Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia - Più forte la famiglia, più forte il Paese - prima giornata

Buongiorno
Un giorno o giorno a tutti
E benvenuti
Diamo anche ancora qualche secondo ai colleghi e poi cominciamo
Ecco ci qui buongiorno a tutti e benvenuti a questa terza conferenza nazionale sulla famiglia ringrazio subito le istituzioni e le autorità presenti che hanno appena fatto ingresso in sala più forte la famiglia più forte il Paese perché questa di oggi e delle un'occasione molto importante di confronto di riflessione uno spazio aperto di dialogo e di sintesi sulla situazione delle famiglie nel nostro Paese
E questa la sede per definire le sfide da affrontare
E questo ha fatto tutti insieme nessuno escluso
Come molti di voi sapranno questo l'appuntamento previsto dalla legge due nove sei del due mila sei
Ed è da qui che devono arrivare e proposte concrete sostenibili
L'obiettivo è quello di costruire uno spazio comune di cittadinanza per le famiglie che sono un bene comune è una risorsa per l'Italia intera
Ci sono voi siete qui siete anche rappresentanti distanze urgente sociali nuove povertà disoccupazione disabilità i processi di invecchiamento la conciliazione tra famiglia e lavoro l'emergenza quello sentiremo anche da chi dal tavolo qui come della denatalità
E poi ci sono anche i cambiamenti le evoluzioni che la famiglia avuto anche grazie alle leggi di recente approvazione quindi i nuovi modelli familiari
La famiglia e resta forma di protezione primaria e per questo servono politiche per rafforzare le capacità di nuclei familiari e quindi creare sicurezza coesione equità sociale
Per fotografare la situazione li vedete sono schierati qui accanto a me il presente l'INPS Boeri Lagalante infanzia Albano la Presidente del Comitato dell'Osservatorio mattone presente Istat alleva
C'è però anche un ruolo importante che ha svolto gli enti locali perché chiaramente ciascuna realtà mette in atto buone pratiche e politiche a favore della famiglia e per fare questo
è stato fatto un monitoraggio da parte del dipartimento per le Politiche dalla famiglia insieme all'ANCI insieme all'Istituto degli Innocenti avrete una sintesi con voi potete trovare tutto sul sito istituzionale il dipartimento www politiche famiglia punto it
Prima di cominciare vi dico come si svolgevano queste due giornate di oggi e domani ci saranno cinque ambiti tematici centralità dello delle famiglie come risorse sociali educative
Crisi demografica rapporto tra il quadro nazionale le tendenze internazionali
Evoluzione della famiglia tra diritto e Società conciliazione famiglia-lavoro e nuove politiche di welfare e poi infine le proposte le prospettive per un fisco a sostegno delle famiglie
Vi dico anche che un primo percorso di analisi è stato svolto dall'Osservatorio nazionale sulla famiglia
Insieme al comitato tecnico scientifico i cui componenti hanno sono stati chiamati a coordinare i lavori appunto di questi cinque gruppi a partire da questo pomeriggio e dunque questa pluralità di voci e le conclusioni che arriveranno da questa nostra due giorni serviranno poi come base come punto di riflessione di proposte per un futuro piano nazionale della famiglia
Allora cominciamo lo vedete siamo in Campidoglio questa sala bellissima della Protomoteca voglio ringraziare appunto l'amministrazione per l'accoglienza ospitalità e dunque la parola alla sindaca di Roma Virginia Raggi
Buon giorno benvenuti a tutti
Benvenuta buongiorno signora Presidente della Camera dei deputati
Signor Presidente del Consiglio dei ministri
Illustri membri del governo
Signora rappresentante della Regione signora prefetto di Roma autorità signori signore e signori per me un grande onore portare il mio saluto di benvenuto quello di tutta l'Amministrazione capitolina e della città di Roma
Alla terza Conferenza Nazionale sulla famiglia
Sono felice di ospitare un evento così importante per tutto il Paese nella sala della Protomoteca
Che oggi ci vede riuniti
Il tema su cui gli organizzatori invitano tutti noi a dialogare e confrontarci più forte la famiglia più forte del Paese
Lascia giustamente intende in intendere che la famiglia rappresenta il nucleo all'interno del quale si formano i cittadini di domani
E sostanzialmente il cuore della società
Ed è quindi anche sulla famiglia che debbano concentrarsi i nostri sforzi per disegnare un futuro migliore per l'Italia e per le nostre città
La famiglia soprattutto in momenti di crisi economica e finanziaria che purtroppo conosciamo bene svolge un ruolo di contenimento ammortizzatore delle pressioni sociali
Ed è per questo che è assolutamente necessario investire sulla famiglia su tanti e di quei servizi che di fatto possono sostenerla siamo chiamati chiaramente tutti a intervenire tutte le istituzioni a qualunque livello
Si tratta peraltro di un tema particolarmente sentito per noia amministratori locali
E questa affermazione è tanto più vera in quanto gli enti locali sono attori di un sistema di welfare che mira a individuare
Realizzare assistenza sociale capillare su tutto il territorio
Noi abbiamo il privilegio oggi di ascoltare le esigenze dei cittadini con i quali abbiamo un contatto quotidiano e diretto
Spesso la richiesta che ci fanno è che chi arriva è quella di avere più tempo e più supporto
Una richiesta che può essere tradotta sostanzialmente nella necessità di maggiori opportunità di sviluppo di servizi come gli asili nido gli spazi pubblici attrezzati la possibilità di avere luoghi per la cura dei propri nuclei familiari grandi o piccoli
In questo quadro per esempio questa Amministrazione ha già inaugurato quest'anno tre nuovi nidi pubblici
Che erano chiusi da tempo e ne stiamo inaugurando altri abbiamo riavviato con l'Assessore alla persona in piano sociale cittadino che purtroppo a Roma mancava da tredici anni
E questo l'abbiamo fatto ascoltando i cittadini su vari temi che interessano l'amministrazione che interessano le politiche sociali intesa in senso molto ampio dalla famiglia e bambini ai agli anziani
Abbiamo cercato di ascoltare i cittadini restituiremo loro un piano che serve proprio per integrare le politiche di sviluppo su quel settore
In sintesi quello che ci chiedono i cittadini è un'amministrazione più vicina alle loro esigenze
Per fare tutto questo servono la condivisione di un piano di crescita della società investimenti mirati è una strategia condivisa tra tutte le istituzioni che metta in campo tutte le competenze e le professionalità migliori
E mi sembra che oggi siamo qui appositamente tra l'altro l'Italia in questo ambito
Può essere leader e deve essere leader a mio avviso i giovani peraltro ci chiedono di impegnarci e ce lo chiedono con forza di impegnarci per dare loro possibilità e prospettive di stabilità
Una richiesta che arriva soprattutto da chi non ha le condizioni economiche per crearsi una famiglia ed è un grido disperato al quale noi dobbiamo dare risposte
Questa iniziativa sono certa va nella direzione di dare delle risposte quindi signor Presidente del Consiglio dei ministri concludo augurando a lei e a tutti i convenuti alla terza Conferenza Nazionale sulla famiglia che queste due giornate di dialogo e riflessioni siano ricche e proficue di spunti e di soluzioni grazie e buon lavoro a tutti
Grazie la parola adesso a Lucia Valente Assessore al lavoro Pari Opportunità personale della regione Lazio
Buongiorno buongiorno a tutti
Portò il saluto della regione Lazio e del presidente Nicola Zingaretti a questa meravigliosa importante platea
Il Lazio che oggi mi onoro di rappresentare accolto con grande favore l'invito a partecipare a questa terza conferenza nazionale nella scelte sa che gli approfondimenti e i dibattiti di questi due giorni possono offrire occasione di riflessione e di proposte per le politiche della famiglia anche alla Regione Lazio
Fin dall'insediamento della giunta Zingaretti abbiamo creduto e abbiamo investito sulla famiglia considerata come Risorsa sociale ma anche come soggetto da sostenere
Lo abbiamo fatto a partire dalla nostra riforma delle politiche sociali
La legge regionale numero undici del due mila sedici che ha recepito pensate dopo sedici anni di attesa le indicazioni della legge quadro nazionale trecentoventotto del due mila
Per il nostro sistema regionale dei servizi e degli interventi sociali l'obiettivo prioritario è il benessere e lo sviluppo della persona sia come singolo sia nelle formazioni sociali in cui si aggrega
Importi colare la famiglia e le comunità sociali le persone al centro le comunità al centro e dunque le famiglie al centro delle nostre politiche come motore della comunità in particolare abbiamo concentrato i nostri sforzi su tre assi il primo il supporto alla fragilità la crisi economica ha inciso pesantemente sulle famiglie e nel dire famiglia consideriamo anche quelle monoparentali e multi generazionali
Il contrasto alla povertà lo abbiamo considerato una priorità non solo per intervenire nelle condizioni oggettive immediate ma anche in un'ottica di lungo periodo
La nostra convinzione è che la povertà non si debba ereditare
I finti di genitori e di famiglie meno abbienti devono avere le stesse chance dei genitori e delle famiglie benestanti
Chi proviene da una famiglia fragile dal punto di vista socio economico non deve rimanere pregiudicato nella costruzione del suo futuro
E sia nella società sia nel mondo del lavoro
Il secondo asse di intervento riguarda l'inclusione attiva per noi è aiutare non è solo trasferimento di incentivi economici anzi finché l'aiuto abbia affinché l'aiuto abbia effetti significativi l'inclusione da passiva deve diventare attiva questa riguarda sia i minori inseriti in strutture e in progetti di integrazione sociale ed educativa
Sia i genitori con programmi di politiche attive per il lavoro cito qui un bando molto significativo contratto di ricollocazione per mamme con bimbi minori di sei anni
E Progetti di conciliazione vita lavoro che abbiamo finanziato in Regione
Ultimo ma non ultimo le politiche specifiche per i minori
Penso agli investimenti scolastici alle strutture ricreative inizia centri famiglia l'impegno comune di tutte le istituzioni oggi presente ai trasporti e trasversale
E che investe anche gli organi del volontariato e del terzo settore deve essere sempre più teso alla costruzione della comunità
Per il benessere dei bambini e dei ragazzi
Non vi voglio tediare con l'elenco dei bandi e dei milioni che abbiamo impegnato nella nostra regione
Nei prossimi mesi ci sarà l'erogazione di voucher per l'accesso agli asili nido e servizi di assistenza cinque mila famiglie questo lo voglio ricordare
E ancora entro il due mila diciotto abbiamo previsto avvisi pubblici per lo sviluppo di servizi integrativi e per il cofinanziamento di novecento posti in diciotto nuovi asili nido
In chiusura ciò che mi preme ricordare e che voglio sottolineare e il Progetto più generale che ha orientato eccolo rientra le azioni regionali l'obiettivo è garantire il diritto di ciascuno a formare un nucleo familiare rimuovendo eventuali ostacoli di carattere abitativo lavorativo ed economico
E intervenire per assicurare alle famiglie e a tutti i suoi componenti una condizione Serena
Abbiamo creato una rete integrata di servizi di interventi e di progetti ai quali ogni assessorato regionale interviene attivamente
Speriamo che in particolari per i più piccoli i più piccoli possono guardare con piena fiducia al futuro grazie a tutti e buon lavoro
Grazie invito a prendere la parola la presidente la Camera dei deputati Laura Boldrini
Buongiorno buongiorno a tutte e a tutti saluto il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni ringrazio la sindaca per l'ospitalità alla sindaca raggi saluto ministro Poletti la sottosegretaria boschi i deputati parlamentare che vedo qui tutti delle autorità presenti
E saluto anche voi che avete deciso di dedicare oggi questa mattinata a una conferenza che a mio avviso presente a tutti gli aspetti per essere una conferenza interessante ringrazio e saluto i relatori e le relatrici qui al tavolo
E allora permettetemi di iniziare questo breve saluto con una un numero un dato una cifra quattrocentosettantaquattro mila quattrocentosettantaquattro mila una cifra importante che cosa sta a significare è il numero delle persone e al numero delle nascite in Italia nel due mila sedici
Allora questo numero non ci deve rallegrare perché questo numero è un record assolutamente negativo
è un un record negativo perché ci porta
Sotto lo zero
Se prima eravamo a nascita zero adesso siamo nascita sotto zero
Quindi questo questa cifra
Non riesce neanche a essere compensata dal numero degli stranieri
Regolari che sono nel nostro territorio e che notoriamente fanno più figli Dinoi neanche questo è sufficiente
Quindi
In questa conferenza si parlerà del presente e del futuro delle famiglie italiane
Ecco dico delle famiglie delle famiglia plurale perché è evidente che non esiste una sola tipologia di nucleo familiare
Esistono svariate tipologie di nucleo familiare e questo anche la nostra legislazione ne ha preso atto recentemente ora se noi però vogliamo uscire dalla da un discorso retorico sulla famiglia io penso che dobbiamo proprio partire da quella cifra lì quella cifra lì quattrocentosettantaquattro mila ecco ma allora perché i nostri figli le nostre figlie decidono di
Non pensare a diventare genitori
E genitrice cosa impedisce loro di fare questo questo Progetto non lo vogliono non lo considerano interessante
Ritengono che la famiglia sia passata di moda che c'è dietro a questa scelta
Ecco dietro questa scelta non c'è la mancanza di desiderio di genitorialità al contrario
Questo desiderio sembra esserci nei nostri giovani ma spiegatemi un po'come si può come si può pensare a un progetto di coppia come si può pensare avere un alloggio a crescere dei figli se poi si vive
Una vita di precarietà
Se poi si sta attaccati al telefonino a vedere se arriva l'sms già quell'sms che ti dice tra due giorni lavori no questa settimana non lavori forse lavorerà e fra quindici giorni Giò Ponti Coop
Così sono chiamati
Margherita è una forma cinica di esistenza che non concede ai nostri giovani di fare un programma di vita
Accanto a questo c'è una popolazione residente
La nostra che diminuisce
Invecchia e diminuisce
Diminuisce perché molti nostri figli parlo anche per esperienza personale molti nostri figli decidono di lasciare questo bellissimo Paese perché non trovano una strada un'opportunità di carriera
E dunque se ne vanno altrove vanno all'estero
Accanto a questo io ho il dovere di ricordare che c'è un'altra problematica che impedisce o comunque limita ai nostri giovani la possibilità di fare famiglia di e quindi diventare ingegnere genitori
L'occupazione femminile
Guardate che non è una mia fissazione questa questa un dato
Estremamente importante quando si parla di di futuro di futuro del Paese ecco noi siamo il paese in cui solo il quarantanove per cento delle donne lavora siamo sotto di dodici punti rispetto alla media europea
E allora non solo ritengo che occuparci dell'occupazione femminile sia un atto di giustizia sociale perché parliamo appunto della metà della popolazione
Ma io ritengo anche che sia una questione di dignità nazionale
Dignità nazionale perché non siamo al penultimo posto solo davanti alla Grecia deve il livello di occupazione femminile ecco allora sfatiamo un mito sfatiamo lo non è vero che le donne non fanno figli perché lavorano
Si sono occupate nell'occupazione e nella nel lavoro no le donne non fanno figli perché non hanno lavoro è ben diverso
E quando le donne hanno un'occupazione sicuramente sono tenute a lavorare moltissimo perché al lavoro retribuito si aggiunge il lavoro tutto il lavoro di cura e di gestione della famiglia
E fatemi dire che questa è una peculiarità molto italiana ancora oggi nel terzo millennio si ritiene che occuparsi dei figli degli anziani della gestione della famiglia sia prerogativa prevalentemente femminile
Qualcosa che non si comprende e penalizza enormemente le donne
E allora è importante in questa sede affermare che se non si interrompe se non si interrompe se non si inverte
Questa tendenza al calo demografico il nostro Paese rischia il declino
Rischia il declino il declino in termini economici in termini di PIL in termini di sistema pensionistico in termini di welfare ha in termini di sistema istruzione
Quindi niente più importante niente più importante per il futuro delle famiglie
E per il futuro del nostro Paese che investire risorse nella creazione di nuovi posti di lavoro nuovi posti di lavoro per i giovani e per le donne
Ma io parlo di lavoro
Non parlo di una qualche forma di occupazione
Io parlo di lavoro non di attività saltuarie e sotto retribuite non parlo appunto del famoso sms
Perché il lavoro non è soltanto reddito e lavoro e obiettivo di vita e soddisfazione e dignità
E dunque la cosa più importante per la persona
Quindi la realtà ci dice che è difficile costruire una famiglia ma è anche difficile garantire alla famiglia un livello dignitoso di vita
E penso soprattutto alle famiglie numerose sarà perché io vengo da una famiglia numerosa ma penso a quelle famiglie numerose su cui noi ci soffermiamo sempre troppo poco è bella la realtà della famiglia numerosa è veramente qualcosa che riempie poi tutta la vita
La famiglia numerosa ma oggi quella famiglia numerosa insofferenza e noi dobbiamo prestare più attenzione alle richieste
Nelle famiglie numerose così come credo che sia doveroso dare più centralità e più importanza alle richieste delle famiglie che hanno in casa
Una persona disabile
Una persona disabile che non può essere autosufficiente anche su questo le politiche di austerità ci hanno colpito perché ceduta pace c'è stata appunto una riduzione del del welfare la riduzione importante proprio nel momento in cui c'era più bisogno di assistenza
E allora perché le famiglie italiane possano costituirsi e possano vivere in serenità c'è bisogno di una svolta di una svolta nella politica economica e sociale del nostro Paese
E dunque c'è bisogno di maggiori investimenti io mi auguro mi rivolgo al Presidente del Consiglio che nella prossima legge di bilancio ci sia un'attenzione specifica su questo tema sul tema appunto della i dell'investimento sul lavoro che ci consentirà di avere appunto nuove famiglie
E poi molti figli oggi troppi
Soffrono
Di violenza violenza diretta o indiretta come posso non menzionare il tema della violenza domestica in questa sede la violenza domestica la violenza mascherata d'amore
Quella che continua a uccidere
Donne centinaia di donne
Ogni anno quella che lascia orfani ogni anno
Allora io penso che che questi orfani debbano avere una considerazione una considerazione da parte delle istituzioni alla Camera noi abbiamo approvato all'unanimità un provvedimento che dia maggiori tutele processuali e anche economiche agli orfani di femminicidio questa legge al Senato io mi auguro che questa legge venga approvata al più presto
Perché è un atto di giustizia un atto di umanità che noi dobbiamo a questi figli che potrebbero essere i figli nostri
Ecco allora Parlamento ha fatto molto in questa legislatura per prevenire la violenza per contrastarla abbiamo iniziato con la la ratifica della convenzione di Istanbul abbiamo cercato di fare il nostro meglio ma ci stiamo accorgendo che non basta
Ci sono ancora dei vulnus delle dei meccanismi che non funzionano come dovrebbero e la prova è che molte donne
Uccise avevano denunciato molte donne avevano paura avevano denunciato e gli uomini violenti sono lasciati sono stati lasciati lì dov'erano al loro posto indisturbati dunque c'è qualcosa che non va
E per questo che io credo che noi si debba provvedere con misure urgenti a colmare quelle lacune che purtroppo purtroppo si capiscono solo attuando le leggi ecco e allora le statistiche
Le statistiche ci danno i primi segnali di ripresa
Questo sicuramente un dato positivo io mi auguro che appunto
Questi dati riescano presto entrare nelle famiglie
A migliorare la vita delle persone perché è solo quando saranno le famiglie a dirci a testimoniarci di vivere meglio che noi avremmo fatto fino in fondo il nostro lavoro e ringrazio
Grazie grazie alla presente la Camera Laura Boldrini e adesso l'intervento del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
Buongiorno e buon lavoro
A questa
Terza credo conferenza sulla
Nazionale sulla famiglia
Innanzitutto saluto la la presidente della Camera sindaca
I colleghi di governo le autorità
Presenti i rappresentanti
Delle forze sociali
E dell'associazionismo che sono qui presenti
E vorrei anche ringraziare chi al ha lavorato per fare questa conferenza non era assolutamente scontato di farla perché possiamo a fine legislatura un po'abbiamo avuto qualche complicazione di natura politica come sapete
E quindi penso che
La presidenza del consiglio la sottosegretaria boschi che c'ha lavorato
In modo particolare l'osservatorio che ha dato il suo contributo di analisi e di studio
Siano stati
Corretti in questa scena
Del resto erano sette anni che non si
Riuniva una conferenza nazionale
E farla al di là delle
Difficoltà contingenti
è stata una scelta giusta e credo che ci aiuterà anche nella discussione delle prossime settimane
E sicuramente in quella più di lungo periodo
Per la prossima legislatura
Guardando alle famiglie italiane credo
Ci colpisca innanzitutto la
La loro continua evoluzione
Evoluzione dal punto di vista sociale demografico
Qui abbiamo delle relatrice dei relatori molto autorevoli immagino
Si soffermeranno su come
Come cambia il paesaggio delle nostre famiglie dal punto di vista sociale
Della composizione
Demografica
Le vediamo cambiare perché incorporano
Nuovi diritti
E tuttavia
L'evoluzione della famiglia in Italia
Non ha incrinato almeno queste la mia valutazione il suo ruolo assolutamente straordinario nella tenuta della nostra società
Non si tratta solo di un omaggio retorico peraltro uno maggio
A un principio costituzionale quindi non è solo un riconoscimento
Generico è un fondamento nella Repubblica il ruolo della famiglia
Ma è anche una considerazione di direi di attualità o comunque della realtà di questi ultimi dieci anni se volete
Anni nei quali
La tenuta del nostro sistema del nostro paese della nostra economia
è stata assicurata da alcuni pilastri fondamentali
E tra questi certamente dalle nostre famiglie
Se
Se pensiamo
A quanto
Di strappi di lacerazioni
Di usura
Abbiamo visto maturare nel nostro tessuto sociale
Nel tessuto delle nostre comunità in cui si sono fortemente indeboliti
Nel corso degli ultimi dieci anni
Dei
Gandellini
I corpi intermedi li abbiamo sempre definiti
Ai quali noi non possiamo non dobbiamo rinunciare il cui ruolo non possiamo non dobbiamo sottovalutare
Ma non c'è dubbio che quella trama
Alla quale nei decenni del dopoguerra
La società italiana era stata a lungo abituata
Di una comunità che oltre che sulla famiglia aveva punti di riferimento
In diversi
Corti sociali si è andata via via nel corso degli anni
Per il cambiamento della del lavoro per il cambiamento della politica per il cambiamento
Delle passioni
Partitico ideologiche
Insomma la società ha bisogno di ancoraggi fondamentali che ne garantiscano la tenuta e l'ancoraggio fondamentale che più che mai noi abbiamo avuto in questi anni di difficoltà è stata la famiglia
La prima cosa che deve fare una conferenza nazionale
Sulla famiglia a mio avviso è dire grazie alle famiglie Italia
Quello
Che talvolta anche
Facendo da supplenza in qualche modo comunque da complemento a quello che il il ruolo dello Stato e delle istituzioni
Hanno fatto in questi anni sono state
Direi nel contesto di talvolta logoramento
Che prima ricordavo sono state
Sono continuate ad essere perché lo sono sempre state
Uno straordinario produttore di coesione e di identità
Guardate che l'Italia non può sottovalutare l'importanza di questi due straordinari fattori coesione e identità
Se noi possiamo proporci almeno di reggere ad alcune delle sfide della contemporaneità della globalizzazione come si dice
Delle paura invero indotte dai fenomeni migratorie incontrollate
Tale paura indotte dalla dalle novità che attraversano il nostro paesaggio sociale che certamente producono nuove libertà ma producono anche spaesamento paura
Se possiamo affrontare questo contesto con sufficiente forza io credo lo dobbiamo al fatto che l'Italia comunque se la confrontiamo con altri Paesi
Mantiene un certo privilegio nella sua capacità
Che regge in parte rilevantissima
Sulla famiglia sulle famiglie
Di mantenere coesione che identità e quindi di poter far fronte ai fenomeni della contemporaneità senza
Rinunciare alla nostra identità culturale nazionale civica
E senza
Che i fenomeni di tensione contrastato
Violenza che pure ci sono quotidianamente ci attraversano abbiano la meglio sulla tenuta della nostra coesione
Quindi
Dire questo a mio parere è la premessa del nostro discorso a forza la tenuta il contributo alla possibilità per il paese di attraversare
Questi dieci anni che sono stati forse almeno i primi sette otto i più difficili dal punto di vista economico del dopoguerra
Questa forza e la promessa
Dobbiamo anche però essere consapevole ovviamente più di tutti voi lo siete
Del fatto che la famiglia con questa forza
Non è invincibile
E cioè che non è
Scontato che da un lato la crisi economica
Di cui affetti nonostante i numeri dalla materico nomina vadano migliorando per fortuna i cui effetti sono tutt'altro che cicatrizzata è tutt'altro che superati
Da un lato la crisi economica dall'altra fenomeni di lungo termine
Ne parleranno sicuramente
Presidente del dell'Istat del dell'INPS
Positivi e negativi insieme perché ci sono quelli
Drammaticamente negativi come la crisi della natalità
E ci sono quelle straordinariamente positivi come quelli dell'allungamento delle nostre aspettative di vita del fatto che apparteniamo a una generazione
Parlo della mia ma anche di quelle che vengono dopo la mia che vede allungarsi grazie alle conquiste della scienza erede del Welfare le prospettive di vita
Ma entrambi questi fenomeni sia quelli positivi che quelli
Profondamente negativi
Congiunti alla crisi economica fanno affiorare anche dei rischi delle minacce
Tra questi a mio parere molto rilevante è il rischio è la minaccia della solitudine
Oggi la
è uno dei mali a mio parere
Ai quali prepararsi a far fronte sempre di più nei prossimi anni nei prossimi decenni
Perché sappiamo basti vedere quanti dei nuclei familiari stanno diventando soprattutto nelle aree urbane ma non solo in Italia ma in gran parte dei Paesi sviluppati
Dei nuclei
Formati da una sola persona
E questi nuclei formati da una sola persona non sempre soprattutto nelle grandi aree urbane possono appoggiarsi comunque su un reticolo di amicizia parentele
E non
E la e la minaccia della solitudine è una delle minacce più gravi
Perché la solitudine la parente più stretta della paura
Ed è quindi uno dei fenomeni a cui un Paese che punta sulla sicurezza sulla coesione sulla difesa dell'identità deve far fronte serve dunque
Non solo
Ringraziare prendere atto essere sollevate dal fatto che questa straordinaria pilastro
Della repubblica se volete
Che è la famiglia regga abbia dimostrato la sua capacità di tenuta in questi anni difficili ma serve anche cercare di irrobustire le iniziative per evitare che si indebolisca
E per limitare anche se ci sarà sempre non dobbiamo considerarlo un fatto negativo
Ma limitarla nei confini giusti la funzione di tra virgolette supplenza
Che la famiglia può esercitare rispetto a compiti che normalmente
Devono essere svolti dalle istituzioni dallo Stato
A me piace una famiglia che in parte anche Fadda supplente io non
Non mi trasferire in
In Dari ma adesso non so se la Danimarca un posto in cui
In cui fanno tutto le istituzioni versavano no un modello ideale in cui come si diceva un tempo nelle
Vecchie socialdemocrazie dalla culla alla tomba è lo Stato che provvede a tutto
Ma per fortuna c'è anche la famiglia che dando il suo contributo
Quindi
Fogli complementarietà
Un pizzico di supplenza e anche a mio parere benefico per la nostra società però noi abbiamo il dovere di irrobustire se se riusciamo se ne abbiamo le risorse se ne abbiamo l'intelligenza le politiche pubbliche che
Diciamo non trasformano questa capacità di complementare e talvolta di supplire in una surroga completa da parte la famiglia quello che
Dovrebbe essere un compito pubblico
Abbiamo fatto alcune cose in questi anni adesso vi vi risparmio
Un un compendio delle delle cose fatte ma sapete che c'è stato uno sforzo da parte dei governi il governo Renzi del Governo del Governo precedente del governo attuale
Per per fare alcune cose abbiamo lavorato su
Il fondo per l'autosufficienza abbiamo fatto questa legge sul dopo di noi che credo sia una legge
Importante per chi in quella quella situazione in generale per la civiltà del Paese
Abbiamo fatto alcune iniziative che sono state anche criticate perché sta imporranno il famoso bonus bebè
Io rispondo sempre sì
Sarà estemporanea ma intanto
Un busto a una è una spinta in una direzione se poi riusciamo a rendere queste spinte più strutturali se ne abbiamo la forza
La volontà politica e le risorse ovviamente
Molto meno abbiamo cercato anche di migliorare le condizioni per chi fa dei figli nel lavoro
Congedi parentali
Congedi obbligatori per i padri dipendenti
Lavoro contro lo scandalo delle lettere di dimissioni in bianco c'è molto da fare ancora lo ricordava la Presidente Boldrini
Quanto il margine di
Occupabilità diciamo così delle donne in Italia posso aumentare e anche una potenzialità del nostro paese non è solo un
Un limite certamente è un limite perché siamo molto indietro nelle classifiche internazionale del numero di donne che lavorano ma
Abbiamo una strada davanti che ci può consentire di fare dei progressi e ne abbiamo fatti finalmente negli ultimi anni tornando a livelli record sono credo primi passi
Non certo sufficienti
Credo che mano a mano che
Usciamo dalla fase più dura della crisi economica potremmo farne di maggiori e di più ambiziosi
Abbiamo infine con il reddito di inclusione questa cosa mi sta particolarmente a cuore
Fatto fronte alla sfida anche questa una sfida della contemporaneità non del passato
E che diventerà sempre più una sfida dell'oggi della povertà abbiamo fatto con l'alleanza contro la povertà
Arcipelago di associazioni
Ricco il numeroso questo provvedimento sorreggere inclusione che comincia
A funzionare dal primo di gennaio
Che certamente si rivolge a una platea ancora insufficiente e che certamente può essere anche discusso nelle sue nel suo perimetro nelle sue modalità di attuazione
Anche nel rapporto tra elementi
Sociali e composizione dei nuclei familiari è uno dei temi che immagino verrà discusso nel corso di questi due giorni di lavoro
Però abbiamo fatto un passo avanti che dice che anche in Italia finalmente c'è uno strumento nazionale omogeneo per fronteggiare uno dei grandi delle grandi sfide della contemporaneità che nella lotta alla povertà
Ora che lo abbiamo messo in piedi lo possiamo arricchire se ce la facciamo che dell'impegno che
Dobbiamo portare avanti anche con la prossima limitata nelle risorse legge di bilancio
E possiamo aggiustarlo dal punto di vista della sua perimetrazione ma intanto abbiamo fatto credo un passo importante nella giusta direzione l'impegno dunque
è cominciato non è mai stato all'altezza in Italia
Della importanza reale della famiglia nel nostro sistema mai per decenni è sempre stata una contraddizione clamorosa del nostro sistema anche politico culturale il rapporto tra la facilità con cui si parla della famiglia e la ristrettezza con cui si fanno politiche per la famiglia
Non abbiamo certo colmato questo vuoto abbiamo fatto dei primi passi credo nella giusta direzione l'impegno deve proseguire anche perché di tutto abbiamo bisogno tranne che di innescare in Italia
Degli improbabili inattuali e inutili conflitti intergenerazionali
Abbiamo bisogno di lavorare insieme per produrre più occasioni di lavoro
E più capacità di far fronte alle emergenze sociali e per farlo abbiamo bisogno di un patto intergenerazionale e questo patto intergenerazionale non si fa ai tavoli del governo si fa valorizzando il ruolo delle famiglie ed è anche con questo invito
Che io vi auguro davvero un buon lavoro qui nella Sala della Protomoteca
E spero che dai risultati della vostra conferenza vengano anche delle proposte
Diciamo realistiche ma utili per l'azione immediata del governo oltre che per quella delle prossime legislatura grazie buon lavoro a tutti
Grazie grazie ringraziamo il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che ci lascia per impegni istituzionali così come ringraziamo la presente la Camera Laura Boldrini anche lei ha degli altri impegni istituzionali e la sindaca di Roma
Virginia Raggi che ringrazio ancora per l'ospitalità
Naturalmente i nostri lavori proseguono entrano nel vivo perché adesso abbiamo ascoltato naturalmente le istituzioni abbiamo ascoltato anche a diverso livello le esperienze che ci sono state rappresentate abbiamo anche sentito il presidente del consiglio Paolo Gentiloni qual è l'impegno qual è la prospettiva qual è il ruolo della famiglia che è stata definita un pilastro della nostra società qualcosa che ha supplito e tanto evidentemente a una serie di deficit e di necessità
Ma come ha detto Paolo Gentiloni la famiglia ha supplito ma non può essere una surroga di quelli che sono invece poi i doveri e gli impegni spettano proprio diciamo così allo stato e allora adesso aggravati cerchiamo di fotografare bene di che cosa stiamo parlando e qual è la situazione del nostro paese lo faremo come gli ho detto prima a vario livello con autorevole importanti
Rappresentati che sono qui accanto a me e allora per entrare nel vivo e avere una reale e fotografia di quella che è la situazione della società italiana chi meglio di lui do la parola al presente l'Istat Giorgio alleva
Grazie buongiorno a tutti ringrazio per l'invito che mi avete rivolto e sono davvero onorato di poter partecipare a questa importante conferenza
Saluto al ministro Poletti la sottosegretaria i boschi le autorità e tutti i presenti
Gli eventi che caratterizzano la formazione della famiglia la sua evoluzione l'uscita dalla famiglia di origine la formazione della coppia la nascita di un figlio l'interruzione della relazione affettiva con il partner la ricomposizione
Della famiglia il nido vuoto quando i figli lasciano la casa
La vedovanza rappresentano tutte le tappe cruciali dei percorsi di vita degli individui sono eventi speciali e unici
Nella vita di ciascuno che non sempre accadono tutti e in questo ordine malgrado la specificità delle singole biografie presentano tratti comuni
Sono questi l'oggetto dell'interesse della società dell'intervento del legislatore la ragione ultima dell'iniziativa di oggi
La statistica ufficiale ha i mezzi e gli strumenti per rappresentare l'eterogeneità e la molteplicità delle storie dei sessanta milioni di individui e dei venticinque milioni di famiglie che oggi compongono la popolazione può quindi dare un contributo importante alla comprensione allo studio dei loro problemi e delle loro potenzialità
Tenendo conto delle diverse fasi del Tevere dei percorsi di vita si possono identificare i bisogni specifici della famiglia
Che il sistema economico sociale e istituzionale dovrebbe soddisfare per rafforzare le famiglie oggi e garantire come vedremo migliori prospettive per il futuro
Le trasformazioni sociali economiche che hanno attraversato il nostro paese hanno innescato nel tempo profondi mutamenti nei comportamenti demografici e sociali sul piano del costume dei modi di vivere dell'investimento in capitale umano della partecipazione al mercato del lavoro delle generazioni che si sono succedute che via via sono entrate nella vita adulta
L'Istat ha dedicato a questo tema il rapporto annuale due mila sedici raccontando come negli ultimi novant'anni la Società italiana sia cambiata
Si tratta di un intervallo temporale tutto sommato breve per la demografia novant'anni corrispondono pressappoco a quattro generazioni di madri e figlie
Come potrebbero essere le nate nel mille novecentoventisei mille novecentocinquantadue mille novecentosettantasei e nel due mila diciassette
Il confronto delle piramidi all'età in corrispondenza degli anni di nascita di queste quattro generazioni consente di apprezzare in tutta la sua portata lo straordinario impatto delle transizioni demografica
Il rovesciamento della proporzione tra anziani e giovani
Si possono chiaramente distinguere i tratti salienti di questa evoluzione come ad esempio i restringimenti a causa degli eventi bellici e successivi recuperi
Gli affetti del baby boom il processo di erosione della banca della base della piramide perfetto della denatalità post crisi
Sia servono anche i guadagni in termini di sopravvivenza la speranza di vita la nascita raggiunge nel due mila sedici gli ottanta virgola sei anni per gli uomini che gli ottantacinque virgola uno anni per le donne
è un risultato straordinario conseguito in primo luogo grazie progressi della medicina dei sistemi di cura ma anche al diffondersi di comportamenti abitudini più salutari oltre che alla diffusione della prevenzione
Essa comporta tuttavia come vedremo meglio in seguito la rapida crescita di bisogni specifici di una popolazione che diversi più a lungo ma non sempre in buona salute soprattutto nell'età più avanzate
Di questi bisogni si fanno spesso carico le famiglie
Sul versante opposto la progressiva erosione dei contingenti delle nuove generazioni per effetto della denatalità è il vero fattore di squilibrio
La quota di popolazione tra zero ventiquattro anni di età poco meno del ventiquattro per cento sia dimezzata rispetto al mille novecentoventisei i due terzi della differenza tra il numero di nascite osservate nel due mila otto due mila sedici sono da attribuire alla struttura per età della popolazione
Infatti la popolazione femminile residente tra i quindici e i ventinove anni e pari a poco più della metà di quella tra trenta quarantanove anni
A parità di condizioni meno donne in età feconda comportano inevitabilmente meno nascite la restante quota diminuzione delle nascite terzo dipende invece dalla diminuzione della propensione ad avere figli
In Italia del resto dopo il boom di nascite degli anni sessanta la dinamica naturale si è fatta via via più debole a causa della diminuzione della fecondità con un rallentamento nel ritmo di crescita della popolazione
Sul finire del ventesimo secolo la crescita è ripresa ma solo grazie al contributo diretto e indiretto dell'immigrazione
Nell'arco di poco più di un ventennio cittadini stranieri residenti in Italia hanno superato i cinque milioni l'otto virgola tre per cento dei residenti al primo gennaio due mila diciassette
L'immigrazione ha contribuito così ad attenuare la crescita all'invecchiamento demografico sia direttamente mediante l'ingresso di popolazione giovane sia indirettamente tramite nascite ad alimentare il numero di stranieri Italia ci sono infatti non sono le migrazioni dall'estero ma anche i nati nel nostro Paese da genitori entrambi stranieri le cosiddette seconde generazioni
Al primo gennaio due mila diciassette i minori cittadinanza straniera nati in Italia sono circa settecentosessanta mila
I profondi mutamenti che hanno attraversato la Società italiana oltre a indurre cambiamenti nei comportamenti democratici hanno trasformato le famiglie stesse
Con una semplificazione della loro struttura un aumento delle nuove forme familiari e il modificarsi delle esperienze delle generazioni nelle varie fasi di vita
Negli ultimi dieci anni è diminuito il numero dei componenti e di pari passo aumentato il numero delle famiglie
In particolare le coppie con figli diminuiscono di oltre sei punti percentuali
Nello stesso periodo sono aumentate le famiglie unipersonali mentre sono rimaste stabili le coppie senza figli
La crescita del singola riguardato gli anziani soli in genere donne ma anche giovani adulti soprattutto single non vedo vi anche in conseguenza dell'aumento delle separazioni e dei divorzi
Le libere unioni sono passate dal due virgola otto a quattro virgola nove per cento che hanno interessato in modo più accentuato coppie composte da persone dotate di un titolo di studio più elevato e che lavorano entrando
Registrato gli incrementi più sostenuti le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili raddoppiate rispetto al decennio precedente
Di conseguenza la quota di nati da genitori non coniugati è passata dall'otto virgola uno per cento del mille novecentonovantacinque al ventinove virgola nove per cento del due mila sedici
A seguito dell'emanazione della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze l'Istat ha avviato la loro rilevazione dall'entrata in vigore la nuova normativa al trentuno dicembre due mila sedici sono state rilevate due mila quattrocentocinquantuno unioni civili di cui tre quarti tra uomini
Si mantiene stabilmente alta la permanenza dei giovani tra venticinque e trentaquattro anni che vive nella famiglia di origine nel ruolo di figli
Fenomeno più diffuso tra gli uomini che tra le donne
Il fenomeno si estende anche agli adulti di trentacinque quarantaquattro anni in una proporzione pressoché triplicata rispetto al ventennio precedente
Questa tendenza è stata favorita dalla unicamente dall'allungamento dei tempi impiegati per il percorso formativo e dall'instaurarsi di rapporti tra genitori e figli sempre meno basati su gerarchia
A queste determinanti socioculturali si aggiungono i fattori socio economici che ostacolano la realizzazione di progetti di indipendenza autonomia dei giovani e la formazione di nuove famiglie
Il potersi della permanenza dei giovani e la famiglia di origine spinge in avanti e in molti casi riduce il calendario di tutte le tappe dei percorsi di vita
Diminuiscono per converso i giovani adulti nel ruolo di genitori all'inizio degli anni novanta le giovani di venticinque trentaquattro anni che vivevano in coppia con i propri figli erano la maggioranza delle loro coetanee
Ma già dieci anni dopo questa situazione familiare era scesa intorno al quaranta per cento della stessa fascia di età per scendere ancora al trentaquattro virgola sette per cento nel due mila quindici due mila sedici
Questa trasformazione sono il risultato della posticipazione del persistente calo della nuziali tate della fecondità
La propensione al primo matrimonio in diminuzione dalla metà degli anni Settanta
Tra le conseguenze sociali della crisi c'è una ulteriore caduta dell'anzianità dal due mila otto al due mila sedici seguita da una lieve ripresa e un aumento dell'età media al primo parte del pallone primo matrimonio
Nel due mila sedici sono state celebrate in Italia poco più di duecento tre mila nozze
Nel due mila otto erano quasi quarantaquattro mila in più a diminuire sono proprio i primi matrimoni mentre matrimoni successivi sono in continuo aumento
La propensione a sposarsi per la prima volta danni in diminuzione mostra due mila sedici una lieve ripresa rispetto all'anno precedente sia per gli uomini sia per le donne
Chi decide di convolare per la prima volta nozze lo fa sempre più tardi rispetto al passato
L'età media più matrimonio sale di circa due anni dal due mila otto al due mila sedici e arriva a trentaquattro virgola otto anni per gli uomini e trentuno virgola otto per le donne
Passando alla fecondità metà delle donne nate nel mille novecentosettantasei ha avuto il primo figlio entro trent'anni mentre l'età mediana il primo figlio era di ventitré anni per le loro madri
Quasi la metà delle attuali quarantenni avuto almeno un secondo figlio mentre loro madri alla stessa età in più di sei casi su dieci avevano avuto almeno il secondogenito
La persistente bassa fecondità che caratterizza il nostro Paese potrebbe indurre Potì Zare una crescente disaffezione verso la maternità
Il fenomeno a contrazione delle nascite ha tuttavia riguardato solo marginalmente il primo figlio almeno fino alle corti di donne nate nella seconda metà degli anni Sessanta circa quattro donne su cinque non hanno rinunciato ad avere almeno un figlio
Per le generazioni successive fenomeno sembra in aumento un quarto del nate nel mille centosettantasei non ha avuto figli entro i quaranta anni di età il doppio delle loro madri
A fronte di livelli decisamente contenuti del tasso di fecondità totale circa uno virgola tre figli per donna nel due mila diciassette
I progetti familiari vedono nella famiglia con due figli la composizione appesa più frequentemente riportata dalle donne e dalle coppie
In particolare tra le donne che hanno almeno un figlio il modello della famiglia con due figli e ancora dominante
La propensione verso la famiglia con il figlio unico è minoritaria tra le madri circa il dieci per cento
Di queste e più spesso manifestata da donne con più di quarant'anni che hanno posticipato in misura consistente la nascita del primo figlio
La fecondità tesa sarebbe dunque superiore ai livelli di sostituzione due figli per donna
Questo appare importante
Perché ci consente di individuare come un elemento fondamentale quello di agire sugli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di progetti familiari
Allo scopo di valutare la capacità predittiva dell'intenzione di fecondità espresse nel due mila qui due mila cinque l'Italia ha stimato le cure le l'Istat ha stimato le curve di sopravvivenza della transizione al secondo figlio
Sia per le donne Prini pare sia per quelle che pianificava non meno di avere almeno un altro figlio
Dalla lettura delle due curve di sopravvivenza si evince come progetti espressi trovino in buona parte conferma nel comportamento riproduttivo effettivamente realizzato nei sei anni successivi
In particolare la fine lasso di tempo considerato meno di due donne su dieci tra coloro che non pianificarono altri figli al momento l'intervista hanno di fatto avuto al secondo figlio contro oltre la metà tra coloro che invece si mostrava favorevole
A questo proposito sono utili le motivazioni delle donne che non vogliono avere altri figli
Le prime tre motivazioni addotte sono le stesse a prescindere dal numero di figli della donna ma la loro importanza varia considerevolmente al variare del numero di figli che la donna ha già per le madri di un solo figlio la prima motivazione legata all'esistenza di problemi di tipo economico segnalati da circa una madre su quattro
I motivi legati all'età pur sempre più frequentemente riportati da tutte le madri sono evidenziati in special modo dalla madre di un figlio solo infine quasi una su dieci non progetta di avere altri figli per problemi legati al lavoro o perché ravvisa difficoltà nella conciliazione degli impegni familiari con quelli lavorativi
Come abbiamo recentemente rilevato l'economia italiana è in fase di crescita
I segnali di consolidamento delle Stanzione delineare l'attività economica sono associati a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo
Il Mezzogiorno si caratterizza per la quota più alta di famiglia senza occupati né pensionati da lavoro sia per le famiglie unipersonali sia per le famiglie il due componenti e più questa quota il doppio della media italiana per entrambe le tipologie familiari analizza
E sta minando può alla condizione occupazionale di chi vive in coppia emerge come per le donne la presenza dei figli influisca sulla loro partecipazione al mercato del lavoro
La quota di di occupate in questa condizione infatti più bassa rispetto a quella delle donne che vivono in coppie senza figli
Il rapporto tra il tasso di occupazione delle donne di venticinque quarantanove anni consigli in età prescolare e delle donne senza figli è una misura indiretta dell'adeguatezza dei servizi tesi alla conciliazione degli impegni casa lavoro
è uno dei dodici indicatori di benessere questo spendibile inseriti nel ciclo di bilancio mostra che nel due mila sedici su cento occupate senza figli le madri lavoratrici con bambini piccoli sono settantasei il divario tra due tassi di occupazione diminuisce al crescere dell'età della donna e del titolo di studio conseguito
I dati più recenti confermano dunque il ruolo positivo svolto dal livello di istruzione
Il divario a sfavore delle madri rispetto alle donne senza obblighi familiari si riduce sensibilmente per le donne con un elevato titolo di studio
Per le quali il tasso di occupazione superiore al settanta per cento indipendentemente dal ruolo in famiglia
Si delinea dunque un quadro molto eterogenea con il tasso riferito alle donne di venticinque quarantanove anni compreso tra un minimo del ventuno virgola nove per cento per le madri del Mezzogiorno con un basso titolo di studio
A un massimo del novantadue virgola otto per cento delle laureate che vivono da sole al centro
Complessivamente la situazione occupazionale delle donne nel nostro Paese rimane tra le peggiori dell'Unione Europea nella media del due nella media due mila sedici risale a l'Italia risulta penultima in graduatoria seguita soltanto dalla Grecia come ricordato dalla Presidente Boldrin
Per i Paesi UE la spesa per prestazioni sociali destinate alla famiglia è pari in media al due virgola quattro per cento del PIL risulta più elevata in Danimarca Lussemburgo Finlandia mentre è più bassa nei Paesi Bassi in Grecia in Portogallo l'Italia con l'uno virgola sei per cento di spesa presenta valori sotto la media europea
Un ruolo centrale ne ha fornito una di servizi alle famiglie ha svolto direttamente dai Comuni la cui spesa complessiva per la rete territoriale di servizi ammonta a circa sette miliardi
Di questi il quaranta per cento sono destinate interventi e servizi di supporto alle famiglie con figli
Circa quarantasette per cento della spesa destinata alle famiglie impiegata nella gestione degli asili nido e di altri servizi socio educativi per la prima infanzia sia comunali sia privati convenzionati o sovvenzione
Nell'anno scolastico due mila tredici due mila quattordici sono state censite dall'Istat sul territorio nazionale complessivamente tredici mila settecentocinquantuno unità che offrono servizi socio educativi per l'infanzia
Per un totale di circa sei trecentosettanta mila posti complessivi
I servizi a titolarità pubblica sono il trentacinque per cento del totale e offrono la metà dei posti disponibili
I bambini tra zero e due anni che fruiscano dell'offerta pubblica di asili nido o altri servizi socio educativi sono il dodici virgola nove per cento a livello nazionale
Mentre i posti nelle strutture pubbliche e private coprono il ventidue virgola cinque per cento con rilevanti differenze territoriali
Complessivamente per gli asili nido comunali seppur con differenze sia territoriali sia tra diversi ambiti urbani risultano coperti l'ottantasette per cento dei posti censiti
Non sempre dunque i posti disponibili sono pienamente utilizzati
Questo comportamento può avere motivazioni culturali logistiche e organizzative e anche economica
Ad esempio molti casi emerge la difficoltà delle famiglie a pagare le rette previste dai Comuni
L'insieme di queste motivazioni portano a far preferire la custodia dei bambini da parte di familiari piuttosto che l'affidamento a strutture socio di qua educative
Un bambino su due al di sotto dei due anni è affidata ai nonni quando i genitori lavorano
Le famiglia si trova ad affrontare anche i problemi legati alla cura degli anziani
In Italia in circa il trentotto per cento delle famiglie è presente almeno una persona anziana
E nel quattordici virgola cinque per cento dei casi dicono anziano con gravi difficoltà nel fondamentale attività quotidiane di cura della persona
Complessivamente il cinquantotto per cento degli anziani con gravi difficoltà nell'attività di cura della persona avverte comunque la necessità di ricevere aiuto o ulteriore supporto con una netta prevalenza tra gli uomini
Le famiglie che devono affrontare tale fragilità nel ventotto virgola tre per cento dei casi soddisfano il bisogno d'assistenza ricorrendo a servizi a pagamento tipicamente le badanti
E in circa quarantadue per cento dei casi si tratta di anziani che vivono da soli
Nei restanti tipologie familiari le quote si dimezzano poiché più spesso qualche componente della famiglia assuma il ruolo di che attiva è il caso ad esempio delle coppie senza figli in cui l'anziano fragile vive insieme al partner che si fa carico della sua assistenza
Sul territorio le famiglie con almeno un anziano si concentrano soprattutto al Nord ma quelle in cui l'anziano ha problemi di autonomia sono maggiormente diffuse nel Mezzogiorno
Di contro i livelli di accesso ai servizi a pagamento per l'assistenza sono più alti al centro nord con divari territoriali ancora maggiori nel caso dell'anziano solo e con problemi di autonomia
Negli anni della crisi la spesa media per consumi delle famiglie sia mantenuta pressoché costante fino al due mila undici sono seguiti poi due anni di forte calo a cui ha fatto seguito una moderata ripresa ora più consistente
Negli ultimi tre anni e di riflesso diminuita la quota di famiglie che provano a ridurre le quantità acquistate o che acquistano prodotti di minore qualità
Tuttavia le famiglie più benestanti quelle dell'ultimo quinto per dire Ardis pesa sono quelle che hanno un miglioramento maggiore pur partendo da livelli assoluti più bassi
In base alle ultime informazioni disponibili dal due mila cinque al due mila sedici l'incidenza della povertà assoluta alle famiglie è passata dal tre virgola sei al sei virgola tre per cento
Le famiglie in povertà sono dunque raddoppiate con rilevanti differenze sul territorio nel due mila sedici nel Mezzogiorno si registrano i valori più elevati dell'incidenza nel nord quelli più bassi
Sono le famiglie con tre o più figli minori a manifestare le maggiori difficoltà
L'incidenza aumentata di otto virgola cinque punti percentuali rispetto al due mila quindici passa dal dieci virgola nove al dodici virgola cinque per cento anche la povertà tra i minori che nel Mezzogiorno è più elevata e con valori al di sopra del dato nazionale
Sono le famiglie con minori di soli stranieri a registrare l'incidenza più elevata trentaquattro virgola sei per cento
L'Istat ha spesso richiamato alla necessità di pervenire a un quadro legislativo coerente in materia di misure a sostegno delle famiglie con figli e più in generale di welfare familiare e di misure di contrasto alla povertà
In quest'ultimo caso passi avanti sono stati fatti con l'introduzione del reddito d'inclusione che a partire dal primo gennaio due mila diciotto sostituirà il sostegno all'inclusione attiva e l'assegno di disoccupazione
Il quadro vigente delle misure monetarie a sostegno dei figli a carico può essere ricondotto a due principali pilastri quello fiscale detrazioni per familiari a carico e quella della protezione sociale assegni familiari assegni al nucleo familiare
Entrambi i pilastri presentano però chiari limiti quello fiscale risenta dei molteplici interventi normativi sull'IRPEF lire non inquadrato in un'unica visione riformatrice mentre quella della protezione sociale
Si caratterizza per essere riservato a determinate categorie di persone lavoratori dipendenti assimilati pensionati escludendo di fatto altre tipologie reddituali lettini Cascia dell'intervento pubblico può essere osservata anche attraverso la riduzione del rischio di povertà
Qui inteso come la percentuale di persone la cui famiglia di appartenenza un reddito disponibile equivalente inferiore al sessanta per cento della mediana della distribuzione
Le stime ottenute con il modello di microsimulazione dell'Istat sulle famiglie mostrano che l'azione pubblica riduce il rischio di povertà delle famiglie anziane prevalentemente attraverso le pensioni ma aumenta quello per i giovani senza figli e per le famiglie con figli minori sia in coppia sia mono genitori
Le basi informative dell'Istat forniscono un quadro più dettagliato sugli assegni al nucleo familiare gli assegni familiari percepiti da lavoratori dipendenti pensionati e parasubordinati per il codice per il coniuge i figli e gli altri familiari a carico
Nel due mila quattordici percepisce questo tipo di sostegno il ventidue virgola otto per cento delle famiglie
Realizzando esclusivamente le famiglie con figli il trentanove virgola quattro per cento percepisce assegni familiari
Quelle nella classe più bassa di reddito continuano a essere in posizione di svantaggio anche se aumenta il numero di minori in famiglia
Nel quinto diretto più basso cerco una famiglia su due con almeno tre minori percepisce gli assegni familiari
A fronte di circa l'ottanta per cento delle famiglie del secondo e circa il settanta per cento di quella del terzo quinto di reddito
Mi avvio le conclusioni ricordando che nel rapporto annuale due mila diciassette abbiamo provato a riassumere le differenze sociali che caratterizzano gli oltre venticinque milioni di famiglie residenti in Italia
Identificando nove gruppi individuati attraverso un approccio statistico che permette di rappresentare livelli di reddito familiare omogeneo e tenendo conto di combinazioni specifica di diversi fattori
Livello di istruzione la cittadinanza la posizione professionale del principale percettore di reddito il numero di componenti della famiglia
I nove raggruppamenti economico sociale individuati presentano contorni ben definiti attraverso una molteplicità di dimensioni relative al reddito ma anche comportamenti di consumo di spesa
All'uso del tempo libero la partecipazione politica e sociale
Alla pratica ai consumi culturali all'istruzione alla simmetria dei ruoli e la parità di genere ai luoghi di residenza di vita scala regionale all'interno dei quartieri delle città
L'identità sociale delle nostre famiglie non si gioca solo in termini di occupazione ruolo all'interno del processo produttivo
Ma in modi più complesse che nel passato a causa dell'operare congiunto di diversi fattori che si adattano con difficoltà una classificazione la società strutturata
Rigidamente
La dimensione familiare fattore di criticità
Il titolo di studio fattore discriminante dei gruppi ad alto reddito
La cittadinanza straniera il ruolo attivo degli anziani spesso principali percettori di reddito nelle famiglie a ben vedere si tratta proprio dei fattori di cui appena discusso in questo intervento
In sintesi dal quadro appena descritto emergono indicazioni importanti sulle azioni da intraprendere per rafforzare le famiglie attraverso misure di sostegno mirate
Sia la rimozione degli ostacoli che si incontrano le diverse fasi del ciclo di vita sia la riduzione delle disuguaglianze
Gli interventi devono favorire i giovani con misure di incentivazione della loro autonomia per metterle in condizione di realizzare i loro progetti di vita
Particolare attenzione deve essere riservata anche alle giovani coppie che desiderano avere figli in modo che loro Progetti possano realizzarsi prima che il rinvio diventi rinuncia
Occorre sostenere le famiglie in modo che possano conciliare le esigenze di cura dei componenti più fragili siano essi Filippo persone anziane
Infine auspicabile che gli aiuti economici e nuclei più fragili tra cui molti costituiti da stranieri siano accompagnati da politiche mirate all'inclusione sociale grazie
Grazie
Grazie presidente alleva per questa fotografia non solo della famiglia ma della Società del nostro paese ci sono alcuni dati
Che sono emersi e che secondo me merita una riflessione da parte di tutti
A il fatto che fa fatica a chi mette sulla famiglia chi si sposa fa fatica a chi ha una famiglia magari una famiglia con più figli si fa fatica avete sentito dei figli la situazione delle donne ha detto alleva è la peggiore se non sbaglio così ha detto dell'Unione Europea
E poi c'è un altro punto su quale spesso forse non ci soffermiamo che riguarda anche cosa accade la famiglia diciamo così in una fase due quando si diventa
Anziani e qui l'altro dato che mi ha molto colpito e che il cinquantotto per cento degli anziani in particolare uomini hanno bisogno di aiuto in quella fase della loro vita
Questa la fotografia dell'Istat adesso completiamo il quadro e poi naturalmente ci sono le proposte le analisi che verranno anche da voi a seguire nei lavori del pomeriggio e lo facciamo con il presidente dell'INPS
Tito Boeri perché chiaramente importate capirà che quella prospettiva cosa succede appunto
Quando finisce età lavorativa è cominciata la fase ma soprattutto anche con la prospettiva di chi oggi cerca di costruire una vita è una famiglia e magari poi cosa succeda sentiamo
Grazie vorrei innanzitutto ringraziare il dipartimento per le politiche della famiglia dell'Osservatorio sulla famiglia per questo invito e per aver organizzato questo evento in un momento così importante essere particolarmente tempestivo perché proprio quando il nostro Paese comincia a vivere tassi di crescita superiori allo zero virgola è possibile affrontare con maggiori mezzi le sfide le problematiche di cui oggi noi discutiamo tempo spesso dobbiamo essere fino in fondo consapevoli che la crescita economica non basta a risolvere i problemi di cui discutiamo
Perché la crescita economica non è come le alte maree che fanno salire tutte le barche allo stesso modo ma lasciano molte persone
Indietro
Io resisterà alla tentazione di mostrarvi diapositive altri dati soprattutto poi anche giocando mi della ricchissima presentazione del Presidente
E dell'Istat e mi limiterò questi dati sono contenuti nel in gran parte nel rapporto annuale nel sedicesimo Rapporto annuale dell'INPS
E mi limiterò invece a segnalarvi quali messaggi ne possiamo trarre da queste statistiche concentrandomi in particolare su tre messaggi
Il prima di questo è che
Abbiamo in Italia ancora tantissime famiglie che non sono in grado di svolgere quella funzione di ammortizzatore sociale che noi implicitamente coi buchi del nostro sistema di protezione se sociale abbiamo
Loro assegnato
In altre parole se noi vogliamo davvero assegnare oggi centralità alla famiglia nel nostro sistema di protezione sociale non possiamo esimerci
Dal selezionare i beneficiari dell'assistenza
Guardando alla situazione economica reddituale e patrimoniale delle famiglie nel loro Complesso
Sono ancora troppo poche le prestazioni che oggi guardano alla situazione della famiglia nel decidere chi deve ricevere un determinato trasferimento e chi non deve riceviamo quando stiamo parlando
Di assistenza e quindi abbiamo delle famiglie che effettivamente non sono in condizioni di aiutare i membri delle stesse che sono in condizioni di di difficoltà
Lei stimiamo che circa due miliardi attualmente vengano di politiche dell'assistenza vengano utilizzino strumenti come il lease de che appunto guarda la situazione reddituale e patrimoniale della famiglia nello selezionare i beneficiari
Sono trattamenti di varia natura
Alcuni dei quali tanto sono quelli direttamente gestiti dall'INPS a partire dal fondo credito alimentato dai contributi dei pubblici dipendenti
Altri sono e quelli gestiti dai comuni come gli assegni al nucleo familiare la maternità per i Comuni
Poi ci sono quegli strumenti che sono stati approntati a livello nazionale come il sia e la carta acquisti a cui si unì era presto il Rey che sicuramente un passo in avanti molto importante perché ci muove esattamente in quella direzione di costruire uno strumento nazionale di contrasto alla povertà per aiutare le famiglie
Numerose quindi è sicuramente un passo in avanti molto importante però bisogna a mio giudizio essere ancora più ambiziosi
E cercare di ampliare ulteriormente
In alcune proposte che ne avevamo formulato in un documento non per cassa per equità due anni fa
Noi spingevamo fino a raggiungere circa un punto di PIL di prestazioni sociale i cui beneficiari venivano selezionati guardando alla situazione economica e patrimoniale della famiglia nel suo Complesso
E il modo di essere sicuri che le famiglie che davvero hanno bisogno di aiuto e che non sono in grado di aiutarsi al loro interno trasferendo redditi
Al loro interno di potere ricevere aiuto dallo Stato quindi la famiglia può intervenire una funzione sussidiaria rispetto allo Stato ma dove non a questi strumenti non lo può non lo può fare
Questo messaggio ancora più importante se ne guardiamo alle sfide che ci attendono la grande sfida dei prossimi decenni sarà quella della non autosufficienza ce lo dice l'invecchiamento
Della popolazione e qui non possiamo pensare di poter affrontare questo problema ancora basandoci largamente sul ruolo informale del famiglie non possiamo pensare di poter aiutare
Le famiglie che hanno forti problemi di reddito con strumenti come l'indennità di accompagnamento i cinquecento euro al mese sono chiaramente del tutto insufficienti per una famiglia che affronta una condizione di questo tipo mentre chiaramente famiglie che hanno potenzialità strumenti i livelli di reddito superiori
Possono probabilmente a bere anche un aiuto più limitato quindi noi abbiamo bisogno anche lì di graduare gli strumenti di selezionare le famiglie che aiutiamo di più guardando alla situazione economica
Alla situazione reddituale e patrimoniale della famiglia nel loro complesso gli italiani ci sono ormai abituati a strumenti come Elise
Lo dimostrano le circa quattordici quattordici miliardi di di SV che vengano
Compilati dalle famiglie italiane e possiamo aiutarli ancora di più ad andare in questa direzione una proposta che il io sarei molto contento venisse accolta nella prossima legge di Bilancio
E quella che sgrava molte famiglie dal dovere compilare le di S UI la documentazione necessaria per accedere lepre a questo tipo di prestazioni sociali
Obbligando le pubbliche amministrazioni
A utilizzare gli archivi dell'INPS abbiamo costruito una piattaforma dove che contiene l'Ets elude le famiglie italiane coloro le amministrazioni che chiedono la di S uguale famiglie invece prima di chiedere alle famiglie devono andare sul nostro sito e prelevare queste informazioni
è un modo di sgravare le famiglie
Da questi oneri che per famiglie in difficoltà non sono poi così indifferenti è un modo per ridurre i costi dell'intermediazione per lo Stato quindi risparmiamo soldi pubblici
è un modo credo anche per raggiungere un maggio una platea maggiore di persone
E bisognosi
Il secondo messaggio che i dati che vi volevo di mostrare
Portano
Conserva e quello che la crescita della famiglia dipende dal lavoro delle donne se noi guardiamo al rapporto tra tasso di occupazione femminile e tasso di fecondità
E guardiamo a come questa relazione avviene in diversi Paesi europei ci rendiamo conto che c'è come un continuum di paesi in cui da una parte abbiamo Paesi come l'Italia e la Grecia in cui il tasso di occupazione femminile è inferiore al cinquanta per cento e il tasso di fecondità è molto basso
Dall'altro lato abbiamo invece Paesi come i Paesi nordici in cui il tasso di occupazione femminile attorno all'ottanta per cento
E abbiamo dei tassi di fecondità molto più alti gli altri paesi europei sono localizzati in posizioni intermedie in una retta che è incrinata positivamente in questa relazione e ci dice che è più alto il tasso di occupazione
Femminile più figli sì fa credo che questo sia dovuto al fatto che costa fare i figli questo ce lo dimostra anche quello che è avvenuto durante la grande recessione il crollo della natalità che c'è stato per esempio nel nord del nostro Paese
è strettamente collegato ai durissimi anni della recessione costa troppo fare i figli per famiglie che sono in grandi difficoltà purtroppo costa anche per chi lavora fare i figli chiaramente chi non lavora non può permettersi di fare dei figli o non può andare oltre al al singolo figlio quindi non posso disfare il desiderio di avere dei figli di molte
Donne italiane
E chi invece lavora oggi soffre spesso soprattutto se proviene da esperienze di lavoro precario da contratti a tempo determinato
Ha dei costi elevatissimi legati alla cinese genitorialità utilizzando i dati dell'INPS abbiamo stimato
Che i costi della genitorialità siano pari a circa un terzo del reddito precedente
Alla maternità cioè le donne che hanno dei figli perdono circa un terzo Dell'Oro reddito se ci limitiamo alle donne
Che poi ritti rientrano nel lavoro
I questo corso si riduce grandemente si riduce circa il dieci per cento e quindi questo ci dice che il problema è proprio questo di donne che fanno figli avendo dei contratti a tempo determinato e non riescono poi rientrare
All'interno del mercato del lavoro per queste davvero fondamentale concentrarci oggi sul reinserimento
Dopo la maternità e cercare di facilitare lo in tutti i modi strumenti come il bonus infanzia hanno sicuramente avuto un ruolo molto importante in questa direzione in effetti ne stimiamo
Che coloro che ne hanno beneficiato hanno subito meno questi costi della genitorialità ma bisogna probabilmente pensare ad altri strumenti per esempio quelle forme di decontribuzione cui oggi si pensa per i giovani forse andrebbero estese
Proprio alle donne subito dopo i periodi di maternità e qualcosa comunque sulla quale certamente riflettere ma c'è un altro aspetto dei costi della generalità rivalità che credo debba essere assolutamente affrontato ed è quello della condivisione di questi costi all'interno della famiglia finché non ci sarà una simmetria così forte nella condivisione di questi costi degli oneri della cura
Dei figli
Noi avremo discriminazione nel mercato del lavoro contro le donne
Ne abbiamo un tessuto imprenditoriale dominato dalle piccole imprese diverse indagini ci dimostra che tra le piccole imprese sono moltissimi datori di lavoro che preferiscono almeno uno
Su due datori di lavoro preferiscono assumere uomini piuttosto che donne inetta Fertile perché sono spaventati dai costi
Che queste assunzioni potrebbero va bene allora o noi riusciamo in qualche modo a far percepire a tutti i datori di lavoro anche quelli delle piccole imprese che gli uomini hanno costi pare incomparabili a quelli delle donne perché loro stessi
Devono prendersi dei congedi di paternità per la cura dei figli o altrimenti rischiamo che ci sarà sempre una forte discriminazione contro le donne nell'accesso al mercato del lavoro e questo mi porta all'ultimo punto all'ultimo dato che vi racconto anziché mostrarvi
E in una
E di appositi IVA
Ci siano delle indagini ma il giudizio che sono molto eloquenti sono le indagini sull'uso del tempo cioè guardano ha come tipicamente una famiglia spende e all'hotel sul tempo nel corso di una giornata tipo
Queste indagini ci dicono che normalmente in tutti i Paesi dell'aria dell'OCSE e gli uomini dedicano più tempo al lavoro cosiddetto di mercato il lavoro remunerato sul mercato del lavoro
E meno tempo al lavoro perché anche quello è lavoro domestico compreso la cura dei
Familiari delle donne
Quindi c'è sempre questa diciamo assimetria le donne più tempo degli uomini nel lavoro domestico meno tempo nel lavoro di mercato ma in tutti i Paesi se noi sogniamo le ore dedicate al lavoro
Di mercato remunerato e la parte di lavoro non remunerato noi
Giungiamo più o meno allo stesso livello di ore lavorate per giorno
C'è solo un paese che fa eccezione ed è il nostro in Italia le donne lavorano circa il venti per cento in più
Degli uomini quando teniamo conto sia delle ore lavorate sul mercato che delle ore quattrocentottanta minuti rispetta e quattrocento cinque minuti
E degli uomini questo ci dice che io che non ci sia un problema molto forte legato a un retaggio storico redatta ragioni culturali di potere contrattuale della donna all'interno della famiglia quale che sia la condizione della donna che lavori o che non lavori è la donna che deve farsi carico degli oneri della cura all'interno della famiglia e questo tipo di percezione di situazione quando si crea una situazione così consolidata
E bisogna romperla in qualche modo io penso che una strada importante una misura utile che è stata introdotta però in modo ancora troppo timido
E quello dei congedi di paternità obbligatori perché spinge e vincola gli uomini a doversi prendere questa responsabilità sulle loro spalle ne abbiamo visto che rende introdurre queste misure in modo facoltativo non basta i congedi di paternità facoltativi sono stati utilizzati da nove mila padri e questo numero è costante nel corso del tempo vuol dire circa il tre per cento dei padri oggi utilizza i congedi di paternità facoltativi
Quelli obbligatori cominciano a essere utilizzati da un numero consistente attorno a quaranta per cento dovrebbero essere obbligatori o dire che la legge non è del tutto applicata Maggi rito bisognerebbe anche estendere i giorni di queste non certamente un congedo simbolico di un giorno di due giorni non è
è sufficiente
Vorrei chiudere con una considerazione
Certamente
Questi problemi vanno affrontati guardando a quando le criticità si manifestano ai problemi del mercato del lavoro e alle interazioni tra mercato del lavoro e maternità vanno guardate vedendo a come non riusciamo a favorire una migliore condivisione degli oneri familiari all'interno della famiglia c'è invece chi oggi propone di affrontare questi problemi
Permettendo alle donne che hanno in passato avuto dei figli di andare prima in pensione
Ritirandosi dalla vita attiva a pensioni più basse di quelle che potrebbero avere continuando a lavorare io credo che questa non sia la strada giusta Primo perché espone le donne
Ad una
Il rischio di condizione di povertà a lungo perché le donne sappiamo hanno molti ghetti nelle loro carriere lavorative e quindi se spinte dal datore di lavoro perché poi avviene sempre così
Quando si crea una possibilità datore di lavoro la utilizza ad uscire dal mercato del lavoro rischierebbero
Di essere destinate a ricevere degli assegni molto bassi per lungo tempo secondo perché dà un messaggio ancora sbagliato e li espone maggiormente a quel potere contrattuale sbilanciato che dicevo prima
Le donne vanno via prima si ritirano prima degli uomini perché devono occuparsi dei nipoti perché devono occuparsi dei genitori questo non è un messaggio giusto che cadono e dobbiamo dare all'interno della nostra
Società
E terzo perché i problemi
Della maternità dei costi della generalità eredità non devono essere affrontati
Con le pensioni non c'entrano nulla le pensioni
E lo risolveremo i problemi delle donne nell'accesso alle pensioni risolvendo innanzitutto i problemi
Delle loro pensioni qui la verità è che certe volte si fanno questi ragionamenti perché si vuole ulteriormente squilibrare il nostro sistema di protezione sociale che già oggi è fortemente squilibrato a favore delle pensioni
E che invece da troppo poco per le politiche della non autosufficienza da troppo poco per contrastare la povertà lo si vuole ulteriormente squilibrare in quella
Direzione quindi io mi auguro che nelle scelte che verranno prese prossimamente invece sì ripristinerà la giusta centralità ai problemi dell'ingresso nel mercato del lavoro che sono un tutt'uno
Ero ingresso nel mercato del lavoro con le politiche per la famiglia grazie
Grazie grazie presidente le udienze Tito Boeri adesso il quadro la fotografia e completo prima l'Istat coi Linux e quindi è stata rappresentata appieno la situazione della nostro il paese a questo punto ci sono c'è un altro dato che prima mi ha molto colpito che diceva il presidente dell'Istat è che quello che riguarda i bambini cosa succede quando i genitori vanno al lavoro
A chiaramente chi ha la possibilità manda il proprio figlio all'asilo nido chi non ce la fa ricorso ancora una volta la famiglia e quindi come ha detto prima presente l'Istat un bambino su due viene affidato ai nonni
E lo diceva prima che Boeri chiaramente ci sono delle forti ripercussioni sul lavoro femminile e sugli equilibri della famiglia quando appunto si hanno dei figli piccoli per non parlare poi delle ripercussioni sulla formazione e allora sentiamo adesso a proposito di minori di chi poi diciamo sarà il nostro futuro e di chi quindi ridente mente vive una situazione di difficoltà in questo momento storico
La garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza Filomeno Al Bano
Grazie
Grazie buongiorno a tutti voi innanzitutto ringraziamento alla presidenza del Consiglio alla dipartimento politiche per la famiglia per questo invito gratti Tissi ma la conferenza di oggi
Ed è la prima volta dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza alla Conferenza nazionale per la famiglia
La prima volta anche perché siamo un'istituzione relativamente recente nuova per il nostro Paese
Siamo nati da pochissimo su impulso delle fonti internazionali e delle raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia
E dallo scorso anno abbiamo partecipato ai lavori dell'osservatorio nazionale sulla famiglia
Gli abbiamo partecipato come invitato permanente non come parte perché siamo un organo di garanzia indipendente e quindi ruolo di invitato permanente era quello che più si adattava al nostro profilo e alla nostra Istituzione
E vi abbiamo partecipato
In particolare a tutti i gruppi di lavoro dell'osservatorio perché siamo fortemente consapevoli del ruolo della famiglia come pilastro fondamentale della comunità educante
Come prima agenzia educativa dei bambini e dei ragazzi oggi però consentitemi di dire del ruolo dei bambini nel crescere i genitori dal punto di vista sociale
Non ho fatto un'inversione terminologica ho proprio voluto intendere sottolineare in questa sede il ruolo il contributo che i bambini danno nel crescere i propri genitori nel determinare la costruzione della loro soggettività genitoriale nel costruire appropriate relazioni famigliari
Non sono loro i minori Soggetti con una limitata capacità di autodeterminazione sono invece persone di minore età che contribuiscono a creare la famiglia
E lo sanno bene le coppie che adottavano soprattutto quelle che adottano bambini grandicelli
Perché loro si vivono vivono ogni giorno quel bellissimo processo osmotico che conduce alla creazione del rapporto familiare
Ecco i bambini oggi sono loro stessi i punti di riferimento stabili in una famiglia sì sempre più liquida sempre più dinamica sempre più veloce ma loro sono lì e guidano loro i genitori
Li guidano non solo nella determinazione costruzione progressive mutare o quelle della soggettività genitoriale
Ma li guidano anche nel nuovo assetto familiare dopo le sempre più frequenti separazioni
Ecco loro sono lì a spingere i genitori a trovare nuove equilibrio e sono sempre i bambini
I figli che li guidano nell'universo digitale loro stessi che sono nativi digitali a differenza dei genitori che sono immigrati digitali
E i bambini delle famiglie immigrate guidano loro stessi le famiglie immigrate nel processo di integrazione nel nostro Paese sono un canale veloce rapido di migrazione
Ecco i bambini sono protagonisti come sa bene anche il legislatore che infatti ha eliminato il termine potestà genitoriale per sostituirlo con quello di responsabilità genitoriale la dismissione di qualsivoglia logica di appartenenza
Ma la famiglia non è solo l'ambito delle relazioni interpersonali dei rapporti genitori-figli
Come sfera privata degli affetti e delle relazioni la famiglia e anche una questione pubblica ecco perché siamo oggi qui riuniti
E ancora complimenti per aver organizzato questo momento di confronto che un momento assolutamente essenziale e da noi tanto atteso
La famiglia è una questione di salute pubblica involge
Le politiche dello Stato in materia di famiglia
E in quel sito
La sinergia fra l'osservatorio nazionale sulla famiglia e l'Osservatorio nazionali infanzia adolescenza che è stato anch'esso appena ricostituito sono essenziali e determinanti e l'Autorità garante
Che invitato permanente di entrambi gli osservatori in quel sto una visione a trecentosessanta gradi per intercettare i di sogni e quali sono i bisogni i bisogni sono liberare delle risorse non solo economiche ma anche risorse sociali
E risorse di capitale umano perché analizzarla sosta Ennio delle famiglie in particolar modo ovviamente le famiglie più fragile
Le famiglie povere
Ma anche le famiglie numerose perché purtroppo il numero dei figli incide sull'aumento di povertà come chi mi ha preceduto ha spiegato benissimo
E il sostenne o alle famiglie che svolgono un ruolo indispensabile di genitorialità sociale ci sono le famiglie affidatarie che devono essere sostenute nel nostro Paese cella Risso
Persa nazionale norme rappresentata dalle famiglie che adottano
E le famiglie immigrate ecco i figli delle famiglie immigrate sono il canale di radicamento nel territorio e un canale importantissimo che va velocizzato perché in questa maniera si velocizza
Il processo di integrazione ecco il riconoscimento della cittadinanza
Per questi bambini e ragazzi non è soltanto il riconoscimento di uno status giuridico il riconoscimento di un senso di appartenenza alla collettività udì un senso di appartenenza lo Stato
E un comune sentire significa includere invece che intere
Ma qualsivoglia politica di liberazione delle risorse da sola non è sufficiente se non è accompagnata da una rete capillare di servizi sociali
Sul territorio sono i servizi sociali in grado di intercettare
E di intercettare preventivamente anche situazioni di disagio
E di prendere in carico di avere la pura della famiglia fragile e servizi Sacha sociali devono essere potenziati
Nel territorio per questo
E consentitemi in chiusura di dedicare un pensiero e bambini e ragazzi c'è una famiglia non ce l'hanno ecco sì perché l'articolo non nuove della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo che la carta
Fondante dell'autorità di garanzia che presiedo
Prevede che tutti i bambini debbano avere diritto a vivere nella propria famiglia ma anche a ricevere la protezione dello Stato qualora la famiglia
Dovesse rivelarsi assente o inadeguata lo stato e la famiglia per questi bambini e ragazze
E i bambini e ragazzi che vivono fuori dalla famiglia di origine che vivono nelle strutture di accoglienza sono bambini e ragazzi che hanno diritto alle stesse opportunità
Dei loro coetanei che vivono in famiglia perché sia finalmente attuato il principio di uguaglianza che il principio fondante non solo ovviamente della nostra carta costituzionale ma anche della Convenzione delle Nazioni Unite
Sì diritti del fanciullo
Ecco che sostenere da parte dello Stato i bambini e ragazzi in comunità significa preoccuparsi non solo di garantire standard adeguati a chi vive fuori famiglia ma significa assicurare alcun rilevamento automatico dei dati dei ragazzi che vivono fuori famiglia e significa assicurare un progetto individualizzato per loro e accompagnarli nell'uscita dal percorso di protezione perché a diciotto anni
Non possono trovarsi senza alcun punto di riferimento in quanto pochissimi di loro tornano nella famiglia di origine vanno sostenuti
In questa fase la fase del compimento di diciott'anni che non deve trasformarsi in un evento tragico per loro ben un evento da poter festeggiare come accade a chi vive in famiglia
E infine qui veramente in conclusione consentitemi di ricordare il diciotto mila e oltre ragazzi minori stranieri non accompagnati che ad oggi vivono in Italia
Anche loro sono senza famiglia una famiglia l'hanno lasciata in paesi lontani
Per loro stiamo attivando una campagna di sensibilizzazione per ricercare tutori volontari questa nuova figura creata dalla legge quarantasette due mila diciassette in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati che il nostro Parlamento approvato
Pochissimi mesi fa per loro
Stiamo cercando una figura di riferimento che possa Compart segnarli dell'integrazione nell'inclusione nel nostro Paese
Ecco il mio auspicio a compressione e che nella nostra nuova grande
Famiglia allargata un posto è un posto speciale eccessivi anche per loro grazie
Grazie grazie alla garantì al barocche per questa delicatezza diciamo nel rivolgersi a chi veramente Poirier il vero protagonista possiamo dire
Di queste due giornate perché chiaramente ne pensiamo soprattutto a loro ai minori a loro che sono nelle famiglie era quei tanti che ne speriamo possano arrivare visto i dati abbastanza emergenziali che ci ha rappresentato prima l'Istat con questo tasso di denatalità che veramente preoccupa e all'Arma
Adesso siamo quasi in chiusura di questa prima mattinata di questa terza conferenza e lancia un po'lo sguardo a quello che sarà poi il cuore di queste due giornate ci al lavoro che vi aspetta a lavoro dei gruppi che cominciano questo pomeriggio e che stanno per la vera base
Della proposta che arriverà da questa due giorni e per farlo do la parola a Simonetta Matone che presidente del comitato tecnico-scientifico dell'osservatorio nazionale sulla famiglia
Ringrazio chi mi ha nominato e chi mi ha confermato nell'incarico di presidente del comitato tecnico scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulla famiglia
Sono dei ringraziamenti non formali ma sostanziali per l'opportunità che mi è stata data di fotografare la famiglia italiana in questi ultimi anni al centro di fatti di cronaca gravissimi
Che minano il senso di sicurezza sociale al centro di novità legislative importanti che sanciscono una visione diversa del concetto di famiglia e del concetto di coppia
Al centro di interpretazioni Jurassic giurisprudenziali di una magistratura che a volte tre corre a torto o a ragione lo stame dirlo il legislatore al centro dell'inchiesta e di nuove forme di interventi economici che siano non solo assistenziale ma organici e produttivi
Ora sarebbe molto banale affermare in questa sede come dice la Costituzione che la famiglia è l'ambito nel quale la personalità individuale trova la sua piena esplicazione
Ma se la Costituzione la definisce come la prima il più importante cellula della società società naturale tra virgolette luogo nel quale l'essere umano si forma
E sviluppa i suoi diritti inviolabili allora è necessario capire se è proprio questo il vero
O se crisi economica crisi dei valori cambiano di prove cambio di prospettiva abbiano attentato a questi principi
Noi viviamo in uno Stato di diritto continuamente però ha messo alla prova da nuove e continue emergenze
La prima l'impatto con nuove culture profondamente diverse dalla nostra un tempo definite arricchenti in nome del pluralismo in nome della curiosità verso il diverso
In nome di un sistema di tolleranza che è il cardine nella cultura occidentale oggi è questa nuova cultura e sono viste con profonda paura per via della minaccia terroristica
E della difficoltà di integrare il non integrabile
Secondo emergenza la crisi economica in un Paese che pure in via di ripresa affronta in maniera a volte labile il problema delle nuove povertà il problema della povertà assoluta
Terzo punto la violenza contro le donne e gli ultimi fatti di cronaca ci mostrano una situazione allarmante se non sul piano dei numeri quanto meno sul piano del non rispetto del principio sacro dell'inviolabilità del corpo della donna
E poi le emergenze abitative che portano qui c'è il prefetto che bene lo sa che portano alle degenerazioni di cui negli ultimi tempi ci siamo occupati le emergenze educative di bambini persi nel loro smartphone e ne social network e potrei continuare all'infinito
A cosa serve quindi un osservatorio sulla famiglia organo consultivo del governo
Io credo non solo ad analizzare lo stato dell'arte ma a proporre soluzioni praticabili
Fin dal primo giorno il mio e il nostro imperativo categorico è stato dobbiamo diventare una spina nel fianco della politica non il grillo parlante
O la Fata Turchina con la bacchetta magica ma dobbiamo avere la capacità di formulare proposte fattibili tenendo conto se si della scarsità dei mezzi a disposizione ma anche della necessità che la politica faccia uno scatto in più
Che sappia vedere oltre l'orizzonte immediato io personalmente ho trascorso una vita tra gli ultimi della società io ogni volta con incontrato un minore in carcere mi sono chiesta
Se lo Stato lo avesse aiutato e soprattutto se avesse aiutato capito e sostenuto la sua famiglia sarebbe lì
Domande a cui è facile dare una risposta il nostro è stato un lavoro complesso ci siamo divisi in cinque gruppi i cui titoli sono estremamente semplice fitti attivi del lavoro svolto il primo gruppo è quello coordinato da me
E si è occupato della centralità del ruolo delle famiglie come risorse sociali ed educative
Perché ha usato il plurale perché le famiglie sono tante e diverse
Nuclei come certi mostrato il presidente dell'Istat molto
Più piccoli di un tempo più instabili abbiamo famiglie monogenitoriali famiglie straniere famiglie ricomposte famiglie allargate famiglie omogeneità Oriali composte da genitori dello stesso sesso
Ed è per questo che noi non abbiamo adottato una definizione di cosa sia famiglia nonna in ossequio al politically correct ma per la realtà che ci circonda e per la complessità di dare una definizione a questo concetto
I tagli alla spesa sociale che abbiamo visto nel corso degli ultimi anni non hanno aiutato i servizi educativi e sociali essa e socio sanitari hanno registrato un aumento delle richieste
Di aiuto hanno registrato un amento della instabilità e conflittualità familiare è un parallelo ridursi delle relazioni sociali che tradotto vuol dire aumento della solitudine individuale ne ha parlato anche il presidente Gentiloni
La natura dei problemi che vengono riversati sui servizi sociali e sempre più complessa le richieste d'aiuto riguardano lavoro casa legami affettivi distrutti integrazioni mancate esclusioni
Ora rafforzare il ruolo e la responsabilità delle famiglie e i suoi componenti lungo il ciclo della vita è stato il primo macro obiettivo di questo gruppo
Articolato secondo quattro gru secondo quattro punti e cercherò di riassumere mi tecnicamente quelli che sono stati i lavori e quindi vado per flash
Quindi diciamo che questo primo macro Obiettivo articolato secondo quattro punti ha individuato il sostegno alla responsabilità genitoriale che quella che un tempo veniva chiamata potestà genitoriale la costruzione di un sistema di alleanze con la scuola
La promozione al potenziamento dei servizi socio educativi per l'infanzia per la conciliazione dei tempi di vita
Di lavoro il sostegno alle famiglie con anziani e disabili
Il secondo macro obiettivo è stato individuato nell'aiutare e sostenere le famiglie fragili e vulnerabili con aiuti specialistici nei momenti di crisi in particolare con servizi di supporto e genitori con la previsione di un reddito di autonomia e di inclusione
Azioni per favorire l'inserimento lavorativo ridefinizione delle politiche abitative per le famiglie riqualificazione dei servizi per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e minori facendo emergere il sommerso il grande problema del Paese
Senza dimenticare il sostegno alle famiglie che ad otto no e al post-adozione questo è un mio pallino ma in realtà le famiglie adottive vengono poi abbandonate a loro stesse dai servizi sociali non per indifferenza ma per scarsità
Di mezzi perseguirli
Il nuovo welfare deve essere il risultato di un approccio tra pubblico privato sociale e privato proseguendo sul percorso già intrapreso di programmazione definizione delle priorità stabilite dai livelli essenziali di assistenza socio assistenziale quello che i tecnici chiamano linea ASS
Quello che emerge in maniera evidentissima dei lavori del gruppo e la necessità di un disegno generale che riorganizzi sistemi di finanziamento in una logica di definitiva messa a sistema delle risposte superando una una volta per tutte gli interventi a spot che affliggono il sistema il secondo gruppo di lavoro presieduto dal professor ballare anni ha no presieduto dal dottor De Palo scusate mi ha ha affrontato la crisi demografica e il rapporto tra il quadro nazionale e le tendenze internazionali
Gli ultimi dati lo abbiamo visto dimostrano che la natalità conferma la tendenza alla diminuzione quattrocentottantasei mila nati nel due mila e quindici a fronte dei quattrocento settantaquattro mila
Nel due mila e sedici sono contenta che mi dati corrispondono a quelli del presidente perché spesso si danno i numeri il tasso di fecondità è sceso ad uno virgola trentaquattro figli per donna dall'uno virgola trentacinque del due mila quindici
Le cause le cause quali sono
La prima e di natura socio economica l'incidenza del costo dei nuovi nati e l'attuale carico fiscale sulla famiglia
La seconda e di natura culturale legata anche all'aumento dell'età degli aspiranti mamme alla destabilizzazione dei rapporti di coppia Laterza
E di natura sanitaria legata da una parte al calo della fertilità che credo sia connessa anche all'aumento dell'età degli aspiranti mamme e ai costi di una gravidanza il gruppo atteso ha voluto sottolineare ma proprio in maniera molto incisive molto e fatica come la famiglia sia una risorsa in non un problema
E questo perché perché il calo demografico a innegabili conseguenze negative conseguenze dimostrate sul PIL
Mentre i figli e andrebbero considerati un bene comune e non soltanto dei costi
Il sistema fiscale ingiusto perché non tiene conto dei carichi familiari dati dal numero dei figli dalla gli anziani in casa e dalla presenza di disabili manca una vera rete il format fiscali in favore delle famiglie due di questi
Perfetto
Va fatta una premessa che le proposte del secondo gruppo quello di cui sto parlando sono confluite poi nelle proposte fiscali di cui vi parlerò alla fine siamo tra gli ultimi ha detto il presidente prima
Paesi in Europa per i fondi dedicati
Dedicati alle famiglie basta pensare soltanto al quoziente familiare francese che permette un bel più nel saldo nascite morti quindi è inconcepibile che oggi di fare dei figli sia considerato un lusso e quindi questa è una tendenza che deve essere assolutamente invertita il terzo gruppo è quello dell'analisi giuridica è stato presieduto dal professor balla Raniero ringrazio tutti
I professori tutti quelli che hanno lavorato perché hanno fatto un lavoro meraviglioso ma lo dico da sola ma io mi sono top limitata
A recepire quello che loro hanno fatto dicevo il gruppo coordinato dal professor bella Rania è quello dell'analisi giuridica economica e sociale del fenomeno dalla disgregazione familiare anche dal punto di vista della frammentazione delle competenze giurisdizionali in materia di famiglia in sostanza in sostanza un'indagine sul rapporto tra l'ordinamento e l'autonomia privata
Riflettendo su il progressivo abbandono dell'aspetto pubblicistico del diritto di famiglia con l'avanzare di sempre maggiori spazi all'autodeterminazione privata dei rapporti tra individui
Il gruppo ha analizzato l'esigenza di miglioramento del sistema giustizia in ambito familiare
E qui veniamo alle dolenti note della proposta di soppressione dei tribunali per i minorenni io per onestà intellettuale riporto
I lavori del gruppo che non mi vedono affatto d'accordo perché io sono tra le prime fautrici della soppressione il Tribunale per i minorenni ma non so se questa applauso fatto oppure no però viceversa devo prendere atto del fatto che il terzo gruppo viceversa ha detto questo
Appunto quanto alla proposta di soppressione Tribunale per i minorenni le istituzioni sezioni specializzate per la persona la famiglia i minori la maggior parte diciamo la stragrande maggioranza delle rappresentanze istituzionali presenti
E dei soggetti che sono stati auditi perché il gruppo a lavorato con le audizioni ha espresso parere negativo affermando la necessità che ha diritti speciali corrispondano sistemi giudiziari speciali
E il lavoro del gruppo anche evidenziato io sono costretta a riassumere però il suo che questo ha evidenziato la necessità di un approccio non solo giuridico alle problematiche minorili quindi l'apporto dato dei tecnici magistrati ordinari che lavorano lì ma multidisciplinare quegli anche l'apporto dei giudici onorari
E questo tanto nel settore penale quanto nel settore civile
Si è poi sottolineato come sia necessario potenziare gli strumenti di soluzione conciliativa delle crisi delle relazioni familiari e interpersonali tutti gli epiloghi esempi che abbiamo avuto di mediazione per per far capire per prevenire attraverso riduzioni concordate degenerare dei conflitti con conseguente sovraccarico della giustizia
Il gruppo di lavoro ha poi evidenziato come nell'ambito della crisi della coppia con figli questo passaggio tecnico difficile ma comprensibile
Il vaglio giudiziale in materia di affidamento è fortunatamente inevitabile se le coppie sono legittimamente coniugate
Anche in presenza di un accordo tra le parti cosa che invece non accade per le coppie non coniugate a meno qui una delle parti non lo richieda
Questo secondo il gruppo di lavoro costituisce una discriminazione per il figlio nato fuori dal matrimonio che può essere eliminata rendendo obbligatorio il vaglio del giudice
Se poi ravvisata la necessità di eliminare l'ultima differenza tra i figli nati da coppie coniugate quelli nati fuori dal matrimonio
Con l'introduzione del riconoscimento automatico della filiazione naturale in capo alla sola madre ferma restando la possibilità per la madre di partorire
In anonimato quindi avere accesso a questa misura se poi anche qui sottolineata la necessità di dotare risse i servizi sociali di risorse idonee per garantire il diritto del minore di crescere nella sua famiglia il quarto gruppo quello coordinato dal professor Prandini a affrontato il tema della conciliazione famiglia e lavoro e le nuove politiche di Welfare politiche di investimento sono
Sale politiche intese come produttive di uno sviluppo che sia
Non solo inclusivo ma anche sostenibile politica al cui centro sta alla famiglia il gruppo è partito dall'esame della non-autosufficienza
Il secondo il gruppo il piano nazionale dovrà essere accompagnato dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni socio assistenziali per le persone non autosufficienti i cosiddetti Lance ma
E dovrà indicare il percorso per la loro attuazione
Qual è il rischio il rischio che si identifica Ennio I libelli essenziali delle prestazioni
E i relativi beneficiari sulla base delle risorse stanziate nel fondo nazionale quindi secondo il gruppo c'è la necessità di una legge quadro
Nazionale
Occorre adottare criteri uniformi che superino quelli dei diversi sistemi regionali in linea con le indicazioni dell'ICF che cos'è l'ICSI la classificazione internazionale
Del finanziamento della disabilità e della salute secondo le indicazioni dell'Onlus
Quindi è necessario monitorare ridurre anche in questo caso c'è sempre questo tema che affiora da tutti i gruppi lettere o genitali della spessa
La legge numero centododici del due mila e sedici prima è stata citata dopo di noi
è stato un passaggio fondamentale per le disabilità gravi e quindi noi siamo molto molto soddisfatti di questa legge ma tanto resta ancora da fare
Ad esempio la realizzazione di Budget personalizzati la certezza delle risorse
L'investire in strutture che riducano le interminabili liste di attesa per i ricoveri delle persone che hanno del problematiche
La creazione della figura nuova degli assistenti familiari quindi una legge quadro sul prendersi cura
Se poi esaminato il problema dei minori non accompagnati e io sulle prime ho pensato ma i minori non accompagnati che c'entrano con la famiglia invece non è vero e vi spiego perché
Allora il gruppo evidenziato la necessità di rodare un sistema che va razionalizzato per quanto riguarda l'apertura dei centri
Governativi di prima accoglienza gestiti dal ministero dell'Interno coinvolgendo le amministrazioni locali nel sistema di protezione dei minori richiedenti asilo per rifugiati
Questo problema però e l'ha detto prima l'amica e collega pre garante nazionale
Potrebbe trovare soluzione con gli affidi familiari
Se noi avessimo una vera cultura dell'affido noi potremmo risolvere il problema anche di tanti ragazzi che adolescenti che continuano a stazionare all'interno
Dei centri di accoglienza quanto la violenza di genere il gruppo cosa chiede chiede l'adozione di piani nazionali di intervento almeno triennali
Chiede di prevedere risorse certe ed adeguate da destinare ai centri antiviolenza a integrazione già di quanto stanziato da Regioni e Comuni
Promuovere la creazione di reti locali antiviolenza sostenere l'inserimento lavorativo delle vittime realizzare azioni di recupero per gli uomini maltrattati questo è un altro grande tabù italiano
Non occuparsi dei soggetti autori di reato che debbono essere accompagnati in un percorso di recupero non basta chiuderli in carcere buttare la chiave perché prima o poi questi escono pure in carcere non ci finiscono
E istituire nelle aziende ospedaliere percorsi specifici come già ci sono in alcuni grandi ospedali
Altra proposta interessantissima è assumere la categoria femminicidio come istituto giuridico autonomo
E qualificare la violenza assistita come reato tono mo'donne il secondo comma di un articolo che lo ricomprende ma considerare la violenza assistita un reato a sé stante perché vi posso assicurare che l'Italia è piena di uomini che picchiano selvaggiamente le mogli ma non toccano i bambini essi considerano dei padri perfetti
Cosa che non è la realizzazione altro grave problema alla realizzazione di programmi di protezione per le donne vittime della violenza anche dopo il venir meno delle misure cautelari
Perché queste donne vengono abbandonati al loro destino non vengono nemmeno avvisate del fatto che l'aggressore incombente sta per uscire dal carcere questa è un'altra modifica
Legislative che andrà fatta e vietare il patteggiamento per tutti i reati di violenza contro le donne cose che ancora il nostro Codice non prevede
Sarà contento il professor Prandini che ma ha fatto lavorare più di tutti gli altri perché ha scritto settanta pagine scientifiche tutta questo entusiasmo
Problema urgentissima è stata ritenuta la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali lei chissà con legge nazionale che andranno integrati con quelli sanitari Lea che vanno rivisti
Va definito il Budget e territoriale per le politiche familiari che riunisca in un quadro complessivo tutte le risorse
A disposizione andrebbe poi resa obbligatoria la vista che cos'è la vista e la valutazione impatto familiare
Per i legislatori statali e regionali per valutare l'esito complessivo delle politiche della famiglia quanto le politiche per la conciliazione
Famiglia lavoro è stato già detto prima va alleggerito il peso tariffario dei nidi che grava sulle famiglie per quelli comunali o privati convenzionati
Va integrato il segmento zero tre con quello tre sei vanno sviluppate le sezioni primavera ventiquattro trentasei mesi soprattutto al Sud dove la cultura del mito non c'è e vanno modificati secondo il gruppo i tempi della scuola con ulteriori ampliamenti delle ore preposto scuola
E i tempi della pubblica amministrazione con servizi di sportello dedicati ai cittadini che siano coincidente siano non coincidenti con gli orari
Era lavorativi altre modifiche richieste l'estensione del congedo di paternità retribuito con incremento della copertura retributiva del congedo parentale
Il quinto gruppo di lavoro
Quello coordinato dal professor mare che si è fuso poi alla fine le proposte conclusive con quelle del professore allena ha ragionato su proposte e prospettive per un fisco a sostegno delle famiglie
Le proposte sono quanto mai interessanti partendo dal dato in coro vent'incontrovertibile dell'aumento della povertà delle famiglie nell'ultimo quinquennio in particolare ce l'ha detto prima che il presidente dell'Istat
La povertà delle famiglie con minorenni
Allora il governo ha approvato in via definitiva il decreto attuativo della legge sulla povertà che introduce introduce finalmente il reddito di inclusione per chi non riesce a condurli vello di vita dignitoso
Questo però non esclude una riforma fiscale più ampia con una tassazione più favorevole per famiglie con figli e per famiglie numerose
Tanto il quinto gruppo quanto il secondo quello diciamo che ha studiato la situazione demografica
Tanto il primo qua tanto il quinto quanto il secondo hanno proposto la riforma dell'IRPEF con una no tax area mobile proposta presentata dal forum delle associazioni familiari la istituzione di un nuovo assegno familiare universale Nava fu presentato da CGIL CISL e UIL la riforma della Tari su sollecitazione dell'ANCI la riforma del sistema di esenzione del re del re per reddito del ticket sanitario anche questa del Forum
Ora le famiglie sono oggi penalizzate da un fisco insensibile ai carichi familiari i alle famiglie monoreddito o alle famiglie numerose fatto ripetutamente stigmatizzato dalla Corte costituzionale e dai principi comunitari
La proposta dell'IRPEF sia ben chiaro di riforma dell'IRPEF mantiene la progressività dell'imposta
Per il reddito eccedente l'anno tazza area mo'mobile e non esclude uno scaglione aggiuntivo con aliquota maggiore per i redditi elevati questo per evitare di favorire nuclei che hanno già un reddito consistente ed elevato
Da tutti è stata condivisa l'opportunità di eliminare le detrazioni per carichi familiari e destinare queste risorse per finanziare la riforma strutturale dell'IRPEF o il Nafusa o i nuovi assegni universali
E poi anche questa una proposta molto interessante è stata sottolineata dal gruppo l'urgenza di arrivare all'importo pari all'indice Istat di povertà relativa la soglia di reddito per considerare un familiare a carico
L'auspicio quale Stato è sempre quello che più basso era e della famiglia più alto deve essere il sostegno da parte dello Stato
Ampia convergenza vi è stato sul problema degli incapienti con l'erogazione di un assegno
E peraltro le proposte formulate sono accompagnate da elaborati qui quantificano il costo delle misure proposte
Mi riferisco alla riforma dei ticket sanitari a quella dell'IRPEF con la tabella fattore famiglia e a quella della Tari
Ora quella che noi consegniamo oggi non è una eredità ma una piattaforma su cui lavorare per il bene comune in vista della realizzazione del Piano nazionale della famiglia
Le politiche che aiutano accompagnano sostengono chi vive in una situazione di fragilità economica lavorativa assistenza esistenziale per troppo tempo sono state lontane dal diventare il primo problema del Paese io personalmente ho sempre pensato che il diritto alla felicità a cui tutti aspiriamo non codificato
Ne codificato bile il diritto di vivere nel migliore dei mondi possibili passa attraverso uno Stato che ti è amico e che non tiene un nemico passa attraverso la possibilità di chiedere aiuto di riceverlo
Se sei in difficoltà passa attraverso il desiderio di fare i figli e poi farli
Passa attraverso un lavoro che ti garantisce un'esistenza dignitosa tassa attraverso un uso intelligente delle risorse disponibili che rende ad esempio il pagare le tasse un atto di civiltà e non l'atto dovuto per un sopruso
La palla passa ora ai governanti con la consapevolezza che se è vero che non è mai troppo tardi a è altrettanto vero però che il tempo delle parole a mio giudizio scaduto
La strada è tracciata i primi obiettivi sono stati individuati ora vanno aggiunti perché non possiamo dimenticare che il sentire dei cittadini è diverso e spetta alla politica con la P maiuscola di ascoltarli
Grazie
Grazie
Simonetta Matone Cappi rappresentato quelli che saranno poi i temi di questo pomeriggio
Voglio ringraziare la sottosegretaria Maria Teresa Amici che c'era ha raggiunti così come ringrazio la sottosegretaria Maria Elena Boschi che domani concluderà i lavori di questa due giorni naturalmente abbiamo avuto i massimi esponenti istituzioni questa mattina altrettanto sarà domani ci sarà anche il ministro dell'economia e quindi avremo Daloui
è un a un polso preciso anche di quelli che saranno poi gli impegni ridente The sapere che siamo alla vigilia anche di un importante manovra economica adesso prima di per concludere vorrei per darvi un po'anche la prospettiva di quello che sarà il pomeriggio i lavori dare la parola alla dottoressa M. G. da Siniscalco che e capo dipartimento della famiglia
Allora io voglio di graziare prima di tutto questa bellissima affluenza voglio ringraziarvi per
E ringraziare chi che i relatori
Ha voluto fare un ringraziamento al Dipartimento per le politiche della famiglia un piccolo dipartimento ma che ha lavorato tanto e in cui storiche versamento particolare tutti i miei collaboratori
Senza il loro i loro sforzi oggi non insomma non saremmo qui e quindi ritengo che necessario un riconoscimento a chi ha lavorato in in questi giorni voglio ringraziare ovviamente tutto il mondo dell'associazionismo che ci è stato vicino dispetto acquista o a questo evento
I loro contributi ovviamente siamo stati preziosi
Un ringraziamento enorme ovviamente a tutti i rappresentanti dell'Osservatorio nazionale
Sulla famiglia come ha cercato di illustrare sia pur brevemente il la dottoressa Matone lo sforzo è stato enorme ma importante per quello che sarà poi la costruzione del nuovo piano piano nazionale sulla famiglia
Che dire ancora un ringraziamento a tutti quelli che sono oggi qui presenti perché la loro presenza non è scontata tante persone sono venuti da parte anche lontane insomma raggiungere comunque Roma a proprie spese sicuramente un'attenzione è un ringraziamento che va riconosciuto
Non Ubu ulteriore tempo perché i lavori del pomeriggio saranno poi il il cuore di questa di questo evento di questa organizzazione
Quindi vi auguro soltanto un buon proseguimento di lavori per adesso tutti insieme potremmo passare attraverso i Musei colpito lini
Per per è un un passaggio importante voglio dire che il comune il sul sovrintendente del Comune di Roma cioè ci ha gentilmente concesso arriveremo così nella su Terrazza Caffarelli Perrot un piccolo break mi raccomando la puntualità ovviamente alle due o Talley quattordici e trenta dell'inizio dei lavori grazie a tutti
Grazie