Transizione energetica, innovazione, economia: i 60 anni dell'UNMIG. Intervista a Franco Terlizzese

Ben ritrovati in questo spazio di programmazione parliamo della presentazione di un volume per i sessant'anni dell'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi rileggevo risorse con il ministero dello Sviluppo economico abbiamo in nel collegamento ingegnere Franco Terlizzi ESE direttore appunto direttore generale
Di questo o ufficio ben ritrovato
Buongiorno nella giornata di giovedì appunto avete presentato può le trasformazioni le sfide che affronta dell'ultimi sessant'anni dal nostro Paese dalla vostra dalla vostra unità dal nostro ufficio per parlare di un tema importante quello della transizione energetica prevista anche nella nuova Strategia energetica nazionale
Sì sì è stato momento interessante di riflessione ogni tanto bisogna fermarsi un attimo a riflettere
Perché la situazione è di avere una fase di cambiamento altrettanto importante di quella che avvenne appunto sessanta anni fa quando nacque questo ufficio
Quello era un momento in cui l'Italia si stava ancora riprendendo dalla dalla guerra
Ma aveva già lanciato il suo piano di ripresa
Post bellico nel cinquantasette aveva già fatto il il piccolo boom economico italiano
Che era fortemente sostenuto proprio dalla gas della Val Padana dal grande progetto di Mattei di ivi e tutto quel che ne è seguito che storie che conoscevo bene da tutti
Sull'onda di questo è nato questa struttura questo ufficio che si è evoluto nel tempo allargato ma mano
Le sue competenze sui compiti mantenendo Hillary nello stile storico che era del corpo delle miniere quindi come sono andate scemando le attività minerarie verso una fase di chiusura di decommissioning
In Italia così è cresciuto fino a diventare fondamentale il contributo della del gas nazionale per la realizzazione della rete dei metanodotti lo sviluppo industriale del benessere generale
La sensazione che abbiamo ma poi Cisco si vedrà meglio mondiale storica fra qualche anno
E che oggi siamo in un altro nodo importante in cui
Proprio con le politiche che sono state introdotte da ultimo proprio dal nostro governo dalla ministro Calenda con indubbio quattro punto zero da un lato con la nuova agenda l'altro si è definitivamente superata una fase diciamo in cui il fossile era l'obiettivo in questa parte qui fossile sarà la base che ci dovrà portare verso l'uscita verso nuove soluzioni e l'Italia è il Paese già ampiamente terziario
Che dove tante altre attività diverse dalle produzioni mari sono importanti deve utilizzare il suo patrimonio culturale industriale per andare verso una fase nuova e per riprendere il suo posto
Nei Paesi importanti nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico
Ebbene questo può essere uno dei punti di forza di questo settore perché ci viene riconosciuto a livello mondiale una grande capacità
Di di qualità e di innovazione proprio nel campo della sicurezza delle alte tecnologie
Che sono state necessarie per sviluppare queste attività e che ci permetteranno di e riciclarlo le e di portarle verso un'economia circolare
Che dovrebbe rappresentare un volano di sviluppo per in quei territori in cui negli anni cinquanta e sessanta inizio sessanta anni fa questa storia certamente senta
Voi sottolineavate anche l'importanza geostrategica economica che il nostro Paese a ha svolto soprattutto in questo settore nel Mediterraneo nell'Euro Mediterraneo in una fase tra l'altro molto importante criticano sul Paraguay diamo per esempio alle altre sponde del Mediterraneo ma crebbe eccetera il tema è e dedicato come sapremo gestire questa transizione in un momento storico in cui coincidono diverse necessità da una parte cioè l'aspetto di una di una transizione energetica verso altre fonti è una imprime in l'azione dell'automazione e della robotizzato e quindi un'innovazione tecnologica importante era cosiddetta quarta rivolo industriale e per contro queste tensioni geopolitiche che portano poi un grande afflusso di migranti
Verso l'Europa che si fondano non solo da un punto di vista di instabilità a politica ma anche spesso per economia molto arretrate molti istanti i dati dei nostri che dipendono moltissimo invece poi da questi da queste fonti energetica
Di il tema che lei pone veramente e immenso e penso che in questi casi conviene cercare di affrontarlo attrattiva pezzo
Perché veramente troppo complesso vediamo che anche i grandi paesi
Del mondo non riescono a trovare un piano unitario risolvere il problema è enorme umano dei flussi migratori coniugando lo con lo sviluppo dell'Africa
E con il mantenimento delle nostre condizioni di eccellenza divida qui nei incidentali quindi Polo molto più basso e dico che noi come mission come direzione generale ci stiamo occupando tipi diversi di questi aspetti da un lato
Stiamo seguendo nell'Africa subsahariana una serie di programmi a livello internazionale per fornire supporto con gli altri Paesi del G7
Per lo sviluppo di nuovi progetti e di crescita economica di quei Paesi proprio in questi giorni stiamo realizzando in Ruanda dei un progetto G7
Nell'ambito del con che una iniziativa
Volta proprio a il su cui sviluppare del capaci di billing in questi mesi così come stiamo sviluppando con una Kenya Mozambico altri paesi dell'Africa subsahariana dei programmi di sviluppo che ci consentano
Anche con la nostra rete d'impresa e di permettere a questi Paesi sviluppare quindi dare un'alternativa alla fuga indiscriminata verso nord
E poi stiamo lavorando con gli altri Paesi mediterranei sia con il fronte dei Paesi euromediterranei non quelli della della sponda africana per condividere delle politiche mediterranee
Di sviluppo sostenibile
Della del mare
Noi abbiamo uno dei mari anzi il mare più sovraccarico del mondo in termini di trasporti di trasporti petroliferi e di pressione diciamo sull'ecosistema
E quindi abbiamo dei tavoli internazionali in cui cerchiamo di svolgere il nostro ruolo per trovare un equilibrio anzi forse per ritrovare un equilibrio che è già stato rotto da tempo e questo lo dobbiamo fare mettendo a disposizione
Anche il nostro patrimonio di conoscenze nostro patrimoni di attività l'Italia nel Mediterraneo è ampiamente il Paese che ha più attività
Interazione di grasso abbiamo oltre cento piattaforme petrolifere
Gli altri Paesi ne hanno molte di meno abbiamo anche una portualità particolarmente Trilussa e ci presentiamo anche da un punto di vista geografico come o la piattaforma centrale del Mediterraneo quindi stiamo cercando di svolgere un ruolo di equilibrio nella e creazione di queste nuove
Regole di gestione sostenibile del mare mediterraneo ecco le faccio un'ultima
Domanda uno degli aspetti che ricordo che abbiamo trattato invece precedentemente in un'altra intervista sempre qui con Radio Radicale riguardava proprio questa transizione verso un'economia circolare nuovi paradigmi conversioni per esempio di vecchi piattaforme tra e questo riguarda molto vicina anche il mercato del lavoro dove si dovranno evidentemente sviluppare nuove competenze
Come il suo ufficio arrestarsi sta attrezzando anche da questo punto di vista immagino anzidetti e con altri uffici
Sì
Con altri uffici con altre strutture licenza articolare voglio citare lei collaborazioni sono emersi anche nella giornata di ieri era una giornata più che altro celebrativa ma si è vista la collaborazione fortissima che abbiamo con la capitaneria di porto
Con nella Marina militare con il ministero
Dell'ambiente con i vigili del fuoco questi sono i principali partner con cui condividiamo in particolare sullo Sorma in generale per le nostre attività il sistema di sicurezza mi
Mi piace dire in questo momento che questa rete di soggetti ha permesso all'Italia dice raggiungere dei parametri
Oggettivi molto alti in termini di sicurezza che speriamo nonostante la riduzione di risorse economiche caratterizza il settore di mantenere a livello europeo e mondiale noi abbiamo ho sviluppato un indicatore integrato del livello di sicurezza delle nostre attività che confrontato con quello degli altri paesi europei si mantiene
A livelli più alti cioè il livello più alto questo è e grazie proprio a a una storica collaborazione con questi organismi oggi
Con loro e con gli stakeholders su quindi con le aziende da un lato e col mondo ambientalista noi stiamo sviluppando una serie di programmi per
Rivedere
La progettualità di nuovo sviluppo delle attività off-shore
In chiave di economia circolare nel senso di ridurre rapidamente l'impatto il numero delle piattaforme degli impianti
Con una scommessa complesse mantenendo posti di lavoro e produzione attuale quindi come Salini lamentele possibile immagino anche sì
Riconvertendo competenze cercando di mantenerne nei luoghi dove questo è avvenuto perché ci sono dei poli industriali per il cito ad esempio Ravenna Piacenza ma ce ne sono molti altri
Dove e ci sono migliaia di posti di lavoro che vanno preservati migliaia di competenze di nove vanno
Assolutamente valorizzati questo è possibile così come è possibile oggi spostarci con automobili e consumano
Un terzo di quello che consumavano quando ero ragazzino
Ma che sono molto più confortevole molto più veloci la stessa cosa possiamo fare con le nostre piattaforme i nostri impianti possiamo certamente
Intervenendo sopra con le nuove tecnologie che abbiamo oggi ridurle di numero migliorare le tecnologie riposo far produrre lo stesso quantitativo di gas che producevamo meno impiantino impianti più moderni più sicuri
Nel far questo ovviamente dobbiamo investire e quindi creare nuovo lavoro
Questo dovrebbe
Se realizzato bene accontentare tutti in tutte le aziende compresa quella più ambientalista che vuole
Non la progressiva riduzione dell'impatto sui mari dei nostri impianti è una sfida complessa ci sono
E i tavoli aperti su questo a Roma Bologna Ravenna cioè nei luoghi dove questa attività è più sentita che ci stanno dando ho molte soddisfazioni inni nel confronto
Serrato ma costruttivo con gli altri soggetti interessati insomma una bella orchestra anche
Altro davvero grazie all'ingegnere franco olandese direttore generale del ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse grazie per essere stato con noi per averci dato conto appunto di questa presentazione volume del suo ufficio è in una ricorrenza dei sessanta anni della creazione appunto dell'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse Grazia presto risentirsi produrre