Il referendum per l'autonomia della Regione Lombardia - Intervista al Consigliere Claudio Pedrazzini

Del referendum per l'autonomia ignora Lombardia parliamo oggi con il presidente del gruppo di Forza Italia ma che in regione a nome Forza Italia Popolo delle Libertà Berlusconi presidenze Claudio Pedrazzini
All'intanto cominciamo col chiedere e in quale delle tre posizioni fino adesso immerse su questo referendum Forza Italia si sente di di trovarsi insomma quindi da una parte ci sono coloro i quali ritengono che sia opportuno non andare a votare poi ci sono quelli che pensano che votare si siano molto opportuno che sia necessario e quelli che invece votano sì ma di malavoglia perché ci sono una serie di obiezioni qualità parleremo dopo
Forza Italia che pensa che dice che fa
Anzitutto un saluto a tutti i radioascoltatori Forza Italia in merito a questo referendum voterà convintamente sì
Con un distinguo il distinguo verte proprio sullo strumento del referendum consultivo che sappiamo tutti al valore che ha nel senso che è un referendum consultivo e quindi non potrà influenzare nelle settimane successive concretamente le nuove scelte ma
Ha un valore questo referendum decisamente importante per un rinnovamento culturale
Io vedo già che i risultati di questo referendum contrariamente a tanti che dicono ha mai un referendum che costa molto poi bisognerà vedere se cambierà qualcosa ma c'è già qualcosa che sta cambiando perché solo per aver indetto un referendum la Lombardia e il Veneto per aumentare le deleghe l'autonomia quindi le competenze
L'opera attiva e della nostra regione del nostro territorio
Ha fatto scattare un meccanismo di apertura di un dialogo e di un confronto con il Governo anche da parte di altre regioni che fino ad oggi erano rimaste ferme parlo dell'Emilia-Romagna parlo della Puglia
E si sono avviate immediatamente in una forma diversa
A chiedere anche loro maggiore autonomia
Con il governo con il dialogo col governo per cui il primo risultato io l'ho notato già adesso
Perché se la Lombardia il Veneto non avessero convocato una consultazione referendaria su questo tema sempre nell'interesse dell'unità nazionale e questo ci tengo a precisarlo
Probabilmente nessuno
Avrebbe accelerato è ripreso quel percorso di riforme che si è interrotto il quattro di dicembre corso il referendum fallimentare del gol
Di Renzi che ha portato al nulla di fatto quindi i primi risultati cominciamo vedermi secondo me secondo anche Forza Italia per come abbiamo strutturato il testo di questo referendum
Ci sarà davvero un percorso in crescita e la possibilità che le istituzioni si rinnovi no nel meglio
Ecco però c'è chi legge questa scelta in particolare quella dell'Emilia Romagna in un altro modo eccessi dice
L'Emilia Romagna dimostra che si potrebbe fare si potranno intraprendere questo percorso senza bisogno di chiamare gli elettori al voto
è vero è un tentativo che Regione Lombardia già in passato nel due mila sette aveva fatto con nel presidente Rover Roberto Formigoni
E anche il Piemonte aveva avviato in passato ma è un tentativo che non aveva mai portato a nessun risultato ad oggi
Allora il fatto che sia ingressi è stata indetta una consultazione referendaria
Ha un significato molto importante innanzitutto il primo significato perché si chiede una forte legittimazione popolare che se dovrà manifestarsi non si ampio il governo non potrà trascurare
Il secondo elemento è che con una consultazione referendaria allora vediamo che anche le regioni come l'Emilia Romagna
Abbiano lo stesso percorso con un distinguo dicendo noi non vogliamo spendere dei quattrini perché pensiamo che il confronto con il governo posso già portare dei risultati ma ripeto
Se non fosse partita la spinta da Lombardia e Veneto l'Emilia Romagna non avrebbe mai avviato questo percorso non è casuale che lo avvia subito dopo perché Lombardia e Veneto ovviamente si stanno per presentare alle urne
Quindi la bontà di questo referendum sta del già dando dei risultati
Sui costi che spesso vengono contestati perché
C'è qualcuno che dice ama sono troppi il tre due all'uno
Sì sino ai trenta milioni di euro spesi per il referendum collidono cinquanta
Cinquanta perché se sommiamo il costo degli strumenti elettorali che però va verranno mantenuti in dotazione alle scuole io considero solo la macchina
Organizzativa che sono i trenta milioni di euro de vorrei dire che in Lombardia abbiamo dieci milioni di abitanti trenta milioni di euro sono tre euro abitante il Pd quando fa le primarie fa pagare due euro la cittadino che va per cui io credo che
Paga anche chi non ce l'hanno eccome
No no va be'però è come dire il costo della democrazia e il costo dell'esercizio anche delle funzioni
Politiche per consentire al popolo di dare degli indirizzi importanti è un costo che comunque può essere supportato una valenza
Si dice anche che questo referendum avrebbe potuto essere fatto prima la delibera credo decide del due mila quindici si sarebbe potuto fare allora entro termini ragionevoli tre quattro cinque mesi
Il Partito Democratico
Il centrosinistra in generale dice noi eravamo disposti a metterci a seguire le bandiere di di Maroni e a mettere a disposizione fino a sei sindaci presidenti di Provincia eccetera a sostegno di questa campagna
La facciamo ora ora è una campagna che si fa per il prossimo presidente qui c'era anche un problema all'interno una coalizione Forza Italia la prossima legislatura
Il prossimo Consiglio regionale alla prossima giunta prossimo presidente con il prossimo presidente del Consiglio
Ma sicuramente poteva essere fatto prima siamo d'accordo però non va trascurato il fatto che nel momento in cui abbiamo approvato nel due mila e quindici con delibera la consultazione referendaria
C'è stata anche un'interlocuzione con il Governo per cercare di capire se c'erano i pretesti per poter evitare di arrivare alla consultazione e poter avere già un'apertura del governo sulle tematiche richieste cioè sulle maggiori delle idee che le maggiori competenze
Questa cosa non è avvenuta per l'ennesima volta Parolisi
No parole di fatto non è non è seguito niente nel senso che siamo sì però concretamente nessun gesto che ci abbia dato garanzie allora siccome in Lombardia siamo abituati a essere concreti
Abbiamo chiesto al governo di poter considerare da subito l'ipotesi di accorpare nelle elezioni che fossero arrivati in scadenza quindi amministrative
Sul territorio la possibilità di affiancare anche la consultazione referendaria questo avrebbe consentito anche un risparmio di risorse il Governo non ha mai voluto affiancare alle consultazioni ordinari elettorali la consultazione referendaria
E allora di fatto siamo arrivati lunghi ma siamo arrivati a dover decidere che allora la data doveva essere fissato la data che abbiamo condiviso è stata quella del ventidue ottobre dove è il preludio di una stagione elettorale importante ma una stagione elettorale che vuole anche raccogliere un indirizzò importante per i progetti futuri di chi dovrà andare a governare
Abbiamo perso col presidente Formigoni chiudiamo col presidente Formigoni che ricorda come la trattativa avviata in allora siamo nel due mila sette con il governo Prodi poi numerosi comincia con il governo Berlusconi
E il presidente Formigoni dice la lega pose il gesto Maroni che era ministro intesa io ero ministro all'epoca mi deve spiegare perché quello che non andava bene allora va bene i conti
La differenza sta proprio come abbiamo ricordato nel nel nella chiacchierata di apertura
Nel diverso a nel diverso valore dello strumento referendario il rapporto di richiesta e di confronto tra governatori e presidenti del del consiglio dei ministri non ha portato a nessun risultato
Ma nel momento in cui ci sarà una legittimazione dal basso dal popolo che in un'ampia misura potrà dare espressione della volontà di aderire veramente più autonomia più debiti e quindi anche maggiori risorse da da organizzare da gestire sul territorio
Chiunque andrà a votare a a rappresentare il governo con la nell'anno prossimo insomma nella prossima legislatura non pur tra The nere così superficialmente conto di questo Indirizzo
Ed è questa la differenza ci hanno provato diciamo con le buone discutendo nelle nelle segrete stanze per cercare di trovare delle soluzioni e i risultati sono stati nulli
Allora in questa chiamata saranno gli elettori che poi si esprimeranno con un giudizio positivo o meno nei confronti di chi saprà concretizzare la volontà del popolo
Grazie alla presidente del gruppo Forza Italia al popolo della libertà Berlusconi presidente in regione Lombardia Claudio Pedrazzini