Più libri più liberi - Presentazione del libro di Vanessa Roghi "La lettera sovversiva. Da Don Milani a De Mauro, il potere delle parole" (Editori Laterza)

Va bene allora io sono arrivata di corsa per fare questa presentazione al
Con grande
Con grande gioia realtà perché ha il libro di cui parliamo adesso un libro bello nel libro importante e so che sono parole che si dicono spesso però è libero di Vanessa roghi è veramente una meraviglia da vari punti di vista io spero che in questi minuti successivi verrà fuori perché
Allora io
Scusate un pastrano
Un po'a allora io penso che dietro ogni libro ci sia una ferita ed è duplice spesso perché era ferita dello scrittore che decide di raccontare qualche cosa che per me è enormemente importante o per lei
E l'Africa del lettore c'è il lettore si mette davanti a un libro e c'è qualcosa che lo colpisce lo tocca profondamente ecco io vorrei partire da qua per vedere qual è la ferita nel libro di di Vanessa
Si chiama altra sovversiva e come immagino sappiate se siete qui
è un libro che parla di di don Milani parlavo e di una lettera una professoressa
Chi
Allora
Quando penso a questo libro penso all'Italia che c'era prima penso a un Paese che esce da una dittatura che esce da una guerra
E il primo atto forte di questo Paese per affermare che non eravamo più una dittatura non erano più guerra è una Costituzione
Una delle costituzioni più bello almeno a leggersi dal nonno e che ha un articolo molto importante che dice che le persone ai cittadini italiani sono uguali cittadini sono uguali senza distinzione di sesso di razza di lingua
E questo era mettere veramente un punto fondamentale una cosa necessaria da dire cioè il fatto che l'uguaglianza per essere effettiva deve essere garantita dallo Stato e questa cosa con questa cosa diciamo si apre il libro di Vanessa perché credo che sia davvero il punto cioè quello di rendere i cittadini una democrazia cittadini a pieno diritto
Chi ci pensa
Tendenzialmente la scuola perché lei su quegli anni sa che ci sono e derivano dalla famiglia dal ceto sociale di appartenenza
E la scuola che deve servire in qualche modo ad annullarle per servire a fare in modo che i ragazzi a prescindere dalle situazioni che hanno alle spalle ieri come oggi abbiano quella possibilità di dichiararsi davvero uguali quindi cittadini e pieno diritto ebbene l'atto successivo alla costituzione doveva essere la scuola cioè creare una scuola per il Paese che desse questo diritto tutti
Evidentemente questa cosa che era cominciata era partita la discussione che c'era stata aveva portato alla nascita dalla scuola media unica un tentativo di uniformare un percorso che si divideva troppo presto tra figli dei ricchi
E chi doveva invece andare a lavorare
In qualche modo non ha funzionato perché nel sessantasette su questo libro che come uno schiaffo e lettera una professoressa
Elettra professoressa un pamphlet molto duro scrittore ragazzi della scuola di Barbiana la scuola di don Milani da qualcuno diciamo
Citato come un testo che in qualche modo voleva distruggere la scuola realtà un testo molto importante è scritto non solo da questo prete che a un certo punto nel Mugello ha creato un modello di scuola ma ancor più importante dei suoi ragazzi e questo diciamo è e la parte da cui mi piacerebbe cominciare perché per don Milani
E questa diciamo indagine che muove tutto tutta la ricerca di Vanessa
Quello che è fondamentale dare a questi ragazzi il potere della parola e secondo me in questa ricerca centrale quello che differenzia un po'il libro di Vanessa dei libri che sono usciti su don Milani quest'anno mi ce ne sono tanti sono molto belli si concentrano sulla figura soprattutto i don Milani per raccontarcela per cercare di fare in modo anche di demolire ogni forma di strumentalizzazione
Però il libro di Vanessa è diverso perché come se a un certo punto andasse oltre don Milani ci facesse vedere delle questioni molto più grandi e ci facesse delle domande a cui ancora oggi
Secondo me stentiamo a dare risposto comunque non diamo una risposta abbastanza giusta non lo facciamo attraverso la legge non lo faccio attraverso la scuola e quindi e e da lì che secondo me è necessario che parta un dibattito quindi un libro da questo punto di vista fondamentale perché non si può leggere senza una matita una penna accanto perché ridisegnare tutte le domande che ti vengono e sono domande che pone il capitolo successivo magari trovano risposta
Però essendo una risposta di un momento temporanea ecco tu pensi no ci deve essere qualcosa di più dovremmo poter fare di più per i ragazzi a scuola la squadra debba essere diverso Pisano grossa domanda forse alla base del libro che parta da queste mi piacerebbe che per cominciare diciamo a parlare di di questo libro si partisse da un parallelo a a un certo punto un altro grande personaggio io credo assieme a don Milani del libro di Vanessa e Tullio De Mauro
Che proprio per bocca sua diciamo lei cita un aneddoto di quando lui andava a scuola era piccolino andava a scuola andava bene a scuola e prendeva dei buoni voti e a un certo punto un compagno di classe commentando il suo buon voto dice va be'grazie perché i compiti li li fa la nomina
E lì si ha risentito perché non era vero la mamma li ha fatti i compiti
Però successivamente da un uomo ci riflette pensa ragionando che è vero che in un certo senso i compiti li aveva fatti la mamma perché Luís parlava la lingua delle professoresse a casa
Luís esattamente come i ragazzi di cui parla don Milani lettera professoressa ragazzi banda liceo che su una classe dirigente e poi era destinato ad avere quel voto
Quindi non certo senso da qui da questo parallelo molto a me piace perché tu partissi unendo i puntini diciamo tra questi due personaggi perché siccome la ferita del libro è qua
Cioè dire ok queste prove dice a Tullio De Mauro siamo riusciti a dare una risposta a questo cioè pensiamo anche al compagno in fondo alla classe
Che a dodici anni già riesce a riconoscere che c'è un bambino che la classe che parla la lingua della propria l'uno
Niente grazie
Grazie a voi che siete qua e grazie a Giusi che insomma ha letto e riletto il mio libero e evidentemente tutte le vaste che l'ascolto coi capisco delle cose in più appunto anche sul mio lavoro perché come diceva don Milani
Un intellettuale non si può chiamare tale quando è solo no nel senso che il lavoro della ricerca e lavoro intellettuale serve soltanto quando si confronta con gli altri quando dagli altri trova poi il modo di rispecchiarsi e anche di dei diversi da un'altra prospettiva
La questione dell'unire i puntini
Sì io appunto quando ha iniziato a ragionare su questo libro volevo volevo scrivere una storia culturale della tra la professoressa cioè volevo scrivere
La storia un libro su un libro
Ho iniziato a pensarlo dopo aver letto il libro di John foot su Basaglia lo dico io un debito incredibile verso quel libro non tanto per il tema che affronta anche se è un tema vicino no perché gli si parla della movimento dell'antipsichiatria della legge sui manicomi
Ma proprio per il metodo cioè John foot ci insegna come si può fare storia della cultura
Senza mettere al centro la storia degli intellettuali perché in Italia si è sempre fatto così sempre su un personaggio eccezionale intorno a lui sia costruita una storia invece volevo fare un altro percorso cioè voglio partire dal momento eccezionale
Che questo personaggio si trovano a vivere
E raccontare come senza questo momento quella persona eccezionale non avrebbe potuto forse a essere così importante
Momento eccezionale appunto è quello che fra il quarantasei e quarantotto spinga le basi della nostra Repubblica Democratica no lascia il tale La Repubblica della da Repubblica parlamentare ovviamente e la scelta poi della Costituzione questo articolo tre di cui parlava Giusi che ha un articolo
Niente affatto scontato perché in tutte le costituzioni del mondo si legge in tre posizioni democratiche ovviamente liberali si legge il principio di uguaglianza fra tutti i cittadini ma la nostra Costituzione fa un passo in più
Cioè mette quel secondo comma dell'articolo tre che disse sì tutti nasciamo uguali ma casomai non fosse così lo Stato deve rimuovere gli ostacoli questa rimozione degli ostacoli
Qualcosa che ancora oggi appunto a me commuove no quando quando ci faccia lo Stato deve occuparsi di rimuovere gli ostacoli che impediscono all'indicativo
L'effettiva uguaglianza delle persone ora di questa uguaglianza di questa diesel disuguaglianza si rendono conto appunto negli stessi anni persone molto lontane superando conto appunto Tullio De Mauro quando
Il suo compagno di classe a scuola Luís figlio della borghesia insomma
Raccolta la madre appunto colti anche lei
Dice tour per forza prendere perché i compiti per i fan mamma no il vitalizio offende questi darne conto che appunto lui ai Pierino la stessa consapevolezza che ha il giovane
Lorenzo Milani quando dal ragazzo malgrado vada malissimo a scuola non abbia nessuna voglia di studiare cambi spesso appunto anche scuola si faccia due anni in uno perché può farlo
Però si rende conto come scriverà nell'esperienze pastorali di essere nato dal dal lato giusto del campo delle pecore c'è lui il proprietario
Dei campi e il figlio del contadino mezzadro che si occupa dei suoi campi non può andare a scuola perché deve occuparsi di portare appunto di lavorare per il signorino no che a luglio appunto il Gianni
Il Pierino paga questa consapevolezza e qui si uniscono i i punti no questa consapevolezza è una consapevolezza diffusa in questi anni don Milani don Lorenzo Milani che appunto è don Milani dal quarantasette
A è uno fra i tanti non è un tanto non è un uomo eccezionale è una persona fra le tante che in Italia in questo momento si iniziano a ragionare su come si rimuovono questi ostacoli
Io ho voluto raccontare diciamo i tentativi di rimozione degli ostacoli che sono tentativi erotici no appunto
Perché c'è don Milani da un lato che sta a Calenzano in una parrocchia è un prete ricordiamocelo perché per non c'è una palla i don Milani ma appunto io dico sempre nelle scuole che don Milani si chiama don Milani perché era un prete non perché come Don Bachi e cioè il quel donna sta lì ad indicare questo no
Può però era la sua importante
Però appunto cento milioni a un tratte a Calenzano negli anni dell'inizio della guerra fredda dei comitati civici della battaglia fra comunisti ed in Cristiani e lui sta lì e decide che al di là di questa battaglia non gli importa niente il problema è che i ragazzi non sanno parlare italiano non capiscono neanche la Gazzetta dello Sport
Mario Lodi diventa maestro maestro della scuola pubblica non sa niente di don Milani
Entra in una scuola si rende conto del problema dei scaramanzia che non sanno la lingua non sanno parlare e le sue colleghe di dicono ma tu fai tutto il giorno lingua come se fosse una cosa no deprecabile pure su questo
Così e i puntini sono appunto Tullio De Mauro che da un la scoperta di Gramsci addio no ragionare sulla questione della lingua che gran ci dice la questione della lingua risorge in ogni momento nel quale si rimettono in discussione le classi dirigenti
E il dibattito sulla lingua che impasta Calvino alla fine degli anni Cinquanta negli stessi anni no sulla che poi porterà al bellissimo testo scusate Pasolini che porterà il bellissimo testo di Calvino che all'antilingua del sessantacinque
Insomma esisteva un mondo un universo reso possibile estremamente sintetici a ridare la parola Giusi
Dal fatto che in Italia c'è una Costituzione che dentro questa costituzione c'è un articolo tre che c'è una dialettica democratica e delle leggi che consentono di istituire i dopo scuole le scuole elementari programmi almeno il cinquantacinque
La legge sul dopo squali quarantasette cioè tutta una serie di come dire operazioni istituzionali democratiche che consentono addominali indi inserirsi all'interno di un processo e però all'interno questo processo agire in modo assolutamente originale perché poi
Insomma è vero appunto non avrebbe potuto fare per quello che ha fatto in un contesto diverso ma certo lo ha fatto in un modo completamente diverso inaspettato
Ti do la parola
Sì chiede una cosa che
Vogliamo fare dopo gli interventi del pubblico mila su un po'di tempo faccia finiamo la chiacchierata ok no giusto perché lavoro l'avevo vista
Allora io parlerei di lettera a una professoressa questo punto perché ha tanto si è detto sulle tre una professoressa ma da sempre in realtà se si legge libro di Vanessa la parte più affascinante da questo punto di vista storico probabilmente proprio la lettura che che se ne è fatta nel tempo
Perché secondo diciamo man mano diciamo e proprio quello che si evince leggendo
Proprio la ricezione di lettere una professoressa ci dice tanto dell'Italia e di come l'Italia è cambiata e di chi leggeva questa lettera e purtroppo di come la recepiva il potere perché in qualche modo la lettera ove esso resta a una destinataria e la destinataria la professoressa quindi partiamo dal momento in cui si discute di le troppe essere stata tantissimo unti rivista democratici
In un momento molto importante per l'Italia non momento cioè perché Panda verso gli anni Settanta fino ad oggi quando qualcuno
Ha risposto a don Milani mettendosi dalla parte la professoressa qui ci parla di un'Italia che cambia che attraversa vari momenti ed Alitalia veramente interessante anche da forse diciamo difficile da vivere ma interessante da da guardare ecco quando parliamo di questo libretto cinese
Questo libro che è stato visto da alcuni come un modo per demolire la scuola e di cui secondo me invece Rodari ha dato una lettura molto bella sostenendo che letta no professoressa anche quando ingiusta ci vuole una cosa forte una cosa che ha ragione
Anche quando ha ragione don Mila ni
Perché ci voleva un canto di fede nella scuola un canto di speranza che dicesse
Diciamo la professoressa dove sbagliata questa scuola perché altrimenti perché se ne vogliamo veramente che cambi questo settore allora bisogna che si dica e si dica forte perché poi non c'è un punto le trovo questo resta che sia scritto in antilingua
In maniera un po'da verbale dei carabinieri assolutamente no la lingua assolutamente è spaventosamente forte perché dice delle cose più che delle parole ecco io direi una cosa ti chiederei questo
Credo che la domanda che si faccia don Milani che faccia la professore se a tutti è che cosa nascono buona
Tu credi che la tua siano scuola buona che cosa nascono buone questa domanda
Di ha necessità di una risposta onesta e secondo me questa risposta onesta la devono dare gli adulti e ragazzi perché la scuola non la dobbiamo ai nostri alle nuove generazioni la dobbiamo e noi italiani
Era io credo che la grande eredità di don Milani sia in due cose da vedere nella scuola in un progetto di scuola nuova e sia una scuola che basata sull'apprendimento
è una scuola in cui si parla di inclusione non come un abbassamento di livello una cosa che deve servire a cosa e velista uno spauracchio perché la scuola serve a selezionare ma deve essere una necessità se una scuola non è inclusiva non è scuola
Non è scuola un'altra cosa comunque non è una scuola di fornisce lo Stato una formazione parallela una formazione privata la scuola per vittime a scuola perché ce la fa ma non è una scuola aveva detto don Milani ancora oggi continuano a ribadire questo
Quindi volevo chiedere a Vanessa di parlarci di questo cioè le verità di don Milani oggi se c'è ovviamente tenendo ben presente questo uno degli aspetti veramente illuminante del libro che don Milani stesse aveva detto gli idioti prenderanno la lettera con una ricetta come se quello che io dico fosse quello che diciamo coi ragazzi fosse da prendere a lettere da applicare non è così non è così perché letta professoressa una grande provocazione che spinge a pensare non applicare basta
E quindi ti volevo chiedere primo in primo luogo secondo te
Questa grande eredità di don Milani a partire dalla lettera se c'è se in qualche modo è arrivata dalla nella scuola in qualche modo e se leggendo la lettera lavorando sì per questo libro che scoperto qualcosa di nuovo che prima non non sapevi e ce l'ho coi dire insomma che cosa si può scoprire don Mila ni
Appunto nel coro delle voci che si alzano su don Milani
Il secondo me bisogna fare chiarezza su un punto cioè no quando Giusi dice che la scuola e scuola sia inclusiva
Siccome bisogna fare una scelta nel senso che la scuola può anche essere altro da legittimo pensarlo
Il punto è nonna pensare che il proprio punto di vista il punto di vista come dire oggettivo e unico è possibile sulla scuola come si fa per esempio
In quella che forse la cosa più interessante sulla quale ragionare oggi c'è il discorso pubblico sulla scuola come i giornali parlano di scuola negli ultimi vent'anni io direi
Dalla riforma Berlinguer in poi e cioè appunto un discorso pubblico sulla scuola nel quale ci si lamenta costantemente della perdita
Dia cultura dei ragazzi della perdita di status dei professori della quanto sono tutte queste riforme e via dicendo tutto quanto appoggiandosi più che all'articolo tre della Costituzione all'articolo trentaquattro quello nel quale appunto si stabilisce che la scuola è aperta a tutti poi più meritevoli vanno avanti ora allora dobbiamo decidere dobbiamo decidere se vogliamo una scuola che prende l'articolo trentaquattro come conseguenza dell'articolo tre ore a scuola ripensa soltanto l'articolo trentaquattro articolo tre se lo dimentica legittimo legittime sta nella dialettica della democrazia no
Per cui appunto c'è chi pensa la scuola come un luogo nel quale l'inclusione è più importante perché appunto viene sancito addirittura decisamente Davos oppure dice va bene
Quello lo diamo per scontato adesso ne andiamo avanti sulla questione del dei più meritevoli non del merito e perché siamo convinti che tutti partono dallo stesso punto di partenza o meglio che questo punto di partenza non è importante perché come scrive per esempio
Adolfo Scotto di Luzio storico della scuola nella sua Storia della scuola molto importante
E anche bella però appunto l'indice basta un colpo d'ala per liberarsi dalla propria classe di origine no quest'idea volontaristica gentiliana
Della storia della scuola crea una visione legittima che noi tutti dobbiamo avere presente perché quando leggiamo un articolo sulla scuola sui giornali abbiamo di fronte in due scuole di pensiero che sono quella che viene da Gentile e quella che viene diciamo da lodi rodati Gramsci
Appunto e mettiamoci dentro pure don Milani perché come dice De Mauro noi abbiamo capito meglio Gramsci anche grazie alla grande luce bellissima sarà già una grande luce che su Gramsci getta don Milani
Quindi è una presenza scenica re bisogna scegliere da che parte stare ci a quale scuola vogliamo allora io
Che sono appunto una storica voglio scegliere la mia parte dalla quale è raccontare questa storia no quando appunto nel maggio francese gli studenti chiedevano le persone che intervenivano da dove farli
Chissà cioè qual è il tuo punto di vista dichiararlo alla bisogna essere onesti no bisogna smetterla di parlare di scuola come se il proprio punto di vista fosse quello oggettivo come si fa pressante appunto sui grandi quotidiani nazionali e dire io per me
Parlo da questo punto di vista mio punto di vista quello che non vuole l'inclusione Ascona vuole una scuola test fuori mille e Little classe dirigente e poi il resto come appunto nella riforma del ventitré
Va a a formare la massa di lavoratori
Io no io voglio una scuola riformata dagli anni Settanta anche grazie allo schiaffo che la lettera dalla mancata riforma delle medie uniche
Del sessantatré non attuata ancora nel sessantasette grazie alla consapevolezza che è di questa mancata di fuori questa mancata attuazione della riforma hanno gli insegnanti
Dopo la lettura della lettera che porterà ai la riforma del mille novecentosettantanove a quella del mille novecentottantacinque
E che appunto nasce anche dal CSM che la lettera mette nella coscienza di molti quando Rodari dice da una cosa bellissima io sto con don Milani anche quando sbagliano anche ricordare anche tantissimo lo diceva Sciascia di Pasolini io sto con Pasolini anche quando sbaglio
Ecco perché dice questa anche quando è ingeneroso ma quando sbaglia giustamente diceva giudica perché giustamente Rodari dice quando nel sessantasette a scegliere tra una professoressa Mezzano ne sono vent'anni che ci facciamo un mazzo così con i movimenti democratici genitori insegnanti ragioniamo di riforme se io a questo testo e azzera tutto e dice guardate no
Non non non c'è niente da salvare no
Ecco allora però a Rodari che cosa intuisce di questo intuisce diciamo al cosa capisce perché non è che è intuitivo Elettra la professoressa è abbastanza didascalico in quello che dice
Cioè capisce che quello come dice Fortini è un libro assieme c'è un libro in grado di generare a alberi che ancora non si sa appunto che alberi saranno da questo punto di vista e quindi non che cosa c'ha lasciato ci ha lasciato una presa di coscienza che poi appunto ci ha portato alle riforme a fare quella scuola della quale ancora oggi usufruiamo no in qualche modo a a come dire per partire un movimento di trasformazione in senso democratico ed inclusivo della scuola ricordiamocelo sempre che la tra una professoressa è dedicata ai genitori ricordiamocelo Sante quando stiamo nei gruppi Whatsapp dei genitori no nel senso che quando don Milani Danica lettera a una professoressa i genitori la dinamica quei genitori di cui per esempio si parla ne il diario d'un un anno a Pietralata per dire quando appunto la mamma per la prima volta da Albini alla possibilità di esprimere il suo pensiero sulla scuola del figlio e dice ma anche mio figlio lo bocciano tutti gli anni ma la prima volta che questa mamma prende la parola
La stesse mamme i padri che non sono mai entrati dentro la scuola quelli che vediamo nel film di Scola c'eravamo tanto amati amico muove sempre quando ci sono no vi ricordate la Sandrelli e Manfredi che fanno il Fallon la notte per le scuole nei primi anni settanta per avere le scuole per tutti
Ecco però quei genitori di fino a quel momento non avevano mai parlato
Ora appunto la la professoressa dedicato all'ore dedicato allora il fatto che appunto davano anche loro prendere la parola per rivendicare una scuola migliore anche per i propri figli
Si potrebbe usare o mentire dire Sempre smorzato mandare questa denuncia ricordate il perché ci siete no per qual è il qual è il senso della vostra presenza dentro la scuola
Quindi appunto questo io credo no che ci abbia lasciato e che sia la cosa più importante che ci ha lasciato e poi molto velocemente
Per riprendere appunto alcune cose che
Diceva Giusi quindi appunto la la scoperta che ho fatto la scoperta il sangue non so se la scoperta però appunto
Questa lettura della lettera la cosa
Per me veramente più pressante è stato proprio vedere
Dopo averne studiato la genesi e quindi anche raccontando la genesi com'era stata immediatamente invece trasformata
In qualcos'altro e questo è veramente interessante perché ci risponde voi in modo molto chiaro a a perché oggi si può parlare così impunemente di scuola di don Milani a tra una professoressa sui principali quotidiani nazionali sparando una marea di inesattezze una mare anzi di falsità
Senza essere smentiti ma questo non è una responsabilità della nostra contemporaneità questa trasformazione questa lettura distorta della Lettera e comunque tutti i grandi testi poi sono interessanti per quello che raccontano ma anche per come vengono letti
Nasce immediatamente dopo no quando la lettera viene portata nel sessantotto alla Biennale di Venezia come testo della contestazione universitaria degli studenti quando appunto è scritta per i figli dei contadini per dire oppure
Ma quando appunto da un episodio bellissimo Kempes raccontare perché ci dà proprio il senso quando Starnone giovane insegnante
E Milano centosessantanove legge la lettera una professoressa e si pone il problema che poniamo che pongono i ragazzi di Barbiana cioè il fatto che nei manuali scolastici
Per esempio la vita dei contadini non è assolutamente conosciuta tanto è vero che i contadini nelle illustrazioni vandeano con la mano sinistra e sugli alberi di pesco si nascono le ciliegie
Allora Starnone che è appunto
Come dire giovane entusiasta insegnante appena entrato in servizio che cosa capisce da questa cosa della lettera capisce letteralmente quello che c'è scritto bisogna imparare i nomi delle piante
E quindi il suo primo Rizzo alla sua prima destinazione è appunto in questo paesino del Meridione nel quale lui arriva tutto contento perché se imparato tutti i nomi delle piante
Un ragazzo un certo punto si alza va a prendere la legna perché non c'è riscaldamento nell'aula ma qui non si pone il problema del fatto politico del fatto che nell'aula non c'è riscaldamento sicure problema di chiedere al ragazzo che legna è quella e quando il ragazzo non sa disporre sponde né si trova spiazzato perché dice ma come
E relazioni dice che ha messo la bomba Piazza Fontana siamo nel settanta
E in questo scambio di incomprensione no che però l'incomprensione che nasce in modo filologico rispetta alla lettera cioè l'insegnante democratico e di sinistra che legge la lettera capisce che bisogna imparare i nomi delle piante va in una scuola
Dove ci sono le piante e i ragazzi non sanno i nomi delle piante si trova spaesato ecco in questo spaesamento secondo me ce la risposta è una spesa mento che da allora dura cioè lo spaesamento di tutti gli insegnanti che si trovano di fronte a ragazzi che non sanno o non sono neanche interessati alle cose che loro vorrebbero fossero importanti per loro a maggior ragione se questi insegnanti sono insegnanti che Seat che sono democratici d'insegnanti quelli che hanno letto la lettera no e infatti poi questa cosa la racconta nel settantasette lo spaesamento e Massimo questi che si sono formati sulla tra una professoressa non batte il sessantotto e arriva la generazione del settantasette
Questi ragazzi non gliene importa niente che di fronte a me professori lavora dieci del sessantotto perché sono cambiati
Questo spaesamento che allo spaesamento Piccin segnala tra una professoressa don Milani dovrebbe essere fruttuoso ma molto spesso invece si incancrenisce appunto nella lode ai mori S. Maiolo ma per cui era molto meglio la scuola nella quale siamo andati noi o meglio
La scuola che noi avremmo voluto che ci come dire no e che risponde il motivo per cui oggi poi sono tutte persone di una certa età apparati di scuola lamentandosi dei giovani esperto che trovano insomma spero di essere stata sentita
Sì tra l'altro il tema è gigantesco come si può vedere da io mentre sovente sempre interessante che lei parla e tu pensino si apre diessino porta nella testa però le ha detto una cosa molto interessante anche prima dicendo che è una scelta decidere che tipo di scuola si vuole allora io ovviamente penso che in una democrazia è chiaro che ci sia la scelta di noi che siamo i cittadini però c'è una cosa che mi fa molto paura e cioè il fatto che ci siamo noi che leggiamo il giornale
Quindi c'è il fatto che è una una persona realmente libera in una democrazia è una persona che è in grado di leggere il giornale per il giornale non intendiamo
Per di capire quello che sta leggendo di capire anche la lingua del potere però c'è anche chi lo scrive il giornale e c'è anche chi non so chi lavora a scuola con tutte le migliori intenzioni c'è anche chi la fa la scuola
E quando il potere fa la scuola siccome il potere probabilmente mi immagino è interessato a mantenere questo potere allora la domanda che si fa livelli alti probabilmente chi è che deve accedere a questa classe dirigente potenziale che ha che deve diventare il potere del domani
Chi si fa questa domanda fa la scuola e quindi in un certo senso diventa meno una scelta diciamo da che parte stare perché la professoressa che va
Lavorare a scuola quando si fa strumento di questo potere che vuole tenere escluse una parte della della Società da da certe strade ecco una domanda ecco lei probabilmente la meno libera di tutte perché è una domanda se la deve fare
Quello che lei fa il fatto di insegnare la lingua appunto di dare uno strumento escono ogni e diventa una cosa fondamentale perché se la professoressa
E al servizio del potere non insegna combatterlo in qualche modo o non insegna il linguaggio in qualche modo diventa complice
In modo mostruoso di quello che che è tenere veramente al margine una parte della società mi sento diventa un discorso molto più spaventoso da questo punto di vista no e io credo che producono le diceva sì al fatto e don Milani don Milani si incerti vedendo milanesi incedibile don Milani no
Questa è una scelta non è una scelta fatta in buona fede da persone che magari magari qualcuno non ha letto realmente don Milani non ha letto tutta la critica non ha letto non non Agola sconoscendo storica presenta Banesto pure gli storici di quel periodo
Però fino a un certo punto si può essere diciamo non vedere delle cose essere ignoranti di certe cose quando si toccano questi temi c'è bene che si vada a ragionare avendo una percezione di quello che è stata la nostra storia e anche di che cos'è un diritto umano di che cosa è veramente un cittadino ripeto di pieno diritto c'è una persona che non sono in grado di andare a legge il giornale ma che sarebbe in grado anche di di andare a scrivere sul giornale allora questa è la domanda che ci facciamo oggi c'è una scuola di ti aprono strada nonché tra preclude fin dall'inizio diciamo credo che questo sia che presente in infatti volevo chiederti una cosa battito d'acqua
Don Milani dice e questa per me era parte la lettera la ferita mia della lettera tutta la vostra cultura e costruita così come se il mondo fosse voi delinquere creano i poveri richiede cristallizzano per sfottere chi non parla come loro o per bocciarlo
Questi due strumenti che sono lo sfottere perché è vero lo farà soprattutto in questo momento a me sembra che a volte mi fa paura anche non non dal punto vista l'insegnamento ma anche semplicemente aprire un social network e vedere come il minimo di coltura la soglia di cultura un po'superiore alla media ti permette di attaccare pesantemente persone che invece dimostrano di non avere non avere la stesso diciamo livello di cultura ed è spaventoso questo perché mi sembra che non ci facciamo più le domande
Cioè non ci chiediamo più che cosa sto in sta succedendo cioè se c'è qualcuno che viene spot tutte piene continuato e continua ad essere bocciato perché c'è un motivo più profondo insomma
E io che e ti volevo chiedere dal punto di vista di storica diciamo se tutto quanto questo discorso settore di un dibattito tre realtà lavori anche all'università
E molto spesso l'università devo dire l'ultimo tempo ci delude
Perché come sai i discorsi sulla scuola che partono quelli che tu citavi no i revisionisti attestano aglio prima facciamo i riassuntino
Passano così e partono dall'università
Da persone che magari Anna formando insegnanti tornato agli insegnanti oppure potevano veramente fare una riflessione sulla scuola perché ne avevano i mezzi e gli strumenti magari certo alterna insegnanti
Presi da da tantissime cose diciamo può sfuggire una riflessione un po'più alta avremmo diciamo bisogna di condividere molto di più quello per fare scuola quindi ti volevo chiedere se invece tu
Sai e e ci puoi dire sia un dibattito acceso dibattito vivo ceppo partire dal dal punto al campo storico oppure dell'università
Io credo ne siano non per tirare acqua al mio mulino mentendo che sia necessario farlo partire al campo storico questo discorso perché questa cosa questo passaggio della lettera che all'atto di usi a un passaggio estremamente rischioso se il se estrapolato no dal momento dal contesto nel quale le mischie
Scritto da cosa dicevo appunto voi pensate che tutta la cultura sia appunto fatta anche che vi assomigliano e la lingua che usate la vostra e la usate per sfottere noi
Questo questo questa frase prese estrapolata da questo contesto diventa facilmente oggi una frase populista di diritto alla parola
Senza incontrollato e ha il diritto come dire
La appunto dal al populismo verbale inteso come la possibilità di tutti di parlare di tutto ok anche senza nessuna competenza che è una roba che ricade immediatamente anche non solo ovviamente sui social network laddove improvvisamente diventiamo tutti i virologi diventiamo tutti appunto esperti di scuola che in un attimo siamo tutti quanti no critici letterari o cinematografici appunto il adesso tutti quanti architetti verista tra questione della mole del cantiere no non è questo ovviamente ma è appunto il fatto che si si può parlare appunto un po'di tuttora
Il punto vero della Lettera e questo ecco perché dico che serve la storia perché questa questo travisamento della lettera felicemente immediato che appunto nasce proprio in seno alla generazione del sessantotto che quando una parte ovviamente
Della lettura che ne dai sessantotto è che la lettera sia una cosa diciamo del suo il senso della lettera sia che tutti possono prende la parola per parlare di tutto
C'è scritto appunto in una serie di documenti che io cito nel libro appunto come veramente un'istigazione alla presa della parola no appunto inteso in senso veramente del maggio francese
Quello che dice la lettera non è questo la lettera non dice che tutti possono parlare di tutto ma dice che
Tutti devono avere la possibilità di parlare con tutti che vorrete diverso c'è molto diverso dire che anche perché è quello che dicono i ragazzi di Barbiana che quello che dice anche Gianni Rodari
Perché non è che tutti devono diventare i chirurghi o avvocati no ma tutti devono essere cittadini sovrani
Il lavoratore deve avere la possibilità di leggere il suo contratto di lavoro e capirlo così come nella poesia di leggere un testo letterario e capirlo quello che dice la lettera non è non fate leggere il testo letterario fate di leggere soltanto il contratto di lavoro
Questa distinzione che ha così banale
E però la distinzione sulla quale è maturato in questi purtroppo direi quasi cinquant'anni visto che sono nata tocca dirlo quasi cinquant'anni
Ed è maturata questo grande fraintendimento appunto cioè il fatto che tutti possono parlare di tutto e che il testo cinese no ecco l'azzeramento di ogni forma di cultura di lavoro culturale che è la lettura che viene data di Barbiana da presenti Quaderni piacentini anche se ventricolari Piacentini poi Fortini invece fa un lavoro
Un peggioramento molto più raffinato insomma ovviamente
Però appunto questa questione è invece una questione dirimente centrale per l'oggi
E su questo secondo me bisogna insistere per questo serve la prospettiva storica perché altrimenti qua il discorso di Barbiana può essere letto come un discorso populista come fatica fatto Tomasin l'anno scorso sul Sole ventiquattro Ore
Parlando di un testo sciatto dal punto di vista di induisti come populista da un punto di vista politico
Non è così
Tra la professoressa un testo nel quale appunto
Si rivendica la possibilità anche per i figli dei contadini di capire il greco l'aramaico il contratto di lavoro e non diretta studiare contratto di lavoro eliminare il greco e l'aramaico dalla scuola
Paci
Ci può arrivare chiunque a capire restano
Adesso non siamo troppo ottimisti
No no parla pure anche di me spesso nel senso che voglio dire io ho letto le tavole stesse in tempi diversi e non merita e devo dire che non è che al primo colpo io avessi capito cioè la tendenza da ad interpretarlo non modi proprio perché se non proprio perché non è un testo sciatto un tasto detti
Da nessun punto di vista nell'intuizione del contenuto quindi credo che invece siano tutti i temi complessi simile dicevo quando l'ho letto ho letto due volte questo di banche mentre non solo perché veramente un bel libro ma perché merita io insegno e quindi delle domande devi fare per le e siccome lei tra l'altro mi biografia vastissima perché poi bisogna dire anche che la competenza con cui si costruisce un libro del genere
Mi viene a dire non è da tutti nel senso che si vede il il mestiere diciamo così
E quindi questo è molto utile per chi vuole partire anche da questo libro andare a ricercare ci saranno almeno una decina di testi che sono sicura e leggero dopo aver letto il libro di Vanessa
Perché sono questioni che vanno toccate tra l'altro quello che si diceva
Se voi se qualcuno insegna adesso in sala oppure legato a questi temi della scuola sa che oggi tutti questi temi che ha toccato don Milani sono diversi cioè sono ancora presenti per Roma sud in misura maggiore ce la domanda su cosa insegniamo a scuola c'è lei prima diceva di Greco l'aramaico
Ma come ci si pone oggi di fronte al mondo alla complessità dei messaggi che arrivano al fatto che se un consumatore
Questi ragazzi lo chiedono
Non sempre riceva una risposta alla scuola non sta dando spesso condanna alcuni casi da poco parzialmente non risposta su questo quindi diciamo credo che il discorso sia sia molto molto sensate molto necessario
Allora vogliamo io sono le undici e dieci giusto
Tredici e dieci scrisse nove Torino estrema vive a Berlino svegliato allora ignaro Bar viale andando da giorni rendono improbabile quindi perdonate però volevo appuntasse aprire diciamo il dibattito anche ai presenti e quindi a alle vostre voci
C'era lui laggiù c'era il signore si è prenotato in uniforme o pensa alla presunta dazione dovrei chiamare Sissi
Voglio dire
Periferiche immagini sul numero dei Nuovi Guardiani
Per dire i
La uno
Sia
Guardo dei problemi
Ci sono nella
Secondo me non è un
Dio
Ha una qualche
Gli attualmente diamo di
Atto
Dei cinquantasei cinque mila
Abbandonano la scuola che sono il dieci quindici per cento di cinquecento mila studenti ogni anno e che vivono nelle periferie spesso anche i minori
Buon lavoro
Lei sono nel brodo di
Sì Elvis otto uno Amati anomala militare allo spaccio io vengo tante
Per dire che siamo dell'Airone
Il discorso della scuola
Credo che sia importante
I affrontarlo
Murdoch che l'esempio della lettera Fabiana
Stimoli i professori che oggi come sempre in rifiutato per il loro lavoro possa essere valutato
Mi sento spesso don Milani
Per lui si mette in gioco quindi applica
A una prassi che quella poi di essere onesti
Nuove generazioni
Mi è capitato di partecipare l'unico in questa scuola chi dovrebbe celebrare le elezioni per duecentosette giorni l'anno ma ndr nell'ipotesi migliore sono centosettanta salubre quindi non è di lucro però tanto per dire che l'esperienza al Cile Discours de la France
Stimolare
I viola sensazione anche nei vostri discorsi potere la scuola l'articolo tre l'articolo di quest'articolo due della Costituzione che riconosce ad ogni individuo
Pari dignità
E sia l'articolo uno quell'articolo trilli come anche l'articolo che
Ora Liguria ogni imposti all'Italia
I vigili aiutò a liberarci dal nazifascismo perché il parcheggio c'erano in prima nella Costituzione
Promulgò le leggi razziali quando grandi città diciamo o i muri
Le leggi razziali e la quindi distanza quasi
Non mi ha senz'altro leggerò con attenzione che sia uno stimolo
Il rapporto tra teorie prassi
Maestro quello che punta ad oggi nella scuola si sono superati tante cose ma ci sono tante possibilità il più e anche la democrazia perché in quei giorni che si parla Luciano Benetton hanno già quand'ero neanche una gestione della scuola ci sono un modo sfasciato divenne nella democrazia scolastica
Direi che sì sì no affatto chiaro molto chiaro cosa voleva dire
Io
E anche il
Perché mia figlia anche per
La il lavoro dell'insegnante sull'allievo nel gruppo sulla Chievo che insieme agli altri supera le
Le difficoltà soprattutto nella classe vecchia degli insegnanti questi aspetti probabilmente non venivano considerati in fase di formazione e nemmeno nel in fase di selezione
Mi sembra che nel testo unico della pubblica istruzione quello che poi è in qualche modo
Vi organizza anche la selezione delle nuove classi insegnanti questo tipo di discorso ci sia quindi questo e anche Nanni appunto Lina il mio intervento è anche positivo secondo me se si lavora in questo senso proprio nella formazione e nel momento in cui si fa il concorso si interroga insegnante cosa secondo la persona è l'intervento che deve fare nella classe allora è possibile che si inverta questa tendenza perché altrimenti quello che succede è quello che di si diceva di chiudere Mauro sa se c'è la famiglia
Allora il ragazzo cresce perché viene inseguito perché ha degli stimoli ma quando la famiglia non sa quello che io sto negando
La scuola non riesce a sopperire si annulla è come se ci fosse una sorta di depressione i travasi di si preoccupano soprattutto di dal punto di vista della loro dirigenza di essere dei dei dirigenti che poi vengono confermati
E gli insegnanti temo noi di entrare troppo nella nella vita dell'alunno per cui se dietro la scuola la famiglia non sa l'alunno si tarda
Proprio su una classe degli insegnanti che secondo me dal punto di vista pratico non focalizzata l'attenzione per cercare poi di stimolare e di cambiare la scuola di rifocalizziamo la su l'insieme degli alunni come
Il poi di una cosa molto veloce io ovviamente non posso rispondere a queste domande no però è che la cosa che mi colpisce durante queste presentazioni
è appunto l'innesco di un di una pedagogica del discorso cioè su come si parla di scuola allora secondo me avrebbe mi arricchisce moltissimo cent fare gli interventi e la cosa che noto è che tutti i discorsi che facciamo mi ci metto pure io ma sono divisi in due in due parti c'era una parte nella quale si citano dati specifici e e si parla in modo analitico della scuola e poi c'è una parte dell'opinione
Io inviterei tutti noi veramente esercitare su di noi una pedagogia del discorso sulla scuola e cercare di partire eliminando la parte dell'opinione cioè non fare mai un discorso sulla scuola che parte da gli insegnanti prima dopo ma la seconda parte del tuo discorso no nelle di nelle i decreti attuativi e nel nella riforma
Secondo me questa è un'ecologia che ci servirà ad affrontare la guerra tanto fra un po'inizierà la guerra l'ammirazione del sessantotto sarà l'inizio della guerra già stata dichiarata questa non è stata data una che sono dominanti
La prossima avremo bisogno delle forze di tutti per quotidianamente combattere una guerra di trincea su questa roba facciamola partire veramente seguendo le indicazioni di don Milani di Calvino di Rho Daria dall'esattezza cioè quando parliamo di scuola cerchiamo di dire
Numeri nomi dati e date e non mai dire prima e dopo genitori ai professori ma esista un trenta per cento di professore nella scuola che ha formato così
Anche perché oggi la scuola e su questo salute meglio di prima Piero dico esempio una figlia dislessico anche venti anni fa sarebbe stata messa all'ultimo banco e dimenticata come Pierino
Come come Gianniello delle a Barbiana insomma
Oggi mia figlia agli strumenti compensativi in classe io preferisco questo dopodiché parliamo di tutto il resto
C'abbiamo tipo un minuto boh
Che si trova ad avere questo minuto by volevo fare un minuto e un riferimento all'articolo tre perché mi è venuto in mente quello che mi diceva mia nonna che era nata in Calabria non aveva avuto modo di studiare
Per tanti anni e mi diceva sempre che bisognava nel futuro avere una scuola dove non fosse praticamente presente l'idea della scuola del don Ciccillo Serrao che cosa voleva dire vi spiego
I bambini infatti appunto quello che dice anche don Milani
Fino a una certa età frequentavano la stessa scuola poi arrivati alla prima alla seconda qualcuno anche alla terza elementare si differenziavano in chi andava avanti e chi si fermava
E quella appunto non era inclusione l'inclusione avvenuta dopo
Anche se poi negli ultimi anni analizzando polle le leggi come dicevi tu le riforme eccetera eccetera si è venuta a diversificare una scuola di seria è una scuola di serie B in che cosa praticamente consiste questa differenziazione sull'uso dei programmi
Perché se parliamo dei programmi ci sono delle scuole private da dove dovranno uscire i famosi dirigenti in cui alcune riforme che venivano viste diciamo così limitative non sono mai passate buonissimo alle scuole private in Italia ora e mandiamo analizzare chi è che le frequenta
Perché come dicevi appunto della dislessia io mi occupo anche di dislessia
Di inclusione di tutte queste cose e ti posso dire che è ancora in molte scuole dobbiamo battagliare per far capire ai professori degli insegnanti specialmente in questi ultimi in tempi in cui c'è stato un grosso
Battage sul fatto che ci sono troppe
Certificazioni e quant'altro
Ma soltanto perché non si vuole accettare che bisogna lavorare anche in modo diverso o che grazie
Allora grazie a lei grazie a voi di essere noti grazie a messa per iscritto il Libraccio è la lettera sovversiva