I lavori dell'Assemblea Nazionale del PDS sul tema: "Dal progetto del Pds una nuova forma-partito: unire la sinistra costruire il soggetto dell'alternativa"

Sonia ebbe vedi è scritto tanto bene che io l'ho letto Santo e Sonia Berrettini federazione di Terni eccola
Io appunto sono la compagna della federazione di Terni in questi giorni un po'alla ribalta delle cronache mi sembra giusto voi capite che è un po'questa mia esigenza offrire un contributo che parta proprio dalle dalle vicende che anche nella mia realtà stiamo vivendo l'esplodere della questione morale con caratteri e dimensioni fino a qualche tempo fa realmente inedite e impensabili per noi la nostra riflessione credo debba essere rigorosa e Franca e deve saper spostare in avanti il percorso che il PDS avviato
Dobbiamo farlo con coraggio coerenza e capacità concreta di chiudere vecchie fasi politiche ed organizzative
è venuta alla luce sta venendo alla luce in questo Paese un processo di destrutturazione del sistema politico che muove anche dallo svuotamento del senso profondo della politica sta venendo alla luce un pericoloso intreccio politica e affari a Terni questo intreccio si è fatto pervasivo ed ha investito il tessuto sociale ed economico ha prodotto meccanismi di affermazione di poteri non controllabili democraticamente
In pezzi del mondo politico in parti del mondo dell'impresa e dell'economia in parti consistenti anche del sistema finanziario e delle professioni
L'inchiesta della magistratura Ternana portata alla luce questo intreccio che ha avuto come Piperno l'intero gruppo dirigente non soltanto ternano ma anche umbro del Partito socialista
Che è stato coinvolto dall'inchiesta della magistratura
Un PSI che a Terni in Umbria in questi ultimi anni si è proposta alla società regionale come garante di un processo di di modernizzazione Ca'trovato in qualche padrino romano un presunto canali di affermazione
In questa direzione si sono anche affermati personaggi è un gruppo dirigente del partito socialista con qualche intreccio con la Democrazia Cristiana che ha fatto della spregiudicatezza il terreno di scambio comparti del mondo dell'impresa
Ma non lui il PDS non può fermarsi qui nelle inchieste del giudice è stato coinvolto anche il Partito democratico della sinistra a Terni
Al di là delle singole vicende giudiziarie che devono avere il loro corso non possiamo però eludere un punto politico
Il dieci prima e il PDS oggi è stata sono stati come partito di maggioranza relativa al Governo di quella città per oltre quarant'anni
Dobbiamo quindi assumerci tutte le nostre responsabilità politiche
Credo si debba fare un'operazione verità questo vale per Terni per tutte le realtà in cui le inchieste coinvolgono o toccano il PDS
E dobbiamo farla anche qui questa operazione verità in questa sede in questa discussione nelle discussioni nazionali
C'è stato in queste realtà toccati appunto dalla magistratura coinvolte la magistratura a Terni sicuramente a mio avviso un problema di deficit di caduta di autonomia politica del PDS
Nel corso di quest'ultimo decennio si è manifestata una subalternità nei confronti del PSI che offuscato i caratteri di un progetto autonomo d'una forza come il PDS appunto al Governo di quella realtà
Il termine alcune fasi abbiamo anche subordinato questa autonomia alla cosiddetta governabilità da difendere ad ogni costo perché devo e alla difesa come dire alla paura che si interrompesse una lunga anche positiva per certi versi alleanza di governo a questo noi abbiamo reso subalterno al nostro progetto politico
Ma se queste vicende non riguardano soltanto realtà come quella ternana dove siamo appunto forza di governo
Da tanti anni penso ad altre realtà penso alla vicenda ultima di Napoli dobbiamo dirci allora che occorre fare un salto di qualità
E definire completamente chiusa definitivamente chiusa la fase e la cultura consociativa di cui siamo stati anche parte e trarne sul terreno del rinnovamento del partito e dei gruppi dirigenti ad ogni livello tutte le conseguenze
E trarne anche tutte le conseguenze sul terreno politico concorrenze chiare nelle nostre alleanze e collocazioni istituzionali
In questo senso la riforma elettorale sarà come dire una opportunità e un contributo per fare chiarezza ed agire con coerenza nei comuni e nelle regioni dove persistono anche da parte nostra elementi di ambiguità
E sarà l'opportunità perché la sinistra le forze riformatrici senza alcuna ambiguità appunto siano in qualche modo così costretta a confronto alla costruzione di programmi di governo coerenti sarà questo io credo il vero banco di prova per la sinistra
Per capire se c'è una sinistra una sinistra plurale plurale e anche per capire se il PDS può giocare il ruolo che qui diciamo di voler giocare
Essere il perno cioè di un'aggregazione di forze di soggetti di movimenti di autonomia impegnate per il rinnovamento della politica e per la ricollocazione della sinistra nelle dinamiche sociali che pure in questi ultimi mesi sono emerse in modo così vitale serve un'operazione di reale rottura in questo senso intendo anche questa occasione di discussione
E il coraggio di costruire il nuovo che finora non siamo riusciti a mettere in campo
Possiamo fare e dire qualcosa di più
Intanto ad esempio restituire ai cittadini una certezza e alle istituzioni una autorevolezza liberando le cioè dal peso delle conseguenze delle inchieste giudiziarie degli inquisiti per capirci questo deve valere per tutti per tutti i partiti anche per noi è ovunque a Terni a Napoli a Roma ovunque nuova forma partito deve significare anche capacità di rendere le nostre enunciazioni concretezza politica non possiamo ancora presentarci con organismi megagalattici che si sovrappongono tra l'altro direzione coordinamento politico tempo simile soltanto riunite figuriamoci far decidere
Meccanismi di selezione dei gruppi dirigenti come auto di produzione di un ceto politico
Carrieri di tipo lineare che non finiscono più occorre prendere certe rimuovere lesse rinnovare scusate le sedi delle decisioni
E fare della apertura dell'ascolto e del confronto con la società civile il punto qualificante della riforma del PDS
Nella società civile ci sono tante risorse che potrebbero anche guardare con interesse ad un Pd asse rinnovato
Per questa autonomia di Progetto autonomia e di soggetti forme pattizie credo che siano queste le sfide che dobbiamo lanciare ma anche nello stesso tempo raccogliere penso ad esempio a un dato nella società civile c'è una ricchezza che quella della soggettività politica delle donne
Che se noi anche anche noi con grande senso di responsabilità politica anche di discussione e di confronto se non saremo capaci di farle incontrare questa soggettività politica con una sinistra rinnovata rischiano di non renderla produttiva in una ipotesi reale di cambiamento
Allora e concludo su questa battaglia in questi ultimi anni ci sono stati compagne e compagni che si sono spesi
Hanno impegnato nello nelle regie hanno messo in campo la loro passione sono compagne e compagni che ormai credo io sono tra questi si sentono di vincolare la fiducia e l'impegno in questo partito all'affermazione concreta di questo nuovo percorso
Molte grazie
Ha ora la parola il compagno Alessandro Pollio in strada
Se non è in sala allora diamo la parola alla compagna Giovanna Martano della federazione di Napoli
Non c'è neanche la compagna Martano
Ecco credo di no
Non vorrei andare avanti e non trovare nessuno in sala pronto a parlare
Vincenzo vita
C'è
Ci sono
Interrompiamo insomma costanti no
Vedi Vincenzo no insomma questi sussurri
Enzo alla barra segretario della federazione di Barney in aula
Allora all'Hui la parola
Siete troppo buoni o non meritava questo applauso preventiva
Care compagne e cari compagni
Voglio esprimere con molta franchezza
Che era entrato con animo perplesso
Nel cantiere di questa nostra assise
E non certo perché appartenevo
A chi intendeva rinviare problemi così acuti all'ordine del giorno
Quanto perché
Il primus che influenzerà i caratteri del sistema politico democratico
E che darà indicazioni anche al nostro lavoro
Credo sarà all'esito del voto referendario del diciotto aprile
La relazione il dibattito mi auguro il documento in preparazione
Costituiscono tuttavia atti politici impegnativi e duttili
Per lo sviluppo del nostro lavoro
Condivido innanzitutto come altri compagni e compagne l'ancoraggio di un discorso sul PDS
Al processo di riorganizzazione unitaria della sinistra
Alla ricerca della sua nuova possibile funzione nella democrazia matura ed aperta che vogliamo costruire
La flessibilità i caratteri aperti di questi lavori in corso
Sono suggeriti da questa prospettiva
è però concordo anche che sia pure nell'ambito di scelte di Indirizzo
Noi dobbiamo ancora are da oggi disegno di riforma ad alcuni punti molto precisi
E contribuire a chiudere
O perlomeno a superare quei fattori soggettivi interni alla vita del PDS in questi anni
Che hanno dato luogo ad un paradosso
A quello che ha vissuto una forza politica come la nostra
Che per prima a intuito le conseguenze
Sul sistema politico italiano
Dei mutamenti e degli sconvolgimenti dell'ottantanove
E anche per sue interni e difficoltà
Ha subito un effetto di spiazzamento rispetto all'evoluzione all'accelerazione concreta della crisi come l'abbiamo registrata negli ultimi tempi
In particolare venendo al dunque
Io concordo con alcuni punti molto precisi
Che mi sembrano importanti come messaggio i nostri militanti alle nostre militanti e anche per la loro proiezione esterna come messaggio al Paese
Quello di superare una forma cristallizzata del pluralismo interni che si alimenta ancora di vecchie contrapposizioni
Di fare polvere nella democrazia e pluralismo interno in modo più matura e più alto e più ricco proprio nel senso che suggeriva la relazione che è stata raccolta raccolto da tanti interventi di un rapporto limpido chiaro fra programma piattaforma politica e selezione dei gruppi dirigenti
Quella che è stata definita democrazia di mandato l'orientamento che va emergendo per eleggere direttamente i dirigenti dalla platea congressuale
Credo che questi principi come quello della responsabilità più evidente e riconoscibile
Siano alla base di una democrazia più matura e di un pluralismo più aperti condivido anche le proposte che riguardano la nuova articolazione interna
I suggerimenti che vengono per una più adeguata
Arti organizzazione nostra di base
Più differenziata rispetto alla ricchezza dell'universo sociale mi convince l'ipotesi delle Autonomie progettuali credo che sia determinante il tipo di organizzazione di base che riusciremo a costruire però sui grandi temi del lavoro dipendente sul diverso complessivo dei lavori se ci dice qualcosa il grande movimento di lotta che si è sviluppato in Italia in ogni regione in questi ultimi
Tempo
E condivido anche da ultimo il salto che compiamo in questa Assise
Verso la strutturazione regionalistica del partito
Lo dico con la consapevolezza che da questo punto arrangio deriveranno per le organizzazioni del Mezzogiorno problemi nuovi e forse nuove difficoltà
Perciò credo che abbia fatto bene il compagno couture prego a segnalarci se capisco bene il tema di un equilibrio necessario che bisogna mantenere tra l'elemento regionale che andiamo organizzando e la missione nazionale
E non comprendo qualche sbrigativa risposta a questo a questa attenzione che è stata marcata
Credo però che molto dipenda da anonimi
Da come nel Mezzogiorno noi accettiamo questa sfida dall'elaborazione dall'iniziativa dai problemi e dai conflitti che suscitiamo nel Mezzogiorno
Dall'interessi di cui ci facciamo portatori e soprattutto da come ci poniamo in modo autonomo il problema di riorganizzare la sinistra nel Mezzogiorno e il suo programma
E per farlo dobbiamo guardare ai processi in atto non chiuderci in quello che oggi siamo credo che anche nel Mezzogiorno siamo nella transizione
Equilibri e gerarchie consolidate
Attorno al duopolio attorno al super partito della DC e del Presi sono in gioco
Sono messi in discussione con i blocchi sociali di riferimento che questi partiti hanno costruito negli anni della spesa pubblica
Così è ad ogni modo nella nostra realtà soprattutto nella città capoluogo di regione
Bari una realtà considerata dinamica viene aggredita come altre realtà del Mezzogiorno su più terreni su quello della qualità democratica e civile perché come altre arie subisce l'invadenza della criminalità organizzata
Sul terreno del suo declino industriale che trascina indietro posizioni economiche dice ti di reddito che apre gravi rischi per l'occupazione
Democrazia Cristiana il Partito socialista di grandi partite all'apice del ciò qualche minuto ancora
No qualche minuto no perché son tutti esauriti se vuoi un minuto un minuto
DC e persino i grandi partiti all'apice del consenso degli anni ottanta per ristrettezze finanziarie debito pubblico e anche iniziativa giudiziaria non riescono a regolare questi processi entrano in rotta di collisione
Noi abbiamo avanzato una proposta di governo nella città capoluogo
Che non è solo formula non è solo gestione amministrativa di un programma perché pure discriminante e discontinuo rispetto al passato
è parte di un progetto di un modo per non subire i tempi diversi che teme Bordon da varie organizzazioni della sinistra e aggregazioni più laiche e di forze laiche di progresso
Partito socialista PDS laici e settori della democrazia cristiana che vanno rompendo con la DC perché la DC si rompe quando viene disarticolato il suo sistema di alleanze
Costituiscono non dunque solo una proposta di governo ma l'asse su cui si può così può costruire obiettivi schieramenti regole dell'alternanza e dell'alternativa
Io credo che a questo dobbiamo guardare al fatto che dunque si apre un movimento politico e sociale nuovo nel Mezzogiorno che ci colloca in posizione centrale nel compito di organizzazione della sinistra anche se questo chiama in causa non solo il nostro partito e la sinistra politica ma un ruolo interamente inedito dello stesso sindacato
Dunque se la scelta è il regionalismo dal regionalismo del Mezzogiorno può venire una nuova autonomia della società civile dei partiti
A questa sfida noi ci dobbiamo predisporre sapendo che necessario mantenere però vincoli obblighi intese per evitare nuove separatezze nove trasformazioni
Né né il PDS né nella sinistra democratica né nel Paese può affermarsi un'idea di alternanza che si confronti con l'integrazione europea senza il Mezzogiorno
Ha ora la parola
La compagnia Giovanni Mariano federazione di Napoli e per residente
No non è presente allora il compagno Alessandro Pollio federazione di Mila no mi pare di sì
Non c'era prima eccolo
Nel frattempo comunico che continuano alle operazioni di voto per l'elezione del Presidente del Consiglio nazionale le urne si sono opposte in fondo alla sala
Parliamo della discussione della riforma del nostro partito e di una nuova politica organizzativa e di un'articolazione della Direzione politica nostra dovendo fare i conti con la frantumazione sociale in cui ogni parte con si contrappone ad un'altra secondo una propria precisa scala di interessi confliggenti
Ora non siamo di fronte proprio per questa ragione siamo di fronte al dubbio se ci si possa in qualche modo plasmare su di essi oppure come credo
Se non sia per noi necessario rilanciare un'idea alta della politica e della sinistra come ricostruzione nei mezzi così come nei fini di obiettivi generali
Credo allora che sia ancora più indispensabile oggi la capacità di compiere una selezione degli interessi
Cui si vuole dare voce e rappresentanza visibilità e di qui l'esigenza dunque di uno stabile assetto politico e programmatico
Io credo che permanga la questione degli obiettivi generali cui tendere
La famosa questione del punto di vista generale pur sapendo che oggi a questo punto di vista non corrisponde certo una classe analogamente generale ma non per questa ragione credo si debba rinunciare a porsi questo problema e ha costruito poco
Non si può nemmeno credo accettare la formula stereotipata secondo la quale per questa strada si tornerebbe al partito di tipo pedagogico
Certo oggi il partito nel nostro né nessun altro non può pensare di riassumere in sé l'intero spettro sociale e politico a sinistra fai e proprio per questo allora
Che si apre il campo di nuove forme dell'agire politico dei centri d'iniziativa qui dare pieno carattere distanza alle forme pattizie di rapporto che anche qui sono state ipotizzate
Questi temi non sono un'altra cosa diversa dalle questioni che ci vengono poste dall'esistenza del nuovo soggetto politico della lega
Bossi cosa fa in fin dei conti acquisisce la realtà della frantumazione sociale ne usa e ne sfrutta fino in fondo il corporativismo fa leva su un dato materiale forte quale la questione fiscale
E connette tutto l'insieme con un forte elemento di MiTo quello del federalismo e proprio per questo percorso sembra uscito da una nostra vecchia scuola quadri con tanto di coscienza portata dall'esterno
E però dobbiamo sapere che Bossi costruisce un partito a forte radicamento ed estensione sociale e territoriale con autonomo tessuto connettivo sindacale cooperativo creditizio e banche per questo riesce a giovarsi di una grande importante spinta di militanza dalla base così come dai suoi ceti intellettuali e allora mi chiedo come possiamo fare a meno di continuare a stare a livello su ciascuno di questi piani
Ho detto che cosa mi convince della proposta che il compagno Zanella discussione di questi giorni ha esaminato il sistema di rapporti pattizi con associazioni e movimenti
E però continuo a pensare che si voglia anche un'autonoma elaborazione
Senza la quale ci potrebbe essere addirittura il paradosso di un partito che riesce a definirsi solo se e quando unito ad altre forze queste invece sì definite con un tono omerico percorso di elaborazione pratica politica
Si troverebbe questo partito a essere definito soltanto nel rapporto con gli altri una sorta di carta assorbente di altre iniziative
Allora rimane
Il rischio che l'unico spazio di un aggettivo autonoma rimanga il versante istituzionale
E allora io credo che potremmo anche continuare a riflettere sul fatto che il comitato elettorale non fa parte del nostro orizzonte e però in qualche modo così che rientrerebbe in campo quella ipotesi
La quale respingiamo invece né mi convince l'idea di un partito che in qualche modo si organizza per linee verticali affiancate
Perché se così fosse lavoro differenza di sesso non riuscirebbero ad essere tratti costitutivi dell'identità del PDS e nemmeno i punti di riferimento originari della svolta
Ricordate oltre due appena indicati il pacifismo l'ambientalismo potrebbero davvero determinare una seconda svolta nella nostra cultura politica
E forse anche per questa ragione di quella ispirazione a quella ispirazione della svolta non si può dire si sia data continuità con la fermezza necessaria
Continuo a pensare che fosse felice una delle definizioni che era stato dato del partito come partito dei conflitti strumento luogo di essi così come in una fase felice dalla nostra elaborazione su questi temi avevamo definito il documento che andava sotto il nome
Il documento Fassino il ricco tessuto di elaborazione riflessione di quella fase agli inizi del fra il novanta nel agli inizi del novanta io credo anzi che dobbiamo uscire da qualche trappola logica
Nella quale in qualche modo ci siamo adagiati e uscire dalla coppia gli opposti partito apparato contro partito Progetto il primo perché ingiusto il secondo perché forse ancora un po'troppo generico non lo fosse ci servirebbe di più
Riflettere sull'opposizione fra partito gestione e partito che invece agisce ed è strumento dei conflitti e anzi trova proprio in questo punto un tratto fondante della sua identità
Partito gestione fa venire in luce anche la questione degli eletti io credo che nella riflessione su questo punto e in parte anche nella scelta della regionalizzazione che pur condivido molto
Credo che siamo segnati dalle vicende della tarda primavera scorsa
Quando il nodo
Fra la situazione dei governi regionali e locali la questione di principio di fatto dell'autonomia dei gruppi elettivi soprattutto la questura e la coerenza tra linee nazionali e scelte regionali è venuta fuori in tutta la sua drammaticità
Partito nazionale non è non può essere una specie di somma di venti piccole nazioni ne può nascere in questo modo la rete la indispensabile regionalizzazione credo che l'articolazione regionale
Sia forte se rimane altrettanto forte e decisa l'ispirazione la fermezza e la continuità di una direzione nazionale e di un autorevolezza rispetto alla guida la direzione politica
In questo nodo si legano insieme i problemi relativi all'unità sulla linea politica gli orientamenti generali l'autorevolezza dei gruppi dirigenti le procedure i percorsi per la formazione delle decisioni
Nel novantadue abbiamo vissuto episodi di crisi acuta sotto questo profilo ma qui la procedura credo che diventi sostanza credo che diventi specchio fedele di come siano i fatti
Non abbiamo avuto addirittura una stagione felice nella storia del partito comunista
Quando sapemmo formare decisioni assai impegnative i compagni ricorderanno un gruppo di referendum tra cui la vicenda dell'ergastolo
A proposito della nuova scadenza referendaria sulla responsabilità civile dei magistrati sapendo compiere un'esperienza importante di concertazione e di consultazione rispetto orientamenti assai impegnativi
PDS questo il problema anche in questa occasione non ci ha provato né per quanto riguarda scelte politiche e neppure credo in modo convincente soddisfacente per quanto riguarda questa assemblea nazionale
Ho detto queste cose pensando anche alla riflessione che abbiamo svolto al comitato federale di Milano in preparazione di questa assemblea nazionale
E credo che in queste cose visti anche l'ispirazione di fondo del congresso straordinario che abbiamo tenuto in dicembre
Congresso che ha ricostruito un dato di fiducia tra di noi tra gli iscritti del gruppo dirigente che non era scontato ed è ogni giorno in discussione io credo che non ci sia stata percezione sufficiente
Di che cosa Milano abbiamo passato di che cosa fosse e sia ancora in discussione e di quanto l'esito sia tuttora legato a fili sottilissimi
Proprio per questa ragione credo che la questione rispetto a procedure forme di consultazione forme di concertazione
C'è un punto dirimente per ricostruire e rinsaldare il necessario rapporto di fiducia senza il quale un grande partito di massa diventa soltanto predicazione di se stesso
L'ultima questione io credo che forme di elezione indiretta colgo con piacere che nella proposta di documento finale questa questione venga rimandata la sede più propria quella del congresso nazionale
Credo che forme di elezione indiretta a qualsiasi livello si propongano monumenti lo di una virgola l'autorevolezza dei gruppi dirigenti
Ne garantiscono invece una funzione decisiva quella del controllo e della verifica dell'operato dell'iniziativa politica
Io credo che ne abbiamo di fronte un punto assai reale quello del funzionamento terminato concreto degli organismi dirigenti che intanto non devono essere pletorici
A Milano abbiamo dimezzato il comitato federale e questa scelta di per sé ha contribuito a creare l'elemento di fiducia di cui parlavo perché era parte integrante del sapersi rimettere in discussione e poi in grado gli organismi e abituati a verificare scelte ed operato si tratta in sostanza di avere percorsi lungo i quali si decide davvero chi come dove e quando si verifica la capacità di gestione previsioni degli scenari della loro evoluzione che quanto si chiede ha un gruppo dirigente senza aspettare mitiche occasioni
Ma come dire facendo di questo anche norma tratto distintivo di un partito effettivamente laico e di programma
Grazie
Un compagno mi prega di ricordare all'Assemblea che è vietato fumare in sala
Nel rispetto della legge dello statuto del partito evidente desiderio dalla grande maggioranza dei compagni il compagno ricco Salvatore delegato della federazione di Roma presentato il suo intervento scritto
Ha ora la parola al compagno Vincenzo vita
Responsabile nazionale per le comunicazioni
Stiamo discutendo quindi un argomento di notevole importanza vale a dire il modo di essere e di un organo collettivo di una società profondamente mutata
Devo dire subito che ho trovato molto interessanti molto diversi spunti dell'interruzione fatta dal compagno Zanni
Vorrei considerare comunque
Un limite del suo discorso che un limite anche della nostra più tradizionale cultura politica e cioè vale a dire come è possibile coniugare la necessità di riattivare
Un'immagine di partito nuovo un'immagine di organizzazione in fase di ricostruzione nel momento in cui la crisi della politica
La crisi dell'idea della politica
Per molti versi più serie e gravi di quanto fosse immaginabile sembrano minare alle fondamenta
Tale opportunità
E vorrei aggiungere che in questa contraddizione da governare con sapienza e con un pensiero strategico nuovo
Uno degli aspetti peculiari è dato proprio dall'apparire all'orizzonte e non da oggi
Di nuovi soggetti di nuovi apparati sociali che sembrano legittimarsi più di quanto le forme tradizionali della politica siano in grado ormai di fare
E non è badate bene come talvolta si dice con una certa approssimazione un'antipolitica
Che pervade la società sarebbe persino troppo semplice un'analisi di questo tipo e persino un po'il più facile la risposta
Una forma specifica e nuova di politica
Una forma di politica non più un mediata dai suoi apparati tradizionali tra cui le forme organizzate il partito in questo senso
Ma come dire una politica che si fa immediata
Che era un degli involucri che attraversa la mediazione politica
Che si organizza pervade Endo disse
Diversi punti della iniziativa di massa e della organizzazione civile fino a sostituirsi rapporto tradizionale guardate non è neanche la politica spettacolo di cui per tanti
Anni abbiamo dibattuto e di fronte alla quale ci siamo
Orientati criticamente o con sospetto
La politica spettacolo a suo modo eppure essa figlia di un'altra epoca
No credo però dobbiamo fare i conti ormai con una realtà di tipo nuovo io vorrei porre qui
Alla nostra attenzione
Un argomento di questo tipo io credo ci debba riguardare davvero tutti
Non si tratta di accettare o di respingere le nuove dinamiche della coscienza politica immediata e non più mediati
La politica i partiti
Sono ormai inevitabilmente sul assunti dentro tale nuova realtà una realtà di conoscenza di movimento della società
E nulla è possibile senza fare i conti con questo
Badate bene che anche i passaggi istituzionale
A mio giudizio si gioca molto se non soprattutto su questo punto
Che non è più il vecchio problema il rapporto tra politica e informazione
La saggia miscela tra
Programma e immagine sono temi persino ingialliti frettolosamente
Il tema che ci sta di fronte come oggi è possibile immaginare una forma di partito all'interno di un sistema in cui la forma di partito è assunta dentro
Direttamente dentro un sistema di comunicazione di tipo nuovo di tipo più immediato
Alla luce di questo io credo il dibattito che è in corso vi accenno per un attimo sui problemi della comunicazione sulle politiche dalla comunicazione vengono ad assumere una luce assai diverso a di quanto fosse in passato
Non vi è dubbio ad esempio che rileggendo
Oggi
Ripensando a questi anni
Ciò che è avvenuto nel campo della comunicazione radiotelevisiva
Forse sia una prima risposta ad alcuni dei problemi che ha già traversa per esempio il rapporto tra società politica comunicazione
L'avere consentito in Italia grazie all'appoggio sconsiderato delle forze di governo in particolare di quel governo che fu presieduto da Bettino Craxi l'emergere di un sistema privato senza regole concentrato
Senza forme di controllo democratico alla luce di quanto è avvenuto in Italia appare oggi come uno dei capisaldi di un'involuzione possibile del carattere democratico istituzionale della nostra Repubblica
E guardate che
Una via
Possibile da scongiurare ma una via possibile di uscita dalla crisi istituzionale è proprio quella come sappiamo di una forma né un presidenzialista autoritari
Nella coniugazione
Dei termini istituzionali in cui il sistema dei media può diventare un potentissimo strumento di condizionamento e può diventare un elemento decisivo di torsione
Anche istituzionale
è avvenuto in taluni Paesi pensiamo al Brasile è un caso che spesso si fa ma badate bene che in talune realtà italiana questo è già in atto
Esistono emittenti penso a un caso tra i tanti un'emittente a Taranto che si chiama Antenna sei che organizza manifestazioni di piazza
A un gruppo consiliare
Dedica i propri spazi ad interloquire con i vari soggetti politici e istituzionali della città
E si pone come una forma di politica di tipo nuovo
Le TV con i predicatori negli Stati Uniti sono state uno degli elementi della successo della nuova emittenza locale ed è un problema che ho visto attraversando anche l'Italia
Noi quindi dobbiamo porre il problema della superamento delle vecchie leggi sbagliate frutto di un vecchio accordo di potere tra DC e PSI con uno dei punti cruciali della fase di ricostruzione di una politica diversa
Il superamento della legge che prese il nome dall'ex ministro delle Poste ma mi è oggi uno dei punti fondamentali in queste ultime giornata abbiamo tenuto un successo a cui dobbiamo guardare con
Prudenza ma anche mi in modo positivo abbiamo cominciato a togliere qualche pezzo all'impero del gruppo Fininvest
Nato e cresciuto in questa logica di concentrazione autorità ma dobbiamo andare molto più avanti non basta assolutamente ciò che sta avvenendo
Mi riferivo alla questione delle tv a pagamento si tratta di andare ad una vera riforma di sistema così come è indispensabile che venga chiusa nelle prossime giornate la nuova legge di riforma dei poteri nella e sulla Rai
Attenzione lo vorrei dire qui c'è un un ostruzionismo palese che quello dell'MSI ma c'è anche un ostruzionismo strisciante a questa legge di riforma che è portato avanti dalla maggioranza di governo
Che non si presenta nell'aula parlamentare voi colto il dibattito e lascia correre il tempo in modo che si arrivi forse è questa la volontà di taluni è un conto a un commissariamento del servizio pubblico radiotelevisivo lo dobbiamo contrapporci duramente contro tale eventualità da scongiurare con la nostra battaglia
Decisa come stiamo cercando di fare in queste settimane ma tutto questo per dire mi avvio a concludere che oggi nel ripensare al partito
Al Partito democratico della sinistra
Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo farlo partecipi di un flusso comunicativo
E non come soggetti estranei che guardano con un distacco Altero al mondo della comunicazione esprimendo sulla mente valutazioni o giudizi con un approccio complessivamente sbagliato e arretrato
E tutto questo si riflette immediatamente sul futuro della democrazia italiana su quel nodo fondamentale che il rapporto tra comunicazione nuovo sistema politico
Si è sempre considerato il rapporto tra partito e comunicazione di massa anche noi come il rapporto tra un agente esterno
Capace magari di esibire una linea politica e di influire così sulla società e dei mezzi di comunicazione visti invece come una sfera Sestante
No il partita oggi adesso spesso attraversato dalla comunicazione e la comunicazione reale ma al di là della comunicazione formale proprio in virtù dell'evoluzione dei mass media della sofisticazione del consumo della crescita culturale
Dei cittadini che fruiscono ormai non solo di stampa radio televisione ma anche di immagine politica
Ecco quindi perché oggi il partito non può più essere considerato un comunicatore nella sua versione tradizionale fondata sugli iscritti sui discorsi sulle prese di posizione sono occasioni importanti ovviamente ma costituiscono solo uno degli ingredienti della comunicazione
In tal senso il vecchio dibattito ho concluso tra partito di massa il partito di opinione che talvolta riecheggia nelle nostre discussioni consentito però un dibattito davvero antiquato sorpassato le due cose si tengono siamo già molto al di là
Di quella contrapposizione oggi non si può essere di massa senza essere di opinione e viceversa è ovvio ma non basta oggi la comunicazione comporta una modifica fattiva del modo stesso di essere del partito o della sua fisionomia
Dei suoi fondamenti il partito è agente diretto che lo vogliono di comunicazione
Indipendentemente guardate dalle quote proprietarie possedute in questo o quel mezzo anzi faremmo bene a liberarci di qualsiasi tentazione detti a un'futura di gestione diretta dell'informazione Campania
Ho finito il dieci minuti son passati da un pezzo
Chiedo scusa o finite ci succede
Sono spunti utili io spero ad una riapertura della riflessione sul tema della comunicazione politica
Il problema io credo lungi dall'essere risolto è da aggiornare io credo che questa nostra conferenza sul partito possa dare un contributo attivo anche a rito aggiornare una nostra politica nella comunicazione di ringrazio
Grazie
A una comunicazione da fare
La quota raggiunta con la sottoscrizione di cento dieci milioni
Credo che sia un successo che possiamo con coronare con un applauso si invita tuttavia a raggiungere l'obiettivo di centocinquanta milioni è un invito allora la parola Pietro Folena della direzione nazionale del PDS
Ecco no
In quel il PDS lo faccio io in questo efficace parola d'ordine
C'è a mio giudizio un po'la sostanza del messaggio che noi da questa Assemblea dovremmo cercare di lancia
E c'è un'idea alta nobile della politica con cui nella nostra autonomia scendiamo in campo anche controcorrente l'idea di conquistare una nuova sovranità del cittadino
Una sua nuova libertà
Ma non di un cittadino astratto di un cittadino lavoratore che è costretto a pagare le nuove tasse di Amato che soffre della mala sanità che vive nelle contraddizioni e i conflitti sociali di questa concreta Editalia
Che nel Mezzogiorno subisce il dominio della mafia
Nell'idea di fare collettivamente insieme il PDS e altri strumenti della politica
C'è la risposta alla concezione che ha prevalso negli anni ottanta la politica l'hanno fatta i leader dei partiti
E l'hanno pagata cioè fatta in senso materiale i campi dei grandi gruppi economici in cambio di un mercato protetto dei lavori pubblici e della rinuncia ad una vocazione industriale
E diciamolo al Sud la politica la fatta anche la marcia l'idea di una morte della politica come rinuncia alla possibilità di farla per tutti si è affermata negli anni ottanta non è il problema di ora
Si paventa lo hanno detto giustamente in molti da questa tribù una la possibilità che prevalga nella crisi ora un'idea elitaria della politica
Ma non è stata quell'idea già il vero motore negli anni ottanta e la proporzionale certamente non ha impedito il notabilato non sono le regole che fanno o disfano il notabilato
Oggi il rischio è semmai che si vogliano costruire gli ordinamenti e le regole istituzionali conseguenti a quel processo degli anni ottanta
Malgrado tutto anche in quegli anni Grazia chi si è opposto a quell'ideologia un nome per tutti Berlinguer la politica ha camminato nella società
Informe plurime diverse
Ma qui c'è anche un senso polemico di quella il PDS lo faccio io polemico con noi stessi
Perché ce lo dobbiamo dire non sempre il PC e il PDS nato proprio per andare oltre i limiti del PC lo abbiamo fatto Nori lo hanno fatto i cittadini ai lavoratori
Quanto poco ma non per questo meno grave ne ha parlato la compagna di Terni questa mattina
Di questa di della questione morale ha coinvolto anche noi non è il frutto di una generica omologazione di tutti i partiti ma è il sintomo di forme di cedimento e disse
Proprio quando i protagonisti di quella idea vincente sono in difficoltà possono perfino travolti quel malessere nasce nella sensazione di non avere ancora lo strumento per tutti per fare la politica
Lo strumento ma lo strumento inteso come unico strumento esiste ancora
No non esiste più l'abbiamo imparato da anni soprattutto nella crisi dal rapporto con le giovani generazioni
Ne possiamo rimpiangere l'epoca dello strumento unico che poi diviene fine
La sintesi universale quello che con una espressione ineguagliata per efficacia Gramsci definiva il voler ammettere le baracche al mondo
Forse nel PDS ci siamo portati qualcosa di quella concezione ma abbiamo anche commesso degli errori
Tre anni fa veniva irriso chi parlava di rottura della vecchia forma partito
Parlate d'altro si diceva non di politica ma così la vecchia forma sia indebolite cristallizzata con le sue tendenze centralistiche in un correntismo esasperato le differenze positive di aree di pensiero che era alla base di Rimini del patto fondativo del PDS sia in una certa misura persa
Si è ristretta rattrappita la sede della volontà e della direzione politica periferia territorio regioni associazioni contano di meno nella direzione reale del PDS del novantatré di quanto contassero nel PC dell'ottantanove e non lo dico certo con rimpianto
La caduta di capacità di direzione di cui ha parlato Pietro Ingrao ieri
Nasce a mio giudizio soprattutto nella scelta dopo Rimini di non coinvolgere nella sede reale della decisione politica le regioni i compagni impegnati nei movimenti e nella società le competenze
Non c'è stato un vero diffuso pervasivo ricambio e allargamento del gruppo dirigente
Il problema non è tanto di generazioni o del passato quanto di una sorta di corto circuito tra la sede della decisione e quella parte della società che crede né i valori della sinistra
Costruiamo facciamo allora gli strumenti dalla nuova politica a partire dalle regole elettorali
Occorre soprattutto che entri in campo qualcosa di nuovo che non si esaurì esaurisce in un partito è l'idea di cui ha parlato Giovanni Lolli ieri di organizzare un campo di forze e cioè un pollo non solo di forze politiche ma anche sindacali sociali civili associative che diamo voce io direi Potenza alla sinistra diffusa
In questo campo il per costruire questo campo c'è bisogno del PDS assumere ora la pratica pattizia la scelta radicale del regionalismo le organizzazioni verticali è a mio giudizio la condizione perché la struttura del PDS divenga per così dire modulare e Possa rapportarsi e integrarsi nel polo progressista
Figuriamoci allora se può essere nelle nostre intenzioni pensare ad un congresso che sia un regolamento dei conti e che si svolga svolga secondo le vecchie regole che fotografi cioè le nostre attuali debolezze
Occorre invece dance decidendo l'ho qui ora avviare fin da domani una sperimentazione di alcune novità da subito costituiamo per esempio accanto ad Aurora
Organizzazioni analoghe per la sanità e per la scuola di cui c'è un grandissimo bisogno
Dobbiamo portare al Congresso che ci sarà il nuovo dobbiamo rimettere i piedi per terra e ascoltare ciò che si muove nella società
Perché se è vero che non c'è lo strumento la gente sarebbe tragicamente più debole sola senza gli strumenti collettivi della politica è insostituibile la funzione di un collettore di idee come un partito politico di sinistra di massa
Che spaccando il corporativismo dalla società sia capace di governare i processi ne parlava Tronti e diventa una grande struttura di comunicazione Democratic la novità positiva di questa fase è che la gente sta riprendendo la parola le tangenti non solo un fatto di un'ora divora il fatto che si sanzionano le tangenti
I lavoratori sono stati soli negli anni ottanta non è un fatto di ora di ora il fatto che i lavoratori stretti da una crisi drammatica mi prendono la parola oltre i confini della fabbrica non un'opera Isma'
Attorno a grandi questioni sociali che attraversano le tante articolazioni del lavoro l'occupazione la salute
L'istruzione l'ambiente
Io non condivido compagne e compagni ho concluso toni catastrofici
C'è un Paese c'è un'Italia che vuole reagire che alle risorse che ha la forza morale per reagire i giornali stranieri ricominciano a parlare bene dell'Italia proprio ora perché sta reagendo
E allora davvero non ci dobbiamo richiamare politicamente non retoricamente al senza alle radici della Resistenza italiana
Allora dopo vent'anni di divisioni feroci dell'antifascismo
Si ebbe la capacità di trovare un minimo comune denominatore e poi liberato il Paese di rimboccarsi le maniche e di ricostruire l'Italia prima ma anche dopo la rottura dalla guerra fredda
La sinistra e noi come principale forza della sinistra abbiamo il compito di unire le forze che vogliono ricostruire il Paese di mettere in campo una nuova classe dirigente democratica per l'Italia
E se non sapremo farlo altri vinceranno questa partita e sulle macerie potrà sorgere qualcosa di peggio di ciò di cui ci stiamo liberando così io vedo il bisogno di un'apertura
Di un generale ricambio di gruppo dirigente non di altre assurde lotte intestine come titola oggi La Repubblica ma di quello che Massimo D'Alema giustamente chiamato un nuovo patto non fra i campi ma fra tutti noi nel partito
Fondato prima di tutto sulla capacità di chi ha avuto il coraggio del rinnovamento in questi anni di guidare questo nuovo processo
Un patto che abbia l'obiettivo di svolgere questa funzione di scommettere sulle risorse di chi lavora di chi paga le tasse di chi è stato escluso dalla politica noi abbiamo messo in su in soffitta molti slogan anche lo slogan
è ora potere a chi lavora forse è un bene per quanto di ideologico di finalisti cocci poteva essere in quello slogan però concretamente senza slogan è forse proprio giunta l'ora
Che chi lavora che chi crede nel lavoro si rimbocca le maniche per ricostruire questo Paese
Grazie
Accompagnata lemma vorrei un momento di attenzione
Nella bozza di ordine del giorno finale che è stata distribuita e che per eccede il documento elaborato dal gruppo di lavoro
Va apportata una correzione alla penultima riga la parola regolarmente di va sostituita con la parola quattro così che il testo risulta sulla base di norme in quattro coerenti con la scenetta delle autonomie regionali e di progetto
Ha ora la parola la compagna Silvana da Mary segretario dell'Unione regionale del Piemonte si prepari il compagno Pier Luigi Bersani
Il percorso che abbiamo compiuto per arrivare a queste assise nazionale sia pure avvenuto in un modo meno canonico che in altre occasioni
Ci ha consentito di verificare come esista tra gli uomini e le donne del PDS una domanda un'aspettativa ed anche una disponibilità a sperimentare un nuovo modo di essere del partito della sua cultura politica
De suo concreto organizzarsi e fare politica
Che lo faccia essere ed essere percepito Comuna gente utile ad una rigenerazione democratica della società e delle istituzioni
Idee proposte esperienze che hanno bisogno di cominciare ad essere afferrate
Composte dentro un progetto passare dalle intuizioni e la concreta sperimentazione
Siamo in una fase di lavori in corso abbiamo giustamente detto ed è inevitabile che la fisionomia del PDS si definisca in un processo reale
Tuttavia io credo che condivido con compagni che l'hanno detto che sia essenziale che in questo cantiere che abbiamo aperto gli aderenti al PDS i nostri lettori cittadini
Quelli che vogliono poter dire come diceva poco fa Pietro Folena il PDS lo faccio io possono cominciare intravedere
I primi caratteri mitili questa fisionomia superando una vischiosità una fatica troppo breve pesante di questi anni e mesi che ci aveva impedito per esempio di essere conseguenti con quell'idea idea feconda e sprecata della fase costituente
è stata quella un'occasione mancata travolta da un momento troppo travagliate Complesso
Per il passaggio dal pc al PDS oggi in contesti ancora cambiato ed è anche più drammatico
Se noi vogliamo contribuire a difendere la politica democratica essendo forse l'unico partito grande partito che si può definire di massa
Se vogliamo difenderla funzione collettiva del fare politica dei partiti alternativa ad un'idea elitaria non possiamo fermarci alle quanto più nobili dichiarazioni di principio
Va ripartito ricostruita una credibilità una legittimazione che riguarda tutte le forme di rappresentanza
Stare fermi avere impazzì
Atteggiamenti sterili rischia di fare apparire il nostro sacrosanto diritto e dovere di evidenziare la differenzia Poli della differenza politica
Del PDS del pc prima dal blocco di potere che ha portato il Paese alla situazione attuale giusto legittimo sacrosanto ma insufficiente dobbiamo dunque
Rispondendo anche in questa Assemblea a quel principio etico di responsabilità accusare relazione si riferiva assumere alcune decisioni impegnative attorno alle proposte centrali della relazione
Il PDS come moderno partito di massa di uomini e di donne di cittadini di lavoratori partito programma
Che propone le Autonomie di Progetto con un forte profilo regionalista
Che tenta sperimentazioni una struttura duttile che valorizza differenti autonomie e aderisce così alla domanda più esigente di politica che oggi la società esprime dunque assumere queste proposte come indirizzo preciso di innovazione democratica e farne ragione il nostro lavoro nei prossimi mesi
Non si tratta e forse non è inutile dirlo
Di un lavoro organizzativo settoriale voterà le che dobbiamo fare ma se investe la forma partito se ha a che fare così profondamente con il progetto originario del PDS rinnovare rigenerare unire una sinistra più ampia
A che fare direttamente quegli appuntamenti politici descritti per i prossimi mesi
E necessario dunque mi pare che nell'ordine del giorno e ci verrà avanzato proposto decidere ci sia questo elemento deciderà un indirizzo di riforma e di riorganizzazione del partito
E poi su questo a questo far conseguire due cose intanto una capacità progettuale concreta delle unioni regionali sull'autonomia statutaria la definizione di un coerente quadro delle risorse
Perché vedete io penso che una riorganizzazione vorrei quasi dire una ristrutturazione così profonda innovativa
Di un'impresa di una ditta un po'speciale come a una formazione politica non è fattibile senza Invest
Dire risorse finanziarie o ma umane moderne strutture tutto altrimenti rischia di essere velleitario
E questo è un punto cruciale a fronte delle difficoltà di molte nostre organizzazioni sulle quali è necessario si determini una forte cooperazione tra i diversi livelli del partito nazionale e periferie
Dobbiamo quindi credo definire un'intenzione politica penso che lo faremo
Dobbiamo poi promuovere quella capacità progettuali concreta per costruire il PDS con una realtà politica più ricca in un'altra diversa relazione più feconda con le forze di sinistra e progressiste della Società Italiana realtà per realtà e quindi il disegno da questo punto di vista delle unioni regionali delle autonomie e delle responsabilità delle organizzazioni tutte del nostro partito proponente Cds davvero sulla traiettoria del bisogno di cambiamento
Partito regionale dunque pensati in un progetto nazionale unitario nel quale al centro compete o da decisione di una forte direzioni strategica politica e culturale
Un progetto nazionale li considera il patrimonio storico e culturale la completa vicenda sociale politica la vocazione le competenze reale dei territori come risorsa da valorizzare tanto nell'organizzazione statuale
Che in quella dell'organizzazione politica del partito per produrre una qualità innovativa vorrei sottolineare due ambiti di politica organizzativa particolarmente rilevanti
Che questo partito di massa moderno a se vuole porsi il problema di organizzare un rapporto forte diretto con la società i movimenti e contestualmente essere in grado di operare scelte per un programma di governo a tutti i livelli
Il primo a
E quello di progettare sperimentare forme strumenti supporti che rendano davvero un possibile il lavoro volontario
L'accesso alla politica di molte diverse esperienze altrimenti quel PDS lo faccio io rischia di essere un generosissimo
Diciamo esigenza bisogno disponibilità noi abbiamo la responsabilità ai gruppi dirigenti ce l'hanno tutto il partito che qui c'è la di riflettere su come realizzare pari opportunità per la politica per tutti i cittadini che guardano nuovi e qui c'è anche un lavoro di organizzazione
Più duttile di cura di impegno perché questo è un mattone fondamentale del nostro edificio Zani
Sottolineava in particolare la questione dei lavoratori
Sabato prossimo a Torino
Si costituiranno unione dei lavoratori un po'di ovunque finiti in via Montello capite bene questa è una questione assolutamente cruciale
Abbiamo intensificato l'esperienza il nostro impegno verso il mondo della del lavoro ma non siamo ancora assolutamente al di sotto di quello che è necessario
Io credo che tra l'altro questa è una vicenda che si collega direttamente al tema più ampio che dobbiamo rilanciare dei diritti politici nella impresa assieme a quello della rappresentanza sindacale
Sulla seconda questione ha parlato a lungo ieri compagnie Tronti ed è quella della sperimentazione della strumentazione chi apprezza il PDS per il governo
Nell'elaborazione programmatica e prima ancora sul terreno dell'analisi i centri di elaborazione e le fondazioni e quanto altro possiamo mettere in campo devono superare separatezze stabilisce un rapporto per permanente tra il progetto generale il farsi dei programmi nazionalmente localmente in un forte raccordo con soggetti realtà sociali che si esprimono
Su questo tema delle sedi dei centri ed è la rete di relazione fra DS e l'evocazione le competenze delle varie realtà regionali delle grandi città
Mi parrebbe opportuno approfondimento comune uno scambio per scegliere come indirizzare il nostro lavoro e presa per utilizzare cose di cui non sono francamente convinta riusciamo oggi a fare il meglio quello che già c'è
Infine sono convinta che il disegno di rinnovamento e di unità della sinistra di una sinistra politiche sociali più ampia dello spettro dei partiti tradizionali
Che comprende il cattolicesimo progressista l'ambientalismo al mondo del volontariato e tutte quelle realtà di cui abbiamo parlato in questi giorni un disegno nel quale la sinistra che ha governato sappia radicalmente a rigenerarsi
E nel quale vengano sconfitti di sterili Orizzonti di chi vuole la sinistra condannata all'opposizione
Questo disegno può diventare il vero per diventare vero ho anche bisogno di superare un puro ambito centralista risorgendo realismo dei rapporti politici e ostile credo ad un processo di rinnovamento di incontro e di unità a sinistra che può invece cominciare a dirsi a incontrarsi a ragionare insieme
Gli appuntamenti dei prossimi mesi ce ne daranno credo più di un motivo
Grazie
Vorrei ricordare compagni che ancora non l'abbiano fatto che nel fondo della sala sono aperte le urne per l'elezione del Presidente del Consiglio nazionale
Ha ora la parola Pierluigi Bersani il segretario dell'Unione regionale Emilia Romagna seguirà Umberto Ranieri
Gare compagne e compagni
Non ci stiamo impegnando seriamente cui non per colmare dei ritardi o peggio per fare dell'autocoscienza o delle rese dei conti o per affrontare emergenze politiche come altri devono fare
Non ci stiamo impegnando per predisporsi al nuovo e allora trasmetterà al partito all'e sterno questa verità e anche una responsabilità dei gruppi dirigenti fin dalle prossime ore una responsabilità non sempre svolta al meglio in queste ore
L'assemblea che stiamo conducendo a un suo centro politico
Per confederale una sinistra rinnovata per costruire un ampio schieramento di progresso per far fronte alle novità sociali e a quelle istituzionali ed elettorali che noi stessi stiamo inducendo che partito ci vuole
Immaginare un partito non per una nuova fase ma per una nuova epoca come ricordava Tronti ieri è certamente compito superiore le nostre forze
Ma se siamo capaci di riconoscere già del presente le tracce del futuro noi possiamo lavorare con una intelligente approssimazione prima approssimazione quale partito significa che un partito ci vuole
Sciolto definitivamente mi pare questo dubbio amletico che non ha fatto molto capolino in questa Assemblea
Nei nuovi scenari destinare di prossimi mesi può avanzare un altro al quale si deve cominciare a rispondere con una seconda approssimazione di analisi
Avere come partito un progetto politico che guarda fuori di noi che presuppone altri soggetti cioè una Psicologia amichevole verso altri soggetti
Fatta di conflitto e di convergenza non di egemonia
Avere un progetto politico che ci porta in molti luoghi ad agire con altri protagonisti economici sociali
Non è di per sé un vincolo un limite alla nostra identità
Ne è invece a meno che non vogliamo rovinarsi da soli una caratteristica è un rafforzativo
Perché stupirsene perché stupirsi oggi che l'identità di un soggetto finisca per essere tutt'uno con la sua capacità di ordinare ed organizzare relazione allora guardiamoci da un eccesso dando sia su questo tema
Che potrebbe ad esempio farsi confondere l'esigenza che c'è di rinsaldare la barra del nostro timone con l'inconsapevole ricerca di antiche certezza
Allora se vogliamo uscire e possiamo farlo dalle simbologie della nascita e dell'infanzia di questo per PDS e avviato ad una fase di prima maturità
Noi abbiamo un primo compito culturale politico organizzativo
Allestire un partito che incorpori l'identità e l'attitudine alle relazioni il nostro visibile volto e la missione che sta fuori di noi
La forza attrattiva e l'apertura soggetti nuovi o rinnovati della sinistra e del progresso
Questo che dedica un equilibro troppo miracoloso per essere trovato no di questa dovrà essere semplicemente una fisiologia e non solo nostra
A guardar bene il fondo delle cose perché i partiti e tutti i partiti che possiamo concepire dopo il Moro e doppi radicali mutamenti la nostra vita nazionale o saranno così o non avranno una vera funzione e infatti non possiamo e vogliamo pensare a partiti Cuneo con una proprio inconoscibile missione
Ne ha partiti Fassio Fassio dei veri onesti dei veri democratici dei veri lombardi
Ne ha partiti blocchi di interessi univoci e compatti che non ci sono più
Ne ha partiti comitati elettorali a quest'ultimo proposito chi avesse qualche dubbio e qualcuno c'è
Ora i flettere sul fatto che in Europa dal Seicento inglese in poi
I partiti la hanno spesso tratto occasione per conformarsi dai meccanismi nuovi della democrazia parlamentare ma non si sono mai esauriti in questo e non credo che la storia si improvvisi dunque dobbiamo guardare a partiti sempre più come libere associazioni di donne e di uomini che intendono vivere un'efficace esperienza partecipativa in nome di valori idee programmi interessi e quindi in nome di una certa idea di società
Un'esperienza partecipativa che sarà priva degli effetti drogati della contrapposizione ideologica o dell'eccesso di ruolo nella mediazione cittadini Stato una mediazione che darà altrimenti risolta dai meccanismi elettorali
Allora una libera associazione di questo genere che noi vogliamo di massa è questo il problema
Non potrà ovviamente esistere voglio dirlo almeno come inciso senza un fondamento di gratuità e quindi di eticità senza un impulso morale
Io vedo nel futuro un'esigenza crescente di una sorta perdonatemi la parola di re ideologizzazione della sinistra
L'esigenza di una sinistra che fa prima di tutto quel che vede e poi lo fa come può
Se non vorremmo che la sinistra disperda la sua ragion d'essere noi saremmo indotti ad andare oltre alle parole buone leggera degli anni ottanta la solidarietà le opportunità e a rimettere mano le parole pesanti
La giustizia ingiustizia l'uguaglianza e la disuguaglianza la libertà di tutti e affidare alla razionalità del Progetto e al soggetto politico la dinamica del rapporto fra quel che si vede e quel che si può fra ispirazione associativa per dirla così e pratica programmatica progettuale politica sulla quale si esercita la partecipazione efficace di cui parla
Ma quel che più importa dire qui è che in un'associazione di questo genere un cittadino dovrà trovarsi per così dire a casa sua
E incrociare il più possibile una democrazia senza particolari aggettivi singolari aggiustamenti codici peculiare
è nelle cose andare verso un partito che incorpori le idee più semplici di una democrazia di mandato che esprime i gruppi dirigenti in modo diretto dalle sue organizzazioni che riconosca e garantisca il ruba il pluralismo interno in modo che tale pluralismo si alimenti e si riproduca sulla base dell'esperienza politica reale dell'organizzazione
è nelle cose inoltre andare verso un partito con una nuova ossatura
Quella che abbiamo definito per sintesi regionalista
E consentitemi qui avendo ascoltato con attenzione su questo punto il dibattito di sottolineare quanto danno abbia fatto una mancata elaborazione culturale politica su questo tema
Sì a qualche si ha quasi l'impressione a volte che mentre le decisioni vengono prese e saranno presenti oggi sul regionalismo
Le motivazioni andrebbero riprese un po'daccapo per essere davvero sicuri di fare una cosa sapendo tutti assieme perché la si fa e non mi pare che sia ancora così
Ma da dove crediamo chiedendo a questi impulso al regionalismo che si muove non solo in Italia ma soprattutto quei compagni che sono più facilmente portati a evocare i processi di globalizzazione
Come non perdono che la centralità dei territori è un elemento speculare intimamente connesso ai processi di globalizzazione
Ed è arriva in ultima istanza dal nuove esigenze di organizzazione di qualificazione di un rapporto con le dinamiche globali
Certamente più sentite là dove la società l'economia sono più mature e quindi è più percepibile l'effetto di spaesamento dagli equilibri consolidati il regionalismo non è il figlio di un dio minore è il figlio di questo generale Processo
è un terreno obiettivo rischioso incerto sul quale possono attecchire un minuto solo tendenze regressive
Difensive che possono penetrare avere l'egemonia vincere se non si occupa positivamente quel terreno
Per un ipotesi democratica
Concludo dicendo
Che noi usciamo da questa Assemblea avendo fatto ancora un passo avanti rispetto ai lavoro di un complesso difficile di una complessa difficile fase di preparazione e da questo si giudica se un'Assemblea è riuscito è possibile adesso che la riforma inizi e che i lavori in corso abbiamo un punto fermo
Io voglio credere che il Consiglio nazionale lavorerà sulle decisioni che oggi vengono prese sul serio e dei tempi da senza nessun atteggiamento riduttivo ma con lo sforzo teso a dare la massima espressione alle innovazioni che abbiamo introdotto
Grazie
Prima di dare la parola al compagno Ranieri vorrei leggere presto Messaggio inviato sì dai compagni della sezione Santa Maria dipesa era per significare il nostro impegno per la moralità
La sezione Borgo Santa Maria difesa no
Ha sottoscritto la cifra di un milione e si era carta arrendere omaggio alla tomba del compagno Berlinguer
Quale esempio della nostra diversità e della moralizzazione della politica
La parola e ora compagna Umberto Ranieri vicepresidente del gruppo del PDS al Senato della Repubblica
Noi siamo dinnanzi a un dilemma per quanto riguarda il tema dei caratteri e della riforma del partito
Avremo il tempo di forgiare uso le parole di Zani
Una nuova organizzazione
Nel momento in cui la crisi del sistema dei partiti sembra quasi inarrestabile
I tempi di questa crisi appaiono di gran lunga più veloci della capacità della nostra
Anche nostra di fronteggiare le trasformazioni con un progetto di rinnovamento
Ecco perché quello che avverto è il pericolo di un nostro spiazzamento
In una situazione in cui la lotta politica si va a brutalmente polarizzando
Tra il conservatorismo di chi non avverte la portata della crisi che scuote il sistema dei partiti
E la pericolosa demagogica di chi non coglie le conseguenze distruttive di un tracollo del vecchio cui non si accompagnasse rapidamente una reazione democratica e riformatrice
Vi è dunque una drammatica questione dei tempi
E il rischio e che in Italia possa determinarsi una sorta di vuoto democratico
In cui può prendere corpo un pericolo di destra
Che si badi non è solo la manifestazione di una tendenza generale europea acutizzata dalla crisi recessiva e da contraddizioni nuove che scuotono le società dell'Occidente
Vi è in Italia qualcosa di più
Una condizione di maggiore fragilità del tessuto democratico
In cui gli affetti dall'offensiva di destra possono risultare devastanti
Ecco perché io credo che il problema democratico sia quello più importante e decisivo della nostra agenda politica
Se le cose stanno così cosa ne discende per quanto riguarda la riflessione sul tema del partito
Noi dobbiamo riuscire a rendere visibile e praticabile
Una terza via tra opposti schieramenti che si vanno profilando sulla riforma del sistema politico
Da un lato la difesa con qualche ritocco del sistema attuale
Dall'altro la cancellazione delle tradizioni politico culturali in cui si è incarnata la storia
Specifica di quasi un secolo di lotta politica in Italia
E dobbiamo anche dire che dietro l'angolo non ci sono già
Promette nuove formazioni
Che i partiti non si inventa uno
Sono il frutto di una storia profonda non di improvvisazioni o del parto generoso di qualche intellettuale
E da questo punto di vista non c'è dubbio che la cancellazione delle tradizioni politiche
Sarebbe il prodotto inevitabile di una legge elettorale
Uno uninominale maggioritaria secca
E non è nemmeno il caso di ingannare il PCI
Noi una riforma di questo tipo obbligherebbe a trasformazioni
Radicali la stessa forma di governo lungo la via di una centralizzazione personalistica e della fine dei governi di coalizione
Io quindi non ritengo Brigato un tale approdo della riforma del sistema politico italiano
Ma questo punto di vista io condivido l'affermazione recente di Mario Tronti su questo punto
Noi abbiamo il problema del recupero in termini nuovi delle tradizioni politiche popolari e della loro rigenerazione non ve la cancellazione di esse
Questo recupero delle tradizioni implica un pluralismo di soggetti politici popolari e dunque ha bisogno di un sistema che consenta la rappresentazione di tale pluralismo
Ed è proprio l'esigenza di mantenere aperta tale via che
Deve fare della proposta del doppio turno che noi avanziamo non una correzione
Ma un'alternativa all'ipotesi di Mario Segni e della Libia
Il nostro sì al referendum deve avere un carattere distinguibile
Autonomo rispetta di ipotesi che non solo sono poco convincenti
Ma non sono auspicabili
C'è da chiedersi allora quale deve essere la nostra parte
Nella rigenerazione delle tradizioni politiche popolari
Noi dobbiamo rappresentare l'autoriforma di quella tradizione politica e civile che si identifica con i valori democratici del socialismo
Questo dobbiamo proporci
Auspicando che altri su fronti diversi quello laico liberale quello cattolico si propongano il medesimo compito
Io intendo così l'autoriforma del PDS
Dare vita a una moderna formazione socialista che si proponga di rappresentare un determinato insieme di interessi e valori di Fini e di Skopje ha detto Zani
E non un confuso contenitore di tutto ciò che si agita sulla scena della lotta politica e democratica e nella stessa sinistra
Costituire insomma la versione compiutamente democratica nella secolare evoluzione del socialismo italiano non una sommatoria di vecchie sigle
Una formazione che rappresenta un'aria limitata dello schieramento democratico
Ma che costituisce l'interlocutore essenziale di nuove coalizioni progressiste
Una forza con una propria cultura un proprio ancoraggio sociale un'originale riferimento ad una tradizione parte di uno schieramento progressista
Consapevoli che anche nel nuovo sistema elettorale che noi auspichiamo
La sinistra sarà irriducibile a un unico partito o movimento
Io non riesco a immaginare una sinistra unita in Italia se non nella forma di una coalizione di forze non di un unico movimento
Il punto vero è il seguente e concludo
Nel sistema elettorale a doppio turno
Che noi auspichiamo qual è il collante di una coalizione di forze e personalità progressiste
Essa non può che essere che è un programma per il governo
Nel sistema che noi auspichiamo infatti la questione centrale non è solo l'entità della rappresentanza
Lì si vince o si perde se si coalizza una maggioranza ed è allora sul fronte della capacità della credibilità dell'efficacia come forza di governo che il nuovo sistema politico si sfiderà incinta alzerà ed è qui che si gioca dunque la scommessa dell'autoriforma
Ed è qui che deve andare ancora più avanti la nostra elaborazione sui caratteri del partito
Una ricerca un'elaborazione che potranno svolgersi dal nostro partito oltre le forme in cui si sono realizzate in questi anni
Sia chiaro il pluralismo di questi anni non è stato causò disordine
è stato ho concluso un tratto inevitabile di un partito che affrontava un processo di trasformazione inedito è difficile
Oggi si può guardare oltre oltre le distinzioni che accompagnarono la nascita del PDS è possibile riaggregare forze energie su una base programmatica ideale adeguata alla nuova fase
Una piattaforma che si proponga i due obiettivi fare del PDS seriamente la forza essenziale di una svolta nel governo del paese
Farne il cardine di una nuova unità della sinistra su questi punti allora in maniera chiara e limpida e feconda
Potrà svolgersi una dialettica nel nostro partito
Potrà procedere il suo rinnovamento la sua riforma la costruzione netto traumatica né occasionale di un nuovo gruppo dirigente
Grazie tomba grazie ai compagni a Ranieri e ora la parola la compagnia Livia turco della direzione nazionale del PDS
Seguirà il compagno Gian Mario Cazzaniga che sostituisce il compagno Gavino Angius
L'obiettivo che abbiamo discusso in questi giorni
E che ci ha proposto Mauro Zani nella sua relazione
Vale a dire costruire un partito che rimetta al centro
La capacità di iniziativa di progettazione di tante donne e tanti uomini
è molto impegnativa e non scontato nel suo esito
Essa comporta una messa in discussione di noi stessi
Del nostro modo di intendere e praticare la funzione dirigente
Essa richiede di avere presente un punto di analisi essenziale
La crisi dei partiti di massa
E la crisi della loro funzione sociale innovatrice
Che storicamente non vuole forme della partecipazione politica coinvolgendo innesta i ceti subalterni
I partiti popolari come osserva Pietro Ingrao in un suo recente saggio su critica marxista
Hanno riformulato il concetto e la pratica della rappresentanza politica
Definendo quest'ultima non come delega ma come una relazione attraverso le forme del dialogo e del Patto tra soggetti diversi
E la crisi dei partiti politici più ancora che nella corruzione
Stante la loro applicazione ad una funzione di rappresentanza dei suoi due momenti
Elaborazione di un progetto comune condiviso coinvolgimento attivo di individui e gruppi sociali per la loro affermazione
E ancora attuale è ancora praticabile questa concezione della rappresentanza politica
Mi pare sia questo il tema della nostra riflessione ed il centro del progetto che vogliamo costruire
Noi vogliamo fare del PDS è un partito capace di elaborare praticare una proposta di trasformazione di governo della società
Sollecitando la partecipazione attiva di tante di tanti
Nella società dell'immagine vogliamo affermare il valore del fare concreto
La capacità di elaborazione autonoma da parte di soggetti diversi non si tratta di un'impresa facile i i mille novecentottantanove non è stato il nuovo inizio della sinistra pertanto e la vittoria della rivoluzione democratica non ha comportato in Europa uno sviluppo è un arricchimento della democrazia
Al contrario abbiamo vissuto uno scarto significativo tra le aspettative riposte nella democrazia e la sua realtà
Ciò avallato una sorta di realismo democratico per cui la democrazia è stata con ricondotta nel puro rispetto delle procedure e delle regole
E tutto ciò ha ristretto la scena politica collocando ai margini o fuori di essa grande parte dei soggetti politici portatori di forti domande di cambiamento
Pertanto costruire un partito che si prefiggeva di realizzare una forma della rappresentanza politica
Basata sulla capacità di Progetto e sull'attivazione di tanti soggetti va di pari passo con la battaglia per una uscita democratica dalla crisi che stiamo vivendo
E costituisce il terreno più fecondo per costruire l'unità e rinnovamento della sinistra
Zani nella sua relazione indica i tratti costitutivi del PDS della sua forma
Condivido questo Progetto e vorrei svolgere in merito a due considerazioni
La prima ci deve fare riflettere la constatazione
Che le nuove formazioni politiche che si sono affermate dare e la lega seppure dentro contesti culturali e valoriali profondamente diversi hanno nell'appartenenza al territorio nella identità locale una ragione importante del loro successo
Perché essa raccoglie non solo una chiusura corporativa decodifica come nel caso della Lega
Ma anche un bisogno di legami sociali significativi un bisogno di appartenenza che i processi di modernizzazione hanno in gran parte mortificato
Fare politica del territorio significa mettere al centro la comunità locale la vita quotidiana sollecitare alla partecipazione di retta e quindi favorire la costruzione di legami sociali significativi
E la seconda considerazione che vorrei fare è la seguente
Non basta a discutere di modelli organizzativi
Perché si realizzi davvero il radicamento nella società è necessario che la sinistra noi ci interroghiamo sulla nostra pratica politica vale a dire sulle forme e le modalità d'efficacia del nostro fare politica
Su queste voci ha sollecitato il movimento delle donne dal femminismo abbiamo molto da imparare
La nostra pratica politica e povera asfittica lontana mille miglia dei nostri enunciati
Esso si riduce ad una democrazia del dire si concentra a volte in modo esclusivo delle istituzioni e incapace di produrre messaggi comunicativi al di là di noi
Questa nostra Costituzione materiale e la ragione per cui tante forze penso le donne si sono allontanate da noi
Ed è questo il punto di maggiore incoerenza del PDS perché la svolta doveva modificare le nostre modalità di rapporto con altri soggetti e con la società
Passare ad una democrazia del fare costruire un dialogo paritario e continuativo con le tante forme di impegno politico nella società sono le condizioni fondamentali per realizzare gli enunciati del regionalismo e del radicamento sociale
Tratto fondamentale del PDS la valorizzazione se e la valorizzazione sociale politica del mondo del lavoro
è necessario allora che si superino al nostro interno quelle pigrizie quei conservatorismi che si ostinano a guardare al lavoro come esclusivo lavoro operaio
Riconosce il valore dei lavori costruire una strategia di governo del tempo e la strada obbligata per umanizzare il lavoro e per affermare i diritti i poteri dei lavoratori questua comporta delle coerenze
Richiede che si conduca una battaglia contro l'introduzione del turno di notte la figlia in modo vincolante per tutti
Richiede che si avanzi una proposta per creare lavoro capaci di coniugare diritto al lavoro e qualità dello sviluppo diritto al reddito e qualità del lavoro che sappia rappresentare le molteplici esperienze e le molteplici condizioni lavorative
Richiede che si promuova una battaglia seria per la riduzione dell'orario di lavoro a partire anche dalle scelte compiute recentemente dall'Internazionale socialista
Ingrao nel suo intervento di ieri ha svolto una considerazione su cui voglio con cui discutere e approfondire
Ha affermato se ho capito bene che le molte esperienze di pratica politica oggi è di oggi diffuse nella società
Penso ad esempio ai Consigli di fabbrica
Non saliranno le scale del Quirinale
Intende credo affermare Ingrao che quelle esperienze di spesso la domanda che queste esperienze sono ostili e indifferenti
Al problema del governo del paese ad un eventuale assunzione di responsabilità da parte della sinistra
Io non ne sono così convinta ciò che mi aveva colpito nella straordinaria mobilitazione operaia dell'autunno era proprio la richiesta di giustizia di difesa dei propri diritti unita alla consapevolezza che questa sera si sarebbe potuta realizzare una svolta nel governo del paese
La peculiarità una forza come il PDS non è proprio quella di saldare il fare politica nella società con la costruzione di una piattaforma di governo e non dovremo riuscire a superare oggi quelle unilateralità che hanno segnato tanta parte anche della storia del PC
Costruire come le vogliamo un partito che si propone un ricambio di classi dirigenti e vuole essere radicato nella società
Non comporta forse di saper maneggiare praticare contestualmente costruzioni una prospettiva di governo e battaglie nella società
E la lotta al governo Amato non dovrebbe sollecitare una iniziativa unitaria sinistra tutta la sinistra per costruire nuovi avanzati equilibri politici
C'è un'altra considerazione inoltre su cui vorrei discutere e approfondire noi stiamo discutendo il nostro rinnovamento ma lo stanno facendo anche in modo serio altri partiti penso in particolare la Democrazia Cristiana
Lo fanno perché indotti dal crollo del loro sistema di potere ma anche perché sollecitati da un autentico radicamento popolare perché portatori di culture politiche che hanno una loro vitalità
Ecco io crea
Amato che ci ha visto scendere in piazza con una grande manifestazione del ventotto il ventotto di novembre penso alle battaglie per la difesa dell'autonomia femminile alle iniziative realizzate dal gruppo interparlamentare delle donne
Sento il dovere di riconoscere la qualità dell'esperienza politica che tante compagne con molta fatica hanno costruito in diversa realtà del nostro Paese
Eppure c'è in noi anche un po'di amarezza
Troppe volte abbiamo visto alle nostre battaglie essere vissute dal partito come qualcosa di superfluo o marginale
Abbiamo visto troppe volte le premesse della svolta essere accantonate nella pratica quotidiana
E queste incoerenza a parecchie sono risultate così insopportabili da motivare l'abbandono della militanza e anche del PDS
Ma c'è un punto che riguarda anche noi
Non siamo non siamo riuscite a fare della nostra elaborazione politica la risorsa per costruire il partito nuovo della sinistra
Perché è questo ciò che noi vogliamo no ritagliarci uno spazio separato di potere o d'iniziativa
E rilanciare il PDS come partito di donne e di uomini significa questo significa ricostruire le ragioni ideali e concreti di un'alleanza tra le donne italiane la sinistra
Significa investire il patrimonio di sapere di pratica politica per fare del PDS un partito nuovo della sinistra
Sarà questo il tema centrale della prima Conferenza delle donne del PDS che sono sicura corrisponderà le esigenze qui poste dal compagno Laforgia esigenze che io condivido
Dire parole forti e darci una organizzazione che sia coerente al riconoscimento della differenza di genere
Nei prossimi giorni questa Assise dovrà essere calendarizzata de La sette che le è propria consiglio delle donne
Essa dovrà essere preparata dalle donne dal partito con un appuntamento importante importante per le donne per la sinistra italiana e dovrà coinvolgere tutte le nostre iscritte le donne che in questi anni hanno lavorato con voi
Ma dovremo anche misurarci con appuntamenti importanti i referendum ed elezioni amministrative che coinvolgono grandi centri e dodici milioni di persone
L'aggiornamento il rilancio della nostra politica sui tempi a partire dalla promozione di un manifesto e di una campagna per la riduzione dell'orario di lavoro
Mi rendo conto che abbiamo di fronte a noi un'agenda molto fitta ma sono consapevole anche che abbiamo le risorse per stare in campo con efficacia e credo che le prime a doverne essere convinte siamo proprio noi
Grazie all'onorevole alla compagnia Livia Turco
Devo dire regali e compagni di affrettarsi a votare perché tra poco tra pochi minuti no tra molto tempo le urne saranno chiuse
Allora d'ora la parola al compagno Mario Cazzaniga il compagno Mario Cazzaniga sostituisce il compagno Gavino Angius che ammalato li facciamo tutti i nostri auguri
E presenterà a nome suo il Consiglio nazionale
Della conferenza dedica largo delle lavoratrici e dei lavoratori che si è tenuta a Milano poco tempo fa la parola al compagno Cazzaniga
Dunque quindi quell'opzione cinico il tema
Con cui arriviamo alla formalizzazione
Del consiglio nazionale dell'autrice dei lavoratori come ha detto il teste la compagnia degli orti
Incrocio responsabile proprio dopo
Non può relazione perché ammalato
Come potete sentire la mia voce lavoro pienamente omogenea e al proprio interno e direi con la classe operaia cioè si sente poco bene
Mi auguro che si tratti di una fase rapidamente superata
Negli impegni lavoro politico di lotte sociali future
Questa nostra iniziativa è conforme al nostro patrimonio alcuni articoli dello statuto
E alla particolare necessità in questa fase di superare alcuni ritardi
Io credo che in questo momento dominato dal peso istituzionalmente
Da parte nostra riservare uno spazio politico ampio
Alla costruzione di un organo esclusivamente composta da lavoratrici e lavoratori attivi
Dia un segnale che mostra come la risposta alla crisi istituzionale passi anche e particolarmente sul terreno teoricamente sociale
E nostra intenzione utilizzare questo nuovo organismo
Per raccogliere le esperienze di dibattito di proposta che vengono dal mondo del lavoro e portarle nel partito
Lavorando particolarmente sul terreno della crisi occupazionale
Dove la necessità in questa fase di passare da una situazione pur necessario di difesa
A una situazione di progettualità che ponga il problema di una battaglia per la difesa e lo sviluppo dei liberi occupazione dentro un progetto
Italiano e comunitario di nuove politiche di orientamento dell'accumulazione
Abbiamo cercato sulla base delle indicazioni
Delle strutture periferiche
Di comporre un consiglio rappresentativo di tutte le regioni di tutti i settori agricoltura industria trasporti terziario privato pubbliche amministrazioni
Abbiamo cerca torvi caratterizzando anche con una presenza femminile
Su cento sessantotto membri le donne sono cinquanta cioè circa il trenta per cento
Do lettura quindi della
Documentino introduttivo
Al
E l'elenco dei nomi che troverete fra poco se distribuiti in
Anche il già con la organizzazione di una prima riunione di lavoro del Consiglio
L'Assemblea nazionale del partito democratico della sinistra riunite a Roma il venticinque ventisei marzo in coerenza alla propria ispirazione ideale di Partito del lavoro
E in conformità ai deliberati dall'assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
Proclama la costituzione del Consiglio nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS
Il Consiglio costituito sulla base delle indicazioni espresse dai consigli provinciali del lavoro e dalle assemblee dei delegati alla conferenza di Milano
Vuole essere rappresentativo di tutte le figure di lavoro dipendente operanti nella produzione dei servizi le pubbliche amministrazioni ed intende porsi come organo di dibattito e proposta tutto il partito sulle questioni del lavoro
E come strumento di stimolo del processo di radicamento sociale del partito
Mentre procedono nelle strutture periferiche insediamento le prime iniziative dei consigli provinciali del lavoro
E dei consigli regionali
Organi di coordinamento questi ultimi degli esecutivi dei consigli provinciali
Viene indetta per sabato ventiquattro aprile presso la direzione la prima riunione del Consiglio conseguente ordine del giorno uno elezioni insediamento della presidenza due organizzazione di una campagna nazionale di tesseramento sui luoghi di lavoro
Tre iniziative unitarie sui luoghi di lavoro in appoggio le proposte del partito per una nuova legislazione del lavoro e quindi in primo luogo per la legge sulla rappresentanza per la tutela dell'occupazione e per la riforma elettorale
Proprio quattro programma di lavoro per il novantatré segue l'elenco dei cento sessantotto membri del Consiglio nazionale
Con i compagni hanno inteso con questa
Nota documento diciamo letto dal compagno Cazzaniga ecco l'elenco dei nomi che via indicato noi giungiamo all'insediamento del Consiglio nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS che abbiamo discusso nella conferenza nazionale di Mila no io credo che l'assise nazionale pari dovrebbe salutare questo insediamento con un caloroso applauso è un invito a questo Consiglio a compiere un buon lavoro per il PDS
Vorrei dare l'assise l'annuncio che i redattori de L'Unità sottoscrivono dieci milioni per il PDS e informare i nostri lettori che il quattro aprile uscirà un supplemento su Berlinguer la questione morale
Infine vorrei anche informare
Che è in distribuzione una e un volantino per una petizione a favore dell'uninominale maggioritario a doppio turno corretta proporzionalmente ce la nostra proposta di riforma elettorale da usare come strumento soprattutto nelle fabbriche sui luoghi di lavoro si invitano i compagni a raccogliere questo materiale ad usarlo appunto nell'iniziativa politica considerandola tra quelle più importanti di questa campagna referendaria ha ora la parola compagna niente io di presidente dalla commissione bicamerale per le riforme istituzionali
Non aveva contato compagni e compagne di intervenire
A questa nostra assise di partito ma devo dire che mi ha colpito molto vorrei sottolineando appunto con il mio intervento
Che a cominciare dalla relazione per passare a tutti gli interventi che io ho attentamente ascoltato
Il discorso sulle riforme non dico la riforma elettorale quella è stata ampiamente per il sei ma il discorso sulle riforme istituzionali è stato del tutto assente dal nostro dibattito e questo deve avere una spiegazione perché non credo che sia distrazione dimenticanza o cose di questo genere
C'è una radice io credo molto più profonda
Io credo che la discussione sulla legge elettorale c'è stata affrontata fino a poco tempo fa dalla commissione bicamerale e anche le grandi novità di questa legge elettorale sistema uninominale a un turno solo il doppio turno la correzione proporzionale e così via
Ha interessato all'opinione pubblica alla stampa e
I media assai più
Di quanto non labile interessata il lavoro peraltro notevole svolto dalla commissione bicamerale per le riforme intendo dire il lavoro specifico per le riforme
La trasformazione della nostra Repubblica in uno Stato regionale compiuto in cui i poteri delle Regioni aumento non enormemente il discorso sul bicameralismo e la possibilità per ora non ancora affermata di una Camera delle Regioni enti una camera politica diciamo in questo modo
Ma
Certamente la possibilità di arrivare a una distinzione dei compiti Camera e Senato
Il problema della formazione del governo e delle lezioni da parte delle Camere del primo ministro
La scelta il metodo per l'elezione del primo il ministro a Camere riunite
La questione dei poteri del Presidente della Repubblica in cui si afferma
Appunto si modificano alcuni di questi poteri
Si mantiene a sette anni il Periodo Stella della durata della Presidenza della Repubblica ma si aggiunge cosa su cui noi abbiamo lungamente
Ci siamo lungamente battuti nella passata legislatura
Che il Presidente del Consiglio Fini il sette anni non rieleggibile
E si va avanti con cose altrettanto rilevanti allora io eppure tutte queste cose sono state fatte
Ma anche quando si va a contatto con ambienti e
Diciamo naturalmente interessati a questa questione per esempio agli ambienti del mondo del diritto
è ci si accorge che dell'informazione è quasi assente
E io sono certa che se guardiamo all'opinione pubblica più vasta
La gente la gente comune pensa che la commissione bicamerale non abbia fatto niente perché non è stata mai informato sui suoi lavori e soprattutto non ne è stata chiamata a partecipare attraverso il dibattito politico
A queste profonde modifiche che riguardano la vita di tutti i numeri
Quello che io volevo dire era questo
Che
Ci sono ora dei fatti nuovi che secondo me comportano ulteriori prese di posizione
Innanzitutto vorrei rapidamente dire
Che l'elezione della compagnia degli orti cioè della sottoscritta a presidente della commissione bicamerale non è avvenuta
Per designazione del partito democratico della sinistra
No
Avvenuta per designazione degli altri partiti
Ora io non credo
Checco esto sia dovuto soltanto a quel tanto di prestigio che la sottoscritta può avere maturato durante i tredici anni di presidenza della Camera
Credo che questo nasconda un fatto molto più profondo edizione che da parte anche dagli altri partiti dai partiti della maggioranza senta o no che per vincere questa battaglia delle riforme istituzionali
Bisogna cercare anche in casa nostra e senza questo contributo penso che queste formazioni politiche si sentirebbero
Mo'in una situazione estremamente difficile
Ma l'Altara volevo far considerare questo fatto ma l'altro fatto nuovo voglio credito e anche più importante perché noi ci troviamo di fronte a oggi mi son trovata di fronte io il giorno in cui ho assunto questo incarico
A una elaborazione di proposte normative
Che riguardano tutto l'arco della Costituzione
E quindi noi abbiamo uno schema che dobbiamo affrontare e portare al vuoto della commissione plenaria e non più del sottocomitato
Giovedì
Se tutte le cose andranno come devono andare ma io penso che andranno come devono andare
Cominceremo in voti in più alla Commissione bicamerale sul sistema regionale e sarà un primo passo molto importante aggiungo io mi rendo conto della Caravita dell'affermazione che vado a fare che io penso che entro i tre mesi di attese da per l'entrata in vigore della legge costituzionale su il potere i della bicamerale sia possibile terminare il lavoro
E prima dell'estate presentare ai presidenti delle della Camera e del Senato un quattro compiuto di proposte di riforma degli articoli della Costituzione
Questo io credo
Dopo il referendum poterebbe essere un elemento politico estremamente importante
Devo dire a questo proposito che quando io penso alla proposta che circola in certi ambienti politici come quelli della lega giustamente il compagno che vittoria chiamati s'fascisti e di arrivare addirittura a giugno con
Le elezioni anticipate
Ebbene io credo che questa sia una pura follia e sarebbe davvero gettare l'Italia in una fondo in un abisso veramente
Da cui sarebbe molto difficile poi poterne uscire
Io credo che tutt'al più si potrà pensare alle elezioni anticipate nel mese di ottobre ma dopo come noi abbiamo detto a bere almeno ha modificato la legge
Elettorale
Per potere a vere un risultato elettorale
Che corregga alcune per esempio il frantuma mento eccessivo alcuni dei difetti che manifesto no oggi le assemblee elettive
Devo però dire cari compagni mi come consentitemi la mia sincerità
Che l'approvazione di una legge elettorale non sarà cosa semplice quando visto no alcuni gruppi alcune forze politiche in modo particolare l'MSI ma anche a Rifondazione comunista anche la Rete in qualche modo anche il vero tutti i quali pensano
Che la nuova legge elettorale sarebbe contro di loro
E perlomeno ridurrebbe quello che i loro penso non ho assicurato dalla situazione di oggi
E ciò non è l'avanzata delle loro forze politiche stessi andasse a votare domani
Allora nell'aula parlamentare lo fanno già da un po'di tempo
Immessi in in modo particolare ma anche gli altri fanno all'ostruzionismo su anni provvedimenti
Allora io mi chiedo quanto tempo ci vorrà per approvare la legge elettorale riusciremo portarla alla fine perché essi possano portare il mese di ottobre
Allora a me pare che viene da fuori di cui certamente qualche cosa di ancora molto incerta
Io sono molto d'accordo su quanto ha detto ieri il compagno D'Alema che in una situazione come quella in cui ci troviamo
Risolvere il problema politico dell'Italia cioè del governo
è una delle cose fondamentali se si vuole poter guardare al tempo delle riforme e quindi anche alle successive elezioni non solo con maggiore tranquillità ma con maggiore certezza e soprattutto con la certezza di potere agire in un paese dopo le cose cerchino di essa dell'umile attenta un programma e da una volontà del governo che oggi o con un governo simile a questo sarebbero del tutto assente
So che è molto difficile mi rendo conto che quest'ultima parte del mio intervento può apparire anche confusa
Io non voglio dire di più perché tutto è come dire a mezzadria in questo Paese dove affrontare certe cose certamente molto difficile
Però se penso alla nostra storia del partito democratico della sinistra manca del partito da cui proveniamo mi pare che è una cosa ci contratti
Con ci distingueva rispetto a tutte le altre forze politiche
Che quando c'era un ostacolo da raggiungere anche se questo ostacolo era duro era difficile
Non mancava il nostro partito nella volontà di combattere nella capacità di combattere mi auguro che anche il PDS e anche in questa occasione ci sia la capacità di comprendere in che modo dobbiamo muoverci alla volontà di combattere fino in fondo vi ringrazio
Care compagne cari compagni stiamo per giungere al termine dei nostri lavori
L'intervento conclusivo del compagno Occhetto come sapete è previsto per le ore dodici e quindi possiamo compiere gli ultimi adempimenti
Prima delle conclusioni politiche del segretario del nostro partito
Io quindi passerei alla documento conclusivo dell'assise nazionale delle PDS che è stato distribuito
Spero a tutte le compagnie a tutti i compagni
E che quindi naturalmente di risparmio devo però data anche la sua rilevanza quantomeno leggere il dispositivo dell'ordine del giorno conclusivo che contiene diciamo la sintesi delle decisioni che questa assise è chiamata ad assumere
Questo ordine del giorno recita
L'Assemblea nazionale del PDS impegna il Consiglio nazionale a procedere entro l'estate novantatré alla revisione dello Statuto
Sulla base degli indirizzi contenuti nel documento elaborato nel corso dei suoi lavori
L'Assemblea nazionale impegna tutto il partito
Ad avviare una concreta sperimentazione delle innovazioni proposte in modo che il prossimo congresso possa essere la sede per una prima verifica del lavoro svolto
Impegna il Consiglio nazionale a garantire che il Congresso stesso posso tenersi sulla base di norme quattro coerenti con la CELTA delle autonomie regionali e di progetto
Questo ordine del giorno come vedete appunto è un dispositivo per la decisione politica i cui contenuti sono illustrati ampiamente nel documento che è alla base dei lavori di questa assise alla preparazione di questo documento come sapete si è giunti attraverso il lavoro di una commissione nominata da questa Assise
Che aveva alle spalle a sua volta un intenso lavoro di elaborazione della commissione nominata dalla direzione nazionale del partito
Io quindi inviterei l'assise a procedere diciamo ad una rapida discussione davvero rapida se possibile di questo documento del suo ordine giorno conclusivo e poi io metterei in approvazione successivamente il documento stesso
Chi chiede la parola su questo punto
Il profondo
Prego c'è una compagnia che ha chiesto la parola
Allora la parola compagna Lalla col fare lì
Intanto ci sono altri compagni che chiedono di intervenire
Prego Cottarelli
Sono una delegata di Bologna
Questa mia è in realtà una sorta di dichiarazione di voto
Ed è un sì convinto è una dichiarazione di voto che rappresenta anche le delegate di Bologna
Vogliamo però sottolineare una cosa
E chiedere una garanzia e segnalare una discrasia
Nel testo dell'ordine del giorno
Si vincola il Consiglio nazionale a convocarsi entro l'estate
Per procedere alla revisione dello Statuto
Nel testo del documento però che io penso abbiate tutti letto ci si impegna a svolgerà conferenza nazionale delle donne entro l'anno
Queste due espressioni com'è ovvio non sono di per sé in contraddizione ma come altrettanto ovvio potrebbero diventarlo
Concerto tutte le compagne e compagni stanno le disposizioni transitorie dello Statuto
All'articolo settantadue punto quattro
Vincolano il Consiglio nazionale a procedere alla revisione dello statuto medesimo sulla base delle deliberazioni della conferenza nazionale delle donne
E questo per le iscritte al nostro partito un punto di diritto
Una garanzia democratica dalla quale ovviamente non si può prescindere
Ma soprattutto io credo vi è una questione politica
L'autonomia femminile non può essere noi crediamo declinata a prescindere e altrove
Rispetto alla discussione generale sul sistema di regole e difforme che statutariamente il nostro partito intende darsi e che sta facendo con coraggio ed orgoglio
A meno che si decida di ritagliare noi donne del PDS per lui
Una posizione di secondaria età
Ed anche io temo di estraneità da questo processo
Del tutto peraltro in contraddizione con la nostra scelta dicono fondare questo partito
Sono certa che questo problema può essere risolto
E per questo io mi affido noi ci affidiamo con fiducia estrema
Alle donne
Che sono state proposte l'una Giglia Tedesco per presiedere il Consiglio nazionale
E a Marisa Rodano Presidente del Consiglio nazionale delle donne perché questa contraddizione non abbia luogo
Parola al compagno Mita gli ha poi Franca papà
Ma io sono d'accordo con le cose del documento dice voglio far presente però quella che a mio avviso è una carenza
Io francamente sono fermamente sostenitore della regionalizzazione sia a livello istituzionale che a livello di partito
Ritengo altresì però è un vero processo di regionalizzazione debba accompagnarsi comunque a un reale processo di autonomia ai livelli anche inferiore
Perché sono sempre contrario pay centralismi nazionale ci sopraggiunta si sovrapponga in maniera più grave un centralismo regionale
A livello costituzionale
Delimita stesse costituzionale dei vari livelli sono Regione Provincia e Comune
A livello di questo documento si parla di re istanze regionale comunale signora completamente le istanze non della federazione che ritengo non dovrebbero essere per ragioni che non corrispondono a livello provinciale
Ma signora completamente l'istanza della Provincia che è un ente mi pare che resta e che accresce il proprio compito e che deve trovare una pari dignità statutaria anche per quanto riguarda il partito appunto come organismo di partito
Franca papà Point Anselmi
Solo dal brevissimo e dichiarazione di voto io voto a favore del documento
Solo consigliere nazionale del PDS mi associo alla dichiarazione di voto della compagna col Farrelly ritengo che sia impossibile improponibile
Declinare i problemi dell'autonomia femminile la sua regolamentazione data in tempi diversi da quelli che il partito si dà per le sue organi regolamentazioni statutarie quindi richiamo la vostra attenzione e la nostra di consiglieri attenere la per la più possibile perfetta sincronia così come lo statuto prevede tra le due i due adempimenti
Anselmi poi Carrassi
Esprimo parere contrario al documento per una ragione di processo e per quattro ragioni di merito la ragione di processo e che la stesura del documento mi sembra sia avvenuta in maniera non sufficientemente aperta ai contributi dei membri dell'Assemblea
Le quattro ragioni di merito sono le seguenti
Il partito documento prevede ancora una centralità del partito rispetto alle rappresentanze degli eletti nelle istituzioni dello Stato e questa mi sembra una impostazione non sufficientemente innovativa specie rispetto alle riforme istituzionali delle quali si è parlato
Il documento inoltre non mi sembra sufficientemente stringente nel fissare i termini per una apertura alla partecipazione dei militanti e degli iscritti alla vita del partito in particolare
Il documento non parla dico delle elezioni primarie dei processi di elezioni primarie di cui pure ieri molto bene ha parlato Luigi Berlinguer c'è bisogno di processi di elezione primaria che siano aperti nelle candidature di pari opportunità nello svolgimento e deliberanti nell'esito
Inoltre il documento non è stringente nel fissare i tempi della politica
Ne parla ma dovrebbe dire che i tempi della politica devono permettere il contributo di chi lavora e quindi svolgersi le attività della politica devono svolgersi in ore complementari a quelle di lavoro
Posizione ultimo argomento di merito il documento non da una risposta a Tangentopoli né al capitolo sui costi della politica
Non si non si configura un ruolo di controllo finanziario a livello nazionale da parte del centro grazie
Carrassi poi Zingaretti
Brevemente non faccio né sulla considerazione di merito sul documento
Evidentemente però vi sono dei punti che meritano dei chiarimenti
Sia sulla questione del rapporto tra eletti e partito sia sulla stessa questione nuova
Che è importante ma non sufficientemente messa in rilievo dell'autonomia progettuale
Penso perciò dei proporre
In nome della Forte funzione dell'Unione regionale che si dovrebbe fare
Di applicare subito
Questo principio e propongo perciò nel primo comma sia fatto un cambiamento di date
La frettolosità
E l'urgenza
Sono due cose diverso
Noi abbiamo molta urgenza
Ma non possiamo essere approssimativi mi ricordo che il compagno Occhetto
L'ho ricordato l'altra sera
Personalmente
In un articolo su Rinascita sul proprio programma tra il diciassettesimo e il diciottesimo congresso del PCC cito un episodio di due imprenditori
Uno italiano e uno giapponese
E l'italiano domandando all'altra potenza quale differenza c'era tra i due sistemi
Giapponese lei rispose
Noi studiamo un problema per un mese
E in tre giorni prendiamo la decisione
Voi fate esattamente il contrario
Lo studiate tre giorni e poi ci mettete un sacco di tempo perché le cose vengono fuori confuso
La proposta per ciò che io faccio è questa che l'assemblea nazionale del PDS
Impegno o quanto meno inviti
Le Unioni regionali
A norma dell'articolo settantadue dello statuto attuale a formulare
Specifiche proposte
Sugli indirizzi contenuti dal documento presentato l'Assemblea stessa entro la fine di giugno
Da presentare al Consiglio nazionale per procedere entro l'autunno alla revisione dallo Statuto stesso
Zingaretti poi cotto vorrei
Io Morando una breve dichiarazione di voto anche a nome dei compagni della compagnia la Sinistra giovanile
Voteremo sì al documento con convinzione innanzitutto con una questione di merito
E cioè perché condivido fortemente gli assilli del proposta del documento e cioè l'idea di un partito a carattere generalista Progetto perché individua lo strumento pattizio ma soprattutto perché il figlio finalmente si avvia una sperimentazione
E cioè finalmente credo cioè l'opportunità è una risposta alle esigenze di molti di concludere questa assemblea con un fatto cioè con la possibilità di iniziare da domani alla Q nella costruzione del nuovo partito
Questo credo sia un fatto importante sia in parte quelle esige risponda in parte a quell'esigenza che molti sentivamo di individuare in questa Assemblea un'un momento importante di decisione ed inizio di una nuova fase
Couture re siamo alla fine compagnia con un po'di pazienza
Compagni documento che qui siamo chiamati a votare ha una sua complessità contiene indirizzi politici e proposte di revisione dello Statuto sia per gli aspetti di principio ad esempio l'autonomia statutaria delle organizzazioni regionali l'autonomia politica di Progetto sia per gli aspetti della figura organizzativa del PDS
Aspetti che concettualmente possiamo distinguere ma che nel processo reale e impossibile separare indirizzo politico e forma organizzativa si sorreggono reciprocamente poiché sull'indirizzo politico e in particolare ad esempio sulle scelte di voto nel referendum tra noi c'è una dialettica sì una maggioranza e una minoranza e già qui evidente una ragione dell'esigenza di votare con chiarezza distinguere easy Daino
Non è un fatto pregiudiziale è un giudizio sul qui e ora
Né c'è chiusura rispetto ad altri futuri diversi sviluppi invece un fatto di verità di chiarezza nel processo politico
Non vorrei però che nel voto negativo che voglio motivare si ritenesse esclusivo o prevalente un giudizio critico sull'indirizzo politico
Espresso peraltro chiaramente tante volte in direzioni anche in questa assise da tanti compagni
C'è invece una corona contrarietà sospetti di fondo del disegno organizzativo e anche questo è stato chiaramente espresso sia nel gruppo di lavoro che nel seminario della direzione di Frattocchie infine qui in questa sede
Soprattutto a me sembra prevalente un interesse alla definizione dei poteri dei gruppi dirigenti
Piuttosto che a diritti e poteri degli iscritti mi sembra preoccupante l'idea di congressi in cui l'idea di democrazia di mandato che pure ha un suo fondamento non si contenta era sufficienza con l'esigenza vitale se si vuole essere un partito di massa della più larga partecipazione di scritti espressivi della cosiddetta società civile
Infine sul punto del modo di intendere l'autonomia regionale del partito
Non mi pare né esaurito il dibattito tra noi nel chiaro l'Indirizzo qui proposto non si tratta solo di convinzioni espresse da me o altri compagni dell'Area dei comunisti democratici
Ma di preoccupazione avvertimenti espressi da questa tribuna ieri ad esempio dai compagni Macciotta o D'Alema
Sul rapporto infine partito eletti non mi pare matura la nostra elaborazione ma questo imputabile a una comune nostra
Responsabilità
Naturalmente apprezzo e do atto che nel gruppo di lavoro e poi qui nella relazione di Zani su tutti questi punti si è adottato un passo più cauto alcune questioni sono rinviate a un confronto che poi un congresso dovrà dirimere ma paradossalmente questo che è un merito e che ha detto l'attrice anche un po'la debolezza del documento poiché appunto segnala che su quelle questioni non è che si sia tenuto conto e deciso diversamente
Dalla proposta iniziale è un confronto che ci accingiamo a portare avanti per questa ragione
Nel dare atto dell'opportunità di queste correzioni che hanno consentito poi a tutti noi nel gruppo di lavoro di operare inutilmente su altre questioni che risultano più definite
E sono da affidare alla revisione di Statuto cui è impegnato il Consiglio nazionale nel dare atto di ciò trovo ulteriore argomenti sulla utilità di mantenere chiarezza nella nostra dialettica democratica
Con il Consiglio nazionale dovrà trovare in sé la forza dei due terzi dei suoi componenti per operare la revisione che gli si affida dunque vedremo lì punto per punto su quali noti possiamo potremmo fare tutti insieme alcuni passi avanti vorrei dire un'ultima parola compagni questo voto contrario che motivo corsi come ho detto
Non è evidentemente per restare fermi
Tutti sappiamo che dobbiamo costruire e formare un partito assai diverso da quello che fin qui abbiamo messo in campo
Direi paradossalmente che è un no per la riforma di questa partita già sola battuta facile che può correre che poi può essere un destino quello di dover dire sempre no per arrivare a riforme ma al di là della battuta farsi accompagna già senza vorrei invitare a riflettere uno dei difetti della cultura politica del partito da riteniamo e che vogliamo dobbiamo metterci alle spalle e quella di non regge in alcuni passaggi
Il metodo sostanziale della dialettica democratica volte direi che è un non reggere perfino l'ansia
Del esporrei tesi dello porre posizioni diverse nel trovare infine insieme i modi di fare una forte felice sintesi politica molti troppi di noi corrono direttamente alla fine del processo cercano di posizionarsi sulle ipotetiche posizione di sintesi ecco di questo dobbiamo dolersi dobbiamo tutti crescere ancora
In senso democratico per noi stessi e per il Paese pensateci compagni
Mariangela Kraemer ultimo intervento poi Enrico Morando per una breve replica poi passiamo al voto
Non siamo in alla fine io volevo solo un minuto per intervenire sulla richiesta che è stata avanzata dalla compagna dalla col Farrelly e poiché sostenuta dalla compagna Franca papà
è una richiesta che credo possiamo fare nostra la riassumo la garanzia una richiesta di garanzia che non si realizzi una asimmetrica fra la revisione diciamo dello statuto del partito
E i tempi diciamo di di revisione delle forme organizzative delle donne cioè finché non si crea una simmetria tra partito e donne
Io penso che questa garanzia
E già emersa da un fatto politico
Le donne sono state in questa Assemblea protagonista e non estraneo
Sia si è visto dagli interventi ma anche rispetto al documento che è stato discusso dal Consiglio delle donne e che è stato presentato ieri
In più la compagnia Livia Turco che è intervenuta poco fa ha annunciato che d'intesa con la Presidenza del Consiglio per le donne Marisa Rodano
Si convocherà in consiglio delle donne presto per avviare la fase di preparazione della Conferenza delle donne quindi l'esigenza posta credo che la possiamo fare nostra la elezione che ancora non è ufficiale ma sicuramente ci sarà della compagnia Giglia Tedesco alla quale approfitto di fare tanti Uri alla presidenza del Consiglio nazionale ne è un'ulteriore garanzia
Enrico Morando per la replica
Ma naturalmente non ha senso replicare alle dichiarazioni di voto e quindi io di queste non non mi occupo volevo soltanto fare prima di tutto una precisazione perché come sempre capita quando si scrivono documenti un po'lunghi è stato commesso un errore materiale e cioè a pagina sette
Al terzultimo capoverso dopo la Consulta dell'impresa
Bisogna inserire la frase che è saltata per un errore altre esperienze promosse dalle compagne e in forme diverse la Sinistra giovanile poi proseguire con il testo così come questo era il testo su cui nel comitato di redazione del per del documento avevamo convenuto e poi per un errore materiale la frase saltata quindi vi prego di re inserirla
Per quello che riguarda la proposta che è stata formalmente avanzata di diciamo introdurre scadenze più impegnative che riguardano anche le unioni regionali nel dispositivo
Charles con delle scadenze politiche estremamente impegnative
Ne citerò due per tutte quella che riguarda diciamo la campagna referendaria nella quale siamo impegnati e quella che riguarda la campagna elettorale per le elezioni amministrative nella tornata di giugno e che impegneranno
Più di dieci milioni di elettori quindi noi questo è il consiglio che io mi permetto di dare e e anche la riflessione che abbiamo fatto nel gruppo di lavoro dobbiamo qui definire delle scadenze molto impegnative e dire che il Consiglio nazionale si convoca entro l'estate per rivedere lo statuto e una scala determinazione di una scadenza estremamente impegnativa sul piano sul piano temporale non vorrei che ne aggiungessimo altri vincoli altre scadenze di dati che intrecciandosi con questi impegni politici rischiano poi di provoca Arci più problemi di quanti non ce ne di quanti non ce ne risolvano
Per quello che riguarda il riferimento che è stato fatto alle alla dimensione organizzativa delle federazioni delle unioni comunali e così via io vorrei rendere forse più chiara di quanto non siamo riusciti a fare nel testo che noi nel documento paga definiamo una prospettiva chiara per ciò che riguarda il riconoscimento pieno dell'autonomia statutaria e organizzativa delle Unioni regionali
Ora l'autonomia organizzativa delle Unioni regionali non si deve intendere come la possibilità delle Unioni regionali di organizzarsi in quanto unioni regionali ma di organizzare il partito liberamente sulla base dei principi dello statuto nazionale
Mi in tutto il territorio regionale
Quindi è dall'autonomia statutaria e organizzativa delle Unioni regionali che discenderanno quelle misure di riforma
Anche fissate negli statuti che debbono riguardare le federazioni alle Unioni comunali e le strutture di base sarebbe io credo del tutto contraddittorio
Con nell'indirizzo che qui scendiamo per l'autonomia statutaria e organizzativa delle Unioni regionali
Intervenire con un tentativo di normazione statutaria della dimensione federale delle Unioni comunali perché diciamo tra questi due elementi c'è una una contraddizioni una contraddizione in termini infine per quello che riguarda il problema sollevato circa l'intreccio tra la scadenza della revisione statutaria e la convocazione della Conferenza
Nazionale delle donne a me pare che nel testo nell'ordine del giorno
Noi facciamo ciò che diciamo di competenza di questa Assemblea cioè stabiliamo con nettezza perché questo possiamo fare che il Consiglio nazionale si deve tenere entro l'estate
Naturalmente tutte le procedure che Deborah intrecciarsi con questa con questa scadenza debbono essere regolate in rapporto il rapporto a questo obiettivo rispettando pienamente le indicazioni che anche a questo proposito sono contenute nelle norme transitorie dello Statuto
Con questo intervento termina la discussione sul documento e quindi possiamo passare alla votazione
Chiederei ai compagni delegati e membri del consiglio nazionale di procedere in questo modo per alzata di mano naturalmente esprimendo un voto a favore poi di di astensione di contabilità chi è a favore alzi la mano
Controprova
Astenuti
Contrari
Il documento è approvato a larghissima maggioranza
Abbiamo cari compagni uno un un ultimo adempimento politico anche questo assai rilevante
Perché come sapete ieri si è riunito il Consiglio nazionale ha discusso le dimissioni del presidente Rodotà e ha proceduto alla proposti al voto sulla nuovo presidente del Consiglio Nazionale io darei la parola compagno Giovanni Berlinguer per informare l'assise sui risultati delle votazioni che sono avvenuti tra ieri e stamattina
Comunico al Assemblea anzi comunico al Consiglio nazionale all'Assemblea i risultati del voto le urne sono state chiuse tre quarti d'ora fa i componenti attuali del Consiglio nazionale sono quattrocentonovantanove
Allora parte cippato al volto duecentottantacinque consigliere dei consiglieri
La proposta di nominare Giglia Tedesco presidente del consiglio nazionale è stata votata da duecentocinquantuno dieci
Hanno votato no ventitré sono le schede astenute o bianche
I conti tornano in quanto Giglia Tedesco non ha votato
Se no mancherebbe uno
A norma del resto appunto dichiaro la compagna senatrice Gilda tedesca tedesco fatto presidente del consiglio nazionale dei fatti
La invito a venire alla presidenza
Care compagne e cari compagni siamo giunti davvero al termine dei nostri lavori manca l'atto politico conclusivo
Che compete come è ovvio al segretario generale dell'altro partito io quindi chiedo la parola al compagno Occhetto per l'intervento conclusivo di questa Assise
Prima di tutto per mettetemi il volgere a nome di tutti voi ma l'avete già fatto in modo significativo
Un saluto caloroso e affettuoso alla compagnia Giglia Tedesco
Con questa Assemblea abbiamo voluto aprire una fase nuova della costruzione del PDS
Con l'ambizione di fare dalla nostra riflessione un contributo essenziale
Ad affrontare la crisi dei partiti e delle forme della politica in un momento in cui la società italiana è un crocevia tra crescenti spinte alla disgregazione possibilità nuove di aggregazione
Anche l'Europa incalzata in modo diverso da questi pericoli da questi dilemmi
Dall'esigenza di scelte responsabilità inedite
Le elezioni in Francia hanno dimostrato che la destra può essere ovunque dietro la porta e poi insediarsi era direzione delle società europee
Che la forza della destra e la debolezza della sinistra
E che la sconfitta della sinistra di governo non va a vantaggio della sinistra di opposizione
La destra tuttavia non trionfa e molti stanno ancora guarda ma non è solo l'irrimediabile distacco da una politica che ha deluso le aspettative
Ciò significa al contrario che molti attendono una sinistra nuova
Una forza che unifichi le ragioni della sinistra di governo e quella della sinistra di opposizione
Noi ci poniamo questo problema per questo siamo nati per questo parliamo alla società italiana
Non è dunque un caso che il partito che ha capito per primo l'ottantanove
Che è sorto grazie alla piena comprensione non tanto del crollo del comunismo ma di tutto un sistema di rapporti mondiali
Non è un caso che un simile partito
Ponga nel modo più conseguente a se stesso e a tutte le forze democratiche
Il tema di come ci si organizza politicamente nel mondo di oggi
E che in questo individui un passaggio decisivo per la rinascita della sinistra
Un partito e con le proposte della relazione di Zani e il suo dibattito
Ricollocato a sinistra nella prospettiva del governo della modernità
Afferma con chiarezza che le nuove tecnologie a cominciare dall'informatica l'informazione non disegna hanno di per sé le prospettive di una società autoritaria ma rendono semmai più impegnativa la sfida della regolazione democratica più ravvicinato il confronto con i poteri forti nelle società complesse
Insomma se ha un senso parlare di crisi della politica
Dobbiamo sapere che essa in egual misura prodotto dalla decomposizione dei vecchi assetti di potere di cultura e presa d'atto dei mutamenti impetuose che scuotono economia istituzioni lavori ricerca sistemi politici e soggetti sociali identità nazionale e appartenenza etnica in modi diversi tale processo investe le classi dirigenti europee nel loro complesso
E pone l'esigenza di ridisegnare regole strumenti finalità della vita pubblica
Ecco perché la sinistra un bisogno vitale di individuare nuove vie per organizzare per pensare collettivamente per riaffermare le proprie ragioni e la propria autonomia
La sinistra deve pensare ad essere la forza propulsiva dell'innovazione e del ricambio della classe dirigente nazionale di qui nostro impegno è la nostra proposta
Un partito dunque che non si confonde non si sfarina magari in nome di una malintesa modernità nell'universo generico di una politica generale non si annulla nelle alleanze ma nello stesso tempo non si riduce anno anche l'altra ha una riserva indiana
Alla testimonianza del dissenso in un mondo grande e terribile che spetterebbe sempre ad altri di governare
No noi abbiamo messo in campo un nuovo partito della sinistra con la duplice ambizione
Prima quello di cambiare il sistema politico passando dal consociativismo la democrazia dell'alternanza
Secondo di mettere la sinistra nelle condizioni di governare
Capisco bene che questa duplice ambizione questo compito che dentro l'atto costitutivo del PDS richiede l'esibizione della nostra Carta degli enti
Chi sia che cosa voglia
Lo abbiamo detto credo con sufficiente chiarezza fin dal momento in cui abbiamo proposto in nome del nuovo partito
Un partito dei lavoratori un partito di donne e di uomini che si propone nelle condizioni storiche nuove di fornire una risposta al grande tema irrisolto di tutta la tradizione socialista quello della riappropriazione della ricchezza sociale
E su questa base di un'autentica liberazione umana
Il problema di Gemma allora si presenta capovolto rispetto all'ipotesi che ha guidato il comunismo internazionale
Non abolire il mercato per instaurare il socialismo ma utilizzare e governare il mercato per instaurare il socialismo utilizzare governare il mercato per realizzare tendenzialmente una società di liberi ed uguali
E proprio questo Progetto di una democrazia come via del socialismo di un allargamento permanente del principio democratico a tutti i settori della società a partire dall'economia che esige la ripulsa di ogni impostazione autoritaria fondata sulla idem
Tipica azione del partito e dello stato e la Fondazione invece di un forte potere democratico il radicamento profondo della rappresentanza l'affermazione della cittadinanza come forma della sovranità popolare
Tra potere e cittadini tra governanti e governati non può esserci un viaggio di sola andata
Proprio per questo sentivamo l'esigenza di un nuovo partito della sinistra
Che intendesse battersi per una riforma del sistema politico
Nella direzione di una democrazia dell'alternanza e per una riforma dello Stato nella direzione di un moto amento di natura e funzione del potere e dei potenti
Ecco perché sentiamo così argutamente
Che si può rispondere all'impostazione autoritaria solo come una democrazia forte che sappia far convivere i diritti del cittadino e l'efficienza la funzione di rappresentanza e la funzione di governo
Ed è a partire di qui se per davvero
E non in modo retorico vogliamo parlare a proposito e non a sproposito di spirito originario della svolta
Che dicemmo nel momento stesso in cui ci presentammo e presentammo il nome del nuovo partito
Che si rendeva necessaria una grande mobilitazione intellettuale e morale attorno a un nuovo progetto della sinistra
Per promuovere una sintesi che non fosse solo teorica ma nascesse da un intreccio di ricerche elaborazioni prassi più ricco delle tradizioni della tradizione codificate
Nel senso che non si poteva pensare a una giustapposizione glittica di diversa ispirazione
Ne almeno ritorno ad altra ideologia dal momento che tutte e sottolineo tutte le componenti della sinistra avrebbero dovuto rinnovarsi perché la campagna del nuovo inizio Sonata per tutti dicemmo allora
Nello stesso tempo affermavamo che
Il contatto tra diversi itinerari Democratici di sinistra sarebbe stato fecondo se avesse avuto come obiettivo un progetto coerente di trasformazione della società
Ancorato a valori condivisi
La stessa presenza di nuovi soggetti e di nuovi movimenti non violento ecologico femminista
Anch'essi portatori di originali ipotesi di liberazione umana spingeva a tutta la sinistra di definirsi e a costruire in sintonia connesse il progetto riformatore del Duemila
Riconfermo quindi l'affermazione fatta all'atto di nascita del PDS una sinistra che abbia l'ambizione di governare
E non soltanto di esprimere spinte diverse e diversi potenziali di lotta non può rinunciare né alla differenza è la pluralità dei soggetti Niall esigenza di una sintesi della loro carica progettuale
Ecco dunque il Progetto costituente costituente in un duplice senso della democrazia del nuovo sistema politico e costituente di una nuova sinistra
Dopo attese applausi ma anche irrisione incomprensioni
Molti si sono messi su questo terreno
L'insieme del sistema politico italiano e dei partiti in movimento abbiamo dunque avuto ragione dobbiamo dunque esibiva le nostre ragioni
Naturalmente non mi nascondo che oggi rilanciamo queste idee
Nel momento in cui la sinistra è divisa
Soprattutto nel confronto sul referendum
Non credo che il sì e il no esprimano due ipotesi diverse di aggregazione della sinistra
E nemmeno che essi indichino approssimativamente due schieramenti governativi contrapposti
Vedo però che sul terreno della riaggregazione della sinistra sono presenti in molte difficoltà
La sinistra di governo esce con le ossa rotte non solo da Tangentopoli
Ma anche dall'esperienza politico-strategica del craxismo cioè dalla pratica di una governabilità tutta interna il ciclo moderato e ancorata al perverso patto di potere tredici e Partito Socialista Italia
E la nostra sinistra si fa delle volte per dire quando non subiamo aggressione avvertiamo tuttavia incomprensioni e diffidenza
E non sono però tutte dello stesso tipo alcune riguardano le prospettive di governo e tendono a classificare come deriva trasformisti caccia di mento opportunistico la grande prova storica che ci sta di fronte quella cioè di portare la sinistra alla direzione del Paese
è vero tuttavia che anche su questo terreno le differenze sono forti all'interno della stessa aria di quella sinistra che votano al referendum
E considero questo fatto di grande rilievo ai fini del superamento
Di una lacerazione manichea che può compromettere il decollo storico-politico della sinistra
Altre incomprensioni diffidenze ostilità o dissapori sembrano piuttosto riferibili a rivalità di ceto politico
Manifestazioni di un consociativismo di un'angustia corporativa destinata però credo spero almeno a dissolversi nella piena che investe il vecchio sistema politico
Ma voglio guardare in faccia anche a responsabilità nostra
Che cosa alimenta ancora tra noi incerto scetticismo e nei nostri confronti
Si tratta io credo di fare i conti con una mentalità è uno stile politico connessi a quella che è stata la nostra tradizione
La tradizione di una forza politica che si collocava in una marca di confine rispetto al vecchio sistema
Mai compiutamente inclusa in esso mai compiutamente estranea adesso
Partito tra i partiti del vecchio sistema politico nel nome di una comune è giustificata responsabilità democratica e nazionale maltempo spesso fuori dal vecchio sistema di potere
In questa collocazione ardua in questa posizione di confine
Se manifestato quello che a un certo punto abbiamo dichiarato essere il mal consociativismo ma anche molto del bene di questa società
E il bene mi pare debba essere individuato in quella che io chiamo la verità interna della posizione del no nel referendum l'unica che io condivida tra le preoccupazioni che non esprime e cioè non si deve confondere la partitocrazia con i partiti la degenerazione di regime a carico dei partiti di governo con la funzione progressiva del grande partito popolare democratico e Dimas
Va respinta quindi ogni tendenza a distruggere
Nel segno dell'aggressione ai partiti la storia politica della democrazia repubblicana
Per questo noi ci siamo volutamente e cocciutamente collocati su un'altra linea di confine
Dicendo di no alla destrutturazione al nuovismo iconoclasta e respingendo il suggerimento interessato di chi voleva inserirci buon ultimi nel vecchio sistema che stava crollando
Non abbiamo avuto incertezze cari compagni
Ma solo una chiara e sacrosanta intransigenza con la quale io credo abbiamo salvato il Partito democratico della sinistra da un disastro sicuro quello di crollare con l'insieme e quel vecchio sistema fuori
Tuttavia sento che una parte della sinistra ci guarda ancora con sospetto e vedo che certe insofferenze sono state alimentate da ritardi e contraddizioni
Oscillazioni intorno a temi di grande rilievo politico e ne ricordo solo alcuni
In primo luogo la difficoltà a fare emergere un orientamento limpide netto sulla ripulsa del governissimo al centro in periferia come bastione estremo del consociativismo morente
In secondo luogo lo sforzo compiuto per superare una concezione dell'unità della sinistra limitata al pur significativo ma certo non esclusivo rapporto con il Partito Socialista
Da ulteriori emersi da ultimo il riemergere in alcune circostanze della tendenza a costituire i tre partiti dell'Internazionale socialista in soggetto dalla trattativa colla di Giaime sul vecchio quadro di riferimento
Oltre a ciò ha pesato su di noi il fatto di essere un partito è un gruppo dirigente
Che ha dovuto subire fronteggiare contemporaneamente nel corso di questi tre anni tre crisi quella del comunismo internazionale quella della socialdemocrazia europea e infine la crisi del sistema politico italiani
Siamo una forza nuova ma non fingiamo di essere venuti dal nulla
Siamo la maggiore forza dell'opposizione democratica ma sappiamo anche che se la sinistra non si rigenera Eva superando la frammentazione che la colpisce il soggetto politico dell'alternativa non riusciva a vite
Tuttavia se noi ci poniamo in modo così Alberto il problema di parlare di capire
A partire dai nostri limiti quelle forze di sinistra che si schierano con i no credo che all'insieme della sinistra e quindi anche quelle forze debba interessare il Progetto del PDS
Ragioniamo dunque di questo
Possono costoro pensare una sinistra senza avere una politica nei nostri confronti
Ha senso mi chiedo e chiedo porsi il problema di unire e di confederale la sinistra nel contesto delle istituzioni dell'alternativa se ha un senso
Perché mai la difesa della proporzionale in sé legittima dovrebbe essere tradotte in una sorta di ultima frontiera della democrazia fingendo finendo così
Col sovrapporsi a soffocare il progetto politico di fondo che quelle di dar vita soggetto dal Terna
Questo è quello che chiedo oltre il sì no all'insieme della sinistra italiana
E allora ritorniamo al progetto originario
Dicevo una sinistra che abbia l'ambizione di governare non soltanto di esprimere diversi potenziali di lotta
Non può rinunciare né alla pluralità dei soggetti né all'esigenza di una sintesi della loro carica progettuale
E come si organizza politicamente questa visione
Qui sta il centro del nostro progetto organizzativo e politico il rapporto tra partito e sistema politico tra partito e riorganizzazione della sinistra e delle alleanze
Il rapporto tra partito e sistema politico e definito dal nostro progetto istituzionale e di riforma elettorale
Ci presentiamo con una posizione autonoma e ben visibile anzi abbiamo promosso un processo politico in coerenza con la nostra partecipazione come promotori ai referendum
Abbiamo messo a punto una proposta di riforma fondata sul criterio maggioritario uninominale a doppio turno con correzione proporzionale
E ci pare rispondere efficacemente a esigenze di trasparenza politica
Di Unione delle forze democratiche di progresso di rinnovamento e consolidamento della funzioni di governo nel quadro di una Repubblica schiettamente neoparlamentare
Deve essere dunque chiaro il movimento referendario nonna una testa sola
Contano le volontà politiche che in esso si esprimono e la nostra volontà politica e limpida il maggioritario per noi è uno strumento non un nuovo mito da perseguire e quindi non un fine
L'obiettivo e dare i cittadini dei poteri in più
Quello di eleggere i propri rappresentanti in modo più libero e diretto rispetto ai calcoli dei vertici
Quello di votare per il proprio partito e quello di scegliere tra conservatori e progressisti per il governo dell'Italia
E proprio per rispondere al dubbio espresso da Ingrao sul rapporto tra il sito e la riforma elettorale che vogliamo
Ci siamo fatti promotori di un'iniziativa politica di primo ordine volta orientare democraticamente l'interpretazione del referente questo è il senso della nostra iniziativa del nostro appello per il sì al referendum e al doppio turno
Confortato dall'adesione di politici intellettuali laici e cattolici di donne e uomini della sinistra i differenti spiegazioni impegnati accomunati dalla lotta per il rinnovamento della Repubblica e delle istituzioni democratiche
Questo appello e anche un impegno per la nostra successiva azione in Parlamento
Nello stesso tempo non c'è niente di più falso
Della caricatura di questa posizione fatta da chi crede di poterci ricordare che non è solo con le leggi elettorali che si formano le alleanze politiche e che non è solo con la riforma del sistema politico che si riorganizza lo Stato lo sappiamo bene
E la vicenda di Tangentopoli lo dimostra ogni giorno di più un intero ceto politico e di governo di concerto con decine di grandi impresa distribuito mangia appalti risorse ha violato le leggi e l'etica pubblica e la morale privata ha messo a sacco intere città
Ha dato vita a un meccanismo distorto di accumulazione distribuzione di risorse e di potere
Quanto è avvenuto fin qui fornisce uno spaccato francamente vergognoso delle classi dirigenti di questo Paese
Sì sono finanziati illecitamente legalmente i partiti e si è creata la politica per accumulare ricchezze e potere personale
C'è nei gruppi dirigenti degli altri partiti chi ha lucrato sulla politica nel PDS lo ribadisco ancora una volta contro chi punta infangati questo non è avvenuto nessuno di noi se arricchito con la politica Tangentopoli
Fa corpo con lo sviluppo capitalistico del Paese uno sviluppo fragile al quale i lavoratori hanno pagato e pagano un prezzo altissimo
Ma tangentopoli fa corpo con quel doppio Stato quello stato illegale che accanto e contro i poteri propri dello stato di diritto
Nuove risorse mobilità strumenti assume decisioni sottratte a ogni controllo democratico alimenta poteri occulti e fantasmi eversivi
In quel doppio Stato affondato le sue radici velenose la strategia delle stragi
Volta liquidare ogni possibile insorgenza delle politiche riformiste riformatrici a favorire o alimentare le correnti di una destra aggressiva
Che periodicamente riaffiora nella storia nazionale con il suo programma anti democratico
Suscita sdegno e allarme
Che i neofascisti del movimento sociale italiano
Abbiano potuto impiantare una ignobile gazzarra in Parlamento con il pretesto di Tangentopoli coprendo le proprie mani con guanti bianchi
Chi ha le mani pulite non ha bisogno di guanti bianchi per coprirle le ha bisogno chi deve coprire come parte della destra le macchie delle stragi che hanno insanguinato il nostro fare
La coscienza
Democratica del Paese deve reagire
Costoro non hanno alcun titolo né storico né politico a presentarsi come campioni di una vita pubblica democratica risanata e trasparente
Il sistema è malato siamo al tracollo
Il processo di delegittimazione della classe dirigente inarrestabile
E non c'è solo la crisi del sistema politico
C'è anche quella di un radicato compromesso tra rendita e profitto che scompagina un blocco storico di interesse e di potere di di questo dobbiamo discute
Quelle che hanno diede nerbo radici come partito pigliatutto prima e alla consociazione corsara dell'era craxiana dopo
Lo diciamo non solo ai lavoratori che lo sanno benissimo per avere pagato un altissimo prezzo a questo modello di sviluppo
Ma anche a quelle forze economiche sociali responsabili
Che avvertono il vuoto di direzione che minaccia il Paese percepiscono il rischio di un collasso non solo istituzionale ma anche della costituzione materiale del Paese
E si sforzano di porvi rimedio nella prospettiva di una rottura con il vecchio regime
E quindi questione sociale questione istituzionale questione economica fanno corpo nel progetto del Pd ex
La battaglia per la liquidazione del vecchio regime
La battaglia contro il vizio consociativo contro il centralismo
Contro il sistema della corruzione del ricatto reciproco
La battaglia in nome delle nuove regole che ci consentiranno di ridisegnare lo stato del sistema politico questa battaglia non può non contribuire a ridisegnare lo sviluppo e la democrazia
E il terreno sul quale si riconferma la centralità del mondo del lavoro e il terreno sul quale la sinistra deve sapersi proporre come forza di governo come forza di direzione dello Stato
E sentiamo di avere di fronte al Paese una grande responsabilità
E non accettiamo semplificazioni operazioni strumentali della nostra proposta
Non accettiamo alcuna omologazione al ceto politico e di governo Espresso dal vecchio regime
Come vogliamo dirigere lo Stato ecco la questione di cui bisogna ritornare a dispute bene non intendiamo in alcun modo impadronirsene questo è del tutto chiaro d'altro canto sarebbe del tutto anacronistico
Né nelle forme totalitarie del partito Stato che hanno alimentato i regimi autoritari dell'Est ma neanche nella forma dell'occupazione e della lottizzazione partitica delle vecchie coalizioni
Per modificare la costituzione materiale del nostro Paese
Per procedere a un ricambio necessario ed effettivo del ceto politico e di governo
Noi proponiamo regole i dispositivi di riforma istituzionale
A partire dalla riforma elettorale in grado di garantire l'alternanza la direzione del Paese
Ma si chiama questo meccanismo non solo la risposta positiva l'esigenza diffusa di disegnare una democrazia più avanzate matura nella quale si affermi il ruolo del mondo del lavoro la direzione del Paese
Ma anche il sistema di controlli più efficace
Per mettere in atto quell'ideale di vita pubblica rigorosa e trasparente in rapporto al quale un ceto politico democratico deve misurarsi e facile tutto ciò tutt'altro
Sappiamo bene che la sinistra il PDS non sono una sorta di Re Mida
Che trasforma in oro tutto ciò che tocca sapevo bene che la nostra presenza in funzioni di direzione dello Stato non garantisce di per sé l'esito positivo della grande impresa a cui siamo chiamati questo se mai è stato l'errore di presunzione di altre forze e in parte per una fase rilevante dell'avvio dell'esperienza di centrosinistra del Partito socialista
Vi ricordate la mitica stanza dei bottoni di comando di cui parlava Nenni e nella quale bisognava entrare
Ebbene chiaro mai non si trattava di entrarci ma di cambiarla radicalmente come affermò allora il Partito comunista in confronto polemico con l'impostazione socialista
Abbiamo ben chiaro l'abbiamo detto più volte che a tali compiti
Non potremo far fronte se non impegnandoci a nostra volta insieme con tutte le energie democratiche disponibili in un'opera di mutamento profondo dello stato dei suoi apparati
Ridisegnando nel suo complesso una pubblica amministrazione sottratta al potere discrezionale dei vecchi partiti progettando una funzione pubblica che si collochi al servizio della Società e dei cittadini
Ma la funzione pubblica non può essere profondamente innervata nella democrazia economica se non c'è un cambiamento generale le classi dirigenti di questo Paese hanno pensato di poter fare a meno del contributo dei lavoratori
Ebbene oggi esse si misurino si misurano con un esito fallimentare di questa loro pretese
Un progetto di trasformazione democratica della società italiana non può non avere al suo centro la questione dei diritti di cittadinanza politica civile e sociale
E ne abbiamo parlato lo voglio ricordare perché il problema è stato qui sollevato ieri nella Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Abbiamo in quella conferenza ha detto con chiarezza ponendo al centro proprio le questioni della rappresentanza operaia e sindacale
E non si possono dare diritti ai cittadini e togliere diritti ai lavoratori a cominciare dal diritto al lavoro all'iniziativa sindacale e alle informazioni
Non c'è pienezza della rappresentanza
Senza democrazia nel sindacato e nei luoghi di lavoro la crisi profonda del sistema politico pone oggi semmai il problema di una definizione ancora più radicale dell'ancoraggio sociale e culturale del sindacato
Contro ogni ipotesi di partecipazione della rappresentanza sindacale il punto vero
è la grande sfida che sta di fronte a tutti
Di una riorganizzazione del sindacato ed è vero forse dovevamo parlarne di più
Di una verifica della rappresentatività in funzione dell'Unità reale del mondo del lavoro
E non parlo di unità astratta
Ma di quella che concretamente trae le proprie ragioni dal soggetto vero che il lavoratore e non il sindacato
Ma un processo storico politico di tale complessità
Non può essere adeguatamente portato avanti se non si affronta l'altro corno del problema
Il rapporto tra partito e riorganizzazione della sinistra
E qui siamo debitori di risposte chiare
Dobbiamo rispondere in primo luogo all'interrogativo che mi permise di porre a suo tempo nella dichiarazione di intenti
Nel definire la crisi italiana come crisi morale e sociale e istituzionale nell'ottantanove non si parlava ancora delle leghe dicemmo
Che può divenire rapidamente crisi della stessa unità nazionale collasso di tutti i sistemi di regolazione sociale
E aggiunge ramo il problema cui noi vogliamo rispondere che motiva la nostra proposta e dunque questo
Come oggi una grande forza della sinistra
Quale siamo stati nel corso della storia repubblicana risponde alla crisi italiana
Come essa può sfidare oggi quelle classi dirigenti che hanno condotto il Paese nella situazione in cui si trova in che modo dicemmo si può dar vita a quel partito che l'Italia da una tutto ma
Un grande partito riformatore capace di prospettare una credibile alternativa di governo in un sistema delle alternative
Ebbene ancora oggi noi siamo chiamati a far fronte a questa che si presenta come una necessità oggettiva
Come dicevo all'inizio alle stesse elezioni francesi stanno a dimostrare che non si esce dalla crisi della sinistra dal fallimento di quello che è stato chiamato il socialismo gesto il Naviglio gestionali con il semplice richiamo all'opposizione
Che esiste una sinistra latente
Che non è stata risucchiata dalla destra
E che attende di essere sollecitata da un Progetto positivo che vuole unire la protesta alla proposta
Il che è tanto più necessario perché il disordine sotto il cielo è tale da suscitare in strati sociali sempre più estesi insicurezza e paura
Perché i problemi di un'organizzazione equilibrate civile nelle società industriali avanzate richiedono in tempo reale soluzioni di governo
Pena il caos economico e monetario
E lo spalancarsi di un abisso nel rapporto tra cittadini e istituzioni
Perché i guasti della vita pubblica il disordine morale evocano nuovi valori e nuove regole un più alto principio d'ordine democratico
Perché nelle società complesse caratterizzate da un intreccio nuovo tra conflitto sociale riforma del sistema politico come ha rilevato di recente Mario Tronti
Non si difendono i lavoratori solo accentuando l'opposizione ma prospettando un'alternativa credibile di governo e non in nome di un'astratta EasyJet Nizza di governabilità ma in nome di un più concreto ed efficace il progetto riformatore si difendono i lavoratori anche attraverso il governo e questo è il nostro obiettivo
Un obiettivo che noi però non affidiamo solo al grande partito riformatore
Qui sta la novità e lo sviluppo della nostra elaborazione
E si sforza di aderire all'evoluzione della situazione politica italiana
Una risposta politica effettiva la crisi in atto
Potrà essere data solo da una sinistra
Che sappia gettare le basi di un processo di ricostruzione democratica e di riforme capace di promuovere le alleanze sociali e le aggregazioni politiche in grado di sostenere tale processo
Ma anche queste considerazioni non sono più sufficiente
Bisogna mettere ordine in una pluralità di iniziative
Che rischiano non di eliminare ma di aumentare la frammentazione a volte paradossalmente nel nome della ricerca dell'unità
E per ciò che ci riguarda il problema non è quello di creare un nuovo partito la storia dirà
Nel corso del tempo se ci consegnerà nuove aggregazioni politiche oggi è bene stare con i piedi per terra e meglio meno ma meglio
Non è realistico pensare che d'incanto
Il pluralismo che attraversa la sinistra italiana confluisca in un solo partito
Non è possibile lo stato delle donazioni programmatiche e forse non sarebbe nemmeno un più
Il vero problema che dobbiamo porci
E quello di arrivare a una maggiore distinzione tra il livello del partito è quello delle alleanze democratiche di progresso a livello della rappresenta
Da un lato dunque si tratta di affidare ai partiti compiti progettuali più ampio
Fare di S. organizzazioni di donne e di uomini che stanno insieme nel nome di programmi e di valori fondamentali
Dall'altro si tratta invece di affidare ad aggregazioni elettorali più ampia di incontro tra diverse ispirazioni democratiche popolari cattoliche di sinistra sul terreno della prospettiva di governo
Noi non siamo
Per la distruzione delle grandi forze popolari
Noi siamo per la loro capacità di rinnovamento e di riforma
E diciamo anche che in questo secondo livello quello delle alleanze
Ciascuno deve sapere rinunciare a qualcosa
Deve conferire nell'incontro con altri la forza necessaria a realizzare l'alternativa di governo
Non può pretendere di annullare gli altri nel proprio Progetto
Fondamentale
Questo è il nostro pensiero politico
Altro che incertezze bisogna incominciare a confrontarsi con questo pensiero cuori
Solo così tra l'altro il partito non si confonderà con le istituzioni
Manterrà una forte riserva di valori di idee forza al di là degli impegni nelle al nelle assemblee elettive che impegnerà nel rapporto diretto con la società
Al fine di spostare a suo favore in rapporti reali di forza nel Paese
E di spingere incessantemente in avanti la frontiera della trasformazione democratica e della liberazione umana
Siamo disposti senza gelosie a discutere serenamente di questo ancora un avallo ancora una volta al di là dei sì e dei no che si esprimeranno nel referendum
Questo è il primo grande appuntamento a tutta la sinistra dopo il diciotto aprile
A questo appuntamento possiamo arrivare soltanto se avremo messo ordine nelle nostre idee
In questo senso ha precisato
Che si tratta di muoversi su tre piani distinti tra loro ma anche strettamente connesse
Quello della riforma dei partiti una strada nella quale siamo ormai impegnati da quattro anni nella quale per quanto ci riguarda
Questa Assemblea rappresenta una tappa essenziale grazie anche alla forte impostazione data dalla relazione del compagno quello del rinnovamento e dell'aggregazione della sinistra per un progetto di sviluppo democratico di solidarietà e di progresso
Che a partire dal mondo del lavoro e da una rinnovata ispirazione socialista sappia volgersi ai nuovi soggetti erano le culture della liberazione umana
Infine il piano che dovrebbe iniziare immediatamente sul quale si costruiscono le condizioni e gli obiettivi di un'alleanza democratica e di progresso
Di un insieme di forze ispirazioni che sappia dare all'Italia un governo nuovo avviando così concretamente il ricambio di classi dirigenti di cui il Paese ha bisogno solo in questo contesto si dà pari dignità politica i movimenti alle associazioni al volontariato pari dignità politica che noi abbiamo incominciato a praticare incontrando nel corso dell'elaborazione della nostra proposta di governo di svolta in occasione della mozione di sfiducia costruttiva
Non solo i segretari di partito ma anche i principali rappresentanti di questi movimenti associazioni che hanno apprezzato quello con un atto innovatore di grande
E mi sembra carica compagni che la riforma del partito
Il modello il cantiere organizzativo
Delineato con la relazione di Zani indichino nel PDS
Il vettore di un profondo rinnovamento della politica lo colloqui non sulla scena italiana come partito aperti
Capace cioè di trovare creare e produrre gli agganci con l'insieme del progetto istituzionale da noi indignato e con il processo di aggregazione da noi auspica un partito fortemente rinnovato rispetto alle linee di una riforma neo regionale dello Stato e che valorizza quindi nell'ambito di un progetto nazionale unitario una sperimentazione politica democratica in presa diretta con la crescita delle autonomie
Autonomie regionali autonomie di Progetto
Relazioni pattizie con associazioni e movimenti nel quadro di un pieno riconoscimento reciproco della pari dignità politica
E con la trama di una iniziativa che ci consente di confrontarci positivamente con il protagonismo della società civile di affermare un approccio più libero e fecondo alla politica
E riaffermiamo in questo modello quel principio del limite della politica che è stata la grande idea del PDS ed è criterio costitutivo di ciò che potremmo chiamare un'etica pubblica della democrazia
E sentiamo in tal modo di indicare ai giovani una nuova frontiera è una nuova speranza
Il modo come affrontiamo il rapporto tra i giovani al partito è una delle più forti innovazioni organizzative che mettiamo in campo
E se ne sentono già i primi frutti positivi
Il mondo dei giovani ricco complesso percorso da tensioni e inquietudini
Animato da slanci straordinari ha subito fin qui le conseguenze più devastanti di uno sviluppo distorto di un regime screditato e fallimentare
E noi diciamo ai giovani state con noi nella battaglia per aiutarci a capire il nuovo e per inventare un partito diverso
Perché solo così voi sarete la garanzia più efficace che nostra Progetto di rigenerazione della Repubblica nonne sogno utopico ma prospettiva concreta
Siamo il solo partito
Che abbia assunto la diversità di sesso come tratto costitutivo della propria identità
Ma siamo ancora costretti ad osservare che non ne sono state tratte le conseguenze dovute le donne soffrono di più di altri le conseguenze di quel politicismo
Che è diventato un pezzo di costituzione materiale del PDS ed è un ostacolo all'espressione compiuta
Magoni insiste del rinnovamento ben oltre i confini della vecchia politica ma anche al di là del nostro partito
C'è un protagonismo femminile pensiamo alla lotta contro la mafia al volontariato al mondo del lavoro delle professioni che noi non li intercettiamo
Parliamo del partito ma anche delle donne del PDS ciò segnala un distacco tra politica e società di cui non possiamo ignorare o sottovalutare la portata
Ma c'è un problema che riguarda credo tutto il movimento che ha detto
Per esempio sullo stato sociale proviamo a chiederci perché sono scese in piazza in quella bella manifestazione solo le donne del PDS
Più in generale il protagonismo femminile non appare o non assume il peso che gli compete sulla scena della politica spettacolo
La riflessione di iniziativa sulla sinistra e sulle procedure sue prospettive ne risultano così dimezzate o prigioniere di un anacronismo per pronto la riflessione sull'autonomia femminile può caricarsi di tensioni impropri certo se da un lato occorre rompere il silenzio del Palazzo dall'altro occorre liquidare il pregiudizio che resiste a sinistra e che non saprei definire altrimenti che misogino
Come deve contare quindi dalla sinistra la forza delle donne questo è un problema di tutti noi
I temi delle donne siano dunque altro rispetto a quello che il vecchio politicismo ma bisogna perché che si che perché ciò avvenga che i temi delle donne non siano altro rispetto ai temi della politica
In questo senso concordo
Con l'analisi contenuta nel documento per l'assise del partito elaborato dalle nostre compagne per noi si legge in quel documento
Che abbiamo intenzione di determinare la politica non diritti gli Arce uno spazio
E vitale che si decida di dare vita al PDS realizzando quel progetto che già il diciottesimo congresso del PC avviene aveva iniziato a delineare
Che si formino istanze unitarie ieri direzione politica si stabiliscano regole norme democratiche di selezione e formazione dei gruppi dirigenti oltre che si sperimentino nuove istanze della sovranità
Ciò che attualmente esiste una giunzione tra ristrette élite di comando e residui organizzativi del vecchio Pci
Se appare inospitale a tanti a noi donne risulta lesivo per la stessa sopravvivenza nel nostro progetto
Ebbene io credo che noi siamo stati qui in questi giorni per cercare di ridare slancio e forza d'attrazione prima che tutto con l'aiuto delle nostre compagne al progetto e alla prospettiva del pidiessino
Una forza d'attrazione che poggi però su una partecipazione più ampia
Netta la nostra ripulsa per ogni forma di democrazia elitaria nel partito e nella società per questo siamo contrari al presidenzialismo
Un partito aperto corale
Capace di contemperare partecipazione controllo democratico
Chiarezza efficacia nelle decisioni non può essere né un partito liberista né un partito politica
Per questo occorre rompere la situazione denunciata dal documento del Veneto
E per far ciò occorre primo che la funzione centrale di delizie di direzione
Non sia affidata solo a una ristretta cerchia di comando al centro e che i segretari regionali siano parte integrante della Permanente direzione nazionali
Faccio mia con convinzione la questione della formazione del gruppo dirigente centrale nel modo come è stata posta nella relazione di Zanni e ripresa ieri dall'intervento di D'Alema
Occorre determinare le condizioni di un'unità politica e culturale collegiale
Che però riconsideri la nozione stessa di centro
Che cotti realmente indipendentemente dalla sede in cui si lavora e si vive nel centro del partito un insieme di forze capace di porsi in termini rinnovati il problema della sintesi e dell'egemonia
Se ci muoviamo così
Non dovranno più esserci organismi come l'attuale Coordinamento che pure ha avuto una grande funzione che non contemperino al loro interno l'articolazione territoriale e l'articolazione tematica di cui abbiamo parlato
Anzi considero un grande successo di questa Assemblea il fatto che sia stata fortemente voluta dalle nostre organizzazioni regionali e locali
Secondo che cresca a tutti i livelli fin dalla formazione delle platee congressuali
Il peso politico e la funzione di controllo e di direzione dei militanti i volontari legati al mondo del lavoro e delle professioni di esponenti e dirigenti dei movimenti e delle diverse multiformi espressioni della partecipazione democratica
Terzo che le Autonomie regionali e funzionali
Non offusca i nel significato generale della militanza non siano momenti della separazione ma arricchimenti programmatici delle idee forza che ispirano l'azione unitaria di tutto il partito
Detto questo emerge il problema di come realizzare
Io metto l'accento su questo
Una nuova direzione centrale democratiche articolata e nello stesso tempo capace di sintesi in regime pluralistico e di autonomia e verticali e orizzontale
E quindi occorre partire dalla definizione delle funzioni del centro
Naturalmente questo richiamo alle funzioni del centro avviene in profonda sintonia
Con la sfida del pluralismo Complesso che qui è stata rilanciata dalla relazione che dal dibattito
Non si tratta di un richiamo tradizionale ma della proposta di una struttura non rigetta aperti alla sperimentazione alla verifica disponibile all'ingresso di forze nuove evitando ecco il primo compito
Si tratta infatti di ridisegnare il partito mentre si ridisegna lo Stato
Un programma fondato sull'analogia col partito nuovo che nasceva nel contesto dell'impegno costituenti
Vi è un intreccio tra rinnovamento del partito a riforme istituzionali
In tale contesto noi pensiamo e per questo ci battiamo
Che la riforma istituzionale
Non debba consegnarci e sottolineo questo un panorama politico più povero di soggetti in campo per questo noi abbiamo sottoposto a critica certe del proporzionalismo puro responsabile in qualche misura da un certo momento in poi della frammentazione della rappresentanza ma intendiamo combattere anche certe posizioni
Come quelle referendarie spinte o quelle che abbiamo chiamato dei poteri forti
Che individuano la sacrosanta esigenza di un consolidamento della conduzione della funzione di governo
E che anche noi individuiamo ma vi fanno fronte attraverso l'ipotesi di una riduzione secca del pluralismo dei soggetti
Al contrario noi ci battiamo per un panorama politico più ricco non riducibile ai partiti e alla rappresentanza
Il che implica un'articolazione pluralistica ancora più pronunciata in termini di culture ispirazioni e progetti
Ma tale da diventare risorsa essenziale come dicono le donne per costruire un'intelligenza è una forza collettiva noi dobbiamo proporci di essere portatori di una terza via tra centralismo democratico il correntismo
Non solo perché gli oppressi i deboli
Che si organizzano impartito hanno bisogno di uno strumento forte
E a questo proposito la sinistra deve fare attenzione certo
C'è il rischio che i partiti vengano distrutte ma non dà segni dal quesito referendario
Piuttosto dalla sinistra spezza dalla sua polverizzazione dalle lotte intestine ma c'è anche un altro motivo
Si tratta infatti di dispiegare fino in fondo la funzione sociale del partito
Il correntismo rinchiude la dialettica politica nei gruppi dirigenti
Induce allo scontro alla mediazione politicista
Moltiplica anziché annullare i centralismi democratici e proprio per questo convincono divido la spinta che è venuta da molti interventi anca dell'intervento del compagno Macaluso a superare le vecchie cristallizzazione
Infatti il problema non è la ricerca di accordi tra correnti cristallizzate
Ma il problema vero è quello di organizzare un cervello collettivo
Che l'abolì progetti e programmi e qui è la funzione del partito ma anche la funzione strategica della Fondazione
Noi dobbiamo quindi inventare qualcosa di nuovo e dobbiamo farlo insieme
Lura lirismo nel processo per reati né
Di definizione delle idee dei progetti in un rapporto aperto con la società con i soggetti in carne ed ossa con la pratica sociale e poi unita e visibilità del partito ingranditi appuntamenti politici elettorali
E mi sembra che l'intervento di Tortorella si muovesse con questa ispirazione
Voglio anche dire chiaramente che ci sono delle posizioni di rigetto le sentiamo nel partito
Nei confronti del pluralismo
E noi dobbiamo combattere queste posizioni di rigetto
Dobbiamo combatterle valorizzando il pluralismo distinguendolo dal correntismo ma anche con una testimonianza
Con l'esempio che si dà del modo come l'interpretiamo lo rendiamo vivo e operante e questo vale per tutti
Perché io ritengo e questa è una mia convinzione personale naturalmente
Che ci può essere nel pluralismo il recupero di una verità Interna del centralismo democratico
Cioè quella fondamentale che mi ha fatto per tanto tempo resistere alla spinta in favore delle correnti
Nella mia formazione come in quella di tanti comunisti
Era saldamente radicata la convinzione
Che il principio del centralismo democratico ove fosse realizzato fino in fondo in quel modo in cui ne parlava Gramsci
Sarebbe stato condizione irrinunciabile per una dialettica di partito finalizzata nonna la cristallizzazione delle posizioni ma un ma una più alta ricerca della verità
Certo non ignoriamo quanto di organi cistico poteva esserci in questa visione
Ma comprendiamo tutti cosa voglia dire il saper produrre
Attraverso la possibilità dell'ascolto reciproco l'avanzamento delle conoscenze e non la pura cristallizzazione delle posizioni
Io ritengo che questa finalità rimanga valida
E anche se la risposta a tale esigenza è stata storicamente organizzata male dal tradizionale centralismo dei partiti comunisti non per questo o quell'esigenza va respinta
Al contrario essa può e deve continuare positivamente ad operare anche all'interno del pluralismo in che senso
Nel senso che nel pluralismo noi dobbiamo individuare due tipi di libertà
La libertà individuale la libertà collettiva nel centralismo fortemente illuminato come le impostato nella vita interna di partito Togliatti
La libertà individuale non nera disconosciuta anzi era ampiamente sostenuta che cosa manca mancava la libertà di un gruppo che era contrario al principio del centralismo democratico
I compagni di decidere insieme di dire insieme una stessa cosa
Ecco il problema
Accadeva così che ogni individuo nel regime illuminato rimanesse
Atto misticamente libero
Ma il difficile teorema del pluralismo appunto è un altro
Concerne il fatto che persone che la pensano in un certo modo
Possono anche consultandosi accordandosi tra di loro legittimamente e non in modo segreto influire sulla vita interna del partito e dei suoi orientamenti
Questa duplice libertà collettiva e individuale
Va in ogni modo salvaguardata se non si vuole smarrire o snervante l'esperienza pluralista
E ciò dipende anche da come si usa questa libertà
Dal senso di responsabilità individuale e collettivo per il modo in cui funzioni il processo
Anche qui si tratta di definire alcune regole solo così si può avere un'estensione del pluralismo e nello stesso tempo l'unità di direzione
E in questo senso io penso appunto che i tre livelli
Quello delle idealità della cultura delle scelte politiche programmatiche delle mozioni o componenti dinamiche degli organismi
Possono e debbono mantenere distinzioni di competenza di funzione senza alterare in alcun modo l'impianto pluralistico
Ora io credo
Che da un lato ci sia tutto il problema delle idealità delle componenti
Che storicamente sono destinate anche ad avere un'evoluzione
Per esempio io non so se tutti coloro che hanno firmato a suo tempo la mozione di maggioranza di cui io sono stato primo firmatario abbiano la stessa sensibilità sulla storia nostra su questioni importanti e delicate di indirizzo teorico e culturale
Io per esempio le tengo e ciò corrisponde a una convinzione intimamente vissuta
Che si debbano recuperare pienamente valori propri delle idealità comuniste quelle che io riferisco alla nozione della liberazione umana ma non è su questo che si possono fare mozioni
In un organismo dirigente che deve decidere di scelte politiche e di governo
Possiamo avere itinerari culturali diverse sappiamo che l'accento posto su tali questioni ha determinato la configurazione specifica di componenti ideali
Ma sappiamo altrettanto bene che ci sono mozioni strettamente collegate all'operatività del partito
Che sono le mozioni del congresso della direzione la cui efficacia è durata sono tutte commisurate alle scelte del breve periodo
E ci sono maggioranze che si formano sulla base di queste mozioni politiche che possono anche essere più ampia rispetto alle componenti ideali
In questo senso la maggioranza che governa il partito su basi programmatiche può formarsi effettivamente attraverso un processo reale che investe gli organismi di partito
Certo come è stato più volte osservato il rapporto tra maggioranza e minoranza del partito non può essere paragonato a quello tra governo e opposizione nello Stato
Questo comporterebbe una battaglia interno al partito che non è certamente auspicabile penso che la vita politica di partito debba essere guidata con un altro spirito ma questo credo che tutti i compagni lo senta nello volte
Però il problema vero è che un pluralismo funzionale per giunta in espansione richiede poi una forte capacità di governo e di decisione del partito
E solo con questo può metterci tutti al riparo della precarietà delle scelte
Dalla sensazione diffusa che la terra ti ma anche sotto i piedi dal fatto che queste induce volenti o nolenti a tendenze e comportamenti liederistica
Perché in una situazione di questo genere è chiaro
E quando tutto il processo politico appare Oresta allo stato magmatico emerge come funzione demiurgo Sica quella di chi detiene in un momento dato la responsabilità massima di indirizzo e cioè il segretario
A ciò vigorosamente contribuendo in senso negativo natura e funzione dei mass media
Anche qui è questione di regole potevi e sanzioni
La questione dell'informazione
Io penso che la questione dell'informazione in una dottrina moderna delle forme di organizzazione del partito sia cruciale badate compagni non accontentiamoci dei discorsi politici sempre affrontiamo queste questioni è mio convincimento
Che essa giunga investire il quadro dei rapporti e degli equilibri tra i potenti con conseguenze rilevantissime sul terreno degli strumenti di direzione della vita pubblica ma anche su quello della formazione dei diritti di cittadinanza
E su questo dobbiamo fornire al nostro partito momenti di confronto e approfondimento
Più impegnativi di quanto abbiamo fatto fin qui penso inoltre
E nel quadro che qui è stato prospettato sia necessaria una riflessione sull'unità di base valorizzando ogni indirizzo e forma di sperimentazione
Sento tuttavia di dovere affermate come è stato per tutti noi che il militante di base non è un militante parziale
Non so se è chiaro ciascuno di noi quando si è iscritto al partito pensava pur essendosi iscritto in una regione di essere militante
Di un movimento mondiale di liberazione umana questo sia pure nelle forme nuove deve rimanere e credo che noi dobbiamo operare per un equilibrio che senza nulla togliere a funzionari e deputati anzi è auspicabile che i deputati menti garantisca tuttavia che la maggioranza delle assemblee
Che decidono sia fatta da provenienti dalla produzione e dalla cultura dal lavoro dall'aspetto
Non sarà facile
Ma è la grande sfida a cui occorre rispondere se si vuole compiere un deciso passo avanti nella definizione della forma partito
La risposta positiva questa sfida sarà la garanzia più salda per affrontare e risolvere nel modo più diretto è congruo anche il problema della costruzione del gruppo dirigente
E della sua leadership nel suo complesso
Ritornerò su questo tema
Quello che affermiamo e dunque un indirizzo insieme pluralista è unitaria
Un partito capace di dare impulso al rinnovamento del Paese e di dare ai cittadini fiducia nell'attuale momento di casa
Io credo che i cittadini lavoratori intendono da noi chiarezza certezza
Trasparenza e capacità di risposta
La posta della rinascita dalla nostra democrazia
Dopo il diciotto aprile
Non si può votare con le vecchie regole per questo giudicato assai grave la posizione assunta da Bossi propose
E ribadisco di fronte al Paese la proposta di governo che ha avanzato per condurre il Paese dopo il diciotto aprile al necessario sbocco democratica
E non dimentichiamo il primo appuntamento che ci attende dopo il diciotto
Sarà quello che coinvolgerà undici milioni di elettori
Chiamati a votare con la nuova legge una tornata amministrativa parziale ma di grandissimo rilievo
Non solo perché se reggeranno sindaci e consigli comunali in decine di città
Ma soprattutto perché occorrerà dar prova del nostro potenziale di aggregazione a sinistra
E noi ci batteremo affondò per fare di questi appuntamenti l'attacco ulteriore di una svolta nella vita del Paese
Ci batteremo dunque per dar vita ad ampie alleanze di progresso per le elezioni comunali
Questo sarà il primo banco di prova delle questioni teoriche di principio che abbiamo posto nel corso di questa assemblea
Nella lettera che ho inviato da Alleanza democratica ho proposto all'attenzione una vera e propria visione dei diversi livelli di organizzazione della politica nell'attuale fase anche a questo proposito abbiamo introdotto un altro forte elemento di elaborazione
E vedo con piacere che mi si è risposto con rispetto e attenzione perché si è compreso il senso dalla nostra distinzione tra funzione del del PDS e più ampie alleanze di progresso o riformatrici
Questo è il problema che avremo concretamente di fronte nel doppio turno nelle elezioni comunali
Questa risposta alla lettera l'Alleanza democratica
Sta a dimostrare che sappiamo esprimere non dico un'egemonia termine troppo forte e imbarazzante per gli altri ma una certa influenza è un impulso per cosa
E a proposito del gruppo dirigente
Incapace di elaborazione
Sarebbe interessante per un giudizio equanime
Fare una raccolta delle idee delle parole che dall'ottantanove in poi abbiamo introdotto nella politica italiana
Ma ora soprattutto è importante superare prima di ogni altra cosa storture difetti evitato
Dobbiamo dunque proporci di parlare anche in vista delle elezioni all'insieme della sinistra e quindi non c'è dubbio occorre rompere ogni forma di isolamento
Per questo non dobbiamo creare dei solchi incolmabili a sinistra
E giudichiamo con severità che continua a muovere passi sulla strada la polemica pretestuoso come fanno a volte Rifondazione rare
Il nostro linguaggio e deve essere un altro
è quello di una forza che sente come prima cosa il dovere L'Unità
E che nello stesso tempo ha ben chiaro la questione dei valori e delle finalità di un partito della sinistra
Un partito che sa che non è facile nemmeno auspicabile sbarazzarsi del termine socialismo
Con tutto ciò che esso evoca nella storia della sinistra europea a un patto
Che si sappia che anche questo termine deve essere ripensato e una certa misura ricollocato storicamente
Oggi il problema del socialismo si presenta prima di tutto come il problema del superamento
Di quella contrapposizione tra libertà e uguaglianza che ha tragicamente contrassegnato il nostro secolo
Ripensare il socialismo si si vuole ridefinire
Le caratteristiche di una società liberata significa concepire il capitalismo come compro come un processo entro il quale il socialismo si presenta come ordine riformatore
Che ha le sue ragioni nei limiti nelle contraddizioni negli squilibri di quel processo storico concreto
E questa la via per coniugare ogni oltre compromesso tattico l'idea di socialismo a quella di democrazia
Nel senso di identificare il socialismo con il movimento permanente della democrazia
Di una democrazia che si espande al fine di realizzare fino in fondo se stessi
Nel contesto di queste riflessioni emerge l'esigenza di una ricche ma titolazione degli obiettivi della sinistra ed è il discrimine tra sinistra insomma
Se la sinistra dell'Ottocento avuto al suo centro la questione democratico costituzionale e quella del Novecento affrontato la questione sociale la Sinistra del Duemila accanto a quelle due che non vanno smarrite
Deve affrontare le tematiche della liberazione femminile dei limiti ecologici dello sviluppo dei processi di civilizzazione del contrasto tra nord e sud del mondo della prospettiva pacifica
Di un governo mondiale
Non ci può essere un nuovo pensiero della sinistra
Senza fare i conti con le tragiche differenze che promanano
Dalla diversa collocazione di ogni singolo uomo no ma anche dei popoli rispetto ai rapporti sociali di produzione all'interno della divisione sociale e mondiale del lavoro
Basti pensare a quanto si è fatta grave l'insorgenza dei razzismi dei conflitti etnici di una nuova crudele intolleranza nelle stesse società complessa
Era giusto entrare come abbiamo fatto nell'Internazionale socialista
Ma non possiamo certo fare a meno di avvertire i limiti della sua azione
In presenza di eventi tragici come il sanguinoso conflitto bosniaco come le tensioni che dilaniano la Russia ma voglio dire di più
Ritengo che dobbiamo porre nuovi problemi politici teorie ci all'interno della spesa Internazionale socialista
Chiedendo un allargamento della sua visione della sinistra a livello europeo e mondiale
Questione che abbiamo incominciato a discutere a porre apertamente nei colloqui diretti con i massimi dirigenti del movimento socialista internazionale incontrando attenzione e comprensione
Care compagne cari compagni
Dai lavori di questa nostra Assemblea
Do Bahia dobbiamo uscire rafforzati nel nostro impegno
Ad affrontare con decisione i problemi del momento
Adesso occorre ricostruire questo Paese
Ricostruzione deve essere morale politica economica e sociale
Sono convinto che l'opera ardua della ricostruzione nazionale passa attraverso la ricostruzione della sinistra
Oggi è decisivo per liberare energie riformatrici troppo a lungo trattenuta ingabbiate
Dare la nostra democrazia nuove regole
Il referendum del diciotto aprile deve essere
Una spallata al vecchio ma come ho detto noi guardiamo già oltre
Guardiamo alle istituzioni e al soggetto delle alternative
Il nostro compito
E quello di dare vita ad un'alleanza nuova moderna riformatrici
Che guidi i processi di trasformazione dell'Italia
Nello stesso tempo ci battiamo per una sinistra che non può essere la sommatoria una confederazione
Delle attuali sigle ripartiti nei residuo di un'interminabile frammentazione
Essa deve porsi con grande forza la questione di una profonda rigenerazione e di una prospettiva unitaria
Questa sinistra non può non avere una credibile forte prospettiva politica e di Governo del nostro Paese
Non è detto che ciò non significa ancora per qualche tempo opposizione
Ma non opposizione fine a se stessa
Né quella posizione estremistica che tutto sommato si riduce a fare il gioco di sua Maestà
Ma un'opposizione che lotta e lavora senza concessioni ma anche senza settarismo
Per un programma di governo diverso più giusto per un'alternativa reale crediti
Una sinistra che in tale programma sappia iscrivere i grandi valori di solidarietà e socialità di libertà di democrazia che sono propri della sua storia
Per queste più che mai necessario per il PDS
Stringere i tempi della propria autoriforma assumendo alla fine decisioni precise che dovranno essere al più presto sancite
Nel nuovo Statuto
Questa
è un'occasione
Che diamo alle stesse
Ma siamo consapevoli che dal suo esito dipendono in buona misura la possibilità di dare una risposta democratica vincente alla crisi italiana
Ho letto su un giornale
Che è un compagno ha dichiarato che se lo invitasse a pranzo mi direbbe di farmi da parte
Rimane l'invito a pranzo ma se qualcuno ritiene che si pone il problema del segretario lo deve dire apertamente e negli organismi dirigenti
Non si può fare la politica attraverso le allusioni e linguaggi trasversale
Questa è la vecchia politica dei veleni di vertice e delle malizie andreottiano
Il nostro è un partito pluralista
Si presentano mozioni e ordini del giorno e si discutono apertamente davanti al partito
Cioè tanto più necessario
Molti considerano uno scandalo
Che siano accaduti i segretari di quasi tutti i partiti e che in questo terremoto rimanga in piedi solo il segretario del PDS
Io credo
Io credo
Deve essere un vanto per il PDS che sarebbe un crimine fare come alcuni invocano dall'interno quello che altri non sono riusciti a fare dall'estero
Tuttavia non mi faccio scudo della tra queste sono a disposizione del partito anche da domani la cosa peggiore sarebbe quella di non porre le questioni con limpidezza
Tanto più che andiamo incontro a momenti difficilissimi
Dopo il diciotto aprile se non prima la situazione politica precipiterà
In quel momento
O il PDS sarà in grado di parlare al Paese non solo agli apparati a se stesso è una parte della sinistra
Ho precipiterà nella dissoluzione generale
Momenti di questo genere non possono essere attraversati da segretario dimezzato
Non c'è bisogno in questo momento di patti particolari
Mi accontenterei di meno sarebbe sufficiente un'effettiva solidarietà politica ed umana
Sì anche umana
Ma la solidarietà non è sufficiente
Deve esprimersi con chiarezza la fiducia del partito
Con i lavori di questa conferenza
Con l'impostazione che ho inteso dare al mio intervento in sostanza vogliamo lanciare un messaggio saremo permessi Mindel difendere le ragioni del nostro sì nel referendum ma sentiamo anche il dovere di guardare otto
Non intendiamo fare dell'esigenza di unire le varie componenti della sinistra
Un semplice appello retorico una questione di atteggiamenti
Ma l'asse di una ricerca egemonica sinistra fatta sul serio porta superare convenienza interessi di parte animato da un nuovo pensiero politico ma fatta anche possibilmente di un nuovo linguaggio
Personalmente sento questo impegno come centrale
Per questo sono ritornato su alcune idee forti e anche sui fondamenti sul quale si discute poco
Perché sento che il diritto a fare l'appello all'unità
Dobbiamo conquistarci
Sul campo della ricerca della testimonianza e non su quello della demagogia
Lasciatemelo dire anche come abbiamo fatto attraverso la sofferenza dell'innovazione e del rischio
Di qui il messaggio centrale
Il PDS la sua riorganizzazione al servizio
Di un più grande Progetto delle forze di progresso laiche e cattolico
Per questo il PDS
Oltre ai sì e ai no da tutta la sinistra appuntamento dopo il diciotto aprile
Permettetemi infine infine di rivolgermi a tutti coloro che dagli anni cinquanta in poi hanno in vari momenti votato comunista e sono tanti a coloro che sono stati dei sinceri socialisti a quante sono state in vario modo cattolici democratici
In vari movimenti e partiti per dire
Che il pericolo di destra insiste nome un'invenzione uniamoci prima che sia troppo tardi
Nella chiarezza per l'unità e la ricostruzione morale e sociale ed economica dell'Italia
Care compagne
Care compagne e cari compagni col discorso del segretario si conclude questa assise
Io voglio ringraziare tutti voi per il contributo che ci avete dato voglio ringraziare le compagne e compagni che hanno garantito il servizi durante queste giornate ci lasciamo alle spalle un lavoro molto importante che ci ha dato risultati i significativi impegniamoci tutto nella battaglia referendaria del diciotto aprile per la vittoria del sì
Che