Comitato Centrale del MSI

L'abbiamo ottenuto
Abbiamo ottenuto dei successi politici
Dimostrando che l'opposizione quando la si vuol fare la si fa in riesce l'opposizione a bloccare certe iniziative del governo del Parlamento
Perché il sedici di gennaio decidemmo di utilizzare il Parlamento anche come cassa di risonanza
E le battaglie che sono state condotte in Parlamento ed in particolar modo alla Camera hanno fatto capire
Che sarà molto difficile far passare alcune leggi se non mettendo in preventivo lunghi mesi di paralisi del parlamento
Il decreto che hanno fatto per rinviare le elezioni amministrative del ventotto marzo
è una risposta
Che manifesta la evidente debolezza incapacità non solo del governo ma dello stesso Parlamento
A difesa della necessità di fare le elezioni il ventotto marzo
Oltre al Movimento sociale c'erano soltanto
Rete Rifondazione i radicali
Nonostante il tacito assenso della Lega
E del partito democratico della sinistra il Parlamento non è stato in grado di fare nemmeno una leggina che come portata rispetto alla legge elettorale era infima cosa
La battaglia che stiamo ancora conducendo contro quell'altro tentativo di razionalizzazione anch'esso per vie legislative
Nel mondo dell'informazione la cosiddetta riforma rari che altro non è che una lottizzazione A tre A quattro A cinque salvaguardando alcuni in spregio di qualsiasi libertà d'informazione eppure anche quella legge ferma in Parlamento
La stessa battaglia condotta sulla legge per l'elezione diretta dei sindaci uscita dalla Camera in modo certamente diverso rispetto alla proposta iniziale
E se a queste iniziative di tipo parlamentare aggiungete non è poca cosa
La ritrovata capacità di Premiere a livello di pubblico opinione avete un quadro che specie dopo le manifestazioni degli scorsi giorni specie dopo la manifestazione di Bologna che va pur detto
Un momento importante di mobilitazione di piazza in una città certamente difficile per il movimento sociale italiano
Una capacità che il movimento comincia ad avere nel convincere gli italiani circa il grande trucco
Io mi sono convinto che si agli italiani si riesce a parlare in modo chiaro comprensibile
Di quella che l'ha portata vera
E la conseguenza vera di una legge elettorale maggioritaria gli italiani capiscono e tutt'altro che scontato che si sia plebiscitario
E hanno anticipato al diciotto aprile anche per non dare tanto tempo a disposizione a chi non solo si stava organizzando ma aveva indirizzato alla battaglia lungo una via che poteva e può continuare ad essere una via che porta ad un risultato clamoroso
Dobbiamo quindi necessariamente continuare lungo quella strada
Dobbiamo far sì che di qui al diciotto di aprile
Non soltanto ogni struttura del movimento
Ma ogni nel sia del nostro mondo sia finalizzata
Al conseguimento di un risultato che si è raggiunto porta certamente alla fine del sistema
Circolano già i primi sondaggi
Con una certa preoccupazioni da più parti si nota che a fronte di un no in Parlamento che supera di poco il dieci per cento
Ci sarebbe già un crescente no nella pubblica opinione che supera il venti e il venticinque per cento anche chi l'altra sera ha visto la trasmissione rosso e nero per quanto congegnati in modo diverso la domanda il teste
Si sarà accorto che oggi ventisette italiani su cento vorrebbero andare alle urne subito perché si rendono conto che non soltanto è insostenibile la situazione ma evidentemente che la nuova legge elettorale altro non è che un trucco
Partiamo cioè con una possibilità di adesioni di coinvolgimento nella cosiddetta società civile che è molto più ampia della possibilità di coinvolgimento sulle nostre tesi
All'interno dei palazzi
Ecco perché dobbiamo continuare lungo quella via dobbiamo moltiplicare le iniziative dobbiamo dar corso a qualche iniziativa ulteriore
Nel corso della direzione dissi
Che forse era il caso di far nascere i comitati per il no
Oggi più che mai ribadisco che è necessario far nascere i comitati per il no
Comune per comune città per città nei luoghi di lavoro nelle scuole ovunque vi sia la possibilità di aggregare
Cittadini che comprendono la portata del trucco che è in atto comitati per il no che devono nascere in modo spontaneo senza rigidità burocratiche senza strutture piramidali sarebbe del tutto inutile
La vita al Comitato nazionale per il no e poi auspicare che questo Comitato nazionale
Si estenda nel resto del territorio nazionale pilota contrario sia più saggio pioggia invitati segretari provinciali con una lettera ad operarsi in tal senso stimolare nelle realtà periferiche la nascita di questi comitati
Per affiancare alla battaglia del Movimento Sociale Italiano l'iniziativa di chi missino non è ancora forse non lo sarà nemmeno mai ma compreso che la legge elettorale è la più grande mistificazione di questo secco
Accanto ai comitati per il no una campagna referendaria condotta
Con la stessi impegno e con la stessa mobilitazione di una campagna elettorale nazionale
Accanto ai comitati alla campagna elettorale referendaria fatta
Tra la gente nelle piazze nelle strade all'esterno sarà prevedibilmente una campagna che gli altri giocheranno sulle grandi testate giornalistiche dagli schermi televisivi
Dobbiamo riuscire ad essere gli unici che fanno la campagna elettorale la campagna referendaria per il no non soltanto negli schemi istituzionali della RAI un i pochi spazi che magari otterremo nelle testate giornalistiche schierate tutte anche perché la stampa indipendente non c'è
Ogni testata giornalistica alle spalle un referente politico imprenditoriale e ciò spiega perché dissi
Diventa egemone tra i giornalisti Italia Salvatori tra i commentatori e si verifica addirittura come si è verificato che un giornale che diceva di essere indipendente diventa al giornale portabandiera di uno schieramento politico uno schieramento trasversale per il maggioritario
Dobbiamo diventare gli unici in grado dobbiamo essere gli unici in grado di fare la campagna referendaria nelle piazze tra la gente
Recita attivando tutte le nostre energie
Mobilitando accanto a noi coloro che sono disponibili a questa mobilitazione
Io con piacere annuncio al comitato centrale che nel pomeriggio da me espressa menti invitato ovviamente con la sua piena adesione il segretario nazionale della CISNAL riferirà al Comitato Centrale quelle che sono le strategie del Sindacato nazionale ma tale anche al Comitato del movimento piena assicurazione circa la volontà del sindacato di contribuire a questa battaglia che è anche per il mondo del lavoro
Una grande battaglia non solo di libertà ma di denuncia
Della mistificazione della truffa
E tra il comparto dei santuari del vecchio potere non credo nemmeno che sia un caso il fatto che i vertici del sindacalismo
La triplice
Quei vertici saranno anch'essi in prima fila schierati a sostenere che il sì al referendum Segni è la panacea di tutti ma
Dobbiamo attivare tutte quelle che sono le nostre energie
Dando anche vite
Ad una iniziativa che abbiamo chiamato di referendum simulato
Che ci servirà per spostare nel corso de la campagna elettorale
Il tema delle polemiche prevedibilmente anche
Il tema delle iniziative non soltanto alla singola posizione di no al maggioritario dice di difesa la legge proporzionale
Argomento debole se viene posto come qualcuno continua a fare come difesa dell'esistente per difendere la nostra proiezione parlamentare
Mai come in questo momento dobbiamo essere consapevoli che non si vada a una battaglia come questa
Dicendo votiamo no al referendum perché altrimenti abbiamo meno deputati meno senatori non gliene frega assolutamente nulla gli italiani di quanti deputati di quanti senatori avrà al Movimento sociale o Rifondazione o la rete o uno qualsiasi tra i partiti
Noi dobbiamo andare alla campagna elettorale dicendo no a questo referendum perché questo referendum che lungi dal cambiare finisce per modi per bloccare chissà quanti altri anni ancora il sistema di potere così come lo abbiamo conosciute disegnato degli ultimi anni
Da mandare alla campagna elettorale dicendo che le vere grandi riforme non sono le riforme di tipo elettorale quante volte l'abbiamo detto ma le grandi riforme che sono relative all'assetto dello Stato
L'Italia passerà alla storia come l'unica nazione credo al mondo
Che inizia un processo riformistico delle sue istituzioni partendo dal basso cioè partendo dalla legge elettorale e come l'unica al mondo che fa fare la legge elettorale agli elettori i cittadini
Rifiutando però ai cittadini la possibilità di scegliere il modello dello Stato
L'iniziativa del referendum simulato
Sulla Scelta di tipo presidenziale rispetto a quella di tipo parlamentare
Che troverà anche alcuni moduli organizzativi nuovi siamo giunti alla determinazione di
Acquistare
Uno spazio propagandistico all'interno di uno dei settimanali che va per la maggiore qualche milioni di copie vendute ogni settimana per inserire all'interno di quesiti Management viale cartolina
Che altro non sarà che l'ha spiegata al nostro referendum simulato in cui ovviamente ci sarà un secco no vota no al referendum truffa spazi sarà anche la possibilità di scegliere tra la repubblica presidenziale la repubblica parlamentare attivando nella settimana in cui saranno in vendita nelle edicole quelle copie tanti altri punti di raccolta di quella che è l'espressione del voto degli italiani
Per cui occorre occorrerà organizzare e saremo in piena campagna elettorale pane referendaria i punti di raccolta nelle piazze occorrerà aprire ancor di più le nostre sezioni e la nostra federazione
Occorrerà avvicinare quanta più gente possibile non soltanto per dire portano al referendum truffa ma esprime il suo parere
Circa il modello di Stato che l'Italia dovrebbe avere nel prossimo futuro
Credo che condotta con la stessa determinazione che abbiamo dimostrato negli ultimi tempi
Questa nostra campagna di tipo referendario possa terminare
Con il successo
Io non condivido il pessimismo di chi dice
Abbiamo già perso
Non soltanto perché non si fa alcuna battaglia se si parte con la certezza di un esito negativo
Ma anche e soprattutto perché non è detto non è vero non è assodato
Che si sia plebiscitario
Non soltanto non è detto che abbia una larghissima maggioranza ma non è detto nemmeno che posso aggiungere a quel tanto sospirato per loro cinquantun per cento
Perché la pubblica opinione può essere svegliata
Perché i comitati per il no potrebbero fiorire più numerosi di quel che si pensa perché sul no potrebbe finire per coagularsi
Tutta quella pubblica opinione
Che oggi ha capito
Che il sistema delle tangenti è a difesa del sì
E contemporaneamente il sistema della disoccupazione della recessione della crisi della miseria che addirittura comincia adesso ed in alcune zone è a difesa del sì
Ricordate quello che ha scritto
Nonostante
Se il no riesce a compattare tutti gli italiani che non ne possono più dei ladroni e tutti gli italiani che cominciano a essere preoccupati della crisi economica e sociale
Beh quel no può lievitare a tal punto da diventare la grande sorpresa
Lo temono anche loro come dimostra il fatto che ancora una volta Scalfaro il garante
Amato direi esecutore
Ha pensato bene di far votare
Il diciotto aprile per tutti i referendum
Avevamo chiesto
Di collocare il referendum di tipo elettorale in una domenica Sestante perché perché se si dice che quello è il momento in cui parte la nuova Italia è la vicenda sa fisica di tutte le istituzioni beh non può essere confuso con i tanti altri referendum alcuni dei quali di portate di affetto certamente minore
La risposta che è stata data e ancora una volta una risposta
Tipica di coloro che non soltanto non vogliono che gli italiani prendano atto e consapevolezza di quello che realmente si cela dietro a questa grande truffa ma forse addirittura cominciano a pensare che se gli italiani lo capiscono
Beh per davvero vanno per aria le loro carte i loro giochi
Diamo quindi ad una campagna referendaria mobilitati convinti
Andiamo ad una campagna elettorale referendaria convinti del fatto di poter sostenere con piena legittimità alle nostre tesi
E di poter addebitare al sistema
Sistema politico al sistema imprenditoriale la causa della corruzione dei sedici mila miliardi ogni anno
Ho già detto e diremo ancora non è un caso se tutti gli inquisiti sono per il sì
Così come direi che non è un caso
Che proprio da qualche tempo a questa parte
Da parte del sistema che si rende conto di essere con l'acqua alla gola si sia Sisti si stia tentando in qualche modo di rendere più difficile
L'azione delle forze di alternativa
Mi riferisco in modo nemmeno troppo implicitamente in modo chiaro a quello che è apparso sui giornali di quest'oggi
Io vi devo dire in assoluta sincerità cari camerati che se devo credere a un assessore socialista un senatore missino credo un senatore missino senza ombra di dubbio
Anche perché a quell'assessore socialista al momento non hanno creduto nemmeno i magistrati
Senatore resta
Mi ha dato la totale disponibilità ha rimesso
Alla segreteria del partito qualsiasi valutazione
Certamente non si nasconde dietro un dito come fanno tanti dicendo è un complotto nei suoi confronti anzi auspica che la magistratura lo interroghi subito rinuncia all'immunità parlamentare se necessario rinuncia al mandato senatoriale posso però dire in assoluta certezza che quando l'accusa viene da un avversario politico beh c'è qualche cosa
Che non soltanto deve indurre
Sì ad essere ancor più vigili ma c'è qualche cosa di evidentemente preordinato anche perché notizia di quest'oggi non credo nemmeno sia casuale che Bossi senta il dovere di dire smettetela di dire che anche la lega presi danari
Un sistema che sta andando a fondo è di tutta evidenza che fa quel che può
Per impedire che altre forze possono rivendicare la loro totale stranita al sistema e noi questa totale estraneità al contrario non soltanto la dobbiamo rivendicare ma deve essere la nostra bandiera
Noi non soltanto dobbiamo divenire ancor più determinati ancor più motivati nell'indicare lei normi responsabilità morali della disonestà dilagante codificate
Che ha regolato il potere in Italia nell'ultimo dopoguerra ma dobbiamo soprattutto sentire la possibilità che oggi è a portata di mano di dar vita per davvero ad una fase del tutto diversa del tutto nuova
Se il diciotto aprile dovesse spuntarla il no questo è un sistema che va allora sì veramente a fondo
Nel corso della direzione
Fu giustamente fatto osservare alcune in particolar modo da Rauti
Che forse non era tanto il sistema che andava in quel momento precipitando
Ma a un certo modo una certa sua espressione rimanere inalterata la logica
E mi pare che fosse quella un'osservazione giusta
Credo però che sia altrettanto giusto dire che se vince il no è il sistema allora che va a fondo perché non soltanto perché scoppierà ebbero tutte le contraddizioni a perché verrebbe meno l'ultimo appiglio che hanno
Non potrebbero più dire cambiamo le regole elettorali e modificheremo l'Italia e saremo tutti più onesti tutti più buoni tutti più alti
Tutti più belli e più biondino in quel momento il sistema si troverà nella condizione di una esplosione al suo interno in quel momento si tornerà alle urne cosa che danno tutti per scontata
L'ipocrisia
Ipocrisia nazionale la chiamata così
Di chi dice il Parlamento non è delegittimato però dice anche fatta la legge elettorale andiamo subito alle urne
Dovesse spuntarla il no anche questo ultimo inganno verrebbe meno
E in ogni caso si aprirebbe una fase del tutto diverso
Ecco perché in questo momento in questo Comitato centrale io nella mia relazione non faccio alcuna analisi di quello che accadrà dopo qualora vinca il sì qualora vinca il no perché ovviamente ci rivedremo dopo il diciotto aprile
Per valutare i risultati e soltanto in quel momento ci interrogheremo degli scenari
Che sono tra l'altro tutti da definire
Quello che è accaduto nel Parlamento nelle scorse settimane dimostra che sarà impossibile
Far camminare qualsiasi ipotesi all'interno del Parlamento
Non ci dobbiamo preoccupare oggi di ciò che sarà dopo il diciotto aprile da oggi al diciotto aprile ci dobbiamo occupare soprattutto della possibilità concreta di vincere una battaglia
Che per il modo con cui viene impostate verrà condotta dagli altri è la più grande battaglia politica che venga combattuto nel dopoguerra
è il momento della verità per molti
è il momento per noi di dimostrare la nostra capacità di incidere per davvero
Non soltanto negli assetti parlamentari ma anche nel corpo elettorale senza alcun pessimismo
Che non soltanto non è in sintonia con il momento che stiamo vivendo
C'è una totale fiducia nei confronti del movimento sociale c'è un credito che cresce c'è un consenso evidente non si riempie piazza Maggiore a Bologna in quel modo se non c'è un'aria nuova rispetto a quella del recente passato
Dobbiamo confidare su questa credibilità che il movimento sociale italiano ha
Per lanciarsi in una mobilitazione come mai ci è accaduto
Convinti che la battaglia si possano vincere
Certi in ogni caso che il movimento sociale italiano non legga né a un risultato referendario né a un'eventuale legge elettorale
La sua capacità di continuare a far politica di continuare ad incidere nella società la sua capacità di continuare a moralizzare e di prospettare soluzioni alternative
Io non comprendo coloro che in questo momento all'interno del movimento sono per fortuna pochissimi
Si chiedono se per caso il movimento non sia giunto al termine di una lunga onorata stagione
Siamo all'inizio di una fase diversa di una fase nuova all'inizio di una fase che sarà ancor più entusiasmante di quella che abbiamo alle spalle
Sarà entusiasmante anche qualora i nostri avversari dovessero spuntarla diciotto aprile
Perché molto probabilmente anche se vincono il diciotto aprile perdono subito dopo sarà ancora più entusiasmante se il diciotto aprile dovessimo farcela
Ecco perché l'appello più faccia comitato centrale in questo momento importante
E quello di trasmettere
Alla pubblica opinione di trasmettere ai militanti di trasmetterà i tanti missini
La certezza che la battaglia di libertà di rinnovamento di alternativa vera e questo movimento ha iniziato tanti anni fa trovo un appuntamento determinante ed essenziale del diciotto di aprile
Dobbiamo costruire un nostro diciotto aprile che sia per davvero il momento della rigenerazione dell'Italia e della cancelletti una definitiva del sistema di potere
Dobbiamo uscire di qui determinati come non mai
Per dar vita di iniziative da battaglie politiche che possano per davvero consentire agli italiani di voltar pagina soltanto così si esce da Tangentopoli soltanto così si archivia la questione morale
Tangentopoli sarà consegnata al passato sarà definitivamente allontanata dal presidente degli italiani soltanto quando sarà consegnato al passato
Il sistema politico la Repubblica nata dalla Resistenza l'assetto ultra quarantennale che domina le istituzioni e che regola i rapporti tra la politica e l'imprenditori
Tangentopoli altro non è che uno dei momenti di questo sistema
Starei quasi per dire che Tangentopoli è la versione mille novecento e novanta della strategia della tensione mille novecentosettanta è un sistema che genera frutti marci avvelenati
Se non si ha la capacità se non si ha la determinazione di archiviare con soluzioni politiche l'intero sistema
Non soltanto non si archivi a Tangentopoli ma si condanna l'Italia a continuare a sguazzare nel fango di Tangentopoli il compito di chi come noi è sempre stato fuori e quello di esserne oggi consapevoli e di scatenare una grande battaglia di autentica libertà
Sono aperte le iscrizioni a parlare
Subito la parola dovrà ringrazio innanzitutto
Radio radicale perché manderà in Diretta la relazione del segretario del partito che ascolteremo fra qui da qui a qualche minuto ringrazio
Anche i giornalisti che seguiranno questa parte del dei lavori del Comitato centrale do immediatamente la parola al segretario del partito onorevole Gianfranco Fini
Grazie cari amici del comitato centrale
Credo che non sfugga ad alcuno tra voi che questa riunione della massimo organo del partito si svolge in un momento politico che è certamente un momento politico particolare
Momento politico di grandissimo rilievo
Non esagero dicendo un momento politico per molti versi irripetibile
Momento politico nel quale una forza come la nostra deve saper
Muovere i suoi passi con circospezione al tempo stesso con una capacità di analisi e quindi con concreta possibilità di intervento
Proprio perché essendo oggi in Italia in una fase estremamente travagliata essendo in un contesto al quale è difficile intravedere in quelli che possono essere gli sbocchi
Ogni forza politica che si rispetti a il dovere non soltanto di confrontarsi ma anche e soprattutto di passare all'azione dopo le maturate analisi
è un momento politico importante unico forse irripetibile perché come tutti ormai ammettono
è in atto in Italia quella che qualche commentatore ha chiamato una sorta di rivoluzione silenziosa
Non c'è ombra di dubbio che gli eventi che quotidianamente
Coinvolgono il sistema nella sua interezza
Danno alla pubblica opinione nazionale ed estera
Dell'Italia e delle sue istituzioni dal rapporto che c'è tra la politica e l'economia
Una immagine tale da determinare la sensazione che quello che è stato fino a qualche tempo fa domani non debba essere più e che quindi si sia in presenza di una sorta di rivoluzione di cambiamento di radicale mutamento di tutto quello che per tanti anni ha rappresentato le certezze la stabilità le regole nazionali
Poi in presenza di molti dubbi di tantissime zone d'ombra di assoluta impossibilità di comprendere dove questa rivoluzione ammesso che vi sia porterà una rivoluzione ovviamente senza
Alcun tipo di per ora pare presenze
Né di piazza né di tipo barricadero una rivoluzione che comunque in atto se è vero come è vero che ogni giorno da più parti ci si chiede quale sarà la sorte non tanto del sistema quanto dalla stessa nazione
Una rivoluzione che ha trovato e trova il momento di massima esplicazione in quella che da tutte le parti è stata chiamata la cosiddetta questione morale
Un vero e proprio uragano si è abbattuto sul sistema Italia
Un uragano
Iniziato ormai qualche mese addietro che ha colpito nel corso dei mesi or questo o quell'esponente e del Polito e del mondo politico e dell'imprenditoria
Un uragano che lungi dall'attenuare i suoi effetti col passar del tempo gli ha moltiplicato i
Un uragano che ha messo sotto accusa tutti quelli che sono stati per oltre quarant'anni i santuari del potere italiano
Certamente i santuari del potere politico
Con i due Parchi maggiori partiti e il Governo
I due pilastri delle maggioranze che dal mille novecentosessanta in poi hanno sempre governato le sorti nazionale
Democrazia Cristiana il Partito Socialista da tempo nell'occhio del ciclone da tempo investiti dalla forza dell'uragano così come nessuno poteva pensare con effetti a tal punto dirompenti da portare alla sostanziale uscita di scena almeno per il momento ma credo definitivamente alla scena politica del segretario del Partito socialista
Facile constatazione quella di individuale nella DC e nel PSI nei partiti del governo
I due bersagli principali dell'uragano che si è abbattuto sul potere politico italiano
Altrettanto facile credo altrettanto incontestabile
Constatazione
Circa il coinvolgimento nella questione morale di un altro santuario del potere rappresentato dal mondo dell'imprenditoria
Sia essa pubblica sia essa privata
Da qualche tempo a questa parte è chiaro a tutti
Che coinvolti nella questione morale travolti dal ciclone
Delle inchieste Mani pulite
Non sono soltanto i due partiti che sempre hanno governato in Italia ma sono anche quei santuari del potere imprenditoriale ed economico fossero essi a capitale pubblico fossero essi a capitale privato
Così come credo che sia sostanzialmente corretto direi scontato
Individuare altri due centri importanti del potere italiano nell'ultimo Periodo negli ultimi decenni anche si toccati seppure in modo meno massiccio dalla onda lunga delle inchieste
Mi riferisco
Ai vertici di quei partiti che facevano o dicevano di fare l'opposizione non alternativa
Tanto il PDS quanto il partito repubblicano cioè gli oppositori sostanzialmente di sua Maestà
Specie per il PDS a conferma della nostra tesi antica
Non un'alternativa al sistema di potere democristiano e socialista e al forte legame che c'era tra cui sistema di potere e il capitale pubblico e privato ma una sorta di rovescio della medaglia
Di opposizione non strategica non finalizzata ad un radicale mutamento delle regole ma soltanto un'opposizione finalizzata all'acquisizione di maggior potere
E accanto a questi ulteriori Versaldi della questione morale da qualche tempo a questa parte seppur in modo ancora molto sommesso
Anche quel potere economico ed imprenditoriale rappresentato dalle cooperative
Pochi hanno notato come in una delle tante inchieste
Sia stato arrestato un personaggio che non ha notorietà nazionale ma che ha un grosso ruolo nella Rapport toh in Emilia Romagna tra l'ex partito comunista attuale PDS il mondo dell'imprenditoria il potere centrale il rapporto stretto organico maturato nel corso dei decenni che voleva e faceva delle ex cooperative rosse uno dei momenti di snodo uno dei tanti elementi della sostanziale occupazione da parte del sistema di quella che era la società civile
Verrebbe quasi da dire che di tutti i santuari del potere italiano così come lo abbiamo conosciuto nell'ultimo Periodo
L'unico santuario che non è stato ancora nemmeno marginalmente coinvolto dalle inchieste riguarda quel potere sindacale
Che in Italia indubbiamente ha avuto anche un ruolo e che almeno fino ad oggi rimane seppur toccato in qualche esponente un qualche piccolo aspetto delle inchieste rimane comunque nella sua struttura centrale l'unico vero centro l'unica vera centrale di potere non ancora coinvolta non ancora stravolta dall'onda lunga delle inchieste
Che il potere così come si sia connaturato in Italia negli ultimi decenni sia al centro dell'occhio del ciclone lo dimostra non soltanto la quotidiana scansione degli eventi
Lo dimostra quello che da più parti
è stato quantificato nelle norme in giro di affari di denaro in nero
Di movimento di capitali
Che ruota e ha lottato attorno a Tangentopoli
Qualcuno si è preso la briga di andare a quantificare il volume d'affari ed è arrivato alla sbalorditiva cifra di sedici mila miliardi ogni anno
Mossi sostanzialmente violando quelle che sono le leggi in vigore
Sedici mila miliardi di danaro che ogni anno si muoveva forse si muove ancora
Nell'economia nazionale
Sedici mila miliardi la decima parte se non ricordo male del disavanzo dello Stato
Attivati con iniziative con procedure con atti con gesti
Sempre e comunque tali da violare quelle che sono le leggi in vigore
è un aspetto che credo sia importante per giunge ad un approccio corretto a quello che è l'argomento sul quale oggi maggiormente si dibatte
Specie dopo che da parte di uno dei massimi protagonisti del sistema segretario della Democrazia Cristiana
Sì è invitato
Molto
Clamorosamente a distinguere le posizioni di coloro che nelle tante nelle grandi inchieste di Tangentopoli vengono di volta in volta coinvolti
Martinazzoli voi sapete ha detto cerchiamo di distinguere per lo meno la posizione di chi
Compì un reato perché va a violare la legge sul finanziamento pubblico dalla posizione di chi al contrario
Compì un reato perché dà luogo ad episodi adatti che richiamano la concussione e la corruzione
Tradotto fuori dal linguaggio del Codice cerchiamo di distinguere chi ruba per il partito e chi ruba sostanzialmente perse
Io credo che questa sottile
E maliziosa argomentazione debba trovare innanzitutto da parte del movimento sociale italiano
Una posizione di netta
E di totale e di ferme di motivata denuncia sostenendo così come a me a me pare corretto fare
Che se è vero che in Italia sono stati mossi sedici mila miliardi ogni anno violando la legge
è certamente vero che possono esservi delle responsabilità di natura penale diverse ma è altrettanto vero che vi sono delle responsabilità di natura morale identiche
Guai se oggi l'Italia dovesse dividersi come qualcuno vuol fare tra chi sostiene che un particolare tipo di reato era idee meno grave di un altro tipo di reato per il quale al confronto occorre al contrario occorre massima fermezza
Una forza come la nostra che da tempo denuncia
Quella che è la sostanziale globalità del sistema
Di potere di gente oggi in Italia non può avere alcuna esitazione nel dire
Che se possono esservi ma sarà compito della magistratura verificarle accertarlo
Delle responsabilità penali diverso e nella gravità dall'uno all'altro caso vi è una identica responsabilità morale vi è un'identica colpa morale del sistema
Perché il sedici mila miliardi che il sistema attivato clandestinamente ogni anno sono in ogni caso il frutto di una violazione della legge
Nessuna distinzione quindi da un punto di vista morale e politico tra coloro che hanno commesso il piccolo reato e coloro al contrario che hanno commesso il grande reale
Perché perché il potere politico il potere imprenditoriale
Il sistema così come lo abbiamo chiamato da tanti anni
Aveva sostanzialmente scritto una regola da tutti condivisa da tutti accettata alla quale tutti si sono uniformati che potremmo tradurre
Nella sostanziale decisione
Di considerare la disonestà
La regola per muovere certi canali di finanziamento o comunque per mantenere arricchire il sistema
Se Martinazzoli dice
Non usiamo il termine l'altro con una genericità credo che al contrario da parte nostra si possa dire siamo autorizzati e gli italiani tutti sono autorizzati a usare il termine disonesto
Con generalità e riversando lo quel termine
Nei confronti di tutti coloro che hanno dato vita a quel grande flusso di capitali di sedici mila miliardi sempre e comunque mettendo in atto comportamenti
Che rientrano nei tanti casi di violazione della legge
Questo è un sistema che ha fatto per decenni della disonestà una regola non scritta la regola aurea dei comportamenti la regola che interpretata di volta in volta con maggiore o con minore spregiudicatezza ha determinato
Quella grande bufera apertasi con le inchieste
Ciò anche per ricordare che la cosiddetta questione morale è una questione antica
E credo che il nostro movimento abbia il dovere in una fase in cui da più parti
E ne parlerò ci si chiede come uscire da Tangentopoli e come superare l'emergenza determinata dalla questione morale però che noi si abbia il dovere di ricordare che la questione morale non nasce nel sistema poi di potere italiano
Con l'inchiesta Mani pulite non nasce con l'arresto di Mario Chiesa
Ma è un'antica questione
Strettamente connaturata al modo con cui si è organizzato in Italia il sistema di potere
Basterebbe ricordare ad esempio le tante inchieste i tanti scandali i tanti momenti in cui nel passato
Sul sistema di potere non soltanto politico ma imprenditoriale si era
Adombrato il sospetto in alcuni casi la certezza che fosse veicolo è causa di corruzione
Mai come in questo momento credo che valga la pena di ricordare che l'Italia che oggi scopre in modo drammatico
Quanto fosse ampia la corruzione come fosse massiccio
Il giro di danaro mosso in violazione della legge è pur sempre l'Italia che in altri momenti
Vide ministri finire in carcere vide un capo dello Stato rimosso dal Quirinale perché sfiorato anche gli e molto probabilmente assai più che sfora sfiorato dal grande scandalo internazionale della Lockheed è la stessa identica Italia che nel corso di tutto il dopoguerra se pur con momenti e con impatti diversi era stata al centro di vicende di natura scandalistica
è necessario credo ribadirlo
Anche perché versi che cosa è cambiato negli ultimi tempi rispetto a quello che era stata l'altra regola aurea
Degli anni precedenti
Avrete notato come vi sia
Un termine un verbo
Che oggi in Italia nessuno usa più e che al contrario era stato il verbo che veniva
Usato con larghissima diffusione
Fino a qualche tempo fa ogni qual volta si parlava di scandali di coinvolgimento del potere politico del potere imprenditoriale in atti di tipo illegale oggi nessun in Italia parla più di insabbiare
Mentre al contrario per anni tutta l'Italia diceva le inchieste finiscono per essere insabbiata
Che cosa è accaduto
Per quale motivo
In un determinato momento della nostra storia
Quella che era stata la regola per tanti anni non scritta ma reale
Secondo la quale non era possibile o comunque la magistratura non riusciva
Ad andare fino in fondo in quelle che erano i tanti sintomi che già allora c'erano
Del modo scorretto immorale e disonesto con cui il potere politico finanziava se stesso garantendo al capitale margini ulteriori di profitto per quale motivo da un certo punto impone
La pratica quotidiana dell'insabbiamento si è resa impossibile
Grando conto che non è semplice formulare la risposta
Credo che purtuttavia qualche tentativo di risposta vada dato ritengo corretto dire che molto deriva
Dal fatto che
L'ultima fase
Della presidenza Cossiga
Con le sue quasi quotidiane picconate
Aveva determinato nella pubblica opinione
Un crescente desiderio di ribellione nei confronti del sistema
Che poi ha generato il dato del cinque aprile la vittoria evidente di tutte le forze di protesta addirittura di alternativa
Così come molto probabilmente molto dipende dal fatto che il caso che pur a un ruolo nelle vicende
Ha voluto che una particolare inchiesta terminasse nelle mani di un particolare magistrato
Che ha poi determinato quell'effetto valanga
Che in molte circostanze all'inizio imprevedibile ma che quando si verifica travolge tutto
Se l'inchiesta per il Pio Albergo Trivulzio anziché nelle mani di Di Pietro fosse terminata forse nelle mani di qualche altro magistrato non saremmo tutti quanti qui a chiederci per quale motivo c'è stata l'esplosione di Tangentopoli
Ma credo che il motivo vero il motivo di fondo il motivo più politico
Derivi dal fatto e lo abbiamo detto nel corso della riunione della direzione nazionale
Che negli ultimi due anni sostanzialmente
L'Italia si è trovata per la prima volta dal dopoguerra in poi in una condizione del tutto diversa ma soprattutto in una condizione tale da far venir meno quella che era
Quella sorta di sovranità limitata così noi giustamente la chiamavamo in cui l'Italia si era trovata fino a quando c'era stato il comunismo
Credo che sia corretto dire che fino a che l'Italia correva il rischio di diventare comunista perché c'era il comunismo perché l'Europa era divisa in due blocchi perché il mondo si confrontava tra comunisti e anticomunisti tra Occidente e Oriente
L'Italia non poteva permettersi
Il lusso
I moralizzare se stessi di bonificare le istituzioni di mettere in prima pagina le tante vergogne nazionali perché la regola anche essa non scritta ma vigente
E sappiamo che era una regola vigente tutto sommato faceva dire a molti
Sì
Questo è un sistema certamente fonte di corruzione da un sistema che garantisce un minimo di libertà a fronte di una presunta alternativa che quella dei paesi dell'est è quella del comunismo e quella su tutto sommato della negazione di qualsiasi diritto
Quando l'Italia si è trovata in forza dello sconvolgimento mondiale dell'ottantanove
Ad uscire da quella che era
La sovranità limitata in cui tutto sommato si era mossa fino ad allora
Si è reso possibile quel meccanismo di denuncia
E quel meccanismo di bonifica del sistema che fino a qualche tempo fa sarebbe stato credo del tutto impossibile
Sono convinto di questa tesi
Perché altrimenti non si spiegherebbe come
In precedenza
Scampoli che tutto sommato avevano una incidente una portata analoga
Non dico maggiore Manalo agli scandali che hanno poi sconvolto le istituzioni negli ultimi tempi fossero finiti o con l'insabbiamento in sede parlamentare o comunque non avessero prodotto alcun tipo di reazione nella pubblica opinione
Oggi l'Italia è più libere di fare i conti con quella che è stata la classe dirigente
Che nel dopoguerra ha creato il sistema di potere Italia
Nel corso della direzione aggiungemmo
Che la miopia di coloro che erano stati per oltre quarant'anni depositari del potere italiano
Consiste soprattutto nel non comprendere che venuto meno il comunismo veniva meno buona parte della legittimità che costoro avevano
Agli occhi del nostro popolo e agli occhi dei partner occidentali per governare l'Italia
Non l'avevano mai governata bene
Non avevano mai garantito il rispetto
Degli interessi legittimi della nostra economia
Avevano sempre determinato nicchie più o meno vasti di potere di corruzione di sperpero avevano però una sorta di assoluzione a monte
Di legittimazione a continuare in quel tipo di gestione del potere perché l'alternativa sarebbe stata quella del transito dell'Italia nel versante dei paesi
Attività di tipo socialista o comunista
Tutto ciò appartiene comunque al piano credo degli analisi
Mentre al piano non solo dell'analisi ma delle iniziative concrete degli atti politici appartiene
La risposta al Grande quesito che in questo particolare momento occupa interessa
Tutti gli operatori della politica dell'informazione dell'economia
Dato per scontato che il sistema di potere in tutte le sue articolazioni
è oggetto da qualche tempo a questa parte di una
Quotidiana
E crescente e per tanti aspetti inarrestabile delegittimazione che giunge dalla valanga della questione morale
Tutti si chiedono come uscire da Tangentopoli
Come dare risposta
A questa autentica emergenza
Che sta modificando profondamente gli assetti
E forse addirittura le istituzioni italiane
Anche noi dobbiamo contribuire a dare questa risposta
Ma credo che per una forza come la nostra sia indispensabile partire dall'analisi che abbiamo fatto in precedenza
E quindi ribadire che per noi Tangentopoli non è
La degenerazione del sistema
Non è la febbre alta che ha colpito un corpo sostanzialmente sano
E che quindi può essere curato
Individuando il rimedio alla singola infezioni
Se noi siamo profondamente convinti
Che Tangentopoli altro non è
Che la proiezione finale del sistema
Il momento
Direi quasi più alto organizzato scientificamente
Più razionale
Di una logica che ha sempre mosso il sistema di potere italiano
Se cioè siamo convinti che
Tangentopoli non è
Una malattia
Ma io direi quasi parte integrante del modo con cui in Italia nell'ultimo dopoguerra sia organizzato il potere politico e imprenditoriale
La logica conseguenza di questa certezza è che non si esce da Tangentopoli se non sia la dignità di proclamare la necessità di uscire dal sistema politico italiano
Dal sistema imprenditoriale italiano dal rapporto che sempre c'è stato tra politiche imprenditori
E cioè del tutto illusorio dire usciamo da Tangentopoli lasciando però inalterato il sistema di potere ha le sue regole la sua logica i suoi rapporti scritti o no tra la politica l'imprenditoria
Tra la la nostra nazione le altre nazioni occidentali
Lasciando inalterato quello che è stato sostanzialmente tutto lo schema lungo il quale si è mosso l'Italia dal mille novecento e quarantasei info
Io credo che nessuno nel Movimento Sociale Italiano possano vere parere divergente rispetto a questo perché tutti
Del movimento sociale italiano abbiamo ravvisato un molto ma molto tempo prima che esplodesse Tangentopoli la necessità di dar vita all'alternativa al sistema
Certo non può oggi chiedere di uscire da Tangentopoli uscendo dal sistema
Chi negli anni passati ha rinunciato ad essere alternativa ad un sistema limitando il suo ruolo
A quello molto più modesto di opposizione ad un governo è di tutta evidenza che oggi il PDS ex partito comunista non sostiene la necessità di archiviare un sistema di potere un sistema politico come unico rimedio per la crisi determinata da Tangentopoli perché da tempo
Loro hanno scelto
Essendo figli del sistema la via molto meno maestre molto più debole in termini strategici dell'opposizione non dell'alternativa
Chi crede ovviamente nella necessità di dar vita ad un sistema diverso per risolvere alla radice il problema di Tangentopoli
Beh conseguentemente da delle risposte e delle vie di uscita
Che non sono certamente quelle che vengono fornite oggi dalla coralità degli osservatori perché noi diciamo ad esempio che va del tutto lui legittimato il sistema politico sotto il profilo istituzionale
Perché diciamo come abbiamo detto e come dobbiamo continuare a dire
Che l'unica via di uscita è quella di dare vita ad un altro assetto di Stato
Perché sosteniamo che questo Parlamento è un Parlamento che non ha più non la legittimità costituzionale ma la legittimità morale
Essendo stato eletto tra l'altro al termine di una campagna elettorale in cui oggi tutti gli italiani hanno compreso che i partiti di Tangentopoli
Potevano muovere masse
I danari di miliardi
Che certamente rendevano più facile l'acquisizione del consenso a fronte di coloro che estranei gli alle regole della spartizione del sistema
Potevano muovere per il convincimento degli elettori soltanto le proprie idee o soltanto i pochissimi Magri mezzi a disposizione
Perché sosteniamo cioè che si esce da Tangentopoli con una soluzione che non può che essere di tipo si politico
Ma intesa in modo del tutto diverso rispetto al modo con cui il Parlamento il Presidente della Repubblica il Capo del Governo la quasi totalità dei giornali
E forse anche qualche settore della magistratura
Intende l'aggettivo politico cosa vuol dire uscire con la soluzione politica da Tangentopoli
Se si crede che Tangentopoli sia una degenerazione
Sì è una specie di malattia in un corpo sano la soluzione politica diventa quella di iniettare nel corpo sano una maggior dose di moralità personale per cui si dice
Coloro che sono stati coinvolti lascino le cariche oppure si dice come va dice sempre la DC dobbiamo insegnare la moralità agli amministratori
E contestualmente se si crede che Tangentopoli sia una sorta di di generazione di un sistema salvo si dice soluzione politica facciamo delle leggi diverse in modo tale che ad esempio sia depenalizzato
La violazione del finanziamento della legge che regola il finanziamento pubblico dei partiti
è una risposta logica all'interno di una
Di uno schema che vuole tutto sommato il sistema con un sistema sano
In grado di guarire dal male profondo che lo ha
Afflitto soltanto con qualche intervento molto parziale
Se invece per soluzione politica Tangentopoli si intende come lo intendiamo
La fuoriuscita da un certo sistema
Che non è solo quello politiche anche quell'imprenditoria per dar vita ad un altro tipo di Stato
Ad un altro rapporto tra la politica e gli imprenditori
Ad un altro modello di sviluppo sostanzialmente
Se cioè si chiede all'Italia
Di uscire da una lunghissima fase che quell'apertasi nel quarantasei per entrare in un'altra fase ecco che la soluzione politica al problema Tangentopoli diventa quella in termini istituzionali
Della convocazione dell'Assemblea costituente del referendum di indirizzo della svolta vera e propria mettendo nella condizione di decidere come protagonisti non i partiti ma i cittadini
Una tesi
Che il movimento sociale italiano sostiene da tempo in coerenza con quelle che sono le sue posizioni
Una tesi che di volta in volta balza anche agli onori delle cronache quando
Se pur con una gradazione diversa rispetto alla nostra viene ripresa da chi
Come l'ex capo dello Stato lo ha fatto quest'oggi in un'intervista al Corriere della Sera dice ormai chiaramente
Che il problema di Tangentopoli è un problema politico nel senso che occorre una sorta di confessione generale
Nel senso che occorre da parte del sistema la capacità di mettersi in discussione
Accettando quello che può essere l'unico verdetto che se mai Lori legittima e che il verdetto non di una Commissione parlamentare della Bicamerale ma il verdetto del corpo elettorale
Chi nega la legittimità di la necessità di una scelta e di una uscita da questo sistema beh conseguentemente poi si comporta
Così come si sono comportate nelle ultime settimane
Tutte le autorità della Repubblica italiana
Perché se si parte sempre dal presupposto che Tangentopoli è una malattia non è un fatto con un accurato e allora sì continua a ritenere che il Parlamento è legittimo si continua a dire
Che basta insegnare moralità i singoli per guarire il sistema si continua a dire che la legge elettorale la panacea di tutti ma
E lungo questo percorso fateci caso si sono mossi tutti coloro che in italiano le responsabilità istituzionali
A partire dal Presidente della Repubblica
Credo che mai come in questo momento si è apparso chiaro agli italiani
La ragione per la quale l'onorevole Scalfaro è stato eletto Presidente della Repubblica
Perché il Presidente della Repubblica
In una fase certamente travagliata quale quello attuale
Dimostra di essere il più convinto
E il più strenuo sostenitore della necessità di lasciare inalterato il sistema limitando tutte le risposte
A risposte direi quasi di natura episodico pedagogica
O comunque non tali da alterare quella che la logica
La questione
La ragione di vita stessa del sistema politico e del sistema di potere italiano
Quando si sente dire non solo da Spadolini
E da Napolitano che lo fanno per ragioni d'ufficio il Parlamento è legittima
Ma quando lo si sente dire quasi ossessivamente dal Presidente della Repubblica
Che si permette addirittura
Per dimostrare che l'Italia tutto sommato vive una fase di difficoltà ma dalla quale si esce con linee di ordinaria amministrazione
Di fare la lezione o la paternale
Alle agenzie internazionali che per magari motivi loro contestano l'ora la capacità del governo Amato di governare la crisi economica
Quando si sente dal capo dello Stato
Che tutto sommato oggi quel che conta è dar vita subito alle nuove regole elettorali per salvare
Le istituzioni
Quando cioè dal Quirinale giunge quotidianamente anche con i comportamenti
Anche con la firma al decreto che rinvia le elezioni
Quando dal Quirinale giunge direi quotidianamente la impressione qualche cosa di più
Che il sistema sia sì sulla difensiva
Ma che voglia salvarsi unicamente
Dando vita Tatti
Tali da non modificare nella sostanza le regole che il sistema
Hanno presieduto in questo lungo periodo sa la riprova della ragione per la quale democrazie cristiane PDS elesse lo scaltro la Presidenza della Repubblica
E non a caso fateci caso appunto accanto a Scalfaro il ruolo dei grandi tranquillizza attori
Di coloro che dicono non siamo
Nella necessità di passare da un sistema all'altro
Coloro che continuano a buttare sostanzialmente acqua sul fuoco
Insieme a Scalfaro chi sono oggi in Italia
I segretari dei due maggiori partiti non solo la DC ma anche il PDS
E i vertici della Confindustria
Quando si ascolta Scalfaro quando si ascolta Abete o la Confindustria quando si ascolta Occhetto e Martinazzoli sia un ritornello che sostanzialmente identico
I tagli malata maritale può guarire come poveri può guarire dando vita subito a qualche riforma alla riforma di tipo elettorale può guarire
Nel momento stesso in cui
Colpiti i colpevoli
Si riprende in quello che è il lunghissimo ormai
Il quarantennale
Modello che ha
Costituito l'asse del rapporto tra la politica e il mondo dell'economia
In questo contesto credo che sia chiaro a tutti che si che il governo Amato
è una specie di parentesi
Governo Amato è una specie
Di interlocutore di scarsissimo rilievo se non per le decisioni costituzionali che può prendere
L'hanno amato è un momento di un processo di razionalizzazione del sistema
Chiamato ci sia o non ci sia tutto sommato oggi cambierebbe assai poco perché coloro che premono in modo evidente perché da Tangentopoli si esca all'insegna della continuità col sistema sono altri
Il capo dello Stato i vertici della capitalismo italiano la segreteria della democrazia cristiana segretario del Partito democratico della sinistra
Amato al momento c'è domani non ci sarà più
A tal punto che tutti dicono Amato è rimasto perché non c'è ancora la maggioranza parlamentare che lo posso sostituirlo
Se tra Occhetto e Martinazzoli fosse stata raggiunta quell'intesa che prevedibilmente verrà raggiunta dopo la celebrazione del referendum Amato sarebbe già stato messo da parte
E ben pochi lo avrebbero ricorda
I nemici contro i quali oggi il movimento sociale italiano deve
Appuntare quelle che sono le sue armi politiche
Credo che sia noi conservatori del sistema coloro che vogliono far sì che da Tangentopoli si esca con soluzioni politiche intese come dicevo prima soltanto come correttivi legislativi
O tutt'al più come iniezioni di moralità i singoli i nemici del Movimento Sociale Italiano e quindi degli italiani che vogliono un altro tipo di politiche di altro e un altro tipo di sistema in tutta evidenza sono il Capo dello Stato i vertici confindustriali
L'assetto lasse Democrazia Cristiana Partito democratico della sinistra
Lo strumento che viene scelto da tutti e tre per giungere alla completa razionalizzazione e la legge elettorale
A me
Non pare importante stabilire se semine consapevole non è consapevole io credo che vi sia consapevoli Simone e che accetti questo ruolo perché è un ruolo non soltanto gratificante ma un ruolo che lo renderà centrale nel prossimo futuro qualora la sua ipotesi dovesse passare
Così come non credo che sia per noi importante determinante stabilire se tutti coloro che sono sostenitore del maggioritario si rendono conto meno di quelli che potranno essere gli effetti che il maggioritario indurrà imita
Credo che al contrario per noi sia essenziale comprendere
Che se il sistema tenta di sopravvivere
Non dando vita alla nuova repubblica ma entrando nel secondo tempo della vecchia Repubblica
La loro volontà è quella non di archiviare ciò che per quarantacinque anni e più ha determinato in Italia la politica e l'imprenditoria ma al contrario
I dar vita ad una fase nuova di una regola vecchia
Fateci caso nessuno parla tra di loro della nuova del pubblico dalla Repubblica come noi la chiamiamo degli italiani parlano tutti della rigenerazione
Della repubblica nata dalla Resistenza PDS
Della fase nuova del sistema dei partiti del secondo tempo rispetto a quello del dopoguerra
All'insegna sempre comunque di una logica di continuità
Dare l'impressione di cambiare
Sacrificare qualche faccia che ormai non è più presentabile con la stessa logica con cui puniranno qualche ladrone che non è difendibile
Ma nella sostanza lasciare inalterate le regole
Muoversi all'insegna di una continuità di sostanza in apparenza si cambia nella sostanza rimane
Tutto quello che in Italia ha determinato l'assetto di potere
La riforma delle del della legge elettorale è lo strumento che hanno scelto
E la data di convocazione del referendum così anticipata in tempi così brevi
Credo che sia
Volutamente scelto all'insegna non solo di una necessità di fare in fretta di fare presto ma anche e soprattutto all'insegna della necessità
Che loro hanno
Di non dar modo a chi questo progetto lo vuol contrastare di organizzarsi e di far comprendere le sue ragioni
Io devo dire a questa riunione del comitato centrale
Che la riunione della direzione del sedici di gennaio
Fu certamente riunione non soltanto utile ma estremamente significativa sotto il profilo della nostra capacità di capire
Quello che poteva accadere
Perché in quell'occasione decidemmo
Con una sostanziale unanimità
Di rifiutare quella che allora sembrava l'ipotesi più percorribile
Cioè di dar vita
Alla legge elettorale all'interno del Parlamento
E in quella riunione decidemmo
Di alzare il livello dello scontro
Cioè di far comprendere agli italiani
Che la legge elettorale non era la panacea di tutti i mali
Non era e non è la soluzione a Tangentopoli
Non è una sorta di rigenerazione della politica ma altro non è che il grande trucco che il sistema congegnato per uscire dalla situazione di difficoltà in cui si trova
Se nel corso della direzione nazionale non avessimo preso una posizione così netta riguardo molto probabilmente la Bicamerale non sarebbe fallita così come al contrario fallì
Qualche giorno dopo anche a seguito delle mie dimissioni allora clamoroso
Il tentativo era quello di RAI ancor più raffinato di far fare il tutto dal Parlamento in modo tale che gli italiani se ne potessero occupare quanto meno possibile
Oggi che al contrario al referendum ci si va
Diventa per noi essenziale far comprendere alla pubblica opinione la portata
Non solo della crisi ma della del trucco dell'inganno della vera e propria truffa che è in atto e quindi scatenare tutta quella che è la nostra capacità di convinzioni di mobilitazione per giungere a quel diciotto di aprile
Data scelta credo non a caso
Data che indubbiamente
Servirà per richiamare
Altri momenti
Immagino che nell'ipocrisia di coloro che vogliono sopravvivere
Si dirà così come il diciotto aprile di tanti anni addietro del quarantotto salvando l'Italia
Il nuovo diciotto aprile deve porre l'Italia nella condizione di entrare nella nuova fase cancellando il vecchio
E incamminandosi lungo la via delle istituzioni più salde più pulite più no
Una gigantesca opera di mistificazione
Che trova ancora una volta tutti quanti
Schierati a difesa della loro sopravvivenza
Io credo che questa analisi sia un'analisi corretta
Proprio perché coloro che sono i pilastri santuari come li ho chiamati all'inizio del potere
E che oggi sono travolti dall'ondata di Tangentopoli non sono soltanto gli stessi che dicono che andare alle elezioni subito sarebbe una sciagura non sono soltanto gli stessi che stanno accreditando il principio vergognoso
Secondo il quale l'Italia è in difficoltà economica e comincia a sentirsi la stretta della disoccupazione
Perché i giudici arresta
Siamo in presenza di una vergognosa mistificazione anche a tale riguardo
Non passa giorno senza che da più parti non si dica la gente badate che se i magistrati vanno avanti e continuano a mettere in evidenza il grado di corruzione
Che c'è e nel potere politico e nel potere imprenditoriale Fini Rete tutti quanti senza lavoro finirete disoccupati
Il che poi sta a significare rimettersi subito nella condizione di riprendere a fare quello che abbiamo sempre fatto rimetterci nella condizione di continuare a essere disonesti come prima perché altrimenti sarete tutti disoccupati
A sostenere questa tesi aberrante sono ancora una volta gli stessi
Che dicono no alla via maestra della rifondazione dello Stato con l'Assemblea costituente ma gli stessi che dicono chiaramente si al referendum maggioritario dissente
Li ritroviamo tutti non ne manca l'appello uno
Persino Capo dello Stato che presumo non avrà l'impudenza di dire se è favorevole o contrario rappresentando tutti gli italiani ha però chiaramente detto che non si parla nemmeno di scioglimento delle Camere fino a quando non si è fatto il referendum
Perché confidano sulla vittoria del sì
Per poter dar corso successivamente ad un'altra lunga stagione
In cui tolti di mezzo coloro
Dimostrata mente colpevoli nel giudizio dalla magistratura ormai impresentabili
Per il disprezzo della gente tolti di mezzo i pochi in molti continueranno in quella che è stata la definizione degli assetti di potere nell'ultimo periodo dalla storia Rita
Se queste livello
Te lo scontro che c'è c'è questa è la portata della battaglia politica che abbiamo davanti
Io credo che sia essenziale per il Movimento Sociale Italiano continuare lungo quella via che indicammo nel corso della riunione del sedici