Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti la rubrica scegliere il futuro
Oggi in Svezia a Göteborg si incontrano i leader europei
Per parlare di come affrontare le questioni sociali le questioni occupazionali le questioni educative temi centrali per il futuro dell'Unione europea e soprattutto di quei Paesi come l'Italia
Che tutte le statistiche internazionali mostrano indietro rispetto alle competenze sia in assoluto sia nei confronti della grande rivoluzione industriale
La cosiddetta industria quattro punto zero ci a spetta anzi già in atto attraverso l'automazione il che comporterà un ripensamento profondo delle politiche sociali una formazione continua per le persone
E così via
In occasione di questo vertice la Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsi un documento un documento per la discussione dei leader ed è un documento sul ruolo che l'educazione e la cultura
Possono e devono giocare per il futuro dell'Europa del documento si ricorda in primo luogo che questa non è una competenza dell'unione
Il trattato istitutivo del l'Unione europea riconosce una compito limitato all'unità europea in questi ambiti
Sono le autorità nazionali degli Stati nazionali che devono vogliono occuparsi di questa tematica questo non vuol dire che l'Unione europea non se ne occupi almeno parzialmente attraverso programmi
Come l'Erasmus Solanas Plas
Come per iniziative volte a migliorare le competenze
Dei lavoratori e così via
Senza parlare
Di una serie di iniziative di carattere culturale per promuovere una visione europea dei problemi a che della comunicazione pensiamo al programma televisivo ero chiusa e così via
Il punto chiave di questo documento della commissione che dovrebbe e dare delle idee
Forti
Su come investire nella l'elemento fondamentale per il futuro del nostro del nostro sistema economico ma anche del nostro si sale bene le raccomandazione di quel documento sono estremamente deboli
Fondamentalmente si propone di potenziare ma era scarsa con l'idea non trascurabile di raddoppiare il numero di partecipanti
Da qui e al due mila venticinque con una particolare attenzione per le sono e più svantaggiate
Una seconda raccomandazione Rita l'idea di assicurare e il due mila venticinque che tutti i giovani parlino oltre alla lingua nativa altre due lingue devono un terzo punto riguarda il riconoscimento reciproco dei titoli di studio perché siamo ancora indietro nonostante le tante iniziative negli anni e tanti studenti sanno quanto è difficile vissuto
Il curriculum visto un paese da altri Paesi e così via
Sono tutte proposte sensate evidentemente ma che non riescono ad affrontare il cuore del problema
Si ricorda ad esempio che con la il futuro del lavoro così complesso un futuro che ci dicono tutti gli studi imporrà
Molte persone una formazione continua ecco su quello si ricorda il problema ma non si riesce e poi ad articolare una proposta forte e la stessa cosa vale per l'uso dei fondi comunitari in particolare quelli che riguardano i fondi strutturali cioè quelli che vanno alle regioni più
Disagiate
C'è un riferimento interessante al fondo cosiddetto Junker cioè al Fondo strategico per Investimenti e sarebbe assolutamente corretto considerare Investimenti le spese che gli Stati fanno nella formazione siccome sono riconosciuti Investimenti le spese e intesi naturalmente anche le imprese fanno per comprare un computer
Ma questo non è il modo con cui nei conti nazionali e internazionali definiti appunto dalle Nazioni Unite ma anche la stessa Eurostat si contabilizzano esperienze pubbliche quelle spesso informazione di capitale umano sono considerate spese aventi e quindi neanche soggette a quella flessibilità crescente e le regole fiscali per riconoscono gli investimenti interessante da questo punto di vista il fatto che la legge di bilancio
In discussione
Ah se in questi giorni si prevede per la prima volta un bonus fiscale per le imprese che investiranno una formazione dei propri lavoratori nel nel nella transizione verso i nuovi assetti produttivi dell'industria quattro punto zero
Insomma al di là delle buone intenzioni
Il modo con cui sono divise
Le competenze tra non europea e paesi membri tassi che l'Europa non potrà dotarli strumenti al passo con Lippi questo è uno dei casi in cui probabilmente avremmo bisogno
Di un ripensamento profondo della partizione delle competenze tra stati e Unione per designare realizzare un futuro all'altezza delle grandi sfide che ci aspettano
Grazie buona giornata