Meeting di Rimini 2017 : Un dialogo da riguadagnare

Tante che noi dobbiamo fare oggi fra noi
E il lavoro dell'orecchio
Ascoltarci
Ascoltarci
Senza fretta di dare la risposta
Accoglierà la parola del fratello della sorella e pensare poi di dare la mia
Tutti noi dobbiamo parlare ascoltarci e cercare insieme la strada
E quando si ascolta e si parla si è già sulla strada
Solo parole di papa Francesco che credo dicano in modo solare il senso del dialogo che avremo questo pomeriggio con i nostri tre ospiti
La loro stessa presenza e la loro storia personale e comune
è la documentazione che questo invito del Papa
Per pochi o tanti non importa ma per alcuni è già una realtà
E già un'esperienza praticata
E se è possibile tra loro perché non è possibile anche tra noi e tra tutti nel mondo
Dice sempre il Papa Francesco al principio del dialogo c'è un incontro da esso si genera una prima conoscenza dell'altro
Se infatti si parte dal presupposto della comune appartenenza alla natura umana
Si possono superare i pregiudizi e le falsità
E si può iniziare a comprendere l'altro secondo una prospettiva nuova
Ecco anche quest'anno il meeting
è stato ed è in questi ultimi giorni dell'edizione due mila diciassette
Questo luogo di incontro
Questo spazio per un incontro
Che ha iniziato tanti dialoghi
Tanti desideri di conoscersi l'un l'altro per condividere in qualche modo esperienze attese desideri difficoltà ferite
Alla ricerca di una strada comune dentro la strada che ciascuno fa e deve fare
Uno spazio di libertà questo è stato anche quest'anno il mittente
In cui ciascuno si è esposto si espone
Per riconquistare
Qualche cosa
Per riconquistare un'eredità
Una tradizione una storia oggi in questo presente così drammatico
E nello stesso tempo entusiasmante
Perù omini che cercano la verità
Cioè che cercano la possibilità di una risposta di un complimento di un desiderio che oggi sembra così difficile da sostenere
In un suo recente libro dopo gli anca nonché il sacerdote succeduto a don Giussani nella guida del movimento di CL che in qualche modo è all'origine del fenomeno del mittente
Parlava della crisi una crisi che ci riguarda tutti i livelli
Personali familiari sociali nazionali e internazionali
Che attraversa tutte le istituzioni e tutte le appartenenze
Eppure parlava e parla di questa crisi senza paura
Non come una minaccia ma come una possibilità perché
Perché siamo tutti un po'più umili
Siamo tutti un po'meno presuntuosi
Di possedere una verità
Da imporre ad altri
E questo non significa rinunciare al vero al bello al buono al giusto di cui si è fatto esperienza in qualche modo qualunque sia la tradizione la storia la cultura a cui si appartiene
Ma vuol dire scoprire che l'altro
è qualcosa di prezioso per il cammino che devo fare io
L'altro non è innanzitutto una minaccia
Ma è una possibilità di scoprire qualcosa di nuovo
Per questo abbiamo desiderato questo incontro
Per mostrare
Come quel dialogo che in tanti momenti della vostra vita sociale internazionale sembra diventato così ardua è possibile
E qualcosa di reale che si può praticare
Solo ciascuno
Non rinuncia a quella nucleo
Ma quel nucleo incandescente disse che è il proprio cuore
Del cuore Dinoi quattro che siamo sul tavolo oggi è lo stesso
E in qualche modo desideriamo tutti la stessa cosa
Verità Bellezza giustizia pace bene per noi e per i nostri figli
E allora oggi proveremo a condividere qualcosa di questa esperienza di dialogo riconquistato
E offerto a voi a tutti
Come esempio che se qualcuno troverà interessante potrà replicare
Per la strada che deve fare
Che sua e solo sua
Ma che non può essere solitaria soprattutto oggi
Ma il dialogo che cosa
Si domandava tanti anni fa don Giussani
Il dialogo non è una dialettica non solo direbbe papa Francesco come dice oggi chiacchiere
Il dialogo dice don Giussani
Una comunicazione che sorge dall'esperienza
Tanto più sono carico di esperienza tanto più sono capaci di parlarti di comunicare Conte
Tanto più nella tua posizione
Ah ridà o meno arida questo non importa trovo connessione con quello che ho dentro io
Il dialogo instancabile con i compagni
Nasce dalla certezza di un comune destino
Non esiste motivo per escludere nessuno
O qualcosa
Allora oggi abbiamo tre personalità
Che sulla scena internazionale nello spazio pubblico che è il monte ingaggi
E nello spazio pubblico che il mondo perché questo è l'orizzonte con cui loro guardano la realtà
Ci racconteranno qualcosa
Di questo dialogo
Di questo incontro con l'altro
Che in tante situazioni invece di innalzare muri crea ponti inizi a processi come dice papa Francesco piuttosto che occupare spazi per sé e per i propri amici
Accanto a me
Cioè il rabbino David Rosen che salutiamo dopo vent'anni esatti dalla sua ultima venuta al mittente
Io dormo elenco
La la serve che abbastanza sterminata di ruoli carica responsabilità che ha a livello internazionale proprio su uno dei più quei fronti più avanzati
Che il dialogo il dialogo interreligioso
La promozione di una riconciliazione tra ebrei e cristiani
E che lo portò ovunque nel mondo per testimoniare che è possibile questo incontro desideroso dell'altro
Dico solo che è direttore internazionale degli affari Inter religiosi del Comitato ebraico americano per il presidente internazionale della conferenza mondiale della religione per la pace
Nel due mila e cinque è stato proclamato da Benedetto sedicesimo cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno proprio per il contributo che ha dato alla promozione di una riconciliazione reale tra ebrei e cristiani
Tipo e accanto a lui sua eccellenza monsignor Silvano Maria Tomasi che e più che un ospite e parte
Di questo avvenimento di questa avventura che il Meeting di Rimini anche ieri è la protagonista di un altro incontro qui in Fiera
Una delle persone più vicine al cuore di papa Francesco e la sua passione per l'uomo contemporaneo
Nunzio apostolico
è stato di potere diplomatiche ha servito la Santa Sede per lunghi anni in particolare come osservatore permanente presso la sede ONU di cinema là dove si dibattono le grandi questioni umanitarie dell'umanità
Per assicurare in qualche modo la possibilità di un futuro a questa umanità che è così
Confusa alla ricerca di libertà pace e sicurezza
E per ultimo
Il dottorando ammazza ma libanese
Segretario generale del Comitato per il dialogo di slavo cristiano il Libano membro dell'Unesco e del Consiglio delle istituzioni educative cristiane e islamiche consigliere politico del Gran Mufti del Libano
Il lettore analista sui principali quotidiani del Medioriente
Come ha detto all'inizio noi non siamo qui a celebrare il rito del dialogo interreligioso
Tra persone estranee
Che recitano una parte ma siamo qui a offrire indiretta
La testimonianza di un dialogo e per questo abbiamo chiesto loro di raccontarci qualcosa della loro esperienza in cui questo dialogo oggi apparentemente così difficile è stato riconquistato da ciascuno di loro e in certe circostanze anche insieme
Io direi di iniziare subito dall'intervento del dottor Sama grazie
Dunque o l'onore di potervi parlare oggi pomeriggio
E mi auguro di poter trasmettere a voi tutti il mio messaggio maniera chiara
Anzitutto parlando di dialogo
Definiamo il termine dialogo che cosa intendiamo per dialogo
Il dialogo è l'arte di ricercare
La verità
Del vostro punto di vista nell'altro
Ecco perché
Quando siamo impegnati nel dialogo
Devo dire che io inizio confessando ammettendo che io non sono il depositario della verità
Per cui io cerco la verità dal punto di vista dell'altro
Una verità diversa dalla mia un altro che è diverso da me
Ecco perché rispetto l'altro perché l'altro è diverso
E rispetto il suo punto di vista
Perché potrei trovare la verità in lui e non è in me stesso
è questo il dialogo
Come stile di vita
Vorrei però parlare del dialogo tra cristiani musulmani
Un qualcosa che non è possibile avviare se non è possibile se non riusciamo a comprendere l'altro
Per cui cercherò di spiegare
Le immagini del cristianesimo
Nell'Islam
E cioè ciò che l'Islam indice di Gesù Cristo
Della bibbia
Di Maria della chiesa
Delle persone della Chiesa quindi del clero
E dei credenti dei cristiani
Questi sei punti
Non dal mio punto di vista ma così come indicati nel Corano stesso
Quindi ciò che voi ascolterete da me non è un punto di vista
Se il tassista di quanto il Corano dice su questi sei principi
Per cui per
Comprendere questi sei punti e per poter avviare un dialogo
E comprendere questi sei punti
Cominciamo con il primo punto
Gesù Cristo
Il Corano descrive Gesù Cristo
Con uno spirito di Dio
E come la parola di Dio
Questa descrizione è unica nel suo genere
Nemo ammette né Maometto né altri profeti
Sono stati descritti come uno spirito che deriva da Dio solo Gesù è stato
Secondo punto
Il Corano afferma
Che Gesù è nato da una Virginie
Una madre
Che ha ricevuto lo Spirito di Dio
In sé
E poi ha dato vita ha lo spirito di Dio
E cioè Gesù
Non sto parlando del cristianesimo sto parlando dell'Islam
Il Corano afferma che Gesù
Ha parlato a sua madre
E nel settore nel momento stesso in cui è nato
Immaginate che si tratta di un fatto eccezionale
Come è possibile che un bambino appena nato riesca a parlare a sua madre
Sua madre l'ha portato colossi ed è andata poi nei confronti della gente verso il popolo
E mentre era tenuto da sua madre
Gesù ha cominciato a parlare al pubblico alle persone ha cominciato a trasmettere il suo messaggio di cristianità
Il Corano dice di Gesù
Che è stato in grado di guarire gli ammalati
E a resuscitare i morti
Nessun altro profeta Nain Maometto né altri profeti
Hanno avuto il privilegio
Di resuscitare i morti
E sempre secondo il Corano ci viene raccontata una storia
Di come Gesù riuscito a ottenere avere degli uccelli dalla sabbia
Una sabbia che lui ha soffiato
E che si è poi trasformata in uccelli che sono riusciti a volare
Questi miracoli
Sono miracoli compiuti da Gesù Cristo da nessun altro
Sempre secondo il Corano
Gesù è salito in cielo
Perché lo spirito di Dio
Non muore
E quindi è salito in cielo
E
Sarebbe poi tornato per salvare l'umanità
L'ultima cena un grosso capitolo del Corano
E tutti miracoli che Gesù ha compiuto sono documentati
Nel Corano
E che che noi riteniamo essere una rivelazione di Dio
Non voglio spendere troppo tempo perché il tempo che mi è stato assegnato limitato quindi passo al secondo punto la Bibbia
E il Corano descrive la Bibbia
Con questi due aggettivi
C'è luce e orientamento di guida nella Bibbia
E il Corano continua poi dicendo
Che
Le persone della DDA
Seguono ciò che Dio ha rivelato nella Bibbia
Per i musulmani
Questo significa che la Bibbia è una rivelazione di Dio
E i cristiani
Devono seguire l'insegnamenti della Bibbia
Non nel Corano ma della DDA
Il Corano non ci dice inoltre che non ci sarà futuro per i cristiani sì questi non seguiranno insegnamenti della Bibbia
E ora passo alla Vergine Maria
Maria viene menzionata nel Corano
Quarantatré volte
In dodici capitoli
E e c'è una capitolo che porta il suo nome
Il Corano parla di Maria
Più dei quattro Vangeli messi assieme
Il Corano ci racconta la storia di Maria
Prima che lei nascesse
Quando sua madre era incinta di lei
E lei la madre pregava che il suo figlio la sua figliola fosse al servizio di Dio
E poi il Corano ci racconta la storia di Maria
Quando Maria a ricevuto a colto l'arcangelo che le ha annunciato
Che
Lo Spirito di Dio le avrebbe regalato un un bambino Figlio di Dio
E poi quando era incinta
Isolata perché non poteva parlare con le persone
Una famiglia
Per motivo la mattina famiglia decente rispettata
Con una figlia non sposata
E al tempo stesso incinta
Ecco perché Maria è stata isolata lontana dagli occhi delle persone
E qui il Corano
Ci racconta una storia davvero insolita
Ci dice che Giovanni Battista
Faceva visita Maria
Per portarle del cibo e della frutta
E tuttavia Giovanni Battista trovò che Maria aveva della frutta esotica da mangiare
Per cui ha chiesto a Maria da dove ha e ha avuto questa frutta
E la risposta di Maria è stata
La frutta mi viene da Dio
Perché da Dio
Perché io sto portando nel mio grembo lo Spirito di Dio
E lo spirito di Dio
Verrà alimentato da con del cibo che viene dal cielo
Ecco perché il Corano descrive Maria
Come
La la donna riferita di tutti i tempi
E ora vorrei parlare della chiesa
Il Corano descrive la Chiesa come la casa di Dio
Il profeta Maometto
Quando è stata costruita la prima moschea Medina
Secondo la storia secondo la tradizione Maometto stava discutendo con i suoi discepoli su come indire la preghiera
E uno dei suoi discepoli ha suggerito
Facciamo come i cristiani usiamo una campana
Il profeta ha risposto bene
Magari le persone potrebbero essere confuse su chi stia chiamando alla preghiera se una chiesa o una moschea
Per cui dobbiamo trovare un qualche altro modo
Questo significa che la Chiesa era già lì
Alla Mecca e la Medina
Durante il tempo dei profeta
Per cui
Si è scoperta questa pratica della adunanza la preghiera accogliamo uccelli e non con la campana
Giovanni Battista
Come sapete è sepolta Damasco
In una chiesa
Questa parte della Chiesa fa ora parte di una moschea
E tuttavia i musulmani all'epoca
Hanno chiesto al clero
Perché stavano costruendo la moschea
E volevano ampliare la moschea
Hanno chiesto al clero di poter incorporare includere la tomba di Giovanni Battista
Per questo
Al posto di quell'uovo alla chiesa sono state date quattro chiese a Damasco
In compensazione di questa di questo luogo del luogo della tomba
Che è stato visitato sia da il PAC dal Papa da papa Giovanni Paolo secondo che da Benedetto sedicesimo
E Giovanni Battistelli all'interno della moschea
Rispettato ed amato esattamente come lo sarebbe se fosse parte di una chiesa
E ora vorrei parlare del clero
Il Corano parla in termini elevati del clero
Sostenendo e cito
Che il cristianesimo più prossimo ai credenti e musulmani
Perché ci sono Peretti e monaci fra di loro
Che sono così umili
Questa descrizione del clero
Fa parte degli insegnamenti islamici
Quando il profeta Maometto ricevuto una delegazione cristiana
All'interno de la sua moschea a Medina
A capo della delegazione vi era un vescovo
E i due hanno trascorso l'intera giornata come ospiti del Profeta
Hanno pranzato insieme hanno cenato insieme
E quando hanno desiderato pregare
Il profeta ha detto loro pregate pure qui all'interno della moschea
Hanno risposto no
Preferiamo pregare al di fuori
Nel cortile
Ed è questo ciò che hanno fatto
Quindi un incontro di una giornata che poi terminato
I cristiani sono rimasti cristiani il profeta è rimasto il profeta dei suoi credenti
E è stato fatto un accordo fra il profeta e loro
Il patto con i cristiani in Australia
Nasceranno una tribù cristiana nello Yemen
E
Questo patto afferma sancisce che loro hanno ciò che noi abbiamo
Ovvero parità di diritti gli stessi diritti
E se i cristiani
Vogliono costruire una chiesa
E non possono permettersi il costo di sostenere il costo della costruzione
I musulmani hanno l'obbligo
Di finanziare l'edificazione della Chiesa
E ciò non costituirà un debito nei confronti dei cristiani
Un debito nei confronti di Dio
E questa la partecipazione dei musulmani alla costruzione della chiesa la costruzione della chiesa è un dono addio
Si tratta di una lunga storia potrei andare avanti terrà ore ma a causa del tempo
Passo ora ai credenti
Quindi persone come voi
Credenti cristiani
Il profeta Maometto
Prima della rivelazione di Dio il profeta Maometto
Lavorava alla Mecca con una signora cristiana una a commerciante e lavorava per lei
Poi l'ha sposata
Prima che lui divenisse profeta
E dopo la morte di questa donna
Lui ha sposato un'altra donna
Mary Maria
Una donna cristiana a copta egiziana
All'inizio del messaggio dell'Islam
Il profeta era per così dire sotto pressione una pressione esercitata dai non credenti gli arabi della Mecca
E c'era un piccolissimo gruppo che lo seguiva un gruppo abbastanza debole
Ha consigliato a questo gruppo di emigrare in Etiopia
Perché in Etiopia così come lui disse loro
Via un regno cristiano
Un re giusto
Perché cristiano
Quindi questo gruppo è emigrato in Etiopia
Ed è stato bene accolto
Fino a al cambiamento della situazione alla Mecca solo in quel momento sono ritornate alla Mecca
Quindi la prima migrazione islamica
è stata verso un Paese cristiano
Ecco perché secondo il Corano
Il cibo delle persone nel testo nel il degli ebrei e dei cristiani
Ad altri musulmani
E il cibo dei musulmani dalle invece per i gli ebrei e per i cristiani
Quando il profeta ha creato il primo amministrato
Ha fatto sì che gli ebrei e cristiani
Avessero pari cittadinanza esattamente come i musulmani
E quella stava in realtà la prima società plurale all'interno di un nuovo Stato
Cari fratelli e sorelle
Mi spiace molto che ci sono tantissimi altri punti che vorrei trattare con voi che vorrei illustrarvi
C'è però una fraintendimento dell'Islam da parte di alcuni musulmani in questo momento
Una cattiva interpretazione una falsa interpretazione della religione da parte degli estremisti e dei terroristi
Queste persone che si macchino di tutti questi crimini
Contraddicono gli insegnamenti dell'Islam liquidi ho appena parlato
Per cui noi costruiamo la nostra comprensione
Costruiamo il nostro dialogo di comprensione
Sui principi effettivi e reali
E non sulla stupidità
Di questi selvaggi così brutti
Che non sono fedeli all'Islam
E che pretendono di parlare a nome dell'Islam
Vi posso assicurare
Per concludere il mio è un discorso
Sì
Il mondo musulmano si è riso conto
Del pericolo rappresentato da questi estremisti
E si è inoltre anche reso conto
Del fatto che l'Islam che il cristianesimo
Convivono da secoli nel Medio Oriente
I cristiani e gli ebrei
Erano in Medioriente bene da prima dell'Islam
E rimarranno lì assieme musulmani
Nonostante questi terroristi
Il nostro futuro è insieme grazie
Avevo letto
All'inizio questa frase del Papa il lavoro più importante che dobbiamo fare oggi ascoltarci
Vi rendete conto che un leader di tradizione e cultura un intellettuale un consigliere politico uno scrittore un giornalista islamico
Ci ha fatto una lezione di cristianesimo
Non credo Pera per accattivarsi il pubblico del mite
Ma perché
Il cristianesimo
Da un esponente musulmano Erika e riconosciuto come qualcosa di bene per scene e allora si mette a studiare il Corano per fare emergere qualche cosa che forse prima di oggi tanti di noi neanche immaginavano senza negare la realtà prive su ultime parole sono molto impegnative
Eppure
Questa curiosità questa interesse per la verità che c'è nell'altro
La parola monsignor Tomasi
Oggi
Il dialogo non è più un'opzione
Ma è una necessità
Per il suo vivere in pace nelle nostre società pluralistica
La globalizzazione
A corsi di carattere economico-commerciale
Ha creato una tale interdipendenza
Tra i vari paesi che non possiamo più isolarci e vivere come se l'altro non esistesse
Dobbiamo quindi
Affrontare
Il pluralismo di oggi nelle nostre società
Con una strategia nuova
E la strategia nuova e quello non della guerra o del conflitto
Ma del dialogo
A volte mescolando insieme le aspirazioni degli interessi qui la gente
Si arriva a momenti di esplosione violenta
Che distruggono
Che crea no milioni di rifugiati che forzano milioni di persone a cercare una soluzione alla loro sopravvivenza in un paese diverso dal proprio
E questa situazione di tensione non è soltanto nella Grande Società internazionale ma è anche nelle piccole comunità
Guardando un po'indietro
Vedo che ci sono varie
Modalità di dialogo
Ricordo che quando ero giovane prete a New York
Dovevamo lavorare assieme con la comunità ebraica
I rappresentanti
Della comunità
Etniche irlandese portoricana
Per cercare di tenere i giovani da lottare tra di loro e formare le loro piccole gang
Quello era un tipo di dialogo della strada
Il dialogo della strada però non era il solo quando cominciai a insegnare nell'università della città di New York dovevo insegnato per qualche tempo
Lui mi trovai di fronte una su un mondo secolarizzato
Una cultura diversa dalla mia ed è un sistema di valori diverso
Certo lì ci voleva un un dialogo nuovo il dialogo della cultura
Che ha le sue radici profonde
Nella filosofia greca nel dei dialoghi del grande genio di Platone
La ricerca di una coesistenza pacifica
Nel nostro mondo globalizzato
Ha fatto riflettere molto anche la tradizione cattolica
E se noi guardiamo gli ultimi sessant'anni di sviluppo del pensiero della chiesa vediamo che
C'è stato un grande cammino
Paolo sesto
Ancora durante il Concilio ecumenico Vaticano secondo scrisse la sua prima enciclica intitolandola e credo sia un sua
Che di fatto
Seguendo l'ispirazione del suo predecessore Giovanni ventitreesimo
Che nella enciclica Pacem in terris aveva proposto il dialogo invece della violenza per cercare la pace
Paolo sesto sviluppo un piccolo trattato sul dialogo
Che influì
I padri del concilio Vaticano secondo
E trovo la sua espressione più concreta nel grande documento
Sulla Chiesa nel mondo moderno
Dove viene
Canonizzato per così dire
Il metodo del dialogo
Seguendo
Paolo sesto
Papa Benedetto papa Giovanni Paolo secondo e poi Papa Benedetto
Parlando alle Nazioni Unite
Parlando in varie circostanze al corpo diplomatico
Sempre hanno messo l'accento
Sullo la necessità del dialogo come strategia non
Una strategia politica ma una strategia umana
Che apre il cuore all'incontro con l'altro
E soprattutto papa Benedetto ha messo l'accento sul via rapporto tra fede era Gione
In modo da mostrare
La ragionevolezza
Del dialogo commedia per incontrare le altre persone ed evitare conflitti
E finalmente papa Francesco
Nella
Sui ai esortazione apostolica
E Vangeli Caldiron la gioia del Vangelo
Scrive che ci anche Luigi in maniera molto estesa sulla necessità del dialogo e parla di tre are di dialogo
Sulle quali dobbiamo riflettere
Il dialogo con gli Stati il dialogo con la società
Incluse
Incluso il dialogo con le culture e le scienze
E il dialogo con i non credenti i non cristiani e i non credenti
In ciascun caso
La Chiesa dice papa Francesco
Parlerà
Offrendo la luce della fede a illuminare la ragione e facilitare quindi il contatto
Tra tra le persone
Questo breve cammino storico
Che porta
A una accettazione universale ormai nella chiesa del dialogo come metodo di rapporto fra gruppi
Allora morsa dato un esempio concreto di come ciascun papà si è riappropriato le intuizioni e le esperienze del suo predecessore
E forse dobbiamo copiare
Da questa esperienza anche noi e portare la strategia del dialogo a livello operativo dalla famiglia e della del paese della comunità in cui viviamo
Ho accennato a tipi di dialogo il dialogo della strada
Il dialogo della cultura
Ma nei documenti e nell'esperienza
Dei patti di questi ultimi sessanta settanta anni vediamo una varietà
Di forme di dialogo
Quando sono arrivato nel Corno d'Africa
Come nunzio in Etiopia in Eritrea Gibuti
E come osservatore presso le lastre l'Unione africana
Li ho trovato già
I primi giorni conflitti all'interno della comunità cattolica e all'interno delle altre comunità
Conflitti etnici e tribali che portavano a lotte che lasciavano sul campo varie decine di morti
Ci vuole quindi la capacità di
Adottare e adattare
Il dialogo alle queste situazioni i qui in questo caso un dialogo interetnico
E ho visto che
è la strada che porta a frutto
Incontrando
I rappresentanti della comunità ortodossa
Della comunità islamica
Ci siamo riusciti a bloccare varie situazioni di immediate di rischio di violenza
Quindi
Dal dialogo interetnico siamo passati al dialogo interreligioso
Che ha aperto strade nuove
E ha reso anche la popolazione locale più cosciente
Che la via da seguire non è la via emotiva di una risposta eclatante immediata che dà più soddisfazione ma che poi semina rancore e odio che dura e genera violenza anche in futuro
Nel contesto della comunità internazionale delle organizzazioni internazionali di Ginevra
Ho trovato che lì bisogna cambiare stile di dialogo
L'ICI deve dialogare con gli Stati
Cercando
Di fare in modo che
La base comune su cui costruire il futuro
Sia accettabile a tutti buddisti is musulmani cristiani agnostici
Ci sono
Rappresentanti di tutte le correnti
Però c'è la volontà di cercare risposte ai problemi di oggi
Ai diritti umani che sta diventando un linguaggio internazionale e come si possono applicare a qualsiasi categoria di persone per esempio
In questa
Varia
Esperienza
Il metodo del dialogo
Prova
è stato utile
è utile nella varietà delle situazioni in cui ci si trova
E fa nascere una domanda
Perché il dialogo
Riesce ad avere un incerto una certa
Attivato un
Un'attrazione
Nel cuore delle varie persone
A me sembra che nel cuore di ogni persona c'è un spinta
Verso l'altro
Sant'Agostino direbbe
Esce a
Essere per qualcuno
E che questo è una spinta in Terna che ogni persona
Non è
Una di una staticità che afferra la persona ma c'è dentro di noi una spinta dinamica che ci apre verso l'altro
Comincia un cammino
Che viene poi da alcuni filosofi ed alcuni scrittori anche crisi astici chiamato l'Itinerarium
Menti sind è un San Bonaventura per esempio
Attraverso questo via questa
L'ascolto di questa spinta che c'è all'interno di ognuno di noi
Noi crediamo che il dialogo non è un'imposizione esterna non è una strategia politica ma è una risposta umana
Naturale che ci apre verso l'altra persona e portato all'incontro
Quindi l'incontro genera dialogo ma il dialogo che genera incontro e stabilisce quindi una capacità di costruire comunità
E questo
Ci porta a delle conclusioni operative
La prima è che
Si tratta di una scelta
Che ogni persona deve fare
Dentro
Ciascuno di noi c'è un atteggiamento che apre il cuore verso l'altro alla creatività
E alla capacità di meravigliarsi di accettare di
Essere insieme con l'altro
Di costruire qualcosa di comune
La seconda alternativa invece di colui che per proteggere se stesso e la sua identità
Si chiude
Ma chiudendosi appassisce come un fiore che non acqua e che bruciato dal sole
Quindi in contesti sociali diversi contesti religiosi e politici e culturali diversi
Io ho sempre visto che
La difesa propria dell'identità personale o dell'identità del gruppo religioso
Viene protetta meglio quando ci si apre e si accetta l'altro nella sua diversità
Si tratta
Di avere coraggio di ascoltare la voce dell'interno di ognuno di noi nell'interiore nostro più profondo
In modo che questo dialogo riacquistato da ciascuno di noi nel suo cammino
Diventa nonché un momento occasionale della nostra storia o della storia del gruppo a cui apparteniamo
Ma diventa un processo
Di scelta tra
L'atteggiamento favorevole all'incontro e l'atteggiamento favorevole alla chiusura
E la scelta e di ciascuno di noi
Grazie
La difesa della propria identità
Non è quando ci si chiuse
Ma quando ci si apre e si accetta l'altro nella sua diversità
Che la persona che per quasi quindici anni sulla frontiera più avanzata
Degli armamenti della povertà dello sviluppo umano dei nuovi diritti a Ginevra l'olio abbia usato questo come metodo ci fa capire che forse i detrattori del dialogo e dell'incontro di papa Francesco non hanno una certa pratica di rapporti con i problemi del mondo e con le sfide dell'umanità
Perché quello che ha descritto mossi o Tommasi non è il metodo per delle anime pie
Che in un qualche oratorio parrocchiale discettano
Del bene del mondo ma di una persona che ha portato questa modalità di dialogo questa modalità di rapporto come modalità di rapporto politico con gli Stati perché perché c'è un appeal del dialogo nel cuore
Nel riconoscere di essere fatti per qualcuno
Per qualcuno altro che proprio nella sua diversità è un bene
Che mi arricchisce nella pazienza di un rapporto la parola all'ultimo relatore De Vito Rosa
Uno
Servirà tre minuti
Nella lingua la più bella del mondo Tor collaborare con attacca
Perciò ecco dovesse essere attuale l'obice utile affinché sia o no urlandole da riconquistare
Sembrerebbe indirizzare il nostro sguardo di nuovo all'età aurea dell'Andalusia del medio oriente quando gli ebrei cristiani musulmani collaboravano nel fiorire delle arti della scienza e della filosofia
Quindi per coloro che volessero saperne di più di questo periodo
Di rimanderei a Onna bellissimo libro di Maria Rosa meno calla dal titolo l'ornamento del mondo come i musulmani gli ebrei e cristiani sono stati in grado di creare una cultura di tolleranza nella Spagna medievale
Noi le religione ebrea mitiche abbiamo
Una fantastica tradizione basata sulla cooperazione non sufficientemente conosciuta
E non soltanto una storia tragica di persecuzioni e di delegittimazione reciproca tuttavia anche l'esperienza andalusa è stata abbastanza varia una delle sue star principali è stato un può età ebraico spagnolo Utah agli che ha scritto un'apologia dell'ebraismo basata sulla storia
E la conversione dell'ottavo secolo del re dei Casari e del suo popolo
Che vivevano tra il Mar Nero e il Mar Caspio
Questo Philidor pertanto è un dialogo fra il re e un rabbino
In una circostanza il rabbino cerca di favorire parlare della superiorità dell'ebraismo dicendo appunto che i metri che si hanno parlato di amore Vert hanno creato distruzione e mentre musulmani parlavano di pace
Hanno combattuto e hanno versato il sangue di coloro che non condividevano il loro pensiero noi ebrei disse il rabbino non facciamo queste cose egli lega aveva replicato veemente non le fate perché non avete il potere per farle
Io dall'evento non si va criticando l'Islam ma il cristianesimo in questo passaggio
Più che altro sta mettendo in guardia
Rispetto ai pericoli della religioni laddove questa religione legata al tipo al potere politico e di fatti sta dicendo siamo più o meno tutti nella stessa barca
Nella grazia di Dio
Quindi mentre il secolarismo moderno ha avuto si è macchiato di peccati la separazione fra religione e potere politico acconsentito gran parte delle religioni
Di purificarsi vitali abusi e di fatti gran parte di questi abusi che la religione che ancora esistono derivano da contesti o da una mentalità in cui la religione inesorabilmente inestricabilmente collegata agli appunti
La purificazione della religione in cui ciò avviene o è avvenuto
Ha fatto sì che ci fosse una crescita inarrestabile consistente di collaborazioni interreligiosa
Soprattutto per via del fatto che ci si è resi conto in maniera conosciamo meno che in un mondo secolare tutte le religioni sono delle minoranze che quindi è necessario che noi tutti
Uniamo le nostre forze affinché la somma sia ciò che realizziamo se maggiore alla somma delle singole parti e tuttavia Ice
Spirato e galvanizzato grazie a ma altri aspetti mi è stato chiesto agli organizzatori di questo meeting di parlare Della mio percorso personale in nell'ambito del dialogo interreligioso per questo vorrei parlare dell'ambiente in cui sono cresciuto
E attenendomi al titolo del meeting con riferimento però a mio padre
Io
Sono il successore di un padre importantissimo un rabbino famosi in Inghilterra ma anche colui che ha ha favorito un sistema distruzioni universale infatti affondato una scuola pubblica
Che si occupava delle istruzioni di ebrei
E che i cui studenti appunto si sono visti come gli eredi della loro cultura religiosa ma anche della cultura umana nel suo complesso queste due non dovevano essere viste come conflittuali bensì come due elementi che potevano arricchirsi vicendevolmente quindi io sono stato istruito con un forte senso di particolarismo religioso
E tuttavia anche con profonda profonda convinzione di quanto fosse importante la solidarietà umana
Da giovane da molto giovane sono divenuto rabbino capo di una grande congregazioni di ebrei ortodossi a Città del Capo in Sudafrica probabilmente
La congregazione di ebrei ortodossi più grande al mondo circa
Dieci Milana e cigni cinquecento membri e questo all'apice per così dire il periodo dell'apartheid in Sudafrica e per metà ebreo e da essere umano era stato chiaro sin da subito che dovessi essere coinvolto in questa lotta contro una sistema razzista così negativo
Dopo tanti tentativi di in quindi si è cercato appunto questa è la mia ho avuto comunque l'occasione di fare del bene
E sono riuscito in qualche maniera a riunire le persone al di là delle possibili divisioni senza essere stato uno espulso dalla dai Paesi può essere mandato in prigione e quindi le relazioni interreligiosa e sono state delle favorite appunto come impegno nei confronti della giustizia sociale
Di fatti ho deciso che i vari leader cristiani musulmani Città del Capo dovessero costituire un consiglio che potesse coinvolgere lì commenta le loro comunità quindi ovviamente cercato di porre in venti metri inventarmi mercanzie quindi magari rivolgendomi a queste persone dicendo
Padre reverendo le cose che ci uniscono sono molto di più di quelli che si dividano molti hanno acconsentito a far parte di questa iniziativa è tuttavia sapevo che in Sudafrica
L'all'epoca l'elemento più importante cristiano offre era la chiesa riformata olandese
I fatti c'è stato un Domènech il nome di un ministro della Chiesa riformata olandese mi sono rivolto a lui ha chiesto appunto l'appuntamento mi ha ricevuto
E quindi ho iniziato appunto con la mia mossa iniziale quella che l'usato con gli altri cioè rumeni le cose che ci uniscono sono molto più importante rispetto alle cose che ci separano e con mia grossa sorpresa lui mi ha risposto di fatto rabbino non sono affatto d'accordo con lei perché
La cosa più importante per me nella vita è quella che ci divide Lanni mio credo in Dio come Salvatore come mio salvatore realtà voi non condivide questa condizione rabbino per quelle devo dire la verità
Voi Lebrun charity all'inferno
E posso incontrarlo solamente da buon cristiano solamente se riuscirò a salvarla
Fortunatamente in realtà non sono rimasto esterrefatto non ho perso il sangue freddo e quindi ho replicato grazie per essere stato così onesto domenica
Credo sia ancora molto importante che lei si unisca a a noi in questo nostro sforzo vorrei conoscerla meglio
Vorrei che lei mi conoscesse meglio
Però dopo che lei ha detto queste parole deve assolutamente venire ai nostri incontri perché così le offro la possibilità di convertirmi
E di fatto lui ha acconsentito a partecipare ai nostri incontri e quindi è diventato grazie a questa partecipazione meno dottrinale molto più aperto ad altre prospettive molto più coinvolto e ha coinvolto anche altri colleghi la sua opinione a conferito su di me quello che è il potenziale il potere di un impegno umano positivo però l'esperienza di questo forum interreligiosa mi ha insegnato anche altre cose tanto per cominciare
Io mi sono sono rimasto esterrefatto di quanto il clero sì ai cristiani che musulmani fosse ignorante su di noi di quanti molti di quanto molti avessero delle opinioni
Distorte di quanti stereotipi ci fossero su di me su cui sugli ebrei volevo
Estere compreso correttamente mi sono reso conto che per poterlo essere dovevo coinvolgerli però per dirvi la verità
Ma mano che conoscevo i miei colleghi cristiani musulmani mi sono anche reso conto che anch'io ero stato estremamente ignorante nei loro confronti per cui se volevo essere realmente conosciuto e compreso
Io in prima persona dovevo comprenderli correttamente
E poi ho sperimentato un'altra un'altra cosa che rappresentavano e decine molto importante in questo processo infatti io
Avevo sempre dato per scontata la verità assoluta della mia religione non mi era mai passato per la testa anche da rabbino di una congregazione di considerare il valore di altre religioni nel mondo
E nell'incontrare persone fantastiche la cui comprensione di divo era tra diversa dalla mia persone che adoravano di u in modi diversi dal mio mi sono man mano reso conto che ovviamente se Dio c'era creati
Nella nostra magnifica diversità allora ci dovevano essere dei modi diversi di relazionarci con Dio
E questo divenuto è stato ovvio per me che nessuna religione può incorporare la totalità la completezza del divino perché divora ben di più e di una singola religione divo e di più della totalità dell'esperienza umana
E se come ci insegna la Bibbia ebraica ogni essere umano e creato a immagine di Dio e e quindi nell'incontro con l'umano noi incontriamo il divino
Allora questo deve essere ancora più vero quando noi incontriamo l'altro inconsapevolezza del divino
Nella propria vita nella nostra vita nell'esperienza all'interno della comunità per cui mi sono reso conto che l'impegno interreligioso ci offre la possibilità di incontrare il divino
Al di là di quella che è la nostra tradizione religiosa e questa è stata una scoperta ben più grande della presenza di Dio nel mondo
Quindi l'incontro interreligioso e l'opportunità di scoprire Dio oltre i confini della propria tradizione
In questo percorso ho scoperto tante cose
In questo percorso scoperto tante cose
Comprese lettere regole delli impegno interreligioso del vescovo svedese Christensen dai due di questi di queste regole sono ovvie intanto
Cercare sempre di capire l'altro nel modo in cui l'altro vede se stesso
In secondo luogo vedere l'altra comunità andando a individuare il meglio e non giudicare questa comunità apprendendo soli elementi negativi ma la terza regola forse quella più che mi ha rivelato di più se usando le parole di Stendhal
Far spazio all'invidia sacra alla Sacra invidia
è molto importante andare a vedere individuare gli elementi in comune tra le nostre religioni ma ovviamente non è mancanza di fedeltà alla nostra fede se noi andiamo ad apprezzare qualcosa di bello delle altre fedi un qualcosa che è diverso dalla nostra fede
Ecco quello che lui intendeva appunto consacra invidia
Ho sperimentato questa sacra invidia
La Sacra indire della delle celebrazioni della gioia di questo fantastico meeting quando sono stato qui per la prima volta Rimini vent'anni fa
E questi ricordi ricordi quell'esperienza non mi hanno mai abbandonato e ho sperimentato lo stesso anche con altre comunità religiose così appassionate in altri luoghi e in altri momenti
Ed è proprio questa sacra invidia che mi fa che mi rende così felice di essere tornato qui da voi oggi
Ne siamo in grado di godere di questa sacra invidia quando vediamo le altre fedi le altre religioni soprattutto le nostre fedi abramitiche a un come delle fedi concorrenti
La cui presenza va a mettere in discussione o a ridurre la nostra fede ma al contrario come delle tradizioni religiose che sono complementari che sono delle vie complementari al divino
Di fatto io sono qui di fronte voglio sta usando linguaggi di papa Francesco che ha scritto esattamente proprio in merito all'importanza di questa complementarietà
E siamo in grado di godere di questa complementarità oggi mai come non l'abbiamo fatto in passato nonostante tutti i problemi del mondo noi viviamo
Nell'epoca più Benedetta del nostro tempo nonostante le cose terribili che vengono ancora fatti a nome della religione nel mondo
Non c'è mai stato un un'epoca nella storia in cui gli sono state così tante organizzazioni così tante iniziative coinvolte che coinvolgono diverse religiosi e non c'è mai stata un'epoca
Di così tanta collaborazione interreligiosa come quella odierna ovviamente
I i media secolari non trasmettono questa sensazione e però questi media presentano un'immagine parziale anche distorta del mondo
E tuttavia il fatto che oggi viviamo in un'epoca di cooperazione interreligiosa
Un'era fantastica di collaborazione interreligiosa ed è un enorme privilegio per me
Poter collaborare in questo contesto di godere dell'arricchimento e dell'ampliamento del mio punto di vista religiosa che mi deriva soprattutto dal mio incontro
Con i miei fratelli e le mie sorelle musulmani cristiani grazie
Veramente
Segno
Di un cambiamento d'epoca
Che un fratello maggiore
Nel suo ospizio al Meeting di Rimini davanti a una platea
Diciamo abbastanza cattolica
Dica
Che ebrei e cristiani non sono competitori non sono concorrenti
Non si contendono il primato e l'esclusiva del divino diceva ma sono complementari
Perché nessuna religione
Può Inca sull'are il mistero
C'è qualcosa che eccede ogni forma umana
Di rapporto col mistero
E questo apre all'incontro
E anche la Chiesa lo ha accennato Murciano Tomasi ha fatto un lungo cammino nella sua storia soprattutto negli ultimi sessant'anni
Per riconoscere questo come la verità della sua natura
Questo cammino in in infaticabile dell'uomo nel suo rapporto con il mistero
Che si apre all'incontro con l'altro Rio avrei tante domande ma il tempo è tiranno però faccio una domanda e chiedo ai nostri tre ospiti una risposta sintetica
Di fronte a queste ride epocali
Che stanno cambiando letteralmente la faccia della terra e possano cambiarla
In un futuro di speranza o in un futuro di paura di terrore e di morte
Quale contributo quale urgenza si sentono di poter dare a partire non negando ma a partire dall'appartenenza religiosa che ciascuno oggi ci ha testimoniato
Per una Processo come dice papa Francesco
Che ha aggredisca in qualche modo quella paura che fa erigere muri in vista di quella simpatia di quella posizione positiva diceva
Poco fa dei sì veri però se che fa costruire ponti qual è il punto che sentite come più gente della sfida oggi per voi uomini religiosi dentro lo spazio pubblico
Inizierei dal dottor Sama
Qualcosa anch'io
Al centro alcuni s'è imposto da
Credo che la cosa più importante
Sia conoscersi
Partiamo da noi dei musulmani
Cioè dal sessantacinque nostra i Tati
Dopo il secondo comes to incide vaticano
No tra i tanti
Ha aperto le porte
Ha il riconoscimento dei musulmani come credenti
E alla possibilità di far parte della famiglia dei credenti
Sia papa Giovanni Paolo secondo e prima di lui papà Giovanni sesto
E ora papa Francesco
Si sono riferiti ai musulmani come fratelli
Il problema stava nel fatto che questo nuovo approccio se il cristianesimo nei confronti dell'Islam
Cioè non fa più parte ancora della cultura islamica non è ancora entrato a far parte
Sì
Ecco perché vediamo che gli estremisti sono in grado di costruire le ideologie sull'ignoranza
Non solo queste persone
Rifiutano ciò che la Chiesa dice loro
Ma non lo comprendono neanche non lo stop non lo sanno lo praticano
Per cui compito nostro
Costruire ponti di comprensione reciproca
E la Chiesa
Lo sta facendo ciò sinodo che è stato preparato sulle in Libano
Nel novantacinque
Il sinodo sul medio oriente nel due mila dieci
E io ho avuto l'onore di partecipare a entrambi questi sino a dire
Con il rabbino del ritrovo Sanna
E partecipazioni significa che si si fa parte si entra a far parte dell'incontro del Sinodo e quindi che essi può discutere
Di quanto emerge da questo Sinodo
Ecco perché secondo me ciocche estremamente necessario è un ponte di conoscenza
Qualunque fraintendimento
Porterà al conflitto
E alla disputa
Noi dobbiamo comprendere
Ciò che gli altri dicono di se stessi
E noi stessi dobbiamo farci conoscere da loro
Così come ho cercato di fare con la mia presentazione oggi specie semplicemente per farvi vedere che l'Islam
Non è
Ciò che quel ciò che stanno facendo questi terroristi questi estremisti questi sono i testi coranici è questo l'Islam
Per cui se ci comprendiamo
Potremo costruire un futuro comune
E una vera e propria fratellanza nel nome di Dio grazie
Per il
Stanche o Alberto fu da
Questo scrive simile opzione sì iniziali ai pozzi di stabilire un termine dire ad aggiungere qualcosa rispetto a quanto ha già esposto rispetto al tema di questo meeting
Ci sono ovviamente tanti temi che dovremmo affrontare insieme vivendo a Gerusalemme vivendo in Terra Santa ovviamente per me si tratta di risolvere il conflitto israelo pare di palestinesi come priorità
Poi però ci sono tanti altri temi critici proteggere la libertà religiosa combattere il terrorismo
Proteggere lei comunità delle minoranze
Ma a dirla del vero
Si tratta di in qualche maniera di smog di muovere
Siamo tutti sul Titanic il Titanic resta in qualche maniera dirigendosi verso un iceberg quella ispanica
Rappresenta la è rappresentato dal degrado ambientale dai cambiamenti climatici e questo perché molto importanti ecco perché la lauda tessile enciclica di papa Francesco
Rappresenta un bestseller mondiale perché non c'è nessun'altra questione più urgente dei nostri tempi quindi il fatto di garantire che i nostri figli ai nostri nipoti abbiano un luogo in cui vivere altrimenti se non lo faremo
Nessun'altra cosa avrà importanza e quindi credo che l'aspetto più importante su cui dobbiamo lavorare come comunità religiose combattere i pericoli posti alla nostra casa comune globali
Eccellenza l'ultima parola lei
Ai sensi penso che
Nelle tre
Religioni avrà avrà mistiche
C'è un un senso di con comune soprattutto nel fatto della creazione l'uomo è creato da Dio a sua immagine
Se noi riconosciamo
L'immagine di Dio nelle persone che mi sta di fronte
Cambia il tipo di rapporto che io con questa missione
Perciò ricordarsi che parchi partendo dal fatto che siamo creature di Dio
Ma che abbiamo l'immagine di Dio in ciascuno di noi
Ci lega alla stessa sorgente
E vorrei chiudere con una piccola storia che mi pare viene dal Talmud
C'erano c'è stato un momento di crisi e di fame in Palestina
Non c'era possibilità per una famiglia di mantenere tutti i suoi figli
Il più vecchio dei due fratelli decide di lasciare la la casa il villaggio per dare spazio e possibilità agli altri di vivere e lui va emigra lontano
Dopo molti anni il fratello più giovane per ringraziare il gesto del fratello più vecchio vuole andarlo a trovare e si mette in viaggio
Ma prende il suo bastone di viaggio si prepara e cammina mentre cammina vede da lontano un movimento e dice sono bestie feroci che vengono a a sbranare
Afferra il suo bastone dice mi preparo a difendermi
Ma dopo un po'si accorge che erano delle persone
E allora dice ma questi sono dei banditi che vogliono rubarmi forse uccidermi
Devo difendermi
E a fare ancora del più stretto il suo bastone come strumento di difesa ma quando si avvicina a questa persona che stava venendo verso di lui si accorge che suo fratello
E l'abbraccio
Se noi facciamo lo sforzo di interamente conoscerci di scoprire l'immagine di Dio nell'altro ci accorgeremmo che non c'è nemico che il dialogo porta a una fraternità che reale e che può essere la base per costruire un futuro comune
è curioso perché
Oggi è successa una cosa
Per la quale non so domani ma nei giorni passati
Il meeting ha ricevuto qualche critica da qualche commentatore dei mass media
Che aveva questo tono
Siccome a quelli del meeting non si schierano da una parte e dall'altra
Non hanno un'identità e quindi non contano più niente
Ma i nostri detrattori non capiscono che ci stanno facendo il più grande complimento
Perché l'andatura del mittente proprio di essere questo spazio aperto
Fatto da persone che sono così certe di quello che portano che sono così consapevoli della loro identità che sono curiose chi non hanno paura di incontrare
Proprio perché è come diceva proprio un istante fa monsignor Tomasi
Perché riconoscono in ciascuno l'immagine di Dio
In un momento in cui diceva dei video siamo tutti sul Titanic
E mi stupisce che nel messaggio che ha mandato al mittente
Il Papa invita ad andare incontro con l'uomo che cerca una ragione per vivere
Perché l'uomo sul Titanic cerca una ragione per vivere perché la morte non sia l'ultima parola
Sul suo destino
E allora sempre il papà e io credo che oggi gli abbiamo dato un piccolo esempio chissà se lo verrà a sapere
Di quello a cui ci ha invitato
Invitando gli organizzatori e i volontari del Miti ad aguzzare la vista per scorgere i tanti segni più o meno espliciti del bisogno di Dio cioè di un significato per vivere
Come il senso ultimo dell'esistenza perché per compiacersi per dire guarda come siamo bravi no
Per poter offrire all'Eliseo alle persone che cercano una risposta viva alle grandi domande del cuore umano
Noi esistiamo per questo non vogliamo tenere per noi quello che abbiamo scoperto lo vogliamo condividere non con dei concorrenti ma con dei collaboratori essendo per noi per primi desiderosi ricco di collaborare al cammino di ciascuno
E per questo stiamo facendo una fatica enorme per tenere in vita il Meeting di Rimini
E per questo vi ricordo quello che Roma ricordiamo l'incontro a ogni angolo di miti
Tutto questo senza di noi non esisterebbe
E allora l'avviso del dona ora capite che non è per pagare un obolo a un'organizzazione che stancamente Deva sopravvivere
Ma per essere più partecipi fino alla tasca non importa se uno da un centesimo o cento mila euro
Di una costruzione che senza ciascuno di noi sarebbe meno
Significativa perché mancherebbe di quel cuore
Comune che abbiamo e allora vi ricordo che fino a sabato si possono fare donazioni né i desk che trovate ormai li conoscete in tanti dedicati vi raccomandiamo di non dare offerte se non in questi punti alle persone che hanno la maglietta verde con la scritta dove lavora
Per un ordine e una consapevolezza che anche ogni centesimo dato collabora con mantenere vivo questo spazio di libertà per dire sì così che ciascuno possa tornare a casa con qualcosa di più dell'esperienza dell'altro grazie ai nostri ospiti e buona serata