Croce storico. Dibattito in occasione della pubblicazione del libro di Gennaro Sasso "Croce. Storia d'Italia e storia d'Europa" (Bibliopolis)

Radio radicale un saluto da Giuseppe di Leo come sanno i nostri fedeli ascoltatori Benedetto Croce uno dei punti fermi nell'analisi politica culturale storiografica e di questa emittente perciò quando esce
Libro serio su questo protagonista della cultura italiana del Novecento nuovi non cela lasciamo sfuggire e il caso di questo libro
Pubblicato dalla casa editrice napoletana Bibliopolis si intitola Croce
Storia d'Italia storia di Europa il cui autore Gennaro Sasso è nostro gradito ospite negli studi benvenuto professore grazie
Allora il professor Gennaro Sasso uno degli studiosi di Croce più autorevoli che ci sono nel nostro Paese ha insegnato alla Sapienza di Roma per molti anni per vari decenni direi cosa professore
Prima sale della filosofia e poi filosofia teoretica negli ultimi sei anni
Quanti libri ha scritto su Croce
Diciamo alcuni va bene e alcuni elevati all'ennesima potenza e naturalmente nel confrontarsi con una cominciano ad hoc come professor Gennaro Sasso dovevo mettere dall'altra parte un altro studioso non meno autorevole sul pensiero
Di Benedetto Croce professor Giuseppe Bedeschi che è nostro gradito ospite telefonico
Buonasera professor Bedeschi buona troppo anche il professor Bedeschi è un accademico ormai in pensione ma insomma emerito professore dove ha insegnato per
Un po'di tempo all'università fa prima filosofia morale acquistate dalla filosofia molto bene
Allora professore Sasso conosce storia d'Italia storia d Europa abbiamo un'idea ai nostri ascoltatori Dick cosa stiamo parlando di che il libro è perché questa è una raccolta di
Contributi già usciti sì questo è un libro nuovo
Che comprende dentro di sé un libro meno nuovo
Musiche un piccolo libro che è stato messo insieme nel mille e novecento settantotto in occasione della del cinquantesimo anniversario della storia d'Italia
In quell'occasione io fui invitato dal presidente dell'il direttore e presidente dell'Istituto di Studi filosofici di Napoli
Che allora era Pietro Piovani grande storico filosofo che il filosofo del diritto andò in cattedra e aveva ventiquattro anni ecco
Piovani mi invitò a tenere una conferenza perché credo sia stata una delle primissime che si sono tenute nella sede dell'Istituto di Studi filosofici nella serra di avversario di cassa Monte di Dio nelle nella nell'abitazione dello stesso avvocato Marotta
Ecco e in quell'occasione io avevo preparato un testo scritto che è riprodotto nella parte centrale di questo volume poi quando lo pubblicai
Io non volevo metto aggiunsi una postilla nella quale raccolse il senso di una disputa azione per così dire che era venuta in quella sede molto vivace
In modo particolare fra Rosario Romeo M e quella conversazione riguardava in modo particolare la famosa questione del fascismo come era interpretando la croce
Attraverso quella frase che conosce il senso naturalmente a scritte che poi è stato tante volte attribuire al proposito è anche un proposito
Del fascismo come parentesi ricordiamo Rosario Romeo professor non diamo per scontato un tour che Marco Pannella diceva che la radio radicale l'università per il popolo del popolo
Passare ormai saturo grande storico italiano è stato forse il più grande storico italiano della seconda metà del secolo ventesimo
Che pure ha contato storici molto importanti nei vari campi
Era un personaggio insomma di straordinaria intelligenza insuperabile conoscitore della storia italiana ed europea ed europea e soprattutto alla sua opera bene lei la biografia cioè dire casomai Rosario Romeo può essere citato attraverso due opere fondamentali da prima il Risorgimento in Sicilia che sono qualcuno no perché si impose il solo perché un ragazzo di ventiquattro anni
Che scrivono cose di quel genere non è insomma di tutti i giorni e poi questo monumentale Cavour
Che ha concluso la sua esistenza purtroppo troppo presto perché Rosario Romeo
è sparito insomma è morto poco più che sessantenne oppressore ritorniamo allora a quanto diceva questa conferenza che ha tenuto all'Istituto Italiano per gli Studi filosofici invitato appunto la dal più grande
Intorno a questa conferenza
Che costituisce la parte centrale il nucleo di questo libro ci sono c'è una lunga introduzione in cui io riprendo vedono i temi di tutto quanto il libro e poi ci sono due saggi che sono stati invece scritti recentemente uno solo Stradivari
Devono solo stare odorava per un volume pubblicato sul dall'istituto delle cifre per Italia
E che riguarda Croce e gentile io in questo volume pubblicato tre saggi quello sul rosso all'Italia e quello sulla storia d'Europa
E il saggio di confronto tra Gentile Croce che è stato incluso alla fine è vero di quel libro il quale ne avrebbe dovuto anche includere un altro per la verità che riguardava che riguarda sulla croce la letteratura ma il volume in cui uscito non essendo stato ancora pubblicato il saggio
Non può essere riprodotto il pubblico se questa è la storia dice a me sta bene ora professore Sasso io le chiedo attualmente in pochissimi minuti poi avremo occasione di a confrontarci
Male chiedo uno sforzo quasi giornalistico qual è la tesi che lei esprime perché qui innanzitutto sui testo principale la parte centrale e cioè l'analisi della l'opera storiografica di
Benedetto Croce queste sui due capolavori la storia d'Italia Storia d'Europa nel secolo decimo nono qual è la sua attentissimo ecco invece detto in modo molto rapido
E forse anche un po'estrinseco insomma nella storia d'Italia ho cercato fin dall'inizio di cogliere non l'aspetto per così dire di esaltazione e di valorizzazione massima insomma di quello che l'Italia aveva fatto nel processo della sua vita unitaria cioè nel periodo che va a vedere mille ottocentosettantuno secondo la periodizzazione di Croce fino al mille novecentoquindici fino alla vigilia del entrata dell'Italia nell'avere magari da questo libro è stato tante volte rivolto il rilievo il rimprovero di essere un libro troppo ottimistico di aver rappresentato dal solitario con una storia tutta positiva che improvvisamente si interruppe per colpa per così dire del fascismo
Prima della guerra e del fascismo intervenuti quasi dal di fuori ed ero a interrompere il suo processo unitario e non dal di dentro come viceversa
Secondo un'altra tesi vero sarebbe accaduto io ho cercato di far vedere che le cose non stanno così e che nella storia d'Italia c'è una continua diciamo così come dire fermentazione di questa preoccupazione ebbero perciò che era accaduto e che naturalmente a croce che vivere esattamente in quei tempi in quel tempo adesso all'Italia è stato pubblicato nel mille novecentoventotto ecco viva quindi in pieno Hill iniziale periodo del fascismo erano ben presenti il problema del fascismo naturalmente l'implicito in questa interpretazione fino a che punto lo sardi Italia tiene dentro di sé senza esplicarlo il tema del fascismo come diciamo la realtà che avrebbe dissolto ebbero la lo Stato liberale oppure fino a che punto non l'avrebbe tenuto teneva dentro di sé appunto per questa per la ragione che i suoi critici adducevano
Per quanto concerne la sorella per la tesi era e era ed è qui è questa l'avevo già esposto precedentemente qui lo riformulati in maniera più sintetica
Ecco che a differenza anche qui di quanto generalmente sostenuto nella storiografia anche autorevole ripenso loro a personaggi come Walter maturi come Federico Chabod eccetera per la storia d'Europa non è ebbero l'esaltazione per così dire della eterna libertà realizzata però nel secolo ventesimo nella Storia della decadenza
è vero che la libertà tutto il processo per così dire che crociere descrive a partire dalla morte di che si potrebbe dire fino all'avvento del positivismo e poi anche qui alla allo scoppio della guerra mondiale è un processo però di inaridimento della dialettica del pensiero dialettico
Con il sopraggiunto positivismo con la naturalizzazione per così dire dei processi spirituale
E così via dicendo quindi la storia d'Europa e da iscrivere euro secondo me ebbero non nella lettura nel nella letteratura loro dei catastrofisti deve deve stare della storia del bene devono avrà certamente nella come dire nella nell'opera dei collocano osservato con molta attenzione e con grande preoccupazione dello svolgimento del di questa storia
Che poi ha dato luogo non dobbiamo dimenticare
Dalle grandi dittature del secolo nel Ansaldi catastrofismi con un'allusione diciamo a un filone di grandi storici tra l'altro un nome su tutti visto che prossimo anno ricorre il centenario Oswald Spengler no il tramonto del dell'Occidente che poi la casa editrice al Ragno Nino Aragno ha riproposto sta riproponendo con una nuova produzione
Però prima di fare entrare in campo il professor tedeschi che sicuramente sta ascoltando comma attenzione sta prendendo anche i suoi appunti c'è la seconda parte in cui
C'è scrive ripensando una storia d'Italia storia d'Europa ora il verbo ripensare
Ha un significato che non è quello di pensare ma è quello di mettere in discussione
Cosa mette in discussione in questo senso lei nella storia d'Italia e della storia d'Europa Crociani
Tenente io metto in discussione quello che pensavo io nel mille novecentosettantotto
E dintorni e quello che sono costretto a pensare oggi è vero che sono passati alcuni anni devono è quella date sono avvenuti alcuni episodi
è vero sia nella storia di nella nostra storia italiana nella non so se europee nella sala del mondo è vero che non fanno pensare a un ritorno dei tempi Yeti
Erano piuttosto Durbin coprirsi ulteriore di tempi cupi
Insomma è stata una critica che io rivolto a me stesso come autore forse fin troppo ottimistico davvero di quelle pagine del mille novecentosettantotto che riguardavano io se se mettere sanitarie ma indirettamente anche all'estero in Europa
E qui ho riletto però se così posso dire queste due opere alla luce di una preoccupazione crescente è vero che a me personalmente il sorso certamente soltanto a me insorto circa insomma ecco come dire l'avvenire delle nostre istituzioni politiche dell'assetto dell'Europa della civiltà europea insomma i momenti in cui mi pare che la crisi si sia manifestata si stia manifestando in modo molto forte ho ricercato quindi nelle pagine Crociani un riscontro a questa preoccupazione crescente e quindi ho letto diciamo ho riletto insomma la storia ripensando incalzata da sola se posso dire così sanitarie sono in Europa alla luce di questa consapevolezza probabilmente più realistica delle condizioni effettive vero della nostra civiltà
Nella nostra cultura in questo momento storico o io mi fermo qui poi il rapporto quota Croce Gentile lo analizziamo un secondo giro perché quello è un altro gran capito Lone
Ma io ho invitato professor Bedeschi perché coi suoi Bedeschi serva interi in maniera direi didascalica nel senso positivo del termine argomenti complicatissimi
E il suo editoriali sul Corriere a sera anche sul foglio ne sono testimonianza
Per cui poi Bedeschi
Ascoltato professor Gennaro Sasso lei probabilissima mente e non di accertamenti conosceva già questi contributi avrà fatto un'opera di rovinarsi o forse di ripensamento
Qual è la sua valutazione i di
Esperto il pensiero di Croce per non dire crociati
Dunque perdite innanzitutto rivolgo
Un caro saluto allora vecchio amico illustre maestro Gennaro Sasso del nove virgola dieci anni mi diceva lui o
Ho letto con direi con passione il suo bellissimo libro e mi pare che nel suo libro sia nell'ampia introduzione che Sasso ha scritto a questi suoi saggi e poi saggi medesimi
Ecco che è un tema che Rivalta in modo particolare e è la definizione che procedette del fascismo come Paredes
Italia come parentesi della storia d'Italia
E in effetti si tratta di un tema di grandissima rilevanza io credo per intendere il pensiero storiografico di conoscere quindi Sasso ha fatto benissimo a concentrare la poca attenzione e molte pagine nel suo libro su questo tema ma prima di affrontare di petto direi l'argomento credo che sia opportuno fornire ai nostri ascoltatori molti dei quali non saranno addetti ai lavori alcuni elementi di che informazione
Che significa parentesi della storia vita e codino discorso che conosce tenne al primo congresso dei partiti uniti nei comitati di liberazione a Bari
Il ventotto gennaio del quarantaquattro disse ma li taglia ha avuto altre sei secoli e millenni in cui ha portato grandissimo contributo alla civiltà del mondo
E non sono lontani gli anni nei quali con le altre nazioni sorelle fiori di vita operosa e indefessamente progressiva
In un perfetto regime liberale
E unità con quelle sospende una lunga e vittoriosa guerra
Che cosa è nella nostra storia una parentesi di venti anni
Ed è poi questa apparente qui tutta la storia italiana o anche europea e mondiale
Poi in un discorso che tenne a Roma al Teatro Eliseo
Il ventuno settembre del quarantaquattro
Conosce parano il fascismo alla invasione degli X o su sorge desse
Limbadi la barbarie degli Hyksos duro in Egitto oltre duecento anni mentre sono parole di Croce
La goffa truculenta e turbolenta pacifica si è esaurita in poco più di un ventennio
E noi italiani non ci accorgiamo mai che fummo bensì schiavi ma come diceva Vittorio Alfieri Schiavi fremente
Ecco secondo me queste affermazioni di Croce sollevano
Diversi delicati e delicati problemi
Intanto io credo che è una cosa che che va ricordata e cioè che all'inizio dei primi anni
Croce accorse il fascismo con grande con grande favore
Insieme ad altri esponenti della cultura liberale e democratica basti pensare a Luigi Einaudi allo stesso Giovanni Amendola e altri mo'molti altri nomi si potrebbero fare
Per esempio in una intervista del febbraio mille novecentoventiquattro al Corriere Italiano conosce dichiarò che il centro vitale per il fascismo era l'amore alla patria italiana
Era il sentimento della sua salvezza della paghetta dello Stato
Era il giusto convincimento che lo Stato senza autorità non è uno Stato
E per questa parte raggiunse il pilota dopo
Il fascismo ha prodotto produce e produrrà i suoi effetti
Tra i quali io pongo non in ultimo luogo quello di accrescere il numero di coloro che scoprendo il tradizionale indifferenti Isma'italiano sentano la passione politica e prendono profondo interesse alle cose dello Stato
Poi dunque Tapes intervista coloro che diceva che sentivo un così grande beneficio la cura a cui il fascismo ha sottoposto l'Italia che mi do pensiero piuttosto che la convalescente non si levi troppo presto di letto a rischio di qualche grave di qualche grave ricaduta
Poi Croce vuoto la fiducia al governo Mussolini al Senato anche dopo il delitto anche dopo il delitto Matteotti
Definire il proprio voto a favore del governo Mussolini prudente patriottico
Ecco come è ben noto come voce passò all'opposizione contro il fascismo opposizione
Netta l'imprenditore queste quando Mussolini sospese le garanzie statutarie e instaurò la dittatura
Ecco su questo sono sono cose peraltro ben noto sulle quali non vale la pena di insistere ma io credo che vadano tenute presenti e soprattutto io vorrei sottolineare un punto
E cioè che nella storia d'Italia
Scritta nel ventisette
Pubblicata nel ventotto ecco conosce che già all'opposizione contro il fascismo che ha già redatto il manifesto dei intellettuali antica
Da un ritratto
Assai positivo il lusinghiero del Mussolini del Mussolini socialista dice leggo poche righe
Bice nella storia d'Italia nell'ala sinistra era sorto in quel tempo l'uomo dischetto temperamento rivoluzionario
Quali non erano i socialisti italiani Elia comunque conforme e di acume con forme di Mussolini che riprese l'intransigenza del brivido marxismo
Ma non si provò nella vana impresa di riportare semplicemente il socialismo alla sua forma primitiva se invece aperto come giovane che era alle correnti contemporanee
Procurò di infondere gli una nuova anima adoperando la teoria della violenta del sorella l'intuizionismo del verso il pragmatismo il misticismo dell'azione tutto il volontarismo e da più anni era nell'aria intellettuale e che pareva a molti
Idealismo ovunque anche furbetto esiti se volentieri idealista
Concluderò il lieve un effetto della sua logica e della sua oratoria
Che non ascoltarono soltanto gli scontenti i promotori di scioperi generali gli uomini più volte
E vie di fatto sospetti sui intorno a lui ma anche poiché egli fu chiamato nel dicembre del mille novecentododici a dirigere l'Avanti non pochi intellettuale
Poi questo ritratto del Mussolini socialista
Prosegue sempre in termini molto molto positivi per i quadri dei riquadri di grafici
Coloro che
Parla male dei dei socialisti e riformisti Piquet parlavano tanto di riforme ma nella misura in cui stavano nel Partito Socialista queste riforme poi non erano non erano in grado di farle e perché i socialisti riformisti e gli altri non potevano dominare quell'impeto l'impeto di Mussolini anche per questa ragione che non lo intendevano nelle sue scaturigini ideali di sentimentali nelle premesse logiche e così ricca ecco colpisce questo questo come dire
Questo quadro a tutto tondo così positivo
Del Mussolini socialista che conosce tratta nella storia d'Italia scritta nel ventisette
E
A questo proposito si può anche ricordare che
Con
Queste affermazione di Croce
Contrastano fortemente deve violentemente le parole che lo stesso Croce scrisse nei suoi diari sui taccuini
Nella quarantacinque nell'aprile del quarantacinque quando apprese la notizia
Che Mussolini era stato fucilato
Si legge
Nella data alla data ventinove aprile nei taccuini
Andrò anch'io della fine
Del Mussolini e dei suoi gerarchi
Mi è parsa affatto naturale
L'uomo era nullo
E la fine ha confermato questo giudizio
Bisognerebbe dimenticarlo ma insieme sempre ricordare che moltissimi o il più in Italia e fuori lo hanno creduto una grande forza geniale benefica
E lo hanno proibito e sostenuto per lunghi anni in realtà questo può anche l'atteggiamento di Croce
Nei primi cioè rigori per i primi anni del professor Bedeschi e permetta di interloquire ma questo passaggio della valutazione di Benedetto Croce nel mille novecentoventisette anche se poi il libro esce nel ventotto e questa valutazione invece nel quarantacinque aprile del quarantacinque sta a dimostrare il più una contraddizione di Benedetto Croce a una difficoltà nel delineare quello che è stato veramente il fascismo
Ma secondo me e la perché capisco anche il secondo sasso
Questa difficoltà in conosce che era c'è un passo del del libro di sasso
Un passo molto interessante molto appunto secondo me pagina centocinquantaquattro del suo libro dove sta subisce ma apparente chi fosse stata storicizzata e in quel che conteneva si fosse guardato a fondo
Inevitabile sarebbe stata la sua dilatazione inevitabile sarebbe stato scoprirli e indicare vini messi che intratteneva con il passato italiano non beninteso con tutto il passato italiano
Ma con quello che si esprimeva nella povertà della vita politica idealista netta ai sa delle sue popolazioni che per decenni e decenni erano state oggetto non soggetto di storica
Ecco dunque qui Sasso cerca di come dire
Mi pare ecco di dare un senso a questa affermazione della parente dell'intero a mio avviso
La definizione del fascismo come parentesi commenta ne con l'atteggiamento prima filo fascista
E poi successivamente
Antifascista in modo intelligente proprio tutta questa tematica
E pone pone dei grossi problemi nell'interpretazione del pensiero di Croce
In questa stessa pagina professor Sasso lei poi qualche
Qualche riconduco cita Rosario Romeo città Renan il plebiscito quindi la visione francese anche della nazione come plebiscito cita uno storico come Federico Chabod che è stato il successore all'Istituto storico di immediato successore vissuto storico di divento Croce alto Ugolini dei forse il concerto più grande storico metto antico il forse come avverbio di tutto il Novecento italiano e che si è molto spesso si appello delineare
La politica estere in particolare in Italia sia nell'idea di di nazioni d Europa
Nell'epoca contemporanea verrà sentito la ricostruzione offerta da Bedeschi molto filologi sia consentito perché su questo punto vorrei dire alcune cose
Dunque la questione della parentesi
Affermati in cui lui nel primo dei due discorsi citati da Bedeschi e poi ripetuta
Anche nella introduzione ad un'edizione del dopoguerra dall'asse ereditario cioè il fascismo come Bengasi nella storia italiana raccontano venti anni nell'ambito di una storia vero che in gennaio il ecco che cosa contano
Questa è una battuta è vero che va contestualizzata in senso politico prima dessero grafico
Perché si riferisce ad un giudizio che era stato pronunziato alla Camera dei Comuni da Winston Churchill il quale è vera insomma sommariamente identificato la Italia e la sua storia con il fascismo come si faceva un fosse il culmine insiste
Che dato assenso a tutto quello che era venuto quindi in primo luogo diciamo questa interpretazione della della Parenti si deve essere contestualizzate Ernesto non è che ha Cerci Mussolini fosse parlanti panno ancora
No questa diciamo è la prima questione sulla quale per magari ritornerò brevemente per quanto concerne la insistenza
è vero sui testi di in cui Croce e ha espresso e dello i tempi del primo fascismo sopra tra rianimare servizi negli adolescenti cresce nel dopoguerra diciamo negli anni dal ventidue al ventiquattro
è vero un giudizio di benevola tesa come lui poi lo definì nei confronti del fascismo questo lo dico non solo il vero dico ma è stato riconosciuto da Croce euro più volte ed è certamente vero un punto deroga deve essere sottolineato a indicare la debolezza di valutazione politica
Non soltanto del personaggio Benedetto Croce ma di tutta la classe
Dirigente e noi italiani non soltanto nell'ambito liberale ma anche nell'ambito democratico democratico diciamo così si sono socialista perché lei no latte ecco e per quanto concerne l'apprezzamento di Mussolini
Bisogna dire che nella storia d'Italia il Mussolini socialista eh
Caratterizzato con le parole che vedere sia ricordarle che lette che fanno parte certamente del libro nel quadro di una valutazione del socialismo italiano fortemente positiva
Nel senso che il socialismo aveva portato in Italia il marxismo il massimo riportate vita nella dialettica veri pronto ad evitare il pensiero di lega
Aveva diciamo così dato un contributo fondamentale alla critica del positivismo cioè uno degli avversari storici
Del Croce del filosofo in questo senso dico il giudizio sul primo Mussolini si può spiegare
Poi si può anche sostenere in maniera piuttosto bonaria di quel colloquiale dico che ci si sbaglia e nella nella valutazione
De de degli uomini quel giudizio di conto proceda a parte la storia d'Italia che Croce dava di Mussolini uomo politico nel mille novecentoventidue identità è condiviso da molti compreso per esempio Gaetano Salvemini
Il quale certamente di filo fascismo non potrà essere accusato sotto nessun cielo un giudizio dico che è stato poi rivisto
E se è da ultimo è vero Croce ha detto che Mussolini non valeva nulla e che era un uomo da niente e beh questo evidentemente e è stato detto ed è stato pensato da voi in quanto tutta l'azione politica di Mussolini
Diventato dittatore vero della nostra della nostra penisola è stata effettivamente improntata alla più penso assoluta cialtroneria ebbero politica e questo non poteva non essere messo in relazione da uno che pure aveva pensato che il Mussolini socialista
Avesse degli elementi positivi gli omini se si cambiano può essere io non lo so può essere che Mussolini allora apparisse in un certo modo e forse anche diverso da quello che lo Stato non credo non fosse diverso da quello che era stato poi dopo ho seri però per quello che era devo anche dire dico che in Italia non c'è una grande attenzione ad analisi psicologica delle persone
Ecco e quindi una persona che si presenta con certi caratteri può facilmente ingannare anche persone intelligenti severo certamente dotati di spirito critico come erano questi personaggi di cui abbiamo parlato dei tribunali Benedetto Croce
La questione della parentesi d'altra parte da ulteriormente considerata se si corre sei poi la si contestualizza e dove e dove si deve contestualizzare la parete ma evidentemente nella concessione della storia d'Italia che conoscendo Guido due questioni che debbano essere cose si pompa rapidamente
E richiederebbero ebbero maggiore spazio e tempo
E ha giocato discuterla prima è che cosa Croce intendesse
Per storia d'Italia
Perché c'è una solitaria e che poco mi che può comprendere persino dico all'antica Roma
E c'è una serenità e che comprende la nostra storia d'Italia cioè quella che secondo lui comincia nel migliore centosessanta cioè la storia di indagare Vitaliani un'integrazione signori italiani cioè pesa su questa tesi che Croce sostenne nel mille novecentotrentasei
Quindi quando la storia d'Italia tra saggio scritte a Cassano d'Europa
Penso alla quale si è molto discusso sulla quale si è anche discusso molto politiche Poletti polemicamente nei confronti di Francia è una tesi drastica da questo punto di vista c'è è vero un'idea verso l'Italia come il piccolo percorso temporale e poi c'è un'idea di una storia d'Italia che non è una storia politica e per evitare che comprende naturalmente anche il Medioevo e tu allora a alla radice di questo problema
Si devono porre almeno altri due libri che possono far capire che cosa più croce intendesse per parentesi
E cioè uno è il libro sulla Spagna durante la rinascenza libro di grande importanza e poco considerato nella storiografia che riguarda conosce storico l'altro è la storia dell'età barocca
Qui si è segnato dico India in modo molto drastico il problema della decadenza
Ora la decadenza diventato fondamentale della storia italiana non degli italiani e questa decadenza incomincia a giudizio di feroce nel mille e quattrocentonovantaquattro cioè quando è vero incominciano le guerre d'Italia con la calata di qualità e l'Italia perde la sua libertà quale libertà be'quella libertà delle su due ebbero formazioni politiche che erano comunque formazioni politiche diverse ma italiane e non avvengono dentro di sé
La predominanza degli stranieri quando dentro iniziali i francesi e quando poi entrano subito dopo gli spagnoli l'incominciare per la decadenza questa decadenza è un fatto fondamentale
Che se si scava dentro la parentesi tramite la si dilata la si dirada sempre di più
E la interpersonale che incrocia ricercatori da era Sordi tale come quelle che comincia dal mille ottocentosessanta o settanta
E va avanti fino al mille novecentoquindici e seguenti deve necessariamente essere lui contestualizzata
Perché quella storia e posate star degli italiani
Del costume italiano della mentalità italiana ed è l'elemento pesante elevate non si è riusciti ad elaborare e a far decollare in senso civile allora il problema
Della valutazione positiva che Croce dalla storia italiana dal sessanta turno diciamo al mille novecentoquindici deve essere guardata alla luce di questa più ampia visione e naturalmente con tutte quante ai libri problemi di aggiustamento e di difficoltà che possono essere cinque il guado se lo si interpreta come un quadro unitario insomma
è uno scrittore non pacificato molto meno precipitato di quanto non sembri e di quanto non ha sia stato presentato o da coloro che lo hanno soltanto maltrattato dico e criticato o da quelli che lo hanno riverito e di cessato in ogni modo i non si può studiare Croce da Crociani lo si deve studiare le persone critiche
E questo mi pare che se il punto fondamentale delle questioni dopodiché non ci possiamo meravigliare ebbero se quest'uomo abbia cambiato per Area abbia detto delle cose superficiali accanto ad altri più superficiali non erano si ricostruisce un personaggio che ha vissuto una vita lunga in un momento difficilissimo e hanno totalmente cambiato
E dove egli aggiustato del suo pensiero perché i tempi pericolose l'ho sollecitato a questo professor Bedeschi e e chiara che la puntualizzazione la messa a punto
Anche da parte del professor
Gennaro Sasso anche della sua lettura molto precisa devo dire chirurgica
Anche con citazioni che mi sono piaciute perché l'italiano di Benedetto Croce dovrebbe essere studiato nelle scuole italiane per riprendere il per riprendere questa nostra bistrattata lingua a cominciare da noi giornalisti ecco dico in camera caritatis
Però professore Bedeschi è chiaro che qui professore Sasso in un certo senso sposta
Il sasso
Datemi eminentemente specificamente storiografici a temi di filosofia della storia perché quando parla di contestualizzazione quando poi usare il paradigma
Della decadenza in croce chi si allarga alla storia
D Italia o delle terre Italy che con il riferimento a questa grande opera sulla storia
Del barocco siamo in Italia che ha influenzato moltissimo la critica d'arte vorrei dire un una mente come Roberto Longhi è rimasta avviluppato in un certo senso è solo negli ultimi decenni
Ci sono stati dei timidi delle tinte USA fuoriuscite da questa visione crociana e lei professor Bedeschi che con la Filosofia apparì dimestichezza
Di quella professor Gennaro Sasso come risponde e qua mi paiono temi molto importanti per delineare ecco personalizzare croci c'è il fra soffocato
Con grande maestria dei miti di grandissima importanza ma
O perché qui si apre un discorso sulla storia sulla concezione chi conosce aveva della storia farà bene dire alcune parole anche a proposito della Storia d'Europa nel secolo decimo nono conosce alla quale Sasso dedica mi pare due saggi nel suo nel suo libro
Ora
Io vorrei soffermarmi su un punto per sentire poi su questo su questo punto il il parere dell'amico dell'amico Sasso dunque un grande storico Federico Federico Chabod
Assai vicino a croce espresse un giudizio molto limitativo sulla storia sulla storia del Europa di conoscenza
Decima Chabod è un'opera
Che racchiude alcune delle pagine più potenti mai scritte da Croce incisiva insicura nel cogliere il motivo dominante della storia del Secolo decimo nono soprattutto nella prima metà e cioè la religione della libertà
Ma con ricca come di grandi panchine la storia d'Europa dice facciamo le norme nell'insieme la maggiore delle opere di Croce storico
E perché secondo chapeau la storia d'Europa non era la maggiore la maggiore delle opere di Croce storico
Perché
Diceva Chabod nella storia d'Europa si avverte una minore piani pienezza di cose concrete a paragone si sia se la priorità del Regno di Napoli sia della storia sia della storia d'Italia
Nella storia d'Europa somma Parodi Ciabò le forze spirituali e morali si pongono per così dire in un sopra mondo
Di fronte a tutte le azioni pratiche ivi comprese si noti quelle propriamente politiche che concernono la vita dello scatto
E ancora la storia etico politica diviene storia etnico religiosa
Il problema storico si converte in problema non solo morale ma religioso
Nella storia d'Europa la religione della libertà si dispiega al di sopra dei singoli
La fede e gli affetti particolari si trasformano in un soffio cosmico
I fatti non riescono a Di Francia sui compiutamente nell'anima morale del secolo
E questa può anche apparire come divinità trascendente
Dall'alto ma dal di fuori guida agli eventi
Ho con altre parole la storia dello spirito della vita morale e culturale svolge su un piano diverso a cui perviene troppo fioca membro la storia delle attività pratiche
A cominciare da quella da quella politica
Contro questo darò un giudizio limitativo che il Chabod sull'affare d'Europa le risorse Rosario Romeo
Grande Rosario Romeo disse che il questa valutazione data da lasciamo sulla Ford Europa era assolutamente sbagliata e che probabilmente si spiegava sono Pacolli dominio con una non risolta componente erudita presente appunto in chapeau
Ecco io vorrei che Sasso ci dice che il suo parere su questa
Su questa questione però rendeva trattava proprio qui lo mette tra l'incudine e il martello caro professor Bedeschi interverrà sentiamola io credo professore sin permettendo dirle
Che certamente Jean Boffo assume erudito come punta Dio non credo fosse più comunque più erudito di Croce il problema è che secondo me Chabod fosse più storie incontri croce molto ben un filosofo Micolucci però su questo la domande di di Bedeschi è molto chiara netta e resta regia lei lascio la patata bollente
Questo del giudizio più Michel Bon solo storia devono aveva fatto discutere molto insomma credo che si potrebbe anche definirlo in questo modo
La reazione di Chabod nei confronti dello Stato proprio di Croce reazione di uno storico di uno storico
Che in primo luogo tende a raccontare i fatti
A far prevalere
Entro certi limiti individui conducono le cose che danno a quei fatti loro impulso
Nei confronti di un'opera che viceversa e scritte questa volta certamente da uno storico che era tra il senso di un filosofo
Quindi c'è un asteroide degli storici e una storia griffe dei filosofi che sono avvenute a confronto nel libro di Croce
Ha prevalso diciamo la storiografia filosofica donde la protesta rispettoso ma afferma diciamo che diceva più fa
Ecco
Io sono dell'avviso credo che se noi venissimo meno a questo modello davvero del libro di storia che deve essere vero necessariamente intessuto dal racconto ebbero di determinati fatti
E cercassimo di leggere il libro di storia e non con motivo di Sorano con un libro in cui si pensano delle cose dico e si prospettano e delle istituzioni
Allora la questione posso Casciago ed euro no e non per le ragioni dette dal mio amico Rosario Romeo hanno delle regioni chiuso dicendo io adesso dovrebbe essere rivista io dentro anche dire ricordare che EBR eroga imprudenza giovanile dirlo chiaramente
Scelgo
Questo egli si è anche che il suo saggio su scialbo su Croce sarebbe stato molto importante perché avesse dovuto questo glielo sua storiografia
Intendendo rosso che impedisce diciamo avendo qui ci sono le sue idee e naturalmente egli operazione piuttosto risentita
A parte di e non fu l'unica nel corso dalla nostra da parte diciamo sì nella nostra vita che fu molto
Di rapporti molto affettuosi ma qualche volta un po'conflittuali
Ecco io direi che una cosa è una sono Ulivo disorienta senza neanche un libro pensato in un certo modo
E Pinilla la il soggetto è vero che Croce ha perseguito e allora in questo libro effettivamente il tramonto e vero della libertà come era stato pensato dall'idealismo classico tedesco
Poteva aver ragione o torto nel pensare che gli si posa pensata la libertà questo persona siero nella acculturare proposito l'ho detto anche prima della cottura positivistica naturalistica che disperse e per la verità sì che il Diana nel momento stesso in cui le istituzioni europee veniva liberali dove vengono messe ad una dura prova che sarebbe poi stato diventato una tragica pro nella guerra del mille novecentoquattordici diciotto
Il libro di conoscere va valutato in questa prospettiva a me sembra pedante esca ebbero la pretesa dello storico tradizionali che dice ma ci sono pochi uomini ci sono convinti inviti
Ma pochi fatti pochi fatti all'importo solamente niente che ci siano pochi fatti perché sono bisogno di fatti vado a leggere la storia d'Europa di Luigi Salvatorelli
Della quale parla con grande dispetto sia ben chiaro che era un uomo di grande intelligenza ma la la stretto in corso di vela solare con uno storico che tradizionalmente abituata a raccontare fatti
Ma se debbo intendere già una riflessione di quello sul senso sotto un senso uno dei sensi nella storia dell'Europa nel secolo diciannovesimo prendo il libro di Croce non perché quella sia la parola definitiva non è che un documento importante di un certo modo di passare della classe dirigente e Veronica grave la sconfitta ed dal dal fascismo da questo punto di vista non farei mai una classifica ecco non credo che la storia del Regno di Napoli sia un libro più bello della storia d'Europa era sarebbero abulico meno bello della straordinaria non lo so a me pare che sono tutti scritti molto bene come lei giustamente diceva in una prosa che oggi non si usa più ed erano neanche da parte degli storici e dei filosofi già diciamo la verità
Ecco ma tuttavia farei Sempre ed unicamente riscontri perché è un cane che il libro risponda a questa domanda ma che cosa ha voluto dire
Qual è la tesi che sostiene come largo menta
Qui insomma effettivamente c'è una serie di documenti in grandissima parte culturali
Che convergono in un segno è insomma da questo punto di vista non c'è il minimo dubbio quello si fa vivo magistralmente scritto anche se anche se uno potrebbe politiche alla fine che non ne condivide neanche una parola
Così come potrebbe anche non condividono l'appello della storia d'Italia un po'più difficile come come anche grazie sono reali e il Regno di Napoli alienabili eques so che ontologicamente il Regno di Napoli e lì stabili con i suoi documenti sui personaggi ed è un fatto compiuto
Sebbene qualcuno nostalgico voglia riportarlo in I now cioè mentre invece all'epoca soprattutto di petto Croce di dea di Europa era impalpabile per certi versi il sistema anche soprattutto dal punto di vista geografico per non dire dal punto di vista
Politico ed è singolare perché per esempio se si legge l'epilogo dello stato in cui c'è la celeberrima definizione dell'Europa
Degli stati che diventeranno euro degni del napoletano che diventa la gara europea com'era diventato italiano serve da Covington che ricordiamolo perché poi le case editrici sono importanti pubblicati da Laterza dalla terza sì sì ha certamente e se a questa evenienza ma dell'Europa federale no che le è venuta nella mente di e quindi sarebbe anche interessante capire come mai ad un certo punto perché nell'opera di Croce
Né in quegli anni dopo mi pare che ci sia un'idea altrettanto precisa ebbero della Federazione europea
Quella
Sì ma quella è effettivamente come dire una espressione di
Sordi feroce critica dei nazionalismi insomma all'intesa libero in quel senso ecco in questo in questo senso e io io devo professore Sasso è anche professor Bedeschi dal momento che sta leggendo il tema cui della filosofia della storia e naturalmente
Qui entra in gioco un altro gigante risponde al nome di Giovanni Gentile ma naturalmente io direi qui
Radio radicale al coraggio e ha il dovere anzi oltre che il piacere di affrontare certi libri che altrimenti e difficile che trovino
Insomma spazio
E sono consapevole che il tema su conosciuti rapporto con Gentile sia importante però sei d'accordo col suo Sasso essendo accordo professor Bedeschi lo rimanderei alla prossima occasione perché a ragno pubblicato il terzo volume che riguarda gli anni mille novecentoquattro cinque sei sette del rapporto tra a rocce e gentile e ci ritroviamo qui per discutere di questo di questo rapporto professor Bedeschi è d'accordò possono già precettare urla no benissimo io mi scuso veramente giungere certo un nel tempio dello stato civile
Bedeschi ricordato il discorso che procedendo il ventuno settembre del mille novecentoquarantaquattro
Tanti altri Eliseo
Io ero andato a sentirlo io ero nel loggione e c'era questa scena veramente in crema era un ragazzino un ragazzino
Beh di falsi sul
Ironie effettivamente Mele molto notevole perché c'era palcoscenico paciere un tavolinetto conosce sedeva dietro questo e leggeva e dietro c'è il governo sottomesso voglio semicerchio
Questa era la a io naturalmente di una grande emozione vedere sorgere
Dall'altro s'quindi questo dramma anche la presenza di dover fare la presenza di Croce lavori della Costituente insomma il beni creato Spiritus la funzione svedesi non conosce la nei lavori parlamentari
Insomma col col pochissime volte gli interventi
Era comunque un un punto di riferimento è un baluardo so bene il Foglio ha pubblicato un articolo condimenti che concreti duri Pignatti presente qualche mese fa su conosce dopata dalla fine della guerra mondiale seconda guerra mondiale percepito come un uomo di altri tempi dall'intellighenzia
Che usciva insomma alla Nuova accademia
Trentenni quarantenni
Considerava già Benedetto Croce uomo dell'altro secolo di un altro secolo sì quello dell'Antitrust l'esito della seconda metà del secolo ventesimo è un tema di bisognerebbe studiare a fondo e magari lo lo tocchiamo allora toccheremo
Appena il professor Bedeschi ci darà alle stampe una sua un suo prossimo libro
Ma noi ci ritroveremo qui per discutere questo per sull'uno e sull'epistolario Benedetto Croce Giovanni Gentile io intanto ringrazio il professor Gennaro Sasso autore di cui è stata raccolta che ha ripensata giustamente croce la storia d'Italia storia d'Europa pubblicata dalla Bellano raffinata casa editrice napoletana Bibliopolis e non meno che possono Sasso ringrazio il professor Giuseppe
Bedeschi anche per le citazioni della l'italiano superato forse insuperabile di Benedetto Croce grazie professor Bedeschi
Si tratta del e naturalmente un ringraziamento a Luciana ed assistenza tecnica e un saluto e un ringraziamento finale fra Giuseppe video agli ascoltatori di radio radicale