Inaugurazione della Fondazione "Leonardo Sciascia"

E un impegno di lirica
Preso con Luigi
E dico dell'amministrazione comunale dico degli amici e discepoli quegli spesso generosamente partirò quest'impresa un impegno che abbiamo preso con lui vivo neppure dolorosamente prossimo come dice del cavaliere e la morte
A sbarcare su un'isola deserta
Questa metafora della verità della morte ed è la verità che solo la morte mette al riparo dal rovello del dubbio e dalla impostura e del contesto il vice ma opponeva come un argine alle meschine avanza del grande giornalista al suo omertoso siamo sulla stessa barca
Non lo creda sono già sbarcato su un'isola deserta e quella verità ci regalava a futura memoria
Apprezzato e ironico controcanto delle ciniche stupide triviali sceneggiate che il grande giornalista all'anagrafe Giorgio Bocca e all'albo piazzista elettivamente provincia alé di provinciali virtù quali il pettegolezzo e la calunnia rovistando con assai mediocre Fantasia in un trova Rovato da mascherata strappai sana ha inscenato e tuttora replica dinanzi a platee di moralisti di nessuna morale
Chi ha atteso con impazienza con fatica questa inaugurazione che solo oggi finalmente celebriamo e quasi con pudore con scontrosa Letizia
Sarà certo disposto a perdonare questa Breve Marri sentita digressione a giustificarla e a condividerla
E a condividere quell'impegno che oggi iniziamo ad assolvere perché converrà illustrare ricorrendo proprio le parole di Leonardo Sciascia quell'intervento ma calmo pesa del marzo ottantasette registrato dai giovani fedelissimi concittadini di malgrado tutto
Voi sapete diceva Sciascia cos'è una fondazione culturale intestata un nome particolare significa che vi confluiranno tutti i documenti che riguardano l'attività dello scrittore soprattutto quelle che sono le lettere la corrispondenza è un materiale enorme quale
Si può raccogliere che so continuando in trentacinque quarant'anni di attività letteraria e sono le lettere più disparate che vanno dal premio Nobel al mafioso Sirchia che mi scriveva dal confino a che mi ha insegnato tante cose
E quel lascito lo affidava agli studiosi ma soprattutto diceva ai cittadini di Racalmuto che sono giovani
Quei giovani che Pasolini aveva ritenuto irreparabilmente omologati per Sciascia erano viceversa un destinatario riconoscibile
E anzi ancora praticabile se la memoria ha un futuro entro le coordinate di un Paese di una storia comune
E da quel Paese
E da questo Paese che vogliamo che dobbiamo ricominciare ora che l'unanimismo omertoso intollerante del Palazzo e dei media ha frettolosamente ricucito le ferite aperte la Leonardo Sciascia
E qui che occorre chiedersi se quel miracolo
L'intelligenza e di passione sia stato il privilegio di una individualità sicuramente irripetibile o fosse anche iscritto in una tradizione in un Codice antropologico in una memoria
La Fondazione Sciascia non potrà certo surrogare la presenza intellettuale morale dello scrittore né colmare il vuoto dalla sua assenza intervenendo in sua vece a demistificare i fasti e nefasti dalla vita pubblica però
Potrebbe può
E dall'altro studiare catalogare quelle carte innanzitutto nella convinzione che esse possano offrire uno spaccato del Novecento letterario ma pure illuminare decenni cruciali e traumatici della vita civile del nostro Paese
Esporrei catalogare
Varare a guardare con i suoi occhi quei ritratti di scrittori che egli raccolse non per affetti coi indifferente collezionismo ma per rintracciare di una segreta e delle Kia come lui stesso scrisse cioè la promessa
Di un adempimento cui la vita e l'opera su due furono tenacemente tacitamente votate
Avviare inoltre un'attività di ricerca di lavoro critico di confronto sui temi prediletti dall'appassionata curiosità dello scrittore
E prima di tutto su quella Sicilia sommersa dagli arabi all'Inquisizione
Dal Cinquecento di veneziano Giuffredi all'Ottocento di Guastella e Navarro dai retroscena del Consiglio d'Egitto o della controversia Lipari Tana ai posti scenari del crimine organizzato quei temi che egli in tanta parte
Disse Perilli e illumino e per cominciare eccome per uno unico tacitamente contratto con Sciascia e proprio allora calmo Dese Fra Diego la Matina
E la Fondazione dedicherà in autunno un incontro di studio fra storici delle eresie dell'Inquisizione della civiltà barocca
Ma la fondazione e questa su cui amo insistere direi la scommessa più ambiziosa intende anche dalla metaforica Racalmuto di Leonardo Sciascia involontario soggiorno ma anche privi le
Giada osservatorio proporsi come un modesto ma utile Teatro della memoria intende cioè a somiglianza di quei remoti archetipi di quell'arte obbligata appunto l'arte la memoria
Assai più che un repertorio di dati tramandare un'etica della memoria celebrare la memoria come valore addirittura materializzare nelle acquisizioni i percorsi
C'è via in una scena praticabile in una mappa ricca di tragitti ed incroci di fatali confluenze e come amava dire Sciascia di enigmatiche correlazioni
Una rete dunque aperta e ristrutturabile i percorsi della conoscenza di indirizzi di ricerca no museo
A questo possono e devono servire i libri le carte le parole di Leonardo Sciascia un primo modesto esempio un'approssimativa topografia è una provvisoria segnaletica tenteremo di offrirli con la mostra etica
Ante sul ruolo di opere e giorni dello scrittore che partirà a luglio la Palermo e che rubandogli un titolo giovanile e suggestivamente riassuntivo si chiamerà la Sicilia il suo cuore
Questo e anzi ben altro li dobbiamo ma non all'unisono
Lo dobbiamo ai siciliani che parlano poco che non si agitano che si Rodano dentro e soffrono
Di un'antica pagina di tante pagine sue
Che pare non abbiano speranze sono scriveva il cuore stesso dalla speranza Basile psicologa silenziosa fragile speranza dei siciliani migliori una speranza che teme se stessa che ha paura della delle parole tira invece vicina e familiare
La morte lo dobbiamo ai tanti testimoni sgomenti ed eroi involontari che nei libri di Sciascia e negli annali dell'i Isola dubitano ma dubbiosa mente operano costretti a farsi carico di cause troppo grandi e remote eppure in grado di pronunciare
E sia pure
Dal fondo della pena e della disfatta le parole dei protagonisti della controversia li paritaria
Abbiamo tentato di inventare il cristianesimo in un Paese che è cristiano solo di nome e abbiamo de dato alla vuota ma è stato il diritto un contenuto di umanità di giustizia
E ad uno di loro di quei personaggi dalla controversia in particolare lo dobbiamo non ad un intellettuale non a un uomo nuovo di quel nuovo però effimero ceto dirigente formato si appunto nel fuoco di quella controversia ma un miserabile poliziotto a Matteo Lovecchio
Umanissimo aguzzino è vittima inconsapevole
Uomo qualunque pavido e caparbio ignaro e tuttavia indomito insomma è per dirla con Sciascia per questo kata avere che esattamente da un secolo e mezzo dorme in fondo al pozzo secco accanto al cadavere dello Stato
Proprio così esattamente
Perché lo vecchio futuri trucidato adora una di notte di un ventuno giugno vale a dire per la stessa data o di
Ernani che il caso come sempre felice intelligente ci ha regalato come ideale data d'inizio dalla nostra attività
Un uomo d'ordine un servitore zelante grintoso di uno stato indifferente evanescente come Rojas e come li vince come il piccolo giudice di porte aperte e come Giovanni Falcone
Anche con lui anche con Giovanni Falcone si contratto un tacito impegno ci perdonino luglio Sciascia questi due figli della Sicilia secca e severa ratio si Antella conica melanconica e sarcastica questi due lettori di Montaigne che si accompagnavano al pensiero dalla morte come un compagno segreto
Sarà nostra limitata immaginazione non saprà liberarsi all'altezza del loro volo netto impervio precipiterà grazie