Proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi "Spes contra Spem. Liberi dentro"

Tra il più impegnativa e seria di riflessione su quello che è il nostro lavoro è la vostra a esistenza con noi
E quindi sicuramente è una cosa che ci farà ci farà bene prezzo giusto io no quindici sono anch'io completamente curiosa
E non vuole perdere tempo per cui lascia allora la parola per spiegarmi il perché presentare un attimo quello che andiamo a vedere poi parleremo dopo il film
Grazie alla direttrice chiedevo se aveva già visto il film perché era per capire se ha una premessa a scatola chiusa o sulla fiducia allora sulla fiducia la direttrice che non ha ancora visto il film
Ha raccolto come altri istituti come altre direttori la richiesta che abbiamo fatto di poter vedere assieme questo documentario docu-film e discuterne assieme
Sapendo che è un film che è stato riconosciuto come valenza trattamentale di intervento di discussione culturale e politica anche dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria vedrete nel film c'è un pezzo significativo del dottor Santi Consolo che il capo del DAP e questo film è stato presentato al Festival del cinema di Venezia e alla festa del cinema di alla festa del cinema di Roma proprio anche con nella volontà espressa del ministro Orlando e del dipartimento di valorizzare uno strumento che possa diventare discussione
Su questa cosa un po'tabù che l'ergastolo che è l'ergastolo ostativo che il carcere duro nel nostro Paese che la dinamica dell'esecuzione penale
Dove lo Stato rappresenta la sua faccia più rigida più rigorosa anche più dura
All'interno di un complesso di esecuzione penale che vede al momento
Un dato di risalita nella presenza dei detenuti nel nostro Paese cinquantasette mila oltre cinquantasette mila di nuovo i detenuti ma parliamo di un fenomeno di una situazione rispetto
A l'ergastolo per esempio di mille settecento casi quindi un dato diciamo molto marginale ma che nell'opinione pubblica nella pancia del Paese rappresenta anche una una parte molto significativa no quando si va a dire rispetto a certi reati rispetto a certe attività criminali c'è la faccia repressiva ve del paese che interviene anche con una condanna una condanna all'ergastolo poi mi termina qui c'è un po'la
Diffusa convinzione anche insomma dei nostri parenti più vicini negli amici nelle discussione del Bara che per esempio del gas non lo faccia nessuno che in Italia ci sia l'abolizione dell'ergastolo ma poi di fatto nessuno
Rimanga in carcere per un'intera vita invece dei mille settecentosette condannati all'ergastolo
Tre quarti sono persone che hanno un ergastolo ostativo e quindi sapete bene fine pena mai nove mila novecentonovantanove
Allora già discutere già dire questo vuol dire creare un elemento di riflessione e di
Conoscenza
All'università ieri abbia fatto la presentazione in Comune Torino al carcere di Torino Lorusso e Cotugno le vallette all'università all'università una ragazza ci ha detto
Io ho capito qualcosa in più
Comincia a riflettere comincia a capire pur essendo studentessa di giurisprudenza pur essendo una che studia il diritto penale processuale penale però capisco qual è una realtà umana che non conoscevo
Questo è uno degli elementi di discussione lo faremo con Sergio D'Elia che segretario di Nessuno tocchi Caino che l'associazione internazionale che si occupa della contro che lotta contro la pena di morte
E che da alcuni anni ha aggiunto anche conto
La pena fino alla morte quindi conto l'ergastolo con Sergio Segio che del direttivo di Nessuno tocchi Caino e con Elisabetta Zamparutti che storica militante del Partito radicale e
Di Nessuno tocchi Caino ma che da un anno rappresenta l'Italia nel comitato europeo del Consiglio d'Europa quindi dei quarantasette Paesi che fanno parte del Consiglio d'Europa nel comitato conto la tortura quindi una
Rappresentante istituzionale di altissimo livello che tra l'altro
E qui il lo dico e chiudo e la vera speranza che abbiamo su questi temi perché poi in Italia discutiamo abbiamo magari una riflessione una sentenza la Corte costituzionale
Un ministro che si spinge in avanti un altro che torna indietro temiamo che su questi temi solo dalle istanze Esterne dalle stanze europee
Dal distanze dell'onore dei di convenzioni che abbiamo firmato a livello internazionale potrebbe forse arrivare all'Italia uno stimolo come abbiamo avuto nel due mila nove con la sentenza Sulejmanovic due mila tredici con la contenti con la sentenza Torreggiani
Riaprire una discussione lo fate lunghissima quindi ditemi voi
Vediamo il film il film e di Ambrogio Crespi è un film che è stato realizzato nel carcere di Opera nel dicembre del due mila quindici
Ai margini del congresso di Nessuno tocchi Caino che ha fatto il proprio congresso dentro il carcere di Opera
A quel congresso la partecipato molti invitati molti esperti Ambrogio Crespi Nessuno tocchi Caino hanno usato quell'occasione per produrre questo questo film dura settanta minuti racconta storie molto vere
Come le vostre
Molto pesanti come le vostre molto produttive di riflessione e che sicuramente saranno l'elemento di dialogo e di confronto che vogliamo
Innescare subito dopo grazie di aver partecipato di aver raccolto l'invito cominciamo con il film
Le ragazze
Allora
Ora
Proprio torce
Forse partiamo da lei che impressione le ha fatto poi già cominciate a fare mente locale perché qualcuno di voi sicuramente vorrà parlare non abbiamo molto tempo a disposizione però è importante anche che voi prendiate la parola tanto direttrici
Allora il firme molto
Molto forte è chiaramente per chi lavora
In carcere molto bella
L'ho trovato sincero
Questo una delle cose credo
Di cui chi lavora e chi vive in carcere ha più bisogno
Dopodiché quello che mi viene da dire che io faccio questo lavoro perché
Cioè che la speranza altrimenti non non lo farei
Il tema
Il film è un tema che insomma ci ci lascia tutti molto in difficoltà
E quindi ringrazia che
Che si affronti anche in questo modo e Cecco Anna avere con questa sincerità e con delle testimonianze che sono stati
Appunto libere e
Sicuramente sono ispettivi cioè permea uno spazi che sono contenta che avesse e come ho detto all'inizio pensiamo che ci passerà anche ci possa aiutare insomma
E ringrazio
Grazie a lei direttrice
Come ha detto Bruno all'inizio di questo nostro incontro il film oggi
Coro di opera
Sono tocchi Caino
è stato il congresso a cui ha partecipato all'ultimo congresso a cui ha potuto partecipare
Marco Pannella
Marco credo che abbia non ha potuto vedere il prodotto finito di questo ripiano stante che il film è stato girato nel dicembre del due mila e quindici come sapete Marco ci ha lasciato nel maggio del due mila e sedici
Non ha potuto vedere questo film
Questa opera d'arte di Ambrogio Crespi
C'è una persona Ambrogio che questo film e non voleva fare aveva molti dubbi insomma aveva ancora le convinzioni di di molti di coloro che non conoscono il carcere ma soprattutto non conoscono le vite
In cascina il vissuto delle delle persone
Ed erano i dubbi proprio di un'opinione pubblica che dissi informata pensa che il carcere debba essere in carcere chiuso carcere senza speranza
In cui si paga e non si cerca mai di capire se nel momento in cui si paga c'è la possibilità anche di
Donare in maniera diversa di risarcire in maniera diversa il danno che si e che quindi la possibilità di un riscatto questo film ha cambiato anche il regista
Dopo che ha conosciuto le storie
Dei detenuti protagonisti
Degli agenti che hanno pure loro ha avuto un ruolo in questo film direttore del comandante il capo d'amministrazione penitenziaria lui a mutato anche il proprio punto di vista sul carcere sulla realtà soprattutto del dell'ergastolo
Marco sarebbe stato molto felice di vedere questo film ma io credo che in qualche modo lo abbia insistito ispirato perché già il titolo del film spesse contrasti era una
Un punto fisso suo la speranza che quando non l'Asia allora la si incarna diventiamo noi stessi speranza
Quando tutto sembra avvolto nel buio nella disperazione eccetera
Io credo che la felicità di Marco nell'incontrare i detenuti e voi sapete quanto Marco viabilità
Amato
Quanto vi abbia tenuto consente
E la sua gioiello di vedere persone che
Appunto nutrivano speranza
No avevano fiducia
Che
Attraverso anche la pena
Potesse risorgere rinascere una persona diversa le delusioni di Marco sono state quelle di sapere magari che in un carcere
Un ragazzo appena entrato
Colto dal panico dall'angoscia dalla disperazione
Decideva di farla finita
Era la vera sconfitta di Mark
Quando uno decideva di in qualche modo di evadere dal carcere in questa maniera
Violenta no di togliersi la vita
Lui si chiedeva allora allora non hanno fiducia
Non solo in se stessi non hanno fiducia in me
Pensano che io non stia con loro che non li stia accanto questo film è un omaggio alla speranza che Marcos sempre
Nutrito
E che lui voleva abitasse in ognuno in ognuno di noi
Io non so se Marco è mai venuto qui fare visita in questo carcere
Però io credo che molti di voi lo abbiano anche in incontrato in giro per le carceri dove lui ecco riconosceva essere la sua casa
Marco è sempre stato dalla parte degli ultimi nel mondo e non solo nelle carceri ma anche nelle altre carceri del mondo
Oppure in Paesi che sono carcere perché sono regimi autoritari totalitari
Riconosceva negli ultimi e con le persone più non solo da aiutare ma anche le persone da cui poteva ricevere
Luigi anche conforto
E un omaggio quindi alla speranza che Marco ha sempre nutrito Alba fiducia
E alla possibilità di di cambiare lui diceva come Gandhi
Se volete che mondo Prandini se la situazione in cui vivete cambi sia un Paese scandisce il carcere cambi non aspettate il cambiamento ma siate voi a iniziare il cambiamento a partire dal cambiamento interiore vostro questo il messaggio
Di questo film il messaggio di tutta la vita
Di Marco io sono curioso ora di sentito alcuni di voi magari qualcuno che ho incontrato Marco una sua carcerazione non c'è nessuno a quelli
Lasciamo perdere ora magari che non avete voglia
Chi c'era
Niente
Mi come ti chiami
Francesco Piccolo
Zero detenuto a Opera
Sono stato in sei anni la luglio appunto come dice lei ogni tre o quattro mesi
Sia l'unica Bernardini oppure alla vostra associazione era sempre presente proprio stava con noi veniva con noi a parlare c'entrava se qualcuno magari era depresso si mette un quarto d'ora parlarne assieme a dire delle frasi che consolava una volta conosciuto pure la mia famiglia avvenuta la è stata una persona secondo me perché io poi sono un assiduo ascoltatori radio carcere insomma
Dispiaciuto per questa cosa anche perché io infine bene ce lo abbreviano lì a dire e sono uno che mi interessa mi interessa ero un giorno il ruscello
Per le persone che appunto queste Grasso consecutivo
Queste
Perché l'ho vissuta dagli a opere ce ne sono forse di più gli ascolani
Ho vissuto come questa gente qua per trent'anni trentadue trentatré io mi ricordo uno uno anzianotto c'ha trentaquattro anni di carcerazione lo zio
Santangelo si chiama dopo trentaquattro anni ha chiesto un permesso per andare a trovare una figlia che stava male l'hanno negata
Cioè da quel momento Messmer scattato questo fattore di un giorno se uscirò sicuramente uscirò fra un una metter qualcosa
Verrò da voi o qualcuno a continuare questa battaglia in favore di di chi rimane in carcere
Forza ma
Qui dottoressa ci sono delle degli ergastolani ostativi
Le vorrei sentire che all'ergastolo sportivo
Via
Giovanni
Quindi io sono cose da ventotto anni che sono in carcere
Se vibrando quindi la detenzione di Porta a una riflessione giustamente per questo diciamo che qua sono qua rigo io e te cosa posso dire
Spero un futuro migliore quest'ultimo che così campioni
Il rito popolare Castro Stati
Ma ai rispettare o con l'articolo ventisette della Costituzione
Che ne parlare nessuno però prende non ha coraggio di riprendere in mano il tutto si è sempre stata in questo calcio noi in questo calcio da due anni e mezzo riconosciuto qualcuno disteso
No no
Non sono stato allievi c'è lo stop a Sulmona però non conosco queste persone
Sanetti anch'io con
Dico questo
Molto spesso i contras spenda forse non lo sa e non lo sapete e tratto da una lettera di San Paolo ai romani quindi parliamo di una cosa millenaria però sempre attuale
L'ho molti spesso dicono
La speranza anche alcuni di questi però hanno cambiato di accertamento la speranza per percorsi no ma la speranza per me cose vive erano c'è la carriera io la vivo non sopravvivono
Come ogni giorno è sempre migliore e domani sarà migliore di oggi
Per un futuro migliore
E diverso
Di quello che è stato questa la mia scala
Grazie
Un altro
Un altro condannato all'ergastolo cioè
Cioè ora mi fate fare cover
Nel film violenti
Devo fare le domande sollecitare
Poi sentiremo gli Sabetta anche Sergio sei giorni Sabetta magari vi dirà cosa noi stiamo facendo parallelamente a questa iniziativa che volto a far conoscere una realtà poi ci sono le leggi che devono cambiare ci sono
Il Parlamento
Non crediamo molto che possano mutare la legge che rende un ergastolo
Senza fine
Contiamo molto sul controllo che sull'Italia possono esercitare gli organismi internazionali ma di questo Elisabetta da parte
Tu eri molto commosso Durante la visione questioni confinarie
Visto che ti asciuga l'aria
Sì io però opere ho conosciuto gran parte di queste persone più che altro nel commosso
La professionalità del comandante
Di Fusco che ha parlato sinceramente con
Con quello spirito con quella forza che trasmette a tutti noi
Perché quando veniamo gestiti da la professionalità ma dentro alla professionalità cioè l'essere un uomo perché si parla di speranza per me la speranza e come
Una bella pianta e bisogna tutti i giorni coltivare
Perché non è solamente una cosa personale è una cosa che vivono innanzitutto i nostri familiari
Che credono in noi
Per loro
Che soffrono più di noi
E a noi a volte ci viene spontaneo nelle nostre notti di chiederci ma chi siamo noi
Per tasso offrire queste persone che crea per il noi e che vivono in uno e nella nostra speranza
La nostra per speranza non per ottenere la libertà e poi pare per continuare a costruire
Il senso della famiglia
Perché in tutto e per tutto costato le istituzioni devono essere come una famiglia che dimostra tutti
Di accudire i propri figli questa è la speranza che chiediamo queste persone soffrono
Danni
Giustamente c'è ognuno la prende a modo suo gli errori sono stati commessi sono stati commessi per errori per circostanze anzitutto per scelta di vita
Però nel momento delle riflessioni uno deve capire è stata una scelta giusto o sbagliata certamente sbagliata perché un solo giorno di carcere qualsiasi circostanza quasi ai giudici giustificazione che possa essere stata all'inizio dell'errore commesso non può giustificare quello che noi crediamo grazie alle persone che ci hanno e che ci vogliono bene
Santi Consolo ha detto una cosa
Il Parlamento non ha avuto la Corte costituzionale hanno avuto il coraggio la Corte europea non ha avuto il coraggio
Io credo che si sono ricoperti non di coraggio ma di ipocrisia perché se toccasse ai propri familiare alle proprie persone o a quelle persone amiche allora avrebbero più di un coraggio per giustificare quello che ho l'obbrobrio dell'umanità l'ergastolo fine pena mai
Che nega
Ogni diritto
E l'Italia che è stata la culla del diritto oggi è l'ultimo Paese di questa cosa noi ringraziamo tutte le persone che si dedicano tutti i giorni per per alimentare questa speranza questa pianta
Che consente un domani una civiltà migliore perché l'esempio
Che bisogna fare tendere la mano a chi ha più bisogno
Ormai faceva San Paolo io mi chiamo Paolo Martino vendere sono queste le cose che a me mi buttò cono dentro e più che altro
Cerco di in qualche modo di capire che errori commessi e cercare di aiutare gli altri
Perché questa è la mia speranza
Il mondo migliore per me per i miei figli
Questo parte
Viene viene
Allora facciamo voce della rete educativa
Venga una rigore
Allora in galera
Francesca lesionare idea novazione Sala responsabile nell'aria ed preghiera
Forte Forte questa firma i loro volti sono i volti di tante persone
Milano con ogni tutti i giorni
è un'emozione un'emozione grande io ne troviamo tutti i giorni a dare
E nelle speranze e difficile difficile io
Faccio fatica a quando quando so che una persona un fine pena mai io partecipato
Tempo anche a presentazioni giudichiamo Altobello rappresentanza organizzato sempre Bruno
Un libro scritto a quattro mani da Carmelo Musumeci che parla di un fine per firma la pena di morte viva io quando
Incontro quelli di loro ma anche persone che non hanno l'ergastolo nella sono stati Roma vedo fine pena veramente lungo i due mila cento due mila sessanta
A me manca l'aria perché io ammiro la speranza che c'è il loro io li vedo vivere tutti tutti i giorni
Diamo
Non so spero che quello che ci manca solo un po'di gli strumenti la volontà da parte nostra e grande modifica del dell'opportunità
Allora
Sono sono molto emozionata il salto forte poi le loro storie però ripeto quelle sono le storie di tanti di tanti di loro
A me
Manca l'aria io so che cioè io passo qui gran parte del delle mie giornate però poi li la sera torno a casa ci penso al fatto che ci sono le loro famiglie fuori
E che lo li vedo tutti i giorni comunque che vengono vengono lì da noi
E vanno a scuola fanno delle attività e c'è sempre questa questa luce che li che li tiene vivi e gli ho augurato tutti di non perderla mai questa questa speranza per i penso e spero che con persone come come voi si possano
Possa cambiare qualche cosa
No grazie
Elisabetta
C'è la speranza che uno deve coltivare
Deve incarnare quando tutto sembra che invece vada male
Lui ha Paolo accolto proprio il senso di spesso e con trasparenza
Perché sì se non c'è la speranza se qualcuno non ci dà la speranza cosa bisogna fare
Lui tre con parole sue ha detto che quello ma quello che Marco dice dovette essere speranza per le persone che mi vogliono bene per le persone a cui volete bene
E dovuto questo riconoscenza nei confronti delle persone che mi vogliono bene e che vi aspettano
Guai a tradire questa fiducia che gli altri hanno impone
E poi anche Marco tradì resterà anche la fiducia che Marco aveva
Riponeva in voi
E quindi siate speranza contro ogni speranza diceva Marco
Ed è la chiave anche del cambiamento del delle situazioni che però bisogna aiutare assecondare come noi stiamo facendo come partito radicale anche nelle sedi internazionali nutrendo quella fiducia che magari
Epoca nei confronti del Parlamento italiano ma ci sono dei giudici che sono sopra al Parlamento
Italiano sono i responsabili degli organismi internazionali di controllo
Sui comportamenti dello Stato italiano
In materia proprio di privazione della libertà e quindi a tutela di di diritti umani fondamentali che sono universali non sono soltanto del nostro Paese Elisabetta che nel Comitato europeo per la prevenzione della tortura sta seguendo ma anche a livello o non soltanto al Consiglio d'Europa
Questo percorso che potrebbe
Speriamo presto mutare dall'alto insomma delle altre giurisdizioni anche la nostra e realtà italiano
In mio volevo innanzitutto ringraziare la direttrice e e e anche tutti voi che avete deciso di partecipare ma anche gli agenti penitenziari
La direttrice ha usato un aggettivo per definire questo docu-film sincero
Che non ha usato nessuno finora è la prima volta che una persona definisce questo nostro lavoro sincero e e la ringrazio
Pertini
è un complemento importante e aggiungo che tutto quello che avete visto è stato anche assolutamente spontaneo nel senso che e per come Pato per come hanno parlato soprattutto i detenuti ma anche le gli agenti il personale dell'amministrazione penitenziaria sembrano preparati perché ogni parola ha un valore un peso una forza a enorme sembra che sia stato costruito invece è stato tutto assolutamente spontaneo gli stessi detenuti
Gli avevamo fermati così casualmente prima di iniziare il congresso
Chi davamo chi voleva partecipare non sapevano neanche bene a che cosa neanche noi sapevamo che cosa sarebbe uscito da questo dialogo che abbiamo avuto con l'intera
Comunità penitenziaria
Nooyi li abbiamo parlato oggi come sempre succede di di speranza io voglio dire innanzitutto una cosa
Che esistenti anche in termini giuridici il diritto alla speranza
E qualche cosa che e giuridicamente esiste nel senso che la corte soprattutto a livello di Consiglio d'Europa la Corte europea per i diritti dell'uomo
A
Affermato che una pena che non preveda una possibilità di revisione quindi la possibilità che siano concessi benefici fino ad arrivare
Alla liberazione condizionale è una pena inumana
Inumana
E che il diritto alla speranza un diritto che spetta a tutte le persone detenute che non ci devono essere categorie di detenuti
Esclusi dà questo diritto quindi non esiste il mafioso il terrorista
Che per il tipo di reato che ha commesso lui non ha il diritto alla speranza e il diritto alla speranza è la possibilità dopo un periodo di tempo
Di potere per chiunque
Accedere richiedere benefici e misure alternative al carcere a cui può accedere attraverso un percorso trattamentale che deve essere chiaro fin dall'inizio
Cioè fin dall'inizio lo deve sapere di poter contare su un
Percorso trattamentale
Sapere che quelle sono come dire il il percorso che deve intraprendere dopodiché in base a quelli che saranno i risultati ha diritto a che la sua posizione venga riconsiderata
Sulla base di di questo
Come Nessuno tocchi Caino lo ha detto Sergio e noi noi confidiamo comunque nel nel diritto ma il diritto con la di maiuscola nella giustizia con la G maiuscola
E non pensiamo che questo sbarramento automatico e cieco che esiste nel nostro ordinamento perché in Italia perché è condannato all'ergastolo ostativo
Non è non c'è il diritto alla speranza bisogna
Farlo esistere nel nostro Paese
Non pensiamo che il parlamento ci possa riuscire anche attraverso la riforma dell'ordinamento penitenziario di cui dovrebbe essere prossima l'adozione dei decreti attuativi voi sapete
Rita Bernardini e di nuovo in sciopero della fame per sostenere la veloce adozione di questi decreti prima che vada a scadenza la la legislatura OPC o ci si avvicini troppo al voto per cui c'è il rischio che poi tutto venga anche politicizzato Righetti
I non si arrivi sia compiere questo ultimo passo che manca
E nella riforma dell'ordinamento penitenziario dove pure è prevista una un superamento dei blocchi automatici alla concessione di benefici questo comunque non avverrà
Per i reati più gravi appunto quelli che poi ti riguardano di DTT mafia prevalentemente
Prevalentemente per per questo tipo di
Di reato quindi come come lo superiamo questo sbarramento automatico che confligge no con i principi della nostra Costituzione con i principi anche della Convenzione europea per i diritti dell'uomo
Noi riteniamo che e comunque le corti supreme la corte costituzionale in Italia e di nuovo la Corte europea per i diritti dell'uomo
Possano e debbano arrivare ad aiutare il nostro Paese a modificare questa norma
E tra l'altro per la prima volta io non so se già lo sapete se siete poi ascoltatori di radio radicale sicuramente lo sapete e
La Corte europea si è pronunciata
Sul diritto alla speranza però sempre su casi che non riguardavano l'Italia cioè erano ricorsi che provenivano da altri Paesi
Non si è mai pronunciata su o Castro ostativo sono stati presentati molti ricorsi
Ma a finora non sono mai stati dichiarati neanche ammissibili cioè non si passava neanche all'esame del caso
Per la prima volta però quest'anno è stato ammesso un ricorso nel caso Violante
Ora che è stato predisposto da uno studio legale del professor Onida
E che quindi la corte europea prenderà per la prima volta in esame quindi questo è un fatto è un fatto importante e speriamo
Speriamo che abbia ha l'esito che che tutti noi
Ci auguriamo abbia dovesse anche andare male a noi comunque questa via continuiamo a percorrerla perché riteniamo che quello che in Italia non non vogliamo vedere di cui non vogliamo discutere Castro ostativo quarantuno bis isolamento diurno comunque gli organismi sovranazionali lo vedo che lo capisco no
Non tanto l'ergastolo ostativo che ancora per esempio un Comitato europeo per la prevenzione della tortura non ancora non se ne è occupato però si è occupato di quarantuno bis di isolamento diurno
E anche l'ultimo rapporto che adottato sull'Italia le critiche su questi regimi sono state molto molto
Pesanti ma un'altra via che stiamo percorrendo e quella di portare il Comitato diritti umani delle Nazioni Unite e il Comitato contro la tortura delle Nazioni Unite
A a prendere posizione
Sulla questione dell'ergastolo ostativo per valutarne l'incompatibilità con il Patto internazionale sui diritti civili e politici e con la convenzione contro la tortura
Allora abbiamo organizzato noi a partire da questo docu-film
Abbiamo creato li abbiamo chiamati dei laboratori
E nelle sezioni di alta sicurezza di opera ovviamente
Di Secondigliano di Parma di Voghera e di Rebibbia dove ci rechiamo ogni mese
E con i detenuti appunto delle alte sicurezze continuiamo a parlare a discutere ad approfondire a capire che cosa possiamo fare per superare l'ergastolo ostativo
E attraverso appunto questo scambio anche di idee
Abbiamo avviato un ricorso di massa abbiamo raccolto circa duecento casi
Che presenteremo a questi due organismi delle Nazioni Unite il Comitato per i diritti umani e il Comitato contro la tortura per farvi capire intanto la dimensione di questo problema in Italia che enorme perché sono mille settecento le persone condannate all'ergastolo due terzi delle quali all'ergastolo sportivo quindi è è un numero molto elevato e perché spiegargli la natura di questo nuovo regime detentivo perché se si pronunciano Controller Castro ostativo
Questi due organismi delle Nazioni Unite ovviamente anche il lavoro della corte europea per i diritti umani e della Corte costituzionale è agevolato perché e tengono conto di il pronunciamento di questi autorevoli organismi quindi stiamo stiamo lavorando in questo senso per anche per aiutare il nostro Stato
Perché
Bisogna anche sempre pensare
Di aiutare anche lì le istituzioni équipe più no picchi sulla propria pelle vive questo problema può può farlo io questo docu-film l'ho visto moltissime volte ma oggi in particolare in mia
Mi ha colpita cioè non ho riflettuto su quello che ha detto Antonio Trigilia il più anziano di tutti no
Quando lui dice io ho capito il danno che stavo arrecando agli altri quando mio figlio è morto nell'incidente stradale
Nell'incidente stradale no ha un figlio noi peraltro partendo da il dialogo che abbiamo avuto con questi detenuti e ha poi abbiamo fatto tutta una serie di iniziative che hanno coinvolto anche le loro famiglie noi quest'estate siamo stati quindici giorni in Sicilia l'abbiamo girata tutta tutte le carceri siciliane a parte una quella di Favignana e in questa carovana l'abbiamo chiamata la carovana per la giustizia abbiamo incontrato praticamente tutti i familiari di queste di queste persone
Quasi tutti anche i parenti di Antonio stringila suo figlio peraltro che adesso è a Secondigliano fa parte di uno di questi laboratori
Che abbiamo avviato e proprio quando arrivavamo a lui è di Noto c'era una rotonda e c'era una lapide con la faccia di un ragazzo
E mi aveva colpito entrare in paese vedere su questo muro questa e poi la moglie la mamma ha detto mio figlio la lapide all'inizio del paese l'hai vista sì sì ecco lì è morto di c'è stato l'incidente
E Antonia Trigilia dice ecco lì ho capito che quella giustizia che foglio per me
No là dentro la devo anche nei confronti degli altri accumulino arrecato un danno questo discorso vale anche per lo Stato non la giustizia che vuole per sé no poi la deve anche
Costruire per gli altri quindi
E sempre restando in Sicilia Leonardo Sciascia diceva che la mafia non la si combatte con la terribile ITA della pena ma con il diritto
Quindi è in questo senso che noi stiamo cercando di operare di così pensiamo così agiamo
E in questo senso appunto quello che stiamo facendo poi un'altra cosa che volevo dire a sì
C'è una domanda che Sergio D'Elia affatto i detenuti e che però non è stata
Non sono state montate così si dice tecnicamente le risposte
Ed è quella che che cosa diresti se tu oggi tornasse nel tuo Paese annoto Angela
E nella piazza trovassi tutto il tuo Paese tu torni dopo venticinque anni dopo trentaquattro anni che cosa dici e lì e questa è stata una domanda molto difficile a cui hanno dato varie varie risposte
E però poi noi questo docu-film lo abbiamo anche presentato nei paesi di origine di queste di queste persone
Con un esito anche positivo nel senso che è stato sempre accolto positivamente e in quelle occasioni loro non potendo partecipare personalmente
Comunque hanno mandato dei dei messaggi molto molto belli molto importanti io credo vista anche la presenza numerosa di educatori per noi è importante che ci siate anche voi io
Penso che magari far vedere anche le presentazioni che abbiamo organizzato nei Paesi di origine a cui poi ha sempre fatto seguito un dibattito in cui sono intervenuti di parimenti
I sindaci dei paesi di provenienza
Straordinario il sindaco di Palma di Montechiaro che il paese di origine di Gaetano Pozzan caro
Ecco io credo che
Magari far vedere anche quei dibattiti e poi discuterne può può essere di grande di grande aiuto e poi siete d'accordo
Si può proseguire anche in questi termini e adesso do la parola a Sergio Sergio
Grazie Sabetta
In questo momento nel mondo
Ci sono oltre Miller se sedici mila persone
Nei cosiddetti bracci della morte
Sono persone che giorno dopo giorno aspettano che la condanna venga eseguita e spesso questa attesa durano anni talvolta dura decenni
Questa la statistica ufficiale sulla pena di morte che non può non tiene conto di quella che l'avete letto l'ha definita papa Francesco come pena di morte nascosta che quella dell'ergastolo
I numeri sono più alte sono terribili
Pensate negli Stati Uniti d'America sono centosessanta mila i condannati all'ergastolo cinquanta mila di loro cioè poco meno di un terzo non hanno diritto alla condizionale
Nell'Europa nei quarantatré Paesi del Consiglio d'Europa sono ventisette mila gli ergastolani
In Italia lo dessero Elisabetta sono mille settecentosette le persone condannate all'ergastolo circa i tre quarti sono condannati all'ergastolo stretti cioè sono persone che giorno per giorno
Si avvicinano alla morte senza poter aspettare la libertà perché io qua in carcere
Tranne che per loro ogni giorno che passa un giorno in più verso la libertà per il condannato all'ergastolo ostativo no questa è una condizione terribile se solo proviamo
A conoscerla immedesimarsi che bisognerebbe rendere più
Corriere conosciuta
Il grande valore di questo film
Nel film Santi Consolo ci dice appunto che cos'è e quali sono gli effetti dell'ergastolo ostativo lui dice
Uccide la speranza mortifica la dignità dell'uomo blocca cambiamento
E qui invece bisogna dire dirlo ad alta voce che questo Finci dimostra queste testimonianze sincere diceva
La direttrice ci dimostrano come invece il cambiamento sì sì ne sa se se ne determinano alcune condizioni e possibile anche nelle condizioni peggiori nelle condizioni in apparenza disperate di chi viveva una situazione di condanna di quel genere quindi il cambiamento del potente zio raccontava
Sergio D'Elia di come addirittura il regista di questo docu-film
Come dire sia stato immediatamente cambiato semplicemente dal cominciare a realizzare quest'opera quindi che cos'è che determina tutto ciò e la conoscenza
Quando il pregiudizio viene incrinato dalla conoscenza si fa giudizio diventa giudizio maturato dalla obiettiva conoscenza delle cose
E questo ci dice insomma non solo dalla forza potente chiunque guarda e a ho avuto occasione di vedere questo docu-film è uscito dai in certa misura a volte in larga misura modificato nell'opinione che aveva prima magari non conoscendo per per diretta esperienza dopo però situazione avute in precedenza il mondo del calcio del mondo non solo quindi il mondo dell'ergastolo questa terribile
Ridotta se vogliamo nei numeri in percentuale rispetto ai cinquantasette mila detenuti ma terribilmente simbolica ed evocativa la condizione dell'ergastolo ma c'è un ragionamento
è una conoscenza più nulla del carcere delle sue problematiche delle sue fatiche
In tutte le testimonianze traspare la sofferenza
Sofferenza forse questo è qualcosa di più della della sincerità dietro più una verità cioè ci mette in evidenza quali sono le cose importanti le radici delle cose e della ditta
E con la conoscenza e dunque la base io credo che questo ci dica
Questo lavoro prezioso che stiamo facendo girare il più possibile che già ha già girato molto e deve girare ancora di più ma capire se e quanto è complicato e difficile realizzare un'opera di questo genere
La conoscenza del carcere del problema della dell'ergastolo sportivo dal quarantuno bis ancora di più perché davvero nessuno nella società esterna sa esattamente di cosa stiamo parlando
Sa cosa sia l'ergastolo ostativo da cosa è provocato e cosa produce e quindi lì c'è davvero un buco nero d'informazione che richiama un po'la responsabilità anche dei media che troppo spesso viene a me omessa da questo punto di vista perché non c'è davvero un'attenzione al pianeta del carcere in tutte le sue componenti in tutte le sue problematiche adeguata da parte dei grandi media del sistema dell'informazione
Ma c'è anche una comunicazione un'informazione
Che possiamo fare in modo quotidiano tutti assieme ognuno per la sua parte che quello di produrre e di raccontare
Io credo che questa sia una responsabilità che avete anche voi che abbiamo ciascuno di noi raccontare cos'è il carcere a raccontare quali sono i problemi a raccontare anche il cambiamento
Io credo che la testimonianza di Paolo
Quante sono intervenuti questa mattina si raccontino proprio anche di come se è una modifica del di prospettiva nel guardare nel nel le cose di chi vive in carcere c'è un'assunzione di responsabilità rispetto ai danni che si sono provocati
Ecco io credo il mio invito è questo per concludere dobbiamo tutti ciascuno di di noi tutti voi assumere di più la responsabilità anche di raccontare di portare per quanto possibile con i propri strumenti all'esterno una conoscenza davvero di che cos'è il carcere di quali sono le problematiche di quali sono le sofferenze di quali sono i cambiamenti perché c'è troppo spesso nessuno tocchi Caino incerto ma Caino bisogna anche avere il coraggio di ascoltarlo
Bisogna avere il coraggio e la responsabilità democratica e civile di lasciarlo parlare troppo spesso c'è un appena no scritta da nessuna parte che però nella società esterna talvolta viene applicata in modo che implacabile che quella dell'ergastolo della parola
Non si vuole che chi ha avuto gravi responsabilità gravi colpe abbia più diritto anche di parola seppure magari dopo aver scontato la pena ecco io credo che invece e davvero bisogna raccontare
Raccontarsi portare all'esterno comunicare convinsero la Società partire dei troppi ambiti magari familiare poi più in là scrivere al giornale perché davvero insomma questo cessi di essere un pianeta sconosciuto
E l'opinione pubblica le persone cessino di avere su di esso solo pregiudizi Mario Scano in qualche modo ad averne una visione una visione più obiettiva perché appunto
La conoscenza e la premessa del cambiamento dobbiamo aiutare tutti questo cambiamento essere speranza vuol dire anche questo prendere nelle proprie mani anche il proprio destino la propria libertà
Esserlo Damiano
Beh intanto chiedo al consigliere comunale beh Passerino di avvicinarsi perché significativo che Luisa qui oggi e quindi occorre sentire la sua parola perché credo che sia un elemento fa interessanti io poi dico qualcosa di conclusione dopo
Grazie per io sono un esterno a tutti gli affetti
Sono venuto alcuni anni fa qui quando c'era stato Mauro Corona
Ad assistere alla sua presentazione mi era sembrato una partecipazione degli ospiti molto molto attente viva ma riguardo a questo docu-film di oggi mi ha mi ha colpito mi ha sconvolto ma mi ha sconvolto per la responsabilità che ognuno di noi ha rispetto delle azioni concrete da compiere
La speranza la si costruisce non la si trova e e ognuno deve fare la sua parte chi all'interno chi all'esterno all'interno le guardie penitenziarie ed era molto
Molto toccante ma toccante nel senso che ti tocca il cervello non il cuore in questo caso quello che è stato è stato detto
Dai dalle varie dei vari interventi che ci sono stati ma dall'esterno
C'è un ruolo altrettanto importante e qui non non non lo dico come come consigliere comunale ma lo dico come genitore come facente parte di un'associazione che si occupa di cultura
Egli e mi veniva in mente tra le cose che ho scritto prendendo spunto perché ha fortuna c'era un po'di luce mi permetterà di scrivere mentre c'era la la proiezione
Mi farebbe piacere che lo vedessero degli studenti come dire diceva che ma non gli studenti insieme agli studenti che vogliono vederlo cioè la senza una una libera scelta
Perché chi lo vuole chi lo vuole vedere los cerchi la volontà di vedere questo e io ritengo che che sia un'ottima occasione dieci punto
Costruttivo ma soprattutto che permetta ai ragazzi di crescere e di discutere dopo perché alla la parte fondamentale dopo ma dopo con chi
Con chi cioè nel senso
Con i rappresentanti di Nessuno tocchi Caino
Con qualcuno di quelli che ha è costretto in questa situazione
Beh io questo non lo saprei dire però io penso che la cosa importante sia creare le occasioni per e quindi inviterei che questo questo docu-film
A stesse l'o se lo se lo faccia un po'proprio anche
L'altro giorno sono venuto qui nel teatro insieme con un geometra
Grazie a alla direttrice per cercare di far sì che questa struttura diventi aperta e agibile a un pubblico anche Esterno per fare delle cose insieme
Questo geometra quando siamo usciti
Mi ha detto massaie che ho avuto la sensazione stranissima quando siamo entrati e mi è stata chiusa una porta alle mie spalle
Non era un film
Mi sciolgo
Impersonato ne nei soggetti che ci stanno all'interno
E oggi sentire questa cosa di del fatto che manca la speranza
E quindi che è una conseguenza quando chiudi una porta e quando c'è stato a me l'unica immagine che mi ha lasciato un po'un po'sconvolta quando c'è stato questo paesaggio con il il fiume un paesaggio bellissimo
Però
Non avere la possibilità di pensare che che io posso di nuovo percorre quel sentiero e vedere quelle cose
Beh io penso che sia veramente l'opposto dalla speranza del negare una possibilità e quindi io mi auguro veramente che quell'immagine
Non sia solo una fotografia ma sia veramente la possibilità che ognuno ha disperare di poter percorrere quel sentiero
Ma dico accordarlo anche tenendo per mano quella che la propria famiglia che è quella la cosa sulla quale io non avevo pensato
E quando mi è stato detto e qui concludo
Che se se non non erro che ognuno di voi o di quelli che sono i sottoposti a un regime particolare a due incontri al mese due telefonate al mese
Giusto quello che
Quattro
Quattro incontri due telefonate de
Perché tutti i giorni può usare il telefonino può fare quello che vuole può incontrare può rifiutare una telefonata
Va be'penso che veramente qualità all'e sterno debbano cominciare a guardarsi intorno e dire chi è che sta sbagliando quelli che sono dentro
O noi che siamo fuori grazie
Caro tossiche campione a a aggiungere appeso a a una pesantezza che già oggettiva ma essendo questi ospiti
Della case quello è di Asti quasi tutti fuori regione quei colloqui quattro al mese sono totalmente teorici perché arrivare ad Asti dal sud Italia
Qua gli otto e complicato e questo è il dato vero che sta vivendo che ha vissuto in questi anni la Casere Cusani di Asti perché due anni fa con la decisione chi ha anche le sue logiche le sue motivazioni è stata trasformata da casa circondariale quindi una carcere diciamo comune
La casa di reclusione ad alta sicurezza e come diceva qualcuno che è intervenuto molte persone da un giorno all'altro se visto sballato Lare
Non dico del sud Italia ma almeno dal centro Italia Sulmona è stato citato ad Asti con una ricaduta immediata evidente i colloqui e i contatti le visite anche proprio soltanto uno capire dove si era finiti in una struttura che doveva capire che cosa doveva fare perché il cambiamento è stato per gli ospiti ma è stato anche per gli operatori per gli agenti per la direzione per gli educatori
A arriviamo razzisti
Sì questo questo lo so la fatica e l'ho detto sì
Sì sì per evitare gli ascoltatori della radio che stanno risentendo ripeto ma anche perché il problema che viene ricordato e proprio anche l'accoglienza oggettiva dei parenti all'esterno io sono stato martedì quando conosciuto direttamente il Consigliere devo ad Asti pensato incontrare il sindaco il nuovo sindaco è il nuovo assessore ai servizi sociali il sindaco l'asilo e l'assessore cotto
Che conosco per la sua lunga esperienza politica anche in regione che è una delle cose composto al sindaco e all'assessore proprio la questione
Dell'accoglienza dei parenti all'esterno facendo il riferimento esplicito lo dicevo anche stamattina entrando agli ospiti che ho accompagnato del bagno e di un'accoglienza
Minima è un problema è un problema di Investimenti di risorse è un problema su cui peraltro da tre anni stiamo battagliando anche scrivendo e anche chiedendo alle varie amministrazioni in campo l'amministrazione penitenziaria l'amministrazione comunale l'amministrazione regionale di trovare una soluzione
Voglio chiudere con una riflessione
Ieri abbia fatto varie presentazioni una anche all'università centocinquanta studenti di giurisprudenza del che seguono il corso del polso Claudio Sardo Totti che hanno partecipato in modo molto vivace anche al dibattito e al confronto
Vi ha fatto anche una presentazione in comune e una presentazione come questa incarcerato Nino
Nella presentazione comune Sergio Segio ha dato dei dati che qui oggi non ha ripetuto ma che sono particolarmente significativo perché anche chi come me essersene occupato da da tre anni in modo assiduo di carcere alcune cose qui sfuggono sfuggono alla comprensione
Quindi detta tutta lo dico anche da ex parlamentare sfuggono anche la compreso di chi decide e fa le leggi
Sergio Segio ci ricordava come all'inizio degli anni ottanta in Italia i condannati all'ergastolo lo dicevo prima direttrice erano trecentocinquanta
Trecentodiciannove nemico centotrentuno questa è colpa tua perché te l'ho chiesto per iscritto non me li hai mandati precedente otto
Nel mille novecentonovanta quindi hanno relativamente pochi rispetto ai mille settecento che abbiamo adesso e l'ottantuno e a dopo il Periodo dalla grande guerra che era stata anche il terrorismo Lella degli attentati per il il i processi che erano stati fatti quindi abbiamo una situazione che è davvero una situazione da un certo punto di vista anche fuori controllo mille settecentosette tre quarti
Gastone anni ostativi vuol dire che siamo oltre ai mille duecento
Cittadini italiani che stanno temendo una pena
Fine pena mai di cui il capo del dipartimento l'ex presidente della Corte costituzionale piemontese Giovanni Maria Flick ci dice guardate io c'ho pensato e ripensato questa cosa qua non è compatibile con l'articolo ventisette della Costituzione
Abbiamo la rappresentante del Comitato europeo di prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa che ci dice dobbiamo sperare nelle istanze internazionali perché su questi temi a livello italiano
Non riusciamo a incidere per un cambiamento significativo della norma o dei giudizi sulla norma
Quindi c'è molto da fare lo diceva il consigliere lo dicevano gli amici di Nessuno tocchi Caino
Non rilevo uno rivela un segreto nel senso che noi quattro siamo anche tutti iscritti al partito radicale io lo dico da garante perché l'ho sempre detto anche il momento in cui ha accettato di fare il garante io mi sono commosso varie volte più primi come facilmente però il giorno del funerale di Pannella qui l'ho già raccontato quando arrivo nella Salone d'onore Sala della Lupa dove o della regina era a Montecitorio dove era allestito il feretro di Pannella
Per un caso per un caso del tutto fortuito gli uscenti della Camera avevano allestito i fiori e le colonne che erano arrivate in modo tale che sotto il feretro all'inizio proprio della della sala c'era c'erano i fiori che arrivavano dal carcere di Asti perché forse la più piccolino perché alterano grandissime corone Presidente dalla Repubblica Parlamento e quello era più diciamo adeguato per lo spazio di stare alla testa della della bara
Trovare lì il segno di una attenzione di un affetto di un amore che arrivava con la difficoltà di far partire di qua la raccolta dei soldi la trovare la ditta fare arrivare che che sappiamo essere concreto erano però arrivati a destinazione
E quindi l'impegno del rinnovo di una di un attenzione di un essere
Per quanto possibile più attento e più efficace ecco questa è la parola giusta più efficace rispetto anche alle istanze concrete che voi ponete all'amministrazione ai garanti
Nel sollecitare una riflessione perché sono proprio convinto che questo strumento come nei casi in generale se si riesce a passare dal fascicolo dall'istanza generale al caso specifico alla valutazione del caso specifico al capire che non ha nessun senso trasferire una persona che scritta magari ad un corso di liceo artistico trasferiti grave ad Asti perché c'è la scuola media superiore Mad geometra e quindi non è proprio la stessa cosa iscriversi al quarto anno di geometra non avendo le basi e e la stessa cosa è successo sul tanti casi dalla vicinanza con i familiari delle poiché è chiaro che entrano in campo dinamiche che ci sono le valutazioni che ci sono sulla sicurezza sulla custodia sul particolare regime detentivo
Che bisogna conoscere
E bisogna anche in qualche modo non contrastare io lo dico sempre lo dico alla Regione Piemonte come l'ho detto anche al Comune occorre farsi che le amministrazioni si parlino
Amministrazione penitenziaria un'amministrazione importante che ha il compito primario dell'esecuzione della pena ma c'era in rapporto e in collaborazione sinergica con la Regione che si occupa della sanità
Con il Comune con la scuola col ministero della dell'istruzione con la Regione nell'ambito formativo devono imparare questi soggetti a parlarsi a confrontarsi
Sì e in alcuni casi anche a non essere d'accordo dirselo perché l'ho sempre pensato che la riforma del due mila otto
Che ha fatto transitare la sanità penitenziaria dalla Ministero di Giustizia al Ministero della Sanità aveva fortissime ragioni qualitative nel migliorare il servizio della sanità in carcere
Siamo ancora in un passaggio lungo che dura dieci anni e siamo ancora nella valutazione di capire se questo stato un passaggio utile è un passaggio produttivo
Queste giornate questo confronto serve anche a noi per andare in qualche modo più forti a esigere
Che le nostre leggi diventino una realtà vera diversa concreta e che non siano appunto poi un nuovo ordinamento solo per scrivere un nuovo ordinamento una nuova norma solo per scrivere la nuova norma è poi la difficoltà di attuazione di applicazione ci riporta a delle vecchie logiche vecchie gestioni e quindi lo dico perché l'ho detto anche in altre occasioni io sono aveva convinto che
Tutti assieme dalle direzioni che hanno tantissime sollecitazioni di intervento agli agenti di polizia penitenziaria i loro sindacati agli educatori
A a a voi a noi detenuti perché poi in qualche modo siamo sulla sulla stessa barca io lo dico sono da questa parte dobbiamo contribuire per dare sostanza a quelle norme in una logica utile perché altrimenti è davvero c'è un altro
Documentario però ha fatto radio radicale con varie interviste i direttori c'era la direttore di direttrice di Canton Mombello di Brescia
Che a un certo punto diceva certo alla sera se mi domando il senso della mia giornata
A volte mi dico ma difficile trova un senso
Nelle tante cose che abbiamo fatto ma dell'utilità e nella finalità diciamo vera di quello che è il mandato che ho io ecco cerchiamo tutti assieme di dare un senso ai nostri giorni perché come ci ricordava Giovanni credo a volte il senso veramente nel vivere questi giorni in modo produttivo
Grazie grazie della città
Grazie alla direttrice a tutti