La tragedia della guerra in Bosnia e la possibilità di un intervento armato sotto l'egida dell'ONU

Chiara Ingrao deputata del Partito democratico della sinistra uno dei leader del movimento pacifista la Bosnia sta diventando la vergogna dell'Europa e del mondo
è un'altra geriatra manda tanto più in quanto
Le prospettive di pace si fanno sempre più esili si sono fatte forse ancor più esili dopo le elezioni in Serbia e purtroppo il consenso attorno alla la più militarista e più oltranzista nonostante questo io che
E do che l'unica via che si possa perseguire continua a essere la via di pace del negoziato ma non esista un intervento militare che posso
Essere risolutore e quindi questa è la via che dobbiamo continuare a perseguire o quindi in un intervento armato lei non crede in nessuna misura
Non credo credo che sia
Un intervento che richiederebbe un esercito enorme
Che significherebbe è una guerra e normalmente diffusa su un territorio in cui ci sono bande armate di tutte le parti che le fazione che finirebbe per rafforzare potenziare le forze più aggressivi
Fasciste
Tutte i diversi popoli e le diverse etnie credo che si debba abbandonare l'idea che lo strumento militare onnipotente e comunque sempre risolutori in alcuni casi l'Interval tra militare occidentale anziché essere risolutore poi gravare ulteriormente la situazione il ruolo dei movimenti pacifisti
Il ruolo del mondo tutto fino adesso si è esercitato su due piani
Uno forse quello principale è stato sul piano di cercare di mantenere un filo di rapporti con le forze di pace che esistono sia in campo serbo che è provato che bosniaco di dare loro un sostegno politico di dare loro un sostegno materiale
Intrecciando questo sostegno con un'attività molto fitte molto estesa di aiuti umanitari sia rispetto ai profughi accolti in Italia e sia rispetto all'invio di aiuti in loco credo che in una situazione una quale la pulizia etnica è strumento principale della lotta politica opporsi anche con gli aiuti umanitari anche favorendo le situazioni
Di convivenza anche preoccupandosi dei prigionieri dei profughi della popolazione civile sia uno dei modi di dire no a questa logica di guerra
Grazie onorevole tabacchini deputato anche lui del PDS appena tornato le zone di guerra la realtà che Celli a Sarajevo abbiamo passato conta M for Peace Capodanno lì è molto più drammatica anche di quello che vediamo sui mezzi di informazione e alla televisione penso che bisogna intanto che ci sia un'iniziativa del nostro governo ancora in mente le parole che ci hanno detto tutti dai parlamentari bosniaci a tutti i capi delle comunità religiose che hanno tutte lamentato una iniziativa politica e anche un impegno sul piano militare e del Governo italiana che fa molto meno di quanto fanno gli altri credo anche che bisogna fare un'opera di verità stiamo un po'attenti a dire che lì siamo di fronte a una guerra di etnie non è più Clemente così ci sono serbi che combattono contro serbi mussulmani che combattono contro musulmani ci sono c'è una situazione una guerra una vera e propria guerra civile dove
La realtà è molto più complessa un intervento militare e credo che
Anche qui bisogna riflettere molto perché non so forse ci vogliono cinquecento mila uomini seicento mila uomini per controllare un territorio come quello e l'interposizione davvero difficile allora penso che adesso bisogna insistere sulla sulle trattative bisogni insistere sulla strada pacifica per risolvere quel conflitto facendo tutto quello che è necessario ma sotto accusa l'uccisione del vice primo ministro bosniaco sotto gli occhi dei francesi l'ora sotto accusa per cui
Questo ma non soltanto per questo io ho sentito molti dirigenti bosniaci lamentare anche e il modo come vengono distribuiti gli aiuti umanitari la burocrazia che cioè da parte delle organizzazioni dello molte è un rapporto scorretto che è stato denunciato a più parti rispetto anche all'utilità bosniache
Io aspettavo che succedesse qualcosa del genere vedendo come era la situazione non c'è molto da meravigliarsi penso che allora si tratta di vedere e di riflettere su che cosa sta realmente facendo l'ONU che già è presente lì mi sembra che questa è una riflessione seria la realtà che io ho avuto l'impressione che loro in quanto tale
Decidesse coordinasse ben poco chi coordina sono gli inglesi per conto loro i francesi per conto loro altri per conto loro mi sembra che allora bisogna riflettere più complessivamente su questo