La nota antiproibizionista

Qualche settimana fa forse lo ricorderete se ascoltate radio radicale queste no del lunedì mattina il notiziario antiproibizionista delle tredici la Cam la dei deputati approvato nuove norme sull'uso medico della cannabis e questo nove norme sono il frutto dello stralcio
Di questa parte dalla proposta di legge che era stata proposte leciti complessiva che era stata elaborata dall'intergruppo parlamentare per la cannabis legale
Il testo approvato dalla Camera tra l'altro attribuisce all'Istituto chimico farmaceutico militare richiedente l'intera produzione di cannabis terapeutica italiana
E anche il controllo e la distribuzione della cannabis prodotte da altri soggetti eventualmente autorizzati queste nuove disposizioni come abbiamo avuto modo di ripetere più volte non aggiungono praticamente nulla alla normativa sui farmaci cannabinoidi già in vigore dal due mila sette anzi rischiano i compromettere le buone leggi attuativi approvati in questi anni da alcune regioni lo stralcio della parte sulla cannabis terapeutica dalla proposta di legge dell'intergruppo parlamentare
Semmai l'ulteriore prova del vero come dire vero e proprio terrore che la stragrande maggioranza della classe politica italiana
A di mettere mano all'attuale legge sulle droghe in favore di una normativa efficace basata sull'evidente su queste nuove disposizioni concernenti la coltivazione e la somministrazione la cannabis ad uso medico quella qualche punto dalla Camera
E che addossano allo stato ulteriori oneri non preventivabili ha pesato anche il parere negativo della Ragioneria generale dello Stato e quello dei costi è una questione importante e siccome in Italia sono circolate circolano molte notizie anche alcune infondate sud su questo aspetto è utile anche andare a vedere cosa succede alle allora allora
Si può andare a guardare uno studio pubblicato dal da nel due mila sedici nel quale due ricercatore del De parlando Public Administration policy dell'Università della Georgia hanno dimostrato che l'impatto della legalizzazione della marijuana terapeutica è positivo anche sui bilanci del servizio sanitario pubblico
Leggo quanto riportato da fuori luogo punto it lo scorso diciassette ottobre cascine del Bradford hanno analizzato i dati relativi a tutte le prescrizioni nell'ambito del programma statunitense Medicare dal due mila dieci al due mila tredici
I due ricercatori hanno preso in considerazione i farmaci ottenuti con un contributo dal sistema di assicurazione sanitaria pubblica per gli ultra sessantacinquenni la cosiddetta partite il programma Medicare
E hanno verificato come l'uso dei farmaci di cui la marijuana è una valida alternativa clinica
è fortemente diminuite negli ettari dove è stata implementata regolamentazione legale della cannabis terapeutica
La diminuzione di stelle per il programma Medicare e per i suoi scritti è stata stimata nel due mila tredici inoltre centosessantacinque milioni di dollari
La disponibilità della e parliamo solo del due mila tredici la disponibilità della cannabis terapeutica quindi non solo incide sulla diminuzione
Delle prescrizioni di farmaci come gli oppioidi ma anche sulla diminuzione della spesa pubblica per farmaci lo studio importante perché pur con le differenze esistenti tra la situazione statunitense e quella italiana
Dimostra appunto che l'aumento dei costi sanitari non è per nulla scontato
E come negli Stati Uniti
Cambiano le leggi e si studiano gli effetti di questi cambiamenti anche sul sul portafoglio che ho sempre una un aspetto importante
Ecco darò il nostro Parlamento invece resta praticamente cieco e sordo è totalmente privo di coraggio e di una visione politica che vada di andare oltre le elezioni della prossima primavera
Eppure ci sarebbe ancora il tempo per varare un provvedimento utile che allarghi la produzione e la distribuzione di farmaci cannabinoidi a soggetti terzi che consenta
La prescrivibilità per qualunque patologia da parte del medico curante che promuova studi clinici sistematici
E incentivi un'adeguata formazione per gli operatori del servizio sanitario nazionale invece continuano a mancare i medicinali a base di cannabis con la conseguente sospensione delle terapie per i pazienti una situazione ormai insostenibile che pesa tutta e solo sulle spalle dei malati e delle loro famiglie che devono rinunciare i benefici di queste terapie oppure sobbarcarsi costi ingenti oppure ancora commettere un reato e rivolgersi al mercato nero senza alcuna garanzia sulla qualità degli atleti delle sostanze ori correre all'auto coltivazione
Come ha fatto per esempio Giuseppe Branca pelli militante radicale fondatore e presidente dell'associazione Peter di Catania che da qualche anno cura la madre novant'anni novantun anni malato di Alzheimer con preparazioni a base di cannabis sia deciso di disobbedire alla legge di autodenunciarsi ecco parleremo del suo caso nel di lui e con lui nel nel notiziario che provi triste di oggi