Rassegna di Geopolitica. Il summit Unione Europea - Unione Africana in Costa d'Avorio

Mercoledì ventinove novembre due mila diciassette vetrate all'ascolto di radio radicale oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo del summit dell'Unione Europea Unione africana i cui lavori si terranno oggi e domani ad Abidjan in Costa d'Avorio per parlarne vi proponiamo una pubblicazione on line quella dell'ISPI Istituto per gli Studi di politica Internazionale il report Africa Unione Europea una partnership non ancora tra pari a cura di Tiziana corda il summit tra Unione Africana Unione europea ad Abidjan si svolge a diciassette anni dal primo summit tenutosi accanito nel due mila e a dieci dall'adozione della strategia congiunta flicorno europea pilastro del partenariato tra i due continenti
Obiettivo di questo summit rafforzare legami politici ed economici tra le sponde opposte del Mediterraneo oltre che fare il punto sui progressi nella implementazione della strategia comune e nel suo adattamento ai mutamenti del panorama internazionale
L'Unione europea non è solo vicino più prossimo ma anche il principale investitore straniero in Africa il suo primo partner commerciale la fonte primaria delle rimesse li dirette
Una forte sostenitore dell'istituzione regionale africane è un alleato chiave sul fronte della sicurezza tema principale che dà il titolo al summit sono i giovani e la necessità di investire su di loro e sulla loro occupazione nel quadro dello sviluppo economico su sostenibile tanto in Africa quanto in Europa basta guardare alle dinamiche demografiche di entrambi i continenti in Africa il sessanta per cento della popolazione ha meno di ventiquattro anni e negli anni a venire la percentuale destinata ad aumentare
Come conseguenza dell'aumento complessivo della popolazione africana in meno di trentacinque anni la popolazione dell'Africa infatti raddoppierà passando dagli atti quali uno virgola due miliardi ai due virgola cinque del due mila cinquanta con questa rapida crescita demografica aumenteranno ovviamente anche domande di servizi e lavoro
Si stima che a fronte di dieci milioni di giovani africani che diventano forza lavoro ogni anno nel continente solo tre milioni di posti di lavoro vengono creati annualmente inoltre per di più in futuro per asservire anche dove le l'aumento demografico ne dovranno essere creati almeno diciotto milioni di posti di lavoro ogni anno di conto la popolazione europea rimarrà sostanzialmente stabile nonostante una riduzione del tasso di fertilità grazie proprio il contributo della immigrazione
Nel due mila cinquanta un quarto della popolazione mondiale sarà dunque africano solo un ventesimo sarà europeo guardando poi alla distribuzione per fasce di età tutte le regioni del mondo tranne l'Africa avranno almeno un quarto la popolazione oltre i sessanta anni di età
In Europa dove già ora il venticinque per cento supera questa soglia la percentuale salirà al trentacinque per cento gli over sessantacinque
Alla luce di questa sfida prosegue reporter cosa sta facendo l'Unione europea più sostenere gli investimenti e la creazione di occupazione in Africa
Il piano delineato dall'Unione europea per il futuro occupazionale dei giovani africani passa attraverso l'istruzione come a Bruxelles e che ha proposto di lanciare un'Africa ius facility che rafforzi proprio la partecipazione i programmi Erasmus provasse
Ma soprattutto attraverso il settore degli investimenti e del commercio questo è un tema centrale nella partnership africana tanto da volergli dedicare un appuntamento Aldo il Business Forum europea Africa l'Unione europea il primo parte per l'Africa e non solo il termine assistenziali non europea fornisce la metà degli aiuti pubblici allo sviluppo di reti in Africa
Ma anche per il commercio gli investimenti e le rimesse
Nel due mila sedici l'Unione europea con un volume totale di duecentoventisette virgola cinque miliardi di euro esalta il primo partner commerciale dell'Africa davanti a Cina
E India nel due mila quindici gli investimenti diretti esteri effettuati da imprese europee in Africa sono ammontati a trentadue miliardi di euro
O per un terzo del totale degli investimenti verso il continente africano il trentasei per cento delle rimesse dirette in Africa sono giunte dalle diaspore presenti in Unione Europea a fianco gli strumenti tradizionali come il fondo europeo di sviluppo nuovi strumenti finanziare sono stati creati negli ultimi anni tra questi lo scorso settembre si ricorda l'Unione europea approvato il piano d'investimenti esterni che partendo da un contributo pubblico di quattro virgola uno miliardi
Di euro propone di diventare il più importante strumento per la promozione di investimenti e occupazione in Africa
Contribuendo a una crescita più sostenibile ed equa è un clima imprenditoriale ed investimento favorevole al settore privato la speranza è che questo piano riscuota più successo però dell'altro
Recente strumento finanziario creato dall'Unione Europea il Trust Fund per l'Africa lanciato nel summit della Valletta nel novembre due mila quindici il fatto ha fatto capire quella che la reale preoccupazione europea dietro il sostegno ai giovani e allo sviluppo economico africano oggi l'Unione europea e ostaggio di un fenomeno migratorio che fatica a gestire e scendendo ha un approccio emergenziale
Ha finito per destinare la maggior parte dei fondi dell'altra sfalda alla risoluzione di bisogni securitaria di breve termine trascurando quelle priorità di più lungo corso che se ha dei problemi affrontare quello migratori sono infatti il tema che ultimamente ha ricevuto la maggior attenzione politica dell'unione europea nella relazione con l'Africa
Emblema di questa preoccupazione sono stati la convocazione del summit straordinario alla Valletta nel due mila quindici come detto dedicato esclusivamente al fenomeno migratorio e l'utilizzo che poi sono fatto riguarda la maggior parte dei fondi del Trust Fund per l'Africa quest'ultimo trasportano Africa val la pena ricordare è un fondo dal valore attuale totale di tre virgola due miliardi di euro di cui novanta per cento proviene dal Fondo europeo di sviluppo le cui risorse dovrebbero essere destinate soprattutto programmi per la creazione di occupazione sviluppo economico specialmente nei confronti di giovani e donne con un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese
Tuttavia dei progetti attualmente approvati centodiciassette ad oggi per un totale di uno virgola nove miliardi
Si nota come la maggior parte delle risorse siano stati dirottati in realtà verso obiettivi securitaria
Come controllo delle frontiere per la gestione del fenomeno migratorio
Anche per quanto riguarda l'Italia il settantotto per cento delle risorse sono state assegnate contro i delle frontiere o al ritorno in Africa degli irregolari inoltre due terzi dei queste risorse su non state destinate amici e e Lidia due principali paesi di transito migratorio l'allocazione della maggior parte dei fondi alla dimensione su qualità e delle migrazioni scrive l'ispido
Porta così a trascurare le cause profonde del fenomeno stesso allora approfondiamo il tema come illustrato in un precedente rapporto quello dell'ISPI intitolato auto va Africa e dedicato al fenomeno migratorio africano la percentuale di migranti africani sul top tale della popolazione del continente e anzitutto Rimassa costante nel tempo addirittura inferiore alla media globale ed è soprattutto un fenomeno intra continentale oltre cinquanta per cento dei migranti internazionale fecale si spostano interno del continente
Addirittura la percentuale sale al sessantasette per cento se si considera solo migrazioni
All'interno della sola Africa subsahariana in valori assoluti il numero dei migranti africani e per un aumento come conseguenza dalla crescita demografica del continente e sono proprio quelli demografici ed economici principali fattori che guidano quella parte di flussi migratori Flick ogni verso l'Europa oltre alla demografia di cui si è parlato in precedenza anche il PIL procapite hanno dall'Africa subsahariana è cresciuto più trentanove per cento negli ultimi sedici anni tuttavia non in modo diffuso ma comunque più ma avendo il più basso al mondo altro tema che prevedibilmente catalizza era buona dose di attenzione al summit un'europea Africa è quello di sicurezza che terrorismo l'instabilità in Africa prosegue Report l'ISPI
E in aumento a causa soprattutto di violenze dovuta rivolte criminalità
Rimane però altrettanto significativa la presenza del terrorismo nel corso dell'anno gruppi consolidati come Boko Haram in Nigeria e a Jacques Perrin sommarie
Ci sono resi protagonisti di alcune degli attacchi più sanguinosi di sempre oltre ad altri gruppi terroristici attivi nel Sahel nella regione del Sahel nonostante in Africa il numero delle vittime di attacchi terroristici ci sia ora riducendo rispetto agli ultimi quattro anni
Il numero delle vittime registrate nei primi dieci mesi del due mila diciassette resta vince due volte superiore a quello europeo l'Unione europea è stato il primo parte ANAS sostenere l'iniziativa ricco per azione regionale dei paesi del G cinque sai il destinando cinquanta milioni di Euro alla creazione della loro forza militare congiunta contro il terrorismo e criminalità internazionale una forza militare che dovrebbe andare ad inserirsi una religione in cui già sono presenti la missione dell'ONU Minus ma con tredici mila soldati e due mila forze di polizia
I militari francesi dell'operazione barche hanno quattro mila logora soldati
E i soldati americani almeno ottocento più in generale da tempo l'Unione europea si è dimostrato un alleato chiave sul fronte della sicurezza africana delle trentatré missioni civili o militari dell'Unione Europea completate concorso diciannove sono state dispiegate proprio nel continente africano è probabile purtroppo concluderà Tordelli sprint che il dibattito di questo summit Unione Europea Unione africana che si apre oggi diventi ostaggio dei due temi emergenziali che già da un po'di tempo monopolizzano le relazioni tra i due continenti migrazioni e terrorismo appunto a Federica Mogherini e allora europea va il merito di aver provato a cambiare la narrazione della partnership affinché diventi tre uguali
Con l'Africa e non per l'Africa oltre che la vecchia logica di un rapporto tra donatori e beneficiari nuovi strumenti finanziari sono stati infatti creati proprio con l'intenzione almeno quella di condividere i benefici e le responsabilità del nuove sfide globali troppo s'esso però questi seppur vale di impegni sono diventati preda dei bisogni di breve termine ecco allora che il summit bisogna offre opportunità l'ennesima per superare questo approccio emergenziale tuttavia per approfondire la partnership tra i due continenti fondamentale un rafforzamento dell'Unione Africana stessa considerato che la sua integrazione politica e non solo non è abbastanza solide sviluppata per garantirle quella compattezza interna necessari a dettare utilizzare l'agenda nella partnership fintanto che i finanziamenti della Unione africana sono garantiti da contributi Esterni come quelli dell'Unione Europea
Che collettivamente garantisce l'ottanta per cento del Budget la visione di una partnership tra uguali non può che restare un'idea sulla carta almeno fino a quando l'Unione africana non porterà a compimento le tanto attese riforme interne questo il Report a cura di Tiziana corda per l'ISPI
Intitolato Africa e Unione europea una partnership non ancora tra pari
Proprio in vista dell'apertura dei lavori del summit tra Unione Africana e Unione europea ventinove e trenta novembre ad Abidjan
In Costa d'Avorio simile qui allora la puntata di oggi della rassegna di geopolitica dedicata al summit Unione Europea Unione Africana un ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Randy vi ricordiamo che come sempre
Le puntate le trovate tutte on line attraverso il nostro sito internet radio radicale punto it slash con rubriche la rassegna di geopolitica la prossima puntata sabato mattina alle ore sette