18 NOV 2017

Nicola Capo Giornalista naturista lauritano in Spagna

STRALCIO | - Laurito - 16:00 Durata: 32 min 24 sec
A cura di Andrea Maori
Organizzatori: 
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Stralcio della manifestazione di conferimento della Cittadinanza onoraria a Odina Capo Perera, presentazione del libro di Giuseppe Galerzano"Nicola Capo - l’ideologo cilentano del naturismo e nudismo spagnolo, 1899-1977" (Galzerano 2017) e apposizione di una targa in una via del paese in ricordo di Nicola Capo.

Una storia tanto avventurosa quanto sconosciuta.

E’ quella del cilentano Nicola Capo nato nel 1899 a Laurito ed emigrato prima in Uruguay e poi a Barcellona.

Editore, giornalista, divulgatore, teorico della medicina naturale, anarchico, ribelle, antifascista, in Catalogna Capo è un
personaggio celebre, qui nel salernitano il suo nome lo ricordano in pochi.

Ci ha pensato Giuseppe Galzerano, editore ma soprattutto cacciatore di storie e studioso del territorio, a recuperarne la figura con una monografia che esce in questi giorni.

La scoperta della vicenda internazionale del personaggio salernitano, tra una ricerca e l’altra, è avvenuta quasi per caso.

«Mi trovavo all’Archivio Centrale dello Stato, a Roma, racconta Galzerano, quando mi sono imbattuto nel fascicolo di Nicola Capo di Laurito.

Ho scoperto così l’affascinante storia di un figlio di poveri contadini, emigrato in Uruguay e poi a Barcellona, dove nel 1923 ha fondato la Scuola Naturista e nel 1926 la rivista Pentalfa».

Non una pubblicazione tra le tante, ma una rivista che riuscì a vendere l’incredibile numero di trentamila copie.

«Pentalfa si occupava di naturismo e le copie sono state lette in Spagna e nell’America latina.

Capo ha scritto anche più di cento libri sulla medicina naturale e alternativa, che ancora oggi vengono ripubblicati con successo in Spagna».

Ma in Italia non c’è nessun volume su Capo, se non quella che esco ora.

E non è finita qui: durante le sue ricerche, Galzerano scopre che Capo è stato un uomo perseguitato per motivi politici: «è stato spiato dal fascismo e perseguitato dal franchismo con sequestri e lunghi anni di esilio.

La polizia fascista incaricò una spia di seguire e di riferire sul suo conto».

Galzerano ha continuato le sue ricerche tra l’Italia, il Sudamerica e la Spagna, ed ha rintracciato la figlia dell’anarchico cilentano, che ancora vive nella penisola iberica: si chiama Odina e gestisce un ristorante vegetariano.

Da Casal Velino, Galzerano non ha esitato a volare verso la Spagna per incontrala personalmente: «Sulle tracce di Nicola Capo, a Barcellona, nell’aprile del 2005, incontrai Odina Capo, scrive Galzerano nell’introduzione alla sua monografia.

Ci siamo incontrati al ristorante vegetariano L’Hortet, che gestisce con le figlie, Sonia e Odina, al numero 32 di Pintor Fortuny, sulla Rambla, la via principale della città, che da piazza Catalogna raggiunge il monumento a Cristoforo Colombo al mare.

Mi diede alcuni libri del padre e le raccolte incomplete di Pentalfa del 1930 e 1931, insieme a quella del 1932.

Odina si è poi prodigata di procurarmi altre annate della rivista.

Nello scorso mese di marzo sono ritornato a Barcellona e ho incontrato nuovamente Odina Capo, che con le figlie mi ha accolto con gioia, emozionadosi quando le ho consegnato le bozze del libro».

Galzerano che ha dedicato una vita a focalizzare la memoria storica su quanto hanno combattuto contro poteri dittatoriali oltre a curare la biografia che esce ora con il marchio della sua casa editrice ha proposto al sindaco di Laurito, Vincenzo Speranza, una manifestazione per recuperare la figura di Nicola Capo, del quale a Laurito si sono perse le tracce.

Nicola Capo è un personaggio che nella penisola iberica è tale da tempo, tanto che la televisione spagnola gli dedicherà uno sceneggiato curato da Joan Miquel Diez, una fiction che focalizzare l’attenzione sia sulla vita, quanto sulle opere di Capo.

Il regime franchista aveva bollato l’esule cilentano come ribelle e anarchico pericoloso.

Gli uomini del generalissimi gli sequestrarono quintali di materiale (giornali, foto, libri, lettere), che è stato poi restituito alla figlia Odina, di recente, solo nel 2012.

Per quanto riguarda le prossime pubblicazioni, dal vasto archivio di quelle edite in Spagna, l’editore cilentano preannuncia che «si sta lavorando per rieditare soprattutto quelli di medicina alternativa e naturale.

Ce n’è uno in particolare di grande interesse.

Riguarda i limoni, con cui secondo Capo si possono curare ben 170 diverse malattie».

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