Speciale Giustizia

Buonasera ebbene ritrovate l'ascolto da speciali giustizia un saluto da Sergio Scandurra la nostra rubrica di cronaca giudiziaria attorno a occuparsi del processo in corso di svolgimento
Sulla cosiddetta trattativa stato mafie le udienze si stanno tenendo all'aula bunker dell'Ucciardone come sapete davanti la Corte d'Assise presieduta
Dal dottor Alfredo Montalto oggi è stata la giornata del Pubblico ministero Vittorio Teresi che in termini di incarico è stato peraltro l'alter ego di Antonio Ingroia essendo stato già procuratore aggiunto il rappresentante della pubblica accusa insieme a Nino Di Matteo che questa sera ascolteremo in un'altra parte di lunghissime requisitorie fu il fiume che si stanno tenendo
A Palermo
E poi gli altri due pubblici ministeri Tartaglia del bene sono ben quattro i pubblici ministeri che stanno sostenendo le requisitorie in questa fase di discussione interminabile fase discussione finale
Del processo mostro sulla trattativa cosiddetta trattativa stato mafia
è stata la giornata di Teresina strada anche aggiornato che qualche leader politico che cerca di cavalcare in campagna elettorale
Perfino e financo il processo d'attuativa il caso di Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia che non si lascia scappare il momento retorica
Il sacrificio di Falcone e Borsellino non si amano in occasione dell'anniversario della nascita di Borsellino tanto circa il compleanno giudice eliminato
Del magistrato di minato il diciannove luglio del mille centonovantadue abbia D'Amelio insieme agli agenti di scorta e dice la Meloni imposti Facebook il sacrificio di Borsellino e di tutti gli eroi caduti nella querela che non può e non deve essere vano
Borsellino un simbolo per tutti i patrioti che amano l'Italia e vogliono estirpare dalla nostra nazione il cancro della mafia il mio augurio dice la Meloni e quello che oggi possa essere un ulteriore passo avanti
Sì per arrivare dopo tanti anni ad accertare la verità
Endorsement dunque per la Meloni che si infila nella sentimento
Nell'attività del pubblico ministero a cinque stelle Nino Di Matteo
E che non ha perso l'occasione di cavalcare un processo che vede sul banco degli imputati alti ufficiali dell'Arma dei carabinieri che hanno portato
Cattura di Totò Riina non portato inchieste che ha abitano nella storia della cronaca giudiziaria
Di mafia e non solo il generale Mori
E e che però sono stati assolti in processi già passati in giudicato in Cassazione per lo più per un processo che è un processo clone della dibattimento trattativa il processo Mori un vino che sostanzialmente a demolito gli assunti argomentativi della pubblica accusa da Di Matteo in poi che ancora oggi vengono reiterati
E non solo il processo clone
Sulla trattativa che ha già visto assolti morì Urbino
Ma oggi per esempio il Pubblico ministero Terenzi DC già fuori un altro argomento
Che rimanda a un processo che ha visto pure una soluzione consolidata e definitiva quella per la falsa per la perquisizione del ma la mancata perquisizione del covo di Riina in via Bernini
Pubblico ministero Vittorio Teresi oggi in aula ha detto essere frutto di un compromesso vergognoso noto solo a poche persone tra cui gli odierni gli odierni imputati Mario Mori Giuseppe De Donno e Antonio o Subranni
Questo è quanto ha detto Teresi peraltro già autore di una dichiarazione che quando ci fu la prima sentenza poi confermata in Cassazione di primo grado di assunzione del generale Mori e si rese protagonista di una caduta di stile parlando
All'uscita delle motivazioni del dispositivo di primo grado letto dal presidente Fontana
Del tribunale di Palermo come una sentenza da quattro meno
E dunque come vedete siamo sempre nella riproposizione di assunti accusatori che rimandano a una serie di insuccessi processuali
Le cause come sempre le vincolare le perdono gli avvocati tanto quanto i pubblici ministeri in questo caso i pubblici ministeri Palermo che hanno fatto di questo processo trattativa la somma degli insuccessi processuali degli anni novanta a seguire sostanzialmente e dunque toccherà a risentire ancora il Pubblico ministero Nino Di Matteo recordman di onorificenze di cittadinanze onorarie come sapete
L'udienza che andiamo ad ascoltare dello scorso giovedì undici gennaio riprende una serie di interventi fiume che stiamo cercando di smaltire nello speciale giustizia
E appunto riproponendo una serie di vicende soprattutto ecco appunto Paolo Borsellino per esempio evocato nella retorica sono già al di Giorgia Meloni
Nell'anniversario della della sua nascita che cade proprio il giorno in cui si tengono le requisitorie presso trattativa per esempio si attendono lei motivazioni che dovrebbero arrivare a breve
Del processo che ha condannati falsi collaboratore di giustizia al processo Borsellino quater smontando all'impianto nato
Dal pentito Scarantino ma è un processo che a Caltanissetta dovuto pure prendere una parte ditemi dibattimentali che sono legati alla trattativa perché secondo attività investigativa e le inchieste della Procura di Palermo del cosiddetto polo trattativa Paolo Borsellino sarebbe morto proprio in virtù della trattativa
Bene a Caltanissetta le conclusioni dell'ufficio della pubblica accusa nissena furono differenti da quelle di Palermo
Caltanissetta massacro peraltro demolì pure gli assunti nel principale testimone Massimo Ciancimino principale testimone del processo trattativa e non solo anche di quello cosiddetto filone che ha visto l'assunzione di voli di cui abbiamo già detto ma soprattutto i pubblici ministeri nella conclusione nella loro requisitoria al processo Borsellino quater preso atto dell'impossibilità
Processuale di questo assunto l'assenza di prove che Borsellino possa essere stato eliminato in virtù nella trattativa e dunque anche attese queste motivazioni che si aggiungono al Carmine di processi che hanno visto numerose soluzioni anche archiviazioni si pensi ai massimi sistemi criminali intorni e però a ancora sentiremo questa sera al Pubblico ministero mi Di Matteo
Riprendere le argomentazioni di Sempre il primo luglio novantadue il famoso giro di boa di governo quando c'è il cambio al Viminale Scotti cordiali ma Mancino Scotti arrivo al processo colonne come testimone
Sostenendo che fu tolto dal dal Viminale per ogni una politica un intento di indebolimento
Della lotta alla mafia poi in realtà alla difesa di mostro la difesa di modi l'avvocato Milio dimostrò che le cose non andarono così resoconti parlamentari
Storico parlamentari
Dimostrarono e questo fu un assunto colto dai giudici di Palermo che hanno assolto morì nel processo Gloria dimostrarono che fu in realtà un gioco di scacchi della partitocrazia di allora come sempre accade il Viminale era una territorio incontrastato affidato in quei decenni per lo più esponenti della DC campana
Furono Gava Scotti e poi Mancino a reggere l'incarico di ministro degli interni e nel frattempo incalzavano le inchieste per Mani Pulite la direzione della DC deliberò che chi fa il ministro non può fare il parlamentare allora
Scotti preferiti dimettersi da ministro per non perdere le gola antigene
Parlamentari che potevano sopra sporco in quella in quegli anni in cui non c'era politico che non veniva raggiunto da un'iniziativa giudiziaria negli anni di Mani pulite
E il gioco di scacchi fu dato dal fatto che Gava
Era già in condizioni precarie di salute si preferì piazzarlo alla a capogruppo al Senato della Democrazia Cristiana Mancino all'interno Scotti transitare rimpasto di governo sarà Giuliano Amato stesso a testimoniarlo viene nominato ministro degli esteri Amato dirà a escussione testimoniale che non era affatto unna diminuzione di carriera
Allora il ministro degli esteri era considerato a tutti gli effetti il vicepresidente del Consiglio mascotte di lì a poco appunto si dimise anche da quell'incarico in meno di un mese preferendo di restare appunto parlamentare per non perdere le guarentigie tipiche le immunità che di cui deputati e senatori godevano
In in quegli anni
E dunque anche questa storytelling già smontata nel processo clone cristallizzata e consolidata nella soluzione del processo che già visto imputato
E assolto il generale Mori il Cornello Mauro vino viene riproposta qui nella requisitoria che siamo per ascoltare cerchiamo dunque la parola diritto come sempre accade presidente della corte d'assise Alfredo Montalto per poi a sua volta ricordi cedere la parola al Pubblico ministero Nino Di Matteo che ascolteremo sempre in versione mono fonica Allo spazio delle due ore
Contemplate dallo speciale giustizia molto va bene allora abbiamo riso l'udienza prevista ancora la requisitoria del pubblico ministero quindi possiamo dare la parola al dottore Di Matteo
Grazie presidente
Già nell'ultima parte dell'udienza di ieri
Affrontando la questione dell'avvicendamento
Al Viminale la titolarità del Viminale
Dalla carica di ministro degli interni tra Scotti e Mancino abbiamo di fatto
Iniziato
L'excursus sugli elementi probanti
La falsità della testimonianza che il senatore Mancino corresse
Innanzi al Tribunale di Palermo il ventiquattro febbraio del due mila dodici nell'ambito
Del processo per il favoreggiamento aggravato alla latitanza di Provenzano a carico del generale Mori e del colonnello o Pino
Oggi proseguiremo concentrandoci ancora più specificamente
Su quegli elementi di prova che lo anticipo subito
Porteranno questo ufficio a chiedere l'affermazione della penale responsabilità
Del senatore Mancino e la sua condanna per il reato di falsa testimonianza
Opportuno
Immorale due minuti sulla lettura del capo di imputazione nei passaggi fondamentali
Senatore Mancino è stato rinviato a giudizio innanzi a codesta Corte
Per avere deponendo come testimone innanzi al Tribunale di Palermo nel processo in corso nei confronti morì Mario Obinu Mauro
Anche al fine di assicurare
Ad altri esponenti dell'istituzione in l'impunità rispetto ai fatti descritti al capo a quelli di cui all'articolo trecentotrentotto trecentotrentanove
Affermato il falso e comunque taciuto in tutto in parte ciò che sapeva intorno ai fatti sui quali veniva interrogato in particolare
Con il capo incolpazione
Veniva evidenziato
Il falso
Sotto il profilo del mendacio della reticenza rispetto a tre argomenti
Il primo
I contatti intrapresi in epoca immediatamente successivo alla strage di Capaci da esponenti delle istituzioni tra i quali gli ufficiali dei carabinieri mo'di Mario De Donno Giuseppe con Ciancimino Vito Calogero
E per il tramite di questi con gli esponenti di vertice dell'associazione mafiosa Cosa Nostra
Il secondo strettamente legato al primo
Delle lagnanze del ministro della Giustizia Martelli sull'operato dei sopra indicati ufficiali dei carabinieri
Il terzo delle motivazioni che provocarono nell'ambito della formazione del governo della Repubblica insediate sino al giugno del novantadue l'avvicendamento per onorevole Scotti nel ruolo di ministro dell'interno e questo è il sentimento che
Incidentalmente ma significativamente riteniamo abbiamo già iniziato ad affrontare dieci
Dico subito che
E naturalmente
In pieno rispetto della funzione difensiva sempre esercitata con grande correttezza e professionalità da i legali che hanno assunto la difesa del senatore Mancino
In certi momenti
Di questo dibattimento c'è sembrato di rilevare una
Parziale incongruenza rispetto al capo di imputazione che io richiamato
Con le spontanee dichiarazioni
Del lo stesso imputato Mancino con le sue produzioni documentali in particolare
In certi momenti è sembrato che
Il l'odierno imputato Mancino
Più che difendersi dalle accuse che gli muoviamo che sono consacrate nel capo di imputazione
Si difendesse intendesse difendersi da un'accusa
Di concorso in associazione mafiosa che
Non gli è stata mossa
E più da un tipo di accusa di questa
Tipologia
Di questa rilevanza di questa consistenza che da quelle consacrata nel capo di imputazione appena Rile
Voglio partire
Da
Richiamo di alcuni passaggi
Del documento che in parte già ieri avevo
Letto in altre parti
E che è la trascrizione dell'audizione del senatore Mancino innanzi alla commissione antimafia
In data otto novembre due mila e dieci
Perché
Questo mi sembra corretto dirlo subito la falsa testimonianza di Mancino
Quella consacrata nel capo d'imputazione che ho appena riletto si inserisce
In un contesto ancora più ampio
Nel quale secondo noi assumono con rilievo nella valutazione complessiva anche le sue
Oscillanti e contraddittorie affermazioni sull'incontro con il giudice Borsellino il giorno dell'insediamento al Viminale il primo luglio del novantadue
Non che quelle sulla consapevolezza
Per sua stessa ammissione acquisita all'epoca quindi nel mille novecentonovantadue
Di una vera e propria spaccatura già in quel periodo tra l'ala cosiddetta stragista di Cosa Nostra che faceva riferimento a Riina e l'ala cosiddetta moderata che faceva riferimento a Bernardo Provenzano
In quel documento in quell'audizione a proposito del primo di questi due Presidente chiedo scusa del per interruzione dal sito riservato prego sì io volevo comunicarle che l'imputato Brusca intende rinunciare all'apposito l'udienza quindi se ci autorizza che la disattivazione dei collegamenti nove perché abbiamo noi il il difensore va bene grazie buongiorno dopo la chiusura del collegamento
Prego Pubblico ministero
Nel corso della sua audizione innanzi alla Commissione parlamentare antimafia
A proposito del l'episodio del primo luglio del novantadue al Viminale pagina sei di quella trascrizione
Il senatore Mancino
Testualmente affermava
Incontro tra Mancino e Borsellino faccio un passo indietro per parlare del presunto in
Del quale ancora si discute tra l'allora ministro dell'interno e il giudice Borsellino parlando in terza persona di se stesso in questo momento il giorno del suo insediamento al Viminale appunto il primo luglio novantadue ho sempre sostenuto di non avere mai incontrato il predetto magistrato né quel giorno e neppure successivamente
Intanto escludo perentoriamente di avere avuto con lui un colloquio
Se è presente nel lungo e largo corridoio antistante il mio ufficio del Viminale
Tra le centinaia di persone presenti quel pomeriggio per salutarmi augurarvi buon lavoro avrò anche potuto stringergli la mano come avvenne con molti meglio noti dei non pochi presenti
C'era ressa nel
Corriere
Teniamo presente questa dichiarazione
Andremo a valutare per tempo il contesto che deve essere inquadrato prima di scendere nello specifico del capo di imputazione
Che
Nella udienza del ventiquattro febbraio del due mila e dodici
A proposito di questa vicenda dell'incontro o del presunto incontro col dottore borsellini primo luglio del novantadue al Viminale
Mancini dirà cosa diversa
Ancora
E questo
Rileva ancora di più anche specificamente su
Sul capo di imputazione
Secondo noi vanno lette con attenzione e analizzate le dichiarazioni prese in quella sede dal senatore Mancino in quella sede parlamentare
Consacrate
Alle pagine nove dieci poi ventotto ventinove della trascrizione
Senatore Mancino affermò dinanzi alla Commissione parlamentare antimafia
Già nel periodo precedente la strage di via D'Amelio si approfondì la questione del livello delle ragioni dell'offensiva mafiosa
Sì parlo dello scontro
Tra la malavita organizzata e uomini delle istituzioni
La tesi esposta dal prefetto Parisi in una delle riunioni di cui ho detto fu che la macchina dell'intensificato l'offensiva non solo per colpire uomini delle istituzioni
Ma anche per ottenere una mitigazione della risposta dello Stato rispetto alle misure di contrasto adottate adottando
Nessuno degli appartenenti al Comitato intervenendo parlo di alleggerire il contrasto lo Stato ha mezzi e uomini per reagire contrastare e debellare l'ala militarista presente nella cupola mafiosa full opinione espresse in tutti gli interventi nel corso di un dibattito che seguirà la relazione introduttiva del prefetto Parisi
Cosa aggiunge il senatore Mancino
C'erano infatti all'ora due brutte correnti mafioso la militarista e la tratta attivista a livello locale però e non con lo Stato
Per quanto riguarda in particolare l'ala militarista la cupola mafiosa era divisa tra chi sosteneva di colpire uomini e simboli significativi delle istituzioni la corrente faceva capo a Riina e chi invece era dell'avviso di rinunciare è colpito eclatanti e di tornare a condizionare le istituzioni con gli appalti traffico della droga l'attività d'impresa
L'arruolamento dei giovani per rinnovare l'esercito dei mafiosi questa corrente faceva capo invece a Provenzano
Questo
Il senatore Mancino lo afferma dinanzi alla Commissione parlamentare facendo riferimento alla situazione da luglio conosciuta
è oggetto di riflessione già prima della strage di via da me comunque nel mille novecento novantadue appena insediandosi questo signori
Della della Corte sono edifici popolari in particolare lo riteniamo di particolare
Importanza perché in quel momento lo vedremo abbiamo già visto
Tra poco lo lo vedrò anche con riferimento a qualche testimonianza specifica
Io unici l'unica fonte
A dipingere ad avere dipinto quella situazione
Era Vito Ciancimino che aveva descritto a
E i carabinieri del rosse l'esistenza quanto meno di una divergenza fondamentale di strategia tra Riina e Provenza
Sul punto in quella sede di Commissione parlamentare antimafia
Probabilmente cogliendo
La novità l'importanza di quella dichiarazione fatta Mancino
Nel momento in cui dopo la parte iniziale dell'audizione sostanzialmente portata avanti da Mancino dichiarando quello che voleva dichiarare est nel momento in cui iniziano le domande
Pagina ventotto e ventinove uno dei commissari
L'onorevole Li Gotti
Torna sull'argomento
E torna con una domanda che non è soltanto una domanda o la ripetizione di una domanda ma
Contiene anche dei dubbi e delle perplessità
La leggo Li Gotti
Poc'anzi lei ha detto che nelle riunioni del comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica il capo della polizia le parlo delle due anime di Cosa Nostra una per così dire dialogante riconducibile a Provenzano e l'altra stragista riferibile al Rina
Mi scusi ma nel novantadue dopo la strage di Capaci le conoscenze riferite da Parisi erano così profondo è sicuro di questo hanno in realtà risulta che il mandamento di Corleone avesse l'unico privilegio di avere due rappresentanti nella Commissione provinciale di Cosa Nostra
Nel senso che vi partecipavano sia Provenzano che Riina anche semmai contemporaneamente e ciò per una precisa strategia finalizzata a non prendere decisioni immediate e continua ancora
La risposta di Mancino
A questa lunga domande in cui vengono
Esplicitate anche le perplessità sulla dichiarazione precedentemente ressa poco tempo prima resa da Mancino
A questa domanda consegue la risposta
Io l'ho saputo in quel periodo
Possiamo anche voi il picaresco in proposito c'è qualche relazione al ministro al capo della polizia fatta dai due maggiori responsabili del dia c'era infatti un responsabile operativo che faceva parte dei quadri che era
Il dottor De Gennaro
Poi c'era anche il professor Arlacchi
Dobbiamo sottolineare
Che da tutta l'istruttoria dibattimentale
Non si è mai ricavato
Il dato
E qui non importa sapere se o
Discettare se reale o presunto ma il dato che in quel momento
Da fonti diverse rispetto a quelle
Alle quali attingevano i rosse cioè a Vito Ciancimino
Fosse stato delineato il quadro di una spaccatura
Ma il
Una divergenza
Addirittura la presenza di un'ala militarista è anche i termini usati sono molto significativi è un'ala trattati in lista e dialogante
Questi sono i riferimenti e le parole e gli aggettivi
Utilizzati dal senatore Mancino nel descrivere la situazione all'Hui nota
Già nel mille novecentonovantadue
Ma non solo non c'è nulla in senso positivo ma in quest'aula c'è stata la perentoria smentita del dottor De Gennaro che ha dichiarato che anzi
Tutte le risultanze investigative dell'epoca a sua conoscenza conoscenze quindi dal capo operativo della DIA portavano ad una piena identità di vedute e di strategia
Tra Riina e Provenza
Lo ha espressamente affermato nel corso del la sua testimonianza in questa sede dibattimentale il dottor De Gennaro
Ripeto e lo faccio per l'ultima volta tutte
Le risultanze erano nel senso della piena convergenza strategica tra la volontari Rina quella di Provenzano ad eccezione di quelle che il ROS dei carabinieri
Andavano acquisendo da Vito Cenci
Detto questo
Vorrei iniziare
Dal dall'analisi di
Alcuni passaggi testuali delle dichiarazioni resse da Mancino proprio
Il ventiquattro febbraio due mila dodici nel verbale che costituisce sostanzialmente il corpo del reato che
Abbiamo contestato
Innanzitutto non è inutile
Ricordare che in quella circostanza
Il senatore Mancino fu chiamato innanzi al Tribunale di Palermo come testimone della difesa
E su o richiesta della difesa degli imputati morì e
Obinu
Quando
Inizia l'esame del difensore
Dopo diciamo le domande introduttive per con le solite per capire i ruoli incarichi avuti in precedenza
Il difensore chiede se nel periodo in cui lei era ministro dell'Interni
Aveva mai saputo che si fossero svolti alcuni incontri tra ufficiali dei carabinieri e Vito Ciancimino
Il dato secco
Non è che sta parlando dei contenuti nella persona del colonnello Mori e del capitano De la domanda posta a pagina venticinque inizio pagina ventisei
Immediatamente e già questa
Una prima primo segmento di una dichiarazione falsa
Mancino risponde io ho avuto conoscenza attraverso la lettura della stampa
Adesso l'epoca precisano la posso indicare
Ma non sappiamo che la stampa riportò notizie di questi incontri avvenuti nel novantadue molto molto dopo
Ancora
Pagina
Ventisette
Non abbiamo mai parlato del colonnello Mori fino a quando la stampa
Non ha messo in evidenza non solo le qualità professionali ma anche diciamo rilievi che venivano mossi per quanto riguarda le relazioni nei confronti di alcuni personaggi di cui ho già parlato Ciancimino senior eh Ciancimino in ribadisce di non avere saputo assolutamente nulla neppure della
Materiale esistenza di questi incontri
Ancora
A una domanda
Molto ulteriormente precisa dell'avvocato Milio
Mancino Nicola rispondo in questo modo
Pagina ventotto
L'avvocato
Afferma onorevole Martelli all'epoca dei fatti ministro della giustizia ha dichiarato di essersi lamentato con lei
Nella sua qualità di ministro dell'Interno perché il ROS dei carabinieri svolgeva indagini su Cosa Nostra mentre secondo Martelli
Dopo la creazione della dia toccavano esclusivamente alla DIA mi conferma questa circostanza cioè che l'onorevole Martelli si sia lamentato con lei di questo comportamento del rosso
I consentirete rileggere una risposta che
A mio avviso sì sì proprio emblematica dell'arte
Diciamo di parlare senza rispondere alla domanda
Mancino Nicola ma guardi la lamentela è una cosa diversa diciamo da una riflessione di carattere anche culturale perché io voglio rappresentare al signor Presidente io onorevoli Giudici che ha avuto anche un confronto con Martelli
E la via è una creatura che nata nel novantadue inizio anno che si avvaleva della collaborazione prevalentemente di personale amministrativo
Doveva entrare in funzione nel dicembre del novantaquattro e Dio in occasione della conversione in legge del decreto legge diciamo convertito con legge dell'otto agosto novantadue presentai un emendamento con il quale non solo veniva soppresso il commissario
Antimafia che era qui a Palermo ma avevo anticipato anche l'entrata in funzione della DIA al novantadue al dicembre del novantadue i sì chiedo una cosa parla
Di un'altra cosa
Io partivo dalla considerazione che la dia fosse un'organismo nuovo che dotato di una con i posizioni interforze
C'erano carabinieri c'era Guardi di Finanza c'erano poliziotti be'questa poteva svolge un compito anche di coordinamento ma senza che venisse sottratta ai corpi speciali dei carabinieri della guardia di finanza
Martelli non mi ha detto che i carabinieri svolgevano non mi ha detto che i carabinieri svolgevano attività investigative
Mi disse a precisazione si capisce di che cosa perché poi più volte si tornerà sull'argomento ma lui negherà sempre mi dissi a precisazione se mal non ricordo ma non ci troviamo di fronte l'attività non autorizzate
Ma attività non autorizzato e bisogna pur comprendere che cos'è perché non credo che gli anni che sono trascorsi dal novantadue al due mila dodici non abbiano sottolineato che Rossi esistono eccetera eccetera eccetera
Quindi se svolgevano attività investigativa io non vedo e rispondo alla sua domanda ma in realtà continua a non rispondere
Non vedo il motivo per il quale il ministro della giustizia si rivolge per attività investigativa al ministro dell'Interno anziché rivolgersi direttamente alla Procura della Repubblica di Palermo visto che agivano operavano nella città di Palermo per conoscere quali erano queste attività non autorizzata
Del resto io ho avuto modo signor Presidente rileggere anche la dichiarazione resa dinanzi a codesto onorevole Tribunale quando lei ha chiesto ma quello che le ha riferito la dottoressa Ferraro la detta al ministro dell'Interno e Luís dice tre volte no no no perché non dice il ministro dell'Interno queste cose che poi successivamente melius re perpensa si possa dire che io dovevo percepire che gli ufficiali dei carabinieri incontravano Ciancimino
Leggerete se avrete
Se lo riterrete
Opportuno tutti sia
Cioè non solo
Non sostanzialmente non risponde alla domanda
Ogni tanto
Si fa scappare dice mi disse a precisazione ma precisazione di Chiappori ci torneremo più volte non lo dice che in rosso svolgevano attività autorizzata ma a precisazione dice
Continua annegare di avere avuto lamentele da parte del ministro della giustizia
Su questa attività del rosso continua a negare di avere mai saputo di rapporti
In quel momento in corso tra il ROS dei carabinieri Vito Ciancimino dice anche un'altra cosa che abbiamo cominciato introdurre
Che è molto importante
Anche per valutare il dolo secondo una sussistente la falsa testimonianza in quell'occasione
Mancino adesso lo vedremo meglio non si presenta
Innanzi al Tribunale come un teste non informato
Di quello che sarebbe stato l'oggetto della sua deposizione signori giudici
Mancino intanto
Qua vi dico poi tornerò ancora sull'argomento
Aveva letto
Padre ma che aveva letto
Il processo ma diciamo aveva letto
Intanto qui le dichiarazioni di Martelli
Non è il teste che in quel momento viene presso diciamo
Teoricamente
Alla sprovvista rispetto all'argomento trattato e quindi può
In buona fede non ricordare
Legittimamente
Nella citazione così come faceva anche la pubblica accusa
Veniva sempre anche da parte del della della difesa veniva sempre esplicitato l'articolato di prova
Mancino aveva letto lo dice lui stesso la deposizione di morte
Non c'è non ci dobbiamo porre il problema
Della sorpresa sull'argomento che può causare il cattivo ricordo
Ancora
Rimango al
Corpo del reato alla testimonianza del ventiquattro febbraio
Pagina
Trentuno
Questo non è un argomento specificamente contestato però vi ho già anticipato dobbiamo valutare un po'il contesto
L'episodio dell'incontro con Paolo Borsellino
Nel due mila e dieci e fino al due mila e dieci
Perché dalle sentenze definitive potete anche e vincere alcuni dei passaggi delle risposte che Mancino aveva dato chiamato nei processi i Caltanissetta
Mancino aveva sempre sostenuto di non avere alcun ricordo
Di avere incontrato il giudice Borsellino
Dicendo aveva sempre detto con una argomentazione
Noi riteniamo poco plausibile ma l'argomentazione da quella ma anche se lo avessi incontrato probabilmente non non lo avrei riconosciuto
Fino al due mila dieci quando la questione
è stata ampiamente dibattuta anche mediaticamente
Ora citato dinanzi al tribunale di Palermo
In quell'occasione
Dice
Ecco
C'era stata una dichiarazione all'epoca di un ministro che anticipando il collega aveva detto che Borsellino poteva fare il presidente della direzione nazionale antimafia si riferisce alla dichiarazione fatta da Scotti nel corso di un dibattito per la presentazione del libro di Arlacchi Unity sono
Ecco solo così conoscevo Borsellino non l'ho mai visto di persona
E quando il prefetto Parisi
Mi disse se al mio insediamento che è avvenuto nel pomeriggio del primo luglio
Con una folla diciamo strabocchevole mi si consenta l'aggettivo forse esagerato ma c'erano tutti i dirigenti dell'amministrazione dell'Interno
C'erano personale dell'interno c'erano anche amici in borghese che erano venuti per congratularsi stringere la mano a fare io pure di buon lavoro al mio no nominato
Prefetto Parisi mi disse niente in contrario se il giudice Borsellino a mia insaputa
Qua c'è un'incomprensibile però poi ci si ritorna completa la frase
Non è in discussione questo
Quindi prima
è credetemi questa circostanza almeno
Dalle prime dichiarazioni di Mutolo
Credo nel mille novecento novantatré o novantaquattro dibattimentali era una circostanza sulla quale si era discusso molto prima Mancino per anni nega
Di avere un qualsiasi ricordo dell'incontro
Ora cambia versione è ricorda addirittura il
Dato che è incontro che si continua a dire si limitò a un semplice saluto
Fu anticipato da una telefonata da una citofonate Now da una comunicazione del capo della polizia Parisi che gli chiese se lui fosse lui Mancino fosse disponibile a incontrare
Il giudice Borsellino
I Co
Quanto
Oscillante
Anche su una circostanza alla quale
Lo stesso Mancino ha sempre attribuito molta importanza sia
Il ricordo ma io siano le dichiarazioni di Mancini
Ancora
Pagine quarantatré quarantaquattro quarantasei
Si parla
Su sempre sul istanza
Su domande del dell'avvocato del quarantuno bis
Si parla del si chiede se fu messo a conoscenza di qualcosa relativa alla
Prima alla sottoposizione
E poi alla revoca della sottoposizione al quarantuno bis primo comma di tutti i detenuti del carcere di Secondigliano
Di Poggioreale a Napoli il ministro Mancino dice io non ho mai saputo niente di tutto questo
Perché i provvedimenti di quarantuno bis di applicazione del quarantuno bis non venivano comunicati per conoscenza al ministero dell'Interno non ho mai saputo niente
Noi sappiamo invece e lo sappiamo per tabulas attraverso la produzione di un fax che venne mandato da Nicolò Amato proprio al ministro dell'Interno Mancino personalmente che
Al di là del del del significato che possiamo attribuire a questa vicenda che il ministro Mancino fu il primo ad essere personalmente informato
Così come aveva richiesto delle vicende e in particolare in quel momento della revoca del quarantuno bis a tutti i detenuti di Poggioreale e Secondigliano
Ma
Il mendacio già manifestatosi
Martelli non mi ha detto niente non ho mai saputo
Non ho mai saputo del
Dei contatti rosse Ciancimino non ho mai saputo nulla sul quarantuno bis diventa ancora più evidente nel momento in cui inizia il controesame da parte del pubblico ministero
Intanto
Da pagina sessantuno impone
Guardate
A proposito della domanda
Ancora veramente qui siamo in corso di esame relativa alla formazione del governo Amato
Fu posto questa è la risposta di Mancino all'interno della direzione del mio partito il problema della compatibilità incompatibilità
E c'era anche un disegno di legge che era stato presentato nell'altro ramo del Parlamento in questo disegno di legge si profila un'ipotesi di incompatibilità chi fa il ministro non può fare il parlamentare
Alla fine fu approvata questa
Questo progetto di riforma
La posizione del mio predecessore era quella di avere una copertura costituzionale perché un ministro dell'Interno ha non pochi rischi davanti alla sua attività
E poiché lui non si voleva dimettere da parlamentare io riassumo perché io lo traggo dalle dichiarazioni di quel tempo anche dai giornali
Di anche Mancino conferma che Scotti aveva detto pubblicamente che non si sarebbe dimesso da parlamentare comunque lo hanno fatto ministro degli Esteri come dicevo ieri
Io non sono per niente contento signor Presidente di utilizzare quest'argomento perché è un argomento delicato che attiene anche alla vita e alla storia dei partiti politici
Gava dalla Camera passò al Senato ma ciò non di meno non posso la sua candidatura per presidenti di gruppo io Peci il presidente di gruppo i giornali dell'epoca dicono che in una mia dichiarazione
Ma io adesso proprio sono diventato presidente del gruppo parlamentare ma perché mi chiedete se debba o possa fare il ministro dell'Interno
Sostanzialmente dice siccome
Gava pretendeva l'attribuzione di un ruolo importante
Le sue condizioni di salute non gli consentivano di fare il ministro
Allora
Fu dirottato alla presidenza del gruppo ricordo se del Senato della Camera un quell'incarico prima ricoperto dal dal senatore Mancino
E io
Fui diciamo
Dirottato al ministero degli Interni
Fui
Nominato ministro dei degli Interni perché
C'era per Scotti il problema della incompatibilità
Al di là di tutto quello che abbiamo detto ieri
Un solo richiamo a quelle che erano state le risposte
Del senatore Mancino nel due mila e dieci quando invece aveva
Spiegato senza mai fare riferimento mai fare riferimento né alla questione Gava
Ne alla questione incompatibilità e facendo anzi direttamente riferimento all'incarico specificamente avuto su input del presidente Scalfaro
Io ci devo tornare un attimo per sottolinearvi come in questa sede di questa audizione di quell'audizione dibattimentale del ventiquattro febbraio anche su questo argomento Mancino cambia completamente
La sua versione
Poi anche questo diciamo non è strettamente afferente
Il capo di imputazione ma riguarda pur sempre quel
Quelle
Quella UDC o per capire con quale spirito e con quale dolore
Di essere reticente mente mendace
Manca Mannino si presenta dinanzi al tribunale di Palermo
C'è tutta una lunga
False in cui il Pubblico ministero tendeva a fare delle domande fece delle delle delle domande che tendevano ad avere una risposta che
Manta Mancino un senatore Mancino aveva già dato la Commissione antimafia è anche al Pubblico ministero di Palermo
In fase di assunzione di informazione
Mancino aveva più volte detto che
L'onorevole Mannino
L'onorevole Mannino
Io aveva detto incontrandolo
Né
Gli uffici del Parlamento
Il
Subito dopo
L'omicidio Lima
Ho paura il prossimo sono io ho una frase dal tenore assolutamente analogo dal significato identico
Bene
Andatevi a rileggere tutte le domande
Il non rispondere a queste domande
La contestazione modo anche un po'stavolta forse per l'unica volta un po'anche via di arroganza e strafottenza con la quale rispetto alla contestazione del Pubblico ministero
Ma Mancino rispondeva i quando il pubblico mi si diceva lei ha detto questo oggi dice che non è vero o non ricordo assolutamente questa frase una frase dal contenuto analogo
E lui dice M
Poi interviene il Presidente del Tribunale di fronte alla
Ennesima rilettura che stavolta il presidente del tribunale fa dicendo ma il Pubblico ministero legittimamente le contesta questo i dice allora la conferma questa prassi sì sì la conferma
Quello che è
Non è inutile anziché importante
Constatare
è che
Nel corso del controesame il dichiarante l'allora testimone mancino Nicola
Afferma sostanzialmente di avere sempre
Avuto costantemente avuto più volte ha avuto in relazione a tanti atti processuali eh di indagine preliminare sempre
Abbiamo motivo di dubitare depositati a favore di altre difese avuto sempre dall'avvocato medio con il quale aveva un
Un buon rapporto anche per le comune esperienza parlamentare seppure in gruppi diversi
Conoscenza dei contenuti
Di tutti gli atti principali
Del processo dell'indagine in quel momento è del processo
Dalle dichiarazioni di Brusca le dichiarazioni di Mutolo
E quant'altro
Mancino non ha letto solo le dichiarazioni di Martelli Mancino
Aveva avuto e dimostrava di avere avuto e di avere letto in maniera attenta e puntuale un costante aggiornamento
Sull'evoluzione delle indagini e dei processi su tutta la vicenda trattativa
Quindi quando
Nega
Quello che
Era stato il contenuto dell'incontro poi vedremo del quattro luglio del mille novecentonovantadue con Martelli
Poi vedremo che lo fa in ragione certamente non di un cattivo ricordo
Ma di una sua precisa volontà
Di negare una circostanza che in qualche modo poteva ecco la contestazione del del dell'aggravante avere un certo significato accusatorio
Nei confronti di morì e De Donno in quel momento al tribunale era imputato soltanto Moshe
Questo per quanto riguarda le dichiarazioni
Resse il ventiquattro febbraio
Ora dobbiamo vedere quali sono
Al di là
Della ricostruzione di queste contraddizioni interne
Con quello che Mancino aveva dichiarato in altre sedi
Al di là della illogicità di delle sue risposte quali sono
Gli elementi di prova più direttamente
E non soltanto logicamente afferenti
La dimostrazione della falsità della delle sue dichiarazioni dinanzi al tempo
E non possiamo non può non partire non possiamo non partire
Dalle dichiarazioni di Martelli
Deposizione del nove giugno del due mila sedici
Intanto pagine cinquantasei cinquantasette Martelli non ha dubbi
Chiarisce
Che
Il ministro degli Interni
Con il quale
Aveva parlato
Della di quello che aveva saputo dalla dottoressa Ferraro
Era Mancino
E non Scotti
Chiarisce
Di avere superato immediatamente
Il dubbio
Che aveva inizialmente ma soltanto inizialmente
Formulato sulla identità del suo interlocutore allor quando per la prima volta il sei aprile
Mi ricordo nel nella udienza in cui era stato sentito al processo Mori
Gli era stato detto era stato chiesto era stata fatta una domanda per la prima volta ma lei queste cose che ha saputo dalla Ferraro le ha dette a qualcun altro e lui aveva risposto in quella sede dibattimentale
Al ministro degli interni è
Al capo della DIA generale Tavor
In quel momento inizialmente aveva detto
Non in questo momento non non ricordo se Scotti o
Mancino
Immediatamente dopo dal successivo interrogatorio ha sempre detto sono certo Mancino o Scotti cosa che Scotti ha confermato in questa sede non ha parlato soltanto anni dopo
Commentando proprio la vicenda dell'indagine di Palermo sulla trattati
Andiamo
A vedere cosa dice Martelli
Martelli aveva reso la dichiarazione il sei aprile del due mila dieci
Innanzi alla sezione quarta del tribunale di Palermo
Qui in questa sede ha detto a me colpiti
Questa richiesta di copertura politica
Sia per il fatto che agissero a senza aver informato l'autorità giudiziaria bis senza riferire all'autorità di polizia che era stato appena istituita cioè la
Io dissi alla Ferraro che dovere informare borsellini immediatamente lei adesso non ricorda non mi ricordo se mi disse l'ho già fatto o lo sto facendo
Per parte mia io presi l'incarico di informarne il ministro Mancino
Pagina cinquantasette
Inizialmente ma solo inizialmente avevo dei dubbi se ne avessi parlato con Scotti o con Mancino ma anche le date escludo che ne abbia parlato con Scotti perché non era più in carica
Spiega il perché lo ritenne di fare e poi descrive questo incontro del quattro luglio venne a trovarmi al ministero della giustizia il ministro Mancino
E a parte qualche convenevoli
Mi disse che lui non si aspettava quella nomina
Non se l'aspettava
Gli parlai della conversione in legge in corso in Parlamento del decreto dell'otto giugno delle difficoltà enormi e lui mi disse Mickey è su un po'di tempo in sostanza mi disse sono appena arrivato dammi tempo di leggere le carte perché ieri questa cosa non esso nulla
E quindi per il momento continua la seguire tutto
Abbiamo parlato anche di altro
I dissidi cerca un po'di informarti che sta succedendo con il rosso perché sono venuti al ministero e hanno fatto un discorso molto strano alla Ferraro
Hanno agganciato Ciancimino
E posso essere utile per fermare le stragi blu mi disse non so nulla sentivo vedrò francamente
Mi mi spiego mi è sembrato sincero
Con quali Toni gliela riporto chiedeva il Pubblico ministero queste notizie e Martelli disse
Cerco una definizione più precisa possibile sconcerto
Quindi non è una un discorso un pour parler così di passaggio
Seppure in un primo momento alla domanda
Specifica
Se avesse parlato assieme al dato degli incontri
Specificamente della richiesta di sostegno politico
Seppure in un primo momento Martelli dice non ricordo esattamente
A seguito della contestazione di una dichiarazione che lo stesso Martelli aveva reso ha confermato in pieno di avere parlato a Mancino
Della anomalia di tutta la vicenda dei contatti Ciancimino rosso ed è la richiesta ecco perché lo sconcerto da parte del rosso dei carabinieri di avere un sostegno politico dal ministro della Giustizia
Ero perfettamente consapevole dice Martelli della caratura criminale di Vito Ciancimino Falcone mi aveva più volte detto che era il più pericoloso perché il più politico dei mafiosi mafiose dei politici
Ancora si torna
Martelli ribadisce assolutamente si sono certo parlai di con Mancino non solo degli incontri
Del contenuto di quello che avevo saputo ma anche della fonte cioè andare i spiegai e gli dissi che De Donno era andato dalla Ferraro e gli aveva chiesto informare il ministro per avere un sostegno politico
Ancora
Dalla contestazione che era stata operata per il motivo che ho appena spiegato si legge la dichiarazione che Martelli
Aveva reso
In sede istruttoria
Testuale registrato e trascritto ecco lo stesso discorso vale anche con Mancino io non ho mai voluto ed è vero tirarlo per la giacca o sollevare il dito accusatorio però poi quando leggo che insomma che non si ricorda
Io non ho mai detto non ho mai pensato neppure all'epoca che Luís avesse dei dubbi delle riserve o chissà che cosa
Ho semplicemente detto che ricordo perfettamente di averne parlato con il ministro degli Interni lamentando il comportamento dei ROS
Che stanno facendo questi perché pigliano iniziative Houghton le indagini sono affidate ai magistrati e per quello che riguarda l'aspetto politico legislativo ce ne occupiamo noi del governo questo ha detto
Martelli a Mancino non è una circostanza che si può dimenticare cosa c'entrano in rosso con questa storia perché pigliano delle iniziative e Luís nega risolutamente mi dispiace
Ma io ricordo ricordo benissimo di averlo avvertito in questi termini
E allora
Martelli quindi ricorda con dettagli molto definiti lo svolgimento e i contenuti dell'incontro del quattro luglio
Ricorda di
Avere detto a Mancino tutto quanto aveva appreso dalla Ferraro
E con lo sconcerto che egli era derivato da quanto aveva appreso dalla Ferrari
Il primo incontro
Tra il ministro della giustizia e il ministro degli interni in un momento ricordiamocelo sempre in cui la questione mafia
Era necessariamente
Una questione caldissima sul tappeto dopo la strage di Capaci
Il primo incontro tra il ministro della Giustizia il ministro degli interni lo stesso incontro in cui e Martelli quadro dice
Se senza voler avanzare nessun sospetto legittimamente Mancino dice guarda io non ne so nulla del quarantuno bis
Questi erano i criteri che avevano diciamo
Probabilmente non erano queste cose non erano state tenute in conto da chi lo aveva voluto voluto al ministero degli Interni non è son nulla
Non so nulla del quarantuno bis del decreto-legge trecentosei novantadue però ora occupata né tu
Però non è questo il problema il problema è che Mancini
Sapendo
L'importanza può essere cento può essere dieci può essere uno ma la l'importanza è la rilevanza
Della dichiarazione di Martelli
La rilevanza nei confronti della posizione di Mori
E di altri
Partecipi in quel momento protagonisti della trattativa
Chiamato dalla difesa di un imputato bah a dire il falso su questo argomento innanzi attributi
è stato
Veramente per sciogliere ulteriori dubbi
Importante il modo in cui Martelli ha risposto
Alle domande e lo dico con piena sincerità non soltanto perfettamente legittime ma anche molto abili che cercavano di cogliere io eventuali profili
Di criticità delle dichiarazioni di Martelli che sono state formulate a Martelli nel corso del controesame
Svolto dei difensori di Mancino all'udienza del quindici giugno del due mila e sedici
La prima cosa
Naturalmente
I difensori partono
Da quell'espressione di dubbio del sei aprile due mila e dieci su se l'interlocutore ministro degli Interni se Scotti o Mancini
Martelli dice
I dubbi io le ho avuto sino a quando sono stato interrogato in materia come testimone la prima volta è davvero mai nessuno gli aveva mai chiesto anche perché fino a quel momento la Ferraro ancora non aveva parlato nessuno aveva mai
Detto qualcosa ho chiesto a Berna Martelli qualcosa sui contatti rosso Ciancimino
I dubbi dovuto soltanto in quel momento è sino a quel momento quando sono stato interrogato in materia come testimone la prima volta da premettere che ogni volta ed è vero perché noi abbiamo anche le deposizioni innanzi alla Commissione parlamentare antimafia di martedì ogni volta che ne ho parlato ho ricordato ho ricordato di avere avuto dei dubbi ma questo non può
Non si non vuol dire che continua ad averlo no ricordo il fatto che inizialmente avevo dei dubbi è soddisfacente
Ancora
Dice non posso escludere che poi ne ho parlato anche con ascolti Scotti lo dice che ne hanno parlato poi con alcuni anni dopo
Ma queste sono due cose assolutamente diverse un conto è lamentarsi con l'ex ministro dell'Interno di quelle che avevano fatto il rosso un conto è informare il ministro degli interni in carica chiedendogli ma vedi un po'che succede una cosa un po'anomala no non trova che sia un po'diverso risponde Martelli all'avvocato
Ancora io mi presti l'incarico i informare Mancino
E l'ospedale
Mancino viene nominato il primo luglio il quattro luglio ci incontriamo
Ho parlato anche con Taormina
Poi ci torneremo
L'avvocato
Abilmente dice ma lei lo sa che
Che
Taormina
Non ha confermato di aver avuto con lei
Alcuni interlocuzione su questa vicenda
Martelli
Che lo sapeva dalla lettura della stampa dice semplicemente evidentemente i carabinieri non si smentiscono mai tra di loro
Ma su questa ASS su questo aspetto
Ci torneremo
Su questo aspetto della deposizione
Di Taormina
Allora
Qualche considerazione
Generale ma importante su queste dichiarazioni di morte
Martelli antine sito labile controesame della difesa di Mancino conferma quanto già riferito in esame e in precedenza più volte
A partire dal giorno successivo al momento in cui il sei aprile del due mila dieci questo Pubblico ministero per la prima volta gli aveva posto la domanda se e gli avesse riferito ad altri quanto appreso dalla terra
Le dichiarazioni di Martelli devono considerarsi particolarmente forti sul punto perché signori giudici popolari
Martelli non mostra
Non ha mai mostrato di essere animato da alcun pregiudizio accusatorio nei confronti dell'ex collega di governo
Anzi in certi momenti sembra preoccupato
Delle conseguenze pregiudizievoli per Mancino
Delle sue dichiarazioni
Non nasconde in nessuna occasione
Neppure quando ormai a fugato il dubbio di avere avuto dei dubbi iniziali sull'identità dell'interlocutore
Non carica signori della Corte il colloquio del quattro luglio i connotati di particolare drammaticità
Ho per usare la sua stessa espressione la stessa espressione usata in questo dibattimento da Martelli di contenuti ansiogeni
Non perde occasione soprattutto quando stimolato dagli avvocati della difesa di ribadire con forza che al momento del colloquio non nutriva alcun sospetto nei confronti di Mancino e in particolare un sospetto sulla esistenza di una vera e propria trattativa tra lo Stato e la mafia così come nessun sospetto sull'eventuale volontà di Mancino di sottrarsi ad un ruolo politico attivo nella difficile fase della conversione in legge del decreto trecentosei novantadue
La verità è che Martelli
Non accusa Mancini
Martelli riferisce un fatto
Martelli riferisce il contenuto di un colloquio importante è indimenticabile
Che è mancino anche al momento della testimonianza gli è costata l'odierno incriminazione dolosamente nega in un contesto motivazionale più ampio
Eh io
Infatti avendo nel frattempo approfonditamente conosciuto i passaggi principali di tutta l'indagine sulla trattativa Stato-mafia
Avendo piena conoscenza delle dichiarazioni di Brusca i Massimo Ciancimino delle polemiche dei sospetti scaturiti nei suoi confronti in esito alle dichiarazioni di Mutolo sul in particolare sull'incontro del primo luglio tra Paolo Borsellino e lo stesso Mancino
Sceglie di negare perfino la conoscenza che invece aveva del rapporto tra Ciancimino e Rossi dei carabinieri
Di quel rapporto che costituì inizialmente il binario principale di quella trattativa
Mancino probabilmente in qualche modo anche in considerazione di un per timore di un coinvolgimento
Più diretto
Almeno
Nel nell'indagine su ciò che accadde tra il novantadue novantatré
Scelti sceglie volutamente la reticenza
La menzogna
L'omertà istituzionale ed abbraccia questa scelta
Fino alla conseguenza estrema della falsità della testimonianza resa innanzi ai giudici di Palermo il ventiquattro febbraio del due mila e dodici
è in questo contesto la scelta di non ammettere un dato è essenziale
Ma indimenticabile
Che in qualche modo avrebbe potuto recare pregiudizio nona la sua posizione processuale
Ma principalmente alla posizione
Dei carabinieri
Che Mancino sceglie
Di negare tutto
Anche quello che Martelli aveva detto
E proprio in questo contesto motivazionale
Si inserisce quella vicenda che è stata
Fotografata sostanzialmente attraverso le risultanze
Della intercettazione telefonica disposta sulle utenze in uso
A Mancino
Io prima di commentare di analizzare il significato che rileva lo dico subito per questo lo facciamo per la falsa testimonianza di Mancino
De di quelle intercettazioni
Mi permetterò
I ripercorrerne in senso cronologico
Alcuni passaggi
Venticinque novembre
Due mila e undici
Quindi
Siamo ben prima della testimonianza
Falsa
Quella del febbraio due mila retorici
Chiama
Loris D'Ambrosio risponde Mancino che però si capisce subito prima chiamato
Il dottor Loris D'Ambrosio
Mancino io l'ho chiamata perché avevo ho letto
Avevo letto sulla stampa un articolo di Arena
è invece di parlare solo di Dell'Utri infila anche tra le ipotesi ci sta anche Mancino anche se Caltanissetta dice non è indagabile
Mancino
Ora non si capisce comunque il periodo era piuttosto contorto ma io ho chiamato Messineo detto ma con questa storia diciamo delle indagini
Che sono diciamo ormai quasi quinquennali ma qualche volta si può anche fare una dichiarazione che io non sono iscritto a meno che non risulti indagato e allora è un altro paio di maniche o no ma io non voglio fare nessuna dichiarazione né che si indagati né che non sia indagati
Allora mi è venuto poi anche il sospetto ma poi ho chiamato perché lui mi ha detto va be'io non ho letto la stampa voglio prima leggere la poi ci sentiamo
Sempre Mancino ma per tutta mezza giornata anche di più lui non rispondeva al cellulare poi ho avuto una telefonata da parte di una funzionaria della dia
E mi ha detto che il sei dicembre come persona informata sui fatti dovrei stare a Palermo
D'Ambrosio
Mancino il solito Di Matteo
Al e allora
D'Ambrosio quindi non è indagato comunque no non sono non sono indagato
Ancora
Quindi
Commenta il fatto di avere ricevuto
Una convocazione come persona informata dei fatti
Tensione signori
Martedì aveva già reso quella dichiarazione
Che
Quella del di avere informato
Mancino della il contenuto dell'incontro del quattro luglio
Mancino dice sono in continua attenzione al proprio in continua tensione
Cioè la mia sì la mia psiche non mi mette in condizioni di essere sereno
Una persone che viene convocata come persona informate dei fatti un uomo delle istituzioni viene chiamato come persona informata dei fatti
Si rivolge al consigliere giuridico del presidente della Repubblica dicendo questa cosa
Continuano a parlare
D'Ambrosio dice cioè qui ormai uno dei punti centrali di questa vicenda comincia a diventare se lei ci pensa bene la nonna la nomina di Di Maggio accapo al vice capo del dato Mancino si è certo e non aveva i titoli
D'Ambrosio
A quel punto di maggio viene dirottato con un provvedimento sui generis o comunque singolare al dipartimento non so se mi sono spiegato allora chi ce l'ha mandato
Perché è arrivato là questo è il problema che francamente io ricordo e l'ho detto anche
Ricordo chiaramente il decreto scritto DPR scritto nella stanza della Ferraro il DPR che lo faceva vicecapo del Dap
Mancino
Non lo so io comunque cioè il giorno sei ci vado ma non capisco neppure il perché
Questo Di Matteo perché a firma di Di Matteo questa convocazione
Parte non era nemmeno vero fosse sostituito certamente sulla firma mia D'Ambrosio si mancino questo Di Matteo vuole vuole interrogarmi mi ha interrogato nel confronto con Martelli e qui importante
Già sa
Teme
Di essere
Sadie di avere nessuna dichiarazione completamente contrastante o meglio che Martelli aveva reso una dichiarazione su un patto di non voleva mettere questo Di Matteo Poli interrogarmi mente erogato nel confronto con Martelli mi ha interrogato anche quando sono venuti i due procuratori di Palermo e Caltanissetta
Lui era presente però mi sembrava piuttosto attento alle cose che io dicessi ma senza diciamo scoprissi come uno D'Ambrosio certo è chiaro capito Mancino e e cioè che ascoltava ma non diceva
D'Ambrosio è va be'presidente che vuole farci una risata Mancino no ma è un guaio D'Ambrosio è un guaio Mancino deve sapere perché questo oltretutto mi crea qualche disagio
Poi alla fine io sono come diciamo messo in un angolo
Tutto questo rispetto ad una convocazione
Per essere assunto come persona informata pesa
Ventidue dicembre due mila e undici
Sempre Mancino con Loris D'Ambrosio
Mancino io ho visto ieri
Grassi D'Ambrosio lo corregge Grasso
Mancino alla cerimonia e lui stava avanti a me perché stava in quel momento dottore la sera procuratore nazionale antimafia stava diciamo mettendo a posto il cappotto mi ha detto ma la quelli danno solo fastidio ma lei sa che noi non abbiamo poteri di avocazione
Ho detto ma poteri di coordinamento ci possono essere sempre possono essere sempre esercitati ma così sfuggendo poi non abbiamo parlato più
Mancino no ma lui non ha non ha collaborazione da D'Ambrosio no assolutamente da nessuno da nessuno dei due
Quindi solo che adesso è in difficoltà perché ma a maggio maggiore di prima per insomma perché chiaramente adesso ha fatto una direttiva specifica non è può fare un'altra se no è così comunque no lui a me non ha detto niente perché c'ho parlato quindi mancino ma il fatto della vocazione sarebbe un fatto grave figuriamoci che terremoto succederebbe
D'Ambrosio è infatti però lui avendo fatto la prima direttiva non può inosservanza della direttiva portarle alla vocazione capito quindi lei deve iniziare quindi
Non proprio nessuno non fa nulla
E ancora D'Ambrosio
Sì facile Natale tranquillo Presidente tanto questi non arriveranno a niente stanno solo facendo confusione e lanciando questo nuovo libro questo di Di Matteo adesso
Venticinque gennaio due mila dodici
Solo i passaggi fondamentali
D'Ambrosio senta ho letto tutto quindi nel frattempo Mancino si capirà i mandava le memorie
Che andava presentando chiamiamole difensiva ma in realtà non era accusato da nulla i nulla le memorie e i documenti che andava presentando la Procura di Palermo a sostegno di quello che aveva detto nel corso del assunzione di informazioni
D'Ambrosio dice senta ho letto tutto io Mancino sì sì
Per me va bene tenga conto che io so che oggi sentono sentono Forlani
Si ritorna sempre
Il Mancino sì ma io poi con Forlani non parlo e D'Ambrosio va be'ma voglio dire siccome lei fa cenno Mancino che lui voleva chiarimenti voleva voleva dire ma questo che vuole questo Scotti e qua il problema
è che io ho trovato tutto lei ha visto
D'Ambrosio sì sì ma è molto molto interessante anche molto documentata
D'Ambrosio io credo che su questo sentiranno anche Gifuni quindi secondo me Mancino sì lo so lo so
Mancino io cioè io l'ho sentito
Penso Gifuni
Parlano di questa memoria D'Ambrosi io la manderei perché molto chiarificatore devo dire sì ma io la mando al procuratore capo eccetera eccetera
Andiamo
Al cinque marzo due mila e dodici
Vi dico solo semplicemente una cosa
I premetto senza fare analisi e commenti questa è la prima conversazione
Siamo al cinque marzo due mila dodici successiva alla deposizione dibattimentale oggi corpo del reato
Ventiquattro febbraio del
Due mila dodici
E quindi
è
La prima
Conversazione intercettata dopoché a seguito di quella testimonianza
Del ventiquattro febbraio
Alcuni articoli di stampa avevano ipotizzato la possibilità sussistendo la chiara contraddizione tra quello che ha dichiarato Martelli è quello che dichiarato
Mancino di un possibile a confronto inaugura
Vediamo come Mancino alza il tiro
Cinque marzo due mila dodici
Mancino lei non sa se io in questa settimana mi potrò vedere non mi potrò vedere
Perché io vorrei evitare che venisse accolta l'istanza di un ulteriore confronto con Martins
Quindi sposta è alza il tiro
Chiede si è si può vedere o non vedere poi capire si tratta
Del presidente della Repubblica
è
Vorrei vedere vorrei evitare che venisse accolta l'istanza di un ulteriore che ancora non c'era
Di un ulteriore confronto con Martelli
Che dice colossali Bugie sul fatto delle dell'Unione ha detto che il rosso stavano facendo la trattativa quando di trattativa la Ferraro ha sempre detto mai parlato di trattativa neppure con il capitano De Donno io vorrei evitare diciamo
E visto che è stato respinto il confronto tra il generale Taormina e Martelli
Ed io personalmente vorrei evitare di andare con lo stillicidio non lo so che cosa si può fare
Il dottor D'Ambrosio e chiedeva ma l'ha chiesto chi Mancino Luís il Pubblico ministero
Di Matteo uscendo dall'udienza ha detto ci sono delle contraddizioni tra Mancino Martelli e Scotti
Attenzione Cos Cottino mi preoccupo proprio per niente
Poi l'analisi su dopo perché io non devo dimostrare perché non è stato fatto ministro questo lo dirà proporrà Babel mente in Presidente Amato quando ha scelto i ministri ma l'altro quello di Martelli che avrebbe detto quando mi ha incontrato ma io sono andata via Arenula il quattro per andare a salutare un ministro di vecchia data rispetto non inizio estensiva del primo luglio eccetera eccetera
Scartate che cosa dice
Lui dice
Veda vedi un po'come fanno quelli attività non autorizzate e io
No non mi ricordo che lui me lo ha detto ma escludo che ama l'abbia potuto dire tuttavia ammesso che me lo ha detto ma perché se lui sapeva di attività illecite non l'ha mai detto alla Procura della Repubblica lui che era ministro guardasigilli
Il punto è questo io io
Qui
Necessità di evitare un confronto che ancora non è stato chiesto
D'Ambrosio solo che io ho per adesso io posso parlare col Presidente però perché se l'è presa a cuore che aveva preso a cuore la questione
Però mi sa che francamente ritengo difficile come si fa perché se quello chiede si può dire come si fa ad obiettare cioè bisognerebbe
Che qualcuno ma chi lei non è che c'ha uno poi incomprensibile dentro
Mancino incomprensibile
D'Ambrosio né il difensore di Mori può dire niente no Mancino no quello non può dire niente l'ha l'unico che può dire qualcosa e Messineo l'altro che può dire qualche cosa è anche diciamo il dirigente nazionale dell'antimafia che Grasso
D'Ambrosio è va bene io adesso sento il presidente
Mancino no perché io gli voglio parlare
Io sono tormentato
D'Ambrosio guardi io direi che l'unica cosa che si possa fare a parlare con il procuratore nazionale perché parlare con Messineo oltretutto deve tenere conto che l'udienza di Matteo autonomo
Mancino eh beh questo è chiaro D'Ambrosio cioè voglio dire Messineo non gli può dire niente
Mancino è però il collegio a mio avviso gli è un collegio equilibrato come ha ritenuto inutile il confronto Taormina IRI gente prima della dire poi dirigente del Cesi siccome ha ritenuto inutile ha respinto la domanda di confronto così potrebbe anche rigettare per analogia
D'Ambrosio
Sì ho capito però il problema è intervenire sul collegio è una cosa molto delicata
Questo è quello che le voglio dire Mancino è questo io l'ho capito D'Ambrosio una cosa è più facile parlare col pm perché chiedere io quello quello che si può parlare con Grasso vedere se Grasso dice è di evita cioè questa è l'unica cosa che vedo perché Messineo credo che non dirà mai deciderà di Matteo dirà così no
Sempre allo stesso passaggio una conversazione molto lunga il problema che io debba essere tormentato
Guardi io non sono più Nicola Mancino di tre anni fa quattro anni fa
Nicola Mancino è stato distrutto non può aspirare a niente e in condizioni ancora di potere dare qualche cosa della sua esperienza allo Stato italiano ed io non sono in condizioni perché io sono tenuto io sono tenute emarginato da tutti perfino dal partito democratico
Ancora D'Ambrosio io posso parlare col Presidente perché io domani lo vedo
Io parlo col presidente domani ci vediamo perché andiamo a Torino e io gliene parlo S. Luini dice di io l'unica cosa che vedo è parlare con Grasso
Ancora
Io provo a chiamare Grasso questo sempre D'Ambrosio che appare sentiamo un po'semmai sentiamo tra oggi e domani va bene Mancino mi scusi eh
Allora
Una
Breve analisi
L'ho detto che la prima conversazione intercettata dopo la testimonianza del ventiquattro febbraio
Mancino per evitare il confronto inaugura che evidentemente ritiene possa evidenziare la sua reticenza del suo mendacio a riguardo il colloquio con Martelli del
Quattro luglio novantadue inizia pretende un coinvolgimento diretto del Presidente della Repubblica
Ancora
Non erano stati chiesti confronti lo potete vedere dalla
Parte dedicata allo svolgimento del processo Mori quei confronti verranno richiesti dal Pubblico ministero solo all'udienza del trenta marzo del due mila dodici
Ma il panico di Mancino si era già scatenato solo perché qualche articolo di stampa aveva già ipotizzato la possibilità di un confronto
Sulla base del fatto che il pm aveva evidenziato già in aulo alcune contraddizioni nelle rispettive versioni
Degli stessi fatti fornite da tre diversi testi tre ministri
Scotti
Mancino e Martelli
Anche se Scotti e Mancino in due compagini governative
Sottolineare ancora è importante
Un ulteriore dato particolarmente significativo vi ho letto quella frase Mancino non teme tanto il confronto con Scotti perché
Perché sa che Scotti ha dato una versione diversa ma non ha mai riferito di contatti diretti con Mancino
Sulla vicenda
Della sostituzione e dell'avvicendamento
Invece Mancino teme fortemente il confronto con Martelli perché sa che dopo avere mentito in fase istruttoria in sede di confronto con Martelli dovrebbe nuovamente mentire in aula
Ed è ulteriormente significativo quasi ridicolo il balletto di versioni che proprio sul punto del colloquio
Con Martelli Mancino fornisce a D'Ambrosio nel giro di di trenta secondi dice no io no io l'ho detto ma
Ma se io l'ho detto
Lui perché non ha parlato con con il procuratore no ma forse non ha ricordato la mano ma detto niente ma comunque perché non parlava con la con la Procura di Palermo cui il ministro della Giustizia e quant'altro
Un giorno qui Parma chiedo scusa per l'interruzione prego
Cina vorrebbe
Autorizzato dal mondo dato all'udienza
Nel senso che rinunzio immagino sito denuncia semi scusami mi ero bloccato Barber va bene allora diamo atto dalla rinuncia
Vicina
Sì chiedo disabilitazione possiamo aiutarci
Possiamo disattivato il collegamento
Ok grazie
Sette marzo
D'Ambrosio
Noi dobbiamo incontrarci con Grasso peraltro siccome ieri siamo stati a Torino
E adesso devo sentire Cascella perché lo devo vedere per altri motivi e poi io devo parlare con Buy
Mancino lei deve parlare con Grasso D'Ambrosio con Grasso si lo stesso giorno in cui ci incontriamo
D'Ambrosio io
Volevo io ho già parlato con Grasso lo dovrei vedere penso per la fine settimana quindi mi faccio sentire io
Però mi ha detto Grasso per telefono che questo presidente praticamente accoglie tutte le richieste
Mancino beh accoglie ma ha respinto quella nei confronti Taormina
Andiamo
Al dodici
Marzo
D'Ambrosio ecco mi io ho parlato con il presidente e ho parlato anche con Grasso
Ma noi non vediamo molti spazi purtroppo perché
Non adesso probabilmente il presidente
Parlerà con Grasso nuovamente
è vediamo un attimo anche di vedere con Esposito che era il procuratore generale della Cassazione
Qualche cosa ma non la la vediamo difficile insomma la cosa ecco la situazione
Mancino o ma visto che Grasso coordina Caltanissetta non può coordinare tutte e due le procure
Che fanno D'Ambrosio ma io glielo ho detto pure oggi a Grasso Grasso mi ha risposto va bene ma io in realtà il Consiglio superiore mi ha fatto una normativa però non mi serve a niente questo in realtà che lui non vuole fare
Dice D'Ambrosio
Per adesso comunque mi ha detto il presidente il riparlare con Grasso di vederlo e vediamo un po'
Ancora immediatamente dopo ma guardi io adesso ripeto sempre D'Ambrosio che parla dopo aver parlato col presidente riparlo anche con Grasso e vediamo un po'lo vedrò nei prossimi giorni e vediamo un po'
Però Luís lui proprio oggi
Proprio parlando in mi ha detto ma sai io non so non posso intervenire hai capito quindi mi sembra orientato a non intervenire
Tant'è che il presidente parlava siccome la procura nazionale sta dentro la procura generale di vedere un poco con Esposito
Mancino ma io Esposito l'ho sempre ritenuto molto debole non è forte D'Ambrosio però se ne sta andando tra un mese quindi sa Mancino ma figuriamoci
D'Ambrosio però ecco questo è quello che vede il presidente adesso evitare un contrasto Mancino anche chissà dove vogliono arrivare questi che cosa vogliono fare
D'Ambrosio io comunque mi parvero con Grasso perché il presidente mi ha detto di risentirlo però non lo so io francamente lui ancora orientato a non fare niente e questa è la verità
Mancino no perché poi la mia preoccupazione ritenere che dal confronto con Martelli Martelli ha ragione e io ho torto
Dambruoso ecco io insomma noi cioè ecco parlando col presidente se Grasso non fa qualcosa vediamo proprio difficile qualunque cosa
Adesso lo possiamo risentire possiamo rivedere magari lo vedi il Presidente un giorno di questi più di questo non
Mancino va bene
Attenzione a queste parole ma anche per la storia del Paese
Ma che razza di Paese se tratta con le Brigate Rosse e con le Brigate Rosse se non tratta con le Brigate rosse fa morire uno statista tratta con la mafia e fa morire diciamo vittime innocenti
è diciamo da questo punto di vista insomma o tuteliamo lo Stato oppure se tanto qualcuno ha fatto qualcosa poteva anche dire ma io debbo avere tutte le garanzie
Anche per quanto riguarda la rilevanza statuale delle cose che sto facendo
Per ora leggo soltanto poi mi permettono qualche
D'Ambrosio
Eh ma qui il problema che si pone e il contrasto di posizione oggi ribadito pure da Martelli
Che aveva fatto un'intervista una intervista a la Stampa Martelli e non so se mi sono spiegato per cui diventa tutto
Cioè la posizione di Martelli
Tanto che il presidente
Ha detto ma lei ha parlato con Martelli questo è indipendentemente dal processo diciamo così
Mancino è ma io non posso parlare io con Martelli
Che parlo
D'Ambrosio no no dico no io ho detto guardi non credo che il signor Presidente comunque non lo so lei mi aveva detto che aveva già parlato con Amato giusto è anche con Scalfaro
D'Ambrosio ecco lei a mio avviso la sua posizione è compromessa da quella di Martelli cioè nel senso due ministri uno dice uno a uno dice un'altra Mancino e va be'ma chi ha ragione è ho capito ma è difficile per il magistrato non fare il confronto a fronte di questa situazione
Mancino sì ma il confronto si concluderà poi con una non vorrei che dal confronto viene fuori che io ho fatto una dichiarazione fasulla e quindi ha detto la verità perché allora a questo punto eccetera eccetera
Presidente signori della corte
Ho letto queste parti
Che ritengo molto significative
Per sottolineare un dato
Che
In questa intercettazione
Risulta a nostro avviso di particolare evidenza
Il tentativo del privato cittadino Mancino
Di influire e condizionare l'attività giudiziaria
Gli uffici del pubblico ministero
E addirittura le scelte di un collegio di giudici
Ebbene quel tentativo
Invece di essere
Doverosamente stoppato in partenza
Venne
Assecondato ed alimentato
Dal Quirinale
Per quello che D'Ambrosio riferisce a Mancino dallo stesso Presidente della Repubblica Napolitano in persona
Tutto ciò in un contesto in cui il problema da risolvere in quel momento il problema che voleva risolto manca Mancino in quel momento
Al di là di tutte le apparenze su un coordinamento tra i vari uffici che era stato poi lo vedremo già ampiamente realizzato era per Mancino principalmente quello di evitare il confronto
Se andiamo a leggere
E a rileggere ad analizzare quella parte
In cui Mancino
Sostiene
Ma allora se lo Stato tra ha trattato con le Brigate non ha trattato con le Brigate Rosse ha fatto ha provocato la morte di Moro se invece ha trattato e quant'altro vi ho letto
Non sintetizzo
A me sembra quasi come una sorta di chiamata alle armi
Per evitare di Mancino di essere lasciato solo col cerino in mano rispetto alla asserita da Mancino necessità di tutelare lo Stato in relazione a un qualcosa che viene inquadrato nel col testo
Di un dialogo a distanza tra lo stato allarmati
Ulteriormente significativo
Del tutto
Il rituale
Il suggerimento
Per quello che riferisce D'Ambrosio a Mancino proveniente dal Presidente Napolitano di addivenire in qualche modo una soluzione attraverso un colloquio i Mancino con Martelli
Soluzione che
Lo stesso Mancino
Rifiuta immediatamente
Il quindici marzo
Mancino chiama
Esposito
Il procuratore generale della Cassazione
Non richiamo
Contenuto di quella conversazione
E se molto significativo
Intanto il dato che quella conversazione scaturisce dal fatto che si era avuto quel giorno notizia che il la procura generale della Cassazione aveva richiamato
ER atti relativi ad una richiesta di ordinanze di custodia cautelare del pm di Caltanissetta in cui comunque si faceva riferimento incidentalmente la richiesta è l'ordinanza riguardava una strage di via D'Amelio ma la la vicenda trattativa la vicenda delle dichiarazioni di Ciancimino Massimo
E quant'altro
Alla fine
Esposito dice io sono a sua disposizione mi venga a trovare Mancino dice no no ma se la venga a trovare e mi mi vedono non è proprio il caso che che io mi esponga a questo rischio
Il ventisette marzo del due mila e dodici
Mancino
Ricontatta
Ancora ripeto non c'è la richiesta di confronto
Ma viene temuta
Mancino ricontatta D'Ambrosio
E dice io vorrei scrivere una lettera
Al signor Presidente
Ma
Però la voi io la faccio vedere prima lei
Io non voglio provocare eventuali evocazioni perché si direbbe tu voi la vocazione perché ti conviene
Io non posso stare al centro di un fuoco che è stato provocato da missioni apodittiche
D'Ambrosio
Ma qui il problema vero è la unitarietà delle indagini perché io sono stato sentito da Palermo
E io dovessi dire la verità queste D'Ambrosio parla non ho mica capito quali erano i motivi del momento che è praticamente mi è stato chiesto sul decreto di Di Maggio queste cose qui
Non mi è stato chiesto nulla sui cambiamenti di ministri o cose di questo genere ma io mica capisco cosa vuol dire
Che se hanno fatto di maggio vicecapo del Dap poi cosa c'è di straordinari
Premesso nell'avevano convocato perché nel frattempo avevamo ascoltato quella conversazione in cui lui diceva che il decreto era stato fatto nella stanza della Ferraro abbiamo chiesto notizie in generale il dottor D'Ambrosio in quella sede non ha riferito
Mancino io ho parlato con Esposito Luís ha detto ma tutto o hai ragione tu puoi se vuoi può venire anche a parlarmene ma io non vado a parlare per sentirmi dire da un giornalista presente ma perché è andato al procuratore generale
Ah ma uno ne esce male eccetera eccetera eccetera va bene d'accordo
Se lei condivide io la mando indotti a quindi Mancino preannunciarvi volere scrivere una lettera alla presidenza della
Un attimo di pazienza le ultime due conversazioni in estrema sintesi il tre aprile del due mila dodici prima conversazione dopo la richiesta di confronto
Mancino lei ha saputo come è andato poi l'interrogatorio di Amato D'Ambrosio no no no Mancino è molto buono ma comunque lì a mio avviso c'è un abuso grande quanto una montagna da parte del sostituto da Laura Di Matteo D'Ambrosio eccetera eccetera
Perché ha chiesto il confronto con Martelli il confronto con Scotti chieda la testimonianza della della vedova Borsellino eccetera eccetera eccetera
D'Ambrosio noi comunque sulla sua lettera che nel frattempo quindi era chiaramente pervenuta stiamo ragionando va bene
Io la posso dire Mancino ci teniamo in contatto D'Ambrosio stiamo parlando della sua lettera si
Il presidente è orientato a fare qualcosa va bene
Io per ora non le posso dire nulla
Perché sto elaborando un pochino le cose però la decisione noi l'abbiamo già prese e quindi adesso però il presidente è in Giordania quando torna poi si deciderà insieme
Io credo che il discorso sempre
Poco più in là sempre D'Ambrosio sempre con riferimento alla lettera io credo che il discorso sia generale quindi adesso vediamo un attimo così il Presidente riterrà però mi ha dato la sua lettera dopo cioè io va bene o la sua copia ovvio però lui mi ha detto la sua dice ci pensi un secondo io già ho fatto una proposta
Lui si è mostrato d'accordo adesso aspettiamo mercoledì e giovedì cioè giovedì quando lui torna e di vedere un po'io ero già preparata
Ultima
Intercettazione cinque aprire
Mancino a io non c'è male io ho avuto questa lettera ma siamo sicuri che non si diffonde la notizia con nessun risultato cioè il procuratore generale ma non lo so poi a termine al suo mandato non lo so che cosa farà
D'Ambrosio
Perché no ma che vuol dire il procuratore generale alla sua continuità
Mancino è questo l'ho capito D'Ambrosio io ne ho già parlato pure abbiamo già parlato pure con Ciani
Mancino D'Ambrosio ma poi non è stata mandata alla lettera soltanto Presidente
Mancino a è stata accompagnata da osservazioni
D'Ambrosio incerto
E se no mica voglio mandavano così lei alla ventura io non potevo vista la delicatezza della cosa scritta al procuratore generale non potevo adesso io non ho sottomano la lettera ma non poteva ovviamente dire a lei cosa noi abbiamo detto al procuratore generale
Però dico se adesso lei ha pazienza io gliela leggo sì adesso lo trovo io la leggo pure mi richiama tra cinque minuti si rivolge a qualcuno
Mira la lettera che abbiamo mandato ieri al procuratore Esposito
E io la legge al privato cittadino Mancini
Quindi dicevo io a lei ho dato una comunicazione meramente informativa mentre Marra ha scritto al procuratore generale ma dopo che io avevo avuto i miei contatti anche col nuovo futuro procuratore generale Mancino ho capito ho capito
Accompagnando la sua nota dalla condivisione del presidente
E io la legge la lettera
Dopo avere detto io mica posso leggere leggera detta illustre Presidente
Poi la lettera è stata anche acquisite rivolto l'Esposito per incarico del presidente della Repubblica trasmetto la lettera con la quale il senatore Nicola Mancino si duole del fatto che non sono state fin qui adottate forme di coordinamento
Delle attività svolte da più uffici giudiziari sulla cosiddetta trattativa che si assume intervenuta da soggetti istituzionali ed esponenti della criminalità organizzata a ridosso
Delle sanguinose stragi del novantadue
Conformemente
Dice D'Ambrosio questo il pezzo che ci interessa conformemente a quanto da ultimo sostenuto nell'adunanza plenaria del Consiglio superiore del quindici scorso febbraio scorso il capo dello Stato auspica che possono essere prontamente adottate iniziative che assicurino la conformità di indirizzo delle procedure
Ai sensi degli strumenti che il nostro ordinamento prevede e quindi anche ai sensi dell'attribuzione del procuratore generale della Cassazione fissata negli articoli sei cioè il potere di vigilanza e centoquattro del decreto legislativo due mila undici
Potere di vigilanza sul procuratore nazionale antimafia e ciò specie al fine di dissipare le perplessità che derivano dalla percezione di gestione non unitarie di indagini collegati i cui esiti possono anche incidere sulla coerenza dei successivi percorsi processuali
Il presidente napoletano ne sarà grato di presenza di fornire notizie eccetera eccetera le invio i più cordiali saluti
Commentano
La lettera D'Ambrosio
Dice il problema adesso vediamo come lo risolverà Ciani quindi quello che voglio dire non è una lettera non abbiamo mandato lei allo sbaraglio perché la lettera è completamente diverso io però lei non la potevo leggere
Mancino no ma lei ha ragione non la potevo Mancino lei ha ragione
Mandare il presidente condivido le sue preoccupazioni cioè diventa una cosa inopportuna ecco questo Mancino no io capisco questo qua capisco anche questi si dovrebbero muovere al più presto io non so quanto d'Ambrosio comunque io so che praticamente ho parlato sia con un circolo che concerne e loro l'hanno voluta anche hanno voluto una lettera così fatta proprio per sentirsi più forti
Va bene ci sentiamo dopo Pasqua eccetera eccetera
In ultimo D'Ambrosio io ero dell'idea
Di non mandare nulla poi Marra ha detto no ma mandiamo una lettera in cui ci limitiamo a dire che abbiamo trasmesso questo punto dico guarda che così può essere interpretata come un volere scaricare su Mancino la responsabilità
Sempre D'Ambrosio tanto quando chiamerà presidente Mancini lo chiamo io come vuoi tu io ho detto Pd roghi leggerò la lettera che le ho letto adesso eccetera eccetera eccetera
Presidente e signori della corte
Qualche considerazione ulteriore conclusiva su queste intercettazioni
Risulta
La vera e propria ossessione
Di Mancino
Il pressing costante
Ostinato
Nei confronti della Presidenza della Repubblica
Perché in qualche modo influenza asse le iniziative e le decisioni eventuali della procura generale della Cassazione e del procuratore nazionale antimafia
Il pressing costante che cresce esponenzialmente proprio nel momento in cui si ventilava la possibilità
Che poi si concretizzerà effettivamente con la richiesta del pm nel processo Mori e Obinu di un confronto con Martelli proprio sull'informazione concernente il rapporto rosso Ciancimino
Mancino teme che la ribalta dibattimentale la pubblicità di un confronto che certamente sarebbe stato eseguito con risalto mediatico notevole evidenzi all'opinione pubblica la sua reticenza
Fa di tutto per evitare che il tribunale di Palermo disponga il confronto
Più in generale pressa sfruttando tutto il suo peso di uomo di potere
Ex ministro ed ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Per ostacolare le indagini della Procura di Palermo e soprattutto per sterilizzare contrastare le valutazioni che di quell'indagine l'ufficio palermitano mostrava di fare
In realtà con la prospettiva dell'avocazione delle indagini da parte del procuratore nazionale antimafia o comunque con l'assunzione da parte di quell'ufficio di un ruolo di vera e propria direzione sostanziale di quelle indagini Mancino non persegue
Un teoricamente legittimo scopo di coordinamento investigativo ma intende spostare
La barra delle investigazioni
Verso uffici diversi dalla Procura della Repubblica di Palermo
Le cui valutazioni in quel momento
Per gli altri uffici Mancino giudicava più gradite o si aspettava che fossero più breve
è signori al tribunale e della corte scusi presidente
Le risultanze da questa attività tecnica vanno lette a parallelamente in combinato disposto alla documentazione che è stata acquisita
Da questo ufficio alla DNA è prodotta in questo dibattimento
Mi riferisco intanto al verbale della riunione alla procura generale della Cassazione del diciannove aprile del due mila e dodici
Attenzione ancora il tribunale non aveva sciolto la riserva se accogliere o meno la richiesta dei confronti
Il diciannove
Aprile del due mila e dodici lo si evince dalla
Nota riepilogativa così viene definita in esito alla riunione convocata dal procuratore generale di Roma Palazzo di Giustizia diciannove aprile due mila dodici
Praticamente il procuratore generale il segretario generale della procura generale della Cassazione
E il segretario generale aggiunto
Convocano il procuratore nazionale antimafia dottor Grasso
Mi rivolgo ai giudici popolari la Procura nazionale antimafia comunque eh inquadrata nel più ampio contesto la procura generale della Cassazione
E c'è questa
C'è questa riunione
Io leggo soltanto la parte
Sì concordo sull'utilità di incontri periodici convocati al procuratore generale poi a un certo punto
Il procuratore generale rimarca l'importanza delle funzioni di coordinamento investigativo della coerenza delle iniziative di indagini collegate anche i rapporti successivi percorsi processuali
Viene richiamata la direttiva adottata dal procuratore nazionale antimafia il ventotto aprile due mila undici
In esito alle riunioni di coordinamento tra le direzioni distrettuali antimafia di Caltanissetta Firenze Palermo Daloui convocata stavano parlando due mila undici
In pari data ed avente ad oggetto il collegamento delle indagini in tema di stragi del novantadue novantatré circa la cosiddetta trattativa che si assume intervenute eccetera eccetera
Il procuratore nazionale evidenzia la diversità dei vari filoni di indagini e la loro complessità accentuata anche dalla contemporanea pendenza di processi in fase dibattimentale
Precisa
Di non avere registrato violazioni
Dal protocollo del ventotto aprile due mila undici tali da potere fondare un intervento di allocazione a norma dell'articolo trecentosettantuno bis il procuratore Grasso è andato lì
Ha detto guardate noi abbiamo fatto una riunione
Ho dato delle direttive per il coordinamento nell'aprile del due mila undici un anno dopo non risulta non ho constatato nessuna violazione
Quindi dice subito non c'è la possibilità di avocare
Si legge il procuratore nazionale antimafia rimetterà al procuratore generale un'informativa scritta
Ma qui le cose vanno lette in combinato disposto con quanto ha dichiarato
Il
Procuratore nazionale antimafia l'allora procuratore nazionale antimafia oggi presidente del senato Grasso in quest'aula
E con quello che aveva dichiarato in un'intervista che vi abbiamo prodotto al fatto Quotidiano
All'epoca
All'epoca della della pubblicazione attraverso il deposito delle delle intercettazione
E cioè
Il fatto che il procuratore Grasso venne convocato oralmente
Senza nessun tipo di convocazione scritta che precisasse l'oggetto della riunione
E che fu lo stesso procuratore Grasso
Come
Ha precisato in questa sede aveva il precisato con dichiarazione alla stampa nel due mila dodici
A pretendere che rispetto a questa richiesta orale
La risposta che avrebbe dato sarebbe stata scritta
è stato il procuratore Grasso a pretendere questa modalità
E termina qui la nostra rubrica di cronaca giudiziaria che ha fatto ascoltare ancora un altro pezzo della requisitoria dei pubblici ministeri Palermo abbiamo sentito ancora Nino Di Matteo e all'udienza di giovedì undici gennaio scorso d'udienza proseguono
Del cosiddetto processo trattativa due processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia in corso di svolgimento
A Palermo all'aula bunker dell'Ucciardone ricordandovi che tutte le udienze integralmente sono disponibili nel sito di radio radicale così come disponibilità
La diretta audio streaming delle udienze che si stanno ottenendo nel capoluogo siciliano per quanto riguarda lo speciale giustizia tutto cordiale saluto da Sergio Scandurra buon proseguimento di serata come sempre con i programmi di radio radicale