L'intervista è stata registrata martedì 2 febbraio 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cooperazione, Italia, Parlamento, Proposta Di Legge, Sviluppo.
Rubrica
09:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
VERDI
PDS
Domani approda in Parlamento la proposta di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla cooperazione allo sviluppo tu hai parlato della necessita di un'indagine col metodo del carotaggio
Vuol dire che se noi dobbiamo intervenire sui quaranta mila miliardi della cooperazione come si dovessimo rifare un'inchiesta la magistratura sul cent'su trenta Paesi su quaranta mila miliardi centinaia di enti sarebbe come dire in se abbiamo la commissione d'inchiesta invece lo dobbiamo fare a mio avviso Commissione d'inchiesta scegliendo in modo molto selettivo Mall tutto mirato e incisivo perché Tosato l'espressione carotaggio che il termine con cui si fanno i sondaggi in profondità nel sottosuolo
Per intervenire in un modo appunto molto intrusivo su alcuni casi esemplari che ci facciano capire come ha funzionato ci diano l'insegnamento su come dovrà funzionare il malfunzionamento passato in termini generale è chiaro a tutti ma non le serve di vedere come una funzione di rapporti con un Paese poniamo la Somalia con un settore poniamo la formazione con un tipo di impresa e poniamo quelle che si occupa di fare strade e lavorano sulla cementifica azione e via dicendo però ne scegliamo aree geografiche settori tipologie metodologie di intervento analizziamoli in profondità e da quello ricaviamo l'insegnamento sul fiasco della cooperazione e e l'indicazione per cambiare strada
Il futuro cooperazione sostenibile contro un passato di cooperazione cementizia che cosa intende non abbia avuto finalmente con la Conferenza di Rio de Janeiro la dimostrazione che la consapevolezza iniziata non sia certamente realizzata del fatto che la cooperazione tra il nord e il sud del mondo ha un legame inscindibile con la politica ecologia una politica ambientale ovvero sia che si salvano le popolazioni
Che crepa di fame che si interviene utilmente nei paesi in via sviluppo tanto più in quanto si ha un occhio attento alle risorse naturali alla difesa degli equilibri ambientali alla salvaguardia per esempio dell'acqua e alla promozione
Di uno sfruttamento non distruttivo di risorse che in alcuni casi sono è l'unico modo di sostentamento che viene esaurito rapidamente lasciando conseguenze disastrose su l'ambiente e sulla vita delle popolazioni pensiamo alla desertificazione che provocata non non solo e non tanto la fenomeno naturale quanto danno sbagliato tipo di agricoltura dallo sfruttamento eccessivo della terra dall'abbandono di alcune terre dal disboscamento selvaggio dalla necessità di da strappare gli arbusti per accendere il fuoco per intere popolazioni che non hanno altre tecniche
E per sfamarsi quindi sono intrecci ormai evidenti le guerre a tutto il mondo le guerre che ci aspettano in futuro sono guerre che riguardano forse più l'acqua
Il più scarso in aree sempre più popolate che non il petrolio
Addirittura e dunque credo che la l'idea di una cooperazione sostenibile ovvero di una cooperazione il merito Pubblico sviluppo di una lotta alla fame e imperniata sulla durevole traccia imperniata su lasciare un'eredità naturale contrada del la detta distruzione foreste tropicali è un è un caso scuola che ormai tanta gente ha capito sin dica distruggere specie che possono dare moltissimo sia animali che vegetali per la ricerca scientifica farmacologica significa e distruggere ecosistemi che non si potranno riprodurre mai più significa contribuire all'effetto Serra significa spossessato are delle popolazioni locali ecco l'assieme di queste politiche oggi non può più essere fatto lo ha fatto l'Italia finora centotrenta Paesi dispersione a pioggia degli aiuti ladrocinio scelta prima di tutto delle imprese che debbono fare un progetto
Poi adozione del Progetto visto che c'è una tangente da pagare ecco questo è quanto non si deve più fare ma per voltare pagina ci vogliono una nuova un commissariamento nell'immediato dalla cooperazione dopo la commissione d'inchiesta e ci vuole una nuova struttura operativa che nasca però da una diversa filosofia perché mi dà nel fondo delle leggi accettabili ci sono state per fare la politica nord-sud non c'è stata la volontà politica e i guai sono nati soprattutto dalla gestione democristiana con appendice socialista tutt'altro che marginale della cooperazione come una fare anziché con un fatto umanitario e una grande parte importante da politiche estere
Grazie a Francesco Rutelli
Ai nostri microfoni ora Piero Fassino dunque domani arriverà in Parlamento questa proposta di legge sulla commissione d'inchiesta mi sembra che siano due impostazioni che si sono delineate quella di Achilli che dieci che dice che in dieci anni di cooperazione con un bilancio positivo ci sono stati episodi negativi e quella invece opposta di Rutelli che dice che decennio negativo c'è qualcosa da salvaguardare qual è l'impostazione del PDS
Ma intanto vorrei dire che domani si discute in Parlamento perché il nostro partito il PDS ha proposto la commissione d'inchiesta su questo tema
Da tempo noi solleviamo critiche
In noi non abbiamo un intento come dire demolitorio dalla politica cooperazione anche perché questo sarebbe ingiusto nei confronti delle tante organizzazioni non governative delle tantissima gente che in questi anni nonostante le difficoltà ha lavorato nella cooperazione con passione energia entusiasmo e ha prodotto anche risultati gli aiuti di cooperazioni in vari Paesi significativo
Quello quello che ci ha spinto a comincia l'inchiesta è il proprio la enorme in enorme divario che c'è tra le grandi energie risorse che sono disponibili per fare una seria politica di cooperazione che la totale assenza da parte di chi governa nel dare alla cooperazione indirizzi strumenti e risorse
Capaci di fare in modo che l'Italia davvero una politica dalla cooperazione ce l'abbiano faccia in giro per il mondo soltanto brutte figure ora quando si parla della cooperazione in Italia invece nel mondo e ci si ricorda delle bruttissime figure che l'Italia ha fatto in Somalia dove ha disperso
Miliardi e miliardi in progetti che servivano soltanto a finanziare le clientele sistema di potere di SIAD Barre senza alleviare di di un grammo le sofferenze alla popolazione somala
Spesso in altri paesi abbiamo messo in piedi i progetti che si sono dimessi tra dimostrati assolutamente inefficaci che inadeguati in e soprattutto mi pare che ormai sia evidente anche dall'apertura di inchieste la magistratura risulta ormai chiaro che anche la cooperazione non è stata estranea
A pratiche che francamente appaiono discutibili e forse questo lo accerterà la magistratura anche fonte di illegalità
Allora per tutte queste ragioni a noi pare che sia necessario fare chiarezza a fare chiarezza intanto su cosa è stata la politica e cooperazione in questi anni e ma soprattutto a noi non interessa un dibattito retrospettivo
La commissione oltre che un accertamento di cosa si è stata la quelle cooperazione dovrebbe anche determina gli indirizzi di cosa deve essere in ragione tale da rendere trasparente di funzionamento comune della cooperazione italiana rendere chiari gli obiettivi
Che si vogliono perseguire individuare esattamente quali sono i Paesi con cui prioritariamente vogliamo stabilire la cooperazione e e con quali progetti
Da otto mesi lavora il ministro Colombo nel tempo di tirare un bilancio di questo lavoro in particolare sulle settore della cooperazione allo sviluppo molti parlano di latita se anche tu nel tuo intervento avuto parole molto dure nei confronti dell'opera del ministro io dico chiaramente che questi otto mesi Colombo estetiste sono stati devastanti
Perché abbiamo un ministro degli esteri che non c'è
Sulla Jugoslavia l'Italia ha balbettato
Colombo è nato a Belgrado nel momento meno opportuno
Sollevando un un vespaio di polemiche dappertutto in Italia in Europa
è in corso
Da da un anno e mezzo un delicatissimo e complicato processo di pace in Medioriente che è una realtà tanto strategica per l'Italia beh non l'Italia non appare avere minimamente idea di come concorrere a una soluzione di pace che sia consensualmente perché sia capace di conoscere consensualmente i diritti di palestinese d'Israele
C'è un esterno Peo in profondo sommovimento che chiede di stabilire relazioni e rapporti con i Paesi dell'Europa comunitaria e l'Italia è priva di qualsiasi politica verso quell'area
La politica di cooperazione è nel marasma in cui è e Colombo o tazze o prende provvedimenti assolutamente sbagliati come aver nominato non già quello che proponiamo noi ci alcuni una commissione d'inchiesta ma una commissione interministeriale che è formata in parte dagli stessi gol su cui bisognerebbe indagare
Io dico francamente così non si può andare avanti tra l'altro la cosa stupefacente perché la caduta del del muro di Berlino il superamento alla contrapposizione tra i blocchi
A al ma alcuni aspetti diciamo positivi anche degli aspetti negativa abbiamo visto guerre jugoslave c'è ma un aspetto positivo è sicuramente che ogni paese più libero di far finalmente una politica estera
Ciascun Paese non è nella gabbia di un blocco dell'altro
E in una fase di grande sommovimento come quella di oggi da quello internazionale un politico un Paese che voglia diciamo giocare un ruolo avere una propria politica estera lo spazio per farlo e l'Italia avrebbe anche nell'interesse a tutelare
Con una propria idea su questo punto tu hai parlato della cooperazione con montasse lo fondamentale sia della politica estera ma anche della politica economica
Incerto poiché ricco per azione è una variabile strategica sia della politica estera sia Dell'Aquila economica di un Paese
Molle molto semplice da spiegare
Si guardi e quello che sta succedendo nell'Est europeo
O si pensi per esempio al fenomeno dell'immigrazione extracomunitaria dall'Africa del Nord dall'Africa nera ebbene quello che succede in queste due aree ci dice che
Se l'Europa ricca quindi anche l'Italia che è pur sempre un Paese ricco nonostante tutti i problemi che ha
Non si pongono il problema di finalisti aiutare e finanziare lo sviluppo dei Paesi in transizione economica all'Est europeo in via di sviluppo nel continente africano ed è ma saranno investiti nei prossimi anni da enormi flussi migratori
Nei prossimi anni l'Europa ricca e quindi anche nostro Paese devono decidere di scegliere se vogliono importare merci comportare uomini se non fanno nulla per aiutare lo sviluppo di quei Paesi in porteranno con l'immigrazione fatalmente uomini
In tutti i problemi che l'immigrazione di massa comporta oppure aiutano lo sviluppo di quel Paese naturalmente apprendo si pone la concorrenza dei prodotti che vi si producono chiaro e quindi accettano di importare merci
Io credo che non ci sia dubbio sul fatto che bisogna fare questa seconda scelta nella prima ma allora la politica di cooperazione è una variabile strategica Chabrier cooperazione desse essere un degli strumenti con cui non sto per le fa politica estera è uno degli strumenti con cui si costruisce un nuovo una nuova politica economica internazionale
Credo un paio d'anni e se il responsabile del dipartimento esteri del Partito Democratico dalla sinistra secche in questa settimana ci sarà il congresso del Partito Radicale transnazionale ecco dal tuo punto di vista come dire affronti con questo con questo appuntamento
Ma io
Sono assolutamente convinto che una delle grandi variabili dei prossimi a nella sovranazionalità
Questo fine di secolo segna anche la crisi dello Stato-nazione comunque il superamento della dimensione dello Stato nazione come la dimensione fondamentale di governo dei processi economici sociali culturali
Tutti i fenomeni economici sociali culturali tendono ad assumere dimensione sovranazionale si pensi a come organi i mercati si sono molto più integrati a come la struttura industriale tenda collocarsi su scala continentale come la mobilità sociale fisica culturale è cresciuta enormemente noi viviamo non a caso diciamo che all'ordine del giorno il portellino Intema dell'Unione Europea viviamo nella nella fase in cui si passa da un conto in Europa ma non solo in Europa da continenti caratterizzate dall'esistenza bis dati a continenti che tenente andranno progressivamente a darsi istituzioni economiche sociali politiche di carattere sovranazionale
Quindi è chiaro che il tema della sovranazionalità e dell'integrazione è un grande tema dei prossimi anni e da questo punto di vista non c'è dubbio che
Anche i soggetti politici devono riorganizzarsi su questa base non è un caso che noi insieme agli altri partiti
Europei che appartengono all'Internazionale socialista abbiamo all'Aja qualche mese fa novembre avviato la costituzione del Partito del socialismo europeo cioè del partito della sinistra europea che tende appunto a collocarsi alla nuova dimensione dei processi che investono il continente grazie
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