"Uscire dalla crisi. Costruire il futuro"

Gli atti la parte centrale nella sala
I compagni che sa tracciare provvederò a a sedersi lungo
I posti anche la parte superiore del
Per nella sala e libera
Perché incominciamo subito i lavori
La galleria disponibile per i compagni volesse accomodarsi in galleria
Scusate
Bene direi che possiamo cominciare sei compagni che sono ai lati possono salire
Anch'esso
Ringraziamo prima di tutto tutti gli amici i compagni
Che sono venuti da fuori Roma molti di voi hanno affrontato un viaggio anche lungo e quindi questa manifestazione di carattere nazionale è la presenza di questi compagni Lita
Un rilievo ancora maggiore voglio ringraziare a nome di Alleanza riformista i numerosi numerose autorità e numerosi esponente del partito socialista presenti il capogruppo al Senato Gennaro Acquaviva il vice segretario Gianni De Michelis senatore Gino Giugni
L'onorevole Valdo Spini ministro conte l'onorevole maccheroni l'onorevole Romiti dal senatore Casoli l'onorevole Potì l'onorevole Lenoci senatore Cicchitto
L'onorevole Dell'unto l'onorevole buffoni l'onorevole Sollazzo
Il senatore Fabbri
L'onorevole Pellicani del PDS io ringrazio molto particolare
Onorevole Pappalardo del partito socialdemocratico
Naturalmente essendo il Alleanza Riformista Stato ha fondato da poco da un gruppo di parlamentari socialisti ed essendo noi
Abbastanza numerosi non prenderemo tutti la parola a nome nostro parleranno alcuni di noi abbiamo adottato un criterio di divisione di rappresentanza geografica quindi quelli che tra noi parleranno rappresenteranno naturalmente le idee che sono maturate in questi mesi di confronto e di discussione tra di noi
Do la parola per l'introduzione all'amico e compagno Enrico Boselli presidente della regione Emilia Romagna
Grazie
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti voi
Gli amici
I compagni
Compagni che appartengono
La maggioranza del partito la minoranza che sono intervenuti stamane io vorrei ovviamente anche ringraziare la stampa che ha già preventivamente dato risalto e attenzione a questa nostra iniziativa come diceva Beppe Garessio
Questa mattina
A due mesi dalla propria nascita l'associazione per l'alleanza riformista presente a se stessa il suo programma e le sue proposte
Debbo però subito dare una delusione rispetto a quello che si è detto eletto su di noi
Non siamo qui
Per fondare una corrente
Né per stipulare un patto generazionale
In questo momento non si sente un grande bisogno di nuove correnti e di patti generazionali mi sembrano francamente al di sotto di ciò di cui il partito ha bisogno
Il problema è forse più semplice
C'è la necessità di dare una voce comune a militanti e dirigenti che hanno formato la propria esperienza politica lungo un percorso iniziato nel mille novecentosettantasei
Anzi molti di noi hanno scelto la politica con il Midas ed il nuovo partito che nacque allora
E non si tratta né di reduci Isma'né di continuismo
Quello che ha unito molte generazioni socialiste e non solo nostra
E quello che rivendichiamo in questo momento è uno spazio alla innovazione
Allo sforzo per nuove politiche che ci facciano uscire dallo stato di torpore di immobilismo dagli schemi ripetitivi in cui il Partito dei socialisti sembra trovare
Ritengo che una delle ragioni della nostra crisi anzi forse quella fondamentale sì l'aveva rinunciato a progettare sia stato il venir meno di quello sforzo di rinnovamento che ha sempre costituito il tratto caratteristico del PSI nella Società italiana
E dunque fra le tante
Si è aperta una lacerazione al sistema dei partiti soprattutto fra noi e la società la gente con le proprie aspirazioni con la voglia di cambiamento che si respira nel Paese
Reagire a tutto ciò vuol dire riassegnare una funzione al Partito socialista
L'altro giorno sul Corriere della Sera l'autorevole come datore ci invitava allo scioglimento
Per la verità le sue ragioni andavano ben oltre l'orizzonte l'orizzonte di Tangentopoli e si legavano ad una più generale crisi del socialismo democratico in Europa
Paradossalmente scriveva
Quanto pensano in molti per la verità
Paradossalmente all'indomani della fine dell'illusione comunista con il crollo del muro di Berlino le socialdemocrazie sembrano essere travolte da quelle macerie
Su questo Panebianco probabilmente ha ragione
Ma la socialdemocrazia non coincide con i destini più o meno felici dei partiti che rappresentano della nostra Europa
Essa non è una formula è piuttosto un metodo di mediazione dei contrasti sociali e di sviluppo di nuovi rapporti e di nuovi equilibri di sistema
E dobbiamo domandarci tutti se davvero le regole del mercato non hanno più bisogno di essere temperate ha una forte iniziativa sociale che eviti soltanto un'esasperata rincorsa al profitto
Abbiamo voluto questo incontro per ricordare a noi stessi a qualche giorno dalla convocazione di un'assemblea nazionale decisiva che ci sono le energie poche ho tante la voglia e la volontà oltre che le ragioni per non disperdere un patrimonio di idee i programmi che ancora riteniamo siano di grande significato per la crescita democratica dell'Italia
Queste ragioni non si ritrovano solo dei cento anni di storia che abbiamo alle spalle ma anche e soprattutto in quelli trascorsi dal settantasei ad oggi insieme ai tanti errori e alle gravi difficoltà che abbiamo sottovalutato ci sono anche i grandi principi e positive realizzazione questa e la nostra parte di ragioni assolutamente non esclusive e penso comuni a tanti compagni che non sono qui stamani
Sono ragioni come vedete che superano a piedi pari ogni limite anagrafico e perciò spesso non possono essere ricomprese negli angusti limiti di una generazione
L'assemblea di oggi si svolge in un momento molto grave per la vita del partito un momento che non intendiamo né sottacere né sottovalutare
C'è innanzitutto un problema di credibilità nei confronti dell'opinione pubblica
C'è un danno per così dire elettorale
Di cui abbiamo registrato per ora solo i sintomi del voto parziale di ottobre e di dicembre ma che tutto lascia pensare sarà pesante e vistoso
E gli affetti sulla comunità socialista sono altrettanto visibili la perdita di iscritti e di aderenti del disorientamento dei militanti della incertezza della più grande parte dei compagni
Allorché le inchieste giudiziarie saranno portati a termine potremo valutare quanto di vero e quanto di falso c'era nelle accuse
Fin da ora si può dire però che il fenomeno della corruzione non è stato e non è solo un problema del partito sociali
Si lavora
Fin da ora si può dire che quel sistema può essere superato e sconfitto solo con radicali cambiamenti legislativi e dei metodi della politica
Non è un nostro compito giudicare stanno invece offrire una lettura politica di quanto è accaduto
E questa lettura ci porta a constatare che l'attacco rivolto al sistema dei partiti e alle sue degenerazioni
Costano e rispondere non soltanto in punto di diritto ma offrendo soluzioni politiche ad uno stato di crisi che alla lunga non poche rivelarsi pericoloso per le stesse istituzioni democratica
Ma accanto alla crisi di credibilità c'è quella che ritengo
Una altrettanto preoccupante e cioè l'incertezza di linea e di contenuti che ci riguarda come socialista
Sappiamo che gli equilibri del passato non sono più sufficienti
Sappiamo che la formula di questi anni quadri partito non può essere una prospettiva sulla quale incamminarsi a lungo
Sappiamo che la questione dei rapporti a sinistra si porrà sempre in maniera più urgente e necessaria
Tutto ciò però non basta
Senta uno sforzo per capire sul serio che cosa è cambiato sotto i nostri occhi in Italia perché sia aperta questa crisi e senza immaginare qualcosa di nuovo
Non possiamo oltremare lo sguardo dall'altra parte
Pensare che il malessere crescente sia destinato in modo razionale ad essere raccolto indirizzato verso una rivoluzione forte ma positiva del sistema politico
Abbiamo il dovere fare invece ogni sforzo per capire quanto accaduto per riflettere anche sugli aspetti più gravi e preoccupanti che questa nuova situazione
Ma ho l'impressione che la discussione fra noi si attardi ancora su vecchi schemi
Io me ne sono convinta ad esempio lo dico con rispetto
Quando al termine di uno e tanti incontri di questi giorni tre compagni che dirigono la maggioranza e la minoranza è stato annunciato che nell'arco di un pomeriggio si era raggiunta l'unità sul su di una nuova linea politica ovviamente evolutiva di quella fissata al congresso di Bari
In sostanza si proponeva di tirare le conseguenze politiche dall'ingresso del PDS nell'Internazionale
L'iniziativa comune in Italia dei tre partiti aderenti era giudicata danno vita per l'oggi e di domani
Io sono del tutto persuaso che l'unità a sinistra sia importante anzi decisiva
Ma sono altrettanto convinto che la somma algebrica di tre vecchi non fa e non farà da sola un nuovo
Non credo che superare le storiche divisioni le contrapposizioni
E le asprezze del passato recente sia sufficiente a creare un polo progressista che venga come tale percepito ed accettato dagli elettori
Il processo di formazione di una nuova forza che abbienza le capacità di essere in riferimento di un sistema politico soprattutto nella prospettiva di una riforma elettorale Crane da praticabile una vera alternanza non può ridursi ad una semplice somma
C'è bisogno di qualcosa di più e di più profondo
C'è bisogno di fare i conti con un Paese che è andato oltre il suo attuale sistema di rappresentanza
Ben venga quindi un rinnovato accordo a sinistra purché questo non sia inteso come una semplice ricollocazione geometrica del Partito socialista
Risposta che andiamo cercando alle nostre domande va oltre la dimensione dei puri e semplici equilibri politici e penso che questo problema non riguardi soltanto i socialisti ma più in generale la sinistra con le sue forze tradizionali o nuove che siano
Nessuno di noi ovviamente la pretesa stamattina
Di offrire una piattaforma per la nuova sinistra italiana
Vogliamo piuttosto avviare un metodo riprendere il figlio di ragionamenti che già sono stati accennando in altri tempi ma sono stati sovente dimenticati in omaggio ad un realismo che si rivolgeva ad una realtà che non c'è più
E questi ragionamenti devono necessariamente affrontare le questioni più importanti la riforma federalista dello Stato delle sue regole di funzionamento
Il rapporto tra la politica il sistema dei partiti le sue degenerazioni e le istituzioni lo stato sociale con i problemi della sua riforma
Nel corso di questi mesi che vengono giustamente definiti di transizione
Si è avviato un processo di revisione costituzionale assai ampio
La forma dello Stato
Le leggi elettorali il bicameralismo
L'equilibrio dei poteri e fra i poteri
E il punto di partenza è stato semplice
Potremmo dire che in modo ha reso più drammatico dalle circostanze esso ha raccolto le nostre intuizioni sulla grande riforma elaborate sul finire degli anni settanta
La novità è stata nel ruolo dell'agente
Che non si è più limitata a considerare prettamente la grande distanza tra sistema politico e società civile
Ma è iniziato ad esprimersi con un voto di protesta che ha sconvolto gli equilibri di regioni in mezza Italia
Nonostante questo la questione di fondo è aperta la forma dello Stato e ancora sospesa a mezzadria
La stessa commissione bicamerale non ha fatto passi avanti significativi e penso che anche il contributo socialista nel suo complesso sia risultato su questo molto debole e contraddittorio
Su questo terreno la strada che dovremmo percorrere con vigore convenzione e l'avvio di una riforma dello Stato delle sue istituzioni con un regionalismo al limite del federalismo
Non pensiamo di poter sfuggire a questo nodo
E già il problema più importante per mezza Italia quella che genericamente definiamo la Padania ricca forte si è sviluppata e dopo le percentuali del voto di protesta fanno tremare le vene ai polsi a chiunque penso che su questo punto dovremmo concentrare la più grande parte delle nostre energie
Definire precisare e proporre i caratteri di una nuova forma federale dello Stato coerente con i principi dell'unità ma che prenda atto delle differenze e sia in grado di condurre in un progetto di crescita l'intero Paese
D'altra parte le nostre elaborazioni di questi anni rappresentano un grande patrimonio
Sono coerenti con la nuova dimensione politica ed economica dell'Europa e con le principali scelte compiute per tutto il decennio degli anni settanta
E per restare più vicini si ricollegano le scelte che indicammo appuntita nel mille novecentonovanta
A Pontida dicemmo
L'identificazione fra se sede centrale di decisione e carattere nazionale ed unitario degli indirizzi perseguiti e spesso una pia illusione anche perché le nostre burocrazie che diventano in questo modo protagoniste incorporano interessi visioni talora ancora meno unitario di quelle che scaturirebbero dal sistema il più decentrato
Indirizzi che alimentano distacco inefficienze e ribellismo
Parlar male della burocrazia sin troppo facile siamo sicuri che la risposta sia tutta lì
Che non c'entri la nostra cultura politica
Che non c'entrino le nostre stesse idee su questioni essenziali quali sono quelle relative al rapporto fra eguaglianza diritti modi di tutela dell'una e dell'altra
Amato
Allora aggiungeva
Quando la Corte costituzionale dice
Che laddove ci sono di mezzo ambiente
Salute casa lì la regola deve essere eguale per tutti deve essere nazionale non fa vibrare una corda che sta anche dentro di noi
E cioè quand'è che due persone o due comunità sono eguali rispetto alla scuola alla sanità o alla casa
Quando hanno eguale libertà di organizzarsi come credono anche se ciò dà luogo a trattamenti diversi o quando hanno lo stesso trattamento stabilito direttamente dall'alto
Ovviamente ci sono tante variabili in gioco e non ha senso essere manichei
Un fatto è certo nei paesi dove ha più radicata cultura liberaldemocratica emersa come risposta tendenziale la prima se i Paesi nei quali gli ordinamenti democratici sono cresciuti nel ceppo degli Stati assoluti la risposta tendenziale è stata la seconda ed è stata o è stata ritenuta la risposta progressista
Ma è una risposta mimica delle Autonomie e delle diversità che queste portano con sé
Non è forse questo il cuore della vicenda che si è aperta in Italia
Non sono forse questi caratteri principali di un sentimento diffuso fra la gente e che certo rischia di sconfinare nell'egoismo nelle velleità separatiste autoritarie nella messa in discussione delle conquiste di questi anni
Ma non possiamo non ammettere tutti gli interrogativi che ci ponemmo a Pontida siano essenziali per la crescita della nostra democrazia e solo con la loro soluzione possiamo scongiurare il rischio di una frattura netta fra le due italie quella per intenderci che abbiamo visto balenare con il voto del cinque aprile
Dunque la presa d'atto delle differenze cresciuta in questi anni nella società italiana che solo un federalismo consapevole coerente con il carattere unitario questa è la soluzione della questione aperta davanti a noi
Sappiamo che rispetto delle diversità e difesa del principio della solidarietà vanno di pari passo perché non c'è alcun dubbio che una nuova organizzazione dello Stato deve proporsi di affrontare rispondere ad ambedue questi principi
Ma la crisi che stiamo vivendo
Investe le ragioni stesse dello scambio tra governanti e governati i principi della rappresentanza e dei suoi meccanismi sotto tiro sono i partiti come sono venuti a formarsi del dopoguerra e come si sono espressi nel corso della vita repubblicana tangentopoli mettendo a nudo le deviazioni ha dato impulso ad una polemica che già prima dell'esplodere degli scandali era dura è frontale
La critica alla partitocrazia la cui ascendenza Q culturale conservatrice è innegabile si è saldata con un attacco al Palazzo di matrice genericamente ed a volte confusamente progressisti
Così lottizzazione potere statale
Popolo dei partiti nella società sono diventati il bersaglio unico di un fuoco di sbarramento che chiede nuovi livelli di democrazia ma che rischia anche di rimettere in discussione quelli raggiunti
Voglio dire che la critica al sistema le sue ragioni profonde condivisibili ma essa e dovesse limitarsi alla contestazione potrebbe rischiare di lasciarli per il campo poteri forti e a corpi separati
Con le conseguenze che chiunque può facilmente immaginare tanto più problema è diventato grave dopo l'esplodere della questione morale
La critica da destra contro la partitocrazia e l'attacco di sinistra contro il Palazzo hanno trovato una drammatica conferma e l'alimento per un fuoco che può bruciare tutto
Ma qui dobbiamo intenderci
La risposta non può essere una meccanica difesa dei partiti così come sono e per due ragioni
La prima per quel e che quel che è in pericolo non sono in realtà i partiti ma la stessa mediazione politica
In contestazione oggi c'è qualcosa di ben più profondo degli apparati
L'attacco non è rivolto ai partiti ma ruolo stesso dove operare politico come strumento di mediazione e di rappresentanza
Altra grande questione sulla quale dovrà misurarsi il nostro partito e sulla quale dovremmo invitare a misurarsi gli altri
Che insieme a nuovi dovranno dare vita ad una nuova sinistra la questione della dimensione e del ruolo dello Stato sociale
E facile
Dopo il fallimento del socialismo reale sposare la libertà di mercato
E forte la tentazione di gettarsi alle spalle valori e tradizioni che per lungo tempo hanno animato la politica della sinistra
Dobbiamo però chiederci quanto il mercato da solo possa essere un regolatore del migliore sviluppo della comunità
Certamente miti e pregiudizi sulla opportunità dell'intervento pubblico sono alle nostre spalle ma rimane il problema delle diseguaglianze e della giustizia sociale
Quello che è in corso è un dibattito che non riguarda solo noi ma l'intera sinistra europea che cerca un punto di equilibrio dei rapporti fra Stato economia e protezione sociale
In questi dieci anni siamo rimasti probabilmente schiacciati fra due popoli il primo a difesa critica dello stato sociale con i suoi sprechi la sua inefficienza e dal fondo le sue ingiustizie
Il secondo uno stato sociale che la crescente modernizzazione neoliberista della società voleva ridotto ad un simulacro delle conquiste sociali di questo secolo
Sappiamo la formula perfetta di questo equilibrio non esiste e che si tratta di coniugare valori esigenze economiche e compatibilità crediamo però che sia possibile individuare un percorso di modernizzazione e di etica sociale congiunta in questo il governo Amato sta cercando una via è un esperimento che può aprire prospettive che non riguardano solo l'attuale equilibrio politico
Amato sta cercando di realizzare una presidenza del Consiglio socialista che vada oltre la mera governabilità per ridisegnare la mappa dei poteri economici del Paese della distribuzione della ricchezza
Siamo dunque sul terreno che coniuga politica rapporti sociali e valori
Il limite di questo governo è semmai quello di non essere riuscito a coinvolgere tutta la sinistra in un'azione che riguarda in terra la sinistra
O si tratta solo di far uscire il Paese dalla crisi gravissima che attraversa si tratta anche di fondare in questi mesi una sinistra di governo bene se questi sono i punti
Federalismo
Riforma del sistema politico
Rapporto dei partiti delle loro degenerazioni delle istituzioni riforma prescelta sullo Stato sociale se questi sono i punti sui quali una sinistra moderna rinnovata può crescere ci sono anche i problemi di casa nostra
E su questo vorrei fare un'ultima considerazione
Dobbiamo senza infingimenti e ipocrisie prendere atto che un ciclo politico si è concluso
Un compiuto giudizio su questo periodo storico potrà dare solo il congresso
Per intanto sappiamo che non va disperso un patrimonio acquisito in questi anni
Non possiamo tornare ad un metodo nel quale la tattica prevalga sulle ragioni della politica e nel quale gruppi perseguono unicamente la propria autotutela
Così come sappiamo
Che non possiamo negare a Bettino Craxi il merito delle battaglie vinte né la solidarietà
Sarebbe
Sarebbe profondamente ingiusto e sarebbe un grave errore politico
Sappiamo infine il dover rinnovare il partito pacche questa difficile scelta non può costituire un'occasione per rituali ismi ipocriti o per trasformismi risibili
Questo nostro convegno
Questo nostro convegno compagni vuole essere un modo per contribuire alla fase nuova che necessariamente dovrà aprirsi anzi che sia già aperti non abbiamo lezioni da impartire non abbiamo spazi da rivendicare
Sappiamo però che il rinnovamento che si impone non può passare da accordi mediazioni estranei dai problemi che ci propone una riflessione politica tanto profondo per parte nostra cercheremo di essere coerenti
Grazie
Grazie ricco
Ringraziamo anche per aver aperto con parole così sobrie ma incisive
Questa nostra manifestazione io ringrazio ancora alcuni parlamentari presenti che non ho citato prima che sono i deputati Maron Mauro Sanguinetti Rosa Filippini Michele Cortese Giuliano Cellini Biagio marzo Marte Ferrari
Il senatore Gigi Covatta
L'onorevole Lelio Lagorio al Parlamento europeo l'onorevole Giuliano Santarelli che poi anche Tonino Pirelli che non è parlamentare ma c'è ugualmente molto caro don ringraziamo di essere presente
Salutiamo al Presidente del Consiglio dei ministri Giuliano Amato
Veramente
Come
Considerate
Conteniamo ringraziamo Giuliano Amato che prenderà la parola al prossimo intervento do adesso la parola all'onorevole Riccardo Nencini
Stanno cercando di convincerci che ti socialisti iscritti al partito ce ne sono sempre meno ma l'incontro di questa mattina testimonia felicemente che siete e siamo ancora in molti
Vendite
Sette arrivati da mezza Italia
In una giornata difficile e vi ringraziamo anche per questo è molto poco ma la vostra presenza rinfresca che rinfranca anche nostri cuori
Tutto quello che è successo nel corso di questi ultimi anni ci porta a fare nostra una frase poco famosa di un grande fiorentino che era Niccolò Machiavelli
In questi momenti bisogna avere il coraggio scriveva di abbandonare Li Vecchi Castelli per le nuove su tutto quello che è successo fra il mille novecentottantanove del mille novecentonovanta
Ci porta a rinfranca are a rinfrescare la nostra analisi ci porta sforzarci i più per ridefinire la nostra identità
Politica e ci porta anche nella necessità di ricollocare fortemente la nostra posizione politica
Per poi dirigersi lo ricordava prima il compagno e amico Enrico Boselli
Verso la costruzione di un grande polo riformista in Italia attraverso il quale si compia definitivamente una democrazia fino ad oggi incompiuta
Perché queste due cose possano trovare concretezza e possano realizzarsi penso ad un'opzione politica che è quella del polo riformista nel quale collocare strategicamente il PSI
E dall'altra la ridefinizione dell'identità del partito noi dobbiamo avere il coraggio e la forza di fare velocemente alcune piccole ma grandi cose soprattutto se riusciremo a farle con una grandissima rapidità dovremo dotarci dentro il disegno dentro il manifesto che Enrico Boselli ha tracciato innanzitutto di nuove regole e di nuove compatibilità ci sono ancora molti compagni carissimi amici che hanno fatto loro la massima di Catalano meglio vivere con due pensioni che tirare avanti con una sola stracciando
Una base indispensabile indispensabile di chi milita in un partito in modo particolare in un partito di sinistra
Che è quella di occupare senza porre ma infine la propria storia incarichi sugli incarichi
Facendo così tanta o da supero a tutto quello che di nuovo si muove dentro la società e che sta borderline anche con il nostro partito
Dentro a quel disegno tracciato da chi ha introdotto i lavori di questa mattina
Dove si parla di ordinamento regionale rafforzato fino ai limiti del regionalismo di maggiore autonomia per le regioni si deve parlare anche di uno statuto nuovo in parte diremmo voti secca che rielaboriamo Siria elabori sulle tracce ed sul disegno di un nuovo ordinamento istituzionale che riguardi anche i socialisti italiani ed il partito socialista italiano
Molti ci dicono e scrivono che non abbiamo il coraggio
Né di affrontare questi temi affrontarli con colpire significa non soltanto parlarne ma ad assumere delle decisioni
E ci dicono che siamo in gravissima difficoltà quando dobbiamo affrontare temi come quello della questione morale o dell'etica pubblica
Questione morale ed etica pubblica possono appartenere a grandi convegni oppure si possono affrontare con semplicissime parole
Da una parte chiedendo con San Bonaventura a chi si occupa di giustizia che di silenzio si nutre la giustizia
Dall'altra
Dall'altra
Rivolgendosi ai militanti e soprattutto ai dirigenti di questo
Di questo partito tornando ad un vecchio detto
Ad un vecchio proverbio della campagna toscana
Chiedere ad un uomo politico e qualificare un uomo politico
Ed anzi chiedere consensi da parte di quell'uomo politico non mettendo alla base della propria attività della propria iniziativa
Un programma un progetto di governo anzi meglio di buon governo
Ma qualificarsi soltanto perché si hanno le mani pulite come chiedere si dice alla campagna toscana ad una massaia di saper cuocere bene la pasta
Chi fa politica ha il dovere di essere un galantuomo è l'essere un galantuomo non è assolutamente non è assolutamente un di più non è assolutamente un di più è un qualcosa è un qualcosa che fa parte
Di te e che non può essere venduto come un eccesso
Ci sono poi questioni che già sono state ricordate e che appartengono alle decisioni che dobbiamo assumere rapidamente nel corso di questi giorni per non dire di queste ore
E su queste siamo già incolpevole incolpevoli Simo ritardo
è stato detto e scritto anche qui moltissimo chi sta a questo tavolo questa mattina
E lo fa anche con la presenza di un amico caro che oggi Presidente del Consiglio
Si trova a ripetere che forse quando un partito deve assumere importanti decisive indicazioni importante conclusive
Decisioni non può affidarsi alla logica della maggioranza contro la minoranza dei fronti contrapposti
Questo appartiene ad una vecchia storia dei partiti ed è una vecchia storia che se noi ripetiamo nel corso di questi giorni è di queste ore
Rischiamo di ripeterla con un danno enorme verso un'esigenza che sta diventando fondamentale e per noi imprescindibile che è quella di rinnovare di cambiare profondamente non soltanto a da tanto una politica ad un nuovo corso dei socialisti italiani ma cambiare profondamente anche larga parte del gruppo dirigente
E ci sono ancora molti compagni che ritengono che un movimento pendolare oscillatore da una parte all'altra
Secondo il criterio di o Franza o Spagna purché se magna sia ancora oggi una pratica possibile
Pratiche di questo genere non ci servono pratiche di questo genere non ci servono ci serve una richiesta forte di una coerenza su una linea politica che nel corso di questi anni ha pagato
Che oggi è rappresentata da un ciclo che si è chiuso però per riprendere un'identità una storia una strada noi dobbiamo avere la forza
Di farlo non ciascuno per sé ma tutti assieme tutti assieme
Secondo un criterio che quello non dell'unanimismo senza dibattito e discussione
Ma è quello di una unità profonda di fuori il teste idee che deve impegnare anche chi
Fino ad oggi non ha voluto partecipare a questo dibattito difficile e che potrebbe invece a vere molti buoni argomenti per parteciparvi in primissima personale
Un'ultima questione
Quest'anno sono e novantatré sono circa trent'anni per non dire trent'anni precisi da quando
Il PSI guidato da Pietro Nenni decise di partecipare al primo governo che fu un governo di centro sinistra sono passati tre decenni e in tre decenni si è chiuso oggi questo ciclo
E finita un'era trentennale che Menni apparire fra il mille novecento alla fine degli anni cinquanta con l'inizio degli anni sessanta e che si sostanziò per l'appunto trent'anni fa e che potrebbe essere riepilogata
Con pochissime frasi e con pochissimi spunti estendere ai figli del popolo una serie di pari opportunità questo fu in sintesi il primo centrosinistra
La scolarità pubblica
E l'accesso all'istruzione superiore per tutti la riforma sanitaria la tutela dei diritti del mondo del lavoro in modo particolare del mondo del lavoro dipendente privato
Queste cose portarono allora un nome ed un cognome
E significare uno anche in Italia la nascita dello Stato sociale il vento che oggi tira è un vento tutto teso a smantellare quelle conquiste e quei pezzi di battaglie che allora ebbero i socialisti in prima file
Dentro a questa grave crisi economica
Dentro una forte spinta confindustriale che punta gerarchizzare di nuovo questa società non tanto secondo i meriti di ciascuno
Ma soprattutto tende a garantire posizioni sociali di nuovo in termini di appartenenza Apicella tutti Stato di classe di categoria
Beh dobbiamo salutare
La presenza di questo governo guidato da un socialista perché sta cercando Lippi e utili per fuoriuscire dalla crisi senza rinnegare i cardini di una politica che sia legata alle basi del socialismo riformista
Questa cosa è tanto più importante perché le spinte che ci sono la situazione che il Paese oggi vive non è tale da partite e da parte incidere chi governa con grandissima
Facilità
Quello che dovrebbero essere e concludo i socialisti oggi lo abbiamo ripetuto anche qui questa mattina forse dovremmo essere
Meno socialisti Morandi anni e più russa il piano disegnando un'identità anche sia un'identità molto più vicina alla socialdemocrazia del nord Europa che non ai socialisti mi europei mediterranea dovremo però soprattutto tornare
Nei luoghi del lavoro tradizionale troppo spesso i socialisti fanno convegni con il mondo sindacale ma troppo poco spesso i socialisti si trovano nelle fabbriche a cercare di risolvere
A cercare di risolvere
Le questioni
Le questioni che appartengono al mondo del lavoro e dovremmo con questo partecipare alla ridefinizione di un grande progetto per una sinistra per un polo riformista
Che riesca finalmente dopo quaranta anni di sconfitte a vincere anche in Italia per fare queste cose ci serve di nuovo e ancora un partito un partito di donne e un partito di uomini non servono socialisti senza partito
Senza una loro casa senza la passione che può nascere soltanto dal ridere e dal soffrire assieme
Grazie Riccardo Nencini io vorrei solo ricordare i compagni e gli amici che sono in piedi che ci sono posti al piano di sopra in gallerie danno più comodi loro e consentono anche ad altri compagni che sono all'ingresso
Di poter entrare voglio ancora salutare l'onorevole Mauro Del Bue che è presente il presidente dei deputati socialisti alla Camera l'onorevole Giuseppe la Ganga ringrazio entrambi di partecipare a questo nostro inizio do adesso la parola a Giuliano Amato che ringrazio ancora cameristiche
Sono venuto
Per testimoniare davanti a tutti voi mi colpisce mi colpisce positivamente che si apre così numerosi
Il mio ringraziamento devo dire la verità a a tutti voi e in primo luogo a questi ragazzi
Hanno hanno sostenuto
Hanno sostenuto con la loro presenza in Parlamento col loro voto col loro impegno
E con quello che poi hanno comunicato a voi nei rispettivi collegi
Hanno sostenuto l'azione difficile di un governo difficile
Essendo quotidianamente esposti ad un dubbio
Che pochi hanno cercato di rimuovere pur avendo le ragioni per rimuoverlo
Che quanto essi facevano sostenendo il governo in quanto io facevo e faccio per il governo
Corrisponde alle idee che abbiamo sempre
Pensato e cercato di praticare da socialisti
Io vi posso assicurare che il giorno che mi fossi accorpato presiedendo questo governo che tradiva le mie idee socialiste me ne sarei andato subito
E sono certo che voi me lo avreste chiesto
E Salt se ho un rammarico che che
In un'Italia nella quale la polemica politica ricca più spesso di decidere perché non di argomenti
Gli argomenti con i quali noi avremmo potuto sostenere e possiamo sostenere va bollita delle nostre idee delle nostre azioni siano stati forse meno portati avanti di quanto sarebbe stato possibile anche da chi poteva fare tuttavia vi voglio qui tranquillizzare tutti
Quello che stiamo facendo rispecchia le nostre idee di una sinistra illuminata dall'analisi e dalla Regione
E non guidata dalla demagogia e dalle illusioni
Si lavora per il mondo del lavoro
Rendendo più solide
Le basi
Del sistema sociale del sistema produttivo
Non si lavora per il mondo del lavoro
Creando illusioni che non corrispondono alla realtà difendendo ciò che non può essere difeso
Guardando nostalgicamente a un passato che deve essere chiuso anziché costruire su basi solide il futuro che deve essere costruito
E molti parlano di nuovo quanto nuovo viene promesso dall'Italia
Ma pochi hanno avuto il coraggio finora di affrontare le esigenze del cambiamento di cui l'Italia ha bisogno
Io ricordo appunto quando Romano Prodi giustamente diceva in passato che l'Italia è un Paese che dovendo scegliere tra la Svezia e gli Stati Uniti Risceglie tutte e due e buonanotte ai suonatori
Questi sono problemi che
Dovendo scegliere in una gamma che include la previdenza obbligatoria la previdenza integrativa il trattamento di fine rapporto di dovremo scegliere tutte e tre i magari anche una quarta corsa
E davanti a queste cose non è socialista chi dice scegliamo nei cinque
Che poi nessun sistema finanziario sarebbe in grado di reggere e che poi renderebbe quotidianamente ricattabile ricattato il lavoratore le sue risorse quelle da cui dipende
Ma è socialista e del progressista chi dice
Ecco rendiamo sicuro ciò che deve essere sicuro
Garantiamo che la generazione futura abbia una pensione
Quando un Paese si trova nella condizione di mettere a repentaglio la certezza delle pensioni future
E la sostanza dei problemi è questa non è un altro
Come la presenza dello Stato nell'economia e non soltanto nello stato sociale ma su questo e Rivero
Non voglio farla lunga ma vi voglio solo far scorrere un attimo mentalmente davanti il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi e il lavoro che ancora ci aspetta
A proposito di nuovo e a proposito di cambiamento
Non aveva più senso io vorrei che fosse chiaro a tutti non aveva più senso la presenza dei partiti nelle partecipazioni statali e nelle unità sanitarie locali
Non era una garanzia né di democrazia economica né di politica industriale progressista
Era diventata tutta un'altra cosa
Sono mesi che vado insistendo nel dire che se negli anni Cinquanta ebbe un senso contrapporre al capitalismo privato delle poche famiglie un capitalismo che era della politica e questa fu l'intuizione di Fanfani degli anni cinquanta col passare dei decenni questa intuizione sia avvenuta deteriorando Perilli i risultati a cui è a andava a portare e allo stesso tempo era uno strumento di per sé inadeguato rispetto all'allargamento di un mercato in cui le esigenze del mondo del lavoro sono rappresentabili manda i rappresentanti dei partiti nelle partecipazioni statali
Ma dai rappresentanti dei lavoratori che gestiscono e in Investimenti e in canalizzazione delle risorse da operatori di mercato che si confrontano con altri operatori di mercato
I i loro risparmi accantonato
E più nei fondi pensione che nei rappresentanti dei partiti radio la democrazia economica o abbiamo il coraggio di andare su questa strada oppure siamo difensori del passato
E il cambiamento che il mio governo su questo ha portato ha aperto la strada al futuro e ha chiuso al passato
I comuni i consigli comunali devono continuare ad essere Interpreti dei fabbisogni sanitari dei cittadini
Non c'è dubbio deve il consiglio comunale è l'organo rappresentativo di una collettività locale non può non dire la sua
Sui fabbisogni sanitari della collettività locale ma non deve essere il gestore dell'Unità sanitaria locale
All'interno della quale debbono essere competenze tecniche e manageriali quelle sulle quali si concentra poi la risposta
E quindi non non non teme niente che ci sia minore democrazia nel fatto che perdiamo e che i partiti perdono i loro rappresentanti nelle USA c'è maggiore democrazia e c'è maggiore distinzione di ruoli e di compiti
Non dimenticate che se la crisi dei partiti è arrivata al punto a cui è arrivata è perché i partiti hanno troppi i loro rappresentanti nelle istituzioni e troppo poca voce dentro la società
Non dimenticate che se la società finisce per riconoscersi i movimenti come la lega lombarda vuol dire che voi partiti avete lasciato un vuoto nella società anche qualcun altro è andato
Piccante che se questo
Se questo nuovo atto
Voi lo avete lasciato siccome i partiti esistono vuol dire che siete andati a riempire un'altra cosa e siete andati a riempire era cosa che alla lunga diventata la cosa sbagliata
Questa è una questione ormai di sopravvivenza non è neanche più una questione di scelte e su questo non abbiate nostalgie abbiate il coraggio di affrontare il futuro
Abbiate il coraggio di essere competitivi nella società con la Lega Lombarda e con quel genere di movimenti perché se non siete competitivi vi siete destinati a perdere la democrazia i governi parlamenti saranno destinati a perno quindi è lì la sfida ed è lì che questo governo la portata
Ed è lì che questo Governo ha affrontato in cambiamento
Ed è questo il cuore di una riforma sanitaria nei confronti della quale alcuni sconsiderati minacciano già oggi i referendum abrogativi
Noi visto che di nuovo si parla
Stiamo presentando al Parlamento credo il miglior disegno di legge in materia di appalti al miglior disegno di legge in materia ambientale che siano stati fatti in Europa negli ultimi dieci anni questo ve lo posso assicurare con assoluta tranquillità
Stanno arrivando in questi giorni
E a proposito di vecchio e di nuovo questo disegno di legge abolisce l'albo dei costruttori
Che il ministro dei lavori pubblici definisce contermine architettonico la cupola degli appalti italiani
Questo lo fa lo ha fatto questo governo
Che ha voluto insieme al disegno di legge sugli appalti presentare proprio contestualmente al Parlamento il disegno di legge sulla valutazione di impatto ambientale
Risata generale per tutto il territorio nazionale
Accompagnata dall'istituto che altri Paesi hanno della stessa Assemblea popolare nella quale chiunque ha qualcosa da dire può dirlo sull'opera
E accompagnato perché l'abbiamo voluto
Da quella cosa che in Italia ancora non è riuscita ad entrare dalle norme di prevenzione ambientale
Che ci garantiscano che la valutazione ambientale non è un qualcosa che segue ma è un qualcosa che precede e che la cultura di Cruz di chi costruisce di chi tocca il territorio deve riuscire a introitare come un non un vincolo
Che viene dopo ma come un elemento coessenziale proprio per il disegno e la progettazione dello perché si capisca che l'ambiente non è un vincolo ma è un fine ed è un fine
Altrettanto importante qual è che un ponte abbia una statica sufficiente a portare in carico di di camion nodo di calpestio che deve portare e non c'era mai stata in Italia una legge così concepito ed è questo che il Governo che lo ha portato
Può darsi che sia un caso
Matto Torino è stato preso con questo governo
Perché significa che collusioni in questo governo non ce n'erano perché altrimenti non sarebbe stato preso
Perché è un lavoro è maturato un lavoro normativo un lavoro politico un lavoro morale
Che ha consentito a questo governo senza aver nulla da temere di poter mettere le mani su Totò Riina qualunque cosa abbia da dire
Certo
Siamo alle prese con un grosso problema ore
Ed è questo problema sociale ed occupazionale che da settimane e settimane diventato la prima e principale nostra preoccupazione
Non è un problema che nasce oggi non è un problema che nasce solo in Italia
Ed è qui in primo luogo luogo qui
Che non servono né agenti vis misurati né polemiche demagogiche
Per dare un contributo concreto alle famiglie che hanno davanti a sé il rischio della perdita del posto di lavoro anzi
Anzi gli urli demagogici che vedo caratterizzare la politica di una parte della sinistra
Credo che servono soltanto a rendere più difficile la soluzione del problema
Che ha bisogno della intelligenza del riformismo
Perché è un problema che ha radici lontane ed è un problema che ha radici non soltanto italiane
E che va ben al di là degli strumenti che così abbiamo in qualche modo improvvisato che fungono da ammortizzatori sociali
Rallentare l'inserimento nelle liste di mobilità
Prolungare la mobilità inserire la cassa integrazione un po'più lunga tra la fine del lavoro normale l'ingresso nelle liste di mobilità queste sono le cose che stiamo facendo c'è
Alcune delle cose che stiamo facendo
Sono essenziali
Ma qui il problema
Uno di quelli che hanno radici strutturali
Se esiste ancora in questo Paese una sinistra riformista che abbia il coraggio l'intelligenza e la cultura di porsi problemi strutturali
Che non abbia paura del fantasma di Carlo Marx per capire che esistono ancora i problemi strutturali del Catania
Se non avesse se non ritiene di esaurire il suo compito appunto invece nate demagogiche che sono del tutto sprovviste di luce del tutto sprovvista della capacità di risolvere il problema
Perché è un problema che affonda nelle caratteristiche non di questo governo ma del capitalismo italiano ed è un problema che affonda le sue caratteristiche nella deformazione finanziaria del capitalismo mondiale di questo si tratta di ove medica Carlo Marx
Che queste cose le sapevo ancora vedere
Con tutte le deve le Follie che ne sono nati con tutte le follie che poi ne sono nati
Intanto perché
Il calo dell'occupazione in Italia
Il cavo ciclico dal quale siamo interessati e che ci dimostra che figlio non soltanto di questo momento congiunturale e un calo che è partito almeno due anni fa
Mi sta guardando Renato Brunetta si sbaglia Renato correggimi mi intimidisce e che nato poi da un pezzo in qua dice sempre il problema è un altro affetto da benaltrismo un pochettino semmai in però la stessa ragione
Ha spesso a ragione che tra Barbara davanti a parlare di disoccupazione una lezione un esame a cui non ero preparato
Ma Renato e dal novantuno
No che questo caro è cominciato perché fu già il secondo semestre novantuno
Che non c'ho una perdita clamorosa di occupazione industriale oltre centotrenta mila detti nel Nord se non ricordo male con il venir meno della capacità di recupero nel settore terziario
Quindi era già in corso un cedimento nel settore industriale e con la fine di quelle terziario da far west che aveva un po'ha fatto da grande spugna
Più il terziario bancario che non è far west è un'altra cosa
Anche quello ha smesso di fare ha smesso di fare da spugna
Noi abbiamo un'occupazione che tende a crescere nel primo semestre decrescere nel secondo semestre
Fatto sta ed è che se confrontate il numeri ottantanove novanta novantuno novantadue vi accorgete che siete in trenta è complessivamente negativo già dal novantuno rispetto agli anni precedenti
Perché c'erano questioni strutturali che che che stavano emergendo
Questioni strutturali e di grandi settori in difficoltà
Dalla chimica alla siderurgia
Questioni che riguardavano le l'eccesso di frammentazione della piccola impresa che non sempre perdendo
Mario organizzandosi e aggregandosi sia avvenuta in più zone d'Italia irrobustendo
Ma ha perso dei posti di lavoro proprio in quest'opera di razionalizzazione
Quindi è un problema che ha radici che vengono dal passato da problemi strutturali dell'industria italiana che l'andamento del ciclo a in questa fase spinto ancora più avanti
No mi metto a dar numeri sul futuro perché mi sembra che già in troppi lo stiano facendo e c'è da restare disorientati con tutti questi numeri che vengono dati e siamo in presenza di un ciclo chi è il generale
E che appunto affonda le sue radici in Generali questione
Anzi direi che il ciclo presenta un andamento della disoccupazione che peggiore per certi versi in altri Paesi d'Europa rispetto all'Italia
Perché secondo l'OCSE il nostro tasso di disoccupazione
Che intorno tra il dieci e mezzo dell'undici nel novantatré sarebbe previsto dall'undici al telecontrollo undici di quest'anno
In Francia si andrebbe da un nove sei del novantuno a un dieci e tre del novantadue a un dieci otto del novantatré quindi sotto la disoccupazione italiana ma con un ritmo di perdita di posti di lavoro superiore a quello italiano
In Spagna dal sedici al diciotto ad oltre il diciannove
Nel Regno Unito dall'otto al dieci al dieci otto
E qui siamo in Europa per non parlare del Canada e di Paesi che stanno fuori di euro
Lo notava anche ieri Mitterrand parlando con Scalfaro che è un po'superficiale pensare che il problema della disoccupazione sia solo italiano in questo momento
Perché è un problema che a tutta Europa
Ed è qui ed è qui che è una sinistra riformista deve cominciare a ragionare e a non cercare facili bersagli e a fronteggiare il cuore del problema
E il cuore del problema è proprio la divaricazione che sia detenuta determinando tra gli strumenti di governo del sistema finanziario e monetario ed esigenze delle economie reali
è qui che noi ci accorgiamo che la finanziarizzazione intervenuta in questi anni nell'economia di tutto il mondo ha preso canali talmente ingovernabili dalle istituzioni di cui disponiamo che basta un qualunque movimento nella economia re reale perché gli effetti finanziari diventino assolutamente devastanti
è bastato che la Germania iniziasse un'azione di sviluppo dei suoi cinque Laender ereditate dalla Germania Est
Ereditati dal comunismo non lo dimenticate mai ereditati dal comunismo per ridare un po'di lavoro e un po'di efficienza una parte del mondo rovinata da un'esperienza tragica non lo dimentichiamo mai
Ecco è bastato questo ecco perché il sistema finanziario e monetario europeo in realtà finisse in tempo
E perché migliaia di miliardi di dollari andassero a scatenarsi alla ricerca di margini speculativi che finivano per corrodere ancora di più le potenzialità dell'economia reale
Sono questi i termini del problema
E questo è un problema con cui una sinistra oggi in Europa si deve misurare una sinistra che voglia tutelare le esigenze dello sviluppo dalle quali dipendono in primo luogo le sorti dei lavoratori dei lavoratori di oggi e dei lavoratori di domani deve trovare la strada
Per definire delle regole
E definire delle forze capaci di Rain canalare tutto questo spaventoso questa spaventosa mole di risorse finanziarie verso la creazione di ricchezza reale verso la creazione di benessere vero
E non verso la creazione di e movimento in pericolosi per la collettività e benefici soltanto per i pochi speculatori questo è il punto chiave
Questo è il vero punto tre
Ma questo può arrivare una sinistra illuminata dalla Regione
Illuminata dalla cultura della sua storia
No non a sinistra che riduca a se stessa il ruolo di patronato
Ruolo nobilissimo ma ruolo inevitabilmente marginale perché non è dalla coda che si risolvono i problemi
Quando io vedo vi ricordate io tre anni fa questa cosa l'hanno Usai dicendo in un articolo sul Corriere della Sera riparte c'era lotta di classe
Perché avevo capito che qui si stava andando verso il semplicismo più logico più facile più demagogico di prendere i problemi dalla coda
E dei vestiti sì si perde quel livello di pensione difendiamo quel livello di pensione
Si perde quel livello di ticket difendiamo quel livello di ticket queste cose vanno fatte ma parla fatte prendendo il problema da dove comincia non prendendo un problema da dove finisce
Perché se non prendi da dove finisce non conti nulla non conti non da questa è la vera verità non continua
No il mondo non è più fatto in modo da consentire a qualcuno di prendere tutto il potere a qualcun altro
E questa è stata la grande illusione della fine del secolo scorso
Ma tra il negare questo
E il negare che esistano problemi di assetti di potere che vengono determinati dai rapporti di mercato e a seconda di questi assetti di potere
Si possono determinare degli squilibri enormi nelle ricchezze che poi in condanna ma intenzionati a perdere la pensione gli assistiti dal sistema sanitario
A dover pagare più tecnica tre se si perde questo si è rinunciato al proprio ruolo storico
Sì se voi credete ancora in queste cose
E voi socialisti non ve le siete ma il terzo in queste cose
Non ve le siete mai perse perché non avete paura di pensare ai problemi dell'accumulazione
Perché se Dio vuole
Come dicevo la sette che due giorni fa sulla Stampa
Noi qualcuno è venuto che ci ha liberato dal nostro peccato originale
Non noi non ce l'abbiamo più il peccato originale ci siamo liberati da soli ci abbiamo messo molto tempo per liberarci ne abbiamo fatto Frattini che ma possiamo guardare limpidamente ai problemi reali in cui si intrecciano economia societarie politica senza avere dentro di noi timore di essere scambiati per quei
Per quei folli che ancora pensano all'accumulazione pubblica dei mezzi di produzione
C'è chi ancora non ha avuto il suo Messia perché non ha avuto il coraggio di essere il proprio Messia
Chi avendo ancora questo scheletro dentro l'armadio dello stomaco preferisce essere più quattro un atto di quanto nessun partito socialdemocratico d'Europa sia mai stato
E se penso agli insulti che da una certa parte venivano verso i partiti socialdemocratici grandi protagonisti di democrazia economica in Europa da parte di chi ora non osa alzare la testa
Al di sopra di questi problemi
Ecco devo proprio dire che ha ragione chi dice che il peccato originale chi c'era ancora addosso è davvero un vero peccatore perché non non riesce a trovare la strada della virtù
Quindi voi ce l'avete ancora questo
O considerate ancora il vostro compito e allora io vi dico che se l'Italia ha bisogno di una sinistra forte riformista
Una sinistra forte riformista ancora un grandissimo bisogno di voi e voi siete qui per farne parte
Naturalmente giustifichiamo Giuliano Amato che ci lascia per ritornare a Palazzo Chigi ci ha onorato di un discorso molto importante ci ha onorato anche per riconoscimento del nostro impegno parlamentare
Continuiamo la nostra Assemblea io ringrazio anche per la partecipazione l'onorevole Sacconi l'onorevole Bruzzese Laura Sturm mese l'onorevole Carlo D'Amato che sono anche sì presente con noi
Questa mattina do la parola adesso a Roberta Breda per il suo intervento
Care compagne e cari compagni certamente anch'io voglio ringraziare tutti quanti voi che avete voluto condividere la scommessa la speranza l'entusiasmo di questa associazione che noi abbiamo fondato due mesi fa
E che oggi ha avuto in qualche modo l'ardire di provocare una ASCO di unione nazionale che mi sembra molto ben riuscita anche e soprattutto per l'intervento che c'è un'ora cui ci ha onorato Giuliano Amato
Che è stata estimo avviare non solo riconoscimento per il lavoro parlamentare che non abbiamo fatto a sostegno di un governo impegnato in una fase difficilissima
Ma io credo che stia anche a significare una capacità una volontà di ripresa di questo partito
Ma io sono quasi commossa detto sinceramente di vedere che qui in un momento di crisi obiettiva del partito ci sono così tanti compagni e così tante compagne
Che hanno voluto anche avventurarsi in un viaggio molto lungo in un viaggio magari che per alcuni studenti universitarie il cui bilancio mensile non è molto alto è stato anche costoso
Per testimoniare che nel partito c'è una speranza c'è una volontà c'è una capacità
C'è una solidarietà che mi sembra la presenza di oggi stia a testimoniare
Che possiamo farcela compagni che possiamo uscire dalla crisi di questo partito che possiamo dare un contributo di qualità alla crisi di questo sistema di questa società
Che possiamo rinforzare in Italia in Europa un'idea una presenza
Un valore di un socialismo che credo sia ancora un principio irrinunciabile per un riformismo moderno per una capacità di trasformazione della società
Ebbene confortata
Da questa solidarietà che mi pare sia l'elemento pregnante di questa massiccia presenza di oggi perché parliamoci chiaro compagno ognuno di noi che nel proprio collegio
Testimonia ogni giorno la difficoltà di Tor bare interlocutori per parlare di cose difficili
Ecco io credo che la solidarietà che di cui permeata la riunione di oggi CBA anche il coraggio sufficiente la spinta per andare avanti
Bene Alleanza riformista ha deciso di suddividere i suoi interventi per evitare ripetizioni inutili anche per temi a me è stato assegnato l'ho accettato di buon grado di affrontare brevemente il tema del regionalismo oltretutto io provenendo da una regione a statuto speciale regione di confine evidentemente una tematica che sento
Anche perché Alleanza riformista come ha detto giustamente Enrico Boselli nella sua introduzione
Non è certamente una corrente è semplicemente una volontà che si traduce nell'entusiasmo di una serie di deputati di un numero anche considerevole di deputati che vogliono porre il proprio dare il proprio contributo
A far sì che la politica
Nell'accezione più nobile del termine riprenda il sopravvento all'interno del nostro partito
A discapito invece di una logica di rissa o di veleno che purtroppo ha contraddistinto l'ultima fase della nostra vita in Terna proprio perché di politica abbiamo bisogno come dell'aria
Per respirare perché questo partito che necessita di un profondo riforme Beha rinnovamento di una profonda rifondazione
Ha bisogno di riappropriarsi di alcune proposte di alcuni programmi che hanno fatto parte integrante di una linea di impegno di Progetto di analisi coerente degli ultimi anni che adesso è stato un po'
Annacquata per effetto della crisi che evidente sotto gli occhi gli occhi di tutti
E quindi parlare anche di regionalismo diviene uno strumento concreto per far sì che il partito Abba sostanziali argomentazione dato controbattere atti così paventa ipotesi fantasiosi enfatizzate autoritarie fuori dal mondo destituite da ogni fondamento economico sociale politico
Per far sì che il regionalismo sia effettivamente la strada maestra per recuperare un rapporto che sappiamo essere molto deteriorato fra cittadini e istituzioni fra cittadino utente e pubblici potenti
Altra parte compagni io credo che sia evidente agli occhi di tutti che l'assoluta priorità che ha assunto all'interno del dibattito nazionale e nel corso degli ultimi pesi la riforma del sistema elettorale
Heiner metà vilmente prodotto una non sufficiente attenzione
Intorno al tema della riforma in senso regionalistica o dello Stato per addivenire a quella a quello che è stato da sempre un obiettivo dei socialisti quello della costruzione di un'autentica repubblica delle regioni
Ma per uscire dalla crisi e costruire il futuro così come recita il nostro slogan di oggi è indubitabile che è anche e soprattutto su questo piano le forze politiche si misurino per giungere alla necessaria revisione costituzionale
In grado essenzialmente di dare alla nuova forma di Stato
La capacità di raggiungere quello che la gente vuole e che sono obiettivi molto semplice
Efficienza funzionale dei servizi redditività della spesa pubblica diversificazione degli strumenti per il raggiungimento di tali obiettivi
Nel rispetto delle realtà diverso e specifiche locali che l'Italia rappresenta
Tanto per dirla con Giuliano Amato o se è vero ed è profondamente vero che non solo di uninominale si mangia è anche altrettanto vero e se non siamo in grado di affrontare tradurre in strumenti concreti il problema
Dell'automazione de un autentico regionalismo daremo anche noi colpevolmente spazio alle fughe in avanti di cui la lega nord sia resa così autorevolmente fra virgolette protagonista d'altra parte oggi noi dobbiamo partire da un dato di fatto che era presente anche nell'introduzione di Enrico Boselli che non a caso è presidente di una Regione oggi le regioni in Italia la loro partecipazione alla vita della Repubblica
E si può dire appare intenti qualche modo simbolica e quindi non produttiva di affetti soprattutto sul piano della costruzione di una propria cultura di governo
E le cause sono molteplici lady le riferiva anche ricco e vanno dalle Grazio Nale divisione a tutt'oggi presente delle competenze per materia fra Stato e Regione
Anche alle frequenti espropriazioni di campo da parte del potere legislativo parlamentare
Alla dilatazione dei pubblici poteri centrali a spese della qualità cosa che il cittadino Ute Lemper rimarca ogni qual volta gli ha dato l'occasione di farlo
E per converso quella che si è manifestata negli ultimi anni e che si è tradotta come una grande ingiustificate costo osa proliferazione
Amministrativa dello Stato l'espandersi cioè dell'amministrazione diretta e indiretta assieme
Una centralizzazione del sistema della finanza pubblica reso ancora più forte dall'ultima riforma degli anni mille novecentosettanta e quindi la deresponsabilizzazione molto Schiara che è seguita
Al tanto ormai vituperato regime di finanza derivata ebbene di fronte a questo
Di fronte a questa miscela di cause esplosive
Possiamo dire che tutto ciò non è stato certamente ininfluente al dissesto strutturale della finanza pubblica italiana perché ha trasformato di fatto le regioni molte volte in mero soggetto di gestione e le anche spesso indotte
A trasferire una sorta di proprio risentimento per questo status così chiamiamolo di sudditanza politica nei confronti del centro
Attraverso un analogo negativo atteggiamento nei confronti degli Enti di livello inferiore soprattutto nei confronti delle Province e dei Comuni
Ma io credo che prima di individuare i correttivi necessari per riprendere con forza una battaglia su queste riforme che è stata propria del partito
E che ha visto anche il contributo specifico tecnico di autorevolissimi compagni che all'interno del partito hanno prodotto uno sforzo di qualità in questo senso
Ebbene anche a riflettere sullo svuotamento progressivo di un principio fondamentale
Quello della responsabilità politica che dovrebbe presiedere alla funzione di indirizzo demandata legislatore
Oggi compagni mi sembra di poter dire che noi viviamo in un mare di leggi che potremmo definire Lenzi multi uso e multifunzione alla stregua per intenderci dei più moderni elettrodomestici
Solo che in questo mare la responsabilità politica del legislatore si annacqua se non addirittura scompare
Ed è triste a dire a questo proposito neanche questa valutazione vale sia per il Parlamento che per le regioni
In più accanto a queste lame elemento negativo abbiamo assistito al fatto che altri soggetti
Interni all'amministrazione ed esterni si sono appropriati di quote determinanti di spazio all'interno di questo delicato processo
Con la conseguenza oltre tutto
Che spesso il nesso di coerenza necessaria fra governo e maggioranza di sostegno è stato in qualche modo superato dirai per usare un eufemismo
E perfetto questo avvenuto non soltanto di ambigue volontà politiche che abbiamo avuto modo di appurare constatare molte volte ma anche di una vera e propria degenerazione dell'atto legge di per sé e se a tutto ciò aggiungiamo aggiungiamo anche una proliferazione come quella in cui abbiamo assistito negli ultimi anni della decretazione giù d'urgenza allora il quadro pressoché completo
Le fa eco quindi complessivo di tutta questa serie di concause
Ha prodotto in ultima analisi il risultato più negativo possibile una profonda crisi di autorevolezza dell'amministrazione pubblica globalmente intesa
E questo per il clima ha anche reso possibile una reciproca appropriazione indebita
Di competenze tra politica e amministrazione allora compagni io credo che sia giusto individuare quali rimedi possibili abbino a situazioni di questo genere perché credo che anche su questo delicato versante si debbano misurare le argomentazioni di confronto per poter costruire anche in Italia su una base politica programmatica certa
Una sinistra di governo che come diceva Enrico Boselli non può essere una semplice sommatoria di tre punti magari Betti che non possono di per sé a costruire il nuovo ma deve essere basata su un'ipotesi politica programmatica e confrontata in maniera precisa
Lo Stato lo abbiamo detto però è giusto riappropriarsi con vigore di una battaglia in questo senso deve farsi carico delle solo funzioni
Adesso stesso essenziali e per così dire naturali e cioè politica estera della difesa nazionale dell'ordine pubblico interno della moneta e della giustizia
La Regione dunque si appropria di ogni altra competenza legislativa e Allo stato competono soltanto le sole leggi organiche in cui si definiscono i principi fondamentali di funzioni che attendono a esigenze per così dire di carattere unitario
Anche se accanto a queste preliminarmente dovremmo essere capaci di verificare cosa che anche era presente nel discorso di Giuliano Amato la giustezza dell'opportunità del mantenimento in capo ai pubblici poteri delle singole attribuzioni
La Regione quindi deve essere capace di divenire autentico soggetto idoneo a questa risparmio distribuzione di potere legislativo di funzioni amministrative anche se il problema centrale che abbiamo di fronte non è soltanto quello delle entrate fiscale ma è quello soprattutto dell'auto mi mia positiva
Mi farebbe veramente piacere che il partito riprendesse con forza e con vigore questa battaglia di un'autonomia impositiva delle Regioni che però badiamo bene deve essere intesa come autonomia sostitutiva e non vi aggiuntiva
E per quanto attiene i trasferimenti erariali la necessità compagni su che credo sarebbe giusto convenire che essi siano pere guappi sulla base di una partecipazione percentuale delle entrate erariali dello Stato
Altra questione centrale credo sia quella dell'autogoverno dell'ente regione che a mio avviso dovrebbe comprendere autonomia statutaria e autonomia elettorale
Non si possono infatti negare lo dicevo prima le grandi differenze economiche sociali e politiche che distinguono le nostre regioni e che abbisognano di risposte diversificate
Ogni regione dunque dovrebbe potrebbe predisporre lo schema di statuto ritenuto più confacente alla propria realtà
Solo gli statuti predisposti in tal modo dovrebbe restare incontrò del Parlamento
Controllo inteso comunque solo a garantire il rispetto dei principi costituzionali di carattere generale posti a garanzia di un regime di democrazia politica
è chiaro che stiamo parlando di una forma di autonomia forte e sottolineo forse e questa de manderebbe ai soggetti politici regionali e la stessa Scelta di una forma di governo o regime presidenziale pro regime parlamentare o ipotesi intermedia
Di conseguenza io dico anche la scelta fra i diversi sistemi elettorali dovrebbe essere lasciata a livello regionale
Per quanto attiene poi al sistema dei controlli che è stato anch'esso una delle concause che hanno determinato la discrasia cui facevo all'inizio riferimento credo che sarebbe opportuno riprendere la tesi di ricondurre la potestà solo se nato che diverrebbe così in questo modo Berra Camera delle Regioni
E restringere il controllo esercitato dal governo al solo ricorso alla Corte Costituzionale per eventuale eccesso di competenza
Le controverse che poi potrebbero sorgere sui contrasti tra le norme della legge regionale gli interessi dello Stato o di altre regioni potrebbero essere devoluta in questo caso al Parlamento e non al governo
E accanto a ciò io voglio sottolineare un'altra considerazione che mi è molto cara e che sento in maniera particolare
Cioè nella prospettiva di un'integrazione europea e avendo riguardo a realtà che già sono presenti operanti in altre democrazie avanzate occidentali credo che sarebbe giusto prevedere che siano le Regioni
A dare attuazione ai regolamenti e alle direttive comunitari nell'Anna Terio di propria competenza
Mentre allo stato potrebbe essere il sito riservato il solo potere sostitutivo
Inoltre e dirò di più le Regioni potrebbero acquisire nell'ordinamento comunitario proprio veri e propri diritti partecipativi e di rappresentanza non vedo perché questo non dovrebbe accadere in Italia
Quando già avviene e io che abito in Friuli-Venezia Giulia lo sento molto bene nei Länder austriaci e tedeschi
Oltretutto una cosa di questo genere si rivelerebbe potrebbe rivelarsi di reciproca utilità
Nella gestione delle istituzioni comunitarie e per quanto attiene agli e deprimente i successivi al Trattato di Maastricht e per la costruzione di un'effettiva coesione europea
Quindi e mi avvio alla conclusione la reggia di redazione
è la strada Marmo maestra per recuperare il rapporto tra cittadino e istituzioni e anche per ridare credibilità e un tepore autorevolezza i pubblici poteri
Inoltre e non è da sottovalutare questo aspetto tale revisione istituzionale
Diviene in qualche modo anche un inutile necessarie provocazione nei confronti delle forze politiche obbligando le nel segno del rinnovamento e della modernizzazione
E a questo punto compagni credo che si ponga inevitabilmente il problema di un adeguamento della forma partito per meglio rispondere a questa nuova forma di Stato
C'è quindi il problema a tutto tondo di un'ipotesi concreta di regionalizzazione della forma di partito
Sappiamo che già nel settembre scorso questa esigenza era già stata formalmente sancita in una riunione promossa della segreteria nazionale del partito ed estesa a tutti i segretari regionali
Il messaggio è stato assunto l'impegno formale
Che via del Corso predisponesse una sorta di statuto quadro delegando poi il partito a livello periferico l'elaborazione di statuti autonomi
Ebbene io credo che questa strada debba esserne intrapresa con vigore e con coraggio
E voi compagni l'azzeramento del tesseramento mi chiedo compagni come mai noi non possiamo a vere nemmeno lo stesso coraggio che ha avuto la Democrazia Cristiana di azzerare il tesseramento precedente perenzione già nel mille novecento novantatré in questo vanno probabilmente decisivo per il nostro partito per le sorti del socialismo imitarle nota e anche per le sorti della democrazia politica in Italia
Arrivare ad un azzeramento del tesseramento che ponga inevitabilmente inesorabilmente
Noiret delle regole del gioco un tesseramento più consono alla nuova forma di partito che vogliamo che abbiamo l'obbligo di costituire un tesseramento strettamente individuale con previsione sia della forma di adesione singola sia di quella collettiva
Adesione di associazioni di circoli di organizzazione territoriali un tesseramento infine che dia giustamente
Più peso agli eletti in quanto legittimati dal consenso popolare nel documento manifesto di Alleanza riformista abbiamo anche previsto una ripartizione un terzo un terzo un terzo su questi temi compagni credo che sarebbe opportuno indispensabile una decisa accelerazione di impegno da parte del partito e mi auguro che la prossima assemblea nazionale
Che sia in grado che possa essere in grado di attuare un profondo radicale rinnovamento del partito per essere posta nelle condizioni di affrontare la politica
Di affrontare una nuova Rimini in termini di proposta politica programmatica di affrontare con decisione di e con coraggio una nuova forma
Di organizzazione interna del partito perché l'Italia ha bisogno di un profondo radicale processo di revisione istituzionale
Perché il partito socialista ha bisogno di una profonda rifondazione politica e organizzativa
Grazie Roberta io invito i compagni ad accomodarsi ci sono dei posti credo che sia utile che questi lavori si svolgano nella calma della gente che seduta comodamente anche per lavoratore
è un incentivo ad essere più stringente più chiaro
Do adesso la parola all'onorevole Umberto Del Basso De Caro
Dopo alla
Care compagne cari compagni
La mia breve esposizione non seguirà l'ordine preciso di un discorso e si svolgerà piuttosto come una serie di considerazioni e di osservazione sui maggiori problemi che stanno dinanzi al nostro partito alla vigilia di appuntamenti straordinari cui dovranno seguire decisioni straordinaria
I problemi sono numerosi vari diversi e lo sforzo di ricondurli ad un'unica origine sarebbe artificioso comporterebbe l'impiego di schemi astratti di formule di semplificazioni riduttiva
Invidio quanti sono capaci di Prost tipologia Tare in una situazione così mutevole ed incerta come l'attuale
Costruzioni prodigiose dove ogni pezzo si colloca o così almeno sembra al punto giusto ed in modo impeccabile
Senonché tutto l'insieme presenta il carattere di una presa pesante armatura che si frappone come uno spesso diaframma
Tra l'azione politica e la realtà tra la necessaria ripresa dell'iniziativa del partito e le condizioni in cui deve svolgersi i risultati elettorali del cinque del sei a
Che si respirava da almeno due anni
La crisi profonda di un regime la fragilità di un sistema politico che rotola su di un piano inclinato senza riuscire ad afferrare alcun sostegno
Prima la valanga referendaria della primavera del mille novecentonovantuno
Poi la clamorosa affermazione della lega nord nell'aprile scorso hanno sancito la ribellione della gente contro le degenerazioni del sistema partitocratico
I giudici di Milano ne stanno scrivendo l'epitaffio
La situazione politica del Paese è giunta ad un livello eccezionale di gravità e di instabilità
Le forze politiche tradizionali per tante ragioni diverse anche se concorrente sono state messe fuori gioco dal voto ed ora stentano a recuperare una strategia così la questione morale per anni ritenuta un requisito eccentrico acquistato improvvisamente un ruolo centrale
Nell'interesse di un'opinione pubblica talmente provata e delusa da farsi tentare non dalla ricerca di giustizia ma dà la facile scorciatoia della vendetta
Possiamo accettare una equazione secondo la quale tutti i politici sono madre io sono convinto di no
è un'affermazione ingiusta nei confronti di tanti che vivono del proprio lavoro e che considerano l'impegno politico
Come una vocazione disinteressata per affermare i propri valori e le proprie idee nell'interesse comunque
Da questa situazione occorre dunque venir fuori perché nessuna democrazia Obi vere a lungo in un clima da otto settembre
Non imbocchiamo indulgenze a mani stia indulti e nemmeno autoassoluzione
Il Paese ha bisogno di punti fermi di certezza
La magistratura faccia il suo dovere
Senza la recondita velleità di trasformarsi in un tribunale rivoluzionario ma restando fermamente ancorata al dettato costituzionale
La classe politica faccia altrettanto assumendola iniziativa trovando la forza di proporre soluzioni partendo dalla consapevolezza
Che per rafforzare la democrazia occorre riformare la politica e di istituire nuove regole del gioco per bonificare in profondità un sistema nel quale la corruzione acquistato dimensioni impressionanti
Partito socialista da molti mesi vive in una condizione di semi clandestinità disorientato frustrato intimidito
E tuttavia sbagliato reagire evocando complotti il nostro male oscuro non è dato tanto dalla corruzione che appartiene al sistema e non solo a quello politico
Quanto dall'assenza di una prospettiva per ricercare la quale la prima condizione data dalla riapertura di un vero dibattito politico
L'anno appena decorso ci ha consegnato un messaggio chiaro a favore di una riforma della politica
Ed è il nostro partito non può ignorare che il suo modo di essere e di presentarsi non è un fatto secondario del quale si può continuare a non parlare
L'affermazione della lega e della Rete rappresenta un moto di protesta forse una suggestione ma certamente un indicatore di una domanda di cambiamento che attraversa questa sì trasversalmente tutto il Paese
Il Partito Socialista che per primo ebbe il modo merito di porre i problemi della modernizzazione
Oggi appare essere a torto o a ragione nelle retrovie capofila dei conservatori di un sistema che è in avanzata fase di decomposizione
Da alcuni mesi viene auspicato il cambio di guardia alla segreteria del partito
Come se questo evento da solo fosse idoneo a risolvere i nostri problemi ma su questo punto occorre essere chiari non basta il cambio della guardia bisogna fare molto di più e molto meno
Va preliminarmente posto un problema politico
Che riguarda evidentemente il chi siamo cosa vogliamo fare come e Conti e al riguardo
Appare opportuna un'analisi coraggiosa e spregiudicata senza veli del partito socialista e dei suoi metodi di lavoro della sua presenza e del suo atteggiarsi nella società
Problema che abbiamo di fronte è questo in quale modo il nostro partito può formare una nuova classe dirigente
Che esprima un rapporto con la società congeniali ad uno spazio possibile per lo stesso partito e congeniale al disegno politico che si sta delineando in mezzo al nulla
In questo senso
Il problema si riallaccia al nodo di fondo in termini anche teorici
Del rapporto fra partito e società e cioè del rapporto fra articolazione della domanda politiche formazione il ruolo della classe dirigente chiamata a fornire una risposta a tale domanda
La saldatura che dobbiamo tentare tra domanda politica il partito e quella di fare in modo che non siano due termini non comunicanti
Ma che attraverso l'articolazione della domanda politica si riesca a dar luogo alla formazione di una nuova classe dirigente
Che dia una maggiore circolazione e crei quella trasfusione di sangue di cui noi abbiamo particolarmente bisogno
Rinnovare il partito socialista riformare la politica concorrere a realizzare la riforma delle istituzioni
Recuperare il valore del binomio della etica e politica dare impulso alla ricomposizione della sinistra democratica e liberale
In un moderno partito o se si preferisce in un moderno schieramento democratico progressista
Che rappresenta l'approdo naturale di una sinistra di governo finalmente affrancata dall'ipoteca comunista e dalle suggestioni del cosiddetto partito che non c'è
Questi gli obiettivi per un partito socialista che voglia continuare ad esistere
Riproponendosi come nucleo centrale di un'alleanza riformista che intorno ad un progetto di cambiamento si candidi a governare il Paese in un futuro non troppo lontano
Nome
Ne converrete compagni un compito Agcom né di immediata soluzione
Esso richiede una ricerca politica culturale ideale molto ampia un diverso livello partecipativo e qualitativo del dibattito la piena valorizzazione delle scelte programmatiche
Una sinistra in grado di praticare una politica di riforme di organizzare per ciascuno più libertà più eguaglianza più solidarietà e di vincere le tremende resistenze a questo progetto
Il rifiuto del metodo delle preclusioni delle contrapposizione insanabile
In una legislazione di cultura di transizione quale quella appena nata
Dove l'unico rimedio
Per arginare la crisi di fiducia nei confronti del sistema politico sta nella capacità delle forze politiche di dar prova di un alto senso dello Stato e di grande responsabilità
Il Partito Socialista assumendosi l'ingrato compito di governare tra mille difficoltà questa delicatissima congiuntura di cambiamento
Sta dimostrando con l'impegno anche etico di Giuliano Amato di avere idee uomini ed energie
Per restituire credibilità e rispettabilità ai socialisti ma non solo a quelli a tutto il Paese a conferma come ha osservato qualche autorevole commentatore che nonostante tutto l'Italia ha bisogno di un buon partito socialista
Dopo i disastri della pratica andreottiana del tirare a campare
Il governo Amato ha dovuto fronteggiare le drammatiche emergenze del Paese avviando una manovra economico-finanziaria diretta alla salvaguardia della lira ed al risanamento del debito pubblico che non ha precedenti
è stata una decisione dolorosa quanto inevitabile ma essa è stata e sarà accettata con crescente consapevolezza nella misura in cui la manovra si svolgerà con rigore ma equità scaricando nei pesi maggiori sulle classi più abbienti e soprattutto su quelle fasce shock sociale che meno contribuiscono proporzionalmente alla loro ricchezza alla vita e dalla comunità nazionale
E anche questo il banco di prova della capacità del governo a guida socialista di padroneggiare le spinte di destra che nel Paese sono potenti
La destra fa leva sul malcontento che accompagni i provvedimenti restrittivi in settori come la previdenza e la sanità che riguardano soprattutto i ceti popolari a cominciare dai pensionato
Fa leva sulla insofferenza subire nuovi carichi fiscali da parte dei cittadini e delle famiglie che percepiscono redditi fissi
Sui quali già grava in massima parte il complesso delle entrate erariali lo fa al fine di celare la vera protezione che ad essa sta a cuore
Quella degli interessi privilegiati costituitisi dentro e fuori lo stato sociale e nelle fasce medio alte dei cittadini tradizionalmente recalcitranti ai loro doveri fiscali
L'offensiva dei settori moderati è in atto e si copre di motivi populistici rafforzati dalla esplosione della questione morale ma la partita politica si gioca tutta sul risanamento economico e finanziario
Sull'avvio di un processo di moralizzazione della vita pubblica sulla difesa dell'occupazione sul rilancio produttivo
Una democrazia incapace di governare la sua crisi economica e di prestare massima attenzione alle categorie più deboli è destinata a spalancare le porte alle forze più eversiva ed avventurista
L'esecutivo guidato da Giuliano Amato può e deve essere un baluardo contro queste forze
Per indicare al Paese in termini concreti la strada della ripresa del risanamento politico e morale dell'ingresso dell'Italia in Europa come nazione moderna ed efficiente
A quanti
Si dichiarano favorevoli
Ad un intervento minimo dello Stato in economia e nelle politiche sociali o sensibili al disegno federalista del professor Miglio
La cui filosofia di fondo può essere così riassunta i poveri con i poveri i ricchi con i ricchi dobbiamo saper contrapporre
Dobbiamo saper contrapporre una diverso opposizione
Basata su precise scelte di fondo riforma e razionalizzazione delle politiche sociali per adeguarne i mutamenti intervenuti nel mercato del lavoro e nelle mentalità della gente e per amputare un e di tutte le escrescenze clientela
Introduzione di una nuova fiscalità che sposti la pressione attuale sui redditi alti e passi adeguatamente le rendite finanziarie
Alleggerimento dell'intervento statale in economia introduzione di criteri di efficienza nei servizi pubblici sostegno a politiche finalizzati all'occupazione
All'uso di lupo e all'ammodernamento delle grandi reti in particolare nel Mezzogiorno
Puntare ad una riforma dello stato sociale che ne difenda gli elementi portanti
Siamo tutti tormentato
Per il destino di centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro e per i giovani alla vana ricerca di un'occupazione agli uni agli altri deve andare la nostra solidarietà ma anche ogni nostra energia
Nella consapevolezza che se non interverrà un processo di rettifica la situazione potrebbe divenire irreversibile
Con il risultato di separare il futuro di gran parte dell'Italia sicuramente il Mezzogiorno dal futuro di un'Europa che marcia verso la sua integrazione economica e sociale
Non sappiamo se avremo gli Stati Uniti d Europa o se ci fermeremo agli Stati Confederati
Ma tale dilemma concretamente oggi se lo pongono solo gli altri Paesi della Comunità europea noi siamo un passo indietro o un gradino più in giù se si preferisce dobbiamo scegliere se starci dentro o andarne fuori
Giuliano Amato cerca di riportarci dentro a tutti gli effetti
Ma i fautori dell'Italia autarchica terzomondista in rotta verso il sud del mondo sono molti nel nostro Paese e stanno lavorando imperterriti al loro indecente disegni
Così come altri lavorano per far venir meno le motivazioni di solidarietà tra nord e sud i cui rapporti sono giunti al punto di minore comunicatività anzi di massimo attrito e frizione registrate dal secondo dopoguerra ad oggi
Registro da uomo del Sud una tale caduta di tensione
Che mi viene spontaneo chiedere se esiste ancora una questione meridionale se essa venga ancora vissuta come grande questione nazionale ed europea se sia possibile una svolta riformatrice nel Mezzogiorno d'Italia
Dico queste cose
Non per accostarmi al muro del pianto del meridionalismo deluso
Ma perché convinto che il Mezzogiorno continui a rappresentare la vera aria di crisi del Paese ed il banco di prova della volontà delle forze politiche
Democratiche di voltare pagina di lavorare con coerenza per il rinnovamento per un nuovo corso politico economico sociale e culturale
E su questa battaglia
Che si misura la profondità e sincerità dell'impegno del governo a guida socialista assumendo come prioritario assieme a quelli di risanamento economico finanziarie di difesa e il rilancio dell'occupazione l'impegno per il Sud
Un impegno che anche il Partito socialista deve porre al centro della sua iniziativa politica non solo riconoscendo che gran parte della forza elettorale conquistata nell'ultimo decennio
Gli è derivata dal consenso elevatissimo raccolto nelle regioni meridionali
Ma rammentando le radici salde profondo del riformismo socialista e liberale di Gaetano Salvemini Tommaso Fiore Guido dorso Manlio Rossi Doria cui ci ricolleghiamo idealmente
Compagna e concludo mi auguro che l'incontro di stamane posso avere recato un contributo di idee e di proposte al dibattito politico in corso
Il nostro futuro non sta scritto in nessun posto sarà quello che noi tutti vorremmo che sia personalmente sono fiducioso che questo futuro possa essere migliore dell'opaco presente
Se sapremo lavorare con dedizione ed umiltà
Nella massima unità
Senza mai smarrire il senso del concreto del possibile e sottoponendo alla continua verifica del consenso le scene delle decisioni
Senza di che ogni progetto è destinato a cadere nel vuoto o come ricordava Pietro Nenni ad essere ma non ad esistere
Grazie Umberto io voglio anche ringraziare l'onorevole Del Basso De Caro per il suo generoso impegno nell'organizzazione di questa manifestazione e grazie a lui che abbiamo
Grazie a lui e ad altri compagni che abbiamo colmato le lacune le carenze organizzative di un associazione come questa che nasce oggi con questa manifestazione nazionale quindi scarsamente dotata e di strutture e di mezzi
Ringrazio per la sua presenza in sala l'avvocato Carlo Da Molo presidente dell'Italgas grazie partecipare questa riunione anche per la sua antica militanza socialista do la parola per l'intervento conclusivo a Laura Fincato
C'era una volta la riunione politica in cui si misurava l'importanza del leader e la graduatoria degli aspiranti
Dall'ordine di apparizione al microfono della lunghezza del discorso
Il rito prevedeva delle premesse lunghissime sul politica interplanetaria mondiali europee noi con punte di interesse sulle polemiche specie sente e personali
Van attese per lei scarne proposte concrete condivisione di principi talmente generali da far domandare a Monti ma dove sta la differenza
Anche se qualche frase strappa cori qualche riferimento storico qualche citazioni era determinante voglio tralasciare del c'era una volta la descrizione degli stili e degli arredi per non dover piangere
Sulla sorte di quanti campavano sull'organizzazione di quelli che modernamente si chiamavano convention o meeting
C'è però un piccolo gesto che vorrei mantenere quello del ringraziamento
C'era una volta prevedeva di grazie a quanti pagati ospitavano
Quindi al Capranica siamo al fai da te e pagate oppure perciò desidero vive che noi quanti siamo qui ringraziamo della descrizione dei nipotini in trincea
Perché Angelo errato un'aspettativa che speriamo nun palingenetiche ne sappiamo che corriamo dei rischi nessuno di noi e politologo sociologo o intellettuale
Ci siamo presentati per quello che siamo
Un gruppo di parlamentari socialisti non proprio del loggione peones destinati secondo le vecchie regole all'aperto aprile
Brava sì ma in fondo un sigaro è un posto di sottosegretario non lo si nega a nessuno
Senonché noi ci siamo trovati a vivere insieme questi momenti drammatici e a scegliere insieme di provare con una umiltà non falsa ad occuparci di casa nostra
Del PSI perché siamo socialista
Per dare un segno positivo al nostro partito all'esperto evitando tatticismi e perdite di tempo
C'è una convinta volontà di partecipare al processo di cambiamento della politica italiana partendo anche dallo spietato esame noi stessi del PSI attuali
Senta masochismo senta addossarci tutte le colpe del mondo da soli perché non badiamo solo curve ma anche Mary meriti grande capacità per tornare a meritare rispetto e fiducia
Senza nascondere la nostra vergogna parlando di quella degli altri senza accettare processi sommari e gogna in chiaro
Vogliamo agire secondo un suggerimento che rinviamo acqua
Nel marzo del settantaquattro c'era lo scandalo dei petroli
A Nantes Salvalaggio rispondeva colui che per definizione di tanti dirigenti era un rompiscatole ed invece era amato dalla gente perché sapeva dire le cose giuste magari oggi però comprensibili
Sandro Pertini
Certo continuando di questo passo
Si va verso il suicidio l'unica strada possibile e la correttezza l'onestà mi accusano di un adesso plessi
Dicono che un partito moderno deve adeguarsi
Ma adeguarsi anche cose e vive giungeva al Santa Madonna
Se adeguarsi vuol dire rubare io non mi ha detto meglio allora un partito non adeguate a poco moderno meglio il nostro vecchio partito senta sedi almeno e senta secretati dalle gambe lunghe
E da un'ultima domanda che cosa ha suggerito ai suoi Pertini rispondeva e nuovi raccogliamo queste sue parole come nostro impegno dobbiamo togliere bubbone da soli subito non basta il borotalco a guarire la piaga
Noi vorremmo anche evitare di passare per farsi ingenui del tipo se c'ero dormivo o da vergini vestali immuni da responsabilità solo per questioni anagrafiche
Siamo rappresentanti del popolo
Eletti sotto il simbolo socialista dirigenti di un grande partito nessuno è inventato nessuno E nato ieri cogliamo questa voglia di cambiare regole metto che sono stati anche in parte la vostra vogliamo poter dire sento primissimi nato all'altro corrotto mantenuto ma vogliamo anche poter dare a tanti uomini e donne di questo partito militanti e dirigenti un riconoscimento di onestà di lavoro di sacrificio
Siamo qui consapevoli di rappresentare una volontà di vivere che c'è nel partito aggrappata alle pagine belle della nostra storia viti calata dei nostri valori
Veniamo da regioni diverse e insieme sentiamo il compito di rappresentanza che diventato in queste ore più impegnativa
Dobbiamo essere capaci di dimostrare che esistono energie e dire che non abbandonano il PSI che si fanno carico di una dignità ferita di un orgoglio piegato ma non domato di persone migliaia centinaia per le quali essere onesto lavoratore perbene è ancora sinonimo di socialista
Se qualcuno tardo epigono dello yuppismo deride valori giudicati sorpassati quali l'impegno e la responsabilità la partecipazione se qualcuno denuncia come retorica e demagogia richiamo alle nostre origini Rispetto delle nostre idealità
Vuol dire che questo qualcuno può difendere le sue personali conquiste
E non si è accorto che non c'è più spazio e più credibilità per quanti hanno fatto del partito uno strumento per la propria carriera questo qualcuno questi multi sono sorpassati
Perché non colgono la domanda forte di cittadini l'etica è nella politica il ritardo nel capire i profondi cambiamenti delle categorie della politica è la causa della nostra perde consensi
Per anni abbiamo saputo ascoltare capire interpretare poi abbiamo ascoltato solo noi stessi
Convincendo ci che sbagliava la gente se non pensava come noi pensavamo e se qualcuno al centro e in periferia alzava la mano per dire ma forse era cacciato da disturbatore privo di spessore culturale
E per onestà fino in fondo bisogna ammettere che a noi tutti faceva comodo questo pensare vigile di pochi e questo giro indisturbati di tanti
Ecco che si impone a noi tutti il problema di cambiare e non quello di fare le graduatorie tra colpevoli e innocenti giovani e meno giovani
Cambiare c'è un posto con un impatto forte dei risultati elettorali che quando si è portata politica sono il misuratore democratico cambiare ci è imposto dei magistrati che quando indaga trovano tanti disonesti anche purtroppo socialisti
Chiedere che l'indagine si a tutto campo denunciare che il sistema dei partiti il sistema delle aziende sistema burocratico erano e sono tali pesantemente inquinati è giusto ma per la gente comune
è come il re e minuto detto da bambina
C'è un anzi di pulizia ansia che può diventare per esasperazione voi di buttar via politici partiti e democrazia
No una democrazia vivere senza i partiti può trabocchetti italiana vivere senza il partito socialista io sono privati sondaggio ma per come oggi sono dischi partiti del PSI mi azzardo a dire che la risposta sarebbe non si è anche vero poiché quanti criticano i partiti e non solo le aberrazioni dei partiti si danno da fare per creare movimento che sfociano in partiti o cercando di aggregazioni per dar vita al partito che non c'è
Sono queste le contraddizioni che non si sciolgono solo guardando ad altri modelli europei o ipotizzando semplificazioni in notte da scelte di sistemi elettorali
Le risposte in termini riorganizzazione potranno essere diverse anti certamente saranno diverse da quelle vissute finora per una elementare ragione
è cambiata la domanda politica
I temi e i problemi noti sono quelli che pone dovrà pretende la gente nella quotidianità nella realtà è anche nei suoi sogni
Il richiamo a non confondere gli strumenti con i fini viene dei cittadini che dimostrano stanchezza per le formule ieri chi le promesse Fallaci linguaggio incomprensibile che tanta parte hanno avuto anche nel metodo politico della sinistra
Non ci stupiamo della perdita di fascino degli slogan e di parole d'ordine che hanno infiammato altre generazioni
Ci domandiamo il perché della penta di Presa di tanti argomenti ed è successo di veri protagonisti che non sappiamo interpretare con le vecchie categorie ci rivolgiamo nel comodo assunto che la gente non si accontenta più che è diventata nuovista che è impazzita e che improvvisamente e qualcuno spera solo temporaneamente interessata a strane scuote quali l'onestà la moralità una repubblica diversa
Pensiamo che i cittadini si faccia una tale da quelle che giudichiamo illogiche sirene politiche che di questi argomenti sono fatte palati
è una difficoltà ad accettare che vengano domande così diverso e contraddittorie contrapposte da parte dei cittadini gruppi luoghi geografici
Cullati nell'idea forte di un'uguaglianza che non ammetteva la diversità se non per ripararla ribellando
Cresciuti nel convincimento che ha domande differenti si devono dare risposte identiche non l'abbiamo visto per tempo cresce la critica all'egualitarismo ingiusto non abbiamo compreso le esigenze diverse le domande diverse che fanno oggi vivere con ritmo di sviluppo differenziato almeno due Italie
Inutile dire che questo è nella realtà delle cose e non nel demonizzazione del problema nell'esorcismo rispetto le soluzioni nella retorica nazionalista uno dei problemi da affrontare
E non per niente i partiti tradizionali e la sinistra in particolare nel nord del Paese hanno dimostrato e dimostrano di non avere idee chiare se non quelli che derivano da concetti superati inaccettabili anche per il Sud
Ha ragione il presidente Amato e non vorremmo che le troppe citazioni il fossero anche di disturbo quando afferma che con le riforme istituzionali non si mangia
Senza voler essere esegeti di un pensiero chiaro
Il suo dire andava nel senso di una comprensione di un processo riformatore che non può essere però unico argomento di una democrazia che deve incentrarsi sul diritto al lavoro
Occupazione crescita economica passaggio dallo Stato assistenziale lo stato sociale questi sono alcuni temi veri
Le analisi dei principali indicatori di questi trent'anni di politica di welfare dimostrano come il benessere si si è quadruplicato nel nostro Paese però novantadue è stato caratterizzato da un forte disagio e dall'incertezza
Il disorientamento dei soggetti pubblici e privati dei cittadini-utenti comincia ad essere preponderante
Se prima si poteva parlare di una sopite sfiducia oggi la sensazione e che nulla potrà cambiare il non credere nelle politiche sociali in particolare nelle politiche pubbliche e dilaga
Ed anche Nuri i politici siamo sconcertati ci interroghiamo
Finalmente però torniamo a interrogarci non più solo tecnocratica punti sui numeri ma sui valori e sulle scelte
E per noi socialisti si impone maggiormente un pensare forte un riflettere nel merito un riflettere sull'accettabilità e sulla condivisione dei valori delle proposte della sinistra intera
Che non pagano più negli affascinanti ne tenga
Mai un politica basta dei numeri e comunque non basta la somma di quanti si dichiarano di sinistra per avere prese credibilità e consenso
Dire oggi che la soluzione della crisi della sinistra italiana sta solo nella soluzione che per alcuni dovrebbe essere quella finale dei problemi del PSI
è riduttivo
Noi vogliamo risolverli questi nostri problemi ma ipotizzare come cura frettolosi fusioni o imposte federazione di partiti della sinistra è scambiare placebo per medici
Più a fondo deve andare lavoro il compito è quello di una riconversione culturale che recuperi ritardi ed errori
Se non si parte da una forte impostazione programmatica se non si torna a pensare a progettare non solo non si vince la scommessa di un futuro di progresso ma si compromette la democrazia presente
Non abbiamo capito tante cose o ci siamo arrivati in ritardo la domanda è siamo fuori tempo massimo non c'è qui
Da dare a priori torto o ragione chi afferma il riformismo esiste superato la sinistra ha perso c'è da dimostrare
Con il pensiero e con l'azione che esiste uno spazio politico e culturale che c'è un fascicolo più uscire dalla crisi costruire il futuro è possibile
Abbiamo accettato mentre succedevano fatti epocali fatti enormi che si spaventavano e CISL al tavolo insieme il tirare a campare ed è stato un nostro grande errore
Ora dobbiamo rent parare a tirare la carretta
A lavorare a lavorare per riprendere il passo che fu dei socialisti dell'Ottocento ha risposto il presidente Amato al Capo dello Stato sono qui per lavorare altrimenti vado a casa
I deputati socialisti che solo qui senza credersi nulla più che una piccola parte di un grande movimento vogliamo lavorare per il Paese per un uomo che si per la sinistra credibile e vincente
Grazie Laura
Voglio ringraziare in sala con noi il ministro della difesa Salvo andò lo ringrazio di cuore a nome di Alleanza Riformista ringraziamo tutti voi che siete venuti anche da lontano questa manifestazione è un appuntamento alla prossima nostra iniziativa grazie
Ma
Paolo Paola