Scuola per la Democrazia - Intervento del Ministro dell'Interno Marco Minniti

Bene ringraziamo il bistrot interni che ha accettato l'invito di moto qui da noi tanto è stato poco bene anche gli scorsi giorni quindi ringrazio molto per aver mantenuto la promessa che c'aveva fatto qualche mese fa
Con il marco molto rapidamente questa è una scuola che coinvolge giovani amministratori sotto i trentacinque anni
Che vengono tutte le parti d'Italia tutte le regioni con una componente significativa della amministratori la Val d'Aosta compenso di classe dirigente del nostro Paese
Il il tema sul quale hanno lavorato in questi tre giorni tema dei rapporti tra i vari livelli di governo che incidono sul territorio con particolare riferimento poi al ai problemi della sicurezza per un testo di riqualificazione delle aree più degradate delle città peraltro sulla scorta il provvedimento che porta il tuo nome costa il quadro politico cosa molto semplice City da nove anni
Grazie alla collaborazione di generosità del Consiglio regionale della Valle d'Aosta una piccola regione che fa un servizio tutto il Paese credo che questo sia un dato indipendentemente dalle maggioranze che succedono tutti i presidenti consigli regionali andò da nove anni a questa parte sostenuto questa iniziativa Milano patrocinate all'apposito che si potesse svolge questo è tutto ora rotte
La parola sul tema di fondo così
Io innanzitutto
Grazie presidente grazie Luciano insostenibile
Un'ipocrisia ecco che avverte il Presidente disse rapporti
Antichissimi e molto affettuosi che ci lega non grazie tutti quanti voi perché invito grazie
Il presidente della Regione
Per l'accoglienza che gli è stata concessa mi scuso penso di essere forse l'unico senza cravatta tra i presenti ma insomma
Vi chiedo venia diciamo da questo punto di vista sono sempre per diciamo ligio alla al cerimoniale o ogni tanto sfugge anche a me
Per me è un grande piacere
è un onore poter intervenire oggi
A questo appuntamento sua poi bisogna
Dare atto da Luciano di avere fatto quasi un miracolo nel senso che nella stessa giornata al di là della mia persona piccola cosa
Avere il Presidente del Consiglio entrambi a Davos insomma non è una cosa semplicissima tenendo conto che uno è profondamente calabrese e l'altro è profondamente romano
Quindi da questo punto di vista è quasi un evento epocale e detto questo insomma io sono molto contento di essere qui perché esso qual è il lavoro che svolge ha svolto la scuola per la democrazia insomma
Sono particolarmente contento anche di incontrare molti sindaci vicepresidente qui sindaco di Napoli
Con il quale abbiamo una positiva straordinaria collaborazione e quindi da questo punto di vista tutt'perché ho voluto citare anche Luigi De Magistris per una ragione semplicissima perché in questi mesi di attività del Governo mia dal ministro dell'Interno io commessi in campo
Una mia idea che spero abbia funzionato e che in ogni caso possa funzionare di una cooperazione strategica tra il governo nazionale
La parte del governo che io rappresento il ministro dell'interno tre i sindaci sul territorio
Io considero questo un elemento cruciale
Per le questioni delle quali io mi occupo sono per intenderci tutti i temi relativi alla sicurezza e tutti i temi relativi all'immigrazione
Come poi vedrete dalla illustrazione che farò io di qui a qualche momento delle mie idee sul tema dell'immigrazione emergerà con grande chiarezza
Che in filigrana attraverso il rapporto su queste due questioni sicurezza immigrazione si può leggere anche una nuova idea è un nuovo modello dello Stato ora naturalmente sia Mela in una fase in cui queste questioni
Vengono abbozzate tuttavia io penso che una democrazia moderna non possa non fondarsi
Attraverso un rapporto strategico tra stato nazionali istituzione centrale poteri locali che si
Questo per me un punto di riferimento che ho cercato di sviluppare che continuerò a sviluppare nella fase breve che ci separa dalla fine della legislatura
Veniamo al tema
Insomma il tema dell'immigrazione insomma va affrontato attraverso a mio avviso due questioni di metodo di carattere generale di approccio al tema
Tre questioni di merito e poi una valutazione di carattere più generale conclusiva
Le questioni di metodo la prima
I i i flussi demografici che non è più comunemente chiamiamo immigrazione ma sono gli spostamenti
I di donne e di uomini
Tra continenti tra Paesi
Sono una grande questione del pianeta
Sono questioni che ci hanno accompagnato ci accompagnano e ci accompagneranno per un periodo lungo
Quindi non abbiamo a che fare con delle questioni che a un certo punto uno può decidere di
Far cessare
Io personalmente considero dei cattivi maestri coloro che dicono ad un certo punto si arrivo io faccio cessare i i flussi migratori
Per una ragione semplicissima perché tra virgolette una questione non risolvibile attraverso un approccio di carattere tecnico che porta a dire abbiamo chiuso
Se qualcuno avesse dubbi su questa mia affermazione basta soltanto sollevare gli occhi dal nostro Paese e guardare quello che succede nel mondo
Il punto cruciale non è aprire o chiudere il punto cruciale è usare un altro verbo la prole governare
Cioè l'unica cosa che si può fare di fronte a questi grandi facessi a questi grandi fenomeni che noi usiamo
Definire con un termine anche magniloquente epocali è quello di governare
Il punto è fondamentale
Perché una cosa è governare un'altra cosa è inseguire i fenomeni
Una democrazia non può inseguire questi fenomeni una democrazia solida deve cercare di governare
Secondo aspetto metodologico
Se questo è il tema
Noi dobbiamo cercare di separare nettamente due parole che fino a ora sono andate molto in coppia soprattutto nel nostro Paese
E ce le due parole solo emergenza immigrazione
Un processo è un'iniziativa che punti a governare i flussi migratori deve separare nettamente questi criteri
L'immigrazione c'entra poco con l'emergenza
Anzi aggiungo un'altra cosa affrontare l'immigrazione in termini emergenziali e l'errore più catastrofico che si possa fare
E cioè l'idea di affrontare a un punto un fenomeno che io ho cercato di descrivere a inizio come un fenomeno strutturale in termini emergenziali e l'errore di approccio più catastrofico che si possono fare
Noi dobbiamo togliere la parola emergenza dalla questione dell'immigrazione perché l'emergenza comporta il fatto che si agisce sempre sulla base di qualcosa che avviene e si cerca di tamponare
Invece sulla questione della immigrazione c'è bisogno di una visione complessiva
Di un'idea di come affrontare un fenomeno molto complesso se posso
Anche qui fare una piccola valutazione di carattere tra virgolette politico io penso che
E su questo si gioca la partita vera tra riformismo e populismo
Il populismo cresce e si nutre della parola emergenza rapportata all'immigrazione
Il riformismo deve cimentarsi con una visione
Cioè deve presentare una visione organica deve presentare un progetto una idea di come
Affrontare la questione
Oratore mente quando uno si cimenta con una visione è sempre una cosa molto scivoloso
E perché prima una visione comporta un dispiegamento degli intenti
Ammesso che uno abbia degli intenti
Ma comporta un dispiegamento degli intenti e nel momento in cui uno disciplina gli intenti come solitamente succede ci sono altri che magari la pensano in maniera diversa
Il punto tuttavia
E come cercherò poi di
Dimostrare o di mettere in campo dal punto di vista della mia idea e che non è possibile corrispondere ad una visione senza metterne in campo un'altra
Per rispondere ad una visione bisogna mettere in campo una che abbiate finalità che produca altre metodologie ma bisogna mettere in campo un altro
Se ci pensate bene anche questo dal punto di vista metodologico una sfida positiva
Perché mettere in campo visioni che anche si possono confrontare anche con una certa durezza se volete anche con una forza della competizione delle idee io lo considero un elemento particolarmente importante
Su un tema che come voi vedete divide lascerà crea tensioni non soltanto nel rapporto tra singoli Paesi ma dentro i Paesi e in tutto il pianeta
Le tre questioni
Di merito
La prima
Come risulta evidente
Se vogliamo governare
I flussi demografici se vogliamo governare i grandi spostamenti demografici
Noi dobbiamo avere tre capisaldi che io considero assolutamente fondamentali il primo capo sotto
Che riguarda naturalmente il nostro Paese
Una parte fondamentale del governo dei flussi demografici gioca fuori dai confini del nostro percorso
Si gioca dall'altra parte del Mediterraneo si gioca nel rapporto
Tra continenti e tra singoli Paesi
Il primo rapporto si gioca tra continenti
Il cuore della questione demografica si gioca nel rapporto tra Europa redatte
Ed è un punto per questo se voi guardate i dati
Degli andamenti demografici dei due continenti comprendete come questo rapporto un rapporto evidente che tuttavia non è governabile con una sola singola mossa
Noi abbiamo una Europa che in evidente crisi demografica
Ho Stasi o crescita negativa e abbiamo un altro continente l'Africa che invece nulla imponente crescita demografica
Questo è il dato di medio periodo
è il dato strutturale
E il punto cruciale è questo che l'Europa è legata all'Africa non soltanto per il dato democrazie
L'Europa è legata all'Africa per altre due questioni che io considero altrettanto cruciali la prima è la questione
Delle politiche di sicurezza
In Africa si gioca un pezzo fondamentale delle politiche di sicurezza dell'Europa
E basta pensare a quello che significa Sutera una volta terrorismo per quello che ci accede oggi in Africa
Sul terreno delle organizzazioni terroristiche collegata di Slam che stette quello che potrebbe avvenire nel momento in cui ci dovesse essere e come sappiamo ci sarà un tracollo dal punto di stabilità e di islamiche Staten ira che in Siria
In Iraq che già in maniera evidente avvenuto in Siria può avvenire nel giro di pochissime settimane
Nel momento in cui c'è un tracollo militanti islamiche Stet è chiaro che se l'hanno stette non cessa di essere una minaccia non cessa di essere un'organizzazione terroristica anzi
Più diminuisce la capacità militare più aumenta
La capacità o in ogni caso l'esigenza di rappresentare una minaccia di carattere terroristico
Il termine più giusto e l'esigenza di rappresentare una minaccia di carattere terroristico
Ed è chiaro che nel momento in cui i fora in Fighters che sono stati il cuore della capacità militare islamiche stette voglio soltanto ricordare che
Nessuno di noi ha cifre precisissime non ce l'hanno diciamo neanche migliori servizi segreti del modo di quanto siano stati i fora il Fighters impegnati sia in Iraq che tuttavia cifre abbastanza orientative ci parlano
Comunemente tra venticinque mila e trenta mila fora in fretta
Venticinque trenta mila forense Fighters d'accento Paesi del mondo
Provenienti da cento Paesi del mondo
La più grande regione straniera che a memoria umana si sia mai messi in campo
Ora una parte di questi sono sicuramente morti in combattimento
Un'altra parte del momento in cui sia palesa la sconfitta militare di islamiche State sarà portata di tornare indietro ritornare ai Paesi di provenienza da Paesi di provenienza sono cento Paesi del mondo ma tra questo certi Paesi del mondo ci sono l'Africa settentrionale
E c'è l'Europa l'Africa settentrionale e l'Europa ed è per questo che noi siamo mentalmente interessati che l'Africa settentrionale non posso in alcun modo diventare una piattaforma islamica esistente verso l'Europa
Terza ragione per cui l'Africa è cruciale per il destino dell'Europa e la questione energetica
L'Africa un continente ricco di energie
Da questo punto di vista voi comprendete come il rapporto tra l'Europa e l'Africa
è un rapporto non episodi
è un rapporto strutturato è un rapporto di reciproca interdipendenza
Esser l'Africa
Ha un processo positivo l'Europa se ne avvantaggerà
Se il continente africano dovesse invece aprire una fase di crisi negativa l'Europa ne pagherà un prezzo
è un'illusione che anche alcuni miei amici europei hanno di pensare per esempio che un'eventuale crisi africana avrebbe un rapporto soltanto con qualche parte dell'Europa soltanto con la parte più propriamente mediterranea dell'Europa non è così
Nei prossimi quindici anni Europa ed africano un futuro allo specchio
Tutto
In questo ambito c'è bisogno quindi che l'Europa abbia politiche verso l'Africa che siano strutturati cioè il cuore della questione indicatore a stare in questo cioè affrontare il tema dei paesi di provenienza
Nel due mila quindici noi abbiamo avuto una imponente crisi migratoria in Europa centrale
La crisi minatoria imponente veniva dal flusso di
Cosiddetto dei Balcani e l'Europa ha affrontato con determinazione con risolutezza quella crisi affrontando il tema attraverso un rapporto di collaborazione un patto di gestione dei flussi con soprattutto un Paese con la Turchia
Ora troppo discuteremo un attimo del rapporto tra diciamo questa rotta dei Balcani e dell'Africa e in particolare con il Paese tra virgolette abbastanza omologo che c'è in Africa che e la Libia ma insomma
Diciamo omologo appunti sa dei flussi diciamo non assolutamente omologo appunti su delle condizioni dei singoli Paesi
La Turchia un è uno Stato forte
Qualcuno direbbe troppo forte
La Libia è un Paese debole qualcuno direbbe troppo debole
In queste due parole c'è una differenza radicale di approccio alla questione ma che poi affronteremo di qui a qualche secondo e tuttavia
A me quello che serviva dire da questo e cioè che l'Europa nella rotta balcanica a investito una massa importante di risorse
Sarà
Tre miliardi nella prima fase tre miliardi fra merce
Stiamo parlando di una massa importante di risorse io penso che sia giusto legittimo
Rivendicare che lo stesso approccio si avvia verso l'Africa tenendo conto che vi abbiamo a che fare con un intero continente e quindi pensando ad un ammontare di risorse che affronti il tema
Dei Paesi di partenza
E lì si pone un problema di sostegno allo sviluppo economico
Di liberazione delle risorse di costruzioni di classi dirigenti perché poi spesso abbiamo lui
Paesi che sono in qualche modo pagano un prezzo drammatico al deficit di classi dirigenti perché non è che sono Paesi tecnicamente poveri pagano il prezzo diciamo di deficit di tassi vincenti
Un impegno sul terreno del raffreddamento dei conflitti perché sappiamo perfettamente che poi i conflitti che sono in corso provocano flussi migratori provocano sradicamento di parti importanti delle popolazioni
Ecco primo punto questo intervento di medio periodo dall'altra parte mentre
E tuttavia se qualcuno mi dicesse basta soltanto l'intervento di medio periodo diremo evidentemente di non c'è bisogno di governare i flussi immediatamente
Il et nunc
Governare fosse significa affrontare il tema dialitica
Tema della Libia che assai singolare e cioè nel senso che noi abbiamo avuto nei primi nove mesi di costano circa il novantacinque per cento dei flussi migratori che sono arrivati dall'Africa che sono flussi migratori che sono passati dalla Libia
Novantacinque per cento
E tuttavia non c'è un libico tra quelli che sono arrivati in Italia
Novantacinque per cento vengono arriverà l'idea è un classico paese di transito
è un paese di transito in maniera assai singolare perché può in questi flussi ci sono tutti i Paesi africani naturalmente però poi c'è un dato strano
E sono quelli che arrivano dal Bangladesh
Che ci dice cose il traffico di esseri umani
E cioè il dato che noi abbiamo di fronte e che a un certo punto c'è qualcuno che parte da tacca
In Bangladesh
E arriva in Europa attraverso il subsahariana
E poi arrivare con lungo le coste alibi arriva in Europa con i gommoni
Allora voi comprendete perfettamente di cosa si tratta tutto ciò insomma è chiaro che il dato
E particolarmente complicato da affrontare
Abbiamo a che fare con un sistema di traffico di essere umani che c'è una dimensione di carattere mondiale
Abbiamo cercato di fare
Ora noi abbiamo dei dati che ci dicono che in questi mesi noi abbiamo avuto una diminuzione dei flussi in arrivo dalla Libia
è ancora presto se per dire se ci troviamo di fronte a flussi che diminuiscono in maniera strutturale
Sono cose abbastanza complicate
Non bastano poche settimane per trarre un giudizio e tuttavia è importante comprendere che quello che è avvenuto è il insomma il risultato di un complesso movimento
Si è fatto un accordo con il governo libico il governo dal conosciuta e Nazioni Unite il Governo sarà
Che aveva due obiettivi fondamentali il primo quello del governo delle frontiere denari
La frontiera marittima
Sì è intervenuto per rafforzare la Guardia costiera libica
La Guardia costiera libica che adesso dopo nove mesi di attività ha salvato e non cito dati del governo italiano cito dati della prevenzione mondiale per l'immigrazione più di sedici mila persone
Ha salvato più di sedici mila persone la Guardia costiera libica alla quale abbiamo fornitore motovedette alla quale abbiamo fornito la formazione per gli equipaggi che potesse seguire agli standards europei nella formazione dell'equipaggio
Secondo tema il governo del fronte assunto denari
Il così detto confine subsahariana
L'abbiamo fatto in un rapporto con le tribù dei vari
Le principali anzi le tre tribù fondamentali del Sahara sono le tribù Tebow
Sole Iman e Tuareg
Che sono ricordate come i guardiani del deserto
E queste tre tribù son venuti a Roma
Nel marzo scorso a firmare un trattato di pace tra di loro
Hanno firmato dalla di pace perché volte cinque anni sono rimaste in guerra e nel momento in cui erano in guerra difficile che potessero protegge i loro confini hanno avuto anche decine anzi qualche centinaio di morte tra loro giovani
Hanno firmato la pace
E tutto questo cosa ha comportato ha comportato un dato che di intesa tra le tribù e i Paesi Ciad Niger e Mali insieme con la Libia con la quale abbiamo con i quali abbiamo costruito una cabina di regia per la protezione del fronte sud oggi abbiamo un dato
Abbiamo un dato che sono diminuiti
Le partenze dalla Libia verso l'Italia ma la cosa più importante e più significativa e che è diminuito l'accesso dal Niger verso la Libia
Anzi se guardiamo i dati e più diminuito l'accesso dal Niger verso il nord che dalla Libia verso l'Italia
Il dato in questo momento dal Niger verso il nord è meno trentacinque per cento
C'è un dato particolarmente importante perché qual era il problema il momento in cui uno governava il flusso Davide era evitare Galibier diventasse un gigantesco collo di bottiglia perché naturalmente sotto blocchi le cose tuttavia la gente continua ad arrivare è chiaro che a un certo punto imploderà liti
Per il sospetto di questo semplice e complessa del coinvolgimento dei sindaci
In questo caso non sindaci Taliani di cui parleremo ma sindaci libici
Nel senso che appunto qualcuno dirà ma insomma come me e si ma insomma siccome ho una certa consonanza con i sindaci italiani
I la prima cosa che ho fatto e cerca di parlare con i sindaci riduce naturalmente dei meccanismi totalmente diverso insomma e tuttavia noi abbiamo fatto un incontro con quattordici sindaci delle principali città interessate al traffico di esseri umani
Per intenderci da Sabratha Azouarh
Della costa fino al gatto Ca'Tron serba nel profondo sud della Linke
E la cosa più straordinarie Cuesta quando incontrato i sindaci della Libia vi prego di credermi questo elemento molto importante
Ci siamo incontrati in un grande albergo di Tripoli
Se qualcuno di voi fosse venuto lì e non avesse diciamo no notizia che eravamo a Tripoli che stavamo parlando con quattordici sindaci libici non avrebbe avuto diciamo un elemento preciso che per comprendere con chi stavamo parlando
E qui si sono presentati con
Le slide
E con degli action Plazzi
E per la loro città
Dicendo una cosa semplicissima guardate che finora il traffico di esseri umani è stato una delle poche forse l'unica industria che ha funzionato Illica
Nel momento in cui vogliamo sconfiggere e vogliamo separarci ai trafficanti di esseri umani dobbiamo costruire un circuito economico alternativo
Per dirla con una frase abbastanza banale vogliamo cattiva moneta che schiacci la bocca puliamo buona moneta che schiacci la cattiva Monet
Questi piani
Che noi abbiamo trasferito all'Unione Europea
E che intendiamo insieme con l'Unione europea finanziari avevano in sé un elemento molto importante cioè Terrevoli insieme due dati
Il primo era quello dell'assistenza verso i migranti che sono i leader che rimanevano in Libia secondo era quello di costruire progetti positivi di sviluppo per loro comunità cioè dare un senso molto chiaro e cioè che nel momento in cui le comunità rompevano il ricatto morale dei trafficanti di esseri umani c'era
Una parte positiva della comunità internazionale che aiutava a quelle comunità
Noi non possiamo deludere queste aspettative
Questo è il punto cruciale di questa fase
Non possiamo deludere queste aspettative perché è chiaro che se dovessimo deluderle il rischio che si ritorni nuovamente indietro e purtroppo molto facile
Infine un'ultima considerazione finisco
Si dice ma se rimangono in libertà il problema delle condizioni di vita di coloro che rimangono in Libia
è un problema cruciale
è una questione sulla quale è giusto che tutti quanti insieme li consideriamo un obiettivo strategico da raggiungere in brevissimo tempo
Tuttavia anche su questo mi si consenta di fare una brevissima considerazione di principio
Il tema delle condizioni di vita dei migranti che sono presenti in Libia non è una scoperta degli ultimi mesi c'era già negli anni passati e ricordo anche che quando c'era Gheddafi il tema si poneva allo stesso identico molto
E la Libia e un Paese che non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra che del mille novecentocinquantuno
Sono passati sessantasei anni
Oggi c'è un piccolo elemento di novità
Piccolo mai vuole mentre novità significativo
E cioè che l'organizzazione mondiale per l'immigrazione e l'UNHCR operano in Libia
Operano d'intesa con il governo libico ma c'è un dato ancora più importante
Noi abbiamo fatto una riunione della sala operativa congiunta italo libica sul tema dell'immigrazione quella prevista dal trattato dall'accordo che abbiamo fatto con i tipici
In quell'ambito
Noi abbiamo affrontato il tema di una presenza diretta in quel tavolo della UNHCR propensione mondiale per l'immigrazione
Bene in quella sede si è discusso di due questioni la prima
L'UNHCR ha già fatto una soluzione
Di circa mille soggetti fragili
Donne bambini e anziani che a loro avviso hanno diritto alla protezione internazionale in questo momento già in Libia e ha predisposto un piano per la ricollocazione di queste persone dentro
Un quadro internazionale nel rapporto paesi terzi
Secondo
Lo yen mi ha fatto già sette mila trecento rimpatri volontari assistiti sottolineo volontaria Sisti diversi Paesi provenienza volontari
E cioè esclusivamente volontaria assistiti dando a coloro che vengono rimpatriati un Budget economico per potere ricostruirsi una vita
L'obiettivo dello Yemen arrivare a quindici venti mila rimpatri volontari assistiti entro la fine dell'anno
Poi comprendente
Che se queste due cose diventano tra virgolette sempre più di sistema
Noi abbiamo non intervento estemporaneo
Ma abbiamo forse la possibilità di avere un modello un modello che ci consenta di dire a coloro che hanno diritto alla protezione internazionale noi siamo accanto a voi perché di fronte a potesse interna se non ci scuote
Quelli che hanno vita presente nessuna devono essere accolti vengono accolti dal complesso della comunità internazionale
Di fronte invece a coloro che magari sono tra virgolette più migranti economici gli si consente di poter ricostruire una vita dei paesi di provenienza
Ricostruire un modello partendo da Lippi
E insomma e quasi una missione al limite dell'impossibile
Incrociamo le dita naturalmente perché so perfettamente che quando parliamo di questa realtà parliamo di un filo su di una
Persona che sta camminando sul filo sospeso a terra a trenta metri da terra quindi può qualunque momento succedere qualcosa che cambia radicalmente tutto
E tuttavia
Qualcuno poteva realisticamente pensare che in pochi mesi si poteva individuare questa possibilità di mettere in campo un'idea è un modello
Poi le idee i modelli vanno prima realizzati e poi consolidati
E so perfettamente qual è il senso della sfida realizzati e consolidati e tuttavia incomincia a vedersi una fiera pure luce alla fine del tour
Seconda parola chiave accoglienza
E questa invece quello che abbiamo fatto e facciamo in Italia
L'Italia è un Paese che ha colto che in queste ore in questi giorni questi atti male sta accogliendo e che continuerà ad accogliere
Governare i flussi migratori significa accogliere liberando tuttavia l'accoglienza dalla ansia e dall'assillo dell'emergenza
Qual è il modello che noi abbiamo scelto abbiamo scelto il modello Della cosiddetta accoglienza diffusa ne abbiamo parlato prima col presidente a regione questo il modello chiave per l'Italia
E cioè lavorare per avere una distribuzione diffusa sull'intero territorio nazionale dell'accoglienza e cioè avere piccoli numeri nelle distribuiti nella realtà
Ne abbiamo discusso spesso con i sindaci ci sono stati i sindaci come per esempio il sindaco di Napoli che hanno messo in campo progetti innovativi di accoglienza diffusa loro città io vi ringrazio saprete con il piccolo tatto
L'accoglienza diffusa era chiaro
Se tutti i Comuni accorre
Accedesse all'accoglienza diffusa noi avremmo risolto il problema dell'accoglienza
Il numero dei Comuni che accolgono è aumentato e tuttavia non è ancora sufficiente questa è la pura e semplice verità
Se non avessimo la possibilità di avere un numero che fosse Ficino alla quasi totalità noi avremmo affrontato in maniera straordinaria il tema dell'accoglienza
Cioè dimostrando umanità e contemporaneamente attenzione nostra comunità perché c'è bisogno dall'accoglienza diffusa
Perché l'accoglienza diffusa e l'unica quest'è l'unico modello che ci consenta di vere insieme due diritti che sono entrambi fondamentali
Il diritto di stia colto e il diritto di chi accoglie
In una democrazia è fondamentale tenere un giusto equilibrio tra questi due diritti il diritto di chi ha colto che è un diritto inalienabile non siamo un Paese che accoglie
E tuttavia dobbiamo anche ascoltare il diritto di chi sta accogliendo
Nell'equilibrio tra questi due diritti cioè il cuore di un equilibrio democratico naturalmente se i numeri sono piccoli e diffusi sul territorio è più semplice tenere conto del due criteri
è più semplice tenere conto e due diritti
L'obiettivo qual è quindi accoglienza diffusa superamento dei grandi centri d'accoglienza
Perché l'accoglienza diffusa tiene conto dei dispetto e due diritti l'accoglienza diffusa aiuta l'integrazione
I grandi centri d'accoglienza per quanto uno si possono spostare Sforza e di gestiti nel migliore dei modi possibili non sono la via maestra per l'integrazione
L'obiettivo che io mi sono dato è quello di arrivare all'accoglienza diffusa
E superare anzi se è possibile chiudere nel più rapidamente del tempo possibile i grandi centri d'accoglienza
Terza parola chiave e finisco e l'integrazione
L'integrazione che attualmente ha un rapporto con l'accoglienza un rapporto con tutte le altre parole cioè le tre parole
Dimensione internazionale accoglienza e integrazione sono tre facce di uno stesso progetto
Sono tre facce di una stessa visione come verità ognuno ogni visione oggi fra ogni parola ha un rapporto molto stretto con l'altra parola
Integrazione sull'integrazione si giocherà il futuro
Delle comunità non soltanto dalla nostra comunità delle comunità nel mondo nei prossimi quindici anni
Il paese che integra meglio e il paese che costruisce un futuro più sicuro
Pensateci bene
Sì perché dico un Paese più sicuro
Per una ragione semplicissima perché se noi guardiamo a quello che è avvenuto negli ultimi trienni in Europa se guardiamo a coloro che sono stati protagonisti degli attacchi terroristici in Europa non abbiamo gente che è venuta dalla Siria dall'Iraq
Nella stragrande maggioranza abbiamo persone che erano figli della nostra Europa
Nella stragrande maggioranza dei casi e cioè i figli di una mancata o di una non giusta integrazione
L'integrazione elemento cruciale per le politiche di sicurezza
Ed è per questo che anche qui che abbiamo messo in campo
Il primo piano per l'integrazione nazionale
Il primo piano per l'integrazione nazionale
Che è fondato su un principio elementare non voglio illustrarlo tutto perché sono perdere molto tempo ma il principio qual è elementare un giusto equilibrio tra diritti e doveri
E cioè l'idea che l'integrazione è un incontro
Di culture
è un incontro di culture in cui però l'Italia non fa quell'incontro
Con la propria bandiera dei valori come se fosse una bandiera bucata
La cosa peggiore che può avvenire in un incontro per l'integrazione e non mettere in campo i propri valori
Quali sono i valori più semplicità trasmetta al nostro popolo sono i valori della prima parte della Costituzione italiana
Non è un caso che
Pure in tutti i tentativi sono fatti insomma i le bruciano le abbiamo viste di tutti i colori diciamo di questi intrighi di cambiare la Costituzione italiana tutti quanti hanno valutato che la prima parte non doveva essere toccata perché quelli sono i valori intangibili al nostro Paese che noi dobbiamo andare
All'incontro con le altre culture con quei valori intangibili posso qui trarne due per rendere più evidente quello di cui sto parlando alla prima punto
Il valore laico dello Stato
E cioè per quanto ci riguarda non è possibile sottoporre
Il nostro Paese ad una giurisdizione improntata al radicalismo religioso
Chi pensa alla sharia deve capire che in Italia no
Chiaro c'abbiamo valori fondativi da questo punto di vista su questo non ci possono essere mediazioni
Questi sono valori non discutibile
Secondo valore non discutibile
E dico subalternità della donna rispetto all'uomo
Non siamo un Paese che su questo fatto giganteschi passi in avanti lo dobbiamo al movimento delle donne
Anche questi sono valori intangibili della nostra convivenza civile
Con questo spirito appunto di chi non va con la bandiera bucata deprimono cinquanta diamo con altri
Ci contiamo attraverso un percorso di integrazione che fatto dalla conoscenza della lingua italiana che fatto
Dalla costruzione di una cultura comune che ha fatto il rapporto positivo nella sanità dei percorsi verso il lavoro tutto quanto un percorso tutto quanto un percorso
E anche in questo percorso di integrazione il rapporto con i Comuni un rapporto cruciale perché dentro questo piano di integrazione il rapporto con i Comuni è un punto fondamentale non è un caso che hanno queste piante grasse l'abbiamo discusso
Con la RAI grandi organizzazioni internazionali ci fa piacere che anche le grandi organizzazioni internazionali abbiano espresso un parere positivo
Sul piano integrazione italiano ma l'abbiamo discussa anche molto basso e cioè la somma dei comuni italiani
Voi comprendete come quindi l'idea di un'alleanza strategica viene fuori ad ogni passaggio di quello di cui stiamo discutendo
Integrazione che noi abbiamo già in parte messi in campo su un ultrà nata questa e cioè il piano di integrazione nazionale poi abbiamo fatto un patto con l'Islam italiano
Voi mi dite ma che c'entra il patto con l'Islam italiani tutto uno sembra e il patto con l'Islam italiano è una delle cuore il cuore della questione
Noi abbiamo firmato un patto con le associazioni che rappresentano la grande maggioranza degli islamici dell'islam italiano cioè dei mussulmani italiani
Questo patto consta di due parti
Prima parte adesione ai valori costituzionali il nostro Paese il primo foglio
Sono il richiamo ad alcuni articoli della nostra Costituzione cosa emerge da questa fiction
Emerge un dato che per me è fondamentale
E cioè che coloro che l'hanno firmato dico una cosa semplice non siamo musulmani
Ma siamo italiani anzi
Siamo italiani e musulmani
Pensateci
Dal punto di vista strategico una cosa fondamentale
Cioè l'idea di avere un principio di reciproco riconoscimento con una religione era elemento fondamentale ma l'elemento più importante ancora che tutto questo non avviene per una legge dello Stato cioè non è una legge dello Stato che impone
è un patto è un riconoscimento reciproco
Quando leggi dello Stato intervengono in materia religiosa e bisogna sempre procedere con una certa cura
Perché e materia molto scivolosa
Quando lo Stato interviene su una religione per legge deve sapere che si è sempre dietro l'angolo quella che Kant chiamava l'eterogenesi dei fini
E cioè che uno fa una cosa con la finalità per avere un rapporto migliore può infestata mente avere la finalità rovesciata
Cioè l'idea di imporre per legge può produrre un effetto rovesciato
Questo è il senso del tatto
Costituzione poi ci sono quattro punti specifici primo punto
Le mosche sono luoghi pubblici ed aperti al pubblico
Pubblici ed aperti al pubblico
Secondo per ogni moschea è noto il nome dell'Imam che officia in quella moschea
Così come avviene per qualunque altro luogo di culto di altre religioni
Questo consente di fare un albo degli Imam italiani questo consente come abbiamo già detto dentro il patto di avere un percorso che è già partito per la formazione degli Imam italiani attraverso rapporto con l'università italiana
Terzo
I sermoni vengono fatti in Italia
Poi comprendete quanto questo sia molto importante
Clima qual è l'elemento più pericoloso una radicalizzazione
Sono gli imam fai da te
Qual è l'elemento che veicola la radicalizzazione dell'Imam fai da te il sermone
Avere la possibilità di a vere in mamma e i sermoni italiano voi comprendete che rende più difficile un processo che va verso la radicalizzazione
Quarto punto
Si viene costruito una nuova moschea coloro che la costruiscono devo rendere pubblico
Il quadro dei finanziamenti italiani e triste
Per quanto tempo abbiamo parlato di queste cose
Quanto tempo queste nel mezzo state elemento di discussione nel nostro paese oggi non sono più un elemento di discussione sulla realtà nel rapporto con la comunità islamica del nostro Paese
Infine ho concluso
Vedete
Insomma ho messo in campo quali sono le cose che abbiamo fatto
Ecco io penso che noi siamo di fronte ad una situazione insomma in cui dobbiamo sempre di più misurarci con una certa tendenza al logoramento delle parole
Nel senso che noi siamo una società che è talmente veloce talmente piena di parole e lo dice uno che per sua formazione nel mio precedente diciamo impegno appunto uno che era costretto per gli studi che ha fatto a misurarsi sempre con le parole anzi addirittura dovere separare
E intimo delle parole e tuttavia appare con evidenza che non siamo di fronte ad un rapporto
In cui le parole rischiano di apparire logora
Per cui l'idea che secondo me dobbiamo sempre di più trasmette e cerca di fare parlare le azioni più che le parole
E cioè trasmettere sempre di più parole che raccontano fatti già avvenuti
Non parole che raccontano fatti che devono avvenire
Le parole che raccontano fatti che devono avvenire rischio di logorare ancora di più l'intimità della parola
Le parole che raccontano fatti che sono già venuti forse rischiano o addirittura agevolano l'idea di ridare forza alla comunicazione
Io non sono esperto di comunicazione come è noto anzi sono un modello da non imitare e tuttavia posso dare un suggerimento a quelli che sono più esperti di comunicazione di non perdere mai il rapporto tra appunto parole e fatti nella comunicazione
Infine
Come dicevo prima
Noi abbiamo in filigrana
Attraverso queste due questioni attraverso il tema dell'immigrazione il tema della sicurezza che abbiamo affrontato con un decreto che poi è stato convertito in legge sulla sicurezza urbana
Abbiamo in filigrana a mio avviso la possibilità di mettere in campo un nuovo modello di Stato
Io penso che questo sia un modello è stato più moderno
Più adatto alla sfida che l'Italia che le grandi democrazie hanno di fronte
E cioè come riuscire a esprimere un governo complesso delle questioni perché il governo è sempre compenso non può essere messo in pizzicato e tuttavia esprimere un governo complesso nella maniera più intelligibile Peace Sibille e più partecipata possibile
Più intellegibile cioè rendere evidente sia il metodo sia gli obiettivi di quel progetto
Più partecipata possibile perché non c'è nessun progetto riformista
Se non c'è una capacità di coinvolgimento di pezzi grandi di coloro che sono poi soggetto d'oggetto di quei processi di riforma e quindi quella che noi chiamiamo l'opinione pubblica il popolo la gente chiamata la come volete
Questa è idea
Di un nuovo modello di Stato
Se vogliamo affrontare le sfide più complesse noi abbiamo bisogno di questo Stato chi abbia insieme la capacità di
Esprimere un punto di vista forte e contemporaneamente di scrivere una fortissima capacità di partecipazione
Io non so se alla fine poi ce la faremo e ho concluso su questo
E tuttavia pensateci bene
Se dovessimo farcela una su un milione perché le percentuali non sono altissime diciamo di realizzazione ma se dovesse due fasce una su un milione
Voi pensate agli altri insomma a coloro mega magari hanno pensato di mettere in campo muri coloro che hanno pensato di chiudere e di tra virgolette separarsi dagli atti
L'idea invece di potere gestire le grandi sfide dell'umanità senza chiudersi
Una su un milione dovessimo farcela
Una patrimonio importante
Una su un milione dovessimo riuscire a passare un patrimonio importante non soltanto per l'Italia è un patrimonio importante per quello che l'Italia può dire agli altri
Ecco vedete ho finito davvero su questo questo è il punto cruciale
Il punto che tutto quello di cui sapendo ci dice qual è il rapporto tra realtà nazionale realtà sovranazionali
Vedete noi potevamo anche limitarci in questi mesi a dire una cosa l'Europa deve fare di più
Su questi temi che le avremmo detto sicuramente una verità importante insufficienti Ficini mente discutibili
Tuttavia bastava dire soltanto l'Europa deve di più
Abbiamo continuato a dire l'Europa deve fare di più l'Italia ha incominciato a fare
Nel momento in cui l'Italia ha incominciato a fare
Ha chiamato l'Europa a fare effettivamente tipico
Se noi guardiamo all'evoluzione delle dinamiche in Europa negli ultimi mesi
Naturalmente non tutto dipende dall'Italia
Ma dipende anche dal fatto che incominciato
Un rapporto di cooperazione virtuosa
Di cooperazione virtuosa che ha un punto di riferimento importante
E cioè che una strategia multilaterale sovranazionale
Deve sempre di più essere innervata da una agenda nazionale
Pensateci bene l'ultimo messaggio in bottiglia che vi lascio
Io che sono un profondo europeista che credo profondamente all'Europa so perfettamente tuttavia che se vogliamo rilanciare con forza l'Europa dobbiamo trovare un punto di connessione
Tra l'Europa e i popoli dei singoli Paesi
Dobbiamo trovare un punto di connessione tra l'agenda europea e una forte agenda dell'Italia
Solo così riusciremo a ricongiungere connesso che altrimenti rischia di spezzarsi e Dio sa quanto c'è bisogno che quel nesso non si spezzi l'unico modo per evitare che si spezzi non è quello di guardare mentre si stava logorando ma metterci le mani magari sporcando se per cercare di costruire un rapporto ancora più forte grazie
Siamo molto grati
Marco Minniti per questo quadro anche culturale molto importante a Marco Luchetti una cosa questi ragazzi hanno queste ragazze e questi ragazzi scusate se richiamo insomma per me lo siete relax
Amor largamente studiato queste questioni
Sul proprio territorio vivono alcuni di questi problemi blocchetto nacque allora però delle questioni da porti però possiamo fare una cosa diversa tutti nell'arco di prossimi venti giorni avresti mica un'oretta da dedicare a loro
In modo che veniamo alla tengono vuole proporre a Tele terminate questioni che qui non possono porre per ragioni anche temporale tutsi se il sindaco lentamente si no è per me un piacere circa farmi venire al Viminale
Vi ospitò nella stessa stanza dove le tribù libiche hanno firmato l'accordo va be'perché cioè
Ho obiettiva e ci sono state le tribù libiche i sindaci libici si possono anche fare gli italiani certamente mi pare un'ottima regia per me
Sarebbe un segnale molto importava Santo possiamo fare in questo modo grazie a una cosa faccio così grazie signora allora adesso andiamo a prendere presente
è ovvio che è arrivato e tra cinque minuti comincia pesante così