Più libri più liberi - "Un Ambasciatore a Regina Coeli" (Editori Riuniti). Presentazione del libro di Claudio Moreno

Voi per essere qui oggi alla nuvola
In una circostanza molto particolare io poi qualcuno si potrà chiedere ma cosa c'entra un ambasciatore in tutto questo
Innanzitutto doveri di solidarietà perché il libro lo scritto un collega che oltre che essere colleghe prima ancora che essere collega e un amico
Ma voi sì vi spiegherò anche perché è un ambasciatore è giusto che sia qui a recare non solo solidarietà ma anche una testimonianza
Nei confronti di un collega che ha avuto la disgrazia di vivere un'esperienza tra le più tragiche che possa capitare ad un essere umano
Grazie a voi per essere venuti in una circostanza particolare che non è soltanto quella del
Della presentazione di questo volume ma
Stamattina
Percorrendo la la rassegna stampa una la prima cosa che io continuo a fare
Ho scoperto Equino certo non dico niente di nuovo alle alle due signore che sono che sono qui oggi oggi è la giornata dei diritti Hume
Allora devo dire che
Certamente nessuno ci ha mai pensato perché quando è stato deciso che questa presentazione sarebbe svolta qui il dieci volontaria dirigenti di dicembre nessuno poteva immaginare che era la giornata dei diritti umani
Ebbene se c'è un evento che più degnamente di qualunque altra cosa può contribuire tra tutti noi che evidentemente se siamo qui non è soltanto per amicizia nei confronti di Claudio Moreno ma anche per recare
Accra olive con la scusa di Clary una testimonianza in favore dell'importanza che ciascuna di voi ciascuna ciascuno di voi ciascuno di noi attribuisce
Ai diritti umani in un momento in cui vengono calpestati sempre di più ovunque e nel nome di qualunque
Ipocrita battaglia o ideologia o cultura o pseudo religione
Ops è uno scontro di civiltà
Non c'è momento migliore che ritrovarci pro per celebrare questa ricorrenza nella maniera più degna il libro di Claudio io non mi riservo poi di dire due parole perché prima del del dopo perché preferisco dare la parola innanzitutto a persone a molto più autorevoli di me e a intervenire su questo tema e sull'esperienza di Claudio
Non so quanti di voi hanno già letto il il libro se non l'avete letto è l'occasione ovviamente quella oggi di di comprarlo
Non solo e non tanto per fare una piccola fa testi nipponica razza di vicinanza a a Claudio che certamente quando ha scritto questo volume non ha pensato di potersi rimpinguare le tasche con i diritti che che lidi arriveranno dalle vendite
Ma
Il libro per chi non l'ha letto non è una storia di Claudio nella vicenda umana e giudiziaria di Claudio
è una descrizione
Che credo oggi non sia sì ancora attuale come lo era quando l'ha vissuta Claudio nel mille novecentonovantatré della condizione carceraria del nostro Paese
Io come Claudio ma come tanti altri colleghi perché mi fa un piacere immenso vedere in sala anche numerosi colleghi
Abbiamo rappresentato l'Italia abbiamo in giro per il mondo
Tra le tante battaglie che abbiamo sempre fatto c'è stata quella ovviamente dei diritti umani della lotta contro la tortura dell'abolizione Della pena di morte
E ma ci siamo spesso anche confrontati con denunce che ci venivano da più parti e in modo particolare periodicamente dal Consiglio d'Europa
Perché le condizioni le nostre carceri erano quelle che erano perché non non
Davamo ancora seguito a tutta una serie di richieste che ci venivano dalla dagli organismi internazionali delle nazioni unite dal Consiglio d'Europa eccetera allora
Tutto questo è ancora estremamente attuale e allora questo libro è un libro che dovrebbe essere diffuso in una maniera impressionante perché soltanto
Leggendo come si svolge la vita all'interno di una di un carcere di un carcere dove poi per quanto riguarda Regina Coeli ieri come oggi sostanzialmente sono i detenuti in attesa di giudizio che chi va la maggior parte dei
Se non se non vado male
Ho sentito
Proprio dalla Bernardini
Durante l'intervento che ha fatto a radio radicale perché il libro Riccardi è stato presentato pochi giorni fa alla sede del partito radicale se non vado errato mi pare che i detenuti oggi a Regina Coeli sì o no qualcosa di novecentosettantasei ricordo la cifra esatta su un totale di posti disponibili di seicentoventi
Che è già una cosa impressionante più impressionanti
Senza considerare sezioni chiuse allora questo è il libro che
Sicché si legge poi in una maniera estremamente facile vedete qui io sono certo che i miei i miei colleghi
Diplomatici converranno con me
Noi alla fine per il mestiere che facciamo siamo io lo dico sempre degli specialisti in generalità per cui diciamo come possibile uno che ha sempre mandato rapporti sulla situazione politica di un Paese o che si è occupato come Claudio molto di
Interventi gli aiuti allo sviluppo riesce poi a scrivere in maniera divertente rilassata e serena anche sulla condizione carceraria e beh perché noi poi alla fine siamo abituati a fare un po'di tutto il quell'essere
Noi dei conoscitori di di U un po'di tutto piuttosto che tutto di un poco col questo
Aiuta e ha fatto poi la carriera di Claudio
Rende questo libro è sicuramente interessante e mi fermo qui perché poi ognuno di noi intervenendo dopo ne parlerà però torno a ripetere non è la storia di Claudio
La storia non la storia ahimè non è storia purtroppo perché attualità
E cronaca della vita all'interno di un carcere di un carcere poi famoso quale quello di Regina Coeli
Allora per parlarne
Oggi Claudio aveva messo insieme due due suoi grandi amici
Una
Appunto Rita Bernardini
Mi ero posto il problema di di presentarla credo che non sia il caso di un presentarla Rita Bernardini e perché credo che no
Nota sì no perché la cui identità della cui identità non possiamo dire siamo tutti più che noti ma poco ci poco ci manca per gli e soprattutto per l'impegno
In favore dei diritti umani
L'altra doveva venire
Vitaliano Esposito un magistrato dette giusto puoi parlare di un magistrato qui noi oggi parleremo molto si parlerà molto della situazione delle carceri in contumacia però con un contumace perché uno che non c'è
La testimonianza di Vitaliano Esposito autorevolissimo esponente della magistratura avrebbe
Ahimè reso molto più Ding dinamica e interessante la discussione e la discussione di oggi Vitaliano Esposito
Caduto sotto i colpi di una l'influenza che sta colpendo parecchi con questo benedetto clima che cominciamo il mattino a meno due e poi finiamo a mezzogiorno a più diciotto
E quindi non è potuto venire è molto validamente
Sostituito da Elisabetta Zamparutti
Che
è una esponente di spicco del Comitato del Consiglio d'Europa le Comitato europeo del Consiglio d'Europa contro la tortura
Per conto dell'Italia e quindi lei ci darà
Nonché tesoriere a di Nessuno tocchi Caino e quindi ci darà anche lei una chiave di lettura estremamente interessante su questo su questo libro e su questa vicenda umana
Passerei subito la parola a Rita Bernardini prego sì
So che abbiamo so che abbiamo i tempi contingentati perché abbiamo in tutto un'ora vero
Sintomo cinque anni ha ricordato cinquanta minuti allora
Sta ed eventualmente se poi qualcuno bolla c'è alle quindici dobbiamo autolimitare nove allora la cosa
A parte che il libro è proprio bello si legge
Cioè per me che ho per noi del partito radicale che le carceri le abbiamo frequentate
Ci siamo riconosciuti in questo libro pur non avendo molti di noi però provvisti Sutti dentro il carcere però siamo vicine stiamo vicini ammicca al quarantuno bis
E e il libro è molto bello ma la cosa che mi è piaciuta di più è che l'ambasciatore
Era una
Moreno non si è limitato a scrivere un libro
Vuole condurre una lotta vuole fare in modo che le nostre carceri in Italia corrispondano ai parametri costituzionali e quindi corrispondano a quel che vede e prevede la nostra Costituzione a quel che prevede la legge
E e io credo che dovremmo in futuro io lo dico per parte mia come partito radicale Sempre più occuparci anche delle carceri europea
Perché ci sono situazioni che sono veramente preoccupanti
L'ambasciatore Romano Madame Moreno io sono abituata a a conoscerlo da una vita perché frequentava il partito radicale soprattutto si incontrava con Pannella
E grandi discussioni grandi consigli che Marco chiedeva Claudio e quando mi ha mandato le bozze di questo libro sono rimasta un po'a bocca aperta perché non ricordavo la sua vicenda giudiziaria e tanto meno ricordavo il fatto che addirittura fosse figura finito in carcere in custodia cautelare non proprio era mi era passato di mente perché sono passati più di vent'anni
E è stato in carcere come capita
Per tante altre persone da innocente c'ha dovuto scontare la galera e solo a distanza di anni
Gli è stata riconosciuta la sua estraneità ai fatti per cui è finito in carcere
Però dicevo che la vicinanza che abbiamo avuto con Claudio mora restano soprattutto sulle battaglie del Partito Radicale transnazionale a partire da quella della moratoria per le esecuzioni capitali ma anche e qui parliamo di anni prima quella contro lo sterminio per fame nel mondo
Quando Marco Pannella ebbene quella visione di occuparsi di quelle che avveniva in Africa soprattutto e proprio le parole che diceva Marco allora dice stiamo attenti che se noi non ci occupiamo di questi problemi poi è chiaro che si riverseranno
Da noi e si riverseranno in modo drammatico come purtroppo è avvenuto in tutti questi anni
Devo dire che poi la legge che fu approvata
E per la quale Marco Pannella si era battuto non fu poi la legge che Marco voleva
E però solo una cosa salvava di quella legge Pannella e cioè le vaccinazioni che furono fatte a milioni di bambini sotto i cinque anni
E di cui si è occupato proprio direttamente l'ambasciatore Moreno e quindi questo è un riconoscimento molto forte
Venendo al libero dicevo la cosa che mi fa piacere è che il tutto non finisce e comunque già sarebbe apprezzabile con la scrittura la lettura di un libro il tutto vuole a vere
Bayliss vuole ottenere dei risultati nella in quel percorso di avanzamento del rispetto dei diritti umani che noi abbiamo bisogno di fare più che mai in Italia
E io quello che voglio dire che utilizzo spesso questo microfono che mi ha offerto dall'occasione per dire che c'è una cosa concreta
Che noi in questi giorni possiamo ottenere
Perché il Parlamento ha già approvato una legge ad giugno
Di riforma dell'ordinamento penitenziario sicuramente più rispettosa dei diritti umani
E che richiede il ministro della giustizia con il quale abbiamo avuto vari conflitti però dobbiamo ammettere che questi decreti delegati che suo ordine del Parlamento doveva scrivere li ha scritti
Adesso manca solo l'ultimo atto e cioè l'approvazione
Da parte del Consiglio dei ministri ne abbiamo fatto
Azioni non violente digiuni che hanno coinvolto decine di migliaia di detenuti
Qui c'è lo la voglio citare Claudio di c'è una signora che io stimo molto che è stata direttrice è una dirigente dell'amministrazione penitenziaria ma che è stata direttrice di diverse carceri italiane la dottoressa Ciavarella
Che è venuta qui per ascoltare la presentazione del tuo libero ebbene è chiaro che il direttore a volte può fare la differenza
E sicuramente quando sono andata in visita nelle carceri l'ultima era Tempio Pausania mi pare in Sardegna
Il Tempio Pausania
Poi lei contemporaneamente perché il direttore ormai sono a scavalco dirigeva anche il carcere di Nuoro
Bene
E l'atmosfera che si respirava dentro quel carcere era completamente diversa lei ha aperto le celle ein detenuti dell'alta sicurezza cosa che non aveva né il coraggio di fare nessun e nessun direttore ebbene è chiaro che può fare la differenza però nel questi diritti dobbiamo garantirli a tutti non solo nelle carceri dove ti capita il direttore illuminato nel senso che illuminato dalla da quello che ci dice la nostra Costituzione da quello che ci dicono le carte internazionali sui diritti umani che il nostro Paese ha sottoscritto
In questi giorni tutti parlano del caso Dell'Utri leggetevi la lettera che lui ha scritto perché è importante
Oggi sul tempo lui ha detto io non voglio nessuna grazie
Io voglio che sia riconosciuto anni come a tutti gli altri il diritto ad esseri curato in carcere cosa che oggi non esiste
Concludo con questi dati che sono impressionanti in questo anno cioè nel due mila e diciassette l'ultima è accaduto ieri ci sono stati cinquanta Suicidi
Nelle nostre carceri
Il penultimo era un napoletano
Che si è suicidi che Luna polesano comunque si è suicidato a Regina Coeli
E l'ultimo è un marocchino ci sono tutte e due impiccati più ci sono i morti per mancanze di cure allora io credo che un Paese civile tutto questo non possa tollerarlo
E se mi date sì e ci date una mano al partito radicale a ottenere che questi decreti siano varati in tempo utile
E a ottenere anche concludo che il partito radicale possa vivere ci mancano una cinquantina di iscritti per arrivare a tre mila
Quindi bello diciamo perché dopo la morte di Marco Pannella quello che abbiamo cercato di costruire un un partito che abbia nuove energie ne vogliamo anche che ci sia una nuova classe dirigente per gli impegni transnazionali e nazionali che abbiamo
E quindi da questo punto di vista abbiamo fiducia in voi che questa mano ci possa aggiungere che è un omaggio anche all'ambasciatore Moreno grazie
Lazio ovvero versato utilissimo qui ricordare forse vorrei ricordare
Rapidamente cioè Claudio Moreno
Era ambasciatore a a Buenos Aires
Quando re tra l'altro brillantissimo ambasciatore
Più godeva del per di un prestigioso straordinario presso le autorità argentine a cominciare presenta la Repubblica in giù
Avverte l'esigenza di rientrare a Roma perché alla alla Farnesina giravano voci che che insomma c'erano accertamenti che erano condotti c'era un magistrato all'epoca
Che non è nominato nel libro non roviniamo neanche oggi il nome che era munus brillava moltissimo per un grande attivismo nell'indagare sulla politica che era stata svolto dall'Italia in materia di aiuti allo sviluppo
Allora la Farnesina un nostro zelante collega disse ma Claudio piglia un po'Nerio viene a fare un salto a Roma vediamo che succede
E Claudio in buona fede disse Masi acquisto
Nori lo ricordavamo qualche giorno fa acquistò un biglietto di andata e ritorno perché giustamente Luigi pensava d'andare ritornare
Poi si va a si fa vedere da questo magistrato per rendere delle testimonianze come persona informata dei fatti
E alla fine del colloquio il magistrato invece di di di Walter se ritorni pure a Buenos Aires lo fa accomodare a Regina Coeli
E Claudio si fa tutti i sei mesi che allora erano previsti di custodia cautelare non uno in meno non un giorno in meno tutti i sei mesi di custodia cautelare
E se ha riammesso in servizio soltanto sei anni dopo nel novantanove
Lui finisce la sua vicenda giudiziaria pulito come un bambino di cinque anni che comincia un percorso su Lazio e quindi non han preso neanche una nota in vita sua
Quattordici anni dopo
Nel due mila e sei
Ma su questo ci ritorneremo
Diamo la parola ah ecco lo volevo dire ho letto proprio stamattina rilegge i dati che citava
Rita Bernardini sui suicidi nelle carceri il suicidio del marocchino a Terni dell'altro giorno
Porta a cinquanta
Il suicidio perché la
Solo nel due mila e diciassette
E c'è un altro fenomeno che era sempre sullo stesso articoletto che ho letto stamattina i suicidi degli agenti di custodia
Pure pure negli ultimi tre anni sono stati cinquanta sei cinquanta sei
Elisabetta prego
Ma anche ente
Già
Microfono e stava bene anche
Le funzioni
Allora anche per questo dato drammatico che avete appena ricordato dei suicidi sia dei detenuti che anche Marco Pannella li chiamava indette menti gli agenti
Di custodia il libro di Claudio parla di una realtà quella del nostro carcere un carcere che lui ha vissuto quasi venticinque anni fa ma che da allora non è che sia cambiato molto tante
Che quest'anno nel solo due mila e diciassette ci sono stati ben tre rapporti di tre diversi organismi sovrannazionali il Comitato europeo per la prevenzione della tortura il comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura
Che si sono pronunciati sulle condizioni di detenzione dell'Italia e tutti e tre hanno sollevato fortissime criticità e e durissime raccomandazioni
Rivolte al nostro paese questo per dire quanto pur con la brillantezza pur con la lucidità pur con la vitalità con cui Claudio ha raccontato questa parte della sua vita quella che ha trascorso
A a a Regina Coeli il problema del carcere permane nel nel nostro Paese un Paese e che però o è sotto l'occhio degli organismi internazionali anche per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia il libro di Claudio un libro molto bello e anche una guida
Alla vita carceraria mai dovesse succedere
Che qualcuno ci incappa e ma anche un testo di accompagno insieme alla introduzione di Rita Bernardini
C'è la prefazione giustamente è stato ricordato e sottolineato l'importanza di Vitaliano Esposito perché la prefazione di un magistrato io credo che vi voglio leggere alcuni passaggi per per quello che dice
Sono parole in cui anche come radicali come partito radicale ci riconosciamo pienamente ma è significativo che a dirle sia stato un un magistrato che racconta un po'anche in questa sua
Prefazione
La l'incontro e il rapporto che lui ha avuto con con Claudio Moreno e dice quando a Strasburgo nel mille novecento novantanove ho avuto la Ventura di conoscerlo
Il governo italiano invero per fronteggiare la crescente e inarrestabile perdita di credibilità internazionale del nostro Paese
Derivante dalla constatata situazione del perdurante
Del di perdurante grave ingiustizia con violazione dei diritti fondamentali della persona aveva da tempo creato presso la rappresentanza e e italiana diplomatica di Strasburgo un ufficio diretto da un magistrato a cui aveva attribuito Dual compiti DiVersi
Quello tradizionale di ha detto giuridico funzionalmente dipendente dall'locali ambasciatore e quello di o agente del Governo dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Funzionalmente dipendente dal capo del Servizio del contenzioso diplomatico della Farnesina a cui l'ordinamento attribuisce quella specifica competenza e fu proprio nel momento di particolare tensione dei miei rapporti ministeriali sia con il ministero degli esteri sia soprattutto con quello della giustizia che si colloca all'inizio del nuovo millennio il mio primo incontro con Claudio Moreno
In occasione di una sessione plenaria della Commissione europea contro il razzismo prestigioso organo indipendente del Consiglio d'Europa a cui gli era stato nominato
Quale rappresentante del nostro Paese
Sono quelli che vengono conoscevano e i nonni erano obblighi obbligo nubi latti dall'invidia professionale rifiutavano totalmente di credere alle accuse
Che in un crescendo rossiniano gli venivano mosse in una vicenda processuale che con aggiunte varie arate periodiche lo vedeva sino a quel momento coinvolto da oltre sei anni
La verità è che una infelice e anacronistica riforma legislativa
Nel creare le premesse di quel completo e irreversibile fa sfascio del sistema giudiziario che ancora oggi è sotto gli occhi di tutti
Aveva inopinatamente favorito un'incontrollata espansione del potere giudiziario
Ciò era avvenuto in violazione del principio cardine del nostro ordinamento della separazione dei poteri
E con l'assunzione da parte di un nutrito gruppo di magistrati del Pubblico ministero
Del ruolo di Interpreti delle aspettative troppo spesso contingenti ed emotive di giustizia del popolo
Di questa ventata iconoclasta Claudio Moreno un sopravvissuto e con il suo libro ci lascio una preziosa testimonianza
Non però della sua vicenda processuale ma come ora meglio vedremo della sua esperienza penitenziaria
La non giustificata durata del procedimento Hillary conosciuta ingiusta detenzione non ebbero la meglio sulla tempra del nostro ambasciatore che dopo sei anni di sospensione dal servizio
è risultata ovviamente ex post anch'essa ingiusta e infondata
Le riprese il posto che gli spettava nell'amministrazione la corte di Perugia sancì il vulnus dell'ingiusta detenzione riconoscendogli un indennizzo che apparve assolutamente inadeguato al danno subito
L'ironia della sorte o secondo alcuni la ritrovata coscienza dei responsabili della Farnesina
Volle che al suo rientro in servizio gli fosse concesso di scegliere un incarico delicato quanto poco valorizzato in precedenza quello di presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani
Che com'è noto coordina l'azione di governo nel settore dei diritti umani in campo internazionale dall'incarico che per Moreno assunse un significato quasi emblematico comportava tra l'altro la guida della delegazione ministeriale
Alle sessioni annuali della Commissione dei diritti umani di Ginevra compito che egli svolse con coraggio e determinazione covato coadiuvando in maniera con considerevole con personale impegno al passaggio nelle Commissioni del novantanove due mila e due mila uno delle risoluzioni di quell'organismo un usiamo contro la pena di morte
E oggi non a caso è stata una coincidenza diceva prima l'ambasciatore Sessa presentare questo libro qui nella giornata mondiale per i diritti umani
Perché Claudio ha svolto un ruolo straordinario con noi con Nessuno tocchi Caino con il partito radicale in particolare sulla campagna che ha fatto davvero grande l'Italia qui Vitaliano Esposito dice quanto sia piccola l'Italia per come amministra sulla giustizia e governa le proprie carceri però italiana è stata anche resa grande
Da una battaglia nata all'interno del partito radicale che ha incontrato anche nella Farnesina persone straordinarie come l'ambasciatore Moreno che con noi ha compiuto tutta una serie di missioni di lobby
Per cercare il sostegno a quel successo che poi si è è arrivato proprio dieci anni fa nel due mila e sette quando per la prima volta l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione per la moratoria universale
Delle e esecuzioni capitali e tra pochi giorni la prossima settimana ricorrerà il dacci può anniversario di quel voto storico
Chi ha riconosciuto
Che la pena di morte non è una questione che attiene all'amministrazione della giustizia una questione che attiene ai diritti umani e questo è stato qualche cosa di rivoluzionario
Che siamo riusciti ad ottenere insieme io sono particolarmente contenta che Claudio abbia anche quest'anno voluto rinnovare l'iscrizione al al partito radicale come come a Nessuno tocchi Caino e noi continuiamo in queste battaglie anche insieme a Claudio
Per il superamento della pena di morte e poi ci sono altrettanto disumane pene che ancora esistono nel nostro ordinamento quella dell'ergastolo
Che la pena fino alla morte e anche quella
Del dell'isolamento è una campagna che abbiamo denominato spes contra spero secondo te queste tre parole che ci ha lasciato Marco Pannella che vogliono direi quanto sia importante essere speranza piuttosto che nutrire avvenire speranza pensando che siano sempre gli altri
Che in buona sostanza ci devono risolvere i nostri problemi io credo che questo libro sia davvero un tributo a essere speranza anziché avere speranza i in questo senso
O è un libro importante da leggere voglio anche suggerire a Claudio di organizzare delle presentazioni di questo libro nelle carceri credo che sia iniziativa da da prendere in considerazione a partire da Regina Coeli
E e peraltro anche nei laboratori che con Nessuno tocchi Caino animi amo in varie sezioni di alta sicurezza
Dove peraltro prossimo sabato il sedici dicembre nel carcere di Opera ci sarà il congresso di Nessuno tocchi Caino ecco io credo che se non tutte occasioni da cogliere per far crescere anche sotto questo profilo
Il nostro Paese Piazzi
Grazie
Grazie grazie Elisabetta Zamparutti
Certamente adesso però ascoltando la proposta di presentare questo libro delle carceri con Rita Bernardini ci siamo trovati immediatamente
A dire tutti e due che forse più che nelle carceri che lo lo presenteremo io più che nelle carceri e devo dire lo presenterei nelle scuole
E nelle scuole giovani ai giovani che che bisogna farlo conoscere come la situazione carceraria nell'auspicio che nessuno di loro vuole un giorno si debba trovare a vi parla di persone ma se per disgrazia dovesse succedere bene che si sappia ed è bene che si sappia che un Paese come il nostro che ha ha raggiunto Progress in un'infinità di settori ancora oggi nel si verrebbe del sistema carcerario siamo indietro di di disse eccoli io direi
E a leggere quel libro viene ci sono dei momenti in cui si viene la pelle d'oca
E soltanto una persona estremamente equilibrata come questo matto di il nostro amico e collega a proposito di equilibri poteva affrontare quei sei mesi nella maniera con la quale l'UDA affrontati
Io adesso passo la parola a Claudio io poi mi riservo la fine di dire delle cose però insomma non non posso non sottolineare a me è capitato un'infinità di volte di di di parlare di questi temi
Io sono stato chi chi conosce la mia esperienza professionale lo sai io mi sono occupato a lungo di rapporti con il Parlamento
La legge sulla fame nel mondo io ero il manovale
Che che la l'ha fatta approvare a nome del governo
Con un sostegno mostruoso da parte del partito radicale
è vero che Marco aveva Marco Pannella aveva grosse perplessità però ne intuì immediatamente il significato politico profondo
E fu il motivo per il quale in quell'occasione che più era ovviamente un tema
Fondamentale per la battaglia politica del partito radicale Maccabi perfettamente che in quel momento bisognava sostenere gli sforzi del governo
E lo fece con convinzione e lo fece però anche militanti del Partito Radicale allora giovani ragazzini euro come me o quasi con convinzione perché quella era una battaglia da fare
E in questo si inserisce Claudio Moreno poiché nella sua esperienza professionale una parte molto importante a dedicato alla a agli interventi italiani nel campo della cooperazione allo sviluppo
Claudio per tutti noi mi spiace ricordarlo è un bel è sempre stato considerato un personaggio Claudio a differenza di tanti di noi che siamo poi in realtà tutti estremamente noiosi e antipatici perché difficilmente noi riusciamo a parlare di cose diverse dal nostro lavoro dalla nostra carriera
Claudia e uno che invece svetta per avere sempre
Assunto delle posizioni particolari è svolto un ruolo estremamente particolare Claudio io l'ho incrociato io ero più ragazzino perché sono leggermente più giovane di di Claudio non più anziani nel giovane
Claudio è sempre stato
All'interno del nostro della nostra amministrazione poi specialmente quando lui ha cominciato la carriera è vero la metà degli anni Sessanta
Lì la regola era che se non eri ingessato completamente dal collo fino ai piedi nessuno ti faceva mai entrare in diplomazia
Claudio era alla un forte ribello della carriera perché portatore di ideologie che in quei tempi di guerra fredda la non non lo hanno portato al carcere a vita ma poco ci mancava
Ecco guardando con sospetto perché lo si considerava un pericoloso sovversivo
In realtà nel suo lavoro
Non ha mai trasferito questo lo posso dire e lo dico veramente e lo scrive Rossi e necessario non ha mai trasferito la benché minima impronta di una
Cultura politica alla quale lui si è sempre ispirato e che continua penso a ispirarlo
In un in un ambiente che specialmente agli inizi della sua carriera era tutto meno che quella formazione politica che Claudio che Claudio a ha poi avuto
E quindi questo gli ha fatto poi conquistare immediatamente non solo la simpatia e l'amicizia ritardi colleghe ma chiedo rispetto
Lui si è si è
Reso noto nella nella nostra carriera e nel Nord alla nostra amministrazione per aver condotto delle battaglie politiche
Alcune delle quali agli inizi quando lui le le le intraprese non ebbero alcun Successo altre può e hanno visto la luce anni dopo ma questo fa parte di chiunque si impegna in politica
Normalmente anche il Padreterno quando iniziò e si fece portatori di un certo discorso finì male come è noto e quindi questo per dire che i riconoscimenti vengono sempre postumi Claudio farsi faccia ascoltare e e dice quello che che senti
Io è e finisco la la mia presentazione di Claudio ogni volta che mi è capitato di parlare di situazione carceraria ovviamente io sempre citato l'esperienza di Gladio
Pensate
Con che serenità
Quest'uomo ha vissuto quell'esperienza gli è crollato addosso la diga del Vajont improvvisamente eppure riesce ad essere nel libero quando lo leggerete di non l'ho ancora letto oltre a una riscrizione molto minuziosa ma molto serena e rilassata per cui non è per niente noiosa
Ci sono poi qua e là dei personaggi dei piccoli ritratti divertenti di persone che Luís ha incontrato
Ma poi ci sono delle figure che essi
Materializzano nella nella vita di comunità del carcere
Che è poi ci fanno ritrovare Claudio il il mediatore
Dice voluto poco in quella popolazione composta di disperati e disgraziati di riconoscere che questo signore aveva un po'di cultura in più aveva addirittura delle conoscenze parlava le lingue
Quindi si è si è trasformato rapidamente in traduttore per gli extracomunitari che parlavano solo il francese lo spagnolo il portoghese degli atti giudiziari che loro non avevano neanche in grado di capire oppure di rendere comunicazioni con i familiari e poi addirittura c'è un torneo di tennis dove quest'uomo che nel frattempo in carcere non è che si era mantenuto in gran forma no come ancora oggi lo continuano a vedere sui campi del nostro circolo
Riesce a vincere il torneo di tennis e questo Lorenzo ed è popolarissimo
E lo dico alla faccia di chi pensava che chiudendo la Regina Coeli avrebbe messo a tacere per sempre la voce di Craxi Claudio a te la parola grazie
Sentite un po'il tempo è tiranno
L'ondata di ricordi di impressioni di passioni che esso mi fa sorgere ripensare del Periodo che per me
Che per me è stato un periodo eccezionalmente positivo nella negativa già diciamo edittale
Cercherò di in quel di di di assunte girare in alcuni punti la marea di di di cose che vorrei trasmettervi
Vorrei dire innanzitutto che l'esperienza carceraria è un viaggio alla ricerca di se stessi
Una lunga riflessione sui valori della vita continuamente turbata dalle carenze e gli errori di un sistema che dovrebbero portare all'espiazione di una pena ed alla ripartenza di un nuovo rapporto con la società
Si entra in un mondo dell'incertezza in cui non c'è nessuno che ti informi neppure delle regole e modalità basi che nessun foglio di informazioni
Nessuna spiegazione della scansione della giornata del detenuto le uniche norme di condotta di vengono indicate da compagni di detenzione secondo loro interpretazioni
E senza indicazioni di norme regolamentari
Nessun riferimento a norme e diritti
Ma solo regole non scritte relative a usi e costumi consuetudinarie
Come l'anziano di cella il rispetto le regole non rischi non scritte relative all'igiene collettiva e personale la condivisione di ogni apporto alimentare nella cella
Va innanzitutto Brent premesso compresi con tristezza
Che il carcere dalla misura del non funzionamento del principio della riabilitazione del reo ha firmato affermata dall'articolo ventisette della Costituzione
Tanto maggiore se si tratta di un innocente si parla infatti di rieducazione del condannato escludendo molte categorie che costituiscono la maggioranza della pole popolazione carceraria
Cioè tutti quelli che sono in attesa di giudizio o peggio in carcerazione preventiva ancor prima del rinvio a giudizio
Il fine riabilitativo dunque difficilmente applicabili a queste categorie
Ci sono poi ma c'è un un enorme scoglio che il problema della carcerazione preventiva
Quando essa viene effettuata su vaghi indizi solo su supposizioni senza riscontri finisce per essere utilizzata da certi inquirenti come un irresistibile mezzo di coercizione di insostenibile pressione per ottenere prove che avrebbero dovuto essere acquisite in prima della decisione di custodia cautelare
Da un punto di vista sociale in fondo il carcere costringe a fare un miracolo di coabitazione
Di una collettività ristretta in spazi assurdamente soffocanti senza regole chiare se non quelle latenti della sopraffazione e della violenza
Un permanente balletto di pedine i detenuti che a volte non riescono neppure a stare in piedi tutti insieme nella cella
Un esercizio continuo che richiede equilibrio e autocontrollo d'altra parte il problema della forma forzata promiscuità ingigantisce le intolleranze di rancori per usi e abitudini dei compagni di detenzione
Di qui il passo è breve fomentare fenomeni risentimenti verso il diverso lo straniero il meridionale un settentrionale attira a seconda dei casi in effetti il Four il carcere ti fornisce la prova plastica di come nasce l'intolleranza la discriminazione ed in ultima analisi il razzismo primario
Psicologicamente il il carcere fornisce un'importante lezione di vita
Lì dentro ciascuno vale per quello che riesce ad affermare come qualità e forza umana e solidale nessun reti ricco richiamo all'estrazione sociale per i mezzi economici di cui si disponga
Un grande insegnamento di umiltà
Che Faria forza idea affida che far riaffiorare le risorse in pieno insperate recondite e spesso si registrano episodi di generosità di disponibilità che raramente si trovano nella vita di tutti i giorni
Di più
Spesso in un ambiente così arido e ostile permessi permette la nascita inaspettata di amicizie fondate non su interessi ma solo su simpatia umana
Quanto alla funzione educativa al contrario molto spesso la detenzione offre il destro specie per molti giovani individui alla prima esperienza carceraria come mezzo di promozione si ma del mondo nel mondo delinquenziale
Una formazione a rovescio per progredire nella professionalità criminali
Ho avuto occasione negli anni su successivi alla mia esperienza carceraria come ricordava Riccardo di trattare come responsabile della Commissione diritti umani il ministero degli Esteri a livello Consiglio d'Europa come ha ricordato Esposito e anche l'amica Elisabetta il problema del sovraffollamento delle carceri e della denuncia dell'esigenza di un rispetto un minimo di minimi spazi vitali calcolata in metri quadrati
Cronicamente allora come oggi non rispettati
La disperazione
Sì serpeggia in questa popolazione esclude troppo spesso anche tentativi di autogestione e di proposta di miglioramenti delle condizioni di vita che pure sarebbero possibili con i mezzi di bordo
Come ad esempio una migliore organizzazione e promozione
Di attività ricreative culturali e sportive in collaborazione con il volontariato
Per fare per combattere lo Stato di accidia e dire Cradle fisico e mentale del detenuto
C'è senz'altro una grossa ruolo che può essere esercitato dal personalità di che gestiscono il carcere come i direttori come i cappellani con una serie di personaggi che sono un soffio di vitalità dentro lì la vita tetra del del carcere
C'è senza dubbio un problema di fondo
Cui prodest questo tipo di carcere come quello di Regina Coeli cioè a chi giova
Non è da escludere che la posizione di questa casa circondariale al centro di Roma possa essere un vantaggio per familiari e avvocati
E per il sistema giudiziario ciò che permette di avere un indagati a portata di mano per condurli in tribunale presenta presenziare ai processi
Ma soprattutto è lo strumento assai efficace come arma di dissuasione della resistenza del reo
E di induzione a confessioni delle azioni accettazioni di addebiti da parte di indagati deboli e spaventati dalle terribili condizioni di sopravvivenza da affrontare
Diventa cioè un'arma preziosa a disposizione dell'inquirente nei casi in cui l'accertamento della colpa sia rimasto incompleto incerto e non provato
Crisi di pianto sindromi depressive esplosioni dovute all'astinenza forzata dalla droga episodi di autolesionismo e di suicidio sono all'ordine del giorno eppure esistono negli spunti degli spunti per riattivare
Praticamente quegli strumenti di detenzione apportata dell'amministrazione e qui il il il gioco delle il gioco delle delle personalità che gestiscono il carcere
Di un'enorme importanza abbiamo ricordato prima la dottoressa Ciavarella vorrei ricordare l'entusiasmo Lino iniziativa sportiva promossa dal mitico cappellano di Regina Coeli padre Vittorio che qui e qui presente e qui presente con voi ma io credo che la questa questa la la detenzione lasciar sempre dell'IST degli spazi di speranza il detenuto
Può trarre dalla durezza assurda di questo esperienze un inaspettato rilancio delle proprie capacità vitali e intellettuali
E soprattutto una nuova sensibilità nei confronti del problema sociale perché il carcere rappresenta in una società civile
Dobbiamo
Dobbiamo dobbiamo purtroppo chiudere perché il limite lo sapevamo in partenza di questo tipo di presentazione odierna questo proprio della batteria velocissima quindi grazie a tutti io dovrei vorrei dire semplicemente un concetto che ma a me molto caro ma so essere molto caro a Claudio ma anche a tutti i colleghi che sono presenti
Pensate al danno
Che la vicenda giudiziaria che ha colpito Claudio e anche altri colleghi devo dire la verità
Promossa dall'attivismo di un magistrato che si era messo in testa di scoprire
Delle malefatte terribili che poi si sono rivelate molto inferiori a quelle per le quali egli si era impegnato e che certamente non hanno colpito Claudio
Il danno che quella vicenda giudiziaria ha avuto sull'immagine del ministero degli esteri ma soprattutto sull'immagine dell'Italia
E dell'impegno italiano in favore di popolazioni in difficoltà gli interventi umanitari eccetera
Con danni che si sono prorogati per anni ed ai quali l'Italia tutta non solo il ministero degli esteri o la Farnesina o i diplomatici e tutto il personale anche non diplomatico impegnato sono stati costretti per anni a subire
Grazie alla prossima grazie