Presentazione de il saggio di Giulio Rapposelli: "Quell’Ateismo è Umanismo" (Di Felice)

L'occasione per ringraziare sin da ora tutti gli intervenuti e in particolar modo ora signora Rossella ringrazio Rossella perché
Non solo per aver condiviso questa presentazione con la casa editrice che rappresento ma soprattutto
Per essersi affidata un po'di tempo fa
Alla mia casa editrice con la casetta dice molto giovane a sette anni di vita che è nata con una grandissima vocazione verso la cui sia e la narrativa della mediterranei tanto però quando Rossella è venuta e mi ha fatto conoscere Giulio Rapposelli anche attraverso
Che non ho avuto il piacere di conoscere personalmente proprio in seguito conosciuto anche attraverso il racconto e la stima di tantissime persone che invece l'anno conosciuto
Non potevo assolutamente non pubblicare la sua opera perché è un grandissimo segno di incoraggiamento per la mia giovane impresa e perché è un po'questo questa pubblicazione seppur sia una un libro molto piccolo ma è molto incisivo molto intenso e ripropone al lettore una serie di interrogativi
Che sono stati naturalmente affrontati in passato ampiamente ma sono estremamente attuali quindi è un libro che ha una sua attualità
E aiuta il lettore a orientarsi in alcune questioni fondamentali che sono
Sicuramente fanno parte della complessità di questo mondo contemporaneo
Come ho detto prima è un breve testo ma è un testo che può essere definito una confessione a cuore a fare tutto
Senza vere quelle pretese rigidamente accademiche ma appunto si rivolgono hanno la la capacità di rivolgersi sia a un pubblico specialistico ma anche a chi segue semplicemente con dinamismo quella che la vita intellettuale
Della del nostro della nostra contemporaneità
Quindi può essere definito una sorta di testamento morale o spirituali chi Giulio Rapposelli che ha avuto una grandissima sì esperienza un grandissimo percorso da scrittore
Lui stesso in questo libro definisce questo lavoro un lavoro che è nato da un complesso di idee intuizione riflessioni che Amato lato nel tempo e che aveva in mente in modo disordinato e che gli capitava di sostenere occasionalmente nelle discussioni su questo argomento
Naturalmente ci sono delle tematiche molto importanti che vengono affrontate egli fa
Capo fa proprio il concetto di età della ragione per stimolare appunto il lettore su alcuni questioni
Che sembrano solo apparentemente superate
E ripropone il il l'eterno dilemma tra la fede in Dio e la religione o meglio tra sistema religiosi intesa proprio come questa conoscenza Cosmo Corcos mo'conica che per molto tempo
Ha orientato anche l'azione politica
E comunque le percezioni del mondo dell'individuo individuo o collettività che sia
Questi quindi Rapposelli in questo piccolo libricino a questo merito di Ricupero deriso recuperare la religione ma chi intenda la quali sistema e quindi quale elemento
Tra virgolette di antro popoli esserci di formazione dell'uomo
Della sua cultura ed è una terna estremamente attuale se pensiamo anche che
Questo grande paradigma della secolarizzazione no che è stato quasi un paradigma imperante per tanto tempo
è è un pochino soprattutto e giardino assentato in crisi con questo fenomeno della rinascita del religioso o comunque di questo scontro confronto tra vari sistemi religiosi culturali
Naturalmente in questo saggio subentra poi il concetto di atti o
Che lungi dall'essere definito un reietto una persona che non è portatrice di valori ne recupera in esso saggio tutto il valore umano e spirituale che Giulio Rapposelli insomma è una testimonianza in se ne fa tramite
Quindi perché ho voluto pubblicare questo lavoro ovviamente non entro nel merito perché e ci sono degli ottimi relatori che anzi mi pongo un atteggiamento io ascolto perché da un punto di vista editoriale alle casse Dietrich è incentrata su quelle su quelle pubblicazioni che non vogliono tanto da essere un diversivo o comunque un
Una letteratura che poggia la scrittura soltanto su un criterio di piacevolezza ma vuole anche promuovere
Quella letteratura impegnata anche attraverso la forma saggistica che possa portare dei contenuti edificante o comunque orientare lettore aiutarci
A orientarci appunto a stimolare la riflessione in questa contemporaneità
Che e sempre più complessa per cui l'editoria come un filtro che possa in qualche modo
Aiutare e accrescere quello che il nostro immaginario collettivo quindi grazie per la soltanto un saluto ringrazio di nuovo la signora Rossella per aver condiviso anche questa presentazione
Con la mia casi ti c'è un grande segno di incoraggiamento grazie
Passo la parola
Grazie
Questo sì questo
Mi aggancio alle parole della di Valeria a Di Felice
E ringrazio una famiglia Rapposelli per avermi invitato a presentare il libro di Giulio
E Giulio in caro collega Mara
A prima di tutto un caro amico e nel momento stesso in cui io ho cominciato la lettura di questo di questa sua opera ultima e come se mi fossi trovata
Immersa in un remi ca
La di ma di una caratteristica proprio di un tratto di Di Giulio
E che mi piace condividere con voi in sala essendo somma pensare appesantire moltissimi amici tic Giulio ed è quello della di questa sua capacità mia di riuscire ad aprire
A delle finestre di dialogo
Con l'interlocutore e quindi di queste lunghe conversazioni pomeridiane su temi che riguardavano proprio aspetti anche proprio della dell'esistenza dell'uomo
E in in questo in questo libro ritrovato proprio
A questa finestra di dialogo e che Giulio ha voluto portare avanti con all'interlocutore
Su temi importanti che si collocano in uno spazio particolare della nostra esistenza
E e quindi diciamo che utilizzando appunto il termine in cui Giulio apre questo libro che è quello dell'età della ragione direi che questo testo si colloca proprio non in uno stadio che seguendo la la linea di quello che è ormai famoso psicanalista Iuliano
Parlò in un masso opera del mille novecentotrenta
Stati della vita collocò nella terza e quarta vita dove praticamente
Ci ritroviamo a confrontarci con un'interrogazione rispetto a tutto quello che è un investimento che abbiamo compiuto della nostra vita
Sotto la spinta come anche della maturità sessuale che ci porta poi comunque a cercare di raggiungere degli obiettivi e costruire delle
Delle vie
E in ma in questo in questo libro io ho trovato un grande spirito libero Houllier uno spirito libero che nasce proprio da un ma
Da un coraggio di ricerca di se stessi e questa questa ditta ricerca di se stessi a una ricerca libera perché è una ricerca che da al di là di quello che può essere il nostro rapporto
Con la nostra famiglia o quello che può essere a nostalgie Rita genetica
O quello che può essere
Diciamo il nostro destino ed è questa una grande libertà un grande atto di di coraggio e nel libero praticamente vediamo come
Questo lì e vediamo nel libro come in realtà emerge una visione matura di quello che può essere il rapporto dell'uomo con il divino con la spiritualità
In questa ricerca di di fede ma anche di apertura e di ipotesi di nella di una visione atea
E questa maturità che in realtà si distingue danno adultità possiamo
Definirla una parte collegata al fatto che spesso
Noi seguiamo una una via in cui sia affidiamo un po'alla nostra crescita biologica
E non e non ci interroghiamo e Giulio parla appunto utilizza spesso questo termine che ritorna nella nel suo libro di consapevolezza e in questa consapevolezza Luini effettivamente
Vuole vuole portare
Verso un a un'interrogazione di come molte volte noi ci affidiamo alla fede
E questa sede che poi è mossa da un sentimentalismo
E da una da una visione quasi di
Protezione dove spesso non
Ci affidiamo anche a quelli che s'sono dei delitti ci affidiamo a quelle che sono delle
Diciamo delle delle regole no anche della rigido secca
Senza sapere nemmeno esattamente di che cosa stiamo parlando di quella che può essere la simbologia che
A che detti anni ha poi dietro tutto questo
Filone religioso e teologico e e quindi ecco insomma sarebbe bello appunto
Potere anche con voi conversare e quindi per aprire anche una un dibattito su questi temi estremamente importanti
Perché spesso ci ritroviamo diciamo a volte a compie delle scelte delle decisioni nella vita
Che non sono poi sempre accompagnate da una profonda consapevolezza e dico questa cosa proprio così perché una cosa che mi è successa poco tempo fa e e quindi mi ha profondamente colpito di quanto a volte noi
Assorbiamo determinati simboli simboli senza neanche interrogarci del perché
E chiedo in sala proprio se alcuni di voi sanno qual è il significato dell'uovo di Pasqua
No che cosa rappresenta
E scopriamo che praticamente quasi nessuno lo sa il bambino collega ma la cioccolata ma in realtà è una simbologia molto importante
E questo è una nota che Giulio riporta nella nel suo libro cioè come invito a ricercare perché nel momento stesso in cui
Ci interroghiamo con la nostra esistenza dobbiamo anche sapere che cosa abbiamo davanti quindi porsi rispetto alla vita attraverso anche un rapporto
Logico razionale e scientifico intuitivo e quindi da dati questa risposta in realtà l'uovo di Pasqua nell'ambito del cristianesimo cose sono andate a leggere pure io hanno onestamente perché non lo sapevo neanche io questa cosa
Una paziente catechista portò questo problema dei bambini non sapevano che cosa era l'uovo di Pasqua e lì a cui si interrogazione che neanche io lo sapevo che cos'era l'uovo di Pasqua
E vengo a scoprire che l'uovo di Pasqua praticamente è il simbolo della
Della risurrezione di Gesù Cristo ossia l'uovo sappiamo nelle tradizioni delle culture che è un comma unico uno un simbolo oggetto di vita
In questo caso il sepolcro di pietra sarebbe un qualcosa che inerme cioè che non significa nulla no di niente di che come nuovo può essere rappresentato da un sasso o che non rappresentano nulla ma che invece poi da questo sepolcro Ceglie contiene il corpo di Cristo e c'è la risurrezione quindi anche il nuovo contiene la vita e da qui poi viene preso come simbolo
Della diciamo della religiosi della diciamo come simbolo della risurrezione questo per dire che nel nel libro ho ritrovato riscontrato molti riferimenti Di Giulio ha questa inconsapevolezza Novati chi si pone
Rispetto o diciamo al rapporto con il divino con
Con quello che può essere una conoscenza diciamo anche proprio della
Della della del proprio esistere e della fede
E quindi in questo libro c'è questo percorso che tiene comunque
Portata avanti da Giulio molto interessante dove lui praticamente attraverso uno studio Dellas storicità delle religioni
Svolta in una maniera molto molto sintetica molto interessante e lui arriva poi acconcia al suo all'interpretazione del suo concetto Diaz
ISMU e questo concetto di ateismo Luino definisce umanissimo ed è interessante proprio vedere come lui si è arrivati a questo percorso a questa conclusione
E io adesso dà un'interpretazione
Rispetto a quello che passa la mia visione di anni psicologa psicoterapeuta perché vinte spiego certa perché diciamo che questo libro ha una matrice di filosofica teologica molto molto forte molto spiccata
E e quello che diciamo lui fa di riferimento e partire dal fatto che il il rapporto con la spiritualità
La spiritualità non intesa tanto come
Spiritualismo e quindi non come un rapporto con il magico ma una spiritualità intesa proprio come Energia
E quindi si ricollega a quello che era un rapporto delle culture nata primitive con
I loro con la forza della natura
Quindi vediamo che nelle culture primitive c'era questo concetto della dell'animismo e quindi questo ricordo questo riconoscere nella nella natura una forza
Una forza che poi a un certo punto diviene vissuta con uno spirito da uno spirito di viene praticamente come qualcosa di sacro
Al quale poi iniziava questa sorta di adorazione
E Giulio riprende almeno questa è la mia interpretazione perché questo libro che
Diciamo può avere diverse letture interpretative però questo al percorso che io cercato di contenere il Tura
Del del libro di Giulio che praticamente lui fa questo passo indietro di Sciacca io voglio partire da questo rapporto della
Dell'uomo primitivo con ma la forza della natura
La forza della natura che praticamente si ricollega a quello che il nostro rapporto con all'universo
Perché in realtà l'uomo e l'universo un tutt'uno e lui si rifà quindi a quella che è l'Amia meccanica quantistica
E quindi alla diciamo alla visione di di assai una che dice appunto che l'Energia ed vibrazione la vibrazione Energia quindi la materia viene collegata all'Energia
Quindi attraverso praticamente un un rapporto profondamente spiccato con ciò che è scientifico quindi con un pensiero logico scientifico
Che chiede una verifica reale dei dati e che quindi toglie di mezzo tutto ciò che può essere non verificabile e di non
Spirituale
è inteso proprio come spiritualismo come magia come paranormale come qualcosa che possiamo
Non ma non di mondi mostra bile e Luigi praticamente ma fa questo collegamento e dice
Io almeno questa mia interpretazione e riconosco nella nella natura una forza enorme e e quindi perché la natura a queste energie a questa legge in materia
Il mio attivismo è una tesi in modo che si ricollega un aspetto di un manierismo quindi è una è una visione che può era trascendere verso l'amore e quindi un amore verso la natura quindi passiamo da un individuale a un collettivo
Quindi è molto interessante come diciamo su ma diciamo come Luisa arriva a questa conclusione però
Ribadisco che a una conclusione è che io sono arrivata operando delle niente riflessioni perché naturalmente poi terrà molto anche a quella che è la visione di
Di Marcello Rinaldi che diciamo come esperto insomma anche lui fidi filosofico si potrà dare anche una visione nonché come rappresentante della sessione
Negli atti è una visione anche altra perché questa
è a un un'interpretazione possibile
E e quindi ecco questo questo libro è un libro che
Mi ha colpito anche proprio che la semplicità del del linguaggio e quindi anche per chi non non è addentro alla materia della della scienza alla materia della
Filosofia e della Tunisia a modo effettivamente di operare delle riflessioni che
Ci portano punta a pensare di no compiere delle
Dei pensieri su questo su questa tesi MO e poi ecco insomma l'aspetto poi
Legato a un riconoscimento che nel pensiero scientifico c'è anche una un ammanco legamento no
Con l'intuizione e le intuizione e quello che ci consente di andare
A vedere anche a un pochino oltre no
Ora per Santon poi il terzo occhio che ci può consentire di guardare oltre oltre il simbolo e quindi nella
A me diciamo in quella che poi bisogna diciamo è la quantistica abbiamo posto possiamo trovare proprio un
Una una forma di attivismo che cita poco questa questa visione
Umana
Se il
Sì così grazie
Però
Mentre
Grazie
Ciò
Chiaro
Grazie
L'umile un umile socio UVAR Unione ATE che penso voi conosciate nove
Ma io la butto un po'sul pratico ma casi dove racconta un episodio Simone Margherita che è stata nostra presidente onoraria hai avuto la fortuna di conoscere l'angelo domandato ma secondo tema che cos'è l'anima elementi spose l'anima il cervello
E quindi i questa riposta c'è tutto secondo me
Perché il cervello ci mette in collegamento con la natura con l'universo e con tutte le nostre mozioni le paura le gioie e dolori l'amore quindi eccola là insomma cervello e la nostra spiritualità quella degli altri
Dicevo la butto sul pratico perché noi siamo il volo la insomma io mi ritengo un atto è un po'involuto alza sono essi abbiamo fatto noi somali sono noi che facciamo parte di questa associazione abbiamo fatto un po'una scelta
Quella di essere atei quindi non è una cosa così di oggi non c'è niente da fare faccio parte dell'UE ma siamo evoluti ma consapevoli
E io aggiungo anche praticanti cioè noi pratichiamo l'ateismo cioè diffondendo naturalmente
La cultura atea abbiamo c'è una casa editrice che si chiama nessun dopo ma quindi traducendo libri che dico che su questo tema che in Italia mancano completamente
E cercando di arginare un pochino che quella che secondo me una deriva clericale confessionale di questo Paese
Purtroppo l'essere umano è spinto a credere in un Dio
Io sono stato spesso nel sud-est ogni anno vanno vado nel sud-est asiatico Interlandi presenti novantotto per cento delle persone buddista
Però vedo che fanno le se ne templi buddisti credo che se non si esprime la stessa cosa che facciamo che facciamo noi che fanno che fanno gli ebrei che faremo sul ma nelle moschee
Sito non è stato pure loro si inginocchiano insomma non c'è il prete c'è il monaco quindi
La si trovano sente il bisogno di prostrata sì inginocchiarsi l'accendersi non c'è niente da fare anche perché insomma
A condizione che vive un po'un po'meschina non non non sappiamo perché siamo nati non abbiamo chiesto di venire al mondo soprattutto non sapremo quando moriremo io potrei morire anche tra due minuti uscito di qua speriamo di no
E
Non sappiamo quando ma anche se lo sapessimo sarebbe pure peggio credo no se sapessimo Bonomo moriremo sono sarebbe peggio francamente
Attacca Emma perché la vita bella comunque
E quindi l'uomo non sa niente poi a poco dalla sofferenza perché magari uno non muore mai che in ogni meno male che insomma purtroppo loro Tina letto magari inchiodato per dieci anni
E quindi
L'abbiamo avuto essere un po'praticanti cioè che è il punto arginare questo Stato confessionale
Perché qui in Italia è tutto un po'un miscuglio perché è chiaro che non è attivo veramente chi è credente lo è fregandosene abbastanza come anche dice il libro andando a messa Natale Pasqua facendo il battesimo per i figli
Ho conosciuto moltissime coppie quando facciamo i banchetti per strada che dicono
Che hanno battezzati figli perché sono i suoceri non davano in regalo Bernardis Gallo
Per il matrimonio insomma per il battesimo
Quindi siamo un paese un po'così di gente poco convinta sia nell'attivismo che nel credere comunque abbiamo questi riti
E quindi ci siamo domandati insomma che volevamo volevamo un paese un po'più laico anche perché non è possibile che una persona inchiodata letto uno respiratore per morire e debba andare in Svizzera oppure per aspettano la legge sulle unioni civili se aspettare trent'anni per avere una legge poi molto clericale perché
Per rimettere fa riferimento all'articolo due cioè alle formazioni sociali specifiche cioè chi fa due uomini o donne che fanno un'unione civile
Danno vita a una formazione sociale specifica perché la famiglia è una cosa in tocca non si può toccare la famiglia è una cosa sacra
E quindi
Lo vogliamo un po'creare una differenza tra credenti e non credenti Ino credenti affidano la loro vita
Naturalmente alla loro coscienza
Si autodeterminare credente
Si affida alla volontà di un Dio
E quindi a me spiace perché ci fosse un po'questa divisione questa separazione tra due cose non fosse tutto così molto molto confuso molto molto vago perché questa vaghezza da poi origine a appunto a uno stato così
Clericale piegato alla la volontà di una chiesa
Che secondo me di spirito nel nostro caso la Chiesa cattolica per parlarci chiaro che di spirituale secondo me ha ben poco insomma
Molto attaccata al danaro al potere all'otto per mille ai vantaggi che ne dà il concordato liberamente molto poco molto poco spirituale
E quindi secondo me la sono mano non ha bisogno di nessun Dio perché trova in sede tutte le forze per poter per poter forse pratiche spirituali per poter vivere
Ecco
Questa tutto
Consiglio era facile
No voglio intervenire subito perché mi voglio ricollegare
A quest'ultima parte che che ha letto e commentato Rossella no
Dopo aver letto il libro di Giulio me è capitato
Di di leggere un un ministro un saggio di Vito Mancuso che penso conoscete tutti
Teologo laico un po'fuori dagli schermi
Saggion molto interessante che essi che anche il ponderoso che si chiama Dio e il suo destino
Fa tutto un excursus sulla sulla religione la Patrice dica al vecchio testo il Nuovo Testamento distruggere un certo senso l'idea di TV che è stata costruita dalla Chiesa dal potere
Ci dà anche un sacco di informazioni essendo uno studioso insomma sicuramente di grande profondità
Su le scritture le contraddizioni delle scritture le verità e non verità
Aneddoti di tutti i testi di tutti i tipi insomma quindi
Io sono un socio Wardak comunque loro l'ho ritenuto la lettura
Molto interessante no per esempio per dirne una no quando lui parla di di di di Costantino mi sembra il Consiglio dice a dove si dove c'era lo scontro fra
La
La trinità no accettare Iddio come essere uno e trino
Oppure
Il concetto di di o unico no ci fu uno scontro che non fu solo solo teologico nonché poi durò anche ter centinaia di anni insomma
Devi dire anche gente mandata al rogo scomunicato insomma perché era un argomento molto ma non solo a livello teologico l'imperatore era contrario all'idea della Trinità perché era contraria all'idea della Trinità
Perché se Dio era uno assoluto eccetera il modello dell'imperatore unico un uomo al comando e invece la trinità ieri mescolava un po'le carte in tavola e quindi non gli piaceva tanto insomma no
Questo per raccontare una piccolissima cosa del delle tante
Che delle tante informazioni osservazioni a che appunto sono in questo libro
Dopodiché a un certo punto serviva
Saliva a parlare di ateismo no
E qui
Come dire io o qualche qualche dubbio me lo pongo sul la
Perché verso la fine di un trattato anche così
Sfaccettato interessante ricco di informazioni di s'mitizzazione etc si liquida la faccenda veramente in maniera secondo me
Subdola insomma direi quasi no
E vi leggo qualcosa l'attivismo si divide in due possibilità teoretiche molto diverse tra loro l'ateismo nichilista dico o materiali stico che nega la trascendenza e l'attivismo spirituale ora per ateismo spirituale lasciava parte perché lui
Considera una specie di attivismo religioso che però non si fa a un'entità divina un po'buddismo Gianni ISMU ma ha un
A un'entità totale insomma cioè una specie di religione senza un divano quindi
Parliamo di attivismo nichilista dico o materia distico che sarebbe se poi l'oggetto della della nostra discussione di oggi
Negando l'esistenza di un principio divino rispetto al mondo e quindi ogni forma di trascendenza l'autismo Nichi stico e a mio avviso necessariamente condotto a negare il primato dell'etica
Del dover essere ideale rispetto all'essere reale e questo è per me il suo più grande limite se infatti non c'è altra realtà che questa governata
Da una forza perché mai bene la giustizia dovrebbero considerare come costituito generalmente superiori rispetto al male all'ingiustizia
Chissà perché
Insomma un contentino ce lo dà ovviamente non voglio affermare che coloro che abbracciano teoricamente il modello dell'attivismo nichilista siano persone prive di etica anzi tra loro conosco persone esemplari fortuna
Però ecco questa è una critica che penso s'sia molto perché l'ho sentita già altre volte cioè
Se non c'è Dio se non c'è una visione spirituale che si rifà una religione non può esistere un'etica e quindi la vita si riduce a una specie di lotta di tutti contro tutti
Addirittura anche il diritto secondo Mancuso ne verrebbe coinvolto in quanto diventerebbe il regno della della convenienza insomma no
Ecco mi sembra che ecco in tutto questo saggio fra l'altro interessantissimo questa parte sia assolutamente superficiale e carente
In questo appunto
Vedo una comunque una risposta o
Comunque una riflessione più approfondita più nel nel capitolo sesto del libro di Giulio
Che parla di un'etica laica esclusivamente umana in cui appunto non è che nell'assenza di Dio non c'è un'etica anzi si ripropone e anche con maggior forza il i il senso dell'autostima e del valore collettivo dell'etica insomma un'etica terrà Lenna nonna ri
Non utilitaristica ho rifatto un mondo superiore no
Dice Giulio
Ora per vera convenienza non va inteso quel tipo di vantaggio personale conseguente un nostro comportamento nei mio pe relativo alla convenienza immediata personale ma quel vantaggio finale a lungo termine conclusivo del nostro agire
Ecco io penso che in questa riflessione che è svolta nel in quest'ultimo capitolo del libro di Giulio
Ecco sia necessario rifletterci e forse anche
Approfondire una somma svilupparla ulteriormente ecco perché ecco non può essere
Una critica ragionevole fondata e che viene continuamente riproposta contro chi insomma in maniera razionale insomma rifiutavo a rigettato un'idea di Dio e divino
Non può essere una critica quella che
In assenza della riconoscimento del divino non può esistere un'entità ecco
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