Speciale Giustizia

Buonasera ebbene ritrovati all'ascolto dello Speciale giustizia un cordiale saluto da Sergio Scandurra la nostra rubrica di cronaca giudiziaria questa sera non può non tornare sul processo in ancora in corso di svolgimento
Sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia che si sta celebrando davanti
Alla Corte d'Assise presieduta dal dottor Alfredo Montalto che ha già visto la chiusura dibattimentale dopo quasi quattro anni
E dunque l'inizio della cosiddetta discussione finale
E come l'alito appunto la parola a prendere i pubblici ministeri per la requisitoria con un corposo corposissima anzi ufficio della pubblica accusa mobilitato per questo dibattimento per questo processo mostro dal composto dai pubblici ministeri di Matteo Teresi Del Bene e Tartaglia quest'ultimo peraltro a letteralmente ufficialmente iniziato ieri ma con la giornata di oggi che mediaticamente inizia di fatto la requisitoria del processo trattativa
Con l'intervento del pubblico ministero Nino Di Matteo recordman di cittadinanze onorarie auto indicato sì
Come prossima eventuale ministro degli Interni nel caso in cui il Movimento cinque Stelle dovesse già mai vincere le lezioni politiche
E dunque questa sera sarà una puntata monotematica ma soprattutto mono fonica con la voce del Pubblico ministero Nino Di Matteo
E come non si può ovviamente non essere d'accordo con il titolo del board di Laino sul foglio di oggi l'inizio della fine del processo trattativa
Ci sarà sicuramente un ragionamento da fare sulla lunghezza di questi processi che si sono celebrati in questi decenni a Palermo ma intanto qualche dato di cronaca in più se ci è consentito potremmo dire ad integrazione anche del board Ilan perché sono accadute ovviamente delle cose molto significative in questa coda finale del processo trattativa
Cerchiamo di evaderle velocemente la vicenda dell'intercettazione di Graviano la parola Berlusconi la parola bravissimo la parola Berlusconi perché sarebbe stata pronunciata secondo i pubblici ministeri Palermo bravissimo secondo la difesa del di uno degli imputati che è Marcello Dell'Utri vi abbiamo già dato conto di questi intercettazioni che sono state compiute sempre in un ambito investigativo che rimanda peraltro una coda processuale in corso di svolgimento anche a Reggio Calabria quindi c'è anche diciamo una una trattativa calabra
Un assunto da Orania non più solo palermitana ma anche calabrese su tutti questi impianti
Di inchiesta e processuali
Ma Graviano in questa intercettazione compiuta né più e né meno e con la stessa tecnica adottata per le intercettazioni nelle ore cosiddette di socialità quando fu per Totò Riina c'è stato come sapete uno scontro inaugurata l'avvocato Di Peri è la pubblica accusa su cosa esattamente avesse detto avesse occhi avesse chiamato in causa Graviano in questa intercettazione nell'intercettazione l'abbiamo fatta sentire pulita
Come la sorgente a odio in realtà l'ascoltatore si sarà reso conto che né con la procura né con l'avvocato di Dell'Utri ma semplicemente perché non si capisce nulla
Siamo veramente a livelli in cui una seduta spiritica forse molto più comprensibile
Ma tant'è che comunque la corte d'assise appunto prima di cedere la parola per l'inizio della requisitoria della pubblica accusa a accettato comunque la produzione delle perizie e anche quelle tecniche integrative prodotte dal collegio difensivo di Marcello Dell'Utri
Sulla forma d'onda di pronuncia sia della parola Berlusconi che della parola bravissimo ma ve l'abbiamo già fatta sentire e dunque gli ascoltatori si sono fatti sicuramente già un'idea che l'altra dato significativo che riguarda il crollo programma chiamiamolo così di queste battute finali che non saranno certamente Brevi
Non sapremmo dire se essi bisserà o o si supererà il record di tenuta delle requisitorie verso di processi celebri come fu per Andreotti
E per il processo Contrada ma tant'è che prima di iniziale discussione finale e c'è stata una interlocuzione diciamo extra dibattimentale
Un po'come capita nei film americani del generali Gallo quando il presidente chiama gli avvocati dell'accusa della difesa ad avvicinarsi presso il il banco della corte per concordare una serie di cose
E da notizie che radio radicale ha avuto siccome in questo processo ci sta imputato anche Massimo Ciancimino
Il principale testimone che è stato portato avanti vengono aveva prima poi da Di Matteo dal resto dei pubblici ministeri caduto in diverse disgrazie processuali con come sapete con condanne definitive anche in Cassazione la detenzione d'esplosivo
La riciclaggio sulla fronte gli affari del gas con i proventi del padre Vito Ciancimino è una serie interminabili di di condanne per calunnia aggravata non ultime le la condanna che proprio pervenuta alla distretto di Caltanissetta nel tribunale monocratico dove addirittura il giudice ha aumentato rispetto alla richiesta del Pubblico Ministero Luciani la condanna Ciancimino per calunnia ai danni del prefetto Gianni De Gennaro del funzionario SISDE Lorenzo Narracci nella cosiddetta vicenda del signor Franco Franco Carlo bene però Massimo Ciancimino è anche imputato nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia
E dovrà rispondere di due qualificazioni reato una centodieci quattrocentosedici bis che il concorso esterno è un'altra anche qui calunnia aggravate ai danni di Gianni De Gennaro
A un certo punto nelle dimore diciamo dell'organizzazione
Quanto meno di tutte le parti processuali per organizzare la tabella il calendario delle udienze che davvero serratissima adesso vi spieghiamo il perché di questa accelerazione
L'avvocato Bartolotta che cura gli interessi della parte lesa Gianni De Gennaro nei confronti di Massimo Ciancimino per calunnia aggravata
Aveva fatto notare che e di lì a pochi di qui a pochi giorni sarebbe intervenuta la prescrizione per Ciancimino
Proprio sul reato di calunnia aggravata e dunque questo spiega anche perché improvvisamente c'è stata una accelerazione la tempistica
Di una chiusura dibattimentale che adesso vede appunto e si immaginerà hanno sicuramente lunghe gli interventi della pubblica accusa prima che possano prendere poi la parola per le arringhe difensive gli avvocati
Degli imputati prima di cedervi all'ascolto dell'inizio della requisitorie oggi Di Matteo una volta che ha concluso il suo primo intervento il Pubblico ministero da taglia iniziata prende la parola per due ore e un quarto circa quindici perderemo qualche minuto ma sostanzialmente lo ascolteremo tutto l'intervento di Di Matteo
Tenuto nella giornata di oggi
Deve farci riflettere sull'ostinazione di una storia giudiziaria quella palermitana con i suoi processi cosiddetti eccellenti ma soprattutto questo filone trattativa che in realtà si è già processualmente consumati in un processo fotocopiate noi poi in diverse puntate dello Speciale giustizia abbiamo chiamato il processo clone sulla trattativa che ha visto già una soluzione definitiva in Cassazione nei confronti del generale Mario Mori
Sostanzialmente però con diversa qualificazione di reato oggi sulla terra sulla trattativa si ripropongono sostanzialmente certo fa senso se ti dal pubblico ministero Di Matteo usare la stessa argomentazioni stessi assunte accusatori già demoliti dalla Corte di Cassazione nella soluzione
Delle generale Mario morì ma perché vi diciamo questo perché il processo clone che si è già chiuso in Cassazione
Sono il primo grado duro cinque anni con due soli imputati
Qui siamo a quattro anni i di processo trattativa in Corte d'Assise però con una scadenza con una media di udienze due tenute per sette ma insomma quindi se avessimo rispettato i tempi invece del processo clone sarebbero sicuramente raddoppiati i tempi perché insistiamo sulla tempistica
Perché il processo trattativa ha sicuramente una morale di fondo dicevamo delle stagioni giudiziarie del distretto di Palermo dei tempi di Caselli ai giorni nostri
Quante storie vi abbiamo raccontato in questi anni lo Speciale giustizia quante udienze quanti processi si pensi al caso Contrada quasi un quarto di secolo finita come è finita addirittura con una condanna della giurisprudenza europea verso lo Stato italiano cui Contrada non doveva essere neppure processato
Si pensi anche al caso Mannino che pure ha già visto una soluzione in primo grado allo stralcio abbreviato sempre sul tema della trattativa si pensi oggi il generale Mori che ha già alle spalle una serie di processi
Finiti con assoluzione è uno di questi appunto un processo fotocopia qui ciò che è oggetto nello Speciale giustizia Dio
E poi la cosa davvero incredibile né di questo processo inviti gli imputati insomma hanno la loro età qualcuno pure ottuagenario Totò Riina è già passato
Altrove ha lasciato la vita terrena ma soprattutto la vicenda incredibile di un galantuomo un giurista un ex ministro di grazia e giustizia che ha fatto la storia in questo Paese come Giovanni Conso
Che viene indagato in contumacia per una previsione di reato
Ovvero non potrebbe essere stato processato soltanto a conclusione di questo processo e potete immaginare poi il povero con socia lasciati anche passato a miglior vita
Però una riflessione dovrà pure essere fatta soprattutto quando poi ci si ritrova nelle voci anche davanti
A certi archetipi della magistratura italiana quelli che vi ricordate nelle inaugurazioni degli anni giudiziari quando per protesta sventolavano
La Costituzione più bella del mondo una Costituzione oggi presa un po'a cazzotti calci da una parte significativa dalla magistratura
Italiana non foss'altro della conquista modesta dell'articolo centoundici sulla ragionevole durata dei processi
A questo punto non resta che cedere la parola al presidente la corte d'assise Montalto che di lì a poco la gira al Pubblico ministero
Nino Di Matteo per quest'inizio di requisitoria del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia buon ascolto
Allora possiamo riprendere l'udienza
Abbiamo la parola Uboldi una reo per conseguire lo scultore
Grazie presidente signori della corte così come
Abbiamo già anticipato
L'udienza di ieri
La nostra impostazione
E quella di seguire anche un ordine cronologico
In questa parte della requisitoria ci soffermeremo a lungo
Su tutte le vicende che hanno caratterizzato il mille novecentonovantadue
E che hanno incrociato non soltanto da un punto di vista strettamente temporale
Le stragi i capaci e via D'Amelio
Affronteremo quindi
L'analisi di quanto emerso in questo dibattimento
Affrontando sia il il tema
Di quanto
Accadde in Cosa Nostra nel mille novecentonovantadue ma affrontando inevitabilmente il tema politico di quanto è accaduto nell'agone politico nel mille novecentonovantadue è ovviamente concentrandoci su quella che è stata lo abbiamo già anticipato ieri una trattativa politica
Che ha visto
Come perni
Attori principali da un lato i vertici del rosso dei carabinieri
E dall'altra parte con l'intermediazione di Vito Ciancimino i vertici di Cosa Nostra Salvatore Riina prima e Bernardo Provenzano dopo in particolare
Vorrei tornare
Inizialmente su quella che è stata
Quelli che sono stati contenuti importantissimi signori della Corte
Impressionanti per certi punti di vista della audizione del ministro degli Interni Scotti e dal capo della polizia Parisi
Il venti marzo del mille novecentonovantadue innanzi alla Commissione affari costituzionali alla Commissione interni della Camera dei deputati
I due massimi
Rappresentanti e responsabili dell'ordine pubblico in Italia vanno a riferire in Parlamento
è un atto è un passaggio che merita
Un'attenzione particolare
Tre giorni prima
Il ministro degli Interni Scotti era stato ha udito innanzi alla commissione parlamentare Antimo
Noi abbiamo acquisito il resoconto stenografico dell'audizione del venti marzo del mille novecentonovantadue
Vi dico subito che è un documento di eccezionale importanza
I due massimi rappresentanti delle istituzioni deputate all'ordine pubblico rivendicano
Con forza e in certi passaggi con accenti particolare drammaticità
La necessità
La doverosità delle direttive e delle circolari
Appena emanate
In ragione di un rischio concreto
Non semplicemente legato alla tenuta dell'ordine pubblico ma in quella sede adesso mi permetterò di leggere alcuni passaggi
Denunciano un rischio concreto di vera e propria destabilizzazione degli assetti democratici del Paese non lo fa
Un analista non lo fa un giornalista non lo fa un magistrato lo fanno i due massimi rappresentanti responsabili dell'ordine
Vedremo come Scotti e Parisi non arretrano di un millimetro di fronte alla manifesta ostilità e diffidenze di gran parte dei parlamentari
Ribadiscono come la semplificazione che riconduce l'allarme alle sole dichiarazioni di Ciolini sia fuorviante
E finalizzata a minimizzare la gravità del momento
Fanno per fini intendere lo vedremo signor Presidente e signori della Corte
Quando perfino intendere tra le righe che la divulgazione alla stampa delle direttive ai prefetti di tutt'Italia sia stata in qualche modo voluta
O comunque non impedita
E che sia stata anche da loro
Scotti e Parisi sostanzialmente gradita
Proprio in ragione della necessità di denunciare pubblicamente il pericolo immanente per coinvolgere anche l'opinione pubblica in un percorso di acquisizione di consapevolezza della gravità del momento
L'audizione costituisce la dimostrazione più lampante
Della linea politica di intransigenza del ministro Scotti
Della sua totale indisponibilità a scendere ha compromesso e a mediazioni di qualsiasi tipo sul fronte della lotta alla criminalità organizzata
Della sua determinazione anche a fronte dell'atteggiamento del Presidente del Consiglio Andreotti
E di gran parte delle forze parlamentari
Vi dicevo
è opportuno rileggere soltanto alcuni passaggi
Di quella audizione
Abbiamo acquisito il documento al fascicolo del dibattimento
Intanto
Pagina quattro Scotti sostanzialmente esordisce ministro degli Interni esordisce di fronte al Parlamento
Affermando leggo testualmente
Devo dire che nel corso degli ultimi mesi ma potrei dire nel corso dell'ultimo anno si sono verificati episodi che considerati isolatamente destavano di per sé più di una qualche perplessità
Ma che visti successivamente alla luce dei fatti per la loro sequenza cronologica hanno generato motivo di allarme ai quali il ministro dell'interno di uno Stato democratico a il dovere di rivolgere ogni migliore attenzione anche perché i suoi organi tecnici e il capo della polizia in particolare ne sottolineavano il carattere preoccupante
Si tratta di una serie di segnali costituiti da chi basti pensare per tutti alla fallita strage del treno di Lecce
O a messaggi intimidatori in direzione delle più varie componenti della struttura statale
Fra questi segnali si inquadravano anche l'intrusione notturna negli archivi della commissione parlamentare d'indagine sul caso BNL Atlanta
Ed una serie di furti e avvertimenti in danno di periti consulenti difensori giornalisti vedremo
Tra poco le intrusioni
Nei luoghi dove il ministro degli Interni Scotti
Era solito lavorare per le vicende e per le questioni più delicate e segrete e perfino nell'abitazione del ministro degli Interni
Ancora
Scotti fa subito riferimento alla relazione semestrale del Presidente del Consiglio alla commissione dei servizi di sicurezza
E ne legge due parti
La prima
Riguarda la criminalità organizzata la seconda
I collegamenti della criminalità organizzata con il terrorismo
Scotti Rio leggendo quel documento afferma ricorda
La minaccia per il Consorzio sociale per le istituzioni che ne sono espressione non scaturisce ormai soltanto dall'azione combinata delle tre più note esplicazioni della criminalità organizzata mafia camorra e 'ndrangheta
Valenza destabilizzante questa relazione dice Scotti ha come evidente sottostanti i fatti e documenti non sono considerazioni di letteratura
Valenza destabilizzante
Va infatti assumendo l'intero contesto della malavita che nel perverso interagire molteplici fattori si manifesta come unica entità diretta contro l'ordine civile e democratico attraverso intimidazione della collettività
Ancora
Sempre Scotti
Voglio citare a vostra informazione come il SISDE il cinque febbraio scorso
Signori della corte siamo non solo molto prima delle
Dichiarazioni di Ciolini siamo ancora una settimana prima dell'omicidio di Salvo Lima Mondello
Come il SISDE il cinque febbraio scorso inviava al gabinetto del ministro
La nota con la quale aveva la allertato i suoi organismi periferici a proposito della probabilità che la campagna elettorale costituiva per i gruppi criminali
Circostanza di ingerenze per il compimento di atti delittuosi al fine di conquistare nuovi spazi di potere nel territorio nazionale
Ancora e soltanto per ribadire che collegare l'allarme di Scotti alle dichiarazioni di scellini è semplicemente un falso
Lo fu allora sarebbe fuorviante
Pensarlo anche ora
Immediatamente
Leggo pagina nove di quel resoconto
Scotti dice nel mentre si procedeva a procedeva ad attuare questo dispositivo di prevenzione la scorsa settimana la magistratura bolognese che ancora indica sulla strada indaga sulla strage di Bologna
In virtù delle norme transitorie del nuovo Codice mi trasmette un'informativa scritta ai sensi dell'articolo centosessantacinque del e quelle informativa voi verrà specificato qualche giorno dopo
Essere
Ricollegata alle dichiarazioni
Giudice
E do scusa dal sito di Parma signor presidente approfitto della breve paralizzando l'imputato Cinà Antonino rinuncia al prosieguo dell'udienza e chiedo la disattivazione del video collegamento grazie non prendiamo atto a verbale l'autorizzato l'interruzione del collegamento
Nell'audizione si alternano i momenti in cui prende la parola il ministro Scotti e quelli in cui a prendere la parola il capo della polizia Parisi
Prima ancora della fase della risposta alle domande a pagina diciannove il capo della polizia Parisi esordisce dicendo sono pienamente solidale con la linea seguita dal ministro dell'Interno
Nelle cui direttive riconosco esattamente la pienezza dell'azione che si va svolgendo
Le cose che ha riferito il ministro le notizie che ha riferito sono concretamente sarte e mi assumo per la parte di mia competenza piena responsabilità delle iniziative prese sul piano tecnico
E aggiunge questo è molto interessante anche con riferimento a quello che vi abbiamo ricordato ieri su quanto accaduto anche a livello politico normativo nel mille novecentonovantuno una serie di segnale i segnali
Il ministro gli accennati ma io darò altri elementi ci ponevano di fronte alla necessità di intervenire in maniera responsabile immediata
Occorre fare una premessa
è una premessa che attiene all'azione dello Stato nell'ultimo anno laddove per effetto di iniziative parlamentari del governo del presidente del Consiglio dei ministri dell'Interno e della giustizia ministri dell'Interno e della giustizia nell'ultimo anno rispetto a quando parla Parisi erano stati
Il ministro Scotti il ministro Martelli
Si è realizzata una vera e propria svolta
Non è una svolta che ha risolto il problema ma che promette certamente di offrire condizioni migliori per il futuro
Il ministro
Degli interni e il capo della polizia
In particolare quest'ultimo
Ricorda che nell'ultimo periodo
Si erano verificati furti eruzioni
In appartamenti e studi di personalità
E ne cita il numero impressionante quarantaquattro
Aggiunge Parisi si tratta di personalità di un certo rilievo per ultimo la visita allo studio del signor Ministro dell'Interno
Dice Parisi da parte nostra
Vi è una precisa responsabilità non solo morale civile istituzionale ma di coscienza
Dobbiamo denunciare pubblicamente questa situazione
Non abbiamo parlato di golpe
Ma di elementi indiziari in ordine alle pretese di interrompere la linea della fermezza e del recupero pieno della legalità
Ancora che cosa si era verificato che immediatamente signori ancor prima
Che Scotti e Parisi prendessero la parola di fronte alle commissioni
Con una intervista
Ripresa in prima pagina e con la titolazione principale dal Corriere della Sera
Il Presidente del Consiglio Andreotti con riferimento
Alla precedente iniziativa delle circolari
Di cui abbiamo parlato ieri
Aveva parlato di una patacca
Scotti membro dello stesso governo in quel momento guidato
Dal presidente Andreotti
Dice il presidente ha parlato di una patacca
Può essere forse una patacca però noi
Il nostro dovere lo dobbiamo fare
Abbiamo spiegato che cosa c'è dietro il nostro allarme
E in ogni caso abbiamo il dovere di considerare quello che ci può essere dietro Ciolini
Si dice che il personaggio che si muove un patacca Roma chi lo muove
Chi c'è dietro chi è chiamano avrà questo personaggio che ha portato tanta aria mi fisica
Potrei
Continuare ma
Quello che
Mi preme
Sottolineare
è un ultima
Un ultimo passaggio delle affermazioni di Parisi e poi l'atteggiamento dei parlamentari
Parisi pagina ventisette del documento
A proposito delle circolari
Signori della Corte signori giudici popolari ricordiamoci le circolari in cui
Il capo della polizia
Aveva allertato non
In relazione ad un pericolo generico di ulteriori attentati dopo l'omicidio di
Ma ad un pericolo di attentati che avrebbero coinvolto c'è scritto nelle circolari due ministri
In carica
Mannino e Vizzini
E lo stesso Presidente del Consiglio Andreotti attraverso la possibilità
Di un sequestro di un familiare
è impressionante
Veramente
In venticinque anni di indagini su questi temi non mi era mai capitato di verificare un dato
Che mi permetto nuovamente di sottolineare
Nello stesso momento in cui i mafiosi
Ad alto livello quelli della Commissione provinciale
Progettano
Questo tipo di
Attentati
Lo stesso Giovanni Brusca ha parlato anche di un discorso relativo ad un progetto di sequestrare il figlio di Andreotti
Dall'altra parte
A livello apicale del ministero degli interni e del dipartimento di polizia
Sì aveva la consapevolezza del rischio proprio di quei fatti
Eh sì alla volontà si aveva la volontà di denunciare quel rischio
Nonostante il Presidente del Consiglio avesse liquidato il tutto proprio con riferimento alle circolari come una patacca
Cosa dice Parisi
Aggiungo pagina ventisette sempre nell'ambito nel quadro nello spirito di assunzione della responsabilità di avere scritto questa circolare di mio pugno quindi la rivendico in esclusiva pienamente
Da qualche tempo in atto una vasta campagna intossicato ladies informativa che avvalendosi di messaggi intimidatori telefonate anonime lettere apocrife fondata su azioni violente tende a minare credibilità pubbliche istituzioni e in generale
A provocare stati di diffusa apprensione e mobilitazione
Bene
Di fronte alla forza
Di questa denuncia
Mi permetto di sottolineare non non tutte andate certamente andrete a rivedere il documento
Ma
Quali sono
Le prese di posizioni dei parlamentari
Sostanzialmente
Quelli che intervengono sono tutti sulla stessa linea io
Ne ricordo soltanto alcuni passaggi
Interviene il presidente della Commissione Gualtieri
La prima domanda fatta dal presidente
Al ministro dell'Interno
è preceduta da questa premessa
Le rimproveriamo oggi signor ministro degli interni quattro conseguenze del comportamento che lei ha avuto in questi giorni
La prima conseguenza è quella di aver utilizzato canali impropri per far conoscere le preoccupazioni e le valutazioni del ministero
Come se le direttive CEE delle circolari fossero canali impropri
Come se chiedere un'audizione al Parlamento o andare a riferire al Parlamento per un ministro degli Interni fosse un canale impropri
Non dico del Governo ma del ministero
Comincia già subito
In quel momento la commissione non attacca il governo il Presidente del Consiglio aveva fatto tra virgolette il suo aveva già definito patacca tutto attacca il ministro degli Interni Scotti
Non dico del Governo ma del ministero perché abbiamo visto che le dissociazioni del governo sono imponenti
La seconda conseguenza di avere scelto questo momento cioè
L'omicidio mafioso dell'onorevole Lima
E la terza conseguenza di avere trasformato episodi dalle diverse connotazioni spiegazioni in un disegno eversivo organico fino al limite del rovesciamento delle istituzioni da loro imbarbarimento
In parlamento il presidente della Commissione accusa sostanzialmente Scotti e Parisi
è il paradosso
In quel momento di tenere dei comportamenti che possono portare a una rovesciamento delle istituzioni o a loro imbarbarimento
Ancora ed in ultimo leggo sempre Gualtieri
La quarta conseguenza delle rimprovero signor ministro e quella che con questo modo di avete coperto di ridicolo di discredito le istituzioni che oggi hanno bisogno di avere il massimo rispetto del Paese
Sono cose che mi hanno preoccupato enormemente perché in questo momento noi non stiamo facendo una bella figura presso l'opinione pubblica e il Paese
Ancora
Interviene un altro membro della commissione di cui purtroppo nel resoconto stenografico
Non si fa il nome che quindi non siamo in grado di individuare ma non ha importanza perché sono sostanzialmente tutti dello stesso tenore gli interventi dei Parlamenti
Pagina cinquantuno
Oggi sono qui
Per chiedere che e per dire che quando queste cose
Vengono fatte da un ministro pur bravo che possa essere il ministro deve trovare una strada sola
Quella della dignità e deve dire ho sbagliato e me ne vado
Così ci si comporta onorevole ministro
Non si mette in allarme un paese intero che sa di non essere in allarme che ha una grande voglia di cambiare ma con i mezzi che la Costituzione la legge io offrono
E voi purtroppo temendo questo cambiamento avete creato una situazione che non vi fa onore e anzi purtroppo di Faber gonne
Veda di trovare la forza della conclusione giusta di un ministro che ha sbagliato perché non credo che lei copre nessuno lei ha sbagliato di su si dimette
Ancora
Lo stesso
Parlamentare che interviene
Rimprovera
Scotti
Pagina cinquantasette dicendogli lei ha detto alla Commissione antimafia delle cose gravi serie ha detto ci dobbiamo preparare a un calvario a una serie innumerevoli di vittime di morti nella lotta alla mafia
Queste sono così impressionanti né pigliamo atto
Ma questo
Quello che mi appare stupefacente e che tutto questo sembra appaia improvviso
Sto per concludere l'analisi di questo documento
E lo concludo con quelle che sono
A pagina centosette centootto le ultime risposte del ministro dei
Vedete perché questo documento è quello che sto per ricordarvi è importante
Perché comincia a costituire
Il primo tassello per capire perché
Nel momento in cui
E lo vedremo tra poco
Non in rosso dei carabinieri anch'io ci tengo a sottolinearlo ma quei vertici del rosso di allora
Avviano la trattativa
Una condizione indispensabile per poterla portare avanti
è quella di togliersi di mezzo il ministro Scotti
Guardate che cosa dice
Rispetto a questi attacchi parlamentari a queste domande a queste richieste di dimissioni il ministro Scotti il venti marzo del novantadue davanti al Paese perché stiamo parlando del Parlamento
Non lo sta dicendo ora in quest'aula
In questo dibattimento in cui si ipotizza il reato che abbiamo contestato agli imputati il venti marzo del novantadue
Pagina centosette
Non lancio un allarme sociale a cuor leggero
Il mio intervento non è rivolto a creare una situazione di tintinnio di sciabole l'opposto
Ad evitare
Che questo intervento
Sì è inutile
A provocare un'allerta non solo delle istituzioni ma anche dei cittadini
Mi permetto di sottolineare importanza è quello che vi sto per leggere
Il programma biscotti al venti marzo novantadue
Perché nascondere ai cittadini
Che siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione delle istituzioni da parte della criminalità organizzata è un errore gravissimo
Io ritengo che ai cittadini badate detta la verità
E non edulcorata io me ne assumo tutta intera la responsabilità
Se qualcuno ritiene che questo non sia vero sono pronto alle dimissioni
Ma li chiedono le dimissioni per questa ragione e io su questi mezzi ragione immediatamente do le mie dimissioni
Ma non cedo il passo su questo terreno
Io ho detto che l'allarme sociale è altissimo e la gente deve sapere queste cose non importa niente di circa dice ulivi ebbero alla circolare i comportamenti
Ma voglio dire come si inquadra la circolare all'interno di un comportamento che è stato coerente su questo terreno fino all'inverosimile
Io ritengo questa è la chiosa finale che l'allarme sia stato giustamente lanciato me ne assumo tutta la responsabilità e ritengo che l'opinione pubblica debba conoscere le cose così come esse sono
Siamo un Paese di misteri e io non intendo gestire il ministero degli Interni con una condizione di silenzio o di misteri o senza mettere su carta le cose che si fanno
Signori giudici popolari
Vi immaginate
Rispetto a chi aveva resistito a questo tipo di
Attacco politico parlamentare
Le conseguenze che
Ci sarebbero state o si sarebbero potute verificare nel momento in cui sviluppando sì la trattativa il ministro degli interni che dice io non mi presto a cose
Segrete io penso che i cittadini devono conoscere la verità
Immaginate quale pericolo avrebbe corso
La trattativa che c'è stata adesso andremo a dimostrare da qui alle prossime udienze contanti elementi di prova se ancora capo del Viminale ci fosse stato il ministro degli Interni Scotti
L'ho voluta leggere queste parole perché proprio perché mi colpisce il dato
Temporale innanzitutto venti marzo novantadue
C'è un programma politico
Assolutamente
Chiaro
Nessuna mediazione
Nessun compromesso
Chiarezza nei confronti dell'opinione pubblica
A fronte di chi chiedeva le dimissioni
E a fronte di un
Parlamento
Di un
Certo politico comunque
Cioè neppure dopo che le previsioni di Scotti si avverare uno come fu assolutamente chiaro intanto con la strage di Capaci il ventitré maggio novantadue
Si pose il problema
Dico di chiedere scusa ma di considerare cosa ci fosse dietro quella
Noi abbiamo assistito ieri lo ricordava il collega alla deposizione
Del
Segretario della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita
Che rispetto ad una ad una vicenda
Politicamente così importante
è
Anche mediaticamente così diffusa no il Presidente del Consiglio che prende posizione apertamente contro il proprio ministro dell'interno
Ha detto e ribadito di non avere saputo nulla
Di non ricordare nulla
Vi dico che su questo passaggio
Ne esamineremo tanti è stato uno dei tanti rappresentanti delle istituzioni
Che in questo
Dibattimento
Ha costituito l'emblema di quella diffusa omertà istituzionale che ancora oggi ancora in questo dibattimento
Ha caratterizzato la ricostruzione di quelle vicende
Io
Dico soltanto che quando andremo ad esaminare le complesse vicende che a fine giugno del novantadue portarono all'avvicendamento del ministro Scotti con il ministro Mancino nella nuova compagine governativa presieduta da Giuliano Amato
Dobbiamo necessariamente sempre tenere presente richiamare alla memoria la posizione assunta da Scotti il venti marzo innanzi al Parlamento
Non dobbiamo dimenticare nemmeno per un istante i contenuti drammatici di quell'audizione
Le linee direttive segnate con quell'intervento sul tema comprensione e consapevolezza dell'esistenza di un più ampio sistema criminale che anche attraverso le mafie tradizionali
Perseguiva in quel momento una finalità di vera e propria destabilizzazione dell'ordine democratica
Scotti in quel momento dinanzi al Parlamento e quindi alla massima autorità politica espressione della sovranità popolare aveva affermato senza indugi del contesto era proprio quello di una strategia mafiosa e non solo mafiosa
Finalizzata a rompere destabilizzare i pregressi equilibri per crearne altri
Aveva sostanzialmente
In termini istituzionali
Esplicitato
Quella strategia
Che la controparte mafiosa
Aveva concepito
Con le parole di Riina nelle riunioni ad alto livello di Cosa Nostra nel mille novecentonovantuno con l'espressione dobbiamo fare la guerra per poi fare la pace
Quelle istituzioni quel ministro degli interni
Aveva capito è detto pubblicamente che c'era una strategia di destabilizzazione per ricostruire
Nuovi assetti di convivenza tra le forze criminali e le forze istituzionali
Scotti aveva spiegato ciò che era accaduto aveva previsto ciò che poteva accadere e pubblicamente esposto il suo impegno politico istituzionale di ispirarsi all'intero tu uno inizi del mille novecentonovantadue
Signori
Della Corte già abbiamo visto in quel periodo qual era stata la svolta
Che congiuntamente il ministro dell'interno del ministro della Giustizia avevano dato alla politica Antimo
Questo tipo di irruzioni a casa del ministro certamente non le fa la macchina
Dimostrano
Che c'è una parte malata che c'era una parte malata
Di apparati istituzionali o una parte malata dei servizi
Che già in quel momento
Remava contro quella svolta
Ancora
A proposito
Dell'isolamento di cui parlavo spostiamoci quindi a dopo il venti marzo
Ribadisce nella dichiarazione del ventinove maggio due mila e quattordici quanto l'allarme sia stato il il frutto
Non certo della dichiarazione di Ciolini non certo di deduzioni Marie informative specifiche
Degli organi di polizia e dei servizi
E dice una cosa che sostanzialmente forse più che un un valore
Dimostrativo di un fatto
Mi permetterete di leggere perché dimostrativa di un atteggiamento
Non eravamo dice Scotti
Di fronte ad un interrogativo
Quale scelta dovevamo fare
Pagina trentotto in quella trascrizione
Ho una scelta di scontro a trecentosessanta gradi con la criminalità organizzata
Io parlai specificamente di guerra nel senso anche tecnico del termine non di guerriglia ma di strategia di guerra
Oppure volevano avere volevano avere
Un atteggiamento di con Livenza che avrebbe certamente consentito un clima più calmo meno violento con meno quantità di violenza
Ci portavamo sulle spalle la responsabilità
Di questa scelta
Io dissi che la mia scelta era quella della guerra e l'ho sempre ripetuto
Ancora signor presidente signori della Corte
Scotti pagina cinquantatré seguenti di quella trascrizione
Ha riferito quale fu
Anche
Il suo dubbio suo
Tormento prima di lanciare l'allarme con le circolari ancor prima che con l'audizione in Parlamento
E ha ricordato
Che prima di fare quella dichiarazione
Alla commissione Antimafia diciassette marzo e prima ancora di emanare le prime direttive
In uno al capo della polizia a partire dal tredici marzo
Parlo con Giovanni Falcone
Mi consultai con Falcone leggo testualmente e Luís condivisi appieno quell'impostazione e mi disse benissimo lo faccia
Ci si riferisce all'emanazione delle direttive
Prima addirittura della sua audizione in Commissione Antimafia chiedevamo dichiarante Scotti si evidente
Feci leggere il testo che avevo preparato per la Commissione antimafia
Dove avevo delineato le due strade che lo Stato poteva seguire la guerra
Ho un approccio
Più soft
Pesci leggere a Falcone
E gli dissi che avrei parlato al Parlamento di necessità di avere un atteggiamento
Di frontale scontro Giovanni Falcone era d'accordo
Mi
Invito
Appare tutto quello che mi accingevo a fare
Guardate
A proposito dell'isolamento ci torneremo dopo
Voglio semplicemente dire ricordare ora
Due
Documenti che che poi
Al momento in cui valuteremo tutte le circostanze della sostituzione di Scotti nell'esecutivo Amato torneremo ad analizzare
L'intervista al giornalista Giuseppe D'Avanzo del ventuno giugno
è un altro documento
Che noi abbiamo provato attraverso un articolo del quotidiano il Popolo
Relativo alla solidarietà che sessanta parlamentari della Democrazia Cristiana diedero ascolti
Parlando di
Assoluta sensazione
Di un isolamento e di una sovraesposizione di Scotti che veniva ritenuta pericolosa per la sua stessa incolumità
Cinquantanove firme di esponenti parlamentari che parlano di isolamento del ministro
Degli
Eppure in questa situazione
Certamente
Non facile
Subito dopo la strage di Capaci
L'asse Martelli Scotti trovò la forza di fare approvare al Consiglio dei ministri il decreto legge trecentosei novantadue otto giugno novantadue
Noi abbiamo sempre parlato è ricordato come questo decreto fu quello con il quale venne introdotto il regime penitenziario di cui all'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario
Ma non è solo questo
Il decreto
Al suo articolo dodici quinques prevedeva per la prima volta una nuova figura di reato
Intestazione fittizia di beni al fine di eludere le disposizioni di legge in materia in misure di prevenzione patrimoniale
Al suo articolo dodici sexies prevedeva per la prima volta per il condannato per reati di mafia
Mi con rivolgo soprattutto e i giudici popolari la confisca automatica dei beni dei quali quel condannato non fosse stato in grado di dimostrare la legittima provenienza
All'articolo tredici tutte in quel decreto signori della corte introduceva la detenzione extra carceraria per i collaboratori di giustizia
Quindi un una sorta
Di premialità molto importante per chi
Intendesse o avesse l'intenzione di collaborare con la giustizia
Quel decreto
Costituiva una svolta uno strumento di forza ed efficacia inaudita in mano a magistrati ed investigatori una spada di Damocle una legnata tremenda
Per Riina
E di vertici di Cosa Nostra proprio sui su alcuni dei punti
I soldi Piccioli
I pentiti gli infami l'incubo del pentitismo
Il carcere non più luogo di detenzione Comore di villeggiatura ma
Come luogo dal quale era impossibile proseguire nei rapporti con l'esterno
Con gli altri affiliati di Cosa Nostra quello rappresentò
Anche agli occhi degli uomini di Cosa Nostra
Quel decreto
Che è un decreto che nasce lo vedremo dopo
Sull'asse esclusivo Scotti Martelli
Eppure
Si scatenarono subito
All'indomani
A tutti i livelli
Politici giornalistici
Nell'ambiente dell'avvocatura e perfino in non marginali settori della magistratura
Reazioni indignate rispetto all'asserita incostituzionalità di molte norme di quel decreto e in particolare del quarantuno bis
Ricordo intanto
Quello che ha detto Martelli all'udienza del nove giugno del due mila e sedici
Dopo aver affermato a pagina trentuno
Come materialmente fu scritta
Quella norma quel decreto trecentosei novantadue
Addirittura
A casa di Martelli adoperate del ministro della giustizia il ministro degli interni e dei rispettivi
Vertici degli uffici legislativi
Martelli ha ricordato quale fu subito la reazione
Pubblico ministero chiedeva vuole descrivere
Se c'erano posizioni differenziate se queste risiedevano in alcune parti politico erano trasversali
Martelli dice ho già citato in precedenza le riunioni delle commissioni congiunte parlamentari DC di Camera e Senato che seguivano le materie di sicurezza dello Stato e giustizia è un voto unanime che del resto è documentato
Riprodotto nel libro autobiografico di Vincenzo Scotti e l'analoga presa di posizione della commissione problemi dello Stato
Presieduta dal senatore Cesare Salvi
Qui i due partiti maggiori erano contrari
Al decreto dell'otto giugno
Non solo i due partiti maggiori quindi Democrazia Cristiana Partito comunista in quel momento
Ma anche contestazioni emersero da parte del movimento sociale di liberali e radicali
Questa fu la reazione al
Quarantuno
Disse
E riguardava la presunta
Incostituzionalità del quarantuno bis questa onda di reazioni
Ma anche la vicenda ricorda Martelli dei benefici per i per i pentiti e dei sequestri e del della configurazione del reato di intestazione fittizia dei beni
Noi abbiamo acquisito signor Presidente anche decine di articoli di stampa che rendono chiaro quanto veemente foulard reazione di gran parte della politica e ancor più
Degli organismi di rappresentanza dell'avvocatura a tutti i livelli con minacce di sciopero minacciato azioni di sciopero in sede nazionale in sede siciliana interviste pubblicate sulle prime pagine quotidiani nazionali
Del presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati nazionale di quello siciliano
E quant'altro
Io vivo io semplicemente
Da questo punto di vista
Sottolineare un dato lo faccio anche per una questione
Di onestà concettuale
Nei confronti di noi stessi pubblici ministeri
Quando la prima volta
Depositammo quel documento
Da ora in poi chiamerò il papello
è
Ci rendemmo conto che
Massimo Ciancimino
Cielo prospettava con un documento
Consegnato
Da da Cina
Negli ultimi giorni di giugno del novantadue
Leggemmo subito
Evidentemente se lo dico senza nessuna polemica
Dei commenti di autorevolissima giornalistiche opinionisti ma credo anche di ricordare di qualche giurista che affermavano ma il quarantuno bis
è entrato in vigore
Subito dopo la strage di via D'Amelio
Quindi non ci poteva essere una questione quarantuno bis
Nel giugno del novantadue
La stessa reazione che si era scatenata quando ci torneremo un rappresentante della cupola Salvatore Cancemi
Parlo
Senza citare la parola papello Madè il papello parlo e lo vedremo un rappresentante della cupola
A proposito delle riunioni di mutuo avvenute tra Capaci e via D'Amelio a Palermo
Quando ci torneremo parlo del foglietto di carta che Riina aveva con è chiedendo anche agli altri componenti della Commissione se avessero altri suggerimenti da fare avere altri ai suoi interlocutori suoi ieri
è vero il quarantuno bis ha avuto le sue prime applicazioni concrete
Nella notte tra il diciannove e il venti luglio
Ma già dal dalla sera dell'otto giugno
Era
Assolutamente
Costituiva assolutamente
Una questione che assillava
Cosa nostra
Ed era solitamente sul piatto nell'agenda politica
In maniera del tutto evidente
Il quarantuno bis in sostanza signori della corte
Divenne terreno di scontro frontale pubblico è decisivo nella politica criminale del paese è oggetto principale dei pensieri e delle preoccupazioni per Rina l'intera Cosa Nostra ben prima
Delle sue prime applicazioni che furono successive di poche ore alla strage di via D'Amelio del diciannove luci
Questo signori della Corte eh il clima
Abbiamo visto il tema politico abbiamo visto il clima
Più in generale nell'opinione pubblica nella magistratura nell'avvocatura
Abbiamo visto la presa di posizione a favore della linea oltranzista da parte del ministro dell'Interno
Abbiamo visto questo clima concitato in cui si iniziano a contrapporre ai vari livelli politico istituzionali
Due di
Una linea della fermezza
Ed una linea
I maggiore chiamiamo la prudenza
Ispirata dalla preoccupazione che dopo Capaci Cosa Nostra potesse proseguire
Con azioni analoghe nei confronti degli altri politici
Che avevano tradito
In quella che con una
Espressione che Brusca
Ci ha riferito
E ricondotto a Riina doveva essere alla pulizia dei piedi
Scusate l'espressione
Dialettale
Che coincide con la pulitura dei rami secchi
Si dovevano punire i piedi
Dovevano per creare le basi per nuove
Prospettive di alleanza
Dovevano
Prima
Uccidere i politici che ritenevano avere tradito il patto precedentemente
E sistemi
In questo clima
Concitato
Si inserisce il rapporto
Il dialogo
La trattativa
Politica
Tra il rosso dei carabinieri e Vito Ciancimino
Intanto
Perché
Si deve parlare di Berti tra i vertici del Rossellini De Giorgi
Guardate che
Quando parliamo
Di Subranni
Quando parliamo di Mori quando parliamo di De Donno
Non ci riferiamo
A tre
Ufficiali del ROS
Ci riferiamo e basta ci riferiamo
Al primo comandante
Della struttura appena costituito Subranni
Ci riferiamo a Mori
Sembra una una sottigliezze una sciocchezza un elemento di poco conto
Ma il cui nomignolo in gergale
All'interno del ROS era unico
Un ufficiale che lo abbiamo visto anche dalla testimonianza di tanti altri ufficiali veniva visto come il vero punto di riferimento il vero capo oltre a essere il comandante operativo del rosso ci riferiamo a De Donno che di Mori
In quel momento
Era il principale è più fedele collaboratore
I vertici del rosso
Perché
Queste persone questi vertici del rosso
Individuano Vito Ciancimino
Perché scelgono
Vito Ciancimino
I motivi sono numerosi
Alcuni
Hanno un'origine più concretamente pragmatica
Altra una natura più strategica
Partiamo dai primi
Intanto l'esistenza di un pregresso rapporto
Tra il generale Subranni e Vito Ciancimino
Dell'esistenza di questo rapporto
Non sappiamo soltanto
Dalle dichiarazioni di Massimo Ciancimino o di altri
Dichiaranti
Intanto vi voglio ricordare sottolineare un dato oggettivo
Che
è stato acquisito
Recuperando le carte
Di una perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza nei confronti di Vito Ciancimino
Prima del primo arresto di Vito Ciancimino nell'ottantaquattro alcuni mesi prima sempre nell'ottantaquattro
Era stata emessa quella che allora si chiamava una comunicazione giudiziaria e disposto una perquisizione i finanzieri andarono nell'abitazione di via asciutti e sequestrarono
Una serie di documenti
Tra questi documenti gli abbiamo agli atti ci sono due
Biglietti augurali
Abbiamo visto firma a firma è redatti certamente manoscritti certamente da da Vito Ciancimino uno indirizzato al Maggiore Antonio Subranni
L'altro al tenente colonnello Antonio Subranni comandante del reparto operativo dei carabinieri di Palermo
Anzi quest'ultimo
Non è e anche il primo in realtà non sono biglietti
Di Vito Ciancimino a Subranni sono biglietti augurali di Subranni a Vito Ciancimino
Il secondo tenente colonnello Antonio Subranni
A firma sempre punto dello stesso Subranni
Reca la dicitura grazie per le sue felicitazioni insomma evidentemente negate
All'avanzamento di grado
Avanzamento di grado
Che abbiamo acquisito i documenti dallo stato di servizio di Subranni Antonio
Avviene il ventidue maggio mille novecentosettantotto
Allora
Evidentemente e dopo il ventidue maggio del mille novecentosettantotto che Subranni
Senta il bisogno di ringraziare Ciancimino per le felicitazioni che quest'ultimo gli aveva fatto per
La promozione
Io
Voglio semplicemente ricordarvi due dati senza
E infatti Zare impropriamente
Il tutto
Uno
è quello
Che è utilizzabile
In questo processo per altri imputati
E non per Subranni
Che è quello del verbale del ventotto settembre due mila dieci che
Altri difensori hanno prodotto all'inizio di questo processo
E riguarda la testimonianza di Subranni al processo morì Obinu innanzi alla quarta sezione penale del tribunale
Ancora noi non avevamo disposto il recupero di quelle carte della guardia di finanza o quanto meno non era noto a i difensori
Il ventotto settembre belle
Due mila e dieci Subranni
Venne e sotto giuramento
Alla domanda lei ha mai conosciuto Vito Ciancimino io non ho mai conosciuto Vito Ciancimino pagina centodieci
Ne ho sentito parlare perché era uno che aveva guadagnato un portamonete era ricco era girato
Sapeva tenere i rapporti politici si sapeva barcamena
Il Pubblico ministero insisteva visto che comunque aveva aggiunto
Queste espressioni
Ma non ho capito ma vi eravate conosciuti con Vito Ciancimino in questo contesto Subranni no
In questo periodo no assolutamente assolutamente
E questo era il primo dato che la dice lunga su quanto
Determinati altissimi esponenti delle istituzioni ufficiali dei carabinieri
Tengono in conto hanno tenuto in conto il loro dovere di dire la verità
In un'aula di giustizia
Sotto giuramento
Ma c'è un altro dato
è vero Vito Ciancimino ancora non era stato arrestato ma stiamo parlando
Stiamo parlando di rapporti epistolari che riguardano Vito Ciancimino è il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Palermo
Stiamo parlando di una fase successiva al maggio mille novecentosettantotto
In quel momento storico
Come
è assolutamente agevole è notorio ricordare
E ribadire
In quel momento storico
Già c'era stata una relazione della Commissione parlamentare antimafia
Che nel mille novecentosettantasei
Aveva definito in questo modo
Vito Ciancimino
No non leggo tutto e perché
Il caso Ciancimino non può essere isolato dal contesto del sistema di potere mafioso a Palermo
I documenti dei carabinieri così scrive quella relazione di minoranza firma Pio la Torre
E Cesare Terranova offrono un quadro impressionante del rapporto tra alcune impresse
Vassallo piazza Moncada alcuni capimafia Torretta Nicola
Torretta Nicola Di Trapani Buscemi e amministratori comunali di Palermo come Ciancimino di fresco per Gorizia Emma dal
Ancora
Una relazione della legione dei Carabinieri di Palermo a firma del generale Dalla Chiesa del trenta luglio mille novecentosettantuno
Nel descrivere la personalità del dottor Giuseppe risolta e del cugino Vito Ciancimino mette in evidenza come questo personaggio esponente delle cosche mafiose di Corleone abbia avuto incarichi numerosi enti
Eppure
Nonostante questo il comandante
Subranni
Andante dei Carabinieri di Palermo
Intrattiene questi rapporti quindi mi dicevo perché Vito Ciancimino non è soltanto perché lo conosceva Subranni
Il capitano De Donno
Aveva a sua volta instaurato negli anni precedenti al novantadue un rapporto
Personale
Quanto meno di cordialità con Massimo Ciancimino
E questo a partire dal mille novecentonovanta quando aveva notificato uno dei provvedimenti giudiziari Allo stesso Vito Ciancimino per reati contro la pubblica amministrazione
Ancora
Altro motivo contingente
Vito Ciancimino in quel momento
Subito dopo la strage di Capaci
Si trovava in una situazione processuale del tutto particolare pendeva in grado di appello un giudizio nei suoi confronti per il contestato il reato di associazione mafiosa
Dopo una sentenza di condanna di primo grado con la prospettiva quindi di un ulteriore condanna che in caso di definitività lo avrebbe riportato in carcere
Era quindi in una condizione particolare
Ecco la prospettiva ulteriore perché c'era pendente anche un procedimento per la misura di prevenzione patrimoniale i provvedimenti di sequestro confische
Nei confronti di Vito Ciancimino
Dei
Famiglia
Ma cominciamo a dirlo fin da ora c'era un altro motivo importante
Per cui Vito Ciancimino poteva rappresentare proprio l'anello ideale per vedere
Come agganciare i vertici di Cosa Nostra eccome arrivare ad una soluzione del problema
Strategia omicidiaria nei confronti dei politici
Ed era questo motivo ulteriore collegato all'esistenza di un canale già ampiamente sperimentato
Nella gestione spregiudicata come poi vedremo è totalmente fuori dalla legge di torbide vicende
Mi riferisco al legame profondo è antico
Tra il l'allora colonnello Mori e i fratelli di Ron
Uno dei quali Giorgio era avvocato di Ciancimino
Ci torneremo
Ovviamente ma
Per condurre
Una trattativa politica con i capi della mafia
Ciancimino rappresentava Ciancimino Vito rappresentava
L'anello di collegamento ideale già sapevano
Già erano emersi nei processi
I fatti che dipingevano Vito Ciancimino come legato alla mafia di Corleone
Arrivi a Provenzano in quel momento si pensava forse non si non si aveva ben chiaro fin in quel momento che fosse più legato a Provenzano chiarirà ma al alla mafia di Corleone
Subranni aveva avuto dei rapporti
Ma soprattutto morì era in grado che doveva essere la testa di ariete di questa di questa trattativa
Di sperimentale un canale già sperimentato più volte a partire dagli anni Settanta
Cioè il collegamento
Con con l'avvocato
Internazionalista
Di Vito Ciancimino Giorgio Kiron
Con il quale e con il cui fratello ancora di più
Si erano avuti tutti i contatti
In relazione a vicende assolutamente torbide
è il lei CIPE
Quando i fratelli di Ron operavano fin dagli anni settanta per conto dei servizi
Perché hai poi vedremo l'avvocato chiedono gestire tutte le le situazioni relative al passaporto e a quant'altro
La perché l'avvocato Giorgio di Ron un avvocato internazionalista
Di fatto diventa dal punto di vista dell'indagine e del processo penale allora pendente per Vito Ciancimino l'avvocato principale
Quello che si assume la responsabilità contrariamente all'avviso di tutti gli altri avvocati dell'avvocato campo degli altri avvocati palermitani di far richiedere il passaporto a Vito Ciancimino perché il canale è quello
Lo lo vedremo veramente nello specifico ma il canale della trattativa sfrutta
La pregressa conoscenza e pregressi rapporti di Mori condito maturati fin dai tempi in cui morì apparteneva al Sid
Servizio
In più informazioni
Del negli anni settanta
E allora
Questo è il perché
Viene individuato in Vito Ciancimino
Il canale assolutamente privilegia
Bene signori
Della Corte
Noi dobbiamo
E devo dire il Pubblico ministero affronta questa fase
Anche con il sollievo diciamo di chi finalmente in una
Requisitoria a non solo la possibilità ma il dovere
Di diciamo di ricordare di sottolineare quello che non può essere
Affermato
Nel dibattito pubblico
Rispetto a quella che viene definita sempre
La fantomatica trattativa la messinscena della trattativa la pseudo trattativa e quant'altro
Poniamoci in una situazione
Di tranquilla rappresentazione degli elementi
E vediamo se
Questa trattativa politica
Dimostrata
Ed è dimostrato il protagonismo degli odierni imputati Subranni modi e De Donno intanto
Soltanto sulla base come dicono quotidianamente
Delle affermazioni Massimo Ciancimino soltanto sulla base di teoremi fantasiosi dei pubblici ministeri
Andiamo ad esaminare tutti quegli elementi che ci inducono ad affermare
è lo diciamo in premessa
Che quei dialoghi quegli incontri riservati nella casa di via senza Bressanello a Roma
Costituirono il terreno privilegiato di una vera e propria trattativa politica
E non certo come vogliono far credere gli odierni imputati di una ordinaria sia pure evento al mente temerarie spregiudicata iniziativa investigativa non c'entra nulla
Su questo processo si è detto e si continua a dire tutto
Non soltanto per criticare
Che sarebbe
Ovviamente perfettamente comprensibile ma
Per delegittimare per ridicolizzare il lavoro del Pubblico Ministero e l'onestà concettuale del Pubblico ministero
Siamo abituati non solo a sentire parlare di presunta trattativa ma di leggere ascoltare quotidianamente giudizi impietosi che definiscono ipotesi della trattativa una messinscena una bufala un teorema di magistrati politicizzati privo di qualsiasi appiglio probatorio concreto
Questa continua costante pressante attuale ricostruzione mediatica stride clamorosamente con dati di fatto di solare evidenza e di dirompente forza dimostrativa
E voglio partire
Da ciò che tutti dimenticano o fingono di dimenticare
Al di là è ancor prima delle dichiarazioni di pentiti dichiaranti
Delle ricostruzioni di Massimo Ciancimino delle affermazioni di Brusca o di Cancemi
C'è ed assume oggi una forza incredibile nella sua chiarezza indiscutibile ed inequivocabile
Un elemento di prova acquisito quando ancora nessuno aveva nemmeno semplicemente ipotizzato di poter aprire un'indagine sui vertici del rosso e sui loro rapporti con Vito Ciancimino
Quell'elemento di prova quella confessione
Della esistenza di una vera e propria trattativa
Di tipo politico con la mafia
Basata è finalizzata sulla elementare concetto del dotto desse è costituita
Signori giudici popolari
Dalle stesse parole pronunciate da morire da De Donno allorquando vennero sentiti
Nel processo Bagarella più venticinque innanzi alla corte di assise di Firenze
Che oggi noi recuperiamo attraverso la produzione delle sedi quella sentenza definitiva
Parole molto chiare in equivoche
Assolutamente antitetiche rispetto a quelle resse in questa sede con le spontanee dichiarazioni
Parole ricostruzioni che recuperiamo attraverso il testuale riferimento contenuto nella sentenza della corte di Firenze che non lasciano dubbio non lasciano spazio a dubbi ed interpretazioni diverse
Da quelle dell'ammissione di una vera e propria trattativa con i capi di Cosa Nostra attraverso Vito Ciancimino
Andiamo a leggere alcuni passaggi di queste dichiarazioni resse all'udienza pubblica in Corte d'Assise a Firenze del ventisette gennaio novantotto
Teste morì
Leggo
Alcuni passaggi virgolettare
Andammo da Ciancimino e dicemmo
Signor Ciancimino che cos'è questa storia qui
Ormai c'è un muro contro muro
Da una parte c'è Cosa Nostra dall'altra parte c'è lo Stato
Ma non si può parlare con questa gente
Guardate
Basterebbero queste parole
Per dire ma qual è ma qual è
Attività investigativa ma quale Pseudo trattativa
Il rappresentante del comando operativo del reparto d'eccellenza dei carabinieri del ROS
Va da un soggetto che sa essere in contatto con Riina e Provenzano e gli dice ma cos'è questo muro contro muro come se fosse strano
Che ci sia un muro contro muro tra
L'organizzazione mafiosa più pericolosa al mondo
E che poco tempo prima aveva fatto saltare in aria un pezzo di autostrada capaci
è lo Stato
Cos'è questo muro contro muro ma non si può parlare con Cosa Nostra
Che cos'è questa signori giudici popolari
Se non già proprio subito
Una proposta di metterci d'accordo per fare venire meno il muro contro muro
Altro che Scotti alle Camere che dice non ci può essere nessuna ipotesi di mediazione di compromesso
Ha ragione Riina quando dice mi hanno cercato loro
Lo vedremo la sentenza Tajani ha perfettamente ragione quando dice che il dialogo con la mafia è stato cercato da non dallo Stato lo Stato è un concetto molto più alto ma da alcuni esponenti deviati dello Stato
Cos'è questo muro contro muro non si può parlare con questa gente
Non lo dice un pentito
Lo dice Mori adesso poi vedremo perché in quel momento
Tra virgolette se lo lascia scappare il ventisette gennaio del novantotto in una corte d'assise
Che giudicava irresponsabili
Degli eccidi di Roma Firenze e Milano davanti alle parti civili davanti ai parenti dei morti
Ciancimino mi chiedeva se io rappresentavo solo me stesso ho anche altri i dissi lei non si preoccupi lei vada avanti lui capì
E restammo d'accordo che volevamo sviluppare questa trattativa
A trattativa non esiste la trattativa
E il frutto avvelenato di giudici politicizzati
La presunta trattativa la pseudo trattativa la bussola della trattativa la patacca della trattativa
Morì il ventisette gennaio novantotto
La Corte si sbaglia era poi la legge alcuni passi alla sentenza dicendo di trattativa parlato solo De Donno
Più ruspante più di trattativa parlato morì è non solo qua
Non solo in questo passaggio ne leggerò arte leggerò anche degli scritti in cui morì definisce questa cosa una trattativa
E c'è un altro passaggio molto importante che morì sottolinea e che i giudici della Corte d'Assise annotano
La richiesta di Ciancimino di avere un passaporto
Presto alle parole del colonnello Mori signori giudici
Quando parla del passaporto
Morì dice
Ce lo chiese perseguire alcune fasi della trattativa all'estero
A proposito di modalità diciamo della trattativa
Capitano De Donno sempre lo stesso giorno ventisette gennaio novantotto
I proponemmo di farsi tramite per nostro conto di una presa di contatto con gli esponenti dell'organizzazione mafiosa di Cosa Nostra
Al fine di trovare un punto d'incontro
Un punto di dialogo finalizzato
De non è ancora più esplicito alla immediata cessazione di queste attività di contrasto netto e stragista nei confronti dello Stato
Troviamo un punto di dialogo finita là con questo
Contrasto netto e stragista nei confronti dello Stato
Si capovolgono
I termini della questione
Signori giudici popolari questo significa acquisire informazioni
Questo significa fare un attività investigativa
O questo significa come io e noi qui diciamo
Condurre in maniera spregiudicata una
Shell errata e spregevole trattativa con i vertici della mafia mentre c'era ancora il sangue le morti in terra
Proseguo nella
Citare alcune delle
Affermazioni rese sotto giuramento da De Donno
Successivamente Ciancimino ci fece sapere che voleva incontrarci e ci disse che l'interlocutore
E cioè la persona che faceva da mediatore tra lui e Salvatore Riina quindi sapevano già tutto sapevano che Ciancimino parlava con Riina
Voleva una dimostrazione una prova concreta della nostra capacità di intervento
Questa prova consisteva nella sistemazione delle vicende giuridiche pendenti del Ciancimino e nella conseguente concessione di passaporto al Ciancimino
Quindi De Donno dice ai giudici
Della corte d'assise di Firenze
Che avendo parlato con con Rina
Perché capire fino a che punto fossero affidabili
Interlocutori istituzionali affidabili dal punto di vista mafioso
Rinato
Chiese
Vediamo fino a che punto si spingono
Dategli un passaporto Ciancimino
Ciancimino a sua volta aveva detto mi può essere utile per proseguire la la trattativa lesto perché poi nel frattempo
Aveva spiegato bene Ciancimino Vito che il suo interlocutore principale era Provenzano
E che forse poteva essere utile anche qualche incontro all'estero
Mi permetto
Per l'ultima volta di sottolineare
Che veramente i primi a spiegare che cosa è stata la prospettiva
Sono stati
E che quella che loro hanno fatto è stata una trattativa
Con il vertice della macchina sono stati proprio modi ed ero il ventisette gennaio novantuno
Io mi permetto di leggere sentenze definitiva solo alcuni passaggi
Di una sentenza
Che
E del sei giugno mille novecentonovantotto quindi ancora
Non c'era praticamente nulla
Su quello che è il quadro probatorio oggi gravante
Nei confronti degli imputati carabinieri
Alcuni passaggi della valutazione della corte d'assise
Di Firenze
L'esame congiunto di ciò che hanno detto testi e collaboratori dimostra in maniera indiscutibile che nella seconda metà del novantadue vi fu un contatto tra il rosso i carabinieri e i capi di Cosa Nostra attraverso Vito Ciancimino e fin qua
Andiamo alle parti proprio maggiormente significative
Vanno dette senz'altro senz'altro alcune parole non equivoche
Iniziativa del rosso perché di questo organismo si parla posto che vide coinvolto un capitano il vicecomandante lo stesso comandante del reparto
Aveva tutte le caratteristiche per apparire come una trattativa
Lei affetto
Che ebbe sui mafiosi fu quello di convincerli definitivamente che la strage era idonea apportare vantaggi all'organizzazione
Questo è scritto in una sentenza definitiva pronunciata da una Corte d'Assise in nome del popolo italiano
Sotto questi profili proseguono i giudici non possono esservi dubbi di sorta
Non solo perché di trattativa dialogo ha espressamente parlato il capitano De Donno il generale Mori più attento alle parole ha quasi sempre militato questi due termini qua sbagliano i giudici perché gli ho letto che più volte
Anche moglie ha parlato del termine trattativa dialogo
Ma soprattutto perché non merita nessuna qualificazione diversa
La proposta non importa con quali intenzioni formulate di contattare i vertici di Cosa Nostra per capire cosa volessero in cambio della cessazione delle stragi
Qui la logica si impone con tanta evidenza che non ha bisogno di essere spiegata
Quanto agli effetti che ebbe sui capi mafiosi soccorrono assolutamente logiche tempestive congruenti le dichiarazioni di Brusca
Poi ci torneremo
Intanto la conclusione
Il convincimento quindi quello che nei vertici di Cosa Nostra
Si determinò così dicono i giudici di Firenze
Dell'esistenza di uno Stato debba cercare va in ginocchio
A dire che cosa volete per finire le stragi
Rapp rappresenta anche il frutto più velenoso dell'iniziativa in commento
Che al di là delle intenzioni con cui fu avviata naturalmente in quell'epoca a quell'epoca quei giudici non approfondiremo questo tema delle intenzioni era estraneo al processo Bagarella più venticinque al processo che riguardava
Sempre gli aspetti di esecuzione militare delle stragi
Ebbe sicuramente un effetto deleterio per le istituzioni confermando il delirio di onnipotenza dei capi mafiosi e mettendo a nudo l'impotenza dello Stato
Si deve dire questa è l'ultima chiosa del capitolo dedicato
Capitolo quinto chiamata la targa chiamato definito la trattativa morì Ciancimino l'ultima chiosa queste
Si deve dire quindi che alla fine del mille novecentonovantadue si erano verificate le tre condizioni fondamentali per l'esplosione di violenze dei mesi successivi
Giacché metodo ed oggetto così come le finalità erano già presenti con sufficiente precisione alla mente di coloro che muovevano le file di Cosa Nostra
Il disinganno susseguente alla stasi della trattativa e all'arresto di Riina faranno da detonatore ad una miscela esplosiva già pronta e confezione
E allora
Altro che processo fondato sulle dichiarazioni
Di Massimo Ciancimino
Altro che presunta trattativa altro che teorema accusatori di magistrati mossi da intenti politici l'elemento di base la piattaforma conoscitiva sulla quale si innesta erano le numerose successive acquisizioni per affermare che trattativa ci fu è costituito proprio da quello che
Scortato in un attimo con attenzione sulla solita vostra attenzione
Solo quando dopo le prime dichiarazioni di Giovanni Brusca
Gli ufficiali vennero chiamati al processo di Firenze
Essi stessi in quella sede affermarono
In un momento in cui
Con la tracotanza che con diversi aspetti è caratteristica di entrambi
Erano convinti della loro assoluta impunità
E avevano anche in quel momento una
Giustificazione avevano ragione in quel momento a sentirsi intoccabili signor presidente signori del Della Corte non a sentirsi
Rispettosi della legge e delle prerogative di un ufficio di polizia giudiziaria ma sentirsi intoccabili
Quella convinzione trovava ragione d'essere
Nella incredibile
Inerzia della magistratura di fronte a quello di cui
Quelle persone in rosso di Mori morì
In particolare si era già reso
Protagonista
Con la vicenda della mancata perquisizione del covo di Riina
E dell'inganno la Procura di Palermo circa la prosecuzione il
Del servizio di osservazione sull'abitazione veri
Con l'incredibile vicenda della mancata cattura di Nitto Santapaola Barcellona
E con l'incredibile
Rifiuto di collaborare con chi voleva capire la procura di Barcellona che cosa occorra capire fino a un certo punto poi qualche teste Pubblico ministero ha detto che forse i fecero capire che non era il caso di indagare di approfondire
Con la incredibile vicende la mancata cattura di Nitto Santapaola Barcellona con il tragico epilogo della vicenda Ilardo dopo che il confidente aveva portato con mano il rosso
Alla possibilità hanno sfruttata di catturare Bernardo Provenzano quando il ventisette gennaio mille novecentonovantotto Mori e De Donno si siedono davanti al alla Corte d'Assise di Firenze
Sono forti
Di tutto questo
Sono forti della vicenda che non era successo niente nei loro confronti sostanzialmente non era successo niente neppure di fronte all'emergere della doppia refertazione sulla sulla questione mafia appalti
E in quel momento forti di quel convincimento
Di impunità
Seppure ovviamente omettendo il particolare
Decisivo della ricezione della trasmissione dell'elenco delle richieste di Riina
Mori e De Donno
In quel momento forti quel loro convincimento avevano parlato
Di trattativa
Per rileggo per l'ultima volta vero prometto
Le dichiarazioni di Mori
E di De Donno per porre fine alle stragi e al muro contro un muro tra lo stato e la
La verità è che in quel momento
Con quella
Con l'instaurarsi della interlocuzione con Ciancimino
Sì è venuta a determinare una situazione che dal punto di vista mafioso
Signori della Corte viene plasticamente descritta da ciò che Bernardo Provenzano riferisce Nino Giuffrè
Vi anticipo la frase sulla quale poi rifletteremo successivamente Vito Ciancimino è in missione per conto di Cosa Nostra
Dal punto di vista
Chiamiamolo istituzionale
Morì e De Donno con l'avallo e la copertura decisiva del comandante del ROS generale Subranni
Erano a loro volta immissione segreta
Per conto non del governo non dello Stato
Ma di quella parte del potere rappresentato anche da uomini che rivestivano incarichi istituzionali
Che deviando dagli interessi e dai comportamenti istituzionali voleva abbandonare la linea della contrapposizione frontale senza se e senza ma con Cosa Nostra per abbracciarne una di segreta Mediazione
Erano immissione in funzione di porre fine o comunque ammorbidire quella strategia di Cosa Nostra che proprio la parte tratta di vista dello Stato aveva finto di non comprendere quando il ministro Scotti era andata a riferire in Parlamento
E quella segreta è indecente mediazione
Venne auspicata ideata organizzata egli in concreto coltivata dietro le quinte sfruttando la spregiudicatezza di un ufficiale
Come il colonnello Mori
Da sempre abituato a muoversi più nell'ottica di esponente senza scrupoli dei servizi di sicurezza
Ed in sostanziale disprezzo di quei principi di osservanza della legge dei codici di subordinazione funzionale all'autorità giudiziaria il cui rispetto incombe o dovrebbe incombere su ogni ufficiale di polizia giudiziaria
Morì dopo avere lasciato il servizio
Da ufficiale dei carabinieri ha continuato a muoversi
In quel
Propria
Del periodo in cui
Era ai servizi
La risposta
L'ufficio di polizia giudiziaria un'altra cosa
Si comporti in una in un altro modo fermorestando
I spazi assolutamente sacrosanti di autonomia che la legge gli consente
Non si confronti non non si comporta
A prescindere dall'autorità giudiziaria nascondendo la cosa all'autorità giudiziaria ingannando l'autorità giudiziaria
C'è un episodio emblematico signor Presidente
Seppure in questo momento può apparire marginale una frase
Che però è emblematica
Ed è quella riferita dal dottor canali in quest'aula
Il dottor canali dopo la sparatoria del sei aprile novantatré sulla quale torneremo abbondantemente a Terme Vigliatore i gli attori
Aveva la necessità
Di avere un colloquio con i superiori di quegli ufficiali
Sergio De Caprio e Giuseppe De Donno che avevano esplosi colpi di pistola
Giusto giusto
Questa è un'altra storia il giorno a a Terme Vigliatore giusto giusto il giorno dopo rispetto a quando si era si aveva avuto notizia della presenza di Santapaola
Canali aveva chiesto
Tramite maresciallo Scibilia un
Incontro con il colonnello Mori
Per cercare anche di capire anche al di fuori non l'aveva convocato come forse avrebbe dovuto fare ma comunque per prenderlo a verbale ma un incontro per cercare di capire meglio la situazione
Al primo al secondo al terzo rifiuto aveva
Insistito con Scibilia
Il quale
A un certo punto io aveva detto morì mi ha risposto dicendo che non ha tempo
Da perdere
Per parlare con il magistrato
Presidente e signori della Corte
Il totale
Disse disprezzo
La totale ritenuta
Indifferenza rispetto
Alle
Regole li successo una sparatoria c'era un procedimento per tentato omicidio nei confronti di Imbesi Salvatore
L'intoccabilità
Il muoversi al di sopra è al di fuori della legge
Per scopi politici quali erano quelli di porre fine al muro contro muro tra lo stato e la mano
Una conferma
Indiretta ma ulteriormente significativa
Del fatto che il rapporto con Ciancimino non fosse finalizzato ad acquisire notizie bensì a trattare con la mafia
è costituito dalle risultanze
Dell'acquisizione che nel due mila nove scaturiti dall'ordine di esibizione che
Congiuntamente noi pm di Palermo è il pm di Caltanissetta nello stesso giorno notificammo senza preavviso
Ai servizi
Andammo direttamente al disse all'ICT e all'AISE
è al ROS dei carabinieri
Noi chiedevamo di consultare con quello di esibizione che vi è stato prodotto
Da una parte
Tutto quanto fosse diciamo contenuto negli archivi rispettivamente dei servizi Del Grosso su la persona di Vito Ciancimino
E dei suoi stretti congiunti e dall'altra parte questo naturalmente con specifico riferimento alle esigenze processuali investigative dei colleghi di Caltanissetta tutto quanto fosse contenuto nei rispettivi archivi sulla strage di via D'Amelio
Ogni tipo di documentazione
Allora
Vi abbiamo
Prodotto
Il fascicolo
Scusate se faccio un passo indietro
Avevo semplicemente per completare
Il discorso di prima omesso
I leggeri un passaggio di un'altra sentenza
Non più Bagarella più venticinque ma la sentenza Tagliavia sempre sulle stragi di Roma Firenze e Milano
Ma
Una sentenza più recente un'altra corte un'altra istruzione dibattimentale altri pubblici ministeri
Di questa sentenza che ha acquisito autorità
Di cosa definitiva
Voglio leggervi soltanto questo passaggio
Una trattativa ci fu
E venne inizialmente impostata su un do ut des essa
Si mettono in colpì il cuore in pace
Coloro i quali continuano a parlare sempre di
Se uno trattativa
Potranno continuare a fare legittimamente però almeno avessero Nesta concettuale di dire che una sentenza definitiva
Afferma che una trattativa ci fu e venne
Inizialmente impostata su un do ut chiudesse
L'iniziativa fu assunta dai rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di macchine
L'obiettivo era di trovare un terreno d'intesa con Cosa Nostra per far cessare la sequenza delle stragi
Vito Ciancimino corleonese amico di gioventù di Riina Provenzano fu ritenuta la persona più adatta a far giungere il messaggio alla cupola
La trattativa si interruppe con l'attentato di via D'Amelio di fronte al persistere del programma stragista proprio per queste ragioni l'uccisione di Borsellino è nelle motivazioni nella tempistica una variante anomala
Per tutto il resto del novantadue Cosa Nostra arresto inattesa di riaprire i canali di comunicazione esso spesse iniziativa offensiva
Per stimolare la riapertura dei contatti dare prova di determinazione anche per reazione contro l'arresto di Riina dal novantatré su decisione dell'ala oltranzista rappresentata da Bagarella Graviano Messina Denaro fu riavviata la stagione degli attentati
Essendosi ormai
Atteso troppo tempo per dare ulteriore smossa si pensò di dare il colpo di grazia secondo l'idea di Giuseppe Graviano riportata nel processo da Spatuzza
La scelta di colpire dei carabinieri originò anche
Dal rancore per l'abbandono del negoziato intavolato dai carabinieri moglie dal capitano De Donno iniziativa colta entusiasticamente da Rina
Trattativa negoziato
Termini utilizzati
Iniziativa
Dei carabinieri e non di Riina termini utilizzati e consacrati in una sentenza
Definitiva
Scusate il passo indietro
Ritorno un attimo a dirvi cosa accadde quel giorno di ottobre e di novembre del del due mila e nove
Siamo andati per quello che qui ci interessa di più siamo andati al rosso centrale a Roma
Siamo stati ricevuti dal Lodo l'ufficiale più alto in grado lo abbiamo reso edotto di questo ordine di esibizione è
Diciamo ci ha messo a disposizione tutto quello che c'era agli atti
Del
Delio Rossi subito Ciancimino
Anche quello che nel gergo
Viene definito fascicolo cosiddetto P
Ove pista per personale che è un fascicolo che non riguarda una vicenda processuale in particolare
Ma riguarda e raccoglie tutto quello che su un determinato soggetto e archiviato dalla dalla struttura investigativa
Piccolo inciso
Nella nostra esperienza è capitato tante volte anche soprattutto con riferimento a
Vecchio omicidi per esempio
Scuserete
L'inciso ricordo personalmente quello che trovammo nel fascicolo Pd alcuni soggetti e poi furono condannati per l'omicidio del giudice Saetta e del Pio Stefano
Nella nostra esperienza abbiamo con apprezzato la meticolosità estrema che ogni reparto dei carabinieri mette nell'archiviare le notizie anche le più apparentemente inutili
Un fermo un controllo una denuncia di smarrimenti o di un di un documento una domanda per partecipare a un concorso pubblico qualsiasi cosa
Viene
Molto diligentemente normalmente
Conservata e archiviata nel fascicolo personale soprattutto se quel fascicolo si riferisce a una persona che come Vito Ciancimino nel novantadue era già una persona assolutamente nota
Con una proiezione politica importante ma più volte arrestato
Sotto processo per fatti di mafia
Bene
Voi avete quel fascicolo
L'esame della documentazione è importante
Signori della Corte soprattutto non esclusivamente ma soprattutto nella misura in cui consente di verificare ciò che non esiste
Ciò che era talmente segreto e fuorilegge da non potere nemmeno essere consacrato in una riservato appunto interno
Da conservare agli atti quantomeno per lasciare una traccia di ciò che era stato fatto
Non c'è nulla
Una riga
Un annotazione
Una relazione di servizio
Un appunto manoscritto
Nulla che si riferisce ai rapporti agli incontri tra morì e De Donno e Vito Ciancimino nel mille novecentonovantadue in via San Sebastianello a Roma
Vedremo ci arriviamo
Che c'è un'annotazione postuma si capisce fatta d'amori
Anche se non è
Firmata
Ma che è postuma perché fa riferimento
Già gli interrogatori di Ciancimino come dire si può nel novantatré all'autorità giudiziaria che è una ricostruzione postuma
Che
Si capisce perfettamente essere
Di molto successiva rispetto all'attualità degli incontri è probabilmente postuma rispetto alle dichiarazioni di Brusca nel novantasette al processo di Firenze ma nel novantadue
Quando per loro stessa ammissione
Si incontravano a casa di Vito Ciancimino dopo averlo intercettato prima ci torneremo a marzo del novantadue
Per vedere di far venire meno
Il muro contro muro tra la mafia e lo Stato i carabinieri non lasciano nulla non lasciano una traccia
Né di quegli incontri né di quello che poi lo vedremo di quegli incontri loro andavano dicendo non certo i magistrati non certo alla DIA non certo al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri mandavano dicendo in sedi politiche
Ferraro
Fernanda Contri Luciano Violante e quant'altro non c'è nulla
Lo speciale giustizia termina qui e abbia proposto l'inizio della requisitoria del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia tenuta dal pubblico ministero Nino Di Matteo questa mattina l'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo tutte le udienze come sapete abitava integralmente nel sito di radio radicale punto Ethiel processo trattativa è stato e viene tuttora trasmesso anche in streaming audio in diretta dal sito della nostra emittente per quanto riguarda la cronaca giudiziaria
E tutto grazie per l'ascolto un saluto a Sergio Scandurra ma restate soprattutto indiretta con i programmi di radio radicale