Proiezione del docufilm «Spes contra spem. Liberi dentro» di Ambrogio Crespi

In sala
Tavola rotonda o comunque insomma dibattito riflessioni a seguito della della visione di un
Opera testimoniale davvero molto forte e io sono contento che siete rimasti sufficiente per questa occasione perché il docu-film è davvero una strumento molto forte che colpirà chi si è fermato per sentire per vedere questo questa testimonianza e poi ci saranno le introduzioni molto significative disabilità Zamparutti Giacinto Siciliano il direttore di opera alcuni
Protagonisti del del docu-film detenuti Vergassola anni del del Progetto
Sergio Segio che avete già sentito prima che permesso dato che Lino per diciamo l'organizzazione di questo parte di evento qui con noi Sergio D'Elia per introdurre il film
Ma aggiungo pochissime cose cioè che il film è stato realizzato da Ambrogio Crespi in collaborazione con Nessuno tocchi Caino
Cerco il faro terribile
Cioè mi avvalgo la facoltà di non rispondere
E nel carcere di Opera durante il congresso di Nessuno tocchi Caino che si è tenuto nel dicembre del due mila e quindici come diceva Bruno qui abbiamo alcuni protagonisti di quel film il direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano
E due protagonisti detenuti
Che allora non non usufruivamo ancora di di permessi premio ma già dopo il film hanno cominciato usufruirne sono Giuseppe Ferlito e Roberto Cannavò
Vi prego davvero di dopo aver visto il film di rimanere perché le loro testimonianze potranno sicuramente illuminare
La mente di molti di coloro che ritengono che il fine pena mai in Italia
Non esista davvero c'è l'ergastolo ostativo e questo film è servito a far riflettere molti sulla su questa realtà sono circa mille duecento lire da Gaston Lani ostativi in Italia sul su un totale di mille cc seicento mila settecento riassume quindi è una realtà molto concreta consistente
Il film il potere ha un sottotitolo liberi dentro spessi contro Spain
Questo titolo si spiega con nel titolo anche nel congresso di Nessuno tocchi Caino che Marco Pannella volle quel titolo per quel congresso del e voleva puntare ispettori proprio sulla realtà dell'ergastolo
è una citazione della dalla lettera di San Paolo ai romani sull'essere speranza laddove la speranza sembra svanire condizioni soprattutto al limite due al quale possono essere quelle di una sezione speciale di un carcere massima sicurezza oppure di pene senza senza fine ha fatto riflettere già morti l'azione di questo di questo film
E quindi è stato proiettato nelle università nelle scuole
In molte in molte occasioni continua ad essere richiesto
è andato alla Mostra del Cinema di Venezia poi alla Mostra del cinema
Di Roma alla festa del cinema di Roma Venezia abbia avuto anche la presenza del ministro della Giustizia Orlando che
Era che è intervenuto
Aveva patrocinato quel bene
Quella presenza a Venezia del
Del film
Guardate Rocco ma ascoltate soprattutto le voci di chi interviene ci sono certe detenuti ma ci sono anche gli operatori penitenziari
Un intervento di la testimonianza di Giacinto Siciliano del capo del Dap Santi Consolo ma anche di operatori della polizia penitenziaria il sottotitolo il liberi dentro che ambivalente può significare
Che anche stando in carcere
Si può
Acquisire acquistare una una libertà ma liberi dentro nel senso che la libertà poi Esterna esteriore
Parte sempre da una libertà interiore ognuno ognuno di noi
Abbiate la posta pazienza di aspettare un po'dopo la visione del film perché
Il dibattito insomma le testimonianze positive di persone che che sono qui protagoniste anche nel film
Magari sollecitate anche da vostre domande possono ancor più essere importanti rispetto a quello che vedrete ascolterete nel film
Bene chiamerei qui
Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino Elisabetta Zamparutti tesoriera di Nessuno tocchi Caino era rappresentante per l'Italia nel comitato nel CPT nel comitato di prevenzione della tortura comitato che tra l'altro in questi giorni ha proprio fatto emergere il suo rapporto sulle visite nelle carceri italiane
Sergio Segio
Si sta premendo utile e il direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano
Roberto Giuseppe il cui cognome non ricordo
Protagonisti del film
Abbiamo
Sedetevi dove volete sul
Courtois
Non abbiamo tantissimo tempo però credo che la possibilità di commentare da dal vivo un film come questo che molto denso e pregnante credo che il silenzio e l'emozione con cui è stato seguito anche oggi
Nell'ennesima posizione pubblica
Credo che lo dica lungo di quanto sia uno strumento utile proprio per riflettere e per conoscere Sergio D'Elia nel presentare prima i nell'introdurre il filmare comodato alcuni numeri che richiama anche adesso nella coscienza collettiva di questo paese c'è la
L'immagine che il carcere fine pena mai non esista che l'ergastolo non esista che sostanzialmente poi alla fine non c'è nessuno che fa davvero un ergastolo i numeri sono invece quelli che si ricordavano a fine del due mila e sedici oltre mille seicento persone condannata dal caso nel nostro Paese e più di tre quarti mille duecento ergastoli ostativi fine pena mai quindi proprio il quella detenzione che non lascia speranza e che anche da garante dei detenuti della Regione Piemonte come gli altri garanti noi diciamo essere una pena chi non ha la base costituzionale di essere una pena legittima nel nostro Paese
Peraltro come ha detto ottimamente nel film Santi Consolo capo del DAP questa coscienza di una illegittimità costituzionale sta cominciando a fare breccia anche nell'amministrazione e quindi ci si posso aspettare che anche con il film soprattutto con questa riflessione collettiva che è partita con il film si possa arrivare a ad altre decisioni della corte i top costituzionale o della corte europea dei diritti dell'uomo
Comincerei dal direttore da Giacinto Siciliano
Si è discusso molto della speranza ma una alto dirigente dell'amministrazione penitenziaria a speranza che Possa cambiare davvero
E e ed è una domanda provocatoria perché sappiamo che questo film è stato possibile perché e tu sei direttore di opera perché c'è un percorso che nasce da ben lungi e che questo film in parte intercetta e documenta
Però sentirlo dire ancorare la tua voce può essere interessante
Grazie
Io sarò brevissimo anche perché
Ritengo che la forza della testimonianza che esca dal docu-film sia altissima
E che se qualcosa si può aggiungere lo posso raggiungere soltanto i protagonisti
A me ha colpito io oggi ho visto il film per la seconda volta perché stamattina l'abbiamo usato come strumento didattico un corso di criminologia
E poi se ne parla più i magistrati ne parla con gli avvocati l'abbiamo fatto con le camere penali nelle scuole e in ogni occasione ognuno cioè una cosa diversa
Perché la ricchezza la le mille sfaccettature che sono riusciti accoglierà Sergio D'Elia e Ambrogio Crespi
Ci dà la possibilità di utilizzarlo in modo incredibile
A me paradossalmente oggi ha colpito una cosa
E e fu
Difficile perché per ogni volta San così diverse ma e come se oggi ognuno stessi dicendo io che non posso lei non la voglio testimoniare la stupidaggine degli errori e di quello che ho fatto
Lo hanno detto in tanti anche Roberto ne parla dice io spero di poter andare nelle scuole quanto meno a fare passare un messaggio di legalità ma in realtà lo hanno ripetuto un po'tutti
E oggi uno come dire notata l'ho registrato con particolare attenzione perché
Son passati quasi due anni dalla realizzazione del docu-film
Il docu-film è stato fatto senza nessuna preparazione
Nessuno tocchi Caino doveva fare il suo congresso ci ha chiesto di intervistare alcune persone fu il tema dell'ergastolo selettivo abbiamo individuato alcune persone detenute che ritenevamo fossero pronte
Abbiamo individuato alcuni operatori c'hanno messo sotto il torchio con la luce più o meno come quella ci hanno chiesto di tutto e di più e alla fine il risultato è stato quello quindi non c'era nessuna preparazione nessuno di noi sapeva prima che cosa saremmo andati a fare il giorno dopo
E il risultato è quello che
Ne escono spaccati fortissimi
Esco non esce la persona in tutta nel tutto il suo miracolo perché quella versione che hanno fatto male che ne rendano conto che non chiedono nulla non cercano benefici ho promesso di essere breve più torna indietro
Esce e il carcere in carcere visto dai protagonisti passivi
Che non sono più passi
Visto dagli operatori visto dall'occhio di chi è venuto e tramite le immagini e tramite le domande in realtà ha tirato fuori qualcosa del cane
Sicuramente rimane qualcosa ma rimane il fatto che l'uomo cambia
Rimane il fatto che se l'uomo è messa in condizioni di
Riflettere
Non è più lo stesso
Se l'uomo soffre non è più lo stesso
Il carcere sicuramente sofferenza perché non credo che dice che i caccia e Cina negando Tell abbiate pazienza e non si può eliminare questo concetto purtroppo oggi dal nostro sistema
Ma
Se ci accorgiamo che e abbiamo il coraggio di dare fiducia al cambiamento delle persone
E abbiamo il coraggio di dire che se le istituzioni funzionano
Non c'è bisogno di difendersi bisogna semplicemente mettere le persone in condizioni di lottare
Lottare per qualcosa di positivo
E ciò che le istituzioni che hanno un compito non il cachet cioè le istruzioni che non compito caro quello di giudicare
Giudicare quando la persona sbagliata in carcere giudicare quando una persona può o meno dimostrare di essere cambiata io ho fiducia in questo cambiamento non perché credo che in qualche modo e ci tengo a sottolinearlo perché poi hanno diretto all'istituto penitenziario direttore di un istituto che gestisce quarantuno bis quindi con tutte le problematiche che questo comporta
Mica ho perso stavo dicendo io
Aiutatemi vediamo se eravate attenti
No ho fiducia
No
E quindi ognuno ha non ha sentito un pezzo di quello che ha detto a nessuno quello che la realtà volevo dire bene no comunque o come dire in tutto questo questo volevo sottolineare e anche rispetto all'abolizione del gas ostativo io forse l'ho detto nella nella prima frase del film senza saperlo
Non è che abolire l'ergastolo stati vuol dire tutti fuori
Assolutamente
Il nostro è un sistema che costituzionalmente prevede che possano andare fuori le persone che hanno fatto un percorso se lo meritano
E rispetto alle quali la valutazione complessiva sia il rischio di recidiva molto basso
Perché attenzione
Che solo per la liberazione condizionale
è previsto il ravvedimento totale
Quindi ogni misura alternativa ogni beneficio ogni qualcosa è un qualcosa che serve terra portare avanti il progresso il percorso il progetto
Il progetto individuale come diceva anche il capo del dipartimento
Qui se non a volte bisogna c'era anche il coraggio di mitizzare determinate cose perché veniamo in un mondo in cui la paura fa comodo vicino a fare paura bisogna alimentare la realtà è che c'è tanta violenza tante cose che non vanno e non dobbiamo metterci le fette davanti agli occhi e negare l'evidenza però e con questo concludo
Quella voglia di testimonianza di cui hanno parlato tutti quanti far sì che questo un film ma la loro storia dallo stesso andare in giro c'è un grande documento c'è un grande manifesto il ministro ha detto questo è un grande manifesto contro la mafia
Perché ti dice quello che la mafia ti toglie e paradossalmente ti dice quello che il carcere nella sua bruttezza
Può darti al punto che loro che hanno fatto il quarantuno bis dicono si è stato pesante è stato duro mi ha turbato mi ha fatto ma alla fine mi ha dato qualcosa perché quanto meno mi ha restituito la possibilità di stare con me stesso
E avviare un discorso di repressione
Poi le scelte perché un uomo deve scegliere da che parte stare sono livello diverso sono a livello più ampio
Nessuno può garantire nulla la persona deve scegliere cosa vuole fare pistoni contesti ci sono tante situazioni ma io io sono fiducioso sono fiducioso perché dopo tanti anni di carcere ha imparato a credere nell'uomo
Ha imparato a credere nella possibilità che l'uomo cambi e Opara imparato anche lo diceva uno dei nostri agenti a convivere con le delusioni che quando hai fatto l'investimento dei convinto di averlo scelto bene purtroppo magari qualche volta sbaglia
Quanti anni di carcere sono venticinque fossero fatti più della
Bene
Certo adesso
Dai
La prima cosa che mi sento riguardando questo docu-film è ringraziare ricordare il capo del Dap Santi Consolo
Perché l'anno scorso come oggi anzi coniglietti quindi il sette di settembre nel due mila e sedici siamo stati a alle festa del cinema di Venezia presentare questo docu-film
Dopo la presentazione chiesi al dottor Consolo se mi facesse una una dedica in un quaderno e scrisse
Spero di finire il mio mandato modificando il quattro bis crede che ci sia riuscito in qualche modo questione di tempo
Quindi lo ringrazio per questo qua cerco di ringraziarlo anche a nome di tutti i detenuti che non sono presenti mai che stanno facendo un percorso veramente importante nella loro vita soprattutto quelli che non sono presenti nel docu-film quindi palo di Orazio di Ciro
Di Gaetano di finito di Alfredo di Giuseppe perché Antonio scusate
Poi che cosa mi sento di dire oltre quello che abbiamo detto che è vero che il carcere non è bello però se uno elabora i propri sensi di colpa riesce a dare una funzione anche alla detenzione
Riuscendo a dare una funzione detenzione riesce a liberarsi di quel marciume gli è stato la preferita passata liberandosi di questo allora la determinazione di porta avanti e anche al superamento del quattro bis che questa regolare o quasi invincibile da superare però che se l'uomo vuole può superare vecchie fatta dall'uomo quindi l'uomo stesso boh modificare Humbert costruita ma questo lo vuole individuali che
Ognuno di noi
C'è chi ci riesce c'è chi non ci riesce che c'è chi non ha la possibilità di poterlo fare con la speranza di appunto di questo quattro bis verrà modificato e attuato solo e lo dico con franchezza chiedere Mendes premio Nobel costruendo ispettivo e di cambiamento e di avvicinamento verso le istituzioni
Un atto così che mi sento di dire perché
Io sono nato a Torino in questa città sono siciliano
Però non ho mai vissuto queste città son venuto solo qua purtroppo quindi ringrazio Sergio Sergio che mi ha dato anche questa possibilità Nessuno tocchi Caino
Ha di di scusa e perdono niente lo dico qui davanti a lo dico fuori spero che si espanda tutta citati dei nuovi che ha fatto del male anche in questa città quindi benedisse Manzi facce nelle scuole oggi o la possibilità di poterlo fare qui stasera con foglie di fico scusare perdonare
Grazie a Roberto Giuseppe
Buonasera a tutti io sono Giuseppe io sarei più felice se qualcuno di voi invece avrebbe qualcosa anziché parlare noi avrebbe qualcosa preghiere eccetera
Da dire
Magari poi facciamo dopo un giro di domande Margarethe le faccio io avevo le domande ve
No no ma c'è un
Un una seconda versione da fare
Ma guarda giusto perché mi hai provocato
Io sono convinto che se noi i questo è un film del dicembre del due mila e quindici sono al dicembre fanno già due anni
Io sono convinto che le stesse domande che io ho fatto in quel film Roberto tutti gli altri oggi avrebbero una risposta diversa
In che senso diverso
Una risposta più consapevole Manenti più elevata esiste perché voi non è che vi siete fermati questi
E quindi a quelle in grado di consapevolezza due anni sono tantissimi
E io sono convinto che voi avete ulteriormente il fatto dei passi in avanti
In un percorso
Sì lo possiamo chiamare di liberazione ma la liberazione non è che si compie
Non è fisica voi due oggi siete fuori dal carcere quando abbiamo girato quel vento quel film eravate in carcere non andavate in permesso sa
Ci sono altri protagonisti del film
Che oggi anche quelli che dicono quelli più pessimisti sul futuro pensarci ronda morale la cui figlia si chiama speranza no edificio detto tutto voluto chiamare mia figlia speranza
Se non sbaglio direttore Ciro così al lavoro esterno in articolo ventuno allora non andava neanche in permesso ok
Quindi è chiaro che le risposte o ci sono diverse perché siete diventati diversi anche voi fare una domanda che ti faccia questo oggi natura rispetto alla risposta che ha dato nel film
Ad esempio la differenza tra la vera speranza del benessere speranza
C'è lei la Colli oppure per te essere speranza assenso se qualcuno te la dà
Difficile la domanda che faccio più
Difficile ma cerco di rispondere lo stesso
Se essere speranza
Oggi non non avrà
L'assessore esposto naturalmente che ho dato due anni fa
Anche perché nel frattempo minacciata dalla più libertà quindi come hai detto tu abbiamo fatto un passo in avanti non siamo più una persone che eravamo due anni fa anche perché ci sono andato all'opportunità di copre di progredire nel nostro percorso
E io credo che questo serba
Per far riflettere ancor di più su quello che noi abbiamo fatto perché sì è vero che all'interno del carcere si inizia un percorso di introspezione
Rivisitazione di valutazione della propria vita migliore che si sono che ognuno di noi ha commesso
Però quando poi uno come me Roberto e altri come Ciro che quindi siamo a frequentare piccoli spazi la libertà quello che abbiamo fatto credo che ci pensi ancora di più
Perché finché tu vivi modo come si vive in carcere
Se senza che poi esprimerti così di dico così al cento per cento di quello che uno può dare no anche un sorriso ma persone che incontri per strada perché magari se l'occasione di sorridere quando uno come noi un oppure nel mio caso io credo che una persona che inizia a ad assaporarlo diciamo sì alla libertà
Quello che ha fatto lo lo rivive tutti i giorni io esco spesso mi reco la fondazione che gestisce all'interno del carcere di Opera
Il laboratorio di produzione delle ossia ogni settimana escono l'Europa
Folta ogni giorno che esco ogni volta che esco quando sono fuori
Non non posso fare a non pensare a quello che ho fatto
Perché ti rendi conto che le persone che incontri per strada
Potrebbero essere quelle persone che sto a cui si è fatto del male cioè non forse non so spiegarlo bene però ti penso ancora di più e quello da cui occulto e salti
C'è quello di pensare quello che hai fatto credo che sia una spinta in più per essere ancora migliore tutti i giorni ogni giorno ci ogni volta che esco ci penso ogni volta che scoperto cerco di essere migliore del giorno prima
Non so se sono riuscito
Si gioca
La domanda la faccio e provocatoria poi del tu hai un intervento allora vai con l'intervento la domanda la faccio dopo deve pagare nell'intervento ha già risposto non c'è il rischio che questo film ammetta topo in buona Polluce il carcere
Provocatoria e l'esempio di una cosa che ha funzionato che può funzionare in un contesto in cui però sappiamo che la detenzione nel nostro Paese ancora quella che non è cambiata nonostante gli sforzi tentativi le disponibilità dell'amministrazione è una domanda lo so un po'provocatorio però dopo il tuo intervento
Rispondo volentieri anche perché è un pezzo del mio intervento nel senso che io devo ammettere che lo disse anche nel film ma l'ha detta ancor più esplicitamente mi sembra in un'occasione direttore Giacinto Siciliano proprio usato l'espressione che il carcere può essere una strana occasione disse loro
E quando l'ho sentito debbo ammettere che sono rimasto un po'perplesso perché nella mia esperienza invece il cambiamento in carcere è avvenuto
Se vogliamo nonostante il carcere talvolta contro il carcere
Allora beninteso io rimango convinto che il carcere sia male nel senso che materialmente strutturalmente come dire snatura ante
La persona umana
E quindi come o come il silenzio ha detto già Ascanio Celestini in modo poetico artistico è anche violenza
Talvolta la violenza sottile talvolta violenza episodica ma l'istituzione reclusi IVA
E anche quello
Però debbo dire che dopo aver visto oramai tante volte questo fin dopo aver frequentato tante volte i suoi protagonisti nel carcere di Opera
Debba mettere invece di rinvenire
Una sensazione di verità in quell'affermazione di da direttore Siciliano nel senso che in definitiva credo ritengo che è il tempo della pena alla fine sia responsabilità e facoltà di ciascuno
Sviluppare in modo distruttivo e autodistruttivo o viceversa responsabilizzante arricchente
In più però penso che non è solo la volontà del recluso che può portare il proprio tempo prigioniera in una direzione piuttosto che in un'altra ma è sono anche alcune condizione diciamo concorrenti
Una delle quali è senz'altro il fatto che ci sia un'istituzione penitenziaria una direzione che accetti il rischio perché sia ben chiaro che è sempre un rischio dell'apertura della scommessa
Sul cambiamento della persona ecco io credo che sia onesto ma inevitabile riconoscere che questo film oltre che probabilmente ma io non entro nei percorsi individuali
Di
Questo film non sarebbe stato possibile
Senza che ci fosse direttore siciliano a opera e senza che ci fosse la volontà di Santi Consolo alla direzione dell'amministrazione penitenziaria ecco che quindi insomma è quando i percorsi diventano virtuosi quando una serie di circostanze riescono a coordinarsi e da andare alla stessa direzione
Quindi è vero che il carcere fa male è anche vero e devo dire che solamente due anni fa ero perplesso su questo può anche essere
Può essere anche un'occasione
Se mi dai qualche minuto dire qualcosa in più nel senso che questo docu-film mi sembra davvero denso di parole
Pesanti importanti alcune negative odio e rabbia delusione è stato detto
Solitudine
Altre positive
Il cambiamento appunto la spinta alla sollecitazione intimavo anche Sterna al cambiamento vita Roberto Alfredo hanno insistito molto su questo fondamentale
Giuseppe si è spinto addirittura a nominare la parola felicità che voglio dire anche fuori d'davvero una parola difficile e sfuggente
Sopra tutte ovviamente c'è la parola speranza che da come dire titolo al film ma senso a tutto questo progetto questo lavoro che Nessuno tocchi Caino sta portando avanti oramai in tante carcere quindi partendo da Opera oramai è davvero in tante carceri
Attiva
Se la sofferenza
Se io credo può sembrare a qualcuno paradossale c'è la poesia
Abbiamo trovato una nel ricordo nell'eco
Nell'odore del mare nelle parole di Gaetano che in modo meno evidente magari però percorre molti degli interventi io credo il desiderio sogno questo profumo del sonno che come vede la tenace nelle crepe dei muri è riuscito a sopravvivere insinuarsi anche in quelle situazioni terribili
Se però io dovessi condensare non una parola che mi pare invece no non venga nominata
Il docu-film userei la parola verità
Io credo che questo film Hammer residua soprattutto questa
Perché nel finezze
Sofferenza e le Rita se la la verità della sofferenza
Va bene inteso per tornare fosse la tua domanda iniziale io non penso che la sofferenza sia sempre necessariamente terapeutiche anzi penso che talvolta la sofferenza del carcere tronchino anziché anziché portare verso il cambiamento positivo le persone però io credo che davvero nelle parole nell'espressione cioè c'è una verità che
E inevitabile riconoscere anche con l'eventuale suscettibile siamo anche con l'eventuale diffidenza che ad esempio l'istituzione può avere nei confronti delle parole dei reclusi perché deve sempre riuscire in qualche misura discernere
So che
Ciò che può essere interessa interessata posa e non reale cambiamento però io credo che quella e la parola
è la parola chiave dicevo delle precondizioni del cambiamento del fatto che la speranza si alimenti e quindi non diventi alla fine un'edera secca
Che c'è in questo film
Che realtà sembrerebbe non esserci perché a parte la citazione iniziale di Marco Pannella nella nel docu-film non c'è
Un intervento di Pannella alcuni dicono meno male perché se no durava tre ore il film non andavamo a casa più però io credo che avesse la presenza di Marco sia davvero in ogni frammento del film
A presenza come spinta come passione
Come presenza ma di nuovo tornando al mio vissuto anche come come storico il fedele alleato di chi nel carcere condannato a vivere ma anche di chi ci opera ecco nella mia prima vita per usare qui in versione una locuzione cara a Sergio D'Elia
O parte lo scorso molti molti anni in carcere
Ebbene non c'era Natale e Capodanno Ferragosto eccetera che Marco ma anche mai tanti parlamentare radicale non venissero a trovarci
Nella sezione speciale del carcere in cui eravamo devo dire talvolta
Gli agenti penitenziari non erano molto felici perché magari durante le feste erano costretti a un sovrappiù di lavoro però onestamente devo dire che poi anche loro in qualche misura erano gratificati dall'attenzione dalla presenza di di Marco Pannella
Dicevo fedele perché davvero in quel periodo chi come me ha vissuto quegli anni e se li ricorda
Davanti alla nostra sezione del carcere speciale c'era la coda in realtà gli ex terroristi andavano di moda allora adesso
C'era la coda di parlamentari di sindaci di pareti di intellettuali c'erano grandi artisti da Vittorio Gassman a Ugo Gregoretti ma sarebbero davvero troppi per per nominarle che venivano che venivano a trovarci se erano vittime o familiari delle vittime del terrorismo venivano in quegli anni sono venuti G Gino Giugni Carole Beebe Tarantelli padre Adolfo bacile e devo dire che forse questi sono stati gli incontri anche più veri e più commovente
Però davvero invece Marco è stato sempre in qualche misura con noi allora quando eravamo di moda e oggi quando invece in qualche buona misura oramai da molti anni gli ex terroristi ma per resto credo valga in generale per l'ex detenuti sono considerati un po'dei reietti
Personale da condannare anche un ergastolo dalla parola
Ecco adesso avrò tutta una parte sui numeri che gli risparmiava qualcuno se vuole dei numeri più precisi sull'ergastolo in Italia in Europa e nel mondo gliele posso dare
Su quest'ultimo punto volevo chiudere con con un'affermazione che invece ha fatto
Il presidente Santi Consolo quando presentammo
Te lo ricorderai Sergio nel carcere di Parma
Questo docu-film in quell'occasione Santi Consolo oltre invitare magistrati di sorveglianza ad avere il coraggio di non avere paura cioè a volte di assumersi il rischio di prendere delle responsabilità per scommettere sul cambiamento delle persone
E disse no una cosa io credo altrettanto forte disse commentando Coffey disse i maestri di vita diventano quelli che hanno sbagliato a partire dalla loro esperienza
Ecco io credo che Am per gran parte dell'opinione pubblica questa suoni suoni come una bis una bestemmia
Io credo che invece sia una possibile
Rivoluzione morale e culturale questo film se lo dimostra eccolo per concludere sulla speranza
E per tornare davvero a Marco Pannella a cui credo tutti noi anche chi non era magari d'accordo su alcune partite del suoi proponimenti delle sue scelte e delle sue proposte però almeno in questo caso parlo per me a a cui ho voluto molto bene
Credo vada ricordato non solo per quanto ha detto l'ha fatta ed è molto ripeto nel corso di lunghi decenni per la comunità penitenziaria ma anche per quello che è stato emerge nella ricordarlo da nominarlo
Con delle parole che in realtà sono di un'altra persona che ho molto stimato a cui ho voluto molto bene che era Alexander Langer
Che paradossalmente ha scelto di di uccidersi di terminare la sua vita credo non per disperazione ma probabilmente per stanchezza ebbene anche nel suo messaggio ultimo nel suo testamento
Morale e politico spirituale lui ha parlato di portatore di speranze collettive anzi per la verità lo diceva in tedesco ma una ma rischio comunque farebbe offrono un gap tra Eger
Ecco io credo che Marco sia stato un grande portatore di speranze collettive esattamente come l'ha anche ed è per questo che dico che in questo film c'è davvero tutto suo spirito grazie
Elisabetta Zamparutti ho detto prima tesoriera anima di Nessuno tocchi Caino ma anche il rappresentante italiano nel comitato di prevenzione della tortura
Questo film è sicuramente un barlume di speranza perché rappresenta un possibile concreto che si è svolto nelle carceri italiane in quelle condizioni
Ma al di là di queste tracce la speranza di un cambiamento delle carceri e su questo tema così delicato e complicato come l'ergastolo il caso ostativo può venire solo dall'Europa o da istanze esterne visto che comunque Marco non c'è più anche il Presidente della Repubblica attuale possiamo dirlo non è attento come quello precedente rispetto ai temi del carcere Napolitano su questo sul calcio ha fatto l'unico messaggio al Parlamento nel suo doppio mandato
Un'attenzione c'è stata sicuramente del ministro Orlando che sta cercando di chiudere come i decreti delegati ma un vero cambiamento ci può arrivare perché c'è una pressione delle istanze europea delle convenzioni dei trattati che abbiamo firmato oppure possiamo attenderci
L'italico cambiare tutto per cambiare nulla aveva un nuovo ordinamento che non sarà attuato come quello bello che abbiamo da settantacinque che in in all'ottanta per cento non attuato
Ma io credo che sia un combinato disposto riguardando questo docu-film come
Come voi anch'io ho pensato che sono passati due anni e quindi a quelle a quel tempo che loro ci raccontano di aver speso nel carcere venticinque ventisei più di trent'anni ne vanno aggiunti altri due
Ed è chiaro che è un tempo che si va a sovrapporre alle vite alle esistenze di di queste persone
All'interno del quale noi abbiamo scavato stiamo scavando per arrivare a a vedere e a capire una autenticità
Di queste persone e un'autenticità che connotata dal dal cambiamento certo ma è un cambiamento
Che è un miglioramento
Adesso non cambiamento un miglioramento nel senso che c'è in in tutti i loro in chiunque è intervenuto in questo docu-film ma in particolare da parte del re dei detenuti
Un mio il livello di consapevolezza una coscienza molto molto elevata
Che Fassino mi avete parlato no di di un passato del passato è una consapevolezza e una coscienza elevata che far vedere e quel passato che non va dimenticato ma lo lo fa vedere con occhi diversi
E questo credo che sia molto importante e che dica molto proprio per quanto riguarda il senso della vita cioè un messaggio che va al di là del carcere che che riguardava la vita di di di tutti noi i che per questo è
è importante la forza
Di questo docu-film e quello di riuscire a far vedere tutto questo a a farlo sentire anche perché ci sono emozioni ci sono sentimenti che che si provano nel nel guardarlo
E e e questo è importante per un Paese come il nostro che secondo me molto introverso Tito non riesce neanche a capire non riesce a vedere
E tutto questo tutta questa
Anche il lavoro da parte delle delle istituzioni che che si sta facendo quanto a a capacità di vedere
Molto spesso succede che quando uno al di fuori diciamo della situazione problematica riesce a vederla e comprenderla meglio tu Bruno
Hai fatto riferimento o anche agli organismi internazionali e proprio oggi è stato pubblicato
Un rapporto del Comitato europeo per la prevenzione della tortura
Che invece riesce a vedere le problematiche
Del nostro Paese per esempio per quanto riguarda il regime del quarantuno bis
Noi abbiamo quasi quasi tutti i protagonisti hanno vissuto il regime del quarantuno bis chi addirittura per ventidue anni
Addirittura ventidue anni di di isolamento e importante quello che ha detto o meglio ha ridetto il comitato europeo per la prevenzione della della tortura
Rispetto a questo regime
Che è particolare proprio del del nostro Paese quando ha detto che si tratta di un sistema volto a indurre il detenuto alla collaborazione con la la giustizia e che se protratto e poi si fa anche riferimento a quei sistemi
Automatici di rinnovo di proroga del regime di quarantuno bis può arrivare a costituire un trattamento disumano e degradante come tale contrario
Ai nostri principi costituzionali oltre che agli obblighi internazionali che il nostro Paese ha ha sottoscritto
Quindi è chiaro che un'indicazione di di questo tipo può aiutare il nostro Paese a liberarsi
Da questa formano opprimente e oppressiva oltre che disumana inumana
Come dice il CPT
Che peraltro punta il dito anche con nei rispetto ad un altro regime che esiste nel nostro Paese e che l'isolamento diurno
In una follia secondo me tale per cui una persona condannata all'ergastolo può essere e posta in quarantuno bis
E ha si può anche aggiungerei l'isolamento diurno che comporta un'ulteriore restrizione
Rispetto all'isolamento previsto dal quarantuno bis quindi davvero qualche cosa di inimmaginabile di impensabile di cui dobbiamo assolutamente liberare ci poiché si tratta di capire come
Da questo punto di vista noi continuiamo a a confidare negli organismi
Sovranazionali
E per questo stiamo anche predisponendo tutta una possiamo dire una classe di di ricorsi rivolti a comitati come quelli delle Nazioni Unite contro la tortura
E periti la tutela dei diritti umani perché possano arrivare
Pronunciamenti certo non hanno un valore giuridico però da un punto di vista politico e morale la presa di posizione da parte di questi organismi a una valenza importante che può essere tenute in considerazione anche sotto poi il profilo di di chi come la corte
Costituzionale a cui intendiamo rivolgerci una corte europea per i diritti umani potranno pronunciarsi su un sull'ergastolo ostativo che ecco forse finora da parte degli organismi sovranazionali ancora non è stato visto ancora non è stato compreso nella sua
Dico disumanità perché negare il diritto alla speranza e un fine pena mai questo è costituisce un trattamento inumano e degradante di cui oggi come oggi dobbiamo assolutamente liberarci e credo che il coraggio anche di chi ha voluto esprimersi
I detenuti ma anche il personale dell'amministrazione penitenziaria tutto questo dia una forza i norme di cui dobbiamo e di questo ne dobbiamo avere cura e farne assolutamente tesoro
Caratterizza detta devo dire che del film tutte le volte mi colpisce non te l'ho mai detto la faccia intensa della tua partecipazione testimonianza coi Ambrogio Crespi lo ha evidenziato in alcuni casi ma veramente sintomo della tua partecipazione Sergio D'Elia
E evidente almeno a me che questo lavoro
E un'ideale prosecuzione di quel lavoro di quindici anni fa
Fatto con Maurizio Turco allora deputato europeo quell'inchiesta tortura democratica sul quarantuno bis che poi è diventato un libro che è diventato una testimonianza anche lì di conoscenza
Di un mondo di un fenomeno delle storie di chi erano quei reclusi
Speciali specialissimi del quarantuno bis
è un ideale come prosecuzione è un'evoluzione è una continuazione di una battaglia
Sì
In un certo senso sì la cosa che noto è che il novanta per cento di quelli che abbiamo incontrato il quarantuno bis ora non sono più al quarantuno bis
Ce ne sono una ventina una trentina che ci sono ancora e sono lì dal primo giorno in cui è stato istituito del quarantuno bis
Sì è una battaglia che che prosegue ma ma cosa più importante al secondo me di questo film che mi emoziona ogni volta che lo vedo saranno sessanta settanta volte
Però in realtà un'emozione
In realtà riflette un'altra emozione quella che io percepisco del pubblico
Vede questo film a
E forse questo la cosa che mi emoziona di più non la visione del film ma di affetti che il film produce Inti in chi lo vede
Mi emoziona in anche il fatto di essere qui a Torino via per ritrovato persone che non hanno vedremo
Trenta trentacinque anni
Susanna l'ho vista quando abbiamo proiettato l'ultima volta lo dobbiamo proiettato il film alla Regione
Oggi vedo qui cerchi di Jannacci e Rosetta
Forse c'è qualcun altro che
Pietro mi di voi non ci siamo visti o salutati
E cosa mi fa pensare questo
Mi fa pensare a una un po'anche questa vicenda nostra Dinoi
E siamo stati in carcere che abbiamo
Partito le sofferenze proprio del calcio non era al quarantuno bis si chiamava articolo novanta all'ora
Però mi fa pensare di una
Ecco di una vita nostra nostra mia Sergio di Susanna Liviana li Rosetta
Che
Non si è persa che è continuata
Che siamo andati avanti
E questo mi fa riflettere sul proprio sul senso della vita io credo che noi la nostra vita
In realtà la dobbiamo ancora compiere tutta la sua portata quando uno dice il senso della vita quale
E quale
Quando sarà compiuto il senso potremmo dire cose
Alla fine di una vita di chiunque nessuno di noi
Corsa rimarrà se non le tracce le orme
Che abbiamo lasciato
No
Quindi saremo ricordati per le tracce le orme che abbiamo lasciato tutto
Quelle di trenta quaranta anni fa fino agli ultimi passi che hanno lasciato dell'enorme
Non esiste una scissione
Esiste un'evoluzione un continuum guai a scindere la propria vita
Perché rischiamo di diventare pazzi davvero se lo facessimo
Schizofrenici
Cioè una vita che su su cui si possono dare giudizi fare valutazioni
Una vita successiva su cui si possono dare giudizi valutazioni totalmente diverso quella che con ancora vivremo su cui si potranno dare il giudizio ecco però c'è continuità c'è continuità
Il senso compiuto di una vita forse e nello spirito
E lo spirito chimici
Eccoci avrà connotato
Non è qualcosa di astratto
Lo spirito non è altro che l'esperienza di un'esistenza
Innanzitutto nell'esperienza un fattore anzitutto interiore
Lo dico anche a Giuseppe
A Roberto
Che
Appunto non è ancora compiuto il senso
Dell'apostolato come della mia vita come della vita di ciascuno
Di ciascuno di di voi
E e quando sarà compiuto noi staremo ricordato per l'interezza della nostra nella nostra vita quindi vi verrà lo spirito di di Roberto lo spirito di Giuseppe
Tra venti o trent'anni attraverso l'esperienza che voi nei prossimi anni avrete soprattutto nei prossimi anni avrete
Avete fatto
Sergio ricordato Marco
Poi in realtà le occasioni sono importanti no gli incontri che si fanno nella vita ed è vero
Un certo senso quando si dice che poi gli incontri avvengono quando una pronto ad incontrare le persone
In qualche modo lo diceva anche Giacinto Siciliano
Noi abbiamo chiesto di parlare con alcuni detenuti
Giacinto tu hai detto
Abbiamo mandato da voi quelli che ritenevamo più pronti
Cosa vuol dire questo
Cioè togliamo qualcuno
Margine di ambiguità
Abbiamo mandato quelli più pronti a rispondere alle domande che noi volevamo venisse votate fa beh venissero date c'è una risposta alle alle domande
No io credo che siano venuti quelli più pronti a manifestare nel momento della loro vita
Quello che loro erano quindi il loro essere autentico di quella
Di quella di quella vita diversi come diverse sono state le risposte alle alle domande tutte le vite diversa
Anch'io ho incontrato Marco quando ero pronto ad incontrare
Ho avuto la fortuna anche di incontrare il proposito della speranza che si incarnò della speranza che ti viene data
Io ho incontrato Marco nel momento in cui credo di aver
Nel momento della mia vita in cui
La speranza
La vivevo la incarnato
E non attendevo che Marco nella testa
O che qualcun altro
Mela riconoscesse
E questo è importante perché se non si capisce la differenza fra l'essere speranza
Per la vera speranza
E questo riguarda poi riecheggia anche nella risposta di alcuni di voi
In cui anche per chi la speranza dice è una parola Morton ratio Orazio pomello però nello stesso tempo lui dice
Che
Lui marzo penso soprattutto a sua sorella Luisa ponendo ma anche molti di voi che hanno detto la famiglia i figli i fratelli la moglie
Ecco quando Marco spiegava spes contra spenda si riferiva proprio a questo
L'essere una differenza fra l'avere speranza d'essere speranza sta che l'essere speranza significa essere speranza
Più che per se stessi per le persone chiamate e che richiamano
Non è detto esplicitamente molto ma ricorre questo
Richiamo
Alla famiglia e ai rapporti familiari agli affetti
Cosa significa allora lesse la speranza
Significa essere amore
Amore Donato amore ricevuto
E Marco viveva
Come dire quasi un fatto tragico della sua vita quando uno senza speranza decideva
Per esempio di impiccarsi
In carcere lo viveva proprio come un tradimento
Cioè non avete fede
Nelle persone non avete fiducia non credete nell'amore delle persone
Appunto rivogliono bene che voi che voi amate
Ed è stato un po'la cifra della vita di Marco l'amore donatore d'amore ricevuto si può morire proprio per del negato amore
Si vive male invece per un amore incondizionato che si riceve unilaterale gratuito
E quindi
Questo lo dico perché
Marco mi manca Ascierto
Bellissimo ricordo che Sergio affatto Marco
Il senso della vita di Marco no
Io dico che lo spirito di Marco cioè le tracce che lui ha lasciato nella sua vita
Ma con l'esperienza deve viverla
Sono tracce indelebili
Che ci guidano che ci orientano che mi spingono per esempio oggi a fare le cose che faccio
Quindi non in sostituzione sua ma per amore suo che ancora c'è mio nei suoi confronti io credo sua ancora nei miei confronti
Di cui sarò riconoscente per sempre
E di cui mi alimenterò per sempre
Lui che decide
Sembra la parabola del figliol prodigo no di raccogliere di accogliermi
E in realtà mi accoglie quando io ero pronto all'accoglienza non quando lui era disponibile ad accogliere
Lui ha parlato con me con noi anche quando noi facevamo la ditta che facevamo cioè violenta
Ci chiamava fratelli quando noi
Usavamo la violenza come mezzo di lotta di lotta politica quindici Amato sempre come fratelli
In realtà noi a quell'amore abbiamo corrisposto quando eravamo pronti a corrispondenti e la prontezza e la test tempestività è un fatto importante nella vita per quindi è presente
E mi animando mi spinge a continuare ad andare avanti
Io non so se ce la fa forse non ce la faremo come ma parlo per me ma hanno per i miei compagni anche del partito radicale
Qui siamo tutti iscritti al partito radicale certo
Giacinto cioè questa fino a qui
Quindi parlo di loro con loro per loro dicendo che
Ecco il senso del Partito Radicale
è lo spirito della vita di Marco Pannella e l'esempio di Parma Marco Pannella l'illuminazione l'indicazione ciocche incisori niente eccetera
Rischia di non esserci di non esserci
Questo partito
E quindi io il mio tempo però o in questi ultimo anno e mezzo Orovivo
Quasi esclusivamente dedicandolo alla vita del partito radicale se noi alla fine di quest'anno non saremmo tre mila oggi siamo al mille otto
Il partito di tale non ci sarà più io credo che se non se anche accadesse questo
Sarebbe ecco Marco Shirin troverebbe vi verrebbe come un atto di sfiducia nei suoi confronti non aver col privato la speranza di far vivere
Il partito radicale
Quindi questo io sento voci
Alle persone cui voglio bene alle persone che credono
Dico l'amore in questo corrisposto reciproche in questo momento deve avere una cifra no
Proprio una cifra parlo di numeri duecento euro che la quota di iscrizione al partito radicale
Anche Ras
Dobbiamo chiudere una lascerei la parola Roberto
è vero che il dottor dieci in Sicilia non iscritta al partito prendi avere che il dottor Gelindo siciliano ha fatto da piattaforma
Al partito radicale
Quindi da piattaforme e soprattutto è la culla
Del partito radicale perché se ne oggi siamo o a siamo qua io parlo come no ai detenuti grazie ad otto Giacinto Siciliano
A proposito di riconoscimenti l'uomo ha bisogno di essere conosciuto a poter trova riconoscimenti dei falsi miti quindi si imbatte in brutte avventure un uso un po'tutto io e i miei compagni
Però è anche vero che se l'uomo riesce andare oltre
E si sente riconosciuto da parte delle istituzioni in questo caso mi sembra che non attende dottor Gino siciliane e comunque il carcere di Opera
L'uomo può su come viene una spinta verso l'evoluzione comunque per lasciare tracce di sé nel con il modo di vita Kia positivo quindi non annullando le negatività ma costruendo positivo sulla negatività
Questa è una cosa importante e ci si ci renda sottolineata detenuto quindi mi sento anche un punto superiore del direttore per quello che sto dicendo
Nel senso che siccome io lo vivo nella sua interezza il carcere l'ho vissuto non sia in direzione e il Caccivio però opera sono arrivate le cacce dopo nel due mila e tre quindi quattordici anni fa io fino al due mila e sette non se poi che cosa fosse
Il continuato di vita Cirla Negrita Polo positiva Dinoi negativo
Grazie dottor Gigino siciliano
Veramente ho cucito quella piattaforma e credo che sia una bella base forte per dare un senso alla vita costruttiva
E ci tengo a sottolineare che cacce di operato contiene contiene tutte le tipologie di detenuti quindi dal quarantuno bis fino alla net alla media sicurezza
E secondo me gestire un gracile così grande di mille cinquecento detenuti fatti di tutti reali non è abbastanza facile
Quindi mi sento di ringraziare a nome di tutti i miei compagni veramente tutti i detenuti del carcere di Opera
E spero tanto di città altri atti istituti che ancora non Nerio all'orecchio che hanno questa evoluzione nella complessità dell'Istituto di opera di evoluzione spero che gli artisti tutti possono avere questa evoluzione direttori sia sì veramente si amministra finge su questa evoluzione possa emergere e far sì che non solo divengano alte piattaforme per il partito radicale per dare spazio veramente alla voce della speranza
Ma soprattutto perché di un un valore alla loro funzione
Grazie dobbiamo chiudere io annuncio peraltro a chi sarà poi interessato che nel mese di ottobre sicuramente
Stasera decideremo la data
Avremo la proiezione di spes contra stemma nel carcere di Torino uso Cutugno proprio per gli ospiterà ad alta sicurezza e nel carcere di Asti che è una casa circondariale che due anni fa è stata trasformata in casa di reclusione
Tutto ad alta sicurezza e quindi è diciamo un posto diciamo privilegiato per andare a vedere questo fine a discuterne con con i detenuti e poi avremo sicuramente altre occasioni in quella due giorni di presenza torinese birretta e e di Sergio all'università comma che ha come Sarzo aprire con Claudio Sardo atti
E all'interno del suo programma di visioni del di film sul tema penitenziario e avremo sicuramente abusiva di farlo anche in una sede istituzionali pubblica il Comune le circoscrizioni vediamo
La serata So che continua continua con altre forme di operare di iniziativa culturale
Io voglio citare perché è l'unica che ricordo ma perché anche che conosco direttamente so che c'è l'inaugurazione della della mostra fotografica di Daniele Robotti ed altri cose recluse abbiamo presentato anche in consiglio regionale è un modo diverso partendo dagli oggetti di parlare di calcio e di vedere casi riconoscerà il carcere e credo che sia
Come le altre cose presentate assolutamente uno strumento importante di discussione di riflessione grazie a tutti grazie a Giuseppe a Roberto Giacinto Elisabetta Sergio Sergio
E Sergio Segio che davvero un ottimo addetto alla comunicazione è un volevo ricordare che come
In altre occasioni anche questo appuntamento è stato registrato da radio radicale quindi si potrà andare a riascoltare a vedere e sentire sul sito per andrà in onda fra poco in in saving
No in quindi è salita in differita
Ok bene grazie grazie a tutti
Continuiamo come liberazione