Ernesto Rossi, dal Piemonte all'Europa

Bene buongiorno ragazzi
Grazie di essere venuti questa mattina a Palazzo Lascaris conosce quel palazzo l'avete già visitato capitato altre volte sì
Quelli che non lo conoscono se vogliono se non finiamo troppo tardi le faccio in giro a far fare un giro rapido qui questa è la la più bella diciamo del Palazzo sembra di essere a Palazzo Reale anche esagerato come dicono a Torino ma insomma è proprio un bel palazzo ringrazio i nostri ospiti Antonella Braga professor qua viene quali mete che anche un'affettuosa amicizia Walter Vecelio non c'è Roberto Rossi dal quale ci siamo già incontrati quando abbiamo presentato naturalmente l'amico Bruno Mellano garante del carcere per la Regione Piemonte promo che fa come nella storia dei radicali un grande lavoro rispetto ha come vivono i carcerati nel ne nel carcere del Piemonte ma ci occupa anche da altre carceri del rogo soltanto il contributo è un ponte è uno che si allarga facilmente Bruno e quindi
Faccio solo due brevi riflessioni perché dis persone che sono qui gli storici che sono qui sono più bravi di me
A parlare di Ernesto Rossi voi conoscete la storia Ernesto Rossi Altiero Spinelli Eugenio Colorni antifascisti sono quelle tre persone che hanno scritto il Manifesto di Ventotene e soltanto degli antifascisti
Potevano pensare ad una Europa nella quale ci fosse opportunità per tutti uno Europa che combattesse vedi disuguaglianze un'Europa in cui l'economia crescesse
Naturalmente nei limiti del possibile tutte assieme per garantire i propri cittadini
Una vita Serena voi sapete convoglio ricorda cosa è successo nel mille novecentotrentotto almeno c'è un trentotto in Italia ci sono stati le leggi razziali
Le leggi razziali che hanno consentito il fascismo di licenziare tutti i professori universitari ebrei di impedire ai ragazzi ebrei di frequentare le nostre scuole l'anno prossimo al due mila diciotto saranno gli ottant'anni noi faremo il possibile con una serie di iniziative per ricordare questa piaga nella storia del nostro Paese
Ricordo ancora perché la memoria cominciamo così è un po'labile in Italia e che noi siamo stati insieme i nazisti quelli che hanno aggredito l'Europa
E che hanno dichiarato guerra al mondo diciamo qua ma anche con un un'idea di presunzione quel patto e poi abbiamo visto come è finita
Ho visto recentemente per Franco un servizio su Rai Storia e ho imparato una cosa che non sapevo che i nazisti erano tutti drogati
Prendevano una sostanza che si chiamava per Pittin
Hitler che utilizzava lo stesso farmaco la faceva distribuire a fiumi
Cioè ogni giorno i soldati prendevano due pastiglie iper ritiene è del resto soltanto persone che non erano in grado in qualche modo di avere lucidità e rispetto per le persone
Potevano pensare a quella follia che sono stati i campi di concentramento
L'altra settimana d'Asti abbiamo incontrato Tatiana Bucci Tatiana Bucci e una
Delle poche duca assieme alla sorella
Era italiane bambine italiane che sono sopravvissute ad Auschwitz avrà uffici sono arrivati duecentotrentadue mila bambini e si sono salvati in cinquanta
Tatiana e sua sorella si sono salvati perché nonostante le dividessero due anni d'età la madre gli aveva messo lo stesso cappottino per cui furono scambiate per gemelle
E lì c'era un medico medico per modo di dire a un bastardo assassino che si chiamava Mengele il quale faceva esperimenti sui gemelli e sulle gemelle loro furono state messe diciamo nel capannone che avrebbe dovuto fornire il materiale per i riuscirono però per gli esperimenti a Mengele riuscirono a salvarsi Mengele peraltro riuscito a non essere ecco né processato né condannato
è morto da qualche parte nel mondo sembra protetto in Cile dei suoi amici fascisti senza scontare la loro pena Mengele per capire a che punto è arrivato il dolore dei bambini cuciva assieme le mani dei gemelli
Cuciva assieme le mani dei gemelli
E arrivo a realizzare due un due gemelli servì ex se sia mesi c.t. cucendo de
Il sì Europa
Folle se voi pensate
A conterà la vita che fate voi è la vita che fanno i miei figli e la vita che fanno tutti i ragazzi d'Europa ne rendete conto della follia di quanto successo ma torniamo quindi dicevo tre italiane nonostante il nostro Paese appunto avesse messo in piedi questa vergogna
Hanno pensato durante decide di Ventotene ad un'Europa completamente diversa da quella nella quale si stava vivendo il in quel momento
Non parlo di Ernesto Rossi in particolare perché appunto lo faranno loro sottolineo il fatto che era un anticlericale convinto secondo il motto libera Chiesa in libero Stato che caratterizzato anche le battaglie risorgimentali
Quello si è realizzato il sogno di Spinelli ed Ernesto Rossi oggi viviamo in Europa
Nella quale è possibile vivere in pace sì effettivamente perché sono più di settant'anni che in Europa non c'è nessun tipo di guerra quindi l'Europa cui pensavano questi tre uomini e non solo loro
Effettivamente un Oropa che ha scoperto la pace Erasmus i ragazzi italiani hanno girato il mondo hanno avuto amici in Germania piuttosto che in Francia oggi la situazione sta cambiando e sta peggiorando anche un po'e finisco con questo è una ricerca dell'Anpi ha censito quattro mila e trecento pagine sui social network
Che inneggiano al fascismo e dal nazismo
CasaPound Forza Nuova hanno più di duecentotrenta mila followers e in molti paesi euro più Europa sierico non muori altro che un'Europa che combatteva le disuguaglianze e la povertà che Ernesto Rossi pensava
E molti paesi europei si sono rinchiusi in se stessi e il resto
Esponenti del centrodestra spesso razzisti e xenofobi stanno andando alla guida dei loro paesi questa è l'Europa che non funziona che non va bene non va bene per voi soprattutto che in questa Europa dovrete vivere
Quelli che hanno la mia età
Diciamo se c'erano ancora qualche anno a disposizione possono già essere contenti
Ma voi miei figli che hanno ventisette e trentatré anni vivono in in Europa io mi auguro davvero che possa essere l'Europa a cui hanno pensato cui ha pensato Ernesto Rossi un'Europa di pace di generosità di disponibilità perché non esiste
Un altro modo per vivere assieme
Quindi io previsto finisco qui lo potete troppo lunga e do la parola a Bruno Mellano che credo faccia il coordinatore di questo incontro
Buona giornata ragazza
Grazie Grazia unica poetiche è vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte ed è presidente del comitato resistenza di costituzione del consiglio regionale del Piemonte uno strumento che da molti decenni è attivo nella popolare nell'alimentare un dibattito civile e democratico partendo da questioni fondamentali della storia della nostra vita democratica
Non abbiamo voluto condiviso presente poeti questa nel momento di approfondimento sulla figura dire Ernesto Rossi
A seguito della iniziativa che è tuttora in corso e anziché l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Piemonte ha deciso di prorogare fino al dieci gennaio della mostra
Realizzate nell'ufficio uno pro in via Arsenale quattordici sue Ernesto Rossi Ernesto Rossi dal Piemonte all'Europa
Realizzata dagli studenti e dalla scuola istituto posso Monti di Torino che appunto ha allestito una mostra
Molti di voi la conoscono perché ci avete elaborato per rappresentare per divulgare per far conoscere una figura che riteniamo sia fondamentale per nostro paese ma anche per l'Europa come ricordava Nino Boeti quella di Ernesto Rossi abbiamo la fortuna stamattina di avere con noi alcuni degli studiosi che su questo sulla figura di Ernesto Rossi hanno lavorato e hanno scritto
In questi anni e anche negli USA nell'ultimo periodo
Scusa ho già subito l'ha detto Boetti l'assenza di Valter Vecellio ha mandato un messaggio che poi leggerò ma però una i infelice incombenza familiare non ha potuto raggiungerci da Roma
Cominciamo il nostro convegno comma
Un intervento una relazione
Del professor Pierfranco quegli enti storico animatore fondatore la sempre del cento Pannunzio di Torino di cui adesso è anche vicepresidente
Che ha tra l'altro tra i tanti studi scritti recentemente pubblicato un libro di grande successo ci diceva prima esaurita la prima tiratura e sono in Sant'anzi se già passati alle seconde edizioni è un libro che è intitolato le figure dell'Italia civile età queste figure trattante importanti personaggi che hanno fatto l'Italia civile che sono stati il nerbo e la sostanza di questa Italia o dell'Italia che vorremmo
C'è anche una pagina una studio dedicato ad Ernesto Rossi
Quindi Rea io Franco qualche
Io ringrazio di questo invito mi trovo a mio agio perché molti anni fa
Sì eravamo negli anni Sessanta io sono stato proprio professore nel vostro istituto e quindi un saluto ai colleghi che si ritrovano qui ma soprattutto agli
Studenti che frequentano questi istituto di cui io ho un gradito ricordo
Non è semplicissimo credo parlare di Ernesto Rossi
A dei giovani
Anche se voglio ricordare che nell'istituto a Pergamo dove Luís insegno
E conobbe anche Harada
Che divenne la sua compagna di vita
In quell'istituto molti anni fa ci riferiamo agli anni Settanta io venni invitato a parlare di Ernesto Rossi
Cosa significava quello in una città come quella
In cui la laicità il laicismo di Ernesto Rossi potevano sembrare quasi una provocazione
Quell'istituto
Decise di ricordare il suo professore
E voglio evidenziare che quel professore venne arrestato proprio in quell'istituto mentre stava facendo lezione
Mentre stava facendo lezione
Questo ci dice cosa e la il fascismo
Che addirittura non rispettava la cattedra da cui ci faceva lezione
Non aspettarono eppure la fine di quella lezione umiliando allora e ammanettandolo
Nell'aula in cui faceva lezione
E i giovani studenti
Fecero addirittura un filmato per ricordare questa figura significativa
Dicevo non è semplicissimo cercare di parlare
Di questo personaggio
Anche abbastanza Complesso
Perché non è solo quello che ha scritto come Altiero Spinelli il manifesto europeista
Di questo episodio più o meno tutti sanno qualcosa
Perché dal conticino scrisse il manifesto
Dell'Europa unita a cui il presidente Poletti ha fatto riferimento
In un momento particolare cioè eravamo in piena guerra la seconda guerra mondiale
Una grande tragedia la seconda guerra mondiale ebbene Rossi e Spinelli
Ipotizzavano pensavano sognavano una nuova Europa
Che superasse
Lei guerra che guardasse oltre alla tragedia dalla seconda guerra mondiale
E quelle disegno
Quel sogno di Rossi o di Spinelli come già è stato evidenziato dal Presidente si è realizzato perché finora l'Europa ha vissuto un periodo unico della sua storia perché tutta la storia precedente
Dell'Europa è stata costellata da guerre e guerriglie Cholet
Coronate Boy dalla grande guerra del quattordici diciotto che sconvolse l'Europa
Non è solo appunto il personaggio
Che si può considerare insieme all'origine inauditi e a Federico Chabod un padre del Europa è un personaggio molto più complesso ma credo che a voi giovani
Possa soprattutto piacere
Mesto
Perché Ernesto è sempre rimasto un giovane
Era uno spirito scanzonato
Era sì un uomo difficile non disposto ai compromessi
Nel verso se stesso innanzitutto nel verso il suoi amici
Ma era anche un uomo scanzonato la battuta sempre mordente a volte anche cioè se era si era ucciso sì ma feroci Issey ma anima altissima
E aveva anche uno spirito
Che era capace a trasmetterla nei suoi articoli io qui non posso non citare almeno io il Mondo di Pannunzio
Perché su quel settimanale Rossi ha scritto si può dire ogni settimana per tanti anni
E i suoi articoli rappresentavano gli articoli più significativi e più importanti che il giornale
Andava pubblicando quando tra Pannunzio Ernesto Rossi ci fu un dissenso e Rossi non collaboro più al Mondo di Pannunzio il Mondo di Pannunzio ha perduto il suo collaboratore più importante
Non è possibile ripercorrere le migliaia e migliaia di articoli che Rossi settimanalmente scriveva e che affrontavano già un tema
Che si vedeva non nel modo di gente di oggi ma si vedeva già nell'Italia degli anni Cinquanta e dei primi anni sessanta la corruzione
La corruzione che invadeva i diversi settori della vita italiana
E di cui Ernesto Rossi fu il fustigatore implacabile implacabile
Senza guardare in faccia a nessuno senza fare sconti a nessuno
Ma va anche affermato che le denunce che Rossi fece sul settimanale il Mondo non ebbero mai una querela
Mai una querela perché il giornalismo di Rossi era un giornalismo sì che cercava lo scandalo e denunciava lo scandalo
Una delle sue rubriche a aveva per titolo scandalo Lucia
Ma non aveva nulla da spartire col giornalismo d'assalto di oggi con quei giornalisti che non controllano le notizie lanciano le notizia per infangare magari del persone senza nessun controllo anche di natura etica perché il giornalismo è anche una questione etica
Non ci sono giornalisti io oggi che possono essere confrontati con Ernesto Rossi
Rossi aveva quella onestà intellettuale
Che sulla caratteristica fu la cifra della sua vita
Ma si può anche la cifra del suo giornalismo giornalismo di battaglia giornalismo sempre alla ricerca della verità anche quella più scomoda
Ma mai con l'intenzione di gettare fango contro qualcuno
Presto e il grande insegnamento che forse i giornalisti odierni dovrebbero
Trarre dall'esempio di Ernesto Rossi
La Malfa nel mille novecentosessantasette
In un comizio torinese al Teatro Carignano al quale io giovanissimo
Intervenni
Ascoltare
Commemorò Ernesto Rossi con poche battute iniziali era appena mancato Néstor Rossi appunto nel mille novecento sessanta sette e la Malfa lo definì un uomo del Risorgimento un uomo del Risorgimento perché si richiamava ai valori del Risorgimento nel senso di una probità morale assoluta nella sua azione
Per questa intensa passione civile
Che lo portò alla battaglia antifascista che lo portò al carcere che lo portò al compitino
Ma l'indomani del mille novecento e quarantacinque puro ancora ammalato e provato dal carcere dal durissimo carcere che dovette sopportare Ernesto Rossi fu in prima fila nell'opera grande di ricostruzione dell'Italia all'indomani della guerra e della sconfitta Ernesto
Rossi si è rimboccato subito le le maniche per lavorare impositivo in
Positivo con grande spirito di sacrificio un altro aspetto che vorrei evidenziare di Ernesto
La soluto disinteresse
Scriveva gli articoli sul Mondo di Pannunzio senza percepire un compenso si trattava di un impegno settimanale
Magari non di un solo articolo perché c'era anche la rubrica quali giornalisti oggi
Scrivono senza un compenso
Scrivono senza un compenso quelli che non hanno altolà chance ma
Questo impegno giornalistico
Rossi si limitò ad avere e a volere soltanto la pensione da professore
Da professore di scuola secondaria superiore come come anche quando ricopriva degli incarichi
Importanti non volle mai a vere una indennità anche questo è un esempio
Di uomo del Risorgimento
Se così vogliamo semplificare una generazione di uomini quella a cui Ernesto è appartenuto che davvero si può considerare l'erede del migliore Risorgimento l'erede di Cattaneo le ha rese di Mazzini il Rete di Garibaldi e anche l'erede del conte di Cavour
Che con passione assoluta bruciò la sua vita per creare L'Unità Italia nel mille ottocento sessantuno morì neppure cinquantenne il conte di Cavour
Io ho proposto tanti anni fa
Che la nostra città il titolare assieme a Ernesto Rossi una via e il mio obiettare la notte c'era già la via Ernesto Rossi
E io ho obiettare che non era l'Ernesto Rossi a cui mi riferivo io ma si trattava di un attore secondario
Un po'come in altre situazioni sotto portava ebbe perché Mellano si diede da fare
Una galleria una piccola galleria
Ecco però Ernesto Rossi bisognerebbe ritrovare una una galleria un giardino un qualcosa perché ovviamente non si può fare
Uno era play di Ernesto Rossi attore ma Travel Nestor Rossi attore che io sinceramente non avevo mai sentito
Nominare come particolarmente importante ed Ernesto Rossi che ricordiamo qui questa sera si è una differenza abissale
Voglio ancora se mi è consentito fare un piccolo riferimento a un'idea di Ernesto Rossi che può interessare il Giovanni
Cioè
L'esercito del lavoro che fu una sua idea idea che qualcuno liquidò come un'utopia irrealizzabile un
Banale utopia ma non si trattava di un utopia cioè Ernesto Rossi anticipava anticipava di tanti anni il servizio civile dei Giovanni
I di servizio civile di cui oggi si è vincente la necessità perché l'abolizione del servizio militare non è stata una grande scelta
Ha portato a delle conseguenze anche molto negative
Ma al servizio civile
E un qualcosa di indispensabile
Per i giovani anche oggi
Io lo dico con sincerità l'aver portato le stellette
Per me è stato un momento di alta formazione ed Ernesto Rossi era figlio di un colonnello dell'esercito
Lui certo non era un militarista non era ma ma non dimentichiamolo mai
Lunedì
Parti involontario per la Grande Guerra
Secondo una formula che lui stesso espresse in questo modo
Nomi interventista ma intervenuto
Chissà un po'dalla storia del mille novecentoquindici sa
Che tanti interventisti
Ubriacati dal nazionalismo
Cioè sarò gazzarra nelle piazze italiane
Però poi non indossarono il grigio verde non andarono a combattere
In trincea Ernesto Rossi andò
Volontario nella Grande Guerra
Ed era una scelta nazionalista era una scelta di democrazia
Anche Gaetano Salvemini ultracinquantenne parti volontario nella Grande Guerra
E in loro c'era l'idea dire un'Europa
In cui prevalesse dopo la guerra la democrazia
Perché vedevano negli Imperi Centrali nell'Austria e nella Germania un ostacolo insormontabile a un'Europa ispirata agli ideali di libertà e di democrazia
Quindi nessun nazionalismo nessuna visione
Falsa
Di propaganda ma l'idea di combattere gli Imperi Centrali
Perché vede vanno negli Imperi Centrali nemici della democrazia e i nemici dell'Europa per cui io non vedo soluzione di continuità tra Ernesto Rossi in grigioverde
Che va a combattere cent'anni fa nella Grande Guerra ed Ernesto Rossi che insieme a Spinelli scrive il manifesto perché l'idea dell'Europa e la stessa la stesse
E combattere i tedeschi nella seconda guerra mondiale
Significava combattere quell'impero asburgico da una parte e quell'impero germanico dall'altra che erano in maniera il minore accerto Hitler
Superò l'insuperabile ma erano in maniera minore già in centro un fulcro di antidemocrazia e di assoluto rifiuto Tella libertà
Io vorrei tantissimo altro da aggiungere ma non voglio annoiarvi voglio solo però se mi consentite il dire
Che Ernesto Rossi apparteneva a una famiglia aristocratica piemontese ha una grande famiglia aristocratica piemontese di cui qui mi onoro di avere al mio fianco il dipinti discendente ebbene questa famiglia aristocratica piemontese
Per lui
Poteva significare il richiamarsi ai grandi illuministi del Settecento
Aya radicati di passeranno ad esempio su cui Gobetti
Aveva scritto
Perché in quel Piemonte sabaudo che nel Settecento sembrava il casermone del grande Federico
Significava un'isola prussiana
Nel contesto dell'Italia di allora
I radicati e gli altri illuministi piemontesi combattevano una grande battaglia di rinnovamento e radicati fu costretto all'esilio
Dai Savoia
All'esilio IMI in Inghilterra proprio perché era incompatibile il suo modo di pensare con la grettezza
Del Settecento sabaudo non era il Settecento riformatore di Franco Venturi era il Settecento sabaudo all'insegna della grettezza e quindi io voglio immagino e chiudo per davvero
Come il prolungamento novecentesco
Ovviamente secondo una visione di modernità assolutista
Di quella grande tradizione piemontese a cui la sua famiglia originaria apparteneva viene vi ringrazio per l'attenzione
Ringraziamo noi penso abbia fatto qualche per il suo intervento per la passione e anche per i i segni di interesse di curiosità di approfondimenti che già soltanto il citare nomi famiglie
Pensatori politici ci può permettere di continuare in popoli o degli studi della scuola un approfondimento su un settore che davvero poi molto mi sconosciuto comunque somma
Affrontato a scuola nei tempi nelle modalità della scuola ma che invece meriterebbero
Delle riflessioni più profonde anche perché li stanno le radici della nostra Società della migliore cultura italiane mi scuso anche col rosso quelli perché ho chiesto a tutti i relatori di indicare un titolo al pronto intervento Pier Franco aveva indicato Ernesto Rossi il rigore ed un uomo d'altri tempi passati e futuri
Lo dico al termine ma il quadro che ci ha definito Pierfranco quegli ENI partendo dal passato ma con Ernesto Rossi non essendo ingabbiato in un passato familiare istituzionale culturale ma aperto ad un futuro addirittura immaginifico
Non ricordava verso acque vieni l'idea e lo studio di un'Europa possibile in un contesto come quello del carcere e del confino una davvero fu un'illuminazione rigorosa un'utopia concreta e rigorosa quella di Ernesto Rossi do adesso la parola da Antonella Braga storica anche lei insegnante della Fondazione Rossi Salvemini che ci sarà il suo intervento anche con l'ausilio di
Fondo non solo
Grazie anche
Io ringrazio tutti alcuni ragazzi li ho già visti in occasione della presentazione della mostra ringrazio
In Consiglio regionale che ci ospita ringrazio il professor quando io ringrazio Bruno Mellano
E ringrazio insomma la partecipazione delle scuole che è sempre importante anche oggi mi sono chiesta che cosa si poteva dire di Ernesto Rossi ai giovani perché restasse qualcosa
Molte cose sono già state dette dalla professor quegli ENI e io le ripeterò velocemente ma per iniziare io ho voluto dare un titolo forte a questa presentazione e il titolo è abolire la guerra e oltretutto è preso da una lettera di Ernesto Rossi che vi leggerò prima però volevo fare un accenno professor Foglieni ha citato l'aspetto scanzonato e anche un po'pieno di di sarcasmo e anche di spirito di Ernesto Rossi Ernesto Rossi era noto come antifascista con il nome di battaglia di burattino
E qui vedete proprio la sua firma si firmava sempre con questo pupazzetto e qui vedete porta appunto una bandiera del Movimento federalista europeo che è un po'a mezz'asta perché era uno dei momenti appunto di crisi in cui lui vedeva la battaglia federalista
In una fase di difficoltà
E quindi anche il suo soprannome era legato appunto a questo carattere ironico
Ora io vorrei partire da una lettera che appunto finisce con le parole abolire la guerra che vorrei leggervi perché Vidali idea di come il federalismo europeo che sia che è già stato presentato
Ed è stato richiamato con la sua partecipazione in sé Martinelli
Al Movimento federalista europeo non fosse un'ideologia politica non fosse neppure uno strumento di ingegneria costituzionale
Ma fosse per Rossi la risposta razionale a quelli a che lui considerava i problemi principali della civiltà moderna che erano la guerra totale
La crisi della democrazia
E le contraddizioni interne al sistema capitalistico che facciano crescere le sacche di miseria e di ingiustizia mi sembra che ancora oggi questi problemi siano totalmente aperti
Allora questa lettera che scritta al quattro nel quattordici gennaio del trentotto dal carcere di Regina Coeli dove Rossi era già ormai da quasi otto anni
è è scritta la madre e scrive
Comprati prego la lettura la lettura era un giornale illustrato uno dei pochi che girava in carcere
Perché ovviamente la censura impediva all'acquisto per esempio di quotidiani e di giornali politici e dice vorrei che tu mi mettesse da parte la fotografia che prima dell'articolo a fuga da Nanchino
Anche Cino in quel periodo c'era stata una delle stragi più terribili della Seconda guerra mondiale
Un vero e proprio diciamo bagno di sangue una genocidio si parla dirittura di trecento mila cinquecento mila morti
Perpetrato appunto dall'esercito giapponese contro la città di Nanchino disperso abbiamo libera di che cosa sia stato l'Olocausto e la guerra in Europa ma anche in Asia la guerra è stata terribile la seconda guerra mondiale
E lui dice nessun quadro che conosco fa sentire la guerra così vivamente come questa fotografia in cui non si vedono soldati né armi né fumo nero fine cadaveri ma sono un povero pulite voleva dire un operaio
Che scappa tenendo appoggiata al braccio la vecchia madre
Volontà di potenza alta finanza gloria militare necessita di espansione politica realistica tutte espressioni che per me non hanno alcun significato di fronte alla sofferenza umana rappresentata da quella vecchia che il figlio cerca di trascinare via lontano dal vortice
Lottare per la civiltà vuol dire per prima cosa lottare per abolire la guerra quindi questa è un'affermazione forte che li fa capire come per lui il problema centrale della lotta anche della per la democrazia labile libertà per la giustizia fosse il nodo centrale della guerra
Ora quando lui parlava di guerra non ne parlava caso come è stato raccontato che aveva avuto l'esperienza drammatica della guerra aveva partecipato come volontario alla prima guerra mondiale è stato ricordato è partito con molti dubbi
Non era un così certa o tanto che ero che si definivano non interventista intervenuto
E in questa lettera scritta poco prima di partire ha un suo amico che si chiamavano Frémaux Lea che poi morirà durante la guerra diceva appunto che non si sentiva neppure buon patriota
Perché si sentiva troppo forti come vedete i legami che dovrebbero legare gli uomini con gli altri uomini per essere buon patriota io non posso esserlo posso essere o compagni un companies o internazionalista ora questo cosa significa significa fare chiarezza
Perché molto spesso invece due termini si confondono tra patriottismo e nazionalismo sentite cosa scrive sempre in una voce e di un dizionario di educazione politica che scrisse poi durante l'esilio svizzero
Non si deve confondere con nazionalismo
Il patriottismo perché il patriottismo che cos'è
Eh sì
Amare il proprio Paese e volontà di servirlo anche col sacrificio della vita ma è pure nelle sue forme più elevate come nel pensiero e nell'azione di Giuseppe Mazzini
Rispetto per le altre tradizioni ed aspirazioni nazionali in quanto non esalta la propria nazione a detrimento delle altre ma considera ogni nazione associata alle altre per il progresso comune
Invece che cos'è il nazionalismo i nazionalisti invece propugnavano una politica volta a rendere massima la potenza del loro proprio Stato nazionale senza tenere alcun conto gli interessi dei diritti degli altri Stati
Quindi vuol dire appunto arroganza e prepotenza vuol dire stravolgere quella che era l'idea di nazione ad esempio Giuseppe Mazzini
E in effetti Rossi che aveva aderito aveva letto durante la prima guerra mondiale i doveri diritti e doveri di Mazzini
Alla Durante ai suoi soldati e qui lo vedete partito che aveva pochi anni più di voi anzi di qualcuno aveva la stessa età perché abita appena finito l'esame di Stato per più ore diciannove anni
Io parte prima cerca di partire come Porta feriti poi cerca invece di quando capisce che se sembra giusta me la partecipazione alla guerra devo assumermi tutte le responsabilità parte come volontario e si prende la sua responsabilità direttamente ma questo che cosa voleva dire voleva dire fare esperienza dell'orrore dell'orrore che sono state le trincee della Prima guerra mondiale
Se vi capita andate a leggerlo l'epistolario della guerra di Ernesto Rossi perché veramente molto bello qui ve ne ho solo dato un saggio
L'idea di un orrore che appunto non è più un orrore individuale la gente perde coscienza della propria individualità e la guerra stravolge tutte le regole di civile regole morali le regole etiche per cui un uomo che non ucciderebbe mai nessuno nella vita civile
è capace come dice lui di passare senza pensiero di niente davanti a un a uno che vede nell'altra trincea a poche decine di metri di distanza e sparare e mandare al Creatore un altro essere umano senza neppure sapere perché
Ora quando torna dal fronte è un uomo cambiato è è diventato un uomo è cresciuto
Ha perso gli amici più cari ha perso il fratello e vive un momento di sbandamento che lo avvicina addirittura al movimento dei combattentistiche addirittura approva l'impresa di Fiume di d'Annunzio sul sul fiume di d'Annunzio
E si avvicina anche al movimento dei fasci di combattimento scriverà anche sul Popolo d'Italia di Mussolini
Ma in realtà come scrive in una lettera del trentacinque alla moglie riflettendo su quel periodo che cosa dice sono un breve periodo di infatuazione nazionalista
Dopo il disastro di Caporetto ma io realtà mi sono sempre sentito più europeo che italiano e questo per lui significava qualcosa significava soprattutto riconoscere il ruolo fondamentale che aveva avuto nella sua formazione Gaetano Salvemini che aveva conosciuto nel mille novecentodiciannove
E che aveva aiutato Rossi ad elaborare a fare chiarezza dentro di sé e soprattutto l'aveva aiutato a ragionare sulle eredità anche su quei germi quelle scorie di nazionalismo che la guerra aveva lasciato dentro dentro il suo cuore dentro suo spirito
Salvemini lo aiuta anche fa una cosa i dice voglio vedere che cosa è veramente l'Italia quella che tu esaltino negli articoli sul Popolo d'Italia come la nazione tra le altre più distinta vantaggi Licata vai a vedere la povertà delle plebi meridionali e infatti prenderò se lo manda lavorare per l'associazione nazionale degli interessi per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia Ernesto Vai conosce la povertà
Degli inni degli emigranti italiani vede da vicino quali sono i problemi e i momenti anche di difficoltà e di crisi dell'Italia da quel momento in poi ovviamente viene immuni Bisatto per sempre da qualsiasi retorica nazionali da l'altro maestro di Rossi è Luigi Einaudi Luigi Einaudi Rossi lo conosce prima indirettamente attraverso la lettura delle lettere che erano Luca Einaudi aveva scritto per il Corriere della Sera nell'immediato dopoguerra
Criticando la Società delle Nazioni per come era nata cioè come un'alleanza di Stati sovrani
E siccome era rimasto intatto il dogma assoluto della sovranità degli Stati nazionali impotente a risolvere con strumenti di rito e di pace le controversie tra gli stati e infatti questo accadrà
Quando si vedrà la la Società delle Nazioni entrava in crisi nel mille novecentotrentacinque poi lo si conoscerà Luigi Einaudi quando si trasferirà a Pergamo e da Bergamo andrà quotidianamente nel pomeriggio dopo l'elezione all'Istituto Vittorio Emanuele di Bergamo alla Bocconi
Per cercare di approfondire gli studi di economia li conoscerà inaudite che diventa un amico per tutto il resto dell'esistenza
Ora che cosa hanno portato questi due maestri per quanto riguarda la lezione il pensiero federalista be'se voi andate a leggere gli articoli del Popolo d'Italia che era l'organo dei fasci di combattimento e poi dell'intera l'organo ufficiale del Partito nazionale fascista
Bene Rossi vi scrive tra il mille novecento diciannove del mille novecentoventidue prima della marcia su Roma Mary trovate degli articoli straordinari
In cui ci sono già degli elementi che poi saranno di criticato lo stesso fascismo
E in cui Luigi ha parla di federalismo ne parla non solo come strumento di riforma Interna dello Stato per riportare sotto il controllo democratico dei cittadini
Il quello che era diventato secondo lui una uno Stato accentratore burocratico che sfuggiva al controllo democratico e questa è la grande lezione di Cattaneo e la grande lezione di Cattaneo assorbita attraverso l'insegnamento Salvemini hanno
Ma poi no poi c'è anche l'idea già allora
Che il federalismo era uno strumento anche di riforma a livello internazionale per tenere dietro a quello che era lo sviluppo economico ormai globale che rendeva lo Stato nazionale un'unità antieconomica addirittura gli dicevano strumento di miseria che portava l'autore TA portava l'imperialismo e portava la guerra per cui bisognava in qualche modo fare del federalismo anche uno strumento di costruzione di democrazia sovranazionale e in questo ovviamente la grande lezione era quella di nautica
Ora ovviamente la scelta antifascista è già una scelta che è collocata in questo contesto la scelta di fascista per Rossi significa il fascismo eh
Il rappresentante massimo di questo Stato sovrano Stato nazionale Stato accentrato
Bonapartista potremmo dire che uccide le libertà individuali e che prepara i sistemi
Antieconomici attraverso le autarchica e attraverso l'imperialismo la guerra la sua scelta antifascista viene fatta subito
Nel mille novecentoventidue dopo la la marcia su Roma nel mille novecentoventiquattro partecipa a con Rosselli che qui vedete Carlo Rosselli e Nello Rosselli ero sequestro
Al Circolo di cultura salve Mignano e poi alla primo giornale clandestino che il non mollare
E per il non mollare sarà costretto prima a fuggire a Parigi ma approfittando di un'amnistia tornerà in Italia tornerà in Italia e andrà a studiare a a scusate a studiare a lavorare appunto dopo aver fatto un concorso
Di insegnamento terra le materie giuridica ed economica l'Istituto Vittorio Emanuele secondo di dare come questa è la sua foto con gli studenti
Lo vedete qui no e vedete che la su questa foto è bellissima secondo me perché dimostra appunto quello che diceva prima il professor quali ENI il legame forte che aveva stabilito con gli studenti una cosa che non ha ricordato professor quali ENI e che io avevo già ricordato in occasione della presentazione della mostra
E che quando Rossi verrà arrestato così brutalmente durante l'ora di lezione poi i ragazzi che scriveranno una lettera in carcere
Che avrà delle conseguenze verranno poi chiamati alla Casa del Fascio tra delle conseguenze gravi anche sul pressing sul corpo docente dell'Istituto Vittorio Emanuele secondo perché a questi tre ragazzi non riuscivano a capire perché un uomo onesto potesse essere arrestato
Iniziarono a capire che cos'era a quel punto il regime fascista il regime liberticida fascista
Ora l'adesione a giustizia libertà che parlata passa attraverso l'amicizia con Carlo e Nello Rosselli che poi verranno uccisi brutalmente nel mille novecentotrentasette in Francia da sicari fascisti
E con Riccardo Bauer lo porta ad aderire a un movimento che che mette già nel nome un programma Giustizia e Libertà
Il tentativo di far convivere l'esigenza di divide la libertà ma è declinato ovviamente anche nel senso della giustizia sociale
Nel trenta viene arrestato per la dell'azione di un suo compagno cara Carlo Del Re
Viene portato in carcere prima Pallanza poi a Piacenza e poi a Roma e pupazzi dettava le sue lettere questo è uno dei suoi disegni con che scrive che mette nelle lettere che scriveva al carcere
In cui sono rappresentati Riccardo Bauer John batteva abbatti stato maschi un anarchico che era in carcere con loro e del resto Rossi col nasone appunta
Che appunto si rappresentava sempre un po'come un burattino di legno
Ora durante il carcere è il momento di approfondimento sposerà anche Ada Rossi come racconteremo Strasser oltretutto presenteremo la il libro su Ada Rossi alla libreria comunardi giusta alle ore ventuno mi è stato detto di ricordarlo
Lo sposerai ha da con questo gesto di solidarietà gli starà accanto per tutta la vita e anche durante gli anni del carcere ed il confino
Ma soprattutto quello che su con gli voglio attirare la vostra attenzione sono gli studi e la riflessione che Luis compie in carcere
Perché in realtà in carcere lui fa una gara un'analisi approfondita non solo della crisi della civiltà europea ma anche del suo
Del suo patriottismo del suo mazzinianesimo del suo aver partecipato alla prima guerra mondiale perché sente di dovere in qualche modo fare quella distinzione tra nazionalismo e patriottismo che prima abbiamo citato e nel mille novecentotrentasette arriva già scrivere un progetto per gli Stati Uniti d'Europa che se voi andate a leggere ritrovate già un progetto un programma comporta completo per cosa bisognava fare nel dopoguerra che addirittura precedeva perché questo anticipava la guerra già si sapeva nel trentasette c'erano venti di guerra in atto ma in realtà cosa si immaginava dirà diceva verrà una crisi una crisi terribile
Da cui si potrà uscire soltanto in un nuovo modo
E quindi individuava la possibilità di costruire gli Stati Uniti d'Europa prendendo esempio dalla lezione americana
E immaginava quali sarebbero stati gli ostacoli anche gli elementi di forza su cui far leva per poter realizzare questo programma
Ora se voi andate a leggere questa lettera che una lettera molto dettagliata su uno studio che lui avrebbe voluto scrivere ma che in carcere non poteva scrivere perché non aveva accesso libero alla letteratura esistente sull'argomento
Vi trovate tantissimi analogia col futuro Manifesto di Ventotene del quarantuno e perché la la voglio citare questa lettera perché mi fa capire che non si può liquidare il pensiero federalista di Rossi
Dicendo è stato l'autore del Manifesto di Ventotene in realtà il federalismo è stato una componente importante del pensiero e della vita politica di Ernesto prima del Manifesto nel momento della scrittura del Manifesto e anche dopo fino a quando perderà speranze come vedremo di costruire il Progetto dell'Unione Europea aderire
Ora
I principali concetti su cui riflette
Sono oltre alla critica del nazionalismo la sovranità assoluta degli Stati nazionali
Cosa significa mettere al centro l'idea che finché gli Stati sono sovrani assoluti la possibilità di costruire un ordine internazionale giusto e pacifico impossibile
Lei fa l'esempio lo dice benissimo dice perché esiste la guerra perché esiste l'anarchia internazionale
Questo cosa significa non esiste una legge superiore agli Stati che possa risolvere le loro controversie sulla base del diritto perché il diritto internazionale finché la sovranità degli stati assoluta rimane assolutamente una maschera per la legge della giungla
E questo significa che bisogna costruire una legge costruire un giudice che possa in qualche modo garantire l'osservanza di quella legge
E avere un gendarme che riesca attraverso il ricorso però alla forza Marzotto ovviamente lecita del diritto
Costringere coloro che non rispettano quelli quelle risoluzioni internazionali a tornare a più miti consigli ora questo finché la sovranità rimane assoluta impossibile cosa significa allora rompere la sovranità assoluta significa e Lucio molto bene non si può fare la frittata senza rompere le uova non si può costruire un ordine politico sovranazionali senza rompere la sovranità
Ma si può fare lo dimostra l'esempio degli Stati Uniti d'America la sovranità non è divisa soltanto a livello di come avviene in tutti gli stati civile democratici per funzioni e competenze
I tre poteri no fondamentali dello Stato ma è anche divisa territorialmente
Cioè divisa e riesce a fare questo è straordinario mettere insieme quello che a noi europei molto spesso non entra nella testa di mettere insieme autonomia e unità cioè si può essere indipendenti nella propria sfera competenza senza essere sovrani assoluti in un sistema dis di autorità coordinate ognuno competente nella propria sfera
Cosa fanno gli Stati Uniti d'America questo lo dico per i ragazzi hanno delle competenze a livello federale quelle che consentono di tenere insieme gli Stati membri o invece i problemi locali e gli altri problemi le altre competenze vengono decise a livelli più bassi
Ora questo strumento federale poteva secondo Rossi riuscire a togliere la causa vera delle guerre che era l'anarchia internazionale e costruire la pace che non era la pace armata non era la tregua
Ma era l'impossibilità della guerra ora senza saperlo e senza averlo mai letto lui faceva quello che più molti anni prima alla fine del Settecento Immanuel Kant aveva scritto nella per la pace perpetua
Ma per Rossi era invece ciò che emergeva non da una visione utopica filosofica ma come soluzione come utopia concreta
Ovviamente tutto questo viene poi realizzato qui vedete Ernesto e Ata al confine di Ventotene quando al confino di Ventotene incontrerà due personaggi
Che con lui avranno una condivisione ideale profonda e quindi diciamo gli appunti sparsi nelle lettere carceraria riescono a diventare un programma politico concreto quali sono questi personaggi sono
Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni
Bisognerebbe dire anche su di loro ma purtroppo non ho tempo ma sono due personaggi importanti ad alte conoscerlo Spinelli è stato poi il grande artefice del processo dell'integrazione europea coloni invece purtroppo è stato drammaticamente ucciso
Poche neanche mi ha una settimana prima della liberazione di Roma nel mille novecentoquarantaquattro ed è stato una gravissima perdita non soltanto per la vita politica ma per la vita culturale filosofica del nostro Paese
Ora con loro scriverà appunto il Manifesto di Ventotene ma qual è l'idea forte del Manifesto di Ventotene
Beh all'idea che c'è una nuova battaglia da fare una battaglia che ancora non è stata realizzate qui io mi metto un po'in in confronto non dico polemico ma in confronto attivo e dialettico con le o e con gli autori che si quegli autori quelli relatori che mi hanno preceduto non è stata realizzata noi siamo ancora nella retina l'arché internazionale abbiamo risolto per un certo periodo ma per un certo periodo voi vedete che qualcuno può togliersi dall'Unione europea già successa la Gran Bretagna
Non è reversibile per censo perdente nuove forme di autoritarismo vedete nuovi nazionalismi vedete la guarda all'interno dell'Europa non dell'Unione Europea ma i suoi confini molto spesso si dimentica l'Ucraina
Allora non è stata realizzate perché non è stata realizzata perché nessuno e dico veramente nessuno ha fatto di quella battaglia la battaglia per Rossi e Spinelli era alla battaglia se voi non compì non combattete questa tutte le altre loro dicevano resteranno lì per un po'all'uscita farlo poi arriverà la guerra e la guerra nei errato amica vuol dire la fine della civiltà
E vi ritroverete daccapo a dover ricostruire quello che avrete nuovamente perduto
E allora lui diceva la vera linea di divisione tra coloro che sono il vecchio coloro che sono il nuovo tra la divisione tra le forze reazionarie le forze progressiste coloro che prenderanno come propria bandiera
La costruzione di una democrazia sovranazionale
La crisi della democrazia ragionati ci è soprattutto data dal fatto che la democrazia bloccata all'interno degli Stati nazionali che sono unità antieconomica perché il capitalismo globale ormai globale
Non riescono a gestire la nostra sicurezza in termini militari sociali economici o costruiamo la democrazia sovranazionale vecchia Priori aporie torneranno
E queste Ernesto Rossi lo ribadiva in non solo da non penso vi faccio vedere questa è la l'atto di fondazione del Movimento federalista europeo che poi nascerà a Milano nel quarantatré questo una riunione precedente in provincia di Firenze
Ma in Svizzera ribadì a questo concetto quando lancerà la parola d'ordine degli Stati Uniti d'Europa al le forze della resistenza europea e infatti la l'atto più importante sarà una dichiarazione dei movimenti
Della resistenza europea firmata da dieci movimenti di resistenza che verrà diffusa
E su cui qualche anno fa ci fu un bel convegno a Torino perché venne svolto questo convegno in casa di una il era il presidente del Concilio ecumenico delle Chiese si chiamava Wiesel ma disertò Stern olandese
E appunto ci fu un convegno sulla figura di questo grande pastore protestante ora in Svizzera lui scriverà due testi che sono gli Stati Uniti d'Europa le OPA detto meno dove lo dice
Benissimo dice il problema dell'ordine internazionale deve avere una precedenza assoluta perché il problema è che se noi non risolviamo quello prima o poi ci troveremo davanti a dovere di nuovo salvare con la forza con ricorso alle armi la nostra civiltà siamo alle soglie lui diceva di un nuovo Medio Evo
Negli Stati Uniti d'Europa ribadiva questo pensava che bisognasse agire nel periodo immediato dell'armistizio quando in qualche modo bisognava far sì che le parole degli Stati Uniti d'Europa fossero inserite nel programma di pace
Invece purtroppo che cosa accade che così non non avviene perché ovviamente i vari Stati
I vari diciamo alleati scusate che arrivano a liberare gli Stati non fanno altro che far rinascere l'Europa
Col sistema delle sovranità separate e delle sfere di influenza
Tanto che a un certo punto nel quarantacinque dice io ho perso la speranza di poter fare un lavoro fatto coso penalizzare i nostri ideali politici optato per perduta la partita quando riconosciuto l'impossibilità di arrivare un'unione federale dell'Europa con la conclusione della pace
Aspetta la guerra però e lì aperto con Spinelli che fa lo stesso suo ragionamento cui vedete Rossi Spinelli Inaudi nelle mirate nell'immediato dopoguerra ed è pronta a cogliere qualsiasi possibilità qualsiasi apertura e l'apertura arriva quel piano marcia
Molto spesso oggi si parla di piano Marshall per l'Africa no ma che cos'è la grandezza del Piano Marshall il Piano Marshall idea oltre che il piano d'aiuti è stato dire agli europei i satelliti di danno degli aiuti ma poi gestiti in comune
Voi fate qualcosa di nuovo non ve li diamo separatamente iniziamo a lavorare insieme e allora in questa occasione ovviamente purtroppo soltanto OPA occidentale non per l'Europa che faceva allora diciamo era intorno al blocco sovietico vedono un'occasione erosi partecipa la battaglia fino alla battaglia per la Comunità europea di difesa oggi si parla nodi esercito pensate se ne parla di esercito comune europea se ne parla in modo addirittura più cauti
Meno coraggiosi di quanto fu fatto nel mille novecentocinquanta cinquantadue
Perché la domanda è se c'è un esercito europeo chi lo comanda
Non possiamo delegare ad altro c'è uno Stato europeo uno Stato europeo federale
O ci sono tanti generali quanti sono i ventisette Paesi dell'unione europea oppure lo comanda qualcun altro
Ora all'interno della Comunità europea di difesa c'era ed è lungo parlarle un progetto che fu sposato da De Gasperis su influenza di Rossi e Spinelli che prevedeva di far scattare un famoso articolo trentotto che avrebbe dato origine a un Progetto della per la comunità politica europea all'indomani dell'accetta
In realtà che cosa avvenne che questo progetto è andava sempre nella logica del funzionalismo funzionalismo che cosa significa idea si diceva il progetto federalista un utopia
Invece lo si diceva no è l'unica soluzione razionale l'utopia pensare che non riusciamo a risolvere le cose col vecchio metodo sovranità separate in sfere di influenza
E anche procedere passo passo unità economica per unità economica non si arriva all'unità politica poi ci vuole il salto ci vuole il salto in una forma che in nelle nelle questioni politiche democratiche la Costituente
Per cui lui diceva e lo diceva benissimo
Gli Stati Uniti d'Europa o saranno una realtà politica non saranno neppure una realtà economica e noi oggi lo vediamo perché il processo è andato avanti fino al limite che poteva andare fino alla soglia monetaria
Ma arrivato lì o si fa il salto politico per l'Europa torna indietro
Due aveva queste espressioni bellissime lo chiamava il Progetto di comitato litiche europea lui morto nel nel sessantasette e quindi ha potuto venire vedere quello che è andato dopo ma è molto dice un gallo senza fagioli cosa vuol dire un gallo senza attributi
Un gallo non per procreare il diceva ma per ingrassa pulpiti diplomatici quant'altro
E perché perché non si può appunto
Bugie rare la gente come diceva lui facendo credere che si possa costruire un'unità politica senza rompere appunto la sovranità nazionali
E se voi andate a leggere in questi giorni le bozze che girano sull'ipotesi della comunità politica e di difesa il siamo ancora fermi lì
Siamo fermi che ogni rappresentante l'Unione europea poi risponde al proprio governo nazionale non c'è nessuno che pensi ancora a livello comunale
E ognuno rispondendo al proprio governo e al proprio Parlamento al proprio elettorato fa ovviamente gli interessi di parte
E non solo ma si vota all'unanimità tranne su certe materie e voi immaginate se già era difficile votare l'umanità quando Rossi parlava erano in sei adesso noi siamo in ventisette tolta la Gran Bretagna
La sconfitta della chat per lui è terribile cosa vuol dire sconfitta della CED l'Assemblea nazionale francese il trenta agosto il cinquantaquattro non approva vota contro il trattato istitutivo della Comunità europea di difesa perché temeva che così facendo si sarebbe fatto rinasce l'esercito tedesco
Caduta l'accetto esercito tedesco è rinato
è rinato
Se invece ci fosse stata l'accento sarebbe stato un conto diciamo una una legioni tedesca all'interno dell'esercito europeo
Ma questo era difficile farlo capire ci fu un'ondata di nazionalismo in Francia e questo non passò però si perse fiducia
In una lì altro bellissimo libro da cui sono in cui sono tratti anche molti articoli dal mondo che si intitola aria fritta e l'aria fritta e l'aria fritta delle friggitorie l'UDC a diceva delle cura autorità specializzate del per il funzionalismo
Del processo di integrazione europea diceva non ci si arriva
Lui temeva che addirittura ormai dovesse arrivare una nuova crisi internazionale ma nell'era atomica non era un scalabile e quindi dice io rinuncia a questa speranza ma sentite cosa dice ed è qualcosa di i molto forte proprio perché abbiamo dovuto con grandissima pena rinunciare a questa Pera speranza una cosa almeno noi federalisti desidereremmo che i nostri uomini politici non ci rientrassero più le orecchie con rilancio europeo
La politica nazionalistica può in confronto ai suoi particolari obiettivi risultare buona o cattiva ma deve essere giudicata per quello che veramente eh non possiamo ammettere che venga camuffata come avviamento alla realizzazione degli ideali per i quali abbiamo combattuto durante la Resistenza
E per i quali sono morti uomini come Guglielmo Jervis leone discute ed Eugenio Colorni da soli nomi che cita fanno capire come Rossi meriterebbe una via o una piazza o qualcosa anche di più in questa e in questa città però attenzione sbaglierebbero gli euroscettici di oggi pensando di tirar dentro tra le loro schiere Rossi no assolutamente lui non voleva bloccare il processo lui voleva andare mandarlo avanti lui vedeva le contraddizioni interni
Tanto è vero che se noi guardiamo ad oggi e questo è un monito per l'oggi io ve lo descrivo l'oggi con le parole che Rossi citava in una lettera Gaetano Salvemini del febbraio quarantacinque
E lui diceva una cosa su cui oggi molto si discute
Se lasceremo trascorre il momento favorevole e non abbiamo avuto tanti momenti favorevoli abbiamo perso tante occasioni come europei
Se lasceremo che i popoli dimentichino i morti e le sofferenze patite durante la guerra ed è quello che sta accadendo perché le generazioni ormai passano e la memoria della guerra viene meno se permetteremo alla materia che oggi è fluida
Di consolidarsi di nuovo entro gli stampi dei vecchi Stati nazionali e da tutti gli interessi economici ingrossarsi nuovamente attorno ad essi avremmo perso la partita
Incominceranno Soutine cominceremo subito con le corse agli armamenti
Lo vedete che stanno iniziando alla grande prepotentemente le trincee autarchiche
Guardate i Paesi dell'Est il cartello dei Paesi dell'Est all'interno dell'Unione Europea
I regimi totalitari non siamo ancora regimi totalitari ma regimi autoritari sì perché ditemi che cosa sono
All'interno della Repubblica ceca slovacca quello che sta accadendo in Polonia dove hanno impiccato lo sapete le foto in piazza di alcuni parlamentari europei che secondo i nazionalisti polacchi non hanno fatto l'interesse dello Stato nazionale polacco
E andremo a sbloccare in un'altra guerra totale voi sapete che anche da un alto pulpito no è stato detto che siamo già in presenza di una terza guerra mondiale diffusa che spazzerà definitivamente quel che ancora rimane della nostra civiltà
E allora io lancio un accorato appello che il messaggio di Rossi che non era un utopista per un utopista concreto e che vedeva appunto come unica soluzione razionale possibile gli Stati Uniti d'Europa
Ma il dado coi fagioli non senza i fagioli
Chiaro diventi un po'la la parola d'ordine anche almeno di questa Assemblea anche se ne faccia portatore al di fuori di qui nella città nella scuola nel mondo politico nel mondo culturale grazie
No grazie ad Antonella Braga io adesso ho il compito di leggere uno stralcio di un intervento che ci ha mandato Valter Vecellio scusando e motivando anche come
Una parte che non leggerò suo quel sua assenza di oggi per motivi familiari
Scrive Amenta che l'avevamo invitato ho sperato fino a qualche momento Fanny scriveva ieri di poter onorare l'impegno assunto di prendere parta l'importante convegno sui Ernesto Rossi
Avrei voluto con tutte le mie forze essere con voi tra voi per ricordare per parlare di uno dei nostri maggiori uno degli italiani a cui dobbiamo tanto e di cui sì serba poca poca memoria e ancor meno gratitudine
Pochissime per esempio credo siano le vie a lui intitolate un ricorrente appello alle istituzioni esempi di stile esempi simili di scellerata smemoratezza se ne possono citare tanti
Un democratico ribelle è il titolo di un bel libro di Giorgio Armani
Sicuramente democratico certamente ribelle rispetto a un certo assetto costituito naturalmente liberale out autenticamente riformatore venato di socialismo umanitario
Figlio legittimo di una cultura che il meglio di quanto questo Paese ha saputo produrre ed è questo mortificate annichilita Ernesto Rossi è stato sempre un radicale schietto le sincero
Non è mai bello dire ed affermare che cosa avrebbe fatto una persona che non c'è più in una data situazione
Credo però di poter affermare scrive Walter Vecellio che guarderebbe anche oggi con burbera simpatia a quello che è il partito radicale e che cerca di fare oggi e cioè tenere alteri due bandiere di Marco Pannella che ci ha lasciato come evitare patrimonio l'impegno per conquistare il diritto al diritto l'impegno per conquistare il diritto umano e civile alla conoscenza
Nesso Rossi penso di poterlo dire magari con distinguo e con sfumature di dissenso accetterebbe di essere uno dei tre mila iscritti
Condizione necessaria perché il partito radicale continua a vivere e operare comitive che opera
Il presidente Mattarella in occasione del cinquantesimo della morte di Ernesto Rossi che ricorre quest'anno l'abbiamo ricordato lo ha voluto ricordare con l'intervento che di ripropongo
Quindi scrive
Il presidente Sergio Mattarella ricorrono cinquant'anni dalla morte di Ernesto Rossi
E nell'anno che celebra anche il venti cioè il trentesimo della sua nascita la sua visione europeista espressa in quel Manifesto di Ventotene concepito nel confino fascista
Insieme al tiro Spinelli ed Eugenio Colorni si conferma riferimento ideale e sfida esigente di fronte alle difficoltà e alle mancanze dell'Europa di oggi
Tra i fondatori di non mollare e di Giustizia e Libertà allievo di Gaetano Salvemini Rossi fu protagonista della battaglia antifascista
E animatore di una lezione laica di costruzione della democrazia pagate a caro prezzo con la prigione oltre che con il confino
Aderire al Partito d'azione e fu tra i fondatori del Partito Radicale
La sua partecipazione politica fu sempre contraddistinta da una grande libertà di pensiero rigore e spirito d'indipendenza
Le battaglie di Rossi contro la partitocrazia i padroni del vapore per abolire la miseria sono elementi della passione civile che lo ispirava
Testimonianza e di insegnamento per quell'Italia repubblicana che anche lui con le sue idee le sue battaglie ha contribuito a realizzare con il Manifesto di Ventotene l'utopia federalista diventa un progetto politico ambizioso e tuttavia assai più lungimirante di quanto non sia apparso a tanti contemporanee
Gli eventi successivi alla fine della guerra i nuovi equilibri mondiali e negli ultimi decenni l'accelerata globalizzazione
Si sono premurati di dimostrare il limite degli Stati nazionali europei sulla scena mondiale
Néstor Rossi è stato un intellettuale vivace polemista indomito nella sua critica spesso si è mossa controcorrente
Da giornalista animato e diretto pubblicazioni che hanno segnato il dibattito politico e la crescita civile del Paese contribuendo anche alla formazione di una nuova generazione di giornalisti
Queste le parole di Sergio Mattarella Traverso il messaggio che c'era inviato Valter Vecellio patrocinio ci ha mandato che è un giornalista del TG due vice caporedattore del TG due direttore di Notizie Radicali
C'ha varato anche un intervento più specifico che abbiamo messo in cartellina
I relatori per i giornalisti ma che sarebbe somme non adeguato leggere qui non rendendo il senso e anche la possibilità di dialogo e di confronto che le tavole rotonde permettono appunto di creare in un confronto diretto e allora mi fermo qui ricordando dal mio punto di vista alcuni elementi concreti che la cosa è santo nella Braga ha citato
E che nella concretezza della quotidianità di un detenuto di un detenuto nelle carceri fasciste si ricordava Pallanza Piacenza Roma Regina Coeli e poi nel confine nel confino ha saputo riuscito a costruirsi momenti di riflessione di formazione e di ideazione
In un contributo che è sempre in cartellina che ci ha offerto Antonella Braga si ricordava anche le difficoltà materiali molto concrete
Di che cosa voleva dire tentare di studiare di leggere in quel contesto era vietato aderire
Gli oppositori politici per i detenuti politici avere carta e penna era vietato persino prendere qualche appunto con un gesto sul pavimento di cemento della cella
Additato persino Potter in qualche modo segnare qualcosa su un vetro magari con il sapone
Era vietato persino annotare con un fiammifero usato con il nero della del fiammifero usato magari qualche parte significativa di un libro letto un libro che già per entrare
Aveva dovuto superare la censura e che era assolutamente controllato quotidianamente Raia
Carcerieri in quel contesto con quelle difficoltà l'unica possibilità che Ernesto Rossi e gli altri detenuti confinati avevano era quella di scrivere
Una lettera al mese ai familiari ed è per questo che veniva citato ricordato l'epistolario le lettere alla mamma e le lettere alla moglie le lettere agli amici le lettere
A Rinaldi chiedendo libri
Dove Ernesto Rossi necessariamente riempie quelle lettere non di saluti e di affetti e dinamiche personali e familiari Valeria che essenzialmente di considerazioni politiche diretta se ne economiche riflessioni culturali e quindi quelli peserà che diventano il nerbo di uno studio di un approfondimento che diventerà lotta iniziativa politica e istituzionale appena riconquistata la libertà e riconquistato un protagonismo civile che lo vedrà davvero tra le figure più significative
Del dopoguerra e con i segni che ha segnato che ha lasciato nel terreno anche dei nostri giorni
Mi fermo qui chiedendo a Roberto Rossi fra Cerutti che professore del risottoposto Monti che tra gli animatori della mostra curatori della mostra che ancora visibile al lupo fino al dieci di gennaio perché il Consiglio regionale ha deciso di prorogare la ne l'esposizione l'intervento
In questo caso voglio astutamente citarlo il titolo perché evocativo
Ho poca nostra nobiltà di sangue Ernesto Rossi e le rimosse origini piemontesi e sarà Roberto ossia spiegarne il senso le motivazioni
Grazie grazie a tutti grazie la Consiglio regionale del Piemonte che mi ha invitata che ha consentito questo questo momento di di confronto su una figura importante direi che preliminarmente di
Io vorrei cominciare proprio da Dante io non sono uno storico anche se la mia formazione quella di medievista io sono cresciuto alla scuola di Giuseppe Sergi io oltre a fare come sanno i presenti insegnante io mi occupo non di storia generalmente ma di letteratura e infatti comincerei da Dante e vedremo perché
Dante
Incontra in Paradiso il suo trisavolo Cacciaguida
A cui risale insomma era un miglio essere un cavaliere così era stato definito ed è a Cacciaguida risale la nobiltà della famiglia degli Alighieri Dante dedicato all'incontro con Cacciaguida tre canti del Paradiso che non a caso sono i tanti centrali il quindici e il sedici e il diciassette e comincia il secondo di questi canti il sedici con queste terzina che io vi leggo
Ho poca nostra nobiltà di sangue se Gloria ardite la gente fa i qua giù dove l'affetto nostro Langue Mirabilis cosa non vi sarà mai
Che la dove appetito non si torce dico nel cielo io meneghino richiamai
Beh inserito un mantello che tosto raccordo c'è sul che se non saponi di di in via lotte in punta di intorno con le forze cioè allora qui Dante e vedremo che cosa c'entra con Rossi questo discorso naturalmente sta disquisendo su un argomento che interessa parecchio ciò la nobiltà la nobiltà delle proprie origine la novità in generale infatti che cosa dice dice
Sulla terra dove i desideri umani sono soggetti al terrore ci si gloria di essa e quindi dice io però devo dire che mi sono glorificato della mia mobilità di origine addirittura in Paradiso
Dove questi desideri umani dovrebbero cedere spazio a qualcosa di più di più significativo
E aggiunge questa bella immagine delle forcelle cioè delle forbici dice
Se di generazione in generazione la mobilità delle origini non viene rafforzata dal merito individuale il tempo agisce su di essa come una forbice che tale India generazione dopo generazione questo mantello che alla fine si riduce nulla
Allora
Per Ernesto Rossi
Il merito personale costituisce l'unica nobiltà dell'uomo
Una lezione quella di Ernesto riguarda la novità delle delle origini di essenziale importanza cioè tutti sapete riprenderemo questo discorso che Ernesto Rossi detestava non le proprie origini aristocratiche negava
Ora
La nobiltà e
La vendetta atte alla fine dell'ottocento e i primi del Novecento era sentita da da alcuni importanti intellettuali come un fardello come un peso
Io vorrei fare un'altra citazione che può essere interessante c'era qualcuno che dice siti che diceva non si può vivere senza leggere Anton Cechov offre come ben sanno i miei studenti di quinta che saranno costretti a leggerlo
Cioè colf in una delle sue opere più teatrali più importanti intitolata Tre sorelle
Fa parlare una di queste tre fanciulle sono le figlie di un un alto ufficiale dicono nella provincia russa c'è Coffa scrive pochi anni prima della rivoluzione
La Russa di cui quest'anno si ricorda centesimo il si ricorda anniversari insomma centesimo anno
E Irina una di queste tre sorelle dice nell'atto terzo
Dove è andato tutto quello che eravamo che fine ha fatto bene di omicidio ho dimenticato tutto tutto e poi nell'atto quarto la stessa Irina che sogna
Di unirsi a un giovane ufficiale anche lui insofferente delle proprie origini e nobiliari il Barone tutte marca dice io il barone ci sposteremo domani poi partiremo per la fabbrica di mattoni e dopodomani sarò già a scuola insegnare
Comincia una nuova vita che Dio Maiocchi
E tutto sembra che il suo compagno
Domani dice ti porterò via la voteremo faremo fortuna i nostri sogni ieri fioriranno tu sarai felice vedrai vorrei sottolineare questo lavoreremo purtroppo nel dramma di Cechov fu il destino di Rina Del Barone tutta in barca non è felice perché tutta ma viene ucciso in una stupito due Hello
Ma e interessante vedere come questi due personaggi ovviamente
Figure letterarie vivano la stessa in sofferenza nei confronti della mobilità delle proprie origini desiderino andarsene
Ma la parola chiave e lavoreremo desiderano lavorare
Quindi non far parte più di una classe definiremmo parassitaria allora Ernesto Rossi il fu estremamente consapevole del del fardello delle origini che identifico con con l'aristocrazia di questa famiglia la quale Luigi tutto sommato mi spiace doverlo dire
Apparteneva nel senso che Luis de notificava nell'aristocrazia gli aspetti maggiormente Ray trilli della società italiana di allora
Giudicando l'aristocrazia brodo di coltura come è stato già detto del nazionalismo del militarismo puntello il sostegno dell'istituzione monarchica che che era repubblicano e democratico convinto non non amava
è in più bisogna ricordare che per Ernesto cui l'aristocrazia era anche suo padre
Il e i miei allievi che hanno con la lavorato e collaborato con me alla Mostra sanno che qual è il senso delle mie Paroli il famigerato famigerato
Don Antonio Rossi della Manta
Cioè il padre il padre ufficiale di carriera a quanto pare in famiglia autoritario hanno affettivo incapace di comprendere la delicata complessità spirituale dei numerosi figli
Erano erano in sette Ernesto era il quartogenito erano quattro sorelle e tre maschi
Allora qui sui la rimozione a cui allude nel titolo di questo intervento
La rimozione delle proprie antiche origini familiari e piemontesi la famiglia
è veramente molto antica perché le prime testimonianze sono addirittura del mille cento fra mille cento e mille duecento quindi sono otto nove secoli di storia e che non è non è un periodo trascurabile
Va ricercata questa rimozione nelle era in ragioni diciamo di carattere politico e ideologico che ho illustrato ma anche in ragioni va ricercata in ragione di carattere psicologico
Adesso io però prima di passare velocissimamente in rassegna la storia familiare per dire qualcosa di più insomma di questa famigerata famiglia famigerata dal punto di vista di Ernesto alla quale io
Mio malgrado a questo punto appartengo e sono qui quindi quanti come un imboscato un una infiltrazione non voluttà dei rossi dell'amante in un convegno Ernesto mi avrebbe bandito da questa da questo tavolo
Vorrei porre un problema un piccolo problema di metodo e di obiettivi cioè la Dom ci dobbiamo fare una domanda
La domanda è questa quale ASP quali apporto alla comprensione della figura di Eugenio può essere costituito dall'investigazione
In questa sede per forza di cose sbrigativa della storia plurisecolare di questa stirpe i rossi della Manta cui incontestabilmente
Ernesto da cui incontestabilmente Ernesto discendeva
Addirittura rinnegando la come abbiamo già detto con fastidio addirittura con disprezzo
La risposta
Ovviamente
Nessuno nessun apporto il mio intervento non non toglie e non aggiunge nulla al alla complessità significato anche attuale della figura di Ernesto che è stato ben illustrato dal professor quali viene dalla professoressa abracadabra dall'amico Bruno Mellano e dall'intervento anche del vicepresidente puri
La
Mia condizione non di storico ma di scrittore
Non suggerisce l'idea certo squisitamente letteraria che nel remoto passato dei rossi della Manta come sarebbe più corretto dei grossi dalla Manta perché il predicato corretto dall'amante
Su e giù per li rami della casata no percorrendo idealmente questo albero genealogico brilli
Questa è la mia convinzione qualche lampo qualche guizzo alligna ogni qualche segnale qualche premonizione di un destino
E di una scelta morale che faranno di Ernesto una delle personalità più cospicue del nostro Novecento
Quindi quello che io vorrei velocissimamente sottoporvi è è una sorta di piccolo gioco chiedo di collaborare con me a come dire realizzare questo piccolo gioco vedi che il gioco si tratta
Partiamo da un'affermazione l'affermazione potrebbe essere questa immaginiamoci una domanda rimaniamo ancora Dante voi sapete che Dante a un certo momento incontra nell'inferno Farinata degli Uberti di grande capro diventino frenate Ruberti lo guarda
Con molta alterigia gli dice il chiede chi fu Warley maggior puliti Totti fornito agli antenati
E allora immaginiamo che questa domanda
Possa essere posta in un immaginario il laicismo ha delle da un altrettanto laico Farinata e
Ernesto laici Simo nei panni di Dante possa rispondere mi piace fantasticare
Macchine di presagi
Uno gli chiede chi sono i tuoi antenati Ernesto in questa favola che io sto cercando di di concretizzare per voi
Potrebbe rispondere macchine di presagi definizione bellissima che un grande critico del Novecento Ripellino diede ai personaggi dice costo quindi
Il
Quello che insomma vorrei stabilire che per cogliere nella vita degli antenati di Ernesto
La Barros sfavillio direi forse più traccia ma del rapper l'Acea di lumaca lo smeriglio di vetro per citare Montale piuttosto che rutilante annunzio di chissà quali futuri destini io penso che si possa pur nella dimensione ludica del gioco intellettuale vedere nei suoi antenati qualche inclinazione
Di una vocazione e di conseguenza questi rossi della Manta dovremmo cominciare a guardarli le questo e io velocemente farò nella seconda parte del mio intervento un po'più da vicino
Dunque chi sono questi ora si dalla Manta abbiamo detto la famiglia antica i primi documenti sono fra mille cento mille duecento sono però ai tempi di Ernesto dei veri desaparecidos della nobiltà italiana della nobiltà piemontese perché perché tanto il ramo di Ernesto
Rappresentato da suo padre colonnello che è stato già citato dal professor qualche quanto il ramo
Da Julio dicendo
Costituito da Enrico Rossi della Manta che aveva sposato un apre Cerutti ecco il cognome del mio ramo Rossi per Cerruti
Aveva sposato una parente del grande giurista Ingrid copre Cerutti perché il cui busto si trova nel palazzo settecentesco dell'Università di Torino grande giurista dell'Ottocento ebbene erano questi due rami già da tempo lontani dal Piemonte
Tanto è vero che un personaggio ben conosciuto dagli studiosi di storia locale il barone Antonio Manno
Che era preside e direttore della Biblioteca Reale di Torino presidente la Consulta araldica e che ha creato un'opera che tutti i come dire a cultori di genealogia di araldica locali conoscono a memoria il i volumi del patriziato subalpino qui dovrei aprire una piccola parentesi sul cultori locali di Genealogia e di araldica perché
A me di formazione medievista dispiace se posso dirlo sommessamente che molto spesso discipline ancelle della storia come l'araldica del Genealogia vengono affidati a persone assolutamente di TTT di ottimo intento di buonissime intenzioni che però non hanno alle spalle una formazione storica io quel quando sento parlare qualche volta di Medioevo
Ecco mi verrebbe in mente di parafrasare
Di parafrasare Salvemini e Rossi che parlavano di Filosa fesserie ecco si potrebbe dire in questi casi di Genal Jenne all'oggi corbelleria ecco parlare del Medioevo è una cosa seria comunque
Chiudo chiudo diciamo la parentesi Manno che pubblicò il questo quest'opera imponente questo Censimento delle famiglie
Su storiche piemontesi no nobili e notabili intitolato patriziato subalpino pubblico solo i primi due volumi ma tutto il materiale fino alla Z
E presente ed è consultabile da sempre nelle Biblioteca nazionale di Torino nella biblioteca civica sono copie dattiloscritte il suo materiale materiale preparatorio la cosa curiosa è che in un anno registra
Ovviamente il nome di questa famiglia mamma e possedeva un Codice che oggi è custodito nella Biblioteca reale il così detto
Il il un Codice che dove di un blasonario dei primi del Seicento dove erano riprodotti gli stemmi delle famiglie che avevano diritto di di portarlo il duca Carlo Emanuele primo ai primi del Seicento aveva dato l'ordine a chi doveva esibire uno stemma di depositare i documenti che ne giustificassero l'uso questo manoscritto che si chiama chiamale ecco bene ma no indica due voci
In una voce parla di Rossi dalla Manta o da Manta nell'altra voce parla di Rossi della Manta quasi fossero due famiglie separate
Naturalmente a tutte e due attribuisce lo stesso stemma che un leone d'argento in campo azzurro a tutte e due lo stesso motto curante SD senile
Noto che starebbe comunque bene sto questo lo uso facendo un'altra bestemmia a a Ernesto perché curante sedici senile
è un motto parlante che allude al leone cioè mentre gli altri si preoccupano lui nulla non si preoccupa di nulla se ne sta impavido ho avuto anche l'avventura in un Conde in una in una mostra che che che che la nostra scuola ormai ha organizzato a a Saluzzo qualche anno fa e qui c'è la collega che che la organizzata di avere tra i a casa Delfino no ho avuto la ventura di avere in prima fila un un un signore che era credo fosse un responsabile importante di di di di dell'Istituto per la resistenza locale o qualcosa del genere
L'attivista a quanto pare che mi disse che disse
L'intervento venne fatto Dada idrica Martinengo
Disse questo motto è sbagliato e io timidamente presi la parola e gli dissi ma scusi non lo portiamo da nove secoli cioè non sa perché in quel notturno ma comunque questo per parlare delle così delle delle delle curiosità che ogni tanto si incontrano con i cosiddetti eruditi Josef Huber udite
Allora questi rossi della Manta i tempi di Ernesto erano divisi in due rami abbiamo detto
Il ramo di
Antonio che sposa Oliver Hardy da cui nacque Ernesto i suoi fratelli e le sue sorelle che dopo vari di oggi fa pagare si stabilì a Firenze infatti tutti sappiamo che Ernesto si considerava fiorentino ed era tutto sommato fiorentino
E il ramo che nasceva da dall'intreccio di detriti
Dico un altro Rossi della Manta Francesco Angelo che sposò una sposa nel nel Duomo di Torino nel mille ottocentoquarantotto Lucia De non solo da di coloro che era ma a quanto pare molto cara la regina dell'epoca
E questo ramo da questo Ramona quelli con quali Enrico sposò questa prece rutti e tra l'altro le due famiglie si sposarono diverse volte i membri delle due famiglie sito da diverse volte diventando una sola famiglia
Ora
La
In documenti della famiglia esistono
E dove stanno questi documenti gran parte di questi documenti sono custoditi nell'Archivio di Stato di Cuneo
Ma negli anni ci sono state anche delle pubblicazioni per esempio già nel lontano mille novecentottantotto una prima esplorazione di questi documenti è dovuta Mara Muti che ha scritto un libro
Dedicato ai grossi da Manta
Ma c'è stata anche una tesi di laurea il cui relatore è stato il mio compianto amico Renato Bordone medievista che fra l'altro fu anche ovviamente nell'età napoleonica al controllo e l'attore della mia tesi
Una tesi che si occupava della storia del comune medievale di Manta in particolare del Quattrocento infatti nel Quattrocento gli antenati di Ernesto erano molto attivi in questo Comune
E poi c'è questo intervento di Arica Martinengo
Che venne eletto come ricorderanno i miei colleghi che erano presenti in quell'occasione che si intitolava un origine rimossa appunto che io ho ripreso nel titolo nel titolo di oggi allora il gioco di cui io parlavo prima
Il primo paesaggio di una sorta di di di testina di continui e di continuità fra il passato e il presente e questo consultando i documenti relativi alla storia della famiglia
E custoditi in archivi anche privati come come quello che io indegnamente custodisco si evince in antis tutto che i grossi che erano un'antica stirpe e piemontesi e tra l'altro a quanto pare parente di quel di quei gruppi signorili che possedevano il territorio attorno a Saluzzo dove c'è appunto la Manta fossero giù detto ci sono prove indiziarie diciamo così che io Rossi appartenessero questo novero di famiglie feudali antiche tant'è vero che qui l'araldica importante
I rossi avevano lo stesso tempo lo stesso sta hanno lo stesso stemma dei divertita che sono un'antichissima famiglia sono signori di Verzuolo
Tutti sappiamo che la Manta cadde nel trecento sotto il dominio dei Saluzzo
Saluzzo fino alla fine del Cinquecento è stato uno Stato autonomo governato dai dai da questa famiglia aleramica cioè Marchese di Saluzzo
E alla e il Castello della Manta divenne uno dei punti importanti della presenza dei Saluzzo nel territorio
Ora
I il Rossini
Furono una famiglia diciamo sconfitta
O perlomeno una famiglia tua rimase sul territorio quando l'amante del territorio circa un vicino passò sotto i Saluzzo e da quel momento in avanti
Esercitare almeno i membri della famiglia ruoli funzionari Vialli per conto dei Saluzzo allora la prima cosa da ricordare dei rossi e la presenza alla Manta vicino Saluzzo da sempre
Da sempre questa presenza però come vedremo adesso finirà ai primi del Seicento
Allora dicevo il primo presagio se noi guardiamo le carte anche del Comune di Manta gli ordinati del comune di Manta che sono il documento più antico
Custodito nella nel comune un documento quattrocentesco che registra le sedute del Comune
Il Comune di Manta era dunque non era orale ciò è governato da un gruppetto di famiglie nobili però sopra c'erano i Saluzzo quindi non era un comune del tutto indipendente lo chiediamo
Che i i grossi sono estremamente presenti e imposizione importante e sono attenzione tutti o quasi tutti legati a una formazione giuridica
Ecco questo nel piccolo gioco che io sto cercando di organizzare questo piccolo gioco intellettuale mi sembra importante c'è una convocazione giuridica uno dice ma erano milite esse erano cavalieri certo che sì è stata avanzata anche l'ipotesi è un'ipotesi concreta che fossero milite essa legati all'imperatore Arrigo settimo certo ma l'attività prevalente o per lo meno la formazione prevalente dei rossi della Manta del Medioevo e quella giuridica
Pensiamo pensiamo che a Saluzzo già nel mille duecentosessantasette cioè e registrata la presenza di un inverno in osso otto de Rubei
Che voli quindi Ottone dei grossi giudice dell'Aule imperiale
Infatti se noi guardiamo gli ordinati
Del comune di Manta questo documento quattrocentesco vediamo e alcuni Premium Domenico nel Quattrocento indicato come consigliere del Comune
Per ed è un documento importante perché lui è sceso per prestare fedeltà
Al conte Amedeo ottavo di Savoia un documento del mille quattrocentotredici Queen una funzione eminente
Antonino e testimone insieme a un altro esimio personaggio Giacomo Provana Provana sono una famiglia notte importante
è testimone di un accordo fra i signori dell'amante altrove di Saluzzo
E tre fratelli e i signori di là mi ascolta
Ancora nel secolo sedicesimo un sì mondo
Viene definito decurioni et crede andare Iuss mante cioè consigliere ecco la famiglia è una famiglia decurionato è diventato una famiglia decurionato cioè competenze giuridiche funzioni soprattutto amministrativa
Ma fino ai primi del Seicento tanto è vero che ai primi del Seicento Sebastiano
Dotato anche lui di una formazione giuridica ottiene ormai dal mille seicentouno e bisogna ricordare che Saluzzo Manet indipendente ma viene incorporata col trattato di donne
Nei domini sabaudi del duca Carlo Emanuele primo presto Sebastiano Delio Rossi e Castellano dell'amante di brandello essere Castellani significava ai primi del Seicento amministrare la giustizia avere un ovviamente partendo da una competenza giuridica
Quindi certamente c'è nelle epoche più remote la la come dire la formazione militare cavalleresca
Ma c'è dal dal mille duecento a al mille seicento cioè soprattutto la la competenza la competenza giuridica
Ora
La cosa che mi sembra importante ricordare è la seconda il secondo luogo dove la famiglia dei grossi si stabilisce quindi alla Manta da tempi remoti tant'è vero che il predicato della Manta viene utilizzato fino ai primi del Novecento e quindi questo significa qualche cosa dicevamo prima una remota origine signorile sul territorio prima che arrivassero i salutano vuole solo dire proveniente da
Ma poi la seconda in secondo luogo entro nero sempre nel ai primi del Seicento Dronero che era già faceva parte è una delle ci piccole città però tra le più importanti del marchesato di Saluzzo che era già sabauda
Allora
Il il
Primo degli Rossi che si stabilisce Adro Negro
Si chiama si chiama Giorgio
E sposa come del resto suo padre il castellano Sebastiano che ho ricordato una nobile durano rese che si chiama Bernardina con un vero
Perché è importante questa questa questo riferimento perché come vedremo io Rossi che andranno a a vivere nel palazzo quattrocentesco dei dei colombe che rompe
Sicuramente assorbiranno qualche cosa voi mi direte che cosa c'entra Ernesto adesso cercheremo di spiegarlo dunque va subito detto che
Nel Medioevo in Piemonte esistono vari lignaggi
Poi che hanno esibiscono un cognome Rossi ora il cognome Rossi tutti sappiamo il cognome più comune che esista
Però
Quando cioè un cognome
E cioè uno stemma
Che si ripete vuol dire che c'è un legame di parentela con altre famiglie che così si chiamano infatti una cosa o che può essere interessante per mesto e che io fossi dall'amante
Semmai lo stesso ceppo Delio Rossi di Fossano conti di Miccoli Delio Rossi disabili che hanno i conti di Pontirolo i signori di Santa Rosa
Allora se dico Santarosa Santorre di Santarosa ovviamente non è un antenato dei grossi questo dei rossi della Manta questo no ma certamente io fossi di Santa Rosa appartengono allo stesso Cetto familiare
Ora dicevamo Dronero il rapporto con la famiglia Colombera perché è importante
Perché Dronero e città di era ittici
Nella seconda metà del Cinquecento quando si estingue la dinastia dei Saluzzo prima che arrivino i Savoia Dronero passa sotto il dominio della Francia
E pensate che la maggior parte della popolazione aveva aderito
Al calvinismo erano protestanti
Tra l'altro Dronero e terra di personaggi illustri della riforma protestante Giacomo Bonello che uno che viene arso vivo a Palermo nel mille cinquecentosessanta soprattutto Giovanni Vincenzo Pollon top lotti di una famiglia nobile di Dronero che apre e quindi attenzione prima che arrivino i rossi perché Rossi arrivano ad avere i primi del Seicento Dronero e e praticamente protestante
Pensate che il proprio il il CONS consiglio di Dronero costituito dalle famiglie importanti
Chiede arredi Francia che sia applicato applicata alla libertà di culto prevista dalla pace di Ambroise quando arrivano i Savoia quando arriva Carlo Emanuele primo questo viene assolutamente
Socio viene abolita questa libertà Dronero Formigli Throne resi quelli protestanti naturalmente volevano almeno avere la libertà di praticare il culto protestante che si teneva in Val Luserna
Ma i Savoia fanno un grosso giro di vite in questo senso
Ora i i rossi erano andati si erano stabiliti a Dronero
Al servizio di Francesco Renato di Saluzzo il governatore della città per conto del duca e poi a servizio del di
Di Carlo Filiberto delle sponde
Che ora aveva sposato una figlia del duca Carlo Emanuele primo ed era stato insignito del titolo di marchese di Dronero allora per i protestanti dicono nero sotto il Savoia ci sono solo due strade
Un anno la addirittura ciò ritornare ad essere cattolici pure l'emigrazione
E la cosa singolare che i collant vero che sono una delle famiglie più antiche più nobili di Dronero tra l'altro già capo della comunità del Quattrocento ci sono documenti molto importanti
Per esempio un Cristoforo Colombo era il Sindaco del Comune nel mille quattrocentosettantotto addirittura presentai di statuti della città al marchese di Saluzzo Ludovico secondo un altro già freddo
Presta fedeltà al marchese Giovanni Ludovico ebbene il conto se ne vanno infatti Federico Ernesto era Federico colombe vero direi leggo da un documento di che un antenato di Ernesto
Di religione riformata eletto con altri procuratore e negoziatore della comunità protestante presso il duca Carlo Emanuele primo
Procuratore negoziatore per la comunità protestante
Devo dire probabilmente anzi sicuramente con scarsissimo successo i conobbero se ne vanno
Le carte di famiglia le carte comunque anche di Dronero dicono che idee che il colombe erano gli antenati che sono comunque antenati di Ernesto protestanti
Se ne vanno in Olanda
Per i cattolici ora per terra del demonio l'Olanda non perché per accadimento
Allora
Io fossi ereditano i beni dei colombe ero vivono nella loro casa sono molto legati a alle alle persone ai personaggi che che rappresentano all'autorità dei Savoia
Devo andare a chiudere benissimo e
Nel salta chiudo un o meno eh lo so è un po'difficile sintetizzare comunque veniamo veniamo noi negli anni quaranta concludo i i
Rossini
Lasciano Dronero sono quattro fratelli rimasti orfani
Uno e Carlo il nonno di Ernesto l'altro e Francesco Angelo che il mio trisavolo
Comincia questa diaspora qual è il terzo indizio e concludo per Rossi e che il nonno e Carlo che lascia Dronero è un servizio militare ufficiale si stabilisce per qualche tempo a Tortona con la sorella e poi arriva a Voghera e a Voghera si sposa con Isabella vittoria figlia di un avvocato perché il terzo indizio
Perché il Vitoria erano giacobini erano giacobini infatti un Alessio Bidoli dottor Alessio Bidoli a fu a capo della e fu presidente della municipalità di Voghera durante l'occupazione francese al tempo della della rivoluzione quindi vedete che c'è questo di questa è un gioco naturalmente quello che Dio proposto cioè questa idea no non di di di fra gli antenati di di di scoprire qualche irregolare i calvinisti
I giacobini ora e chiudo
Naturalmente io penso che il senso della pianura il senso del rifiuto delle proprie origini
Possa essere ben riassunto dall'ultima frase che un contemporaneo del giovane Ernesto il grande scrittore Scipio Slataper autore de il mio Carso che morì ufficiale in guerra proprio come Mario Enrico Rossi fratello maggiore di Ernesto ecco il mio Carso si conclude con una frase che io voglio ricordarvi dice noi vogliamo amare e la produzione ecco questo senso dell'abiura questo senso del rifiuto delle origini sì traduce per Ernesto e per altri importanti intellettuali a lui contemporanei in questa rifiuto dei privilegi di nascita in questa scelta di amare e di lavorare cioè di entrare nel vivo delle cose nel vivo della realtà storica lasciando alle spalle utopia e privilegi tradizioni grazie
Grazie Roberto scusa no non volevo interrompere subito escluso saper alto appunto
Secoli di storia son difficilmente riassumibili in un intervento però ci troviamo a fare una una conclusione abbiamo evocato Ernesto Rossi abbiamo parlato di Ernesto Rossi e volevo poi finire comma
Antonella Braga e Ernesto Rossi o voglio solo fare una nota aggiuntiva nella gioco che c'hai proposto Roberto io sono cuneese per questo anche sono molto attento e vicino a a queste riscoperta delle o vincendo sei anche l'amico di Erika Martinengo no anche amico di Enrica ma io credo che l'avevo da cuneese bisogna ricordare quello che di Manta ormai tutta Italia conosce quindi il Castello della Manta che uno dei pochi
Esempi di una storia culturale dove la sala centrale d'un palazzo nobiliare da una parte affrescata con il ci tocca a valle Lesko e dall'altra come la fontana dell'eterna giovinezza un disegno d'una laicità e di una forza che Ernesto Rossi sicuramente ha apprezzato che ha conosciuto come come una delle origini poi di un pensiero lo ricordava il vicepresidente poeti ne so se è stato anche chiaramente dichiaratamente mi in modo molto militante
Un anticlericale gli non un antireligioso a uno che ha fatto una riflessione sul ruolo della Chiesa nella nella società e quindi delle Chiese nella società e quindi un anticlericale e lo ricordava sempre Marco Pannella negli ultimi giorni di vita di Ernesto Rossi ancora sul letto d'ospedale assieme pensavano e organizzavano l'anno anticlericale leader novecentosessantasette ma Ernesto colto commuove
Antonella te la chiusura l'evocazione finale bisognava far sentire la voce Secchia con in casa cinque minuti in una famosa intervista anche registrata su un un disco cambiamo travasato punto
In formato MP tre e ci racconta appunto si si apre
Il sedici aspetto Claudio si veniamoci però ecco l'allora già in carcere notturno
Il
Quello che è veramente la la grande differenza in carcere fra può tutelare chi non fuma in Turchia
Il Bernini il primo il giorno in cui non avevo niente dalla giornata era una porta a terra quando mio arrivò i principi dell'economia del parlare alle prepara indebiti imbarcato i principi le prestazioni dal parlava
Era veramente una specie di barcellonese spirituale
Non la le ore passavamo centrale e io me ne accorgessi
Quando Puglia hanno ha parlato ricordo la Pennacchi mi facevano certi detenuti che sopra di me pace Giacomo perché erano analfabeti
Non avevano nessuna risorsa spirituale non avevano nessuna possibilità di evadere come padre palmo noi con la lettura la l'incentivo avevo socialità è un fattore il fatto il quale non so aveva bocciato ed
Entro delle continuo continuo autore quegli sciacalli partiamo anche i sei passi indietro cioè a passo avanti c'è parcheggiato altrove ore ore e ore egli io quando mi mettevo a girare a quel modo dopo poco mi girava la testa giova proprio fare sulla branda perché dove leggevo a arrivare continuamente anche cambiando cioè insomma per il la la normativa la la normativa posizione
Di antifascisti
In carcere però si può dire un'opposizione eccezionale per questo che
Eravamo dei carcerati involontario
Il
Non sapevamo e tanto più questo era per il confino che potevamo uscire potevamo Bartabas che partecipò atto di sottomissione
Il verde Mussolini era molto abile questo mo'Muccioli sapeva che un uomo che è uscito dal carcere dopo quel patto atto di rito invece approvvigionarne
Va be'ma per loro è più di un accademico d'Italia è era una bocca sconsigliava tutti quanti gli altri di recidere all'oppressione fasce
E anche la era allo continue le pressioni che derivano attraverso famigliari cento a pigliare il CIPE stavano poi c'è no al quando c'erano invischiato delle armi chimiche perderebbe insomma ormai guardate non c'è più niente da fare
Tutto quanto il il mondo arrivi e il popolo inferiori più il il governo non mi ricordo tutti quanti sono annodare Mussolini tutti quanti ritengono che Muccioli iniziare il clan dopo da Richard quello cioè vedete nella nel dribbling e ci ha ha che viviamo dalla biblioteca
Quanto è perciò rallentate vengano in Italia c'è vento il carcere
Della per precipitando al contrastate Puglia incarcerato intende Conti ultimo riderci contenta Dini
Tempo si contenta di che corteggia perché ne avete abbastanza e che non pare eterno rivolgere e più nessuna Ciro colpirono
Ora il
Devo dire che del al in carcere anche alcun tunisino
Ho conosciuto specialmente uomini del popolo
Erano tutti maggioranza
Operai e contadini incompleta agli intellettuali perché molto più numerosa tra la popolazione contadina e operaia dei lago popolazione dell'intellettuale e debbo dire che in generale
Gli antipasti Chieti sono andati dentro
Che occupato in carcere al confino si sono comportati bene il kaki di hai detto etiope i calci di abbonderemo della volta appello riconoscere che insomma la realtà era più grande dei nuovi ero troppi stati capaci eccezionale il l'analisi pensa ha voluto dire quello che ha voluto dire
La recita entra durante il fascismo di questo gruppetto
Dice a lui ha voluto dei rapporti tra poco credito quello che ha voluto dire la recita Riccia dopo un po'di macchinisti al durante la guerra è stata diciamo una vittoria dello spirito contro la forza contro la piovra insomma
Ernesto Rossi fu condannato a vent'anni
Nove di trascorsi nelle carceri punto di Verbania di Piacenza idioma Regina Coeli poi quattro anni
Di confino quindi ha pagato caro alla sua libertà ma aveva vissuta fino in fondo ringrazio il consorzio franco qua gliene ringrazio cosa essa Antonella Bragaglia ex professo
Roberto Rossi preceduti Roberto Rossi dall'Amanda adesso gli altri professori e il Paese televisivo possono anche i e gli studenti abbiamo fatto credo un'azione di partecipato ad un'azione di recupero di valorizzazione anche di questa parte delle radici storiche
Diciamo sconfessate da Ernesto ma dimenticate sicuramente da da noi insomma Grazia grazie