Tra gli argomenti discussi: Agricoltura, Esteri, Francia, Germania, Macron, Merkel, Rassegna Stampa, Unione Europea.
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09:30
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì dodici gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta duro meglio
Tre i temi che cercheremo di approfondire quest'oggi innanzitutto l'Unione europea e il ruolo sempre più predominante di Emmanuel ma come il presidente francese nel momento in cui Angela Merkel in Germania impegnata ancora nelle trattative per tentare di formare una maggioranza ora una nuova grande coalizione con la Spd i socialdemocratici manco questa settimana è stato prima in Cina tre giorni dove ha detto l'Europa è tornata poi c'è stato il vertice dei sette Paesi del europei del Mediterraneo a Roma seguito dal bilaterale la promessa di un trattato del Quirinale
Con l'Italia Philip Stephens sul Financial Times oggi scrive che ora e Angela Merkel che cammina
Nell'ombra di Emanuel ma o Berlino era abituata a scrivere l'agenda dell'Unione Europea ma attualmente Parigi ad essere protagonista l'altro tema che riguarda l'Unione europea ma è ben diverso da Emmanuel ma con la sua personalità anche se a che fare con una delle novità Marco è la politica agricola comune
Questa settimana è partito formalmente il dibattito sul prossimo Bilancio pluriennale dell'Unione Europea post due mila venti post Bregenz ci saranno meno soldi ci saranno tali da fare
Anche tagli alla politica agricola comune la cosiddetta Pacher
E la Francia in questo senso fatto un'apertura importante lo leggeremo con un editoriale del Wall Street Journal speranze anche se magre in un nuovo dibattito Brussel sui sussidi agricoli ultimo tema di cui parleremo nell'edizione di oggi la Corea del Nord ladder scale action tra Seul e Pyongyang dopo l'annuncio della partecipazione dei nordcoreani giochi olimpici invernali nel Sud la crisi non è finita avverte il Guardian i negoziati Inter coreani sono un segnale incoraggiante ma la minaccia del programma di armamenti di Pyongyang
E l'imprevedibilità di Donald Trump non scompariranno all'improvviso scrive tra l'altro il quotidiano
Britannico ma cominciamo dall'Unione Europea e da Emmanuel ma con con Philip Stephens columnist del venerdì del Financial Times ore Angela Merkel che cammina nell'ombra di Manuel ma o il titolo del pezzo che che che trovate in edicola oggi quanto tempo passerà prima che si metta a marciare su Mosca la reazione a Berlino alle ambizioni dei ma non ho può essere meno che generosa Marco viene detto in Germania non sarebbe il primo presidente francese a rimanere vittima della sua stessa retorica grandiosa
Ricordate la promessa di Nicolas Sarkozy e di una grande ottiene una rottura per restaurare la leadership della Francia
Questa settimana abbiamo visto ma promuoversi sulla scena internazionale durante una visita di Stato in Cina e dichiarare il suo ospite il presidente ci Jinping l'Europa è tornata
Non c'è stato bisogno di specificare che con la parola Europa macro voleva dire la Francia che sia con Donal Trump con Vladimir Putin o conosce gente indi il giovane Marco assunto pienamente il ruolo di leader di stato abituato ai grandi summit senza farsi problemi macro avvolge
Di interessi nazionali della Francia nella bandiera europea
Ma l'accusa che viene fatta a Berlino ama o di essere un Napoleone
Racconta soprattutto le reali condizioni della politica tedesca e si può capire facilmente perché i politici tedeschi siano tanto infastiditi
L'energia diplomatica Parigi contrasta con la Stasi a Berlino
Al gran perché in un tempo parlava per l'Europa quando andava in visita a Pechino da settembre invece è inchiodato in Germania per l'incapacità di formare un governo solo questa settimana sono ripresi i tentativi che durano da settembre per assicurarsi una maggioranza al Bundestag dopo le elezioni
Certo i tedeschi si sono lamentati lungo dell'assenza di un partner serio a Parigi vip reattivo SAR così era stato seguito dal meglio non fare nulla sono solo onde
Ma a dire la verità al punto secondo Philip Stephens e che a Berlino si è si era abituata a scrivere a imporre in qualche modo l'agenda europea
E invece ora ma Crozier preso la scena la britannica Theresa May ha tempo solo preoccuparsi di Breguet Seat l'Italia di fronte lezioni caotiche la Spagna in convulsione a causa della crisi catalana
I cristiano democratici di Merkel sperano che i colloqui di questa settimana spingeranno i socialdemocratici di Martin Schulz a entrare in un'altra grande coalizione
I negoziati potrebbero avere o meno successo molto dipenderà dalla sei sul partito bavarese gemello della servitù
Quali azioni o no c'è stato un cambiamento maggiore nel panorama politico tedesco se fino a pochi mesi fa sembrava intoccabile oggi Merkel non ha più il controllo del suo futuro che se in grande coalizione al governo di minoranza Merkel vive il tramonto della sua cancelleria se le stelle si allineeranno favorevolmente potrebbe anche durare quattro anni anche se i colleghi del suo partito
Ne dubitano due sembrano una scadenza più probabile rivali ambiziosi
Stanno già preparandosi in modo surrettizio alla contesa sulla successione
Lipper Energia di Marco e le mani legate di Merkel in realtà secondo Philip Stephens sono un riflesso dei loro risultati elettorali il presidente francese ha un chiaro mandato per il cambiamento per quella rivoluzione modernizzatrice che sarà così non ha realizzato il messaggio prevalente arrivato dalle elezioni in Germania è che gli elettori vogliono lo status quo
La Francia ha fatto una scommessa inaspettata scegliendo ma conti ha promesso un revival nazionale e secondo i sondaggi dopo i cali di questa estate
Continua ad avere il il vento in poppa
Dell'opinione pubblica francese oltre commenti positivi sulla stampa internazionale
Gli elettori tedeschi avevano sì sostenuto Merkel quando aveva aperto le porte rifugiati siriani nel due mila e quindi c'era la cosa giusta da fare dal punto di vista umanitario ma troppo è troppo
La cancelliera è tornata al potere sì ma con un mandato molto condizionato quasi il tredici per cento dei tedeschi ha sostenuto l'islamofobia dell'estrema destra di Alternativa per la Germania
I politici tradizionali in Germania hanno espresso la loro condanna il loro sconcerto salvo poi spostarsi politicamente più a destra
Niente è cambiato da quando la scorsa estate Merkel diceva che il nazionalismo rabbioso di Trump richiede alla Germania all'Europa di assumersi più responsabilità per la loro sicurezza ma Merkel
Ricorda Philip Stephens una cercato di ottenere un mandato per una politica estera tedesca più attiva
Gli affari internazionali e l'Europa sono stati discussi per nulla o quasi nella campagna elettorale Merkel dunque non può lamentarsi sa se la Germania si è chiusa in se stessa detto ciò al di là dei titoli sui giornali favorevoli
Nulla di di questo rappresenta una buona notizia per macro Rossotto linea Philips Air France per temperamento ricorda il columnist del Financial Times i tedeschi sono però europei questo però non significa che siano pronti ad abbracciare la visione di maggiore integrazione
Sostenuta oggi dalla Francia Souls dice di essere pronto a firmare un programma macro ma appena si menziona la zona euro la risposta è quella di un complotto per far pagare la Germania i debiti altrui
Sarebbe tuttavia un errore immaginare che l'agenda ma converrà semplicemente cestinata dal prossimo governo tedesco i tedeschi hanno buone ragioni per volere una più profonda collaborazione a livello di Unione europea
La piove che Merkel ha bisogno di un accordo sull'asilo e rifugiati che sia sufficientemente robusto per evitare una ripetizione degli eventi del due mila e quindici anche se in modo riluttante Berlino ha dato il suo via libera a un rafforzamento della spesa
Per la difesa il quadro europeo proposto da Parigi è la strada più ovvia per il futuro sul fronte economico c'è ampio consenso in Germania per i piani francesi di allineare le aliquote fiscali sulle imprese per aumentare gli sforzi europei
Su tecnologie come l'intelligenza artificiale ovviamente tutto dipenderà dalla capacità di Marco di far passare le riforme in Francia
Anche dopo la modernizzazione del mercato del lavoro ci sono molte Cassandre che predicono che la Francia reazionaria riprenderà il sopravvento
Ciò che però non colgono gli scettici eh quel che macro ha compreso meglio di tutti
Che la modernizzazione riguarda non solo le leggi ma anche la Psicologia
E da questo punto di vista conclude Philip Stephens la Germania sta diventando prigioniera della sua prosperità e dunque immobile mentre la Francia per quanto sembri strano dirlo potrebbe aver scelto il futuro
Così tra l'altro Philip Stephens sul fanno Sun-Times di oggi e una dimostrazione di questa in parte inattesa
E da un dibattito che si è aperto questa settimana Brussel con una conferenza un po'sottovalutata dai media italiani sul bilancio pluriennale dell'unione europea è uno dei temi
Visto che ci sono non meno di risorse a causa della Brad Pitt
L'uscita del Regno Unito significa più o meno
Dodici quattordici miliardi di euro in meno l'anno per il bilancio comunitario uno dei temi e la politica agricola comune cosa farne
Il Wall street journal pubblica un editoriale dal titolo
Sbarazzarsi della PAC
Speranze anche se magre in un nuovo dibattito a Brussel sui sussidi agricoli
Andiamo a leggere la PAC e l'equivalente del ventunesimo secolo della questione di Shirley sui in via Holstein solo tre persone
La capiscono una è morta l'altra impazzita la terza dimenticato perché esiste
Brussel si sta preparando un nuovo round di riforme nel settore nell'agricoltura e scrive il Journal siamo piacevolmente sorpresi dal tono del dibattito
Il dibattito sulla PAC scoppia ogni volta che Bruxelles deve decidere il suo bilancio pluriennale questa volta le discussioni riguardano i piani di spesa post due mila venti sussidi a lui agli agricoltori allo sviluppo rurale contano per il quaranta per cento del bilancio dell'Unione
Ma questa cifra probabilmente destinata a calare nel momento in cui gli europei devono fare i conti con la perdita apposto Brezzi del contributo del Regno Unito
Al bilancio che vale circa il dieci per cento e con richieste di spendere di più per la sicurezza e il controllo delle frontiere
Niente aiuta di più che la scarsità a concentrarsi su delle soluzioni e così il dibattito sul bilancio un buon momento per affrontare questioni che sono tabù che sfuggono la maggior parte dei cittadini europei
Nella sua incarnazione originale la pacche era fatta di tariffe altissime alle importazioni di sussidi agli agricoltori che costringevano i consumatori a pagare molto più dei prezzi di mercato per i prodotti agricoli
Rossella poi ha fatto alcuni passi per un socialismo agricolo più onesto prima tagliato gran parte delle tariffe e poi ha deciso di pagare sussidi alla produzione per passare al sostegno diretto al reddito
In Europa questo è considerato un passo avanti tra un mercato papà che dovrebbe aiutare i piccoli per i cultori a colmare la differenza tra redditi relativamente bassi derivanti dall'agricoltura e ciò che potrebbero guadagnare facendo un altro
Lavoro l'obiettivo abbastanza dubbioso eppure ricorda journal circa l'ottanta per cento dei sussidi annuali vanno al venti per cento degli agricoltori in gran parte aziende agricole di medicamenti dimensioni e professionali per i piccoli regolatori sussidi della PAC incoraggiano
L'affitto dei loro terreni perché possono tenere questi sussidi anche se non coltivano nulla
Per il journal la migliore PACS sarebbe non avere una pacca non avere una politica agricola comune la sicurezza alimentare può essere garantita dalle aziende agricole europee economicamente sostenibili ed ai mercati globali
Ma la realtà politica e dico che Bruxelles non porrà fine alla PAC non ultimo perché i sussidi vanno a agricoltori che sono anche elettori
Almeno però il leader possono compiere ulteriori passi sulla strada del socialismo onesto
Un'idea promettente e meglio indicizzare i sussidi sul reddito degli agricoltori nel due mila e tredici ricorda al giorno a Bruxelles aveva chiesto di tagliare i pagamenti a chi guadagna alle alle aziende agricole che guadagnano più di centocinquanta mila euro l'anno
Un nuovo limite a questi sussidi permetterebbe al Bilancio Della PAC di rimanere sotto controllo e potrebbe aprire le porte un'altra riforma di cui si sta dibattendo
Richiedere agli stati membri di contribuire con un cofinanziamento nazionale i pagamenti dei sussidi agli agricoltori questo è sempre stato un tabù per i governi nazionali in particolare la Francia anche perché
Questi governi nazionali preferisco spinoso spendere i soldi degli altri in questo caso
Dell'Unione europea nel suo insieme ma anche Parigi sembra cambiare idea il presidente non hanno ancora segnalato di essere pronto a sostenere diverse riforme della pacchi incluso il cofinanziamento nazionale
Evidentemente ma troni conosce come un numero crescente di leader europei che la riforma della PAC necessaria per realizzare le altre
Priorità di Bruxelles tutto questo significa che c'è un'opportunità politica unica per migliorare la politica agricola comune
Cosa che sarebbe di beneficio ai contribuenti e all'economia dell'Europa così il Wall Street Journal in questo editoriale abbastanza condivisibile e perché coglie forse
L'elemento importante di questo dibattito ma con che cambia posizione della Francia sulla politica agricola comune
Vedremo se ci saranno
Come dire se altri seguiranno rinunciando tabù
L'esempio quanto servono quanto sono d'realmente d'aiuto via i fondi strutturali fondi la coesione per le regioni del Sud Italia i risultati
Da questo punto di vista non sono brillanti e forse dire addio ai soldi della coesione per ottenere più soldi per la politica extra per la difesa persino per la gestione delle frontiere a livello di Unione europea
Potrebbe essere più utile
Chiediamo invece con la Corea del Nord
La notizia di questa settimana la piccola distensione in vista dei Giochi olimpici l'incontro tra i funzionari del sud del Nord sul trentottesimo parallelo
Il Guardian ha ha commentato il tutto con un editoriale dal titolo la Corea del Nord entrante la crisi non è finita negoziati intercorre anni sono un segnale incoraggiante di due scale Jean nella penisola ma la minaccia del programma di armamenti di Pyongyang e un'Amministrazione americana imprevedibile non non scompariranno
E scrive il il Guardian come molti dittatori alla Corea del Nord piacciono i grandi show inviare i propri atleti i propri tifosi alle prossime olimpiadi invernali in Corea del Sud simbolicamente utile in patria
E all'estero promuove un'immagine di vigore nazionale di un Paese
Considerato come parte del sistema internazionale non un paria di un Paese pronto a fare affari di nuovo le immagini di responsabili del nord e del sud funzionari del nord e del sud che si incontrano nell'aria demilitarizzata com'è accaduto per la prima volta martedì dopo due anni sono un segnale Benvenuto di descritti dei escalation il peggio è finito si chiede il Guardian e la risposta è quasi certamente no
Il percorso dell'ultima crisi
E familiare nel senso che si è visto in precedenza la tensione sale i legami Inter coreani vengono tagliati la retorica bellicosa solleva il timore di un conflitto fino a che non ci sono di nuovo contatti colloqui riprendono la Corea del Nord ottiene Aiuti altri benefici il rischio però questa volta è più grande sottolinea il Guardian e al prossimo stallo alla prossima crisi rischi saranno ancora più grandi
Il primo fattore di rischio sono i rapidi progressi della Corea del Nord nei suoi programmi di armamenti pochi analisti ritengono che la denuclearizzazione sia ancora possibile insomma l'obiettivo di eventuali negoziati non sarebbe più di di di impedire alla Corea del Nord di avere un'arma nucleare ma di congelare la situazione attuale
Il secondo fattore di rischio seduto alla Casa Bianca letteralmente questa crisi non è stata alimentata solo dalla Corea del Nord ma anche dall'ignoranza di Donald Trump e dalla sua convinzione che le minacce possono risolvere qualsiasi disputa internazionale
In realtà queste minacce non sono prive di costi il pericolo che alla fine e Rodano la credibilità americana tanto più se non messe in atto
Un altro pericolo che Pyongyang credo davvero che gli Stati Uniti possono mettere in pratica queste minacce
Un errore o un errore di giudizio alla fine potrebbe portare alla guerra così
Così la vede il Guardian e visto che abbiamo ancora qualche secondo l'ultima segnalazione la dedichiamo all'Iran ieri c'è stata una riunione importante a Bruxelles con Federica Mogherini che ha difeso
L'accordo sul nucleare dicendo poco o nulla sulle manifestazioni e la repressione del regime per chi vuole approfondire la questione pagina due e tre di le monde secondo cui l'accollerà degli iraniani approfitta all'attuale presidente azzanna Rouhani ma ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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