1º Gennaio 2018: una delegazione del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito visita la Casa Circondariariale di Rebibbia - Nuovo Complesso. Dichiarazioni Luigi Giannelli, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini e Sergio D'Elia

Bene ricordando grande Marco Pannella ricordando che avete tutti gli amici radicali in ascolto vi faccio i miei più splendide auguri per un anno nuovo che sia un anno ricco d'amore di pace soprattutto di solidarietà
Ricordiamo che i carceri devono essere un luogo non di miseria ma deve essere un luogo dove la gente dove le persone che soffrono devono sentire il calore umano ma anche la vicinanza con tutto il resto della cittadinanza e del mondo Esterno grazie a tutti e di nuovo auguri
E un augurio
Agli ascoltatori di radio radicale
Per un due mila e diciotto ancora all'insegna del Partito Radicale
Per altri tre mila iscritti a con Rita Bernardini con Sergio D'Elia ma c'è con noi anche Lorenzo Semprini
Siamo lo abbiamo trascorso questo fine anno questo inizio di nuovo anno nel Carcere di Rebibbia
Un carcere che sta di nuovo
O conoscendo il problema del sovraffollamento ci dicevano c'erano circa mille cento un anno fa siamo a a quasi mille cinquecento detenuti
Quest'anno il Presidente della Repubblica nel suo intervento che noi abbiamo ascoltato proprio da
In questo carcere insieme a degli agenti
Ha detto che per i risolvere i vari problemi del nostro paese bisogna usare la cassetta degli attrezzi e che questa cassetta era presentata dalla nostra Costituzione
è vero
Il problema è che bisogna far entrare questo Paese nella legalità costituzionale
E in particolare far vivere quell'articolo che prevede che la pena debba tendere alla rieducazione della persona che si trova in carcere
Credo che su questo ci sia ancora molto da fare che proprio su questo il partito radicale come Nessuno tocchi Caino abbia ancora molto da dare nell'anno che è appena iniziato
Ciao buona sera a te buonasera a tutti gli ascoltatori e le ha ascoltate Richey buon due mila
Ah bene
Mai interrotto sul due mila due mila diciamo alta attacca buon due mila e diciotto
Siamo sbatti per tante ore almeno sei ore dentro il carcere di Rebibbia dobbiamo dire che nemmeno quest'anno la comunità penitenziaria ci ha deluso perché sì è stato veramente molto emozionante non solo per le tante storie che ci hanno ancora una volta ha raccontato sia gli agenti gay detenuti per l'umanità con la quale ci siamo incontrati
Per la speranza che credo riusciamo ad incarnare tutti insieme per quello che può succedere in questo Paese che vede succedere in questo Paese
Affinché le carceri che sono praticamente il distillato
Di una giustizia che purtroppo in Italia e fuori dai canoni costituzionali di legalità torni a funzionare torni ad essere costituzionale
Questo questa è la nostra lotta ai detenuti gli agenti
Lo hanno ben capito c'è stato molto affetto anche qualche momento di vera e profonda commozione
Io e con queste parole che voglio augurare agli ascoltatori di radio radicale un buon due mila diciotto
Che voglio augurare al partito radicale e a chi deciderà di farne parte anche per il due mila e diciotto
Un anno che dobbiamo costruire ogni giorno ora dopo ora insieme
Perché semplicemente perché credo che se lo meriti la vita di Marco Pannella
Noi cerchiamo di ricordarlo nel vivo
Della lotta politica auguri buon due mila e diciotto vi passò Sergio D'Elia
Ecco mi ecco mi
Tanti auguri intanto a voi che siete lì a radio radicale tanti auguri a tutta la radio radicale agli ascoltatori di radio radicale
Certo
è stata la fine dell'anno e poi l'inizio del due mila diciotto una festa per molti che viene festeggiata nella proprio famiglie nella propria comunità e difficile dire festeggiamo l'anno nuovo in un carcere
Però è stata una festa anche questa e la festa che noi abbiamo vissuto questa sera in queste ore era la festa dei detenuti per il successo dei tre mila iscritti al partito radicale ci hanno accolto con aria festosa nonostante la mestizia
Di una fine a danno inizio d'anno nuovo lontani dalle proprie dalle proprie famiglie ma ci considerano un po'noi del partito radicale una loro famiglia come se avessero passato questa fine anno in in famiglia
L'anno scorso eravamo verso questo ora qui eravamo ancora un po'potrebbe trepidanti per l'obiettivo ambizioso che c'eravamo dato i detenuti
C'avevano già annunciato il buon esito che sarebbe stato la campagna di iscrizioni per i tre mila iscritti al partito radicale perché già un anno fa
Dal carcere di Rebibbia veniva annunciato dalle persone dai compagni dai detenuti che loro avrebbero ci sarebbero stati gli avrebbero dato un contributo per i tre mila iscritti
Questa sera lo stesso è accaduto
Altri tre mila per il due mila diciotto per loro detenuti c'hanno detto noi ci saremo siamo contenti di questo successo
Ma eravate sono mobilitati per quello che deve ancora succedere
Cioè il partito nuovo dei tre mila iscritti il partito della giustizia giusta degli Stati Uniti d'Europa del diritto umano alla conoscenza il carcere non lo abbiamo conosciuto
Partendo da Marco con Marco continuando dopo Marco come il luogo dove negati i diritti umani fondamentali
Ecco i detenuti essendo speranza contro ogni speranza hanno incarnato il diritto
Le carceri soprattutto le carceri che noi abbiamo si può dire abitato in questi decenni sono diventati il luogo
Di legalità luogo di diritto luogo di non violenza il partito radicale per loro la tessera del partito radicale e la tessera
Della
Cittadinanza in uno stato di diritto
Ecco proprio dal carcere dove ci sono coloro i quali
Hanno sbagliato non tutti perché ci sono anche gli innocenti sono stati condannati ci sono quelli in attesa di giudizio bene sono diventate grazie a questa scuola Candiana della non violenza luoghi
In cui vive lo stato di diritto grazie ai detenuti grazie anche alla polizia penitenziaria questa sera siamo stati accolti sia detenuto dai detenuti sia dagli agenti di polizia penitenziaria
Oggi guidati comandati dal l'ispettore capo Luigi Giannelli siamo stati accolti come coloro i quali nel carcere portano pure una giornata
Di festa triste
Ecco siamo stati accolti come coloro i quali al portano conforto il conforto però non peloso non buonista il conforto di una partito e di noi che lo incardiniamo della lotta sugli obiettivi che sono i nostri per rendere le carceri italiane il carcere di Rebibbia
Più umane e cioè più corrispondenti a quelli che sono i principi fondativi dello stato italiano e i principi fondativi della comunità europea per questo c'è stata emozione
Luigi Giannelli Fish a voi forse neanche immaginate
Quanta felicità voi donate recante quando venite qui in carcere
Lo abbiamo potuto riscontrare questo noi ringraziamo coloro i quali hanno avuto fede fiducia si potrebbe dire citando San Paolo nella lettera ai romani fede
Sperando contro ogni speranza io credo che quest'anno sarà un anno certo faticoso Como versato il due mila diciassette ma anche un anno che vedrà nascere il partito
Amato fondato curato da Marco Pannella nei suoi connotati fondamentali la non violenza
L'essere tra spartito l'essere transnazionale quindi auguri
A tutti auguri a tutti voi che ci ascoltate
Ecco si astenga siate speranza essendo iscritti anche per quest'anno al partito radicale
Elisabetta Elisabetta vi passò Elisabetta
è un augurio attinti anche da parte mi annoia abbiamo trascorso l'ultimo giorno dell'anno e l'inizio del del nuovo anno questo carcere quello di Rebibbia lo abbiamo fatto insieme ai detenuti ma anche insieme al personale agli agenti
Che erano in servizio
Anche oggi de spiaciuto un po'a tutti quando il Presidente della Repubblica nel ricordare le persone che prestano servizio erano in questo il giorno particolare non ha ricordato chi svolge il suo lavoro anche negli istituti
Penitenziari
Siamo stati qui con Rita con Sergio anche con Lorenzo
Semprini per il partito radicale per cercare di portare credo che ci siamo anche riusciti un momento di liberazione nel senso che tra scorrerei l'ultimo dell'anno in un carcere può sembrare può essere anche difficile no da immaginare come come trascorrono questo momento così particolare delle persone detenute
Io riprenderò non so dove credo è caduta la linea però stavo dicendo che
La lo abbiamo trascorso qui a Rebibbia il fine anno l'inizio del del nuovo anno
Quando abbiamo ascoltato il messaggio del Presidente della Repubblica e eravamo insieme a agli agenti
Di turno in questo momento particolare e tra le varie figure che sono state ricordate dal presidente della Repubblica come il personale che presta servizio
In questo giorno particolare ovviamente non ha ricordato chi svolge il suo lavoro negli istituti penitenziari questo dispiaciuto un po'a tutti noi
Credo però che con questa nostra presenza come sempre poi fa il partito radicale
Abbiamo portato un momento di liberazione perché tra scorrere qui i questi visti tutti un momento così particolare come la fine di un anno e l'inizio di di un altro
Può essere qualche cosa di ovviamente triste
Ma credo quel con la nostra presenza un po'perché magari le porte blindate sono state aperte un po'di luce si sono accese
Ci sia stato alcun momento diverso di ma anche di di liberazione in un certo senso o comunque di di maggior partecipazione
Per noi è stato importante esserci
Come è stata importante la presenza nel Partito radicale con la loro iscrizione di moltissimi persone detenute credo che anche nell'anno che abbiamo di fronte da loro riusciremo a trarre quella forza
Quel senso di responsabilità e di umanità che ci porterà sicuramente a raggiungere anche per il due mila diciotto
L'obiettivo dei tre mila iscritti arrivare così ad uno splendido congresso quale sarà quello del Partito Radicale per cui un un abbraccio a voi che siete in studio una fetta
E
Ma ti dicevo
Almeno a me ha colpito me Annoè ma soprattutto agli agenti questo silenziosi Susy su di loro su gli istituti penitenziari credo il Presidente della Repubblica ha fatto un riferimento a una carta una
Tasse città degli attrezzi
A cui fare ricorso per risolvere i vari problemi del del nostro Paese facendo riferimento alla Costituzione
Però non c'è stato un soffermarsi su quell'articolo che riguarda anche il senso della pena che dovrebbe essere rivolto alla rieducazione del della persona detenuta
E e quindi anche la la costituzione poi bisogna vedere come uno la vuole far vivere in un Paese che in un Paese che deve fondamentalmente proprio rientrare nella legalità
Costituzionale tant'è che il Presidente della Repubblica
Non ha speso una parola su quella grande questione sociale che il problema della giustizia del nostro Paese
Della irragionevole durata dei processi e delle innumerevoli condanne che ci giungono costantemente dagli organismi sovranazionali a partire dalla Corte europea per i diritti dell'uomo
Quindi questo o assolutamente mancato
Certo però è anche una sicura che può orientare
Il fatto che in Luís manchi un riferimento a a tutto questo per di più ascoltato questo messaggio proprio all'interno del carcere beh colpisce ancora di più
Beh assolutamente anche perché si dimostra come Poirino ed è dal popolo e dalla gente che si manifestano quelle istanze di liberazione e anche quelle azioni volte a liberarsi da regimi così oppressivi oscurantisti come quello iraniano certo credo che di fronte quello che sta accadendo in Iran in questi giorni molti di coloro i quali hanno ritenuto ok nero regime iraniano nei vertici del regime iraniano ci potesse essere un'interlocuzione e ci potesse essere anche un partner affidabile per quanto riguarda magari anche operazioni di investimento in quel Paese o per quanto riguarda il ruolo di quel Paese
Nell'Area mediorientali e be'credo che hanno molto di cui di cui riflettere di fronte a tutto quello che che sta accadendo
Grazie grazie anche a voi