Tra gli argomenti discussi: Autodeterminazione, Barzani, Curdi, Energia, Esteri, Geopolitica, Guerra, Indipendentismo, Iraq, Isis, Medio Oriente, Rassegna Stampa, Referendum.
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Rubrica
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Sabato ventiquattro giugno due mila diciassette la reazione di geopolitica diretta a Radio Radicale ancora oggi dovremmo ad occuparci di Medioriente in particolare di Iraq
Innanzitutto una premessa ovviamente con il ritiro dello Stato islamico dai territori che occupava in Siria e Iraq ovviamente si apre una corsa ad occupare i territori liberati
Ciascun attore anche se fa parte della stessa coalizione dalla lotta all'ISI siccome infrazione diverse comunque ognuno dottore a finalità proprie e diverse che l'esempio
Eclatante di questi giorni è quello dei curdi iracheni la notizia è questa
Il sette giugno scorso il Presidente del Governo regionale del Kurdistan era che ero innanzi l'AK R.G. ma su Barzani
Annunciato un referendum per l'indipendenza della Regione da tenersi venticinque settembre prossimo
Iniziamo con l'articolo del Washington post del venti giugno scorso che ha intitolato la lotta per un Kurdistan indipendente entrati in una nuova fase perché
Questa segnalazione ce ne sarebbero moltissime questa qui relativa a una conversazione fatta in particolare da parte devo una serie di inviarci i giornalisti occidentali in Iraq irachena che Nader Birca la capitale della
Del Qatar leggi di questa Regione del Kurdistan iracheno indipendente autonomo
Con la portavoce della leadership curda per capire un po'quali sarebbero le intenzioni
Dunque scrive il Washington post rinviato Haider bella nel Kurdistan iracheno
Per molti pur dire che ne è arrivato il momento agli inizi di giugno il Presidente del Cappelletti Barzani ha convocato il venticinque settembre prossimo un al referendum non vincolante protezione
Sull'indipendenza della regione autonoma a maggioranza curda dell'Iraq
Una consultazione che però si estenderà anche oltre le frontiere del cappero oggi dell'Assessore del Kurdistan iracheno
Cioè anche nelle citate in cui cita nel nord dell'Iraq ricche di petrolio ma tecnicamente fuori dai confini però la cui sicurezza oggi è garantita dalle milizie curde dei peshmerga
Per Massoud Barzani e i suoi alleati questo è il punto di arrivo a fronte dopo decenni di lotta politica che di denunce
Per il Governo centrale di Baghdad si tratta invece di una pessima notizia che mette ancor più a rischio unità territoriale di uno Stato già fragile
Nei giorni scorsi ADER Billè col punto la portavoce del K R.G. punto del Governo regionale del Kurdistan ha incontrato rappresentanza di giornalisti inviati occidentali a quel punto firma regionali sul Washington post
Per esplicare le ragioni del referendum contestualizzando prima prospettiva storica di ampio respiro
Aperte le virgolette la dichiarazione dalla portavoce curda a termine oggi dice il Medioriente essa affrontando cambiamenti radicali
Già all'indomani della prima guerra mondiale e alla fine dell'Impero ottomano con le mappe del Medioriente ridisegnati i curdi rimasto senza uno Stato cento anni fa i curdi furono solo spettatori di quanto accadde che oggi non si ripeterà
Secondo il Washington fine situazione secondo consento posto ci sono non meno di trenta milioni di persone di etnia curda sparsi in quattro Paesi
Torchia Siria irachene in particolare ma solo nel Vangelo autonoma del Kurdistan iracheno possono già governasse autonomamente oltre al ruolo che svolgono le milizie curde dei peshmerga nella lotta li SIS
Sostenute se mi permette finanziariamente anche dagli Stati Uniti e questo nonostante le proteste che l'Iraq
Curda dunque
Che cosa va detto all'indomani dell'invasione dell'Iraq della caduta di Saddam la leadership curda non fece pressioni per un ponte non indipendenza subito
Anzi nel due mila cinque curdi iracheni sottoscrissero nuovo Costituzione che prefigurava faceva nascere un Iraq federale democratico molti etico e molti religioso
Ma la successione delle crisi degli anni successivi annacquato con in prospettiva per i curdi
Secondo la portavoce curda citate dal Washington post riapriamo virgolette anche se dovesse prevalere il sì all'indipendenza né il voto del referendum nel Kurdistan era che era del venticinque settembre
Il Governo autonoma del Kurdistan iracheno non dichiarerà indipendenza il giorno dopo anzi il nostro obiettivo ultimo spiega è quello di arrivare ad un accordo negoziato con il Governo dibattere guidato da Abbati Dal Prà ed elaborati
Il quale Abbati scrive ancora il Washington post ha già manifestato la sua netta contrarietà non solo sulla data sulla sul timing deroga data referendarie con sé la sua mettono adatta
Ma avvertendo anche che una estensione del referendum ma anche al di fuori delle aree comprese dei confini del K leggi
Del governo regionale del Kurdistan come la città di Kirkuk è da ritenersi assolutamente illegale
L'Unione europea ha chiesto la leadership irachena di non intraprendere passi unilaterali dunque cautela e Nazioni Unite si sono chiamate fuori hanno preso le distanze da un qualsiasi ruolo nello svolgimento l'indizione di un referendum di questo tipo
Per conto dall'altra parte per Dipartimento di Stato dell'Amministrazione Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti sostengono un Iraq stabile unito federale e democratico
Avvertendo che lo svolgimento di un referendum così in tal senso il rischio di estro distrazione rispetto la priorità numero uno adesso cioè la sconfitta dello Stato islamico
Noi sappiamo conclude la portavoce del Governo turco dirlo curdo di Erbil in Iraq
Noi sappiamo che c'è una forte avversione nei confronti dei movimenti indipendentisti comunque nel mondo nessuno vorrebbe che le frontiere cambiassero e che niente grandi in assoluto ma il cambiamento dice oggi è inevitabile
Fine citazione questa la chiacchierata del il colloquio con a
Del giornalista del Washington post ad Erbil con la portavoce del governo autonomo del Kurdistan iracheno del cantiere PCI
Dunque a proposito lasciamo il Washington post arrestato sul tema delle ricchezze petrolifere che cerchiamo un po'di pontificare anche passiamo da Washington posta Force
Richiesta di economia americana che naturalmente va subito al sodo il voto in corde sa potrebbe cambiare sia il Medioriente che il mercato del petrolio
L'articolo del del quindici giugno scorso è firmata da un'ardita con una lista specializzate in termini di sicurezza ed diverso ma a cavallo tra sinergie
E geopolitica insomma i curdi sono un gruppo etnico distinto distribuito tra idea che l'Iraq Siria e Turchia innanzitutto
Negli ultimi trentacinque anni prosegue forse incubi sono stati perseguitati da Saddam Hussein dal Governo turco in particolare come minaccia al nazionalismo arabo e al nazionalismo turco
Percentualmente i curdi sono in prima linea contro lo Stato islamico che il Governo si diano di Assad contemporaneamente
Danni i curdi agogna no la propria indipendenza dal due mila cinque si autogoverno nel caldissima ragiona Gorno anche il capo a regime il Governo regionale del Kurdistan in Iraq
Pochi giorni fa la leadership curda era che è una ha compiuto un passo forte in avanti con la convocazione di un referendum per l'indipendenza di questa regione autonoma del
Kurdistan iracheno da tenersi il venticinque settembre prossimo il camper regia appunto il Governo regionale del Kurdistan gode già di una sua autonomia nelle regioni a maggioranza curda che amministra ma
Ci sono aree contese al di fuori dei suoi confini come lecita richiede Cocchi Cangemi si sa che ma Morra che oggi sono state arrivo occupate dai peshmerga curdi che hanno sconfitto che cacciato
Dal territorio lo Stato islamico che l'aveva contro che lei aveva prese controllate
Questo voto per indipendenza potrebbe oggi ridisegnare la mappa del Medioriente i cui confini tutto sommato sonno Sante la successione di guerre crisi sono rimasti più o meno piuttosto immutate dal mille novecentonovantadue
Damiano centoventidue la nascita di uno Stato curdo poi cambierebbe in maniera significativa in particolare il mercato globale del petrolio andiamo alle cifre secondo l'articolo di Forbes
Secondo di accordi formali sottoscritti con il Governo centrale per quanto riguarda la ripartizione delle risorse in territorio dell'Iraq
Il Carapella legittimo riccamente controllerebbe il sei per cento delle riserve petrolifere totali dell'Iraq irrealtà però con la situazione alla luce della situazione recente sul territorio
Che con l'occupazione recente in particolare delle aree di Kirkuk chiedere sono ingenti riserve
Le risorse il suo controllo di petrolio sardi lei ebbe al venti per cento un Kurdistan iracheno indipendente avrebbe il controllo teorica mi ente di ventotto virgola cinque milioni di barili di petrolio che sarebbe tra le principali e poi si produttori al mondo scavalcando addirittura
La produzione della Nigeria
Con le sue capacità di autogoverno di autodifesa in Iraq il carattere oggi è una delle opzioni in meno distruttive nell'alta volatilità dei mercati genetici dunque qualche capacità la già dimostrata
Dall'altra parte però non è detto perché in un contesto così variabile i curdi potrebbero causare ancor più volatilità
Perché il Governo regionale del Kurdistan dell'Iraq che ha dimostrato anche troppo grandi capacità diplomatiche e commerciali diversificando tutti i propri partner perfino facendo affari con Israele cosa che i Paesi arabi non fanno clandestinamente via Malta e all'insaputa del Governo di Baghdad
Un Governo curdo indipendente ricco di petrolio e così disinvolto nei propri commerci potrebbe anche diventare di fatto un ulteriore fonte di destabilizzazione nella regione sia per la Regione che per il mercato petrolifero insomma
Uno Stato canaglia
L'articolo della rivista economica americana Forbes del quindici giugno scorso dedicate alle prospettive di un Kurdistan iracheno indipendente alla luce della convocazione da parte del Presidente del Cal per legge ma su Bazzani
Di un referendum per l'indipendenza nella sua regione da tenersi il venticinque settembre prossimo si chiude qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitico insoluto il ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Venditti risentiamo lunedì mattina alle ore sette
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