Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, annuncia una missione militare italiana in Niger. Intervista a Stefano Silvestri

Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ventisei dicembre scorso non certo che l'Italia sta pianificando una missione militare internazionale in un paese africano tra Regione del sarà il il Niger
La caduta dello Stato islamico in Iraq ha spiegato Gentiloni permette di poter duri
Collocare di dispiegare un piccolo contingente di militari italiani in questo Paese che evidentemente più importante ai fini della sicurezza
Nazionale italiana dunque una piccolo contingente si parla di qualche centinaio di militari con funzioni preferibilmente riaddestramento anche il monitoraggio ma comunque non di combattimento
Dovrebbe essere chi dispiegato nei prossimi sì in Niger premio però a
Voluto ribadirlo Gentiloni previa autorizzazione da parte del Parlamento di questi temi parliamo con il professore Stefano Silvestri consigliere scientifico dello IAI Istituto Affari Internazionali di Roma alle le motivazioni sono variare io ritengo
C'è una motivazione generale che si ricollega all'impegno italiano relativo alla Libia
Dovuto al fatto che ha tra veri Michele uno delle grandi IED Comunicazione attraverso cui passano le migrazioni che arrivano in Libia
E poi dalla Libia cercano di arrivare in Italia
Una delle una delle politiche quella del del perché si vuole farci più della dell'Unione Europea mettete degli europei
è quella di cercare di porre sotto controllo quei più possibile questa queste vie di comunicazione in maniera tale da non affastellare tutte tutti migranti
Sulla sulla costa libica Muddy cercare di gestire le migrazioni del loro percorso e quindi anche in maniera più più più umana un'altra una
Motivazione di lotta al terrorismo
Inizierà come il Mali
Come la Nigeria ed in genere la zona circostante la coccarda
Percorsa da dalla data il percorso datata a o ospita forti bande
Terroristiche
Alcune anche da molti anni costituite perpensa otturate
Come per esempio Boko Haram della Nigeria o la vecchio Al Qaeda del della del Maghreb che poi in parte viaggiare al al si è unito all'Isis e in parte no
Ora il queste hanno tentarono già con un'alleanza con un eventuale che di impadronirsi di parte del Mali e ci fu un intervento militare francese che bloccò questa operazione
Però la pera però l'operazione però la la la la situazione generale di sicurezza di tutta quest'area sahariana
Molto bassa
E quindi si vuole cercare di accrescere la sicurezza dell'Area attraverso una serie di di operazione di stabilizzazione
E favorendo una rafforzamento dei governi in chiave antiterroristica
Questa è un'operazione che vede la cooperazione di vari Paesi principalmente per gli Stati Uniti della Francia della Germania
E a cui si aggiungerebbe ritaglia la missione italiana che sarebbe viscida da quello che ho capito come posizione almeno inizialmente
Al confine con la Libia
E quindi essere legata a questa quello che dicevamo prima cioè al passaggio al transito sarebbe essenzialmente una una missione di addestramento delle forze antiterrorismo
E delle forze di sicurezza di questi Paesi
In particolare di quelle del Niger
Questo per quello che ne so perlomeno Boy
Oggi poi ci sono dunque privi di tali Harvard avrebbe lì chiave antiterrorismo in chiave controllo dalla situazione di etica in chiave
Controllo del dell'emigrazione e infine da un punto di vista politico più generale
Vista la prospettiva di una crescita per la cooperazione nel campo della difesa europea
Questo mette l'Italia in diciamo in cooperazione diretta
Con i due principali paesi europei che già sono impegnati in quest'area cioè la Germania e la Francia
E quindi consente una partecipazione attiva
Ha un progetto rientra chiaramente in questa logica di cooperazione europea c'è qualche dubbio per quanto riguarda l'efficace insomma capacità operativa sono molte le missioni dove sono state autorizzate sia dal Consiglio di sicurezza dell'ONU
Altre dall'Unione Africana altre sono missioni NATO altre sono a titolo personale come i francesi i gli americani insomma non c'è il dubbio che era cioè sia sempre un problema di coordinamento che Mark
Ma è certamente tutto quanto S.r.l. vantaggio
Il vantaggio di arrivare a una maggiore integrazione in campo europeo
In questo pretore della difesa dovrebbe essere proprio quello
Via vere delle pronte le strutture comuni di comando e controllo comunicazione eccetera cioè praticamente degli esempi Perilli decoder quartier generali o degli stati maggiori comuni
Che in qualche maniera consentano di tagliare sul personale di avere soprattutto un migliore coordinamento delle forze questo non è facile quando le forze sono strutturati dotò di Paesi diversi cioè per esempio Stati Uniti
Paesi europei però tra i Paesi europei potrebbe essere possibile
In in in altri casi in in Afghanistan ed alcune operazioni in Iraq
Per arrivare a questo obiettivo si è usata la NATO
In questo caso dovrebbero essere piuttosto le strutture Europa
Anche gli americani a quanto pare hanno deciso di investire nel Niger quale passi operativa quell'operazione per la sicurezza nella regione i giornali americani nei giorni scorsi hanno parlato della completamento della realizzazione di una grande base militare americana vicino anche a dire destinata a Bruni armati sarà questo lo strumento che verrà impiegato per la sorveglianza nella regione
Ma questa è una politica americana non è una politica europea
Gli americani stanno privilegiando particolarmente qualche ora questa questo su questi strumenti
Diciamo che consentono di non impiegare le truppe sul posto ripiegabile in maniera molto limitata e di colpire da lontano
In realtà però poi la stabilizzazione del territorio richiede truppe sul territorio e richiede contatti con la popolazione
Per cui possiamo dire in questo caso che lo benché che gli americani e anche cento dell'anno questa loro caratteristica
Via azione da lontano
Al massimo ci potrà essere o soprattutto i potrà essere una una una cooperazione strutturale nel senso che gli americani potranno fornire possiamo dire
L'artiglieria il deterrente lontano
Ma gli europei poi dovrebbero invece occupare per il territorio lei deputati ci vorranno tempi lunghi per
L'autorizzazione da parte del parlamento al dispiegamento di questa missione o cose questo tipo appare che rapidamente conte Pecchio Lou io
Questo dipende dalla volontà del Governo teniamo presente che
Se vengono sciolte le Camere anche se formalmente ci può continuare ad avere una un'azione delle Camere chiave tipi così di consultazione eccetera però non avremmo la pienezza della della dell'attività parlamentari
Quindi io le cose vengono decise volto rapidamente oppure rischiava di dover aspettare due o tre mesi
Grazie alla professoressa però sembra essere consigliere scientifico dello Iaia di Roma