1ª Festa nazionale de l'Opinione - La Cultura e il Nuovo Rinascimento

Manca
Azioni debbo chiedere veramente la la maratona una maratona rapida io anzi un cento metri
Perché
Dobbiamo essi ma che voi fate
Quando c'è la cultura non c'è la cultura a me la la visione di di Sylos Labini in questa Pineta dannunziana
Piove sulle tamerici speriamo che non piova sulle tamerici però dico
E allora potremmo cominciare con la pioggia nel Pineto secondo me lo devi fare la non ci attende lascerò gente nel farne un pezzo almeno Chievo Kia almeno un po'di pioggia culturale
Ho Edoardo voi lo conoscete un interprete eccezionale ha fatto un d'Annunzio veramente incredibile
E oltre che esse Autore e quant'altro però debbo dire che il D'Annunzio che ha fatto lui non credo che nessuno ci è riuscito perché è entrato nel personaggio in maniera talmente forte che adesso siccome noi nessuno di noi si ricorda come faceva secondo me D'Annunzio e lunghi capito quando si trucca da d'Annunzio è perfetto
Dai facci un pezzettino di pioggia laici non vuole che deve andare via non so perché la legge o forse contro D'Annunzio lo farò perché faccio soltanto l'incipit
Dedicato a lei signora Necci
Tabacci
Sulle soglie del bosco
Non odo parole che dici umane
Ma Oddo
Parole più nuove
Che parlano Guccione e foglie lontana
Ascolta
Basta non vada Kakà
L'ho fatto per la Necci perché
Non sarà no dovrà arrivarci più avanti emettono Bressa allora faccio una presentazione rapidissima cominciando da Alessandra Necci autrice di libri storici
L'ultimo quello dedicato a Lucrezia Borgia e Beatrice d'Este
E Isabella scusami cioè i edizione l'abbiamo Brent quante novantuno presentato insieme con te cinque volte ogni tanto mi dimentico il nome
Però parla di Rinascimento
E debbo dire che è stato anche lo spunto per introdurre per detto suggerirmi il tema
Di questa nostra festa
La riscoperta dei valori
Del Rinascimento il valore dell'uomo
E poi
La riscoperta anche dei valori libertà tipici
Del risorgimento io sono un liberale
Di legato a quel tipo di cultura e quindi l'idea di poter intrecciare il valore dell'uomo con il valore della libertà
Il valore rinascimentale con quello risorgimentale per crearne le condizioni per la ripresa di questo nostro Paese
Quello che mi ha spinto a motivare questa nostra pressa
Con lo slogan dell'umanesimo liberale pretesa pretesa grande vasto programma di bene generale Igor però nella vita bisogna anche essere un po'visionari
E sognatori allora vi presento che non c'è bisogno presentazione Davide Giacalone scrittore giornalista suo ultimo Rubruk libro dedicato all'Europa Edoardo Sylos Labini ve l'ho già presentato
Alessandra Necci dopo parleremo del suo libro Giancarlo Mazzuca che mio compagno di sventura nel consiglio d'amministrazione della RAI però e anche l'autore di un libro importante su Mussolini e l'Islam
E poi Julie
Che è il primo direttore di tempi vede vi saranno telefonando quelli che dovrebbero arrivare spettare scusate ma
E il sipario pronto
Vedete perché la cultura nel centrodestra voi non va mai
E
Tra elicotteri andiamo avanti noi non c'abbiamo abbiamo bisogno di diaconale
Proprio perché i Gasparri della situazione può battere invece
Un tema che nel centrodestra
Eppur dovrebbe essere portante che abbiamo completamente dimenticato per colpa di chi poi ci rappresenta quando vinciamo le elezioni perché se non si riparte oggi dalla cultura dentro il centrodestra da la nostra identità non andiamo da nessuna parte
Dovrebbe essere un po'questo li incontra perché ci lamentiamo sempre che tutto il sistema culturale italiano in mano alla sinistra quando invece è colpa nostra quando andiamo a governare
Quindi sempre se Alessandra me lo permette
Tutto sta che va cioè il microfono
è vero ma
Tutto sta che il Governo è vero però noi abbiamo avuto un'opportunità importante negli ultimi vent'anni l'abbiamo sprecato invece da dovremmo dovremmo ricominciare
Proprio dalla cultura e dall'identità
Perché oggi lo si può più parlare di potere secondo me della delle élite di sinistra nel campo culturale qui stiamo parlando di una lite globali sta ci dobbiamo difendere la nostra identità e la nostra cultura provano a da una globalizzazione delle menti
Se noi non puntiamo sulla nostra sulle nostre tradizioni sulle nostre radici culturali specialmente in Italia secondo me non andiamo da nessuna parte
Per questo sto cercando con una rete che si chiama Culture Identità di aggregare associazioni culturali televisioni operatori e artisti intellettuali
Che
Generalmente sono isolati nel nostro nella nostra area
Doveva che vertere Gasparri
Va bene saluta ce lo saluta c'è saluta ce l'ho tanto
In Francia il referto
Però sapere se c'era l'Arca di Noè in buone altare della Gasparri però sapere se c'è una una via di salvezza
Ecco
Secondo me invece è un problema serio questo cioè riuscire ad aggregare chi nel nostro nella nostra aria fa cultura fa spettacolo
Cosa non sa che non si è mai fatta cosa che non si è mai fatta
Un motivo ci sarà il quale
Alessandra qual è questo motivo
Tonfo l'altro microfono funziona dico una sola cosa ma veloce se non Sylos Labini Palmi buona mi prende in giro che sono troppo io ho fatto questo libro che come Arturo sa bene che l'ha presentato mille volte non è solo sul Lucrezia Isabella che sono un pretesto narrativo mai sull'Italia del Rinascimento
Su e facendo l'Italia di Rinascimento capito una cosa che in realtà molti sanno e cioè che dall'Italia del Rinascimento si capisce perfettamente l'Italia di oggi ma soprattutto il perché
L'Italia di oggi a delle gravi problematiche in effetti il discorso dei sindaci poco fa
Era uno specchio perfetto nell'Italia del Rinascimento non c'è solo la bellezza delle corti o di Botticelli Leonardo Raffaello e tutti quelli che potrei citare non cito riconoscete come me
Nell'Italia del Rinascimento c'è soprattutto la vittoria del particulare di cui parla Guicciardini sull'interesse generale è un'Italia molto appetibile perché è un'Italia ricca con delle corti meravigliose molte ricchezze ma è al tempo stesso un'Italia molto vulnerabile
Voi sapete come mi che le guerre d'Italia che Machiavelli definisce orrende cominciano alla fine del Quattrocento e chi è che chiama i francesi in Italia li chiama Ludovico il Moro
Sforza di Milano perché voleva prendere il posto di suo nipote quindi alla domanda di Sylos Labini perché ma per una ragione molto semplice anzi no molto complessa purtroppo che è rimasta identica in tutti questi secoli perché ha sempre vinto il particulare sull'interesse generale
Dico ancora proprio una battuta perché poi lascio la parola a tutti gli altri miei relatori Italia rinascimentale data cerniera mille quattrocentonovantadue
Muore Lorenzo il Magnifico finisce l'ultimo tentativo anche se molto effimero di un'Italia con degli equilibri di potere
Alessandro Borgia padre della mia amica Lucrezia sale al Soglio pontificio ed è un papà molto migliore di quanto molti pensino chiusa parentesi
Terza cosa c'è come sapete bene la scoperta dell'America quindi gli orizzonti e soprattutto l'asse geopolitico lentamente si va spostando dal Mediterraneo all'oceano è uno spostamento irreversibile
Le ricchezze salgono verso il Nord Europa i banchieri che leggeranno Carlo quinto imperatore sono in fuga era perché con loro denaro Carlo quinto si può materialmente il titolo l'imperatore in quel caso non era ereditario
Può arrivare a fare l'imperatore quindi e proprio chiudo voi conoscete tutti quanto me Machiavelli e Guicciardini e le pagine drammatica ma certamente molto esatte
Oggi noi abbiamo assistito in venticinque anni ha una svendita del sistema Paese
Che non appare un po'
Ma la svendita del sistema Paese era già cominciata nel Rinascimento l'Italia dalla fine del Quattrocento è la terra in cui la Francia la Spagna e l'impero
Si combattono per poi prendere le spoglie di quello che restava appunto del sistema Paese il Mare Nostrum ma sarà rimane nostrum ci facciamo molto poco
Perché non è più il centro dei traffici dei commerci e del potere
Ma soprattutto l'Italia rimarrà voi pensate con la pace di Cateau-Cambrésis mille metà mille cinquecento si sancisce il dominio spagnolo sulla penisola al nord e assurdo al centro c'è il papato
Fino al PRA di quasi al Risorgimento l'Italia rimarrà questa cioè la terra di invasioni o di domini stranieri allora c'è un paradosso di un Paese meraviglioso le corti gli artisti tutto quello che noi sappia la letteratura tutte le cose che noi sappiamo e l'assoluta assenza di Progetto Paese quando Sylos Labini giù parlava giustamente di cultura ma la cultura è un'infrastruttura noi veniamo da una cultura liberale repubblicana nel mio caso le infrastrutture non sono solo l'alta velocità o le strade le infrastrutture sono materiali ma sono anche immateriali la cultura come l'università come gli ospedali sono infrastrutture la cultura l'infrastruttura materiale
Allora se noi noi lanciamo un progetto infrastrutturale globale che sia quello materiale come le strade di cui parlavano i sindaci e immateriale come la cultura di cui parlavi tu
Noi rimarremo sempre dove siamo in una transizione che non arriva mai dall'altra parte della sponda grazie
Volevo chiedere allora sulla scia delle considerazioni
La signora Necci professoressa Necci
C'è una cosa interessante che in realtà le due posizioni che abbiamo appena ascoltato solo perfettamente speculare complementari
Cioè
Il discorso che ho ascoltato finora è un discorso in cui si dice che l'Italia del Rinascimento eviterà degli egoismi del particolare una terra di conquista politica si è parlato di politica e di affari
Ed è vero questo è stato l'Italia lo è stata dalla grosso modo dalla caduta
Dell'Impero romano cosiddetta perché poi la storia nota modo un pochino più complicato però però per tornare al discorso della cultura in quegli anni la cultura come elemento unificante di l'Italia era molto molto molto più avanti della politica
Assistiamo dalla metà del Quattrocento in poi alla nascita di una responsabili che all'iter Arun c'è una cosa una repubblica delle lettere che comincia prima silenziosamente poi in modo sempre più fiorente
A unificare l'Italia sotto il segno dell'umanismo e che è il terreno di cultura di quella fantastica fioritura che sarà il Rinascimento
Faccio qualche piccola citazione
Voi pensate che nel Quattrocento arriva in Italia il caldo il cardinal Bessarione che viene e chi era sostanzialmente una figura di transizione da Costantinopoli Alitalia che al Concilio di Ferrara lui già iniziato ai misteri
E lei Nicci da Giorgio misto bretone
Contribuisce alla nascita Firenze della dell'Accademia
Che sarà a diciamo il fiore all'occhiello dei medici contemporaneamente a Roma
E non soltanto in ambito cattolico nasce l'Accademia Romana di Pomponio Leto Pomponio Leto per capirci al maestro di quello che sarebbe diventato il precettore di Isabella d'Este c'è Mario qui con la di Alvito io speravo di vedere il i nomi come Cioce con il quale ho parlato qualche settimana fa ad Alvito peraltro nell'ambito della della festa che organizza ogni estate proprio di Mario e qui conosce una figura che all'interno dell'umanesimo sociale molto importante non c'è soltanto lui
Cioè che cosa succede succede che all'improvviso l'Italia si unifica proprio perché nelle corti così divise
Nasce una specie di definì la società segreta è sbagliato perché dà un'idea un pollo Oscar ma nasce che cosa nasce un fermento culturale unificante si capisce ci si parla ce ne hanno di fuochi nella notte
I fuochi di cultura che è possibile intanto unificare l'Italia attraverso il ritorno alle origini alle radici Pomponio Leto a Roma
Dà vita alla topografia cioè quando gli studenti universitari vanno a studiare la topografia di Roma degli altri siti archeologici lo devono a Pomponio Leto cioè un signore che a un certo punto comincia a scavare a conoscere a disegnare ritrovare gli antichi monumenti e a creare un ambiente un ambiente culturale che si farà politico avrà un progetto politico addirittura per portare al Soglio pontificio best rione e addirittura grazie a un altro immenso personaggio Filippo Bonaccorsi da San Gimignano detto Callimaco esperiente c'è una vita pazzesca
Che non mi sarà contare perché
Vi poi piove
E e che ha fatto
Ecco
Gallimard esperiente ha avuto una vita fantastica ed era uno dei più grandi conoscitore di antichità classiche cioè uno che con Pomponio Leto pensa di rovesciare papa Paolo secondo vengono tutti arrestati poi portati porta da Castel Sant'Angelo lui scappa e alla fine se la Polonia sì la Polonia ha conosciuto il Rinascimento lo deve a questo signore che finisce alla Corte degli Jagelloni e dà vita all'umanesimo polacco se Mattia Corvino in Ungheria ha potuto dar vita ha una grande esperienza regnanti e sognante e cultura Rizzante lo deve a questo signore Sella l'Inghilterra elisabettiana L'Italia del Seicento siamo già oltre
Il Rinascimento ha potuto avere quella grande scuola di alchimia
Rappresentata da John di lo deve a un signore che veniva per l'appunto da San Gimignano dall'Etruria
E e che ha lasciato nella corte di via degli Jagelloni alcuni specchi carbonchio che John di poi è andato a studiare lì nasce il mito dell'alchimia l'intero Della Corte disabile Tiana
Che cosa voglio dire voglio dire che a un certo punto questi signori da Roma da Napoli col puntano il panno Romita
Danno vita a tutta una serie di accademie in Italia che attraverso lo studio delle tradizioni popolari dell'archeologia della topografia dei miti e della lingua latina espressa attraverso la lingua volgare unificano l'Italia
E danno vita a quel fermento culturale che poi il Risorgimento avrebbe avrebbe riavvicinato
Perché le grandi unificazioni si fanno sempre e soltanto all'insegna di uno sguardo verso il passato che viene sublimato attraverso una forza unificatrice nuova
Così come il Rinascimento esploso attraverso lo sguardo verso il passato così Risorgimento è stato fatto sotto il mito di Roma sotto il mito della riunificazione delle genti italiche
Col che voglio dire che e la cultura infrastruttura un mito perenne
Che spesso viaggia molto più avanti di quella che è la consapevolezza politica diffusa
Bene allora io però su quest'argomento volevo sentire Davide Giacalone
Filippo Bonaccorsi detto Callimaco esperiente ha tentato anche di vendere un'isola al sultano ha fatto delle grandi cosa
Colore di questo fermento ma parte quello secondo me nel tempo secondo me non piove
Anche per i anche le numerose sommesse paura un tassa cultura secondo me si tengono alla lontana e quindi se continuiamo così riusciamo a guadagnare tranquillamente all'ora di cena senza senza bagnarsi no io non lo vedo tutto questo fermento paurosa non non non avendo la la la il lignaggio culturale
Gli altri mi mantengo più terra terra
è terra-terra vedo il più clamoroso fallimento politico
E in particolare il più clamoroso fallimento politico del centrodestra e del mondo liberale che in qualche modo dovrebbe trovare che qual è è il seguente l'Italia caratura evoca all'Italia rinascimentale pochi dell'impeto risorgimentale quell'Italia c'è ancora l'Italia degli opifici l'Italia del fare l Italia del non aver paura del mondo
L'Italia che non se mette paura della globalizzazione Massa cavalcarla perché è un grandioso fenomeno positivo che ha sottratto centinaia di milioni di persone alla fame quell'Italia lì va benissimo
Le nostre esportazioni non sono mai andate così bene come adesso il con il che va in archivio tutte le punta né ateo sull'Euro sulla rovina che ci deriva dal cane tutte fesserie non sono mai andate così bene come adesso
Solo che quell'Italia lì e totalmente priva di rappresentanza
Non ha rappresentanza politica siamo qui per cui esatto ciò che è una è un'Italia totalmente orfana dell'Iran da chi è il tuo punto di riferimento che è la tua espressione in coda nulla rimane una forma d'Italia un po'anarchica spera di non avrei li punti devo dirti di non dare troppo nell'occhio a questo è il grande fallimento del centrodestra in generale della politica nel non aver saputo rappresentare e non rappresentando questa Italia perde
Le occasioni di far valere la crescita di questo Paese che naturalmente l'Italia ci mancherebbe altro una crescita anche culturale
Ma cosa vuoi farà crescere la consapevolezza culturale in un Paese in cui
I nostri ragazzi & sono scuola ed ai test Pisa risultano tra i più svegli in circolazione nel nostro Meridione tra i più svegli in Italia più svegli più ricettivi più capaci più
Più smart
E ne escono come i meno capaci di leggere e comprendere
O di fare due conti senza sbagliare le audizioni cioè quando la scuola riesce a fare questo straordinario miracolo negativo
E i governi che si succedono
Sono si orgogli escono dal dire ne ho assunti altri cento mila senza concorso di semi analfabeti poi fra loro ci saranno anche le bravissime persone come ci sono tanti bravi insegnanti in Italia
Ma li ho messi dentro altri cento mila quindi ho alzato la spesa per la cultura no mai alzato la spesa per la cultura è assunto a trecento mila persone che non faranno nulla per la cultura di questo Paese questo è il dramma reale è oggi
C'è una pagina sul Messaggero
Che racconta che pare che ci sia la la la direttiva ministeriale che a scuola visto che cominciano la settimana prossima quest'anno il carico dei libri non potrà essere superiore a dieci chili
Ora dieci costo che noi andavamo a scuola con il laccio
E la bicicletta
E i ragazzini esso con la casa oggi come i i gli astronauti i due mila uno Odissea nello spazio c'erano dei vi degli zaini quadrati di dimensioni enormi sono praticamente dei fanta cicli della prima guerra mondiale
Colmi di carta
Che con la cultura non ha nulla a che vedere
Che è un cedimento dell'amministrazione pubblica alla lobby degli stampatori ma manco degli editori Olea dalla lobby degli stampato
E che è solo una tassa ulteriore sulla partecipazione a scuola messa sulle famiglie
In un'era in cui tutti sono digitalizzati non c'è un solo ragazzo che Bagnasco ragazza che vada a scuola che non sia digitalizzato dove tu introduci la nuova discriminazione culturale che se sei povero culturalmente ci farà i solo tempo ebbe e Facebook mentre se sei più sveglio a più diciamo così ma pronto a cogliere l'occasione della cultura potrai crescere maggiormente perché il digitale offre queste cose noi per fare innamorare i ragazzi che hanno tutti il tablet e telefonini in mano i libri gli ha molliamo quelli totalmente inutili
Che servono solo per far crescere la lobby degli stampatori quest'anno non più di dieci chili a botta dentro lo zaino ecco questo è il quadro dell'Italia miserabile mise Olanda dove l Italia che ha cultura che sa fare non viene rappresentata avremo certamente mille pagine
Della nostra storia da studiare
Ma se dessimo forse qualche maggiore attenzione a questo nostro presenze presente c'è di che incalza anzi in qualche modo anche ribellarsi
Grazie Davide allora Giancarlo Mazzuca due scritto un libro su una questione che può essere su di che di stretta attualità cioè l'Islam
Ma hai scritto l'hai visto nella chiave storica del fatto che il nostro Paese un rapporto con l'Islam già ce l'ha avuto
E ce l'ha avuto nel periodo fascista Ceraudo attraverso
La la le iniziative di Benito Mussolini che cercare di utilizzare l'Islam
Non tanto per secondo me vicina Anzio di Rio ideologica ma per in funzione anti inglese
Nel bacino del Mediterraneo però il tuo libro anticipa anticipa il rapporto che in futuro Italia dovrà avere comunque con l'Islam senza Mussolini
Chiaro ma in maniera diversa bene gli affetti
Volevo dire io farò un discorso se già con l'ha fatto un discorso terra terra io faccio un discorso sott'acqua quindi scusate né in anticipo sott'acqua speriamo di no fallo sonoro piove quindi varando il coso molto sott'acqua
Spero di Fabretto quindi è ritroso attaccano ha detto questo hai detto bene Arturo tumulare anche presentate il mio libro
è un libro diciamo così pur parlando del fascismo e del Ventennio libro di stretta attualità perché Aci abbiamo sentito prima tre sindaci raccontare la ecco giochi davanti uno che appena cento sindaco mi ha guardato
Hanno chiaramente denunciato i problemi e le magagne che vengono fuori in questo paese terremotato idem dove le emergenze si susseguono
E sono assolutamente si moltiplicano non c'è soltanto un'emergenza terremoti purtroppo abbiamo oggi un emergenza immigrazione l'emergenza dei rapporti con il mondo musulmano che arriva a livello veramente dire
Di un'allerta alla trecentosessanta gradi
Ecco come riuscire a cercare di recuperare una certo feeling con il mondo dell'Islam io appunto mi sono rifatto
Io ho guardato alla storia dal punto di vista di giornalista storico
Dei tempi del ventennio quando appunto Mussolini riuscì a creare un rapporto molto stretto con il mondo musulmano perché si crea questo rapporto fu un rapporto come dicevi te assolutamente politico e strategico nel senso che Re fascisti italiani che erano stati erano reduci dalla vittoria mutilata della prima guerra mondiale
E si trovano quindi in posizione assolutamente antitetica nei confronti di Francia ed Inghilterra posizione deve fascisti anche i Paesi musulmani che rivendica una maggiore autonomia rispetto a Londra Parigi e chiaro che tra questi Paesi fra lei mondo musulmano
Evitare si creò un rapporto molto stretto che non dò soltanto con l'impresa della Libia e con la spalla con l'atleta Spada dell'ISMA conosce consegnata Mussolini esattamente ottant'anni fa nel mille novecentotrentasette ma andò avanti anche con altre iniziative anche economiche
Perché lo Yemen molto il popolo che lo sanno diventa praticamente un protettorato italiano
E questo rapporto fu molto molto forte dal punto di vista commerciale militare ma fu anche un rapporto di stretta collisione diciamo così informativa addirittura nel mille novecentotrentadue Mussolini creò Radio Bari in cui ogni ogni giorno veniva trasmessa una trasmissione in lingua araba
E penso non so quanti
E allora quanti penne Paesi musulmani canterà il ci fosse ma comunque veniva trasmesso ogni giorno la trasmissione in lingua araba proprio per cercare di accattivarsi le simpatie dei Paesi musulmani ecco questo rapporto pur essendo poi criticato molto debbo dire fu uno degli aspetti interessanti del del Ventennio
Anche perché all'inizio questo rapporto di di sinergia fra mondo musulmano e il mondo
Cattolico italiano non era in chiave anti ebrea soltanto dal trentaquattro in poi ci fu anche una matrice anti ebrea che si consolidò quando Mussolini si alleò con Hitler mille novecento
Trentotto che vi fu un'alleanza molto commerciale e e quindi fu anche positiva tant'è vero che caduto il fascismo
Finito il finito lei era del ventenne mussoliniana
Anche nel dopoguerra un presidente dell'ENI come Enrico Mattei già partigiano e già acerrimo nemico quindi il fascismo porta avanti in via per le vie del petrolio una politica assolutamente favorevole nei confronti del mondo musulmano
E anche Matei come poco dopo molti anni prima Balbo morì in un incidente Rio molto molto sosta sospetto devo ancora molto incerto
Questo in politica è stata portata avanti anche poi da Presidenti del Consiglio democristiani come Andreotti e Moro
Portata avanti da Craxi e alla fine anche da Berlusconi con l'alleanza purtroppo è finita male con Gheddafi ecco io mi chiedo alla fine di questo libro sella più c'è la possibilità di capì che reale questo rapporto non so se è veramente si possa ricreare una feeling un ponte fra l'Italia
E il mondo musulmano certo è che le emergenze tale per cui Olmo e ci muoviamo in qualche modo per cercare delle sinergie papà non papà oppure veramente la situazione rischia veramente di diventare assolutamente tragica
Grazie io vi debbo dire perché ho voluto che partecipassero cui essi nostri amici a questo dibattito innanzitutto e son tutti quanti amici miei personali
Io privilegio sempre l'amicizia personale qualsiasi valutazione
Poi onestamente Hannover degli amici e perché non non è la mafia se noi siamo siamo amici soltanto senza senza l'apporto idrico Silen contestarmi è mia moglie per cui giustamente Costes se quando mai una moglie nove contestatrice la mia poi in particolare di me stesso va bene
Però
Siccome ci unisce ovviamente l'amicizia non si fonda mai su Church ha sempre qualche cosa
In Comune non ho il minimo comune multiplo per moglie questa cultura di tipo liberale libertario
In qualche caso anche di Bertino
Anche se poi è meglio non dirlo ma insomma
Abbiamo questa comune matrice
Stai zitta tu
Ma no la moglie non s'arrabbia perché mi ha dato lei mi ha dato la mi ha dato la deroga
Stasera
Scherziamo ovviamente
Io credo che partire da questa comune matrice sia mi rivolgo soprattutto Edoardo perché con lui abbiamo fatto una riflessione sulla necessità ma anche con
Con Alessandra sulla necessità di sfruttare queste individualità per dimostrare che esiste un tipo di cultura che non che che è diversa da quella che c'ha avuto l'egemonia per tanti anni
Che è in grado di reggere tranquillamente il confronto ma che a mio parere a una superiorità che non è soltanto intellettuale ma anche morale
Decisamente
Elevata
Noi però abbiamo avuto dei complessi di inferiorità
Allora Edoardo lo dobbiamo superarlo questo complessi questo complesso di inferiorità lo dobbiamo superare i confronti una cultura quella dell'egemonia gramsciana passata che ormai frantumata ma lo dobbiamo superare anche nei confronti della cultura politicamente corretta o della cultura degli irresponsabili
Che non esiste
Che non c'è che non ha nessuna base
Allora noi ci dobbiamo organizzare
E questo incontro qui alla Versiliana e anche vuole anche essere uno stimolo per organizzare questo tipo di cultura non in termini gramsciani perché ognuno di noi voi manterrà la sua individualità i suoi percorsi le sue idee i suoi progetti però dobbiamo essere consapevoli che ognuno di noi fanno parte di una forza che deve essere esercitata
Senza subordinazione mi
O senza
Complessi di inferiorità
Vi chiedo a tutti i guanti di dirmi rapidamente se siete d'accordo hanno ma scrivo punta assolutamente però per fare questo purtroppo bisogna metterci la faccia Arturo è vero che ognuno di noi di a una preparazione una cultura liberale però o bisogna anche a un certo punto strutturarci perché se no le nostre energie poi rimangono sempre energie un po'isolate la forma mentis dell'uomo di diciamo di di di destra è sempre molto individualista e e questo può essere un problema perché in questo momento in cui siamo nella buca dell'UEPE dove tutte le notizie sono frammentato invece c'è bisogno di creare una Rete nuova e noi dobbiamo per forza mettere a sistema dobbiamo fare dobbiamo mettere a sistema per questo io prima ho lanciato la provocazione verso i nostri amministratori quando vinciamo le elezioni nell'aria non può succedere che a Genova vince le elezioni il centrodestra dopo settant'anni e chiamano a Palazzo Ducale Luca Bizzarri
Non ci sono intellettuali o artisti di diaria di centrodestra chiamare non è possibile che i sindaci che Bin collezioni del centrodestra chiamano i soliti artisti di sinistra e mettono le direzioni dei teatri sempre i soliti perché hanno un complesso di inferiorità
Siccome ci sono come vede degli artisti che non sono schierati poi noi io io sono anche un produttore teatrale nenie nelle mie produzioni mica faccio lavorare solo gente di destra anzi al contrario tutti i miei collaboratori sono quasi tutti di sinistra
Ma è molto difficile che io venga chiamato da un sindaco di sinistra o da un produttore di sinistra e questo succede per tutti gli artisti per tutto il mondo intellettuale volevo sapere anche RAI
Che si schierano invece dall'altra parte quindi sa hanno e cominciare a fare sistema perché non siamo cretine non ci manca niente ma specialmente a voi amministratori e lo dico perché Nicola Alemanno
Il sindaco di Norcia è l'unico sindaco che mi ha scritto una mail tre anni fa dicendomi ti va di venire a a a dirigere il Teatro di Norcia
Io sono non lo conoscevo su ho avuto l'onore di dirigere che lo dirigo ancora purtroppo anche sette rodato il Teatro Civico di Norcia ma dovrebbero fare così tanti altri sindaci dovrebbero fare così anche i nostri o il nostro caso mai se succede futuro premier
Che amari un gruppo di intellettuali di operatori culturali a occuparsi di cultura non gente che pensa soltanto alle ballerine
è
Alessandra
Grazie
Ma io prima avevo parlato di una transizione che non porta da nessuna parte quand'ero bambina piccola negli anni settanta la mia la famiglia repubblicana lo sapete quindi c'era molto con la Malfa e poi successivamente molto Giovanni Spadolini e si parlava lo slogan aveva addirittura coniato a mio papà si parlava dell'altra Italia ve lo ricorderete era il motto dei repubblicani di quegli anni
Non è rimasto niente perché quell'Italia
La ha perso cioè guardiamo le cose in faccia l'Italia qui tutti noi ripeto io mi metto del gruppo ma insomma ha perso
Perché ha vinto quello che dicevamo prima cioè il particulare sull'interesse generale io cito sempre un dato la Francia dal mille settecentottantanove al mille ottocentoquindici lo sapete come lo so io
Ha fatto la rivoluzione il terrore il contro il Direttorio il consolato l'intero e due restaurazione perché sono due delle statuizioni
Noi dal mille novecento novantadue cioè dalla fine della sua diciamo Prima Repubblica che poi ci sarebbe molto da dire anche solo sulle etichette ma non è il contesto
Ad oggi non abbiamo fatto nulla cioè noi anni due o tre anni fa facemmo un convegno sul tema del Paese bloccato
Allora come è possibile che un Paese che ha le risorse individuali dell'Italia prima i sindaci dicevano dobbiamo far fronte da soli è un Paese che non fa mai sistema perché perché il paese non c'è vi racconto solo un ultimo aneddoto a chiusura
E poi lascio subito la parola tanti anni fallo racconta in un libro
Mio papà negli anni Ottanta andò a trovare Enrico Cuccia che all'epoca lo sapete bene era uno dei dominus del sistema forse il più importante perché il sistema economico gioca in modo rilevante anche su quello politico
Quando gli raccontò il progetto di una chimica italiana
Non pubblica e non privata Cuccia gli rispose lui lo scrive in un libro
Che lui non capiva di che Paese parlasse a mio padre cioè il Paese lo Stato non ce non c'erano e parliamo degli anni Ottanta cioè un sistema molto migliore di quello di oggi per tanti aspetti non c'era lo Stato la cosa che contava era chiudere le operazioni e ognuno poi portava a casa il proprio risultato di potere di soldi quello allora voi vi rendete conto una cosa del genere detta all'inizio degli anni ottanta io oggi cosa dovremmo dire
Cioè lo Stato c'è molto di meno che trent'anni fa questo mi pare palese quindi per rispondere alla domanda di Arturo sicuramente sì
Noi dobbiamo fare un'infrastruttura comune invece di far vincere l'individualità però c'è un fatto l'ha detto benissimo Sylos Labini non è che vincono i migliori in questa partita cioè non è che poi una vittoria del centrodestra porta necessariamente le persone che hanno un background sostanzioso l'Italia resta quella degli interessi clientelari Machiavelli lo raccontava è un sistema fatto ad anelli cioè sono tutte maglie una legata all'altra
Allora noi possiamo solo tentare di giocare da outsider per scardinare questo sistema
Bene Alessandro giudizi prego
Allora buttiamola un po'in politica io dico che un allineamento di pianeti come quello che essi preannuncia salvo salvo contraddizioni clamorose difficilmente tornerà e dico che c'è una lezione da trarre
E cioè che tutti gli errori che hanno condizionato le precedenti acerbe direi esperienze di governo del centrodestra possono non ripetersi proprio perché ne abbiamo visti soppesati i patiti inquadrati Benes storicizzati in libri in chiacchiere in tutto
Questa volta e centrodestra se vince
Vince più per demeriti altrui che per meriti propri secondo me cioè per far
E questa è un'occasione irripetibile rispetto alla quale io temo temo che ci sia dell'impreparazione ancora da parte del ceto politico un ceto politico che buona parte se rinnovato non è vero che si è rimasto lo steso a parte il grande costruttore federatore del centrodestra che può piacere o no ma insomma sempre lui resta cioè Silvio Berlusconi
Anche se ineleggibile eccetera eccetera eccetera cioè quell'esperienza è un esperienza che chiamiamo il ventennio berlusconiano anche se sappiamo bene che Berlusconi non ha governato per vent'anni di seguito
Ma comunque ha dato un tono a a un'epoca che abbiamo chiamato che Belgrado del bipolarismo e che ancora oggi in una certa misura sopravvive sia pure in regime di restaurazione proporzionalista di grande confusione diciamo così
Berlusconi il tentativo lo fece
E molti di voi lo ricorderanno però fu tentativo di un esordiente cioè quando si mise come fiori al fiori all'occhiello
La i famosi professori fu lui a portarci Lucio Colletti io conosco perché ero amico del foglio io ho lavorato per tanti anni al Foglio di Ferrara e lo conoscevo già da studente universitario
Melograni e Rebuffa Marcello Pera ognuno poi ha preso la sua strada però quel tentativo ci fu e tra l'altro fu nel novantasei vedi quando centrodestra perse
Forse se oggi siamo qui un po'un po'lo dobbiamo anche al fatto che si tentò una seminagione nacquero molte riviste altri furono ore suscitate potenziato dice un'ondata culturale ci fu allora non fu utilizzata nel modo migliore si non Tonsi cavalcò l'onda di una di un di una visione politica ma insomma
Diciamolo anche francamente i leader politici forse non erano all'altezza della sfida penso alla destra io vengo da una destra tradizionalista e quindi conosco bene tutti i limiti di quel mondo che paraffine ad ho dato un po'un po'contro un po'per conto suo un po'se disintegrato politicamente ma anche culturalmente aveva dei grossi numeri è a proposito di Gramsci di c'è tutto un affluente che viene dalla nuova destra gran Cheese modi d'essere esistito ci sono state e ci sono ancora delle figure intellettuali di primo piano d'Benoit in Francia Marco Tarchi in Italia lo stesso Veneziani ha tangenzialmente tangenzialmente
Attraversato quell'epoca però voi veneziane è stato messo nel così l'amministrazione darà invece di affidarsi a direttore di un giornale per esempio c'è questo secondo me è stato un errore perché non è stato messo in condizione
No la mia idea è che la persona che la destra avversario a sinistra sarebbero non dico meglio impiegate perché vogliono sa dove vuole dove crede di voler stare però la logica la logica vorrebbe che stesse in una piazza forte editoriale potentissima creare egemonia culturale a dare come dicevo prima un tono culturale al decisore politico
Buona questa cosa
Potrebbe tornare possibile in una situazione in cui si parlava di globalizzazione è stata la malintesa idea progressista tout-court della globalizzazione a implodere su se stessa implodere sulla schiena di una sinistra immaginaria che non ha saputo dare risposte ai problemi della globalizzazione
C'è in questo momento scusate l'espressione la narrazione di centrodestra è vincente perché la storia lo sta dimostrando e perché diciamo così gli artefici della globalizzazione all'italiana ed europea o all'occidentale
E di una sinistra ideologica di una sinistra elitaria della sinistra settaria il cui suprematismo antropologico ha spesso escluso la destra salvo poi non dare risposte culturali durevole politicamente efficace
Minoritario in Italia
Però però questo non significa soltanto che i politici
Devono comprendere questa grande possibilità significa che anche anche i soggetti culturali che si candidano
A farsi strumenti veicoli di una nuova egemonia di pensiero e devono devono tenersi pronti devono federarsi come diceva Sylos Labini
Devono come dire rendere l'offerta credibile
E alla fine quando le persone sono credibili l'offerta è credibile le idee ci sono naturalmente ma alla fine sono gli esempi che valgono più delle idee grazie
Grazie Davide
Ce l'hai non c'è al microfono
Franco traduttori
La
Noi commetteremmo un errore se non se non partissimo dalla consapevolezza che non il mondo culturale del quale siamo figli
Ma immondi culturale dei quali siano figli sono mondi di minoranza è una storia di questo Paese perché se non sanno se non partiamo da questa consapevolezza rischiamo di ombre di impiegarci Rasori
Sono mondi di minoranza perché questo è un Paese che al contrario dalla Francia e che prima ricordare prima veniva ricordata questo è un Paese che ha costruito la sua storia
Le berline solo idee sui passaggi fondamentali ha costruito sulla storia su alcune menzogne
Bisogna anche raccontate a fin di bene mettiamola così no il Risorgimento era l'Italia
Italia era cattolica tutta ma al tempo stesso era tutta per l'unità e risorgimentale codice penserebbe perché Roma è arrivata dopo perché in realtà il Papa era contrarranno diceva nella lasciamo perdere questo aspetto
L'Italia è stata fascista e poi si è liberata e ha vinto la Seconda guerra mondiale troppa precisione l'ha persa
Nel senso che sarà l movimento dei piedi resistenza era un movimento di minoranza perché se non lo se non una precisa potuti vedere Maria americani per risolvere il problema
Poiché verde ce la siamo inventati tante di cose di questo tipo può il novantadue novantaquattro ci siamo inventati la rivoluzione disegnano l'ultima giravolta di Di Pietro
Perché anche quella i significativa è cioè la dimostrazione che non bisogna necessariamente conoscere l'italiano per riuscire a navigare tutte le contraddizioni di questo Paese si può essere al tempo stesso analfabeti
E di grande successo come appunto per la dottor Di Pietro
Non ci siccome si è costruito su tutte queste serie questa collana di di bugie di menzogne ripeto anche raccontate costruite
Tra virgolette a fin di bene
I nostri mondi che sono mondi diversi non potevano starci un padano Sarcina anche volendo nel senso che non non c'è la natura non lo dal non siamo dotati alla nascita di questa capacità e quindi questo comporta una certa fatica però sa di fatto e concludo che in realtà l'Italia che poi si industrializzata si arricchisce notevolmente Seeley schizzano i consumi
Doveva essere sarebbe dovuta essere l'Italia ideale dei nostri mondi insomma qualche modo già valore era era è frutto anche del del lavoro che abbiamo fatto
Ma non ne abbiamo colto i risultati che abbiamo colto i risultati perché perché la rappresentanza politica in realtà non è mai stata dei nostri mondi sempre sanno di qualcuno che se presa quella rappresentanza una volta appresa quella rappresentanza
Ha sempre cercato al
Anche nelle indicazioni nelle nomine nel nel nel nella costruzione della cultura e del consenso cosa la legittimazione dagli altri lei in fondo
Grande parte del mondo del centro destra di governo Aoun in video della prestazione nei confronti dei comunisti
Vorrebbero essere come loro vorrebbero poter dire o un'egemonia culturale pure io
Però siccome si rendono conto che il congiuntivo prendo una volta su due e allora cosa fa non nominano uno uno e che dall'altra parte che diventa amico mio perché l'ho nominato e questo è il difetto molti portale del centrodestra però c'è un altro difetto
Che è nostro tutto nostro e cioè che il nostro nostro diciamo un po'stucchevole ed esagerato l'individualismo il non sapere fare squadra
Il non so spieghi le essere pronti a dialogare con lei deve più distanti se non antitetiche ma non essere disposti a parlare con quello che ti sta accanto che la pensa diversamente da te su qualche cosa basco in buona sostanza
Questo è il il difetto del mondo della cultura liberaldemocratica e Arturo diagonale
E uno dei pochissimi uso il plurale i pochissimi perché mi sento esageratamente ottimista quest'oggi ma insomma potrei dire di no forse l'unico che di questo mondo non era stato non è stato contagiato da questo morbo mortale che la ragione per la quale gli sono eternamente amico
Giancarlo grazie grazie gente
Ma posso aggiungere visto che c'è su una conclusione delle conclusioni poche poche parole volevo dire che giusto fa squadra è assolutamente indispensabile tra squadre e devo ringraziare tertulia per aver fatto squadra stasera il fatto delle coalizzato questa all'ultimo momento so che le fattorie palmetta in quattro e quattr'otto questa kermesse dell'opinione qui ad alla Versiliana
è la dimostrazione di una squadra di voler comma giocare una squadra assieme e quindi è molto importante mi è piaciuto molto l'intervento di Alessandra quando va sosteniamo il fatto che in particolare ha sempre prevalso ha ragione di particolare è sempre stato un difetto dico italiani
Oggi più che ieri dobbiamo far squadra anche perché come diceva Alessandra vent'anni fa c'erano personaggi come Cuccia Necci che avevano un valore anche dal punto di vista economico importantissimo oggi che già abbiamo
Che abbiamo siamo una situazione assolutamente azzerata editato ditta squadre l'unico modo per riveste ritrovarci assieme e cercare di combattere un modo migliore
Devo anche dire chi è vero consiglio d'amministrazione RAI non è un ruolo assolutamente di seria e un ruolo di serie B ma al di là di queste nel nostro piccolo Arturo e io abbiamo fatto squadra perché in questi tre anni abbiamo combattuto pur da posizioni di minoranza per dare la possibilità non ci siamo riusciti però c'abbiamo tentato abbiamo tentato varie volte ridare un po'di pluralismo alla RAI abbiamo combattuto abbiamo fatto una battaglia e anche non è finita
E anche quelle in questo abbiamo fatto squadre prime un po'anticipato il poi la letti morti fra di queste serate a fare squadra mi però abbiamo fatte in due ma l'abbiamo fatta bene allora io ringrazio tutti i guanti i miei amici
E vi preannuncio che tra cinque minuti cominciamo
L'intervista al presidente della Lazio Claudio Lotito Solazzo citiamo tutti sulla Lazio ci inchiniamo soprattutto perché scelti quasi tutti ma comunque io
Io credo che e il presidente Lotito sia un personaggio che meriti di essere ascoltato perché rappresenta una novità
è un'anomalia nel modo in un mondo del calcio dove l'omologazione al basso
La caratteristica costante chiederò
Al mio amico romanista Paolo Liguori di affiancarmi in cui essa chiacchiera perché Sempre perché noi da nel centrodestra dobbiamo ma no dallo siamo siamo
Vi vi piace questa cosa allora adesso se qualcuno io a chiamare presidente Lotito io sono ben felice
Grazie