Rassegna di Geopolitica. Le dinamiche geopolitiche della regione del Sahara

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale la rassegna di geopolitica di mercoledì trentuno maggio due mila diciassette torna ad occuparsi della Regione del Sahara
Non amo già fatto diverse volte in passato in particolare nella due mila undici presentando
Quello che allora era un volume monografico di una collana
Dedicata proprio la geografia lanciò politica una collana francese
Intitolata che ho dote fondata da uno dei più noti geografiche geopolitici francesi ben note a livello mondiale IVA la costa
Il quale in quell'occasione presentava così lì dinamiche che si andavano sviluppando in quella regione
A prescindere da quello che sarà l'esito di questo conflitto questa guerra civile cresta leggendo la Libia della Nord a febbraio due mila undici
Avrà conseguenze enormi non solo per il deserto libico ma per tutta la Regione del Sahara
Vediamo giorno dopo giorno decine di migliaia di mercenarie volontari che
Si reca in Libia per combattere a fianco alle forze del colonnello Gheddafi per difendere il Paese più che la Libia contro gli attacchi e di quelli che sono visti come gli imperialisti
Ma una volta che il conflitto sarà finito che a prescindere dall'esito che esso avrà tutti queste mercenarie volontari tutelano le loro zone di origine e con le armi
Di cui sono dotati durante il conflitto
è dunque necessario avvertiva la crosta
Cercare di capire da subito quelle che saranno le possibili potenziali dinamiche
In vista di sviluppi estremamente pericolosi che potranno interessare questa Regione alle così di scena questo l'ammonimento dell'geografo geopolitico francese la costerà in apertura dell'assaggio monografico della rivista francese viene prodotta intitolata proprio il Sahara
Prospettive geopolitiche e illusioni era il due mila undici andiamo in avanti e andiamo al due mila diciassette
è appena uscito in Italia per Castelvecchi un litro dedicato proprio le dinamiche del Sahara e andiamo a presentarlo
Il libro di case vecchie intitolato Sahara deserto di mafie e FIAT come Narcos separatisti sì e califfi minacciano il Mediterraneo gli autori sono Massimiliano Boccolini che Alessio Postiglione
Vediamo come presentano questo volume appena uscito come detto edito da Castelletti il Sahara come è noto ha sempre goduto di un certo fascino romantico
Negli anni Ottanta e Novanta si è sviluppato un turismo capillare nella regione con tour organizzati alla scoperta delle carovane attuare
Dal mille novecentonovantadue però dopo il colpo Rizzato in Algeria che ha messo al bando il Fronte islamico di salvezza uscito vincitore dalle elezioni amministrative
E la nascita dei primi gruppi cioè dissi nel Paese è iniziato una escalation di violenze che dapprima ha colpito la sulla Nigeria ma che con il passare degli anni ha interessato tutta la regione del Sahara
Le primavere arabe della guerra civile libica il caos seguito alla detronizzato azione del Rais Gheddafi hanno infine offerto l'ultimo colpo alla destabilizzazione totale dell'aria
Di conseguenza negli ultimi anni la zona si è riempita di gruppi criminali di formazione armate che
Pietro rivendicazioni politiche religiose hanno compiuto crimini di ogni tipo
Dall'espansione delle attività dell'ISI ISPA stando per i traffici dei contrabbandieri di armi e droga al ruolo delle mafie italiane tale attività del Fronte Polisario fino intorno alle armi di tuonare
Il deserto del Sahara un tempo meta degli europee che volevano trovare se stessi e ora of limits per tutti gli occidentali
Con questo libro poniamo squarciare alcuni veri un velo di ignoranza innanzitutto per far luce su di un pezzo di mondo noi vicinissimo
Ma ha voluto dalla usque Unità di informazione poco inclini a raccontare ciò che non si presta spettacolarizzazione semplificazioni
I traffici di droga ed essere umani provenienti dall'Africa che interessano l'Italia infatti hanno origine proprio nel Sahara ENEL sai
Ma aggiungono gli untori vogliamo anche squarciare un velo di ipocrisia contro quella narrazione prevalente in Occidente
Relativamente a vari gruppi e movimenti di liberazione che teoricamente si rifanno al marxismo terzomondista
Sui quali non è in favore dell'intellighenzia europea perché di questo e lotte socialista non è rimasto nulla o molto poco
I romantici Che Guevara del deserto si sono trasformati in bande di genetisti e narcotrafficanti manda e che proteggiamo e persino finanziamo perché crediamo ancora alla favola dei rivoluzionari a dorso di cammello
I rapporti tra il sei di stia mafie nostrane internazionali solo un aspetto sotto c'è tutto verso il quale si devono concentrare gli sforzi di quanti lottano per la pace che per sconfiggere le mafie e fondamentalismi
Abbiamo scritto questo libro per squarciare il perbenismo ipocrita perché al netto dell'obbligo morale e giuridico in capo alle nostre democrazie di accogliere i richiedenti asilo
La retorica dell'accoglienza e rischia di volersi l'insieme delle verità perché ISEE dissi che presidiano ai traffici illeciti si occupano anche di traffici di esseri umani
La pressione migratoria quelle europee sottoposta non è solo una catastrofe umanitaria dunque ma una strategia criminale
Per uscire questi aspetti per paura di innescare spirali se no foga è sbagliato perché l'accoglienza deve avvenire ma non a scapito della sicurezza e favorendo business criminali
L'analisi dei gruppi di miliziani o di semplici criminali che affollano la Regione inoltre proseguono gli autori
Permette di comprendere alcune dinamiche geopolitiche fondamentali per assicurare pace insicurezza in contesti fortemente destabilizzanti che ci consente anche di capire qual è la forza propulsiva dell'insiste
Capaci ristrutturarsi come una multinazionale del terrore e sotto sussumere inglobare altre esperienze eversiva e terroristica in primis di matrice religiosa ma non solo le mentre i miti amministri nessuno giustamente concentrati sul Medio Oriente dal sarà assai credo che esiste una grande fetta di Africa che va letteralmente in pezzi
Distruzione attentati e rapimenti l'anarchica regna sovrana in un crescendo che si è aggravato quello primavere arabe la crisi libica
Dato che il Paese guidato da chiederci pur con tante contraddizioni non ultimo al finanziamento gruppi terroristi
Aveva garantito un equilibrio della Regione lo scenario attuale si presenta dunque di grande interesse pericolosità permettendoci di osservare una serie di fenomeni che potrebbero essere di qualche utilità
Nel prevedere l'evoluzione di altre aree di conflitto caratterizzate dalla presenza eccetera
Nel nostro libro spiegano gli autori ci concentreremo su tale ha reagito strategica Chilla sarà nella sua definizione più estesa e dinamiche più politiche incluse
Una Regione poco narrata da la maggior parte dei media
Mentre l'Occidente era impegnato a tessere le magnifiche sorti e i progressi delle primavere arabe in questa parte dello scacchiere africano maturavano eventi veramente capaci di segnare il futuro dell'Africa ed indicare una terza via
Della fondamentalismo
Di grandissima attualità interesse per l'Europa e per la stessa Italia le principali tessere di questo enorme e complicato puzzle geopolitico del sarà interessare dal sono secondo la scelta operata dagli autori il Mauri la Mauritania il Marocco compresa la zona denominata del Sahara occidentale quel pezzo deserto al confine tra l'Algeria e Libia
Dove le nuove vie carovaniere i traffici criminali sono state aperte da attuare che normativo in cercare untori e questo tumore oggi ed esiste
Ci occuperemo tangenzialmente anche delle primavere arabe e della Libia in particolare
Che ha un indubbio riflesso sulla realtà italiana trovandosi al di là delle nostre coste
In buona sostanza da quelle che erano già dinamiche storicamente sul territorio estremamente complesse conflittuali che molto poco comprese
Quel fattore di cambiamento è stato l'arrivo dell'ISS che ha dimostrato una capacità quanto meno agglutinare anche questo è il termine che
Impiegano gli autori il gentilissimo infatti scrivono ha una capacità glutine antenne riguardi varie ideologie eversive
Dalle convergenze con i marxisti terzomondista i
Fino a convergenze invece su base più o meno ideologico religiosa nonostante il tentativo di difende giustificare su base teologica
La il sei divismo all'attività ha deciso e distese si soprattutto dedita i traffici criminali
In un contesto in cui le risorse per le lotte politiche sono comunque legati anche attività criminali dalla mafia qui ingloba tutto
Questa capacità glutine anti assorbente da parte del suo etilismo si esercita anche nei riguardi di molti gruppi nomadi
Caratterizzati da un ghetto non nazionalismo tra il balletto laico tra virgolette anche i Tuareg lungo i confini tra Algeria Libia mali e Libia
Sì ricollocarlo sotto le insegne di Al Qaeda a officiare nuovi sodalizi chi Boscari Mina
Lo spaccato che emerge dalla lettura di questo libro e che dunque Jihad e mafia africana sono la stessa cosa
Lo spazio che hanno conquistato è stato guadagnato proprio a spese dei movimenti di liberazione verso i quali vanno le simpatie di una parte dell'opinione pubblica i parte dei finanziamenti occidentali e la cooperazione
Che dato che le mafie ragionano secondo il similia consimili bus in arco cioè di visti prosperano vivamente con la collaborazione che il plauso delle mafie nostrane
Le rotte ICI hai di lista sono le lotte criminali percorsi dovrà stringate di sangue che celebra un matrimonio di interessi trema Ebos
Un accordo scabroso scorro che arriverà una vera e propria osmosi commerciale tra mafia e terrorismo islamico
E per capire queste dinamiche che necessari partite da lontano così gli autori Massimiliano Boccolini adesso Postiglione presento reintroducono questo loro libero che è il frutto di un lavoro
Veramente molto approfondito che ma il fatto
Il libro intitolato Sahara deserto di mafia e Jihad come Narcos separatiste califfi minacciano il mediterraneo edito da Castelvecchi che appena uscito
Con questa segnalazione si gode la puntata di oggi della rassegna di geopolitica dedicata alla geopolitica del Sahara un saluto un ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo rende la prossima puntata il sabato mattina alle sette