Presentazione del libro "Generali nella Storia"

Va buona sera e benvenuti a tutti servisse dette nel cominceremmo questo incontro che sarà animato da
Ospiti che tra poco prenderanno posto sul palco benvenuti a tutti voi violente benvenuto al presidente di generale Gabriele Galateri ha ai membri del board al ministro Franceschini che ci sta per raggiungere anziché entra in questo istante in questa sala e che chiuderà i lavori questo pomeriggio
Solo due parole da lettore su un'opera che ci darà mille spunti di conversazione questo pomeriggio poi vedremo un brevissimo video e sentiremo Cesare De Michelis raccontarne anche la genesi e la struttura è un libro che da lettore e immagino che molti di voi se non l'abbiamo letto l'abbiamo senz'altro spogliato offre mille spunti per ritornare sulla nostra storia per incrociare la storia economica di questo Paese la storia politica persino la geopolitica dell'Europa degli ultimi due secoli che ha il raro pregio lo dico perché insomma da appassionato di storia so che i libri basati su materiale archivistico aziendale sono spesso per addetti ai lavori o per specialisti di materia storica questo libro che è raro pregio di essere amichevole per il lettore comune
Per una serie di ragioni e credo non secondariamente per ragioni strutturali ma su questo immagino che Paolo Mieli e poi Cesare De Michelis erano molto più preciso di me perché dico questo la struttura di questi due volumi poi Otto e Novecento che la storia delle Generali basata poi su su un archivio su una cella sul qua sulla quale torneremo
è un lavoro raro perché viene fatto una scelta strutturale e stilistica che è duplice cioè accanto al percorso diacronico chiamiamolo così o cronologico c'è invece un percorso tematico che ruota attorno a ad alcune delle figure che hanno segnato bastone delle Generali ma non soltanto
Delle Generali o cito per tutti cascava insomma che poi peraltro ha lavorato un anno soltanto le Generali sul quale poi tornerà Paolo Mieli ma ci sono molte figure della storia culturale
Di due secoli che accompagnano e quindi intersecano questi due linguaggi e vengono la vettura appassionante anche anche per il lettore comune però meglio di me lo dirà un brevissimo video ci guardiamo insieme poi le parole di Cesare De Michelis
Non si è mai Caspian dico guarda io ci Carlo delle Assicurazioni Generali
Canali di sul mezzo
Come mangio una società truccati considerare in Italia durante la prima guerra
Le cose custoditi nella cassaforte villa rurale le navi assicurata da generali affondata in maniera libri e allo stesso tempo un volume d'aria il messaggio ma soprattutto piange negli archivi di una delle imprese assicurative chilogrammi uno
Generali USA
Il documento
Come avete intuito anche da questo brevissimo video l'apparato iconografico di questi due volumi
è straordinario avete visto anche il nome Marsilio quindi tre Cesare De Michelis chiederà a Marsiglia il presidente ma anche un insigne statista a raccontarci un po'la struttura il lavoro sulla croce dietro questi due volumi
Buonasera a tutti
Abbiamo vissuto come Marsilio Editori questa avventura nella pubblicazione dei due volumi generale della storia come un onore
Anche un'esperienza straordinaria perché
Naturalmente abbiamo affiancato e ci siamo messi a al servizio di che quest'opera ha inventato ideato e costruito con la pazienza e lavoro
Nella conoscenza degli archivi che sono quindici chilometri quindi nessuno di noi poteva come dire
Avvicinarsi a una materia del genere con leggerezza e con un impegno di qualche anno e qualche mese il lei il tema straordinario lo già è stato detto è che è un caso eccezionale dove la storia di un'impresa di un'impresa di successo
Diventa un capitolo della storia culturale e sociale e civile dell'Europa
De Luca promoter luna-park ti appunto
Dalla Europa
Che è scesa al Congresso di Vienna perché si avventura in una storia drammatica come quella dell'auto del Novecento
Riuscendo a tener dritta una Barrali De Maio così tempestoso dove chiunque
Molti hanno perso il lume della ragione ed è anche la vita quindi è una storia straordinaria anche perché le Generali partono subito con un'insegna
Austro italiana cioè colgono immediatamente che questo l'aria geografica nella quale sono insediate è un punto di confine
Ed in corso di civiltà di culture di esperienze comunale antiche tradizioni alle proprie spalle ma anche un grande futuro di fronte e di questa coscienza di questa ricchezza che rappresenta il multiculturalismo la nella lista la confluenza di etnie diverse di civiltà di linguaggi di lingue
Perché continua sia sugli Paci nel tempo e nella storia mi sembra la parte più interessante il il il liquido come entrano con una straordinaria iconografia e con questa capacità di alternare alcuni elementi tematici alle figure eminenti che hanno guidato l'azienda nel corso di questi cento e novant'anni quasi quindi è un capitolo di storia che merita un'attenzione particolare credo che lo sforzo editoriale per quello che vale
è stato quello di rendere il più agevole possibile e più gradevole possibile alla lettura e la voglia di continuare andare avanti e indietro perché
Non si finisce mai vecchie un pochino si appassiona trovare altri filoni lungo il quale ci si può avventurare che nella vicende delle Generali sono vicende
Che appunto coinvolgono persone famose anche persone meno famose molti dei dirigenti delle Generali non sono di quotidiana esperienza nella cultura di tutti gli individui di questa nostro tempo però sono persone che sono tutte portatrici di valori
Di lavori di valori
Professionali morali e culturali e civili straordinari e quindi
Livorno e Bari e che sia capace di offrire l'opportunità per ogni gusto di letture di rivelargli qualcosa dalla dalla piacevolezza delle immagini all'approfondimento delle esperienze biografiche alla ricchezza dei documenti che appunto testimoniano la vita di migliaia e migliaia di persone che sono state coinvolte in questa avventura grazie
Insieme ad altre che sono
Possibili molti percorsi di lettura adesso nove tra l'altro abbiamo scelto di animare questa conversazione adesso inviterò sul palco le persone
Che insomma si relazioneranno e si incroceranno intersecano i loro sguardi nel loro possibili letture appresso delle fotografie che accompagneranno quello che diremo e che sono presenti ovviamente mi volumi e che rendono anche molto manifesta la centralità e l'incontro fra la storia economica e la storia maggiore del nostro Paese io quindi mettere sul sul palco finito né che pulsioni dei generali
Che interessarono
Marta Dassù
Signora Basso abbia astenessero direttrice di Aspenia stava fuori sede è stato quelli esteri due mila undici del due mila quattordici Paolo Mieli giornalista e saggista stato due volte la sera
Paolo ma anche direttore del ministero
Sera
Vorrei partire facendovi anche qui vedete una fotografia che adesso dovreste dovreste vedere anche voi che la fotografia del del verbale aziendale del mille ottocentotrentasei primo dei due purtroppo grandi incendi della Fenice perché già allora le Generali nascono mila ottocentotrentuno già allora Gela risarcire con duecentocinquanta mila lire austriache se non sbaglio
Quel danno così come nel novantasei contribuì a alla ricostruzione del teatro la Fenice dico questo perché una diciamo dubbi consistenti della della identità vena di un'assicurazione proprio quella di risarcire nel caso di grandi catastrofi e lo dico a maggior ragione perché noi in questi giorni in queste ore stiamo discutendo dei risarcimenti stamani gelo sui giornali che per i danni Harvey ma sono previsti dieci miliardi risarcimenti e sembra che le assicurazioni
Soprattutto americani siano soddisfatte di questa entità perché inferiore a quello che si aspettava ma pensate soltanto quello che è accaduto a Livorno in questi giorni
Pensate soltanto alla difficoltà che a un paese come il nostro di scegliere la via dell'assicurazione di fronte che abbiamo ottime siamo di pochissime realtà europee e non ha un'assicurazione obbligatoria o segni predatoria anche a fronte della sismicità in un territorio come il nostro però ovviamente questa che è la costituzione di un'assicurazione solo parte della vita di una compagnia assicurativa e quindi la prima domanda che prevale vorrei fare al Tritone riguarda proprio le sfide
Che ha oggi una compagnia di assicurazioni oltre a quelle delle catastrofi naturali
Che punto per me il mondo ore parlare della nella storia delle Generali perché sono sicuramente il meno qualificato per farlo soprattutto in Generali solo quattro anni fa
E ovviamente e per me lo Italo cagione per ringrazia tutti quelli che hanno costruito la la storia delle generalità in voglio ringraziare quelli che hanno fatto il libro
Vittore scrittori ma anche quelli che hanno che hanno creato questa questa storia tutti i dipendenti dirigenti
Gli azionisti storici delle delle Generali tutti consiglieri qui non fa hanno fatto parte di tutti i Consiglieri stazione delle Generali direi che questa storia un'opera collettiva che è stato costruite da da tutte queste persone
Lei affronta riferimento a che catastrofe naturale
Oggi non non posso non avere un un pensiero
Per questa famiglia molto vicino a noi
Due due agenti il padre migliore il figlio del del figlio che hanno perso fragilità
Questa tragedie ti di Livorno perché ovviamente questi catasto che non sono solo degli eventi economici ma sono prima era tutto
Delle catastrofi umane
Quindi che risponde al alla alla sua domanda che sono le le nostre assistite ha dato l'esempio della Fenice abbiamo pagato due volte la la Fenice perché la fiducia lutto due volte in cui l'incendio questo ovviamente il nostro primo impegno essere sempre in grado
Allora la polizia il contratto che abbiamo fatto con l'assicurato quindi questa è la nostra prima mission avere la solvibilità necessaria per fare il nostro mestiere
Il mestiere dell'assicuratore ma il mestiere delle sì curatore non solo liquidare il sinistro missione dell'assicuratore e anche portare alle persone dare alle persone alle famiglie alle aziende
All'istituzione una protezione e questo è il nostro mestiere dobbiamo dare protezione
E poi la nostra lo so colpa anche aldilà critico onesto ci dobbiamo impegnare nelle nelle comunità anche abbiamo anche un ruolo di di protezione
Della comunità alle nella quale dicevamo
Poi ovviamente ci sono tante sfide
Si ride
Di mercato sfide economiche un esempio
Itas che l'esempio attuali tassi di interesse zero
Cambiano il modo di fare il mestiere perché non possiamo più guadagnare soldi con ingressi venti quindi dobbiamo trovare un altro modo di giustamente proteggere la nostra assolve Pd tra che vuol dire proteggere nostri assicurati quindi questa è una sfida molto importante noi in generale di mo'fatto la scelta adeguare la nostra società questo nuovo mondo contrarsi ti interessa non si sa quando usciremo di questo mondo con tassi bassi io ho vissuto quattro nelle quattro vani in Giappone mondo con tassi di interesse azero in Giappone non è ancora uscito
Quindi nessuno esperto può dire quando usciremmo
Di questo contesto economico e quindi non ci dobbiamo adeguare poi abbiamo anche delle sedie dell'Ict e regolamentare il presidente Rossi lo sa lo sa benissimo e noi in Generali facemmo il il meglio Pera adeguarci lettera essere compliant tutte le argomentazioni ma il vero da un un po'di tempo queste regolazioni questo regolamenti sono diventati molto molto stringenti molto più stringenti poi abbiamo delle sfide naturale
Purtroppo vediamo un'accelerazione delle catastrofe naturale
E questo Angelo globale come assicuratore globale e questo sicuramente un impatto su il nostro di continui sulla la nostra economia l'impatto sul mercato della riassicurazione quindi anche un impatto sul mercato per dell'assicurazione
In Italia è un po'diverso dai gli ha detto bisogna ancora creare questo quadro normativo che consentirebbe una protezione maggiore dei cittadini italiani questo è ancora da fare in questo Paese noi pensiamo tutti poter dare il nostro nostro contributo perché è proprio il nostro il nostro mestiere
Quindici idee economiche sifilide
Regolamentare sfide
Naturale
Chi va climatiche e poi abbiamo anch'essi de
Tecnologiche che in realtà sono sono sfide Titti litigi innovazione
Il nostro mestiere sta cambiando anche grazie alle nuove tecnologie e dobbiamo reinventare il nostro il nostro mestiere direi che alla fine noi come Generali il eterno alle la sfida più importante EZIT essere in grado di innovare ma di chiaramente reinventare le le Generali
Essendo fedeli alla nostra tradizione quindi noi abbiamo una lunga storia
Però oggi dobbiamo avere l'atteggiamento e il comportamento di una start up andiamo a vedere i nostri dipendenti non si Girgenti devono avere il ma insetti in una staffetta giustamente dovrà quindi questa è la vera sfida essere un Astarte di quasi duecento anni non è una sfida banale
Torneremo su alcune delle affermazioni finito nel ha detto la abbiamo una lunga storia la memoria di quella storia è stata resa possibile anche dall'esistenza della cosiddetta cella
Nelle pagine introduttive due volumi Paolo Mieli insiste molto sull'importanza che la cella Vittorio ricordavo all'inizio che i libri di storia aziendale basati su archivi aziendali sono spesso dei libri per specialisti questo non lo è per due ragioni
Che in parte abbiamo provato a raccontare però credo che il viaggio che ha fatto Paolo Mieli e in quella cella sull'importanza di quella cella e di quei documenti possa esserci adesso da lui assunto fa
Innanzitutto coda della cella la cella una stanza che fin dal primo momento come ricordavi tu le Generali sono state
Costruite inventate fatta nel mille ottocentotrentuno quindi trent'anni prima dell'unità d'Italia nascono territorio austriaco l'intero stroncare ecco
Da un un gruppo il gruppo iniziano gruppo prevalentemente
Origini ebraiche
Che ha forte il senso gli anni di grande mutamento del mille ottocentotrentuno chiede l'anno in cui Silvio Pellico scrive le mie prigioni è un anno sono anni di passaggio ed è chiaro a chi sa guardare lontano che saranno anni il grande cambiamento nel fare le Generali
I costitutori hanno un'intuizione prendono una stanza
Chiusa si chiama cella perché è inaccessibile chiunque tranne ai fondatori lì riversano tutti i documenti non è che il mettano dei documenti segreti ok usino una cassaforte ma hanno la volontà la necessità si impongono legislative documentare qualsiasi passaggio della loro vita comprese alcune efficiente scambio epistolare alcune vicende molto
Difficili chiede generale si trovano a vivere questa stagione
In una delle situazioni più complicate d'Europa
Sono citiamo
Austro incavo associazione sicurezza in generale a Ostuni tale che sono austro italiana non componente con una fortissima identità italiana ma sono Austria che sono Austria che allora l'aquila bicipite nella loro insegna sarà solo dopo la Repubblica di Venezia quando alcuni dirigenti importanti della generale parteciparono all'esperienza di Daniele Manin ci saranno delle conseguenze di questo che la la quella bicipite
Sembra ritenuto un simbolo troppo striato troppo cangiante dalla nostra verrà sostituito dal leone alato quello lì che voi avete ancora che in Libia dette
E ma i dolori delle generali saranno molteplici perché poi la Repubblica di Venezia finirà come è finito cioè sangue nulla
Durante il facilmente dell'unità d'Italia nel mille ottocentosessanta sessantuno il Veneto resterà e ovviamente anche Trieste resteranno
Esclusive il Veneto verrà conquistato se così si può dire scambi quando fanno lezioncina sulla terza guerra d'indipendenza del mille ottocentosessantasei ma solo il Veneto e ancora le Generali si troveranno nella contraddizione di essere con un piede fondamentale in Austria e un piede fondamentale a Venezia
Quindi in Italia e poi in tutta la vicenda fino al mille novecentodiciotto quando Trieste
Finalmente diventerà italiana e non finiranno la i dolori di Trieste perché come voi sapete nel dopoguerra la partita ricomincerà
Vivere in questa difficoltà vivere che una difficoltà unica perché nessuno lo ricorda magari ma è l'unica azienda italiana che italiana Italo internazionale che ha vissuto un calvario un vero e proprio calvario
Vivere in questa
Lunga esperienza non è facile
E il segreto di questa esperienza sta per l'appunto nella cella sta in questo luogo segreto dove si raccolgono tra l'altro grazie questa cella che noi abbiamo a disposizione una documentazione straordinaria per gli storici unica poi riparleremo
Ma che da la forza e l'identità delle Generali l'Assicurazioni Generali sono un'istituzione economica superiore salvo perdonino i rappresentanti di altre entità ma superiore a ogni al l'istituzione europea perché nello stesso tempo con una marcata identità ripeto
Alcuni dei primi dirigenti fu uno degli eroi che andarono a rischiare la vita nella Repubblica di Venezia quindi non erano dei tipi che si tenevano in disparte
Nel corso Risorgimento alle ma sempre con la sensazione di essere sì di matrice italiana ma con una forte missione internazionale
Con una forte immissione nel mondo con una forte identità austroungarica ma quanto meno europea questo essere con un piede in Italia con un piede fuori a ma che è stata causa dei dolori che abbiamo appena descritto consegnati nella consegnati nei documenti raccolti in questa cella è stata ha continuato ad essere la forza il lo spirito nello spirito vitale delle Assicurazioni Generali
Che non sono più ospitali che adesso sono italiane ma ma nello spirito restano le del mille ottocentotrentuno un gruppo di persone molto coraggiose molto innovatrice dal punto di vista delle assicurazioni e con una visione del mondo che dopo che l'Italia fu fatta mille ottocento verso sessantuno pochi hanno avuto e la cella di cui tu mi chiedevi resta a testimonianza di questa intuizione sempre difesa ancora ai nostri giorni ancor difesa grazie
Tra l'altro
Grazia sono ovviamente una piccolissima parte delle norme documentazione contenuta nella cella adesso vedremo un'altra fotografia che invece una polizza contro i rischi di guerra per il piroscafo San Giuseppe del mille novecento quarantuno ovviamente nel contesto novecentesco polizze di guerra e sono state fatte moltissime la domanda che vorrei fare all'altra sul riguarda il rischio di ieri
Perché oggi francamente una polizza sui rischi di guerra sembrerebbe molto lontana da noi ma non così lontana si come ho letto un paio di giorni fa dai vertici della NATO è arrivata quella frase che stiamo vivendo il periodo storicamente più pericoloso degli ultimi trent'anni quindi l'esclusione dei nostri orizzonti di una prospettiva bellica non è più appunto scusi assodata come lo era quarant'anni fa Marta Dassù no porta diretto a Torino
E le statistiche ha quindi è sempre bene guardare sono più o meno queste e cioè sono attivi nel mondo cinquanta conflitti più o meno oggi
Noi come europei tendiamo non a non vederli gran che fondamentalmente abbiamo pensato sbagliando che la fine a guerra fredda forse dalla fine della guerra tout-court
E in effetti non ci siamo predisposti ad affrontare i nuovi conflitti che invece ci sono però come tu ricordava giustamente
La natura di questi conflitti ad essere profondamente cambiati di questi cinquanta circa conflitti in giro per il mondo
Solo un paio è un conflitto tradizionale combattuto fra due eserciti conflitti alla frontiera indo pachistana l'intervento d'Arabia Saudita India in mente
Per lo più si tratta di conflitti civili di lotte interne agli Stati di controllo di un pezzo di Stato di forze speciali
Di di quelle che la NATO che tu ricordavi definisce guerre ibride compresa la guerra in Ucraina la guerra più vicino a noi con forze speciali russe che non vengono ricordate comunitario però vorrei dire su vorrà molto rapidamente tre cose su su tutto questo prima cosa che mi sembra importante specie per noi europei
E che però il rischio di una guerra globale di vaste proporzioni non può essere del tutto rimosso
La differenza rispetto alla al secolo scorso è che l'origine di una guerra del genere almeno secondo i grandi esperti da Kissinger in giù sarebbe in Asia molto più probabilmente che in Europa Kissinger ha scritto
Pagine molto belle secondo me nei suoi vari studi sul fatto che l'Asia di oggi per le sue condizioni politiche ricorda l'Europa dell'inizio
Nel secolo scorso quando di statisti europei come dei sonnambuli per citare il famoso libro di Clark andarono verso Prima guerra mondiale
E perché perché c'è una situazione in cui da l'erosione della vecchia pax americana
è di fronte alla grande ascesa di nuove potenze asiatiche in particolare la Cina e tutte le volte che nella storia dell'umanità
Dalla dalla guerra del poker condensa in poi si è avuta l'ascesa di una potenza il declino di un'altra si è entrati in questa fase molto rischiosa di transizione una fase molto pericolosa siamo appunto
Nella fase pericolosa più pericolosa da trent'anni a questa parte secondo dato come dicevo prima è che i conflitti sono essenzialmente interni e da simmetrici
Però apparentemente non è in guerra ma vive gli effetti di contagio simmetrici di guerre vicino in particolare classifica con i suoi circa cinque milioni e più di rifugiati trecento mila vittime civili quindi io rotta e in effetti esposta al rischio di guerra ma una guerra sui generis
Il terrorismo sono quindici mi pare
Philidor nemico reggerà agli Stati che hanno una polizza contro il terrorismo internazionale attualmente terrorismo da una parte i flussi migratori dall'alto infine questa mi sembra la terza cosa importante da ricordare viviamo una fase di grandissimi sviluppi tecnologici che cambiano il modo in cui vengono combattute le guerre assai della guerra Saida
D'uso dei guidata in social media sono guerre dichiarate combattute con altri mezzi
In cui l'obiettivo non è di distruggere le forze armate di un nemico ma è di fiaccare la vitalità e la resilienza delle nostre società aperte e che quindi se si chiudessero darebbero di fatto una sorta di vittoria vocali il sostanziale al nemico quindi e mi pare che la polizza di guerra presente debba coprire una gamma di rischi molto più vaste in fondo una gamma di rischi anche molto più ambigua
Rispetto a quella a quella polista del mille novecentoquarantuno che di fatto poi era un anno dopo l'entrata e l'Italia in guerra quando come si ricorda giustamente in questo in questo libro molto bene da molto bello effettivamente si prepara una sorta di suicidio collettivo della marina mercantile italiana proprio perché l'ordine di ritiro non avvenne in tempo oggi la Marina italiana che è integrata nella NATO è riconosciuta come una marina eccellente combattente contro i pirati
Vicino ai costi dalla Somalia e tenta di arginare l'emigrazione dalla Libia salvando al tempo stesso una quantità di vite umane insomma il vecchio e il nuovo Siniscola no ma rischio di guerra purtroppo è sempre di
E credo che alcune affermazioni Marta su posso non essere riprese poi nel secondo intervento i fili donne noi adesso dopo questa fotografia di una vecchia polizza del quarantuno vedremo l'immagine della sede di generali a Praga questa è una sede importantissima anche per ragioni letteraria diciamo così ma su questo torneremo dopo con Paolo Mieli è però il simbolo anche di una delle aree di influenza e di espansione più tipiche di Generali e credo che con Paolo Magri sia interessante ragionare su quel mondo poi con Paolo Vaghi tante volte non aveva parlato di Prussia al mattino di quello che accadeva in Ucraina di quello che accadeva nel ex mondo dell'Est chiamiamolo così che credo sia sbagliato considerare darne una valutazione complessiva perché l'alta dovremo entrare ma non è questa la sede l'abbiamo in quel tempo sull'analisi dei singoli Paesi dei singoli Stati però una previsione sulle scenari dell'area dell'est Europa anche nel suo complicato rapporto con la Russia credo sia opportuno
Sì
Inizio a inizio anni Novanta metà anni novanta il primo ministro inglese dell'epoca John mezz'ora incontra Eltsin
E gli chiede presidente mi dia una parola su come la situazione economica della Russia
Egli essendo risponde con
Nei giorni che poi lavorare un po'di più almeno due parole e Eltsin risponde no tutte
Ecco la questa storiella perché credo che non abbia molto di vero di di oltre vent'anni fa ci porta alla situazione della tua domanda Russia e altri Paesi dell'Est in termini di prospettive la sì vent'anni dopo oltre vent'anni dopo le prospettive economiche la Russia sono ancora Botto Good
E sorprendentemente il Presidente che l'ha governata per buona parte di questi vent'anni ha invece delle prospettive politiche per lo meno nel breve periodo CUD
Una una un'immagine diametralmente opposta vale invece per gli altri Paesi quelli del blocco dell'Est poi diventati europee che hanno una situazione economica che punto in taluni casi vedi Kut
E invece una situazione politica e prospettive politiche anche con riferimento all'Europa che sono noto tutto
Perché la sicura le prospettive della Russia sono ancora not good nonostante la ripresa di questo ultimo anno che si dà accedere al prossimo anno perché i due grandi problemi della Russia l'essere dipendente dagli idrocarburi
E dalle materie prime e ancora sono all'ottanta per cento e avere una popolazione declinante non sono stati risolti e le migliorati nonostante letti tentativi di modernizzazione da un lato e tentativi di politiche attive sulla popolazione
E su questo quadro strutturale difficile si sono inseriti due problemi congiunturali
L'ultima congiunturali il prezzo del petrolio crollato e il il fatto che la le sanzioni hanno reso difficile l'afflusso di investimenti anche in un business climate che un po'migliorato diciamo sorprendentemente le prospettive del presidente Putin sono nel breve periodo mi riferisco l'appuntamento elettorale per le presidenziali del prossimo anno molto buone
In qualsiasi Paese democratico un presidente che non garantisce più gli standard di vita che aveva promesso il realizzato in passato
E che ha un'economia con qualche problema sarebbe messo sotto scrutinio la situazione democratica della Russia non è ordinaria
E oltre a ciò la virata interventista nazionalista molto profilata in politica estera di punti degli ultimi anni ha pagato molto oggi Putin addirittura una popolarità superiore quelle due anni fa oltre l'ottantatré per cento
Situazione opposta dicevo prima per i Paesi dell'est Europa entrati in Europa in particolare i Paesi il gruppo di Visegrad dove ci sono alcuni degli interessi rilevanti anche di Generali
Economico molto bene la la crescita è doppia della media europea tripla tre volte quella dell'Italia la disoccupazione la metà di molti Paesi europei ed è un terzo in alcuni Paesi di quella italiana
Quello che non funziona se qualcosa della politica non funziona per i Paesi per il loro futuro per le derive che alcuni Paesi Ungheria e Polonia stanno facendo emergere mette in discussione la libertà di stampa l'indipendenza la magistratura una serie di politiche che abbiamo visto ma non vanno bene anche per l'Europa perché l'atteggiamento di Europa la carta che questi Paesi mostrano sì i fondi mano la cooperazione su migranti difesa clima è stata dall'Europa e dall'Europa accettata
L'atteggiamento la carta con fatica con la Gran Bretagna col suo passato glorioso con il suo peso eccetera
Viene vista da molti Paesi europei con più fastidio molto più fastidio da parte di Paesi che stanno ancora ricevendo molto dall'Europa e che nonostante ciò stanno mostrando uno scarso attaccamento
Tra l'altro riprendo le parole conclusive di Paolo Magri perché molti dei nodi che fronteggiamo nella contemporaneità saranno dico sciolti ma insomma affrontati domattina da Juncker nel discorso sullo Stato dell'Unione a Strasburgo questo saranno e probabilmente tra il Gruppo di Visegrad chiamiamo l'Europa centrale Sima nefasti danno questi scontri alle figure stanno animando questa conversazione sto chiedendo un po'un volo oracolare e soprattutto la domanda che sto per porre a Marta la sue particolarmente difficile riguardo al tema della globalizzazione perché il quadro che vediamo adesso è un quadro clinico ottocentosessantaquattro che raffigura la somma l'avrete capito sicurezza
Checché sicurezza incrocia la storia di Generali per uno dei delle figure manageriali più importanti la straordinaria è stato Pasqua rivoltella che era anche se non sbaglio vicepresidente la società che costruiva Suez quindi insieme
Questo legame
Era una specie di manifestazione di una globalizzazione ante litteram noi oggi
Siamo di fronte a una specie di visitazione o revisione derubricazione anche perché Brezzi televisioni Donal Trump ad un po'messo in crisi il concetto il paradigma e noi europei stiamo vivendo tra l'altro quelle tensioni alle quali accennava Paolo Magri in parte si stanno manifestando
Con questa tensione fra chi un cavallo che tira da una parte un cavallo che tira dall'altra l'elezione del Presidente macro in qualche modo sembra puntare invece su un'Europa che guardi verso la globalizzazione ma a mio avviso ma insomma è ovvio che vale quello che vale anche negli atteggiamenti protezionistici
E e mentre la Merkel sembrerebbe più orientata su una posizione di apertura quindi queste spinte e controspinte forse CIO permettono e capisco la domanda sarebbe da convegno di otto ore sovrana sintetizzarla di ragionare sull'urbanizzazione oggi
Canali suo ex non direi una globalizzazione ante litteram un'epoca di fortissima globalizzazione contro intuitivo dirlo oggi ma il tasso di investimenti esteri fra nord e sud dell'epoca
è superiore a quello di oggi e quindi è una vera potente fase di globalizzazione trainata dati espansione i commerci da dalla rivoluzione industriale che gli sviluppi tecnologici dei trasporti e dall'ambizione coloniale europea e qui c'è forse la grande differenza invece con la globalizzazione di oggi il raddoppio del Canale di Suez
Che in fondo a un un percorso inverso
Sede contiamo i container che passano dal canale di Suez oggi
Vediamo che in gran parte sono cinesi o molti container sono cinesi è una globalizzazione liquida Cina una grande locomotiva e che va in fondo in senso inverso da vecchia
Via della Seta rivisitata oggi dalla Cina una Cina che dall'Africa
A la Cina ha costruito la sua prima grande base militare a Gibuti si espande verso l'Europa l'acquisto del porto del Pireo ad esempio è significativa quindi è una già dal punto di vista geopolitica del Suez due rispetto al suo ex uno dette un baricentro del mondo molto molto diverso ed esprime il potere degli attori locali per d'Egitto
Da Mubarak prima dal sì sì oggi canali sue Che cosa propria non è come nell'epoca i miei disegni che vediamo l'espressione appunto di una capacità imprenditoriale anche il cognato europea la domanda è se questa nuova globalizzazione che stiamo vivendo è destinata a finire come finirà prima globalizzazione in pochi mesi della guerra del mille novecentoquattordici
Su cui questo racconto di devastò i generali a pagine molto belle ricordava giustamente Paolo Mieli e e certamente dall'igiene
Io credo che l'incertezza è fondamentalmente si erano siano due dapprima è e il fondo se la Cina reggerà o no qua io no no la sfera di cristallo ne dobbiamo non possiamo discuterne a lungo ma io lo ritengo uno dei grossi interrogativi della politica economica e della politica in generale di oggi
Perché effettivamente non sappiamo se riuscirà a essere portata in al successo quella che è la grande sfida della Cina di oggi e cioè lo spostamento della domanda verso l'interno
C'è un congresso alle porte c'è un leader che si sente il nuovo Mauro che ha deciso che nelle imprese nelle banche statali conta al partito in modo esplicito
Più dello Stato ma insomma non sappiamo fino a che punto questo riuscirà quindi il primo interrogativo è quello e secondo e naturalmente la protesta contro la globalizzazione nelle nostre società
Per la ragione che tutti conosciamo la globalizzazione ha prodotto dei Gwynne assegnare e degli USA s'ha escluso una parte della nostra popolazione quindi c'è un'agenda che definiamo per comodità populista in realtà è un'agenda che una serie di leader
Trae dalle pulsioni dei popoli e quindi da da Trump in giù
E il protezionismo è ridiventato una possibilità quindi ci sono queste due grosse incognite di nuovo come diceva un po'prima
Il rapporto Stati Uniti Cina Region poi io credo che le sorti del sistema internazionale di oggi sia in senso geopolitico i conflitti che in senso economico la mia personalissima convinzione è che la dinamica delle delle forze economiche la catena del valore ormai globale eccetera eccetera sia sufficientemente forte per mettere dei paletti a queste pulsioni politiche
Però la storia ci dice che è meglio non non giurarci troppo su
Ma mi pare che che sia questo è un po'la sfida e per l'Europa per finire una parola su troppe su quello che tu dicevi sì certo la Germania e la grande potenza mercantili sta in fondo è la Cina
D Europa la Francia più chiaro il fatto che l'Europa franco tedesca e speriamo anche un po'italiana
Debba in qualche modo salvaguardare i propri interessi strategici non OPA si discute oggi i quali paletti mettere ad esempio agente alta agli investimenti esteri Cinisi in settori strategici per noi
Ma fondamentalmente d'Europa al gran al grosso problema di reggere a questo sviluppo tecnologico che è andato più in fretta sia negli Stati Uniti che che in Cina paradossalmente le cose stanno andando molto velocemente anche in Cina
Anche dal punto di vista tecnologico quindi io credo che l'Europa dopo le elezioni di settembre è molto probabile una vittoria di Angela Merkel
Deciderà di ripartire molto rapidamente e con un'ipotesi di riforma almeno parziale dell'euro zona e la mia convinzione che l'Italia debba assolutamente riuscire a stare dentro quel tipo di dibattito
Quanto detto sin qui in particolare la sua immagine permette di rivolgere una domanda che sarà duplice si appoggerà anche sulla fotografia siamo per vedere a Philippe donne perché perché questa è una polizza che ha una caratteristica quello nessuna polizia europea siamo il mio centosessanta quindi tre anni dopo il Trattato di Roma e domandargli anzitutto lumi sulla sua visione dell'Europa di nuovo con lo subisco studi chiunque ne sulle spinte e controspinte probabilmente domani si manifesterà quello scontro che avevamo la distanza fra i Paesi del Patto di Visegrad e quell'anima franco tedesca oppure franco-tedesca italiano spagnola che invece tenderebbe a stringere un'altra direzione in un momento dio obiettiva fragilità dopo dopo Brezzi per ma anche riprendere i alla luce delle parole di Mario da su su quello che è stata definita l'ottimizzazione geografica
E la proiezione internazionale di Generali molti di voi avranno letto quell'articolo su Affari e Finanza di ieri di Repubblica di Adriano buona fede che ragionava sulle strategie economiche
Ritirarsi da alcune aree geografiche investire in altre aree geografiche quindi se riesce anche qui in pochi minuti a ragionare sulla sua visione dell'Europa ma anche sulla proiezione internazionale del generale
E allora l'Europa per noi molto importante diranno in rotta quasi cinquanta milioni di clienti abbiamo cento mille agenti distributore in Europa e facciamo sostanza novantacinque per cento del nostro fatturato in Europa quindi l'Europa è ovviamente molto strategica per noi paradossalmente quello che erano capaci di fare nel mille novecentosessanta una polizza europea oggi non siamo più capaci di farlo
E questo è una una domanda che farò i miei colleghi perché non siamo capaci oggi discendere una polizza europea
E colpa nostra non è colpa dei regolatori perché i relatori legislatori hanno creato le condizione per poter farlo c'è la libera prestazione di di servizio che noi come assicuratore non usiamo abbastanza
Poi regolatore hanno creato una una normativa europea si chiama Solvency due quindi in teoria potremo farla in pratica non siamo più capaci di farlo quindi dobbiamo pensare perché noi che siamo il primo assicuratore europee e non da poco
Due anni dopo la fondazione delle Generali avevamo già aperto quattordici uffici in euro quindi siamo sicuramente il primo assicuratore europeo che non siamo più capace di fare questa polizia che ero per per il momento per il momento si è convinto che a breve la rifaremo
Quindi e o io che per noi
Il progetto europeo è molto importante
C'è ignorò parcella la zona euro poi cella il resto che e parte una parte importante del dell'Europa
Noi come lo sapete abbiamo posizione importanti in Italia in Germania in Francia ma abbiamo anche una posizione molto importante nei paesi di Europa centrale Europa dell'est è anche questo non da poco è una posizione storica direi che oggi nel nostro tiene a Cecere Europa vogliamo ulteriormente rafforzare la nostra presenza ignaro tra quindi no non è che vogliamo fare solo questo primo anche diversificare più il nostro gruppo quindi abbiamo molto interesse
Per l'Asia ci siamo stiamo crescendo molto velocemente in Cina per esempio ma non solo non solo in Cina
Abbiamo una presenza forte eletti in America con la società che edita nel mercato in Argentina quindi anche per l'America latina diamo interesse perché vogliamo trovare spazi di crescita però anche in Europa vogliamo crescere noi non pensiamo che
Per forza dobbiamo essere Piazzi nero pensiamo che la crescita può tornare ero sta tornando cominciamo a vedere designati positivi in Italia anche né in altri paesi europei
Quindi
Il progetto politico europeo molto importante per noi non sono convinto della strada di una maggiore integrazione nella zona euro perché non si può avere la la stessa buone
Aprendo delle politiche fiscali economiche sociale così diverso non si può avere una moneta
Comune
Avendo nello stesso tempo delle strade che non sono convergenti e quindi io sono convinto che oggi SIGO singolo Paese in Europa
Non può più competere sul mercato mondiale non ha senso
Pensare che c'è una strada fuori dell'Europa è una illusione
Non esiste e una illusione
Quindi c'è solo un futuro in una maggiore non solo in Europa ma anche in maggiore integrazione europeo dopo dobbiamo promotrice in omogeneizzare di politiche fiscali e sociale economiche
Ogni tanto si parla di un ministro europeo deve e finanza ma per me è una cosa ossia ci vuole questa dicitura Cilfone quest'articolo
E io sono convinto che non basta più e il la coppia Francia Germania questo
L'ho già detto troviamo arricchire il motore e rotture europeo dobbiamo allargare il motore europeo secondo me ci politici Italia in Europa S Italia deve essere deve partecipare a questo motore del di questo nuovo approccio tutti di integrazione europea
Voi tutti avete usato molto le parole Europa e Asia nella fotografia siamo per vedere se l'espansione del mio centocinquantatré il pelato
Di Generali in Africa come vedete metà continente oggi e qui mi rivolgo a Paolo Magri per un brevissimo ragionamento sul continente
Chi sul quale sono sempre state riposte grandissime speranze se non altro per il dato demografico sono delle proiezioni al due mila cinquanta che fanno abbastanza impressione per alcuni Paesi penso in particolare la Nigeria anche qui un po'da oracolo
Una proiezione sulle prospettive economiche dell'attività è sempre molto rozzo parlare in un'area geografica così così vasta essenza di finire appunto i singoli paesi o le aree però Paolo potesse aiutarci su questo
L'Economist pochi anni fa fece una copertina che indicavano affida come il continente senza speranza e pochi anni dopo fece un'altra cooperativa in cui indicava che l'Africa tira il continente della grande crescita politica ed economica
Questo ce la dice Donato lungo lunga su quanto l'Economist non c'azzecchi e debba correggere il tiro
Ma soprattutto cita una buona indicazione del dibattito in corso un po'schizofrenico che c'è tra gli atti tutti visti che dicono che l'Africa e la Cina del futuro e quindi bisogna correre investire fare
E i pessimisti che ricordano invece ancora i tanti nodi irrisolti dell'Africa critici sono che toccano variazione
Il
Gli ottimisti che argomenti pongono dicono è un continente che ha il settanta per cento delle risorse naturali della terra
Il settanta per cento delle terre ancora non a rate
Il settanta per cento della popolazione che ha meno di trent'anni e che crescerà facendo sì che raddoppi dati a cinquanta la popolazione diventando il quarto Polo democratico del mondo
E dicono gli ottimisti non poche crescere perché questa enormità di ricchezza produce oggi il tre per cento del PIL del mondo settanta per cento è stata per cento di molto al tre per cento
I pessimisti dicono
La popolazione l'Africa ce l'ha sempre avuta le ricchezze ce l'ha sempre avute
Giovani li ha sempre avuti e appunto vanno così male le cose che produce il tre per cento la ricchezza del mondo
E perché produce tre per cento perché ci sono delle zavorre che hanno impedito all'Africa di decollare le zavorre che sono la statualità Tivoli la politica debolissima i conflitti la incapacità di diversificare
E il fatto che ci sia una carenza totale di infrastrutture quindi la vera domanda per valutare le prospettive dell'Africa in futuro è capire quanto questi zavorre siano modificate negli ultimi anni e alcune buone notizie ci sono
Non tutte permanenti non tutte strutturali ma è innegabile che la politica si è trasformata partiamo dall'ultimo caso il Kenya dove la Corte suprema Abdullah delle elezioni impensabili continente che ha visto dal due mila dammi novecentosessantadue mila novanta colpi di Stato non organizzati dalla Corte Suprema ma dagli dagli eserciti
è innegabile che qualcosa si stia muovendo anche sul fronte dei conflitti perché con il quadro che faceva Marta prima sui conflitti vale anche per l'Afrique conflitti ci sono ancora ma sono minori e con intensità minore di quelli che erano in passato sono cronici siamo alla Somalia
Pensiamo alla Repubblica cento africana eccetera ma sono inferiori
Qualche passo avanti si è fatto sulla diversificazione grandi passi avanti diversificazione grandi passi avanti son fatti delle infrastrutture perché il progresso tecnologico ha permesso senza grandi investimenti
Enormi passi avanti nelle tutte le comunicazioni tutti hanno un telefonino in Africa oggi Bolchi hanno accesso all'energia grazie a nuove modalità tecnologiche e un po'di Investimenti anche della Cina stanno lanciando grandi piani infrastrutture
Tutto ciò si è tradotto negli ultimi anni ultimi quindici anni in una crescita media miglia dell'Africa del cinque per cento
Con alcuni Paesi africani che sono stati negli ultimi anni nella top ten dei paesi a più alta crescita del mondo Paesi come l'Etiopia Tanzania piccoli come Giunta Gibuti il Kenya con buoni risultati
Tutto bene quindi e chiudo la tua domanda no perché ci sono dei paesi qui non si può fare atti continuamente alcuni paesi che sono totalmente al di fuori subito occhi neri rete continenti continuano ad esserlo
E anche i Paesi che hanno in per cui intrapreso questo percorso positivo dovranno dimostrare che questo percorso è sostenibile strutturale
Riuscire a continuare a trasformare politica trasformare a ridurre i conflitti affrontando nuovi problemi uno al terrorismo testardi organizzandosi Al Qaeda in molti Paesi l'altro sono le megalopoli che sono nel breve fattore di sviluppo ma devono essere poi gestiti e l'afrikaner Ramsay con oltre dieci milioni di abitanti
Ma la buona notizia è anche per motivi contingenti leggi migrazioni l'Africa sta tornando al centro del dibattito
Perché esserci per combattere il terrorismo come negli anni due mila due mila dieci essere al centro del dibattito voleva dire interventi militari e apparati di sicurezza
Bloccare le migrazioni vuol dire tradurre l'aiutiamo le casa loro anche con progetti e con nuova attenzione
Vedremo se questo al fiato lungo essere reale severo ma è innegabile che anche il mondo delle imprese c'è un'attenzione nuova
Un'attenzione nuova anche perché forse altri mercati sono più maturi e qui c'è un po'di rischio ma c'è qualche speranza di fare risultati più importanti
Per chiudere questa nostra conversazione e tornare poi al libro sulla storia delle Generali
Andrei da Paolo Mieli che ovviamente se vuole riprendere alcune delle cose dette finora benvenuto però e qui parlo cerco con tanto io ma insomma toccherà il cuore la fotografia anzi il curriculum vitae che lo deve dire con il compito di Franz Kafka che lavoro nel mille novecentosette alle Generali breve la sua vita e per altre presente però nelle sue lettere sembrò e in parte forse anche la sua opera una figura diciamo non irrilevante del Novecento culturale letterario europeo perché e altre figure di grandissima rilevanza hanno lavorato nel corso verso i generali io penso soprattutto a Bruno de Finetti che è stato un grandissimo matematico messo a bilancio Marina grande poeta tratta Matisse la Claudio Magris
E perché in realtà il tema vero rimanda la questione del rapporto fra aziende le aziende come luoghi in cui la cultura può prosperare in cui la matrice culturale qualche volta impronta visiva vita stessa dell'azienda e e mo'è successo nel corso del Novecento tante volte forse succede meno oggi
Voi potreste avere l'impressione la presenza
L'ufficio del generale di Praga sia così un ornamento
Da citare nella storia del generale di una curiosità dice poi ci lavorò anche Kafka ma la cosa che tu dici decreto racconta della fedeltà che rimase di Kafka meglio scritti ci vuole che Gregorio Samsa protagonista delle Metamorfosi sia un impiegato del generale questa forza ci dice qualcosa di più già ci dice che Kafka il simbolo come tutti l'intellettuale che sono passati per le Gennaro o sono stati scelti dalle Generali
Come clienti Alessandro Manzoni tutta una corrispondenza sul sul sul suo essere Clemente delle Generali scelti come Oscar Niemeyer l'architetto che fu scelto per fare un genio assoluto per fare la sede della Mondadori di Milano non voglio fare l'elenco tutti
Manifestano un attaccamento alle generale che raccontarlo vedrete in questo libro coloro che avranno la pazienza ma il gusto perché un libro bellissimo libro di immagini
Davvero straordinari un po'grosso più
Comprato si insomma fatta farete fatica portarla a casa ma una volta portata a casa più sicuro che di grande soddisfazione dicevo tutti questi intellettuali
Manifestano una forma di attaccamento sulla quale ci si deve interrogare perché particolare non è anche altre aziende hanno avuto hanno finanziato scritto impresa filosofiche
Ma secondo me il filo che li lega tutti Kafka comincia la carta o comunque Kafka compreso di aver capito che le Generali hanno un'anima
Hanno uno spirito che questo spirito fa
Parte proprio dal mille ottocentotrentuno arriva tranquillo passando proprio attraverso tutte le difficoltà che vi ho raccontato
E chi sta alle generale riceve protezione nei momenti più avversi nelle guerre né conflitti né leggi razziali
Essere meglio di sede delle Generali far parte a qualsiasi titolo della famiglia nelle Generali significa partecipare di una realtà in più
Io mi collego a quello che lei ha detto l'Europa proprio il generale è una cosa che viene da quasi due secoli
Non è una cosa in parte già perché tutti oggi ce li mettiamo in un convegno comincia a girare l'Europa per abbisogna deve per le Generali no le Generali hanno distrutto l'Europa quando era difficile negli anni mi di decenni dei nazionalismi dei nazionalismi esasperati per le Generali l'Europa ha un senso concreto non sono già all'Europa
Loro hanno una proiezione di coloro perché io non sono assicurato con le generazioni sono assicurato per niente no io adesso dico al presidente non sono assicurata assolutamente nulla non ha nulla di assicurato ma da oggi in poi per essere coerente con questo sporca andrò i vostri sportelli senza chiedere missione facilitazione ma consentitemi migliore tornare hanno uno spirito che dura tempo son venuto qua a fare dei compiti così a vellicare le Generali hanno una storia complessa come tutta la relazione avvicinati
Alle Generali corpi estranei corpi opachi c'è di tutto nella storia del generale però per esempio quando questi corpi estranei si sono avvicinati
Sono stati espulsi con una velocità
E anche questa fa riflettere
Le generali sono è un'azienda di dirigenti di gruppi dirigenti di gruppi gli altri che rimangono a lungo rimangono tutta la vita che sono interamente sintonia con quello spirito e se c'è qualcuno che non fa parte di quello spirito com'è come non è dopo poco tempo esce fuori scompare
Questa è la storia che ci racconta Franz Kafka
Quella sua presenza c'è stato poco tempo e ragione tu non è stato tantissimo
Ma dentro il cuore c'è stato tutta la vita
Che chi entra alle Generali franchi o da domani
Ci rimane tutta la vita grazie
Pensate
Da ultimo anche il rapporto fra aziende e mondo culturale abbiamo suscitato l'attenzione di Dario Franceschini capitale su questo palco ci i lavori di questo c'hanno
Grazie grazie davvero veramente l'occasione l'importante mi fa un grande piacere stare qua
I volumi sono molto belli sono volume i belli dal punto di vista editoriale
Che Marsilio sono belli perché in genere i libri che si occupano di archivi sono liberi
Prevalentemente per studiosi quindi di difficile consultazione questi sono veramente lì volumi per studiosi ma sono anche molto accattivanti dal punto di vista della grafica delle schede di lettura della documentazione iconografica veramente sono anche libri d'arte quindi complimenti per questa questa iniziativa veramente apprezzabile
Poi sono contento per conserviamo per regione dico soltanto due
La prima è che in questo modo si valorizza patrimonio straordinario che rischia di disperdersi rischia di non essere valorizzato fino in fondo degli archivi aziendali
Che sono una delle grandi risorse il nostro Paese non tutti hanno avuto la cella non tutti hanno avuto la consapevolezza del valore della conservazione aziende chiudono
Aziende falliscono aziende si fondono quindi è fondamentale un lavoro che stiamo
Cercando di fare insieme al ad
Chi se ne occupa da tempo ma di di di valorizzare il patrimonio straordinario che c'è all'interno delle nostre aziende che pensabile lo sbocco di conservazione dell'occupazione archivistica e anche uno sbocco museale molto forte lavorandoci futuro consente di conservare basta dell'azienda ma anche di farli diventare un motivo di visivi di visite di di attrazione
Noi dobbiamo esternamente orgogliosi del la straordinaria potenza artistica del nostro Paese
Lo Stato ha centouno Archivi di Stato
Più l'Archivio centrale dello Stato
Ci sono centinaia di gli archivi storici comunali che posseggono matrimonio straordinaria una volta questa documentazione
Aveva un valore culturale abbiamo un volo di Hochhuth di utilità materiale ma aveva anche un valore prevalentemente un valore culturale oggi è brutto dirlo non ce ne siamo accorti Magjuni immenso valore economico
Tutte le grandi fondazioni americane comprano tutto
Con i mezzi che hanno comprano fotografie completi di compro compro in modo compulsivo
E comprano di tutto
Io continuo a dirlo conteneva ripeterlo per quanti più viva più grosso miliardario americano compito quello che poco particolarità non arriverà nemmeno da chi lo stato di Venezia
Perché perché la dimensione e l'importanza alla qualità della documentazione enorme e sono luoghi anche d'innovazione
E di ricerca naturalmente mettendoci risorse questi anni abbiamo triplicato le risorse elettivi stato ma è poco io a fare molto di più perché posso esserlo gli straordinari di ricerca vi racconto un episodio proprio perché stabile ne sia
Che vi invito andare a visitare
è una cosa unica al mondo
Alla fine del percorso sono arrivate una statuizione una ragazza distaccato da un'università straniera ma lei italiana che stava mi ha mi ha fatto vedere stava
Non so se l'hanno già brevettato ma insomma sta strade mano ultimato tre sulla ricerca e attraverso l'utilizzo dell'attacco
Medica la possibilità di leggere i manoscritti gli incunaboli senza privilegi pagina per pagina
Cioè e l'ho visto non è un non è un'ipotesi cioè senza per il volume sapete quante delicato e complicato rompere aprire un volume un manoscritto leggere pagina per pagina perché rilevato l'inchiostro e magica oggi quindi innovazione ricerca applicati archivi cosa vuol cosa può voler dire ma soprattutto in questo mercato in cui i dati la documentazione hanno un enorme valore economico
Noi oggi ci troviamo il patrimonio che nessuno al mondo in queste dimensioni sparso nel territorio nazionale perché il nostro Paese è fatto così per questo centouno Archivi di Stato
Tutti gli archivi comunale ma un valore enorme che dobbiamo valorizzare stiamo lavorando attorno al progetto che si chiama digital Library
Perché vorremmo sta senza toccare la la proprietà
E e partendo dalla parte statale dalla parte pubblica senza toccare la proprietà
Dei singoli dei singoli archivi
Però avere un luogo unico che ci consenta di sedersi al tavolo
Con tutti quelli che vengono continuamente nel nostro Paese le grandi fondazioni a cominciare dal fondo storico che vengono felice per essere digitalizzazione ma che naturalmente quando si siedono al tavolo del confronto con un archivio di Stato che ha poche risorse pochi mezzi
è un rapporto di fronte alla a una in una proposta di collaborazione e risorse è un rapporto non ad armi pari facendo questa operazione noi avremmo qua ci siederemo qualsiasi tavolo con chiunque
Con una forza che nessuno nel mondo porre e quindi per questa importante Bolloré dagli archivi integrare quelli pubblici
Quelle private quelle aziendali
Seconda seconda motivo di gambissima situazione anche per i contenuti questa
Di più
Beh la tavola rotonda
Davvero emerge
Dagli interventi di oggi e da tutta la documentazione
Dei due volumi
Davvero generali è una storia europea con molto anticipo nasce proprio come stato europea supera tutte le grandi difficoltà di quasi due secoli di storia ma nasce come dimensione europea
Come sparsi europea
E questa è una cosa che noi dobbiamo avere chiarissima per il futuro
E siamo molto indietro parlo un attimo del mio settore
Il settore della cultura che parliamo di cinema e parliamo di musica che parliamo di di di televisione
Sente l'euro una predominanza fortissima del mercato dell'inglese
Del verde dei paesi anglosassoni per la forza enorme che anni questi settori
E noi tendiamo a approcciarsi con questi giganti della Rete insomma entrano così prepotentemente con forza tantissime cose porti delle nostre vite ma tendiamo ad apprezzarsi come singoli stati nazionali
E non ci accorgiamo che uno per uno anche più grande tardivamente la Germania siamo piccoli siamo destinati a tracciare una posizione non di non forza
Presi separatamente ogni Stato europeo è piccolo insieme
Nel settore dei contenuti culturali siamo il più grande produttore di contenuti culturali il più grande consumatore di contenuti contrari al mondo non c'è confronto con nessuno
Meno con gli Stati Uniti se lavoriamo insieme se superiamo le differenze c'è cominciava a parlare di cinema Orfeo di multa europea di audiovisivo europeo la forza enorme naturalmente sarebbe un disegno serve anche come dire
Seguire l'esempio di chi questa strada la cominciata con una visione imprenditoriale non di gestione della cosa pubblica ma che guardava già tanto tempo fa ad un mercato che il mercato europeo prima che nascesse
La comunità europea con l'Unione europea quindi di questa c'è un grande bisogno
Io sono abbastanza ottimista perché l'Europa è una storia fatta di accelerazione che
Sono state frutto di traumi anche la nascita dell'Europa è frutto del trauma drammatico e la seconda guerra mondiale
Il passo successivo i passi successivi sono stati tutti i frutti di timori
Compreso dopo l'unificazione tedesca l'accelerazione europea perché stesso conteneva alcune sue mani troppo forte
Adesso siamo in un'altra spesa e difficoltà siamo assediati del populismo e dal Paure dare i dai rischi di nazionalismo adesso è il momento di vedere grandi leader adesso è veramente il momento di vedere grandi che guardano in una dimensione
Veramente europea a cominciare dal patto lo dico anche per l'Italia come si è visto recentemente non solo per l'Italia e l'esperienza di generale dovrebbe proprio aiutarci in questo
Anziché ogni paese mettersi a difendere le proprie aziende cercando di costruire dei muri protettivi o delle norme protettive quando non è più possibile cerchiamo di aiutare le nostre aziende ad andare all'estero
Quelle che sono in condizione di farlo
Ah sì che cerca cercare solo di proteggersi aiutiamo noi le imprese italiane che sono in grado di espandersi in Europa piuttosto che pensare di proteggerci o di fermare il vento con le mani se non è possibile per questo c'è bisogno veramente di un po'di visione
Abbiamo
Insomma in sé infila ci sono state le se francesi ci saranno le elezioni tedesche e ci sarà nelle sale italiane lasciami condizionale miss del duca nella primavera due mila diciotto deve le tre grandi Paesi
Che hanno una leadership
In grande pronta alle sfide del del futuro
Con una sostanziale contestualità qualche mese di distanza di inizio di questo cammino
Si parla di Europa per le sta differenziate proviamo tutti gli strumenti sicuramente se questi tre Paesi stanno nel gruppo di testa e i leader dei paesi riescono a capire che i nazionalismi populismi le Paure le si vincono a mani seguendo ma ma si vincono sfidandolo
E la sfida si chiama Europa indica all'Europa come il nostro destino non come luogo che si crea problemi ci crea Paure
è un magari raccontarlo anche se non ci crediamo per prendere qualche voto in più questa penso che sia la grande sfida penso che l'Italia posso giocare un grande ruolo in questo perché tutta la storia di quasi duecento anni generale ciclica sì posso indicare che l'Europa è da per il nostro destino
Come mantenere un'anima
Questo questa conversazione sulle Generali nella storia adesso al Casino e lavora c'è un buffet per tutti grazie a tutti