Stati Uniti d'Europa. Una sfida radicale - Commissione 3 «L'Italia in un'Europa che protegge. Difesa / Controllo delle frontiere»

Bene benvenuti ci troviamo a nella Commissione
Italia in un'Europa che protegge difesa controllo delle frontiere una commissione che si svolge all'interno di un la di una convenzione di due giorni sull'Europa
Che si chiama Stati Uniti d'Europa una sfida radicale una convenzione organizzata in prima persona da Emma Bonino in collaborazione naturalmente con radicali italiani
Ma anche con is West movimento europeo Gioventù federalista europea Forza Europa e movimenta
Abbiamo appena concluso una parte di plenaria con alcuni interventi di prestiti alcuni ospiti prestigiosi ma abbiamo ospiti prestigiosi anche dietro questo tavolo che sto per presentarmi sono partite una serie di commissioni che hanno come obiettivo come partito Rolle l'Italia nell'Europa che vogliamo quella che vogliamo in questa Commissione Europa che che protegge ne parliamo oggi con di partirei dal fondo della tavola alla mia destra l'onorevole Massimo Artini che è vicepresidente della commissione Difesa alla Camera dei deputati
Abbiamo poi politiche di Puy che è una conoscenza dei radicali perché è stato segretario del partito radicale si occupa da moltissimo tempo in generale di Europa in particolare di difesa europea negli ultimi anni ha scritto molti articoli su questo argomento
Accanto a me o il generale Leonardo Tricarico alla mia sinistra l'ambasciatore Carlo Trezza e poi la dottoressa Nicoletta Pirozzi e che responsabile di programma dell'Unione europea
E responsabile per le relazioni istituzionali dell'Istituto affari internazionali
Come radicali ci siamo occupati da sempre direi della del problema della difesa europea all'interno nel quadro della dinner groppa federale
In particolare recentemente Emma Bonino con Marco De André s ha ha scritto un una serie di testi di articoli sulla Thema ipotizzando un'accelerazione su questo
A trattati vigenti cioè senza generalmente si dice che impossibile raggiungere questo scopo senza avviare una trafila di iniziative diplomatiche
Emma con l'appuntamento di di Andrés
Diceva è invece possibile cominciare un percorso sulla falsariga di quello che è stato fatto per la moneta comune
Cioè quando è nata la Banca centrale europea non le banche nazionali non sono hanno continuato ad esistere allo stesso modo un esercito
Comune può continuare ad esistere con degli eserciti nazionali che si occupino magari di temi appunto specifici
Diciamo più interni presso lo sto dicendo male e rapida però abbiamo tutto il tempo adesso in questa Commissione di sviluppare questo questo tema
Come avete capito dalle dalle qualifiche dalle specificità dei nostri ospiti
Ci occuperemo della del tema della difesa europea da più punti di visti da un punto di vista diplomatico con l'ambasciatore al quale darei per primo la la parola perché perché punto c del suo punto di vista mi prendeva in apertura di questi lavori sottolineare il fatto che quando noi i radicali parlavamo di difesa europea
Non dico che fossimo gli unici però era senz'altro una voce abbastanza solitaria
Solitaria perché ritenuta ha forse un non una un'emergenza ma appunto una possibilità molto remota oggi invece si moltiplicano anche le occasioni di discussione su questo
Solo negli ultimi giorni ho visto che c'erano a Parigi è sporco proprio pochi giorni fa conferenze come questa perché è diventato ormai un tema di strettissima attualità vuoi per le emergenze che ci sono poi perché evidentemente è diventata una una consapevolezza di di una necessità
Anche perché ne parlano non solo dei dizionari come i radicali ma per esempio un il Presidente della Repubblica francese
O il presidente della dell'unione europea
Dal mio punto di vista quando si parla di di difesa europea
A a tutti demente viene in mente la il discorso militare
Penso che è un un occhio di riguardo si deve avere anche per per ciò che riguarda anche la la difesa della come come possiamo dire gli attacchi informatici per esempio perché oggi non possiamo più pensare a una guerra
Come la si è sempre pensata bisogna rendersi conto che ci sono nuovi tipi di fare la guerra e bisogna essere anche pronti a a pensare a affrontare il tema anche da quel punto di vista ma adesso non voglio mettere troppa carne al fuoco vorrei cominciare a fare questo primo giro
Dandoci poi la possibilità di con un secondo giro di risponde alle sollecitazioni che certamente verranno quindi come diceva la parola intanto all'ambasciatore Carlo Trezza non so se quello funzioni attinenti
Buonasera no non funziona
Funziona
Ma
Meglio
No
No
Daniele cioè
Prendiamo il gelato
Bene beh grazie anzitutto di averlo invitato penso che siamo tutti un po'elettrizzanti
Dalla plenaria in cui grandi oratori
Si sono espressi in maniera devo dire molto convincente
E mi ha fatto senza piacere sentire questo entusiasmo per
Un'Europa che
Va avanti nero perché allarga le sue competenze e tra questo un'Europa
è un'idea il
E il diciamo anche di un'Europa che protegge protegge i propri cittadini proteggendo le proprie frontiere
E quindi non possiamo non affrontare in un quadro generale anche questo argomento che poi quello di una politica estera e di sicurezza europea
E di difesa se ne parla dai tempi del Trattato di Maastricht quindi già da un quarto di secolo però occorre ammettere almeno a mio avviso che i risultati sono al di sotto delle aspettative che ci si poneva l'unione europea ha concentrato la propria azione soprattutto nel campo della soft security
Si sono avuti risultati significativi in operazioni di mantenimento della pace soprattutto dei Balcani in però per la difesa vere e proprie dell'Europa si continua a fare affidamento prevalentemente alla struttura della NATO dove è evidente che preponderante il ruolo e l'agenda degli Stati Uniti
Eppure i meccanismi per un maggiore approfondimento ci sarebbero anzi ci sono
L'articolo quarantadue
Del Trattato di Lisbona e dedicato proprio a questa materia si prevede l'assistenza mutuante in caso di aggressione armata contro il territorio di un Paese membro si parla dell'obiettivo di una difesa comune si prevede la creazione di uno strumento flessibile che viene disciplinato dall'articolo quarantasei
Cui non devono necessariamente partecipare tutti i membri dell'unione che però si realizza all'interno dell'Unione
è una strada che non entusiasta nove non raccoglie l'entusiasmo abbiamo sentito
Di però state dicendo che questa Europa alla carta non è la strada da seguire però e questa la realtà almeno in questo settore
C'è un meccanismo che è stato identificato col nome di cooperazione strutturali permanenti il termine è molto difficile da da comprendere che prevede tra un gruppo di Paesi una cooperazione tra un gruppo di Paesi proprio nel campo della sicurezza della difesa
Questo strumento non è ancora stato attivato ma negli ultimi mesi su impulso in particolare di un quartetto che composto da Francia e Germania Italia e Spagna
E con la spinta della commissione del consiglio
Ecco qualche cosa si sta cominciando a muovere proprio per realizzare questo progetto che quello di un gruppo di Paesi che fanno da locomotiva per avanzare in questo settore ovviamente iniziativa successivamente può essere aperta a tutti gli altri
Ma sicurezza dell'Europa e dei suoi cittadini non è soltanto una questione di armamenti e di difesa
La stabilità non si raggiunge né stessi necessariamente attraverso una corsa agli armamenti si può temere
Anche attraverso una stabilizzazione verso il basso decidendo di creare dei tetti concordati alle armi di cui si dispone di ridurre gli armamenti a livelli più bassi
O di eliminare del tutto determinati tipi di arma ma armamento il mio Bagram lo devo dire e proprio in questo settore quello della del disarmo del controllo degli armamenti e della non proliferazione
E quindi spero di non andare fuori tema se
Diciamo che focalizzo la mia attenzione soprattutto su questo argomento
Durante la guerra fredda si calcola Citti si fosse raggiunto un numero di sessanta mila testate nucleari oggi si calcola termine siano quindici tra i quindici e i venti mila quindi la di Forenza enorme in in termini numerici non non lo è sotto il profilo delle sue conseguenze catastrofiche del loro uso l'impiego di un migliaio di testate e più che sufficiente per provocare effetti catastrofici a livello planetario quindi questa riduzione che c'è stata e si molto significativa
Ma non cambia fondamentalmente il da i dati del problema
Ecco dove si colloca all'Europa su questi problemi planetari
Purtroppo occorre riconoscere che su queste questioni l'Europa è divisa e quindi necessariamente latitante
Ma perché divisa perché sull'intera questione nucleare sulla quale vorrei focalizzare la mia attenzione le posizioni sono del tutto disomogenei vi sono Paesi come la Francia il Regno Unito che sono anzitutto ecco voglio dire che quando parla di nucleare parlo sia di nucleare civile che di nucleare militare e quindi per quanto riguarda il nucleare civile
Ci sono paesi come la Francia che hanno impostato tutta la loro politica energetica sulle centrali nucleari mentre invece altri Paesi e dalla rigettano del tutto
Tra tra questi anche il nostro Paese ma non solo il nostro Paese ma anche Paesi come l'Austria
Come
L'Irlanda Danimarca
E dedizione invece sono ancora più profonde per il nucleare militare due Paesi Francia e Regno Unito posseggono legittimamente ai sensi del Trattato di non proliferazione l'arma nucleare
Dall'altro lato paesi di estrazione neutrali Istica come l'Austria e nell'Irlanda sono assolutamente contraria l'arma nucleare
Inoltre la stragrande maggioranza dei paesi dell'unione è anche membro ad è e e anche membro della NATO ed imposta quindi la propria sicurezza sul concetto della deterrenza nucleare
Ecco in nessuna occasione e questo e triste del da dirsi
La posizione dell'Europa si è dimostrata più divisa che proprio quest'anno
Quando nel
Nel giugno sia il negoziato e concluso un trattato che prevede la proibizione trota totale dell'arma nucleare
In questa occasione lastre d'Irlanda erano tra i massimi promotori di questo direi controverso trattato il Regno Unito la Francia invece erano tra i più acerrimi oppositori di questa iniziativa i paesi europei membri della NATO a mio giudizio sbagliando hanno snobbato l'accordo e non si sono neppure rappresentati all'appuntamento
Dico che hanno sbagliato perché in tal modo non hanno potuto spiegare ai centoventidue Stati che partecipavano a questa trattativa i motivi per cui non ritenevano di poter sottoscrivere oggi una proibizione totale dell'arma nucleare
E soltanto l'Olanda
Pur essendo membro della NATO ha avuto il coraggio di presentarsi all'appuntamento e calde e a condurre da sola una battaglia di retroguardia che inevitabilmente ha perduto
Il negoziato sie concluso con successo nel senso che il trattato è stato concluso
E si tratta in effetti di un risultato senza precedenti perché mai prima di oggi c'è stato un'intesa sulla proibizione totale dell'arma nucleare
Peccato però che non se ne siano parte non siamo parte di questa proibizione
Ne i Paesi che detengono l'arma nucleare né quelli che impostano
Come quelli della NATO la propria sicurezza sulla deterrenza nucleare in sostanza si è avuto non si è fatto non si sono fatti i conti con l'oste nel senso che si si sono messi d'accordo in paesi che non hanno l'arma nucleare però quelli che ce l'hanno non ne fanno parte quindi
E questo è un po'la debolezza di questo trattato peraltro certamente senza precedenti
Sulla questione nucleare che pure centrale l'Europa in quanto tale non si vede e non si sente e questo avviene proprio quando la situazione si fa più critica
I tempi della distensione del dopo guerra fredda del dopo guerra fredda sono passati Putin non è Gorbaciov s'Trump non è né Clinton né Obama
Gli americani installano sistemi antimissilistici nei Paesi dell'Unione europea come Polonia e Romania
I russi spiegano missili con capacità nucleare a Kaliningrad un'enclave russa che si trova nel cuore dell'Europa
Mosca nona esitato a modificare con la forza le frontiere in Europa il che e francamente un anatema per chi ha seguito le vicende della sicurezza europea negli ultimi dieci decenni sono quasi quotidiani gli incontri ravvicinati tra forze NATO e forze russe soprattutto nei cieli
Con il rischio che questi incontri si trasformino in scontri che possono avere effetti incalcolabili su tutto questo l'Europa non è in grado di esprimersi e lascia la NATO gestire questioni che sono vitali per la propria sicurezza ecco rendendosi conto che l'Europa non può fare molto nel campo disarmo nucleare essa sia invece ha investito le proprie risorse e un settore parallelo che è quello della non proliferazione
Mentre il disarmo mira alla riduzione delle armi nucleari la non proliferazione mira a bloccare il numero dei Paesi che dispongono delle armi nucleari e in questo campo
Bisogna dire che l'Europa ha tutte le carte in regola perché tutti i Paesi membri dell'Unione Europea hanno aderito al trattato di non proliferazione che appunto
Proibisce a chi non è autorizzato di detenere le armi nucleari
Il TNT rimane oggi uno i principali pilastri la pace e la sicurezza internazionale vi hanno aderito centottantanove Paesi la quasi totalità della comunità internazionale non si è però riusciti a a a ad un IVA universalizzazione totali ne rimangono fuori Paesi molto importanti come Israele India Pakistan
Ma
Non soprattutto non si è riusciti ad evitare che la Corea del Nord già membro del Trattato di non proliferazione uscisse dal trattato nel due mila e trenta ed effettuasse una prima detonazione nucleare nel due mila e sei
Ma certamente senza tiene P senza questo trattato il numero degli stati militarmente inutile nucleari sarebbe stato molto più ampio
Nel due mila e tre l'Unione europea elaborò una propria strategia nel campo della non proliferazione
Che rimane ancora oggi la base in verità devo dire un po'datata della sua politica in questo settore
Ora se mi è permesso vorrei fare alcune proposte di che cosa l'Unione potrebbe fare in questo settore
Con l'attuale diciamo nella sua attuale configurazione avendo presente i limiti anche del Trattato di Lisbona Lisbon in questo settore
Anzitutto vorrei dire che rischia naufragare
Il trattato I n s'intermedia nucleo Forces che proibisce a Stati Uniti e Russia di possedere un'intera categoria di missili nucleari in quelli a raggio intermedio
Che era nostro che sono quelli che erano stati schierati in Europa da russi e americani negli anni ottanta
Vi ricordate i famosi euromissili
Ambedue russi americani si accusano oggi a vicenda di violare il Trattato e probabilmente non verserebbero lacrime amare si è trattato venisse a decadere
Si tratterebbe però di un enorme passo indietro molto pericoloso con il rischio che si riveda
Che si rivedano nel Vecchio Continente gli euro mensili ricorderete che una parte di questi sistemi erano stati schierati in Sicilia nell'aeroporto di Comiso
L'Europa e quindi parti interessate e deve agire con maggiore vigore per mantenere in vita il trattato INFN e questa dovrebbe essere una delle principali priorità da perseguire la seconda è che rimane aperta alla questione dello stazionamento in Europa di armi nucleari americani forse non vorrei entrare una questione che vorrà anche affrontare il generale Tricarico comunque mi permetto attorno sorridente seppure va benissimo benissimo allora allora vi permetto di affrontarlo io tenendo presente che e qui presente
Non in questo gruppo Marco De Andreis che che è molto diciamo un grande esperto di questa problematica
Allora lo stazionamento di armi nucleari
In paesi terzi non è proibito dal Trattato di non proliferazione
Quindi si può fare non è proibito invece a me sembra poco conforme al Trattato il fatto che siano velivoli e piloti di Paesi europei che non hanno titolo per detenere l'arma nucleare
Ad utilizzare tale armi anche se queste rimangono di proprietà e sotto il controllo degli Stati Uniti
Si era parlato qualche anno fa di un possibile ritiro anche unilaterale di queste armi dall'Europa
Però bisogna ammettere che dopo gli interventi russi in Giorgetti linea in Krajina questo slancio all'eliminazione di questi di di questa di questo tipo di armamento di queste bomba atomica dei
Schierate in quattro in quattro Paesi europei si è si è molto attenuato però si potrebbe pensare invece anziché ad una riduzione unilaterale
Così che non vincolante senza e senza controlli si potrebbe pensare invece ad un negoziato con i russi
Che dispongono anche loro in territorio europeo arsenali addirittura più consistenti
E perché non pensare anche a ad una zona priva di armi nucleari in Europa
In pratica tuttologi mistero Sud e già divenuto una zona priva di armi nucleari l'idea di un trattato che proibisca armi nucleari in in Europa potrebbe essere sviluppata e perseguitati
O un altro manterrà proposta è la seguente gli europei si muovono nella NATO in ordine sparso americani sostenuti dagli inglesi
Hanno sempre ostacolato la creazione di un concussi cioè di un gruppo di coordinamento europeo in seno alla NATO che permettesse di parlare con una sola voce all'Europa in seno all'Alleanza
Adesso con labbra exit con l'uscita degli inglesi dall'Unione Europea probabilmente questo obiettivo sarebbe più facile da perseguire per cui perché non pensarci
Penultimo
Proposta Corea del Nord
L'Europa non è un match play su sullo scacchiere dell'East dell'Istrice però la crisi nucleare
In un ed un conflitto in questa Regione avrebbe ripercussioni a Capena in tutti i settori ed in tutti i continenti
Cina e Giappone e Correa sono già partner strategici ufficiali dell'Europa
E quindi un conflitto nella regione anche se si riesce ad evitare uno scontro nucleare avrebbe eri ripercussioni a livello mondiale l'Europa e l'Italia contribuirono attivamente a dischi disinnescare una crisi analoga negli anni novanta
E fu un risultato molto positivo che purtroppo non non ebbe successo perché chi vi fu un cambiamento al al vertice degli Stati Uniti le lezioni si passò da da da Clinton a a Bush
E tutta l'iniziativa che forse ricorderete
En fallì però diciamo si era arrivati al punto che
Il segretario di Stato americano e aveva visitato già la Corea del Nord si parlava di una visita del presidente americano in Corea del Nord cose oggi inconcepibili ma in quell'occasione l'Europa e ripeto anche l'Italia fu l'Italia fu la prima stabilire relazioni diplomatiche con la Corea del Nord e e tutti gli altri Paesi europei ci seguissero ci si ci seguiranno quindi anche un ruolo europeo in questa crisi che e imminente ed immanente sarebbe sarebbe opportuno molto più vicina all'Europa e ai suoi interessi strategici ed economici e l'Iran
Quello che rischia di naufragare e proprio questo accordo che si è stipulato due anni fa
Nel due mila e quindici che è uno dei più grandi successi direi della diplomazia nucleare recente il così detto Jesse Pio Hey con l'Iran
L'Europa nella persona di Federica Mogherini è stata la controparte dell'Iran in questa trattativa
L'Amministrazione Trump sta facendo adesso di tutto per affossarla bisogna riconoscere che la Mogherini assunto a nome dell'Europa una posizione di punta a difendere questo accordo
Dopo le ultime ma non so c'è un forse ce ne sono ancora di ultimissime
Esternazioni di Trump la Mogherini ha ha confermato che l'Europa continuerà ad applicare l'accordo anche se gli USA si tireranno indietro non sarà facile
Perché sono molto probabile le cosiddette sanzione secondari americane nei confronti dell'impresa e banche straniere che continueranno a trattare con l'Iran
Già adesso in Italia i promettenti contratti firmati in occasione delle visite di Renzi e Gentiloni a te Teran fino a trenta miliardi di euro stanno rimanendo lettera morta
E si stanno
Scorgendo perché la Cassa depositi e prestiti non ha il coraggio di sostenere fin siano finanziariamente lecco si italiane per in more di ritorsioni americane
Non credo che saremo capaci di resistere da soli ad depressione solo una risposta comune potrà permettere all'Europa di continuare sulla propria strada
Ecco e qui concludo in questo preoccupante quadro è necessario anzitutto individuare misure concrete ed immediate per evitare secondo me che scoppi una scintilla che possa infiammare l'intero continente merita dunque
Attenzione la proposta di un'organizzazione non governativa europea Pirelli propria leadership network di stabilire anzitutto un Codice di condotta per ciascun scongiurare i rischi di incidenti tra unità aeree e navali della Russia e della NATO
Gli americani hanno recentemente concluso una intesa di questo tipo con la Cina però a maggior ragione essa dovrebbe essere stipulata con la Russia il nuovo anno è ormai alle porte e con questo l'avvio di una presidenza italiana dell'Organizzazione sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
Ebbene bisognerebbe incoraggiare il nostro Paese ed Unione Europea ad adottare misure atte a prevenire questi incidenti militari che sono rischiosissimi e ad impedire e che il leader oggi ricadono in un diniego della gravità dei rischi che stiamo correndo paragonabile al Sud così detto sonnambulismo dei dirigenti europei
Alla vigilia della prima guerra mondiale
Grazie
A lei ambasciatore fra l'altro non non l'ho fatto prima lo faccia adesso lei ha un'esperienza notevole sul perché ha preceduto a caso lo dico perché ce ne sono tantissime la Conferenza sul disarmo a Ginevra la base il bordo del segretario generale delle Nazioni Unite per le questioni di del disarmo ha lavorato come capo del dipartimento del ministero degli affari esteri per la sicurezza e il disarmo europeo e quindi uno dei massimi esperti sulla sul tema descrittiva mente di disarmo forse si parla troppo poco
è un dato interessante quello del premio Nobel per la pace che proprio quest'anno ha vinto la l'associazione per il disarmo nucleare ed effettivamente fa molto piacere la il di tutta la parte del suo intervento su questo tema che effettivamente un tema di cui si parla molto poco ed è sempre molto attuale
Sono molto interessante anche gli spunti che ci ha dato anche perché entrano nel merito delle cose che poi potremmo approvare a a fare perché quell'obiettivo di questa Commissione non è solo quella di fare una tavola rotonda sul tema ma proprio di immaginare strumenti di possibili strumenti di iniziativa
Politica visto che questo diciamo sarebbe nostro mestiere quindi voi cerchiamo spunti per per fare delle delle cose adesso passare la parola alla generale Tricarico che anche lui ha una biografia notevole
Lo dicevamo prima avuto la a un servizio attivo per quarantacinque anni Lario nautica
Quindi una carriera lunghissima ma in particolare è stato comandante la forza aerea della della NATO durante il conflitto dei Balcani ha ricoperto l'incarico di vicecomandante dell'intera coalizione multinazionale
Quindi insomma esperienza sul tema ce ne ma deve essere un lavoratore indefesso perché nonostante sia in pensione ha deciso di continuare a a lavorare e adesso presiede una fondazione l'Intelligence Cultural strategica analysis
E penso che il contributo che ci darà oggi sarà molto preziosa
Grazie buonasera a tutti
Anche io sono rimasto diciamo favorevolmente colpito dalla sessione plenaria
Dalla scortare i relatori però poi alla fine ho sentito delle visioni condivisibili preziose pregevoli
Però hanno sentito molte ricette diciamo ecco una diagnosi sicuramente molto azzeccata terapie purtroppo poc'
Ho qua e là qualche pillola
Che evidentemente non è sufficiente per capire in che direzione bisogna andare Praga misticamente da da da da per poter arrivare
A questi Stati Uniti ed Europa
E naturalmente questo è vero anche per la difesa
Anzi se c'è un tema veramente molto gettonato
Conclamato declamato da da da da dai decisori
E quello dell'identità europea nel settore della sicurezza alla difesa esercito comune europeo
Però diciamo ci si sta sistematicamente infrangendo contro un muro perché evidentemente
Un esercito un uno strumento militare non può che essere al servizio di una politica estera comune
E io credo che
Sicuramente
Signora Mogherini evocata orrore avuto diciamo a la capacità sicuramente al
Ha la preparazione per poter arrivare a fare sintesi ma purtroppo ciò che non è sintetizzabile semplicemente non si può sintetizzare
E quindi mi pare che sia un en passant notevole quello di un esercito comune
Tuttavia io diciamo non confortato da alcunché se non che dalla dalla mia esperienza voglio provare diciamo individuare un po'dei provvedimenti concreti ecco ripeto che derivano soltanto dalla mia esperienza dall'osservazione così dura da molti lustri sulle questioni dello difesa naturalmente poi non abbiamo parlato di sicurezza un giorno parleremo anche di quello perché evidentemente
Sì va bene la sicurezza cibernetica c'è anche il terrorismo ecco lì veramente
Mettere gli sforzi insieme sforzi comuni per arrivare a difenderci meglio da questo pericolo significa risolvere un problema anche più urgente e che crea maggior allarme sociale
Allora oggi non si può fare un esercito europeo semplicemente perché non esiste una dottrina di impiego
Delle forze armate ecco
Oggi diciamo l'en passant diciamo primo problema da risolvere capire a che cosa servono le forze armate ossia come si possano le forze armate
Diciamo impegnare nel risolvere situazioni di crisi
Perché gli eserciti come oggi sono strutturati come sono creati come sono addestrati come sono formati
Risolvono il problema
Di una confronta azione fra eserciti quello si dice confutazioni simmetrica
Invece e noto a tutti che gli scenari che ci si presentano quotidianamente sono asimmetrici
Ed è un'ansia una simmetria non tanto capacitivo lascio de di dimensioni delle forze in campo quanto identitaria
Cioè oggi abbiamo eserciti contro banditi
Eserciti contro bande armate
E allora un modo un demodé Emma diciamo un uno uno strumento una dottrina appunto delle procedure
Perché queste due entità diversa si rapportino oggi ancora non esiste
E ne parlerò anche soprattutto in fondo perché questo poi produce anche un qualche cosa che secondo me
Riguarda una una modalità che forse è quella che necessita di maggiore attenzione
Allora quindi bisogna creare una dottrina
Di impiego della forza non c'è neanche in ambito NATO
Vedete come la NATO non solo non ce l'abbiamo ma non si preoccupino anche di procurarsela la NATO oggi impegnata in una isteria anti-Putin questo è un po'la fissazione
E anche le le le esercitazioni e anche le dico anche tutto il comportamento dalla NATO riflette
Questo unico obiettivo nato purtroppo a guida statunitense dove gli Stati Uniti anziché diciamo
Esercitare un diritto che deriva loro di essere socio di maggioranza esercito invece una il proprio sono degli operatori dominanti e quindi determinano anche i comportamenti delizie quindi comportamenti Donato
Nostro paese più di trent'anni che cerca di attirare l'attenzione della NATO verso il Sud
Purtroppo come si vede avevamo ragione e dal Sud che sta cambiando il mondo però Amato continua a diciamo schiera dei propri velivoli Bulgarelli a più mani repubbliche baltiche perché teme l'invasione di Putin
Allora se non l'ha fatto la NATO io penso che l'Europa potrebbe provarci no anche perché scrivere una dottrina d'impiego della forza
E argomento che potrebbe sicuramente scavalcare l'intergovernativo
E diventare in qualche maniera comunitaria
Cioè mentre
I i governanti il Consiglio d'Europa diciamo
Si chiude sempre ogni volta che si tenta una sintesi di questi argomenti con dei fallimenti probabilmente mettere insieme dei tecnici
Come me
Significherebbe potersi sottrarre ai meccanismi del consenso e quindi arrivare a scrivere
Una una delle modalità l'impiego dello strumento militare soltanto allora si potrà costruire uno strumento militare soltanto allora sapremo che caratteristiche dovrà avesse avere questo strumento militare e non certamente
Come oggi
Poter contare su eserciti che combattono secondo logiche secondo principi che si attagliano Usher a scenari simmetrici
Ecco però pur non avendo diciamo disposizione questo questo framework questo guado riferimento per costruire un esercito
Ci sono degli indicatori delle indicazioni molto precise
Per cui ci si potrebbe lo stesso avventurare nella creazione di alcune capacità che oggi mancano cioè oggi il problema è questo se noi sogniamo tutti gli eserciti dei paesi trentotto Paesi europei non facciamo un esercito unico
Cioè troviamo sicuramente delle lacune molto vistosa e molto non abilitanti no
Di questo diciamo c'è stata evidenza per gli occhi esperti quando se ci sono state delle operazioni
Belliche come balcaniche appunto Silvia richiamava no durante quella è stata una guerra nato quindi con gli Stati Uniti che provvedevano e a a a ripianare tutte le lacune tutti i deficit che dal punto di vista tecnico scelto
Ho dado poi quando invece di Stati Uniti
Hanno coniato questa dicitura Leading tromba & cioè voi andate avanti o da dietro guardo e semmai do l'indirizzo e questo successo con la rivoluzione libica del due mila undici no
Francesi sono partiti in quarta noi un po'
Diciamo diciamo così disorganizzati nell'identificare una posizione italiana rispetto a questo conflitto che stava per scoppiare
Ecco ci sono stati quindici sedici giorni per l'esattezza seconda metà di marzo del due mila undici in cui
Non c'era una guida NATO
Ne europea
E quindi anche ecco c'è una confusione terribile per fortuna ci si è organizzati diciamo sottobanco per evitare ecco quindi l'ambasciatore prima evocava la possibilità che ci fossero anche incidenti aerei collisione eccetera ecco l'abbiamo rischiato veramente per cui ci siamo organizzati per evitare almeno di farci male fra di noi almeno di farci male fra di noi
Dopodiché trentuno marzo e intervengo ma nato ecco e quindi le cose hanno cominciato a girare bene
Però ci siamo accorti già più che ci siamo corte c'è stata in tutta evidenza diciamo la la la marcatura di queste di queste lacune
Allora primo all'intelligenza
Non avevamo intelligenza sufficiente
Quando invece quando invece si può mettere appunto la alcune componenti se posso mentre appunto l'intelligenza in maniera molto più performante perfino degli Stati Uniti
Attenzione so quello che dico perfino degli Stati Uniti
Allora
L'Italia e la Francia
Insieme posseggono la tecnologia per
Per diciamo
Realizzare un'osservazione dalla osservazione dalla Terra mediante satelliti che arriva una definizione molto più alta rispetto alle tecnologie esistenti segnatamente quelle stato intenso
Quindi noi oggi abbiamo la nostra industria a una tecnologia radar siti apertura sintetica montata su Surico sui satelliti COSMO-SkyMed perché stanno girando già da qualche anno
E che consente Currie e e la Francia allo stessa cosa nel settore ottico tutto questo consente di avere diciamo immagini satellitari di grande pregio
Che però rimangono limitate Alitalia farci
Quindi intorno a questo si potrebbe si dovrebbe
Disegnare in una grande idea europea grande progetto
Bene coinvolgendo tutti i Paesi in coro cooperazioni rafforzate chiamiamola come vogliamo
Che sono poi le logiche che esso normalmente alla base delle collaborazioni per sistemi d'arma comuni si vede che alla tecnologia
E vuole entrare con una
Compartecipazione industriale chi non ha la tecnologia entra lo stesso naturalmente
Con una forma di partecipazione di carattere finanziario
E si si crea un Intelligence satellitare robusta che possa essere utilizzata appunto in caso di bisogno e quindi come componente della difesa
E invece purtroppo assistiamo a dei tentativi maldestri che vanno in senso contrario adesso
Spero che sia stata solo una boutade
Spero che sia stata solo una boutade però qualche settimana fa
Il presidente francese ma crolla
Diciamo la cancelliera
Sembra almeno leggendo i giornali che abbiano si siano sì sì a abbiano deciso di incamminarsi in un progetto comune per la realizzazione di un velivolo di quinta generazione da caccia franco-tedesco
Allora se c'è una cosa di cui non c'è bisogno in un moderno conflitto sono i caccia ce ne sono troppi
Quando c'è stato il conflitto dei Balcani no nel novantanove e abbiamo dovuto mettere insieme una una forza diciamo multinazionale nato per l'esattezza ronde vale sedici sedici nazioni ecco i meccanismi contempla o che ci siamo forse soffre invece ogni paese dice io metto questo no
E
I caccia Vigasio c'erano tra quello che mancava era l'altro erano le cisterne volanti l'Intelligence
Erano altre cose non certo quelle ora oggi
Nel due mila diciassette dire facciamo un velivoli quinta generazione mi sembra veramente che stiamo andando proprio contro l'idea stessa e purtroppo questo non succede
Raramente andiamo contro l'idea stessa di Europa della difesa fra l'altro se veramente
Si intendesse diciamo
Trovare s'interessò trovate segmenti comuni nel settore del delle dei dei velivoli a Rho tattici si potrebbe per esempio e europeizzare l'F trentacinque
No
Voi sapete che l'Italia si è dotata
Acquisendo questi caccia anziché nel Progetto così come lo è l'Olanda così come la Gran Bretagna
La Spagna ha chiesto somma ci sono la Turchia dove già dentro e ci sono altri altri Paesi dove allora cosa si dice e e corrisponde parzialmente al vero
Che
Nella realizzazione di questo caccia di quinta generazione
Gli Stati Uniti
Capocommessa capofila
Cedano poca tecnologia ai partner no
Delegando sotto loro solamente le lavorazioni di basso contenuto tecnologico ecco allora si tutti i Paesi che hanno lo stesso sistema d'arma F trentacinque quelli che oggi lo hanno e quelli che lavorano in futuro
Si mettessero insieme
E diciamo parlassero una voce sola agli Stati Uniti
Per arrivare a a raggiungere a spuntare delle condizioni migliori uno dei uno dei quali può essere proprio il trasferimento le tecnologia allora sì che si farebbe
Sarebbe un servizio all'Europa
Non certo progettando in caccia di quinta generazione fra due Paesi quando poi caccia di quinta generazione già c'è
è costosissimo perché questa insomma dico delle cose che sono sono anche sui giornali non so neanche come possono fare Francia
E Germania a
Destinare risorse così ingenti protezione caccia quando cacciagione sinistra insomma quindi spero che la cosa si sia si sia fermata lì e se così non fosse ecco io credo che il nostro Paese dovrebbe diciamo in qualche maniera ero già ossia ma censore di di un'idea di questo genere
Mancano i droni
Sto dicendo le cose che ripeto anche se non c'è il disegno generale lo strumento militare però sicuramente sicuramente serviranno allora Veltroni si è parlato sempre non bene molte volte non bene
Quando invece
La capacità ammenda da per così dire
Sì sebbene usato la più sicura rispetto a qualunque altro tipo di velivolo ma più sicuro
Sicura dal punto di vista naturalmente non tanto dell'efficacia dell'utilizzo quanto dei danni con la cioè della della dalla preservazione
Della della vita di di di innocenti che non hanno niente a che vedere con le forze combattenti
Allora ancora una volta
Si parla in Europa di droni se ne parla molto
Ho
Però diciamo questi colloqui
Sì sì sì ASS traggono da una realtà che invece esiste nei giorni
No allora noi come italiani
Sono tredici anni quasi fra un paio di mesi che usiamo i droni
No
Nella guerra del Kosovo appunto è stato il primo il primo
Teatro il debutto dei droni è praticamente nella guerra del Kosovo né aumento otto non erano molto performanti però piano piano poi siamo andati avanti allora l'esperienza che le Argonautiche hanno tratto da da da questo preziosissimo diciamo testo di prova
Non è stato uguale per tutti sono Cardella simmetrie qui veramente mi varie Aéronautique qualcuno è andato avanti qualcuno invece rimasto indietro qualcuno ci ha pensato proprio oggi oggi
Possiamo dire che noi siamo arrivati ad essere come professionalità nell'impiego dei droni una delle tre nazioni al mondo in sé mare Stati Uniti ad Israele no
Gli atti sono rimasti un po'indietro sono di Apa un po'avanti tutta la Gran Bretagna che ha richiesto agli Stati Uniti collaborazione l'ha chiesta in Israele adesso lo sanno tatticamente usare questo drone la Francia purtroppo
Diciamo se ne dovuta accorgere male di qualche anno fa che mancavano i droni so che Hollande diciamo a un po'maltrattato il capo di stato maggiore se ne sono dovuti approvvigionare dagli odiati statunitensi sono è compreso negli Stati Uniti e hanno cominciato anche loro loro sono alle prime armi diciamo primi vagiti e quindi ecco allora
Se questi se se questa è la realtà no così differenziata
Perché non mettersi insieme veramente e creare una capacità
Diciamo non pilotata
Di tutto rispetto anche in considerazione che non passerà molto tempo
E l'impiego non militare esploderà veramente cioè in una miriade di utilizzi
Che oggi purtroppo non sono possibili perché non sono stati risolti ancora problemi di circolazione aerea
Però ci si arriverà ci si arriverà credo anche a breve e dovremmo arrivare all'appuntamento preparati quindi c'è questo due all'uso
E anzi c'è sicuramente un utilizzo non militare che sarà prevalente rispetto a quello militare e quindi motivo in più per sollecitare un'iniziativa europea per arrivare una capacità di gestione di utilizzo di questi mezzi
L'intelligenza ecco l'Intel giusto per esempio sì da quanto tempo ancora perché io posso andare avanti anche voi però quando certo
Un certo punto mi mi fa segno io mi fermo
L'intelligenza per esempio lui bisogna fare una virata decisa verso la Juve Inter la così detta intelligenza umana
No
Quando invece anche sulla scia di di di delle delle iniziative statunitensi
C'è stato un grande sviluppo della io della nella intelligenza asservita a sistemi tecnologici insomma il Grande Fratello tanto per intenderci no ormai la raccolta di segnali di ogni tipo è diventato un po'l'uso comune si pensa di risolvere i problemi con quello no assolutamente bisogna tornare a un equilibrio diverso fra Ayumi interessi gente perché noi dobbiamo diciamo abbiamo la necessità d'assoluto di leggere
Nel nelle intenzioni il pensiero di queste
Diciamo
Comunità con le quali ci dolci ci stiamo misurando non soltanto nei teatri bellici ma anche riguardo al terrorismo e questo significa che va sviluppata una capacità intelligenze che si basa sull'operato
Dell'uomo
Questo che cosa potrebbe servire per esempio
In quel famoso disegno
Di operazioni diciamo belliche ancora non scritte
Ci sarà un'altra cosa ha da temere sicuramente presente e prioritaria
Quella di fare in modo che che in questa macchina ideale
I nemici dei nostri nemici lavorano per noi cioè questa è una cosa che si è manifestata molto chiaramente già dal Kosovo ecco una guerra del Kosovo per esempio
Abbiamo tentato i primi contatti con l'UCK l'Esercito di liberazione del Kosovo
Per fare in modo che potessero lavorare per noi cioè che potessero a terra a terra darci una mano per l'identificazione di obiettivi per anni e un'intelligenza ecco e ci siamo riusciti ci siamo riusciti in minima parte
La stessa cosa successe in Libia
La stessa cosa successe Libia quando le Brigate che
Si ribellavano Gheddafi sono entrati in contatto con la NATO per aiutarci a districare delle situazioni sul terreno altrimenti inestricabile
Qualcuno di questi comandante brigata si è lamentato colori con la NATO che non ci non ci fosse proprio un dialogo un'interconnessione in tempo reale che consentisse di interagire diciamo
In maniera più proficua quindi si lamentava da questi aeroplani che giravano sono le bombe dove dicevano loro perché evidentemente
Non era messo a sistema questa capacità di far combattere le persone che
Si ribellano all'autorità che non in quel momento stiamo combattendo
Stessa cosa
è successo in Siria anche qui in maniera molto limitata tutto questo tutto questo va messo a sistema ed è chiaro che l'Intelligence proprio quella famosa Ayumi int. sì sviluppata in maniera
Corretta intelligente ci darà modo di
Una volta ogni ogni volta che ci potessero essere sconfitti di avere anche questa preziosa risorsa a nostra disposizione la formazione
La formazione è un'altra cosa la stiamo facendo stiamo facendo noi esattamente in Iraq in quei in Libia
L'abbiamo fatto e continuiamo a farla
Ecco però perché dobbiamo essere noi come Paese a formare questi quando noi abbiamo per esempio l'arma dei carabinieri no
Che
Tutti sanno
Di quale pregio
Siano i servizi di questa
Tutti lo sanno il generale Clark rimase stupefatto conosciute sempre del novantanove
E dopo pochi anni gli Stati Uniti dovettero chiedere aiuto ai nostri carabinieri per formare negli Stati Uniti delle professionalità simile ai carabinieri da poter impiegare poi nei teatri di crisi
Quindi io penso anche quanto sarà costato no gli Stati Uniti chiedere
Di creare i carabinieri americani ecco allora perché non mettere ancora una volta sistema
La formazione e quindi creare dei grandi centro europeo di formazione per tutte le fattispecie di scenari
Con i quali ci si dovesse in futuro confrontare
No qualche cosa è stato fatto
Per esempio l'Accademia aeronautica
Verso la fine novantasette novantotto ha creato l'Accademia d'Europa non
Cioè l'intento era quello di creare un percorso comune per arrivare a a conseguire degli standard degli standard capacitivi durante azioni di bombardamento comunque di difesa aerea
Perché il concetto era questo se noi poi ci mettiamo tutti insieme
E andiamo a bombardare Belgrado no quindi dobbiamo fare la stessa cosa con quel grado di precisione con quella bomba con quel percorso comunque l'aeroplano
E arriviamo a raggiungere questi standard attraverso percorsi diversi sicuramente ce n'è qualcuno che sarà più costoso degli altri è più lungo perché non proviamo a vedere qual è un percorso ideale
E fare in modo che da qui a qualche anno l'allievo tedesco vado a studiare a Napoli o lo spagnolo vada in un altro Paese dell'Unione Europea ecco
E questo un pacco e questo sta andando avanti
Quindi adesso non so forse andrà avanti meno velocemente di quello che
Chi ha varato questo questo nuovo foro diciamo di cooperazione immaginava però la cosa stanno davanti ed è un'altra cosa ecco allora
Oggi in conclusione quasi conclusione dico che ci sono dei tasselli
Da inserire in questo pazzo che ancora non ha una sua configurazione finale però sappiamo che ci sono i tasselli che già oggi possiamo inserire ed è una maniera non velleitaria pragmatica certa diciamo
Per creare diciamo uno strumento comune
E al momento buono quando questi benedetti governanti si metteranno d'accordo noi dovremo soltanto
Pigiare un crick avremo l'esercito quasi pronto quasi pronto quindi quel una maniera pragmatica per arrivare ad un esercito comune l'ultima cosa che volevo dire
Due minuti
Il il primo ottobre due mila quindici i russi
Sono intervenuti in maniera massiccia
Nel conflitto siriano
Lui a sostegno di Bashar al-Assad
Allora
Ho visto un filmato un telegiornale TG cinque per l'esattezza e vedevo queste bombe che venivano sganciati da questi caccia russi in funzione stupida
Cioè senza il kit di guida senza che queste bombe diciamo avessero la capacità intelligente di andare dove venivano guidata in maniera precisa
Io tanto non nonché credevo ai miei occhi no dopodiché ho chiamato quella relazione Toma chi va là dal di questi filmati gli avvocati russi però di fonte russa cioè neanche il ritegno
Di nascondere una prova di di di un un comportamento così efferato no
E sono andati avanti così io consegnato alle agenzie di stampa queste le mie preoccupazioni ha successo niente
Speravo in uno scandalo non è successo niente anzi hanno continuato così hanno usato le bombe a grappolo e quelle che si vedono anche più chiaramente perché l'esclusione la bomba a grappolo e classica insomma non riconosce anche o non esperto
Quindi c'è stato questo imbarbarimento ma non è soltanto russo imbarbarimento riguarda anche altri gli americani
Che hanno rispetto a a a a questi impieghi reali un'attitudine da cow boy vanno per le spicce però la democrazia nella quale sono stati fermati li ferma
Però ultimamente hanno cominciato a sbagliare troppo
Mentre prima diciamo c'era un tasso di orrore abbastanza accettabile se vogliamo
Ricorda che questo sto dicendo lo sto dicendo perché io sono stato settantotto giorni in un bunker insieme a loro
Avevo piena visibilità su tutto
Avevo come rappresentante del governo italiano Minniti che mi guidava dignità e dalle con i quali parlano tutti i giorni avevo la possibilità di fermarlo
è un paio di volte li ho fermati troppo
Ecco però molte volte
La prossima volta da soli dice questo generale la prossima volta da soli perché se fossero soli seguirebbero distinto e con il temperamento della democrazia però
Andrebbero pone e lo hanno fatto avete visto anche in Afghanistan colpito ospedali hanno colpito mercati eccetera
Vogliamo parlare dei Paesi arabi
Deve noi new entries una parola tra l'abbia solida ma lo Yemen
Vogliamo parlare do la Turchia cosa pensate che potrebbe succedere
Dopo che hanno dato
Buona buona prova di sé in quel golpe del luglio due mila e quindici pensate che avrebbero del riguardi per i peshmerga per i curdi
Giorno che decidessero bombardarli
Ecco questo per dire
Che possiamo diciamo in una deriva molto preoccupante molto pericoloso
E e tutto questo succede nell'indifferenza
Cioè oggi
Proprio stamani ieri qui vicino presso la scuola Chailly carabinieri c'è stato un convegno diciamo sul sul diritto umanitario
Io per un verso sono stato contento perché dico bene sì meno male no che noi ci occupiamo di queste cose
No
L'altro punto un turno visto niente sui giornali
Perché c'era il vertice politico c'ero mi sono difesa c'era capo di stato maggiore difesa c'era
Allo staff mistura quindi la diplomazia eccetera
Ecco sarebbe piaciuto dovessero rivolta al TAR cioè che adesso denunciato urlato tutto questo che sta succedendo purtroppo questo non è successo e allora perché dico questo perché mi piacerebbe che questo tema veni
Rilevato dall'Europa venisse esaminato nei suoi dettagli tecnici non venisse trattato per la gravità che esso ha perché se non si interviene io temo che questa deriva inarrestabile porterà diciamo chi oggi ancora non ha un'arma di estrema vitalità a poter usare perché naturalmente si colloca nella scia di un trend che purtroppo è inarrestabile e soprattutto e anche diciamo seguito donazioni che invece dovrebbero dare degli esempi virtuosi al contrario lo dico l'Europa metta appunto un grido di dolore su questo di preoccupazione
No e lo utilizzi non soltanto come denuncia ma come diciamo condizione per una sua partecipazione
A tutte le missioni internazionali
Noi veniamo l'Europa ce se l'ex pm vengono rispettato le regole non quello che diceva Saviano e queste regole va bene
Se non c'è rispetto le regole vi scordate che noi vi diamo le nostre basi scordate che noi vi diamo il nostro supporto vi scordate che noi veniamo con voi a combattere contro chicchessia ecco questo un po'sì dal punto centrale che proprio per il quale ringrazio vermi chiamato perché io ogni volta che posso lo dico sperando che qualcuno qualche volta ricco raccolto in maniera seria questo messaggio e cuciture
Eccome inquinante è stata un'avventura opposta ma sicuramente un grido d'allarme debba ascoltato e ha rilanciato
E latte stentavo prima la dottoressa Nicoletta Pirozzi che è responsabile di programmata venerate responsabile per le relazioni istituzionali dell'Istituto affari internazionali e si occupa principalmente di relazioni esterne dell'Unione europea gestione dell'edilizia puntino nero appena e altre organizzazioni come in altre nazioni unite unione Africana
Nel settore della sicurezza e della difesa quindi è una esperte diciamo che ci dalla parte dopo quella no abbiamo visto la parte più sulla incentrata sulla nucleare per la propria sulla anche militare nane diciamo una visione da esperta
Nelle relazioni tra queste
Grazie grazie Silvia grazie ai termini di Tato un folto piacere essere qui
Nei quindici venti minuti che mi sono stati assegnati cercherò un po'di dare una prospettiva su quello che secondo me è possibile fare in Europa al momento in un settore che è diventato così fondamentale come quello appunto della sicurezza e della difesa
Sono molto d'accordo con i relatori che mi hanno preceduto sul fatto che è necessario prima di tutto e ragionare in termini di politica e poi far discendere da questi tali strutture e le capacità necessarie per perseguirla
Piuttosto che mettersi nell'ottica opposta e quindi partire a alla ricerca della formula magica per la costituzione di un esercito unico europeo
Senza però aver preso in considerazione tutte le determinanti di tipo politico che sottendono a questo obiettivo così importante
Dunque per una politica di difesa comune europea cosa dobbiamo fare prima di tutto secondo me è necessario riflettere un attimo sul contesto internazionale in cui ci troviamo
E che tipo di impatto questo contesto a sull'Europa espresse e sui suoi cittadini questo ci serve per capire come può e l'Europa debba opposta reagire a questo tipo di sfide
Attraverso strutture di sicurezza e difesa
Se guardiamo al contesto globale sicuramente ci troviamo di fronte ad un contesto che lo stesso alto rappresentante Federica Mogherini nel concetto strategico del due mila e quindici che è quello che poi
Ha preceduto il lancio della nuova strategia globale dell'Unione europea quella che definisce un po'l'orizzonte
Dell'unione europea nelle relazioni internazionali
Ha definito come più connesso più contestato e più complesso quindi sicuramente è un orizzonte internazionale che vede l'Europa in una posizione molto meno avvantaggiata di quello che era qualche anno fa
è chiaro che in questo tipo di scenario l'Unione europea ha bisogno di rafforzarsi per essere in grado di affrontare le principali sfide del presente
Che tipo di sfide abbiamo davanti noi ci troviamo di fronte a trend molto importanti in una serie di settori che vanno da quello del cambiamento climatico ambientali al questioni di demografia e mobilità ai nuovi equilibri del potere economico
E politico in elogia scienza tecnologia che sono associati a tutta una serie di sfide nel settore della sicurezza che impattano anche sull'Europa
Quindi ci troviamo e ci troveremo sempre di più di fronte nel prossimo decennio a conflitti con il sì alla competizione per le risorse naturali e la sicurezza e la dipendenza energetica
A stati fa fragili o falliti che sono esposti a conflitti interni alla pirateria al crimine organizzato transnazionale con implicazioni anche di tipo regionale
Alla radicalizzazione politica e religiosa che con il rischio connesso anche di di guerra civile terrorismo che già stiamo cominciando a vedere e poi un'insicurezza nell'informazione Cyber Security che minaccia le telecomunicazioni le rette le energetiche le reti finanziarie le infrastrutture strategiche e così via
Ora come questo impatta sull'Europa e sui suoi cittadini in primo luogo lecito grammo di fronte a un contesto europeo che dopo la crisi economica e finanziaria vede gli Stati membri sempre meno disposti a investire in missioni dell'Unione europea e che sono di fatto impegnati in una riduzione a lungo termine delle capacità militari
In queste condizioni l'approccio che è stato adottato dall'Unione Europea è stato quello di adattare gli obiettivi a gli strumenti alle risorse e non viceversa
Ovviamente questo ha ha rappresentato un grosso punto debole per la capacità dell'Unione Europea di rispondere in maniera efficace ai conflitti alle sfide che le si presentavano allo stesso tempo se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno questo un periodo in cui gli Stati membri potrebbero essere più in cliniche in passato a collaborare tra loro a condividere le capacità e quindi ad andare avanti in maniera più spedita sulla strada dell'integrazione
In secondo luogo abbiamo il nuovo atteggiamento della amministrazione americana
Anche questo cambiato rispetto al passato un disimpegno dichiarato rispetto alla difesa del continente europeo
E tutto ciò ovviamente merita un'attenzione speciale perché a un po'messi in discussione tutte le basi dell'alleanza transatlantica e la NATO stessa
Quindi noi ci troviamo di fronte a un presidente americano che richiama continuamente gli alleati europei rispetto ai propri obblighi in particolare l'obbligo di spendere almeno il due per cento del prodotto interno lordo per la difesa
E che ci dice in maniera piuttosto netta che dobbiamo essere in grado di fare da soli
E poi c'è un terzo elemento che è quello collegato alle fenomeno del terrorismo internazionale anche dell'immigrazione illegale
Che hanno aumentato la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini europei quindi una richiesta che ci viene anche da dentro
Perché i cittadini si sentono sempre più minacciati sempre più insicuri a torto o a ragione da questi fenomeni e a questo tipo di esigenze è necessario per l'Unione europea rispondere in maniera più convinta
Dunque cosa può fare l'Unione Europea per rispondere a queste sfide secondo me dobbiamo porci un obiettivo raggiungibile
Euro ora ne siamo qui in un convegno
Dedicato agli Stati Uniti d Europa quindi è chiaro che l'obiettivo che tutti ci poniamo e quello è un corollario anche abbastanza diretto degli Stati Uniti d'Europa e la costituzione di un esercito europeo integrato
Tuttavia dobbiamo renderci conto che questo non può essere che un obiettivo a lungo termine e lo è per una serie di fattori per le differenze tra gli stati membri che sono state evocate e prima abbiamo Stati neutrali statiche non vogliono maggiore integrazione nel settore della difesa e così via
Per differenze tra le forze politiche europee che vanno dalla partito popolari ai Verdi
Per il problema delle risorse che come ho detto sono sempre più difficili da trovare in un contesto di crisi economica e finanziaria e per la necessità di riformare i trattati se vogliamo creare un esercito che sia convincente dal punto di vista politico e operativo
E questo non sembra diciamo al momento più opportuno per fare un passo di questo tipo
Quindi la sfida vera in questo momento è secondo me porci un obiettivo realistico di breve-medio periodo
E poi capire come realizzarlo e questo può veramente fare la differenza nell'attuale agenda europea proprio perché ci troviamo in una fase cruciale sia per le sollecitazioni che ci vengono dall'esterno sia per le richieste dei cittadini
E anche dell'iniziative politiche che sono state prese di recente in particolare da alcuni Stati sicuramente Italia-Francia Germania in Spagna ma anche tanti altri
Quindi quale può essere l'obiettivo di per la creazione di una pilastro della difesa europea
Prima di tutto bisognerebbe puntare a costituire in una prima fase un nucleo duro di Stati membri che possano in primo luogo condividere una forza operativa che sia in grado di svolgere in maniera autonoma le operazioni fuori area
Ora questo è uno degli obiettivi che si propone anche la cooperazione strutturata permanente che è stata evocata prima
Però è ancora necessario chiarire quanto grande con quali compiti con che tipo di processo decisionale e così via
Secondo obiettivo bisogna promuovere una armonizzazione dei requisiti
E questo è necessario anche per dare all'industria italiana europea una competitività a livello internazionale e per facilitare l'interoperabilità tra gli stati membri
In terzo luogo questo nucleo duro deve sviluppare dei progetti in comune
Di capacità come è stato detto prima soprattutto su piattaforme di grande rilievo e quindi per quanto possibile queste dovrebbero essere acquistate gestite in comune e mi riferisco in particolar modo agli assetti strategici
E altri che possano rivelarsi fondamentali
Nella seconda fase questo nucleo duro dovrebbe diventare una sorta di pilastro europeo della NATO anche perché qui si porrebbe necessariamente il problema del rapporto con l'alleanza atlantica
E quindi aggiungere anche compiti di difesa territoriale quindi una sorta di trasformazione dell'alleanza ventinove in una alleanza che veda un ruolo forte dell'identità europea del gruppo degli stati membri europei
Ora come ci arriviamo
Hanno
A prescindere un po'dall'affetto che prenderanno le cose nei prossimi mesi
Noi abbiamo interesse a tre cose fondamentali secondo mi in primo luogo il quadro complessivo che l'Unione Europea si pone deve essere chiaro coerente e funzionale che sembra una cosa scontata ma in ambito europeo così tanto non lo è
In primo luogo perché ci sono tutta una serie di iniziative di tipo nazionali bilaterale e multilaterale che si stanno sviluppando ne facevamo menzioni anche di questo negli interventi precedenti
E poi anche una sorta di disattenzione da parte di alcuni Stati membri che portati ad avere delle politiche europee che molto spesso non sono trasparenti oppure che porta ad un o d'uno scontro di burocrazia Bruxelles ha tra le diverse istituzioni che hanno poi il compito di gestire questa materia
Quindi in primo luogo è necessario avere bene in mente quale deve essere l'assetto finale cioè chi fa cosa il Polo degli Stati membri il ruolo del parlamento il ruolo della Commissione il ruolo dell'agenzia europea della difesa
Che sono tutte istituzioni che attualmente partecipano alla sicurezza della difesa europea
Ma che in un'ottica di integrazione più forte bisogna capire che ruolo ricoprì hanno in secondo luogo dobbiamo avere chiaro che purtroppo per ora gli stati membri resteranno alla guida della difesa europea
Possiamo sicuramente individuare un ruolo più forte delle istituzioni ma finché non creiamo gli Stati Uniti o d'Europa agli Stati membri rimangono i primi responsabili della politica estera e di difesa
E rimangono anche quelli che controllano le forze armate perciò nel disegnare il punto precedente disegno a tenere presente che le scelte cruciali in materia di difesa rimangono nelle mani degli Stati membri fino a quando l'Unione europea
Non diventa un soggetto politico vero e proprio quindi evitare che ci sia una strisciante acquisizione di competenze da parte delle istituzioni comunitarie
Senza per senza aver prima chiarito il quadro perché questo porta sovrapposizioni porta inefficienze porta un quadro confusionale e disfunzionale che determina spreco di soldi pubblici dei cittadini e anche conflitti istituzionali cosa che assolutamente non ci serve noi abbiamo già quello che ci servì in Europa però bus sistemato e razionalizzato
Terzo e ultimo punto poteri rammenti che la NATO lui è rimane un pilastro fondamentale per molti stati membri dell'Unione europea per l'Unione europea si pensa e quindi il più possibile
è necessario garantire un coordinamento tra Unione Europea e NATO pur riaffermando la autonomia della dell'unione europea stessa
In conclusione quale può essere la ricetta sicuramente uno sforzo in più e uno sforzo in più che bada nell'integrazione nella direzione di una maggiore integrazione nel settore della difesa
Questa maggiore integrazione io la vedo soprattutto nel quadro della cooperazione strutturata permanente che ha un Progetto se che se a realizzato alla lettera è un progetto molto ambizioso e può costituire veramente l'avanguardia di una integrazione in materia di difesa molto più profonde molto più ampia
è una sorta secondo media asso nella manica che l'Unione europea
Potrebbe giocarsi in maniera molto convincente soprattutto rispetta quelle sfide che abbiamo i numerato prima quindi il rapporto transatlantico barcollante la Breaks zitta
Lei crisi nel vicinato europeo il rapporto turbolento con la Russia e così via
Noi ci siamo resi conto che esiste ancora una grande eterogeneità nel panorama della difesa europea
E anche una estrema difficoltà di raggiungere il consenso a ventisette che quello che ha frenato di fatto l'Unione europea in molte crisi recenti
Quindi secondo me la pesco la cooperazione strutturata permanente è uno strumento ideale perché è uno strumento di differenziazione già pronto già inserito all'interno dei trattati e che può essere facilmente messo in atto dagli Stati membri
è quello che ci serve per acquisire le capacità necessarie di cui abbiamo detto e anche per una politica europea coordinata se collegato poi anche una maggiore collaborazione
Tra i ministri della Difesa e tre gol negli stati membri stessi ovviamente deve essere collegato alle istituzioni europee ai e anche alla politica europea di sicurezza e difesa comune che attualmente esiste a livello di Unione Europea
Però la pesco facilmente è un'occasione che può essere sprecata e quindi i prossimi mesi saranno fondamentali il ruolo dell'Italia deve essere assolutamente proattivo in primo luogo per evitare che questo diventi un progetto franco-tedesco perché questo è un po'diciamo la direzioni
Che ha preso al momento e poi per assicurarci che rimanga come Progetto aperto a tutti quegli Stati willing Annibal che poi vorranno far parte di questa iniziativa in futuro
Quindi dobbiamo garantire in primo luogo che sia permanente tra un nucleo di Stati membri che decidono di andare avanti sul processo di integrazione in secondo luogo che deve essere strutturata attorno a dei progetti credibili
Di sviluppo delle capacità di cui abbiamo veramente bisogno
In terzo luogo che non sia soltanto un modo per garantire una cooperazione a livello operativo e strategico perché questa c'è già di fatto ed è già garantita dalle istituzioni europee non vero e proprio strumento di integrazione e per questo dicevo che esse tutte queste caratteristiche vengono realizzate nei prossimi mesi l'attacco può diventare veramente un modello di integrazione differenziata che può salvare il processo di integrazione europea uno
Certo non è il sogno della un Europa unità a ventisette ormai non più a ventotto
Degli Stati Uniti d'Europa che pure rimane come orizzonte politico
Però è senz'altro un modello di integrazione che può permettere all'Unione Europea di fare meglio quello che i cittadini si aspettano e quindi di ricreare anche quel senso di appartenenza e di identità
Che come si è detto anche nella sessione plenaria quello che manca di più è quello che ha
Portato ad un allontanamento progressivo dei cittadini da da Bruxelles e
Dirette Nicoletta Pirozzi ha lanciato una serie di assist al nostro onorevole qui anch'tavolo che ci può dire le in Italia che cosa può fare
Buonasera e grazie grazie veramente a tutti perché nell'elaborare la la eventuale spicci per stasera mi aspettavo questa situazione in cui meno male a mettere a sistema i contributi effettivamente fattivi fatti esposti in questo in questa in questa Commissione
La la la sfida relativamente alle alla a un'Europa della difesa è effettivamente anche rispetto a quello che veniva prima discusso in plenaria credo il punto dirimente
Il passaggio fondamentale per cui arrivati già una difesa effettivamente comune
Sì sarà effettivamente arrivati a un a degli Stati Uniti d'Europa il passaggio sarà quello finale e quello estremamente necessario il punto è che hanno a mio modo di vedere ma è la stessa esposizione che ha fatto
Mi ero fatto gli altri relatori questo non può avvenire che nell'arco di almeno altri quindici venti anni
Il punto è che in questo arco temporale c'è la possibilità a trattati vigenti di poter fare passaggi veramente robusti lo lo spunto sulla pesca e quella è un po'la
La fortuna o comunque l'opportunità che ho avuto nell'esperienza parlamentare di questa legislatura quella di aver avuto l'opportunità
Appunto
Di assistere e spesso essere capo delegazione in tutte le interparlamentari
Fatte nel di difesa europea a livello di parlamentari parlamenti nazionali Parlamento europeo ogni sei mesi
Latte la presidenza del semestre lo pay c'è una riunione costante che riunisce i parlamenti e che danno non solamente un valutazioni ma anche venti conclusioni atti di indirizzo in quella sessione a partire dalla prima del due mila tredici in cui fu coinvolto a Dublino è nato un percorso che mirava a un contributo forte dei Parlamenti nell'indirizzo verso una delle politiche di difesa europea comune
Questo spunto mi serve per poi dopo dare la la la visione italiana e alcuni rischi che si corrono anche nella voler perseguire quella è l'attuale visione delle cooperazione strutturale permanenti o per la parte industriale o per gli obiettivi prettamente di politica estera
Perché
L'Europa indubbiamente la possibilità all'Ulivo il rilevavano se l'ambasciatore Trezza che il generale Tricarico la possibilità di portare un contributo diverso
Di politica europea ed approccio la difesa perché diverso dall'approccio che ha anche alla risoluzione dei conflitti avendolo avuto per sua storia una drammatica esperienza
Nelle sessioni interparlamentari quello è stato il percorso che siamo riusciti a sviluppare in particolare con la con la componente nazionale olandese
Come Italia è stato tutto uno studio che riguardava inizialmente l'utilizzo di uno strumento che non ha funzionato vere Bartolozzi ovvero quei gruppi tattici di da dislocare un battaglione di circa mille cinquecento uomini che dal novantanove indicativamente come concezione e nel due mila sette il primo impiego operativo se non sbaglio
Capacità operativa nell'ottantasette
Nel due mila sette a si sono come dire
Costituiti come uno strumento per potere essere utilizzati nella politica di difesa europea
Mi ricordo espressamente nella sezione greca del due mila quattordici la lo spunto degli olandesi che che rilevarono che ho
Sì forse sarebbe ci sarebbe un trovare il sistema per utilizzarli oppure chiuderli
Perché il costo viva sostenuto per mantenere voi quel battaglione rotazione tra i vari paesi che ne costituivano la forza in maniera di prontezza non e di reale e fisica presenza non era mai stato utilizzato le sette anni precedenti
E lavoro fatto dall'Italia
Quando poi fu nostro il semestre successivamente in tutte le altre sessioni c'ha condotto non solamente a a concepire un altri strumenti diversi dal dai batto Brook ma a e lavorare fin dal due mila quattordici una l'utilizzo delle pesco ovvero articolo quarantaquattro quarantasei del trattato
In quegli anni il brodo come appunto e aneddoto la situazione era estremamente blanda
Pochissimi Paesi avevano l'intenzione di realmente configurare quel tipo di passaggio e la preoccupazione nella costruzione di un percorso verso la difesa europea
Era benché minima solamente pochi Paesi o comunque poi parlerò parlamenti avevano l'intenzione di fare quel passaggio benché meno
Da un punto di vista governativo
Quello che è stato dirompente in questo percorso è stato a mio modo di vedere la glabre exit io mi ricordo espressamente prima della Breaks sette un passaggio fatto nelle commissioni esteri
Esteri al Parlamento europeo dove la preoccupazione per lo più nessuno credeva di quel passaggio
Fu portata in maniera sincera sempre dalla dalla collega olandese la
La la la presidente la commissione esige che disse qualora ci fosse stato quel passaggio e quindi una vittoria della baby-sitter quale sarebbe stato l'impatto nella come dire
Accelerazione verso la difesero fare questo è stato effettivamente la prima preoccupazione dopo il referendum in Gran Bretagna
Si è visto immediatamente questo passaggio e in particolare si è sbloccato il tutto grazie a un massiccio apporto di volontà politica francese e tedesca soprattutto nella fase successiva alle elezioni
Macché preventivamente perché comunque l'accordo franco-tedesco è stato fatto già prima della rielezione cancelliera Merkel in Germania ora lo strumento della pesco come giustamente faceva
Rilevare la
Nicoletta Pirozzi
Indubbiamente l'unica possibilità a trattati vigenti che ci permette di costituire delle realtà che non dipendano dall'unanimità delle delle delle Nazioni e dimettere assistevano solamente obiettivi e capacità ma quella è stata la parte più problematica operò la parte finanziaria
Quel sistema ci permette di condividere in maniera più efficiente anche la parte di costi che ha sempre frenato in particolare meccanismo Atena tutta l'impresa del diciamo dell'impiego dei batto groups
Dove il rischio in questo caso il rischio e se ne vedono
Dai documenti di cui parlava prima il generale ma che non sono solamente sui giornali ma che sono effettivamente documenti che trancia Germani hanno
Scritto
Una volontà anche poco nascosta di dar seguito non tanto a obiettivi comuni ma una capacità industriale che avere una risposta nelle proprie nazioni la lo spunto sulla sulla Quinta Channel sul sull'aereo di quinta generazione è un passaggio che l'Europa ha già perso politicamente come tipo di cd di sfida questa sfida poteva essere fatta nel novantasei novantasette ma come si è visto anche precedentemente in plenaria è lo spunto del ministro e è stato eccellente si è volutamente perso una capacità industriale europea
A a discapito di una scelta statunitense verso quel passaggio
Quel percorso credo che sia esclusivamente mirato a sfruttare visto che nell'accelerazione
Posto Breaks città l'Alto rappresentante Federica Mogherini ha implementato tutto una serie di passaggi ovvero la strategia globale il piano d'azione europeo il fondo per la ricerca prima dice novanta milioni poi di cinquecento milioni poi nell'arco di pochi anni arrivare a un miliardo per poi crescerà un miliardo e mezzo quindi diciamo c'è una programmazione che però si rivolge Marina preminente la parte industriale
E a discapito di obiettivi politici che vadano a sostenere quella parte industriale ovvero il rischio è come Larry quinta generazione franco tedesco che si sfruttino quei fondi esclusivamente per sostenere capacità nazionali
La battuta fatta prima al ministro Calenda sulla sulla sull'affare Fincantieri Asterix fa il pari il volere il voler mantenere una una una forte
Volontà europea da parte di un affronto e si scontra con la realtà dei fatti che evidenziata da quel da quel caso che è eclatante
Perché quella poteva essere un volano diverso di integrazione europea anche da un punto di vista di sviluppo di capacità integrate e non c'è stato
Quindi questo passaggio però se ben governato in questo l'Italia a a mio modo di vedere un ruolo fondamentale perché ha delle peculiarità anche nella definizione di obiettivi nella gestione di crisi a livello in locale intendo dire parte del Mediterraneo da parte dell'est Europa a una modalità di approccio completamente diversa prima il generale faceva riferimento la parte training era parte di di addestramento più in generale è è un passaggio anche questo
Dove il nostro apporto anche all'ITIS definizione di alcune capacità
Importante nel a mio modo di vedere penso che una definizione di un paese di un di un gruppo di Paesi con caratteristiche simili da un punto di vista Obiettivi debba essere alla base della pesco
Dove l'Italia dove si fa sentire ancora di più la sua voce anche rispetto a Spagna Francia e Germania soprattutto e in quella realtà andare poi a definire successivamente delle ulteriori e specifiche mirate magari per aria cooperazioni strutturate permanenti
Perché altrimenti la assenza di come dire obiettivi comuni che è lampante finora tante realtà non so o per paura o per mancanza o De Chirico uni non sono sostanziate in cooperazioni strutturate permanenti faccio un esempio
Quello che ha colpito sempre molto e anche a domata ridi retta verso funzionari o organismi la commissione la missione è una forma ed ammissione nata sotto l'egida europea ma non sotto un'operazione strutturale e permanente
Eppure è stato la missione
Con un consenso di ventisette Paesi dove hanno partecipato ventisette Paesi poteva essere il primo passaggio per quel tipo di come dire esperienza di difesa comune perché è sempre una missione europea mai il la struttura per cui è stata creata e l'obiettivo per cui le sarebbe stata creata sarebbe stato completamente diverso quel passaggio non c'è stato espressamente per paura
Perché in quella situazione sia i Paesi quindi una delle nazioni sia le gli organismi europei hanno avuto la paura di implementare per la prima volta un sistema di cooperazione stupro strutturale permanente questo a a anche a mio modo di vedere coso c'è da dire in ultimo e ed è il passaggio successivo a questo riuscire a fare questo e quindi a dare seguito a quegli obiettivi di cui parlava chiaramente Nicoletta
Permetterebbe di arrivare a un punto in cui se il sistema
Funziona eh bene accetto dagli altri Paesi perché il passaggio non è solamente di ridefinizione dei trattati e anche di far funzionare un sistema quando prima si tornava sul fatto che le attuali emissioni europee via via stanno riducendo di capacità o di operatività e perché da parte di tutti da chi ci ha operato sia da un punto di vista militare da un punto di vista civile viene fuori la sempre più sincera definizione che non funzionano per quelle sono le strutture organizzative e le le norme le norme che le Regolamento no punto e le strofe
Due spunti perché mi interessa farli sulla parte cibernetica e sulla parte di Intelligence
Entrambi non possono che non difendere se non in una minima fase di condivisione dà una definizione di un di Stati Uniti di cioè di un un governo che sia europeo che abbia una forte componente democratica nella definizione di Kimi rappresenta a livello parlamentare europeo e di Kimi
Da una come dire
Un'espressione di un governo europeo che non può essere la Commissione
Perché la condivisione di Intelligence ma sul e ancora di più
L'integrazione da un punto di vista cyber è un problema che tocca espressamente un problema di legittimità di chi ha a che fare un quel tipo di informazioni
Quindi dov'è il punto da un punto da da da un lato all'ATO Intelligence
Nella definizione le cooperazioni strutturate permanenti potrebbe essere interessante iniziare arrendere
Armonizzate quelle realtà di cui parlava il il il generale da un punto di vista cyber essendo un modo un mondo che va totalmente riscritto
La definizione delle direttive potrebbero con la direttiva Nisi in particolare potrebbe non bastare a
Come dire armonizzare effettivamente le realtà
Nazionali
Cosa dice quella direttiva o e che è un punto dirimente nella difesa della prossima Europa
La prossima Europa baserà tutto sulla gestione del dato ma diciamo il prossimo futuro sarà in generale incentrato sulla gestione del dato da un punto di vista tecnicamente informatico
Senza quel tipo d'approccio anche a livello europeo con una volontà di rendere armonizzate le varie realtà europee da un punto di vista cibernetico diventa difficile poter fare una reale difesa perché quello che sarà il livello d'attacchi che potremo vedere di qui ai prossimi quattro anni è completamente diverso rispetto a quella realtà che ci si è prospettata fino ad oggi
Oggi è una situazione in cui si inizia concepire l'attacco cibernetico uno qualcosa di sistematico e non di come dire puntuale per la per la volontà di un singolo attivista o di uno o di un criminale informatico ma la estrema computerizzazione l'innovazione tecnologica che ci si propone costantemente e senza freni sulle lo nelle nostre vite porta per forza dover pensare a come organizzare quel sistema che non può essere esclusivamente pensato da un punto di vista nazionale nella fase di condivisione delle informazioni è un approccio che deve entrare anche esso nelle politiche
Coco di cooperazione strutturale e permanente
Perché perché le capacità di investimento ci permetteranno di poter agire in maniera diversa sullo sviluppo di algoritmi o di software che possono fare
Ho predizione o analisi monitoraggio e riuscire a sviluppare quello magari con componenti nazionali ma con uno sviluppo del comune reale sul software potrebbe essere un passaggio che anche più del settore aeronautico porta delle favorevoli condizioni di cooperazione
Nella nello sviluppo di un comando dove si può sviluppare una dottrina completamente nuova
Cyber
Quello potrebbe essere un banco di prova da un punto di vista di difesa europea perché perché non essendoci da un lato un enorme interesse delle industrie nazionali in quelle in quel settore perché Andy non è ancora embrionale da un punto di vista europeo
Dall'altro perché ancora non è stato scritto tendenzialmente niente e quindi si potrebbe iniziare a concepire un nuovo sistema di difesa
Con Capello europeo che abbia tutta la parte che riguarda almeno la partenza inizialmente strategica o di minima operatività quello è un mondo che ci dà questo tipo di approccio e per questo dicevo farlo rientrare nelle pesco perché metterla nella pesco permetterebbe a quel gruppo di Paesi magari un sistema inclusivo di poter arrivare a vere quel tipo d'approccio né in una difesa europea avendo quell'esempio
E quindi una costituzione come altri Paesi se non se generale non mi correggi mi sembra che la Cina lo stia facendo un comando esclusivamente cibernetico come fa come dominio come forza armata una sorta di anche la cura giusto perché questo è anche le definizioni della della della NATO come ultima dottrina un nuovo dominio quindi come dopo la seconda guerra mondiale molte forze armate l'esercito americano il primo aveva la la componente erotica la trasloco ma io io essere Force l'Italia nata già prima come componente ero nautica
Quel passaggio potrebbe essere fatto anche in quest'ulteriore dominio e pensarlo come banco di prova a livello europeo potrebbe essere un embrione di quel tipo di tentativo di coordinamento armonizzazione inserito in una operazione struttura permanente dove le regole e le leggi sono simili per tutti grazie
Senza è che però la Russia stia facendo dei rilievi enormi passi avanti sono Lafaille ancora perché è ormai nota e arcinota che sia intervenuta in questo modo in accende europei Statunitensi e l'Europa ha un ufficio di contrasta di sole undici persone
A questo
Non le racconto quante ce l'ha l'Italia di di persone di di
Contrasto a a queste situazioni da fare dire che forse un po'sottovalutata almeno dal punto di vista della dell'opinione pubblica ma per pagare invece ci sono forte non non sappiamo ma comunque lo lascia poi dopo alla asseconda girare la
Nel febbraio dell'ottantasette
Olivier Dupuis scriveva un articolo sul fallimento dei tentativi trasformazione della politica di difesa europea in una in una politica di difesa comune quindi e diciamo che sono almeno trent'anni che ragiona su questa e immagina che sentire parlare di orizzonti lunghi di altri quindici vent'anni nonna non li faccia molto che c'era rende però essa di lascia la parola a lei vediamo che cosa ci
Grazie Siviglia non mi ricordavo di quello ma comunque sia anche trentacinque avvisi
Qualcosa
E poi io partirei dal dal titolo della nostra Commissione l'OPA anche poterci io credo che noi dobbiamo potremmo anche invertire lo dopo
Nella protegge però partire che che dovrebbe essere al centro della nostra attenzione perché concretamente a ad altri interventi io sono molto pessimista sulla coesione della dell'Europa quando penso all'Europa non penso soltanto il ventotto e oggi al ventisette intanto abbiamo già perso un pezzo che secondo me dovremmo avere la priorità di recuperare non possiamo pensare di andare avanti senza la Gran Bretagna poi gli abbiamo dimenticati la questione di barca dicono ancora quattro o cinque Paesi Kosovo fossero bio Montenegro Macedonio in Albania che sono fuori da tutti schermi radar della sicurezza europea abbiamo la questione molto grave tutt'altro che
Risolta dell'Ucraina e
Abbiamo qui ci sono anche degli esperti nella sala qui superato gli atti
Non è che va proprio bene per la coesione del continente quindi credo che delle iniziative a quindici anni rischiano di non corrispondere all'urgenza del problema
Allora credo che pensare alla difesa e quando pensiamo la difesa pensiamo alla componente militare ma anche a tutti gli altri componenti del ovviamente alla diplomazia alla prevenzione dei conflitti anche alcune cose economiche investimenti strategici cinesi nel porto di Atene mi sembra una cosa grave ma anche investimenti cinesi almeno io mo'posto di Tolosa a Tolosa dove si fanno via io air bus mi sembra non mi sembra una cosa particolarmente saggia
Ho pensiamo anche a signor Schröder che siete minga scuole in altri ora in ho smesso e ora la la compagnia petrolifera USA quindi la la sicurezza la difesa sono tutte queste cose
E io credo che Silvio lo ricordava non un caso che dal cinquantacinque dalla dal fallimento della Comunità europea di difesa non si sia fatto nessun passo avanti su accodo con Nicoletta che negli ultimi due anni qualche cosettina si è fatto ma molto molto poco e sicuramente dal mio punto di vista ovviamente non all'altezza di di una politica che dovrebbero perché dovrebbe almeno
Consentire la la coesione futura dell'Unione europea e lui credo che la prima cosa
Il preferisco anche con comunque
Dice la la cosa della querela apparato generali Tricarico sulle
Come io
Le dottrine l'impiego sicuramente una cosa importante ma a monte
C'è la questione della
Dell'elaborazione di un libro bianco della difesa per capire quali sono le minacce comuni a non necessariamente ai ventisette mai quindici o dieci o dodici Stati che decidono di lanciarsi in una politica comune di difesa
E questo il general per crescere un generale francese sta battendo rischioso da danni su questa questione e mi sembra che non sia per il presidente del Consiglio Gentiloni una cosa così straordinaria di riuscire a a convincere i suoi colleghi primi ministri del di dodici o quindici Stati dimettere
Un esperto militare un esperto civile per questi dodici in e e chiedervi di fare un limbo bianco su le minacce perché ovviamente un Baltico non ha le stesse percezione di un portoghese ma credo che tutto sommato alla fine dei conti le minacce sono le stesse per per per tutti cioè lì i problemi sono anche se sentite cioè il problema Russo e sentito più direttamente
In Lettonia però anche in Belgio è un problema reale anche le manipolazione delle elezioni in Gran Bretagna da parte delle dei servizi russi è un problema reale in Gran Bretagna non soltanto nel Paese baltico quindi questo mi sembra una cosa che bisognerebbe fare subito è una cosa che non costerebbe tanto non pagare
Due esperti col ovviamente uno staff intorno e a bere entro contempo ravvicinato un vero limbo su la sicurezza e in in mezzi per rispondere a questi minacce alla sicurezza che servirebbero all'Europa poi secondo me come si sarebbe potuto parlare per anni
Noi vecchi civile ricordiamo di queste cose del sistema monetario europeo negli anni settanta ottanta noi se non ci fosse stato nello novanta due novanta la decisione di passare la moneta unica noi potremmo ancora parlare oggi tranquillamente di a girarci in un sistema monetario che dove le le monete potevano fluttuare e non avremmo aggira luogo questo e cioè se non ci fosse stata una decisione politica
Essenzialmente voluta da collega mi terrò poi anche da tutti gli altri non ci sta non ci sarebbe è stato quello che e in tuttora insufficiente che va migliorato eccetera eccetera
E io credo che sul fonte della difesa e la stessa cosa se non un giorno i quindici stati statiche lo vogliono non decidono gli fa darsi uno strumento anche per costringere spero che non si incassi l'ambasciatore qui presente al tavolo anche per costringere i diplomatici a vedere
Insieme
Le le le le problematiche noncuranti dei letture come ematiche del mondo in chiave italiana oppure spagnola oppure tedesca ma vederle in chiave europea e io chiedo e poi dire sempre la storia del dell'uovo o della gallina
Viene prima la politica estera o viene prima la difesa
Questo sì potremo discutere per settimane sapere chi il la politica estera che la luogo luogo o o è la difesa che la gallina eccetera eccetera io penso visto
Il leghe il militare un un vantaggio un esercito una cosa concreta cioè si può toccare si può vedere si può filmare anche un ambasciatore a all'ONU si potrebbe anche però non è la stessa cosa cioè la fisicità dell'esercito se non è è un passaggio necessario per costringere poi tutta e la macchina estera dei dei nostri Stati e poi il servizio comune proprio a voi senza a a integrare questo paradigma delle della dimensione europea del del delle minacce e della comunità di di di di obiettivi che sono che sono in corso e quindi io credo che avere un esercito non l'unico come nel caso della della moneta ma un esercito comune
E comunitario cioè regolato da leggi dalla asili dalle regole del dell'unione europea e composto non chiuda italiani o spagnoli o tedeschi in ma da cittadini europei per non avere più un collegamento a una capitale europea
Foa dieci capitali europee ma avere un solo collegamento una sola responsabilità politica il presidente della Commissione europea ovviamente conto del concorso
Dei beni del veicolo delle protezioni e quindi con un Consiglio europeo della sicurezza composto dei primi ministri ed ai presidenti della Repubblica
Che con il compito di dare l'assenso a un eventuale intervento Estero molto bene perché non è che il sono cose soffuse di vita e di morte quindi sono cose pesanti quindi non che ci siano delle garanzie per gli stati pay Stati membri di questa cooperazione sutura permanente mi sembra necessario questo lo lo dico anche perché ho lanciata una piccola freccia
Alle nostre farmi simile nazionale tutte le un po'molto curate allo stesso modo ma io credo che il l'oggi il il il peggior nemico di questo passo verso un esercito comune europeo non sono e famiglia sono non è che lo vogliono tanto perché cambierebbero tante cose però il la l'ostacolo maggiore sono le industrie militari europee e lì lo diceva ma Artini rispetto a la faccenda Fincantieri Estates la mia lettura che sono ambienti del settore industriale militare francese che hanno Stoppiglia reggeranno silurato ostentato dissi silurare l'accordo che alla fine dei conti non è così buon accordo per l'Italia è un po'componenti
Fuori microfono può poté crea un po'indecente dissi di essere arrivato a questo cinquanta cinquanta con un due per cento che è stato per dodici anni eccetera eccetera ma con la nuova una roba da matti io credo che l'Italia fosse fatto anche degli ore del degli euro degli errori perché non siamo ancora nell'obiettivo appunto di una visione europea al potevano sarebbe di mettere le attività militare di Fincantieri insieme a quelli francesi dinosauri comunque a quelle di il spagnoli e dei tedeschi e di fare una Erebus delle attività navale militare e e questo ma questo sarebbe favorito dal momento in cui noi avremo un esercito europeo con delle commesse a quel livello ovviamente allora
C'è un incentivo perché le le varie le varie ditte spagnole tedesche italiani francesi si si mettano insieme per la per per avere le le le le le commesse e quindi io non mi scusi perché penso che siamo anche andando molto avanti nelle con il tempo io credo ai miei amici radicale
Io credo che dobbiamo avere un obiettivo che molto chiaro un esercito comune europeo ho parlato con in generali zero virgola tre per cento del PIL significa a una decine di Paesi significa trenta quaranta miliardi di euro all'anno e questi generali invitano con trenta quaranta miliardi di euro si può fare delle cose serie quindi non è una cosa
Così fuori portata tanto più che questo zero virgola trenta per cento se lo merce se un Paese decide di metterlo nel nel nella cosa comune ovviamente non non mi non dovrò dire mettere dal punto di vista nazionale quindi non è un
Finanziariamente non è una cosa non non fatti io credo che questo non è una cosa
Che possiamo rimandare credo che la la la fase in cui si trova il processo di costruzione europea o riesce a fare questo passo non ci sono altri passi
Che gli possono oggi consentire di di uscire rafforzato le i tentativi di malcostume su vari fronti fonti al momento non è che secondo me sono molto positivi perché creano delle anche delle divisioni
Lo vediamo in Polonia con la questione delle dell'avvocato lavoratori distaccati cioè il rischio di fare di di ed ancora una volta è una visione molto un po'dirigistica invece l'OPA per la sua coesione ha bisogno di un oggettivo nel nei quali tutti si possono covare credo che quello dell'ultimo mi esercito comune
Anche come strumento per la creazione di una politica estera comune sia cento grazie
Grazie ferie
Nonostante l'orario di inviterei a fare se volete una riflessione magari rapida visto che le sollecitazioni sono state tante magari
Avete necessita di puntualizzare magari degli aspetti quindi ridare la parola all'ambasciatore Trezza
Grazie effettivamente abbiamo messo parecchia carne al fuoco però ecco mi sembra che ci siano degli così degli spunti operativi che sono venuti fuori
Che meritano di essere poi sviluppati ulteriormente i soprattutto generale
Ha parlato di progressi nel settore delle dottrine di impiego cooperazione nel settore dei brogli affossare il caccia franco tedesco
Insomma ma anche intelligenze formazione son tutti sono tutti temi effettivamente interessanti però ecco a parte questo e a parte quello che ho potuto dire io per quanto riguarda l'aspetto nucleare
Mi sembra che sotto il profilo istituzionale dobbiamo basarci su quelli che sono i dati attuali cioè il trattato quello che ci permette il Trattato di Lisbona e mi sembra di avere così raccolto certo orientamento comune nel nel ritenere che che la cooperazione strutturata permanente sia lo strumento a disposizione a loro usiamolo
Finalmente e quindi ci sono ci sono varie idea di come utilizzarlo ecco questo secondo me va approfondito
Sul secondo me effettivamente break siete è stata una sconfitta dell'Europa però a questo punto è un fatto e allora cerchiamo di trarne diciamo gli aspetti positivi che che siete sciolti se ne possono trarre non c'è dubbio che il Regno Unito almeno nella mia esperienza è stato un elemento frenante della cooperazione soprattutto nel settore della sicurezza e della difesa quindi né al quale si aggrappavano poi altri paesi che anche loro erano avevano dei MiG Feelings sulla cooperazione in questo settore
E quindi approfittiamo di questa uscita che mi sembra ormai inevitabile perché così è né per rimescolare le carte e vedere che cosa si può fare di più proprio nel quadro di questo di questo negoziato da cui il Regno Unito ha deciso ha deciso di di uscire quindi cooperazione strutturata permanente
Cui l'Italia dovrebbe effettivamente dare il suo contributo io non trovo che dobbiamo ostacolare quello che fanno i francesi e i tedeschi perché un anno locomotiva ci vuole
Ma cerchiamo invece di dare il nostro apporto proattivo ecco non non ostacolarlo ma ma direbbe dire la nostra fare delle proposte perché ripeto la leggo la locomotiva è necessaria
La questione del l'uovo della gallina politica estera prima boh esercito comune
Dopo a me sembra che una fondamentale diciamo intesa sotto profilo concettuale sia necessaria prima di poter veramente costituire un un esercito comune quindi ecco sì lavorare non soltanto sulla politica estera ma come diceva anche generale sul una dottrina comune di impiego
Devo dire che questo servizio di azione esterna comune dell'unione europea
Non a quella visibilità e quella operatività che forse mi sarei aspettato a al limite avrebbe dovuto sostituire le diplomazie nazionali vedo che questo non succede e quindi c'è sotto questo profilo molto da fare perché offrono o si usa uno strumento o si usa l'altro ma insomma ecco questo questo miscuglio tra i due non mi sembra
La soluzione migliore ecco grazie
A lei
Generale
Benito io non so se è previsto soddisfare qualche curiosità se c'è raccolgo volentieri insomma
Se no andiamo
Poi si aprì sabbia allora benissimo benissimo allora volevo stressare meglio
Il ruolo dell'industria dalla difesa
Perché sia da Massimo Artini sia dal professor De cui sono uscite delle delle pillole giusto
Ben azzeccato
Credo che sicuramente in Italia probabilmente anche in altri paesi europei
L'industria diciamo esercita una pressione eccessiva si governi anzi delle volte ne determina i comportamenti e le decisioni invece dovrebbe essere esattamente il contrario
Temo temo sospetto che quello del caccia franco-tedesco di quinta generazione sia stato siamo e risultato la pressione delle due industrie diciamo nazionale franco-tedesche sui governi per mettere le mani sul malloppo
Cioè sul fondo comune dalla difesa appena determinato
In cinquecento milioni di euro primo anno poi
Secondo cinquecento poi un miliardo Niang faccia dice e quindi quindi si è diciamo pur di arrivare al malloppo diciamo si è cavalcare un cavallo barocco cioè caccia di questo genere non c'è bisogno l'unica cosa che non c'è bisogno è un caccia di quinta generazione allora in Italia per esempio Finmeccanica oggi Leonardo non sempre a prodotto quello di cui le forze armate hanno bisogno
Anzi anzi ciò in genere è successo il contrario cioè hanno sviluppato alcuni prodotti e poi e forze armate diano dovuti acquisire volenti o nolenti
Qualche volta questi prodotti corrispondevano all'esigenza delle forze armate altre volte no
Con l'F trentacinque
Diciamo non c'è stato mai un atteggiamento ovviamente
Di resistenza aperta
Però dietro le quinte diciamo
Sì ha creato il partito contrario F trentacinque
Qualcuno dei fuoriusciti di Finmeccanica addirittura ha creato il partito dell'Eurofighter per continuare a fare quello che sapevano fare anche se le andare un altro militare non aveva bisogno la faida hanno provato diciamo a ad abbattere al trentacinque più ancora che si trovasse in buona e potrei citare degli altri esempi
Per salire
Di uno scalino a livello diciamo della gerarchia istituzionale
Non esiste nel nostro Paese pur fortemente industrializzato nel settore la difesa un sostegno governativo per le attività di esportazione comunque la produzione
No
Gli operatori si debbono organizzare in proprio per le esportazioni del materiale difesa
Al esiste un organismo interministeriale creato Palazzo Chigi per affinché diciamo vengano individuati quali siano le operazioni da sostenere le esportazioni però dormiente non funziona mai e quindi e l'operatore in genere e naturalmente in Italia c'è quello
Dominante
Che bussola posto dalla politica
Dice quello che ritiene di dover dire senza che ci possa essere un riscontro tecnico di un consesso il time sia che si decida se quel prodotto che serve se quel prodotto sostenere se quel prodotto
Che in qualche maniera debba diventare
Un cavallo di battaglia per per quel governo per quello che l'altro politico
Quindi l'operazione appunto
Che molto correttamente professor De cui definito fallimentare o quasi
è vero
è vero riflette esattamente questo questa interlocuzione diciamo da ribaltare fra indusse la difesa e governi
Allora io temo sentivo
Enrico Letta che parlava di schizzi di sangue per aggiudicarsi questo quel deputato in più i posti lasciati liberal Gran Bretagna purtroppo anche queste cooperazioni rafforzate credo che soggiacere hanno lo stesso rituale di litigio
Per cui l'ideale secondo me sarebbe intanto vedere quello che serve
Questa è la prima cosa per non fare altri caccia di quinta generazione e io mi ha fatto una lista ce ne sono anche altre cose una lista che è uscita dall'esperienza questo è quello che serve veramente inattesa anche se non c'è un disegno di uno di uno strumento militare europeo sicuramente quelle cose mancheranno perché sul campo emersa questa lacuna più d'una volta ricorrentemente e continua diciamo ad essere fonte di preoccupazione
Allora si vede cosa serve
Dopodiché bisogna creare una collaborazione europea come la si crea come come la si crea quando si fa un nuovo strumento che serve a tutti quanti è già successo
Però tutto questo deve avvenire nel rispetto dei ruoli reciproci cioè i governi devono dare la le industrie si devono accordare nel realizzare quello che i governi dicono e che è sicuramente quello di cui le forze armate non so
Così si crea una capacità europea sicuramente però seguendo esattamente questi passaggi altrimenti credo che saranno ancora schizzi di sangue
E con questo mi fermo a
Grazie speriamo di no perché disse anche gli argomenti di prima se gli schizzi Sant'da lei allora la parola per la sua
Sì sarò molto breve diciamo che atto nel nell'orizzonte che ho presentato a livello temporale io
Mi pongo un po'in una fase intermedia tra quello che tra quello che suggeriva politiche di un qui e quello che suggeriva il generale Tricarico nel senso che come ho ho già detto il secondo me i tempi non sono maturi per un esercito europeo subito e anzi questo potrebbe rivelarsi controproducente dal punto di vista politico
Però la esco in realtà può fare tutto quello che Olivier suggeriva sulla base del modello che lui stesso richiamava che proprio quello di un'integrazione differenziata
Nel settore economico e finanziario come abbiamo fatto con la zona euro
Anche qui parliamo appunto di un gruppo ristretto di Paesi che va avanti nel percorso dell'integrazione in un settore specifico
Secondo me quello che dovremmo piuttosto fare imparare dagli errori del passato quindi quelli che abbiamo
Di cui abbiamo avuto esperienza con la crisi economica e finanziaria nel caso dell'Euro
E c'è prima di tutto di appunto anteporre gli strumenti alla politica e quindi cercare di aver ben chiaro qual è l'obiettivo finali anche dal punto di vista politico in termini di integrazioni
Quindi evitare una pesco molto blanda con progetti ad hoc che in realtà non realizzi questo obiettivo molto più avanzato
Dall'altra fare in modo che quelli che aderiscono sono veramente quelli che se lo possono permettere cioè veramente quegli stati willing nei Bolt che ha in questo momento hanno le giuste capacità e la volontà politica
Per poter andare avanti in un processo di integrazione della difesa che sia veramente efficace
Come ho già detto
Senza lasciare indietro nel indietro nessuno nel senso che rimane un progetto aperto quindi crede averi dei criteri molto precisi rispetto a chi può entrare nella pesco
Però lasciando la porta aperta quegli stati che li raggiungeranno in un secondo momento
E come dicevo Corriere della Pescucci servirà affari tutto quello di cui abbiamo bisogno anche in termini di Accetti e capacità e anche per evitare quel rischio che l'industria della difesa persegua obiettivi nazionali piuttosto che obiettivi fu e europei questa è la sfida più grande secondo me e si riuscirà a vincere soltanto Sella pesco
Sarà connessa come cercavo dispiegare nel mio intervento con le altre iniziative che sono state lanciate in questo periodo in Europa e quindi strettamente connessa con il fondo europeo per la difesa che deve cercare di incentivare e quei progetti e quegli obiettivi che vengono riconosciuti come obiettivi europei e non come obiettivi nazionali o bilaterali e anche con il cosiddetto coordinamento tra i ministri della difesa degli Stati membri che con questo nuovo progetto che si chiama card dovrebbero finalmente diciamo arrivare ad una pianificazione congiunta per quanto riguarda lo sviluppo in una prima fase coordinamento e poi pianificazione congiunta per quanto riguarda lo sviluppo
Delle capacità di difesa nazionale
L'unica cosa che dico è che nonostante ci franchi avverta la necessità della dello sviluppo di un libro bianco di un concetto strategico eccetera il momento è adesso nel senso che la pesco sarà notificata molto probabilmente la prossima settimana
Lanciata al June boo Foreign Affairs Council di novembre
Dobbiamo in questo momento a essere presenti come italiano fare delle proposte che rispondano
All'interesse nazionale in un'ottica europea e cercare ovviamente non di ostacolare il motore franco-tedesco in questo momento è fondamentale ma di agganciarci
Sicuramente a questo treno che sta per partire e rischia di partire senza di noi grazie
E Nicoletta che il momento è adesso Massimo quindi
In questo è vero e lo il momento indubbiamente adesso e deve dare credibilità il problema della della parte dei trattati fino ad oggi prima si faceva riferimento o un passaggio lo faceva l'ambasciatore rispetta l'articolo quarantadue del trattato
Che è stato invocato una volta sola da Hollande dopo l'attentato e in una società dove sono disposto cioè il paragrafo sette l'articolo quarantadue
è un risultato tendenzialmente inutile e quindi lo spunto che volevo fare riguardava proprio tutto la credibilità politica nel mettere in campo delle pesco e successivamente invitati giustamente faceva notare Nicoletta finanziaria
Inizialmente se diciamo così temporalmente l'idea è di efficientare la ha speso editi in difesa nei vari o armonizzando le varie strutture militari nella fase iniziale e esce seriamente gli Stati dovranno contemplare quanto investire delle fresco in più rispetto alla alla difesa nazionale
Perché in quella fase iniziale sarà necessario sviluppare a prescindere dalla nazionale competenza militare e quindi il il lo spunto
Che era lo stesso che poche ore vuol portare i orale
Credibilità anche da un punto di vista di peso del Paese come volontà finanziaria nell'impegno nello sviluppo ma pesco perché poi quella è la parte di dissidi sistema va messa in condivisione quindi
Sì delle informazioni sono queste la prossima prossime settimane dovrebbe essere me implementata la prima cooperazione strutturata e permanente a mio modo di vedere l'Italia potrebbe far parte di questa un motivato giacché a delle risorse non dico da un punto di vista finanziario ma come qualità da un punto di vista militare e non solo militare anche divisione che potrebbero essere messe in campo ma era più preminente
Senza lasciare lo spazio a francesi quote dischi di poter decidere qualsiasi cosa per tornare allo spunto sui cantieri
ST x la selva oscura Fincantieri l'accordo magari per Fincantieri è anche valido esclusivamente per Fincantieri ma per il resto dell'Italia o qualcosa è deprimente
Perché impatta su tutto quello che è collaterale a a alla parte di costruzione delle semplici ma di questo è un problema di credibilità della situazione della
Di quella volontà politica o industriale nel portare avanti questo tipo di progetti
E riportarono pesco che dia chiari indirizzi e non minimali su progetti che riguardi non solo capacità ma anche obiettivi politici
Obiettivi di politica estera comuni per quei quattro Paesi che inizialmente vogliono andare a fare questo tipo di percorso perché altrimenti diventerà uno strumento spuntato come sono stati battuti Lux come sono stati tanti altri strumenti l'Europa è piena di comandi militari o di realtà creare ad hoc si pensi solamente alla diciamo così diatriba tra leda e la commissione relativamente alla parte di di di di programmi di difesa e questo è un percorso deve essere per forza
Come dire ripulito perché altrimenti l'inefficienza diventerà sempre maggiore e quella credibilità necessaria sparirà e quindi questo strumento che è l'unico ad oggi disponibile e probabilmente funzionante perderà la sua efficacia
E poi sua lei disse possiamo
Sono stato promosso
Non le voleva aggiungere qualcosa che apparentemente non non c'entra niente sì se vediamo ora la la protezione in senso largo io credo che anche
Il lato cooperazione allo sviluppo andrebbe
Con fondamenta rivisto se non in guardiamo alcune proiezioni delle Nazioni Unite sulla demografia in alcuni Paesi
Molto vicini Egitto Mali Niger Nigeria Nigeria due mila nel due mila e cinquanta un miliardo di abitanti un miliardo solo nel Mali
Centocinquanta milioni di anni vige altrettanto in Egitto oltre duecento trecento milioni di abitanti cioè questi sono Corsano Paesi non è la Corea del Nord che sta dall'altra parte sono Paesi e quindi questo da fa trentacinque quarant'anni
Integrare non politiche di sicurezza anche questo questa dimensione
Grazie per l'attenzione grazie grazie intervenuto
Grazie a tutti gli spunti sono stati tanti probabilmente una dibattito del genere dovrebbe proseguire ancora per alcune ore perché abbiamo soltanto toccato marginalmente molte molti temi per esempio abbiamo parlato poco i del controllo delle frontiere nel senso che non abbiamo sviluppato dal mio punto di vista più approfonditamente questo che era anche un tema della nostra Commissione ma evidentemente in due ore la difficile parlare di parlare di tutto
Come avete visto dal programma era previsto anche l'intervento di Nicolosi Gatta la manca che è segretario generale di non c'è pace senza giustizia ma è rimasto bloccato Inna abortiva Faso vado Dooku terrà un'ammissione sulla mutilazioni genitali femminili e quindi si scusa sia con i relatori si appone il pubblico per non essere potuto venire ma poi ci teneva a portare i suoi saluti e io ringrazio ancora tutti i relatori grazie a voi che ci avete ascoltato