Presentazione della rivista «Le Sfide. Non c'è futuro senza memoria» della Fondazione Bettino Craxi: intervista a Stefania Craxi e Mario Barbi

Radio radicale abbiamo in studio Stefania Craxi e Mario Bardi Stefania Craxi animatrice della Fondazione Craxi Mario Barbi lo ordinasse scultori lo conoscono come già parlamentare del era già partito democratico in vigore il primo del partito a Roma Rovigo già molto del siamo del Pd ulivista o oculista del
E lei non memorabili regnato nel centrosinistra esatta corrente ulivista diciotto evidenza ulivista rinvenuta azione referendaria molto deluso bene allontanato da quel campo già nel due mila e tre indici ricordiamo bene dopo le lezioni
Della presente legislatura e Mario Barbi con Stefania Craxi
Dà vita a all'oggetto Della nostra intervista che una rivista trimestrale le sfide vista riversare la Fondazione Craxi Mario Barbi né il direttore abbiamo tra le mani il primo numero non c'è futuro senza memoria le sfide il diciamo il tiro numero dedicato a Italia Europa cambiamo rotta
Un
Una pubblicazione questa che ha già avuto diversi diverse anticipazioni sui giornali perché poi il bello della del lavoro che fate come Fondazione Craxi che adesso trova questa forma editoriale e che disponete anche di un patrimonio
Non solo di cultura storia politica ma anche di di soldi di Cuddy potenziali giornalistico di scoop stato anche a sfondo storico come quelli che sono stati dati alle stampe nei giorni scorsi per esempio su sugli la fase di ingresso della Spagna nell'Unione europea si pensi a quello che sta succedendo il dibattito che si fa adesso su sulla Catalogna
Appunto su Barcellona e Madrid e però c'è anche molto altro io questo corposo primo volume della rivista rivista trimestrale
Le volevo question la carità non potrà rivista del numero lascerò parlare il direttore intanto dico subito che la rivista è disponibile dove si lamenta on line
Ed è una arrivista che ha una grande ambizione ovvero portare un contributo a un dibattito pubblico sempre più asfittico
Ha un sistema politico che pare orientato come spazio temporale occuparsi delle prossime sfide elettorali e quindi una con una dizione limitata e che dedicano spazio una riflessione ai caratteri di un tweet
Quindi è una grande ambizione fu una rivista appena nata
è una rivista che monografica ma in ogni numero ci saranno delle finestre sulla politica estera e poi c'è uno spazio dedicato all'archivio
Questo perché il titolo appunto è le sfide non c'è futuro senza memoria non siamo profondamente convinti che non si dà garanzia di futuro senza la memoria e la verità sul passato
Tra l'altro in questi pezzi di archivio in questo numero ci sono anche delle dei pezzi dell'archivio non solo Craxi ma anche la Fondazione Thatcher per esempio sono sorprendenti per la loro estrema attualità
Presente c'è un pezzo di Craxi che parla dell'Europa sembra scritto ieri mattina
E quindi insomma per noi è una nuova sfida
L'affronteremo come dicono le belle parole di una canzone italiana con un piede nel passato e lo sguardo dritta petto verso il futuro questo al più longevo merce tra l'altro va fatto come dire intanto vanno fatte
I complimenti perché giornalisticamente questo numero contiene anche un'intervista che è una notizia perché registriamo questa nostra conversazione nel giorno in cui la commissione parlamentare d'inchiesta al sistema bancario ascolto il procuratore capo di Sienna
Voi avete l'intervista che mi sbaglierò ma mi sembra di non aver letto dal nessun'altro organo di stampa
Quella parte di anticipazione di questa c'è quella con Antonio Fazio
è un dibattito quello su sulle banche che è andato molto a ritroso fino a tirare in ballo appunto anche i predecessori di di Visco
E voi avete il una chiacchierata un colloquio a pagina venti con Antonio Fazio che e parecchio dello parla
Direttore
Antonio Fazio parla posture c'era
Concesso un una lunga lunga intervista che non pubblichiamo come parte centrale un po'come asse di questo numero
E con lui parliamo per la verità nei rapporti tra l'Europa delle euro di come siamo arrivati a quella scelta se eravamo preparati se non eravamo preparati
E della costituzione monetaria dell'Europa di oggi che ci sta molto stretta e che fatta su misura della Germania
Di questo parliamo con frasi quindi non parliamo falsa con faziosi non parliamo del c'è però è la crisi bancarie però non è una bella sua la sua presenza diciamo è una
Testimonianza importante e in qualche modo insomma incidentalmente richiama anche
La sua azione diciamo di banchiere centrale di vigilante di governatore del sistema
Del sistema bancario italiano ricordando incidentalmente come nel suo periodo non ci siano state fallimenti di banche ci siano stati molti accorpamenti ci sia stata una riduzione significativa è regolata
Del del numero di banche attive sul territorio nazionale naturalmente in una situazione diversa da quella attuale ancorché i problemi fossero già impostati insomma tante che nelle cronache che leggiamo in questi giorni tu
Facevi riferimento diciamo la commissione d'inchiesta che sta svolgendo i lavori attualmente in questi giorni in cui si comincia a parlare del Monte Paschi tra le Corona che che che riferiscono che riferiscono quella di quella storia
Il nome di Fazio viene fatto perché si ricorda come pose la questione del limita da mettere alla partecipazione della Fondazione che controllava Monte Paschi nei processi di aggregazione di fusione con altre banche
Limite che poi fu dimenticato
Quindi se posso dire incidentalmente non esce male
Io credo saranno sanità che ne era grandemente nel mondiale nell'unica di questo numero che vede un apparato di firme di contributi di tutto dispetto Elenco così come livido sull'indice
Abbiamo tra gli altri Francesco Forte Ercole Incalza Giampiero Massolo
Carlo Gian Ettore Gotti Tedeschi per quanto riguarda la parte diciamo strategica scenari poi ciascuno con le sue valutazioni ma insomma
Vediamo Alessandro Campi Mario Sechi e poi il Venezuela con una voce che nota anche gli ascoltatori di radio radicale Marinelli se timo Munno e abbiamo detto dall'archivio dalla storia lettere dalla storia
Scritto uno scritto di Bettino di Bettino Craxi dove volete arrivare
Ma intanto vorrei dire che siamo orgogliosi del fatto che la rivista non esisteva però tutte queste personalità che sono personalità che amano uscire dall'occhio evitano il politically correct non hanno paura di sfidare sepolcri imbiancati hanno accettato sulla fiducia qui in questa Giacosa l'altra cosa sono personalità variegate ma la rivista ha una linea ha una linea avrà delle proposte
Quindi faremo arrivare a incidere quanto meno sul dibattito la domanda cattiva che ti fa cattiva insomma domanda che forse scontato sforzi completamente gratis
è ma non è che si avvicinano le elezioni mettete in campo uno strumento
In realtà non c'abbiamo proprio pensato nel senso che ci stavamo ragionando da più di sei mesi sinceramente il lavoro blu e ma i tempi sono stati dettati da nel lavoro quindi no non è uno strumento elettorale
Vuole assolutamente stare lontanissimo dalla politica politicante della cronaca spicciola quindi veramente uno strumento di riflessione se poi sarà utile lo vedremo se sarà capace di animare un dibattito lo vedremo
Però l'ambizione è quella non ci sono strumentalizzazioni distorta la linea a mente la rivista anni della Fondazione Craxi la linea un
Raccontiamo questo nuovo cosa ma questo numero cerca di parlare principalmente del rapporto tra l'Italia l'Europa nella prospettiva che si apre di cambiamento di o giustamente o di riforma del Unione Europea lo fa con parecchia cautela prudenza senza entusiasmi senza entusiasmi anzi rimettendo in discussione quello che ci pare un approccio che non ha dato buoni risultati per il nostro Paese l'approccio di dire che qual sia si avanzamento uso il termine tra virgolette cioè qualsiasi maggiore integrazione europea è positivo l'Italia deve starci io ad ogni costo ed essere in prima fila e nel vagone e di testa
Immaginando che Europa interesse nazionale a prescindere coincidano
Questo è l'approccio che si è tenuto nel passato ci pare che questo approccio vada rivisto ci pare che non sia vero ci pare che meriti una discussione approfondita per questo facciamo un feedback che cerchiamo di fare un bilancio di questa nostra partecipazione
All'Unione europea che ci ha visti impegnati ormai i da venticinque anni a questa parte
Nell'idea che noi dovessimo raggiungerla questa Europa che il modo di raggiungerla forse la partecipazione all'euro nelle condizioni che erano definite al nostro Esterno in particolare dalla Germania in accordo con la Francia
Non ci pare che il risultato sia stato entusiasmante non ci pare che si possa uscire dall'euro per usare una formula diciamo semplicistica è abbastanza consolatoria
Però bisogna ripensarci e bisogna ripensarlo in modo molto approfondito l'Italia
è arretrata rispetto a tutti i propri principali partner in questi ultimi quindici anni e in particolare durante la crisi nel numero ci sono i dati Fazio forte mettono diciamo infila questo arretramento di cui non si vede un'inversione di tendenza nonostante i più uno virgola
Della ripresa diciamo degli della crescita e ci mancherebbe in un quadro complessiva mento leggermente migliorato
Ecco quella è la cosa da rinverdire la Germania è stata fatta
L'Europa diciamo l'unione europea è stata fatta l'unione monetaria sul modello della Germania questa Costituzione non corrisponde ai nostri interessi va rivista l'altro aspetto l'Europa è andata avanti sul piano dell'integrazione a scapito delle democrazie nazionali nelle democrazie nazionali si sono svuotate il populismo tra l'altro uno delle ragioni del populismo e la perdita di rilievi di potere dei parlamenti nazionali a cui non ha corrisposto la il rafforzamento e la formazione di una democrazia europea
Questo deficit democratico rimasto sia approfondito e rischia di approfondirsi nel prossimo passaggio diciamo di riforma dell'unione
Noi non possiamo accettare queste due cose credo riprendiamo ecco che si vada avanti con la Costituzione economica e finanziaria voluta dalla Germania e che si vada avanti sul piano tecnocratico di svuotamento dei poteri nazionali senza un potere europeo
Cioè il soggetto politico Europa non c'è e non si vede all'orizzonte sembra il paradosso di Zenone
Quello secondo cui Achille non raggiunge mai la tartaruga perché la distanza che lo separa dalla tartaruga si può suddividere in un infinita di elementi quindi elemento dopo elemento non ci arrivi mai all'infinito
L'integrazione sembra questo per l'Europa si può suddividere in tantissimi elementi ma l'unione politica non si raggiunge mai
Passo dopo passo si fa sempre un un passettino in avanti ma l'unione politica il soggetto politico non c'è mai questo lo vediamo quindi o c'è diciamo un atto costituente vero cioè una scelta politica un atto politico e quindi diciamo la spinta la volontà la ragione di partecipare o se no ridefiniamo le nostre priorità perseguiamo le facciamolo con fermezza diciamo con civiltà
Però io cambiando il paradigma con il quale ci approcciamo passa finché prevedendo parallele sfide propongono una visione una cosiddetta periferia
Contro o tra diciamo la visione fideistica ideologica dell'Europa quindi tutto va bene teniamoci Europa così come e invece un suo benissimo di una nazione ripiegata in se stessa financo pericoloso
E quindi proponiamo di cambiare rotta una terza via che sta nove a queste due dizioni Chirivì pur diventando un po'ideologiche nel senso sì però poi i
Entrambe nessuna delle due tiene conto invece della dell'indennizzo stazione di partenza cioè Stati Uniti Europa era un progetto ed è diciamo dagli radicale del partito radicale figlio di Altiero Spinelli Ernesto Rossi è un progetto pienamente politico poi chiaramente di rivisto e adeguato però qui il problema è proprio che non non si sia
Perseguito questo progetto se mi consenti Ameche lista anche però tacque del ragazzo un grande impulso Bettina plantari Bellantonio all'Atto unico europeo non era questa Europa nero no profondamente politica proprio perché c'è poca politica
Problema che non c'è la politica Fini
E quindi come dire non la terza via che è la proposta che questo numero ed è una proposta in cui appunto si vuole rimettere al centro la politica
L'Europa cioè istituti europei non sono tranne in parlamento non sono istituti democratici
E non c'è e non c'è nessuna relazione tra i cittadini europei e sì realmente oggi governa l'euro c'è un'eccessiva intermediazione che avvilisce il
Ma non c'è dubbio non c'è l'atto fondativo continuiamo a parlare di una organizzazione profilo internazionali mistico
Continua a prevalere su quello costituzionalisti col cioè il popolo europeo non c'è se non compilato politico
Di di costituirlo con sì sì ci sono stati dei tentativi adesso
E completamente dimenticato nell'ottantanove nel mille novecentottanta Cifola ferendo ci fu un referendum di indirizzo con legge costituzionale impulsi chiese al popolo italiano se voleva dare al Parlamento europeo i poteri costituenti
Per formare una unione politica con gli Stati Uniti d'Europa che dici tu definendo anche adesso non ho il testo sotto gli occhi di quel quesito
Definendo anche diciamo le gli obiettivi e le caratteristiche di Moisei saltelli quel soggetto
Allora se vogliamo realizzare l'Unione europea come soggetto politico come Stati Uniti d'Europa quel quesito andrebbe fatto a tutti i popoli europei e contestualmente all'elezione del Parlamento
Dovrebbe portare all'elezione di un'Assemblea che abbia esattamente quel potere
Ma se questo non viene fatto noi continuiamo a muoverci il lungo la linea della paradosso di Zanone cioè di Achille che non arriva mai alla raggiungere la tartaruga per questo come dire lo scetticismo e la prudenza richiedono
Di essere considerate sono continuano ad approvare fiscal compact Belinda e via dicendo insomma mi mi piace leggere quel testo breve di quel quesito perché interessante capire che Italia era
Mille novecentootto non è un ambiente frequentava poniamo oggi
Non è stata se avete vede voi che si debba procedere alla trasformazione della Comunità europea in un'effettiva unione dotato di un governo responsabili oltre al Parlamento affidando lo stesso Parlamento europeo il mandato di redigere un progetto di Costituzione europea da sottoporre direttamente alla ratifica degli organi competenti degli stati membri della comunità
I dati diventa il referendum sono interessanti altrettanto perché ci fu l'ottanta per cento di affluenza
E Issey furono i votanti furono pare l'ottanta per cento con
Quasi tutti i voti validi l'ottantotto virgola tre
Per cento degli elettori si espresse per il sì
Era una scrivania ovvero al titolo era un'altra Italia e temo che oggi non ci sarebbe né quell'affluenza talmente neanche per la risposta era un altro stadio ed era anche un'altra Europa non c'è dubbio
Però o voglio dire segnala una strada che si poteva prendere e che secondo me andrà ripresa perché se non si prende una strada del genere noi continuiamo a rimanere con un Parlamento che eletto democraticamente ma che svolge le funzioni di una grande Authority di regolazione dei mercati e poi ha dei poteri espressivi su questo su quello ma sostanzialmente espressivi
Senza potere d'iniziativa legislativa senza bilancio proprio o meglio con un'influenza sul bilancio che l'uno per cento del PIL europeo che viene deciso fuori dal Parlamento
E quindi ci muoviamo in una situazione in cui contano i governi contano gli stati e sempre di più nei rapporti tra i governi tra gli stati contano i poteri reali che gli Stati sono in grado di mettere la Germania perché la Germania oggi la Francia perché ha un assetto istituzionale stabile e un presidente diciamo intraprendente no
Però sono i rapporti di potere tra gli stati che che comprano in questa Europa non i cittadini dell'Europa o pagano prezzi fattore non una seconda certo che cambia poi fondamentalmente gli equilibri a ridimensionare i tre seggi nell'Inghilterra ad un collegio transnazionale come proposto da ultimo anche da D'Alfonso nei ultimi giorni dal dal Sottosegretario Gozzi è una sfida oppure convegno
Sottili con la mia opinione non è che ne abbiamo parlato è un'idea ma io lo considero un palliativo se ci siamo nell'ordine dei palliativi come le cosiddette convenzioni che che Macron vuole organizzare vuole
Pertanto né per stare in Europa hanno Italia perché abbiamo perso in disperate per noi una sponda nel testare in Italia dobbiamo noi modificare il nostro assetto istituzionale e di governo
Stefania questo il Partito socialista europeo non se la passa bene glielo confesso
No il Partito socialista non non serve sebbene da tanti anni l'aveva un momento proprio
Innamorata no no no no collegamenti col Partito socialista europeo lo conoscessero come molti degli attuali videro noi italianisti conoscevo anche lì quelli della tassate Repubblica
Perché in realtà RAI socialdemocrazia dopo che ha raggiunto i suoi obiettivi già lo diceva Dahrendorf aveva in qualche modo esaurito il proprio compito in questi anni non sono serviti
A ripensare quali sono i nuovi obiettivi nuovi il motivo compiti una socialismo moderno debba assumersi e poi su tutti c'è una fragilità impressionante della politica che non riguarda solo il sistema italiano riguardi sistemi politici e non insieme alle strutture ci cattura sociale il socialismo francese guarda tu che fine ha fatto socialismo inglese
Guarda cos'è successo recentemente in Germania
Più di tutti diciamo la sinistra non ha saputo reinventarsi non ha saputo avere un nuovo progetto una visione di Società qualche varco Robin del possibile volti e però fa impressione perché tu ripartita passato invece andrebbe bisognerebbe ricominciare daccapo che non vuol dire ricomincia passato una sinistra che ha perso totalmente il contatto con la società coi suoi problemi con la vita dei cittadini
Questa impressione questa rivista ricordiamo se non coglie le paure termini vero
Che certa destra populista xenofoba rincorrendo nell'immensa sala ove non è eccessivo ma letta oppure bisogna accoglie alle bisogna dare delle risposte le paure la sinistra non ha fatto né in Italia né in oro
Le sfide non ce futuro senza memoria numero uno ricordiamo stiamo attenti siamo sul pezzo rivista trimestrale della Fondazione Craxi
C'è un fitto da cui si può scaricare gratuitamente però chi lo volesse comprare chi chiede aperta per gli amanti del cartaceo perché ce ne sono in giro abbiamo per il momento sono mille copie che verranno distribuite diciamo
Ah referenti istituzionali per ora
E poi vedremo anche rari miliare alcun prodotto certo felice nel mondo piene d'iniziativa commerciale che ancora non era ancora in
Questo perché tra le tante cose belle cose sono su questa rivista c'è anche un bel apparato di documentazione storica l'archivio storico della Fondazione Bettino Craxi
A molto e ci sono dei documenti molto molto interessanti nella parte conclusiva del voluti non sono solamente documenti dell'archivio della Fondazione Craxi e ci sarà anche
Grazie documenti dell'archivio da Fondazione Thatcher con cui il sei dicembre faremo un convegno Craxi Thatcher
Due leader diversi che ma che hanno avuto alcuni parallelismi tipo la critica l'Europa seppur da visioni come si andava costruendo seppur da visioni diverse
E poi via via chiamano anche riorganizzando l'attivo del Partito socialista italiano Prodi che nel corso quindi insomma documentazione storica ne abbiamo tanto però la documentazione storica non solo il prezzo dice la rivista però molto utile fallito il broker piccola succede oggi se non si vede dove si partiva
Ci sono già degli appuntamenti che volete segnalare per la presentazione di questa rivista avete il programma in momenti di confronto questo della Fondazione Tatarella sempre molto interessante perché
Tino del dibattito sulla Brezzi at
La realtà non è ancora nel senso che abbiamo fatto questo sforzo per produrla presentarla poi ieri a Roma adesso
Presenteremo sicuramente a Milano prossimamente tratteremo un programma di presentazione sul sito della Fondazione Craxi club lombardo e l'incarto con il titolo di delle sfide quindi insomma facile facilmente rintracciabile
E sul sito della Fondazione daremo sempre gli appuntamenti
Puoi fare di sapere vogliono stravolta neanche avevo molto allora Silveri esce diciamo appunto dal dallo scontro politico giornaliero esce anche nello scontro tra personalità appartenenti a
Civiltà diverse non è un caso se la Fondazione Craxi io l'appetito sono una socialista riformista il direttore delle sfide viene ora è una politica ma viene comunque è un'altra storia chi fa prive viene anche da mondi diversi il mondo cattolico
E non appassiona Marta che ci sarà un contributo di Alessio Falconi ammontano mondane salvaguardato e quindi Enzo non hanno spazi attento libera di ricezione grazie davvero grazie a Stefania Craxi ha
A Mario Barbi che il direttore della rivista sfide a Nicola Carnovale che ha presenziato silente ma importante se non ci fosse stata l'incarico autorevolezza anche a generare altra lezione grazie questa eredità non ci sarebbe
Ma noi ormai lo sappiamo che è edicola il motore di tutto grazie davvero le sfide non c'è futuro senza memoria grazie