Tra gli argomenti discussi: Austria, Economia, Elezioni, Esteri, Euro, Gran Bretagna, Italia, May, Politica, Rassegna Stampa, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
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Voi giovani ascoltatori di radio radicale martedì diciassette ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi apriremo con l'Austria e risultati delle
Elezioni di domenica Successo per a i due partiti della grande coalizione va detto da un lato Sebastian corsi leader dei popolare osteria civiche esce nettamente vincitore i socialdemocratici hanno retto
C'è anche risultato buono dal punto di vista elettorale dell'estrema destra dell'estero che però non ottiene il Successo sperato fino a qualche mese
Fa rimane un fatto l'Austria va verso destra lo vedremo con un'analisi Tony Barber balzana Shawn Times i governi di Francia
Germania e altri Paesi occidentali si troveranno in difficoltà secondo il giornalista del Financial Times parleremo poi di Donald Trump dell'accordo nucleare sull'Iran con l'editoriale
Di oggi di l'Hammond Tramper rende il mondo ancor più pericoloso
Torneremo in Europa la Breaks litri registrato una cena a Brussel tra Theresa May non Claude Junker e Michel Barnier
Leggeremo l'editoriale sul Guardian sbloccare la Breakers with più facile di quanto appaia il problema
Sono i falchi Brecht si tirasse dentro al governo che stanno cercando di sabotare un eventuale accordo in modo deliberato
Chiuderemo con la situazione interna alla Zona Euro Simon Nixon dello Wall Street Journal
Che chiede ai leader europei di non sprecare la ripresa economica in corso di riformare quindi l'Unione
Economica monetaria in questo articolo si parla anche dell'Italia che rimane una fonte di preoccupazione politica ed economico finanziaria ma cominciamo
Dall'Austria con l'analisi di Toni bar del Financial Times del voto di domenica la forza dell'estrema destra in Austria
Risuona per oltre Vienna scrive il quotidiano della City l'Austria con i suoi otto virgola sette milioni di abitanti conta per meno del due per cento della popolazione dell'Unione Europea
Ma il risultato delle elezioni parlamentari di domenica risuonerà ben oltre i caffè di Vienna e le piste da sci delle Alpi austriache
Nel ciclo elettorale europeo di questo due mila e diciassette Olanda Francia Regno Unito Germania hanno già votato nessun Paese si è indirizzato così nettamente a destra come l'Austria
Il vincitore del nuovo Partito popolare guidato da Sebastian corsa che rappresenta la destra tradizionale ha preso circa il trentuno per cento dei voti l'estrema destra anti immigrati anti-Islam del partito della libertà
Spero ottenuto circa il ventisei per cento questo risultato è il migliore della e spero in un'elezione parlamentare nazionale dal mille novecento novantanove e solleva la possibilità che questo partito entri in un governo di coalizione guidato da Sebastian corso Dante essere sconfitti secondo Tony Barber i socialdemocratici con poco più del ventisei per cento come altri partiti
Del centrosinistra europeo i la e spero soffre per l'erosione di lungo periodo della sua base elettorale la sua incapacità di competere con la destra su temi come l'immigrazione
E l'identità nazionale la spiegazione di fondo di questi risultati va ricercata secondo il Financial Times
Nella crisi dei rifugiati e dei migranti del due mila e quindici durante la quale centinaia di migliaia di siriani iracheni afgani
Attraversarono l'Austria dai Balcani per dirigersi in in Germania Svezia e altri paesi del Nord più di cento mila di loro
Sono rimasti in Austria all'inizio erano stati raccolti in modo generoso dall'opinione pubblica austriaca ma poi le conseguenze politiche di questo flusso di rifugiati si sono fatte sentire
Spero a un certo punto si ritrovate in testa nei sondaggi il suo candidato arrivato un pelo dalla vittoria alle elezioni presidenziali dello scorso anno
Soprattutto corso diventato in maggio il leader del Partito popolare ha cercato di neutralizzare la minaccia dell'estrema destra prendendo a prestito parte della sua retorica e delle sue proposte politiche anti immigrazione
Kursaal ha rimodellato quello che un tempo era la Destra rispettabile
In un modo che il suo equivalente Germania cioè i cristiano democratici dell'asse DVD Merkel non ha osato fare per le elezioni del Bundestag lo scorso mese
La scommessa di corsa sembra aver funzionato visto che il suo partito popolare ha superato la Espero nei sondaggi e nelle urne
Ma risultati domenica suggeriscono anche che è successo è solo parziale visto che corso non ha bloccato la crescita la progressione
Nelle urne dell'estrema destra
Se la F uno dovesse entrare fa parte del prossimo governo austriaco secondo Tony Barber i nazionalisti conservatori in Ungheria e Polonia si sentiranno meno isolati nell'Unione Europea per contro Francia Germania altri governi dell'Europa occidentale si troveranno in una posizione difficoltà di difficoltà la destra estrema tenuta lontana dal potere dopo le lezioni
Olandesi francesi tedesche avrà realizzato una svolta in Austria sono arrivata al potere non sarebbe la prima volta ricorda ancora Tony Barber la esprimo era stata al governo dal due mila al due mila e sei
All'epoca un tentativo francese di isolare l'Austria dentro l'Unione europea si dimostrò impossibile da realizzare anzi provocò reazioni indignate nella società austriaca
Questa volta se l'arte o entrerà in coalizione con il partito di corsa non ci sarà alcuna pressione di questo tipo sull'Austria da parte dell'Unione Europea
Ma i leader dell'unione si troverebbero comunque in una posizione complicata
Preoccupati di vedere l'estrema destra prendere il controllo di importanti ministeri come gli interni e la giustizia dando all'estero influenza sulle politiche di sicurezza e immigrazione insomma conclude Tony Barber sul Financial Times la sfida su come contenere l'estrema destra in Europa continua così
Tra l'altro il quotidiano della della siti altra notizia di questo fine settimana Donal Trump la mancata certificazione del raccordo nucleare
Con l'Iran ha ci torna oggi nel mondo con il suo editoriale dal titolo Tramper rende il mondo ancor più pericoloso e scrive il quotidiano francese il mondo avvertito gli Stati Uniti non mantengono la parola data
E così diventa sempre più difficile negoziare con loro l'American Donal Trump non è affidabile la sua politica estrae sottomesse ai capricci di un presidente il cui segno distintivo e l'incoerenza
In coerenza affiancata da un reale disprezzo per gli alleati
Questa secondo nel mondo e la triste lezione delle decisioni annunciate venerdì dalla Casa Bianca sulla questione del nucleare iraniano Trump
Ha iniziato curare l'accordo sul controllo del programma nucleare di Teheran
Che era stato concluso il quattordici luglio del due mila e quindici senza mai spiegare perché Trump non ha mai smesso di qualificare questo documento come il peggiora accordo mai concluso dagli Stati Uniti senza dubbio per opposizioni infantile a tutto ciò che ha fatto il suo predecessore Barack Obama
I più vicini collaboratori rientrante nel settore della sicurezza hanno tutti detto pubblicamente che è nell'interesse nazionale degli Stati Uniti di preservare questo accordo gli europei dicano la stessa cosa
Ci tengono particolarmente ma affranta quel che importa di più e prima di tutto e non perdere la faccia e allora senza uscire formalmente da questo accordo di Vienna
Loro danneggia lo rende più fragile la norma americana impone al presidente di di certificare tutti i tre mesi che l'Iran applichi le clausole dell'accordo no oggi
Il presidente rifiuta e trasmette il dossier al Congresso che ha due mesi per decidere
Le sorti di questo documento
L'accordo ricorda ancora nel mondo è stato elaborato dalla Repubblica islamica da un lato da Cina Stati Uniti Francia Gran Bretagna Russia cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU più la Germania dall'altro
In contropartita di una riduzione del livello di sanzioni economiche a cui era sottoposto l'Iran riduce considerevolmente il suo programma nucleare e lo sottopone al controllo
Permanente dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica se il congresso dovesse decidere di fare marcia indietro sulla riduzione l'allentamento delle sanzioni legate al nucleare
Questo equivarrebbe a uscire dal Raccordo spingerebbe l'Iran a fare la stessa cosa a riprendere insomma il cammino verso l'arma nucleare
In realtà spiega ancora nel mondo Trump non ha raccomandato il congresso di oggi del così ha esortato gli eletti a ottenere dei miglioramenti dell'accordo con gli aiuto degli europei in altre parole tornare su due anni di difficilissimi negoziati in un modo o nell'altro il delicato consenso di Vienna e rese su più fragile Trump si giustifica denunciando la politica estera espansionista di terra nel mondo arabo
Che però non riguarda l'accordo sul nucleare
Stigmatizza la Repubblica islamica e da argomenti ai falchi del regime in particolare i guardiani della rivoluzione che continuano a essere contro questo accordo sul nucleare
Per giustificare le loro condotte in Medioriente ora i guardiani della rivoluzione potranno evocare quella che definiscono l'autodifesa di fronte alla dichiarazione di guerra americana il ritorno all'embargo poi consoliderebbe l'impero economico che i Guardiani Della rivoluzione hanno costruito per aggirare le sanzioni insomma per le Monde l'incoerenza americana in questo caso raggiunge il suo Appice ma oltre all'incoerenza
C'è anche il torto
Alla solidarietà tra alleati
Trump se ne sta in fischiando dell'opinione degli europei in questa vicenda cosa più grave per gli Stati Uniti il colpo riguarda la loro di credibilità se per caso domani mattina la Corea del Nord fosse tentata da un negoziato con l'America del rischio dei bei di esserne dissuasa da un presidente che per una ragione tanto futile quanto il suo ego
Non rispetta gli impegni presi da Washing conclusione di le Monde il mondo oggi e ancora e ancora un po'più pericoloso così
Il quotidiano francese ma torniamo in Europa per per aprire un altro capitolo d'attualità la Breguet esiti ieri c'è stata questa cena tra
Theresa May che che è volata a Bruxelles insieme al suo ministro David Davies per tentare in qualche modo di uscire dallo stallo di salvare questi negoziati cena con son Claude Junker e Michel
Barnier presidente della commissione capo negoziatore per l'unione europea la Black Saint sarà anche tema di discussione del vertice che ci sarà giovedì e venerdì a Brussel non solo questo ma probabilmente il tema più caldo appassionato il Guardian come vede le cose in un editoriale dal titolo sbloccare la Brad Pitt più facile di quanto appaia se si legge il sommario c'è una sintesi efficacia c'è un compromesso bello e pronto a condizione che i falchi dentro al governo evitino di sabotando in modo deliberato andiamo a leggere
Ogni negoziato prevede una parte di coreografia ma quando i ballerini non non conoscono i passi in anticipo le cose possono andare veramente male
In quel caso la colpa deve essere condivisa bisogna essere in due per sbagliare un tango il Regno Unito l'Unione europea non si sono andati incontro sulla pista da ballo dei negoziati della Breguet sette se mai si sono piazzati
In angoli opposti c'è un impasto e come ha spiegato il capo negoziatore europeo Michel Barnier in un summit queste settimane leader dei ventisette dichiareranno formalmente che non sono stati fatti progressi sufficienti per passare dalle questioni che riguardano il divorzio ai negoziati sulle relazioni commerciali future si tratta d'un fallimento ma di un fallimento reversibile
Secondo il Guardian quella di ottobre ricorda il quotidiano britannico era la scadenza per la fase uno l'accordo sul divorzio ed è ormai passata
I Tories meritano di vedersi attribuire gran parte della responsabilità perché sono stati incapaci di esprimere una posizione coerente su che tipo di Brecht vogliono un senso più chiaro di destinazione avrebbe permesso una discussione più precisa sul tipo di concessioni che sono necessarie per arrivare con la destinazione
Le incoerenze sono state tracce rubate dalle discussioni sullo scenario di un mancato accordo lo dice il Theresa May non vuole indulgere su questa idea ma non la vuole nemmeno escludere Philip Hammond cancelliere dello Scacchiere e mi cioè il ministro dell'economia e delle finanze
Invece non vuole mettere da parte i soldi per una rottura disordinato un'uscita disordinata o almeno non ancora e così i falchi hanno accusato Hammond di essere un lacchè di Brussel se non un traditore
Questa routine e assurda secondo il Guardian uno di lì in realtà non esiste semplicemente perché per funzionare come è stato il giorno dopo a Brecht sit in Regno Unito avrà bisogno di una qualche forma di meccanismo di cooperazione con i suoi vicini non foss'altro per far che fanno che per far viaggiare
Ieri uno di il dunque sarebbe solo un mini accordo raffazzonato all'ultimo minuto in modo disperato il il peggiora Corno possibile in uno spettro di opzioni pessime
Questo sarebbe negativo per l'Unione Europea ma ancor peggio per il Regno Unito che si troverebbe in una posizione ancor più squilibrata nei negoziati di quanto lo è già oggi malgrado il fatto che la cosa vendeva troppo spesso ignorata a Londra
Il problema di Bruxelles invece la sua inflessibilità istituzionale la sequenza dei negoziati le meccaniche della relazione tra Barnier ventisette non lasciano il capo negoziatore nessuna possibilità di essere agile
Nei aveva sperato che sul discorso di Firenze che conteneva alcuna concezioni teoriche su un conto da Breguet Seat i soldi
Avrebbe permesso di sbloccarli la prossima fase di negoziati ma le promesse finanziarie
Sono state troppo vaghe per gli Europei che su questo hanno ragione tuttavia il Regno Unito non dirà quel che è pronto a pagare se non ci sarà chiarezza su ciò che otterrà e su questo non ci sarà certezza fino a quando non inizieranno le discussioni sullo status
Finale post Breaks it
Secondo il Guardian c'è una strada per uscire da questo stallo l'Unione europea darà il suo accordo tra avviare discussioni interne
Questa settimana sul mandato per i negoziati sull'accordo di transizione quello per le relazioni future
Questo darà meno ha possibilità di dimostrare che ci sono alcuni progressi in cambio di questo ponte verso la seconda fase dei negoziati che però non inizierà prima di dicembre
Meglio dovrà fare ulteriori concessioni sui soldi la cosa non sarà politicamente facile ed è la ragione per cui l'Unione Europea deve giocare la sua parte nella cui ero grafia delle concessioni bilaterali dopotutto
Una rottura non è nell'interesse di nessuno
I limiti della della mano negoziale britannica dall'a Bruxelles un netto vantaggio ma la debole posizioni di nei all'interno del suo partito non è un vantaggio per l'Unione europea perché rende tutto il processo
Volatile incerto
La più grandi un'incognita infatti sono i falchi dentro il governo che cospira hanno contro un accordo sulla Brezzi e vogliono umiliare il primo ministro ci sono Tories che hanno più interesse a bruciare punti che a costruirne
Per il Guardian ci sono rimedi tecnici a questa impasse compromessi simmetrici sul calendario e soldi è possibilissimo per leader europei inclusa lei mettere in coreografia questi passi
Il problema e la fazione tori che vuole semplicemente far saltare tutta la danza così tra l'altro
Il
Guardian e vedremo come andrà questo
Questo vertice europeo in parte dedicato la Breguet Seat invece per chiudere siccome si inizia a discutere
Almeno nei corridoi
Formalmente sulla dicembre delle riforme della zona Euro dopo il discorso di macro quello di cinque o di un carro eccetera eccetera salmoni sono su wall street journal usa la riunione internazionale del Fondo monetario internazionale per dire
La sfida della zona euro è non sprecare questa ripresa economica che è in corso la ripresa robusto del blocco è un'opportunità per rafforzare la sua capacità di resistere a futuri ciò la domanda è
Se i governi coglieranno questa occasione per riformare l'Unione economica e monetaria c'è un passaggio che riguarda l'Italia che va in qualche modo citato l'Italia rimane fonte di preoccupazione
Roma di fronte sfide più grandi rispetto agli altri Paesi della zona euro a causa delle dimensioni del suo debito pubblico a causa dei crediti deteriorati nel sistema bancario
E a causa dei suoi propri profondi problemi strutturali che includono un'amministrazione pubblica un sistema giudiziario altamente inefficienti
Se gli investitori sembrano sempre più fiduciosi che le elezioni del prossimo anno non porteranno un governo euroscettico pochi ritengono che ci sarà un esecutivo con un reale appetito per le riforme
Nel frattempo Roma sta facendo resistenza alle proposte della BCE per spingere più rapidamente le banche a disfarsi dei crediti deteriorati insomma nel quadro positivo
Che vive alla zona euro Italia rimane una fonte di preoccupazione scrive saremmo Nixon wall street journal ci fermiamo però oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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