Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Donna, Film, Medicina, Mezzogiorno, Napoli, Ozpetek, Psicologia, Salute, Sud.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
09:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Che cos'è un film d'autore e cioè che cosa lo distingue da un prodotto cinematografico commerciale
Dovendo rispondere molto in breve a questa domanda direi proprio la presenza della personalità di un autore vale a dire un punto di vista originale
Forse unico e inconfondibile sulle cose del mondo che insomma non si può ridurre alle idee più convenzionali in base alle quali abitualmente costruito un prodotto commerciale
Che Napoli velata l'ultimo film di Ferzan Ozpetek sia un film d'autore
Anche se ha i requisiti per riscuotere un successo popolare utilizzando a suo modo i generi popolari del thriller o del racconto di fantasmi che sia tuttavia un fin d'Autore lo dimostra già l'idea di Napoli
Del tutto libera appunto personale che permea il film perché Napoli come suggerisce il titolo non è qui soltanto un fondale del racconto ma ne è la protagonista ha lo stesso titolo del personaggio principale come se la città forse l'estinzione del personaggio
Un'immagine della sua interiorità
Quel personaggio è una donna in età matura molto piacente una professionista affermata è un medico specializzato delle autopsie affetta da un turbamento profondo da una specie di malattia dell'anima
Che la sua bellezza la sua piena integrazione sociale mascherano a un primo sguardo
Ma che la storia del film si incarica di svelare come si è per così dire si ritrovasse la East Issa cioè la sua psiche essere oggetto di un'autopsia
Una sera in un salotto in cui si celebra il rito della figlia nata vale a dire un'imitazione maschile del parto
Incrocia lo sguardo di un uomo uno sconosciuto bello di una bellezza agli occhi della donna come miti chiara come se si trattasse dell'uomo gli oscuramenti a lungo aveva atteso e desiderato
Il quale senza mezzi termini ce ne chiede anzi pretende di passare la notte con lei
è una notte infuocata nella quale la donna sembra saziare una fame d'amore profonda ma al termine della quale l'uomo sparisce e in breve sarà ritrovato cadavere
Ora se si tratti di una morte reale o presunta
Se un altro uomo quasi identico Luís che la donna incontra sia lui stesso sia il suo fratello gemello ossia un fantasma di questo e di altri misteri sul presente e sul passato
Disseminati nel racconto preferisco tacere obbedendo per una volta la convenzione un po'stupida che vuole che in una recensione non si facciano troppi spoiler come si dice
Perché l'essenziale ciò che conta nel film non è né i fatti esterni mai nella soggettività della donna nelle sue intime aspirazioni
Le avrebbe l'opportunità di dimenticare quell'uomo di unirsi a un altro uomo tanto meno ambiguo e che dimostra di volerle bene
Ma ecco a fronte di un senso di deprivazione antico che risale alla sua storia familiare alla sua infanzia a un vuoto che alle radici della sua personalità
Nessuna compensazione reale pare sufficiente e lei si ritrova prigioniera nel suo immaginario
Dicevo all'inizio di Napoli è bene la stessa ferite antiche lo stesso senso del vuoto anzi di una voragine secolare di una caduta in un precipizio senza fondo
Si ritrovano nella Napoli del film che dunque drammatica perfino angosciosa
Ma allo stesso tempo
Materna e protettiva
Perché i suoi abitanti dalle anime tutte similmente malate riferite si confortano l'un l'altro si trasmettono calore umano
Anche se centrato su un personaggio e dunque un film corale che si avvale di alcune interpretazioni straordinarie fra le altre quelle di alcuni grandi attori del teatro napoletano come Peppe Barra e Maria Luisa Santella
Nel ruolo della protagonista Giovanna Mezzogiorno offre un'interpretazione in apparenza minimale Magnini affetti sempre partecipe piena di sfumature e di sottigliezze
Si tratta a mio parere di uno dei film più belli forse il più bello di Ferzan Ozpetek
Perché quello credo in cui ha attinto più profondamente alla sua intimità dunque un fin da non perdere Napoli velata appunto di Ferzan Ozpetek un saluto da Gianfranco Cercone
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