Rassegna di Geopolitica. Le dieci crisi più gravi da tenere d'occhio nel 2018. La regione del Sahel e il Niger

Trovate l'ascolto di radio radicale ecco c'è l'appuntamento con la rassegna di geopolitiche di mercoledì tre gennaio due mila diciotto
Periodo di rapporti di pubblicazione bilanci sull'anno che si chiude e su quello che si è apre le previsioni per quanto riguarda politica estera relazioni internazionali situazione di rischio maggiori criticità per il prossimo hanno abbiamo scelto in questo caso era di presentare quanto scrive l'International craxismo gruppo in collaborazione con la rivista Forlimpopoli sì i dieci conflitti da tenere d'occhio nel due mila diciotto
Il contesto generale quello diciamo così di alta instabilità in un ambiente così instabile si è aggiunto un ulteriore variabile instabile che è l'elezione di Donald Trump
E da questo punto far liste Craxi sotto con la sua lettura
L'introduzione alla rapporto è a cura di Robert Malley Presidente anzi neo presidente di International Francisco Group nello speciale pubblicato da Foreign policy che potete ritrovare on line
E da qui si parte dunque la presidenza Trump il presidente Taranto con le sue dichiarazioni Twitter imprevedibili uno scarso interesse manifesto
Nei confronti dei trattati internazionali nella diplomazia è il sintomo di Trento è già in corso da alcuni anni
Un'America più introversa verso se stessa un maggiore numero di potenze internazionali che ascendono diciamo così sul panorama internazionale
Una crescente militarizzazione della politica estera e una diminuzione del multilateralismo e della diplomazia questi cambiamenti dell'ordine internazionale già in corso da qualche tempo
Il primo rende il ritiro degli stati inutili introflessione potremmo consentire
In corso è ufficialmente iniziato nel due mila tre con la fine della guerra in Iraq che lanciata allora come prova di forza ha invece dimostrato limiti e debolezze della potenza americana
Lo slogan di Trump America foresta America innanzi tutto alimenta tensioni nati viste esclusi viste in intolleranti nei confronti del resto del mondo
Nega alleanze rapporti privilegiati con identità ricadute sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti le critiche delle missioni militari si concentrò solo sui costi economici mai sui benefici in termini pratici
Però Trump va detto non è stato il primo a dirlo lo ha detto più recentemente il senatore democratico Bernie Sanders alle primarie del due mila sedici
E prima di lui lo ha detto Barack Obama addirittura da candidato presidente nel due mila sette
Entrambi criticavano sì alle missioni militari che il nation building cosiddetto dunque Tramper non è originale in questa critica a riflette solo quelli che gli americani pensano da tempo
Il al ritiro dell'America dalla scena globale ovviamente non avviene nel giro da un giorno all'altro e Stati Uniti hanno più di duecento mila effettivi in giro per il mondo
Ma di fatto diluisce la capacità di influenzare di eventi globali nel proprio interesse lasciando campo libero a vecchi e nuovi poteri in un mondo sempre più multipolare
In cui Stati e attori non Stati giocano un ruolo sempre più crescente il secondo trend globale secondo International Craxi scoop è la crescente militarizzazione della politica estera e trappola sta accelerando ulteriormente dimostrando una preferenza
Scegliendo sì come interlocutori generali piuttosto che i diplomatici
Ma anche questa non è una novità già da diversi anni infatti lo spazio della diplomazia si va restringendo
Nelle zone di conflitto i leaders tendono sempre più a combattere che a dialogare a negoziare conflitti che si combattono addirittura violando del diritto internazionale invece che mantenendolo piuttosto che proteggendo
A causa di ciò e il fatto che la retorica della lotta al terrorismo ormai prevale nel dibattito di politica a destra sia nella teoria che nella pratica
Una retoriche che autorizzarla licenze governi dichiarare di avversari terroristiche di combattere e di conseguenza dopo più di un decennio di significative operazioni militari compiute dall'Occidente se anche creato un ambiente più favorevole più permissivo ha rincorso l'uso della forza sono aumentati i motivi per cui si combatte e gli attori che vi prendono parte più conflitti dunque e più complesse un contesto di questo tipo rende sempre meno probabile una risoluzione dei conflitti con il raggiungimento di accordi negoziati
Il terzo trenta a livello globale l'erosione del multilateralismo
Laddove l'ex Presidente Obama cercava con risultati incerti di gestire circondare il declino relativo dell'America rafforzando accordi internazionali nel commercio nel clima con il nucleare iraniano tra gli altri il presidente tratto a decisamente rigettato questo approccio
E quando Obama optava per la condivisione dei problemi l'istinto ritratta e invece ad ognuno il suo fardello di responsabilità qui c'è un gioco di parole da Burberry Schering a vattene Charming
Ma anche questo trenta è già in corso da tempo su questioni come sicurezza e pace internazionale il multilateralismo impantanato danni
Basta guardare ciò che avviene alle Nazioni Unite l'animosità tra Russia e Occidente ha di fatto paralizzato l'attività del Consiglio di sicurezza dal tempo dell'intervento in Libia del due mila undici
Un'animosità che contagia ormai gran parte dei dibattiti sulle crisi i conflitti e la loro risoluzione
Di cui il Consiglio di sicurezza cerca invano di occuparsi Trump e non è certo l'unico leader che privilegia gli accordi bilaterali le alleanze ad hoc che rispetta la diplomazia multilaterale e agli organismi intergovernativi
Ma necessariamente si deve però parlare di Luís nel due mila diciotto nel senso che si aggiunge appunto un elemento nuovo a un sistema instabile
Le più gravi minacce alla sicurezza globale del due mila diciotto nella nostra vettura scrive il presidente International Praxis group a partire dalla guerra nucleare nella a possibile guerra nucleare nella penisola coreana o un'escalation militare tra Stati Uniti e dalle e Stati Uniti ed alleati da una parte e Iran dall'altra in Medioriente
Sono crisi già complesse che rischiano di essere gravati da azioni o in azioni o dalle idiosincrasie del presidente in carica
Le richieste americane rinuncia totale al nucleare per la Nord Corea e rinegoziazione unilaterale dell'accordo sul nucleare iraniano sono irrealistiche quanto meno
In assenza di un serio impegno diplomatico fidi concessione reciproche
Al peggio avrebbe al peggio Washington potrebbe causare una guerra nucleare nel tentativo di evitarne una
Almeno peggio si perderebbero i benefici che l'accordo iraniano a garantito nel Medio Oriente si aumenterebbero le possibilità di errore di calcolo e di rischio punto di conflitto
Nella regione
Dunque collezioni Trump si è aggiunto un ingrediente instabile a un contenuto altamente infiammabile a un contesto altamente infiammabili la sintesi del la prego la prefazione introduzione da parte loro per male il presidente dell'International Prize si scruta vediamo allora qual è la lista
Delle dieci più gravi Carrisi
Da tenere d'occhio nel due mila diciotto e l'ordine presso a partire dalla più grave verso la meno grave
La più grave la Nord Corea al secondo posto c'è la rivalità tra Iran da una parte che Stati Uniti Arabia Saudita dall'altra
La terza crisi è quella dei ero in giuria che sono i profughi mussulmani che scappano dalle violenze etniche in mi al mare si sono rifugiati in Bangladesh e detenzioni che però tra i due Paesi e nella regione nell'aria
La quarta crisi Atene la odierna la quinta la spia San la sesta la Siria La sette ma il sale il lottava la Repubblica Democratica del Congo la nonna l'Ucraina il decimo il Venezuela queste i le dieci crisi da tenere d'occhio di dieci tensioni in particolare da tener d'occhio per il due mila diciotto secondo International fra il SISMI ne scegliamo una sola cioè
Ampio spazio di approfondimento per ciascuna mano abbiamo scelto il punto numero sette la Regione del Sail
Come sapete è uno degli ultimi Consigli dei ministri che si è tenuto su proposta del premier Gentiloni approvato una decreto per l'autorizzazione finanziamento alle missioni internazionali e prevede anche un piccolo contingente di militari italiani a quanto pare con missione scopo di addestramento nel regione del Sahel e più precisamente in Niger allora vediamo qual è la situazione
Di rischio che presenta questa regione del Sahel secondo International Praxis Group
I Paesi situati nel regime del sarà il fanno fatica ad affrontare una serie di tensioni interconnesse conflitti etnici e tribali violenza il regista e la lotta per il controllo delle redditizie rotte del contrabbando siano esse droga armi o migranti
La risposta messa in campo dalle autorità locali spazio dalla corruzione dall'accaparramento di risorse a risposte di tipo militare o securitaria con il risultato di peggiorare il contesto
La situazione più esemplificative quella del Mali la crisi dello stato del Mali nel due mila dodici cos'è successo la sconfitta il ritiro dell'esercito nazionale dalla parte nord del Paese un colpo di Stato che ha rovesciato il governo
L'occupazione di vaste aree del Paese da parte riceve distinte tutto nell'arco di un anno e sintesi cattivo di come un quadro Possa cambiare in peggio posso deteriorarsi estremamente velocemente
Da allora per il Mali è stato raggiunto un accordo molto fragile di pace
Con le tribù locali che non lontani a mente ma momentaneamente ammesso Fini alla crisi
Ma nel frattempo l'instabilità si è diffusa da altre aree del Paese fino a contagiare paesi vicini come Burkina Faso e il Niger le dinamiche che alimentano le crisi sono di tipo locale ma l'incapacità dei governi di agire o di intervenire con la forza
è risultato è che in entrambi i casi si alimenta e si diffonde la violenza sia che non agiscono o che agiscono con la mano pesante il risultato è quello di alimentare la violenza
Migliaia di anni di vario tipo provenienti dalla Libia dopo la caduta di Gheddafi hanno contribuito a trasformare tensioni locali in scontri armati mortali
L'instabilità garantisce libertà di azione di movimento Alice e dissi che istigano le tensioni locali o impongono la sharia
A danno dell'auto che indebolendo le autorità tradizionali e consolidando il proprio potere e libertà d'azione con il peggioramento della situazione la risposta del giorno internazionale è stata soprattutto di tipo militare
Gli europei in particolare considera una regione diversa una minaccia diretta alla sicurezza caso il terrorismo la questione delle rotte dei migranti diretti verso l'Europa
Pochi mesi fa è stata lanciata su iniziativa della Francia la forza G cinque sarà il composta da truppe provenienti da cinque Paesi dell'area male Niger Burkina Faso in Mauritania
Il dispiegata su un territorio già affollato da vari missioni militari c'è la missione antiterrorismo della Francia ci sono le forze speciali degli Stati Uniti ci sono presenti appunto le forze speciali degli Stati Uniti nel Sahel e ci sono anche i peacekeeper se della missione ONU in particolare quella del Mali
La sigla Minus ma che al brutto la brutta reputazione delle del più a sud alto tasso di mortalità tra i caschi blu delle Nazioni Unite
Sebbene le operazioni militari giochino un ruolo nel contrasto alla luce del divismo la forza G cinque sai più che dare risposte solleva interrogativi manca infatti che un chiaro mandato su chi sia il nemico da combattere tra i vari attori locali cioè disse i trafficanti e criminalità locale
Però attenzione fermare i traffici illeciti contrabbando rischia di colpire e privare anche tutte quelle popolazioni locali che da Isso nel bene e nel male dipendono in assenza di altre risorse economiche alternative
C'è anche il rischio che l'interesse regionali o autorità locali impieghino l'uso della forza con il solo obiettivo di consolidare e rafforzare il proprio potere
Per evitare ulteriori rischi l'impegno militare dovrebbe sempre essere accompagnato da una strategia politica che punti a vincere il consenso delle popolazioni locali
Risolvendo invece di aggravare le dispute locali allora questo è il particolare la crisi più il tale più gradite alle dieci crisi l'evidente situazione di tensione da tenere d'occhio il due mila diciotto la numero sette la regione del Sail
Dove c'è questo la lana all'Elenco la Punto e la pubblicazione a cura dell'International Prize il gruppo potete trovarlo su questo sito internet Cry si sviluppa punto org
Sia su quello della rivista che lo pubblica Forlimpopoli sì punto con è tutto però oggi in questa puntata come tutte le altre sono Laing sul nostro sito internet radio radicale punto e tese all'estero per i che la rassegna di geopolitica
La prossima puntata e sabato mattina alle ore sette e un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Renzi