parte
La psicologia per lui come per molti studiosi europei soprattutto tedeschi ma anche francesi
Aveva una portata filosofica perché dava elementi essenziali per la concezione della coscienza della formazione delle idee del rapporto tra volontà in ragione tre ragioni ed emozioni
In una parola per dirla con James la vita dell'anima
Il rapporto tra psicologi e filosofia diventava così il terreno per misurarsi con i problemi del determinismo e della libertà che il positivismo aveva creduto di risolvere in chiave naturalistica
Tra parentesi è quello che sta avvenendo anche nella nostra x è avvenuto e sta avvenendo anche nel nostro inizio tutti secco
Con l'emergere delle neuroscienze cioè questo rapporto forte tra psicologi e filosofia
Jenson sostiene addirittura che la percezione il pensiero esistono soltanto in funzione del comportamento e che esistono casi nei quali la fede produce la propria verifica
Come il caso della finestra è una storia che racconta nel nel volume sulla volontà di credere
Il caso dell'alpinista che trovandosi in una situazione disperata si salverà solo se crederà cioè se vorrà credere di essere in grado di spiccare un salto che sembra impossibile
C'è quindi una perfetta rispondenza tra la psicologia dei principi e la filosofia della volontà di credere sia Gramsci non sul già fatto come del resto non era sfuggita avverso gli appalti
L'incontro con urgenza viene appunto dunque appunto su questa connessione filosofia psicologia e in particolare si concentra sul tema della abitudine tema fondamentale dei principi vigenza che vi dedicano intero capitolo il quarto
Il concetto di abitudine abiti
Implica evidentemente la distinzione tra chi volontariamente unitario una distinzione che era al centro del dibattito dell'epoca
Che cos'è l'abitudine per James è un meccanismo
Meccanismo ha preso un meccanismo di apprendimento che trasforma le azioni volontarie coscienti in atti che non richiedono l'attuazione della coscienza e l'impegno della volontà
Quando un'azione diventa un'abitudine l'effetto e il risparmio di energie nervose questo e molto importante dal punto di vista prego Ethics
Il nucleo dell'educazione consiste quindi nel farci un alleato del nostro sistema nervoso trasformando in abitudini cioè in atti automatici appunto abituali il maggior numero possibile di atti utili
Questa trasformazione va fatta quando si è giovani quando il sistema nervoso il plastico da giovinezza dice James l'epoca classica delle abitudini
Questa concezione
E chiaramente alle spalle di numerosi interventi con qui gran ci segue le due storie educative quella dei suoi figli a Mosca e quella dei suoi nipoti in Sardegna sostenendo la necessità di apprendere da giovani l'abitudine allo studio l'abitudine a stare seduti lunghe ore a tavolino
Ma il nodo più interessante e quello costituito dalla riflessione sui nuovi metodi industriali che si svolge nel quaderno ventidue su americanismo e forti
Li Gramsci in un luogo celebre e da molti non amato o non compreso
Polemizza con l'idea che il terrorismo determinerebbe un distacco tra il lavoro manuale il contenuto umano del lavoro
Usando come esempio il lavoro del tipografo Gramsci sostiene che il contenuto umano cioè l'interesse del tipografo per il contenuto intellettuale del testo produce in realtà gli errori e quindi si risolve in una deficienza professionale
Nell'attuale organizzazione del lavoro il tipografo deve essere molto veloce lasciar perdere il contenuto e meccanizzato Azzi con un grande sforzo tuttavia questo sforzo dice Gramsci viene fatto e non ammazza spiritualmente l'uomo
Quando il processo di adattamento è avvenuto si verifica in realtà che il cervello dell'operaio invece di unificarsi ha raggiunto uno stato di completa libertà
Si è completamente meccanizzato solo gesto fisico la memoria del mestiere
Ridotto a gesti semplici ripetuti con ritmo intenso si è annidata né i fasci muscolari e nervosi e ha lasciato il cervello libero e sgombro per altre occupazione
Così come si cammina senza pensare movimenti necessari e anzi ci si ritrova con la mente sgombra il sito e e si può pensare camminando a tutto ciò che si vuole
Così l'operaio lungi dal diventare un gorilla magistrato può pensare liberamente a e corpo pensare liberamente e questa libertà lo può portare a un corso di pensieri poco conformisti
Dunque la meccanizzazione del lavoro non
Non non deprivato operaio della sua umanità né
Rende impossibile l'operaio l'impegno politico all'anzi rende
Libera la sua mente
E questo lo può portare a un corso di pensieri poco conformisti cioè all'impegno politico per l'appunto
è evidente come questo modo di pensare sia lontano dall'ispirazione umanistica e spesso Lu dista di molti teorici e di molti sindacalisti non è un caso che nel marxismo di Gramsci non c'è non ci sia posto per l'idea di alienazione
Di fronte al terrorismo Gramsci non reagisce in modo moralistico ma osserva tranquillamente come la razionalizzazione del lavoro sia una forma di sviluppo della produzione e forse una strategia di rallentamento della caduta tendenziale del saggio di profitto
Certamente questa sua attitudine si incontra ancora una volta con quella di legno che è impegnato a sviluppare una moderna organizzazione del lavoro dopo la rivoluzione guardava che l'unico interesse al terrorismo
Ma ancora una volta l'incontro politico con l'ENI né sostenuto da una strumentazione teorica originale derivata da fonti autonome dal marxismo
In questo caso la fonte chiaramente
Appunto genus rinforzato dalla letteratura americana sul terrorismo della quale in una lettera Tatiana ferma l'interesse anche dal punto di vista psicologi
Questo gioco di pensieri sui nuovi metodi di lavoro industriale non si può comprendere sino in fondo senza supporre riferimento alla concezione dell'abitudine
Questo stesso interesse mi avvio alla conclusione questo stesso interesse la psicologia produce un altro incontro con un importante filone della cultura del Novecento la psicoanalisi
Può apparire sorprendente che ci sia un incontro tra Gramsci e Freud eppure questo ci fu sia pure con un Freud non conosciuto direttamente quindi molto approssimativo
In realtà non c'è da stupirsi la psicoanalisi freudiana e da parte dell'ambiente culturali in cui gran c'era emerso e con la sua ricchezza di interessi non poteva certo sfuggiti
Saggi psico analitici uscivano sulle riviste che Gramsci sicuramente leggeva come la voce psiche Ascenzi alla civiltà cattolica
Se ricostruì sino al percorso della psicoanalisi italiana
La cui diffusione in Italia era giudicata da Freud molto promettente troveremo che esso attraversa in più punti il corso delle letture di Gramsci e per una breve ma importante fase delle sue riflessioni
Freud compare nelle prime note accompagnato da un fraintendimento gli viene attribuita una teoria del buon selvaggio che ovviamente introiti e non c'è
E quindi lo si considera come l'ispiratore di una letteratura antisociale che si oppone all'artificio della società in nome di un supposto ordine naturale
Ma nel mille novecentotrentuno le cose i il come dire il il confronto si avvicina
Nel mille novecentotrentuno Gramsci viene informato che la moglie Giulia sta seguendo a Mosca una cura psicoanalitica
Questo spunto biografico con la sofferenza che ovviamente lo accompagna produce una svolta nelle sue riflessioni
Seguono una serie di lettere nelle quali traspare un atteggiamento un po'scettico letto e riletto comunque oscillante ambivalente un po'scettico un po'rispettoso
Risulta anche evidente una sovrapposizione tra Freud Lombroso che però non è un errore di
Di Gramsci ma era molto presente nella ricezione italiana della psicoanalisi in quel momento sia presso i suoi nemici spesso i nemici la psicoanalisi sia presso i suoi sostenitori
E talvolta
Risulta anche una confusione fra le teorie di frode quelle diate aver cioè il complesso di inferiorità
Che a sua volta delle ed aveva pubblicato nel quattordicimila centoquattordici un articolo su scienza che una delle prime apparizioni della psicoanalisi in Italia
Altri dati ed era del resto impegnato nella movimento socialdemocratico osteria con le sue teorie sul conto sul complesso di inferiorità apparivano facilmente integrabili in una teoria della rivoluzione c'è un cenno a questo anche in Trotsky
Su questo sfondo di fraintendimenti si svolge la riflessione gramsciana sulla psicoanalisi che tuttavia
E vale la pena di ricostruire si tratta di pochissime noto
Si svolge tra interesse culturale e preoccupazione per la salute mentale di Giulia
Il nucleo di questa riflessione oltre che nelle lettere si trova in una nota del mille novecentotrentatré intitolata frodi dell'uomo collettivo
Vi si dice che il nucleo più sano immediatamente accettabile del free divismo e l'esigenza dello studio dei contraccolpi morbosi
Che a ogni costruzione di uomo collettivo di ogni conformismo sociale di ogni livello di di civiltà specialmente in quelle classiche fanatica mente fanno di un nuovo tipo umano da raggiungere una religione una mistica eccetera
Siamo dunque nell'ambito della riflessione sulla costruzione di un nuovo tipo umano di un nuovo uomo collettivo costruzione che Gramsci ritiene necessaria in ogni nuova civiltà
Una riflessione che nei Quaderni va sotto la rubrica del conformismo parola usata lui dice per scandalizzare di imbecilli
Se la creazione di un nuovo uomo collettivo provoca contraccolpi morbosi dice emigranti questo si riferisce alla classe dominante perché la classe dominante che esercita su di sé la costrizione e quindi può avere reazioni morbose
Il faut leghismo si applica agli individui appartenenti alle classi superiori non perché queste siano più futili o abbiano tempo da perdere ma per l'ottima ragione che siano loro che sono loro interiorizzare la norma ad applicarla a se stessi cioè il problema psicologico nascenti
Applica su se stesso la costrizione non si applica agli altri
Quindi commentando la creazione di un nuovo tipo umano da parte della fabbrica fordista gran ci si interroga l'ora su come questo potrà avvenire in Unione Sovietica cioè quando la classe dominante maggioranza
In questo caso quelli che lui chiama i contraccolpi morbosi
Potrebbero colpire strati molto più numerosi della popolazione perché appunto in questo caso e la maggioranza quella che impone il nuovo modello umano
La conseguenza è che i rischi di sofferenza individuale possono aumentare nel processo di costruzione del socialismo
E proprio così Gramsci interpreta il malessere di Giulia che a suo parere si è fatta dominare dalla sorella Eugenia dirigente bolscevica e ha rinunciato al violino per dedicarsi a un lavoro supposto più utile
Rinunciando quindi anche a sviluppare in modo autonoma la propria personalità
In conclusione dunque questa riflessione sulla psicoanalisi va a confluire nel quadro molto problematico è sempre più critico che Gramsci si fa della costruzione del nuovo Stato e dell'uomo nuovo dopo la rivoluzione
I temi che ho trattato qui sono solo alcuni evidentemente una piccolissima parte di quelli che dovrebbero essere affrontati per un quadro completo del rapporto di Gramsci con la cultura del Novecento cioè verso ANCE Mosca Pareto Miguel si letterati a partire da Pirandello
E ovviamente diversi teorici del marxismo con cui Gramsci intesse in fitto dialogo spesso critico da Bucharin a Trotsky
Ma ho scelto quelli che mi sembravano più strategici
Per mostrare che l'eccezionale vitalità del pensiero di Gramsci che dura oltre il deferimento del marxismo e la scomparsa di quell'Unione Sovietica che pure per lui rappresentava la fondamentale risorsa politica per il movimento rivoluzionario mondiale
Questa eccezionale vitalità del pensiero di Gramsci non può essere compresa se non si tiene conto delle molteplici influenze che concorrono a formare quella sua declinazione così personale così unica della teoria marxista
La sua singolarità sta nella ricchezza di elementi anche molto diversi tra loro che vengono elaborati diffusi in una teoria coerente e unitaria della costruzione del soggetto politico rivoluzionari
Una singolarità che non ha confronti nel pensiero marxista e che fa di lui un grande teorico della politica grazie
Se qualcuno vuole dire qualcosa
Ha chiesto sì
Buonasera San traduco Università Tor Vergata io volevo volevo dire questo è un da quando è iniziato a studiare il pensiero di Gramsci mi
Torna in mente sempre questo particolare
Il singolo uomo la collettività
Io ho l'impressione ma
Chiedo a lei che ha molto molta più spiega Enzo esperienza di me se e giusta questa mia idea cioè che
Tutto parte dal singolo individuo prima di
Guardare alla collettività perché proprio l'individuo il singolo uomo che compone poi
Un gruppo sociale
Quindi questa molto importante secondo me
L'attenzione innanzitutto per il singolo individuo
Come la cellula che compone
Le molecole a livello sociale quindi questo mi mi affascina anche molto perché
Abbatte teoria che ti contrarie che dicono
Gramsci parla dell'uomo collettivo parla solo della collettività del comunismo la comunità io ho questa impressione però chiedo lei
Ulteriori spiegazioni e chiarimenti ecco grazie
Non so facciamo una volta
Sì se volete intanto risponde ma io da naturalmente
Siccome
Come ho detto ma come tutti sanno l'interesse prevalente di Gramsci il
Costretto definire una teoria alla costruzione il soggetto politico e il soggetto politico ovviamente un soggetto collettivo
Però io penso anch'io che in Gramsci sì sì ci sia uno spazio un interesse comunque un interesse una curiosità una un interrogativo
Che va che verte anche sull'individuo e sul modo in cui l'individuo si rapporta alla collettività in questo senso la psicoanalisi lei o il la riflessione sulla psicoanalisi perché parlare dei contraccolpi morbosi sugli individui vuol dire evidentemente
Riferirsi a questo parla parlare di Psicologia significa chiaramente non ignorare che
Il
Il soggetto collettivo è comunque composto di soggetti individuali e che questi soggetti individuali seguono delle logiche proprie non
Non non non sono spighe le vicende individuali non sono spiegabili soltanto con le vicende collettive e questo mi pare che Gramsci sia abbastanza
Che di questo credo che ganci di questo sia abbastanza consapevole credo che una
Uno spot una come dire una linea di interessi in questo senso si possa effettivamente trovare naturalmente senza negare quello che è
Il suo principale interesse
E il suo principale è il principale motore il suo pensiero che appunto alla costruzione del soggetto politico
Io non avendo Presidenza non so che devo se nessuno se nessuno vuol parlare ci possiamo salutare qui
Certo
Assai
No no ma io non ho problemi a il Sole
Va bene allora io ringrazio tutti per essere qui