Lib(e)ri in scena 2017 - Laura Boldrini. La comunità possibile

Buona sera
Benvenuti a tutti voi così numerosi io mani conoscete sarò Simona arselle cordino da qualche anno le attività della attività culturali della Fondazione sipari una fondazione istituita nel due mila sei da Maria Cristina sipari
Una fondazione che si occupa essenzialmente di attività culturali
Dicevo una Fondazione Fondazione sipari che si occupa essenzialmente di attività culturali in particolare delle visite guidate e la Casa Museo Palazzo sipario organizzate giornalmente per tutto il mese di agosto fino all'otto settembre
Eccoci giunti all'ultimo appuntamento di Liber inscena della quarta edizione ieri è stato nostro ospite Corrado Formigli con cui abbiamo parlato dell'instabilità geopolitica in Medio Oriente
E dell'Isis ringrazio anche oggi appunto il Pubblico ringrazio il direttore artistico della rassegna Dacia Maraini scrittrice di fama internazionale e cittadina onoraria di Pescasseroli
Ringrazio la Presidente della Camera Laura Boldrini che ci ha onorato
Essere qui
Saluto e ringrazio le autorità presenti il presidente del consiglio regionale Giuseppe di Pan grazie a un
Il viceprefetto conto di vini l'amministrazione comunale
Che è qui presente che ha voluto sostenere la manifestazione offrendo l'ospitalità agli autori e in particolare ringrazia il sindaco a vota avvocato Luigi l'accesa per essere qui con noi insieme all'intera Giunta
Ora vorrei leggere un messaggio di saluto che manda il presidente la Fondazione sipari Gaddo della Gherardesca che ha avuto un
Un un intervento che non può essere con noi nel frattempo prego il sindaco di venire a fare un saluto
Dopo scusa
Basta
Sono spiacente di non poter presenziare alla serata nella quale sarà protagonista l'onorevole Boldrini la presenza del presidente della Camera è infatti un'occasione per sottolineare l'aiuto che presenze così importanti possono portare alle zone più periferiche del Paese
Dando visibilità alle bellezze e alle quali e alla qualità alle qualità che queste zone stesse contengono bisogna che ognuno di noi si spinga i propri amici e conoscenti a riscoprire questa Italia minore per notorietà cioè per notorietà certo non per bellezza
E in questo senso è importantissima la presenza della terza carica dello Stato a suggellare quanto da me auspicato
Nel ringraziare ancora la presidente Boldrini per la sua presenza auguro a nome della Fondazione sipari un'interessante serata a tutti i presenti Gaddo della Gherardesca
Grazie Simona buonasera a tutti veramente per me è un motivo di orgoglio a titolo personale di tutta l'amministrazione di tutta la comunità Pescasseroli disse essere qui poter essere a fianco con la terza carica dello Stato con il Presidente della Camera con la Presidente onorevole Boldrini perché veramente questa è la dimostrazione che manifestazioni così ben organizzate
Possono in qualche modo attrarre l'attenzione di Bessone di una certa importanza e devo dire che la manifestazione fino adesso ha avuto veramente un crescendo tutto questo credo che sia merito innanzitutto della fondazione di oggi ti di Simone Orsello che ha saputo veramente organizzare in maniera professionale poi veramente un ringraziamento di tutto cuore va alla nostra concittadina alla scrittrice di fama internazionale Dacia Maraini che non mancano ci fa mai mancare il suo ha offerto il suo sostegno affettivo verso
Veramente
Lo devo sottolineare con tutto il cuore però una cosa mi mi preme evidenziare la bontà di questa manifestazione perché io
Ho partecipato tutte le serate ieri sera purtroppo c'erano degli impegni pregressi c'era la la comunità dei sindaci ci siamo dovuti vedere con i sindaci del territorio per parlare di master Plani Ing
Per parlare di finanziamenti europei e quindi entriamo nel merito di questa comunità possibile perché oggi tutto passa per l'Europa però devo dire che tutte le sere che sono tornato a casa sono tornato con un bagaglio culturale fa cresciuto perché leggere libri confrontarsi con gli odori per me è stato veramente motivo di orgoglio e credo che questa sera sia ancora di più la dimostrazione della bontà della manifestazione per concludere ecco vedo una alla rappresentanza una manifestazione dove c'è tanto pubblico e devo necessariamente ringraziare a nome di tutta la comunità Pescasseroli rese tutti voi che avete deciso di trascorrere la vostra vacanza Pescasseroli perché un paese turistico come il nostro se non ci fosse il turismo se non ci foste voi noi non saremmo niente quindi io veramente vi ringrazio di tutto cuore ma no
Non soltanto un rinvio e quindi a fargli un applauso ma non solo qualche
Un ringraziamento ma un arrivederci perché Pescasseroli non è solo bello soltanto d'estate con i suoi balconi in fiore
Per Cassano che bello anche d'autunno i suoi colori Pescasseroli è bello anche d'inverno Pescasseroli Bafundi vissuto va goduto a trecentosessanta gradi e per trecentosessantacinque giorni l'anno quindi veramente di tutto cuore grazie e buon proseguimento
Grazie al sindaco saluto anche i membri della Fondazione sipari il presidente del parco Antonio Carrara l'avvocato Ugo Marinucci che sono qui appunto in rappresentanza
Non solo del parco ma della Fondazione sipari di cui fanno parte
Don ben tornato a Maria Rosaria la Morgia giornalista RAI che è già stata con noi nell'incontro con letizia Battaglia di domenica scorsa
Ma anche nelle precedenti edizioni con Lucia Annibali con Lirio Abbate con Claudio Galimberti
Maria Rosaria la Morgia impegnata nel sociale presidente dell'associazione il sentiero della libertà è stata tra l'altro curatrice del libro Terra di libertà storie di uomini e donne nell'Abruzzo della seconda guerra mondiale
Un ringraziamento va ad Azimut Capital Management e ad Eric Peterson che con il loro contributo contribuiscono appunto alla allo svolgimento di questa manifestazione
Io
Prima di lasciare la parola a Maria Rosaria la Morgia che modera l'incontro di oggi volevo accogliere con un applauso Piera Degli Esposti che leggerà
Estratti del libro
Cristo da Laura Boldrini
Una comunità la comunità possibile chiedo scusa buonasera
Buonasera a tutti e ieri grazie alla Fondazione sipari grazie a Dacia Maraini per avermi coinvolta nuovamente in questa bellissima iniziativa e grazie a Laura Boldrini che adesso ci guiderà all'interno del suo libro dove cercheremo di fare delle domande però questo è un libro che non è solo un saggio dire è un bel libro anche di narrativa
Ci sono dei luoghi si parte da alcuni luoghi particolari e ogni luogo ha qualcosa da dire questo è molto importante secondo me perché da concretezza alle idee dà concretezza a quei valori che a volte vengono evocati ma che non si riescono poter rintracciare nella realtà
Atene la esborso Schengen neppure ancora abbiamo Londra il Medio Oriente Balcani poi ventottenne che ogni tanto sentiamo risuonare nelle nostre orecchie
Però ecco Ventotene che cosa rappresenta nella storia di questa nostra Europa quindi luoghi simboli dichiarazioni il desiderio di qualcuno del passato di costruire l'Europa che ce lo ricordiamo si chiamava Comunità europea
Adesso invece Unione Europea e le parole non si mettono caso hanno un significato preciso una loro forza precisa
Il
Il libro si apre anche con un impegno della presidente della Camera
Che si rende conto in un momento difficile che poi non è tanto lontano nel tempo perché era solo il due mila quindici e forse tutti noi abbiamo ancora nelle negli occhi le immagini che poi sono scomparse perché nel vorticoso
Andare della quotidianità anche dell'informazione le Mancini vanno quasi no poi in sita erodono chi chi non ricorda la tenne del due mila quindici chi non ricorda le file i bancomat tre
Le persone che non avevano il pane non avevano la possibilità di sopravvivere ecco si apre quindi in un momento difficilissimo durissimo
Dove però l'Europa non c'ero per lo meno l'Europa era un Europa che non era la comunità europea era un'altra Europa perché si parlava di Graz fitte no quindi si parlava di di chi dai vuoti e da in qualche modo bacchetta quelli che non si sono comportati bene non non cerca soluzioni non è non c'era solidarietà e dicevo si apre con l'impegno della presidente Boldrini che di fronte a tutto questo decide di prendere un'iniziativa forte no come presidente della Camera
Come persona che credeva non solo col presidente della Camera perché Laura Boldrini ha una storia di impegno sociale professionale
In nel sociale e nella politica nel senso più bello di questa parola no di Paolisso
Prende il telefono e decide che come presidenti delle Camere forse si può fare qualcosa
Cioè fare una dichiarazione forte richiamare in qualche modo l'Europa che non c'è Chicco la cabina di regia chiamiamola così a prendersi degli impegni precisi perché forse questa Europa cresciuta tantissimo negli ultimi negli ultimi anni un insieme di di ventotto Paesi
Alcuni poiché hanno la moneta comune diventata solo un Europa economica della moneta neuropatie più forti l'Europa dell'oste Rita io voglio ricordare tutti ce l'abbiamo in mente perché poi mantidi paga lo c'è lordi dall'Europa contiene preso come uno spauracchio questa Europa che ti ordina che cosa poi solo austerità
Ecco Laura Boldrini prende il telefono e comincia a creare una rete di presidenti per firmare una dichiarazione di intenti cambiare le cose tra l'altro voglio ricordare che tra poco a Roma ci sarà il g otto chiamiamolo sette G7 scusa delle dei parlamenti e quindi diciamo così sarà un'occasione per riprendere questa discussione per renderla reale per tornare a questa comunità possibile una nuova rotta per il futuro dell'Europa perché in questo libro si parla ci sono delle proposte concrete non è un libro
Fatto solamente di buone intenzioni di Paroli ti ricordi un libro con delle proposte concrete
Per cambiare rotta all'Europa per ritornare a quell'Europa che ha qualcuno aveva sognato immaginato aveva tentato e voluto costruire penso a De nomi anche non solo voglio dire a al al nostro Spinelli ma penso che persino qui c'è una frase adesso non la leggo perché sarebbe lungo
Di Churchill e perché poi parleremo anche di di come l'Europa forse e cresciuta in fretta ma una fretta che non ha portato dei risultati positivi è stata quasi una rincorsa solamente di tipo economico proporre partire con una prima domanda perché mi sembra un po'un punto fondamentale anche del libro che poi riprenderemo nella parte finale cioè questa Europa del sparita che in qualche modo ha fatto crescere
Piuttosto il disagio anche alimentato una dal punto di vista simbolico diciamo e non solo la fascia degli euroscettici
Ha diviso per cui adesso a volte quando si parla di Europa si viene quasi presi per degli utopistiche non hanno insomma credono in qualcosa che non è realizzabile allora ci sono delle proposte perché bisogna ripartire sociale ha una grossa
Importanza affrontare il disagio non alimentare lì disse le diseguaglianze ecco questo si può fare su questo credo che il ci sia un impegno forte della presidente della Camera per ridurre per eliminare arrivare di minare anche la distanza con i cittadini
Sì buon pomeriggio a tutte e a tutti io devo necessariamente ringraziare tanti di voi intanto chi ha deciso di stare qui un'ora insieme
Siete tantissimi vi ringrazio per l'attenzione che avete voluto darci oggi pomeriggio con la vostra presenza
Poi devo ringraziare il festival libri in in scena per l'invito Dacia Maraini che mi ha coinvolta in questa bella iniziativa la Fondazione Sipario certamente tutte le autorità il Presidente del Consiglio regionale con cui abbiamo avuto in questi mesi interlocuzioni sul terremoto ci siamo incontrati in più luoghi per parlare di questo tema anche un tema per noi tutti insomma un tema centrale nella nostra azione politica tutte le autorità che vedo qui presenti il sindaco
Il i cittadini ma anche i turisti giustamente come è stato detto e il il presidente del Parco nazionale che ho visitato poco prima insomma tutti voi per essere qui oggi pomeriggio insieme a nuove ecco allora il libero è un libro che fa riferimento a un modo di vivere
Vivere in comunità alla comunità possibile
La comunità possibile vuol dire che noi
Dobbiamo guardare al futuro dobbiamo pensare alle prossime generazioni le paure dell'oggi devono riuscire a essere superate
Perché noi davanti abbiamo sfide enormi nessun Paese
Europeo
Da solo può avere un futuro nessun Paese europeo da solo può competere con i grandi giganti con la Cina con gli Stati Uniti d'America con l'India con il Brasile nessuno
Allora o noi rimettiamo in sesto questa comunità o noi facciamo un salto di qualità nello stare insieme oppure noi saremo destinati alla totale irrilevanza
Quindi la comunità possibile invita tutti a pensare alle prossime generazioni ho dedicato questo film questo libro lo dedicata ai nostri giovani lo dedicato a mia figlia
Che è una ragazza poco più che ventenne e al futuro di tutti i nostri giovani che possano vivere in un'Europa di pace di benessere e di libertà di pace
Di benessere e di libertà
Io vorrei avere questa certezza che mia figlia le vostre figlie ai vostri figli
Possano vivere in un'Europa di pace di benessere e di libertà
Vedete
Grazie a questa Utopia
Europea che nasce anche in questo luogo abbiamo avanti chi a noi Palazzo sipari Benedetto Croce uno dei primi a parlare di questo disegno di questa utopia dandogli concretezza nel mille novecentotrentadue
Nella sua opera dedicata all'Europa lui parla appunto dell'Europa come l'obiettivo comune Benedetto Croce dice che gli italiani francesi tedeschi e tutti gli altri popoli si sentiranno sempre più europei
L'amore per il loro Paese loro Stato nazione presto sarà l'amore per l'Europa perché già allora prima
Quindi degli utopisti di Ventotene Benedetto Croce pensava all'Europa come alla casa comune
Ecco allora io penso che noi dobbiamo proiettarci in un futuro vicino quello che che già sta prendendo corpo che ne sarà dell'Italia se dovesse andare male il disegno europeo
C'è chi dice che se dovessimo uscire dall'Europa non avremmo più problemi
Diventeremmo un Paese dove l'occupazione sarebbe al cento per cento
Non ci sarebbe più crisi e avremo tante opportunità davanti a noi ecco io vi prego di di fare attenzione state in guardia
Quando vi rendono una ricetta come questa fate attenzione
Fate molta attenzione perché sarebbe troppo semplice
E le soluzioni non sono mai semplici i problemi sono assai complessa
Quindi oggi c'è chi si scaglia contro l'Europa
Ci sono i populisti che fanno a gara a chi demonizza più l'Europa ma cosa propongono i populisti qual è la loro alternativa al disegno europeo
Ma non è che il loro interesse proprio quello di non consentire un salto di qualità questa Europa perché se le cose andassero meglio poi loro con chi se la prenderebbero c'è da chiederselo questo
Io penso che invece la via obbligata è quella federali degli Stati Uniti d'Europa
Noi dobbiamo andare avanti
Facendo sempre di più un percorso di condivisione di sovranità
E riuscire avere finalmente un assetto europeo che stia una setto dove c'è un Parlamento che fa le leggi un governo che governa e le responsabilità con una Budget
Con un Budget realistico oggi solo l'uno per cento del PIL
Degli stati membri fa parte del Budget europeo
Allora le risorse europee sono immense non siamo un grande continente
In Europa è così l'uno per cento va al bilancio europeo negli Stati Uniti d'America il venticinque per cento Val Budget federale
Allora come si fa a reagire problemi di uno Stato membro se non ci sono le risorse necessarie
Noi dovremmo arrivare a vedere un ministro delle Finanze un ministro degli affari sociali un ministro dell'occupazione e della politica industriale noi dovremmo riuscire a essere sempre più compatti uniti e capaci di dare le risposte qualora si presentino dei problemi c'è un problema
In Grecia abbiamo gli strumenti per far fronte nonché tutta la zona euro va in crisi abbiamo un problema in un altro Paese membro ci sono gli strumenti per poter rispondere a quel problema ecco questo vuol dire casa comune questo vuol dire Casa comune e io penso che tutto questo sia fattibile
Pensavamo che avessero la meglio i populisti in Francia non è andata così
Pensavamo che in Olanda sarebbe stata ugualmente una disfatta non è stata così pensavamo che alle presidenziali in in Austria sarebbe andata malissimo non è stato così i populisti
Sono minoranza ma sono molto chiassosi si fanno sentire e condizionano le scelte allora io penso che bisogna riprendere in mano la situazione
Portare avanti questo percorso che per troppo tempo si è affermato l'Europa deve cambiare la politica economica che è la causa anche del fiorire del populismo quella politica economica non c'ha portato fuori dalla crisi l'austerità non ci ha consentito di crescere
Ha causato tante perdite di posti di lavoro e non su quello dobbiamo lavorare
Non solo sul ottenere la flessibilità ma sul cambiamento della politica economica allora se faremo questo riusciremo a mettere le basi per questo grande sogno che è nato anche qui a Pescasseroli in questa città
Io ho letto con molta con molto interesse questo libro perché è un libro pieno di passione quindi non è un libro semplicemente politico così fatto per l'occasione ma un libro in cui c'è dentro non solo una grande passione ma dei progetti
Cioè ci sono delle soluzioni perché non basta sempre criticare criticare bisogna anche dare dei Progetti fare dei progetti e lei lo fa è questa e credo che sia una bella qualità di questo libro
Che a metà fra la saggistica e narrativa
Vuole approfondire io mi fermo sulla parte che mi riguarda di più che quella culturale uno potrebbe chiedersi di che cosa è fatta l'Europa
Secondo me di radici culturali comuni noi veniamo da una passato una memoria che ci appartiene che appartiene a tutti in cui tutti ci riconosciamo cade io dico la parola Ulisse
E questa è l'Europa
Ulisse vuol dire ghiaccio utile la conoscenza cioè viaggio come conoscenza
è un mito che ci appartiene tant'è vero che perfino le agenzie di viaggio si chiama qualcuno disse
Ma questo vuol dire che noi l'abbiamo dentro di noi
Abbiamo in introiettato un mito nato da una meraviglioso Paese che in Grecia che però la Grecia è un Paese fondante e noi ci portiamo dietro quelli miti fondanti
Ora è un'altra cosa che vorrei dire che viene fuori molto bene questo libro e che questa paura che c'è in questo momento è una paura di perdita di identità no tutto quello che si muove che non è non è uguale a se stesso crea dei problemi di identità tutti dicono appuntino che sarà arrivano questi arrivano quegli altri l'identità mia doveva finire
Ieri c'è invece bisogna fare una riflessione che le identità e questo la storia ce lo insegna
Non sono chiuse non sono serve non sono univoche le identità possono essere diverse
C'è una persona è una somma di identità allora è una bandierina che sta alla è una somma di identità una persona è non so donna o uomo poi vecchie o giovani poiché studente o professionista poi abruzzese o o che ne so calabrese o milanese
E che e ci sono tante piccole identità che però si sommano non dobbiamo aver paura
Di questa di confrontarci con delle nuove identità perché le identità
Sono storicamente destinate a incontrarsi a creare un rapporto dialettico e a creare delle nuove forme di identità che però appunto come ho detto non una identità non esclude un'altra
Non esclude un'altra sì c'è qualcosa dentro di noi che piano piano si plasma sulla identità e si creano delle varie identità
Però
Come diceva giustamente Laura e l'Europa se c'è sembra impaurita da una parte c'è stata una spinta bellissima molto generosa molto forte di dire
Siamo tutti insieme creiamo qualche cosa di comunitario no non soltanto economico e di legge ma ma di tipo culturale butto perché abbiamo delle radici comuni e un'altra il cristianesimo presentato per dirne un'altra
No diceva proprio Benedetto Croce non possiamo non dirci cristiani che non vuol dire essere cattolici osservanti vuol dire che la nostra cultura alle radici nel cristianesimo e quindi ci riconosciamo in questi valori e quindi dicevo questa Europa però è come se di fronte a un fenomeno storicamente guardate che è sempre successo non è una novità questa del movimento dei popoli è sempre successo ci sono sempre stati movimenti dei popoli e di fronte le sommamente popoli però c'è stata una chiusura la paura no quella di mettere i i militari sulla non sul come si dice alla frontiera
Quell'altro chiude tutte le porte quello mette i i fili spinati come se le problemi dei dei momento dei popoli si risolvessero
Così invece non si risolvono così si risolvono smettendo si insieme più che mai in un'epoca di globalizzazione zero mettersi insieme
Trovare delle ragioni per discutere insieme razionalmente possibile niente
Rispettando l'identità altrui però trovando le esecuzioni comuni
Perché se non troviamo le soluzioni comuni siamo destinati a una specie di parcellizzazione che non aiutare assolutamente perché quando uno è solo quando nella storia sto parlando in termini ampi settori c'è politici chi è solo viene fagocitato il più forte
Noi siamo un piccolo Paese Orsi ci riuniamo con l'Europa e siamo una forza se non ci diamo con l'Europa siamo mangiati
O dalla Cina che sta comprando tutto il nostro Paese oppure non so dall'America ad altri paesi più forti che ci fa l'occitano per cui è molto importante
Stabilire un rapporto di Como comunitario di di però di scambio e e di generosità e di scambio insomma li chiudere le porte la cosa più stupida e se posso fare sembra un po'la storia dello struzzo no lo struzzo vede un pericolo cacciare terza sotto la sabbia
Sottoterra e lui per lui non c'è problema perché c'era tutto buio davanti però tutto il corpo rimane fuori ed è proprio a disposizione di chi sole mangiare no ecco queste la la posizione del populismo come hai detto tu populista e quello che metterà del la testa e tredici non voglio vedere io io chiudo le porte io chiudo mi chiudo la testa e il resto ma se tu sei lì
Non puoi chiude il T non esiste la chiusura
Badate che movimenti dei popoli non si sono mai potuti fermare mai per nessuna ragione
E lo sappiamo bene noi italiani perché noi siamo il popolo più emigrante del mondo del solo nello percento due miglia venti milioni di italiani sono emigrati all'estero e allora qualcuno ha potuto sì qualcuno è stato cacciato via è stato rimandato indietro da poi c'è tornato quindi non c'è niente che fermi le immigrazione dei popoli quello che bisogna fare e guidarla questa emigrazione con una politica intelligente che guardi al futuro naturalmente non chiudendo la porta che fa quelli entrano dalla finestra fra resiste chiusura Della Porta però creare delle soluzioni intelligenti per ho decidere l'integrazione oppure appunto come dicono alcuni
Mi riporta lì al loro Paese però se riporti se vuoi riportare degli emigranti al loro Paese per dire che questo Paese diretti abitabile e quindi bisogna darli come già stiamo facendo perché strada oppure altri identici densa frontiera cosa fanno vanno dei paesi dove c'è la guerra dove c'era fame e costruiscono ospedali Pozzi
Che scuole questo bisogna fare non andarli a comandare ma aiutare portare la possibilità di vivere e sopravvivere nel Paese la mia domanda è che ti faccia questa potente critiche
Che l'integrazione sia una risposta o credi che si siano altre risposte e fino a che punto è importante l'integrazione
Nella nostra problema di accoglienza il nostro progetto di accoglienza del movimento dei popoli
Sì
Grazie per avere inquadrato il problema
Problema la questione diciamo delle migrazioni in termini culturali ecco facevi cenno Dacia alla paura e ai populisti vedete io ritorno su questo tema perché poi c'è una declinazione della paura
Ci sono purtroppo oggi espressioni politiche che della paura fanno un loro caposaldo la politica della paura le imprenditoria della paura allora creare paura
è qualcosa di molto pericoloso e io ho paura
Di chi ha paura sì perché chi ha paura perde lucidità
Chi ha paura percepisce la realtà in un modo diverso nonna la lucidità
Per poter proporre delle soluzioni allora queste modalità che vengono messe in campo
Da appunto da da diverse parti sul piano politico sono sono modalità che inducono le persone a vivere peggio
E a a a livello politico non trovare le soluzioni perché si vive di quelli malcontento si vive di quel sentimento di sentirsi sopraffatti e invasi e accerchiati
Ecco io penso che invece la questione migratoria Senago questione seria molto complessa e da gestire il che non vuol dire che tutti debbono venire in Italia sia ben chiaro
Io non ho mai né pensato né detto questo nonostante le tante bufale che mi vengono attribuite su questo punto io penso che il fenomeno vada gestito e come si gestisce il fenomeno a mio avviso come diceva Dasha
Si deve intervenire alla base del fenomeno migratorio non attraverso i fili spinati e i muri e come dire io messi soccorsi in mare
Si deve intervenire capendo perché quella madre mette i propri figli su quel gommone sapendo di rischiare la vita che ti porta a fare una scelta così
Ipotizzando tutta la tua vita di pochi averi che avevi ma non è la disperazione da che cosa nasce
Nasce da diversi fattori
Vuol dire essere buonisti fare questo tipo di ragionamento no cercare vuol dire che si tenta di dare le risposte adeguate allora io credo che
Bisogna investire molto del continente che abbiamo davanti il continente africano
Perché continente africano un continente in espansione recentemente sono stata in Nigeria un paese di di duecento milioni di abitanti
Fra pochi anni sarà un Paese più grande degli Stati Uniti d'America e ce l'abbiamo davanti la Nigeria la prima paese che di di migranti che arrivano sulle nostre coste allora che facciamo
Che facciamo se ci affidiamo agli slogan e alle come dire soluzioni improvvisate degli imprenditori della paura noi questo
Non problema non lo risolveremo allora io penso che bisogna fare in modo che ci sia un investimento serio come ci fu un investimento serio dopo la seconda guerra mondiale in Europa gli Stati Uniti d'America investirono si chiamò Piano Marshall
Ma non lo fecero per generosità interessava loro creare nuovi mercati sapendo che se ci avessero aiutato noi saremmo diventati nuovi consumatori
Nuovi come dire Soggetti capaci di dare sviluppo alla loro economia e così è stato allora noi oggi dobbiamo fare
Un investimento di medio e lungo termine che lo so mal si concilia con la politica del sondaggio
Della come dire del risultato immediato un grande piano di investimento europeo in Africa ma per fare che cosa
Per stabilizzare questo Paese questo continente perché se noi non stabilizza diremo loro saranno loro a destabilizzare noi
E allora noi dobbiamo mettere al centro la ridistribuzione delle ricchezze in Africa ci sono delle élite che detengono gran parte delle risorse i paesi sono ricchissimi di risorse ma le ricchezze manca rimangono nelle mani di élite che spesso sono anche corrotte
Ridistribuire la ricchezza
Democratizzare anche in senso di ridistribuzione
E poi lo sviluppo umano guardate lo sviluppo non è solo andare a investire soldi lì perché la manodopera costa poco e io ci guadagno e lo sviluppo umano la persona deve poter avvera accesso all'acqua potabile
All'elettricità a una scuola degna di questo nome allora se noi faremo una politica di sviluppo reale riguardo al capitale umano di questo continente che un continente giovane
Forse non saremo i primi a trovare i benefici in questo se noi invece rimuoviamo il problema se ne occuperanno altri sì i nostri figli e i nostri nipoti ma sarà molto più difficile
Anzi quasi impossibile perché dal punto di vista demografico noi siamo vecchi non facciamo figli loro sono giovani e sono in espansione allora io penso che
L'integrazione in Italia sia un problema da affrontare ugualmente in modo strutturato perché adesso si va avanti sempre in uno stato di emergenza e tutto emergenza
E come se l'immigrazione fosse sempre un'emergenza
Ed è inimmaginabile e come mai quest'anno sono arrivati ma guarda un po'cioè è chiaro che un forte fenomeno strutturato e dunque bisogna fare una politica di integrazione perché non ce l'abbiamo le nostre politiche d'integrazione in passato sono state le sanatorie
Sanare
Così che gli irregolari diventano regolari ma non è questa solo questo integrazioni integrazione un percorso a doppio senso diritti e doveri
O lo accetti oppure fuori
Ma lo Stato deve saper dare però la possibilità
E la possibilità queste persone di fare un percorso corso di lingua corso di educazione civica
Avviamento ai lavori socialmente utili tutto questo vuol dire
Dare e avverte doppio senso l'integrazione non è una cosa che avviene per bacchetta magica
Allora noi dobbiamo impegnarci molto di più come fa la Germania la Germana fatto un piano di cinque anni per integrare un milione duecento mila rifugiati principalmente siriani
Ma sta stanzia venti miliardi l'anno per l'integrazione ma alla fine dei cinque anni quelli saranno i cittadini a tutti gli affetti
Allora nulla avviene per bacchetta magica noi dobbiamo su questo di nuovo fare un ragionamento di onestà non di propaganda politica di onestà
Conviene fare un investimento perché ci ritornerà non lo vogliamo fare i problemi aumenteranno e saranno sempre più complicati quindi si l'integrazione necessaria dobbiamo cominciare nelle città nei comuni con gli enti locali a
E lo stato a fare di più il percorso integrazione diritti doveri al tempo stesso bisogna capire perché fuggono perché metto la loro vita a repentaglio e dare le risposte ai problemi che sono alla base della fuga
Adesso
Chiamerei qui Piera Degli Esposti che leggerà alcune pagine del libro
Cioè
C'è un bambino
Dai capelli neri
La maglietta rossa sollevata sulla schiena
I calzoncini blu un po'abbassati a scoprire l'inguine ai piedi delle scarpette da ginnastica scure
Se mi è stata riverso sulla sabbia mista di rifiuti e conchiglie le braccia lungo i fianchi i pavimenti in su
La faccia nell'acqua sferzata dalla risacca poi c'è un poliziotto con che si avvicina
Sollevare a quel corpo come fosse una creatura addormentata
Lo porta via da lì girando il volto per non guardare per non cedere allo strascico
Quella distesa di sabbia eh la spiaggia turca di Bodrum e qui il bambino si chiamava Island curdi
Aveva per negli anni ed era un piccolo siriano partito in gommone con la famiglia e altri profughi proprio da Bodrum
Alle prime ore del due settembre per raggiungere la vicina isola greca di Cox
Ma l'imbarcazione senta di gente Siena rovesciata
Nel buio della notte l'acqua aveva inghiottito alcuni di loro e sempre l'acqua all'alba li aveva istituiti alla spiaggia da cui avevano preso Hillary o ai clan
La sua faccia lambita dalla schiuma dell'Egeo
Sì piantati negli occhi del mondo intero e sembra scuotere dal Toro porrei quanti fingevano di non deve sta accadendo qualcosa che non ci saremmo mai aspettati di vedere a casa nostra
Migliaia e migliaia di persone con in braccio bambini e sulle spalle fagotti che custodiscono i loro pochi averi si sono messe in marcia silenziosamente
Verso i nostri per ritrovarci oltrepassano frontiere senza curarsi della fatica e degli ostacoli
Con l'unico scopo di mettersi in salvo e proseguire per Austria la Germania un la Svezia
La parte di Unione europea che può offrire loro maggiori opportunità e dove in tanti hanno magari dei parenti
Una situazione che mi riporta al passato ai grandi esodi degli anni novanta che ho vissuto nei Balcani e in Kosovo così come nei grandi laghi e in altre località africane
Quel fiume umano coglie tutti di sorpresa
Nessuno in Europa e l'ha preparato a una simile eventualità
Io purché in cui il fiume e penetrato nel cuore del nostro continente il tema dei rifugiati diventa finalmente un tema europeo per anni quando eravamo noi italiani i maltesi o i greci a sollevarlo è stato considerato un problema soltanto nostro adesso invece è divenuto un problema dell'intero Aurora
Passato lo stordimento qualcuno reagisce l'Ungheria
Per esempio davanti a un'ondata vincerà il sì che pare inarrestabili il governo di Viktor Orban ampia a fine luglio la costruzione di un muro al confine con la secca un'opera imponente lunga centosettantacinque chilometri e alta quattro metri da ultimare in un mese appena lo chiamano muro ma è una bandiera dirette metallica filo spinato i lamenti
Fatta posto per fare ridire strappare le carni
Ricacciare ti cerca protezione ed è paradossale che ciò avvenga nella stessa distesa di terra attraversata da migliaia di ungheresi
Solo qualche decennio fa ungheresi che in preda al terrore facevano il percorso inverso per valicare il confine e sfuggire alla sanguinaria repressione degli invasori sovietici
Era il mille novecento cinquantasei
Un tempo poi non così lontana
La memoria certe volte e davvero troppo corta
Il livello di democraticità
Di un Paese si evince dalle misure che questo mette in atto nelle fasi critiche fisiche rinuncerà dietro muri e i fili spinati dimostra debolezza
Vuol dire che non possiede strumenti democratici in grado di gestire una Capizzi
Atteggiamenti simili andrebbero stigmatizzati perché un membro della UE che arriva accanto elude i principi alla base dei nostri trattati fondativi non è possibile che siano applicate sanzioni
Contro chi non rispetta il rapporto deficit-PIL mentre si tende a lasciar correre se vengono infranti i diritti fondamentali intorno ai quali noi europei ci siamo uniti
Non si può più restare muti e inerti di fronte a un'Europa incagliata sulla crisi greca o sulla questione migratoria
L'ipotesi che qualcuno ha messo in campo di espellere un paese membro dell'eurozona Rivella tutta la fragilità dell'assetto che ci siamo dati un paese come la Grecia peraltro culla della nostra civiltà e della nostra cultura
Fin dove ci si può spingere nella richiesta di sacrifici
Si può accettare che per attenersi al pareggio di bilancio si riducano allo stremo milioni di individui
E poi mi lascia sgomenta
Continuare a vedere
Tante persone Molinari in bare
Nel tentativo di raggiungere le coste europee
Così come assistere alle schermaglie fra Paesi Italia e Francia in particolare per gruppi assolutamente contenuti di rifugiati che tentano di varcare le frontiere
Ma mi sembra altrettanto preoccupante l'indifferenza con cui parte dei cittadini europei guarda acquisire tragedie commessi niente per gli esca scalfire le loro conoscenze come se tutto sia un effetto collaterale ineludibile col quale convivere o in fondo
Hanno scelto liberamente dimettersi sui barconi si sente dire davanti all'ennesimo naufragio patto e potevano anche rimanere assieme a casa
Giornali e televisioni non cessano di rimandare immagini di naufragi salvataggi e morti in mare e gli dico avverto sempre più forte la responsabilità di acetilene
In un'Europa in cui le decisioni di fatto sono demandate principalmente ai capi di Stato e di governo in sede di Consiglio europeo i parlamenti nazionali
Non hanno un grande potere concreto
Per Rocco rappresentano i cittadini
E io penso che debbano dire la loro schierarsi
Mi approda in più su come in questo ambito da presidente della Camera io possa dare un segnale e poi finalmente l'idea cara anticipa
Non possiamo più ignorare le difficoltà e i drammi che ci circondano vogliamo o no prendere coscienza dei bisogni della gente
E dare risposte adeguate prima che tutto ciò abbia a un impatto devastante sul futuro dell'Europa
L'Europa somiglia
A una
Di cui si sa emerge solo la punta la parte più consistente rimane sott'acqua
Invisibile
L'Europa è così se ci fermiamo alla punta Senna preda di a produrre diffusissimi e chiusure Manna
Sì scendiamo in profondità a ci accorgiamo che è adulta
Responsabile e solitaria ed è questa l'anima dell'Europa la vera anima che dobbiamo riscoprire e rivendicare con l'orgoglio una IVA chi ha bisogno di un corpo nuovo
Ripartire da questa frase finale un'anima chi ha bisogno di un corpo nuovo
Perché c'è bisogno di un corpo nuovo c'è bisogno soprattutto oggi ecco mentre noi siamo qui a Barcellona c'è una grande manifestazione contro il terrorismo contro la paura si scende in piazza con la paura che una parola che abbiamo detto molto questa sera la paura no sì sì non ho paura ci sono tutti da pre capo del governo le autorità catalane Chadha Colao che è stata la sindaca di Barcellona la prima dire io non ho paura e non voglio trasformare questa città che una città che vive prima si parlava di giovane vive di giovani vide una città aperta una città allegra che mette la felicità ti fa sentire a casa tua anche se non sei di Barcellona ecco la paura però la paura domina
La paura blocca la paura basta alzare muri fili spinati la paura di chi arriva da fuori e la paura del terrorismo che un'altra grande tema che viviamo quotidianamente e tutto questo come si affronta ecco prima Dacia diceva ci vogliono delle guide no e e da liberi lavora Bordini viene proprio fuori l'assenza della politica prima stavo rileggendo quelle parole di Winston Churchill perché il capitolo che dedicato al viaggio in a Londra in Inghilterra
Della presidente della Camera è molto interessante da Enzo di di spunti di discussione no perché avviene prima del referendum quando nessuno di noi forse uccisa spettavano che vincesse il per premendo e non labbra exit e avviene in quel viaggio c'è l'incontro con i giovani del College nacque quei ragazzi mentre gli occhi hanno sono europei
Europeo era Winston Churchill che anzi dice va bene andiamo avanti poi chi vuole ci segue pian piano si costruisce non è detto che dobbiamo essere tutti d'accordo
Fin dall'inizio scivolare una guida politica cioè la capacità di rinunciare alle piccole sovranità perché soprattutto nel terrorismo ne stiamo vivendo no allora la polizia belga ha dato l'allarme però quelli non l'hanno ascoltato quell'altra polizia sapeva
Ma non ha detto pure ha detto alla polizia sbagliata cioè non ci si capisce più niente è chiaro che una persona si sente
Perduta arriva la paura dice la mano più chiaro porta un viaggio più che faccio mi chiudo in casa nel mio paesello sto tranquilla magari nasce il conflitto con i figli che invece giustamente vogliono viaggiare giustamente magari vogliono farsi loro Erasmus che una delle cose belle dell'Europa in cui ragazzi si incontrano si parlano imparano le lingue
Cantano insieme l'inno alla gioia e costruiscono quelle radici che prima ricordava Dacia allora ci vuole la rinuncia a dei piccoli che a delle piccole parti di sovranità nazionale prima
Si diceva ci vuole un ministro delle Finanze un ministro della sicurezza ministro del lavoro ecco io mi chiedo e chiedo ma questo è possibile in Europa a ventotto dove c'è Orban che è la a ventisette ma perché la pensa in un modo giusto per tre anni Gran Bretagna l'altro che la pensa in altro modo o forse il caso di pensare come dice qualcuno io ho sentito un bellissimo discorso qualche tempo fa
Di un nostro concittadino che concittadino di un diario di gruppo che abruzzese lo sapete tutti i vini Marotta il figlio di minatori
Di marsina il che è molto favorevole mi dice bisogna riprendere un disegno di Europa a due velocità cioè chi cominciare a ragionarci su questo e creare però delle un governo che governi un Parlamento che sia un Parlamento fare delle scelte mettere quelle risorse che sono necessari che prima veniva detto che non si possono fare insomma affrontare i problemi se non ci sono le risorse necessarie
A cui mi chiedo come ci si può muovere queste questi temi credo che saranno anche all'ordine del giorno del G7 dei parlamenti che si terrà a Roma perché occorre anche fare in fretta se no alla fine la paura divora tutti
Sì grazie ma intanto il libro un viaggio non è un fatti tipicamente un c'è un un trattato non è un libro un saggio nel senso classico undici da appunto Dacia è un viaggio nei luoghi simbolo della crisi europea
Quindi laddove si è svolta la crisi europea in particolare appunto la Grecia ma poi c'è Schengen libertà di movimento e cioè Londra con lo sciocca dell'uscita dall'Unione Europea
Ecco poi ci sono i paesi del Medioriente e dei Balcani che ci guardano
E che vanno avanti nel loro processo di democratizzazione perché hanno come obiettivo quello dei Balcani Paesi dei Balcani di entrare nell'Unione Europea quindi una crisi europea non sarebbe solo europea ma sarebbe anche una crisi
Eastern all'Unione stessa perché mancherebbe quel punto di caduta che oggi invece la spinta ad andare avanti in un processo appunto di democratizzazione di riforme ecco io ritengo che appunto in questo libro mette in evidenza come la condivisione di sovranità sia importante in tutti quei temi in cui il livello nazionale non funziona
Allora si può campare combattere il cambiamento climatico a livello nazionale
No evidente si può combattere il terrorismo a livello nazionale no evidente si possano gestire flussi migratori a livello nazionale la risposta di nuovo no
Si può gestire la finanza a livello nazionale la risposta è no
In tutti gli ambiti in cui è necessario fare un salto per avere la gestione la governance dei fenomeni è lì che bisogna costruire l'Europa poi ci sono alcuni ambiti dove fa benissimo a livello nazionale
E nulla osta che ci possono essere due livelli allora in Europa io l'ho visto quando ho promosso appunto come diceva Maria Rosaria questa dichiarazione dei presidenti parla mente esiste già la doppia velocità
La la dichiarazione del presidente parlamenti che io ho promosso e che dice essenzialmente che bisogna cambiare politica economica
E quindi questo mi sembra il punto cruciale che bisogna dare più importanza ai bisogni dei giovani che bisogna andare verso l'unione federale di Stati è stata inizialmente firmata da Italia
Francia Germania e Lussemburgo quattro presidenti di Parlamento
Si sono aggiunti poi altri undici
In quindici
Abbiamo firmato quella dichiarazione in cui diciamo che siamo pronti a condividere sovranità che siamo pronti a ridiscutere le politiche economiche che siamo pronti a fare questo percorso
In nome e per conto dei cittadini ma non ci sono tutti e quatto ti quanti presidenti Parlamento ce ne sono quindici
Gli altri non lo vogliono fare perché non ci credono allora noi non possiamo stare fermi perché se non ci fermiamo l'Europa rischia veramente di non farcela rispetto alla crisi che oggi vive
Allora noi dobbiamo andare avanti chi ci sta deve poter andare avanti senza zavorre
Chi non ci crede
Può continuare a essere parte dell'Unione ma in un'altra modalità con con altre con altri accordi quindi le due velocità di fatto ci sono già il problema è che però non si riesce ancora sganciarsi dall'assetto generale quindi ci vorrebbe
Adesso appunto la capacità di fare un passo in avanti ho proposto delle cose per esempio facciamo urna sussidio di disoccupazione europeo
Immaginatevi se l'Europa si facesse carico di dare un sussidio di disoccupazione
Come cambierebbe la percezione dell'Europa presso i cittadini
Guai chi tocca l'Europa giusto l'Europa ha bisogno di un salto di qualità anche di uno shock di far cambiare la percezione negativa che oggi si Tadini avvertono
Perché sembra che l'Europa è parte del problema e non della soluzione che crea sempre ostacoli allora bisogna cambiare questo assetto io personalmente pensante ha un reddito di dignità europeo
Per chi in un certo periodo e la vita non ha un'occupazione per chi si deve riqualificare non a vita ma come segnale di attenzione alle persone
Quelle persone che sono state trascurate in nome delle percentuali e dei conti
E se non riuscissimo a dare spazio al pilastro sociale
Che è uno dei pilastri dell'Unione europea e fare in modo che le risorse del prossimo bilancio siano maggiori rispetto a quelle destinate a questi ambiti finora io penso che molte cose si potrebbero fare per l'occupazione giovanile per chi è in un momento di di mancanza di lavoro ma l'Europa che deve poter essere l'istituzione
Che non lascia nessuno indietro perché il continente dei diritti umani si fa carico questo vuol dire non tradire le origini lo spirito europeo e appunto l'idealità che dietro a questo progetto
Veniamo a una parte che dolorosa diciamo così che la la il fatto che tu sia stata oggetto di insulti terribili permette veramente voi cari terribili sulla rette
Che non si sia potuto fermare allora io ti chiederei due cose primo va be'il tuo rapporto con la Rete
E con anche questa valanga di insulti e perché secondo te ritieni di aver esercitato otto quest'odio o i rimedi
I rimedi che ci sarebbero perché basterebbe anche lì mettersi d'accordo che ci si deve creare una rete una un filtro un filtro alla Rete perché la rete non può essere il luogo dove tutti si sfogano
Tu dici visti Nanni pari in un'intervista che dicevi non è che la Rete luogo come il bar
No dove Albare uno può dire chiacchierare con gli amici e dire così delle cose no signora mia che orrore il tempo che Fatah troppo caldo o troppo freddo
Guardi che tempi viviamo a Lecce ma sono banalità banalità quando non diventano volgarità
Ecco di invece la rete perse il posto dove si discutesse mai su delle idee dove ci ci si confronta bellissimo avere delle idee diverse ma non può essere una ragione per insultarsi
Perché l'insulto non porta a niente e poi non le le idee cadono immediatamente quando si passa all'insulto e purtroppo abbiamo visto che anche il linguaggio politico
E arrivato a questa degrado totale no per cui si ci si insulta tu sei un ladro no tu sei uno corrotto e tu serranda checché anziché tre da dove si va a finire questo grande lo porta niente e tra l'altro è stupito perché sette i piccoli l'avversario bisogna confrontarsi sulle idee sui progetti ma non risulta anziché insulto
Non serve niente secondo me la la conversazione di confronto deve avvenire sul rispetto dell'altro
Che sia o l'altro polo delle idee opposte alle tue non ha nessuna importanza per ictus se voi a bere un buon rapporto una se voi crescete qualche modo temi di avere un rapporto di rispetto
Verso l'avversario non so se sei d'accordo come lo sport no storto perché è uno che vince comincia sputare addosso a quello che perde oppure lo prende a martellate Totti dà la mano perché questa è la regola ed è un minimo di decenza
Che e si ci si parla ci si discute ci si confronta e se uno perde la tenda la mano quello che dice
Ma non che ci si insulta ci si copre di insulti e poi io la cosa più tremenda ancora degli insulti sono l'insinuazione
No poi tu ne sai qualcosa lesiva azioni sul falsità totalmente inesistenti
Inventate però sono insinuazioni però tu metti nella mente delle persone che diventano dei piccoli tarli
Che creano poi delle voragini no perché la gente dice ma se lo dice lei forse ce lo dice quel giornale forse vero se lo dice quella voce televisiva o radiofonica forse è vero
E allora
E circolano delle notizie Sotudeh tu l'hai detto e ed è molto perché la cosa che ha fatto più pressione credo a tutti quelli che importa seguito le notizie e che tu si è stata insultata attraverso una sorella no dicendo alte degli insulti come se tua sorella avesse fatto delle cose
Corruttive gravissime questa sorella era morta da da non so da quanti anni non sa da parecchi anni ecco pensa ecco come a dove può arrivare
L'orrore della
Di una politica dell'insulto
Che non da punto non porta a nulla e dei pericolosissima perché il degrado e sempre
Più verso il basso no e allora le idee essi scompaiono dove c'è il sunto scompaiono le idee non so se hai voglia di dire qualcosa a questo proposito penso che eventuali prove parlato quindi non è una cosa un segreto penso che tu abbia ragione tu eri
Adesso deciso che denuncerà mai le persone che ti insultano vedere qualcosa che sa proporsi
Si dà cioè io infatti non ne faccio una questione personale per questo mi fa di parlarne perché so che sto condividendo la realtà di moltissime persone che come me si sono insultate senza entrare nel merito e soprattutto moltissime donne gli insulti nei miei confronti e sono quasi sempre di origine sessuale
Evocano lo stupro e si basano su buffa le notizie fatte a tavolino per creare odio questa realtà tocca a me ma tocca tante persone io non sono l'unica ma per questo che poiché io oggi ho più facoltà di potermi fare carico di questo ho deciso di rendere pubblica questa realtà di non subire perché vedete il silenzio
Il silenzio non rende giustizia il silenzio da dignità la menzogna
Il silenzio crea impunità
è la parola che aggrega il silenzio di vite
E allora io non ci sto al silenzio io parlo
E lo faccio perché tante persone vivono la mia stessa condizione e ho deciso di farlo perché vedete qui c'è una regia dietro a tutto questo perché quando qualcuno che ha responsabilità politiche dice che cosa faresti alla Boldrini in macchina
O qualcun altro mi paragona a una bambola gonfiabile
è ovvio che poi tutto il resto viene tasse ci sono delle responsabilità in questo
Allora io penso che noi non possiamo abbassare la testa specialmente io lo devo a me come donna me come madre a me come rappresentante delle istituzioni
In uno Stato di diritto chi viene insultato vituperato umiliato non può subire non si può dire sia la violenza non si fa subire alla
Perché se io abbassò la testa e la subisca il Silenzio cosa radar diremo ai ragazzi delle scuole i ragazzi ribellate via e bulli sei o soccombere bulli non lo posso fare
Per quattro anni e mezzo ho cercato di non adire le vie legali
Di parlare di formazione formiamo i giovani non uso responsabile della rete e continuerò a farlo Dash stiamo per avviare il primo progetto di educazione civica digitale con la ministra fedeli
Lo farò continuerò impegnarmi ma evidentemente i tempi sono troppo lunghi nel frattempo che lasciamo che ragazzine di quattordici anni
Come
La la ragazzina Picchio questa giovane di quattordici anni che sia tolta la vita perché avevano messo sul web immagini terribili
Di lei e le piattaforme digitali non le toglievano che vogliamo aspettare che altre ragazzine si uccidano che altre persone la facciano finita perché non ce la fanno asse
Attenere la gogna perché si tratta di gogna ve lo posso assicurare
Gogna
I nostri figli e le nostre figlie sono esposti alla gogna allora io
Da parte mia dico che non possiamo lasciarli soli
Noi abbiamo una responsabilità verso i nostri figli i nostri giovani quindi per me l'impegno
A continuare sull'aspetto culturale permane va avanti ma al tempo stesso in uno stato di diritto ci sono le leggi e i cittadini non possono essere lasciati soli quindi denunciamo denunciate e non fatevi intimidire da violenti
Sì intatte nel libro si parla proprio anche la commissione Jo Cox che ricorda nata proprio dopo l'uccisione di quella parlamentare lo ricordiamo tutti proprio al al si inglese poco prima tra l'altro della della Breaks Seat la commissione trito infatti contro l'odio in Rete ecco no dicevo gioca X-Man veniva in mente perché nel libro ma poi coglie nell'attività di Laura Boldrini è molto importante anche questa attenzione
Per le donne ma non un'attenzione come dire che si nutre di retorica un'attenzione attiva perché sto siamo qua davanti a questo palazzo mi piace ricordare che l'anno scorso che ho presentato un libro intitolato le donne della Repubblica curato tra l'altro da Dacia Maraini
E e tra le varie non da Repubblica si parlava moltissimo delle donne che hanno fatto la nostra costituzione
E in questo palazzo blindato Benedetto Croce
E mi ha fatto molto piacere scoprire attraverso una scrittrice che l'Aston
Ma anche nel libro curato da Dacia Maraini l'attenzione di Benedetto Croce per le scrittrici per la scrittura delle donne e l'aiuto che diede per esempio ad Ada Gobetti che poi sappiamo quanto sia stata importante per la nostra storia
Il tema delle donne nelle istituzioni è un tema importante qui tra il pubblico c'è una sindaca di un piccolo di una cittadina del pescarese ce ne saranno anche altre donne amministratrici
Però nella sale anche Laura Boldrini a voluto a Montecitorio dove si ricordano la primadonna che è stata presidente della Camera
Nilde Iotti appunto prima amministrati in Anselmi la prima Presidente Regione che Apruzzese Ravenna D'Anna Nenna D'Antonio ci sono poi degli specchi
Perché non c'è mai stata una donna presidente del Consiglio e una donna presidente La Repubblica una donna presidente del senato ecco dire questo però non significa che uno deve arrivare perché deve arrivare significa semplicemente dare come dire concretezza anche alla nostra Costituzione
E riconoscere quello che è il mondo no il mondo siamo donne e uomini siamo cioè non ci devono essere queste disparità
E soprattutto significa educare anche le ragazze perché questo importante c'è un bel libro del quello spot appunto le sue donne sulle ragazze ribelli che educa e presentato Abbe
Qui c'è tutto l'attività che Laura Boldrini sta facendo anche sul linguaggio perché non dimentichiamo che il linguaggio è fondamentale che riguarda il giorno i giornalisti soprattutto in Come raccontiamo le cronache per dire del femminicidio qualcosa è cambiato per fortuna sta cambiando ma con qua con tanta fatica e bisogna continuare e insistere soprattutto vero
Ah sì sì sicuramente perché la società
Si vede il livello di evoluzione della società dal ruolo che riserva alle donne le società sono più o meno e volute a seconda del ruolo che rese vanno alle donne allora nella nostra società non stiamo messi bene
In Italia solo il quarantotto per cento delle donne lavora a fronte di una media europea del sessanta per cento
Quando le donne lavorano spesso sono costrette a lavorare al nero più degli uomini
E poi quando invece sono in regola ci sono anche PK salariali cioè
A parità di ruolo guadagnano meno degli uomini mentre escono con voti più alti dalle scuole vincono i concorsi meglio degli uomini però poi c'è un soffitto di cristallo
Non arrivano alle posizioni di vertice allora penso che noi abbiamo un serio problema da affrontare
Ce l'abbiamo ma non perché dobbiamo in qualche modo cioè avere un posto migliore nelle classifiche
Perché noi non sfruttiamo un grande potenziale quando le donne lavorano la produttività aumenta secondo il Fondo monetario internazionale l'Italia rinuncia a un
Quindici per cento di Pinilla potenziale per non incrementare l'occupazione femminile
Allora io in questi anni alla Camera ha fatto tanti incontri sull'occupazione femminile
Di fronte al fatto che alla vigilia della legge di stabilità e adesso si chiama legge di bilancio si decide l'utilizzo delle risorse quindi incontri con il mondo della produzione da Confindustria Confartigianato a alla CIA
A alle rappresentanze sindacali con presidenti Commissioni Bilancio il governo per cercare di
Sottoporre il tema con delle misure concrete
è un lavoro semplice ma va fatto costantemente il linguaggio si diceva prima è un'altra cartina di tornasole
C'è difficoltà oggi si fa fatica a declinare al femminile ruoli che normalmente sono sempre stati appannaggio di uomini e pure la Crusca ci dice che tutti i ruoli vanno declinati
Ecco e e in questo senso vedete che c'è una arretratezza nostra italiana questo problema del linguaggio la Francia e la Spagna l'hanno superata da decenni declinano tutto al femminile
E lo fanno con tutta spontaneità quindi io penso che bisogna lavorare di più su questo tema che
Per trattiene l'Italia dallo sviluppo totale e completo
Anche il fatto che le donne sono le sole a ancora oggi a farsi carico di tutte le responsabilità domestiche
Forse sta cambiando qualcosa forse sì forse no non lo so però la gran parte delle responsabilità domestiche continua ricadere sulle donne non fa bene al paese questo
Non fa bene al Paese allora a volte bisogna anche dire cose sgradevoli sto dicendo una cosa sgradevole lo so
Non piacerà a molti di voi però pensateci se ci fosse un po'più di suddivisione di oneri
E un po'più di attenzione a questo tutto il Paese ci guadagnerebbe ecco allora io mi sento di portare avanti questa battaglia perché ogni volta che si è andati avanti sul tema dei diritti
A vantaggio delle donne tutto il Paese che ne ha avuto beneficio e quindi Canada cioè tu ne sai qualcosa dobbiamo continuare insieme a tanti a tante altre questo lavoro
Io voglio ricordare
Anche un'altra cosa
Che proprio quando le donne lavorano sono fra l'altro più disponibile a fare figli sembra al contrario non si pensa sempre che una donna che casalinga
E più disposta a far figli invece le tutte le gli studi ci dicono che le donne più sono emancipate più lavorano e più sono disponibili a far figli in un paese che fa pochi figli questa è una cosa molto importante
Ma volevo tornare un momento sulla concerto di odio perché quella che non è sempre stato così risposta
Bah
Secondo me l'odio esiste in natura abbastanza dal naturale che conosciamo tutti tutti tutti conoscono l'odio però l'ottimo va trasformato va sublimato
Queste il l'educazione la religione in senso morale
Il senso del bello il rispetto dell'altro sono sublimazione sono processi di sublimazione che trasformano l'odio in qualche cosa di positivo di sociale
Di collettivo queste il processo su cui che dovremmo seguire
Perché si l'odio c'è ce l'abbiamo tutti ma se ci facciamo imprigionare
Dall'odio non ne usciamo non ne usciamo e che ha ha ragione Laura cosa dice l'odio porta all'inerzia porta alla chiusura
Porta la dalla rinuncia dice se vogliamo andare avanti deve rimboccarsi le maniche affrontare con coraggio la realtà e lì bisogna avere delle idee bisogna avere la capacità di sublimare la propria capacità di frustrazione e di odio
Perché tutti in qualche modo son frusti siamo frustrati tutti di vorrebbero di più
Potrebbero essere riconosciuti di più poi una società basata sul riconoscimento non so televisivo mediatico no tutti si sentono frustrati
E una volta in un piccolo paese no si conosceva tutti e ognuno aveva un grande valore perché la figlia di fratello di sorella di eccetera però apparteneva a un nucleo familiare aveva una sua identità riconoscibile adesso nelle grandi città una persona non esiste
Se non ha una riconoscibilità visiva non esiste
E allora giustamente molte persone si sentono frustrate da questa inesistenza però non se ne esce che agendo piagnucola Ando protestando oppure brontolando oppure odiando de non è un modo di uscire anzi peggior modo di impantanarsi sempre di più invece bisogna semplicemente
Cercare di sublimare per me questa parola importantissima sublimazione attraverso l'educazione come ho detto la religione i progetti comuni
Il il il la voglia di cambiare il mondo e noi stessi di avventurarsi verso il futuro queste sublimazione anzi il la la civiltà
La democrazia nascono da sublimazione non nascono certamente dalla soppressione dei figlioli sentimenti o bambina imparare a trasformare i nostri cattivi se ti vede che c'abbiamo tutti eh nessuno escluso ogni tanto si ha voglia di strangolare qualcuno li dalle pugni
Di trattare male DS perché è normale la natura e così nobile degli animali spesso i più prepotente cerca di schiacciare l'altro ecco si esce da questo col sentimento della collettività e la sublimazione perciò io insisto sulla sublimazione del secondo me anche l'Europa deve imparare una sublimazione
Nazionale cioè che non chiudersi dentro la propria e confini ma pensare capire che cioè la storia ci insegna questo la storia ci insegna che non si può
Progredire non si può maturare se non si si mette in rapporti con gli altri and non si può chiudere dalla chiusura è sempre stato una trappola
Pericolosissima che porta alle guerre perché poi le guerre nascono da questa legge le guerre nascono dalla paura
E dall'odio verso l'altro sa se vogliamo la pace perché se insomma credo che tutti qualche volta voglio la pace non soltanto il Papa in questo momento il Papa e forse dell'unico grande
Capo di Stato che sta facendo una politica di pace veramente fattiva sto parlando i capi di Stato perché veramente
Io che sono laica però ho una grande ammirazione per questo Papa perché penso che sta facendo un lavoro straordinario
Di veramente di riconoscere l'altro insomma è uno che va stringe le mani dice tu cioè un'altra religione Betsy diciamo il cinema perché stringendosi le mani si evita la guerra se non ce ce la fa l'arma no
E guardate queste quello che faceva San Francesco non a caso il Papa si è richiamato Francesco perché Francesco il momento in cui la Chiesa faceva
E faceva la guerra faceva la guerra contro chi non era della sua credenza lui diceva no stringiamoci le mani appunto parliamoci incontriamo e ci vediamo e ci facciamo dei delle dei progetti insieme
Questa è stata la grandezza di San Francesco ora sa perché scoperti sono non c'è dubbio
Pure è stato fatto sabato ma ha perso però se non ci fosse stato San Francesco l'Italia sarebbe diverso quindi anche se ha perso lì per lì con la Chiesa che ha preso un'altra strada però è stato un grandissimo punto di riferimento che ancora oggi
Ci insegna ad andare presso la pace anziché verso la guerra
Epiteto qualche cosa su questo
Ma in conclusione perché abbiamo parlato tanto vedo io penso che appunto noi dovremmo essere esseri umani capaci di raziocinio e dunque di non lasciarci andare agli istinti che
Sarebbero quelli più magari immediati ma causerebbero solo danni quindi bisogna avere resilienza resilienza vuol dire trasformare in bene quello che bene non è ecco quindi dire no all'odio una società basata sull'odio una società dove tutti riterremmo malissimo quindi non dovremmo riuscire a opporci a questa visione del tutti contro tutti e della della non so basata sul fatto che chiunque sia nuovo nemico ecco non rifiutiamo l'idea del De Mico l'idea che che di fronte a noi ci sono solo nemici da abbattere
E io ho voluto istituire una Commissione parlamentare sull'odio contro l'odio dedicata a John Cox
Deputata britannica uccisa dall'odio politico chi ha ucciso giocoforza gridava puritani Forest cioè la Gran Bretagna prima
Perché lei voleva volevano società composita dove ognuno poteva avere un ruolo un posto e voleva rimanere europea voleva rimanere dell'Unione Europea invece il suo assassino gridava polizia nel far West
Allora
Diciamo no all'odio cerchiamo di metterci sempre nei panni dell'altro capire perché io che farei
Io come mi comporterei
Io a volte o disagio quando sento delle detto delle frasi dette da alcuni politici penso S. Louis si trovasse a dover essere luglio oggetto di quella frase
Come si troverebbe cioè
è orribile dire certe cose delle persone bisognose penso che denoti ecco una umanità molto fragile anche però molto orientata ai peggiori sentimenti quindi appunto ho voluto istituire questa commissione proprio perché credo che il rischio della nostra società quello di abbracciare l'odio e io mi auguro che questo non avvenga che noi abbiamo appunto una resilienza tale da poter trasformare che ci vuole peggiori trasformare quei sentimenti in sentimenti invece di apertura anche verso gli altri tra di noi perché l'altro può il nostro uscito di casa
Grazie per essere stati con noi vi invito ad acquistare il libro la comunità possibile nel banchetto della libreria boccia
Che potrà essere autografato dall'autrice un ringraziamento speciale lo rivolgo lo rivolgo alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che ci ha davvero onorati con la sua presenza
E che ci fa sperare in una comunità possibile in un'Europa migliore più libera e più giusta vi ringrazio Maria Rosaria la Morgia e Piera Degli Esposti per essere stati con noi
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della manifestazione tutti coloro che hanno partecipato ed aderito ad essa
Vorrei ringraziare il consigliere della Fondazione Sipario Alberta Vitiello il sindaco di Pescasseroli le autorità presenti il presidente del consiglio regionale di Pan grazie il viceprefetto Todini l'amministrazione comunale
Che ha permesso la delega la realizzazione dell'evento e ha dato pieno supporto alla Fondazione per la riuscita di questa edizione rivolgo alla nuova giunta di Pescasseroli davvero l'in bocca al lupo per il lavoro che dovranno fare per questo meraviglioso Paese
Ringrazio gli amici che mi hanno sostenuto i miei giovani collaboratori senza i quali sarebbe stato difficile porte poter dar corso a questa edizione
Ringrazio gli autori dei libri i moderatori degli incontri e gli attori che sono intervenuti e che partecipano a libere di scena gratuitamente senza percepire quello che viene chiamato in gergo il gettone di presenza Edith Bruck Letizia Battaglia Donatella Di Pietrantonio Paolo Di Paolo Corrado Formigli e Maria Rosaria la Morgia ancora Eugenio murali l'aria Capone Mauro Tedeschini Chiara Colizzi Franco Mannella
E la grandissima Piera Degli Esposti
Permettetemi un ringraziamento speciale a Dacia Maraini per avere accettato
Anche quest'anno di curare gratuitamente la direzione artistica di liberi inscena cui dedica molte energie rinunciando a parte del suo tempo libero e scegliendo con grande maestria
Autori e libri che suscitano sempre grande interesse
Un ringraziamento a Fiorella Graziani valida collaboratrice di Dacia Maraini che ha contribuito al successo di questa edizione
Ringrazio ancora il pubblico per aver partecipato ad ogni appuntamento con un'adesione incredibile riempiendo la piazza ad ogni incontro
Questo è stato senza senz'altro motivo di ripaga mento degli sforzi fatti in queste settimane da parte di tutti noi
Last but not least come si dice ringrazio l'associazione Pescasseroli e viva per il supporto tecnico e per averci ospitato gratuitamente al cinema Ettore Scola nel giorno di pioggia
E per avercelo comunque messo a disposizione per tutto il periodo della rassegna agli amici del pubblico che restano ancora Pescasseroli do appuntamento giovedì trentuno alle ore diciotto nel cortile dell'orso
Per un incontro con il professor Paolo Montenero medico con il quale parleremo del perché ci ammaliamo
Vi ricordo che Palazzo sipari aperto tutti i giorni fino all'otto settembre ed è possibile partecipare alle visite guidate all'interno di esso così come è possibile destinare il cinque per mille alla Fondazione sipari ancora un grazie a tutti voi buona serata