La crisi del pensiero eurocentrico: Croce, Schmitt, Gramsci - prima giornata

Io solo devo cercare
Non è impressionato dalla quantità di libri e mette sul tavolo che poi da ciascuno di questi sarà tratto di tanto in tanto che
Pensiero
Peraltro appunto nei seminari e la cosa più bella certe volte sentire la parola dei classici
Volevo anche avvertirvi che
In linea di massima
L'appoggio credo di avere bisogno di tutto il tempo a disposizione
Per poter fare un'esposizione abbastanza
Già avanzata del tema che propongo domani già sicuramente avremo la possibilità di aprire una discussione dopodomani ancora di più nel senso che la nella terza e ultima o nel terzo e ultimo incontro cercherò di limitare al massimo il mio intervento iniziale e sulla base delle cose dette potremo cercare di chiarirci dubbio obiezioni approfondimenti questo verrà
Quindi oggi dovrebbe avere un po'di pazienza in più diciamo così
Io credo che la prima cosa che io debbo fare e
Una motivazione del titolo
E il titolo come dire
Che mette a corto circuito tre personalità tre grandi personalità
Benedetto Croce
Carl Schmitt
E Antonio Gramsci
Tre personalità che
Nel terribile Novecento europeo
Hanno fatto oltre scelte politiche radicalmente differenti opposte
Il grande liberalismo metà politico di Kruscev
Cercherò di chiarire in che senso liberalismo me metà politico ma amaro che non suo
Aggiornamento andrà avanti
La speranza Lass per la difesa
Che Carl Schmitt fa
Come dire del nonno se europea o
Il suo declino
La sua crisi
Dei processi disponibili citazione verso i quali egli pensava che si andasse
E quindi l'individuazione di un potere frenante che bisogna dirlo
Lo mise in relazione alla vicenda del nazionalsocialismo tedesco
Quindi capito il corto circuito che si crea subito no
E poi Antonio Gramsci su cui non ho bisogno di aggiungere granché su questo
E cioè il segretario del partito comunista d'Italia incarcerato che nel carcere scrive
Questo monumento di pensiero che
Che sono i quaderni
E che naturalmente hanno alle spalle
Sarebbe inutile dirlo ma vedremo poi in che senso
Una rata per cui faceva epoca cioè il mille novecentodiciassette la Rivoluzione d'ottobre
Quindi tre pensatori uso questo termine che mi pare li tenga insieme
Che nella interpretazione della crisi del Novecento si sono trovati su posizioni opposte
E per i quali come dire c'è una filologia
Forte per alcuni casi debole per altri nel senso che
Il rapporto di Gramsci con Croce lo conosciamo tutti
Sappiamo tutti quanto Gramsci debba Kruscev
E quanto il la discussione critica anche di Gramsci concluse sia nei Quaderni decisiva
Tra Gramsci mitra forti non ce ne sono non ce ne potevano essere peraltro ma anche tra Croce Schmitt i rapporti sono assai scarsi i rapporti voglio dire diretti quasi nulli
Mi piace ricominciare però da una
Da un'annotazione che Croce
Nel mille novecentotrentatré quindi varata abbastanza anticipata rispetto agli eventi del secolo fece in una lettera che scrisse accade fossile e che io sappia
Che io sappia e l'unico riferimento che Crocetta Accardo Schmitt
Croce scrive nero sono annotato perché alcuni aspetti
Di di grande acume da buon filosofo napoletano conosce intuiva le cose prima che avvenissero diciamo così
Hillary degli eretici e Croce correttamente perché così si dovrebbe dire legato anche diciamolo Heidegger ma attenta consolante andrebbe che andrebbe detto così e Croce così dice
I lied regredisce cruciale e accanto a lui quel Carl Schmitt e scritto con la K mentre carne così con la cima quasi un modo per germanizzata ancora di più il nome
Autore di libri di diritto pubblico e politico
Discepolo fino a un certo punto di George sorelle
Si vanno rivelando crede Gary Schmitt come i due disastri intellettuali della nuova Germania
Machine Mitri pare ancora più pericoloso
Quindi Croce intuisce nel mio centellinate che ci mette forse non non poteva fossero poteva immaginare
Quanto Civita avrebbe
Determinato in maniera anche molto influenzato la anche la ricerca italiana su questi temi ma insomma mi piaceva ricordare questo perché incrocia il trentatré dà questo giudizio di di Carl Schmitt e si ferma qui
Karachi mentre lo dico in maniera molto sommaria perché il tema non in questo momento non merita più attenzione di tanto ed è una certa attenzione per le prime cose riconosce
In particolare per la sua visione della politica e per il suo modo di interpretare la conoscenza storica che sciite evidentemente riuscì ad apprezzare sia rosso la storica il senso della storicità di Croce sia forse soprattutto il senso della forza
Perché così almeno fino fino al mio novecentodiciassette aveva una idea molto forte della politica quindi
Ma
Si ferma qui la corsa quindi
Il rapporto Actress forte tra Gramsci e conosce naturalmente
E inesistente tra Gramsci Schmitt
E nei termini che vi ho detto tra Schmitt e Kruscev
Ma
Che cosa liti ed insieme
Io da una formulazione all'inizio assai generale che io spero che la rappresentazione progressiva riuscirà sempre più a dimostrarlo
Beh
Io direi tiene insieme intanto un elemento se volete di fondo l'Europa sta sul fondo di tutto
Una visione dell'Europa e delle visioni della crisi europea
Quindi il fondo di tutto il fondo di tutto il fondo di questa relazioni altri è come dire l'interesse determinante risceso puntuali drammatico in certi momenti
Per il destino della civiltà europea chiamarla così frasi un po'forse un po'sopra le righe ma è proprio così per il destino del più europea
In un secolo come dire di cui
I tre autori ASS
Acquistano considerano l'assoluta drammaticità
Cioè la tragicità del Novecento
E anche la tragicità del rapporto tra filosofia e politica lo stringersi di questo nesso
Per cui le scelte politiche non sono affatto indifferente rispetto alla ricostruzione che dobbiamo fare tutt'altro che indifferenti
La rottura della guerra
Io sulla guerra non aggiungo per ora molto né credo lo potremmo fare raganella discussione ma
Diciamo e Comune analisi di tutti i pensatori del Novecento in particolare dei tre a cui ci stiamo riferendo
Che il mille novecentoquattordici alata che fa epoca che rompe la continuità della storia europea
Una latta come dire
Possiamo aggiungere questo termine metafisica filosofica
Se avete intenzione di approfondire qualche cosa su questo aspetto della guerra novecentesca c'è un
Piccolo libro uscito di recente di Michele Maggi che sotto un titolo che non esplicita questo tema perché parla di Machiavelli altri studi dedica un capitolo molto importante a questa idea filosofica della guerra del quattordici
Quella filosofica guerra tra la latinità il germanista Simo Francia Inghilterra e una curiosa alleanza contro Germania
Quindi una rata che fa epoca da tutti i punti di vista e vedremo come viene analizzata dai nostri tra i nostri dei nostri filosofiche non si pensa a Torino
E quindi
Questo fondo della tragicità della storia europea del primo Novecento con una rottura di confini
Che io è un tema che io vorrei subito annotare perché è un tema
Che sarà centrale nella mia ricostruzione
Cioè rottura dei confini tradita e storia
Si apre una faglia si apre una uno spazio vuoto uno spazio indistinto
E
Sì a croce sia Schmitt sia Gramsci in forme diverse
Diverse lontane problematica mente in relazione poi vedremo come
Si accorgono di questo percepiscono che
La lascio la drammaticità della scena novecentesca che si apre in questo rapporto complicatissimo tra filosofia e e prassi tra filosofia e politica alle spalle come dire la rottura della
Del punto di origine della storicità
Come se tra vitalità e storia tra vita e storia si aprisse un abisso una uno spazio problematico vuoto pieno di problemi
E per darvi
Il senso di questa
Frattura di di questa rottura di confini io ho scelto due testi di Gramsci
Poi è il tema
Si può dire che occuperà ampiamente uno spazio abbastanza largo di tutti i corsi seminari
Ma
Ho voluto utilizzare
Due spacca due due testi gramsciani
Dopo averli letti
Cercheremo di capire insieme perché li ho scelti
Il primo e straordinariamente bello anche dal punto di vista letterario ed è un testo
Del mille novecentodiciannove
Quindi hanno immediatamente successivo alla fine della guerra
Nella quale Gramsci si pone un problema che cosa è accaduto
Nel corpo della società
In questo caso italiana che lui analizza che cosa è avvenuto
E finisce così
Quattro anni di trincee il testo il bellissimo e quindi naturalmente la sua lettura suggestione anche letterariamente
Quattro anni di ricerche e di sfruttamento del sangue
Hanno radicalmente mutato la psicologia dei contadini
Questo mutamento si è verificato specialmente in Russia due analizza anche questo ed è una delle condizioni essenziali della rivoluzione
Ciò che non aveva determinato l'industria lirismo col suo normale processo di sviluppo è stato prodotto dalla guerra
La guerra costretto le nazioni più arretrate capitalistica mente quindi meno dotate di mezzi meccanici ad arruolare tutti gli uomini disponibili
Per opporre masse profonde di carne viva agli strumenti bellici degli Imperi Centrali
Per la Russia la guerra significato la presa di contatto di individui prima sparsi in un vastissimo territorio ha significato una concentrazione umana
Durata anni e anni nel sacrificio col pericolo sempre immediato della morte sotto una disciplina uguale è ugualmente fare luce
Gli effetti psicologici del perdurare di condizioni simili di vita collettiva per tanto tempo sono stati immensi e ricchi di conseguenze imprevedibili
In quattro anni nel fango e nel sangue delle trincee
Un mondo spirituale sorto abito di affermarsi in forme e istituti sociali permanenti e dinamici
E con questo testo straordinario letterariamente questa queste masse profonde di carne viva questo sangue sangue nelle trincee questo mondo spirituale
Che diventa avido di affermarsi in forme istituti
è una trascrizione di questo drammatizza assi del rapporto tra vita e storia
Perché nella storia nella storia delle trincee nella storia la morte la storia del di questi di questi dipinti momenti estremi di rapporto tra vita e morte
Las la platea della storia si allarga si espande oltre ogni confine
Si espande oltre ogni confine siede formale
Chiede forma
Per chi chiede istituzioni
Chiede storia perché sta dentro la storia dentro una storia così tragica che ogni giorno lo mette in rapporto con raccolte con la propria morte
E questo lo scenario che muta tutto
Io ho
Ho scelto questo testo avrei potuto scegliere un testo di Croce un testo di Schumi vedremo ne incontreremo tanti su questi temi
Per darvi forse spero di esserci riuscito con questa citazione
Il senso più concreto possibile di quell'affermazione un po'astratta si rompe il rapporto tra vita e storia
La storia non assorbe più la vita se la trova di fronte
E nel momento in cui se la trova di fronte questa vita però ha bisogno di storia bisogno di forma bisogno d'istituzioni ha bisogno di oggettivazione però stabilire la sua drammatica immediatezza sanguinosa immediatezza
E c'è un testo ancora di Gramsci che e come dire più
Più meditato un terzo dei Quaderni che per un altro verso ci porta sullo stesso
Sullo stesso tema no
Gramsci si domanda siamo naturalmente negli avanzati anni Trenta che poi la la periodizzazione dei tutto il mio discorso sarà prevalentemente sugli anni Trenta e Quaranta no
Gramsci scrive
Una cosa secondo me abbastanza fulminante
Qual è la caratteristica del secolo diciannovesimo in Europa
Non di essere storia della libertà
E qui naturalmente il punto di riferimento e Kruscev
Ma di essersi storia della libertà consapevole disse
Nel secolo diciannovesimo Europa esiste una coscienza critica prima non esistente
Si fa storia a sé attendo che sapendo che la storia è storia della libertà
Che adesso
Anche questo perché scusate scusatemi questi aggettivi che io uso bellissimo
Che cosa ci vuole dire questo testo che cosa ci dice come lo dobbiamo leggere
Avendo riletto prima un testo così teso il il sanguigno
Ci dice che
Uso quindi il termine più generale possibile che la libertà non è più un problema ristretto
Che avviene qualcosa nel diciannovesimo secolo dice color dice dice Gramsci
Che from The
Incrina si spezza la il carattere ridotto della libertà
E
Espande questa idea la coscienza rompe i confini dei quali era limitata e ci sentite anche qui qualcosa che ci dice
Che in questa libertà consapevoli di sei prima non esistente e dunque la storia
Non procedeva sulla base della consapevolezza dei protagonisti della storia per la libertà
Era un processo più naturale più meccanico più ovvio più dato mentre qui improvvisamente viene fuori una coscienza e che cos'è questa confidenza se non se non la vita che entra nella storia
Se non li immergersi della storia un processo assente un largo dei suoi confini davanti
Consapevole di sé questa coscienza che prima non esisteva si fa storia sapendo che naturalmente come voi potete immaginare
Ma come vedremo perché il tema per Gramsci è molto critico e molto morto in discussione non è un tema tranquillo diciamo così
Sullo sfondo c'è il mille novecentodiciassette cioè una lettura del processo storico come un processo che
Diciamo pende tende gran ci poi sarà molto critico su questa data ma tende a rompere i vecchi confini
Quei confini che è saldamente mantenevano come dire la storia nelle sue strutture date nelle sue strutture consolidate e immette invece una forma nuova di coscienza
E allora come vedete adesso
Che cosa ci dicono questi due testi gramsciani
Ma ci conferma alcune cose di quelle che io dicevo in termini più astratti e come vedete la parola dei classici acuta a capire senza bisogno di grandi commenti analitici
Intanto ci fa capire
La drammatizzazione dell'assenza della storia del secolo
Perché questo ampliarsi della sua platea questa massificazione uso un termine pessimo SMI scusate questa massificazione del processo solo questo irruzione di grandi masse sulla scena della storia cambia tutto
E allora il testo di della trincea il testo dei contadini il testo del continuo sfidare vita in morte nel fango delle trincee quindi la vita che fa irruzione in questa maniera tragica
E poi la coscienza
Cioè l'idea che
Il Novecento diventa un secolo come poi dirà Gramsci in cui si può cercare di costruire e organizzare un'idea di libertà organica dice Gramsci dovremmo cercare di capire che cosa significa
Ma questo il passaggio centrale
E dunque ci conferma sia questo
Io gli ho detto
Uso MB che mi è capitato più volte di usare questa espressione io spero che il corso della mia rappresentazione vero chiarire meglio
Questa rappresentazione del secolo più metafisico dell'umanità europea abbia vissuto
Più millenarista dico
Più aperto sull'idea della costruzione definitiva di un futuro
Più aperto sulla drammatizzazione di questo rapporto perché si drammatizza il rapporto tra Filosofia e politica
Perché la filosofia si deve realizzare e niente di meno
Quindi questa questa che tesi gramsciana dell'unità di filosofia e politica significa questo
E allora mettiamoci alle spalle per ora questa formulazione questo seguirsi secolo millenari Steve-O questo secolo
Drammatizzato in cui io penso che
Facciamo così
Questa rottura tra vite storie ci deve guidare nel corso delle della rappresentazione dei temi che io proverò passare
è un punto che incontrerà la formidabile sensibilità di Kroos era formidabile sensibilità di Schmitt
Quindi qualche conto tornerà
Sull'opportunità di vivere insieme queste cose queste idee questi personaggi no
Ma dicevo tutto accade in Europa no tutto accade in Europa cioè
Il fondo di questo tema
Usavo un termine
Sì abbastanza dice un po'
Di questa idea di una civiltà europea che era
Era stata era ancora per certi aspetti anche se dopo il mille novecentoquattordici le cose erano diventate problematiche il centro della storia del mondo
Il centro che organizzava lo spazio di tutto il mondo
La civiltà europea
Centro del mondo
E nello stesso tempo crisi di questo rapporto difficoltà perché i mille novecentoquattordici aveva diviso l'Europa ne aveva fatta macerie era diventata era era diventato l'abbiamo accennato prima poi ci torneremo su questo tema un'alta che fa epoca che periodizzazione la forma della storia europea no
Ma Europa era la civiltà
Questa civiltà egemone non era una civiltà era la civiltà
E che significa che l'Europa era alla civiltà
Da dove proveniva questa idea così forte della centralità dell'Europa nella storia del mondo
Badate
Non solo della centralità nel senso del del dominio
Ma nel senso dell'universalità di questo dominio
La filosofici tassi potrebbe dire dell'Europa era quella che trascinava l'Europa diventare il centro del mondo non solo la sua potenza materiali non solo la sua potenza tecnica
E e comitiva a questa questa idea
La matrice grande di questa idea nel mondo moderno è
è chiusa
E c'è un piccolo testo hegeliano un prezioso testo hegeliano
Che è tratto da una
Delle ultime edizioni della fenomenologia della dell'inciso per via io coerente dove devi paziente perché io leggo testi a lezione
E come l'avete sentito la cosa più bella che fino a questo quando abbiamo ascoltato sono i testi Gramsci Mindy abbiate fede fiducia nel fatto che la lezione per mesi fa così poi naturalmente ognuno senso immediato
Il testo di di direi che le fulminante
Che dice ieri
Dice
Che loro per dominata da questa infinita sete di sapere e aggiunge oggi un po'che estranea alle altre Ratti
E poi aggiunge
E questo è molto e molto importante per le connessioni che capirete subito ma che io poi velocemente di commenterò
All'Europeo interessa il mondo
Egli vuole conoscerlo vuole appropriarsi dell'altro
Che gli sta di fronte
Vuole porre in luce nelle particolarità del mondo la legge l'universale il pensiero l'internazionalità
Come nel dominio teoretico
Così anche in quello pratico lo spirito europeo aspira all'unità da produrre tra di esso e il mondo esterno
Esso sottopone il mondo esterno ai suoi scopi con una Energia che gli ha assicurato il dominio del mondo
Dove e come vedete io mi sono riportato è che perché adesso incontreremo un Serle Cruces su questi temi
E devo questa matrice questa matrice
Questa formidabile fortissima matrice no
Che cosa mi colpisce di questo testo che cosa colpisce di questo testo che cosa è l'unica cosa che voglio mettere in evidenza
Questo rapporto tra universalità e dominio
Le europee non ha interesse semplicemente a dominare
No al solo questo interessa
Non solo forza
Non solo potenza o per meglio dire e Potenza ma dentro questa potenza cioè l'universalità la voglia di il la tendenza all'attenzione a universali usare tutto ciò che tocca
Sottopone con un'energia che gli è sicura di dovere di ma in questo dominio teoretico egli vuole l'universali pensiero l'interna razionalità e qui vien fuori un'idea che
E che adesso si sentiremo in una forma estremamente viva in questa celeberrima conferenza viennese di Husserl è del mille novecentotrentacinque
La filosofia città dell'egemonia europea ferire
Si potrebbe dire traducendoli in termini più semplici che il dominio dell'Europa sull'altro il prodotto della sua filosofia
Cioè del suo atteggiamento generale verso il mondo della sua interpretazione del mondo nella sua attive quindi tutt'altro che solo dominio dominio garantito dall'universalità
C'è una spinta enorme come voi capite
E
Però che cosa avviene
E avviene che
Negli anni trenta di cui
Di cui ci occupiamo
La sensazione netta e di una profonda crisi
Del rapporto tra Europa e mondo
Ti stanno rompendo queste connessioni no
Che hanno dominato fino al diciannovesimo secolo incluso
Inutile dire che il mille novecentoquattordici e data che fa epoca data periodi Zante per le ragioni che possiamo intuire per le ragioni che possono essere analizzate
Quella guerra filosofica addirittura che
Mette in guerra l'attività e germani SIM
Culture civilizzazione secondo il celebre schema di Thomas Mann
Quindi tema straordinariamente affascinante e
Un salire nel mille novecentotrenta dello questa è un po'una piccola incursioni al di fuori dei nostri pensatori ma qualche collegamento lo dobbiamo stabilire di tanto in tanto anche perché questa conferenza seriani otto avrebbe potuta scrivere Kruscev
Il e la scritta in altra forma
Ma la li Casti citati questo testo
Di questo testo seriano mille novecentotrentacinque cioè dopo Hitler al potere
In una in una Europa oscura
Il filosofo prova a pensare
Ed e mette in evidenza due cose vere dico primarie affrontare velocemente perché non avrà bisogno di grandi commenti
Il testo di Ussel le vede due cose russe
Torna su questa forma spirituale dell'umanità europea
Sviluppando il tema hegeliano come sentirete anche questo è un testo che va ascoltato
E poi verso la fine
Dice
Ma
C'è una certa stanchezza dell'Europa usa questo termine
C'è una certa stanchezza
E tenete conto che usarle due-tre anni prima all'incirca mille novecentotrentadue trentuno trentadue aveva scritto Crisis
Cioè di aver scritto
Un testo
Che metteva in evidenza come dire la progressiva separazione di Scienza e vita di scienza e mondi della vita come dice pause Lebens mensch
Quindi diciamo la l'attenzione era profonda nei pressi di Husserl e però lui ancora
Difende la forma spirituale dell'Europa come sei
Diciamo così
In un certo senso il destino del mondo fosse ancora legato a questa forma spirituale e qua in questa forma spirituale
Come si caratterizza scrive ussari
La forma spirituale dell'Europa
L'Europa qui non va intesa geograficamente
In conformità cioè alla carta geografica
Come se fosse possibile circoscrivere su questa base degli uomini che vivono sul territorio europeo e considerarli umanità europea
Il termine Europa allude all'unità di una ditta
Di un'azione di un lavoro spirituale con tutti i suoi fini gli interessi le preoccupazioni e gli sforzi con le sue conformazioni finali i suoi istituti le sue organizzazioni
E poi mi pare che tocca il vertice
La forma spirituale dell'Europa ma di che cosa si tratta
Si tratta di mostrare l'idea filosofica immanente alla storia d'Europa
Oppure che lo stesso la sua immanente teleologica
E dal punto di vista dell'umanità universale in quanto tale si rivela con la nascita sentite con come importante anche bello questo e con l'inizio dello sviluppo di una nuova epoca dell'umanità
Di un'epoca in cui l'umanità vuole pubblicare soltanto nella libera costruzione della propria esistenza
Della propria vita storica in base alle idee
Della ragione in base a compiti infiniti
E quindi naturalmente non ci meraviglia il fatto che
Nella pagina successiva
Un serio e passa della necessità che il mondo si europeizzazione
Cioè che questa spinta verso l'infinito su sì anche spinta all'europeizzazione del mondo e lo dice con formula quasi ingenuo dice
I gruppi umani possono sentirsi indotti al tentativo di euro Pizza sì mentre noi ben difficilmente cercheremo di diventare indiani
Che è uno scoop Moro straordinario di capire come corre che cosa correva nell'idea di Europa
E come suo incrinarsi sua stancarsi perché poi
Non mi attardo di più su questo testo
Ad un certo punto il il il dice il maggior pericolo dell'Europa è la stanchezza cioè lui avverte e a questo destino che
Sembra segnare diciamo così
In maniera
Morfologica organica l'idea di Europa cioè la suo il suo universalismo dominio universalismo europeizzazione del mondo potenza del sapere
L'Europa centro della salma IST era stata così l'Europa centro della storia del mondo è una fantasia di filosofia
E poi
Si avverte questa stanchezza e non
Questa crisi
Questa crisi che
Che diventa aspra dura
Quando produce
Scrive nel mille novecentotrentadue la Storia d'Europa nel secolo diciannovesimo
Lo scrive ha fatto un'epifania della libertà
Conosce già scrive una storia drammaticamente aperta la crisi
Lo dice nelle pagine dell'epilogo magari troveremo incontrarle più avanti non voglio adesso insistere con un eccesso di lettura di testi ma tutt'altro che la Storia d'Europa nel secolo dice diciannovesimo e un'epifania della libertà
è una storia critico e storico alla conosce avverte che cosa
Avverte che nel corpo della storia europea sta avvenendo qualcosa di nuovo
Qualcosa che come dire la
La pacifica idea di libertà che sembrava prevalere nel diciannovesimo secolo Croce c'è questa idea dell'interpretazione del diciannovesimo secolo se se rompendo i suoi confini
E come quale con quale parola conosce
Comincia a definire questa perdita di equilibri questa stanca questa più che stanchezza questa contraddizione
La parola che Croce USA nella storia d'Europa nella storia d'Italia attivismo
Che dire compare uno scenario nel quale
Si comincia a perdere Croce dirà la viareggio della storia
Perché che cosa è l'attivismo per conosce se non
La rottura della razionalità del rapporto tra azione accadimento
Trazione e a tradimento tra l'azione del singolo e l'accadimento del tutto
Perché questa è la distinzione che Società Trazione accadimento su cui magari
Torneremo no questa tensione interna questo cono d'ombra che si getta nella storia umana
E l'attivismo degli
Del ventesimo secolo cioè questa frenesia del fare
Questa vitalità che irrompe improvvisa questo questa rottura dei confini fra vita e storia comincia a rendere problematico il rapporto tra azione e accadimento
E che cos'era stata la Storia della civiltà europea la forma e l'universalità della civiltà europea se non il rapporto risolto tra azione di stimolo e accadimento del tutto
Se non incontro fra questi due momenti la singolarità dell'azione e la totalità dell'Accademia storico no
E
E Croce quindi avverte abbiamo sentito Husserl
Negli anni Trenta quando conduceva verso l'epilogo della storia d'Europa alla stessa impressione motivata diversamente
Si rompono dei confini
E il fatto che l'attivismo entri prepotentemente nella forma della storicità rompe la razionalità della storicità
Mette in discussione la
La storia come storia della libertà
Mette in discussione cioè quello che è stato il principio fondante della metodologia crociana e della filosofia crociana come metodologia della storiografia
E quindi si apre uno scenario di crisi
Schmitt
Lasciamo Croce per un momento
Tutta la seconda parte della mia elezione di oggi sarà un approfondimento del suo pensiero
Ma lasciamo Croce per momento e teniamo ci mette
Dove stava pesci mite la centralità dell'Eurostat nella storia del mondo
Uso prima un termine generale la sua potenza
Nell'essere Europa potenza
Ma che cosa significa essere Europa potenza e qui come vedete il raccordo e abbastanza generale cioè un una certa interpretazione della idea di Potenza che cos'è la potenza
Che iscritti ce lo dice in una maniera clamorosamente chiara
In un passaggio di testa e di terre in mare che un volume sul piano del mio centoquarantadue
Schmitt e dice
Ciò che è stato definito superiorità razionale dell'Europeo
Superiorità razionale dell'Europeo
Spirito europeo i razionalismo occidentale
Avanza urrà irresistibilmente
Si sviluppa nel né i popoli dell'Europa centro-occidentale abbatte le forme medievali della comunità umana genera nuovi Stati Moore frotte nuovi eserciti inventa due macchine sottomette i popoli non europei
E li punì di fronte al dilemma se accettare la civilizzazione europea
O dei cadere al rango di mero popolo coloniale
Testo durissimo come vedete
E quale però qual è il
Siamo qual è il nucleo forte di questo tema
E dunque dell'Europa potenza
E avete visto come il termine Potenza
Parola complessa cioè non comprendeva bene lo abbiamo scritto già nel testo originario di Hegel non comprende solamente forza comprende molto di più comprende sapere addirittura qui comprende superiorità della razionalità dell'Occidente
Tutto questo in tre entra in crisi
Tutto questo negli anni Trenta cominciare a fibrillare in maniera profonda per ragioni che ho appena prima indicato che adesso cominciamo ad approfondire
Ma era assolutamente necessario fermare questo punto
Che non è un è il punto strategico cioè l'Europa è la civiltà non è una scelta
Ed è la civiltà perché ha una enorme potenza universali Zhang
E che cosa ha da alla all'Europa questa enorme capacità universalità anche se non la filosofia la filosofia citate l'Europa cioè non è un problema di contesto storico un problema concettuale
E questo modo di vedere il rapporto col mondo la filosofia che specificamente europea che nasce in Grecia nel quinto quarto secolo avanti Cristo
E quello che da vita
Al leader all'idea d'Europa il divenire dell'Europa alla sua storicità alla sua coscienza di sé
Quindi filosofi città non contesto storico-politico
Universalità dunque
Ma
Nello scorrimento degli anni Trenta distanza di un decennio all'incirca dal fine della prima guerra mondiale questo quadro sconvolto
Questo quadro lentamente si assottiglia
Questa potenza così complessa della razionalità europea
Entrate in crisi perché ha messo in discussione se stessa con la guerra si è divisa
Ha creato al proprio interno una lotta all'ultimo sangue dopo che il diciannovesimo secolo era stato dopo Napoleone un servo un secolo di grande equilibrio
Nella storia europea
Meno centoquattordici complessi di questo equilibrio no ecco perché la periodizzazione della storia e centrale no della guerra voglio dire centrale
E il quadro che si apre un quadro di di crisi
L'atmosfera si incupisce
Le analisi cambiano
Mutano profondamente
Qualche testimonianza
C'è un testo di Gramsci nel mille novecentotrentacinque
Che dice ma forse non ho portato ma molto breve glielo posso
Riassume
è un testo che
Usa un'espressione
Vice Gramsci nella nascita delli televisivo usa questo termine
Si rivela tutta la fragilità dell'Europa moderna usa questo termine fragilità dell'Europa moderna
Mille novecentotrentacinque Gramsci analisi del delitto lirismo e dice qualcosa di più non ho il testo con Mema forse Mussi
Forse sì fossero troviamo non è particolarmente
Siamo siamo fortunati
Va be'magari vedo vedo dopo con più calma di legge per Roma in sostanza il concetto è questo che questa fragilità nasce all'interno delle contraddizioni della civiltà europea
Non è una civiltà non è una fragilità esterna e una fragilità che nasce dentro quindi la spilla giurista europee diventate intrinsecamente contraddittoria contrastata ecco il senso della fragilità
E poi conosce
La crisi esistenziale di Coluche
Anni trenta quaranta
Che si manifesta così
In questo bellissimo testo curato da Sasso
Che il Perin vigilare messi spesso
Che l'etica di Kruscev
Croce sentiva il bisogno di vigilare su se stesso non non si fidava visse
Vigilare se stesso significa la continuità del lavoro
In un celebre che lascerebbe la famosa lettera che scrisse a Gentile nel mille novecentotredici dopo la morte della sua compagna di vita di quegli anni
Conosce dopo due giorni era ritornato a lavorare perché diceva non siamo condannati ai lavori forzati cioè sapeva di avere un ruolo mondiale e quindi questo in vigilare me stesso
E il segno di questa etica del lavoro di Kruscev e quindi le cose che troviamo qua dentro che magari non le troviamo nei testi strutturati di grande filosofia sono importantissimi
Ho sempre pensato che i frammenti di Kroos se fossero studiati
Autonomamente dal sistema
Ci darebbero
Come dire
Il suo do il suo giorno dopo giorno il suo pensiero prassi
Ah statica sulle contraddizioni della giornata della quotidianità inciderebbe anche forse un senso anche più drammatico della sua filosofia spesso in perpetrata malamente come filosofia i Renica
No conosce molto travagliato
E
E a una e mi sembra molto importante registrare questi aspetti esistenziali in un filosofo che
Insomma
Aveva nella storicità dell'essere umano e nella storicità della forma dell'esistenza umana aveva
Affermato il principio di una nuova razionalità
Di quella razionalità che teneva insieme azione a tradimento
La libertà il libero arbitrio del singolo e quella che Croce chiamala grazie alla provvidenza quella che costruisce il tutto
E cos'era la civiltà europea se non questo
La connessione di sorta tra l'l'azione del singolo e l'accadimento del tutto che cos'è la storia se non questo
Se non questo equilibrio raggiunto
Tra il singolo il tutto tra l'individuo e la storia
Fondo
La la potenza universale della civiltà europea era in questa connessione in questa attenzione risorta
La forza dei distinti Crociani non so quanti di voi sono come dire
Ma
Diamo diamo per scontato che sappiamo di che si tratta insomma
La forza dei distinti Crociani sta nel fatto che e la civiltà europea TA costruito la possibilità che la distinzione diventi opera umana estetica è etica morale filosofica politica
Giuridica
La complessità della civiltà e era in questa complessità della civiltà europea in questa provvidenziali età che si inserisce l'azione del singolo
E perciò importante la crisi esistenziale di cui adesso sto per darvi
Diciamo una breve testimonianza perché e indice di qualche cosa che
Rompe un equilibrio mette in discussione un equilibrio
E Croce lo dice con la bellezza della sua scrittura
E quindi ancora una volta con il godimento di ascoltarla
Siamo negli anni Quaranta Croce scrive
Noi dobbiamo prevenire
Non il risorgere di quel mondo
Lui era
In fondo affidato si era affidato all'idea che la libertà aveva avuto un grande sviluppo equilibrato nel secolo precedente poi qualcosa si era spezzato no
Però il problema non è avere Nostalgia di quel mondo non dobbiamo aspettarci sul sorgere la sua riprese il suo mi sono mi miglioramento
Ma una sequela prima a perdita di vista di scuotimenti
E rivolgimenti e rovine
Per rivoluzioni per guerre che prenderanno un mezzo secolo se non più
E potranno anche non raggiungere qualcosa di positivo
Ma condurre all'affinis europei
Dobbiamo risolutamente di staccarci da quelle speranze
Acconcia c'ha l'idea di una vita da vivere senza stabilità
Senza possibilità di in testa Dean Tecservice sopra come un tempo una ordinata attività individuale il sociale
Di una vita giorno per giorno così il ripugnante a noi che eravamo uomini di lavoro
E che ci proponevamo meditati programmi
E lì a tavola Elia trovammo con calma
Il alla fine e giunge a dire che questo ci fa raccogliere più amica la morte
Perché ho citato un testo così non direttamente filosofico di Kruscev diciamo non direttamente legato perché a me pare che quando in un filosofo come Croce la crisi esistenziale raggiunge questo livello
No
Di portarla dopo la descrizione che abbiamo dopo la rappresentazione che abbiamo sentito
Addirittura la
Possibilità della sinistra europea
E che cos'era per lui la finisse europei
Se non quello che abbiamo detto prima cioè la fine della civiltà non di una civiltà
La fine del suo universalismo
La fine del suo equilibrio la fine delle relazioni fra
I distinti nei quali l'opera umana diventava eterna
Perché per Croce e l'eternità dell'umanità anche nell'opera non è né l'individuo naturalmente
E quindi questi scuotimenti no
Che Croce
Vede questa questa difficoltà e
A diciamo come
Come è possibile simile come possibile conclusione addirittura la finisse europei cioè
Non è più una prospettiva
Va esclusa
E capite la la fatica che Croce deve far per affermare una cosa simile
Quando tutta la City la sua filosofia che cosa è stata fino a un certo punto in maniera commenta strutturata
Il rapporto risorto trazioni accadimento
La libertà realizzata la storia come storia della libertà
E che significa storia come storia della libertà finché le due cose finché il rapporto tra azioni e tradimento si tiene significa che in fondo ognuno di noi contribuisce alla costruzione del tutto
E questo tutto poi naturalmente ci sono le responsabilità singole le contraddizioni singoli ma l'insieme
E quello che dà la forma la civiltà
Niente meno discuti menti le crisi
Che la storia d'Europa attraversa negli anni Trenta
E lo sentiremo in testi
Egualmente drammatici riconosce bellissimi
La finisse Europa e cioè la fine della civiltà europea
E la messa in discussione anche questa possibilità e Croce come vede ha provato a rispondere a questo problema dal punto di vista questa volta speculativo non più non più esistenziale
E questo è un tema che mi ha molto appassionato in questi in questo ultimo anno
E c'ho provato anche a scrivere quello che spero che prima che uscirà prima o dopo con il Mulino no
E cioè
Conosce mette in discussione la propria fund la propria filosofia della libertà
La propria filosofia della libertà e come la mette in discussione
Beh
Mentre ecco
Ancora una volta il testo il concetto della libertà aveva disarmato nell'età liberale
Che è stata quella della giovinezza e della maturità per gli uomini della mia generazione
Perché la libertà
Formava un pacifico possesso un pacifico possesso pieni idealizzato questo diciannovesimo secolo che non si pensava potesse essere più che più mai turbato e meno che mai oppresso e vilipeso
E da dove nasceva
Il risolversi della filosofia di Kruscev metodologia della storiografia se non da qui
Cioè dall'idea che non c'era più bisogno di momento speculativo non c'era più necessità di filosofia
La filosofia dice Croce interviene quando l'umanità sia ma alla è una malattia dell'umanità la dimensione speculativa
Quando l'umanità si trova in contraddizione con se stesse
è un quando lo sviluppo come dire
Pacifico regolato delle qui questa questa libertà di cui si immaginava un pacifico possesso
E allora
Aggiunge Kruscev questo è un punto cruciale della del suo
Della sua rappresentazione della crisi
Nella difesa che seduta ripigliare della non più vive dite indiscussa libertà
Era necessario agli sforzi pratici alle asserzioni passionali unire per sostegno il fondamento la vigorosa affermazione dimostrazione logica la Teoria speculativa della libertà
E lui dice io ho provato a farlo nella storia come pensiero e come azione e nel carattere della filosofia moderna cioè è il la crisi impone a Croce il ritorno della filosofia
E che la possibilità di
Come dire
Calare la dimensione
Sì lo so ostica in assorbirla in metodologia della storiografia
Cioè in qualcosa che dà per scontato la razionalità del processo storico
Il suo avanzare con il suo progredire il suo avanzare suo di finissima il suo rappresentarsi nelle opere umane nella moltiplicità delle opere umane
E tutto questo
Si asciuga Sicilia intendi fin corta e allora ecco il bisogno della del momento speculativo dei di riflettere sulla libertà i di fondarla
Capire perché è entrata in crisi
Che cosa è accaduto di cosa sta accadendo nel corso di questa civiltà per cui d'improvviso
Quella che lui aveva finora fino a quel momento letto come continuità del processo storico razionalità del processo storico entra in un cono di ombra
Entra in un cono d'ombra
Che cos'è questo cono d'ombra in cui è entrato perché come il come è accaduto questo
E quindi
Diciamo
Questa teoria speculativa della libertà
Eccolo uscenti
Lo aveva fatto nella storia come pensiero e come azione no cioè Milano centotrentotto vedete come diciamo tutte le periodizzazione easy lega no
Gli anni Trenta sono gli anni nei quali questi scuotimenti di cui parla conosce diventano vita no
Che cosa è accaduto
Questo è un passaggio molto molto importante
C'è un capitolo attenzione questo è un passaggio importante perché ci apre uno scenario
Già prosciolto voce ma non solo scenari di Kruscev
Ci apre lo scenario
Ci riporta a quello che io io ho provato impostare tutto il tema in questo modo
Si riapre si rompe una relazione tra vita e storia
Entra in campo qualcosa che prima non c'era o che si presenta in una forma nuova e che cos'è questa cosa che si presenta in una forma nuova
Conosce
Scrive un capitolo
Nella storia come pensiero e come azione cioè nel libro del mio novecentotrentotto nel quale
Che Luigi cita come uno dei due libri quello della poesia nei quali e lutti è obbligato a ripensare la teoria della libertà
Non gli basta più l'equilibrio passato che non c'è più è successo qualcosa una malattia la filosofia
E questo capitolo intitolato al così detto irrazionale della storia
Cioè questa idea di storia comincia a essere penetrata avvicinata
Da qualcosa che Croce chiama irrazionali irrazionale
Il capitolo è molto combattuto al proprio interno è bello vedere nei nei filosofi
Il pensiero che si contraddice o più che contraddirsi cresce su se stesso e nel crescere si contraddice perché conosce muove dall'idea
Che
Il razionale nella storia
è la il negativo della positività e il negativo della razionalità e dunque destinato a risolversi della razionalità
La funzione dell'irrazionale diventa quasi uno stimolo
Ma si risolve
Cosa avviene progressivamente no a dire progressivamente che questa risoluzione dell'irrazionale nel razionale
Sì si disperde si indebolisce
Le due parole non fanno più corpo leader nazionale comincia ad acquistare una sua autonomia
Una sua autonomia cioè non è più l'ombra del positivo
Che dunque come ombra del positivo si risolve nella sua luce
No non è più così
L'irrazionale in qualche modo si comincia ad autonomi d'usare
Si sta PSI
Questo tema e il tema di conoscere gli ultimi vent'anni del suo della sua meditazione
Dal trentotto fino alla fine fino agli anni cinquanta fino alla sua sino alla sua morte
Fino al cinquantadue
E
Quindi diciamo si ha familiarità col pensiero crociano saggia che mi sto avvicinando al tema della vitalità
Parola chiave di tutti gli ultimi vent'anni del pensiero crociano cui
Si rompono gli equilibri di cioè l'irrazionale comincia a entrare fin troppo nel processo storico Juan kora dice che cosa dice Croce
Normalmente non le prove le questa questa irrazionalità l'abbiamo dovuta pensare come storia degli ostacoli che incontra la ragione
Ma poi aggiunge
Pensandolo invece per se stesse codeste storie che non sono la storia etico politica come conviene fare
Il concetto che tutte le raccoglie da loro unità
E che le distingue dall'altra e quello della vita o vitalità
Sono tutte storie della vitalità delle varie manifestazioni della vitalità
Così della realtà detta inferiori o naturale come del genere umano
Manifestazioni della vitalità che sorge si diffonde impetuosa sopprimendo altri vite
Occupando un esposto
O che si insinua con l'astuzia
E si procura mezzi di godimento
La vitalità poi aggiunge Kruscev condendo un problema che
Sarà nel cuore della sua ricerca la vitalità non è la civiltà
E la e la moralità ma senza di essa alla civiltà e alla moralità mancherebbe la premessa necessaria la materia di tale da plasmare e indirizzare moralmente e civilmente
Sicché alla storia etico politica verrebbe meno il suo proprio oggetto
E la vitalità con i suoi bisogni le sue ragioni che la ragione morale non conosce
Donde l'apparenza di recondito e misterioso né sui processi inaspettato lo sconvolgente e travolgente delle sue manifestazioni il suo imporsi con una forza che vale per il sì fuori del bene e del male morale
E così scompare Queer un nuovo protagonista della scena
Il protagonista della vita
Abita con la vi maiuscola
Badate un tema che inseguiva Kruscev
Si può dire dall'origine se se qualcuno di voi più ha detto ai agli studi filosofici
Si va a consultare va a vedere il finale della Filosofia della pratica
Ritrovare questo la vita come mistero
Che incombe dietro di noi quindi conosce avuto sente l'idea che all'origine di tutto ci fosse qualcosa
Che non fosse perfettamente razionalizza bile all'interno dell'accadimento storico
Aveva questa idea però
In definitiva era sempre riuscito a equilibrati là dentro la forma di un sistema compatto abbastanza corazzato
Nel quale infine tra singolarità e tutto ci fosse un equilibrio
Complessivo positivo importante definitivo
Qui invece no qui questa vita comincia questa vitalità comincia a comparire nella sua autonomia dunque come vedete
L'irrazionale non è più l'ombra del positivo
Non è più lunga destinata a risolversi nella luce
Ma è qualcosa che ha una tale consistenza che Croce non poi questo termine irrazionale Croce sinto praticamente lo abbandonerà
Perché in fondo a rifletterci
Irrazionale
Fa coppia con razionale
E il gioco diventa come dire
Correlativo insomma si si si bisogno sul legislazione adesso è una coppia troppo troppo vicine invece vitalità no vitalità comincia a dare autonomia questo momento
E addirittura in questo testo crociano che ho letto ma che solo l'avvio di questo suo travaglio
Questa vitalità
Dice Kruscev
E questo tema lo assilla era non la possiamo togliere da mezzo
Possiamo dire non fa parte della civiltà perché si sente niente di meno senza questa vitalità la civiltà non lascerebbe
Cioè la civiltà la cui l'oggettivazione della vita nascente lascerà questo sfondo che al di là del bene e del male che al di là della morale che ha una potenza intrinseca se stesse che invita allo stato puro
Irrompendo e prorompente dice Crush
Ravvisare la necessità e comprendere l'ufficio della vitalità irrompendo e e prepotente
Dove
La parola
Si conquista un suo spazio decisivo e quando allora io vi dicevo
Vi dicevo che
In fondo
Il tema degli anni Trenta
E
Le ragioni della crisi le le motivazioni sistema è complicato ci dovremo tornare in varie forme perché
Dovremo capire in che senso tutto questo nasce dall'interno della civiltà nasce come un prodotto Esterno no
Nasce come un fatto casuale nasce dal dal dal dal suo intimo quindi questa civiltà Steve brilla su questa vitalità così prepotente così crudele verde come dire a croce in un testo celeberrimo cruda e verde
E allora lui da questo avvertiamo come dire
Che la perdita di quell'equilibrio che il ritorno dello speculativo il ritorno della filosofia alle spalle queste quando all'inizio dicevo parate
è il rapporto tra vita e storia che m'rimette in discussione tutto
E l'irrompere della vitalità come tale che rimette in discussione la ragionevolezza irrazionalità del processo storico quando dicevo questo all'inizio
Le troviamo con firma che
Che questo è il punto di rottura questo è punto di frattura
Come si risolve come si risolve come si risponde a questo problema questo il problema degli ultimi vent'anni del pensiero crociano
Continuamente in bilico come vedremo
Sulla possibilità della sinistra europea
E cioè della fine della civiltà
Dell'imbarbarimento del mondo
Sempre naturalmente tenendo presente perché questo è uno sfondo
Profondamente
Convinto dei nostri filosofico
Della
Della della civiltà col della civiltà europea come l'Aci vista
E questo ha giocato pure norme di ben badate non era solamente ideologia non era solamente
Ed è la costatazione della del fatto che gli spazi del mondo erano organizzati intorno
Alla potenza della civiltà europea
Sparsi nel mondo la struttura del mondo
Per cui
Io non l'ho detto all'inizio perché non ha mai voglia di attualizzare troppo le cose che dico a una lezione chiaro
Oggetto pensatori del passato
E però tutto il nostro pensare anche mosso da un da un interesse contemporaneo come diceva Kruscev
E una delle domande di oggi non è questa è possibile un uomo se uno per nome eurocentrico
è possibile che l'Europa
Li conquisti il suo ruolo in un mondo senza centri perché un mondo senza centri quello di oggi no
Quindi come come dell'interesse contemporaneo
Di un problema come quello che stiamo trattando i il destino e ancora una volta il destino della civiltà europea che cos'è il nome asse europeo
Non più eurocentrico ancora significato l'universalismo europeo in un mondo senza centri che cos'è l'universalismo in un mondo senza cento
E non è possibile immaginare poi mi fermo subito sulla questione dell'attualizzazione perché non mie congeniale non è possibile immaginare che gli squilibri
Dell'Europa attuale
Sì e non è l'incapacità di trovare una propria identità in un mondo che non è più eurocentrico
Che non ha più un centro e che tanto meno un centro che si chiama Europa
O possiamo rovesciare il problema e dire che la centralità dell'Europa resta
Nella tecnici d'azione del mondo cioè nelle forme di modernizzazione che sono state che hanno invaso il mondo come come Cosmo come troppo domande che magari se volete
Alla fine cercheremo ancora di vedere insieme no
Ma se avete ancora un momento di pazienza poi mi fermo perché non voglio forzarvi oggi
Non voglio andare troppo oltre
Schmitt vogliamo un un attimo fermarci su Carl Schmitt e prima di tornare a croce
Che cos'è per lui l'Europa potenza l'abbiamo vista addirittura abbiamo sentito un testo in cui Schmitt parla di superiorità del razionalismo europeo
Quindi il testo di terre e mare no
Ma
Possiamo trovare un altro modo di definire pesci Mitteleuropa potenza e l'Europa centro dell'organizzazione spaziale del mondo
Il mondo è un grande spazio la politica politiche spazio pessimi sono corrispondenti l'organizzazione della spazialità del mondo ha come protagonista l'Europa abbia la potenza dell'Europa l'Europa potenza e quella che
Centro dell'organizzazione spaziale del mondo e l'attenzione Internal non posso europeo
Tra terra e in mare tra
Tra la libertà del mare
E la determinatezza politica della terra no tra Inghilterra e continente tutta l'attenzione e ci mette mette in evidenza fra terra e mare fra sradicamento e radicamento
Però l'equilibrio Tropea si era mantenuto all'interno di questa tensione fra terra e mare
Tra la libertà infinita del mare
E la la territorializzazione del Nord mosso nel continente no
E l'equilibrio europea si era mantenuto sull'equilibrio fra terra e in mare
O se vogliamo dare nomi tra Inghilterra e continente tra Inghilterra e Germania soprattutto
A un certo punto è finita l'impressione che
Che stia vincendo il mare
Cioè che sia vincendo la tecnica
Che sia vincendo lo sradicamento
Perché la libertà
Certo punto
Per delle sue radici Terragni ecco terrene Terragni continentali la patria la cura della Terra umana come dice Schmitt
E in questa vittoria del mare centra
L'ingresso dell'America sullo scenario
Quindi America Inghilterra uno scenario che
Sembra mettere in discussione il carattere del no del del nonno se europeo che viveva di quell'equilibrio
E quindi non era disponibile ad affidarsi alla tecnica con la T maiuscola cioè lo sradicamento
Ma voleva mantenere radici voleva mantenere la cura umana della terra come si esprime ci mette
Questo equilibrio in crisi e questo è questo il punto critico per Carl Schmitt
E devo dire che noi
Sul personalmente io questo problema lo voglio appena sfiorare se volete poi possiamo approfondito nella discussione
Che faremo
Intorno a questi temi
Epoca Schmitt vede il nazionalsocialismo
Il potere frenante
Il Cat ECOM che difende dallo sradicamento
Così
Io ho sempre avuto non reticenze perplessità egli stesso
Mi io mi difendo sempre dicendo Heidegger era nazionale nazional socialista e antisemita però ha scritto essere tempo
Cimitero sicuramente nazista
In particolare del trentatré il trentasei ma poi anche dopo in forme diverse meno ufficiali più contestate
Però ha scritto il nome s'era a terra
Ha scritto il politico come facciamo come di che cosa gentile esige dire scritto forse il più grande testo di logica del Novecento
Però ha scritto il manifesto del fascismo
E la drammatizzazione del secolo che ci spiega questo senza adesso poter entrare nel complicato impossibile scioglimento del problema del rapporto tra filosofia e politica
Ma in un secolo nel quale la filosofia si deve realizzare non è più
Come dire un pensiero che naviga per conto suo in cui dar Radice al mondo
Accade questo
Dobbiamo prenderla come
Come facente parte della tragicità del Novecento senza facili condanne senza facili rifiuti
Perché
Probabilmente ci ci impedirebbe di capire come sono andate le cose perché il pensiero appreso certe strade
E ora su questo poi mi fermo almeno prendiamo un po'di fiato poi vediamo come decidere se continuare o aprire qualche di minimo di discussione e
In fondo voglio dire
Come risponde Schmitt a questa crisi
Risponde con una con una parola fa Moussa no per chiunque abbia un po'di pratica del nostro giurista per modo di dire la sua pensatore vertici mite e molto più di un costituzionalista
L'eccezione no
Eccezione
La celeberrima frase che forse è stata fin troppo invasiva della ricerca soprattutto italiana sovrano e chi decide sullo stato d'eccezione
Ma perché io richiamo qui l'eccezione
Perché se andiamo a leggere come mite la definisce e questa volta il libro cenone
E seguite la definisce
Come definisce questa eccezione che vede
Che deve rappresentare il potere frenante Dell'Atti della spuri indicizzazione del mondo
Come la definisce
E finisce come vita
Come vita
Solo una filosofia della vita concreta dice Schmitt
Non pur ritrarsi davanti all'eccezione
E al caso estremo anzi deve interessarsi a Lissone il più alto grado
E poi aggiunge
L'eccezione più interessante del tasso normale
Quest'ultimo non prova nulla
L'eccezione prova tutto
Non solo essa conferma la regola la regola stessa vive solo dell'eccezione e poi questa frase fulminante
Nell'eccezione la forza della vita reale rompe la crosta di una meccanica irrigidita nella ripetizione
Dove cogliamo la collocazione di cachemire
Rispetto naturalmente a una complicata situazione storica su cui che se vorrete poi potremo approfondire nella discussione perché non voglio mettere in campo qui dove stiamo seguendo un filo più teoretico diciamo così
Cioè
Questa idea che improvvisamente Schmitt rimette mette in campo l'eccezione contro che cosa contro una forma conquistata contro la norma
Che mette in campo la decisione
La decisione info infondata
La forza della decisione infondata la forza della sua vitalità
E torno a questa parola chiave
Torna questa parola che scioglie le coordinate ordinate e corrette del mondo no sciita era convinto siamo qui siamo negli anni Venti
Siamo gli agli inizi della tragedia di Weimar e siamo all'interno di quel dibattito siamo comincia quel dibattito mai Mariano
Schmidt è convinto che
Pubblici in genere la linea come dire di un normativi ISMU vuoto
Che dimentica la potenza del potere costituente cioè del destino del no mosse europeo nella sua potenza
Cioè che pensa alla possibilità di un asse politicizzazione del processo politico il processo storico
E allora l'eccezione che cos'è
Se non
Cercate con potere frenante
Rispetto a questo processo potenziare disse politicizzazione che
Sembra in barriere
L'inizio del dibattito e Mariano e tutto su questo
Come rispondo per risponde per dare per dare una risposta forte alla dimensione di crisi che
La SPÖ ricitazione individua come rispondo
Il principio di ricezione
Cioè l'infondatezza della la potenza vitale della decisione che rompe la contiguità romperà continuità normativa rompe rompe la continuità del costituito per tornare al costituente
Rompe la continuità dell'Ered con per tornare all'Energia cioè al momento formativo
è una ed una rottura di continuità con la storicità
Cioè se vedete sì per un attimo adesso sospendiamo di andare non andiamo avanti così vorremmo un'ultima domanda ma facciamo per un momento un confronto fra le tre posizioni che abbiamo cominciato a cogliere
Per dare sempre di più come dire una
Ragionevole argomentazione sul titolo una una una ragionevole scusate motivazioni sul titolo tornando all'inizio
Che cosa sentiamo che cosa avvertiamo
Restiamo
Toccati in Europa tutto accade lì dove la civiltà si fonda dove la civiltà e civiltà mondo
Perché civiltà organizzazione del mondo
Questa continuità si rompe avviene qualcosa di profondamente contrastato no
In Gramsci abbiamo sentito in due proposizioni
Quelle sulle trincee e quelle sulla coscienza della libertà
Che sta avvenendo qualche cosa di assolutamente nuovo
E questo qualcosa di assolutamente nuovo eh
La l'espandersi infinito della platea della storia
Sia nelle modalità con le quali i contadini prendono coscienza di sé nelle trincee cioè la vita
Entra nella storia
Sia nelle modalità con le quali la coscienza della libertà si espande
Non è più libertà ma è libertà che sa di essere libertà e cioè c'è un doppio momento
E tutto il il il processo per la storia cammina e Gramsci naturalmente alle spalle il mille novecentodiciassette cioè la sua lettura della rivoluzione bolscevica
Che tornerà poi lo vedremo con quanta intensità e interesse nella sua missione della crisi europea del rapporto tra americanismo e d'Europa tornerà
Tornerà in maniera critica
E poi dove sento Croce Croce abbiamo capito abbiamo visto abbiamo sentito sentiremo ancora meglio
Nel seguito dell'analisi che quello che ha rotto i confini eh
Questo irrazionale che non è più l'ombra del positivo
E quindi destinata a risolversi il positivo Mai vitalità e ingente Silvana e chiara
Famigliarità con i testi richiami sadiche sto parlando
E l'ingente Silva dell'umanità il cono d'ombra che sta nel nell'anima dell'umanità nel corpo dell'umanità
Che
E che non
E che di chiaramente di chiaramente le ingenti Silva a un certo punto vince
E la barbarie della riflessione nei nel grandiosa e solenne conclusione della scienza nuova Di vico diventa il nuovo terreno la possibilità dell'imbarbarimento
Il distacco completo delle forme dalla vita
E quindi la vita che si scatena
E le forme che si riducono a forme corrette tra virgolette
Queste due cose tenete conto tenete conto che ma questo tema col lo lascio del tutto da parte perché siano
La cosa perderebbe i suoi confini che vanno dati che tutto il pensiero europeo del Novecento della prima metà del Novecento è affaticato intorno al problema della contraddizione tra vita e forme e quello il tema e quello di Sky
Da Weber a Bergson a Husserl
Ascelle asimmetrica
Tutti sono presi in questo tema
La rottura del rapporto tra vita e forma
Perché la platea della storia Benjamin
I saggi sulla storia la discontinuità di Benjamin
Dove il diritto come violenza sulla vita
Diventa la violenza divina della discontinuità proletaria
La discontinuità del materialismo storico per cui la storia sarà redenta
La storia sarà redenta
Capite che significa quando diciamo che tutta la prima metà del Novecento in seguito e il sette il secolo più millenarista icone più metafisico che l'umanità europea abbia vissuto
Perché si è posto un problema che non si era mai posto prima in questa forma e cioè il tema della possibile redenzione della storia dal male
Niente di Pechino
E poi invece qua
Come avete visto quando il tema si concentra e si definisce tutto questo è affidato a un a questo circuito nuovo
Abbiamo detto Gramsci e vedremo come si sviluppa questo tema abbiamo accennato Schmitt
In cui la durezza dell'eccezione tenta di costituire il potere frenante rispetto al processo di sporchi citazione
E quindi lui
Sì diciamolo pure lui accoglierà poi sceglie male scatta e con perché sceglie l'azione al socialismo costruite male ma ne è convinto che quella idea che quella forma politica serve a niente di meno a combattere l'Anticristo
Anticristo della storicizzazione
Quindi l'Energy che torna in campo poco da fare così non ci stanno a sottilizzare troppo
Questi casi
E poi Croce arriva che
Avete visto
Così intensamente convinto di avere
Riequilibrato la filosofia
Come metodologia della storiografia
E quindi ridotto ed eliminato il momento speculativo della filosofia
Questa è queste percosse la fine della metafisica
La crisi la fine del così conosce Inter Petra la fine della metafisica con la come la fine dello speculativo non serve più lo speculativa
Perché la storia ha trovato il suo equilibrio
Perché azione accadimento si tengono insieme perché l'opera umana cresce
E poi
Provvisori questo cono d'ombra che cova nell'animo umano questa ingente Silva
Sì autonomizzazione niente di meno
Diventa vitalità cruda e verde
E bisogna trovare il punto di me e tutta la filosofia dell'ultimo Crush ma quando dico che l'ultimo procedi con degli ultimi vent'anni di Kruscev
Modificando in maniera sostanziale secondo me la struttura della prima filosofia dello spirito diventa dialettica tra vitalità e moralità
Si semplificano le categorie
L'utile diventato vitale e questo cambia tutto
Perché l'utile era una categoria storica ben strutturata
Tranquillamente oggetto dell'economia politica
E quindi già ordinata nelle forme della storia no e poi improvvisamente quando l'utile diventa tale non c'è più forma che lo tenga e allora lo vedremo domani Padova ritorneremo su conosce la moralità diventa il termine con il quale si lotta
Vitalità immoralità l'uno di fronte all'altro
Per la salvezza della civiltà
Temi secondo me di uno straordinario fascino non voglio tornare sul tema dell'attualità perché pensiero sempre inattuale sempre acquarelli ancora ragioniamo con i canoni della Metafisica di Aristotele quindi stiamo tranquilli sul fatto dell'attualità o della non attualità ma qui io la sento sento che c'è
Un nodo che ci tocca che ci riguarda
E cioè questa insomma che cosa significa oggi stare in Europa questo è il tema bellissima Pisa fossero potremmo sfiorare scusatemi se sono stato mamma mia scusatemi non mi ero accorto del tempo
Poi sicuramente sì ma che devo fare
Siamo arrivati noi va be'questo poi questo lasciava un danno non voglio voglio dichiarazioni pubbliche su questo
Benissimo allora un quarto dei tempo lo teniamo se
Se avete voglia di cominciare tele Condove tante cose vanno ancora fitte tante domani
Ma se vogliamo cominciare un po'qua
A chiarirci qualche idea e io sono qui naturalmente
Sì se qualcuno degli amici per esempio dei o dei giovani ricercatori
Vuole
Intervenire
Export allora
Coraggio
Ho in pre ma anche posso reprimenda lasciano s'annuncia diamogli i termini di un dibattito complicato qualche impressione dando vedo tanti amici
Addetti ai lavori quindi mi posso posso fare osservazioni criticarmi o se fare osservazioni sullo sviluppo della gente Paese vedo tanti giovani ricercatori
Io sono d'un valore per prendere un attimo vi sia io sono stato in questo istituto così potete fare un calcolo sulla mia età
Nelle
Mille novecentocinquantaquattro cinquantacinque
Sono stato allievo di questo istituto borsista di questo istituto grandissimo maestro
Federico Chabod
Che ci faceva le lezioni di allora Storia della storiografia sulla Rivoluzione francese
E quindi o di questo istituto una venerazione per questo istituto crociera morto da due anni io ricordo ancora piazza io abitavo qui vicino piazza del Gesù piena di popolo oltre che di grandi personaggi perché
Quando Croce passava per
Noi ragazzini che fu Samar genovesi
Quindi Piazza del Gesù non so quanti di voi sono napoletani
Uscivamo certe oltre due Mezzadri qualche voce davanti alla famosa pizza
Patrimonio dell'UNESCO e
No va be'la vita va così insomma dove siamo contenti anche di questo per carità
Cervi eravamo a un certo punto si vedeva senatore col bastoncino che si avviava verso San Sebastiano
La salita di San Sebastiano
Alla ricerca di libri antichi alle scelte di edizioni rare che poi adesso sono intatte depositate nella biblioteca dell'Istituto
E vi ricordo che era come dire senatore c'era tutto il popolo vice quegli artigiani Laterza lui passava così e poi lui raccontava che questo era l'unico momento dalla giornata in cui prendeva
Un minimo di riposo da quei lavori forzati ai quali era condannato
Perché sapeva di essere un leader mondiale della cultura
Mi viene spesso di ricordare questa questo ebbe descritta cosa geniale di Croce
Negli anni Trenta i fascisti di notte bussarono alla sua porta
Entrarono in casa e non fecero grandi danni però mi buttano giù dei libri insomma mostrandoci poterlo teniamo nuovi quindi state attenti insomma era stato Amerigo c'era anche rispettato certo senza però crociera il giorno dopo scrisse a un suo amico tedesco ci stanotte lo Stato etico ha bussato alla mia
E naturalmente la polemica con Gentile perché
Lo Stato etico nella forma dell'autorità senza controllo perché l'eticità assoluta quindi
Quindi vedete il personaggio strade quindi niente abbiamo vissuto noi nell'ombra di queste cose e la nostra generazione Izzo come avrete capito essendo io studente nel mille novecento ci pareva dovesse Renato dopo essere nato almeno ventiquattro venticinque anni prima
E quindi abbiamo visto la guerra quindi
Questo perché sì per avere un momento di maggiore familiarità
L'istituto per noi Sato ed è una cosa importantissima io dico spesso a Martelli che è una delle pochissime istituzioni che oggi fornisce a voi che adesso come in molti di voi adesso cominciano comunque
Strumenti corsi ma soprattutto ambiente
Quale lavorare con una certa serenità
Vedo anche molti degli ambiti studenti dell'istituto conferma
Conoscevo già dall'anno scorso
Preso questo fiato rimanendo ancora un po'di tempo quarto duro di sapere se per caso vi viene voglia di Cosmi qualche questione
Quindi una penna
L'età scrive due cose
I bene modo
Ottima ottima corsa
Ma
Non
Della
Mi arrendo no
Forse gli altri per
Grazie
Se se si deve registrare meglio riparare alle coppe ci vuole Angelo sì sì
E dunque chiede dei una sommati cercherei di sollecitare con provando a reagire più che altro quello che il professor Giovanni c'era
Su cui cioè dottore in qualche modo ma ecco io tra chiede dei un un chiarimento ma ecco provando a sollecitato il professore su questo cioè sul questa vitalità no che in qualche modo da dare condito perturbante del positivo ad un certo punto
Si esplicita
Sì autorizzata con un protagonismo che invece prima rimane lacerato la mia prima domanda Marco non è che questa sua messa in mostra da perpetua
In qualche modo non si anch'essa un'astuzia della razionalità del positivo che riesce ad avere finalmente faccia a faccia è a che fare con il negativo in un modo che
è tautologico no il negativo che si Houghton non Mizzau e che se stesso ecco finalmente se stesso e non altro
è come se lo sa una catastrofe del positivo ma che riesce a renderlo finalmente vittorioso in una guerra epocale escatologica ancora molto
E quindi questa sarebbe la mia sono altri una domanda che potrei rivolgerle
E poi un magari un secondo una seconda possibilità ermeneutica no
Kakà fare però con quello che su cui lavoro su cui studio c'è il lavoro sul pensioni Severino in particolare sul programma
Su torna elenchi con del del
Sì si sia in relazione aveva negato al negato quindi questo
Sì sì sì sì il è questa coabitazione tra positivo o negativo no
è in un qualche modo mi sembra capire che anche questa vitalità che viene poi fuori ma penso di Croce molto bene ma che anche nel consiglio di Scaravilli Caro avuto una bel dialogo con con proficuo con con Croce
è possa essere considerato magari come una sorta di negazione che sopravvive al proprio auto soglie mento
Al proprio auto togli mento
E si ripresenta
Si ripresenta ma non una negazione senza il suo voto toglie mento ma non troppo sopravvivendo gli e quindi in questo senso una superfetazione di negativo che rimane Ynet in qualche modo enigmatica
Soltanto questi due possibilità
Tutte le cose che prova il il vera
Complicatissimo severità intercettare
Osato scrivere un libretto su Severino il gettito decreto feriti confronto serrato che si dedica l'origine in sede di Noemi l'attualismo lo vigenza del bontà vivere una turista cattolico Severino nascerà Bontadini
La struttura originaria in tutta la sua linea parte si misura col sistema di logica di gentilezza forzosa astratto e concreto sicuramente legato sofferente
Però già prima di non che tenete conto che io della vitalità affondo parlerò domani quindi
Naturalmente proverò a rispondere alle perché se viene posto ma
Siccome dovrò dare una risposta Breve
Non pensiate che il tema sia stato esposto oggi oggi dove solamente proposto diciamo
Il momento in cui in vari pensatori
Scelti
Con una certa
Con una certa concentrazione nella mia testa definite progressivamente perché
E questo tema emerge in maniera
Diciamo formidabile autonoma e così via quindi diciamo premesso che sul tema della vitalità io ho ancora fatto solamente dei primi accenni proverò a dare una risposta breve alle cose che mi domandi vorrei sapere se prima di rispondere perché poi chiuderemo c'è qualche altra intervento sì
No
Al contrario volevo Chamot svelare o comunque diciamo di fare un più chiarezza sui su due fattori diciamo che contribuiscono alla rottura del rapporto tra vita e forma negli anni trenta ma anche prima che la guerra appunto abbiamo detto
Probabilmente si potrebbe utilizzare un su che cosa ne pensa l'espressione della guerra civile europea no prima e seconda guerra mondiale
E due fattori sono sostanzialmente in in tutti e tre gli autori chiamati in causa per un verso quello sociale irruzione delle masse
Attraverso la guerra evidentemente ma non solo
E per altro verso quello giù politico
Cioè con tutta la complessità che questi due fattori insomma comportano però essenzialmente riducendo le più mi sembrano questi due la seconda cosa che volevo su cui volevo sollecitarla
Una specificazione all'interno di questo rapporto drammatico tra filosofia e politica tipico del Novecento questa mi sembra una cosa molto originale effettivamente che dà da pensare
La specificazione riguarda il tema della religione
Perché ICI mette evidentemente la teologia politica in croce la religione della libertà Ingram uscì Larry sia della ragione libertà risolverà Praxis che
Sì
Sì mi richiama in più in generale diciamo le diverse declinazioni non solo della del rapporto tra filosofia metafisica ma propriamente anche il tema religioso
E l'ultima questione una distinzioni in questo gioco di differenze e di diversa articolazione dello stesso problema
Una distinzione tra Gramsci da una parte e Croce Schmitt dall'altra perché abbiamo visto le diverse diverse patologie che vengono diagnosticate dei tre ma mentre i i primi due che abbiamo detto cioè crochet e Schmitt
Un liberale e un con col come possiamo dire un minimo un radicale e
Ci siamo intesi
Beh da una parte c'è il tema della conservazione sia pure problematica sia pure non nostalgica e dall'altra c'è il tema se non del della rivoluzione di un progressismo che affidato almeno alla prassi e niente di meno alla filosofia della prassi però c'è questa distinzione mi sembra grossa cioè il tema della fragilità in nei Quaderni del carcere visto comunque diciamo comune occasione di riscatto per cui le masse che erano entrate in gioco con con la guerra
No solo domande o belle tutte
Anche molto complesse
Io accenno a qualche tema
Riservandomi naturalmente
Domani di
Noi partiamo domani proprio da da un approfondimento della posizione crociana
E quindi da una esplicitazione maggiore di tutti i temi che voi stessi avete posto che anzi mi stimolano a ulteriori riflessioni
Ma sulla prima questione sulle prime questioni poste
Sì insomma
Il negativo
Fuoriesce anche
Per usare una terminologie un buona concettualizzazione che
Non possiamo eliminare
Non è solo la potenza del negativo non è solo non è la lettura hegeliana del negativo non è la potenza del negativo qui
Che lo stimolo perché
Il relativo finalmente si autonomizzazione io questo con gli aerei come un po'come un passaggio essenziale ma non in negativo
Qui sta il punto
Cambia qualcosa nella origine
Di tutto sia il punto
In fondo voglio dire a vere
Non risolto
Risotto
Perché c'è poco da fare disconosce
Diciamo
Decisi del primo sistema di io picchia lo chiamerei del primo sistema di filosofia dello spirito risolto la questione ha risposto alla questione del suo tempo crede convinto di averli peraltro badate bene Croce non abbandonerà mai
Ist non non non dirà mai il mio sistema è saltato per aria mai
Questo è un punto su cui domani ci fermeremo in maniera abbastanza particolareggiata così non è che dice atroce corse circa certe volte con un'attenzione speculativa molto forte io non per caso dico i frammenti riconosce servono a questo
A capire una tensione speculativa che lui non vuole trasmettere al sistema
Perché il sistema serve ardire badate i valori eterni della civiltà prima o dopo probabilmente torneranno
Che Croce già questa fiducia c'è poco da fare insomma lo dice ad altri non han mai detto ufficialmente abbandonato la definizione della filosofia come metodologia dalla storiografia
Anche se
C'è stato un momento in cui ha detto preferisco queste definizioni quella di storicismo assoluto che io
Ho
Pensato penso continua a pensare che qui ci sia un problema non so se avremo modo di vederlo domani perché non voglio che ore utilizzare eccessivamente il il nostro nei nostri incontri perché non tutti sono addetti ai lavori diciamo così e quindi io vorrei mantenere il massimo di unità della piccola platea rossa Rizzo perché se no
Diventa entrambe quindi dicevo
Il problema è e tenuta nota all'origine di tutto
Perché l'origine di tutto
E quando col Croce dice
Attenzione non so se questo risponde all'esigenza della sua domanda Croce dice
La dialettica dice nel sistema
La dialettica non ha una origine perché circolare
E quindi la circolarità salva dalla possibile linearità dell'origine e circolare
Quindi è vero che l'utile era prima delle categorie però poi hub cono avuto economica ed etica estetica e logica si è un intreccio logico circolare che non ha un vero inizio
Questa circolarità si spezza
Poco fa
Questa cifra non si spezza si spezza nel momento in cui una categoria strutturata come quella dell'utile che quindi sta dentro un sistema ordinato e e coordinato di distinti
Ed è questa strutturazione e si espande e diventa questa cosa imprendibile inafferrabile potentissima
E niente diviene la spinta che dà vita al mondo la gioia del vivere dice a un certo punto cruciale l'istruzione spetterebbe questa cosa così emozionale emozionante la gioia del vivere
E allora di diciamo
Tutto tutto il nucleo il gioco tutto il gioco dialettico diventa nel momento in cui la dialettica perde la circolarità
E questo punto prorompente pre porterà il potente crudo il verde inarrestabile dilaga
Dilaga badate bene però io questo lo voglio sottolineare perché se no
Non è un problema solamente incrocia c'era la consapevolezza di una rottura storica io forse ho fatto male ma lo vediamo domani a non fermarmi un po'di più sulla storia d'Europa del
Scritta nel mille novecentotrentadue che un testo contrasta attesissimo
Un po'su cui Sasso ha scritto cose importantissime
E cioè non è un un io ho semplicemente accennato senza tardi testimonianze ulteriori Croce non fa affatto un'epifania della Regione la libertà tutto quanto risorto è una lotta tra di filosofia l'Europa
Io tra l'altro se mi permetti questa riferimento all'auto maestro io interpreto Severino così
E la sua la nove nella sua rete la sua visione dell'eterno del tentativo di dire Locci la follia dell'Occidente con tutto quello che sappiamo eh
Partecipa di una lotta tra le filosofie sul destino d'Europa io fatto con un dibattito pochi giorni fa a Firenze su questo tema Cacciari dal e questo è il tema su e ora voglio dire in croce
Diciamo questa rottura di circolarità questa
Questo inizio questo inizio nella vitalità
E il sorprendente perché
E come se al posto delle della forma nascesse una contraddizione con con questo termine due nuovi inafferrabile
E non e domandine ma fino a un certo punto
Io ho fatto il paragone col Vincenzi perché lui l'ha richiamata più volte questo punto il concetto il le la diciamo la
Sì Linden si badi Chiana cioè il fatto che questo cono d'ombra non si elimina
La la potenza della scienza nuova Di vico e di vedere di ingenti Silva nel cuore della modernità
E che la barbarie della riflessione di cui parla di con è la fine del e la civiltà europea nei tempi suoi post cartesiana
Scusate questo riferimento va insomma richiamo anche un po'il quadro questa quando vinco arriva a dire che siamo nell'epoca della barbarie delle riflessioni in epoca post cartesiana
Sta sta ponendo nel Settecento ebbe nel negli anni ebbe nel mille settecentoquarantaquattro anche un po'prima niente di meno che il problema della separazione tra forme di vita
Sta ponendo il problema della sede della della dell'astratta razionalizzazione dei processi vitali cioè sta ponendo un problema enorme per il destino dell'Europa per il destino di una civiltà per la storia del mondo della storia nostra eccetera
E quindi
Io sono affascinato dal ritorno di questa negatività in questo senso
Dentro questo complicato processo che storico perché se li avessi letto le pagine sull'attivismo
Della della storia d'Europa avremo percepito anche che lui penso che c'è un momento in cui avviene questo
Ma questo momento e rivela attivo speculativa mente di una cosa che lui aveva sottovalutato e cioè di questa incentiva permanente nella nella dinamica dell'umano
L'impossibilità di liberarsi dall'ombra
Pareti corre la visione umbratile di Bruno insomma l'impossibilità di liberarsi dal dall'oscurità
L'oscurità sta dentro di noi
Dentro di noi come persone dentro di noi come vita dentro di noi come storia
E prende tutto questo viene ordinato in un pensiero non viene lasciato alla disperazione esistenzialisti cow nichilisti
E viene organizzato in un pensiero forte un pensiero che cerca di una risposta a questo naturalmente l'attenzione su questo quindi teme si chiede le le cose che pulitura giugno sono importantissime qui su queste torneremo domani soprattutto mi
Sul sul problema
Masse geopolitiche su questo
E questo questo in forme diverse il problema di tutti e tre i nostri pensatori tutti e tre
Perché inutili che colpì insomma che cosa in Gramsci spesso che vi ho letto cui se ne potrebbero aggiungere tanti altri se non se non il fatto che la massa penetrato la storia appena entrato alla Società dentro non sta più furiose non tappe non esista non esisteva prima esistenti in quella forma sanguigna
Che il rapporto con la morte con la propria morte
E diventa oscena la platea nella storia diventa infinita è drammatica quindi e ma scusate voglio dire
La vicenda riguarda la vitalità cosa abbiamo detto
I ci mette
Ci mica un problema che non ho ancora nominato in questa forma ma scimitarra un problema
Di una di una crisi del Nord mosso niente di meno
Cioè di una crisi non della legge perché lui dice la maggiore malefatte che era cultura occidentale abbia fatto e quella di tradurre nome Ossini l'ex
Il nome o sei stringe e compie una faglia vitale in cui vita storia si confondono si costituisce un mondo questo mondo si sta dissolvendo questa tesi Sciltian geopoliticamente politicamente filosoficamente si sta dissolvendo
Perché si sta dissolvendo la spazialità in cui il mondo e diviso gli spazi del mondo
L'organizzazione degli spazi sta cedendo
E allora non dobbiamo e un pensatore reazionario Schmitt diciamolo chiaro solamente irrazionalismo non è solamente una cosa
Con la quale come dire reazionario dunque lo trascuriamo è un è uno che reazionario Sensi ha una reazione formidabile dal punto di vista concettuale all'andamento delle cose e niente di meno si affida
A un Patek con un abbastanza su però è avvenuto così e quello che dicevamo prima
L'idea che l'Anticristo si combatte si così l'Anticristo
Ma scusate io ho presente sua e dei veri problemi sono complicatissimi
Non voglio a Roma fare la la truffa problemi ma
Io ricordo
Ho stampato in mente il la conferenza che Heidegger tenne nel mille novecentotrentasei
All'Istituto italiano di cultura germanica di Roma dove incontro anche Gentile ma i due non si intenzione o forse perché Gentile traduceva dal tedesco non parlava tedesco come succedono italiani scrisse insomma
Sintesi dei due non si si si non furono simpatetica
Beh in quella conferenza
Anche se si è una una posizione chiese dove non è più nascosto dai dai geroglifici filosofici dice noi dobbiamo difendere lo paga bolscevichi americanissimo
Il nostro problema è salvare l'Europa Salvare l'Europa
Dall'americanizzazione dalla voce di trazione che in forme diverse erano il trionfo dalla tecnica
In forme diverse su questo per dire come la filosofia insomma
Crea in immensa crea effetti che cerca di rispondere problemi reali tu hai detto una cosa molto interessante sulla questione teologica che cerchiamo cerchiamo poi di approfondire questo è molto vero
Io sarei più le vediamo questi accoppiamenti come fa io ci arriverò c'è che noi arrivarci acquisto
Gramsci da un lato produce Schmitt dall'altro
Non lo so il tema è complicato non voglio rispondere in maniera sommaria e ce l'ho in mente io ho anche una certa risposta ai vari accoppiamenti possibili
Ma la per esempio tanto per dirne una che approfondiremo sicuramente poi nei giorni Venturi domani o dopodomani che
è impressionante inscritte in Gramsci
La criticità con soluzioni e risposte opposte al rapporto tra cosmopolitismo territorialità
Pensionati
E lo stesso problema controrisposto è diverso
In Gramsci è
Il nuovo cosmopolitismo
E quindi la prima guerra mondiale come prodotto della contraddizione tra il cosmopolitismo Chrissie avviata nella libera economia e del libero commercio e la resistenza degli Stati nazionali e gran città poggia tutta la sua analisi della prima guerra mondiale su questo contrasto cosmopolitismo stato nazional si potrebbe dire di corda hanno Mainetti
Ma questo è il problema Schmitt risponde allo stesso problema in modo opposto anche lui percepisce cosmopoliti dice questa è la tragedia
Che si perde la territorialità cioè identità cioè il nomos
E su questa contraddizione si gioca su interessantissimo vedere queste due risposte che nascono dalla stessa analisi
Che si stanno rompendo i confini del mondo
Come si difende come ci si difende da questa perdita di confini che scade anche per via del nomos se il nome fosse territorialità ed è indichi identità come ci si difende da questa perdita di dente
Ma abbiamo un impressionante sensazione che parliamo di nuovi oggi
Abbiamo un impressionante sensazione che parliamo di problemi che ci stanno davanti naturalmente mutatis mutandis cioè quasi tutto naturalmente
Questo ancora una volta e e quindi gli accoppiamenti sono diversi sulle diverse situazioni concettuali dobbiamo un po'vederli meglio mai molto interessante quello che dissi sulle
Sul sul problema della di titoli di di chiamato della religione
Certo
E anche qui accoppiamenti interessanti perché tutto giustamente ricordavi
Ne parliamo domani di questo testo gramsciano
A delitto e della libertà conosce eresia della religione della libertà Gramsci
E
Diciamo l'eresia sesta
Nella rottura dei confini entro i quali la religione della libertà pretendeva di realizzarsi e queste perciò non per caso citato quel testo sulla sulla consapevolezza della libertà come caratteristica del diciannovesimo ed
Il passaggio al ventesimo secolo
E che quello cambia tutto la coscienza
Da dall'interno cambia tutto cambia la forma naturalmente sono formati
Quindi questo tema grande Charles Fourier foto eresia della Regione la libertà eresia della religione della libertà quindi sono autori che problema Tizzano il problema è il tema della secolarizzazione
Lo problema attizza in modo tragico Schmitt quando dice tutti concetti dello Stato moderno sono concetti teologici secolarizzati
E da questo trae il paragone tra l'eccezione il miracolo tra le eccezioni l'istantanea decisione e così via
E mette in discussione il tema che mi appassiona molto perché ci sto finendo il mio lavoro nel nella contrapposizione con che esserne con il tema della norma delle dice non è non è la norma l'origine di tutto ma l'appropriazione della terra è all'origine di tutto
Lui cambia lo scenario
E quindi questo tema preside mi sono bei temi io
Ci siamo prolungate anche oltre i confini darci vi ringrazio della pazienza soprattutto domani io sarò più breve e voi pensate alle cose che abbiamo detto in modo che già oggi il dibattito è stato ricco grazie e scusate per la lunghezza
Cioè a domani alle fatta
Tutto
Sì domani