1ª Festa nazionale de l'Opinione - Giustizia, faccia a faccia tra Beniamino Migliucci e Piergiorgio Morosini

Amo Vigonovo Ilia il compito di
Guidare il faccia a faccia
Tra il dottor Morosini
L'avvocato mi gli uccide prego
Grazie
Allora benvenuti benvenuti a questo incontro che
La festa l'opinione ha giustamente ritenuto di prevedere dico giustamente perché per due motivi innanzitutto perché parlare
Di giustizia
Sempre inevitabilmente nel senso che votiamo sempre attorno a questo tema la politica italiana continua ad essere molto condizionata dal peso del tema della giustizia
E perché l'altro motivo è che c'è siamo di fronte sicuramente a un clima nuovo diverso che c'è all'interno del mondo dalla giurisdizione
Un clima più disteso di confronto aperto tra magistratura avvocatura di cui oggi abbiamo due importantissimi rappresentanti e che sembrerebbe da una parte la conseguenza di alcuni problemi che sono maturati in questi ultimi anni dall'altra la prevista perché questi problemi possono essere superati
Allora noi oggi abbiamo il consigliere del CSM Piergiorgio Morosini un magistrato quindi un consigliere togato del CSM
Un magistrato importante che prima di appunto arrivare al al all'organo di là di di governo dono della magistratura ha svolto funzioni di giudice dell'indagine preliminare a Palermo anche nell'ambito della del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia ed è anche un magistrato molto impegnato nel confronto tra i gruppi associativi della magistratura
è un rappresentante importante della corrente di Magistratura democratica che adesso è stata sia di unitario in in un ambito più più esteso un ambito associati o più spesso che ha preso la denominazione di area e quindi un magistrato abituato a confrontarsi
Abbiamo Oppi affiancamento al presidente dell'Unione camere penali Beniamino Guiducci
L'avvocato Michelucci è un perfetto esempio di avvocato che e forse innanzitutto lo studioso del diritto
E difficile che possa sfuggire qualcosa di tecnicamente rilevante all'avvocato negli UCI in questi anni adesso siamo al terzo da quando è stato eletto alla presidenza dell'associazione che riunisce i penalisti italiani noi abbiamo tante volte avuto l'impressione che a spiegarci come effettivamente funzionavano le dinamiche della legislazione in materia penale
Il l'avvocato Milio ci riuscissi a provvedere con un'efficacia una chiarezza che non sempre trovavamo altrove né da parte del legislatore mi mi da altre fonti allora il punto quale intanto noi arriviamo stamattina questo confronto nel pieno di un marasma che si è creato attorno al tema della giustizia perché è stata diffusa una bozza di riforma delle intercettazioni
Che il ministro della giustizia ha preparato è una bozza il ministro continua a dire che sì perché di tale si tratta ma noi naturalmente cercheremo di occuparci anche di questo ma la prima cosa di cui credo sia necessario occuparsi in questo momento e appunto il punto a cui siamo arrivati nel senso siamo di fronte a un atteggiamento diffuso da parte dell'opinione pubblica rispetto ai temi della giustizia
Che sembra un atteggiamento pericoloso a volte isterico insofferente c'è una certa difficoltà ad accettare le regole della giustizia le regole del processo
Quello che stupisce e chi questa insofferenza che può essere alimentata da tante cose
Cominci a ad avere degli effetti negativi sulla stessa magistratura
E recente un caso verificatosi a Reggio Emilia in cui un giudice dell'indagine preliminare tra l'altro quindi magistrato che svolge le stesse funzioni che ha svolto fino a poco tempo fa il dottor Morosini
Ha emanato un'ordinanza di custodia cautelare attenuata rispetto a quella ordinanza cautelare attenuata rispetto a quella che aveva chiesto la Procura nel senso c'era un indagato per un reato sicuramente molto gravi abusi sessuali su minore
Per il quale questo magistrato ha deciso di non prevedere la custodia in carcere perché riteneva che non è di corressero le condizioni si è scatenato un il putiferio
Ci sono state manifestazioni in piazza accuse nei confronti di questo magistrato insomma un clima violento prima queste cose questo prima
Violento pesante veniva avvertito soprattutto dei rappresentanti delle istituzioni della politica che erano spesso al centro delle indagini quello che colpisce che oggi questo clima
Sembra scaricarsi
Anche sui magistrati allora io quello che vorrei chiedere
Al dottor Morosini
E se ha la sensazione che in qualche modo non tanto le indagini in sì ma soprattutto la proiezione mediatica che le indagini hanno avuto in questi anni in questi ultimi dieci quindici diciamo pure vent'anni
Possono aver favorito il diffondersi di questo prima e se quindi in qualche modo la magistratura deve avvertire una qualche responsabilità nell'aver creato un clima pesante come questo
Intanto
Colgo l'occasione per ringraziare per l'invito a questa importante manifestazione che è basata poi sul confronto delle idee
E mi riallaccio subito alla sollecitazione del dottor Nobili
Viviamo più che altro da anni
In un contesto politico istituzionale e sociale
Che quando affronta il tema della giustizia scarica sul terreno della giustizia
Tutta una serie di tensioni di varia natura di opportunismi di orientamenti demagogici
Di ciò che oggi viene definito anche il cosiddetto populismo giudiziario cioè un'unione di di rancori e di rivalse che si nascondono infette della società civile del mondo politico e della comunicazione e che vede nella sull'applicazione del Codice penale
E nella sottomissione addirittura il potere giudiziario una fetta di questa opinione pubblica l'unico principio cardine a cui fare riferimento
Lei ha fatto riferimento prima alla alla vicenda del giudice delle indagini preliminari di Reggio Emilia quello che non ha mandato in carcere
Il l'extracomunitario accusato di violenza sessuale ma applicato la misura meno afflittiva che era quello dell'obbligo di dimora allora io non voglio entrare nel merito della decisione e voglio subito dire che come ogni decisione legittimamente può essere criticata anche in maniera forte
Penso tuttavia che vadano anche rispettati rispettate determinate regole del processo ci saranno eventualmente le impugnazioni per verificare la fondatezza o l'infondatezza di quella decisione
Io credo che invece la reazione a cui abbiamo assistito dopo quella decisione è una reazione che mi preoccupa
Ci sono stati dei sindaci che si sono coalizzati per fare un esposto al Consiglio superiore della magistratura per prendere provvedimenti di trasferimento d'ufficio immediati nei confronti di questo magistrato
Quel quel
Diciamo quell'istituto quello del trasferimento di ufficio di un magistrato per incompatibilità ambientale non è previsto per casi di questo tipo
Quel provvedimento può essere censurato in altro modo appunto con le impugnazioni o eventualmente se un provvedimento abnorme potrà essere oggetto di un iniziativa disciplinare nei confronti del magistrato
Ma sono piani molto diversi
Dico questo perché mi voglio riallacciare ad un tema di attualità che è quello dell'intercettazioni di cui si sta discutendo in queste ore
Allora
Voi sapete che danni si cercano delle misure per evitare la gogna mediatica non solo peraltro di esponenti di spicco della politica o dell'imprenditoria o delle libere professioni ma anche di semplici cittadini
Che rischiamo di vedere violata la loro sfera di riservatezza
Per la pubblicazione di stralci di conversazioni private
Hanno provato diverse maggioranze ad intervenire su questo argomento così delicato
L'attuale maggioranza parlamentare e riuscita l'estate scorsa
Ad approvare una legge delega che disciplini nuovamente questa materia per tutelare sopra per evitare che le intercettazioni non si traducono in una forte lesione di quella che è la sfera privata dei cittadini
Abbiamo visto in questi anni talvolta dei fatti clamorosi di di pubblicazione di notizie assolutamente riservate
Attinenti alla sfera sentimentale delle persone
Alla sfera anche della della privacy sulla sulla salute sulle opinioni religiose
Abbiamo assistito ha da fatti clamorosi come la pubblicazione talvolta di conversazioni intercettate tra il difensore il suo assistito
Sono tutte cose molto gravi
Che non si giustificano perché le intercettazioni si giustificano solo come strumento per scoprire dei reati e tutto quello che va fuori da questo obiettivo è un qualcosa di assolutamente lesivo e di inaccettabile
Ma in realtà abbiamo visto che questa soluzione che sta per essere adottata con il decreto legislativo dalla ministero della giustizia
è una soluzione a mio avviso molto pericolosa proprio per gli interessi dell'indagato
In questo caso il cittadino che si trova sotto procedimento penale
Si prevede che le intercettazioni anche rilevanti per la ricostruzione del fatto non possano essere mai esposte per esteso integralmente lei provvedimenti della magistratura allora
Questo comporterebbe anche che lo stesso indagato non sarebbe posto in condizione di sapere cosa gli sta succedendo
Voglio riflettere con voi telegraficamente su una cosa ma se io vengo arrestato vengo preso alle cinque della mattina a casa dai poliziotti che vengono ad arrestare
Io vorrei sapere sulla base di quali elementi vengo arrestato non sulla base di una sintesi da parte del magistrato di quello che qualcuno ha detto in una conversazione
Credo che questo sia un tema molto serio lo sottopongo alla vostra attenzione qua abbiamo l'avvocato Minnucci anche mi farà piacere sentire la sua opinione
Sul punto e tutto questo per dire cosa
La materia della giustizia è una materia sottoposta a continue fibrillazioni da almeno un trentennio
Si passa da soluzioni
Iper giustizialiste a posizioni iper garantisti che talvolta spesso assolutamente immotivate assolutamente non in sintonia con quelle che sono le esigenze invece di una
Giustizia equilibrata in tutto questo la magistratura alla sua responsabilità rispetto al clima di questi che si è tenuto a a creare in questi anni
Io credo che anche la magistratura come tutte le altre categorie abbia la sua parte di responsabilità
Ci sono state sono stati sicuramente degli eccessi delle cadute di stile c'è stato talvolta un rapporto non sempre lineare con la stampa
Con i mezzi di informazione io credo che sotto questo profilo però ci sia anche in questo momento un tentativo di riportare la barra dritta
Ci sono iniziative disciplinari che riguardano i rapporti impropri tra la stampa e i magistrati
C'è una forte attenzione rispetto al Codice deontologico
Della magistratura in certi comportamenti nelle vite nell'evitare
La spettacolarizzazione di certe indagini
Nell'evitare una comunicazione di quelle che sono le informazioni che riguardano i procedimenti penali ad esempio che non sia in sintonia con rispetto delle garanzie di tutti i protagonisti della vicenda io non credo che il magistrato debba tacere
Il magistrato
Anche talvolta il dovere di comunicare
Determinate questioni che riguardano procedimenti penali io mi ricordo un fatto me lo voglio ricorra telegraficamente due estati fa ad un certo punto entrò nell'occhio del ciclone il governatore della Sicilia Crocetta perché gli si attribuiva
Una il contenuto di una conversazione intercettata
Che in realtà era inesistente nelle intercettazioni il procuratore della Repubblica di Palermo fu costretto ad intervenire nell'arco di quarantotto ore tre volte
Per smentire il contenuto di quella intercettazione ecco io credo che in questo caso la comunicazione del magistrato sia importante così come credo che sia fisiologico che i magistrati partecipino al dibattito pubblico
Sui temi della giustizia delle riforme della giustizia penso che non sia un qualcosa di improprio penso che sia un contributo da offrire ad un dibattito per arrivare a delle soluzioni che possono essere incisive rispetto a certi problemi
Ecco quindi non c'è non credo si possa negare la possibilità al magistrato di parlare in pubblico
Credo che tuttavia questo questa prerogativa del magistrato vada affrontata con senso di responsabilità
E nei binari della correttezza
Allora grazie al dottor Morosini
Per questo intervento in cui intanto ha già evaso alcune delle questioni che ci eravamo più o meno che c'era un piano preparati allora l'avvocato Minicucci io naturalmente
Chiedo invito l'avvocato Milio Città Santa Lucia dire un po'che cosa pensa soprattutto di questa norma sulle intercettazioni che vanno inserite negli atti per riassunto e non per esteso però gli chiedo anche visto che l'intervento del dottor Morosini si è conclusa in questo sì
Luigi tiene effettivamente che un maggiore equilibrio nella discussione sui problemi della giustizia possa essere favorito proprio da una presenza di magistrati nel dibattito visto che per un po'di anni forse adesso non è esattamente così ma per un po'di anni magistrali sono stati un simbolo un simbolo positivo
Che l'opinione pubblica riconosciuto a dispetto di altri se ritiene che in qualche modo i magistrati possano aiutare a porre rimedio certi squilibri che si sono creati soprattutto nell'informazione indenne il nella percezione dei problemi della giustizia
Diventando appunto protagonisti del dibattito avendo quella visibilità di cui adesso parlava il dottor morosi
Buongiorno intanto grazie si sente grazie per l'invito
Ringrazio l'opinione ma io sottoscrivo quello che ha detto il consigliere Morosini ci sta no no alcun appunto da fare concordo pienamente su quello che ha detto
Per quanto riguarda questo questa bozza di decreto di cui
Si parla
Indubbiamente era necessario intervenire le stesse circolari
Delle procure della Repubblica
Hanno dato una chiara indicazione che le cose così non andava
Io usando forse un termine per farmi capire ho detto che si strappava di una confessione stragiudiziale in relazione al fatto che le cose così come sostenevamo noi da tempo non andavano per il verso giusto
Però non credo che lo sforzo sia uno sforzo almeno fino ad ora proficuo poi il ministro ha detto che vorrà sentire evidentemente procuratori gli avvocati ne vedremo sì sì riuscirà a fare qualcosa di meglio intanto io devo dire che il metodo seguito dal ministero non è un metodo condivisibile l'ho detto al ministro e quindi lo posso dire qui quando si approva una riforma della giustizia ricorrendo due volte alla fiducia e c'è una delega diventerebbe poi importante che vi fosse un dibattito al quale potessero partecipare anche i giornalisti che vengono chiamati in causa i magistrati gli avvocati per cercare di poi arrivare a un prodotto finale condiviso invece il ministro ha ritenuto che questa bozza dovesse essere fatta all'interno del ministero poi oggi leggo che sarebbe disponibile a rivedere alcune norme che sono contenute
Indubbiamente questa idea
Di di una sintesi del contenuto delle intercettazioni è un'idea sbagliata prima di tutto perché abbiamo visto anche nel recente nell'attualità recente che spesso le sintesi sono sbagliate
Non discutiamo se siano erroneamente o dolosamente sbagliata
Ma costituisce un aggravio per la difesa perché è corretto ed è giusto che indagato sia posto a conoscenza di quella intercettazioni di quella captazione che deve essere pertinente al reato
E non qualche cosa di diverso che in qualche modo scolpire ebbe in una fase molto concitata quella cautelare ex colpirebbe nella sua diciamo degli indizi di reità a suo carico
Ora
Naturalmente immettere tra virgolette quello che quella intercettazione direbbe e attribuisce al magistrato del PM al giudice una responsabilità perché evidentemente quella intercettazione c'è ed è quella mentre la sintesi di interpretazioni sono sempre pericolose
Ma io direi che questo anche questo decreto così come e predisposto non è soddisfacente anche sotto altri aspetti certo c'è un passo avanti
Rispetto a una prassi sbagliate degenerativa dell'articolo centotré nera apporti tra assistito e difensore anche di recente abbiamo un sistema assistito alla divulgazione di colloqui tra
Assistito e difensore che non avevano alcuna pertinenza con il reato nel nostro Paese spesso non ci si scandalizza oppure la politica si scandalizza se il fatto riguarda un proprio
Esponente politico invece e compiaciuta se riguarda il politico avversari ora ne abbiamo una norma l'articolo centotré che molto chiara non si possono intercettare
Do italiano ha il pregio anche della chiarezza qualche volta e che non si possa intercettare significa che non puoi ascoltare e la storia è finita lì
E il problema è proprio questo che non ci si vuole convincere che questo spazio di sacralità non è un privilegio del difensore ma la attuazione dell'effettività del diritto di difesa
Immaginiamo quanto sia triste vivere in un paese dove una procura può ascoltare tranquillamente quello che l'assistito
E il difensore dicono non si deve trattare necessariamente di cose sconvenienti ma anche della strategia difensiva
Pubblico ministero deve sapere esattamente che l'assistito sta parlando con il proprio avvocato io dirò domani questo vorrei dire quest'altro oppure rappresento questa angoscia
Certo intercettando tutti si scoprono tante cose anche sbagliate perché poi al telefono si parla anche in un altro modo ma io credo che quando ci sono dei principi costituzionali e quando le regole sono chiare vadano rispettate
Allora e dico di più che persino ci può essere un sacrificio alla conoscenza in questo ma è un sacrificio che si paga proprio per garantire
Uno spazio indispensabile alla democrazia e in questo decreto ancora non c'è il coraggio di affrontare questo tema ma c'è di più in realtà non si risolve neanche il tema del gossip così semplifichiamo
Perché previsto almeno così pare che e band vietato la trascrizione nei verbali di alcune conversazioni che non abbiano pertinenza con il reato ma non c'è nessuna sanzione se qualcuno lo fa
Queste vengono comunque trascritte verbalizzate e poi se vengono diffuse intanto son diffuse
Quindi io credo che questo che questo decreto debba essere abbondantemente rivisto per quanto riguarda l'altro tema cioè la partecipazione della magistratura al dibattito sulla giustizia ma io credo che sia indispensabile
Premesso che è necessario che ogni che la magistratura come la vacca l'avvocatura debba sempre fare riferimento a dei concetti di responsabilità e non essere mai autocelebrativa debba anche immaginare di non rappresentare il verbo credo che chiunque parla di giustizia parli di giustizia non debba avere la pretesa di essere il verbo di avere l'arroganza di imporre magari questo sì nel passato si è verificato da una posizione di potere delle proprie visioni della giustizia che magari non vengono corrisposte da altri
Questo nel passato si è verificato io penso che invece la giustizia non riguardi in realtà né gli avvocati e i magistrati ma riguardano le persone che vivono nel nostro Paese che hanno diritto a un dibattito laico che non sia inquinato
Dalle contrapposizioni della politica di una politica troppo spesso nel passato molto debole e per questo non in grado
Di contrastare alcune aspettative della magistratura in relazione ad alcune no
E vorrei quindi assolutamente si la magistratura deve partecipare come l'avvocatura come
Chiunque intenda portare il proprio contributo perché il Paese progredisca deve partecipare al dibattito e noi abbiamo per esempio discusso anche al al nostro prenderei a Rimini
Manifestazione destinata ai giovani avvocati penalisti con il presidente dell'Anm Albamonte sulla separazione delle carriere era un tema
Che era tabù che spesso la politica utilizzato
Anche in modo maldestro in realtà si tratta di una riflessione laica che deve essere effettuata perché nei Paesi dove questo esiste non c'è una rivoluzione
Copernicana una rivoluzione che abbia intaccato necessariamente l'autonomia e l'indipendenza della magistratura perché naturalmente ci possono essere anche riflessioni di segno contrapposto insomma di giustizia bisogna iniziare a parlare senza delimitare il terreno e dire no
Di questo io non parlo mi ha fatto piacere che il Consigliere Morosini abbia fatto riferimento anche alla vicenda di Reggio Emilia Noya avvocati siamo stati tra i pochi non a difendere la decisione perché questo non compete hanno ma a difendere l'autonomia e l'indipendenza di un magistrato di un giudice che può anche aver commesso un errore ma esistono i rimedi
Per porre fine avremmo anche ci sarebbe piaciuto che l'Anm prendesse una posizione molto forte su questo aspetto e poi c'è una confusione di fondo che regna nel nostro Paese che rivela anche un animo autoritario
Io purtroppo
Nasco come avvocato quando c'era il vecchio Codice di procedura penale all'epoca la libertà era provvisoria quando qualcuno ti lasciava uscire dal carcere si immaginava che fosse un fatto provvisorio perché tu saresti stato certamente condannato
Nella nostra Costituzione ancora c'è la carcerazione preventiva quasi come la De arrestare una persona costituisca poi un fatto che porterà necessariamente alla condanna quindi io intanto un po'di pena te la faccio fare
Invece la custodia cautelare che noi che la nostra legge che il nostro legislatore ha voluto prevede che il carcere sia l'estrema ratio cioè che se non ci sono delle ragioni di cautela che devono essere importanti molto importanti tu debba attendere il processo ora il caso di Reggio Emilia c'era una persona che aveva confessato ma se per un fatto grave
Non vi fosse una conversione di fossero degli elementi indizianti
E si lasciasse in carcere quella persona solo perché il reato è odioso e dopo dieci anni si scoprisse che quella persona innocente io credo che ce ne dovremo pentire quindi attenzione
A chiedere carcere carcere carcere carcere prima di affermare la responsabilità penale di una persona anche perché c'è un principio costituzionale che un po'demodé quella della presunzione di innocenza o di non colpevolezza
Grazie al presidente Vitucci che a rivolto almeno un paio di assist al consigliere Morosina dottor Morosini e in particolare quello sulla custodia cautelare sull'uso della custodia cautelare su altri aspetti della fase delle indagini vorrei un attimo conserva almeno per l'ultimo passaggio che che pensavo di fare prima di arrivare al tema che riguarda le regole del del processo girare regole del procedimento e quindi anche la riforma penale che da poco è diventata legge
Volevo però soffermarmi su una questione che ha inizio il l'avvocato Milio ci ha sollevato che quella della separazione delle carriere
E effettivamente un tema sul quale la magistratura cominciamo sa di volersi confrontare tanto che lunedì a Roma per esempio
E previsto un dibattito organizzato proprio dalla componente associativa di cui fa parte dottor Morosini dare a aperta ad avvocati a studiosi in cui si parlerà di separazione delle carriere
Ecco
Tendenzialmente la posizione dalla magistratura e negativa su questa che è una battaglia dell'Unione delle camere penali una battaglia che in questi giorni tra l'altro viene portata avanti come sappiamo attraverso una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che è veramente una sfida anche considerato il clima che c'è nel Paese attorno a un tema del genere
E va detto fra l'altro ecco l'opinione si è occupata di questo corso proprio con un'intervista al Presidente negli UCI
Nell'ultima nel nel nella secondo numero della propria rivista e mi sembra diciamo un tema che finalmente anche grazie non è camere penali comincia ad essere approfondito io al dottor Morosini
Rivolgo questa domanda so che la magistratura e la magistratura socia sicuramente non è dell'idea di aprire un'autostrada su questa cosa la separazione delle carriere
Ma io gli chiedo si ritiene che se ne possa ragionare
Quanto meno nell'ambito di una più ampia riforma della giustizia che comporti anche altri interventi di natura costituzionale perché è chiaro che separa le carriere significa interviene sulla Costituzione allora
Se ne può parlare se per esempio immaginiamo di intervenire sull'obbligatorietà dell'azione penale senza apportare il pm alle dipendenze della politica ma attivando un altro tipo di meccanismo
Allora qua c'è stato un organismo dell'avvocatura che ha
Fatto una raccolta di firme mi sta raccogliendo anche molte quindi è chiaro che c'è un punto di vista col quale bisogna confrontarsi
A me pare che
Molte delle preoccupazioni che fino a qualche anno fa ispiravano hippie Progetti di separazione delle carriere
In realtà si siano esaurite siano superate quelle preoccupazioni dico questo perché perché ne abbiamo assistito a una riforma nel due mila sei due mila sette
Come nell'ordinamento giudiziario che ha portato certamente alla separazione delle funzioni tra magistratura giudicante magistratura requirente
Lo dico questo sulla base di dati statistici precisi guardiamo gli ultimi sei anni
Quanti magistrati dell'ufficio del pubblico ministero hanno fatto domanda per approdare la magistratura giudicante
Sono i media diciannove venti all'anno il che significa su nove mila magistrati lo zero virgola ottantatré per cento lo zero virgola ottantatré per cento cioè sono indicazioni che relegano quasi della marginalità questa forma di trasmigrazione ma in realtà a mio avviso ci sono anche altre ragioni che
Come dire mi fanno dire che superato questo problema
Io sento che uno degli argomenti forti ho letto l'intervista pubblicata sull'opinione era locato il ciclo del un argomento molto utilizzato per
Promuovere la separazione delle carriere
E quello della esigenza di inverare il principio della parità delle parti nel processo accreditato dalla modifica dell'articolo centoundici la Costituzione risalente al mille novecentonovantanove
Fermo restando che la riforma sulla separazione delle funzioni e successiva e quindi tiene conto di quel principio ma se il problema è quello del condizionamento del giudice per una sorta di solidarietà professionale con il Pubblico ministero di condivisione della stessa carriera con il Pubblico ministero
Io credo che questo argomento
Rimanga debole perché la parità delle parti
Di fronte al giudice è una parità che riguarda molto il momento processuale le regole del processo non a caso dopo la riforma costituzionale del mio novecentonovantanove ci furono ad esempio delle modifiche del Codice di procedura penale che portarono
A tutto l'istituto delle investigazioni difensive con un certo impatto quindi sul sulla raccolta degli elementi poi utilizzabili nelle varie fasi
Da parte del giudice per assume le sue decisioni
Ma se noi dovessimo seguire il discorso della del giudice che sul erode la sua terzietà perché in realtà si trova a decidere sul tesi anche che sono portate dalla dal da un pubblico ministero che condivide con lui lo lo stesso contesto professionale e di carriera
Beh sotto questo profilo allora dovremmo dire che sarebbe necessaria anche una separazione delle carriere tra i giudici di primo grado i giudici di appello tra i giudici d'appello I giudici Cassazione perché condividono tutti la stessa carriera e quindi sotto questo profilo
Mi pare mi paiono alcune argomentazioni deboli
Vorrei aggiungere un altro argomento qua ce ne sono tanti
E cioè l'atteggiamento
Degli organi sovranazionali in Europa degli organi
Punto che si occupano della giustizia in Europa rispetto a questo tema
Noi abbiamo dei documenti ufficiali
Che
Non solo
Non ritengono la scelta dell'unicità della carriera un qualcosa
Che è in contrasto con la parità processuale delle parti
Che pure affermata nella convenzione europea dei diritti dell'uomo e quindi e comunque un diciamo un principio di riferimento anche a livello europeo non solo a livello nazionale ma addirittura auspicano
Un interscambio una carriera di magistrati che prevede esperienze diversificate nell'ufficio del pubblico ministero negli uffici della giudicante mi riferisco ad una raccomandazione risalente al due mila
La numero quattordici del due mila del comitato del Consiglio dei ministri
In materia di giustizia e ad un documento del due mila e quattordici la carta di Roma di un di un organo un organo consultivo dei procuratori diciamo d'Europa
E si sono riuniti a Roma hanno affrontato questo tema al tema delle carriere separate o carriera unica
E sono usciti con un documento sono usciti all'unanimità con un documento che auspicava l'interscambio dell'esperienza allora io credo che noi con questi dati ci dobbiamo comunque confrontare
Aggiungo
Un ulteriore telegrafica considerazione
è molto importante si è detto che il Pubblico ministero il giudice condividono la stessa cultura della giurisdizione questo cosa significa significa ad esempio a vere un'impostazione sulla prova che è omogenea
Mi si può dire e questo emerge anche nell'intervista all'opinione sì ma sono i giudici che acquisiscono la cultura della prova del pubblico ministero e suggestiva naturalmente come argomentazione però io credo che nelle occasioni di formazione comune tra pubblici ministeri e giudici che la Scuola superiore della magistratura e le formazioni a livello distrettuale organizzano con cadenze molto frequenti molto intense
In realtà non si possa affermare questo ma io vorrei aggiungere un'altra cosa io auspico che questa formazione che in questo momento è condivisa tra giudici e pubblici ministeri perché c'è l'unicità della carriera perché ce lo stesso concorso per accedere perché c'è un unico consiglio superiore ecco questa cultura della formazione queste iniziative di formazione che mettono insieme pubblici ministeri e giudici
Siano estese sistematicamente all'avvocatura con una scuola superiore delle professioni legali che mette insieme proprio queste esperienze io credo che
Anche a livello di superamento di certe diffidenze questa iniziativa sarebbe molto importante perché io credo che
Ci sia più che altro
Una diffidenza reciproca su molte cose
Che attenzione che il Consiglio superiore sta cercando di superare ad esempio recentemente il Consiglio superiore ha varato una circolare che prevede che per l'organizzazione della vita e della gestione delle risorse dei distretti dei vari distretti
Presenti in Italia
A livello di ad esempio scelte sull'allocazione delle risorse decidere quanti giudici onorari ci debbano essere di che cosa si debbano occupare ad esempio quanto debba essere forte quella sezione rispetto ad altre la sezione in prese rispetto alla sessione immigrazione
Ci sia una fondamentale obbligatoria interlocuzione tra avvocatura e magistratura
Io credo che le diffidenze debbano essere superate anche attraverso questi momenti mi sembra che siano decisioni di apertura credo che occorra tenere in considerazione anche queste quando si ragiona su un tema così delicato come quello della separazione unicità delle carriere tra magistrati e pubblico e tra tra magistratura giudicante magistrati alla requirente dirà
Allora
Io farei così adesso sottoporre il presso le citazioni concentrate al al presidente Emilio Ucci in modo poi da lasciare l'ultimo intervento al dottor Morosini
Su una su una delle questioni che sto per per sottoporre anche anche all'avvocato quindi uccide allora intanto è chiaro che un commento a questa cosa che dice il dottor dottor Morosini ha fatto cioè dottor Molesini dice sentite dovete fidarvi
Cioè se esiste
Una possibile cioè Esiste una molteplicità di punti di vista all'interno delle funzioni della magistratura già tra primo grado appello Cassazione come potete non fidarmi del fatto che noi siamo abbastanza equilibrati affidabili da conservare
Una capacità di terzietà anche se abbiamo il CSM in comune con il pm e questa diciamo chiaramente e una richiesta di affinamento che presidente dell'avvocatura sicuramente può commentare il fatto che io naturalmente immagino il presidente Emilio ci dica quaranta noi la battaglia per la separazione carriere la vogliamo fare perché vogliamo che si realizzi la riforma del processo accusatorio fino in fondo
E questo diciamo è chiaro dalle sue affermazioni
Allora ecco perché la seconda cosa che naturalmente in modo a al volo gli chiedo ma presidente ma ce la si fa fare una battaglia del genere in un Paese in cui sulla giustizia c'è un clima pesante e c'è un partito che fa le battaglie frammento Cinquestelle con i toni che conosciamo
Cioè non è una battaglia forte sicuramente motivata che rischia di collocarsi uno scontro veramente molto aspro
E la terza cosa che poi è quella che si può sulla quale sicuramente vorrei sentire anche dottor Morgigni questa allora
A parte la separazione cadere sul su cosa sulla quale siete evidentemente non in accordo mi sembra che sulle intercettazioni
Siano emersi anche punti di vista comuni e mi sembra che per esempio sulla riforma del processo penale ci siano state critiche all'impianto della riforma che in qualche passaggio hanno avvicinato magistrati avvocati
Allora la terza cosa è ma quando dopo le nuove elezioni sarà un nuovo governo magistrati avvocati penalisti Anm
Insieme nel Consiglio nazionale forense e ma in magistratura associata potrebbero trovassi a presentare una proposta di revisione addirittura comune al nuovo governo
Su queste regole del processo a cominciamo però subito dalla diciamo dalla richiesta di affidamento che ha fatto il dottor morosi
Ma intanto a me fa piacere ringrazio il Consigliere Morosini per i toni del dibattito che sono quelli che l'Unione delle camere penali sta cercando di portare avanti
Bisogna parlare di giustizia nel nostro Paese credo in modo laico camere penali
Ha sempre ritenuto che questo fosse un passaggio importante quasi ineludibile per l'attuazione dell'articolo centoundici complessivamente anche perché non abbiamo mai immaginato che il legislatore costituzionale quando ha usato terzietà imparzialità volesse ricorrere a una superfetazione letteraria ma immaginasse che la terzietà del giudice fosse essenza è prodromica le imparzialità della decisione anche perché la giustizia è fatta anche di percezione di apparenza
Ora noi siamo interpellati di poche cose ma sicuramente dei nostri assistiti sì cogliamo la preoccupazione
In molti processi soprattutto in molti processi dove il peso delle procure si avverte di questa colleganza diciamo subito sgombriamo la banalità il caffè intuito da del tu a tanti magistrati non è questo il tema
Il tema e che evidentemente c'è non una sfiducia ma un'esigenza che è di carattere ordinamentale che non deve offendere nessuno se è vero che nei codici che adottano
Un processo a tendenza accusatoria questo è un fatto abbastanza normale io credo che se ne debba discutere vedete lei ha citato ieri le persone che vengono a firmare dei nostri gazebi
Ma intanto abbiamo voluto che i partiti non c'entrassero in questa vicenda che fosse un comitato promotore di avvocati
Le persone che non hanno avuto a che fare con la giustizia ritenevano che già il giudice fosse distinto dal Pubblico ministero quando hanno capito che non è così hanno firmato immediatamente
Quelli che hanno avuto a che fare con la giustizia hanno firmato a maggior ragione perché ritenevano che questo fosse un passaggio ineludibile perché
In realtà la cultura della giurisdizione mi consenta il consigliere Moresi io lo ritengo un termine abbastanza vuoto se non è riempito di contenuti
Io amo più immaginare la cultura della legalità condivisa da tutti noi magistrati del pm e giudici avvocati
Nell'interesse del Paese e riflette un po'l'unicità della giurisdizione un concetto che era molto per esempio gradito
A un Codice autoritario a al all'epoca del fascismo dove anche le finalità del processo erano diverse da quelle
Che dovrebbero essere di un Paese democratico dove il processo dovrebbe avere come finalità la verifica della pretesa punitiva
Dello Stato nei confronti di un singolo cittadino invece soprattutto nei regimi autoritari
Il processo è finalizzato a combattere impropriamente questo quel fenomeno criminale
Allora noi abbiamo rilevato spesso al di là del fatto non è tanto lo scambio di unicità delle funzioni o una sfiducia nei confronti ma abbiamo un po'vissuto sicuramente anche dopo le riforme costituzionali soli periodi Mani pulite non l'abbiamo conosciuto io penso di avere avuto un'esperienza abbastanza specifica in materia e non banalizzo la questione se dico che in molte procure si lavorava fino alle due le tre della notte
Insieme vecchie si facevano delle richieste di misure cautelari e la mattina alle nove e cinque il giudice per le indagini preliminare firmava quell'ordinanza impositiva di misura cautelare
Questo evidentemente era determinato non da una capacità di lettura così immediata e veloce delle carte
Ma da una condivisione sostanziale o dona fiducia che veniva riposta in questo in quel collega ritenuto capace le proroghe delle indagini è noto dappertutto che il giudice
Il presidente Canzio quest'anno abbia colazione dell'anno giudiziario
Ha detto che sarebbe
Stato necessario aprire più finestre di controllo giurisdizionale sull'operato dei pm
Una delle poche volte che io sono stato d'accordo con lei Presidente della Anm il dottor Davigo era che le finestre ci sono già il problema e chi guarda da queste finestre allora se un giudice effettivamente terzo che capace di negare la proroga se è un giudice che ha l'autorevolezza e la forza in certe aree del nostro Paese di negare delle intercettazioni
Pensiamo a un giudice di prima nomina in certe aree del paese che si trovi di fronte a delle richieste di una potente di via beh è complicato diventa complicato molto complicato certo questo non dipende soltanto dalla separazione delle carriere però se tu rafforzi il giudice
In un modo essenziale Loreni di non attaccabile nel disciplinare nel consiglio giudiziario da parte del pubblico ministero non dipendere nella carriera non aderì anche la stessa formazione comune
Corredo credo che questo sia molto importante quindi io non credo che il problema sia superato e un problema invece che io credo debba essere affrontato poi naturalmente l'abbiamo fatto una proposta che
Deve essere io credo intanto bisogna raggiungere il quorum
Poi bisogna che i partiti abbiano il coraggio di discuterne questo bisognerebbe reddito e ci dica qualcosa su quello sono io e voi non avevate già legge ma che noi non aveva poi ognuno naturalmente meglio non abbiamo mai pensato di essere il verbo ognuno deve portare il proprio contributo
Noi riteniamo che questa sia una riforma molto importante in un Paese liberale io credo che naturalmente giusto anche questa ventilazione che finora non c'è perché l'avvocatura
Rimane un po'estranea rimane estranea totalmente a questa cultura della giurisdizione che sembra essere patrimonio solo della magistratura io sono stato a Castel Pulci invitato in un paio di occasioni è stato molto lieto di poter andare
Ho visto anch'io importanti magistrati come e il Consigliere Nello Rossi
Il pre con Presidente della di una sezione della Cassazione dire delle cose che condividevo e non essere condivisi dalla platea di magistrati che ascoltavano
Queste indicazioni così profonde corrette questo desta evidentemente anche delle preoccupazioni allora io credo che il tema debba essere affrontato e discusso
E poi io credo che la politica molti partiti hanno nel loro programma prova ho mai avuto il coraggio di farlo perché hanno un po'di timore ma se ne parli in modo libero se non avranno voglia di parlarne perché questo era il secondo tema e beh sarà la responsabilità della politica qualcuno ha detto ma come voi la presentate proprio adesso i Cinquestelle l'opinione pubblica giustizialista e perché lo fate adesso che il governo prima o poi insomma questo qua
Ma andrà a casa
Perché io credo che ognuno sto diventando abbastanza vecchio anziano e penso che nella vita uno non possa immaginare di poter rappresentare l'assoluto ma ci occorre un criterio di relativismo Lorna e dobbiamo fare il nostro e il nostro è proporre al dibattito del nostro Paese questa riflessione per la politica dovrà fare il suo se il nostro se noi vogliamo vivere in un paese che si adatta al giustizialismo bene sarà una scelta del Paese se la politica non vorrà discutere di questi temi per paura
Di nuova di nuocere al rapporto con la magistratura fa molto male perché la magistratura e la magistratura consapevole come quella rappresentata qui oggi dal consigliere Morosini o dal presidente Albamonte che parla di queste questioni e così si deve trattare sarà responsabilità
Della
Politica di una politica che troppo spesso ha detto io questa riforma la faccio
E magari la faccio per colpire i magistrati questo non va bene bisogna fare le riforme che servono che nell'interesse del Paese possono e a questo dibattito devono partecipare evidentemente tutti rispondo all'ultima
Ecco sia domanda MM Avvocatura si presentano insieme no
Da un ministro che la giustizia dire ministro i su alcune cose vogliamo parlare insieme no cambiamo così è un asceta impossibile no non è una scene impossibili la scena è stata impossibile con il Presidente dà dico che si rifiutava di avere ogni interlocuzione con noi
Ma evidentemente anche prima con l'Anm c'era il consigliere Sabelli adesso c'è il consigliere Albamonte
Il colloquio l'interlocuzione il dibattito il contrasto il contrasto vero civile c'è sempre e questo serve per crescere perché si può anche cambiare idea
Per esempio
Noi abbiamo registrato con grande soddisfazione
La presa di posizione del presidente Albamonte sul processo a distanza
Che è una cosa che prevista nella nuova riforma e che non si può vedere di segno completamente illiberale noi abbiamo pensato nel nostro Paese che le persone avessero diritto le persone presunti innocenti o presunte non colpevole a seconda di ciò che più piace potessero andare dinanzi al proprio giudice senza le manette vicino al proprio difensore invece abbiamo avuto una estensione del processo a distanza per cui per qualsivoglia reato si può si deve affrontare questo processo stando in carcere
Con delle difficoltà di interlocuzione del contraddittorio dell'oralità su questo il presidente Albamonte
Ha detto di di essere d'accordo io mi auguro che su questo si possa far modificare io credo che il dibattito anche sulla prescrizione vada affrontato laicamente perché quando un ministro dice
Hanno ragione gli avvocati
Il problema della prescrizione è un male un problema premesso che i magistrati italiani lavorano così sfatiamo anche uno io non ho nessuna diffidenza nei confronti della magistratura men che meno pregiudizi non sono animate da pregiudizi
Ma se arriva troppo penale e chiaro che ci sono le prescrizioni se tutto si risolve nell'area del penale come siccome e però il sessanta per cento delle prescrizioni matura nella fase delle indagini a questo mica perché i magistrati italiani non lavorano
E l'obbligatorietà dell'azione penale chi è che decide quali sono i processi che vanno avanti o meno e giusto che la Procura di Roccamena di sotto decida di fare alcuni processi quella di Roccamena di sopra decida di non farne degli altri
Allora è chiaro che anche le scelte valoriali devono essere evidentemente fatte da chi viene votato
E ancora quando il ministro dice la prescrizione natura perché mancano le risorse beh è un paese civile le risorse le deve trovare oppure ci sono difetti organizzativi
E invece si allunga ancora di tre anni la prescrizione e nel nostro paese non si dice che per trattenere un processo di bancarotta fraudolenta si può essere processati per diciotto anni e nove mesi
E in un Paese civile possibile che questo avvenga
Allora io credo che su questi questioni ma anche su tante altre si debba intervenire perché per esempio uno dei principi costituzionali meno salvaguardati e quello della ragionevole durata del processo che queste fissata nell'interesse soprattutto dell'indagato
Ma anche delle persone offese della società che non credo che abbia interesse al sapere se un politico e colpevole innocente vent'anni dopo questo credo che non interessa a nessuno
E i processi più lunghi minano la presunzione di innocenza e fate riescono il processo mediatico e il carcere anticipato
Grazie davvero alla al presidente Emilio cita qui evidentemente possiamo aspettarci ancora battaglie coraggiose in questo in questa nuova fase che si aprirà di qui a qualche mese perché con un nuovo governo ministro la giustizia probabilmente non non non mi pare che Orlando abbia intenzione di riproporsi per quella funzione lì insomma ci sarà molto da discutere allora io
Naturalmente in maggio il dottor Morosini voglia anche ribattere su qualche punto però una sollecitazione gliela faccio io sicuramente ed è quella che avevamo previsto e cioè tornando anche a quello che ha detto all'inizio quello che l'opinione pubblica pensa della giustizia ma consigliere se di qui a un anno
A un certo punto i telegiornali raccontano che una delegazione dell'Anm e una del demone camere penali del insieme con il CNF si presentano dal ministro alla Giustizia dire visto e urgente che si intervenga su alcuni punti delle della le norme sul processo e che lo si cominci a fare subito
Ecco questo intanto se e una scena da extraterrestri
E se no se se dottore pensa che potrebbe anche essere un modo per dire caro opinione pubblica magistrati avvocati vanno insieme a parlare di problemi della giustizia non c'è una guerra nel Paese
Sui temi della giustizia non siamo in una guerra civile fredda
Facciamo questo anche perché un messaggio per far capire che bisogna seminare il campo e cominciare a parlare di politica senza immaginare che il passo successivo è quanti ne mettiamo in galera
Secondo lei ecco sono sono scene improponibili o hanno una qualche sono una qualche possibilità
Scene che personalmente auspico ma credo in tanti
Un problema quello della ad esempio della durata dei processi della durata dei procedimenti la riforma del processo penale ha previsto questa regola che è stata oggetto di molte contestazioni da parte della magistratura
Della a vocazione del procedimento alla procura generale se entro un certo termine dopo la scadenza del termine delle indagini non ci sono le determinazioni del Pubblico ministero
Tradotto in soldoni è non bisogna tenere sulla graticola gli indagati
Un'esigenza sacrosanta
è un'esigenza sacrosanta
Grazie alla quale però si è dato una risposta che assolutamente in appagante inadeguata ma è davvero un'esigenza sacrosanta e io come magistrato cittadino parlo di questo tema con tantissimo imbarazzo
Non fosse altro per aver vissuto le esperienze di colleghi che si trovano magari sotto procedimento disciplinare ad attendere la determinazione e la procura generale per tanto tempo
Allora il problema è concreto ma la soluzione che è stata adottata è assolutamente inadeguata perché noi sappiamo che le procure generali non hanno la struttura per dare le risposte
Allora su questo tema occorre a mio avviso un'alleanza istituzionale vera e propria tra magistratura e avvocatura in che termini noi abbiamo una ipertrofia del sistema penale ormai negli ultimi quarant'anni ogni problema sociale che si è posto il nostro Paese avuto una risposta necessariamente penalistica sono aumentati a dismisura i numeri dei reati
E quindi sono aumentati i procedimenti penali a dismisura
Abbiamo
Centinaia di illeciti che sono semplicemente degli illeciti amministrativi che in questo momento sono anche illeciti penali
Allora facciamo una battaglia assieme per sì Terrare le cose che le cose che veramente meritano un esame in sede penale c'è un giudice in primo grado un collegio di appello di secondo grado cinque persone in Cassazione che si siedono per decidere la cosa
Cerchiamo di dedicare questo sforzo
Di energie e di risorse per cose che veramente lo meritano
Certo in questo per fare una riforma di questo tipo deve crescere complessivamente un paese perché portare molti illeciti penali nell'alveo dell'illecito amministrativo significa consegnare alle pubbliche amministrazioni la chiave di molte questioni ce l'hanno un senso di imparzialità
Per dare delle risposte convincenti
Questo è un tema serio ma è un tema che gli studiosi più avvertiti
Prospettano da tanti anni e non siamo riusciti a dare una risposta concreta immersi nelle polemiche cucce quotidiane
Di casacca politica che certamente non fanno bene
Alla giustizia ma questo è un tema serio e secondo me questo tema non lo dobbiamo affrontare assieme ed io il tema della l'obbligatorietà dell'azione penale che è un tema che fisiologicamente si sposa con quello che la separazione delle carriere perché prende ad esempio dei modelli ordinamentali di alcuni Paesi come ad esempio gli Stati Uniti
Intanto noi dovremmo chiederci se la nostra tradizione culturale e omogenea ed è in sintonia con certe scelte perché sono scelte draconiane anche il fatto di non decidere di discrezionalmente di non procedere anche nei confronti di gravi reati
Da parte del dell'accusa è una scelta forte io non sto dando giudizi di valore mi chiedo se il nostro Paese e pronto per scelte del genere
Non ho certo certo ma io penso che è una risposta
All'obbligatorietà dell'azione penale sia certamente quella di dire no alla discrezionalità strisciante decisa a livello individuale allora io dico
Facciamo una delibera di copertura già c'è come Consiglio Superiore per dire che vanno stabilite prima le priorità
Le priorità devono essere decise a livello distrettuale le varie priorità delibera di copertura a livello nazionale
Declinazioni distrettuali sulla base delle esigenze dei distretti ma attenzione la scelte le le scelte delle priorità nei distretti
Non possono essere affidate solo alla magistratura devono coinvolgere minimo gli avvocati ma io lo dico e mi assumo la responsabilità
I rappresentanti di quei territori
Perché la politica giudiziaria e la politica criminale in un determinato territorio deve tenere conto di certe realtà e deve però cioè non può non fare i conti con il tasso di politicità di questa scelta
Dobbiamo dire con molta franchezza
Ecco io credo che in questo modo si possono dare delle risposte sono risposte coerenti non lasciate allo spontaneismo e all'individualismo di questo momento è un tema serio un'ultima considerazione
Per ritornare al discorso della cultura della giurisdizione
L'avvocato Milio ci faceva di
Riferimento al fatto che queste sono formule un po'consumate forse anche vuote io prima non ho avuto il tempo di spiegare e non voglio spiegarvi ovviamente adesso a quest'ora che cosa intendo per cultura della giurisdizione ma vorrei però sollecitare la vostra attenzione su un punto
Che io ritengo significativo
Un pubblico ministero
Che non ha più la stessa formazione degli stessi momenti di formazione col giudice come si comporta come si comporterà nel momento in cui
Deve dirigere la polizia giudiziaria e deve controllare l'operato della polizia giudiziaria
Guardate che il il il controllare ad esempio come la polizia giudiziaria effettuo agli esami testimoniali in sede di sommarie informazioni durante le indagini
è un tema serissimo
Di garanzie
Così come
Appunto le de le determinazioni sulle intercettazioni
Il modo di condurre gli interrogatori delegati dell'indagato anche
Sono temi importantissimi
Io credo che un pubblico ministero agganciato
Alla all'orizzonte
Della magistratura giudicante
Sulla formazione e sul confronto continuo sia una garanzia sotto questo profilo e questo credo sia un discorso molto concreto
Ma ripeto il mio sogno
E quello di avere una formazione permanente
Degli operatori del diritto cioè io non non non limiterei la presenza ai giudici e pubblici ministeri ma la vorrei estendere agli avvocati vorrei dei momenti di formazione significativa e costante anche con loro io credo che anche questo significhi e alleanza istituzionale
Indispensabile per dare delle risposte concrete in materia di giustizia io credo che abbiamo pagato in maniera fortissima la connotazione politica in senso partitico quindi nell'accezione più negativa quando si parla di giustizia abbiamo pagato moltissimo negli ultimi trenta quarant'anni
Il marchio politico di certe battaglie
Qual è la prospettiva alternativa e quella che gli operatori del diritto quello che che li che operano sul campo
Confezioni no delle proposte da offrire alla sensibilità di tutte le forze politiche questo credo sia la prospettiva con la quale ci dobbiamo misurare per portare a casa dei risultati grazie
Grazie grazie davvero al consigliere Morosini grazie al presidente Emilio CIO direi al direttore diaconale che abbiamo va aggiunto insomma risultante resa ci possiamo possiamo conservare questa affermazione del del dottor Morosini che l'alleanza istituzionale tra vari magistrati l'ha fatta
Radio radicale ci aiuta CIA ci conserva diciamo custodisce su sulla Rete queste questo dibattito che mi pare mi pare che possa essere lasciato l'attenzione di molti
Quello stesso
Io debbo dire con che sono particolarmente
Soddisfatto di questo dibattito c'è pochissima gente siamo arrivati molto lunghi però c'è Radio Radicale ci sono le nostre delle Camere andrà sui nostri siti gireranno queste cose
Perché vedete sui temi della giustizia noi dell'opinione abbiamo sempre fatto una battaglia di tipo garantista certe volte questa battaglia di tipo garantista è stata anche una battaglia di contrapposizione netta
Con la magistratura una parte della magistratura
Però siamo sempre stati consapevoli che soltanto la collaborazione può portare alla soluzione di problemi che poi gravano sia su i magistrati sia sugli avvocati e ma gravano soprattutto sui cittadini il fatto che si sia creando un rapporto di questo genere
A mio parere è più che positivo dalla contrapposizione frontale se si passa ha un rapporto dialettico che può prevedere lo scontro poveri prevedere la diversa anzi deve prevedere la diversità perché sarebbe pericoloso se non ci fossero le diversità se si crea un clima di questo genere si parte bene la prossima legislatura parliamoci chiaramente
Nella prossima legislatura si possono giocare
Delle partite molto importanti per rassicurare la migliore giustizia ai cittadini e quindi io per questo
Ringrazio il consigliere Morosini ringrazio il presidente negli UCI e aver partecipato a questo dibattito di aver dato questo contributo che considero estremamente importante grazie
A una cosa ricomincia oggi pomeriggio naturalmente alle quattro perché sugli uffici Iva ce che avete finito no non abbiamo finito c'abbiamo l'ultimo pomeriggio di questa nostra
Festa grazie