Il referendum per l'autonomia della Regione Lombardia - Intervista al Consigliere Chiara Cremonesi

Radio radicale si occupa oggi del referendum per l'autonomia referendum che sarà votato il giorno ventidue di ottobre sia in emesso che in Lombardia la particolarità di questo molto apparse in merito ma ci terremo è che è per la prima volta serizzo un nuovo metodo di dotazione cioè il metodo elettronico
Ne parliamo con la Chiara Cremonesi presidenze del gruppo in regione Lombardia insieme per la Lombardia allora intanto di che cosa si tratta
Sì è la prima volta che in Italia si sperimenta la votazione elettronica cosa che in realtà in altri Paesi è già avvenuta
E ci sono a dir la verità paesi che sono tornati indietro rispetta la votazione elettronica cioè che l'hanno sperimentata negli anni passati e che oggi hanno deciso di tornare alla vecchia modalità del voto cartaceo
Per questioni di sicurezza quindi vicende alti era e cose di questo tipo
Noi non siamo contrari in generale alla sperimentazione del voto elettronico nel nostro Paese
A patto che appunto queste questioni di sicurezza siano ben presidiate e la sicurezza vuol dire in primo luogo la privacy perché è anche una questione fondamentale la segretezza del voto un diritto fondamentale e accanto alla privacy c'era il tema
Della sicurezza in generale quindi il numero dei la certificazione del numero dei votanti dei voti espressi queste serie di cose quali sono il modi attraverso i quali
Può essere superato questo tipo di preoccupazione che chiunque può avere a partire da quelli che sono abituati a sempre fatto con la matita numero perché stavo al problema o cambiare
E e quando si cambia c'è sempre la paura che ci sia qualche pericolo di cui magari non ci rendiamo conto ecco quali sono le garanzie che si possono dare sì sono state date che sono state date lombardi
Ma una delle garanzie è che tra l'altro era prevista in tutto l'iter che dei regolamenti dei decreti che hanno avviato il referendum era quella che entro il sette di settembre una Società certifica attrice esterna
Dovesse fare appunto una certificazione rispetto alla sicurezza del software e questa relazione
Sulla sicurezza doveva essere resa pubblica approvata in Giunta e trasmessa
Al Consiglio regionale
Così non è stato cioè c'è un deficit di trasparenza perlomeno perché non sappiamo se questa relazione c'è stata quindi se questo software è stato certificato da una società esterna
Della relazione non c'è traccia negli atti della Giunta e non è mai stata trasmessa al Consiglio noi su questo siamo diciamo proprio rompendo le scatole in questi giorni non per fare appunto i rompiscatole ma perché crediamo che sia una questione fondamentale di trasparenza nella pubblica amministrazione c'è questa relazione vogliamo vederla
E anche ovviamente poi nel nel concreto
Di sicurezza rispetto al software che verrà utilizzato e quindi a tutte le procedure
Questi fattori passi formali
Sì abbiamo fatto dei passi formali scrivendo anche una lettera alle Presidente Maroni anche perché noi come consiglieri regionali abbiamo ovviamente diritto all'accesso agli atti e possiamo fare degli atti anche di tipo ispettivo delle interrogazioni eccetera
Però il problema è che la l'amministrazione ha tempo venti giorni per risponderci quindi andremmo oltre la data del ventidue quindi stiamo cercando di percorrere anche altre strade speriamo che credo che sia anche nell'interesse di Maroni e della Giunta dimostrare fare un'operazione di trasparenza di glasnost
E risponderci quindi continuiamo a battere il tasto assolutamente
Veniamo al al metodo al merito di questo referendum per l'autonomia un referendum che è stato indetto grazie a una votazione che ha avuto la maggioranza qualificata che comprendeva
Il governo della regione di centrodestra e
Il Movimento cinque Stelle
Voi non avesse votato questa cosa oggi quale la vostra posizione e quali sono le vostre critiche rispetto a questa iniziativa
Allora noi siamo favorevoli in generale ad affrontare il tema dell'autonomia così come previsto dalla nostra Costituzione
E però siamo contrari a questo referendum perché è un'operazione spericolata e più che altro di campagna elettorale il referendum non avrà nessun tipo di efficacia il ventitré ottobre non succede niente la nostra Costituzione prevede all'articolo centosedici che le Regioni possano chiedere più autonomia per farlo debbano costruire un confronto con il Governo e con il Parlamento e anche con i loro enti locali quindi i comuni che sono presenti sul sul territorio non prevede il referendum tanto è vero che Emilia-Romagna ad esempio un'altra regione che sta chiedendo una maggiore autonomia
Sta procedendo con questo iter senza fare referendum e tra l'altro se vi interessa la cosa curiosa è che in Emilia Romagna proprio sia la lega che Forza Italia
Hanno votato contro
Questa richiesta di maggiore di maggiore autonomia
Qui il referendum appunto non è previsto non serve a nulla
A un quesito super genieri con dove non si individuano neanche le materie sulle quali si chiede una maggiore competenza e quindi sostanzialmente a un grande sport elettorale per Maroni però che pagano i cittadini lombardi perché ricordiamoci che il costo di questo referendum del voto elettronico di tutta la campagna che Lombardi vedono ogni giorno per la strada
Di più di cinquanta milioni di Euro quindi una cifra consistente per un referendum che altri hanno già detto
Sostanzialmente chiede ai cittadini se si vuole bene alla mamma e quindi è chiaro che la risposta di tutti i voti quasi tutti per lo meno essi ma non ha nessun tipo di efficacia
Però qui c'è sul sito della Regione
A proposito di questa maggiore autonomia si scrive che la prima iniziativa risale a dieci anni fa ed era orientata a verificare la capacità e la potenzialità di ampliamento degli ambiti di azione regionale
E di applicazioni forme di federalismo fiscale ed è una cosa che appunto risale a molto tempo fa ma esattamente che tipo di iniziativa io
è stata la prima ed unica iniziativa di Regione Lombardia non è vero che la Regione ha più volte chiesto autonomia al governo centrale
E il quale non gliel'ha data in realtà ci fu un'iniziativa nel due mila e sette
Dove tutto il Consiglio regionale quindi maggioranza e opposizione disse a Formigoni di andare a Roma a chiedere più autonomia Formigoni intavolò
Un questo discorso ai tempi c'era il Governo Prodi e iniziarono a discutere la trattativa andò avanti dopodiché si bloccò tutto
Tu nel due mila otto quando arrivò il governo Berlusconi di cui tra l'altro erano ministri proprio Saillant e Maroni che decisero di affossare
La la cosa Formigoni lo ricordassero sta ricordando spesso in questi giorni per cui non è vero che la Regione ha sempre chiesto più autonomia che non ha mai ottenuto ci promosso l'una volta e fu proprio Maroni allora ministro
Ad affossare questo discorso ora la Lombardia ci riprova
Ma ci riprova in un modo maldestro ci riprova in campagna elettorale sostanzialmente perché Maroni aveva a disposizione cinque anni di tempo per costruire questa trattativa con il governo non l'ha fatto
Lo fa ora all'ultimo momento e quindi diciamo si sente proprio un odore di strumentalizzazione e di campagna elettorale
Grazie grazie a Chiara Cremonesi con lei abbiamo parlato del referendum sull'autonomia che si terrà il ventidue ottobre
In Lombardia in Veneto e anche delle modalità di voto elettronico che per la prima volta in Italia saranno sperimentate nella in questo referendum in questa tornata elettorale