I lavori dell'Assemblea Nazionale del PDS sul tema: "Dal progetto del Pds una nuova forma-partito: unire la sinistra costruire il soggetto dell'alternativa"

Questo compagno o compagna
Non dà segno di vita
Evidentemente non c'è
Il compagno Augusto vino tecnico della Olivetti
Dell'unione comunale di Ivrea c'è questo compagno
Non mi pare
La compagnia scesa amici dell'Unione regionale del Lazio e presente
Ma che per me
Il compagno Gaetano Rasi Carrozzo segretario dell'Unione regionale Pugliese è presente
Evidentemente bisogna rifare la lista
è ma insomma qui nessuno di questi è presente quindi deciso uno di questi fa
Dammi un altro non ce lo facciamo tra la mano chi vuol parlare cominciamo subito perché non si può fare
Poi questi passano in coda
Non è un sistema
Il state a partito accetta
Cioè
Allora vediamo visti
Principio chiama
Allora diciamo di qua la compagna Mariangela Garay nero c'è la gara in dovrebbe illustrare il documento delle donne e presente alla compagnia Grainger
Neanche lei
Fabio Mussi
Vediamo
Scusate un momento vediamo di fare così fra coloro che hanno chiesto la parola c'è qualcuno presente qui vola notare la mano eccolo là Vieri viene a parlare e così dici come ti chiami ma insomma
Prego scusate se una cosa un po'può repentinamente Elio così altri allora c'eri matta Celli ci va bene certo
Il compagno culto vino che è un tecnico dell'Olivetti segretario dell'unione comunale di Ivrea
Della federazione per la verità
Va bene vi do il buongiorno allora visto che sono il primo a intervenire
Perché io direi questo assume la ho l'impressione che nel discutere di forma partito e quindi di questioni organizzative venuti in qualche modo ci siano dei ritardi abbastanza serie nel nostro partito sia come dire su un piano di metodo che di me non ho capito nel merito della questione infatti come dire ho l'impressione che non ci sia una convinzione sufficientemente forte sufficientemente radicata che le questioni organizzative non vengono né prima né dopo delle questioni di definizione della linea politica ma che la questura che iniziativa è come dire essa stessa parte fondante della identità di un partito
Occuparsi da questione organizzativa significa occuparsi delle modalità stesse con cui una linea politica viene definita e quindi come dire un po'ragionare
Sui presupposti con cui poi un partito decide il che fare quindi non è una cosa come dire secondaria o che venga o che venga dopo
E quando discutiamo di forma partito il problema fondamentale è quello che io chiamerei dei diritti di cittadinanza dei militanti questo mi sembra voi la questione da porre al centro
Cioè a dire il problema della democrazia interna ad un partito il problema di come riusciamo a moltiplicare luoghi e occasioni di impegno di come riusciamo a moltiplicare il luogo in cui si assumono realmente delle decisioni significative
La questione da democrazia credo all'interno dei partiti altrettanto importante dalla questione della democrazia delle istituzioni questo poi credo che sia anche uno dei passaggi fondamentali
Per esempio di Tangentopoli
E quando parliamo di democrazia dentro al partito evidentemente ne parliamo a tutti i livelli dalla sezione riunioni comunali alle federazioni via via a salendo
Se però la questione e e questa diciamo di questa rilevanza allora anche i problemi del metodo con cui lo affrontiamo non sono indifferenti nel senso che cambiano l'organizzazione poi una cosa estremamente difficile perché comporta mettere le mani dei problemi nelle regole non basta enunciare dei principi generali occorre poi come dire descrivere in maniera pignola come un'organizzazione deve funzionare
Enunciare alcuni principi che posso anche essere come dire condivisibili ma generali non serve a molto se vogliamo cambiare di fatto un'organizzazione
Ma questo poi non è neanche sufficiente non è neanche sufficiente come dire mettere mani intento alle modalità di funzionamento perché c'è una cosa che ancor più difficile a cambiare che l'idea che le persone hanno in testa di un'organizzazione la cultura di un'organizzazione e per cambiare questa come dire ci vada il tempo ci va
Un lavoro come dire serio è per l'appunto dicevo prima molto molto convinto
Per esempio a me piacerebbe come dire se in questa discussione riuscissimo anche a confrontare esperienze luci Summaga confrontare le cose che si sono fatte tutto sommato lo Statuto ancora vigente come dire poneva tutta una serie di problemi di innovazione e così riuscissimo a ragionare sulle cose che si sono fatti sui limiti
Su come dire i risultati ai problemi forse siamo anche saremo anche le condizioni di fare un passo avanti quelli rimettere i problemi con i piedi con i piedi per terra
Mi sembra che questo sarebbe l'unico modo per dare una qualche concretezza a questa discussione ad esempio non nella federazione di Ivrea abbiamo tentato credo abbastanza seriamente di portare avanti il discorso delle sezioni tematiche
Con l'idea di offrire dei luoghi che fossero si parziali ma autonomi di di elaborazione che posso dei luoghi autonomi di decisione da parte dei compagni ecco ci siamo accorti che la cosa non è affatto facile
Ma non tanto per un problema di rapporti tra sezioni tematiche unioni comunali Federazione eccetera per un problema forse più di fondo come dire culturale
Nel senso che la difficoltà vera è quella di trovare il giusto livello a cui affrontare i problemi da un lato come dire c'è la tendenza a fuggire a parlare di politica in senso generale da Cossiga le riforme istituzionali
Dall'alto invece la tendenza a schiacciarsi sul pragmatismo sui problemi concreti sui problemi come dire minuti
Quello che non si riesce mai a trovare il livello come dire del Progetto Divella quale come dire si può affrontare una questione tenendo insieme gli aspetti più pratici con come dire una visione di insieme più più vasta
Allora a me sembra che una cosa che come dire che ma anche su cui occorre lavorare e poco una cultura del Progetto all'interno delle nostre organizzazioni ma a tutti i livelli voglio dire a livello appunto territoriale libero le sezioni tematiche
E via dicendo
Quando noi iniziamo dal progetto del PDS una nuova forma partito ecco credo che dovremmo forse ragionare in senso contrario dalla forma partito del PDS ad una cultura del Progetto
Nel senso che penso che le scelte organizzative che dobbiamo fare devono anche andare in questa direzione nella direzione come dire di
Di far crescere una cultura del progetto anche attraverso le scelte organizzative che noi facciamo
E mi sembra che poi questa come dire sì anche la strada per trovare una incontro con altre forze di sinistra
Norina federazioni prima ci abbiamo provato a mettere insieme in una sala SIPRES di la Rete i Verdi Rifondazione e tutta una serie di gruppi di associazioni di movimenti ecco vi devo dire come dire che la
La sorpresa che abbiamo avuto è stato ritrovato una disponibilità reale concreta lavorare insieme
Avendo fatto una premessa avendo detto sgombriamo il campo da tutto ciò che ci divide ragioniamo a costruire un progetto per il nostro territorio ecco quindi come dire questa categoria del Progetto credo che sia
Utile sia per ragionare sulla nostra organizzazione ma se anche per ragionare sulle possibilità di incontrare altre forze politiche
Quella che manca è proprio questa capacità questa abitudine questa cultura a porsi come dire al giusto livello insomma della nell'affrontare i problemi a livello in cui si elaborano delle soluzioni ma dentro a dei progetti a delle idealità più più complessive
E in ogni caso una come dire disponibilità a lavorare insieme questa l'abbiamo l'abbiamo io registrata ecco per concluderlo finito
Credo che cambiano che intenzioni se una cosa estremamente difficile per la quale ci vuole da un lato molto vigore molta pignoleria ma dall'altro ci vuole anche grande fantasia
Credo quindi che la cosa migliore da fare sia avviare una fase reale vera se anche se fu breve di sperimentazione
In cui ad esempio si dia mandato alle Unioni regionali di definire le modalità organizzative proprie nuove e originali che ritengono sulla base evidentemente dei principi enunciati nella relazione di Zani che mi sembra come dire il frutto di una riflessione che comunque in questi mesi è andata avanti ecco ma poi cosa non basta occorre poi confrontarsi sulle esperienze fatte questo il punto come chiudere il cerchio come provare a fare delle cose ma poi come dire scambiare esperienze verificare i risultati è incontrarsi sui problemi che emergono sono si fa così come dire qualsiasi ragionamento sull'organizzazione di ma nulla giovamento campato un po'un po'operate a credo quindi che sia indispensabile definire adesso con precisione un percorso le modalità con cui arriviamo a elaborare delle esperienze e a confrontarle il fatto poi che questo avvenga in un momento politico come dire di grande che che ci sollecita fortemente all'interno di una battaglia politica a me sembra che non sia un problema anzi fosse la condizione come dire per mettere mano all'organizzazione senza fare dell'Accademia ma misurandosi immediatamente da subito con i problemi
Anche di funzionamento e anche oggi di costruzione di una nuova forza politica grazie
La compagnia Sesa Amici cent'
Il compagno Gaetano Carrozzo c'è
Beh questi due compagni non li
Carrozzo c'è
A te la parola Carrozzo
Col soprano
Prego caro
Care compagne e cari compagni io penso che
In questi giorni in questo periodo politico noi viviamo in qualche modo un paradosso
Abbiamo individuato per primi i tratti salienti di una crisi sistemica eppure assistiamo come veniva detto quasi da spettatore di fosse il complesso delle nostre forze al allo svolgimento di questa crisi
Risentendo anche noi seppure meno degli altri della crisi di ruolo dei partiti politici
Io penso che si stia diffondendo
Tra noi la consapevolezza
Che i prossimi mesi saranno cruciali per la forma e la sostanza che assumerà il sistema istituzionale italiano
Di qui l'esigenza di una forte scrollata e da questa Assemblea nazionale deve venire da tifosi a protagonisti e costruttori
Il punto è come
Penso che qualche passo avanti l'abbiamo fatto
Come in primo luogo con la politica
E poi certo anche
Con la convinzione che stiamo costruendo un partito nuovo davvero un partito o scadenze ed impegni precisi e con quella flessibilità che deve derivare non da indeterminatezza non da incertezze non da ambiguità
Ma quale margine di flessibilità che deriva dalla nostra scelta politica
Dalla consapevolezza che ha aperto una fase costituente
E che ciò è particolarmente vero per le sinistre
E che noi vogliamo essere il centro aggregante e motore della sinistra
Io penso che questo dobbiamo sforzarci di dire a quei compagni e a tanti di noi delegati qui presenti in sala
Che aspettano da questa Assemblea una qualche formuletta magica
Una qualche soluzioni organizzative istiga che ci levi dalle ambasce
In tempi brevi
Non è questo il punto a mio avviso mettiamoci invece in sintonia con quello che ci chiede il Paese
E ci chiedono intanto quelli che ci hanno votato alle elezioni politiche dell'anno scorso e quelli che ci guardano con simpatia e poi tutti quelli che possono venire
Diciamo che cosa si deve fare da domani e in gran parte questo c'era nella relazione di Zani
Partendo dalla convinzione che io ancora non vedo sufficientemente diffusa che la campagna referendaria si deve fare e la deve fare il PDS con le sue posizioni
Pena davvero l'annebbiamento
Del complesso di posizioni con le quali noi sosteniamo da sostenitori convinti e della prima ora il sì chiesa
E una maggiore determinazione anche
Nel preparare quella scadenza che ormai imminente delle prossime elezioni amministrative
Abbiamo una nuova legge io penso che facciamo bene a valorizzare al di là dei limiti che la legge per l'elezione diretta dei sindaci guarire valorizzare la nuova legge ma cominciare a comportarci conseguentemente superando anche qui sacche di pigrizia e di vera e propria conservazione che sono diffuse in centri piccoli e grandi del nostro parti
E quindi andare davvero la costruzione non solo di liste di larga aggregazione all'individuazione di personaggi spendibili alla individuazione di linee programmatiche chiare e discriminanti
Per questo io dico stiamo in campo
Per il maggioritario con il correttivo proporzionale uninominale a doppio turno non ripeto perché il maggioritario corretto ed uninominale insisto sul doppio turno
Non è una convenienza di parte non dobbiamo presentarla come tale e la volontà invece di agevolare il formarsi di aggregazioni politiche sull'implica basi programmatiche non solo le sinistre
Superare la frammentazione scomponendo le attuali forze politiche superando la confusione e anche gli attuali trasversalismo i che non sono funzionali alla costruzione di una vera democrazia dell'alternanza dell'alternativa
Un sistema elettorale dunque funzionale non al disegno politico della sinistra o del PDS ma un sistema funzionale al rinnovamento di questa democrazia non in senso elitario questo il punto rientrato ma
Ma nel segno di una rinnovata partecipazione che può riguardare forze popolari di diversa natura e di sinistra e moderato si sa
Questa strumentalità perché anche queste una strumentalità e secondo me pienamente legittima e va dichiarata esplicitamente senza infingimenti senza nascono
E veniamo all'altro punto si dice oggetto di dibattito in questi giorni il sistema elettorale ammesso che riusciamo ad arrivarci a quello che noi ipotizziamo e cogente
Certamente no ma è influenza e influente sui destini delle forze politiche italiane
E influente sui resti la nostra democrazia e influente sui destini del nostro partito e sul ruolo che esso deve avvenire nella sinistra italiana
E qui davvero noi abbiamo l'obbligo di costruire il nuovo nuovo soggetto politico dell'alternanza il PDS il partito centro motore aggregante della sinistra italiana
Partiamo dobbiamo partire senza nasconderlo dal pluralismo della sinistra italiana che non è sostenibile per legge elettorale
Che molto spesso assume le caratteristiche di una pluralità di sbandamenti ma deve trovare proprio per questo un ancoraggio una guida altrimenti diventa un pluralismo sterile e fine a se stesso
E questo ancoraggio questa guida può essere se vuole esserlo il nostro partito
E allora indispensabile io dico sviluppare una politica visibile chiara su basi programmatiche certo che parta da un'analisi reale della crisi italiana che più volte abbiamo fatto in diverse direzioni
Una politica verso i partiti dell'Internazionale socialista una politica verso Rifondazione Comunista una politica verso l'arcipelago verde una politica verso i cattolici democratici
Dico molto schematicamente la crisi del tessile certamente verticale drammatica
Consumata fino in fondo una politica senza nemmeno pensarne un'altra con un ricambio molto farraginoso e dagli esiti ancora incerti Issing
In questa situazione che significa essere o avere oggi un atteggiamento unitario verso il Partito Socialista Italiano secondo me significa rispettare favorire un processo di rinnovamento se questo c'è e se si manifesta concretamente significa anche offrire un approdo però se il rinnovamento non c'è
O si assume più esplicitamente la strada della federazione o se semplicemente non viene considerato congruo da quei compagni socialisti
Che in tante trasmissioni televisive si scagliano contro il vecchio regime del PSI e quindi pur devono esistere della realtà effettuale e non soltanto
Nelle televisione
Rifondazione
A me pare molto più spaccata
Di quanto non sembri
E noi su questo dobbiamo lavorare dobbiamo lavorare e stabilire rapporti sui temi del lavoro
Anche sui temi istituzionali un confronto e una polemica anche aspra anche forte perché alla fine ci sarà pure qualcuno che avrà qualche interesse un po'più di prospettiva rispetto alla propria autolegittimazione come singolo o come forza politica
I Verdi manifestando coerenza programmatica e limpidezza la nostra scelta ambientalista
I cattolici democratici e questo è di gran lunga il punto secondo me è più importante
Perché qui matura la crisi dell'unità politica dei cattolici e continuo a ritenere che uno schema di alternativa le diverse articolazioni del mondo cattolico non sono comprimibili in un polo moderato si può dire specularmente cerchio che non sono comprimibili in un polo progressista
Bene in un caso o nell'altro non ha più senso il partito dei cattolici italiani non ha più senso
La base confessionale come base d'aggregazione soprattutto se mettiamo noi in campo l'analisi vera della crisi sistemica il programma le linee di fondo per venirne fuori
Mettiamo in campo anche progetti e valori non ha più senso alcuna formazione politica di ispirazione confessionale o prevalentemente confessionale
Ritorno dunque la centralità del programma
Ritorna dunque la centralità della politica della costruzione dell'unità di una sinistra articolata complessa e difficile
Ritorna l'esigenza di un serio confronto programmatico con tutti con tutte le articolazioni succitate come terreno principe di aggregazione
Questa risposta politica io penso può rimotivare i nostri compagni può rimotivare nos noi stessi può far tornare a votare frange di astensionismo consistenti può favorire un ritorno alla politica
Può favorire va appassionarsi ad un voto che trova il suo spessore politico nella scelta di una maggioranza di governo
Naturalmente stiamo parlando di temi che sono
Di rilevanza congressuali
E nel congresso quando ci sarà devono trovare definizione puntuale ma ora mi pare stiamo decidendo finisco di imboccare questa direzione e l'abbiamo in bocca ma con nettezza senza tentennamenti
E su questa base affinare l'analisi della proposta politica su questa base andare a congresso per quando ci sarà alla scadenza che si determinerà e affrontare le scadenze politiche impegnative che abbiamo di fronte
Solo partendo di qui noi diamo credibilità alla costruzione organizzativa di un nuovo partito altrimenti non ci segue nessuno
Definendo sci nella pratica politica come centro motore della sinistra e tenendo dentro la nostra riflessione la prospettiva di una federazione più ampia di un partito più grande e plurale altrimenti dai politologi ai nostri compagni si discuterà da altro site scooter abito a sferzare ismi di patti di alleanze e di altre cose strane che secondo me non sono idonea a federare una sinistra moderna articolata con l'ambizione di rimotivare tanta gente di governare il Paese
Mentre qui noi vogliamo assumere anche la costruzione di una più vasta ed articolata a sinistra presuppone il ruolo attivo e determinante di un partito del nostro partito
Di qui l'equilibrio tra flessibilità e decisioni che qui si devono prendere ma qualche decisione importante prenderlo anche dalle aspettative di cui questa Assemblea se caricati
Quindi tempi certi e brevi per le modifiche statutarie il congresso si deve fare su base regionale autonomia statutaria è uniti tra il giornale e unità politica del partito democratico dalla sinistra
E c'è qui un'altra grande di me chiudo davvero di trenta secondi di riflessione congressuale
Riguarda il lavoro dipendente e il sindacato
E vero abbiamo fatto la sempre la Conferenza nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
Non basta il tema riguarda poi anche il lavoro autonomo le sue organizzazioni più in generale l'associazionismo dobbiamo convincerci che il modello attuale delle relazioni sindacali e lo stesso rapporto fra le attuali confederazioni sindacali è funzionale ad un'altra fase della democrazia italiana quella della democrazia consociativa
La sinistra italiani invece ha bisogno di un suo associazionismo ha bisogno di un suo sindacato io mi domando come vogliamo immaginare un'agile di massa prescindendo da questo io dico che sono questioni che ci interessa
Vogliamo un partito con una pluralità di base di legittimazione con una platea congressuale espressione non solo gli organismi territoriali quindi bene le associazioni gli eletti e le organizzazioni di massa Carrozzo hai parlato tredici minuti
La regola dell'inusuale per tutti aerea quindi penso che questo è un limite e il limite principale alle possibilità di costruire una democrazia partecipate di massa io penso che in questa Assemblea dobbiamo almeno prendere l'impegno di provare a superarlo
Voi dovete scusare compagni ma il presidente deve far rispettare il tempo è un limite ma deve essere uguale per tutti
A questo punto chiedo se c'è il compagno Graziano Mazzarello è presente
Presente e allora parla il segretario dell'Unione regionale del Liguria
Dunque è arrivata la grande
Discuto momento
La compagnia Fiorella Ghilardotti che è presidente della giunta regionale di Lombardia pregata di prendere posto alla Presidenza e voglio anche salutare la sua presenza a questa conferenza
Prego compagne e compagni da qualche parte in occasione per lo svolgimento di questa nostra Assise si è voluto descrivere il nostro appuntamento con un'ulteriore occasione di scontro interno
L'avvio di nuove grandi o piccole manovre io voglio dire che sinceramente non vediamo così questa nostra discussione
Non lo vivono così tante compagne tanti compagni che compongono questa platea e sono soprattutto militanti della nostra organizzazione di base
Che anzi non sopportano più vecchie e nuove lacerazioni e sono impegnati ogni giorno affinché questo nostro partito possa cambiare un rapporto e consolidare un rapporto con la società il mondo del lavoro
In verità la verità è che la cui noi vogliamo e dobbiamo lanciare un progetto che non riguarda solamente al Partito Democratico dalla sinistra
Cosa ben diversa dunque di una pure importante discussione interno la scelta che facciamo la scelta che dobbiamo fare
La proposta per cui lavoriamo e quello appunto di agire intensamente palco un federare per federare la sinistra per trovare metodi e forme nuove di incontri
Di lavoro comune per dar corpo ad una prospettiva dalle forze progressiste
Davvero questo mi sembra il messaggio forte che devo uscire da questa nostra Assemblea
Noi siamo impegnati in una una posizione chiara una battaglia referendaria sappiamo che il risultato del referendum può essere un'importante occasione di cambiamento
Della classe dirigente dalla politica dalle istituzioni ma più volte ci siamo detti come il mutamento dalle regole sia condizione necessaria ma non sufficiente per determinare quel cambiamento profondo di cui il Paese ha bisogno ecco perché vogliamo e dobbiamo accompagnare il nostro impegno una battaglia referendaria con una proposta politica con un'idea di incontro fra le forze progressiste
Una proposta è un'impostazione capace di superare anche i limiti alle angustie il trasversalismo i poco chiari delle esperienze che fin qui si sono sviluppate a tale proposito e io credo che per muoversi in questa direzione sia necessario partire almeno da due elementi
Il primo riguarda il giudizio sulla situazione del Paese sulla sua crisi dobbiamo vedere bene tutti i rischi tutti i pericoli della situazione
Ma io credo che dobbiamo saper cogliere anche le opportunità
Che derivano e che si presentano di fronte alle forze progressiste le opportunità che ci offre la crisi del sistema di potere
E dunque lo spazio che si apre a questo complesso di forze se saprà credibilmente candidarsi al governo del paese
Resto guardata di fronte all'accentuarsi dalla crisi morale e sociale si sente sempre più assieme alla protesta la voglia di pulizia anche una grande preoccupazione
Una voglia di partecipare e di spingere perché si avvii una fase di ricostruzione di cambiamento politico
è una richiesta una spinta che si viene soprattutto dal mondo del lavoro che noi dobbiamo raccogliere dobbiamo saper raccoglierà dobbiamo proporre che raccolgono le forze le forze progressiste
Che raccolgo questa spinta che viene che era sponte che raccolgono questa consapevolezza nuova che c'è nel Paese questa voglia di cambiare
Il secondo punto riguarda un criterio a cui disperarsi dell'impegno per con federare la sinistra
Per
Unire le forze progressiste
è il criterio su cui insistiamo il criterio del pluralismo del riconoscimento del rispetto di interessi cultura e tradizione e mode dei versi di partecipazione alla politica
E anche per questa ragione dunque teme Inter lanciamo questa proposta
Questa proposta che si rivolge al Complesso dalle forze progressiste del nostro Paese
Proprio perché ragioniamo su questo criterio
E per questa ragione che vogliamo riconfermare ribadire la funzione non transitoria dal partito democratico dalla sinistra
E lavoriamo qui per rafforzarlo per rinnovare il nostro partito e per sollecitare anche altri a muoversi per un cambiamento profondo e a non fermarsi alle prime difficoltà
Per questo abbiamo convocato queste assise e diversi di noi hanno particolarmente insistito affinché si supera su una logica del rinvio non solamente perché in qualche modo dovevamo rispettare un deliberato congressuale
La revisione dello Statuto
Ma anche e soprattutto perché sentiamo il peso di una situazione del partito molto seria e grave non credo che sia il caso di descrivere qui di descrivere a voi
La vita grama di tante nostre organizzazioni le difficoltà pesanti che incontriamo la vera e propria conclusione delle regole di invitare il funzionamento
Soprattutto sentiamo come tante difficoltà
Ci derivino dall'impossibilità con questa struttura organizzativa con questa forma partito
Di fare avanzare di fare di dare efficacia quelle idee nuove acqua cultura politica che pure è stata alla base della fondazione della nascita del Partito Democratico dalla CBS
Ognuno qui se volesse potrei farlo anch'io potrebbe raccontare tanti episodi tanti esempi di persone di gruppi che non riusciamo ad incontrare a causa dei limiti serie di questa struttura del nostro modo di esservi funzionale delle nostre defatiganti discussioni
Ora la proposta che Zani ci ha avanzato mi pare
Che disegni in un modo molto chiaro con una sua coerenza una forma partito nuova
Le idee di un cambiamento molto significativo nel nostro modo riessere nel nostro modo di funzionario la condivido pienamente ho potuto verificare come questa impostazione sia condivisa largamente nelle discussioni che abbiamo fatto per preparare questa assise
Le autonomie statutarie per localizzazioni soci regionali per superare un'impostazione centralistica la costruzione di nuove istanza di partito o di autonomia di Progetto
Che non vogliamo costruire io credo non dobbiamo costruire solamente sulla base di principi di grande finalità ma anche sulla base di interessi sociali
Che noi dobbiamo sapere incontrare nel momento in cui noi stessi riconosciamo essere finita la fase del collateralismo
La qualificazione delle nostre strutture territoriali come condizione per abbassare il baricentro va decisione politica al sistema dei patti
Struttura dei congressi e gli organismi dirigenti centrata sull'idea della democrazia di mandato mi pare che tutto questo disegno un partito che nel momento in cui si batte per dar forza e prestigio alle istituzioni si rivolge alla società civile per incontrare quelle componenti progressiste quei settori organizzati al di fuori dalla rappresentanza politica che conosciamo
Quindi il problema oggi mi pare sia quello delle decisioni su questi punti
E dei tempi delle decisione sappiamo che era tempo discutiamo di questi problemi ora finalmente abbiamo definito un Progetto il punto è la questione che questa Assemblea di fronte che tutto il partito di fronte che gli organismi dirigenti hanno di fronte e quello di decidere finalmente come abbiamo detto con questa Assise noi apriamo un percorso congressuale
E il congresso
Avrà necessariamente tempi legati all'evolversi dagli impegni politici
Io personalmente sento l'urgenza di una discussione più di fondo che investe tutto il partito sulla situazione del Paese sulle prospettive sulla situazione dalla sinistra
E la necessità di superare nell'organizzazione del partito negli organismi dirigenti
Una struttura è un modo di essere ancora fondato su vecchie contrapposizioni
E sento che questo la permanenza di questa situazione sia un limite molto serio per il nostro lavoro politico
Però per decidere su molte cose che qui discutiamo non possiamo aspettare il congresso
La Sisa avrà un rilievo risponderà alle aspettative se definirà indirizzi chiari su cui il Consiglio nazionale in tempi brevi e certi potrà e dovrà decidere ci sono questioni che possono essere che debbano essere delegata al congresso altre su cui è necessario decidere prima e lanciare da subito una campagna di sperimentazione
In particolare io credo che dovremo decidere in tempi brevi e certi di tema dalle Autonomie dell'IST e degli Statuti regionali
E i conseguenti regolamenti congressuali
L'impegno di e le decisioni per riqualificare strutture le strutture di base l'avvio della Costituzione concreta io alcune autonomia e progettuali questi mi sembrano punti a decisioni sulle quali questa nostra Assemblea debba concludersi in un modo molto preciso è significativo
Io sono convinto che se ci muoveremo così potremo dire che le compagne e i compagni che sono qui hanno fatto un buon lavoro è andato un contributo molto rilevante all'iniziativa l'azione rafforzamento del nostro partito
Annunciò che la campagna nazionale per la costruzione del PDS ha raggiunto in queste prime ore la cifra di sei milioni novecento mila lire invito naturalmente le compagne e i compagni
A sottoscrivere presso l'apposito tavolo che la giù in fondo alla sala
Il compagno Antonio la Forgia è presente
Ha la parola al compagno Antonio la Ford
Cioè
A due anni dalla congresso di Rimini
Questo nostro partito non è quale lo avevamo immaginato all'atto della sua nascita
Perché
Ci ha chiesto Vanni
Quali ragioni mi hanno impedito lo sviluppo
Visto che l'intuizione che ha guidato la nascita del PDS si è puntualmente realizzata ed anzi si è realizzata in forme ancor più radicali ed in tempi ancor più brevi
Naturalmente la domanda non è nuova ha già prodotto risposte ragionamenti spiegazioni ed anche giustificazione
Ma la suggestione più forte io l'ho trovata leggendo recentissimamente
Alcune pagine di Pietro Barcellona
Barcellona lo ricordiamo ha combattuto la svolta di Occhetto
E però oggi facendo i conti
Con se stesso e con la propria storia filosofica
Sì è venuto persuadendolo così scrive che il suo comunismo
Come emancipazione totale e definitiva come espressione immediata della volontà collettiva implicava l'adesione ad una fantasia onnipotente
A me pare che Barcellona non parli solo per sei o di Marx a me pare che Barcellona
Parli anche per noi
Parli di un nucleo profondo della tradizione culturale nostra e del Partito Comunista Italiano che non è stato sciolto neppure dal trauma costituito dalla nascita del PDS
Anche per questo forse il partito appare spettatore tifoso dei processi politici in atto
Piuttosto che protagonista in campo
Quasi paralizzato dal rimpianto di quella fantasia onnipotente così rassicurante e tuttora timoroso di abbandonarla
Quella fantasia del resto si illudeva di poggiare sulla solida base di una conoscenza non ideologica del movimento storico ma scientificamente ed anzi capace di demistificare l'ideologia avversarie
E forse in questa illusione di poter affluent affrontare
E di poter afferrare integralmente il senso della storia passata e futura c'è anche la ragione o almeno una delle ragioni profonde di quello spirito di scissione che è una costante nella storia del movimento operaio
E della sinistra
Quanto sopravvive ancora di tutto ciò
E a me pare che qui ci sia un ostacolo importante da superare
Una rinuncia autentica quelle antiche certezze e la condizione per liberare la nostra creatività e per rendere effettuale continua ad usare le parole di Barcellona quel bisogno radicale di trasformazione delle cose esistenti
Questa società per quanto incommensurabili mente a cresciuta nelle sue ricchezze è tuttavia una società infelice percorsa da disperate domande di senso
Ed è una società profondamente ingiusta che fornisce risposte diverso e insopportabilmente diverse ha domande i bisogni eguali
E che fornisce risposte eguali ha domande e bisogni radicalmente irriducibilmente tra loro differenti
Dunque le ragioni della sinistra le domande rivolte alla sinistra ci sono tutte e sono le risposte ciò che dobbiamo cercare provare e proporre efficacemente non credo che sto parlando d'altro rispetto la discussione nostra di oggi
La decisione di fondare il PDS è stata un atto di volontà un atto di volontà necessario indispensabile
Ma lo vediamo non sufficiente
Quell'atto di volontà doveva essere seguito dalla trasformazione della costituzione materiale che abbiamo ereditato dal Partito comunista italiano non ne siamo ancora stati capaci credo che siamo qui per tentar lo questo processo
Per individuare le scelte da compiere gli strumenti da attivare
Ed a me pare che nella relazione di Zani vi sia l'indicazione dell'essenziale
Cotture dice che i lavori sono in corso perché siamo privi di un progetto compiuto
Ma oggi noi siamo in una fase di grande movimento e di ricostruzione della sinistra e delle sue idee come potremmo averne un progetto compiuto possiamo invece dobbiamo compiere delle opzioni di fondo e prima di tutto dobbiamo immettere nel partito democratico della sinistra dosi massicce di democrazia
Dobbiamo scommettere su procedure e su forme nitide di imputazione delle responsabilità di direzione che consentano la visibilità degli indirizzi politici e del controllo dei risultati
Ed io penso che l'elezione diretta in sede congressuale del segretario del partito e dei segretari niente gli organismi dirigenti piuttosto che di organismi rappresentativi costituirebbe una misura che si muoverebbe nella direzione giusta
Abbiamo bisogno di contaminare la nostra cultura politica lo abbiamo proclamato ma non dobbiamo soltanto proclamarlo dobbiamo organizzare i varchi i canali attraverso cui compagne e compagni
Portatori di altre culture della sinistra possano farle valere nella discussione e nell'elaborazione del partito
E prima di tutto naturalmente dobbiamo contaminare la nostra tradizione culturale con quella nuova cultura della differenza di genere di cui sono portatrici le nostre compagne
La Conferenza nazionale delle donne dovrà dirsi presto
Parole molto pesanti dovrà indicarci misure radicali per la costruzione di una formazione politica effettivamente duale
Stiamo attenti stiamo già deludendo forse ed aspettative
Dobbiamo muoverci in fretta non solo per acquisire risorse nuove ma anche per non perdere quelle che hanno risposto al nostro appello costituente
E dobbiamo anche moltiplicare differenziare le forme di accesso al partito se vogliamo essere davvero uno strumento offerto alla società civile
Dobbiamo garantire che le nuove e diverse forme organizzative possano sentirsi ed essere politicamente efficaci
Possano incidere nella formazione delle decisioni del partito
E anche qui la formula di Zani di un partito che sia un partito Rete di Autonomie territoriali e preciso e progettuali mi appare del tutto convincente
E poiché la sfida politica attuale e anche quella della formazione di un nuovo personale politico dobbiamo moltiplicare in luoghi di selezione democratica dei dirigenti
La via di una forte regionalizzazione del partito di un accesso alla direzione nazionale del partito di dirigenti periferici in quanto tali
Costituisce una proposta soddisfacente e rompe finalmente mi permetto di dire rompe come necessario i tradizionali meccanismi di cooptazione
L'ho già detto non credo che noi si possa disegnare oggi compiutamente una nuova forma del partito troppe sono le incognite che potranno essere risolte solo nel corso di un processo che non è compiuto
Che forse è soltanto agli inizi e che riguarda non solo noi ma tutte le forze di una nuova sinistra che voglia governare questo Paese
Possiamo però assumere decisioni e dobbiamo farlo che ci mettano in grado di liberare energie possiamo mettere in atto una ricerca sul campo che ci consenta di essere assieme ad altri protagonisti di questo processo
Non possiamo sprecare l'occasione che abbiamo costruito con questa Assemblea
Si sta preparando come sapete un documento conclusivo che a me sembra buono penso che dovremmo adottarlo in modo impegnativo
Per avviare subito tutto ciò che è possibile avviare ed è molto anche nell'ambito dello statuto attuale
Per chiedere al Consiglio nazionale di giungere in tempi brevi alla revisione dello Statuto almeno sul punto che a me pare decisivo
Sul punto cioè della Costituzione dell'autonomia statutaria delle unioni regionali vorrei ricordare a tutti noi che il potere di revisione dello statuto non è solo un diritto consegnato al Consiglio nazionale
Vorrei ricordare che la clausola di revisione dello Statuto fu quella che consentì al congresso di Rimini l'approvazione spessa dello Statuto
La revisione dello Statuto costituisse quindi piuttosto un dovere del consiglio nazionale sia verso il congresso che lo ha eletto sia verso il prossimo congresso
Io qui francamente ho concluso non vedo tanto l'esigenza
Di un congresso straordinario vedo piuttosto che non penso sia un semplice gioco delle parole
L'esigenza di un congresso che sia straordinariamente democratico straordinariamente forte ed efficace e perché poterlo fare così come è necessario che sia occorre che sia avviata da subito una revisione delle regole del nostro funzionamento interno
La parola ora al compagno Marco Minniti segretario dell'Unione regionale di Calabria
Il compagno Minniti è presente vero
Prego Minniti
Va be'se il proprio chiedo scusa ma stavo a Italia Radio quindi supporre
Penso non sfugga a nessuno creare compendi cari compendi l'attenzione e la testa che si è incentrata intorno a questo nostro appuntamento ne dobbiamo operare con la necessaria determinazione affinché queste attese non resti delusa o peggio frustrata nel momento in cui abbiamo deciso di indire poi concretamente di svolge le questa sistemazione sul partito abbiamo fatto una scelta estremamente importante ed impegnativa
Infatti volte nuove solo le controindicazioni
E tuttavia né perso infine dovesse prevalere l'urgenza di un intervento forte sul partito
Lo so non è semplice pensare di costruire
Tuttavia ritenevo e ritengo questo appuntamento non rinviabile
Per molti versi gli esiti della vicenda politica dipendono dalla forza dalla capacità di intervento dall'azione di un rinnovato soggetto politico
Forse una classico vietate ma penso che noi dobbiamo avere la giusta consapevolezza che oggi più che mai non c'è un prima e un dopo prima la politica poi pensiamo al partito o viceversa tutto è maledettamente fortemente intrecciato
Un partito nuovo non si costruisce a tavolino non può essere non sarà mai una pura operazione di ingegneria organizzativa
Tutto è molto impegnativo ci accingiamo cioè ad un'opera di ricostruzione di riforma del partito nel quale lui lavora proprio tempesta politica
L'esplodere la questione morale come espressioni parossistica di una crisi acuta di sistema ha messo fortemente in discussione il ruolo del partito una società moderna e a suo tempo ha messo a nudo una crisi già preesistente del partito di massa in alcune realtà come da noi in Calabria le indagini giudiziarie hanno messo a nudo una realtà agghiacciante
Alcuni partiti ridotti a comitati d'affari consorterie spesso vere e proprie associazioni per delinquere strettamente collegate con le organizzazioni mafiose
Si è finalmente rotto un vero
Che per lungo tempo ha coperto un rapporto partito Società deviato un sistema di relazioni politiche a caratteri criminale che ha costruito rapporti tra società politica e società civile intrisi insiemi di egemonia e di dominio
La crisi la democrazia cristiana e del Partito Socialista dalla fame si scrivono in un processo più generale di caduta di intere classi dirigenti meridionali
E giunta cioè a compimento ed è paurosamente deflagrata la crisi di un intero modello di organizzazione della società
Il centrosinistra di cui l'onorevole mi sessi di recente raggiunto da un avviso di garanzia per associazione a delinquere stato mafioso
è stato uno degli uomini simbolo in Calabria come del resto del Mezzogiorno è stato qualcosa di più quel centrosinistra molto di più di una semplice alleanza di governo
Ma non voglio soffermarmi molto su questo se non per dire che questo scenario ridisegna in termini forti una funzione centrale del partito democratico dalla sinistra
Un'importante risorsa democratiche morale verso la quale ci indirizzano molteplice diffuse domande politiche sino al configurare un vero e proprio sovraccarico di funzione politica di rappresentanza
Non dobbiamo dolersi per questo dobbiamo tuttavia sforzarci di parlare tra di noi un linguaggio di verità
Vi sono segni di grave difficoltà che toccano anche noi
Problemi politici crisi e le strutture riorganizzazione la democrazia interna pesantissime difficoltà finanziaria appaiono concretamente all'orizzonte come possibili punti di corto circuito di collasso
Abbiamo di fronte a noi cioè voglio dirlo qui con chiarezza una inadeguatezza nostra che rischia di diventare vera e propria contraddizione
Fra gli spazi politici elettorali che noi abbiamo e il concreto Stato dal nostro partito
Si pone cioè in sostanza una questione cruciale un partito il partito è ancora uno strumento necessario per quali compiti per quali fini
Da più parti anche in questi giorni si è sollevato una questione di grande rilievo
Si è detto si dice ma come nel mentre siamo dentro una campagna referendaria che prelude ad un ridisegno in termini maggioritaria il sistema elettorale
E quindi le aggregazioni le alleanze voi pensate alla forma partito alla forma di un partito
Si tratta di una questione non banale alla quale dobbiamo saper rispondere
Da un lato rilanciando a tutto tondo le ragioni del nostro sì incalzando segni sul terreno del sistema a doppio turno così come abbiamo fatto ma di più dobbiamo farlo in questi giorni
Dall'altro però affrontando esplicitamente una contraddizione che rischia giorno dopo giorno i diventare sempre più inquietante intrigante
Tra il modello elettorale da noi proposto ero stato concreto della sinistra in Italia questione avuta mente accentuata dall'esito del voto francese
Un modello cioè che presuppone quello da noi ha avanzato l'aggregazione è una realtà delle cose invece che spinge lontano sino a farla diventare poco credibile quella che negazioni
Anzi voglio dire di più avverte il rischio del mettersi in moto i processi in cui non solo il partito democratico sinistro nel protagonista
Ma agisce in qualche modo come partito contenitore di forze che poi nel concreto dei processi dovranno necessariamente ridislocazione
Dobbiamo evitare questo rischio
Per questo penso che anche da questa assemblea sul partito lo dobbiamo accentuare il nostro ruolo di partito che ha una funzione in quanto gli aggregatore ricostruttore della sinistra italiana
Processo penso
Questo il senso la nostra iniziativa di Auch che per essere credibile deve avere forti e plurali poli di aggregazione
Non credo non penso serva un big bang del partito che poi secondo caso necessita crea un nuovo soggetto politico nell'ottantanove abbiamo scelto giustamente un'altra strada
Riformare il partito dunque per aggregare la sinistra
Si tratta cioè di procedere a passi spediti per superare l'ibrido che attualmente siamo passare da un partito prevalentemente ideologico ad un partito programma che ti entro i sei culture stimoli differenti
Coerenti con un programma politico
L'esatto contrario di un partito pigliatutto spesso questo siamo stati un partito che sceglie selezione un partito che in modo nuovo vuole rimanere un partito di massa
Si tratta cioè per dirlo con una battuta di costruirlo il PDS
è molto convincente porre alla base di questo processo il concetto di autonomia
Si tratta cioè di andare verso un deciso superamento del partito centralistico un partito nazionale dice Bazzani
Basato sull'autonomia regionale di ispirazione federalista quel federalismo fondato sui principi di solidarietà e responsabilità
Una struttura del partito che sia in qualche modo in sintonia anticipi e prefiguri nuovo assetto dello Stato
Il riconoscimento delle Autonomie delle specificità come punto di partenza per ricostruire un nuovo spirito di unità tra nazioni
Dall'autonomia regionale all'autonomia di Progetto abbiamo detto qui ritorna penso l'idea che stava alla base la nascita del PDS
E cioè il concetto di formazione politica come frutti come punto di coagulo tra soggetti diversi diverse forme di organizzazione e di rappresentanza
Idea giusta che nella pratica politica si è purtroppo a Renata nella realtà
Infine penso e concludo che si tratti di imboccare con decisione la strada il superamento del partito apparato per costruire un partito meno burocratico meno legato a percorsi di carriera
I funzionari hanno svolto un ruolo importante che spesso sono stati i punti di riferimento per la costruzione del partito
Però ci dobbiamo dircelo con franchezza non regge più un certo tipo di macchina partito tante nostre scelte personali appaiono oggi del tutto inattuali
Bisogna mete di più ha ceduto le forme volontari di partecipazione frontali vero dalla direzione politica
Prevedendo meccanismi che garantiscano un interscambio tra società e partiti
Un partito dunque più flessibile democratico
Ma insieme capace di decisioni tempestive
Ritengo siano radicalmente a discutere tutti i nostri circuito democratici
Una democrazia di mandato che preveda l'arrivo la non rinnovabilità per più di due mandati
E una democrazia interna scandita da nuove regole a volte si ha la sensazione di vivere gravissima situazione per così dire di stallo democratico
Ci siamo battuti giustamente per il superamento del centralismo democratico a volte però si ha la sensazione che ciò che è uscito dalla porta sia rientrato poi dalla finestra sotto multiforme aspetto
Il pluralismo e un carattere essenziale del partito che bisogna però saper coniugare con l'indispensabile capacità di decisione e di azioni unitaria
Mi convince molto per questo l'idea di intendere le arie politiche culturali e quale aggregazione di componenti ideali e culturali
Mentre il programma la piattaforma congressuale vanno intesi come terreno di costruzione ho finito ho finito di una fluidità Interna che rompa con le sterilizzazioni ho concluso
Con questa si si si tratta di avviare un percorso abbiamo messo in campo idee proposte indirizzi di una possibile riforma tornerà toccherà al Consiglio nazionale prenda le opportune decisioni che consentano prime sperimentazioni infine al Congresso deliberare
Sancire scelte così impegnative dobbiamo cari compagni cari compagni fare sul serio la Società italiana non capirebbe e forse non perdonerà ebbe un'occasione mancata per così dire un falso movimento
Ha la parola ora il compagno Emanuele Macaluso
Compagni e compagne
Poc'anzi
Il compagno Mazzarello
Ha detto che occorre uscire
Dalle vecchie contrapposizione nel partito
E di ravvivare la vita democratica
Nelle nostre organizzazione
Io sono molto d'accordo con questa opinione
Ed è venuto il momento credo di fare un discorso aperto chiaro e leale
Di fronte a tutto il partito
E il punto di riferimento
Può essere deve essere
Un'onesta e corretta valutazione di come ha funzionato il nostro partito ha di come hanno funzionato gli organi dirigenti
Di questo nella relazione del compagno Zani non ha relazione per molti versi interessante
Non si è detto con chiarezza e io penso che noi dobbiamo parlare con chiarezza
Non si tratta
Di chiedere congressi straordinari che non servirebbero a nulla se non a drammatizzare problemi che non esistono
Quando di verificare come hanno funzionato i nostri organi dirigenti il Consiglio nazionale la direzione del partito il coordinamento è stata fatta poi una segreteria del partito
Ebbene io penso che questi organismi del partito molti e sono anche molto pletorici questo lo ha detto Zani
Non hanno corrisposto alla esigenza
Di superare quel tipo di contrapposizione di porre il partito
Di fronte a temi a scelte e quindi anche a votazione
Limpide e chiare su scelte politiche
Quanto a questo c'è stato
Si sono costituite maggioranza e minoranza che superano
Le vecchie articolazione
Quanto invece si è cercato
Una la strada dei tatticismi
Per cercare di costituire
Maggioranza e più o meno diversa e noi siamo caduti nel pantano
Di un correntismo
Senza idee
Quindi la questione fondamentale
Resta queste
Dobbiamo avere degli organismi di partito che funzionino
Dove si pongono i problemi di fronte a tutto il partito
Dove si vota e si costituiscono maggioranze e minoranze che il partito polle Ingegnere liberamente
Per potere costruire una politica
Ebbene io non so e non vedo ecco quale percorso dobbiamo seguire
Per superare questa situazione che ci
Una situazione in cui in cui appunto non ci sono organi di partito che abbiano questo ruolo
La seconda questione
Che voglio porre e la questione
Posso dal compagno due
Raccordare l'organizzazione del partito
Con il suo progetto politico
Mi pare giusta
Questa parte dell'intervento del compagno Zanni
E anche qui la questione che io vorrei porre questa
Quale Progetto quale organizzazione del partito e quale progetto
Noi siamo partiti con un progetto politico quello del partito democratico della sinistra
Abbiamo avuto una discussione che non è stata una discussione banale se fare il governissimo è come fare la sinistra
Ma cosa doveva essere il partito democratico della sinistra
Se doveva essere una grande forza del socialismo europeo capace di una sfida
Alla crisi del partito socialista e di alta formazione
O se doveva e poteva restare uno a
Organizzazioni indefinita nella sua immagine
Nei suoi programmi nel suo modo bestiale di collocarsi
Noi dobbiamo superare questa fase
E oggi
L'accelerazione della crisi politica e istituzionale
Un'accelerazione per molti versi drammatica
è anche un'occasione
è una riqualificazione del progetto politico del partito democratico della sinistra
è perdere correlare a questo progetto politico ha ragione Zanni
La struttura e l'organizzazione
Del partito
Ma
Questo intreccio
Noi oggi possiamo scioglierlo
Sulla base della battaglia politica in corso
Perché i partiti
Le formazioni politiche crescono muoiono in rapporto alla loro capacità di interpretare esigenze generali della nazione del popolo
E non è
In data tre Ares tieni
Ideologico Zanchi
E precostituiti
Oggi siamo nel fuoco di uno scontro
Zanini ha fatto cenno
E io dato alla brevità del tempo ne piglia uno dalle questione riguarda
La questione del referendum
Qui il progetto politico del partito democratico della sinistra può misurarsi e anche l'avvio di uno organizzazione
La divisione tra noi
Su questo punto non è una divisione banale
E non vale nemmeno la pena di occultare quelle che sono c'è una divisione molto seria molto profondo su questo punto con i compagni che hanno scelto il no
Certa che io rispetto compagna lo sanno l'ho detto nel coordinamento
Politica né alla direzione io scelta rispetto a queste scelte ma dobbiamo sapere di che si tratta
Perché la scelta del referendum
Perdersi
è una scelta di fondo che noi facciamo
L'uninominale a doppio turno
Una scelta di fondo perché pone il partito
Si deve attrezzare per essere il punto di riferimento di un'alternativa di governo
Questa è la scelta
Perché quando si fa riferimento anche al risultato francese e si dice vedete la sinistra
Come si è ridotta in Francia
Ma cos'è che si può né si è ridotto in Francia si è ridotta in Francia con un fallimento
Di una sinistra di governo che si deve riqualificare su quel terreno e l'arresto in Francia non abbiamo avuto una sinistra non di governo come il Partito comunista francese o altre formazione che si sono affermate c'è stata la crisi della sinistra di governo ma non c'è stata c'è un po'
La riproposizione di un'altra di un'altra sinistra
Ebbene noi
Se facciamo questa scelta dobbiamo sapere
Che significano di ricollocare la sinistra è qui in Italia questa è veramente una rivoluzione ricollocare la sinistra come forza che compete col Governo per il governo nei confronti delle forze conservatrice quinti un progetto che tenta raccordare le forze di progresso
In un momento di crisi profonda di altre forze e soprattutto la crisi profonda del partito socialista
Riaggregare una forza di sinistra di governo e di progresso questo mi pare il Progetto oggi politico del partito democratico della sinistra che io la forza più consistente
La forza più forte ma anche alla forza che ha potenzialmente la possibilità di costituire non un punto egemonico ma un punto motore per la riorganizzazione delle forze della sinistra su questo terreno sul terreno
Della competizione
E finisco per dire ai compagni appunto del no
Ebbene anche dall'altro fronte c'è
Un tentativo di schieramento
E di schieramento
Che deve avere anche un rapporto è un supporto sociale
Perché non ci può essere una sinistra di governo che non amplia un progetto politico ma un progetto sociale di riorganizzazione sociale
Per la società in questa fase di crisi
E lo stesso mi pare si sono posti il problema
I compagni del no
Noi vediamo da un canto Rifondazione Comunista la Rete
La rete che prima aveva detto di non essere forza di sinistra Orlando aveva detto guai se mi chiamano forza di sinistra io non sono né di sinistra né di destra poiché ho visto che si è messo la tuta per andare alla manifestazione
Operaio operaia bene si vuole fare una sinistra quella che si chiama una sinistra di opposizione
Ma è una sinistra questa che si pone il problema del governo io Rispetto se c'è un progetto sociale politico diverso
Che vuole però concorre al governo no
Invece il progetto è quello ancora di andare affette
In un Parlamento frazionato a ognuno a portare la sua protesta e non nel suo progetto di alternativa di governo questa è una sinistra
Minoritaria una sinistra appunto che contrasta e contraddice il progetto che ci siamo dati come partito dalla Sinistra democratica
Ha la parola ora il compagno Viller Bordon
Segretario della federazione di Trieste
Non è segretario costruita per allora per parla
Quello che e Bordon che parla e delegato alla competente Gregory lama
Io credo
Compagni e compagne
Che di tutto abbiamo bisogno meno che di ritualità
Allora io credo che la domanda
Che in questo momento noi dobbiamo porci di fronte alla situazione che sappiamo
Credo che mai come in questo caso si possa usare il termine drammatica del paese e all'esigenza che pure viene forte di cambiamento e di rinnovamento della politica la domanda che noi dobbiamo farci e se sia possibile discutere di questioni organizzative in astratto
E l'altra domanda che io credo dobbiamo farci se sia possibile discutere di queste questioni organizzative soltanto limitandoci al nostro partito pur importante eppure rinnovato
E l'altra ancora domanda che mi sembra legittimo porci e se sia possibile affrontare queste questioni pure partendo dal recupero di quella parte
Che sappiamo non svolta scusatemi il bisticcio della svolta
Per dirla più brutalmente la nascita del Partito Democratico della Sinistra nostro partito è stato un avvenimento pensato e deciso con giusta e perfino fulminea anticipazione
Ma oggi
Al di là dei ritardi che vi sono stati pongo la domanda e ancora così
Io non credo e non sono certo io il solo ad affermarlo mi pare che ciò sia nell'ordine delle cose dei fatti
E mi pare anche che in politica come in fisica purtroppo i vuoti si riempiono quello che ieri cioè l'anticipazione oggi rischia di essere ritardo o per lo meno parzialità
E se ieri quindi abbiamo accarezzato l'idea e forse io credo per un attimo in quella condizione determinata storicamente è stato anche possibile
Che fossimo noi come partito rinnovato il nucleo fondatore di un nuovo soggetto politico capace di coniugare l'idea di libertà e di giustizia sociale
Capace cioè di unificare nella pluralità le diverse anime della sinistra italiana e con la sinistra del mondo progressista italiano
A me pare che oggi questo non sia più possibile
Purtuttavia potremmo dagli ripartire se intanto questi tre anni non avessero prodotto i mutamenti che sono sotto gli occhi di noi tutti
Viviamo cioè in una situazione di crisi drammatica l'intreccio di vari acute emergenze pone un problema serio di tenuta del tessuto sociale nel quadro democratico cioè il crollo di un sistema e il morto rischia di mangiare il vivo siamo cioè e mi pare importante averlo presente non di fronte alla possibile morte della Prima Repubblica ma la possibile morte della Repubblica
I tempi quindi non consentono ulteriori ritardi di questo avevamo coscienza quando alcuno di noi iniziarono al Parco dei Principi ancora in ottobre quel processo che va sotto il nome diverso l'alleanza democratica
Noi ritenevamo cioè che ci fossero non solo le condizioni
Ma quello che più conta oggi l'obbligata necessità di costruire una grande alleanza democratica dei progressisti italiani
Che si ponesse come punto di riferimento per tutti coloro che non si sono rassegnati al degrado di questo nostro Paese
Credevamo anche che essa non potesse essere semplicemente nella manifestazione di piazza
Dove si incrociano le diverse bandiere sotto cui seguiranno le nostre appartenenze nell'Unione semplice delle sigle esistenti ma che si dovesse aprire che si debba aprire una vera e propria fase costituente
La quale nel superare ritardi ed errori ed il nocciolo duro pericoloso in questo momento dell'orgoglio partitocratico incontrasse ricompone sei tre grandi filoni culturali
Della sinistra e del progressismo italiano il popolarismo cattolico i laici del buon governo e la sinistra storica attraversati dalla nuova è sconvolgente tematica dell'ambientalismo
Ecco io penso che da qui occorre partire e quando a chi l'Occhetto si pone nel forum dell'unità
La domanda
A cui dà una risposta che ci sono a suo giudizio tra i livelli la sopravvivenza e rinnovamento dei partiti il problema della riaggregazione della sinistra
Per quello che classicamente significa ancora oggi questo termine e la questione più ampia di un'alleanza delle forze democratiche di progresso mi pare si ponga una domanda che legittima e giusta ma
Io mi permetto di affrontare a questo punto un altro termine se la questione può essere sposta con la scansione
Temporale di questo tipo o se pure la divisione anche concettuale delle tre questioni non possa che avvenire soltanto a livello teorico speculativo mentre nello scontro politico in atto
Nella battaglia politica che in questo momento è aperta nel Paese i tre livelli a mio avviso non possono che costruirsi assieme
Ed è il problema quindi di costruire e ricostruire una sinistra all'interno di un'alleanza democratica a mio avviso non è più distinguibile dal processo in corso per costruire una nuova
Formazione politica quel nuovo soggetto politico dell'alternanza e allora
Per stare nel tempo e per concludere io mi voglio rivolgere a coloro che nel mondo progressista nella sinistra ma anche nel nostro partito sembrano ancora paralizzati
Dalla paura
E che temono
Che vi sarebbero a questo punto inevitabili derive moderate beh cari compagni
E queste derive moderate vi saranno sicuramente
Se la parte più intelligente più consapevole più radicata socialmente della sinistra italiana di questa parte sicuramente noi siamo elemento protagonista si ritira su una sponda aventiniana
Io credo che un PDS che siano casse
E spero quindi che da questo punto di vista questa Assemblea nazionale dell'in invece mi pare che lo stia già facendo un quadro radicalmente diverso che si autorganizzarsi a perno ad una specie di zona franca
Dove le novità non penetrano nemmeno quelle negative
Rischierebbe di essere un inutile Nemesi di una sconfitta preannunciata
Ma ciò e quello che è più grave in questo momento produrrebbe probabilmente l'ultimo pericoloso disinganno per milioni di cittadini che non avrebbero a quel punto altra alternativa che la nomenclatura o le leghe
E allora
A me pare di dover dire
Visto che l'ho sentito circolare troppo spesso anche nel partito che l'Alleanza democratica
Che dobbiamo costruire che quindi in questo momento è un processo aperto e non già qualcosa di concluso non è come qualcuno assurdamente pensa un pericolo per il nostro partito
Anzi esserne può essere la naturale evoluzione
Anche perché io ritengo che per il PDS recuperare effettivamente le origini della svolta ma certamente inserirle in un processo storico che si è trasformato in erba alle quindi nella discussione lo scontro politico di oggi significa lavorare verso la costruzione di questo nuovo grande soggetto politico di tutti i progressisti italiani
Certo torno a dirlo perché questo avvenga occorre che vi sia la cosciente partecipazione del nostro partito perché un'alleanza democratica che fosse priva
Della parte che noi rappresentiamo non soltanto politicamente ma anche socialmente sarebbe evidentemente è poca cosa e non sufficiente a dare quella risposta che io credo oggi invece dobbiamo assolutamente dare perché vedete
Chiudo su questa osservazione che mi si era perfino banale ho detto prima che non avrebbe alcun senso discutere in astratto di modelli organizzativi noi oggi abbiamo di fronte a noi una situazione che specie dopo diciotto aprile
Ci porterà a dare quella risposta che la sinistra italiana qualche volta ha avuto
La paura di assumere fino in fondo e cioè di essere capaci di costruire il soggetto politico che non è condannato per sempre a stare all'opposizione macché nelle condizioni di costruire un quadro politico in cui finalmente
La sinistra italiana e più in generale il mondo progressista sia capace di governare per risanare e costruire un'Italia diversa grazie
Compagne e compagni ci è pervenuto un telegramma del quale do lettura impegnato lavori parlamentari assemblea regionale siciliana impossibilitato a partecipare auguro proficuo svolgimento lavori cordialmente Gianni Parisi
A questo punto do la parola al compagno Pietro Barrera
Il quale terrà la conferenza una comunicazione sui partiti e i sistemi elettorali il compagno Barrera avrà bisogno di qualche minuto di più dei dieci canonici di cui abbiamo già deciso comunico ancora l'assemblea che subito dopo la la comunicazione del compagno barriere i compagni e le compagne della Sinistra giovanile si riuniscono davanti alla volta dell'albergo la parola a Parreira prego
Le compagnie cari compagni ho saputo che il testo di questa mia comunicazione stato fotocopiato e questo mi consentirà di essere un po'rapidi al tempo stesso mi per mi scuserete se sarà un po'troppo schematico a me era stato chiesto di offrire a questa Assemblea un contributo sui rapporti tra sistemi elettorali a forma di partiti e dunque sui problemi delle primarie delle coalizioni del sistema uninominale maggioritario ritengo utile però affrontare il tema a partire dalla domanda cruciale sulla cosiddetta personalizzazione della politica
Frutto evidente di Generali processi di mediatizzazione e velocizzazione della comunicazione politica della crisi di grandi appartenenze ideologiche ideali ma anche di specifici fattori propri della crisi italiana il guaio è peraltro che nell'attuale crisi italiana il dibattito sulle forme e sui limiti e sulle conseguenze della personalizzazione della politica si esasperato in modo rozzamente unilaterale
La personalizzazione della rappresentanza cosiddetto vota la persona è stata dagli uni invocata come panacea di ogni male e dagli altri demonizzata come la fine della moderna democrazia pluralista e sociale
Mi riprometto allora di dimostrare tre cose primo che un tasso importante di personalizzazione è sempre stato presente nelle dinamiche reali degli ordinamenti democratici
Secondo che l'indubbia accentuazione del tema nel confronto politico italiano di questi mesi
Vanta alcune ottime ragioni e comporta rischi altrettanto evidenti e ne consegue la necessità di distinguere tra un modello di personalizzazione positivo ed auspicabile
Ed un altro di cui è bene continuare a diffidare
Infine che sistemi elettorali fondate sui collegi uninominali
Contrariamente a quanto si sente ripetere frequentemente propongono un modello di personalizzazione assai meno dannoso e più governabile di quello che si annida prospera nell'attuale sistema elettorale proporzionale con voti di lista e di preferenza individuale
Mi sembra necessario richiamare anzitutto le ragioni che nel corso di questo secolo hanno sospinto le democrazie europee verso il mito della rappresentanza impersonale
Ragioni nobili che è giusto rivendicare sia pur criticamente dinanzi ad un diffuso analfabetismo di ritorno
Gerardo ai box forse il massimo teorico dello Stato democratico dei partiti
Misurava la distanza delle democrazie contemporanee dall'ordinamento di peraltro a presenta divo ottocentesco proprio per il minor tasso di personalizzazione che l'avvento dei partiti di massa aveva portato nella vita politica e nelle istituzioni
L'ai box giungeva anzi a definire lo stato dei partiti come moderna forma della democrazia diretta
Per la sua capacità di consentire ai cittadini organizzati nei partiti di partecipare all'attività politica decidendo collettivamente quanto poi sarebbe stato eseguito dai rappresentanti nelle sedi istituzionali
Ovvio corollario di questa impostazione era la sottovalutazione del profilo personale del rappresentanti di solito spiegava l'ai box non viene più scelta la personalità che decide liberamente ma invece il partito
E di ragionamento era di coerenza cristallina i cittadini possono contare ed aver voce nelle istituzioni se in quanto i loro rappresentanti siano essi sentano legati alle decisioni collettivamente assunte
Nella forma del partito di massa
Di qui l'ideale di una rappresentanza sostanzialmente impersonale in cui le cui alita del singolo passino in secondo piano dietro al programma alle identità talora l'ideologia del soggetto collettivo
In verità le cose non sono mai andate in questo modo
Le qualità personali dei rappresentanti hanno continuato ad avere un peso importante nella vita politica in qualunque contesto e di singoli parlamentari non sono mai diventati semplici portavoce della volontà collettiva espressa dal partito se è vero infatti che il suffragio universale e la nascita dei partiti di massa
Ha proiettato nelle assemblee parlamentari la forma di una democrazia organizzata impartiti rendendo questi protagonisti della competizione elettorale del confronto parlamentare della decisione legislativa
è altrettanto vero che mai si è giunti a negare totalmente la funzione istituzionale le prerogative proprie del singolo rappresentante
Le prassi gli statuti regolamenti hanno dovuto accettare insopprimibile realtà dei casi di coscienza sottratti alla disciplina del gruppo
Le stesse fonti informali del diritto parlamentare si sono preoccupate di non spingere la moderna concezione di una Camera dei gruppi parlamentari fino a confliggere con il principio liberale del divieto di mandato imperativo ne sono prova anzitutto le disposizioni dei regolamenti parlamentari per puntualizzare i diritti dei deputati o dei senatori dissenzienti dal proprio gruppo del resto il dissenso del singolo parlamentare può spingersi addirittura fino alle conseguenze estreme con le dimissioni dal partito dal gruppo che non comporta evidentemente la rinuncia al mandato parlamentare
Va da sé che questa duplicità della rappresentanza di gruppo Partito di persone si riflette sui comportamenti elettorali dei cittadini o almeno sulle aspettative connesse al sistema elettorale che propone sempre almeno nell'esperienza italiana la scelta per un simbolo di partito a cui si collegano uno o più nomi di persone fisiche
Nelle forme dei collegi uninominali della circoscrizione pluri nominale in altre parole il sistema non ammette che si propongano gli elettori né partiti senza volto nei voti senza partito
Del resto è facile intuire
Le ragioni le molte ragioni che anche nelle moderne democrazie contemporanee danno valore sostanza alla scelta delle persone
Non ci hanno forse insegnato le donne che la rappresentanza è necessariamente sessuata e che negare questa evidenza nascondendosi dietro al mito della rappresentanza impersonale vuol dire semplicemente accettare come neutra e generale la politica maschile
E altrettanto ovvio che la credibilità di un programma politico amministrativo dipende in larga misura dalle persone che se ne fanno carico e lo incarnano dinanzi agli elettori
Così come è importante
Per la capacità di emancipazione di integrazione sociale proprio dello Stato democratico identità simbolica che si realizza tra le fasce di elettorato più deboli e singoli rappresentanti che ne portano la voce e la presenza nelle istituzioni
Del resto gli stessi partiti della sinistra sono stati protagonisti in Italia in Europa di una pratica politica fortemente personalizzata
Non mi riferisco solo al problema dell'iter Massimo ma la scelta più generale di valorizzare in ogni modo le grandi personalità che rappresentavano il partito nella società davanti agli elettori e nelle istituzioni
Ed è ragionevole immaginare che molti consensi siano stati convogliati sul partito più dal prestigio di quelle concrete figure di uomini e di donne che da dai pur pregevoli programmi elettorali
Ricordando che nessun sistema politico nessun sistema elettorale freddamente impersonale
Sto probabilmente scoprendo l'acqua calda se però oggi c'è indubbiamente una personalizzazione più accentuata della vita politica italiana dobbiamo pur coglierne le buone ragioni al di là dei riflessi quasi tecnici della cosiddetta mediatizzazione
Anzitutto la necessità di riscoprire un'etica della responsabilità personale
Troppo spesso il legame di solidale di partito ma anche di corrente o per altri versi di maggioranza governativa o di o Consiliare
è stato invocato a copertura di una sostanziale deresponsabilizzazione personale emerge così la domanda di un sistema più responsabilizzante in cui le scelte siano vinti dei comportamenti dei rappresentanti decifrabili da parte dei rappresentati
Torna la domanda di un sistema che squarci il velo della in personalità delle istituzioni dei comportamenti politici sollecitando piuttosto coerenze personali che restituiscano nobiltà alla politica
Altre ragioni sono direttamente connesse alla crisi delle grandi appartenenze politico ideali se cadono vecchia leader vecchi steccati si incrinano le logiche necessitate dalla guerra fredda e naturale che di là di quello che è stato chiamato talora con disprezzo altre volte con speranza trasversalismo politico
E cioè la ricerca personale di nuove affinità altri verso frontiere giudicato ormai obsolete
Non si può però negare che su queste nobili o comunque comprensibili aspettative si inneschino elementi di evidente primitivismo politico si incrinano antiche certezze solidi appartenenze e si riscopre la P della persona perbene
Nel disorientamento generale del passaggio di fase ci sia quindi al voto conosciuto o che si crede di conoscere magari mediato da appartenenze evidentemente pre politiche vota per chi è dentista un molisano a Roma
Ho appassionato di ciclismo commette sono tutti esempi purtroppo reali nella campagna elettorale del novantadue a Roma
Anche sul fronte della preoccupazione per i rischi connessi alla crescente personalizzazione della politica non mancano le buone ragioni
E insieme ad essa le contraddizioni ci si preoccupa anzitutto di un possibile rinascita della politica nota virare proprio dell'ordinamento liberale fino a riforme elettorali d'inizio secolo la personalizzazione
Non potrebbe dunque essere letta come il generale neutra valorizzazione delle qualità individuali dei candidati e degli eletti
Ma come il contesto ideale per rafforzare il forti a danno dei deboli diritto a danno dei più poveri coloro che hanno più facile accesso al mercato dell'immagine rispetta chi ne è sostanzialmente escluso
Più grave ancora e deterioramento che un'eccessiva personalizzazione può produrre per la qualità della competizione politica
C'è il rischio insomma che il confronto tra i grandi sistemi politico ideali non sia sostituito oggi da un più laico e ravvicinato confronto sui programmi
Ma domani rosa ipocrita l'esaltazione di virtù persona professionali casalinghi o familiari dei singoli candidati e magari della sistematica opera di denigrazione della vita privata dei concorrenti
Ne deriverebbe una politica non certo migliore di quella che il nostro Paese ha conosciuto nei decenni passati una politica ancora più opaca quanto ad orientamenti programmatici a scelte concrete naturalmente refrattaria ad una corretta imputazione di responsabilità politica
Insomma c'è si può ben temere paradossalmente che una domanda sacrosanta di etica della responsabilità finisca per approdare ad un sistema di Massimo trasformismo e di delega generica
Ai cittadini rimarrebbero forse solo le briciole del civismo locale o peggio le vie della clientela alle porte del politico sia pure per bene
è difficile negare la pertinenza di queste preoccupazioni
Ma altrettanto difficile sfuggire a nuovi dubbi ma davvero finora le cose stavano diversamente davvero i cittadini anzi più deboli tre cittadini erano attivi e sovrani nella forma del partito di massa erano questi partiti nella realtà italiana degli anni ottanta
C'è insomma il rischio che puntando l'indice sui guasti della nuova personalizzazione si costruisca involontariamente il mito di metà del loro che non c'è mai stata
Calandosi nella vita il tema del nostro partito mi ha colpito la fase pulsante sconsolata del vecchio militante comunista che nel film Mario Maria e Mario
Difende Occhetto dall'accusa di verticismo forse che Togliatti ci consultò annui della base per la svolta di Salerno o ci consultava Luigi Longo e ci chiese che ne pensavamo Berlinguer prima del compromesso storico
Non voglio naturalmente negare le grandi dalla la grande valenza emancipati dice del partito educatore di massa né sottovalutare le straordinarie esperienze democratiche che il Pci seppe vivere al proprio interno e che non hanno pari in nessun altro partito italiano
Non si può però negare che molto spesso il partito ha funzionato come efficace il canale di comunicazione politica più in senso discendente dal vertice nazionale la base dei militanti che in senso ascendente
La valenza dello Stato democratico dei partiti sta dunque tutta nelle regole concrete di vita in tema di ciascun partito nella sua capacità di essere associazione luogo politico del potere democratico degli scritti e non corpo mistico di un ideale o di un destino storico
E la sua capacità di essere portavoce del popolo come un po'retoricamente diceva Lai Bozzi
E mi piuttosto che infallibile pedagogo
Il segno progressivo regressivo della personalizzazione dipende allora dalla consapevolezza che ogni partito anch'della ricchezza e complessità personale dei propri iscritti
Se si riconosce che a fondamento della democrazia non ci sono i cittadini astrattamente intesi ma uomini e donne in carne ed ossa
Portatori di multiformità entità diversamente intrecciate tra loro si dovrà allora accettare come evidente l'insufficienza di un sistema politico unidimensionale appiattito sulla sola identità politico-programmatica del soggetto partito
è interessante ricordare a questo proposito che una delle critiche più penetranti e sistemi elettorali fondati sui collegi uninominali spesso criticati proprio per il loro tasso di personalizzazione presumibilmente troppo alto o distorto
Nasce da una domanda esplicita di personalizzazione osservava infatti Giovanna Zincone in un recente convegno promosso dal cinque CRS dall'aria femminile del PDS
Come il collegio uninominale imponga naturalmente l'astrazione asessuata del rappresentante se uno è uno solo dovrà essere il voto del partito non terminato collegio
Va da sé che il candidato non potrà essere né uomo né donna nel senso che non potrà mai proporsi come parzialità dovendo ambire ad essere rappresentante generale dell'intero collegio credo che la critica da podista pratico possa essere superata
Resta il segno di una critica al modello della rappresentanza impersonale che non si stia affatto arretri dell'oggi che il notabilato i ed elitaria
Da queste promesse si possono valutare i diversi sistemi elettorali per il tasso e il modello di personalizzazione che propongono
Ci sono certamente dei sistemi elettorali che tendono ad esaltare la massima distanza tra il candidato del partito o comunque a favorire una competizione giocata sul tasti diversi ed ulteriori rispetto al programma politico politico amministrativo
Che candidati legati ad minato partito dovrebbero promuovere
Tale era certamente il sistema elettorale finora vigente nei comuni fino a cinque mila abitanti con il cosiddetto panna chance
Ma un esempio potenzialmente grave di questa logica di personalizzazione contrapposta all'identità programmatiche dei partiti offerto anche dalla riforma elettorale appena approvata dal Parlamento
Il sistema previsto per i Comuni superiori a quindici mila abitanti con la separazione del voto per il sindaco da quello per il consiglio comunale
Ancorché sulla medesima scheda consiglia infatti i candidati e la massima carica locale di proporsi agli elettori con un'immagine quanto più possibile svincolata dagli impegni programmatici promossi dalla lista o dalle liste che ne sostengono l'elezione
Tanto al primo turno quanto l'eventuale secondo turno il candidato deve proporsi l'obiettivo di raggiungere un numero di consensi più vasto di quelli che si raccolgono attorno alla piattaforma programmatica
Che a norma della medesima legge egli stesso rappresentato insieme alla lista di candidati per il consiglio comunale suppongo ma mi sembra una conseguenza ovvia che i candidati dovranno puntare su altre carte rispetto alla piattaforma programmatica
Competitori tra le tante cose buone che dobbiamo imparare della grande democrazia americana di questa avremmo fatto volentieri a meno
Il giudizio e necessariamente più articolato per il confronto tra sistemi elettorali fondati sullo scrutinio di lista con voto di preferenza oppure sui collegi uninominali
Il tasso di personalizzazione intesa come contrapposizione dell'immagine del singolo a quella del partito è sicuramente maggiore nei primi certo con il voto di lista la scelta per la persona compagna senza sostituirla la scelta per il partito
Ma resta la possibilità che la campagna elettorale sia giocata sul valore della preferenza individuale malgrado la collocazione del candidato all'interno di una determinata lista
Talora questo atteggiamento è stato persino teorizzato ricorderete le liste tram promossa dei radicali nel settantanove e Nell ottantatré e comunque è stato abbondantemente praticato dalla DC
Ma non possiamo dimenticare che la frantumazione del legame solidale di partito nel corso di campagne elettorali si è fatta strada anche tra di noi quando la tradizione disciplinata e monolitica del partito si è via via affievolita in un crescente pluralismo interno
Al contrario il collegio uninominale non consente di per sé questa separatezza di diritto di fatto tra la scelta del partito e la scelta della persona
Naturalmente è sempre possibile che la competizione si è giocata sui tasti prevalentemente personalizzati
Resta però il fatto che il partito si presenta agli elettori con una sola faccia e che le due immagini quella individuale del candidato e quella collettiva del partito si influenzano reciprocamente in misura molto forte fino a confondersi il partito screditato danneggi inevitabilmente l'immagine del candidato che difficilmente può sottrarsi al marchio di origine il candidato impresentabile delegittima il partito nel suo complesso che non potrà più e non potrà più essere assorbito come un neo in una squadra altrimenti positiva
Sulla qualità della competizione elettorale nei collegi uninominali influiscono peraltro altri fattori non solo legati alle tradizioni politiche dei diversi Paesi che fanno tanto diverse le campagne elettorali americane da quelle britannica
Anzitutto la dimensione dei collegi che determina l'efficacia e quindi la scelta dei mezzi e degli stili di comunicazione politica ma anche le regole che pendono ed esplicita le i collegamenti orizzontali tre candidati
Si pensi al così detto dice non è un persistente pro poiché minuti ancora proposto in Gran Bretagna da Dahrendorf in Italia dal quesito referendario sul Senato i candidati per poter accedere alla quota proporzionale
Debbono collegarsi tra loro e presentarsi esplicitamente agli elettori come parte di un soggetto collettivo
Presente nei diversi collegi non ci sono insomma i tanto temuti corridori solitari ne risulterà rafforzato ritratto collettivo della rappresentanza parlamentare
La stessa questione del pluralismo interno che a me giustamente sta tanto a cuore si propone in modo più convincente al posto di un pluralismo debole o semplicemente passivo ci si sopporta a vicenda all'interno di liste Bazzaro
E poi sarà libero gioco delle preferenze a deciderà realtà della rappresentanza
Siamo costretti ad interrogarci davvero sul valore fondativo di questa ricchezza in Terna esprimendo al meglio nel quadro di candidature uninominali
Un medesimo comune un magnesio problema accomuna i sistemi fondati su collegi uninominali
E di quelli che sa tralascio per brevità che prevedono liste bloccate nell'uno e nell'altro caso com'è ovvio l'elettore non può sottrarsi alle proposte personali avanzate dal partito
Una remota sentenza la Corte costituzionale
Tanti anni fa sembrò a questo proposito indicare quasi la necessità costituzionale del voto di preferenza individuale
Va ben conoscendo i sistemi uninominali già allora presenti per le Province il Senato la corte non poteva che porre un problema di portata più generale relativo alla partecipazione degli elettori alla selezione personale della rappresentanza politica
Un problema che deve essere necessariamente risolto attraverso meccanismi di elezioni primarie o comunque di partecipazione alla compilazione delle liste ed alla scelta delle candidature
La questione molto comprò il flessa e richiede un'analisi approfondita impossibile in questa sede per il momento è richiamata la valenza costituzionale del tema mi sembra sufficiente ricordare che sono essenzialmente tre le modalità tecniche ed è che da noi possono essere sperimentate
O si riconosce il diritto di partecipare le primarie esclusivamente agli scritti un privilegio perfettamente legittima e coerente con i principi della moderna democrazia dei partiti
O si ammette una possibilità di partecipazione anche da parte degli elettori non iscritti che però accettino una forma di registrazioni una tantum rafforzata da una sottoscrizione per la campagna elettorale o ancora con atto unilaterale del partito
Per non resuscitare inammissibili antistorici collateralismi
Si decide di attribuire all'elettorato attivo ai cittadini che per la loro adesione da altre organizzazioni collettive possano presuntivamente essere identificati come elettorato di sinistra pensiamo a CGIL amarci e altre cose ancora
In ogni caso mi sembra coerente con il principio della rappresaglia responsabilità politica
Riservare agli organi statutari dei partiti una quota di candidature sottratta al meccanismo di primaria in modo da consentire al partito stesso di impegnare tutte le proprie risorse di orientamento di convinzione
Per eleggere candidati non altrimenti popolari
Ancora un minuto sull'ultimo punto che volevo trattare relativo alle forme di coalizione giacché ragionamento Ecofin qui sviluppato
è inquadrato obiettivamente in una realtà politico istituzionale assai semplificata ho sempre parlato di un partito di una sola organizzazione politica di massa che si propone come strumento di comunicazione e di potere democratico dei cittadini
Le cose si complicano parecchio quando l'attenzione si sposta sulla realtà composti a delle coalizioni un minuto finito
Che nel prossimo futuro rappresenteranno la costante di molte dinamiche istituzionali certo problemi ci sono sempre stati nelle coalizioni ma si accentueranno in modo significativo in presenza di riforme elettorali di stampo maggioritario la coalizione da forma dell'accordo tra partiti nell'ambito della rappresentanza potrebbe diventare in molti casi la forma stessa della rappresentanza e cioè del rapporto tra eletti ed elettori
Naturalmente la questione si presente in termini diversi se le probabili coalizioni del prossimo futuro
Si intendono come passaggio transitorio Breve ospite abilmente verso una secca semplificazione della frammentazione partitica oppure come forma stabile almeno nel medio periodo di alleanze pluraliste che si confronteranno le elezioni locali o generali
A me sembra più realistico e più coerente con il nostro impegno di costruzione del PDS ragionare nell'ambito di questo secondo orizzonte emergono allora questi problemi uno
Come si possono promuovere meccanismi di primarie quando le candidature comuni debbono essere l'espressione dell'equilibrio pluralista della coalizione secondo come si può mantenere ed efficace il canale di scorrimento tra il partito e la rappresentanza
Quando i rappresentanti saranno organizzati in gruppi non corrispondenti a singoli partiti ma piuttosto alla coalizione
Terzo quale legittimazione democratica potranno avere gli organi della coalizione dovendosi rapportare a partiti o liste diversi tra loro per consistenza forme organizzative principi di vita in Terna
è impossibile indicare una ricetta valida per ogni situazione non saranno non solo saranno assai diverse e concrete realtà politiche ma cambieranno gli stessi dati istituzionali entro cui dovranno inquadrarsi una cosa ad esempio saranno i Comuni fino a quindici mila abitanti là dove la coalizione si esprimerà in una sulla lista
Un'altra i Comuni medio-grandi in cui la forma di coalizione sarà esplicitata dalla candidatura comune a sindaco ferma la realtà elettorale dei singoli partiti diverso ancora sarà il caso delle elezioni un uninominali per il Parlamento
Si possono sottolineare alcuni esigenze che sarebbe a mio avviso non considerare l'U all'ultimo posto nella scala di priorità quando sfondiamo il terreno per costituire un accordo di coalizione primo e ho finito davvero
Si dovrebbero fissare regole chiare per lo svolgimento di elezioni primarie è più che comprensibile che nell'ambito di una lista di coalizione una certa quota di candidature
Si è riservata l'accordo politico come impegno garanzie prova di visibilità del pluralismo della coalizione stessa
Più difficile accettare il patteggiamento tra i partners per la candidatura la carica di Sindaco la coalizione perderebbe anzitutto la capacità di attrazione verso i tanti soggetti che la politica diffusa esclusi dalla prima decisione sull'elemento caratterizzante della coalizione
Secondo è importante che la coalizione definiscono a propria struttura organizzativa
Sia pure leggera non coincidente con la rappresentanza istituzionale che altre regole altre esigenze potrebbe bastare un ufficio di coordinamento tra le diverse componenti della coalizione
Con l'unico compito di promuovere i momenti di comunicazione tra i rappresentati e rappresentanti referendum assemblee tematiche consultazioni gruppo promozione di proposta dal basso verso l'alto terzo e ultimo punto il partito dovrà delineare con particolare rigore la distinzione degli ambiti di competenza dei propri organi statutari e della rappresentanza istituzionale
Se i patti sono chiari fin dall'inizio nessuno scandalo si potrà sollevare quando grandi questioni di rilievo politico strategico saranno rinviati agli organi dirigenti dei diversi partiti della coalizione
Per la ricerca del necessario consenso in ogni caso resta aperta la sfida più importante per la qualità democratica del futuro sistema Italia
Come farsi icona moderna democrazia delle alternanze offrendo finalmente agli elettori il potere di scegliere tra diverse proposte di governo premiando o punendo in modo netto i propri rappresentanti
Non ci costringa a rinunciare la grande utopia dello Stato democratico dei partiti in cui come avrebbe detto russo i cittadini non sono liberi e sovrani solo il giorno delle elezioni ma participi quotidianamente della vita politica del proprio Paese
La relazione del compagno Barrera che a me pare assai importante e ben fatta sarà distribuita a tutti i delegati si comunica che la cifra raggiunta con la sottoscrizione per ora di dodici milioni trecento mila lire si invitano che naturalmente tutti i compagni continuare col massimo di possibile genero città in questa sottoscrizione la Commissione nazionale di garanzia si riunisce alle ore quindici di oggi nella Sala mille che si trova vicino alla sala stampa all'ordine del giorno saranno le proposte per il documento conclusivo dell'Assemblea nazionale proposte sulle quali riferita brevemente il compagno Morando
Alla Assemblea fra un paio di interventi
Ho ricevuto quella presidenza un
Petizione di un gruppo di compagni che chiedono che sia tutelato il diritto di molti a respirare senza fumare il fumo degli altri io inviterei tutti i compagni a cominciare dal presidente che ottemperi verrà a questo invito che fra l'altro potrebbe essere anche rivolto con un richiamo statutario invito i compagni a trattenersi il più possibile dal bisogno del fumare
A questo punto alla parola la compagna Mariangela Grainger per illustrare il documento delle donne
Ecco io di prenderò pochi minuti spero meno dei dieci minuti per gli interventi
Perché il documento vi è stato distribuito ieri ancora nel pomeriggio e quindi confido che l'abbiate letto tutte e tutti per questa ragione non loro al non lo riassumo
Mi pare che non sia riassumibile nemmeno perché è molto sintetico e anche fatto per punti
Io quindi vorrei utilizzare questi minuti per dare un po'contro questa Assemblea delle ragioni del percorso della costruzione di questo documento
Partendo da una precisazione che Zani mi scuserà non è un puntiglioso dettaglio ma mi pare importante
Non si tratta di un documento del Consiglio delle Donne tutti e la precisazione non vi sembri bizzarra quindi lo capirete nel tra un attimo ma è discusso nel consiglio delle donne ed è come tappa importante che è avvenuta dopo un da dibattito molto ricco ed esteso
A parte che a partire da gennaio ha coinvolto molte compagnie non solo del Consiglio delle donne nazionale mi riferisco alle coordinatrici regionali e provinciali della pulite le politiche femminili alle compagnie elette nel parlamento ai vari consigli delle donne e a tante altre donne ancora dentro e anche fuori il Partito democratico della sinistra
Molti documenti e contributi abbiamo ricevuto e ne abbiamo te nel contenuto conto nello stilare questo documento sono venute da molte realtà
Darne conto compiutamente qui in questa sede sarebbe troppo lungo e non sarebbe possibile
Ancora vorrei dire quindi che non è un documento di tutte le donne né belle donne ma a cui hanno contribuito tantissime donne
E io vorrei sottolineare questo anche un modo di lavorare che potrebbe essere preso anche dal partito perché anche in questa occasione abbiamo sperimentato utilmente una pratica politica che è posta alla base del nostro impegno nel partito
La relazione tra di noi tra le donne tra tante che vogliamo forte per costruire una elaborazione è una forza collettiva dentro il partito ma con radici profonde e i rapporti con tante donne italiane
Una tappa quindi dicevo questo documento per una riflessione e una ricerca che deve ancora svilupparsi ma anche ci tengo a sottolineare alla attivazione
Di esperienze
Di iniziativa politica forte e diffusa a partire dalle prossime settimane che vogliamo accompagni
Il percorso che ci condurrà alla in autunno alla prima Conferenza delle donne del partito democratico della sinistra a cui dedicheremo che vogliamo convocare con solennità
Perché si tratterà di rilanciare un progetto politico delle donne e di definire anche le forme della nostra autonomia
In questo documento quindi abbiamo scelto non tanto di parlare Dinoi
Ma del partito che vogliamo insieme con i compagni costruire e lo abbiamo voluto fare a partire però da noi dall'esperienza
Dalla riflessione e anche da sofferenze che abbiamo vissuto in questi ultimi anni come donne che hanno scelto il Partito democratico della sinistra un luogo misto
Per dare senso al proprio impegno politico e che vogliono
Come partito si realizzi come partito di donne e di uomini
Nel documento sentiamo scriviamo avvertiamo la responsabilità di investire il nostro ricco patrimonio politico e culturale nella ideazione nella costruzione di un partito della sinistra in grado di accogliere il principio della parzialità ed è reciproco limite tra i due sessi
Care compagne cari compagni io credo non ci basti più e non deve bastare più né ad hoc alle donne e agli uomini di questo partito che ci ripetiamo in ogni occasione come questa
Che il Partito democratico della sinistra non è ancora un partito di donne e di uomini bene da chi dipende dipende da noi tutte da noi tutti donne e uomini e io credo che da questa assise nazionale
Dobbiamo fare in modo che partano scelte precise che rendano visibile la costruzione almeno l'avvio di un processo in questa direzione
Segnando anche una discontinuità con il modo di intendere la politica di tutte noi e di tutti voi
Nel documento ancora pochi minuti proponiamo una riflessione sulla attuale fase politica che non vi riprendo
I cui elementi drammatici sono al centro anche della discussione di questa Assemblea sono contenute nella prima parte del documento
Ma rispetto a questa situazione noi ci siamo interrogate su come rispondere ad una grande contraddizione che sintetizzo così
C'è una forte domanda di partecipazione politica
Nella società
Da parte di donne e di uomini ma c'è nello stesso tempo una reazione di rigetto di rivolta di collera verso le forme politiche esistenti ebbene come rispondere a questa contraddizione
Noi pensiamo che allora costruire il partito democratico della sinistra è una necessità ah dalla quale non possiamo sottrarci più e quindi appunto da questa sede vi chiediamo e insieme vogliamo costruire punti di partenza significativi
Proponiamo nel documento e ho proprio finito alcune scelte concrete a partire da questa da questa constatazione ed a questo impegno
E cioè vogliamo costruire un partito che davvero sia aperto e flessibile in grado di stabilire un rapporto di interazione con la Società così complessa come e aperto al pluralismo politico e culturale
A questo proposito pensiamo che allora debbano cambiare anche il tempo e i tempi della politica iniziando da noi a partire da come siamo e da come viviamo la nostra vita interna
E le nostre iniziative politiche e insieme dare un'attenzione rinnovata alla comunicazione politica in un intreccio costante tra l'ascolto
E il messaggio che vogliamo dare rompere il centralismo diciamo nel documento significa per noi contiene tre scelte
Che sono però ecco tre scelte che si devono intrecciare non sono separabili vanno viste insieme per caratterizzare davvero il nuovo partito le prescelte sono quelle che già il compagno Zanini
Di proponeva nella relazione sulla quale noi diciamo alcune cose particolari
Le tre scelte le ricordo sono il neo regionalismo l'avvio di nuove strutture di Progetto e la ricerca di forme pattizie
Ancora facciamo nella parte finale del documento alcune considerazioni su alcuni nodi
Che per noi sono stati motivo di particolare sofferenza ma credo di tutto il partito
E sono le quella questione delle risorse
La questione dei meccanismi della discussione e della decisione politica che ci hanno spesso bloccati non hanno non ci hanno consentito di esplicare tutta l'efficacia delle nostre posizioni politiche
E ancora la modalità di formazione
Di selezione e nella costruzione degli organismi dirigenti
Chiudiamo il documento
Con una idea di rilanciare una pratica e un'etica della responsabilità e diciamo e chiudo per fare del pluralismo una scelta una risorsa per costruire una una intelligenza e una forza collettiva per far sì che le diverse opzioni si misurino nel merito delle scelte da compiere e non pregiudizialmente
Per consentire ancora di costruire gruppi dirigenti in grado di attuare le piattaforme politiche e programmatiche che i congressi decidono ridefinendo diritti e doveri
Ruoli di maggioranza ed eventuali minoranze proponiamo e ho finito pensiamo che sia possibile che i punti salienti di questa riflessione ricca non definitiva come dicevo ma importante siano contenuti nell'ordine del giorno finale di questa Assise
La parola al compagno Aldo Tortorella
Care compagne e compagni ho letto ho letto perché ieri
Eravamo a
Contrastate ostruzionismo missino alla Camera quindi non abbiamo potuto essere qui alcuni di noi ho letto nella relazione introduttiva che contiene molte riflessioni utili un'affermazione che mi è parsa particolarmente sincera
Ripetere burocraticamente ha scritto e detto Zanni ciò che vogliamo essere ma non siamo ancora non giova gara anche a farci comprendere dalle donne e dai giovani dai lavoratori
Ciò che verrà immessa R è un partito di donne e di uomini e gli ricordava
Dei lavoratori e dei diritti un impegno accordo anche se da approfondire da discutere ma perché appunto
Quella che egli ha chiamato una ripetizione burocratica il pericolo almeno di troppe ripetizioni burocratiche
Certo vi può essere il riflesso di quello che è il principio involutivo di ogni organizzazione e gerarchizzata e fu dunque per il vecchio partito comunista italiano uno dei limiti più gravi il limite cioè dell'attesa dell'impulso che viene dall'alto
Dell'accettazione di quell'impulso e dunque della insufficienza di uno spirito critico e creativo
Ma c'è un limite oltre il quale noi non possiamo più ormai dare le colpe al vecchio partito
Anzi se noi vogliamo essere sinceri con noi stessi credo che dobbiamo riconoscere che il peso che il Partito democratico della sinistra mantenuto
Ma anche quello che ha ottenuto Rifondazione poggia ancora sul ciò che il vecchio partito nel bene e del male ha costruito in tanti anni di Aspem prime fatiche
Noi sentiamo che ciò che è vecchio e malato certamente deve morire
Ma vediamo che il nuovo non solo nasce a fatica dalle nostre parti il che è logico e normale ma talora in qualche caso non nasce per nulla
Dico questo pensando ad una responsabilità comune
Poiché non vi fiuto per nulla quella parte quella parte di responsabilità
Che spetta a chi ha avvertito quello che non è un diritto come si dice ma il dovere di esercitare il pungolo critico della minoranza quando si di senta dalle opinioni di maggioranza
La responsabilità però non è quella di avere scansato la fatica della proposta o l'onere dell'impegno
Ne è prova il numero e il valore dei compagni che partecipano Della ispirazione culturale e politica che anch'io condivido e che in prima persona dividono attività ed organizzazioni sarei più importanti e le più difficili
Semmai la responsabilità è quella di non avere sollecitato abbastanza il giudizio positivo o negativo poco importa sulle proprie proposte
Di non avere con più energia ha chiesto che tutto il partito si esprimesse su passaggi cruciali
Mutando anche un costume che fu proprio del vecchio partito
Forse non siamo stati aiutati abbastanza perché non è proprio un lavoro collettivo quello che si è svolto al centro ma certo non sarebbe utile o veritiera una presentazione della discussione in Terna
Come se si fosse trattato e si trattasse di uno scontro ancora tra innovatori e conservatori non è stato e non è così
La discussione tra di noi i conservatori ci sono stati incerto ma la discussione tra di noi e sul merito sulla qualità sui contenuti della innovazione io spero di sbagliarmi ad esempio a proposito delle conseguenze della più che per desumibile grande vittoria del sì nel referendum per il Senato
So per certo che purtroppo non mi ero sbagliato prevedendo che su questa materia non si sarebbe legiferato prima del referendum
E so che quei dubbi che motivano il no per la riforma da molti compagni qui criticato
Quei dubbi che motivano il dopo per la riforma
Non sono campati per aria se essi sono condivisi
Anche da molti che come ultimamente il professor Sartori non sono certamente sospetti di debolezze verso qualche ostinato comunista per quanto democratico come me
Saluta ogni ha voluto scrivere che il ragionamento presentato da alcuni di noi non da un'aurea
Non c'entra niente che non ha discusso che non ha deciso che non mi e in cui ognuno pensa come con la sua testa
Il ragionamento presentato da alcuno di noi ha voluto scrivere non fa una grinza egli sollecita segni minacciando anche il suo no
Ad un impegno sul doppio turno ma questo impegno debbo dire anche se vi fosse non basterebbe
Noi metteremo un quesito per deciso come ha detto la corte costituzionale
E una legge e quindi certo perfettibile ma in sé compiuta meno che per le dimensioni e distribuzione dei collegi
Tutti o quasi condividiamo se non erro va idea che questa legge e gravemente rischiosa per ragioni nazionali per motivi di democraticità per valutazioni politiche
Tanto che fin dal momento in cui si firmò il quesito che il referendario fu dichiarato che esso non era condivisibile tutti perciò io credo chiediamo una diversa legge che si articoli in due turni che contenga una forte correzione proporzionale che garantisca la scelta del governo una convergenza una unità oso dire molto importante
Ma io mi chiedo che avverrà se concluso il referendum con l'esito plebiscitario che viene sollecitato da tante parti
Bissata qualcuno che vorrà salutare come è stato scritto non da me sul PIL cavallo bianco della interpretazione letterale del quesito
Segni non ha forse per l'ora un grande esercito ma ce l'ha pure troppo io Bossi ecceda in alcune delle regioni decisive del Paese
La lega trarrebbe un sicuro e grande vantaggio dal turno unico
E dalla sua parte potrebbe pure tra poco in vocale dopo un'eventuale plebiscito le ragioni del diritto il rispetto della volontà popolare
L'attuazione di una legge scritta come è stato autorevolmente sentenziato sotto la dittatura la dettatura del popolo
Ma non è la polemica che qui mi interessa in alcun modo anche sia chi mi rimprovera ed in prove dal no per la riforma una contraddizione potrei obiettare che io sento come una contraddizione
Nel sito ed il la la riforma doppio turno
La contraddizione della fermata e con il voto una legge egli sostenerne poi un'altra sorge attualmente profondamente diversa non è questa polemica che mi interessa voglio invece sottolineare l'utilità di una colletta discussione interna di una piena disponibilità al reciproco ascolto
L'insieme delle argomentazioni del no per la riforma come sempre accade in un dibattito serio a prescindere dalla valutazione che su di esse si può andare ha stimolato la riflessione anche dalla maggioranza
E ha portato al termine della riunione della direzione alla proposta di un patto che sarebbe certo di grande utilità tra tutti i sostenitori del sì una legge che possa essere giudicata accettabile
Credo che come ha fatto la relazione
Non sia dunque da attenuare la polemica fermissima
Con quelle posizioni che spingono ad un sì nel nome di una idea i elitaria e nota virale della politica come certamente anche la posizione di Segni Corvetto conservatore ma conservatore
E può essere importante che tra le forze del no vi sia invece chi lavora
Perché sia superato a sinistra un proporzionalismo già utile anzi indispensabile nel passato ma che oggi favorisce soltanto la frantumazione dei debiti dei deboli
è un passaggio arduo
Perché se il referendum servisse a scavare nuovi solletica incolmabili tra le sinistre oggi all'opposizione ciò non sarebbe certo utile
Al tempo verso cui in ogni modo vogliamo tutti andare e oggettivamente estiva che è quello della organizzazione di una democrazia dell'alternanza
Vedo bene che a sinistra tendono esasperata si Tonini sì che rischia di accendersi una casa su incida se così fosse non potrebbe esservi un avvio peggiore al sistema nuovo che si può costruire ma perciò occorre discutere contrastati ogni asprezza
Cogliendo ciò che di giusto vi può essere anche nelle posizioni più lontane
Noi dobbiamo proporci una sinistra del programma comune a di Mata dava la sua ispirazioni molteplici l'idea di una sinistra federata
Un tempo considerata erroneamente se mi è permesso di dirlo quasi come un'alternativa che volesse essere presentata al nuovo partito guadagna terreno giustamente
Ma pur nel rispetto del pluralismo non vi sarà neppure nel programma comune né sinistra federata senza una discussione sui valori condivisibili e sulle categorie di interpretazione della realtà
Forse non è la dissennato sostenere che bisognava ripartire da i fondamenti per un autentico ripensamento di costruzione della sinistra politica
Dopo tante demonizzazione Vietti fa l'autocritica e qualcuno auspica un nuovo Togliatti ma la svolta di Salerno non consistette in una qualche improvvisata
Escogita azione mai una lettura precisa del bisogno di democrazia e di ricostruzione dell'Italia da parte di un partito che manteneva una grande ispirazione Frasson Matteo Ricci
Per questo tanti giovani vennero allora a quel partito sapendo che si poteva andare anche fino alla prova più ardua
E fallita certo la idea di poter considerare un correggibile inizio quello che era stato chiamato il socialismo in un Paese solo ma non era sbagliato lo sforzo per trarre da un'ispirazione ideale universalistica quella che veniva chiamata proprio da Togliatti lo sforzo per la conquista di nuove libertà
L'impegno per una politica concreta attenta tutte le pieghe della vita sociale
Come molti compagni con molti compagni di quella generazione di giovani di allora discussero e litigarono anche molto ma consentitemi di dire che sia tolto il cappello dinanzi a coloro che ebbero tanto responsabilità e gli ho dato i quali abbiamo accompagnato all'ultima residenza in piena miseria completamente altre sono oggi le necessità
Anche io penso ad una concezione del partito che veda bene l'articolarsi del bisogno di politica di partecipazione in tanti veri e propri mondi autonomia
Sono perciò contrario ad ogni cupo pessimismo una partecipazione politica è morta ma un'altra è nata nascono forme di volontariato nuove nuovi movimenti culturali nuove aggregazioni spontanee sui temi del vivere sociale in cui si esprime è una ricchezza lasciatelo dire a un anziano anzi è un vecchio ben più grande di quella d'altri tempi
Perciò tenderei a sollecitare io ho sollecitato come stazza anni forme anche più aperti e di quelle qui accennate ma ne discuteremo nel prosieguo dei lavori
Di quelle qui accennate
Per decidere la linea programmatica per assumere le scelte politiche per la selezione della personale chiamato ad assumere delle persone
Chiamati ad assumere responsabilità pubbliche di partito
Ci sono pratiche politiche totalmente altre da quelle tradizionali come sono quelle del femminismo della differenza con cui incontrarsi e da cui apprendere Elizondo una molteplicità di esperienze inedite
Che esprimono una forma di partecipazione hanno idealmente ancora poco conosciuta o sconosciuta del tutto
Ma anche nel mondo più vicino a quello che si è chiamato il movimento operaio concludo rapidissimamente chiedo scusa io in movimento il mondo sindacale quello della cooperazione ceda sollecitate una difesa di più piena
Di più piena Interna democraticità ma al tempo stesso da offrire ai singoli forme di partecipazione associata e penso che sarebbe utile vedere anche che le tendenze culturali e ideali
è meglio che si descrivano per quello che esse sono che si associno liberamente si misurino con la realtà esterna anziché esaurirsi in quelle che possono divenire contese di pluralismo asfittico
Perciò mi sembra riduttivo pensare che il regionalismo spinto sino all'autonomia statutaria possa essere lasse del partito da costruire oltre di esso della confederazione della sinistra
Certo l'assunzione di un nuovo regionalismo anche organizzativo e funziona con il ritardo
Ma non si contrasta ed hanno le leghe senza vedere che se partendo da problemi certamente Rea dissimili che la sinistra non vide tengono dentro di sé
Forme di ritorno all'indietro non solo verso l'ideologia del focolare ma della separazione etnica e del rifiuto di ogni solidarietà
Il fatto che l'Inter classismo delle piccole patrie dall'Est all'Ovest abbia sconfitto ancora una volta la speranza di quella che si chiamò la unità di classe
Non può essere oggetto solo di considerazioni nostalgiche ma del ripensamento degli errori di fondo della sinistra della scarpa sessanta della scarsezza della sua stessa ispirazione ideale
Non abbiamo studiato bene i nostri medesimi limiti e gli errori del vecchio partito
Ma meno ancora le cause del crollo non solo del PSI ma dei socialisti francesi e delle sconfitte a ripetizione in tutta l'Europa del movimento socialista e socialista democratico
Era una il dove pensate che l'adesione all'Internazionale pur necessaria fosse di per sé Weser risolutiva
Anche se le sconfitte fossero solo la conseguenza della crisi economica
Ciò significherebbe in ogni modo che la sinistra in larga parte rimasta ancorata alla pura esigenza della redistribuzione un'esigenza che significa al tempo della recessione
L'asse di un partito finito e si proponga il compito di promuovere l'incontro delle sinistre delle forze progressiste ha bisogno non di una generica Alleanza democratica
E non solo dei meccanismi dell'alternanza ma di un pensiero e di una ricerca sull'alternativa
Ciò non significa stare nella vaghezza degli ideologismi bene ma ben al contrario parlate dei qui e dell'ora compresa la questione del governo certo che se vogliamo la caduta di Amato bisogna pensare e proporre un nuovo governo
Lo abbiamo fatto con la nostra mozione parlamentare di sfiducia
Non un governo dei Siva una svolta il segno di una rottura con il passato una inversione di rotta economica sociale istituzionale non credo che dobbiamo escogitare formule ad ogni passaggio
Un pensiero dell'alternativa chiede una cultura della realtà non gli ideologismi abbiamo molto parlato
Vide ma poco di come viveva concretamente il nostro partito non era moralismo astratto e non era una predica agli altri
Ma concretezza politica profonda quella del Berlinguer del primato della questione morale
Il Guardian ha scritto che l'occidente ha sbagliato a non scegliere per Berlinguer
Forse è stato sbagliato anche nella sinistra italiana e anche tra noi non vedere quel più negli ultimi anni di Berlinguer furono una traccia accerto non senza errore per cercare un programma nuovo
Capisco che qui si passa ai temi che tratteremo nel prossimo congresso
Che non doveva certo essere la ripetizione del passato
Ma una ricerca nuova e libera per tutti ma non poteva essere diverso perché è impossibile discutere di forma partito ha infatti non l'ha fatta Zani senza sapere bene di che cosa e perché
La sinistra non si salderà perfetto di qualche istantanea illuminazione ma attraverso la fa di Tito la fatica di una nuova analisi la paziente ricerca il confronto tra di noi il lavoro così noi potremo portate un nuovo contributo alla storia dell'Italia in un momento tanto drammatico per tutti noi e per i lavoratori italiani
Ringraziamo la compagnia Tortorella la parola al compagno Luigi Berlinguer rettore dell'Università di Siena
Ritrovo molto positivo che non abbiamo impostato la nostra Assemblea di questi giorni
Collegando insieme la riforma della politica la riforma dello Stato e la riforma del nostro partito
Io credo che questo trinomio in questa coniugazione comune ci possa avvicinare meglio alla sostanza della fase che stiamo in tempi che stiamo attraversando e di cui forse dobbiamo cogliere tutti gli aspetti
Noi siamo stati sempre un partito del cambiamento
Ed è in corso un grande profondo cambiamento
Altri partiti che hanno occupato lo Stato nelle maggioranze per tanti decenni si stanno sfaldando o sentono la necessità assoluta di cambiare e oggettivamente mi pare che si possa dire sia positivo che questa non è una fase in cui si imbocca un liberismo regali insista ma che si invoca invece una necessità capacità di intervenire per sviluppare produrre uno sviluppo nel nostro nella società
E anche coloro che si dichiarano liberisti accompagnano il liberismo alla autonomia e alla solidarietà particolarmente nel nostro Paese
Io credo che la natura del cambiamento che si produrrà dipende soprattutto da noi dipende da noi e che cosa ci impedisce compagni e compagne de interpretare i nomi di guidare il nome
Il nuovo che oggettivamente e Ina
Credo che il freno maggiore nostro sia la poca fantasia culturale la stanca ripetizione di formule talvolta i rischi di aumenti di Isma'
La natura conservatrice che pure esiste e talvolta anche dentro il mondo della sinistra
Io credo di aver imparato molto spesso
Da Togliatti
Nella nel modo in cui egli ha imposta un'altra grandissima svolte la nostra partecipazione ad all'altra grande svolta della nostra società dal quarantatré al quarantasette soprattutto quando ci pose alla testa della Resistenza senza pregiudiziali di partecipazione
Quando non pose la pregiudiziale monarchica e vinse la Repubblica quando al della partecipazione al governo non pose anche lì se non le pregiudiziali che uscivano dalla resta stessa
Quando ci prospettò la coincidenza del problema partito insieme alla coincidenza del problema riforma generale della Società italiana
Ebbene questi nostri ritardi in che cosa invece oggi oggi ci impediscono di essere la forza principale di questo cambiamento credo che sia soprattutto un'anima conservatrice che insieme all'anima progressista convive innovi
E ritengo compagni che il radicalismo sociale il radicalismo moralistico rischino
In certe fasi storiche di avere culturalmente questo peso conservatori esaminiamo alcune delle nostre idee idea di democrazia cambia a seconda dei momenti è stata una grande fase quella proporzionalisti Ca'perché ha portato le masse lavoratrici dentro la democrazia dentro la partecipazione oggi è un elemento di peso della gestione democratica della partecipazione
Il problema è conciliare partecipazione con efficacia della risposta che le strutture pubbliche danno alle domande e ai bisogni della società
L'eccesso di partecipazione che porta ad inconcludenza non è democratico e antidemocratico
Il pluralismo altra grande idea altro grande valore che noi abbiamo conquistato con fatica al nostro interno inestimabile irrinunciabile
Non deve diventare frammentazione non deve diventare particolarismo occorre poteri corporativismo sociale non deve diventare localismo o frazionamento all'interno delle diverse forme di partecipazione
Il pluralismo intensi interno esasperato produce indebolimento e talvolta anche paralisi
E un altro grande valore nostro la dell'autonomia quando significa ricerca di identità e della valorizzazione della propria identità
è una grande idea ma quando diventa iper identità localistica o ideologica è un freno allo sviluppo della democrazia
Anche la democrazia interna altro grande valore per il quale molti e tutti noi ci siamo battuti perché diventasse la norma della visita del nostro partito se diventa chiusura non è più una forza che sprigiona democrazia
Lei vede le primarie un tempo erano una grande idea per scegliere i candidati oggi se le primarie si svolgessero nella ricerca di candidati sonoro all'interno dei nostri iscritti solo all'interno dei nostri attivisti
Diventerebbero una chiusura nei confronti della capacità di e leggere di esprimere candidati che rappresenti una matta la maggioranza della popolazione di un comune ho di una o di un'altra entità istituzionale il crinale nell'equilibrio fra le diverse forme della partecipazione
Gli attivisti gli iscritti che hanno diritti che vanno tutelati ma insieme a questi i simpatizzanti o coloro che sono in qualche modo idealmente vicino a noi ma non militano
E ancora gli elettori che dobbiamo interpretare perché non parla perché non si esprimono
Una forma partito che non tenga conto di questa varietà di cui si compone la partecipazione democratica rischia di chiudersi su uno di questi cerchi concentrici e come tale chiudersi in una forma antidemocratica
Il crinale teorico e e l'equilibrio fra il partito famiglia con una forte dose di out di identità e il partito servizio rivolto a mobilitare altre risorse altrimenti a reclutare continuamente farle diventare la linfa che alimenta continuamente la stessa famiglia tutte i dei compagni che credo che Togliatti avesse molto chiari allora
Che molti di noi hanno imparato che bene che rimangono come patrimonio anche teorico della nostra discussione io ricordo il modo in cui Togliatti schermi va ridiscusso ori anche da questo punto di vista noi non possiamo andare ad un congresso adesso immobilizzarlo sì in un congresso
Vivere sempre solo con noi stessi perché noi abbiamo un compito nella società che è quello di promuovere e di dirigere questi movimenti che devono portare in Italia alla società e alle istituzioni dell'alternanza ho rivisto in questi giorni alcuni dei classici
Nella discussione per esempio dei tedeschi a metà del secolo scorso sulla questione del partito
E si hanno previsto già da allora pericoli e problemi molto interessanti tre rapporti partito democrazia partito Stato democrazia Stark e di fronte a uno Stato forte come quello tedesco la preoccupazione era quella di partiti che troppo forti né indicassero la struttura non abbiamo un'altra storia quella di uno Stato debole i partiti sono stati fondamentali per costruire la foto la democrazia nel nostro paese specialmente della Repubblica e tuttavia oggi abbiamo avuto dei problemi anche in una struttura soprattutto in organizzazione strutturale di questo tipo
Noi dobbiamo stare attenti moltissimo ai fenomeni di destrutturazione dei partiti che oggi sono una domanda diffusa non solo di moralizzazione ma della natura stessa della partecipazione
Un partito più leggero e tuttavia sono molto d'accordo con il compagno Azzalin quando insiste nella sua relazione che noi siamo una forza organizzata che il partito è comunque una forza organizzate anche nel
Ma il calendario non lo siamo a sufficienza la forza in genere delle nostre idee per esempio del doppio turno del modo in cui dobbiamo intendere le forme dell'alternanza sarà decisiva e dobbiamo secondo me nei prossimi nelle prossime settimane nei prossimi giorni
Marcare di più una presenza convinta perché il fronte che vincerà sia assegnato da questo tipo di concezione frenare l'alternanza porta a elitarismo ideologici l'idea della non contaminazione della certezza del giusto l'ostilità verso l'idea di maggioranza
L'incomprensione dell'idea di maggioranza come primo cardine di qualunque democrazia
E certamente un elemento che Tarp le nostre armi
E il modo in cui si esprime la contrarietà alla responsabilità di governo
In Italia l'eccesso di partiti Isma'ha prodotto uno strano effetto che in Italia c'è poca politica oggi si cercano i tecnici a governare per il discredito della politica e spesso si cercano tecnici che sono competenti ma in politici
Ebbene qui c'è una grande idea gramsciana che dobbiamo recuperare per minato una grande idea gramsciana il rapporto fra quadro politico e sua particolare competenza il rapporto fra conoscenza est tecnico settoriale e e e cultura e competenze sapienza politica è una grande idea sociale è una grande idea gramsciana che forse li prendeva in parte da approcci e che comunque ha dato molta ricchezza a tutta la nostra storia
Ma c'è un altro versante che era presente nella relazione di Zanchi io voglio per concludere richiamare la di nove la molla della civiltà attuale e l'innovazione
La mora dello sviluppo economico attuale l'innovazione civiltà e sviluppo trovano nella scienza nella ricerca nelle nuove conoscenze una dimensione che ieri S non avevano neanche ai tempi di grande ebbene noi dobbiamo far diventare questa nella gerarchia delle priorità dei problemi di governo una delle priorità
Il salvataggio dell'economia italiana dell'economia mondiale ma persino dalla civiltà nel modo equilibrato di essere di una società e legato alla capacità di produrre scienza alla capacità di produrre scienza come ricerca ma anche cultura per i più una Costituzione nuova un'idea istituzionale nuova non si può affermare soltanto ai principi vai Mariani o i principi della nostra Costituzione che hanno arricchito di socialità le idee di libertà i diritti sociali insieme diritti
Liberali c'è oggi un altro grande diritto che ancora non è stato affermato a sufficienza il diritto a sapere e il diritto alla cultura non solo al sapere necessario per la professione
Ma al godimento della cultura godimento della conoscenza delle scienze del mondo classico delle culture vario terminale
Che investe la nostra persino la nostra concezione del lavoro
L'emancipazione dal selvaggio della fatica e legato all'innovazione alle nuove condizioni di conoscenza ma è anche una forma di realizzazione di se stessi un nuovo umanesimo del lavoro è forse questo il vero manifesto del nuovo partito
Ringraziamo il compagno Luigi Berlinguer si comunica che i moduli per la raccolta delle firme per il referendum sul decreto sulla sanità sono a disposizione al primo piano
Ha ora la parola per cinque minuti il compagno Morando per riferire sui lavori del gruppo di lavoro eletto ieri per il documento finale dell'assise
Care compagne cari compagni sono stato incaricato dal gruppo per la stesura della bozza di ordine del giorno finale di questa nostra Assemblea
Informare tutti voi sui nostri lavori dico subito che oggi pomeriggio attorno alle diciassette sarà distribuita la bozza dell'ordine del giorno finale a tutti voi e membri del consiglio nazionale ai delegati
Noi abbiamo lavorato partendo dalla relazione del compagno Zanichelli e dagli interventi del seminario della direzione nazionale tenutosi a Frattocchie
Lavori che voi conoscete perché diffusamente sono stati diciamo distribuiti i documenti di quella riunione nel partito e abbiamo potuto avvalerci
Di una bozza di documento predisposto dal gruppo di lavoro della direzione che ha curato la preparazione di questa Assemblea
Abbiamo in primo luogo approfondito e abbiamo raggiunto un accordo unanime nel gruppo di lavoro sull'obiettivo di questa Assemblea Intini dobbiamo formulare indirizzi di riforma del partito
Da consegnare al Consiglio nazionale perché questo organismo entro un preciso arco di tempo fissato dallo stesso ordine del giorno che in questa Assemblea approveremo
Sì con cuochi e proceda espletate tutte le procedure di consultazione previste dallo statuto alla revisione dello statuto nazionale del PDS Clinton e perché il Consiglio nazionale provveda dando attuazione degli indirizzi che qui formuleremo nell'ordine del giorno alla stesura di un Regolamento congressuale
Che ci consenta di tenere il prossimo congresso nazionale sulla base delle innovazioni che qui noi avremmo proposto la bozza di ordine del giorno che vi verrà distribuita non si diffonderà quindi nell'analisi questa l'abbiamo presentata tante volte e in altre occasioni
E sa attenderà invece a concentrarsi sulle concrete proposte di riforma che noi in questa fase possiamo attuare
Tre in particolare sono i nodi che ci siamo sforzati di sciogliere con delle proposte precise primo
L'effettiva regionalizzazione del partito attraverso il riconoscimento dell'autonomia statutaria e organizzativa alle Unioni regionali
Noi partiamo da un assunto un partito Conforti unioni regionali dotate di autonomia statutaria può concepire sia può risultare efficace soltanto se è più forte anche il partito nazionale
Si tratta di una scelta di straordinario rilievo anche e soprattutto perché crea le condizioni di una radicale innovazione nella struttura del partito sia nella sua dimensione di base sia a livello nazionale
Alla luce di questa scelta noi offriamo al Consiglio nazionale un'indicazione precisa
Per la definizione di una trafila congressuale che esalti nella definizione della platea congressuale del congresso nazionale la dimensione regionale
In secondo luogo noi scegliamo di ridefinire la struttura del partito a partire dal pieno riconoscimento come organismi di rilievo congressuale delle autonomie di Progetto
Voi sapete di cosa si tratta vogliamo passare da una struttura prevalentemente disegnata sulla dimensione territoriale ad una struttura più flessibile ed aperta che raccolga i solleciti disponibilità la militanza politica
Che partono dal particolare un particolare fatto di idealità valori e progetti ma anche di interessi sociali per risalire al generale
Con la scelta che vi proponiamo di compiere noi passiamo dalle parole ai fatti dando il via ad una massiccia sperimentazione che ci porti ad una prima verifica del lavoro svolto già al prossimo congresso nazionale
In terzo luogo noi pensiamo che debba svilupparsi ed acquisire centralità un indirizzo che già formulammo nello Statuto ma su cui non abbiamo lavorato si tratta della scelta di andare ad una diffusa pratica di patti politici e programmatici tra il partito e autonome associazioni della società
Voi sapete
Cari compagni che lo Statuto del partito può essere cambiato dal Consiglio nazionale solo con l'approvazione dei due terzi dei componenti l'organo
Noi abbiamo lavorato non concependo questo vincolo come un laccio che ci strangola i ci limita ma come una sollecitazione al dialogo e al confronto tra di noi per costruire sulle scelte ripeto sulle scelte e non sul non decidere la più larga convergenza con questo spirito noi dobbiamo adesso lavorare per concludere i lavori di questa Assemblea
Uno spirito in modo tale che noi tutti possiamo domani uscire di qui
Con la coscienza di avere compiuto delle scelte molto significative per cambiare la struttura del partito il suo modo di lavorare il suo rapporto con la società e con le istituzioni
Non faremmo la nostra parte
E condanne Remo alla sterilità questa Assemblea se ci rinchiudersi mo'adesso nella citazione di singole proposte di riforma su cui non si è realizzata una convergenza sufficientemente ampia ecco queste è stato il senso del nostro lavoro quest'oggi potrete valutarne gli esiti poi noi torneremo a riunirci per lavorare alla stesura finale da sottoporre al voto domani
Ringrazio il compagno Morando ricordò che continua la sottoscrizione per l'autofinanziamento del partito in questo momento il segretario del partito compagno Occhetto sta versando un milione per il finanziamento del partito
La quota raggiunta finora supera i tredici milioni hanno versato di don Primo elenco parziale un milione a testa i compagni Occhetto D'Alema Visani Stefanini Tortorella Macaluso
Petruccioli Chiarante Reichlin Zani Fassino indenni
Naturalmente non è necessario essere membri della direzione del partito per sottoscrivere e per versare magari un milione la parola al compagno Augusto Barbera
Io voglio ricordare accanto a due date
Che vengono ricordate quella del diciotto aprile
Del
Il prossimo diciotto aprile
Che si colloca accanto al diciotto aprile quarantotto una data minore poco conosciuta
Il diciotto aprile del mille novecentonovanta
Il compagno Occhetto il sottoscritto qualche altro compagno si recarono in Campidoglio a firmare per il referendum elettorale
Quella fu una decisione
Importante
Ascolta da malumori
Proteste dubbi
Ma che contribuì all'iniziativa referendaria senza l'iniziativa
Del partito democratico della sinistra non si sarebbero aggiunte le appena cinquecentottanta mila firme che si raggiunsero la prima volta
Poi abbiamo avuto il nove giugno
Del novantuno
Abbiamo avuto il nove giugno del novantuno con cui l'Italia espresse con ventisette milioni di sì una forte volontà di riforma della politica
E non
Vogliamo dimenticare che da quel sì a cui ha contribuito tutto il partito attratto inizio lo sgretolamento del vecchio sistema politico
Questi ha dato un colpo decisivo un primo colpo al carta
Quel sì il nome Junior reso vulnerabile il craxismo
A posto un freno alla strategia cossighiana
Ha preparato la strada al cinque sei aprile
Questi ha dato coraggio
Ai giudici di Mani pulite
Che da quel momento hanno cominciato ad osare laddove prima non avevano usato cioè colpire santuari di Tangentopoli
Abbiamo conseguito già importanti risultati
Anche sul piano legislativo
Abbiamo conquistato quel movimento referendario ha conquistato prima in Sicilia e poi nell'intero Paese l'elezione diretta popolare dei sindaci
E il principio maggioritario almeno per i Comuni fino a quindici mila abitanti una legge che a mio avviso ha molti limiti
Tanti i limiti soprattutto per i comuni più grandi ma che rappresenta il primo importante tentativo
Di far sì che i cittadini possono contare di più nella scelta dei governi
è un successo significativo e un successo significativo perché il movimento referendario se costituito nella primavera del novanta proprio allorché il Parlamento fu imbavagliato e il voto di fiducia chiesto da Craxi al Governo in Andreotti impedì
Che si portassero avanti gli emendamenti sull'elezione diretta dei sindaci
Questa legge su questa legge dovrà pronunziarsi la Corte di Cassazione d'ufficio
Nessuno ha deciso che il comitato referendario presenti una memoria sotto questo profilo tengo a sottolineare che le notizie di questi giorni diede di oggi di una dichiarazione di Segni secondo cui ricorreremo alla Corte di Cassazione
è sbagliato sotto un duplice profilo primo perché non necessario ricorre alla Corte di Cassazione avrà corti Cassazione sì ne occupa d'ufficio secondo perché e viziata questa dichiarazione disegni da eccesso di potere perché questa è una decisione che spetta al comitato decideremo nel comitato se è il caso di presentare la memoria dando un contributo in questo senso
Ci prepariamo ad una battaglia ad una battaglia nella quale dobbiamo far sì che scenda in campo nuovamente l'Italia del nove giugno
Abbiamo alcuni avversari sempre tra questi Bettino Craxi che dà così una prova dobbiamo riconosceva di coerenza
Da una prova di coerenza perché il nostro inizi crea mantenere assicurare la sopravvivenza della vecchia politica mantenere divisi progressisti e in questo da coerenza
Abbiamo perso qualche compagno di strada rispetto al nove giugno abbiamo perso gli amici della Rete
Che così si trasforma da Movimento per la riforma della politica in uno degli ultimi partiti della proporzionale volendosi scavare una nicchia ecologica all'interno del vecchio sistema
Tra i compagni di strada dalla battaglia del nove giugno perdiamo anche compagne questa la cosa più dolorosa della minoranza di questo partito che contribuirono a quella battaglia del nove giugno dopo avere
Dopo avere disapprovato l'iniziativa referendaria
Io chiedo come sarebbe stato possibile come sarebbe possibile assistere indifferenti a questo scontro che sarà uno scontro d'epoca
O come possibile
Votare no
Un no certo al quale si dà un significato per la riforma ma che non sarà distinto nel momento in cui si conteranno i no dal no di Bettino Craxi non può essere distinto
Di motivi per i quali chiediamo il sì per il quale dobbiamo rimettere in campo l'Italia Dessì sono gli stessi motivi che hanno portato a dare vita al partito democratico dalla sinistra
Il primo motivo è quello della riforma della politica delle riforme delle regole della politica e su questo e beh non è caso che io mi soffermo se non per sottolineare che questa il superamento cioè
Del
Sistema tutto italiano le preferenze il passaggio al collegio uninominale
Gli effetti benefici che possono aversi
Certo non decisivi non è una panacea mai gli effetti benefici possono aversi intermedio riforma della politica possono rappresentare quella soluzione politica che i giudici mila non ha chiesto e chi è un'interpretazione distorta aveva infatti aveva invece tentato di tradurre sul piano del condono ma c'è un secondo motivo
Vogliamo un sistema elettorale che via più competitività la politica
Tra partiti e schieramenti alternativi tra candidati di partiti diversi e non come oggi tra candidati dello stesso partito
Vogliamo non è freddo efficientismo questo governo più stabili ed efficienti per superare il paradosso italiano
Del ceto politico più stabile del mondo pari a quello del Giappone e dei governi più instabili del mondo che dura appena nove mesi dicevo non è freddo efficientismo questo perché stretto il rapporto fra questione sociale e questione istituzionale
In un Paese che ha il paradosso della più bassa busta paga d'Europa ed è il più alto costo del lavoro
E tra la più bassa busta paga l'Europa è tra il più alto costo del lavoro in Europa e in mezzo c'è il costo di un sistema politico inefficiente di governi che sono più atti a spendere nei nove mesi in cui permangono invitati a risanare
Il debito pubblico
Stretto il rapporto perché la crisi di fiducia nei confronti della dire non è soltanto crisi di fiducia nei confronti dell'azienda Italia mai crisi di fiducia nei confronti del sistema politico italiano
Chi come noi
E ancorato ai valori della prima parte della Costituzione
Sa che istituzione di governo forte quando parla istruzione di governo e fortemente riferisco a quelli rappresentativa sempre rappresentativa gli esecutivi possono certo
Essere succubi di interessi forti
Ma istituzioni di governo deboli lottizzate frantumati sono sempre succube di interessi forti da chiunque siano guidati finiscono fatalmente per essere succubi
Queste istituzioni non sono in grado di rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale cui si riferisce l'articolo tre della Costituzione rappresentano essi stessi ostacolo alla
Maggiore libertà maggiore eguaglianza la democrazia italiana ha bisogno dei partiti
Non vogliamo una Repubblica dei notabili
Va detto molto bene nella sua comunicazione
Pietro Barrera
La personalizzazione della politica più col collegio uninominale non è di gran lunga superiore per nulla superiore la pressurizzazione dalla politica che già in questo sistema perfetto degli strumenti tecnologici di comunicazione si viene a determinare ma anzi può essere ridotta
Non vogliamo una repubblica plebiscitaria sotto questo profilo il tempo non lo consente vorrei sottolineare come vanno prendendo piede nella sinistra concezioni che vorrebbero un Parlamento eletto con la proporzionale penso ad esempio alla Rete
Ed esecutive eletti direttamente dei cittadini questo è una repubblica plebiscitaria ripetere il modello di Weimar io ho sentito anche qualche autorevole esponente all'interno di questo partito
Forse su questa china pericolosa non vogliamo quindi ne una Repubblica dei notabili né una democrazia plebiscitaria abbiamo bisogno dei partiti ma proprio perché abbiamo bisogno di partiti come strumento da democrazia organizzata la riforma elettorale deve consentirci di superare questi partiti dobbiamo quindi accettare una sfida una sfida severa che coinvolge tutti i partiti compreso il nostro partito ecco l'importanza quindi di questa Assemblea nazionale purché
E ancora non credo che tutti i dubbi siano superati
Sì abbiamo sguardo rivolto in avanti al sistema politico che vogliamo costruire e non all'indietro al sistema politico che dobbiamo abbattimento poi avere alle nostre spalle
Si è tanto parlato di doppio turno
Doppio turno io credo che sia il sistema più valido anche se ancora dobbiamo uscire al di là delle terminologie va anche perché esistono tanti tipi doppio turno ma non possiamo con le altre forze politiche limitarci soltanto parlare degli aspetti tecnici
Del doppio turno pure essi importante doppio turno significa anche costruire dei Alessandro Magno costruire delle alleanze che siano in grado di essere soggetti protagonisti della battaglia elettorale sotto questo posto profilo dobbiamo ancora compiere de passi in avanti
Ma tutti questi obiettivi possono affermarsi il dibatto stesso può andare avanti solo se il consenso al sì sarà ampio e non equivoco solo se riusciremo come Partito Democratico della Sinistra dare quella spinta che il nove giugno siamo riusciti a dare solo se riusciremo il diciotto aprile assegnare una tappa importante di svolta per la democrazia italiana
Ringraziamo il compagno Augusto Barbera prima di dare la parola al compagno Guido Sacconi segretario dell'Unione Regionale della Toscana vi devo dare due comunicazioni importanti la prima è una variazione del programma dei nostri lavori
La riunione del consiglio nazionale del PDS
è convocata per questa sera questa sera non per domani alle ore ventuno all'ordine del giorno l'elezione del presidente
Si tratta di un adempimento rilevante e per questo rivolgiamo un invito molto forte alle compagne e compagni di partecipare alla riunione di questa sera del Consiglio nazionale
La seconda comunicazione il programma della tavola rotonda che si svolgerà questa sera alle sei e mezza alle diciotto e trenta
Il titolo e crisi della politica le risposte della sinistra europea
Partecipano giorno Brad Gillis responsabile dell'organizzazione del labor parti inglese del partito laburista inglese
Raimondo operò e visse presidente del Partito socialista della Catalogna e membro dell'esecutivo del PSOE
Steno Olsson vicepresidente del partito socialdemocratico svedese e Klaus su carne responsabile per le politiche comunitarie del della Spd del partito socialdemocratico tedesco moderatore sarà il compagno Piero Fassino
La parola al compagno Sacconi
Da qualche giorno sulla stampa si parla con una certa insistenza
Di dodici segretari regionali su venti che avrebbero chiesto un congresso straordinario
Io non so in che sede e in che forma ciò sia avvenuto
Dubito che ciò corrisponda a verità non avendo ancora incontrato nessuno dei compagni che hanno una responsabilità equivalente alla mia che si sono riconosciuti espressamente in tale richiesta
In ogni caso io come fossi consultato
Sarebbe uno degli otto
Non solo perché siamo in vista di un congresso ordinario
Ma anche perché si dà il caso che io venga a questa Assise ha questa tribune
Con un mandato congressuale alle spalle
Che di tutto si occupa tranne che di ciò
E che anzi impegna in modo vincolante la nostra unione regionale
Ad avviare un programma di radicale riconversione organizzativa
E di innovativa sperimentazione politica del tutto coerente con lo stemma propostoci ieri da Zanini
Riconversione e sperimentazione
I cui frutti sancì Remo proprio nel corso dell'ASP prossima stagione congressuale generale mediante una prima sistemazione statutaria
Secondo me invece
Qualcosa di nuovo ordinario se non proprio straordinario
Lo dobbiamo però oggi proprio precisa del
Senza rinviarlo ad alcun congresso per quanto ravvicinato
Ed è un complesso di misure politiche organizzative in senso forte
Che ora e non domani inizino a portarci fuori
Da quella perdurante condizione di spiazzamento
Di spaesamento di cui ha parlato ieri il compagno Zani
E che segna Nori
Come tutte le grandi organizzazioni popolari noi non più nemmeno delle altre
Ora e non domani perché ora
Che sia nella nostra navigazione siamo sballottati in un mare tempestoso
Ma ci muoviamo anche in una nebbia in cui rischiamo ogni giorno di smarrire la rotta
Di disconoscere o dimenticare la natura
E la durezza dello scontro che è in atto per delineare la qualità futura della nostra democrazia e cioè per rifondare nel in un modo o nell'altro istituzioni ordinamenti ma anche per includervi o per escluderli le classi subalterne come protagonisti
Un partito dunque spiazzato
Perché già il suo progenitore non aveva saputo tenere dietro ai profondi mutamenti sociali e produttivi che hanno scosso è cambiato
Questo Paese
Ma anche un partito spaesato
Sottoposto come troppo spesso alla doccia scozzese
Di una forma primitiva di pluralismo interno che sconfina troppo spesso come ora si sta rischiando nella minaccia all'unità d'azione insomma
Un pluralismo come una specie di malattia senile del centralismo gerarchico
Un partito talora insufficientemente guidato e sospinto a stare a concentrarsi di volta in volta sulle vere priorità di impegno di mobilitazioni per esempio
Spero che diremo anche da qui una parola chiara che finora per la verità non ho sentito
Perché i nostri militanti e le nostre organizzazioni siano impegnate nei prossimi giorni a sostenere lo sciopero generale del due aprile a contribuire per la sua riuscita
Di fronte ai compagni e a un nuovo possibile trentuno luglio che sarebbe questo sì tombale
E per superare i limiti originario di questa giornata di lotta per farlo diventare veramente un momento di ricollega mento fra società e politica fra problemi del lavoro e tema della riforma istituzionale
E insieme anche una spinta per l'accelerazione della riforma democratica del sistema della rappresentanza sindacale
Vedete col nostro congresso nel giornale che abbiamo concluso noi abbiamo potuto come dire compiere un viaggio una visita guidata molto istruttiva in un pezzo di partito quello toscano che c'è
Ed è sufficientemente ramificato
Ciò ci ha permesso se non di risolvere per carità almeno di evidenziare i suoi principali unti e fattori di crisi
Ma soprattutto vi si è espressa una forte esigente vorrei dire ultimativa domanda di direzione politica alla quale è difficilissimo certamente corrispondere la domanda in primo luogo di una più chiara identità programmatica in senso forte certamente visto ormai che si è compreso in tutto il corpo del nostro partito che essa in essa la sintesi provvisoria il permanente tormento la fatica di Sisifo che essa comporta
Devono ormai sostituire le certezze rassicuranti dell'appartenenza ideologica
La domanda in secondo luogo di una più chiara nitida accessibile proposta politica
Per la formazione del soggetto dell'alternativa superando questo continuo inseguimento senza principi di tutte le novità di giornata
Problema questo sia chiaro non più semplice laddove come in Toscana la sinistra tradizionale oggi è forza di governo
Ma fa un'enorme fatica per caratterizzare in senso riformatore la sua azione di governo
E laddove come in Toscana questo suo limite
è inseparabile è l'affetto
Della crisi di un patto sociale progressivo classe operaia sentite intermedi intellettualità urbana che è strutturalmente entrato in crisi
L'impatto che va ora rinnovato ricomposto con nuovi soggetti verso nuove finalità attraverso nuove procedure e la terza domanda è quella di un progetto positivo di partito non di un restauro conservativo episodico e casuale che si limiti alla facciata
Questo è necessario per colmare quel vero e proprio che
Culturale e conoscitivo perfino prima ancora che organizzativo
Fra quello che siamo oggi concretamente dove siamo e dove siamo vitali
E quello che invece dobbiamo divenire in progress certamente per corrispondere a quelle due funzioni che stentiamo esercitare essere e divenire davvero compiutamente partito programmatico di massa
Essere addivenire davvero partito motore e cerniera insieme di una nuova sinistra di governo di una più vasta alleanza di progresso
Per questo compagne e compagni chiudendo io chiedo che questa somma crea assuma indirizzi chiari e vincolanti da consegnare agli organismi dirigenti in primo luogo al consiglio nazionale
Avvii questa Assemblea un processo decisionale politico e persino materiale irreversibile anche se graduale lo faccio avanzo questa richiesta
Perché le aspettative che noi gli abbiamo deliberatamente caricato enfatizzato non possono essere deluse e noi comunque tenteremo di soddisfare soddisfare lo faccio
Perché le risposte che abbiamo tentato senza alcun spesso senza nessuna concessione al separatismo non possono essere schiacciate dai tempi insopportabilmente lunghi del nostro dibattito interno
In sintesi bisogna che il prossimo congresso quando che sia non sia l'ennesimo annuncio di una millenaria Istica riforma di una specie di raggiungibile terra promessa o di una nuova casa di cui si continua a discutere il disegno e di cui non si mettono mai le fondamenta
Ma al contrario sia già la ricca dialettica
Di una più larga pluralità
Di differenze organizzate e rese autonome adulta e diciamo pure
Differenze territoriali
E sociali disinteresse di Progetto di scopo perfino sia già il Congresso cioè
Il rispecchiamento di un partito che alza l'acqua la qualità della sua democrazia interna
Perché si fonda sulle autonomie regionali e di Progetto e poggiando su di esse ricerca sintesi più problematiche ma più avanzate
E perché assuma infine il mandato politico programmatico come strumento l'unico mi dispiace per Colturi di legittimazione e di verifica trasparente dei gruppi dirigenti
Ringraziamo
Compagno Sacconi che tra l'altro è stato esattamente nei limiti di tempo
Che abbiamo deciso la sottoscrizione per il partito ha largamente superato i venti milioni hanno contribuito con un milione attesta la compagna Nilde Iotti
E i compagni Pecchioli Mussi Bassanini Salvi e Biasco
La parola al compagno Tom Benettollo segretario dell'Arci Nova
Compagne e compagni sullo stato anch'io tra i moltissimi nell'associazionismo nel volontariato un convinto sostenitore della svolta dell'ottantanove
Oggi vedo del tutto necessario che questo PDS ci sia e si sviluppi
Con la sua natura descritta fin dal nome
E in quel contesto di confederazione della sinistra che viene qui indicata come via maestra per conquistare la maggioranza
Questo sia in riferimento dialettico con esperienze come verso l'Alleanza democratica sia cosa per me è fondamentale in riferimento a quanto avviene nel sociale e nel civile
è decisivo a mio parere andare avanti di corsa su questa strada perché di tempo stringente
Avverto l'urgenza di dare un segnale forte da parte del PDS in direzione di una riaggregazione di una ricomposizione comprendendo nelle autonomie
A partire dalle risposte da dare problemi fondamentali e quindi a partire da scelte che parlino innanzitutto i soggetti sociali che si vogliono riaggregare socialmente e confederale politicamente dentro o una dinamica di democrazia dell'alternanza
In questo tornante abbiamo bisogno io credo di partiti che facciano quanto ad essi si chiede la costituzione né più nemmeno ma questo nostro PDS è davvero all'altezza della sfida
Io penso che PDS che abbiamo scritto in questi anni siamo lontani dall'averlo fatto
Zani ha fatto una relazione io credo leale vi sono scritte cose che rappresentano sicuramente a mio parere dei passi in avanti
Ed è un risultato che sarebbe ingiusto sottovalutare anche perché viene da un compagno lo voglio dire in modo molto aperti semplice io prendo sul serio quanto è venuto emergendo nel mondo dell'associazionismo del volontariato e della solidarietà
Ma io mi domando dato che si parla di ritardi nella stessa relazione perché questi ritardi sono avvenuti
Perché questa ritardi sono avvenuti perché non siamo stati non siamo in grado di muoversi per quello che siamo e vogliamo essere ho sentito molte spiegazioni che condivido e a quelle ragioni che condivido vorrei aggiungere però se mi permettete anche una mia percezione personale
Penso che noi siamo bloccati ancora della nostra vita interna e nella capacità di proiettarsi ad est no anche dal persistere di fenomeni quasi da ancien régime
A me sembra easing trasversale alle diverse are
E consociativo nella volontà di mantenere posizioni di potere
Fenomeni di ancien regime che hanno colpito le spinte all'innovazione alla liberazione delle energie all'immissione di nuove forze
Queste che chiamo fenomeni da ancien régime è parte integrante del PDS della storia di questi anni
Se non si si supereranno questi fenomeni sarà difficile io credo costruire davvero quel partito progettuale e programmatico che vogliamo
Nonostante questo blocco nonostante le torsioni brutte delle vicende correntizie
E non è questo il pluralismo necessario e utile a mio parere nonostante ciò ed altro sono tantissimi compagni del PDS nell'associazionismo e volontariato del terzo settore in quello laico come in quello cattolico fino ai gruppi dirigenti associativi
Un partito al quale aderiscono per propria scelta e non certo per dovere o condiscendenza
La tesa verso questo partito nell'associazionismo nel terzo settore non è venuto meno
Per certi versi staccare per certi versi sta crescendo
Sta crescendo anche attraverso questa politica di Patti che moti importante e che ha e che può determinare una strategia nuova
Nell'associazionismo e volontariato nel terzo settore si vuole verificare si vuole vedere questo che i DS all'opera e queste verifiche
Faranno decidere sulla credibilità del PDS in questo in questo mondo dell'associazionismo e se questa credibilità non fosse vera se ne trarrebbero da parte di molti tutte le conseguenze
Quella formula sulla necessità di coniugare meriti e bisogni
Non è valida soltanto come concetto generale è un utile concetto anche per una formazione politica nella vita interna nell'immagine esterna
La società civile è una frontiera difficile siamo impegnati a moralizzare l'associazionismo mentre ci battiamo per relazioni solidali per un nuovo stato sociale per la pace contro il razzismo contro l'antisemitismo contro la violenza etnica
Per la costruzione di una società civile europea gli abbracci l'Est e l'Ovest
Non mi chiediamo quindi noi questa società civile
è in atto anche qui una battaglia
E abbiamo bisogno di un PDS forte aperto radicato impegnato per una democrazia nuova che risponda alle dinamiche dell'interdipendenza
Di un PDS
The incontri la protesta legittima le è stato detto anche nella relazione di tanti di tanti cittadini ma che sappia vedere in questa protesta anche il forte senso di responsabilità che i cittadini hanno mostrato di avere
Valorizzandolo e facendolo diventare pilastro del moderno
Civismo democratico perché nonostante tutto i nuovi italiani ci sono e vanno rappresentati con uno stacco simile
A quando ritiene di Isma'rappresentò i nuovi americani e leggi e la generazione di Branca i nuovi tedeschi
Questo Paese è cambiato io credo che sia cresciuto non diminuito lo spirito pubblico e la coscienza della cittadinanza
Se non fosse così vista la crisi del paese sta vivendo non ci sarebbe altro che una gigantesca permanente già chiari
Se non si fa appello a questa responsabilità sarà difficile evitare tensioni gravi
Questo Paese vuole crescere vuole vincere la crisi saprà il PDS fare dare una risposta a questo
Io penso che il PDS sia in gioco di fronte i referendum battaglia che possiamo affrontare io penso con la linea proposta da D'Alema in cui mi riconosco ma il PDS anche in gioco nella discussione sul prossimo governo che sia governo di svolta fondate su scelte lo spero coerenti con le nostre basi sociali i nostri riferimenti morali le nostre progettualità non credo a un governo del sì perché ci sono troppi Nesi sono troppi nel sì quelli che sono lontani dai nostri obiettivi di rilancio dello stato sociale e della partecipazione
Andare avanti nei lavori in corso non è fare altro a mio parere e mettere in condizione i tanti cittadini diventare protagonisti cittadini italiani e permettetemi di dire anche immigrati e oggi potrebbero dopo vorrebbero essere protagonisti di nello stesso PDS ma che sono tenuti in molte realtà di fatto lontani
Penso che bisogna lavorare a un radicale cambiamento che venga dei soggetti che legittimamente possono chiamare il PDS come proprio
Nella costruzione di dinamiche che facciano a vantare la democrazia per tutti
In questa democrazia più avanzata non potrà funzionare la vecchia meccanica istituzioni partiti sindacati patti sociali
Il soggetto associato società civile è entrato in campo modificando di fatto la struttura materiale della democrazia
Non si tratta più ormai di una richiesta di riconoscimento del ruolo politico
Si tratta per l'associazionismo e volontariato il terzo settore di capire come risponde il sistema politico innanzitutto qui il PDS nei fatti e c'è un tempo stretto anche per questa risposta
Come associazionismo siano una zona a rischio sottoposti a una durissima a fatica nel sociale e nel civile e con scarsissime risorse
Se teniamo il fronte lo dobbiamo essenzialmente fanno i stessi alla nostra gente
E non permetteremo comunque che questa grande risorsa democratica si logori o venga sconfitta nell'autonomia reciproca nel rispetto dell'identità si può costruire un'alleanza dei posti di lavoro ai luoghi del sociale del civile della formazione ai luoghi della politica si può lavorare insieme si può conquistare la maggioranza si può governare una democrazia nuova noi scenderemo in campo anche visibilmente con un grande incontro a maggio e con una grande manifestazione nazionale del terzo settore unitaria
Per far sì appunto che si costruisca questa nuova fase la fase dei diritti ed anche per far sì che finisca quel pericolo che per tutti è diventato il governo Amato grazie
Ringraziamo il compagno Tom Benettollo ha sottoscritto cinquanta milioni per il partito il compagno Gino Morellato
Dei Terranova del partito ex combattente della guerra di Spagna
Credo che sia un applauso
Meritato è significativo
Al termine dei lavori della mattina abbiamo ancora tre interventi al termine dei lavori la mattina
C'è la riunione dei segretari regionali e dei responsabili dell'organizzazione dei comitati regionali alle spalle della presidenza
La parola la parola ora la compagna Grazia Meacci segretaria della federazione di Brescia
Ah della segreteria della federazione di Brescia passando
è già un impegno pesante
Carissima e compagni cari compagni da questa nostra assise emerge con nettezza lo sforzo che donne e uomini che hanno scelto la politica la sua nobiltà il suo essere momento alto di servizio
Donne e uomini che hanno scelto la sinistra e che vogliono rimotivare nell'appartenenza
Senta uno di dover fare in un momento così critico della vita del nostro Paese
Per riaccendere speranza e impegno che sono latenti in tanta parte del nostro popolo che in vario modo esprime comunque un bisogno di politica un bisogno di radicale cambiamento
Mi sembra dunque importante che si siano aperti i nostri lavori rinnovando un impegno del
Di consegnare definitivamente al passato vecchie regole scriverne di nuove che siano di base per una nuova stagione politico istituzionale
Che facciano sentire maggiormente coinvolti nelle sei
Bisogna incidere sulle coscienze con una vera e propria rivoluzione culturale che per certi versi lui dice e già in corso
Resto questa affermazione
Trasferita dentro il senso vero dei nostri lavori trova una specularità nel passaggio della relazione di Zani quando dice
Che non si tratta dunque solo di avanzare una proposta organizzativa ma di intraprendere una ricerca che rinvia al cuore dei problemi che caratterizzano questa fin e secolo dobbiamo quindi mettersi al lavoro tenendo ben presente che il fattore tempo diviene nello scenario nel quale ci muoviamo importantissimo
Dobbiamo operare al meglio e presto e c'è anche molta aspettativa nei nostri confronti innanzi tutto da parte delle donne e degli uomini che hanno già scelto il PDS
Sia che ne facciano parte come iscritti o che lo sostengano elettoralmente
Ma anche da tanti altri che vogliono capire le nostre decisioni misurare il nostro agire politico
Vedete io vengo dall'esperienza bresciana e della Lombardia
E devo dire che nonostante l'ondata di consensi alla lega lombarda tanta gente si affidano a voi ci spinge a reggere nella bufera e per reggere serve controllare l'imbarcazione perdere di vista la bussola e tenere ben saldo il timone chi guarda noi principalmente è il mondo del lavoro donne e uomini preoccupati del proprio futuro che aspirano ad un diritto costituzionale appunto il lavoro
E che in modo particolare le donne vorrebbero cambiarlo renderlo più compatibile con le esigenze della vita umana
E se è vero che dobbiamo costruire una forma partito
Per tanti versi inedita è anche vero che tantissimi secondi sono dentro le idee forza che hanno dato vita al PDS e che non abbiamo saputo ho voluto mettere a dimora
Ebbene abbia abbiamo fatto in sede di Consiglio nazionale delle donne a riprendere quei valori fondamentali della libertà dell'uguaglianza della solidarietà della pace
Della difesa della natura legati ad un progetto quello della democrazia che pervade lega rende forti tutti gli altri una riflessione che mi sembra in grande sintonia con l'idea della moda democrazia
Come moderna Utopia Progetto di società che riapre un nuovo discorso sul socialismo
Che ha delineato Zani ieri ma credo sia importante ribadire che il PDS è nato con l'ambizione di diventare partito di donne e di uomini
E dalla necessità di costruire una società a misura dei due sessi sì perché riconosce l'autonomia politica del progresso getto donne e valorizza il conflitto tra donne e uomini come strumento positivo del confronto Verdi equilibrio della rappresentanza
Come valore fondativo della sinistra
Il PDS ha potuto nascere forte di un incontro significativo di tante diverse esperienze di donne autonomia responsabilità individuale il senso del limite sono punti fondativi importanti e di inediti
Per il nostro Paese e per tanta parte della sinistra europea una peculiarità che dovremo mettere maggiormente in luce e maggiormente
Vedete il documento che è scaturito dalla discussione nel consiglio delle donne è un passaggio importante
Per capire quale partito abbiamo in testa
E come in tanta parte del nostro lavoro già abbiamo iniziato a sperimentarlo non spetta a me di non darmi del sui suoi contenuti l'ha fatto molto bene presentandolo Mariangela Granelli
Mi sta a cuore invece riflettendo sulla mia esperienza di lavoro politico generale e di lavoro specifico con le donne e dire qui che dobbiamo battere l'idea che trapela qua e là anche al nostro interno che in questa fase sì basti mettere mano ad un partito transitorio un partito traghetto sarebbe un errore terribile pensare di limitarsi a portare persone idee da una sponda all'altra mi sembra suicida tra l'altro non sapendo cosa c'è sull'altra sponda ci serve un partito strumento aperti il più possibile all'esterno che sappia appunto recepire trasmettere recepire
Con grande intelligenza e determinazione
Ma che abbia dei riferimenti certi una struttura la più decentrata possibile ma che sia in grado di agire in in un quadro accerto generale di indirizzi di valori che conti alle scelte di competenza dispiegando appieno la democrazia e la responsabilità
E con coraggio quindi che dobbiamo aprire questo percorso ovvero di regionalizzazione del partito il tutto con tutto quello che ciò comporta un drastico ridimensionamento della struttura centrale
Una ricollocazione saggia delle risorse umane e finanziario
Dal mio punto di osservazione vedo qui in questo passaggio nodale una possibilità importante di ridimensionare lo strabordante delle leghe
E la disaffezione alla politica ovviamente se sapremo mettere mano ad una battaglia politica
Ad un impegno istituzionale per superare le ingiustizie le inefficienze dell'organizzazione dello Stato
Il segno inaccettabile delle scelte governative e se sapremo intrecciate con una grande capacità di ascolto della società dei bisogni e delle speranze delle donne e degli uomini che non vogliono più
Accettare gesti scelte comportamenti che non abbiano al centro l'interesse reale di una comunità in tutte le sue articolazioni
Ci attende un lavoro impegnativo perché può sembrarti difficile
Mandando con la memoria all'insegnamento di Epicuro
E cioè che è l'inutile che è difficile non certo l'utile
Io credo che questo nostro impegno e tutto il lavoro che andremo a fare care compagne carissimi compagni stia dentro davvero la categoria dell'utile
Ringraziamo la compagna Miazzi abbiamo ancora due Inter la compagna Aris Anic chi compagno Mario Tronti
Mentre invito Marisa Nitti a venire alla tribù una devo dare comunicazioni
Invece che alle ore ventuno
Si riunisce al Carmine dei lavori del
Di questo pomeriggio quindi non alle ventuno malte
Rotonda con i
Ha detto i socialisti e socialdemocratici europei quindi come dire vi sarà un antico azione
Evitare di
Dopo cenni la seconda comunicazione che di lavoro
Il documento si
Si riunisce alle quindici alletta nello stesso posto nel quale si è riunito
Il precisare che i nell'atto che ha contribuito con cinquanta milioni come ricordavo prima
è un emigrato e vive a Losanna
La parola a Marisa Nicchi
Lavori in corso è un'espressione che indica un processo in costruzione
A questo scopo è necessario non solo indicare per quale Progetto e dichiarare per il quale finalità
Ma anche fare i conti con ciò che sia nel mio intervento io mi voglio soffermare
Sul rischio sottolineo il rischio la parola rischio di un mutamento in atto che determina
Che può determinare il nostro partito il PDS un mutamento ben più corposo delle dichiarazioni di intenti un mutamento così caratterizzato
Primo c'è una restrizione della qualità democratica del nostro partito in favore di processi di delega e di separazione
L'altro uno spostamento della decisione verso le rappresentanze istituzionali che muta e modifica il modo di estro e del partito
In sintesi il rischio sottolineo il rischio di una mutazione verso un partito più accentrato e sempre più identificato con il posto occupato dagli eletti nemmeno dagli eletti ma con il posto occupato dagli eletti
Se questi processi prima resterò il rinnovamento della politica sarebbe una delle più emblematiche promesse non mantenute della svolta della Bolognina
E inoltre sarebbe la chiusura di del cerchio di un disegno da più parti caldeggiato che punta su una indistinta cancellarsi partiti come tramite di una più ampia marginalizzazione della soggettività di massa e di una politica intesa come costruzione di tanti e di tanti come Progetto condiviso come il vincolo comunitario
Sarà esplicita non credo che una strategia di mutamento della politica oggi esclusivamente sul ruolo dei partiti vorrei ricordare a tutti voi Artan The di voi che Prato il movimento delle donne ha fatto un'eccellente politica fuori dai partiti
Ma che tuttavia il ruolo di essi dei partiti non sia esaurito non si avrà il rinnovamento della politica di sinistra cioè di quella politica che critica l'ordine dato e non genericamente popolare come in qualche modo si affaccia come dizione
Senza non si avrà quindi rinnovamento della politica di sinistra senza la valorizzazione di una soggettività dal basso con propri canali autonomi di espressione ivi compresi i partiti
L'ossessiva campagna che oggi in un clima referendario infuocato è prevalente sulla riforma dei meccanismi elettorali propone è sicuramente un tema influente importante macché Saint-Maur o polizza l'attenzione della sinistra rischia di distogliere la dall'altra forse che date concretamente alimentare il
Ho passito di rinnovare la politica
Quella cioè di ridare senso e radici sociale alla riforma del partito quella di misurarsi con la sua capacità di produrre società di tessere legami latte collettive azioni concretamente trasforma critici spostamenti di senso comune e di idee
Nonostante la madre apparente io penso che le aree che se le regole e il conflitto sul DS invaderà l'intero spazio della politica cioè se la politica si ridurrà a semplice contesa sulle regole
Io credo che sempre di più si produrrà un allontanamento dalla comprensione di uomini e di donne
Che dance hanno attraverso un loro vissuto in questa crisi sociale ed economica
Che dietro una plebiscitaria domanda di pulizia di moralizzazione ci sono in gioco progetti sociali diversi alternativi interasse opposti ci sono cioè corposi motivi di competizione politica e non di accodamento alle mode prevalenti
Per parlare di rinnovamento della politica e di riscatto del partito non si può dunque eludere alcune sfide quella cioè di essere il partito che insieme ad altri soggetti e protagonista di trasformazione sociale di mutamento di rapporti di potere e quello di essere insieme un grande motore di partecipazione di mobilitazione democratica
Insomma io credo che il riscatto dell'idea di del di partito politico inizia dalla capacità di prefigurare la sua funzione di governo a partire da una pratica di alternatività dentro la società
è nella società che nasce il partito noi dentro allo Stato
è questa la lezione semplice di Tangentopoli ma è anche questa la più bella ricca lezione che ci hanno dato alcuni movimenti alcune soggettività che si sono espresse in questi ultimi decenni e ciò ha particolari particolare valore per la sinistra che non può eludere il problema di rimotivare un rapporto forte diretto tra masse politica tra chi governa e chi ha governato
C'è una politica che si fa con l'azione sociale non con la mera rivendicazione o con le leggi magari fuori dai clamori dei media ed è il loro modo di mettere in scena il conflitto collettivo
Penso per parlare di un fatto recente un fatto di straordinaria importanza al tentativo che stanno compiendo i consigli unitari
Penso al fare del volontariato diffuso di cui tanto si parla poco si si cerca di capire penso all'organizzazione del controllo sociale di alcune funzioni vitali come servizi
Ma soprattutto penso all'altra politica
A quella che appartiene all'esperienza del movimento delle donne
Che è fondata sulle relazioni che per le donne ha avuto il significato di una presa di parola sulla propria condizione
Dunque qui sulla possibilità di cambiarla e da cui tante donne hanno tratto autonomia di giudizio e di azione
Le tane hanno messo in campo a una in campo una pratica non una forma che si aggiunge a quelle date
Una pratica in cui il modo di essere della politica non soppianta il modo di essere della vita
Tutto questo per ricordare che lo scontro politico non si limita allo scacchiere del Parlamento
Alle procedure non è riserva esclusiva degli interessi forti interroghiamoci sulle ragioni del di barricarsi tra i partiti
è una tradizione complessa di mobilitazione democratica che ha caratterizzato questo nostro Paese e che pure ha visto i partiti stessi tra i protagonisti quando è entrata in crisi perché è entrata in crisi
Io penso che sia entrata in crisi con il giro di boa tra le altre conoscessi ma con il giro di boa fatto all'inizio degli anni ottanta in particolare
Compiuto dal PSI una forza di sinistra
Con la spia fatto la scelta della governabilità
Il PSI inizia la sua trasfigurazione nel partito del presidenzialismo del pragmatismo tanto moderato quanto senza principi una parte della sinistra ne subisce la la seduzione
Ecco richiamo questo perché io penso che vi sia un legame strettissimo un legame perlomeno un legame tra quel modello e il vento che oggi punta indistintamente alla cancellazione della funzione dei partiti
E mi riferisco quando parlo di questo a due fenomeni quella tendenza che punta alle sole soluzioni di concentrazione e personalizzazione del potere
Come una scorciatoia al governo di una società che si dice più complessa
Una tendenza che ridisegna modelli organizzativi che mentre dichiarano di smantellare apparati altresì gli ripropongono in forme moderne ma con le antiche stigmate
Mi penso per esempio alla logica degli stati intanto competenti quanto infedeli perde perché per definizione da Bonora loro fedeltà a chi sceglie e che stabiliscono vincoli strumentali e occasionali con la politica
Si riproducono cioè si riproduce così il vecchio vizio del conformismo interno il secondo processo che caratterizza questo legame tra gli anni ottanta il vento anti partitocratico
Uno spostamento di decisioni verso le istituzioni rappresentative e di governo spostamento legato all'idea che questi sono i veri luoghi della politica
Un partito di eletti di talmente interessati alla loro di elezione che identifica la politica come gestione di risorse in una logica di scambio e di mercato
Si ridisegna cioè la rappresentanza politica su basi localistiche e nota vitali tutto questo non manca di Abele negativi riflessi sull'organizzazione del partito che sessuata e svilisce la sua funzione anche in sintonia con il sentimento anti partitocratico dell'opinione pubblica
Rischia di perdere il suo connotato di portatore di istanze generali in favore di una trasformazione di uniti in un insieme di comitati dell'uno o l'altro candidato vince il più forte ma una forza misurata sulla costruzione del gradimento elettorale non escludendo rapporti condizionanti candidate corporazioni e nella seconda e non non escludendo ad assecondare di qualsiasi spinta territoriale concludo qui avendo descritto questi processi
Perché io penso che il PDS è esposto a queste sollecitazioni e perché io penso che il nostro tentativo di rinnovamento
E i nostri lavori in corso hanno e potranno essere efficaci se cominciano da una presa di distanza e da una critica di queste tendenze nella società a cui il PDS può essere ribadisco esposto
Ringraziamo la compagna Nichi
Hanno sottoscritto per un milione a testa per il partito le compagne Claudia Mancina e Livia Turco e i compagni Angius Soriero e Bassolino la parola ora al compagno Mario Tronti per l'ultimo intervento della mattinata la fine vi darò l'elenco dei primi interventi del pomeriggio
Ma di questa nostra Assemblea abbiamo detto che è un passaggio no la conclusione ma la tappa di un processo di un percorso e dobbiamo sapere che questa tappa sta dentro una realtà politica confusa contraddittoria
Questa tappa è fortemente condizionata da questa realtà
Risente di problemi generali aperti nel Paese e non risolti
Per usare una formula ormai classica non tutto nemmeno il nostro destino sta solo nelle nostre mani
Una difficoltà e questa
Non è qui la sede per definire per decidere una linea politica strategica per il futuro
E tuttavia non possiamo parlare di forma partito non possiamo nemmeno scrutare a fondo i caratteri della nuova organizzazione
Senza un Priebke è implicato in un discorso di linea
E qui c'è un punto politico preliminare da decidere se ci apprestiamo a costruire la forma organizzata di un partito
E se puntiamo a a da assicurare a questa forma una durata una permanenza
E qui la la relazione Vizzani è stata molto chiara molto netta
Ha parlato di un partito che sappia garantire la durata della permanenza di a un'autonoma elaborazione culturale e progettuale
Noi veniamo da una tradizione che possiamo chiamare di organizzazione forte di partito cosiddetto pesante
Pregi e limiti ce li siamo detti tante volte non conviene tornarci su
Ma è chiaro che la fase l'epoca e pro profondamente mutata io scelgo solo un punto altri punti poi possono appunto completare questa analisi
E cioè mi chiedo cioè ancora il problema di garantire attraverso l'autonoma elaborazione culturale e progettuale di un partito organizzato di garantire l'autonomia politica della parte sociale lavoro questo è il punto Nori questo punto dobbiamo approfondirlo proprio in sede di costruzione del partito nuovo
Noi dobbiamo a essere capaci di guardare il campo della sinistra e nello stesso tempo pensare questo partito
E trovare cioè definire e poi praticare sottolineano questa parola praticare una specificità una identità di questa forma partito non solo in generale ma anche dentro un campo
Della sinistra più vasto
Non una sua centralità ma una ragione forte del suo esistere e io direi anche del suo combattere
Io sono per stringere qui in questa sede sul tema partito ma stringere politicamente la nuova forma del PDS dobbiamo vederla anche come momento di un processo di autoriforma dei partiti
Come contributo alla riforma di un intero sistema politico
Come il lancio di un'idea della politica misurata sulle domande di oggi sulle contraddizioni presenti sulle forze Inca
E noi non possiamo non pensare a venire il ribadire l'idea nostra della politica come agire collettivo organizzato al seguito tutto questo di una storia che è la storia dei partiti di massa dei grandi partiti organizzati di massa qui c'è una persistenza qui ci sono anche le novità
Dobbiamo guardare molto all'esistenza materiale della massa lavoro qualitativamente internamente montata
Con il bisogno in più oggi di una riunificazione politica
E rivalutando Harry riprendendo una riflessione che forse abbiamo abbandonato sulla situazione che si è determinata dopo il passaggio degli anni Ottanta dopo il processo mondiale vincente di modernizzazione capitalistica cioè dopo il successo dell'ultima rivoluzione conservatrice
Questo capitalismo a mio parere riesce oggi a tenere insieme tutte le sue contraddizioni la forza grande del capitalismo e la sua capacità di tenere insieme pari al suo interno e contraddizioni
Ma rischia di vedersi sfuggire oggi di nuovo come accaduto in altre epoche del passato la questione sociale
La contraddizione sociale che rivede al centro la questione lavoro
Nella fase noi vediamo che è aumentato di molto il peso sociale e del lavoro
Mentre è diminuito di molto il peso politico del lavoro
Io credo che sia qui dentro la ragione profonda della crisi della sinistra
Non solo in Italia ma in Europa la sue motivazioni proprio strategiche
Proprio qui proprio quei processi vincenti di parte capitalistica
Hanno fortemente modificato i rapporti di forza sociale hanno messo in crisi la struttura organizzata della sinistra prima i sindacati poi parte
E a questo punto noi vediamo un conflitto sociale quasi abbandonato a se stesso ha le sue leggi interne come una sorta di mercato
Abbandonato alla forza dei suoi protagonisti il conflitto sociale a questo punto si perderà rischia di perdersi per la sinistra politica
E io mi pongo oggi il problema di come salvare il conflitto
E la stella fissa resta quella che dalla parte della sinistra cioè dalla parte del lavoro solo l'intervento della politica riesce a spostare i rapporti di forza a livello sociale
Qui non discutiamo quale politica ma quale strumento della politica ritorna l'ora il tema della quale forma organizzata e non basta dire partito il partito di massa di tipo nuovo
Bisogna sapere individuare qual è il luogo il terreno la postazione da cui il partito difende meglio e meglio rappresenta l'interesse del lavoro
In questa chiave che io assumerei con più coraggio oggi una frontiera che non è una frontiera scontata la frontiera del Governo
Io credo che per salvare il conflitto a oggi ci vuole governo e dobbiamo cominciare a impostare il problema in questi se bisogna argomentare non mancherà occasione di farlo questo passaggio molto delicato sia teorico sia pratico e così via
Ma mi interessa qui sottolineare che nel definire la nuova forma del partito
Dobbiamo andare a scendere ad una sperimentazione di strumentazioni politiche nuove
Quanto più pensiamo ad un partito meno strutturato organizzativamente meno apparato diciamo i più volontariato
Tanto più dobbiamo trovare altri luoghi altri mezzi attraverso cui difendere rappresentare e nel conflitto sociale e poi far vincere politicamente la parte lavoro cioè incidere con la gestione complessiva del Paese sulla crescita politica del mondo del lavoro e non il contrario
Come spesso ha fatto la sinistra al governo pagando poi a livello anche di consenso politico questo il suo deficit
Appunto politico
E allora astratte di attrezzare la nuova forma partito a questi nuovi compiti attenzione io non faccio un discorso di breve periodo dice
Ma di forma strategica dell'organizzazione non mi riferisco cioè a possibili prossimi passaggi di governo di svolta
Di garanzia o così tu e così via
Ma
Ancora che cosa di più è vero che noi abbiamo sempre parlato di partito di governo anche il vecchio pc era partito di lotta e di governo
Ma quella mattina non era uno strumento di governo non era attrezzata a quel a quell'idea lo è diventata per prove ed errori in grandi e duraturi esperienze di governo locale
Ma nulla di più
E noi oggi anche qui scontiamo un deficit di soggettività di cui la centralità che a mio parere acquistato il tema della fondazione culturale
Luogo di produzione di programmi e di uomini di governo
Per un rilancio forte non solo di immagine
Ma per un rilancio forte proprio di politiche e concludo
Noi siamo stretti oggi tra urgenze drammatiche
E prospettive difficili giudizio e io credo che nel tempo della massima confusione sia il dovere di essere Lucia
Quello che stiamo vivendo a mio parere una sorta di terzo dopoguerra dopo le due grandi guerre dopo la divisione del mondo in due
C'è un compito davanti e nove di ricostruzione questa ricostruzione deve essere largamente unità non può non essere forse prima di una compiuta forse dico forse e sottolineo questo forse prima di una compiuta democrazia dell'alternanza
C'è un passaggio preliminare di nuova fondazione però badate nuova fondazione non solo di regole ma nuova fondazione di ordinamenti istituzionali di nuova fondazione di valori comuni
Per un Paese
E quando il blocco non solo è forte ma anche per fare adesso come oggi il blocco di fronte a cui ci troviamo
Non se ne esce senza la grande iniziative
E la grande iniziativa è quella appunto di fronte a cui sia la necessità cioè di offrire un nuovo partito politico
Non ad una nuova fase ma una nuova epoca della politica
Ringraziamo il compagno Mario Tronti la seduta del pomeriggio inizierà alle ore quindici i primi interventi sono quelle della compagna Giovanna Martano
Del compagno Berticelli
Della compagna Paola Pozzi
Della compagna Maria Chiara Bisogni del compagno Walter Tocci
Ricordo che il programma del pomeriggio è il seguente alle quindici la discussione generale
Alle diciotto e trenta la tavola rotonda con i compagni dei partiti della sinistra europea su crisi della politica
Le risposte della sinistra europea al termine della tavola rotonda la riunione del consiglio nazionale per l'elezione del nuovo presidente
Grazie buon appetito a tutti
Resta
Pone del partito seguirà il compagno Fabbrini per la sua comunicazione
Ma ormai in forma partito è questione istituzionale costituiscono un tutt'uno
Nell'Italia corre però la domanda perché i partiti
E a noi spetta l'onere Della pro ma i tempi stringono ed è questione anche di mese
Già i compagni che preparano le liste per le prossime scadenze elettorali si pongono davanti al tema che rapporto ci sarà tra liste elettorali e partiti
Gli amici di Alleanza democratica ci hanno fatto una proposta molto chiara
I partiti si devono diluire in un rassemblement elettorale
è una proposta che non va criminalizzata né si può rispondere strizzando l'occhio con facili diplomazie
Merita una risposta seria rigorosa
Ed è una risposta che dobbiamo dare prima di tutto a noi stessi
Oscilliamo mi pare tra due opposti da una parte ci sono compagni che ormai pensano al PDS come forma transitoria verso un altro soggetto politico
Dall'altra altri compagni pensano invece a un PDS che sia contenitore di pezzi diversi della sinistra
Ed è una tendenza opposta alla prima
è una pretesa questo del contenitore
Che era già presente nella svolta dell'ottantanove
E mi domando se non ritorni oggi sotto la formula del partito delle Autonomie
Mi domando anzi perché un gruppo di volontariato ad esempio dovrebbe stipulare un patto con un partito e quand'anche lo stipularsi e che cosa cambierebbe rispetto al vecchio collateralismo
Quell'associazione semmai stipulerà un patto non con un partito ma con una lista elettorale
E se un partito entrerà in una lista elettorale non lo farebbe raggiungere una sigla
Ma per offrire a quella lista un progetto politico sempreché beninteso abbia la capacità di proporlo
Il punto allora come si comporta un partito di fronte alla frammentazione sociale e politica
A mio avviso ha messo gli endo sin quella frammentazione né pretendendo di assemblarle in un contenitore
La frammentazione ha bisogno di una sintesi qui c'è la funzione dei partiti e c'è forse anche un'attualità
Perché la spaccatura della società e della politica in Italia è andata molto avanti arrivata fino ai limiti di una rottura non solo istituzionale ma perfino del patto civile
Bisogna cominciare la pars construens
E allora non basta a mio avviso il partito delle autonomie ma ritorna il tema dell'autonomia del partito
Il PDS deve essere organizzato in modo tale da saper fare un discorso al Paese perché è questo che ci chiede
La gente si dice di che pasta siete che volete
Siamo sicuri che questo discorso al Paese sarà possibile farlo con un partito regionale
Voglio esprimere qualche dubbio
Per riflettere insieme
Noi siamo già a un partito regionale anzi dell'Italia centrale
Vogliamo mettere un timbro su questa situazione esistente o è necessario invece recuperare una funzione nazionale
Proprio perché vogliamo uno Stato regionale
Cioè uno Stato in cui l'identità nazionale non è più sorretta da apparati amministrativi Madonna volontà pubblica proprio per questo
Uno Stato regionalista richiede una accentuazione della funzione nazionale dei partiti che di quella volontà sono i promotori
Ciò non esclude un'articolazione organizzativa di tipo regionale ma allora cambia qualcosa di profondo dobbiamo dirlo esplicitamente nella composizione del gruppo dirigente del partito
Perché allora dobbiamo mettere a capo delle organizzazioni locali i massimi dirigenti nazionali del partito non vorrei essere irriverente ma per fare degli esempi
I compagni che vanno per la maggiore i D'Alema e Veltroni devono allora andare a capo di queste organizzazioni locali
Prendiamo esempio dalla Chiesa cattolica a capo della Chiesa di Milano di Bologna di Palermo non ci sono i monsignori ma ci sono i cardinali più influenti del conclave altrimenti si scade nel localismo
Non si coniuga funziona locale funzione nazionale e parliamoci chiaramente Serra giornalismo è quello che abbiamo visto all'opera nel governissimo i be'non ci porterà molto lontano
Di fronte a un governo che modificava la costituzione materiale del Paese di fronte a partiti di governo colpire lancia in topolini i nostri gruppi dirigenti locali non sapevano immaginare altro che fare accordi con quei partiti di governo e non si trattava solo di una linea politica né del ritorno di una vecchia questione opposizione governo a mio avviso quelle vicende sono il segno di una mutazione di della forma partito che è già in atto
Il consenso verso il governissimo era una specie di funzione esponenziale molto basso tra i militanti più alto nelle federazioni totale nei gruppi elettivi
Ciò dimostra che le redini del partito sono in gran parte ormai nelle mani di un ceto politico amministrativo completamente autoreferenziale
Il vecchio apparato del PC non c'è più ormai da tempo il potere reale è passato nelle mani
Di Consigliere di deputati soprattutto nelle nostre organizzazioni più piccole più deboli
Sono queste figure che fanno le scelte rilevanti del giorno per giorno
E intorno a queste figure che si organizzano comitati elettorali che si riorganizzano anche i nostri vecchi apparati di partito
è cresciuta dentro di noi una chiara tendenza avversi notabilato non uso questa formula in senso spregiativo ma in senso analitico per descrivere un mutamento di fatto della nostra organizzazione che è frutto di processi spontanei
Che si sono innescati nel vuoto di decisione politica che dura ormai da almeno dieci anni da quando cioè entrare in crisi
La forma partito del PC
E dobbiamo sapere che la crisi finanziaria del partito fa fare un balzo in avanti enorme a questa tendenza
Diciamoci la verità compagni le decisioni che si stanno prendendo in questi giorni intorno alla situazione drammatica del bilancio del partito a mio avviso avranno un impatto sull'organizzazione ben superiore delle decisioni formali di questa Assemblea
Perché con le decisioni che saremo costretti a prendere
Si andranno a sciogliere di fatto intere organizzazioni nostre nel Paese e rimarranno su in piedi soltanto le nostre organizzazioni degli eletti
Riformare il partito allora non significa disegnare principali che non esistono queste assise a mio avviso doveva essere preparata con maggiore realismo
Ci volevano qui almeno cento pagine di dati di analisi di interpretazioni moderne fatte con sociologi organizzative che ci desse un quadro dei processi reali che sono Ina
Dobbiamo prima di tutto infatti prendere coscienza di quello che siamo nella realtà valutare se ci sta bene oppure se dobbiamo contrastare queste tendenze spontanee e in quale direzione
A mio avviso da questa Assise bisognava lanciare un esplicito allarme a tutto il partito per suscitare un modo anche di reazione di riforma contro questa tendenza nota biliare che c'è cresciuta dentro quasi inconsapevolmente
Dobbiamo contrastarla per due motivi primo perché questa forma politica che abbiamo assunto rimargina le nostre risorse migliori
Quel patrimonio ricco di mobilitazione politica fatta di un estati creatività di competenza di impegno sociale sono i nostri talenti
E non possiamo sprecare e non sono soltanto nostri ma sono un patrimonio dell'Italia della democrazia di questo Paese dobbiamo farli contare e decidere ancora sul governissimo i se invece di tante discussioni di vertice
Avessimo organizzato dei referendum nelle sezioni per chiamare i militanti a decidere se bisogna o meno entrare in quelle giunte
Ecco che una riforma democratica del partito significa prima di tutto restituire lo scettro ai militanti di questo partito
In secondo luogo questa tendenza nota biliari indebolisce le nostre capacità di proposta
Il primato degli eletti produce amministrazione ma non Progetto sociale
Gli eletti raccolgono spinte corporative della società e faticano sempre più a comporre in un programma coerente e rigoroso
Abbiamo il Consigliere ambientalista e quello che protegge gli abusivi la donna che si occupa dei tempi ma anche quello che si occupa delle burocrazie pubbliche e così via pensiamo ad esempio alle federazioni
Dovrebbero quelle diventare sottotono e grandi città le sedi di partito devono torna ad essere sede di progettazione dei forum permanente in cui si osservano e si interagisce sui processi sociali in cui si chiamano le competenza della bora un programma in cui si fa comunicazione politica si fanno le scuole di politica come stanno facendo i cattolici per formare la nuova classe dirigente
Ho finito la tendenza ad avviare
A dal suo dalla sua parte dei fattori strutturali ed è una tendenza che affascina molto a sinistra perché la si vede una fatto di novità rispetto agli anni Ottanta mentre invece mi avvisa il timbro dell'esistente si dice un nuovo rapporto tra The lettori ma noi possiamo rimproverare tutto anche ai Gava a Sbardella tranne quello di non avere avuto un rapporto stretto con i cittadini
Il rapporto è stato fin troppo stretto
Anzi quello che è mancato è proprio il distacco dei partiti dalle domande particolari è mancata la capacità di distanziamento di composizione dei bisogni è mancata finisco veramente la Cam
Capacità di produzione dello spirito pubblico
E allora ha fatto bene Zane a rilanciare l'idea di un partito come Progetto ma stiamo attenti che le cose realmente non vadano da un'altra parte
Per fare il partito di Progetto abbiamo a suo tempo pensare alla riforma elettorale che consenta una concorrenza tra due coalizioni sulla base di un programma
Ma oggi la tendenza è un confronto non tra coalizioni ma tra persone senza un programma molto spesso
E anche sul referendum ci troviamo per necessità sostenere un referendum propositivo e non abrogativo che sostiene una riforma elettorale diverso da quella che noi abbiamo pensato qui c'è quindi la discrasia tra quello che pensiamo e quello che realmente va avanti
Però sosteniamo un referendum che potenzia il notabilato e al nostro interno su va avanti una tendenza organizzativa avverso il notabile
Ecco su questa contraddizione noi dobbiamo lavorare c'è qualcosa che non va se non riusciamo a invertire a a a far diventare reali le nostre intenzioni nostri processi
E i nostri progetti rischiamo di fare come quel navigatore che era partito per le Indie e poi invece si trovò ad approdare nelle Americhe
Grazie
Ora la parola il compagno Sergio Fabbrini che terrà la seconda comunicazione della giornata sul tema organizzazione dei partiti e costi della politica
E ha naturalmente il diritto a un tempo più largo per potere svolgere le sue considerazioni intanto il compagno Santilli è pregato di recarsi in presidenza
La la tesi che
Cercherò di argomentare
E che la riforma del finanziamento dei partiti della finanza pubblica può essere della finanza politica può essere
Uno strumento una risorsa importantissima per avviare un sostennero orientare la riforma del partito la riforma del partito in quanto modello di organizzazione
Non solo ma la riforma del finanziamento Pubblico e partiti può essere un modo per avviare il partito dalla direzione
Di al partito composito cioè di un partito adeguato ad una società e ad un sistema istituzionale che sono decisamente oltre la vicenda che abbiamo conosciuto finora in me nella politica di massa in società di mercato
è caratterizzata da un conflitto costante
Questo conflitto proprio sul piano in particolare dalla politica elettorale e tra due opzioni
Un'opzione che la tipico per tenere la destra in base al con base alla quale i voti contano ma le risorse decidono e l'opzione dalla sinistra difficile da conservare da mantenere da alimentare in base alla quale le risorse contano ma i voti devono decidere
E questo conflitto si gioca proprio anche sul piano del dei costi della politica
In particolare ora che la lo strumento classico tradizionale che la sinistra ha messo in campo per riequilibrare il potere delle risorse cioè l'organizzazione di massa
E stata messi in crisi registra una fase di crisi e di difficoltà
E specialmente ora che la comunicazione politica più generale la politica elettorale più in generale a conosciute registrato una trasformazione gigantesca passando da una politica elettorale addentrati intensità di lavoro ad una politica elettorale e ad intensità di capitale
Quindi in questo contesto il problema dei costi della politica è un bel problema classico dell'eguaglianza politica e quindi affrontare questo problema vuol dire anche fare una battaglia di di grande principio per la sinistra in una democrazia di mercato
Dunque quella il passaggio la rivoluzione tecnologica di questi dieci quindici anni
Ha reso ancora più acute più importanti d'altra parte ha messo in discussione i tradizionali strumenti dell'intervento pubblico che la sinistra ha sollecitato fortemente in quasi tutte le democrazie
Per riequilibrare il potere delle risorse e per dare invece il peso al potere dei voti
Del si sono avute forme diverso e di regolazione
Queste regolazioni avuti in alcuni Paesi un carattere indiretto hanno posto dei tetti distesa hanno vincolato alla pubblicità i contributi dei candidati
In altri paesi l'intervento dello Stato è stato l'intervento diretto cioè al sottopunti sotto forma appunto
Di un finanziamento ai partiti
Allora il modo in cui
Le diversi obiettivi sono stati perseguiti l'obiettivo evidentemente principale quello di garantire un'eguaglianza nella competizione politica un'eguaglianza delle opportunità e insieme a questo
Di garantire un sistema competitivo dentro il quale le le varie opzioni potessero concorrere
A pari condizioni i modi in cui questi due obiettivi sono stati organizzati dipende moltissimo dal tipo di partito e di paese
Che ha hanno si conquisti che si sono misurati con questo con questo problema
C'è un modello americano principalmente in base al quale l'intervento del del Pubblico l'intervento dello Stato deve essere doveva essere finalizzato a rafforzare i candidati
Quindi nel caso statunitense ad esempio i contributi pubblici alla campagna presidenziale vanno direttamente candidati e l'organizzazione del candidato e il il partner maggiore del della vicenda politica il partito ha un ruolo secondario di supporto
E il partner minore della competizione politica ed è il candidato la figura cruciale che la regolazione della competizione politica elettorale ha cercato di previdenziale
Ecco a questo modello storicamente e tradizionalmente si è contrapposto un altro modello che il modello europeo tipico proprio dei sistemi parlamentari
La regolazione del processo elettorale in questi Paesi è una regolazione che finali ed è finalizzata a riconoscere e in qualche modo a garantire i partiti politici in quanto entità collettiva e spesse volte essa non entra nel merito del rapporto tra i partiti e candidati e comunque sono i partiti gli attori cruciali della competizione ora questi due modelli corrispondono non a caso a due diversi sistemi di governo
Ed è proprio là che la natura presidenziale del sistema di governo statunitense che ha portato ad un ad Opel previde cemento delle candidato rispetto al partito
E viceversa e la natura propriamente parlamentare che implica che richiede che necessita una costante organizzazione di partito che ha portato appunto a una regolazione che ha difeso e ha promosso i partiti politici
Tuttavia
All'interno di questo secondo modello del moderno parlamentare ci sono state delle differenze rilevanti
Queste righe differenze che la ma che sono dovute a fattori di tipo istituzionale comprime in modo preminente ma anche a fattori politici c'è alle tradizioni ideologiche di questi Paesi
In alcuni Paesi dove e la l'organizzazione dello Stato e di tipo federale i partiti politici sono stati interpretati concepiti come una somma di partiti statali
è il caso ad esempio del Canada dove il finanziamento pubblico con l'aiuto è andato a dei singoli partiti delle province oltre che al partito nazionale
Ma è anche il caso della Svezia in quel finanziamento pubblico è stato finalizzato ad aiutare i partiti locali i partiti decentrati relativamente al partito centrale anche se a La sette non è un Paese federale ma certamente il punto decisivo la differenza qualificante laddove esiste un sistema elettorale maggioritario e là dove esiste un sistema elettorale di tipo proporzionale
Nei sistemi proporzionali e essendo il il voto un vuoto di partito e il partito in quanto tale l'oggetto della regolazione e anche il soggetto beneficiario dei contributi
Non così nei sistemi maggioritari nominali dove una certa autonomia dei candidati rispetto al partito ha consentito una regolazione specifica sulle campagne elettorali
Ed un riconoscimento al partito di un ruolo certamente importante sul piano parlamentare ma è questa differenza dei sistemi elettorali che ha portato anche delle diverse strategie di regolazione delle delle campagne elettorali e delle campagne politiche
Ora la distinzione su questo piano e a e Meie abbastanza rilevante importante se ne pensiamo di mettere a controllo a confronto il modello inglese e quello italiano
Nel modello inglese sono i candidati
Eletti a livello di collegi di piccole dimensioni che sono oggetto della regolazione ci sono dei tempi rigidissimi alle spese e i partiti anche partiti centrali non so il partito del College molto cauto nell'intervenire della campagna del candidato
In questa in questi paesi evidentemente la piccoletto del collegio e l'alta competitività tra candidati in quel collegio consente di fissare dei
Dei dei tetti e di metà attivare un meccanismo di reciproco controllo
Che fa sì che il più delle volte questi tetti vengono rispettati basta pensare che nei collegi uninominali se un candidato non rispetti il tetto rischia una serie di penalità fino alla abrogazione dell'elezione
E nei collegi nominali l'abrogazione di una lezione significa favorire il partito rivale quindicenne un interesse fortissimo da parte del partito rivale del candidato e Polito rivale di tenere sotto controllo il suo e l'altro l'altro candidato e l'altro partito
Le le le modalità che hanno si pone all'estremo dispetto a questo inglese reciproche i temi sono ampi e la capacità di controllo sono limitate non esistono vincoli alla Spesal
Ora quali sono le conseguenze della regolazione quali sono stati gli affetti della regolazione sui partiti
Ci sono c'è una conseguenza di fondo che e a oggetto del del pensiero radicale democratico da sempre e cioè che il il il finanziamento pubblico ai partiti in realtà favorisce coloro che sono dentro il sistema politico che sono forti e grandi nel sistema politico e penalizza invece coloro che sono fuori sistema politico che sono deboli o piccoli all'interno del sistema politico
No equivoco
Oltre a questa Effetto di tipo generale ci sono degli affetti specifici che hanno a che fare con il modello di partito innanzitutto il finanziamento pubblico tende a spostare
Il il partito sul versante delle dell'istituzione statale piuttosto che conservarle mantenerlo sul versante dell'associazione volontaria di cittadini
Secoli secondo luogo il finanziamento pubblico
Nei nei paesi nelle democrazie a regime parlamentare rafforza quasi sempre il centro del partito a danno delle periferie dei partiti periferici e regionali
E in terzo luogo il finanziamento pubblico rafforza e ha rafforzato il partito extra istituzionale rispetto al partito istituzionale anche qui certamente con delle differenze
Nei sistemi maggioritari proprio per la natura di legittimazione Diretta
Dei membri del partito istituzionali cioè dei consiglieri dei parlamentari il partito istituzionale ha rivendicato con forza autonomia anche decisionale dal partito extra istituzionale
Non così evidentemente nei sistemi proporzionali dove il centro del partito il PdL il il locus decisionale del partito è stato sempre collocato all'esterno dell'istituzione ora quali quali sono
Ieri come dire le lei le strategie politiche che possono essere messi in atto per misurarsi con questi squilibri evidenti
Ora evidente che non si può ritornare ad una logica di mercato di ogni tentativo di ritorno alla logica di mercato
Non non riesce ad affrontare adeguatamente il contrasto che esiste tra il potere economico il potere politico tuttavia e non si può nemmeno continuare e perseguitare nella nella strategia finora adottata
Di un finanziamento pubblico che rivolto secondo quelle direzioni che dicevo prima perché lì c'è uno squilibrio tra un potere politico aperto è un politico e un potere politico chiuso che decisamente a favore del secondo
Ora per fare per poter avviare con il finanziamento con la riforma del finanziamento pubblico anche la riforma dei partiti
è chiaro che bisogna mettere alcuni puntelli di tipo come dire istituzionale sistemico
Conservare innanzitutto una forma parlamentare anche se questa forma parlamentare deve essere in modo robusto rafforzata perché solamente un sistema parlamentare riesce a incentivare a favorire aggregazioni di tipo partitico
Introdurre certamente un sistema elettorale maggioritario uninominale che consente di individuali iniziare la campagna elettorale non personalizzarla necessariamente ma individualizzata e quindi intervenire con dei tetti di spesa rigidissimi
In terzo luogo certamente promuovere un sistema statale di tipo federale che allarghi
Secondo il federalismo positivo e che allarghi nel l'autorità decisionale alle alle ai centri periferici Federico positivo e quel federalismo
In base al quale si definisce in modo rigido quello che spetta al centro e si lascia tutto il resto alle altre unità periferiche il federalismo negativo regionalismo negativo che abbiamo conosciuto
In Italia fino ad ora esattamente rovesciato si definisce quel poco che aspetta l'unità periferiche e tutto il resto
Va poi trasferito al centro
Ora
Detto questo con queste premesse si può anche però pensare
Di utilizzare la riforma di finanziamento pubblico anche proprio per promuovere rafforzare la riforma organizzativa e andare proprio in quella direzione del partito composito cioè di un partito molteplice in opposizione al partito semplice
Ma chiaramente un partito composito riesce a convivere al suo interno riesce a a far alta abbinato a riprodursi in modo proficua ed efficace
Se questo partito composito è in grado di definire con precisione quelli che sono i compiti
Del centro e delle periferie e quelli che sono i compiti del partito istituzionale e del partito extra istituzionale ed è qui che ci sono le le principali difficoltà
Che ne abbiamo di fronte ecco mi pare indubbiamente che per quanto riguarda
Il il il passaggio
Ecco un punto importante in un partito composito che non vuole diventare un partito eclettico
è evidente che questi compiti devono essere anche formalizzati in una carta di partito
E non solo ma ci deve essere un consiglio giudiziario tra virgolette del partito a cui le varie unità del partito possono fare ricorso se le loro poca prerogative vengono in qualche modo calpestate o non riconosciute
Ora
Il il passaggio da un partito centralizzato a un partito decentrato è un passaggio complicato ma non ma non certamente un passaggio difficile in particolare fece sostenuto anche da una devoluzione da un decentramento
Della dell'organizzazione istituzionale e statale
Mi pare assai più complicato invece definire con precisione gli equilibri i rapporti tra il partito istituzionale il partito parlamentare o consiliare partito extra istituzionale quello che sta al di fuori degli istituti rappresentativi ora per fare queste opere definite con precisione e gli equilibri tra questi due partiti bisogna anche definire con precisione quali sono i compiti propri dell'uno e dell'altro solo se noi abbiamo una precisa distinzione funzionale dei compiti
Di questi due partiti e strisciano in grado di stabilire chi deve fare cosa e possibile trasformare questa rapporto competitivo tra i due partiti in una competizione positiva non una competizione negativa o paralizzante
Ora mi pare che sul piano offensivo funzionale
Non vi è dubbio che il partito istituzionale il partito parlamentare
Deve avere funzioni principalmente di realizzazione programmatica e di coordinamento delle azioni istituzionale
Lì deve essere il terminale del partito in una democrazia maggioritaria uninominale il partito di necessariamente è rappresentato dal partito nelle istituzioni ma dire che il il partito istituzionale è il terminale del partito non vuol dire che esso conclude in sei assorbe in sé è l'intero processo politico che arriva a quelle a quella a quelle decisioni o che arriva a quel tipo di posizioni e e questi sono i compiti invece Prodi del partito extra istituzionale
Che deve deve cioè innanzitutto strutturare e attrezzarsi per strutturare la Campania la competizione politico-elettorale quindi informando e mobilitando i cittadini l'opinione pubblica su base permanente e deve formare il ceto politico deve contribuire in modo competitivo anche perché ci sono altri centri ormai altri attori che formano la classe politica ma deve farlo il partito e costituzionale accettando questa competizione
Ora in questa se ne siamo capaci di distinguere in modo funzionali compiti dell'uno dell'altro
E possibile creare un partito che internamente competitivo
In cui ci sono c'è una pluralità di centri decisionali questi centri decisionali concorrono uno verso l'altro e tuttavia si mette in moto e si può mettere in moto un una competenza una competizione virtuosa che fa sì che il potere dell'uno si può riequilibrare nel potere dell'altro
Ma per fare questo ripeto la distinzione funzionale necessaria e anche i compiti propri dell'uno dell'altra
Livello e ambito del partito devono essere definiti
Ora per concludere mi pare che si possa andare attraverso anche la riforma del finanziamento pubblico si possa andare i a in in tre principali direzioni di riforma organizzativa
Innanzitutto occorre responsabilizzare in modo forte gli eletti cioè il partito istituzionale
E per responsabilizzare lo bisogna che questo partito sia in qualche modo chiamato a rispondere ai cittadini in modo diretto delle posizioni che vengono assunte o al governo
Oppure all'opposizione se questo posizione evidentemente una posizione finalizzata ad andare al governo
E attraverso il il partito il partito istituzionale evidentemente insieme al previsionale insieme a queste prerogative bisogni intervenire in modo fortissimo
Fissando limiti distesa le campagne elettorali che i singoli candidati possono possono sostenere in secondo luogo occorre decentralizzare il partito
Contribuendo a vitalizzare i partiti regionali e facendo in modo che i partiti nazionali siano essi stessi beneficiari di contributi del
Di tipo pubblico ma se nel caso del partito istituzionale questi contributi debbono avvenire necessariamente una forma di retta perché devono consentire al partito istituzionale di svolge delle funzioni pubbliche delle attività pubbliche e quindi di consentirà questo partito di avere delle agenzie di servizio delle strutture di supporto
Delle dei sostegni organizzativi
Nel caso della decentra mento del partito e che sta industriali ebbene che il contributo sia indiretto occhiata passata verso meccanismi i più diversi il principale dei quali è certamente quello del per mille sul reddito in modo da registrare ogni volta il consenso dei cittadini alle attività che partiti svolgono e certamente da terza direzione quella di sburocratizzare il partito
Un un un ruolo che che possibile assolvere solo se il partito non solo diventa un partito snello ma anche se il partito diventa un partito competente
E le persone che lavorano nel partito sono legate a dei precise competenze dei precisi progetti che vengono messi di volta in volta alla prova della verifica sia politica
Elettorale ora e se tutto questo è vero e con questo concludo è evidente che non possiamo affrontare la nella crisi in questo momento del del sistema di finanziamenti pubblici ritornando indietro al mercato e necessario fare un passo in avanti e trovare una soluzione in avanti proprio perché lo squilibrio tra chi doti dotato del potere economico
E chi invece non è dotato di niente è ancora lì presente tuttavia non possiamo percorre le vecchie strade perché c'è un problema anche interno alla democrazia
E dobbiamo utilizzare la riforma del finanziamento pubblico per allargare la democrazia non solo nel mercato non solo nella società ma anche all'interno degli stessi partiti grazie
Ringraziamo il compagno Fabbrini per la comunicazione molto interessante
Ha ora la parola al compagno Mauro Agostini segretario dell'Unione regionale dell'Umbria seguirà il compagno Macciotta
Mentre i compagni Agostini si avvicina do lettura di una lettera pervenuta alla Presidenza del compagno in Benin
Caro Presidente sono molto dispiaciuto di dover ti comunicare la mia decisione di abbandonare i lavori dell'Assemblea
Le ragioni non sono politiche
Prendo atto che il bisogno insopprimibile di molti compagni di fumare e incompatibile con il mio diritto alla salute
Stiamo discutendo del progetto di una nuova forma partito
Ma se non riusciamo neppure a rispettare lo Statuto che ci siamo dati non diamo un bell'esempio incoerenza fra parole e fatti chiedo scusa Renzo in beni naturalmente io accolgo questa lettera
E tanto più accolgo io vi è da un'ora a ciò il toscano spento davanti e vorrei tanto fumare come un invito caldo al compagno in beni a rimanere e naturalmente a tutti Gannon fumare perché vietato fumare
Sia per la legge dello Stato in questa sala sia per lo statuto che ci siamo dati
Trattandosi di un'unione di partito
Do la parola al compagno Agostini
In questa nostra assise noi stiamo affrontando un tema cruciale per la valle per la qualità della vita democratica del nostro Paese nei prossimi anni
Se è ancora possibile cioè pensare ad un assetto democratico e ad un sistema di rappresentanza che vedano un ruolo certo non esclusivo matti significato dei partiti politici
O se invece lo spirito pubblico la coscienza collettiva del Paese abbiano ormai decretato la fine di ogni possibile organizzazione partitica
Insomma la riflessione che noi facciamo il cantiere che abbiamo aperto non avviene in astratto ma deve concretamente fare i conti con quel cumulo di macerie che oggi il vecchio sistema politico
Il PDS cioè ha il compito da una parte di affermare una soluzione di continuità rispetto alla forma organizzativa del vecchio Pci
Dall'altro un grande compito nazionale
Essere protagonista cioè di un big bang che posso darle Gitti mare forze politiche nuove riformate rigenerate alla guida della seconda fase della nostra Repubblica
Ecco perché io credo che questa nostra Assemblea debba e Possa parlare al Paese
A quella coscienza civile che ribolle che si interroga che sbanda
Ed è questo un fenomeno ormai generalizzato che riguarda anche terre come la nostra come l'Umbria dove la destrutturazione del sistema politico regionale non è altro che una componente del processo più vasto
Io mantengo comunque un elemento di motivato ottimismo in che senso nel senso che si ormai venuta definendo nella società nazionale quello che potremmo definire una sorta di pregiudizio positivo
Siamo ormai alla fine di un sistema di potere alla caduta di un'intera classe dirigente questo processo va sviluppato fino in fondo
Ma questa è ancora una fase non razionale e sposta quindi a diverse sollecitazioni a spinte contraddittorie dipenderà anche molto da noi dal PDS dall'azione nostra
Come potrà maturare un vero e proprio giudizio nel senso pieno razionale del termine che sarà necessariamente la base nella coscienza collettiva delle nuove forme politiche ed istituzionali che assumerà la seconda
Oggi si agita di tutto dal presidenzialismo alle spinte separatiste da forme giustizialiste
Alle più spericolate capriole in nome delle novità
Ma tutto questo dovrà comunque assestarsi trovare un proprio e nuove equilibrio
E allora come in crociera tutto questo la proposta politica del PDS e quale partito concretamente nelle sue donne nei suoi uomini nella sua capacità di interlocuzione si troverà davanti
Per questo io vedo molto correlata la iniziativa sulla forma partito da costruire non solo con un disegno organico di riforma istituzionale e costituzionale ma anche con i meccanismi della riforma elettorale
Bisognerà indagare bene che cosa significa la riforma elettorale locale e nazionale per il ruolo di una forza politica stamattina Barrera diceva delle cose molto significative a questo proposito in altri termini bisogna passare dai partiti come li abbiamo conosciuti che sono i partiti della proporzionale ai partiti di un sistema elettorale il nuovo come noi lo auspichiamo è una differenza fondante a mio giudizio sia nella selezione di una classe dirigente di un partito come il nostro sia nella formazione della leadership a tutti i livelli sia più più complessivamente nel profilo del partito e del suo rapporto con la società
E l'insieme della rappresentanza insomma che viene in discussione non solo nelle assemblee elettive ma più complessivamente nella vita pubblica
Per questo vedono il diciotto aprile con tutte le insufficienze che sappiamo comunque una data rispetto alla quale ci sarà un prima e un dopo
E per questo il nostro si deve essere a mio giudizio fuori da tatticismi da distinguo politicista ICI
Ma piuttosto un passaggio importante per definire sempre più e sempre meglio il PDS come primo elemento del nuovo sistema politico
Se il primo punto tematico e quello come ho cercato di dire del rapporto tra partito e sistema politico il secondo punto non può che essere quello del rapporto con la ridefinizione dello stato sociale e con il lavoro
Affermazione facile a farsi difficile da dipanare
Ma a me pare che anche la difficoltà evidente della sinistra in Europa testimonia come qui stia un punto fondamentale di riflessione su questi punti scontiamo un atteggiamento anche culturale molto difensivo troppo difensivo
Le enormi modificazioni di questi anni non possono così che scompaginare le nostre file
Ma qui bisogna operare un salto di qualità è giunto il momento di porre con forza il problema di una diversa distribuzione del lavoro nella società
E sulla base di questo tentare di ridefinire un patto che possano dare vita ad una nuova organizzazione dello stato sociale
è un problema che non possiamo affrontare insomma segmenti la sanità la previdenza alle provvidenze per la disoccupazione e via ma patentato invece un approccio alto
E non si passa se non secondo me mettendo in campo una proposta complessiva
Che faccia del lavoro non una questione di semplice radicamento del partito quanto la grande scelta di civiltà per questa fin e secolo in termini di una sua riorganizzazione sociale e di una sua nuova distribuzione e questo presuppone però di riaprire una discussione più complessiva su una nuova idea di stato sociale ma avremo modo in altre circostanze di affrontare questi temi
Ho voluto farmi accenno perché io ritengo come Zani nella relazione che la nostra riflessione sulla forma partito debba avere questi riferimenti un partito che va visto sempre più non solo come momento di associazione degli iscritti ma come strumento come soggetto politico che ha due funzioni soprattutto il programma e la selezione di classe dirigente
E questo può farlo se la sua proposta se la sua proposta il suo profilo si rivolge sempre più all'individuo alla sua ricchezza sociale e culturale
In questo senso in questa direzione la regionalizzazione del partito non è né può essere un espediente organizzativo
Ma diventa condizione per una nuova il reale funzione nazionale del PDS
L'autonomia statutaria delle regioni il puntare su livelli di direzione comunali e regionali possono rappresentare davvero l'avvio di un processo di costruzione organizzativa di un nuovo partito
Possono rappresentare cioè il luogo di selezione dei gruppi dirigenti
Che sono tali non perché si formano perline e percorsi tutti interni al partito
Ma piuttosto in quanto rappresentano un riferimento per la società per le sue fasce forti o deboli
Questo è il superamento del partito apparato a mio giudizio che cambia metodi e tempi di lavoro
Consentendo realmente la presenza e la partecipazione di tutti i compagni che sono militanti e dirigenti ma volontari a tempo parziale
E così si può anche sviluppare una reale vita democratica degli organismi
A me pare che le unioni regionali siano pronti per questo appuntamento un appuntamento che certo è anche una scommessa dobbiamo esplicitamente dire che si avvia concretamente questa esperienza
La carne al fuoco di questa Assemblea è molta
Bisogna a mio giudizio cuocerlo a bene però senza fiammate velleitarie non mi pare che oggi la situazione vera che vive il partito richieda la convocazione di un congresso straordinario ma al tempo stesso
Deve essere alimentata una giusta Fiamma per la cottura di questa casa
Abbiamo voluto e abbiamo lavorato per tenere questa Assemblea prima dell'appuntamento referendario
Perché abbiamo la sensazione che la discussione di questi temi ha rappresentato un processo reale che si è costruito in questi mesi nel partito
Ci abbiamo investito sopra insomma nelle realtà locali nelle Unioni comunali nelle federazioni né regionali
Proprio per questo non può essere una discussione accademica ma deve avere manifestare una sua produttività
Dobbiamo assumere cioè degli orientamenti politici vincolanti in questa direzione va il documento che si sta elaborando che possiamo mettere in pratica da qui al prossimo congresso
E non si può non essere d'accordo con Zani nel tenere collegato il problema della regionalizzazione con la ristrutturazione degli organismi centrali
Io sento l'esigenza non solo di uno snellimento degli organismi ma anche di una loro semplificazione in modo particolare di quelli che appaiono troppo spesso come camera di compensazione
Di un confronto che non trova riferimenti concreti né nel partito nel suo complesso nella società
Mi sembra che lungo questo percorso anche se faticoso il PDS possa cogliere un'opportunità bene
Grazie alla parola il compagno Giorgio Macciotta segretario dell'Unione regionale della Sardegna seguirà il compagno Mussi
Abbiamo deciso compagne e compagni di svolgere questa nostra assise in una fase di grande battaglia politica e sociale
è naturale quindi che molti compagni nel momento in cui partecipano a questa discussione
Si interroghino anche sui temi che stanno non fuori ma pienamente dentro quest'Aula quelli della crisi istituzionale e quelli della crisi sociale
è certo un'esigenza giusta Cuesta
Ma non si tratta di ondeggiare tra due diverse esigenze una politica e dura organizzativa
Si tratta in realtà di due volti del medesimo problema non si può infatti definire un modello organizzativo valido per l'oggi per combattere comunque partito
Una battaglia politica per cambiare gli assetti del presente non si può dicevo definire un modello organizzativo
Senza definire insieme l'identità del partito per chi per quali soggetti perché cosa quali politiche
E allora brevemente su tre questioni
Questa mattina non ero qui me ne scuso con i compagni che hanno parlato Moreno qui perché ho partecipato insieme alla delegazione di giunta dalla Sardegna
Ha una grande iniziativa di lotta politica e sociale i lavoratori sardi che sono giunti dalla Sardegna a Roma
Per protestare contro il governo Amato quella manifestazione e questa manifestazione compagne e compagni
E chissà quanto costino i trasporti
Sa
Cosa vuol dire spostare senza enfasi possiamo dirlo più di cinque mila lavoratori dalle miniere dalle fabbriche dalle campagne dai luoghi di lavoro qui a Roma in una giornata di lotta per protestare contro l'insensibilità del governo Amato
Che vuole non cambiare ma chiudere
Una realtà produttiva i lavoratori di Villacidro quando sono saliti a centoventi metri sulla ciminiera non chiedevano di chiudere ritenere quella fabbrica sapevano che quella fabbrica andava chiusa
Volevano però garantire non al loro che avrebbero potuto in altri modi con l'assistenza toglie con gli strumenti di ammortizzatori sociali garantirsi il salario no volevano garantire a una zona e ai loro figli
Quel lavoro industriale le cui prime tracce si ritrovano in un trattato tra Roma e Cartagine del cinquecento nove avanti Cristo
Questa è la battaglia che oggi è in corso nella nostra isola e noi abbiamo partecipato a questo corteo consapevoli che era una parte del nostro lavoro di organizzazione del partito di radicamento sociale di questo partito
E importante cerco ricostituire i mille fili terra dichiaro la sinistra nel mondo del lavoro dipendente industriale ma attenzione compagne e compagni non basta
Crolla infatti io oggi il lavoro
Dire dipendente direttamente industriale
Altre forme di lavoro quello nella ricerca quello della pubblica amministrazione è quello dei servizi si sostituiscono per l'organizzazione moderna dello lavorò per la tecnologia per la ricerca al lavoro direttamente industriale
E per il riorganizzarci dalla produzione materiale di beni e servizi crolla anche il lavoro dipendente
E da allora reinsediare come si dice il PDS nel mondo del lavoro non significa semplicemente a riconquistare il tradizionale storico insediamento che il Partito comunista ha avuto nel mondo del lavoro
E non significa neanche ricostituire quella alleanza tra ceti medi produttivi e classe operaia che è una tradizione del Partito comunista italiano no non si tratta di questo non si tratta più della classe operaia e dei suoi
Male che varrà impastato e sul quale il PDS deve fondare
Viene compagne e compagni allora
Dal mondo del lavoro questa richiesta né i minatori dei lavoratori chimici dei carta e che oggi lottavano a Cagliari non c'era la richiesta di difendere comunque il loro posto di lavoro
C'era una richiesta di innovazione e di una nuova politica pubblica per una nuova base produttiva e dunque nelle forme organizzative di questo partito dobbiamo porre attenzione a questi modi nuovi del lavoro e a queste esigenze nuove di radicamento sociale
La seconda questione una parte rilevante del referendum citiamo a sciogliere il rapporto tra il centro e periferia
E c'è una forte opzione regionalista dei referendum che propongo di sciogliere quattro ministeri e di attribuire al potere locale sciogliendo un intrico di competenze una serie di poteri e noi in parallelo ci proponiamo di far scaturire da questa Assemblea un partito regionalista
Io sono segretario di un partito che ha una forte tradizione regionalista
Tra i nostri padri fondatori non c'è solo il nostro comune padre fondatore
Quel che Antonio Gramsci che parlava della questione sarda come questione scemi nazionale non c'è soltanto lui c'è un grande costituente come Renzo Laconi e si battè alla Costituente
Per realizzare l'autonomia speciale della Sardegna in una fase nella quale il regionalismo non era patrimonio
Dell'intero partito comunista
Ma c'è anche di altra tradizione di altra storia quell'Emilio Lussu che a chi gli chiedeva di dividere la l'Italia in tanti staterelli rispondeva io sono regionalista federalista internazionalista
E non è casuale che i figli
Di Emilio Lussu intendo dire i fini politici di Emilio Lussu attraverso un lineare itinerario
Dal Psi al PSIUP
Siano poi oggi ma parte dirigente fondamentale del partito democratico della sinistra in Sardegna no c'è questa tradizione compagne e compagni di grande radicamento e c'è una tradizione che si è rinnovata negli anni e vorrei ricordare che a Firenze e a Bologna il partito sardo
Quasi da solo propose il Senato delle Regioni è una riforma istituzionale in senso regionalista
E che a Bologna noi
Cominciamo ad introdurre nello statuto la richiesta di partiti regionali compatti federati autonomi rispetto al partito nazionale
Bene oggi questa tradizione è andata avanti conquista l'intero partito è il centro della relazione Vizzani
Consentite dei compagni di dire che io davanti a queste improvvise conversioni
Mi trovo un po'nella posizione nella quale Platone ricorda si trovasse sottratte nel suo dialogo con Protagora che avviene o Protagora che quel che tu dicevi io dico e quel che io dicevo tu dici
Questo è il problema compagnie e compagni mi mi spiego
Il regionalismo di cui abbiamo bisogno non è la diaspora la separazione la divisione in tanti staterelli quell'regionalismo contro il quale a mio parere giustamente polemizzano a ieri il compagno Cutuli
Nel nelle istituzioni indenne il partito noi abbiamo bisogno di questo regionalismo al parto altra parte dei partiti questo regionalismo è stato già sperimentato e il modello craxiano
Ammette razzi la grande politica a voi colonnelli i piccoli affari
Questo modello non ci serve ha fatto fallimento e bancarotta sarebbe singolare che non lo volessimo adottare oggi il regionalismo che ci serve è lo strumento per contribuire attraverso un processo democratico
è consapevole ad assumere decisioni complesse
Decisioni che Nora non vedono questa nostra scelta regionalista in contraddizione con la scelta che abbiamo fatto e dobbiamo portare avanti di essere parte integrante del Partito del socialismo europeo siamo lo diceva lusso regionalisti
è internazionalisti Cuesta e d'altra parte la nostra tradizione
Un vero nel giornalismo allora ha bisogno di un potere centrale forte un potere centrale del quale però le decisioni vengano assunti appunto attraverso questo processo di forse di partecipazione democratica nella quale a dimensione regionale diventa momento fondante della decisione centrale non si tratta badate bene compagni della richiesta del piccolo e io ho la consapevolezza di venire da una regione che ha bisogno di una grande solidarietà nazionale ma tutti possono diventare piccoli basta cambiare a scala
Questo è allora il secondo problema è il modello regionalista non si realizza attraverso una schematica ripartizione di materia tra centro e periferia ma si realizza attraverso un allargamento del gruppo dirigente un partito di massa radicato nelle regioni e fa partecipare
Milioni di uomini e di donne alle grandi decisioni in modo consapevole responsabile infine compagne e compagni per chiudere il referendum quello con la R maiuscola citiamo a far decidere al popolo con l'uninominale a doppio turno noi diciamo
Programmi maggioranza e governo ma perché il popolo decida occorre che qualcuno abbia il coraggio di proporre e allora compagni e compagne
Occorre che tutti ci mettiamo in campo e in gioco occorre che tutti superiamo vecchie certezze
Ci sono rendite di posizione rendite di posizione vecchie che noi abbiamo denunciato la rendite il potere di coalizione di cui hanno goduto il PSI
E i partiti laici minori ma ci sono anche rendite di posizione e nuove che noi abbiamo sempre tentato di evitare di assumere quelle del monopolio dell'opposizione e che altri oggi in modo a anche più marginale pretendono di assumere oggi il problema
Del governo e di proporre quindi di fare quindi proposte che conquistino la maggioranza dei consensi in questo nostro Paese
E ineludibile la risposta se noi ci sottraessimo a questa esigenza sarebbe sempre più deludente dal vecchio sistema dai siti che sono stati dati dal vecchio sistema
Ce lo sfascio di oggi noi però se ci sottrarremo alla esigenza di dare degli altri sì e ci faremo stringere in un cartello di no rischiamo di avere la frantumazione
Il premio hanno un latti come quelli di Rifondazione o della Rete
Ma da questa situazione avremo poco premio perché noi siamo bene o male lo vogliamo o no sempre gli eredi di quel partito che come diceva Togliatti vuole governare anche dall'opposizione e fa sempre una proposta complessiva
Ecco allora compagni e compagne concludo che il salto per il programma
Per la proposta dell'unità della sinistra per il Governo è il problema di oggi per il quale il partito deve apprezzarsi anche qui l'alternativa non solo le vecchie rendite al ma il moderno partito di massa l'alternativa vera
Alle schegge e si propongono alcuni raggruppamenti della sinistra o al modello liederistico che con Craxi ha fatto fallimento
Grazie
Alla parola il compagno Fabio Mussi coordinatore delle politiche del lavoro del partito seguirà il compagno Lolli prego tutti compagni di attenersi al termine di dieci minuti per consentire la conclusione dei lavori nei tempi previsti
Ha detto compagnia Zane a relazione
Questa cosa abbiamo già consumato molto tempo dalla nascita del PDS senza intraprendere un cambiamento sostanziale
è un giudizio molto severo
Molto severe do severo perché la nascita del PDS è stata cambiamento sostanziale per il Paese non solo per noi
E perché abbiamo costruito già qualcosa di importante di non effimero
Patrimonio vero uno strumento a disposizione de lavoratori della democrazia italiana
Ma se siamo qui ha ragione Zani evidentemente perché non siamo soddisfatti di come vanno le cose in casa nostra
E bisogna naturalmente guardarle in faccia come stiamo facendo
Vedere i limiti
Le questioni che devono essere affrontate le difficoltà che devono essere superate
Perché voglio dare un contributo per una visione collettiva dei problemi che abbiamo di fronte
C'è un limite
Nel radicamento sociale del partito
E molti compagni l'hanno ricordato il lavoro intorno al lavoro tornano ad addensarsi
Le grandi contraddizioni dell'epoca nostra della società in cui viviamo
E allora il carattere di Partito del lavoro deve essere coltivato con un nostro carattere essenziale
Abbiamo fatto uno sforzo importante alla Conferenza dei lavoratori e lavoratrici a Mila no ma certo non basta
Parlando di lavoro vorrei parlare degli operai incerto fondamentale punto di riferimento sociale per noi
Ma anche più in là di quello sterminato continente del lavoro e dei lavori
Su cui poggia il capitalismo contemporaneo
Dove si accendono sempre nuovi conflitti conflitti che spingono anche la disgregazione
Ma bisogna tener ferma l'idea che grande obiettivo nostro deve essere un progetto di unificazione di questo mondo
Che è un fatto politico prima che sindacale
Questo comporta la fusione di valori e di riferimento ad interessi ed anche la capacità di stare il movimento reale delle cose
Della Ragione Sacconi stamani a ricordare che c'è il due aprile a uno sciopero generale
A cui dobbiamo guardare anche con un grande appuntamento politico e non solo sindacali
C'è un limite
Che ho sentito poco sottolineato ma su cui bisogna attentamente e riflettere
Limite forse crescente nel rapporto con le forze intellettuali che abbiamo visto in questo decennio trascorso spesso sbandate frammentate qualche volta subalterne
Ma cui tanto più deve essere offerta l'opportunità di un rapporto con la politica non saltuario
E non solo collegato alla domanda pur decisiva di contributo specialistico
E qui abbiamo lavorato certamente poco in questi mesi in questi anni
C'è un limite nel rapporto con la società che si autorganizzati grande problema sollevato ieri da Passuello
Io voglio dirlo trovo sempre più stucchevole una certa diffusa retorica sulla società civile
Oasi dell'innocenza queste oasi non ci sono sono immaginare sono territori inesistenti
Ma guai a dimenticare che ci sono in Italia sette milioni di volontari migliaia di forme di organizzazione che non scambiano merci
La sorgente inesauribile di idee e di esperienza
E non è pensabile che una politica nuova possa svilupparsi se incappa cioè di rendere stabile in contatto con questo mondo
è da tempo che parliamo di rapporti anche formalizzati di tipo pattizio
Ma poco o niente abbiamo fatto per realizzare questo proposito
C'è un limite
Nell'esercizio della funzione dirigente io credo che non possiamo essere soddisfatti in nessun modo del modo in cui circolano informazioni e decisioni tra centro e periferia
Ecco il grande tema di una regionalizzazione del partito
Ne possiamo essere soddisfatti di come esercita la sua funzione il centro
Con un coordinamento politico nazionale
Voglio dirlo con una qualche sincerità
Troppo simile a un parlamentino una Camera delle correnti
è una direzione spesso troppo simile a un comitato di base molto affollata e spesso piuttosto confusa
Questione della funzione dirigente della democrazia sono
Indissolubilmente legate
Io penso che sia giustamente irreversibile la natura pluralista del partito
Ma il nostro il pluralismo che dobbiamo difendere stenta molto a diventare come si dice
Un elemento autentico di forza
Viviamo una situazione di pluralismo giovane
Ma già più
Posto arrugginito e qui non possiamo essere soddisfatti dobbiamo lavorare intorno a questa questione
Ci affligge persino una sindrome da congresso permanente peraltro scontata con quotidiana morbosità dalla stampa
Dobbiamo superare questa sindrome con una forte volontà politica ispirata alla coscienza comune collettiva della funzione del PDS della responsabilità che ci spetta ieri il compagno Coturi ha parlato di una democrazia di mandato di un mandato chiaro il che comporta la formazione di maggioranze e minoranze
E però in questa circolarità deve essere forte un comune permanente il principio di responsabilità verso gli iscritti e gli elettori e dentro gli stessi gruppi dirigenti
Un principio regolatore che consenta al partito di essere effettivamente partito un partito che vide per le per la condivisione di ideali obiettivi generali comuni e per la forza pratica che riesce ad esprimere a mettere in campo
Capisco che tutto questo può facilmente apparire come un cahier de doléances un elenco di insoddisfazioni
Che può facilmente essere allungato e accorciato eventi
Non lo rivolgo a nessuno che non sia il primo luogo me stesso
Credo anche che sarebbe infruttuoso infruttuoso limitarsi a scavare nei difetti soggettivi che pure certamente ci sono e vanno indicati quando appaiono
I nostri problemi queste la questione
Vivo in uno sfondo tumultuoso che la svolta di due anni fa io continuo a credere più fortemente persino di allora ci mette in condizioni di vedere
Anche se gli eventi hanno preso una bruciante accelerazione ed enti che appartengono al mondo di fuori prima ancora che a quello di dentro nostro di partito
E di questi eventi due aspetti vorrei sottolineare in particolare
Il primo riguarda la crisi violenta radicale crisi di sistema del nostro Paese
Che ha assunto ormai le caratteristiche di una vera e propria crisi di portata storica che tocca lo Stato l'economia il sistema politico
E investe i partiti in quanto tali ora noi abbiamo a breve scadenza un appuntamento come quello del referendum del diciotto aprile
Che tocca riguarda un aspetto certamente non secondaria importantissimo
Relativa al sistema politico l'aspetto della legge elettorale
Tortorella qui ha fatto l'intervento portando argomenti condivisibili una base
Di impostazione comune anche a chi la pensa di lettura chi la pensa diversamente per quanto ne riesca devia che passano i giorni
Sempre più difficile immaginare come dalla scelta del no
Possa scaturire un impulso efficace in direzione di quella riforma e deve quindi quel rinnovamento politico istituzionale di cui pure Tortorella parlato con accenti che condivido
Penso che il partito ecco il principio di responsabilità debba impegnarsi essenzialmente per il successo del sì e debba stare nella campagna referendaria qualificandosi con la sua proposta
In questi giorni abbiamo lavorato ad un appello che oggi è stato presentato anche alla stampa
Per un sì il diciotto aprile per un impegno di forze diverse dopo il successo del sì ad una battaglia di riforma per l'uninominale maggioritario a due turni corretto proporzionalmente
E come ha dimostrato l'approvazione di quella importantissima legge nuova legge di riforma che la legge sui Comuni
La spinta referendaria
E il successo del sì possano effettivamente produrre come risultato un impulso riformatore nove lecci
E dobbiamo lanciare anche una raccolta di firme non solo tra tutti i cittadini ma tra tutti i lavoratori
Che devono sapere la maggioranza di loro lo sa
Conoscere il rapporto strettissimo che passa tra una battaglia in corso tra lavoratori italiani per la democrazia sui luoghi di lavoro per la democrazia sindacale
E la battaglia per rinnovamento politico e istituzionale dell'Italia
La democrazia è una ma il principio che deve scorrere dell'economia lo Stato deve essere il medesimo noi qui facciamo una scelta molto impegnativa in controtendenza che deve essere fatta conoscere chiaramente
Decidiamo non la distruzione ma la trasformazione della forma partito
Ho finito un non è un'ultima cosa pochi secondi perché l'ultimo aspetto che volevo semplicemente come concludere brevemente sottolineare
C'è un'Europa una crisi della sinistra
C'è anche un cantante come vedete delle articoli di giornale ti servire la sinistra è morta si dicono anche tante sciocchezze che la sinistra sarebbe affetta da un incurabile peccato originario perché nata da un'opposizione all'industria Lisma la società moderna
Sciocchezze se si ricorda che cosa ha rappresentato la sinistra per l'estensione dei diritti sul lavoro diritti di cittadinanza per la creazione dello Stato sociale la storia delle sinistre testimonia una storia dell'umanità
Oggi la sinistra in crisi perché siamo ad un nuovo travagliato passaggio ed è difficile trovare la via di una società più giusta ecologicamente sostenibile organizzata democraticamente
Con la destra anche se ha vinto in Francia se la destra e nazionalismo moneta Rismondo comando delle è lite pregiudizio etnico è prevedibile che si parla poco lontano per questo la di edifici dalla crisi anche nostra
Ma ci sono tante ragioni per tener fermo quel Progetto di una nuova sinistra da cui è nato il Partito democratico della sinistra
Grazie alla parola il compagno Giovanni Lolli coordinatore per l'associazionismo del partito seguirà la compagna mancina intanto vorrei annunciare che la sottoscrizione ha raggiunto quota cento milioni
Credo anch'io compagni che abbiamo il dovere oltre la necessità di parlare più linguaggi di verità
Per ricordare tutti che lo stato del Partito davvero preoccupante
Tra i tanti problemi che abbiamo però io credo che quello più importante quello che dovremmo affrontare del primo il rapporto tra il partito e la società vorrei dire meglio tra il partito e la società organizzata animo dei movimenti
Mi pare che questo rapporto sia fortemente indebolito in alcune aree del Paese
In qualche modo è diventato perfino inesistente certi c'è una questione è un problema generale che riguarda il rapporto tra tutti i partiti e la società però c'è un problema specifico
Che riguarda questo nostro partito il quale per il progetto politico ambizioso che ha quello di ricostruire su basi nuove la sinistra
Ha un bisogno insostituibile di costruire canali forti e nuovi con la società deve cioè muoversi nel quadro di un rinnovato e rafforzato impegno la partecipazione
E all'impegno politico dei cittadini
Io credo che questo debba essere in qualche modo il centro il punto di partenza della nostra riflessione come si costruiscono oggi in questa società nuovi canali di partecipazione politica
Su questo tema
Un gruppo di compagni e compagni già da due anni ha svolto nel nostro partito una ricerca cioè un'originalità ho un pregio se volete in questa ricerca che è stata portata avanti da compagni dirigenti di partito della Sinistra giovanile deputati i quali appartengono aree diverse del partito e hanno lavorato assieme a dirigenti dei movimenti della società civile
Molti dei quali non iscritto addirittura lontani al nostro partito ma tutti accomunati da un'idea quella cioè che la costruzione di un forte PDS è la condizione perché nel nostro Paese si possa davvero ricostruire la sinistra
Questo lavoro ha prodotto un documento
In questo documento erano contenute proposte quella dei patti quella della costruzione il partirono nomine che sono acquisizioni che ormai con soddisfazione vediamo accettate e riconosciute anche in questa Assemblea in maniera formale conteneva però quel documento un'altra considerazione
La richiesta e la necessità di una trasformazione della cultura politica del partito che è la condizione stessa perché poi quelle scelte concrete possono diventare attuazioni vere e su questo punto debbo dirle in tutta sincerità invece siamo ancora lontani la cultura politica con la quale questo partito fa le proprie scelte concrete è ancora lontana da quella che dovrebbe essere ed è qui che io vorrei svolgere una mia breve riflessione perché guardare dai movimenti viene non solo la richiesta ma anche l'offerta di una nuova cultura politica che nasce da un'analisi della crisi della politica che non guarda solo gli aspetti degenerativi la corruzioni furti guarda qualcosa che sta un po'più a fondo di questa crisi
Che riguarda l'intero sistema della rappresentanza che riguarda tutti gli strumenti della rappresentanza tradizionali partiti politici sindacati istituzioni i quali sono stati costruiti e pensati nel nostro Paese per una società fortemente unificata attorno a grandi interessi abbia grandi ideologie
E che essendo strumenti di unificazione in quella società hanno svolto un ruolo straordinario il fatto è
Che oggi già viviamo in una società diversa una società complessa frammentata scomposta in tanti interessi e in tanti comportamenti
Articolati che non si lascia più contenere all'interno di strumenti di unificazione vigile come sono i partiti o come sono se volete i sindacati
Qui nasce una contraddizione che può essere affrontata solo con gli strumenti di una nuova cultura politica
E d'altra parte questa una riflessione che mi sento di fare una nuova cultura politica già affronta questo problema ma è una cultura politica che porta un segno di destra
è una cultura politica che si fonda sul modello liederistico né autoritario che vuole sostituire la difficoltà
Alle complicazioni e la democrazia un modello plebiscitario
I cui esempi sono ormai diffusi nel mondo tanto a occidente quanto nelle nuove democrazie dell'Est e che trova in Italia epigoni non solo compagni nella vecchia politica non sono in Craxi o impossibile ma anche naturalmente parlo di personaggi di altra caratura ma anche in personaggi della cosiddetta nuova politica ai quali al di là delle intenzioni penso uomini come Segni o uomini come Orlando al di là delle intenzioni ripeto
Stanno dentro questa cultura politica e non è un caso d'altra parte se tutti questi personaggi così diversi poi finiscono per ritrovarsi attorno alla prospettiva del presidenzialismo
D'altra parte questa cultura
Non è una cultura brillantissima però sta vincendo sta vincendo semplicemente per il fatto che manca su questo problema essenziale un punto di vista è una cultura di sinistra
Una cultura cioè che si fondi su un rilancio della democrazia sulla costruzione di nuovi strumenti di partecipazione in definitiva sulla ideazione di un nuovo sistema di rappresentanza più ricco nel quale accanto ai partiti fortemente trasformati rinnovati operino con pari dignità e piena autonomia altri strumenti altri soggetti
E questi soggetti lo diceva già Mussi prima di me ci sono già io sono d'accordo evitiamo ogni lettura in fatica della società civile però liberiamoci anche della visione sbrigativa con la quale per tanti anni abbiamo visto nella società solo disillusione
Riflusso c'è intanto un mondo del lavoro che torna in piazza e credo che questo sia un fatto estremamente positivo ma se il campo sterminato è straordinario
Della nuova solidarietà sociale nel quale operano movimenti associazioni volontariato cooperazione sociale
Che è un campo nel quale si raccolgono un solide ma esperienze concrete e lotte su problemi modernissimi come sono quelli della costruzione della pace come sono quelli a lotta contro il razzismo per la difesa dell'ambiente o per la difesa per rilancio dello Stato sociale un grande patrimonio che è a disposizione
Della sinistra che può essere una delle leve sulle quali ricostruirà sinistra il problema è capire come si fa a utilizzare questo patrimonio
Perché guardate gli strumenti tradizionali davvero non servono a niente
Dobbiamo rinunciare definitivamente all'idea di un partito che si mette al centro come un sole di una di pianeti degli ruotano attorno io vorrei dire Arakan ho sentito parlare di questo argomento che la rinuncia definitiva collateralismo non è una concessione generosa che mi faccia è una presa d'atto la presa d'atto che nella società complessa operano strumenti e soggetti Complessi plurali
E che quindi solo una raccordo tra pari dignità di questi strumenti può definire una riforma della politica qui nasce la proposta nostra
Dei patti che non è la cosa ovvia e banale di consultare i movimenti cosa che abbiamo fatto nei momenti migliori la nostra tradizione è piuttosto una cosa nuova costruire insieme un percorso però per fare questo
Permettetemi di dirlo in maniera polemica dobbiamo liberarci di una frase in un'affermazione che ho sentito riecheggiare in questa sale in questi due giorni per l'affermazione secondo la quale c'è un primato della forma politica sulle altre forme no
Primo cambiamento la prima trasformazione della colpa nostra cultura politica d'acqua deve partire la rinuncia non la rinuncia la considerazione della superamento ormai di questo primato d'altra parte i patti visti così possono diventare incerto all'inizio
Su grandi questioni accordi tra il partito e movimenti ma poi in prospettiva la costruzione di un campo di forza stabile
Dove che diventa esso stesso una leva della ricostruzione della sinistra una sinistra nella quale i movimenti non sono l'intendenza che segue non solo la parte aggiuntiva ma sono in qualche modo una parte fondante e costituente
Il PDS riuscirà a avere un ruolo dentro un progetto di questo genere
Io credo di sì
A condizione però che al proprio interno le culture le sensibilità che sono in sintonia e che ci sono compagnie sono ancora tanti che sono in sintonia con quelle che si trovano all'interno di questi settori della società che vogliamo aggregare
Siano pienamente valorizzati e organizzati qui credo è la chiave per capire come intendiamo il partito di autonomia delle Autonomie programmatica anche qua registro con soddisfazione che in questa Assemblea
Cominciamo a entrare in un modello di questo genere però anche qua
Bisogna non fermarsi perché guardate perché questi autonomia possano vivere nel nostro partito davvero debbono avere a che fare determinare la linea politica e in qualche modo anche i gruppi dirigenti del nostro partito altrimenti noi
Rischiamo l'ennesima riedizione frustrante del fiore all'occhiello per il quale per il quale Aurora o magari a sinistra giovanile sono orpelli dei quali ogni tanto ci freghiamo e basta
C'è un problema
C'è un problema di come si formano e soprattutto di come si formeranno i gruppi dirigenti nel partito che stiamo costruendo io credo che le Autonomie di Progetto cioè i luoghi dove più si può sperimentare l'innovazione politica che più hanno vicinanza contaminazione con i movimenti della società
Debbono diventare uno dei percorsi con i quali si diventa dirigente di questo partito
E non per una benevola cooptazione benevola cooptazione lasciatemi dire di cui finora si è visto scarsa traccia peraltro ma perché diventano un canale effettivo con il quale si diventa dirigente io non vorrei essere frainteso né che noi capovolge Simone realtà
Ahimè purtroppo non c'è la ressa non c'è la fila fuori per diventare dirigente di questo partito siamo noi che dobbiamo riaprire i canali perché ne abbiamo un estremo e drammatico bisogno certe
Sono sempre difficili e coraggiose e io
Condivide comprendo che sarebbe necessario far maturare queste scelte con tutti i tempi necessari ma il tempo cari compagni lo abbiamo detto è ormai finito
Altri soggetti che a molti di noi non piacciono operano nella società occupano questi spazi e li stravolgono
In assenza di una nostra iniziativa efficace e forte io considero un grande sul sesto questa questa nostra Assemblea se noi usciremo con la scelta da subito di cominciare a costruire a lavorare lungo le idee che abbiamo qui enunciato grazie
Grazie alla
Alla parola la compagna Claudia Mancina coordinatrice delle politiche culturali del partito seguirà il compagno Ingrao
Questa assemblea si svolge in un momento politico estremamente drammatico ma insieme caratterizzato da forti spinte verso il futuro
Spinte diverse ed eterogenee naturalmente da quali di esse prevarranno dipende la qualità del nostro futuro
Il mondo in cui ci ritroveremo all'uscita da questa tumultuosa fase di transizione
E dunque estremamente importante come si sta in campo come il PDS sta in campo per quali opzioni e per quale prospettiva della transizione
Cioè avendo in mente quale politica quale funzione dei partiti quali istituzioni della democrazia
Perciò la riflessione che stiamo facendo sulla forma partito non può non essere fortemente essenzialmente intrecciata alle questioni politiche che abbiamo di fronte
In primo luogo quelle che sono in gioco nel referendum del diciotto aprile
Sappiamo tutti infatti che nel sì al referendum elettorale
Ben al di là della lettera dei quesiti si gioca la ridefinizione degli assetti istituzionali del Paese e la trasformazione del sistema politico della Repubblica
Il modo in cui il PDS e in campo nel referendum
E sarà in campo in tutta la fase successiva e fondamentale per determinare una soluzione piuttosto che un'altra una via di sviluppo piuttosto che un'altra
Per questo il tema che lo abbiamo all'ordine del giorno qui non è in astratto un tema organizzativo ma è quello vitale di come il PDS nato dalla intuizione che un sistema politico era alla fine
Riuscirà a collocarsi e al svolgerà una funzione in un nuovo sistema politico e anzitutto se contribuirà fin d'ora a disegnare i caratteri di questa novità
Noi non possiamo pensare oggi alla forma partito senza che ciò implichi un'idea precisa delle trasformazioni istituzionali e politiche nelle quali collocarsi
Perciò sono d'accordo con chi ha detto che dobbiamo intendere le riforme non solo con una riformulazione delle regole
Ma come una rifondazione degli assetti istituzionali anche dei valori che costituiscono il tessuto civile di una comunità
Credo che la nostra specifica autonoma collocazione nel fronte del sì sia identificabile proprio in questo
Non solo nel tema del mutamento delle regole per ottenere il ricambio dei partiti e delle classi dirigenti che pure già un obiettivo di grande rilievo democratico
Ma il modo discriminante nei contenuti della democrazia nella vita delle istituzioni
Nel potere dei cittadini
E nella risposta quale politica e quali soggetti della politica dovranno esserci dopo queste riforme
Su questi temi e sulle risposte da dare si definisce la posizione di un partito della sinistra non solo per l'oggi ma per la fine del secolo
Ma allora dobbiamo dirci con grande verità anche in questo caso che nonostante la innovazione costituita dalla nascita del nostro partito la sinistra arriva in ritardo in una posizione di netto svantaggio a questo appuntamento
Non solo perché indebolita e divisa non solo perché più ancora di prima frammentata in filoni eterogenei e perfino estranei tra loro
Ma perché segnata da una crisi che è di cultura politica di strategie di idee
Una crisi generale della sinistra europea
La sconfitta del Partito socialista francese impressionante sebbene annunciata sta lì a dirci che la difficoltà della sinistra oggi non dipende da debolezze o tanto meno sconfitte come poteva apparire ma attiene al nucleo della sua capacità di elaborazione ideale di proposta programmatica di iniziativa politica e anche noi sinistra italiana abbiamo di fronte questo problema
Tanto da rischiare di non riuscire a porci come alternativa perfino nel crollo così fragoroso del nostro sistema politico
Tanto da rischiare di lasciare il campo ipotesi centriste
Ora vorrei dire di fronte a queste difficoltà mi appare del tutto inadeguata l'opzione tra una improbabile sinistra federata e la confluenza lo scioglimento in un'ancora incerta Alleanza democratica
Entrambe queste opzioni hanno delle ragioni che possono convincere una parte di noi
Ma non aggrediscono il problema sostanziale
Che non è quello di mettere insieme pezzi di una realtà esistente spezzoni di forze politiche che faticosamente emergono dalla storia passata e neanche quello di saltare a piè pari oltre la questione della sinistra
Il problema sostanziale mi pare che sia quello di costruire un soggetto politico nuovo per il nuovo sistema politico
Un soggetto capace di elaborare idee e proposte per bisogni aspettative a cui la vecchia sinistra in modo evidente a tutti noi non riesce più a rispondere
Una sinistra nuova che possa puntare alla maggioranza e al governo del Paese non potrà più limitarsi a limare qua e là la sua identità e la sua cultura
Ad aggiungere pezzi di novità parziale donne ecologia eccetera impaccio per culturale che non è più credibile non non può più essere credibile agli occhi dei cittadini
Una sinistra nuova dovrà rifondare idee strategie e programmi a partire da una società che è molto cambiata che si autorganizzati come diceva appena adesso Lolli e che ormai molto esigente perché non sente i suoi mutamenti la sua ricchezza
Di proposte compresa è rappresentata
Io credo che non solo la sostanza culturale ma anche il radicamento sociale della sinistra debba oggi essere nuovamente cercato nuovamente trovato in questa società mutata non credo che possa essere dato per scontato un radicamento sociale
Che ci deriva dalla dalla vecchia identità
Questa società questi uomini e donne che abbiamo intorno alle ai ai quali spero apparteniamo anche noi
Producono una ricchezza di cultura di idee di esperienze vitali che sono purtroppo molto distanti da quelle in cui si attarda la cultura il lessico politico della sinistra
E tuttavia io credo e sono in questo d'accordo con Mussi la sinistra ha un senso ancora un senso oggi più che mai
Perché ha un senso dare della democrazia della riforma delle regole della vita delle istituzioni
Una lettura dinamica aperta all'iniziativa di soggetti individuali e collettivi
Però questo senso dev'esse non può essere ripetuto non può essere derivato da un'identità tradizionale deve essere ridefinito primo tirato dalle fondamenta
Questo cosa significa a mio parere significa che la sinistra non va ricomposta io non vedo come principale il problema della ricomposizione della sinistra ma invece per l'appunto quella su quello della sua ricostruzione
E questo significa che bisogna andarli a cercare anche e forse qualche volta soprattutto fuori dai suoi luoghi tradizionali fuori del suo istituti tradizionali non possiamo pensare di andare a incontrarla laddove eravamo soliti incontrarla o non soltanto la allora il movimento democratico che diffuso nel Paese su temi vari Diversi alcuni dei quali non appartengono alla tradizione della sinistra ma questo movimento democratico nuovo essenziale per la per tale ricostruzione
Così come è essenziale è il tema dell'etica pubblica un tema appunto del tutto estraneo alla tradizione della sinistra che sarebbe un errore da parte nostra confondere con un qualunque moralismo ed è invece una svolta rivoluzionaria nella storia di questo Paese
Allora per questo impegno di ricostruzione della sinistra serve ancora il PDS
Io se credo di sì che il PDS serba ed è e sia anzi necessario per quest'opera
Se capace però di giocarsi su questo terreno che peraltro mi sembra essere terreno di gennaio di quello che chiamiamo il Progetto PDS
Non c'è dunque contraddizione tra la prospettiva di ricostruzione della sinistra il lavoro sulla forma partito
Purché naturalmente parliamo di una forma partito flessibile aperto alle esperienze nuove politiche culturali che la società sta producendo e che hanno ancora bisogno di trovare degli interlocutori nei partiti
Degli organizzatori degli elaboratori di idee di programmi dei centri non io condivido l'affermazione di Lolli io non credo che si possa che s'che sia giusto parlare di primato della forma partito credo però che la forma partito abbia una sua necessità ancora oggi come centro di organizzazione anche di esperienze di idee che nascono al di fuori se però è in grado di rispondere a questa sfida sia in grado di porsi a questo livello
Io sono dunque raccordo con le proposte fatte nella relazione di Zani con la prospettiva di cambiare la forma partito nel senso della regionalizzazione nel senso dell'autonomia della differenziazione di forme di base e anche nel senso dell'apertura alla società appunto dell'apertura alle associazioni della previsione di riforme pattizia
Mi auguro che questa assemblea non si limiti a essere soltanto l'avvio di un processo
Ma che sia già un significativo e consistente passaggio nella costruzione di questa nuova forma partito credo che non possiamo più permetterci di attendere
La storia si è messa a correre se il PDS vuole avere un ruolo deve uscire dagli impacci e mettersi in grado di pensare e decidere rapidamente
Per me questo vuol dire anche rivedere la funzionalità e l'efficacia degli organismi dirigenti ne parlava Mussi
E ripensare anche le forme del nostro produrre pluralismo interno che è necessario e vitale ma non può intralciare i processi decisionali mi auguro che a conclusione di questa Assemblea si passi appunto alla definizione concreta operativa una nuova forma partito
C'è un un un ultimo punto che vorrei toccare che è quello della fondazione culturale un punto di grande importanza proprio se quello che abbiamo di fronte la rifondazione culturale della sinistra
Ora io credo che sia giusto il modo in cui il tema della fondazione culturale è stato posto nella relazione credo che sia giusto che si parli di fondazione culturale non più come si è fatto per un certo periodo di fondazione politica
è stato un equivoco che oggi viene giustamente superato
L'attività culturale di un partito che si propone di agire sul terreno della ricostruzione della sinistra di una sinistra nuova non può non avere un grande peso del resto
L'impatto che ha avuto la nascita del PDS non dimentichiamolo è stato anche molto dovuto proprio alla forza della proposta culturale della trasformazione culturale
Che la svolta avuto nella sua prima fase e che ha in gran parte perduto col passare degli anni certo anche per la difficoltà della situazione politica però io credo che dobbiamo rimettere al centro questa questione
Però l'attività culturale di un partito come il PDS non può essere nemmeno ridotta al pur necessario lavoro programmatico
C'è qualcos'altro credo oltre al lavoro programmatico che l'elaborazione ideale lo scambio culturale con settori della società che producono idee cultura in forme autonome
E che non possono essere lasciati a se stessi cioè sarebbe una perdita per noi non non per loro
La lezione degli istituti culturali del partito del Partito Comunista intendo la lunga tradizione del lavoro culturale del partito comunista
è una lezione importante quello di una presenza diffusa e articolata tra gli intellettuali certamente le formule devono essere cambiati
Quel tipo di esperienza si basava tra l'altro tour su un'interpretazione della società che era quella gramsciana che che che era importante ma che oggi non è più evidentemente proponibile tuttavia rimane il problema io credo che non dobbiamo perdere
E la l'importanza di questa elezione soltanto perché e giustamente necessario cambiarlo
Credo quindi che dobbiamo evitare il rischio di ridurre il rapporto politico e cultura al solo lavoro di programma
Perché questo significherebbe tagliarsi fuori da una parte consistente della società e significherebbe anche privarsi di forse essenziali per la ridefinizione della sinistra
Pensiamo dunque ad una grande fondazione culturale Mariolina dalla realtà del lavoro intellettuale a partire dalla politicità intrinseca del lavoro intellettuale nella prospettiva appunto della necessaria ridefinizione della sinistra
Grazie
Alla parola il compagno Pietro Ingrao del coordinamento politico del partito seguirà la compagna dagli ottimi
C'è una parte della relazione del compagno
Zani tutta la prima parte
Che è per me l'ha largamente condivisibile
E quella in cui si individua una crisi cito le parole della politica come Progetto
Si sottolinea una perdita di autonomia della politica nel confronto con la struttura decisionale del capitalismo moderno si coglie nella crisi odierna della rappresentanza degli strumenti partitici l'esaurimento di quel compromesso sociale
Che ha segnato il volto dell'Occidente europeo in questo secondo dopoguerra
E mi mi riferisco anche all'obiettivo che nella relazione viene indicato
Quando si pone come compito una democrazia che instauri un forte rapporto tra sistema della rappresentanza e partecipazione permanente alla politica
Il mio dissenso invece comincia quando si passa nella relazione da questo impianto analitico a indicare i passaggi oggi e gli obiettivi della nostra azione
Parlo di passaggi prima ancora che di obiettivi
Perché anch'io come altri compagni tendo a dare una valutazione assai più aspra della situazione attuale del partito
E dello stesso terremoto che scuote in questo momento il Paese
Temo che nel partito ci siano oggi fenomeni non di decentramento regionale
Che a me non dispiacciono affatto e lo sapete
Ma di scollamento anche e non per il tanto vituperato malanno delle correnti interne ma per un difetto di elaborazione del gruppo dirigente centrale
A carattere veramente diffusivo capace di esprimere una diffusività
E quindi per una grave Caere carenza di coesione e capacità di egemonia da parte nostra e naturalmente metto anche me stesso in questo Bilancio
Ma io soprattutto penso che la sorte il volto di questo partito
Saranno sempre più attraversati in modo drammatico dalle vicende che vive Remo nei prossimi duo hotel municipi
Cioè e la stretta delle cose si farà ancora più dura
E anche quel rilancio della politica quel nuovo rapporto forte tra sistema della rappresentanza e partecipazione permanente alla politica cito Zanni
Dipenderanno da traumi e scelte che sono in corso violentemente già ora e che secondo me subiranno una nuova accelerazione non facilmente calcolabile
Parliamoci francamente il referendum non riguarda solo la nuova legge elettorale
Secondo me dal referendum ed altre cose ci sono due uscite opposte
Una di esse quella di un plebiscito derisi rischia di portare non solo a una maggioritaria assai brutta
Ma di spingere secondo me sulla via che riduce la politica
Ha detto delega a un'élite di notabili
E allora temo Ghezzani sarebbe amaramente deluso nel suo auspicio di una democrazia a partecipazione permanente che egli formulava anche molto per
Io no più di quando vinsi riconosco
Dico questo perché secondo me i segni reca l'impronta culturale prima ancora che politica di questa democrazia di notabili
Di cui i leghisti non a caso sono la variante di destra
Prima ancora delle posizioni politiche questa cultura elitaria
Gli esperti i cosiddetti competenti le persone intese così
Che contrassegna l'azionismo
Lo chiamo così di quelle correnti elitarie che non per caso vogliono celebrare una rivincita sulla militanza come appartenenza
E tendono a separare a scardinare l'individuo dalla relazione sociale da quella relazione sociale in cui sin dal nascere si forma l'irripetibilità dell'individuo stesso
Non si tratta dunque nemmeno di Carlo Marx ma dello lontane scaturigini
Con cui masse sterminate in Europa durante questo secolo si sono alzati in piedi insieme
E insieme hanno cercato di recuperare un molto individuale e sociale un'identità personale e comunitaria al tempo stesso
E qui viene la mia riserva più forte alla relazione di Zani
Non ho visto in essa colto il nesso strettissimo percorre in Italia ma non solo in Italia tra una riforma della politica e l'esito che avranno i conflitti sociali lasceranno le vere e proprie tragedie sociali e stanno investendo città regioni intere fasce della vita produttiva italiana attenti sta cambiando non solo il salario o la pensione ma la condizione umana di una parte vasta della popolazione lavorativa italiana
E sta accadendo adopero questo verbo in una nuova devastante condizione di precariato
Di precarietà lavorativa e vitale
Zani potermi ma questo è ovvio e invece secondo me ovvio non è anzi secondo me bisogna esplicitarlo fortemente forzarvi nel senso perché esso è carico di conseguenze la Sardegna l'isola Sardegna di cui parlava poco fa Macciotta
Sarà altra seminatori torneranno a casa umiliati ed uffici
Sì sarà rotto dolorosamente un nesso tra vita e politica appunto parecchi forse tanti di loro
Saranno sospinti a delegare al notabile cioè saranno sospinti a calci nel sedere a fare questa operazione di passività di passi iniziazione
Così per la levi per Pomigliano che forse domani per Alesi eccetera eccetera
E a fare il suolo del sindacato non lo credo
Offende l'autonomia del sindacato parlarne non lo credo
E non concordo con il Silenzio che la relazione di Zani ha sostanzialmente mantenuto sulle sugli sviluppi pesanti della crisi del rapporto oggi fra sindacato e grandi masse lavoratrici
Mi fa piacere il partito si sia impegnato per una nuova legge sulla rappresentanza sindacale al posto di Zani avrei ricordato
E avrei ricordato anche la portata che ha per l'agire politico sociale la sorte della contrattazione articolata così esposto negli incontri con la Confindustria con il governo
E avrei detto anche che è utile importante essere oggi a fianco dei consigli di fabbrica nella battaglia che si stanno aprendo per un referendum sulla democrazia sindacale
Sottolineo che tale battaglia la stanno aprendo i consigli di Fabris questo vocabolo che almeno per me rimanda una spinta all'autogoverno ha una presenza della società civile come viene chiamata che si esprime collegialmente nel luogo della produzione
Voglio dire che il rilancio l'innovazione di una partecipazione diffusa e di massa alla politica quel rilancio che ci preme e che Zanni stesso invocava giustamente nella sua relazione
A oggi in questi drammatici scontri sociali dei luoghi ineludibile noi la possiamo rilanciare questa partecipazione e io vivo rilanciare anche una nuova passione per la politica
Se stiamo dentro a queste lotte qui Eura
Ricordo le cose bellissime avanzati da ascoltare in otto in Conferenza delle donne del PDS a Milano conclusa da Livia Turco
Le cose bellissime sul rapporto tra tempo di lavoro e tempi di vita
E quindi anche sull'orario di lavoro sulla diminuzione dell'orario di lavoro
Oggi a Mirafiori la FIAT la FIAT di Tangentopoli dobbiamo ormai chiamarla così chiede l'obbligatorietà del turno di notte per le donne
Nega adesso persino avesse persino il diritto a chiedere le esenzioni
Può darsi che esse debbano cedere a questo odioso ricatto del comando ma sia almeno non diciamo a noi stessi che tutto questo tocca l'identità sociale dei sessi delle persone
Dello stare insieme nel lavoro sì non diciamo queste cose forte forse ancora non l'abbiamo detto così forte
Allora noi non abbiamo come partito figlio dice prima allora non abbiamo ancora afferrato pienamente almeno secondo me dove stanno le si decidono qui e ora
Alcune essenziali radici di un agire collettivo
E allora non capisco il discorso nemmeno il discorso su una futura Confederazione delle sinistre
Dobbiamo dirci la verità oggi a sinistra c'è una diaspora violenti per errori altrui e non sto ma insieme con quegli errori c'è stato uno scardinamento non voglio dire oggettivo ma capite cosa voglio dire
Uno scardinamento operato dall'avversario di classe di tessuti collettivi e di antiche solidarietà in luoghi e momenti essenziali dello stare insieme a cominciare da dove si produce
Per finire I luoghi del video dove oggi senza dubbio si combatte la battaglia centrale per un'egemonia culturale cognitiva
Senza ricostruita nei luoghi secondo me un sentire comune non ci sarà nei Confederazione delle sinistre e nemmeno unità d'azione e già mi basterebbe e a questo proposito come mi è sembrato sommarie delusi Ivo quel richiamo di Gianni al Partito socialista europeo
Chiedo un vocabolario di verità e quindi dirci dire a noi stessi dove abbiamo sbagliato o abbiamo perduto
Dei tre partiti italiani aderente all'Internazionale socialista uno
Il Pd già da tempo da solo una cliente la un altro il sì sta vivendo un crollo è una tragedia e anche il nostro non ha dappertutto le guance fiorente
E sulla scena politica europea il Partito socialista francese non parliamo poi di Marché e scalzato dal potere ferito gravemente e un altro partito socialista in Spagna e anch'esso sotto una tempesta e la stessa socialdemocrazia tedesca arretra tutto questo mi dispiace
Per favore però vogliamo aggiornare il vocabolario e gli obiettivi
E quando una previsione politica risulta sbagliata vogliamo dircelo fra Dinoi e lavorare su ipotesi modificate o aggiornate
Soprattutto e ho finito
Credo che ne dobbiamo spostare la nostra attenzione verso quelle forme nuove dell'agire politico e sociale di cui altre compagne e compagni ne hanno parlato
E che si intrecciano in modo vitale alla crisi dei partiti
Confesso che la Malfa lo dico senza iattanza e per spiegarmi m'interessa assai meno del volontariato cattolico
E le forme diffuse di ecologismo in provincia forse meritano da parte nostra più attenzione della discussione fra i leader verdi
E la miriade attiva di circoli di sinistra su sono una realtà alcuni né noi né Rifondazione Comunista purtroppo sappiamo spesso parlare
E della crisi e degli sviluppi del movimento femminista dovremmo discutere qualche volta almeno nel coordinamento politico nella direzione del partito
Concludo a brevissimo termine si aveva forse la questione del governo
Le forze sociali di cui ho parlato prima non saliranno le scale del Quirinale eppure essi sono aspetto grande di un nuovo modo di far politica spetta a noi interrogarli di ascoltarle di dialogare con essa
Fin da ora
Laddove essi agiscono si schierano e cercano e sono luoghi molti e diverso il compagno Occhetto alla Bolognina non aveva detto forse erano messi gli interlocutori principali
Più secondo me del notabile Mario Segni e certamente più di Bossi
Grazie alla parola la compagna Paola dagli occhi della segreteria nazionale del partito seguirà il compagno D'Alema
Cari campagne cari compagni
Sono passati due anni è un poco più va al congresso di Rimini
è passato un anno da quando dopo le elezioni del cinque sei aprile alcuni di noi misero in evidenza in un documento il ritardo nella costruzione della nuova forma partito
Dicendo che il suo fulcro stava nella scarsa funzionalità di un processo decisionale affidato a propri organi collegiali spesso elefanti ac senza una chiara attribuzione
Di compiti e responsabilità
Tra le richieste avanzate allora allora alcune certamente ingenue come quelle di una dimissione generalizzata della direzione perché sia leggesse una direzione più ridotta
E quelle dell'azzeramento del coordinamento si realizzò soltanto la costituzione della segreteria che ha certamente avuto un effetto positivo nella vita del partito
Mentre è stata rinviata la riqualificazione degli altri
Richiamo questo per dire che aggiustamenti sono possibili anche senza un congresso
Questa assise e anche una risposta a quelle nostre richieste
E tuttavia non è ancora un momento conclusivo
Come è stato detto uno quarti in progresso un'apertura dei lavori che richiede ancora per divenire compiutamente operativa parecchi passaggi
Una ragione in più
Per prendere senza equivoci qui tutte le decisioni che possiamo prendere qui per determinare in modo vincolante il processo che sia il giudizio positivo sul cammino avviato sull'impianto delle proposte che saranno sottoposte a questa Assise
Che condivido tutte non può e non deve cancellare
La consapevolezza del costo pagato per i nostri ritardati scusa Paola prego i compagni di prendere posto oppure di uscire dalla sala ma di non fare questo brusio che disturba
Prego Paolo
I tempi dal partito non sono stati in questo in questi mesi i tempi della politica reale
Questo costo va ricordato proprio perché anche qui alcune decisioni non potranno essere prese perché sembrano ancora premature a qualcuno
E al qualcun altro ha proposto ancora pazienza e rinvio mi riferisco all'intervento dico Turri
Il partito democratico della sinistra ha pagato questi ritardi al momento della nascita e li paga ancora ora nel pieno di una fase drammatica che stanno ridisegnando il sistema politico italiano
Indebolendo il proprio messaggio in una linea una linea che è stata sostanzialmente giusta ma che è risultata indebolita dalla debolezza delle gambe su cui doveva camminare
L'incompiutezza della svolta è certo dovuta anche alle ignavia le diffidenze immotivate ai calcoli Brevi di chi doveva rispondere con generosità
Ma queste si sono intrecciate si sono legittimate di fronte all'immagine di continuità del vecchio Pci
Oggi è ormai esplosa una competitività nelle forze interessate alla costruzione di una grande sinistra
Una competitività per la leadership che rende renderà più difficile dopo referendum e in cui il ruolo centrale del partito democratico della sinistra
E insidiato proprio dal fatto di non essere riuscito a costruire una immagine di partito nuovo della società e partito di programma
C'è una logica in questo la questione del partito moderno non è l'ultima delle questioni politiche che si possa affrontare come una variabile organizzativa
Al centro della discussione istituzionale del resto e proprio il sistema il modo di essere dei partiti prima e io un dello stesso sistema elettorale
Che intanto è sotto accusa in quanto si è rivelato funzionale alle deviazioni e incapace di correggerlo
Tutto sarebbe più chiaro anche nel distinguere responsabilità e vittime se si avvertisse che sotto accusa non sono partiti nel significato classico del termine ma piuttosto non partiti la svolta di destra degli anni ottanta si espresse in Italia per i partiti di governo certo Grazia pendenze già attive
Concede Lando né della concezione totalizzante del partito politico cancellandone carattere collettivo e costituendo le come corporazioni in una radicale mutazione genetica che è stata una strategia una forma di raccolta del consenso fra scambio spettacolo
E di cui le trasgressioni che oggi vedono la luce non sono uno sbaglio ma il segno più profondo
La riproposizione di uno strumento partito adeguato non va dunque nel segno della continuità di una minore ansia di novità e di svolta al contrario e l'unica che consente di affrontare in termini nuovi voltando pagina la questione capitale del funzionamento della democrazia
Sono profondamente d'accordo con chi ha già posto tale questione essenzialmente come questione del formarsi di un ceto politico di un notabilato di una nuova classe
Che finisce per appropriarsi dei diritti politici e spesso anche di quelli civili dei cittadini
Il che a ben vedere il punto con comune fra la crisi dall'Est e la crisi dell'Ovest più fare abissali diversità il tema della classe politica già posto in un contesto ideologico all'inizio del secolo per dimostrare l'impossibilità e l'illusione della democrazia
Resta ancora la sfida più seria per vedo dimostrarne la possibilità essa coincide con il tema delle condizioni materiali della democrazia in una società complessa con il tema delle esercitazioni leale dei diritti di cittadinanza
Il notabilato attuale si è ampiamente efficacemente servito della proporzionale
Lo stesso partito di massa se ha allargato la base di massa della selezione politica non ne ha invertito la logica una logica della cooptazione ed troppo semplificatoria
La tesi o il timore di un nuovo notabilato attraverso il collegio uninominale imparagonabile oggi col suffragio universale maschile e femminile a quello della fase censita aria
In realtà il collegio uninominale proprio l'unico che può rovesciare modificare le tendenze fortissime al notabilato che ha caratterizzato l'evoluzione della proporzionale
Questo problema centrale della selezione della classe politica come problema detta funzione di un partito democratico si intreccia con gli altri non dopodiché devono guidare le scelte statutarie e organizzative e che sono fondamentalmente il problema del nuovo radicamento sociale inteso non genericamente
Ma come attivazione risposta alla voglia di partecipazione controllo politico alla domanda di politica dove questa voglia si manifesta e si manifesta in luoghi anche assai diversi da quelli classici dalla sinistra
La capacità di attivare competenze esperienze diverse per una elaborazione collettiva qualificata che confermi la natura di partito di programma
Selezione gradita bento programma sono i tre criteri in funzione dei quali dobbiamo adeguare le strutture di base e gruppi dirigenti
Tra le novità qualificanti delle nostre proposte c'è il nesso che Rita Herno non scindibile fra autonomia di Progetto come riconoscimento dell'autonomia del partito e sistema pattizio
Questo processo ha già dei precedenti come sappiamo in Aurora nella Sinistra giovanile gli anche nell'iniziativa di Marguerite per la cultura d'impresa questo significa una cosa
Che non c'è bisogno di attendere statuizioni formali per partire che se c'è accordo fra annui di giungere a un riconoscimento anche formale di diritti e doveri nelle sedi adeguate
Si può intanto nazionalmente o regionalmente mettere in mano ad altre ipotesi di questa matura che siano mature e di cui si è già parlato dal terzo settore alla scuola o alla Sacha o alla sanità
La questione della forma partito infatti non si scioglie solo sul terreno statutario si decide anche nei fatti
Con le sperimentazioni processi messi in moto la coerenza degli aggiustamenti e delle risposte al mutare delle condizioni politiche
Alla base di questa generale ci sono molte ragioni che sono state richiamate recentemente anche da Giovanni Lolli ma soprattutto c'è la necessità di questa scelta per la Scozia per il partito di programma che comporta anche la costruzione di canali adeguati per l'elaborazione collettiva la valorizzazione delle competenze e di esaltare il nesso fra processo di costruzione del programma e processo di formazione dei gruppi dirigenti secondo un metodo democratico
Ma vorrei mettere l'accento anche sulle urgenze della immediata congiuntura politica
Sui tempi Brady che ci sono davanti per esercitare quella funzione unificante della sinistra che non può andare solo verso le sigle note intellettuali un po'troppo protagonisti
Ma deve andare verso le forze reali del Paese lo sa che lo sappiamo no si muovano a sinistra
Ma anche ancora a sinistra un riferimento unificante riconosciuto come tale e la contesa fra gli aspiranti federa attori è tutta verbale giornalisti
Credo che questa contesa si vincerà sul campo non fra chi strilla di più ma fra chi costruisce aggregazione reale senza egoismi e prevaricazione di parte
Il combinato fra autonomia di Progetto il sistema pattizio può dare un segnale di apertura e disponibilità a mutare radicalmente la vecchia logica partitocratica
Anche l'autonomia regionale valletta non nelle nell'ottica di un generico autonomismo ma come strumento di un'inversione di tendenza quanta selezione politica
è stato avrebbero l'effetto centralistico delle vecchie forme partito con i loro processi di quotazione correntizia dal centro
Giocate insieme sulla proporzionale sulla mancata autonomia fiscale
A svuotare la responsabilità al della dirigenza locale e a porre un'ipoteca sull'autonomia delle regioni attraverso le ambizioni e le convenienze del ceto dirigente
Allora essa deve assumere invece proprio tutto il significato nel rovesciare i processi selettivi attraverso la possibilità di una verifica un'alternanza una responsabilizzazione diretta circa la politica d'locale che la democrazia di mandato può garantire ma questo può e deve servire
Anche una ripensamento del radicamento territoriali
La radicamento territoriale appare ancora il nuovo politico non rinunciabile dall'esercizio visibile della responsabilità più politica del partito
Quanto più esso si identifica con un'assunzione di responsabilità visibile rispetto ai livelli istituzionali
Adesso strettamente legati
Infine ciò che si può e si deve fare prima e oltre la riforma dello Statuto
E quanto è riassunto nella ipotesi di una nuova fondazione culturale che comunque nasca e si strutturi deve però avere l'ambizione di essere più di una somma dei centri del PC
Un grande soggetto che assume una più diretta assunzione di responsabilità progettuale la diffusione di culture politiche la formazione civile politica dei cittadini e non solo dei quadri e degli scritti
In un Paese in cui le tentazioni dell'accademia e della retorica hanno contribuito a tenere bassa l'etica civile in cui la politica offertagli intellettuali alle competenze sempre più nella forma Dell'Atti otto logica da strapazzo
Che taglia fuori se non come consumatori passivi che non ha spazio sui giornali gli schermi in questo Paese ripartire da luoghi di elaborazione politicamente mirati in più produzione di culture Progetti si intrecci con la diffusione delle idee la formazione del cittadino è importante siamo un Paese in cui a differenza di altri dell'Occidente educazione degli adulti non offre che poche occasioni siamo un Paese in cui lo spirito d'impresa capace di intercettare una domanda popolare di cultura politica è ristretto a pochi soggetti
Siamo un Paese in cui lo scarto fra i linguaggi del ceto politico a quelli quotidiani tra le sfide dell'innovazione politica egli morì di un antico qualunquismo divenuto all'ultimo decennio enorme la finestra paganti a questi prezzi
Il partito che dobbiamo costruire deve tornare ad essere come sono state le forze democratiche del di novecento anche un'impresa culturale
Ho prima di dare la parola al compagno D'Alema
Facciamo il punto dei nostri lavori dopo D'Alema parleranno la compagna Laudani il compagno Napoli con il cui intervento si concluderanno gli interventi per le assise di oggi
Si guida immediatamente il dibattito con i nostri ospiti stranieri sulla crisi della politica le risposte della sinistra europea
Che fanno parte integrante dei nostri lavori e ai quali gare in quale quindi tutti i compagni sono invitati a partecipare al termine del dibattito in questa stessa sala avranno inizio i lavori del Consiglio nazionale del partito
Domani mattina le assise riprendono alle ore nove
I primi iscritti a parlare sono la compagna bere Tiny della federazione di Terni la compagna Martano della federazione di Napoli
Il compagno polli o di Milano il compagno vita responsabile Informazione del Partito compagni poi la Varra segretario di Bari e Folena della direzione
Do la parola al compagno Massimo D'Alema presidente del gruppo parlamentare alla Camera seguirà la compagna Laudani
Compagnie cari compagni mi è sembrato giusto utile
E anche coraggioso
Volere con questa iniziativa
Ripensare e riproporre il partito di massa come soggetto fondamentale per una nuova stagione democratica per il nostro Paese
Vorrei dire anche con una
Iniziativa che sul piano politico e culturale
E già di per sé
Un fatto di lotta e di affermazione di una nostra forte autonomia
Importante in questo momento
Nel momento in cui siamo impegnati in una battaglia per il sì nel referendum
Rendere chiaro che il nostro sì non è contro la democrazia dei partiti
Non è per una democrazia dei notabili ultimi persone ma è un sì che guarda alla necessità di una democrazia aperta all'alternativa
E che si propone un'opera paziente e tenace
Ma perseverare ante di perseverare ante per aggregare e comporre
Il soggetto dell'alternativa
Io penso che questa questione sta in gran parte sulle nostre spalle
Partito democratico della sinistra è oggi in buona sostanza
L'unico vero
Partito di massa
Che esista nel nostro Paese
Dopo il dissolvimento del carattere di massa della Democrazia Cristiana del Partito socialista
Questo fa del nostro partito
Una formazione che si trova in una posizione delicatissima
Rappresentiamo una risorsa
Ma siamo anche un bersaglio per chi concepisce il nuovo come liquidazione dei partiti di massa
Siamo parte del nuovo
Perché siamo quella nuova formazione politica che è nata come è stato ricordato
Dalla percezione del mutamento d'epoca con la fine della guerra fredda e il mille novecentottantanove ma siamo anche l'espressione di una tradizione politica
Quella dei grandi partiti popolari
Che ha rappresentato la parte migliore della vicenda democratica italiana di questo dopoguerra
Forse io credo dovremmo senza complessi
Direi che in questo senso noi ci proponiamo anche di conservare qualcosa che è stato il patrimonio positivo
E l'esperienza democratica che oggi si conclude
Senza complesse
Perché vedete bisognerebbe forse spingere più a fondo la riflessione e la battaglia culturale
La degenerazione del sistema dei partiti
Comincia nel momento in cui essi per
E alcuni fra essi certamente in prima questi caratteri di grandi strumenti della partecipazione popolare
Carattere che hanno avuto non solo i partiti della sinistra ma anche la Democrazia Cristiana per una lunga epoca storica
E la partecipazione dei cittadini attraverso i partiti di massa rappresentato oppure in un paese chi ha sofferto del male di una democrazia bloccata
E di una democrazia permanentemente insidiata dal sistema oligarchico dei poteri occulti tuttavia ha rappresentato un contrappeso una ricchezza un elemento avanzato della democrazia italiano
Che poi a cui la sua più drammatica contraddittorietà
Una democrazia bloccata insidiata da un sistema di poteri occulti e tuttavia ricca di una matura e diffusa partecipazione popolare
Ma c'è una ragione più profonda e che guarda più al futuro
Per la quale noi vogliamo difendere e rilanciare la necessità della partecipazione politica organizzata dei cittadini
E riguarda l'avvenire del nostro Paese
La lettura che facciamo della crisi e della via per la ricostruzione democratica
Se la ricostruzione democratica dell'Italia
E anche definizione di un nuovo compromesso sociale e nazionale
E anche in costruzione di un nuovo sentimento diffuso di unità e di solidarietà fra gli italiani
E anche capacità di regolare in modo nuovo lo sviluppo
Di ricostruire un consenso nel rapporto fra i cittadini e le istituzioni allora vedete rispetto a questo compito
L'idea di un ceto politico magari onesto separato è sovrapposto al conflitto fra i corpi sociali è un'idea correrà soltanto una democrazia fondata su rinnovati soggetti collettivi
Può produrre una mediazione diffusa e consapevole di interessi
Un processo di unificazione intorno ad un progetto un nuovo senso comune che appaiono necessari per ricostruire la democrazia dell'unità nazionale
E questo è tanto più vero sono i guardiamo al mondo del lavoro
Io non riprendo osservazioni giuste che ha fatto ancora stamane Tronti
Sulla necessità di ripensare il tema dell'unità del mondo del lavoro
In un rapporto con la dimensione della politica e del Governo altrimenti anche quei bisogni e quei diritti calpestati di cui ci parlava Pietro Ingrao
Non troveranno una risposta positiva
Che resterà la protesta sociale resterà nella dimensione della protesta e la testimonianza o della disperazione
Qui c'è poi il discrimine più profondo
Fra
Il governare società complesse come la nostra
A destra o a sinistra
La sinistra vincesse governa costruendo il suo governo sulla partecipazione organizzata delle masse su soggetti collettivi altrimenti perde e la crisi della sinistra in Europa può anche essere letta attraverso la crisi dei modelli di partito che sono stati prevalente nella sinistra europea
Sia la crisi dei grandi partiti della tradizione laburista e socialdemocratica che sono stati soprattutto una proiezione politica dell'organizzazione di classe
E che sono stati investiti indirettamente da quel processo di segmentazione del lavoro
Che ha fatto perdere loro una forza di cui si onde
Sia la crisi del modello che ha prevalso nel socialismo cosiddetto Mediterraneo i partiti di leader dell'iter e dei notabili
Con un rapporto con l'opinione pubblica mediato attraverso soprattutto attraverso i grandi mezzi di comunicazione di massa
Possiamo essere esposti anche noi a questi rischi certamente e penso che questa Assemblea abbia indicato nella relazione in molti interventi la necessità di una battaglia politica e ideale controtendenza di questo tipo
Ma noi partiamo anche
Da tratti caratteristici che sono nostri
E che io considero ci ponga in una posizione più avanzata più ricca di maggiore possibilità innanzitutto perché il Partito democratico della sinistra
E in atto
Dalla intenzione di riorganizzare la sinistra oltre le tradizioni del movimento operaio non contro ma oltre e nato già dalla consapevolezza di una crisi di queste tradizioni
E si è posto sul terreno di una ricerca nuova più avanzata
Io questo vorrei dirlo a Ingrao
E noi non siamo partiti nel fondare questo partito dalla previsione che l'asse della sinistra italiana stesse nell'unità socialista
Non solo non siamo a partire da questa previsione ma neanche da questa intenzione altrimenti avremmo fatto altro che non il partito democratico della sinistra
E la nostra
Annessione all'Internazionale socialista non è stata pensata tutta dentro il cortile della politica italiana
Direi anzi che l'aspetto italiano di quella vicenda è stato quello che ci imbarazza ma di più no noi ci siamo posti il problema di collegarci
A
La più grande organizzazione internazionale delle forze di sinistra operare ispirazione socialiste
Perché per una forza come la nostra la mancanza di questo collegamento significa perdere un ossigeno vitale per una forza che vuole mantenere una dimensione internazionalista
E collegarsi con una propria ispirazione ad uno sforzo di ricostruzione della sinistra e della sua identità e quindi insomma certamente tutto si può dire di questo gruppo dirigente ma non che sia stato colto di sorpresa dalla crisi del craxismo per la quale abbiamo lavorato e combattuto per oltre dieci a
Ma io aggiungo
C'è anche c'è anche in questa novità c'è anche qualcosa che viene da lontano che un punto di forza
E cioè il fatto che nelle nostre radici c'è l'idea gramsciana del partito intellettuale collettivo
Liberiamo
Liberiamo l'abbiamo liberata da ogni pretesa totalizzante e pedagogica
Separiamo la dalla sua cristallizzazione nel partito apparato bene questa idea di fronte alla complessità delle società contemporaneo di fronte ai grandi problemi di riunificazione del mondo del lavoro ci appare assai più ricca e assai più moderna
Delle altre idee di partito che hanno prevalso nella tradizione della sinistra europea
Anche questo è per noi un punto di forza
E allora io mi domando questa idea di partito l'esistenza di un partito di questo tipo con le sue debolezze
E un ostacolo quelle una risorsa per il processo politico che è necessario e che vogliamo perseguire io penso che sia una risorsa fatto che ci sia un partito di questo tipo al centro della sinistra italiana fino
E proprio per andare verso quella che voglio chiamare non in modo provocatorio né concessivo ma diciamo per per usare un'espressione
Che faccia capire per andare verso quella che voglio chiamare un'alleanza democratica e riformatrice
E uso questa espressione perché ritengo che dobbiamo oramai parlare non più soltanto di sinistra e di movimento per
Dobbiamo parlare di uno schieramento che si proponga in questa crisi anche di raccogliere il meglio della tradizione cattolica democratica
L'esperienza laica
Di uno schieramento non solo di una sommatoria di partiti
Ma di una costruzione che sappia rimettere in comunicazione la politica con la società e che consideri le forze vive associate della società civile come partecipi di un progetto politico senza le vecchie gerarchie
Un'operazione di questo tipo richiede un partito di massa
Che sia capace di esserne l'anima
La forza propulsiva
Per arrivare ad esprimere una proposta di ricostruzione democratica di trasformazione e di Governo per il Paese
E so benissimo che non basta la nuova regola elettorale
E gli elementi anche di obbligo di cogenza non bastano l'esperienza francese ha dimostrato come il la divisione e la gelosia delle proprie identità fa premio anche sull'utilità elettorale
Gli ambientalisti hanno detto no al Partito socialista per far convergere i voti al secondo turno sanno che non avranno deputati ma prevale la difesa di un'identità quindi non sarà la regolare risolvere questo problema
Non sarà la regola anche se la scelta della regola dell'alternanza però è essenziale perché questo processo abbia anche la spinta della necessità e delle cose
Anche qui da noi c'è un rischio evidente
Il rischio che si riproduca in forme nuove una frattura antica della sinistra italiana
Fra una sinistra di governo che si costruisce soprattutto in contrapposizione con una sinistra di opposizione
Che ritiene lessa dall'opposizione non una condizione non tratto dell'identità della sinistra
Se avviene questo se si produce questa frattura badate noi siamo sconfitti non solo perché questa frattura in una certa misura ci attraversa ma perché è evidente che a quel punto una forza come la nostra e stretta nella scelta
Fra l'essere partecipe di una sinistra di governo che diventa componente però di un di un nuovo centrosinistra
E il congelarsi all'opposizione e allora ci domanderemo perché il PDS
Noi dobbiamo cercare di evitare questo
E questo è affidato in parte notevole alla capacità nostra vi svolge una funzione unitaria e unificante e io leggo così l'idea delle autonomie regionali e di project non come frammentazione
Ma come lo sforzo di rimettere radici nella società nella realtà ai fini di avviare un processo di unificazione che non sia autoreferenziale
Ma allora questo partito delle Autonomie a in modo fortissimo un problema di come in rapporto a ciò si riorganizza il cento la funzione dirigente non come gestione del partito
Perché questo non può più essere il compito del centro ma come capacità di elaborazione politica ideale e programmati
E vorrei essere chiaro io pongo questo problema che è un grande problema politico che non ha nulla a che fare diciamo con quell'immagine di scontro di apparati di complotti o di contrapposizioni personali oramai diete che
Fanno parte diciamo di un modo di essere dell'informazione italiana che fa dell'informazione italiana uno dei pezzi più persistenti della vecchia politica malgrado tutto il nuovissimo
Di cui danno
Io pongo un problema politico
Che è quello della ricostruzione di un gruppo dirigente e di una funzione dirigente insieme politica programmatica e culturale
E sono convinto che questo richiede non un conflitto
Ma un patto fra di noi
Oltre la cristallizzazione delle aree che diventano un ostacolo ad una ricerca comune
E allora parliamoci chiaramente che a ricontare
Una forza che si dà come Progetto unificare la sinistra
Se non è in grado di mettere in campo un gruppo dirigente
Che sia capace al di là di cristallizzazione
Di realizzare un discorso comune e una ricerca comune non è credibile
Questo problema è un problema essenziale dell'immagine e del futuro del nostro partito
E allora
E non è il ritorno al vecchio centralismo contro il pluralismo
è la necessità in questo momento di essere all'altezza di un Progetto che ci unisce
Di cogliere le possibilità dell'ora presente di fare qualcosa per cui questo partito che abbiamo fondato per questo resti nella storia d'Italia come il partito che ha ricostruito la democrazia che ha portato la sinistra al governo del paese
La parola alla compagnia Adriana Laudani
L Italia della federazione di Catania
Seguirà per l'ultimo intervento compagno Napoli
Do notizia che i lavoratori di Italia Radio hanno sottoscritto tre milioni per il nostro partito
è stato appena detto dal compagno Salvio sono segretaria della federazione di Catania e Catania sarà la prima grande città della Sicilia che il trenta di maggio sperimenterà un nuovo meccanismo elettorale per l'elezione del consiglio comunale attraverso l'elezione diretta del sindaco
E come voi tutti comprenderete basterebbe questa scadenza a mettere a dura prova la capacità e la necessità grande di innovazione che richiesta a un partito come il nostro
La necessità di viaggio scusate i compagni sono pregati di sedersi o di allontanarsi ma entrambe le alternative di farle silenziosamente grazie
Un passaggio dei tempi che ci costringe approvare a praticare le parole forti della relazione di Zani la politica come Progetto il partito programma
Un forte impegno da oggi a costruire un processo di rinascita della sinistra
Ma questa scadenza
Invece noi arriviamo nel fuoco di una crisi di regime
Nel fuoco di un'emergenza occupazionale drammatica
Per una regione come la Sicilia e anche per una città come Catania
In uno alla campagna referendaria
Mentre l'attacco mafioso assume proprio in questi giorni
Forme e pericolose
Difficili anche alla lettura forse perché siamo vicini in Sicilia
Al disvelamento del nodo tra mafia e politica e siamo vicini in Sicilia
Io i problemi
Può costituire davvero una miscela esplosiva e che noi siamo chiamati tutti alla responsabilità
Di tentare invece di mettere in campo una grande importante esperienza politica
Per questo voi mi perdonerete ma è così per me
Da quando sono arrivata qui a questa nostra assemblea nazionale misuro tutto quello che diciamo
Rispetto ai compiti che oggi abbiamo in ogni realtà e per me a Catania
E mi interrogo prima di tutto
Spietatamente sulle condizioni del nostro partito
Su come questo nostro partito arriva questa stretta tremenda dei tempi
A Catania un partito che non aveva già prima come ippici
E tanto meno a oggi un radicamento di massa
Che ha faticato nel passato a leggere le contraddizioni più terribili prima tra tutti
La presenza e la diffusione del fenomeno mafioso a leggerlo
Tra le strade della città
Dentro i quartieri ghetto che nascevano
Dentro una trasformazione della rete di distribuzione dentro un mutamento dello stesso sistema della produzione
Un partito che esce da una lunga pratica consociativa
Che io dico qui chiaramente non è sconfitta non è superata che oggi io spegnimento
Con grande fatica in questa fase come Teoria della gestione della transizione del così detto governo della transizione
Io ritrovo imposizioni presenti e forti nel nostro partito
Che ritengono per esempio necessaria e indispensabile
La pratica di una trasversalità a tutto campo dalla DC al PDS nella formazione dei governi delle città e delle province
Il permanere un attaccamento ad una logica e ad una pratica consociativa una difficoltà a praticare oggi e subito l'esigenza del nuovo in questo groviglio di problemi e di contraddizioni io sento che abbiamo la necessità di avere tra di noi alcuni pochi chiari ma vincolanti i punti gli orientamenti o politico
E sulla base di questi di intraprendere una coraggiosa sperimentazione che certo è affidata tutta per intero alla nostra responsabilità
Ma che esige pervenire anche ai temi della riforma del partito e delle regole che ci tengono insieme
Anche una ricerca attorno alle nostre regole interne che devono essere più democratiche più chiare ma anche più vincolanti per il Complesso del partito
Non dico queste parole a caso le dico perché colgo il rischio anche a Catania
Di un'autentica disgregazione nostra
Al fuoco della prova che intanto ci attende in un tempo così ravvicinato allora poche chiare scelte di campo
Il partito democratico della sinistra credo che questa debba essere la scelta essenziale
E soggetto attivo
Dei disvelamento e della sconfitta del vecchio e al tempo stesso della costruzione del nuovo
Lo dico così perché anche questo non è scontato non è scontato che oggi e non domani
Questo nostro partito debba essere visibilmente e praticamente un partito
Che lavora e costruisce un'alternativa di governo mare un'alternativa chiara alla Democrazia Cristiana
E al vecchio sistema di potere
Che ha distrutto
Una città come Catania una regione come la Sicilia
Ed è questo il compito che fa di noi la forza
Che con più pervicacia
E con più forte spirito unitario può e deve lavorare all'aggregazione delle forze autenticamente di sinistra anti mafiose e di progresso
è stato detto in molti interventi compagni io lo riprendo perché nella nostra discussione anche a Catania e un tema assai caldo ma quale sinistra quella degli stati maggiori quello che nasce dall'incontro dei vecchi notabili
Dei conti partiti della cosiddetta sinistra storica io non ci credo compagni
Non ci credo perché a Catania
Avrebbe dovuto significare anche il rapporto alla nuova scadenza elettorale ricercare un asse privilegiato di alleanze con il Partito socialdemocratico di ma d'auto oh Dio turco
Uomini assai vicini e integrati con la mafia o al Partito socialista
Catanese la cui leadership indiscussa e ancora affidata all'onorevole andò l'ultimo il più pervicace dei craxiani italiani io credo avverto su questo terreno nel concreto dei problemi difficili che i gruppi dirigenti
Anche in Sicilia sono chiamati ad affrontare tutto il valore la potenzialità della scelta regionalista che noi ci accingiamo affare
Perché assolutamente necessario
Che noi ci dotiamo di un partito
Il cui centro è la cui direzione nazionale sappiano esprimere in modo forte e chiaro e autorevole i grandi indirizzi ed un partito regionalista
Che sappia far vivere un partito programma
Fatto e costruito attorno alle specificità alle peculiarità alle urgenze e materiali all'inveramento
Nel territorio dei valori delle idee di questa nuova sinistra dei suoi progetti dei suoi programmi
Vedo che tra i punti di fondo
Che debbono però di entrarci in questa fase nell'idea stessa che mettiamo in campo di una nuova sinistra e necessario sono d'accordo coi compagni che l'hanno qui detto anche da poco
Noi ci attrezziamo da subito a concepire impartiti non come gli unici soggetti abilitati a fare la politica alla grande
Ma diamo spazio nella costruzione di questa nuova sinistra di questo modo nuovo di fare politica in modo paritario a soggetti diversi dai partiti ad energie e risorse grandi che in processi di autorganizzazione e di volontariato
Di gruppi che nascono e lavorano possono trovare nel rapporto con noi e con altri un terreno fecondo per una soggettività politica nuova della sinistra
Con questa ispirazione
Di forte innovazione ed è il rischio che questo comporta
A Catania ieri sera l'Assemblea degli iscritti della siccità
Ha approvato in via definitiva per quanto compete a questa a questo livello
Che il PDS a Catania vada alla nuova consultazione elettorale all'interno di un'esperienza inedita che noi stessi abbiamo contribuito a costruire e voluto
Quella di un fatto per Catania un patto tra forze della società civile e tra forze e partiti
Bellaria di sinistra e di progresso
Sono con noi i Verdi i repubblicani una parte dei popolari della riforma ed il patto stesso
Interloquisce
Con una grande esigenza
Dice ritrovamento unitario con la rete con Rifondazione abbiamo intrapreso questo percorso
Perché sentiamo che al di fuori di un percorso che certamente e rischioso
Ma che può dare al popolo progressista catanese
L'idea di una sinistra che si va costruendo in modo da il tutto rinnovato ed inedito
E che ambisce alla scommessa di un governo alternativo alla DC e al vecchio sistema
In questo percorso e possibile segnare i primi passaggi
Anche di pratiche politiche nuove dentro e fuori il partito e qui i compagni avviandomi a concludere voglio indicare alcune questioni che riguardano noi il nostro modo di essere la forma del nostro partito il modo di assumere le decisioni che percorsi politici nuovi quali quelli che noi stiamo sperimentando
Pongono in campo e richiedono anche di soluzione
Praticare processi politici
Che non vedono il nostro partito
Muoversi da solo per esempio attraverso la formazione di una lista di partito ma invece attraverso una lista di vasta aggregazione di sinistra e di progresso
Comporta problemi Rispetto ai tempi ai modi dei processi della nostra decisione sono sufficienti rispetto a queste scelte gli organismi che noi abbiamo i comitati cittadini delle Unioni comunali noi abbiamo ritenuto di no abbiamo fatto ricorso all'assemblea degli iscritti
Ma questo crea
Altri problemi
Ed ancora
Tutti i momenti nei quali noi stabiliamo e cominciamo a praticare
Quello che Zani nella sua relazione propone e che per primo è stato proposto da questa elaborazione comune tra l'associazionismo e compagni del nostro partito
La pratica dei patti tra il nostro partito e forse diverse anche non di partito bene queste pratiche pongono anche se questioni che riguardano l'allocazione del potere di decisione enti formazione della linea politica dentro il partito sono questioni grandi vedo che nel fuoco di un'esperienza politica così difficile ma anche se mi consentite così esaltante alla quale siamo chiamati
Per dirla con le parole che diceva da ultimo il compagno da lei ma anch'io compagni credo
Che il Partito Democratico della Sinistra
Possa essere una grande risorsa per la ricostruzione della democrazia nel nostro Paese
Ma non è scontato che lo sia
Ed allora anche le azioni concrete che noi poniamo in essere ogni giorno sono un contributo affinché questo nostro partito venga vissuto dalla gente comune
Effettivamente come una grande risorsa per ciascuno di loro
Prima di dare la parola al compagno Antonio Napoli della direzione del partito do lettura di un ordine del giorno che la presidenza sottopone all'assise
Tra i referendum indetti e quello sull'abrogazione delle norme punitive contenute nella legge Jervolino Vassalli sulla droga
Tuttavia l'attenzione dei partiti delle forze sociali e soprattutto dei mass media e prevalentemente rivolto al quesito sulla legge elettorale del Senato
L'opinione pubblica rischia quindi di non ottenere sugli altri argomenti sottoposti a referendum le informazioni necessarie per esprimere un voto pienamente consapevole
Riteniamo perciò indispensabile sollecitare iniziativa capillare di sensibilizzazione che renda possibile libero manifestarsi della volontà dei cittadini
Per questo motivo va richiamata in particolare l'attenzione sull'importanza del referendum
Sulle norme previste
Nella legge predetta nell'illusione di risolvere il problema della tossicodipendenza attraverso pene detentive chiediamo a tutti i soggetti impegnati dalla campagna referendaria di dare il dovuto rilievo a tale quesito
Partito democratico della sinistra conferma la posizione favorevole all'abolizione di tale normativa in continuità con una battaglia che da tempo lo vede impegnata affinché il recupero di tanti giovani
Si possano svolgere nelle sedi e nei modi più adeguati e non nel carcere
Legge Jervolino Vassalli e tragicamente fallita portato in carcere un gran numero di giovani ma il dramma della droga resta tutto intero di fronte a noi i Paesi produttori il mercato internazionale il nesso droga mafia criminalità
Dopo il referendum che ci auguriamo elimini la carcerazione per i tossicodipendenti occorrerà riprendere la discussione intraprendere con coraggio strade nuove e più efficaci nella battaglia contro la diffusione e il consumo di droghe
Se non ci sono osservazioni io considero ha colto dalle assise questo ordine del giorno
Do la parola al compagno Napoli
Avverto che gli organizzatori regionali sono convocati immediatamente nella sala collocata alle spalle della presidenza subito dopo l'intervento del compagno Napoli avrà inizio il dibattito sulla sinistra europea
Cari compagni in queste ore
Un gruppo di giovani magistrati napoletani voli valorosi
Hanno squarciato il velo che aveva
Coperto per un decennio
Il sistema di potere che ha governato Napoli
Ed è venuta fuori la tangentopoli napoletana
Ciò avviene nel pieno di una crisi economica sociale drammatica
Che sta segnando duramente soprattutto chi a Napoli in Campania nel Mezzogiorno
Vive in difficoltà
Noi abbiamo in queste ore fatto sentire il nostro sostegno e la nostra piena fiducia nei confronti di questi giovani ma magistrati dovranno accertare tutta la verità arrivare fino in fondo portare alla luce quello che ancora oggi non emerge come dato essenziale e cioè l'intreccio non solo tra politica affari ma tra politica affari e camorra
Guardate i magistrati napoletani operano da anni ormai in condizioni assai difficili
E molto diversa da quelle di altre procure d'Italia mancano i fax non dispongono di computer attendono ormai da decenni un nuovo palazzo di giustizia
Questo potrà provocare errori ritardi
Eppure con l'azione decisa di alcuni di loro viene alla luce oggi il cuore politico
La cupola è stato detto un vero e proprio comitato d'affari con dentro i vertici nazionali dei partiti di governo
I principali campi innanzitutto della democrazia cristiana tutti chiamati incalza
Il pc prima il PDS poi hanno in questi anni condotto una battaglia limpida hanno denunciato il Direttorio il partito unico che governava la nostra città
Parliamoci chiaro ci siamo opposti in tutti i modi possibili abbiamo svolto un'opposizione fermissima che abbiamo documentato in queste ore passo dopo passo
Non è vero come qualcuno vuol far credere che si sia trattato in alcuni casi di un'opposizione di facciata non si è mai fermata al semplice voto contro in consiglio comunale
Sul ciascuna discenda su cui sta indagando la magistratura napoletana
In questi anni abbiamo condotto una lotta senza quartiere in consiglio comunale negli organismi di controllo abbiamo portato ciascuna di queste questioni in Parlamento
Abbiamo fatto esposti alla Procura della Repubblica che sono all'origine della stessa indagine che esclusa in questi in questi giorni
Per questo compagni
Abbiamo respinto abbiamo respinto
Con tutta la nostra forza il tentativo di coinvolgersi su questo punto sul punto della partecipazione alla cupola che decideva e comandava questo per noi
Lo dovete sapere rappresenta un'infamia ed è un'infamia costruita in modo particolare da quel giornale del mattino che vive in un regime di totale monopolio
Nel Mezzogiorno il mattino di nonno e della Società affidavit ancora oggi guidata dal senatore Citaristi Pasquale Nonno ospitato
Dal nostro giornale stamane dichiara
Di non esser la di non essersela sentita di Pavel portate avanti in questi anni un'opera di denuncia e falsi
Non lo deve spiegare perché in questi anni ha sostenuto chi ha governato questa città ed è stato protagonista di attacchi feroci verso l'opposizione democratica che a quei progetti si opponeva con tutte con tutte le forze
I magistrati dovranno andare avanti devono verificare tutto lo facciano come giustamente ha detto il compagno Bassolino senza guardare in faccia nessuno
La realtà però che viene avanti a un'altra e che ormai colata che con la tangentopoli napoletana si completa un quadro nazionale drammatico il crollo di un intero sistema
E ormai hanno ceduto anche quei punti che erano stati fino ad oggi o perlomeno si pensava di utilizzare per frenare per impedire che il crollo avvenisse in maniera così violenta
Io credo che reagì Narno con durezza
Dovremmo aspettarci nelle prossime settimane il riacutizzarsi di una risposta violenta del vecchio che resiste e che non vuole morire
Di fronte anche a quelle che oggi sono le enormi difficoltà del luogo che stenta a nascere ecco perché questa Assemblea andava mantenuta proprio nel pieno di una vicenda così straordinaria
Non c'è un momento ideale speciale in cui ci si può chiudere da una parte e mettersi a discutere del partito non esiste questa possibilità
La verità è che questa era proprio il momento di aprire tra di noi una discussione su come ci organizziamo su come svolgiamo la nostra funzione come anticipiamo scelte generali che segneranno l'organizzazione dello Stato e della società nell'Italia del futuro
E questo non può avvenire Zanini permetterà alla battuta in un cantiere dove fuori alla porta scriviamo vietato l'ingresso agli estranei
Ma deve essere fatto a cielo aperto nel vivo di questo scontro e per questo noi dobbiamo partire proprio per riflettere del partito
Dalla sostanza di quello che è il punto politico che di fronte a noi il PDS oggi occupa una posizione strategica
è suo compito è sua responsabilità
E la sua funzione Unire la Sinistra ricostruire la credibilità delle forze del cambiamento dare una guida desse
Allora abbiamo urgenza di un partito riorganizzato
Ma di un partito che per fare questo deve essere innanzitutto un partito aperto dialogante unitario un partito che si dà uno schema di lavoro che ascoltava società è in grado di suscitare il massimo dello sforzo nell'elaborazione è in grado di decidere e nello stesso momento in cui decide e pronto a riascoltare chi forse non ha ascoltato con attenzione prima
Ecco
Noi credo dovremo usare di più
La parola unione la parola unità
Per segnalare quelli che sono i nostri compiti nel prossimo futuro non uso queste parole Unione unità in contrapposizione con autonomia perché non lo sono non lo sono affatto
Ma l'accento va posto oggi su ambedue i termini Unione vuol dire riscoprire la funzione essenziale del partito come organizzatori innanzitutto della partecipazione democratica
Qui si determina la possibilità di verificare nel concreto e non in astratto in teoria che senza partiti non c'è cardine tra istituzioni e cittadini quindi lavoriamo per una forza nazionale e nazionale ha un grande valore dirlo in questo momento riformatrice unitaria
Un partito che insomma riscopre e riporta la luce quell'insieme di cose che a volte in un partito sono un po'nascoste latenti e cioè come un partito è di per sé un fatto di cultura un come interpreterà il senso ed esprime il senso civico di una nazione
Una visione generale che porta anche a guardare a quella che deve essere la collocazione di un paese in un contesto internazionale
E come una forza si candida a guidare questo Paese le sue prospettive ecco perché insisto un partito unitario e la condizione essenziale
Per ricostruire la coscienza morale e politica così ferita del nostro del nostro Paese del nostro parco paese siamo ad un passaggio cruciale do concluso cosa sarà
Il nuovo sistema elettorale la nuova organizzazione dello Stato non domani ancora oggi non lo sapremo perché non lo sappiamo perché sarà il frutto delle battaglie di oggi
Però oggi è già diversa Alitalia dei dopo referendum e dell'elezione diretta del sindaco e questo richiede subito un impegno
Di immediato adeguamento noi dovremmo sapere che nelle prossime settimane dovremo scegliere candidati programmi alleanze in un contesto radicalmente nuovo e non abbiamo oggi né strutture le regole per poter fare bene questo mettendo l'accento sul fatto che prevalga nella nostra discussione l'opinione dell'iscritto l'opinione del nostro lettore
Noi dovremmo prevedere delle forme anche differenziate e questo può essere anche la soluzione della nostra concreta difficoltà a vivere bene una dialettica interna certo
Ci potrà essere un percorso democratico che potremmo definire elettorale dove decideremo le alleanze e le nomination e poi un congresso politico dove potremo esercitare il pluralismo verificare
Lo Stato della nostra azione della nostra linea ed ho concluso
Sono tutti temi urgenti una riforma è tale quando sposta poteri non quanto far finta di aggiungere qualcosa di nuovo al vecchio
Per questo mi sono permesso di dire
Che oltre a questa Assemblea oltre alla riflessione compiuta in queste settimane
Mi sembrava evidente che buona parte delle decisioni che noi dovremmo assumere di cui avremmo bisogno devono essere demandate ad un congresso che penso
Che penso vada fatto il più presto possibile appena possibile anche in autunno non ho assolutamente parlato di congresso straordinario
Ma semplicemente ho richiamato quella che ritengo un'esigenza vera che cioè ciascuno di noi in questa sede si assuma un impegno formale davanti al partito di voler fare le cose sul serio
Va bene
Come ha già detto Salvi si sospende il dibattito con l'intervento di Napoli e passiamo adesso alla tavola rotonda internazionale che abbiamo previsto nel nostro programma
Sono qui con noi io voglio ringraziarli presentandoli a nome vostro nome di tutto il partito degli ospiti graditi compagni
Di quattro grandi partiti membri come noi dell'Internazionale socialista e del partito del socialismo europeo il compagno Steno lusso anche vicepresidente del Partito socialdemocratico svedese
Il compagno Raimondo Biolo schede presidente del Partito Socialista di Catalogna e membro della Giunta esecutiva del PSOE
Il compagno branche in schiera responsabile nazionale di organizzazione della Bur parte
Il compagno sociale né che è il responsabile per le politiche comunitarie del partito socialdemocratico tedesco
Lavori in corso non è soltanto la parola d'ordine di questa nostra Assemblea della ricerca del PDS
Lavori in corso e anche una parola d'ordine oggi della sinistra europea
I grandi mutamenti del dopo ottantanove hanno messo in discussione le certezze di tutti
Il dramma della guerra jugoslava Elia diversi
Come antiche certezze categorie interpretative
Modi di guardare ai problemi dell'Europa che per lungo periodo erano state efficaci strumenti di intervento che erano stati capaci di impedire conflitti
Nella post bipolarismo si dimostrano non essere più adeguati
In qualche modo dopo l'ottantanove
Tutti non solo la sinistra ogni diciamo cultura
Ogni organizzazione politica ogni forma di organizzazione sociale in qualche modo e di fronte alla necessità di ridefinire i propri riferimenti ideali e culturali
Le proprie proposte le proprie strategie siamo tutti in qualche modo come ha detto Haggard morente naufraghi in una terra sconosciuta
Ma certo di più per la sinistra si pone oggi questo problema
Per una sinistra che è in crisi in Europa sia testi ad Ovest
A destra
Lo sappiamo bene
La crisi dei regimi comunisti ha travolto in realtà nell'immediato
E insisto nell'immediato naturalmente ogni credibilità della sinistra
C'è un dato che mi pare sia inoppugnabile
In tutti i Paesi dell'Est europeo dove si è votato dall'ottantanove ad oggi ogni formazione politica che si sia presentata
Con un nome che in qualche modo faceva riferimento alla sinistra la socialdemocrazia al socialismo ha raccolto scarsissimi consenso a dimostrazione del fatto che lì la crisi del comunismo in realtà travolto ogni credibilità nel breve periodo della sinistra
Ad Ovest vi è una crisi profonda naturalmente si tratta di una crisi del tutto diversa da quella dell'Est europeo
Mi pare sia chiaro che non via comparazione tra l'esito fallimentare a cui sono giunti i regimi comunisti e l'esperienza socialdemocratica che soprattutto negli anni sessanta e settanta in alcuni grandi Paesi europea realizzato traguardi di civiltà di welfare stetti società del benessere che rappresentano in ogni caso tra le più alte esperienze che la civiltà moderna abbia conosciuto
E tuttavia nonostante questo oggi anche ad Ovest la crisi della sinistra profondo anche qui pigliamo il dato più semplice il dato elettorale
Negli ultimi tre anni si è votato in molti Paesi si è votato in Norvegia si è votato in Svezia in Belgio in molti lender tedeschi a Vienna per le municipali in Italia in Francia
E ovunque c'è un dato costante ovunque la sinistra ha manifestato grande difficoltà a tenere il proprio lettorato è spesso il dato francese è stato il più clamoroso ha conosciuto anche dei secchi arretramenti
Certo le ragioni sono molte profonde
Ci sono ragioni di ordine strutturale che attengono ai grandi cambiamenti che hanno investito l'economia e la società nell'Occidente nell'ultimo decennio
E in particolare la più grande trasformazione che è intervenuta si produce molta più ricchezza con molti meno occupati
E l'equivalenza sviluppo uguale occupazione uguale benessere che la grande equivalenza su cui per decenni la sinistra ha costruito la sua identità e le sue battaglie le sue strategie oggi vale sempre di meno
Ci sono grandi mutamenti sociali di una società sempre più complessa è assai più ampia in quel discorso così clamoroso che qualche settimana fa Roccaro ha fatto in Francia
Per annunciare la necessità della rifondazione della sinistra francese
Con molta efficacia Rocca ricordava
è finito il tempo in cui bastava chiedere a un uomo dimmi dove lavori dove abiti che cosa fanno i tuoi genitori se va in chiesa o no e ti dirò come voti e certamente come voterai per tutta la vita
Ci sono grandi cambiamenti culturali
Per la crisi delle ideologie per una società che si è laici basata sempre di più e la crisi della politica affonda le sue radici in una società che certamente meno ideologica d'un tempo
E ci sono ragioni più strettamente politiche
Le difficoltà delineare i tratti distintivi della sinistra di una fase in cui nel mondo nell'ultimo decennio
è prevalso il monetari ISMU come scuola non solo di pensiero ma come pratica di governo dell'economia mondiale e dei paesi capitalistici più importanti
Un moneta ritmo che ha condizionato anche la sinistra in alcuni Paesi impedendo alla sinistra
Di riuscire a uscire dall'opposizione per diventare forza di governo e il caso della Gran Bretagna o della Germania dove la sinistra l'opposizione ormai da più di dieci anni
O in altri Paesi nel caso della Spagna della Francia quei moneta risma il neoliberismo ha schiacciato le politiche economiche dei della sinistra al governo schiacciando le anche in quei Paesi sulle sponde del neoliberismo
E su tutto pesa naturalmente
Una tendenza più generale che segna questo fine di secolo la tendenza la sovranazionalità
La crisi dello Stato nazione che mette in causa le politiche pensate e praticate per lungo periodo alla sinistra su scala nazionale anzi la sinistra oggi paga in qualche modo una
Non solo la contraddizione ma un paradosso se volete
Una sinistra che ideologicamente e culturalmente è sempre stata internazionalista in realtà nelle sue strategie politiche sindacali
Ha maturato tutta la sua esperienza nella dimensione nazionale oggi risulta spiazzata di fronte a tendenze transnazionale sovranazionalità che mal riescono essere governate soltanto sulla base dell'esperienza che la sinistra ha condotto sul piano nazionale
Tutto questo sta alla base di questa crisi lo sappiamo bene ed è sono i temi che sono al centro della riflessione della ricerca di tutta la sinistra europea e del nostro partito in questi anni e Non a caso ricordava D'Alema
E partendo dalla considerazione di questi nodi strutturali della crisi della sinistra che noi tre anni fa abbiamo il processo di trasformazione del PC Rifondazione del nostro partito
Sono questi anche i grandi nodi con cui la sinistra deve fare i conti in Europa
Sono i conti a cui sono chiamati tutti i partiti e tutti i partiti io lo dico perché spesso
Nei giornali italiani italiani si dà una immagine un po'troppo superficiale di Como dove la sinistra europea in tutti i partiti ha aperto un dibattito molto grande molto
Ricco su questi temi
Sono questi i temi la nuova frontiera su cui tende deve collocarsi il Partito del socialismo europeo a cui il nostro partito insieme agli altri partiti della CEE tra cui quattro partiti che sono qui questa sera
Hanno dato vita a qualche mese fa per costruire un'identità e una strategia politica adeguata la dimensione europea dei problemi
Sono questi i temi la nuova frontiera anche dell'Internazionale socialista
Che nessuno di noi meno che meno noi del PDS abbiamo pensato sia il toccasana dei problemi della sinistra non basta essere nell'internazionale per risolvere i problemi grandi che la sinistra e ogni partito di sinistra di fronte
Ma l'Internazionale socialista oggi però un luogo importante per tutta la sinistra mondiale proprio per sviluppare quel confronto quella ricerca quella iniziativa politica
Che consenta la sinistra di ridefinire la propria identità e la propria strategia politica
Su questi temi a noi apparso importante nel in questa Assise chiamare a discutere con noi compagni di quattro grandi partiti
Partiti che hanno avuto tutti esperienza di Governo nel corso della loro storia alcuni come il partito spagnolo che tuttora è forza di governo altre come la socialdemocrazia svedese
I laburisti inglesi i tedeschi che sono stati i partiti che hanno avuto una lunga pratica di governo nel loro Paese che sono nei loro Paesi il grande partito dalla sinistra
Ciascuno referente di milioni e milioni di elettori grandi partiti radicati nella loro società con centinaia di migliaia di iscritti e impegnati anch'essi nella stessa ricerca nel nostro nello stesso dibattito cui siamo impegnati noi
Ai compagni e gli amici che hanno accolto il nostro invito che ancora ringrazio per essere venuti qui
Noi vogliamo porre sostanzialmente partendo dalle considerazioni che ho schematicamente fatto due interrogativi e su questi due interrogativi si svolgerà diciamo il doppio turno di interventi dei nostri compagni
Il primo interrogativo è come sulla base del dibattito che in corso nei loro partiti
Ciascuno pensa che si possa ridare slancio credibilità forza alle idee del socialismo
Ciascuno come sta affrontando in altri termini il problema della crisi della sinistra delle sue prospettive
E il secondo interrogativo è in quale modo ciascuno sta affrontando il problema della crisi della politica
Della forma partito perché non solo in Italia si manifesta una crisi della politica dei partiti delle forme tradizionali di organizzazione della politica anche questo tema è un tema europeo
Anche questo tema è un tema che sta impegnando gli altri partiti europei in una riflessione e spesso in riforme organizzative il partito laburista inglese per esempio in questi anni
Ha discusso molto di come andare anche a modifiche organizzative consistenti del suo modello
Del suo modello partito
Ecco questi sono i temi
Ci sarà la traduzione in simultanea quindi voi non sentirete le voci dei nostri amici sentirete direttamente e voci delle interpreti che ringrazio a nome posto per il la collaborazione che ci prestano parleranno in inglese
Olsson Braidense su cane che vaghe su cane qualora in tedesco e ci sarà traduzioni simultaneamente o Piol sparlare correntemente italiano e quindi potrà parlare nella nostra lingua
Cominciamo con la prima questione quindi come ridare slancio credibilità forza
Alle idee del socialismo oggi e ha la parola per primo il compagno Bragg rischia il responsabile di organizzazione del partito laburista inglese
Anche io
Fra lo stupore mai raggiunta i piccoli cinesi fondo quel gesto alla CGIL possibili
Quindi se vostra Issing hanno e noi ci troviamo ad affrontare una crisi
Qui a Boston Los abbiamo terso ex sulle ultime elezioni ultime quattro lezioni artica in e dobbiamo quindi otteniamo inseguire la fiducia dei nostri elettori si affinché possano votare nostro partito Prati opinione laburista Cellule un'alternativa di sinistra radicale e forse in in quel sembrerebbe che l'Europa occidentale Doris
Il successo stesso dello stato del ugual Fea
Attestata è stato poi controbilanciato dal crollo dei partiti democratici socialisti
Con poche eccezioni in tutta l'Europa i partiti politici di vario tipo hanno visto un calo nel numero degli scritti negli anni ottanta
Negli anni ottanta i cittadini europei si sono allontanati dalla politica convenzionale del partiti convenzionali
Si avverte una disillusione un malcontento diffuso e ed è abbastanza interessante che ci sia stato un aumento in alcuni tipi di gruppi di pressione
O sugo alcuni problemi specifici di politica come per esempio i verdi o i gruppi di consumatori organizzazioni di donne
Mentre quindi la sinistra dei partiti di centro compreso il Partito laburista per anni hanno lavorato sia per migliorare l'accesso ai servizi alla sanità all'istruzione agli alloggi
E sia per migliorare il numero e il livello di di sussidi come le pensioni la disoccupazione o i sussidi per i bambini e così via
Della d'altra parte in Gran Bretagna avevo raggiunto una fase in cui per il numero di persone così come la gente vede il socialismo e così come questo è pertinente loro esigenze
è nei è inferiore e non è in grado per eleggere un governo socialista democratico
Le aspirazioni della gente sono cambiate molti dei nostri elettori laburisti tradizionali
Oggi sono benestanti chiaramente non vedono più nel partito laburista un partito che sia in grado di rappresentare meglio i loro interessi e le loro aspirazioni
In Gran Bretagna avremmo avuto una profonda recessione abbiamo quasi quattro milioni di disoccupati ma
Per alcuna ecco alcune persone dalla casa operaia da recessione al significato il non andare in vacanza o non riuscire a cambiare la macchina ogni tre anni
Posto la mente alcune persone indubbiamente hanno beneficiato dagli anni ottanta altri e sono molti hanno dovuto soffrire in Gran Bretagna coloro che hanno sofferto hanno reagito contro la società
Abbiamo tanti episodi di vandalismo su alcuni beni del Comune abbiamo scontrini e ne era all'interno delle aree urbane abbiamo problemi di traffico di droga e di tossicodipendenza
Abbiamo un un numero crescente di furti di rapine inevitabilmente anche situazioni di vandalismo
Per strada in Brad e quindi lo spostamento graduale ma misurabile verso la illegalità e palese nelle nostre zone urbane e le vittime di tutti questi reati sono proprio coloro che ne vogliamo proteggere
E vogliamo e consideriamo come i nostri simpatizzanti
Per coloro con le risorse che possono passare nei sobborghi di più borghesi
E la la la filosofia del governo conservati conservatore legato a Roma cartacce e questo non viene da società non esisterà società come tale ma soltanto i singoli membri della società
Anche se si potrebbe dire che la maggioranza degli individui non hanno più bisogno di un governo laburista la società nel suo insieme certamente abbisogni di un tale partito
I problemi che si trova ad affrontare oggi i partiti socialisti democratici sono se non possiamo appellarci all'altro interesse per per ottenere i voti
Come possiamo garantirci un numero sufficiente di voti per mantenere o riconquistare il potere e in secondo luogo come è possibile
Che il Partito socialista democratico si organizza per ampliare la sua base
Il partito laborista britannico avendo perso quattro elezioni dall'otto all'uguaglianza tra quattro in questa tornata al potere si trova davanti un numero di alternative di opzioni in primo luogo quello di ricercare di continuare a cercare un impeto più forte e per potercela te devi riuscire la prossima volta una sorta
Si trova come un pugile che stordito che pensa sempre di vincere la volta successiva in secondo luogo andare verso una posizione politica che possano accogliere sia le aspirazioni del popolo britannico
Che e anche perché quell'essenzialmente di combattere il la classe media o cercare di formare un consenso di centro sinistra con altri partiti politici
Un'altra una quarta opzione alternativa e il sapere cosa poniamo lettori dare più agli elettori
Ho quello che chiamerei populismo popolarismo nessuna azione necessariamente arso tira l'effetto desiderato come dormito sono vari punti negativi ma la cosa importante è che nessuna di questa tematica e offre una visione chiara
Per affinché i socialisti possano veramente capire i cambiamenti che sono intervenuti negli ultimi vent'anni vi sono alcune lezioni
Che possiamo trarre dall'elezione presidenziale americana
In primo luogo
Clinton e i democratici negli Stati Uniti anche loro hanno perso le ultime quattro lezioni hanno cercato di far sì che le loro politiche potessero essere rilevanti per gli anni Novanta
E per riconquistare i cuori e le menti
Dell'americano medio do la classe media soprattutto delle lettori da delle donne
Utilizzare il diritto e la campagna di Clinton non dovevano andare a sinistra o destra mandava in modo più ampio
Hanno cercato indicava il gruppo di elettori su quali volevano vincere e hanno mirato loro campagne su questi elettori
Clinton ha ha promesso una nuova generazione di politici un o uno una nuova mentalità mo'è un riconoscimento che il Governo avrebbe ricompensato coloro che avrebbero avuto il coraggio di cominciare daccapo i partiti socialisti democratici devono quindi chiedersi
Q che cos'è che cosa poterebbe il l'elettore medio europeo
Perché io e voi per esempio votiamo un partito democratico sociale dopo tutto non siamo la porzione più povere dalla società
Quindi se da una parte siamo altruistici non possiamo aspettarci che gli altri condivida nord le nostre visioni i nostri valori
Quindi quali sono i valori chiave del socialismo in primo luogo
Da una parte di individuo dall'altra il gli altri interessi la giustizia sociale le pari opportunità
Poi combattere per i diritti individuali e collettivi questo è sempre stata una pietra miliare del socialismo
E la base che permette a tutti di raggiungere il potenziale potenzialità in secondo luogo una credere profondamente nella società nella comunità e non in un noir burocrazia statale centralizzata
La comunità aiuta la gente a realizzare il loro spiegazione la comunità vuol dire credere un individuo vale a dire crea
Otto ore non è il partito del produttore dopotutto noi tutti consumiamo ma sono pochi quelli che Dinoi che producono in rete
La comunità nell'Europa occidentale uno spostamento da un sistema di organizzazione sociale
Per la distribuzione della ricchezza attraverso lo Stato collettivo a un sistema che si preoccupi della gente e che possano portare giustizia sociale l'essenza di apparterrà comunità e che se si desidera essere membro bisogna accettare alcuni doveri alcuni obblighi
La visione intellettuale realtà di dietro la capa che tra di Clinton gli Stati Uniti è proprio questa
Il socialismo democratico deve essere rilevante per coloro che hanno conseguito i loro obiettivi della vita ma anche a coloro che devono ancora soddisfare le loro aspirazioni e che guardano ancora alla comunità
Come fonte di aiuto dobbiamo quindi prendere la gente con noi nel ventunesimo secolo grazie bene
Io
Chiedo i compagni naturalmente e necessaria padre compagni un minimo di come dire
Di sforzo di disciplina è chiaro che un dibattito con la traduzione è un po'più complicato quindi chiederei il più possibile se si può come dire evitare al fondo chiacchiericcio è stare in silenzio e questo rende più facile intanto i nostri amici di poter parlare e a tutti di ascoltare la traduzione
Passiamo la parola adesso la RAI Momo Piol scrive il Presidente
Del partito socialista de Catalunya e membro della Giunta esecutiva del Psoe un amico del nostro partito a molti anni e gli cedo la parola
La prima cosa che voglio dire
Care compagne cari compagnie che non parlo perfettamente l'italiano
Scusatemi dunque e la seconda cosa è che siamo parlando
La crisi da dalla politica
E non Periodo
De forte ritorno della politica
Non è questa la più piccola delli apparenti paradossi dei nostro tempi
Ritorno della politica e molto fortemente perché probabilmente dopo il quarantacinque
Il nostro il nostro destino individuale e collettivo
Non è stato mai TAN To strettamente vincolato
Alle vicissitudine della politica
Ma crisi della politica effettivamente
Un forte o distacco
Delle popolazione in fronto
Alle forme i linguaggi
Le istituzioni della politica stabile nel tempo
In tutte le parti
Amo oscuro per esempio
Una crisi tremenda
Passività
Indifferenza
Nel popolo
Indifferenza rispetto a che cosa
Basi chiaramente
Interferenza rispetto ai progetti di futuro questa è la terza cosa che voleva dire
Ci ho c'è una profonda crisi Della idea di progresso
Questa constatazione era stato fatta per i diversi partiti della sinistra europea
E per la propria Internazionale socialista
Nell'inizio della decada degli anni ottanta
Ma abbiamo sottovalutato solo va tutto valutato
Lampi di tutine
Di questa crisi dell'idea di progresso
Siamo chiari in questi momenti nessuno
Se la avere una idea su cosa seria il domani
Nessuno sembra avere un modello di società futura o di politica futura
Non solo questione amento del progresso anch'pure la concessi a diffusa
Di un pericolo chi viene
Di del futuro
Geografia della Famine esplosione demografiche
E tutti le fenomeni migratori con essi
Minaccia atomica anche dopo la fine della che raffredda
Avvelenamento del mondo
Crisi delle metropoli
Espansione barocca
Dei media
Manipolazione delle corsie sì
Nuove pesti
E nuove untori
Fantasmi della ingegneria genetica
Un grande
Spettro di pericolo
Radicati nel presente ma sussurra
Soletto radicate nel futuro questo e molto danni Orso per la sinistra
Perché il destino della sinistra
Stato e sta molto intimamente vincolato
A un racconto sul futuro
è una idea
Di futuro dei progresso ha una speranza di futuro
Ma
Sì guardiamo più attente a mente
A cosa succede
Credo che possiamo stare raccordo anche corre sì lo che caratterizza il clima culturale soci hanno di oggi
Una di forza manca di fede
Nel lì
Pilade
Pilastri filosofici deve la modernità come idea di futuro
Ilary avanti onnipotenti in questo momento
Molto deboli
La fede
Nella raggiro Necci Enti Ficara
E nel progresso tecnico
Non solo Como fonte di Chianti Poteri
Ma anche Como fonte dei criteri di orientamenti
E che i teli di autorità la fede nell'Olmo
Nelle sue possibilità
Nella sua emancipazione
Una cultura di rivoluzione contro legge Moni come economiche e politiche ideologiche illegittime
E una concezione di progresso vincolo vincolata tutto questo
Questo stato l'ethos socialista ma anche letto scriverà al democratico in questo momento e in crisi profonda
Una molto dura erosione di questo editto su
Cioè qui nell'Europa occidentale e in questo momento noi siamo davanti questa situazione
Siamo in posizione Cursi tecnologici
Economici
Extraordinary
Ma questo chi Cursi alimentano una società
Profondamente in sé cura
Dei suoi fondamenti e propositivi
De sorridente azione voi io ideologico
Devi Litta normativa
Apoteosi barocca del denaro esasperazione violenza in solidarizzare
La risposta della sinistra
Ovviamente non può venire di un ritorno puro è semplice alle posizioni del passato alle veglie vecchie esserti tutine del passato ma oltre i vecchi confini
C'è freddo
I cammini
Tosca Minosse l'Oscar meno sulle strade sono poco distintivi lì
Ai bestia spero sesso
Esatto Surdo
Credere che niente
Dov'è il passato o conservazione
Ma siamo in tempi di frontiera
In anni di transito
Al filo dei due e poche e la prima risposta della sinistra io credo deve essere essere essere assumere la nostra responsabilità come uomini e donne
De transito
Imparando
E il movente il movimento in questo territorio di frontiera modestamente
Penasa mente
Senza opportunismi
E senza dimissioni
E quali sono le dimissione a evitare
Davanti una parente fenomeno di perdita dissenso chi non solo implica il presente
Ma anche l'idea di futuro e anche il passato
In un revisionismo chi posa la questione aveva senso questo che abbiamo fatto ieri
Noi
Devia amo ristabilire
L'idea io il progetto
Di un futuro meglio
Nel sviluppo delle capacità delle donne delle ugualmente
Un Mondeo
Possibile
Nella libertà sensata
E nella giusti sia possibile
E nelle cavità possibile
Davanti il passato
Le radicamento stupito
Se invece stesso visite danni Dio
Non so la nostra relazione con la tradizione deve non deve essere di adorazione né de de missioni
Solo questo farà possibile affrontare il futuro
E per affrontare il futuro e noi troviamo visitare
E il passato e il nostro vecchio paradigma
Per sostituirlo non per distruggerlo
Il nostro paradigma il nostro modello del passato nella pluralità del movimento socialista
Aveva dei tratti comuni
Valori visione critica globale
Della società esistente
Un programma massimo e una strategia di transizione
Una forte motivazione materiale
La condizione operaia
Ma anche spirituale la ribellione etica
E la negazione della razionalità del sistema sta Blair tutto in nome di una proposta di nuova raggi un'abilità e di nuovo dei nuovi valori
Degli strumenti di sviluppo partiti organismi diversi internazionalismo di questo progetto noi dobbiamo re visitare questo paradigma questo modello
Resistendo no dovesse due esistenze alla urgenza programmatica dell'instant win
Alla mio pia del ci torno a giorno
E con una certa catarsi Visso
Catarsi
Un grande socialista europeo Victor Serge
Chiede assumeva nella sua tragitto ritirarle Evoluzionario alle tradizione del libertarismo del socialismo dello civismo
Diceva dopo una tra settori tragica
Che sì voluto sia un fenomeno decontaminazione
Una un logico nati un bel do contaminazione parler Comba
L'hanno evoluto la rivoluzione bolscevica stato contaminata del vecchio dispotismo e ha dato luogo al stalinismo
L'opposizione allo stalinismo più questa era il motivo della refezione del Serge
A Stato contaminata nel Trotsky ISMU
Del suo avversario
Deve Sergio concludeva la corruzione du meilleur
E secchi Riad Piero la corruzione del meglio
E la
Cosa peggiore possibile
Catarsi dunque
Davanti la corruzione Duméril
Innovazione
Scusate
Nel momento Nova Youssef l'assessore bene ringraziamo Bios anche per lo sforzo e ha fatto per
In italiano poi
Riprenderà la parola al secondo turno do adesso la parola stemmo lusso che il dice Presidente del partito socialdemocratico svedese
Atti mancati sanzioni
Fini
Innanzitutto vorrei esprimere il mio ringraziamento per avermi invitato a prendere parte a questa tavola rotonda evidentemente io mi baso sulla esperienza del partito socialdemocratico svedese
Mille novecento ottanta è stato Periodo dare dominato dei nuovi liberali e anche ispirata dal successo che ci sono che c'è stato
In un Gran Bretagna e in una e negli Stati Uniti infatti vi sono state molte discussioni in tutti i Paesi ero europei
Ci si basava soprattutto su dei valori socialisti tradizionali
E cioè sulla principio del pieno impiego sulla sulla giustizia sociale e sullo stato assistenziale
Le elezioni del mille novecentonovantuno hanno lasciato o dei partiti con il Renzo stato peggiore che sia mai stato raggiunto
Infatti e noi abbiamo raggiunto il trentotto per cento del dei voti
E quindi siamo abbia avuto lasciare il Governo secondo gli standard internazionali questa internazionali e questa cifra è relativamente alta però dobbiamo dire che tra il settantacinque e l'ottantadue il nostra percentuale alle elezioni è sempre stata più alta cioè tra il quarantadue e il quarantasei
Ultimamente abbiamo in potuto raggiungere secondo delle indagini di opinioni il quaranta o il cinquanta per cento
Infatti un un gruppo speciale adesso è stato incaricato di analizzare la situazione del Partito sociale del democratico e ci si è basati soprattutto ora su quella che è la situazione nelle Società industrie sì industriali di e quindi quel Passerin queste società il l'influsso e le regioni dello sviluppo del partito socialdemocratico
O questo relazione è stata presentata nella estate del mille novecentonovantadue quindi io vorrei riportare alcune conclusioni di questo rapporto
E questo potrà o contribuire alla discussione internazionale della futuro delle idee del partito socialdemocratico
E le ragioni principale della sconfitta del mille novecentonovantuno sono state prima di tutto la sconfitta dei socialdemocratici è stata causata
Ma da fattoria lunghi a breve termine le elezioni del mille novecentonovantadue hanno visto unna uno spostamento verso la destra
Gli elettori hanno dimostrato
Che vi era una mancanza di fiducia anni sociale il democratici
E soprattutto nella loro capacità
Di raggiungere
Un distribuzione qua de la bene sociale e anche di rassicurare una crescita economica stabile in secondo luogo il partito socialdemocratico
Aveva perduto un terreni no tra gli elettori delle grandi città
Ora i risultati delle elezioni del mille novecentonovantuno hanno dimostrato che viene un tendenza ora nelle nelle zone altamente popolate
Terzo Ruocco il partito socialdemocratico ha avuto un ruolo fondamentale nella Svezia che sta cambiando
Ho e ed è passata infatti da una delle nazioni più povere dell'Europa d'una nazione al Giata
Il partito è stato tuttavia incapace di cambiare e anche di armonizzare le proprie politiche con i cambiamenti che ha promosso
La internazionalizzazione rapita di tutte le e società Dellera politica svedese
Hanno visto delle cause particolare negli ultimi decenni
E c'è
O dei Coen delle ragioni che hanno portato anche a dei cambiamenti della politica l'internalizzazione offre nuove opportunità
E soprattutto
Perché ora siamo molto più dipendenti vendiamo molto di più da ciò che Harrison sterline succede al di là dei confini
E quindi vi sono molte questioni che hanno bisogno di una risposta internazionale
Ciò che il gruppo ha dimostrato in modo chiaro è stato dello sviluppo della nostra società
E anche a ma ammesso che il IRNA risalto alcuni minacce come ad esempio le gli egoismi di partito
E anche alcune posizioni che i nuovi liberali tentano di sfruttare queste sono veramente delle grandi minacce o che sono dirette Allo sviluppo è cambiamenti futuri della sociale del partito socialdemocratico
Il conclusioni raggiunte tuttavia sono state ottimistiche inni in generale
I vasti fanno valori class classici della socialdemocrazia non hanno bisogno di essere rivisti Noemi
Ciò che noi dobbiamo rivedere sono gli strumenti politici che abbiamo usato
E quindi noi dobbiamo anche dare una risposta ai problemi principali che sono posti dalla popolo la il sociale il il partito socialdemocratico quindi deve essere all'altezza dei tempi
Noi dobbiamo a bere è successo in questo campo la discussione sull'elezione del mille novecento novantuno
è stata fatta da questo gruppo sulla convinzione che delle politiche o positive hanno bisogno di a basarsi su tutte le principale R avrei della del panorama politico svedese la prima Arena è quella della crescita economica
Come possiamo in no un mondo integrato internazionalmente e sviluppare una politica che armonizzi la crescita economica con l'equilibrio ecologico e che possa fornire per il pieno impiego
Ma anche per sapere il pieno impiego lo Stato assistenziale e la giustizia sociale
Il la seconda area quello del benessere come possiamo cambia cambiare le basi delle alti una politica per un benessere generale in un tempo in cui le risorse stanno diminuendo e come possiamo allo stesso tempo
Armonizzare la giustizia sociale
Con una più ampia libertà individuale no influenza personale anche la responsabilità di tutti
La Tersite il terzo campo quello della democrazia politica come possiamo allargare l'ambito della democrazia e rafforzare il potere democratico
O di azione a livello nazionale internazionale il locale
Io vorrei bazar mese concentrarmi esso una questione importante i nostri sforzi politici per ridurre la disoccupazione
I socialdemocratici svedesi vedono il prova siepi e sforzi per eliminare la disoccupazione o come la questione più importante l'impegno per il pieno impiego e un fattore decisivo nello spiegare perché i socialdemocratici svedesi
Hanno dominato la scena politica per tanto tempo
L'Europa si trova di fronte ad una situazione economica grave ecco un disoccupazione alta e sempre in crescita
Nel corso di questo anno circa venti milioni di persone saranno disoccupate
I problemi sociali sono diventati ancora maggiori le persone si sentono insicure e si preoccupano del futuro
Ogni nazione a le proprie responsabilità per definire una politica per la crescita economica e il pieno impiego
Ma Noemi i socialdemocratici dobbiamo lavorare anche a livello internazionale
Il partito socialdemocratico e i sindacati nelle zone scandinave hanno pubblicato insieme una relazione Inti chiamata ammettete l'Europa al lavoro
Il mercato internazionale CD fornisce delle grandi opportunità economici che ma la cooperazione deve essere anche unità a alla cooperazione
Questo è l'imperativo principale se noi vogliamo raggiungere degli scoppi ambiziosi per superare questa disoccupazione stagnante
Degli scopi realistici devono essere quelle di diminuire la disoccupazione del cinquanta per cento in un periodo di cinque anni ne siamo convinti che Noemi
Possiamo
Anche diminuire il tasso di inflazione
Diversi
In modo ossessivo simile noi dobbiamo considerare i problemi sociali
E quindi poi dobbiamo domandarci come possiamo rinnovare le nostre politiche a livello nazionale ed internazionale
Mantenne pur mantenendo i nostri valori originali
E quindi questi questo ci porta a dover dare nuove risposte politiche
E quindi le politiche socialdemocratiche devono essere rinnovate per far fronte a queste sfide
Bene grazie Esposito
Naturalmente naturalmente l'augurio di tutti e che questo obiettivo
Che è stato posto così dimezzare il cinquanta per cento la disoccupazione in cinque anni si riesca a realizzare un obiettivo credo di di grandissimo di grandissimo di grandissimo rilievo
La parola adesso a compagno sociale né che il responsabile del politiche comunitarie della Spd del partito socialdemocratico tedesco prego
Mobile
Ricomincia
Anch'io desidero ringraziare per l'invito che mi è stato rivolto e vorrei augurare pieno successo a questo congresso
Per poter funzionare ogni società necessità della garanzia di determinati valori garantiti appunto attraverso regole di valori principale della socialdemocrazia sono valori che si utilizzano e che rappresentano la base per una società umana
Tuttavia devono essere sempre contemplati il riferimento alla realtà con l'idea con il convincimento
Da parte di tutti i membri di questa società che viene realizzato tramite la solidarietà e una democrazia assolutamente illimitata e se sono importanti
Per tutti in base alla relatività dei valori base in base alla valenza che naturalmente porta determinati risultati possiamo desumere due risultati importanti in questo contesto in primo luogo il diritto da parte dei singoli
Alla autodeterminazione questo medesimo diritto viene limitato lì dove viene messo in pericolo il diritto del il suo prossimo le sue vicino in secondo luogo
L'adozione dei valori base naturalmente deve essere
Compiuta effettuando un'approfondita analisi della realtà sociale e senza far perdere a questi valori il contenuto specifico per quanto concerne la situazione
Le eliminazioni l'eliminazione dei blocchi contrapposti e la perdita d'immagine di un nemico
Come anche la perdita funzionale delle strutture che prima esistevano non ha generato solamente un disorientamento dalla popolazione ma ha fatto sì che le società europee contemporaneamente
Fossero posta di fronte a una crisi di legittimità legittimità che per quanto riguarda i problemi economici la tendenza alla approvazione
Dei propri interessi è stata anche sa modificate rafforzata parallelamente ai conflitti etnici che si sono scesi in vari paesi dell'est
I ai conflitti nazionalistici come anche alle tensioni sociali nell'Europa occidentale in base alto un benessere non più esistente tutto ciò ha portato naturalmente ha delle tendenze di rinazionalizzazione
L'ignorare le diverse Inter correlazione e la riduzione tra politica su singole e semplici formule
Rappresenta tuttavia il gol del raggiungere per ride ma Gondi nazionalistici e per la destra
Le società si trovano in un processo di modificazione molto rapido
Senza voler adesso mettere in dubbio il significato dell'efficacia di altri fattori si possono per quanto riguarda particolarmente la società tedesca
Evidenziare due fattori particolarmente importante per lo sviluppo della cultura politica
In primo luogo il lo sviluppo della società rappresentata dai media e in secondo luogo l'individualizzazione sempre crescente l'aumento del numero dei media
L'accelerazione della distribuzione delle informazioni la trasposizione di questa realtà sulla televisore e anche l'effetto che la televisione fanno nell'osservatore
Ha portato a modifiche a un modificato modo di percepire la realtà
Noto a tutti quanti che nel momento in cui ci si trova di fronte a un microfono si tende ad esprimere delle opinioni però ognuno ha la propria opinione e nessuno
Rinuncia al proprio convincimento nessuno mette in dubbio la validità della propria opinione
E non bisogna assolutamente dimenticare l'importanza delle rappresentazioni dei singoli interessi della tutela degli interessi dei singoli strati della società
Con ciò e a ciò corrisponde una individualizzazione sempre crescente che corrisponde anche ad una tendenza di egocentrismo altrettanto crescente le cose infatti non stanno così che la rinunzia e il post porre i propri interessi è rappresentante per la natura umana perché ovunque dove esiste la possibilità di poter raggiungere dei vantaggi per sé
Si cercherà di raggiungere l'effettivamente in questo senso
Si collega con la possibilità dell'individualizzazione anche la possibilità dell'egocentrismo
Il fissarsi su propri interessi collegare questi con la modificazione della comunicazione pubblica però fa mettere anche in discussione se effettivamente posteggi spera ancora una definizione del bene comune accettata da tutti
E che per quanto riguarda le istituzioni statali in particolar modo forse il bene comune che è il loro compito
Diventa sempre più inaccettabile perché viene inteso addirittura in maniera opposta e tutto ciò non ci deve assolutamente meravigliare nella situazione in cui ci troviamo
Trascorrendo questo sui partiti
La delusione che partiti hanno generato non rappresenta un fenomeno che non trova spiegazione
Le colpe che si rivolgono ai partiti ovvero quella di non aver fatto politica in senso reale Vienna
Evidenziato anche attraverso la riduzione del concerto politico nelle intendere la politica con me nera imposizione degli interessi di singoli o di piccoli gruppi i
Essi tutto ciò si deve ricollegare naturalmente anche ai partiti socialdemocratici e si ricollega anche al principio darvi Nista
Questo però non significa anche noi ignoriamo i gli errori fatti dei partiti l'egocentrismo mi sotto forma di lotte di potere
Il retrocedere su clientelismi regionali ed altro ancora è stato rappresentato come parte integrante della società e dell'immagine data da parte dei partiti alla società una cosa però ancor più determinante è stata che il diritto che ripartiti cercavano di non rinunciare al diritto
Di imporre i propri interessi nonostante la situazione che si stava realmente creato
In questo senso
Bisogna porsi anche nella e le questioni circa il le la situazione morale dei singoli partiti e una fiducia nei partiti e nell'attività dei partiti come anche un'effettiva affidabilità da parte della popolazione può essere evidenziata dal numero dei degli assenti alle lezioni e dal numero dei non voti o dei tre schede bianche
Che cosa da fare a questo punto cosa rimane da fare
Basta osservare le sfide le fronte le quali noi ci troviamo e si noterà che queste sfide possono essere risolte solamente attraverso la senti di sinergie attraverso collaborazione attraverso il mettere in discussione vecchi schemi di pensiero
Questo vale sia per quanto riguarda la catastrofe imminente a livello climatico ed ecologico di fronte alla quale ci troviamo e vale anche per quanto riguarda la gestione dei Pooh movimenti migratori sia quelli provenienti dall'Europa dell'Est sia quelli provenienti dal Mediterraneo avvale altresì anche per la problematica tra nord sud
Vale anche per quanto riguarda una ricomposizione dell'ordine economico mondiale questo però non significa assolutamente che si è raggiunta la fine della socialdemocrazia tutt'altro
Proprio adesso questa socialdemocrazia è importante e veramente fondamentale perché l'unica forza che effettivamente può contribuire alla risoluzione dei problemi
Contrariamente alla esigenza e alla richiesta di dare delle risposte semplici queste risposte non esistono contrariamente alla presupposizione che si sarebbe possibile rappresentare e
In imporre in quelli che sono i propri interessi
Questo non è possibile contrariamente alla tendenza ad una rinazionalizzazione la cooperazione tra di noi assolutamente inevitabile bisogna tenere presente il bene comune perché questo bene comune in più importante che mai e vale come
Parametro irrinunciabile
Ma non prendiamoci in giro
La popolazione si chiede risposte semplici
Per la maggior parte delle persone la propria sopravvivenza è più importante rispetto alla soluzione di determinati problemi basta creare una fase sufficientemente affidabile e questo tipo di e modus operandi il terreno fertile per i radicali di destra
E anche la socialdemocrazia in questa società i a questa società si è adattata e molto più semplice dare degli assensi che non denunciare ed evidenziare i problemi molto più piacevole
Confrontarsi con determinate situazioni spinse invece superficiali che non verificare la loro fattibilità è molto più semplice parlare dei grossi progetti che realizzare una democrazia compiuta
Dovremmo tornare a so che ci rafforza
Dovremmo ammettere ciò che funziona ciò che non funziona e soprattutto ciò che la politica date le condizioni attuali può permettersi cosa non può permettersi discutere dei problemi e cercare le soluzioni e non accontentarci unicamente di discussione con il nostro avversario politico e di averla di avere la meglio sui nostri avversari politici
La credibilità sarà concessa colui il quale effettivamente in grado di determinare le finalità da raggiungere e se questo diventa il suo compito principale
Colui che se ne occupa avrà ascolto della popolazione anche se si tratta di verità forse scomode i problemi dei cittadini non sono semplicemente la questione di quale partito vincerà in occasione delle prossime elezioni e se la signora x ha detto in Parlamento al signore di y veramente cosa ne pensa di lui non è questo importante importante per il cittadino e lo standard della propria vita il mantenimento di questo standard per la certezza di un posto di lavoro
La risoluzione della problematica inerenti rifiuti l'ambiente e molto altro ancora che
Tocca direttamente la sfera vitale del cittadino di questo però fa parte anche essere a fianco di un partito
è una certezza una cosa del tutto naturale che la critica al partito possano essere compiuta
Però bisogna sapere perfettamente che chi cerca di immolarsi al nemico nella speranza che questo nemico effettivamente non lo aggredisca si è sbagliato
L'atteggiamento normale nel regno animale tra gli osservano i non funziona
I partiti però fanno parte della società e si trovano nelle società nelle quali vi può essere un consenso cerca il bene comune o talvolta questo consenso non esiste più e quando non esiste più ogni anno un condannare i partiti ma evidenziare la situazione che si è realizzata la democrazia nelle moderne società senza partiti non può coesistere
Grazie
Bene abbiamo diciamo con
Abbiamo completato questo primo turno
Abbiamo ascoltato quattro punti di vista che mi è parso fortemente convergenti dal punto di vista dell'analisi dei problemi delle tendenze che segnano la nostra epoca è anche il modo con cui la sinistra e deve affrontare mi pare
Gli interventi dei nostri amici abbiano consentito di far comprendere come appunto in questi partiti vi sia una ricerca dello stessa diciamo profondità di quella che impegna oggi non in Italia
Ecco ma se i problemi hanno l'ordine che è stato cui sostanzialmente individuato
Questa è la seconda questione su cui diciamo fare portiamo a compimento la la tavola rotonda e questo secondo giro
Come
Con quale forma politica con quale modalità organizzative con quale modo di rivitalizzare i partiti e il rapporto tra partiti e cittadini oggi è possibile superare la crisi la crisi la politica lo ricordava bene o Piol esprima è un fenomeno che non riguarda soltanto questo o quel Paese è una tendenza generale che segna tutte le società e segnatamente le segni le segna le società industriali da però negli Stati Uniti alle molte manifestazioni di crisi della politica e dei partiti
Nei Paesi europei
C'è appunto un fenomeno che ha carattere generale e che mette in causa soprattutto i modi e le forme di organizzazione dei partiti di massa dei partiti radicati fortemente la Società organizzazione forte e diffusa di quei partiti che sono stati l'incarnazione la democrazia moderna nel corso di questo secolo
Ecco come affrontare questo particolare aspetto quale risposta dare alla crisi delle forme dell'organizzazione della politica cominciamo proprio da o di Holmes
Per me questa in questione
Quattro
Però io chiederei ancora davvero ai compagni in fondo per favore di facilitare il nostro compito
La la riposta questa questione posa
Per me quattro compiti
Il primo compito e la R composizione
Di una
Consigliere sacri Tica
Ed è una visione globale insisto su questo una visione quell'ovale non totalizzante
Non ideologica nel senso dannoso ma una visione globale
Flessibile plurale ma con una necessaria ambizione di globalità sulle problemi del presente
Il secondo compito è la ricomposizione programmatica concrete non illusoria di un progetto e una speranza di futuro possibili
Nazionale e internazionale e più internazionale
Care sommarsi
Ogni volta di più
La terza questione molto importante e la questione della adeguazione organizzativa la questione dei partiti
Della forma partito delli strumenti e finalmente il quarto compito il compito di un nuovo trans nazionalismo
Perché le risposte sonno più esposti internazionali non sono risposte nazionali
No io volevo insistere un po'brevemente sul terzo compito sulla questione partito
Posando qualche problemi sul tavolo
Perché credo che il senso comune in questo momento
Tutti lì partiti la sinistra europea
E talvolta un po'sbagliato
Per un principio per una impostazione divertiva
E questi problemi e sono avesse sono quattro programmi anguee
Problema dei le ideologie del partito o della tesi ideologizzazione del partito
Ho risposto Gia Jo credo nell'annesse sita di un racconto globale di un'analisi una risposta globale del partito senza ricadute ideologici io lo cisti chi eccetera
Secondo cui la seconda questione è per me molto interessante tutti le partiti sono in questo momento raccordo nel dire no il nostro partito non dopo non serve più contro società
Non sono convinto
Io credo che la società e molto insoddisfacente
E le contee società purtroppo tale veste talvolta sono
Sarà politica elettorale parlamentari e se questo è un polo di nel fare politica essenziale
Ma c'è un altro polo
Solidaristico cooperativo non fondamentale non basato nella lotta per la vittoria ma avanzato nel sentimento della fratellanza o della solita Rita della cooperazione Della Morte Monti
Del dell'amore per per le cose del mondo della gente
Allora un partito dove dare risposta culturale organizzativa il fare politica nelle istituzioni e della politica agonisticamente per la vittoria
Ma dopo dove dare risposta anche alla necessità provarle avente crescente del fare politica nella società
Non per la vittoria ma per la responsabilità per una etica della responsabilità nella società
Partito comune contro la società come ambito di di frutti di di simpatia nel senso più letterale dell'espressione per me è una cosa molto importante io vedo della Frezza crescente nella formazione linguaggi io nel fare la politica delli partiti della sinistra in Europa in questo momento per me è un problema grave
Il quarto problema nel terzo problema scusatemi il problema del colletta Risi con le collateralismo
Tutte le partiti nodo abbiamo superato il corretta collateralismo niente da fare con il collateralismo ma qual è la alternativa
L'alternativa e insoddisfacente perché perché l'INPS l'alternativa è il Reine boh Coalition
E la popolazione maggioritariamente non farà mai e sfiducia Nelli Rainbow Coalition s'dunque
Allora ripensiamo rivisitiamo la nostra tradizione collaterali mistica perché qualche cosa di buono c'è in questa tradizione
E questo
Porta la quarta constatazione
Il più duro ancore parlare di questo
L'idea del partito dirigente e difficile in questo momento molto difficile perché noi siamo in questo momento nella modestia in quelle al completo uno Complesso nel complesso in questa questione ma un rinnovamento europeo della sinistra
Sarà cosa lenta
E dove fissare dell'io obiettivi molto forti molto a bici ambizioso sociale molto ambiziosi dunque la Re cooperazione democratica pluralistica
Laica de una legittima vocazione volontà di diligenza
Tifare un ruolo de direzione nell'i transiti Dino la nostra società
Questo sono dal mio punto di vista dei compiti ma l'ultimo e per me il più importante
Sì il le problemi sono problemi internazionali
Sì non c'è risposta
Nel Marco delle Stato-nazione ai problemi economici sociali e culturali mediatici
Allora la risposta da possedere una risposta di internazionalismo di nuovo internazionalismo di più ancora di trance nazionalismo
Qual è la situazione in questo momento insoddisfacente
L'Internazionale socialista è una comunità di lavoro non può essere altra cosa che una comunità del lavoro molto flessibile molto aperta molto lassa
Abbiamo creato nel novantadue il Partito dei socialisti europei ma e questo è un elemento un brio Lario germinale
Intanto cosa fare
La diplomazia dei partiti
Degli stati maggiori dei partiti
La relazione routinaria rituale dei quadri dirigenti internazionale dei partiti
Intanto cosa facciamo
La il lavoro del gruppo socialista nel Parlamento europeo
Importantissimo
Ma
Parziale
Io sono partitario di stimolare al limite della possibile delle nostre possibilità la creazione di retti transnazionali
Tra i partiti e le aree socialisti socialdemocratici social democrat s'e democratici de sinistra di tutta l'Europa
Questo lavoro interessante e un lavoro possibile è un lavoro necessario d'un colore dobbiamo fare questo lavoro molte grazie
Grazie continuiamo ponendo le stesse questioni a breakdance che è responsabile di organizzazione della Bur pare
Prima di tutto credo che noi abbiamo bisogno di una Europa democratica socialista
Una visione di queste europei da questo punto di vista io voglio dare un messaggio a tutti i cittadini europea nei dobbiamo rilanciare gli ideali socialisti che noi abbiamo discusso oggi
Ma io non voglio partire da questo voglio guardare il modo in cui noi trasmettiamo questa visione ai nostri elettori
E nel fare spiccio però io io credo che noi dobbiamo considerare l'immagine che il socialismo ha detto democratico ha guadagnato oppure adatta tra parte attraverso i mass media ai nostri oppone oppositori negli ultimi anni ma iniziamo con i nostri stessi iscritti
I nostri membri
Scusi al sonno degli Ambassade marciatori del socialismo nella società
Sono persone impegnate per realizzare una nuova Europa socialista democratica
Persone che daranno o gratuitamente il proprio tempo le proprie energie e il proprio entusiasmo
E dice
In Breve lei dobbiamo avere una base di iscritti di massa
E questo è necessario ora come lo era all'inizio della secco del secolo quando i nostri padri biscotti discutevano i Problemi del Socialismo praticarle
In Gran Bretagna i nostri sostenitori non pare pensano più di iscriversi al Partito Socialista come una cosa naturale da fare noi dobbiamo aprire il nostro partito a nuovi membri e sostenitori
E incoraggiarli a diventare attivi noi dobbiamo incoraggiare a diventare ambasciatori nella nostra società
Cioè noi abbiamo bisogno del loro impegno delle loro idee e sempre di più abbiamo bisogno anche del loro contributo finanziario per diventare ambasciatori
Devono conoscere in messaggi e i punti di vista del Partito socialista
Noi abbiamo bisogno di iscritti perché siano istruiti sulla base degli obiettivi della socialismo democratico
E noi dobbiamo suscitare in loro o un entusiasmo per cambiare la struttura appunto del socialismo secondo me questo implica un programma di istruzione e di nei De Mita anche di definizione di tutte le disposizioni della partito noi dobbiamo dare loro o una fiducia
Soprattutto a tutti i cittadini di tutta l'Europa
Visse
Ma i membri negli scritti non sono sufficienti per una elezione ne dobbiamo andare al di là o degli iscritti dobbiamo o indirizzarci ai simpatizzanti
E questo quindi deve è necessario soprattutto se vogliamo vincere le prossime elezioni quindi dobbiamo allargarci ai nostri simpatizzanti come possiamo fare ciò
Noi dobbiamo utilizzare tutti i mezzi di cui disponiamo soprattutto i mass media anche le opportunità che questi i mass media ci offrono per arrivare in modo migliore possibile nostri obiettivi noi dobbiamo prima di tutto o costruire un consenso e anche dobbiamo ridare fiducia ai nostri simpatizzanti
Noi abbiamo una strategia su e anche un messaggio chiave noi conosciamo le persone che dobbiamo raggiungere e noi sappiamo come dobbiamo fare questo
Noi facciamo ricorso alla tecnologia moderna alla dalla telegiornali e radio e televisivi
Noi possiamo anche usare la stampa per trasmettere i nostri messaggi
Visto
Sono possiamo anche utilizzare questi incontri pubblici e i comizi che attraversa sotto o il agli attività delle giunte socialiste noi possiamo agire a livello locale
Attraverso la stampa possiamo diffondere le nostre idee con dei volantini e anche la posta diretta
Attraverso le paroline noi possiamo lavorare nelle organizzazioni comune delle piccole comunità e anche avere dei contatti porta sposta io vi domando di considerare verso il
Come sarebbe forte e questo messaggio se e tutti i nostri leaders e porta parola parlassero direttamente ai simpatizzanti
Quindi noi abbiamo bisogno di è scritta i educati ristretti in modo particolare in modo particolare per poter diffondere le nostre idee
I nostri uomini politici devono accettate questi messaggi chiave
Ma noi abbiamo anche bisogno di motivare i nostri simpatizzanti per diventare iscritti e anche dobbiamo incoraggiare i non si patita di entrare simpatizzanti il socialismo democratico abbisogna di aprire le proprie porte a tutti coloro che sono sufficientemente motivati
E vogliono quindi votare le nostre idee
E noi dobbiamo fare anche una campagna di tesseramento per allargare la nostra base in in Gran Bretagna ci sono trecento mila iscritti
De dei quali solamente un terzo sono stati attivi nelle ultime elezioni generali
Una ricerca ha mostrato che se noi avessimo avuto un mezzo milione di même descritti avremmo vinto queste elezioni invece l'abbiamo perse
Oggi
Dobbiamo quindi fare una un programma molto preciso
Affinché tutti gli elettori siano raggiunti di del direttamente dobbiamo organizzarci in ogni zona in ogni distretto
Se noi e dobbiamo organizzarti soprattutto al centro e nel fare questo dobbiamo rispettare una ferrea disciplina
Per individuare bene la strategia della nostra campagna
Ma noi sappiamo anche di una diminuzione delle risorse quindi durante le lezioni e noi abbiamo o degli dei degli obiettivi
E questa fa la differenza tra la la le vincite e le perdite insomma presso nelle armi delle SS numero centonovantadue non fossimo stati in grado di raggiungere il nostro
Il la il nostro pubblico noi avemmo vinto un tre quattro per cento in più quindi come dobbiamo organizzarci noi dobbiamo medico tutto il racconto del re ed ha per raccogliere dei fondi
Noi abbiamo bisogno del sostegno a dargli dei sindacati e dobbiamo quindi rivedere i legami nelle nell'ambito della delle dei sindacati spesso noi dobbiamo avere il più grande numero di scritti perché più iscritti di ciò un sono e più soldi avremo
In in Gran Bretagna da una base di zero nella non l'ottantasette noi abbiamo vinto due milioni di sterline nell'ultima campagna e questo è stato grazie a degli scritti e nelle nostre veline nostra menta ma per quanto riguarda l'elezione di Bill Clinton non ci sono stati è stato bisogno di tre cento milioni di dollari
Noi abbiamo dobbiamo pianificare la strategia nazionale la strategia internazionali con riferimento particolare a alla ai diversi tipi di problemi dobbiamo fare una ricerca o sui linguaggi sulle politiche che si indirizzano alle donne
E quindi che assicurano una dizione a tutti i livelli noi dobbiamo impiegare un personale a livello locale regionale nazionale per realizzare questo programma e con il programma noi dobbiamo o impegnarsi a addestrare le persone a livello nazionale e internazionale con dei mezzi molto spesso specializzati
Quindi dobbiamo pianificare una strategia generale pubblicare dei volantini e dei poste vede manifesti dobbiamo o fare delle trasmissioni e Tiffi visive moderne
Quindi prima di tutto dobbiamo fare quindi una campagna molto radicale e dobbiamo convincere motivare i nostri iscritti ai nostri simpatizzanti dobbiamo sprecare quindi come le nostre politiche sono importante per i nostri bisogni
Dobbiamo stabilire anche un programma distruzione di informazioni per di iscritti
Dobbiamo motivare gli iscritti nelle nelle loro luoghi di lavoro
Insomma
Lo dobbiamo quindi è cercare di aumentare anche i nostri elettori con una campagna che sia molto indirizzata ai diversi tipi di gruppi dobbiamo spiegare le nostre e politiche che sono molto aperte che che sono in favore di rinnovi ecologico e della giustizia
Altrimenti non c'è futuro per libertà e democrazia grazie bene grazie
La parola adesso per il penultimo intervento Olson
Del partito socialdemocratico svedese
Difficile ipotizzare su quelle che sono i requisiti affinché i partiti e possano riuscire negli anni novanta
Ogni partito ogni nazione io direi ogni regione a quella che è la sua cultura la sua storia politica unica
Storia e cultura che si rispecchia sul ruolo del partito oggi
E nel futuro è importante quindi tenere presenti questi fattori quando discutiamo quello che è il futuro dei partiti politici
Nel periodo post bellico
La struttura organizzativa i metodi di lavoro e il ruolo dei perché dei partiti sono cambiati molto poco nella maggior parte pesi accidentali
Lo stesso si può dire dei processi decisionali e dell'esercizio
Del potere
Mentre la organizzazione del partito e le forme di azione politica sono come ho già detto cambiate poco nell'UTIN quaranta anni
Altri settori della società invece hanno conosciuto periodi di cambiamenti di ampio respiro
Nonostante le varie differenze frenava nostri paesi tuttavia io posso individuare quattro settori in cui sembrerebbe che la direzione del prima del cambiamento sia la stessa quando io studio le statistiche relative alle elezioni quando mi capita di parlare con ricercatori con attivisti del partito
Ebbene io mi trovo sente davanti la stesso quadro che emerge in tutti i Paesi in cui mi trovo esitare quindi primo settore e quello dei rapporti tra lettorato e i politici
In quasi ogni paese piena tendenza
Ad esprimere una insoddisfazione
Nei confronti dei singoli uomini politici nei confronti dei partiti politici degli attori senza sentono che i i politici
Parlando troppo con il politici appunto è molto poco con i lettori molti elettori si lamentano che l'establishment politico prende decisioni scavalcando proprio quello che è l'elettorato
Las secondo settore e quello che riguarda le nuove iscrizione e le attività portate avanti dagli iscritti del Partito tutti i partiti hanno grosse difficoltà nello mentale il numero di iscritti
L'età media degli scritti di coloro che partecipano all'incontro del Partito relativamente elevata i giovani vengono sono scoraggiati dalle attività tradizionali del del partito
E di interessi politici
Si trova ad affrontare una concorrenza più agguerrita con quelli che sono gli interessi personali
La terzo settore l'importanza dei problemi locali
Un sondaggio dopo l'altro appare sempre più chiaro che sono propri problemi locali come prove dell'alloggio o il problema delle scuole
I trasporti
Problemi ambientali locali sono questi problemi che fanno sì che gli elettori sì o facciano politica si occupino di politica
Il quarto settore ha a che fare con il ritmo accelerato della vita di oggi Longoni politici oggi sono obbligati a prendere decisioni rapide su problemi molto più grossi
Quindi che cosa ci porta in termini di ricco visita richiederà un partito politico in primo luogo
I partiti debbano decentralizzare assi coloro che rappresentano un partito dovranno svolgere un ruolo maggiore
La politica deve essere a radicata e a nella vita quotidiana della gente
Letti gestioni non possono essere prese da potentati anonimi che non hanno un raccordo con quella che è la realtà locale i problemi locali devono quindi ricevere maggiori attenzione questo vuol dire di affidare un ruolo politico più importante alle organizzazioni locali del partito
In secondo luogo
Il partiti politici debbano aprirsi di più
Il secondo un'esperienza molti partiti al nodo sono rinchiusi in se stessi adottato e cemento intimista come ho già detto molte persone sono interessate a questi problemi politici ma sono
Scettici su i metodi utilizzati ai partiti questa mancanza di fiducia può essere recuperata soltanto se si cambiano quelli che sono i metodi di lavoro è soltanto se essi hanno discussioni più aperte
Dobbiamo anche chiederci e porci domande difficili dure per esempio
Che cos'è che nelle nostre abitudini la nostra lingua va cambiato e si vogliamo coinvolgere sette più ampie del nostro partito e nella politica
In terzo luogo
Vorrei menzionare l'influenza esercitata dall'iscritte al partito influenza che deve essere più incisiva alla ragione più importante per iscriversi a un partito l'idea che l'essere iscritto Possa poi portare ad esercitare un'influenza nella politica e nella società a livello di singola persona
Iscrizione quindi deve poter dare alla possibilità alle persone di dire loro di esprimere le loro idee di prendere decisioni di partecipare al lavoro del partito
Il parto luogo i partiti devono imparare a utilizzare la tecnologia moderna e i partiti debbano professionalizzare i loro metodi di lavoro
In un po'non lavoro di un partito moderno la tecnologia informatica svolgerà un ruolo sempre più importante questo è soprattutto vero quando si parla di informazione interna oppure il contatto con l'elettorato i contatti con i media
De tutte le varie forme di informazione politica
I partiti debbano utilizzare metodi più professionisti nella nuova campagna elettorale la concorrenza per attirare l'attenzione dei cittadini è diventata più difficile
Quindi c'era da affrontare la concorrenza che non non soltanto a parte gli avversari politici ma una concorrenza che scaturisce anche da interessi commerciali
E campagne commerciali desidero concludere il mio intervento citando dopo un consulente americano politico che ha detto
Il futuro
Naturalmente incerto ma ciò che c'era scritto è che i partiti che riusciranno sono quei partiti
Che in modo aggressivo stanno esplorando nuove tecnologie nuove idee nuovi modi di vedere il mondo
E nuovi modi per rispondere alle esigenze della gente che cambiano grazie
Bene se abbiamo la conclusione ricordo che subito dopo la conclusione ci sarà la riunione del consiglio nazionale per l'ultimo intervento la parola al compagno sociale né del partito socialdemocratico tedesco
Duratura sta dicendo che desidera abbreviare la propria relazione stava informando l'interprete di questa premiazione
Si riferirà quindi alla segmentazione sociale alla crisi dei partiti
Nonché all'immagine dei partiti medesimi
Perché appunto ne ha già parlato nella prima parte del suo intervento
Per quanto riguarda il ridotto consenso nei confronti dei partiti popolari anche questo con questo fatto è stato menzionato già dagli altri relatori e quindi il relatore questione che salterà
In base alla trasformazione sociale
La Spd il partito socialdemocratico tedesco
In occasione del congresso del partito che si è svolto a prima del mille novecentonovantuno ha deciso una riforma del partito in base a questa riformarla
Forma del lavoro del partito dovrebbe essere modernizzata e rapportata alla trasformazione sociale esistente
In modo tale che la formazione della volontà da parte del popolo possano essere effettivamente garantita
La riformato a metà ancora in discussione è finalizzata a base d'arma ente
A superare un eccessivo a valutazione di se stessi
Da parte dei partiti e a superare altre sia anche la chiusura nei confronti dell'esterno è una chiusura a livello di comunicazione proprio per poter coadiuvare ed aiutare il partito
A trovare nuovamente un terreno di risonanza concreto e a rappresentare gli interessi della popolazione in questo senso vi sono dei procedimenti molto importanti di comunicazione politica dis scambio di informazioni e di trasmissione della politica in quanto tale tutto ciò non si riferisce sia alla vita interna del partito come anche
A ciò che il partito esterna
Nel dettaglio si possono delineare queste linee principali linee guida
L'aprire sì da parte del partito a coloro che non sono iscritti
Questo si riferisce non solamente al dialogo con altri gruppi impegnati a livello politico sotto forma di lavoro e di Progetto comunemente portato avanti si riferisce anche alla coinvolgimento di tecnici ed esperti esterni
E si riferisce anche alla possibilità offerta a coloro i quali rappresentano il partito per poter conquistare sempre più iscritti che rappresentino quella che le ideologie la volontà del partito e della popolazione
Vi è anche un'importanza per quanto concerne l'ampliamento la del coinvolgimento della possibilità di prendere decisioni da parte degli iscritti
Oltre alla determinazione di candidate e candidati attraverso l'elezione di questo progetto fa parte anche lo sviluppo di un'infrastruttura sistematica
Come anche i programmi di formazione di qualificazione questa professionalizzazione richiesta in tal senso è finalizzata ad una forza di convincimento comunicativo
Che verte sulla conoscenza del il potere politico
Vi è anche l'importanza del miglioramento della struttura di comunicazione di lavoro all'interno del partito
Di questo fattore in seno al partito non fa parte solamente uno sfruttamento consequenziale e coerente delle nuove tecnologie ma anche il fatto stesso che il nucleo del partito possano essere
Attrezzato
Con unità di servizio utili per il partito e per i cittadini
Rivolgendosi quindi ad un'offerta per quanto concerne la consulenza assistenza scambio d'informazioni e comunicazione
Il riconoscere questa necessità per quanto concerne le modifiche rappresenta la premessa per un'azione e per un successo
Se questi passi vengono effettivamente compiuti realmente la socialdemocrazia a un grosso futuro di fronte a sé non solamente come partito ma come parte innovativa della società grazie
Bene mi pare che
Sì è stato pure la difficoltà e la complessità di un dibattito con la traduzione sia stato molto utile io credo che anche in questo secondo turno di interventi sono state una serie di considerazioni che è molto si riferiscono alla
Al dibattito delle nostre Assisi pur nella diversità dei linguaggi come è ovvio
Beh affrontando i problemi della forma della politica dei partiti i nostri quattro amici hanno posto questioni che sono le stesse questioni su cui appunto noi stiamo realizzando i nostri lavori in corso Braidense Olson hanno parlato della necessità che un partito di massa oggi non sia soltanto partito di scritti ma si è anche partito di elettori è uno dei grandi temi
Che abbiamo messo al centro della nuovo modello organizzativo del partito
Abbia i nostri amici siano Pato della assoluta necessità di assumere la dimensione del decentramento come la dimensione di un partito che sta di più dentro la società civile è un'altra delle variabili attorno cui stiamo ricostruendo
Il modello organizzativo del nostro partito
Ancora adesso associano e che insisteva sul fatto che l'utilizzo di metodologie e tecnologie capace di parlare alla gente significa avere una concezione del partito aperta di un partito cioè che non pretende di riassumere in sé tutte le funzioni della politica è un'altra
Delle questioni che abbiamo messo al centro della riflessione
Nostra
E mi pare ecco voglio concludere su questo che sia particolarmente in sintonia con la riflessione nostra una cosa
Molto lucida mi pare dell'intervento di o Bios quando ho detto un partito assolve alla sua funzione non soltanto se capace di organizzare lotta politica ma se anche capace di essere un luogo di solidarietà e di responsabilità
E nell'intervento nel primo intervento Beyoncé aveva detto in sostanza la crisi della sinistra e la paura del futuro che la sinistra tornerà a vincere quando sarà capace di ridare speranza nel futuro
E io credo che appunto i lavori in corso nostri e della sinistra europea a cui di cui noi facciamo parte a cui vogliamo concorrere
Hanno proprio questo obiettivo
Ridefinire l'identità politica programmatica e organizzativa della sinistra per tornare a dare speranza nel futuro perché con questa speranza la sinistra torni a vincere grazie e grazie soprattutto ai compagni
Che sono stati quei nostri ospiti grazie anche alle Interpreti che hanno consentito questo dibattito
Una pausa di cinque minuti alle otto e trenta con inizierà il Consiglio nazionale