"SI'" al referendum per l'abrogazione di alcune norme della legge Jervolino-Vassalli sulla droga

Sa
Un due-tre trova qua cioè
Potevamo fare
Sì
Beh io credo che possiamo iniziare
Questa manifestazione organizzata dalla Sinistra giovanile nel PDS è una manifestazione per esprimere il nostro sì a uno degli otto referendum fra cui fra pochi giorni saremo chiamati a votare referendum particolare e referendum sulla legge
Vassalli Jervolino la legge centosessantadue novanta referendum particolare perché in questi giorni in verità non se ne è discusso molto anche attraverso i mezzi di informazione particolare però perché riguarda a differenza degli altri direttamente la vita quotidiana di centinaia di migliaia di cittadini
I cittadini in particolare di cittadini giovani che rischiano di incontrare l'UE lungo il loro percorso di vita il carcere
Quindi una situazione davvero difficile
I referendum chiede l'abrogazione di alcune di queste norme di questa legge sicuramente ingiusta iniqua che è stata approvata tre anni fa
Chiede la l'abolizione delle sanzioni penali innanzitutto chiede l'abolizione del concetto della dose della dose media giornaliera che è un concetto del tutto
Non scientifico opinabile nel senso che stabilisce una dose quotidiana per tutti che sappiamo che non non può essere così perché dipende diciamo dal tossicodipendente da quando questo inizia il suo rapporto con Colle Rina quindi queste sono un po'diciamo queste sono i punti che nel vengono abrogati che mettiamo in discussione io direi a questo punto di dare la parola Silvia sia sono sì gli eritrei Aradia sono qui per aiutare coordinare diciamo questi contro un po'infelice per il tempo italiani lo trasmette indiretta
Lo trasmette anche Radio Radicale quindi sono in molti a sentirci anche se il tempo non è molto favorevoli io direi di sentire subito i tantissimi ospiti che ci sono qui ci saranno se riusciamo andare avanti nonostante la pioggia
E chiamerei a parlare subito Taradash chiudesse ci debba lasciare Marco Taradash ricordiamo che il Cora il Coordinamento radicale antiproibizionista è tra i promotori di questo referendum che poi ha avuto tantissime adesioni per per per ottenere come diceva Lino della Sinistra giovanile l'abrogazione di alcune norme particolarmente punitive rispetto ai tossicodipendenti io sentirei
Subito Taradash a questo punto facendo anche un bilancio di una campagna referendaria che sicuramente non ha dato tanto spazio a questo tema così importante
Si è infatti la prima cosa che voglio dire è un'informazione qua non vedete il segretario del coro Maurizio Turco e gli altri compagni del koala perché sono a Saxa Rubra seduti davanti ai cancelli della RAI
Per chiedere che almeno in queste prossime ore qualche varco di informazione si possa aprire sui telegiornali del servizio pubblico
Perché il problema nostro è appunto questo
Riuscire attraverso l'informazione a contrastare quella disinformazione Chiatti tonnellate in quantità sicuramente pesante
è arrivata negli ultimi quattro anni da quando Craxi decise di lanciare la campagna reaganiana e bushiana in Italia
E successivamente da quando la legge sulla droga è stata approvata noi abbiamo da fare i conti con un ministero che è stato il ministero del malaffare sociale che ci ha continuamente ingannati
Che ha dato informazioni sempre sbagliate sempre orientate
Che non ha fatto sapere ai cittadini alle cittadine italiane come venivano spesi i soldi
Che dovevano servire al recupero dei tossicodipendenti si tratta e duecentoventi miliardi all'anno
Voi sapete ma abbiamo proposto l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti ma quelli sono ottantatré miliardi all'anno noi da quando la legge Jervolino Vassalli che fu in realtà legge lo sanno tutti grazie Andreotti
è entrata in vigore abbiamo versato due contribuenti italiani duecentoventi miliardi ogni anno per uno scopo di cui non sia minimamente il riscontro ecco credo che queste cose dopo il successo del sì che verrà dovranno essere portate alla luce ne dovremo andare a vedere i bilanci anche perché non possiamo più tollerare
Lo stesso ministro Bompiani vero dice non possiamo più tollerare che certe comunità terapeutiche sì
Stato uniscano in repubbliche indipendenti e non faccia entrare al loro interno le leggi e la costituzione della Repubblica italiana
Noi dobbiamo sapere che cosa succede all'interno delle comunità e dobbiamo sapere che cosa succede dopo quando i ragazzi sono usciti dalle comunità
è per questo che con noi sono i don Gelmini oltre che don Ciotti don Enrico Marazzi i don Vinicio albanesi sono le comunità che voglio lavorare
Che voglio produrre risultati e che quindi insieme a noi hanno fatto la scelta laica anche se spesso queste comunitario e va dato atto di questo sono gestite e governate da esponenti del clero hanno fatto la scelta laica di unirsi con voi in questo sì contro la droga contro la droga di strada contro la droga violenta contro la droga che uccide
Ok imprigiona
Una scelta di ragionevolezza e di buonsenso da cui noi ripartiremo ciascuno per le nostre battaglie politiche noi antiproibizionisti
Per eliminare quegli spazi di illegalità che naturalmente si creano fra chi consuma se il mercato è gestito dalla droga e per eliminare se se il mercato è gestito dalla droga ricca dalla droga
Del narcotraffico e per eliminare il narcotraffico e gli altri invece per continuare le loro battaglie politiche sociali e civili diverse dalle nostre spesso anche contrastanti
Io credo che l'esperienza di questa campagna referendaria sia stata importante perché ci ha uniti in tanti
Persone diverse da diverse provenienze per costruire già da adesso già prima del diciotto aprile quell'Italia nuova che tutti dicono di volere e di sognare
Noi sappiamo che con questo referendum ne costruiamo un pezzo ricostruiamo l'Italia che non risponde più alla violenza del mondo criminale aumentandolo questa violenza ma l'Italia che offre delle alternative che offre delle speranze che sa dare
Ai giovani che oggi sono vittime della tossicodipendenza non l'aria la parola no o la parola dir tu ma sa dare invece le strade sta indicare il modo di uscire da certe condizioni ne sappiamo che la droga oggi è considerata con questa legge un peccato un peccato morale per cui il peccatore va punito va perseguito finché non si converta
E sappiamo invece che una società laica
Deve proporre la droga come la velocità come tante altre cose come un pericolo quindi qualche cosa da cui dobbiamo guardarci trovando le forme per difenderci e per ridurre i rischi e danni per tutti quanti è il modo laico di affrontare i problemi della società è sicuramente quella sto è un problema anche per il ragazzo che fuma lo spinello e non sa essere responsabile rispetto allo spinello può essere un problema i problemi non son mai legati alle sostanze sono legate a rapporto che si crea hanno tra la persona le sostanze e il mondo all'interno del quale certe cose diventano merci e certe merci diventano tabù sappiamo che possiamo che spia è possibile trovare delle risposte non violente delle risposte che creino
Spazi di comunicazione quindi di soluzione dei problemi è l'Italia che ne so sogniamo l'Italia che deve cambiare per consentire ai cittadini di costruire con le loro mani la vita politica e quindi il governo delle crisi e delle trasformazioni sociali
è l'Italia quella che noi con questo sì indichiamo che smetterà di costruire i quartieri ghetto
Senza una piazza e senza un albero che sembrano fatte apposta per far nascondere negli anfratti gli spacciatori
E per creare le ragioni e le occasioni della tossicodipendenza è un'Italia diversa che noi vogliamo costruire l'Italia che non usa la polizia laddove sarebbe necessaria la politica sociale e interventi per ricostruire
Giustizia e sociali ed eliminare disuguaglianze tra le persone è che io credo che noi tutti insieme dalla Sinistra giovanile ai Sacerdoti che con noi si sono uniti per con Rifondazione con i Verdi con la Rete con noi del coro del partito radicale di un tempo della Lista Pannella di oggi con tutti gli altri che ora dimentico perché siamo tanti a lottare per questa soluzione e tanti anche dei partiti come il partito socialista
Che Bollero questa legge che ora in tanti all'interno di quei partiti chiedono di cambiare siamo in tanti che vogliamo una politica diversa
E saper dare risposte concrete e positive di buonsenso di buona volontà e di incoraggiamento a chi invece ha perso magari coraggio e non aveva più fiducia nell'onestà ma neppure nella capacità ed è la possibilità di cambiare siamo in tanti
Siamo sono convinto in maggioranza in questo Paese diamoci da fare in queste ultime ore perché si sappia bene quello che il referendum direttamente vuol dire quante strade
Quante speranze quanti panorami diversi può aprire grazie
Grazie a Marco Taradash e voglio di nuovo salutare oltre a tutti quelli che sono con noi a Campo dei Fiori gli ascoltatori di Italia Radio di radio radicale che ci stanno ascoltando Taradash era ottimista mi pare sui risultati di questo referendum non lo speriamo molto e vorrei chiedere al intanto salutare una presenza che mi pare molto significativa quella del professor Ferdinando Aiuti che qui e con loro ci sono Laura Giuntella della Rete Tiziana Maiolo di Rifondazione Comunista Vanna Barenghi credo che ci possano subito spiegare
I quesiti le ragioni perché si chiede questo sì al referendum sulla droga Lanna Barenghi presidente del Cora
Grazie mille io credo che questo sia il referendum più importante per tutti gli otto che siamo chiamati a firmare a ha comunque convalidare o no
E perché il referendum più importante questo perché l'unico referendum che ha a che fare
Direttamente con la vita e con la morte della gente con la salute e con la malattia col carcere con l'AIDS con tutto ciò che è veramente può determinare un disastro oppure no direttamente concretamente nella vita di tutti i giorni della gente non mediato a tre verso il palazzo pure importantissime cose attraversa regioni ma qui abbiamo gente che sta in galera e non ci dovrebbe stare
Dunque questo è il referendum secondo me quello sul quale ognuno di noi dovrebbe riflettere a lungo
E decidere di votare sì anche coloro che per adesso sono schierati sul no perché non hanno avuto informazione sufficiente non hanno UTET finiranno forse per votare sì trascinati dagli altri ma noi vorremmo che votassero su un sì ragionato usi consapevole perché questa nostra gente i nostri cittadini cittadini del nostro Paese
Debbono rispondere in modo civile a due domande civili che vengono loro poste quali sono queste domande civili
Volete voi la prima volete voi evitare che è una persona che non ha commesso alcun reato
Vada a finire in una galera
Dalla quale uscirà probabilmente sieropositivo perché l'eroina vi circola le siringhe no dalla quale uscirà se uscirà se non si suiciderà come molti hanno fatto o se non morirà di overdose
Come è accaduto in decine e decine di casi con un trauma psicologico enorme e questa è una persona che non ha commesso alcun reato queste o bisogna dire perché i nostri avversari che sono imbroglioni
Dicono che non ci sono i tossicodipendenti e sapete perché lo dicono
Lo dicono perché teme Venticano
Quell'obbrobrio giuridico Carella dose media giornaliera e che fa sì che se una persona a centocinquanta milligrammi invece di cento milligrammi di eroina perché a Luino e servono centocinquanta o forse duecento
Diventa automaticamente spacciatore allora certo
Sarà etichettato sotto la categoria spacciatori e non risulta come tossicodipendente con buona pace delle coscienze e dei nostri cinici e mascalzoni governanti che fingono di non sapere quello che tutti noi sappiamo dunque la risposta è la prima risposta è questa volete voi
Evitare il carcere a persone che non hanno danneggiato nessun'altro ma che solo perché hanno danneggiato forse loro stessi debbono finire in galera con le conseguenze che tutti sappiamo
E la seconda è questa la domanda
Volete voi che queste persone siano aiutate dei medici possono avere un aiuto se lo chiedono possono avere dei sostitutivi possono cercare di evitare la piazza dove si corrompe tutto dove si muore di overdose perché non si può e misurare il principio attivo che c'è nella bustina dove si prende l'AIDS perché le siringhe sono mischiate dove ci si marginalizzato dove ci si prostituisce per comprare la roba ecco noi diciamo questo
Volete che non finiscano in galera persone che non hanno commesso alcun reato ma che sono forse un po'più fragili di altri
E volete che queste persone un po'più fragili altri abbiano la possibilità di avere un aiuto da parte delle istituzioni da parte dei medici oggi non ce l'hanno perché i medici non possono aiutare queste la coda pazzesca
Di questa legge i medici non possono aiutare i propri pazienti perché non ne hanno il diritto soltanto i servizi pubblici lo possono fare e non lo fanno il servizio pubblico di Guidonia tanto per fare un esame buono un esempio qui a Roma
Manda i tossicodipendenti che vanno a cercare imita non era rivoli quello di Tivoli sbatte al Tiburtino di Roma nel frattempo si sono fatti tre
Pere ecco questo è il risultato allora noi diciamo
Diamo ai medici la loro capacità terapeutica la possibilità di lì instaurare un rapporto normale con una persona che a un sintomo perché la tossicodipendenza è un sintomo e ora io mi domando quale sintomo viene proibito quale sintomo viene punito
Viene capito viene curato ma non punito e sbattuto in galera o un sintomo il sintomo si cerca di curare Cuesta e la tossicodipendenza
Il sintomo di un disagio e di un malessere molto profondo e noi non possiamo è rimuovere tutto sbattendo nelle galere e fingendo che tutta sta roba non esista perché tanto non li vediamo stanno lì dentro no
Noi a questo non possiamo stare perché abbiamo una coscienza cioè perché vogliamo che i cittadini del nostro Paese lì in questo momento così difficile veramente in cui di civiltà poco si può parlare devo dire che io sono molto contenta che sia scoppiato tutto questo
Disastro che è scoppiato perché almeno le cose si muovono però stiamo vedendo in che maniera incivile e e e corrotta abbiamo vissuto per quarant'anni be'questa è un'occasione per dire
No noi siamo persone civili e vogliamo rispondere in modo civile a due domande non vogliamo che in galera finiscono degli innocenti non vorremmo neanche non innocenti ma non è questo il caso vogliamo che queste persone siano aiutate dai medici che sono a loro disposizione che insieme possono stabilire una terapia per evitare le piazze per evitare la criminalità per evitare anche gli scippi perché poi è così
Quanto più quanti più tossicodipendenti andranno prendevi sostitutivi tanto meno tossico dipendenti dovranno scippare perché c'è una legge dello Stato che li induce a scippare e quindi voglio dire su questo non ci piove
Purtroppo finiranno in galera perché hanno commesso degli altri reati e finché non ci sarà una legalizzazione della droga che si vedrà in un altro momento perché questo non è un referendum anti proibizionista
In che comunque non ci sarà quello la situazione rimarrà ambigua ma almeno diamo questi centottanta mila medici
A coloro che vogliono occuparsi dei tossicodipendenti la possibilità di avere dei pazienti che hanno con disagio ed al quale si prospettano delle
Beh gli obiettivi delle cure divelse acqua allora chiunque a qualunque ammalato il medico suggerisce da sei dei suggerimenti perché non lo deve fare con il tossicodipendente che è un malato forse a livello psicologico che comunque ha una dipendenza dalla quale
Può anche uscire io dico questo perché avendo lavorato al Consiglio regionale
Come consigliere regionale so benissimo come funzionano le istituzioni so benissimo qual è la chi è che ha brutalizzato con la quale questa gentaglia perché così deve essere definita gestisce i nostri soldi io avevo fatto approvare due leggi un anno e mezzo fa
E quindi non nessuno parlava di siringhe preservativi in carcere e di altre cose che adesso va bene parleremo dopo magari finga preservativi in carcere era una cosa rivoluzionaria perché il carcere è a rischio ma nessuno lo sapeva
Ebbene questa legge fu approvata e qua è scritta legge regionale con tanto di stanziamento trecento milioni pene siringhe preservativi dentro le carceri perché le carceri sono uno dei posti più a rischio che abbiamo
Sapete che cosa è successo di questa legge regionale e di un'altra che prevedeva
Alimenti proteici per i malati di AIDS che non possono mangiare la bistecca o che si debbono nutrire in un'altra maniera trecento milioni più trecento milioni stanziati messi là sono spariti
Sono andato è andato ha reso la persona che mi ha sostituito a controllare se si pensava di spenderli in questa maniera bene non ci sono più i soldi
L'hanno fatti sparire l'hanno presi per altre cose io credo che non ci sia una delle cose più importanti della vita della gente
Quindi questi soldi riguardavano la vita della gente ma alle nostre istituzioni così come sono della vita della gente non importa nulla importa soltanto i loro minuscolo e miserabile interesse privato questo è allora noi siccome ci siamo battuti tanto da tanti anni contro questo atteggiamento dobbiamo dire sì a questo referendum è come diceva oggi a Rai pari a Radio Carmine Fotia
Tutti quanti voi dovreste perché il tempo è poco abbiamo tre giorni
Dovreste creare davvero una specie di catena di Sant'Antonio ognuno di voi si prendesse dieci persone
Da convincere ma non uguali a voi che tanto voteranno sia lo sappiamo un po'diverso genitori o parenti Ozzy che non sanno che non hanno avuto l'informazione perché nessuno gliel'ha data
Fate questa specie di catena Giacalone ognuno a sua volta perché è molto importante per noi tutti per noi e per voi perché sta dentro perché ci andrai perché non ci andrà mai per l'Anas per il nostro Paese è importante che si dia una risposta di civiltà a una domanda di civiltà grazie
Bene grazie a Vanna Barenghi presidente del Cora cerchiamo di essere più rapidi negli interventi tra poco suoneranno anche i gruppi musicali dicevamo moltissime le adesioni io farei parlare il professor Ferdinando Aiuti
Per cercare di capire insieme che fine ha fatto quella polemica rovente che c'è stata quando
è iniziata la legge Vassalli Jervolino dove sono finiti i no che mi paiono un po'scomparsi dov'è finita soprattutto la capacità di ragionare al di là dello scontro ideologico su un problema così delicato così importante
Aiuti dunque io ministro imbarazzato perché di solito sono abituata a parlare
Ai congressi scientifici della prima volta confesso di parlare in piazza e quindi dirò se semplicemente questo sono qua innanzitutto per fare una premessa io sono qua come medico e per l'esperienza che ho avuto in questi ultimi dieci anni con tossicodipendenti ex tossicodipendenti e sieropositivo
La premessa che fa cioè che considero la droga un illecito
Non sono mi sono scontrato varie volte anche con Taradash per il problema dell'antiproibizionismo perché non sono su questa linea ma questo non è il punto sono questa sera invece per fare un appello alla popolazione italiana in ovviamente attraverso i mass media perché qui siete in pochi
Perché forse solo quelli che hanno vissuto come me e come tanti altri più di me in prima linea sul campo tutti i giorni in questi ultimi dieci quindici anni a contatto con i tossicodipendenti sanno che veramente come è stato detto prima l'ultimo rimedio è quello di sbattere dei malati dei soggetti che soffrono in carcere
Credetemi dei giovani che vengono da noi che spesso come dissi diceva prima non possiamo accogliere perché secondo la legge me dovremmo denunciarli
Dei giovani che hanno bisogno di affetto di cure di sostentamento
E di aiuto
Per potersi perciò se riuscirà dalla dal problema della droga se noi li mettiamo in carcere come hanno detto i ragazzi che vengono tutti i giorni al Policlinico Umberto primo con i quali io e i miei collaboratori parliamo facciamo un gravissimo danno togliamo loro questa poche speranze che ancora loro hanno su questa società
Quindi l'appello che faccio io alla popolazione e quella di votare per il sì perché ripeto il carcere e l'ultimo rimedio è un po'solo un luogo di sofferenza in questo momento particolare in cui lo stesso presidente
Nicolò Amato direttore generale delle carceri dice che in questo momento Ricard ci siano così affollati che non sa più dove mettere i le persone che devono andare in carcere quindi anche per questo aspetto non dobbiamo sopra affollare i carceri
Un altro un'altra considerazione che faccio sarò brevissimo
E qui la faccio come medico
E che parlando proprio giorni fa hanno your con un collega americano mi diceva ecco a voi che avete questa possibilità nove non ce l'abbiamo di votare
Affinché i medici possono recuperare i soggetti tossicodipendenti possono cercare di aiutarli non fatevi sfuggire questa possibilità
Perché altrimenti perderete in questa occasione che è fondamentale e l'ultimo appello io lo faccio come medico
A tanti altri colleghi
Io me interpellati tanti in questi giorni devo dire che molti sono voteranno per il sì c'è purtroppo qualcuno
Che forse voterà per il no l'appello che faccio e alla Federazione degli ordini dei medici al suo presidente che esca dalla tana
E che dia una risposta che deve essere una risposta da medico
Il medico Tevez curare i malati deve aiutarli e non può liberarsene mandarlo lì in prigione per me una persona che un medico non pare una persona perché un medico capisce queste cose che voterà no
Per me non può essere considerato come più un collega grazie
Grazie a Ferdinando Aiuti mi pare che più netta di così non poteva essere l'appello di aiuti che arriva a tanti oltre a quelli che sono con noi a Campo dei Fiori a Roma
Tutti quelli che stanno seguendo Italia Radio e Radio Radicale io sentirai ancora gli appelli degli altri tra i tanti ospiti Tiziana Maiolo di Rifondazione Comunista c'è da sottolineare che su questo referendum c'è al contrario di altri una grande unità
Della sinistra speriamo che questa sia una forza per
La possibilità di vittoria del sì Tiziana Maiolo poi abbiamo Laura Giuntella della Rete Beppe Cascini Magistratura democratica un'adesione molto significativa quella di molti magistrati Tiziana
Grazie
Io ho questa mattina gli ascoltatori di Italia Radio anche di radio radicale lo sanno già
Ho fatto a Milano un gesto un po'trasgressivo che magari a qualcuno di voi potrà anche far storcere un po'il naso cioè ho fatto una conferenza stampa con dei socialisti sì con dei socialisti
Che sono socialiste per il sì al referendum sulla legge Vassalli Jervolino l'ho fatto perché ritengo molto importante che delle persone tutte che lavorano o hanno lavorato all'interno delle istituzioni milanesi
Che hanno appoggiato perché c'hanno creduto questa legge in questa legge sciagurata che ha fatto tanti danni abbiano oggi la forza e il coraggio di dire sì ci abbiamo creduto abbiamo sbagliato abbiamo prodotto danni politici ma anche umani e oggi siamo qui a dire un sì su questa scheda arancione per ricche questa legge vada cambiata venga cambiata
Io ho fatto una scelta in questi giorni di campagna referendaria ho scelto di occuparmi un referendum solo questo non perché ritenga gli altri meno importante
Ma perché ci sono referendum visse reati cui si occupano tutti prima di tutto quello sulla legge elettorale per il Senato
Ma soprattutto perché queste cioè il referendum che riguarda qualche cosa di più vicino di tutti a noi tutti c'è riguarda direttamente la società e io mi metto dalla parte decisamente di quei giovani che ritengo di non far del male a nessuno
Tenendo dei comportamenti che oggi dalla legge sono vietati e parlo di chi ad esempio si fa gli spinelli
Ritengo di essere dalla parte anche di quelli che portano i loro comportamenti
Fino a rischiare l'autodistruzione e parlo dei tossicodipendenti
Da eroi nodo altre sostanze particolarmente dannose alla salute ma sono anche con chi vuole nel nostro Paese un'economia non inquinata da quella prodotta dal narcotraffico
Sono dalla parte di chi cura i malati di AIDS sono dalla parte di chi combatte la mafia
E ritiene che sia prioritario combatteva sul terreno che la rende più forte
Che il terreno economica che quello le Conte le consente poi anche di diventare impotente sul piano politico attraverso la garanzia di voti di pacchetti di voti e i rapporti con esponenti politici che le hanno consentito fino a oggi di poter campare prosperare
Sono dalla parte prima di tutto soprattutto di chi sta in carcere
E da e per questo che ho messo il carcere al centro di questa mia campagna elettorale non mi dilungo perché io ritengo di avere davanti a me una piazza che voterà sì
E peraltro difficilmente ho incontrato in questa campagna elettorale qualcuno che votasse no tranne i fascisti
Perché il ministro Russo Jervolino non ha avuto il coraggio divenire in una trasmissione televisiva perché tutti quelli che avevano sponsorizzato
Questa legge e che oggi ancora sono convinti di votare no perché la vogliono difendere non vengono all'ascolto scoperta o a difenderla nelle piazze nelle radio nelle televisioni non vengono a fare faccia a faccia
Con noi che siamo per il sì e che questo referendum abbiamo promosso quindi io non mi dilungo e vi comunico voi siete romanica sono milanese che comunque a Milano concluderemo la nostra campagna davanti al carcere di San Vittore venerdì sera con una manifestazione fiaccolata con la la partecipazione non la partecipazione fisica ovviamente ma l'adesione di tutti i detenuti ma anche di tutto quanto il personale penitenziario e anche dello stesso direttore del carcere
E domenica diciotto domenica mattina io ho scelto come mio seggio
Dove andrò a votare quello del carcere di San Vittore ambito lo posso fare perché sono una parlamentare e andò nel carcere di San Vittore a votare il mio sì sulla scheda arancione spero che questo sì sulla scheda arancione mettiate anche tutti voi lo facciate mettere da tutti i vostri amici grazie
Grazie Tiziana Maiolo purtroppo il tempo in grado ingrato qui piove quindi cerchiamo di essere rapiti per far poi suonare i gruppi musicali
E credo che siano attesi da tutti sia in piazza che alle radio Italia Radio Radio Radicale che ci stanno seguendo Beppe Cascini Magistratura democratica Laura Giuntella della rete potrà venire insieme per dire due cose le ragioni del vostro sì ma anche le esperienze che avete in Conca incontrato con concretamente
Ma le ragioni del sì sono molto evidenti sono molto comuni a tutti quelli che l'esprimono una cosa strana in questo referendum che si trovi un fronte del sì così unito è senza sfumature di parte non c'è una sfumatura di qualcuno rispetta la su qualcun altro
E da un'altra cosa che si ritrova spesso difficilissimo trovare qualcuno che venga esprimere le ragioni del no perché le ragioni del no non ci sono
Non c'è una ragione per il no c'è soltanto l'ignoranza di questo problema il no pesca soltanto dall'ignoranza nella conosce nella non conoscenza di questo problema
E da brutto e Trieste che non ci sia riusciti non si sia riusciti a sufficienza spiegare i motivi di questo referendum che sono così
Banalmente oggi una legge fatta male una legge che è fallita mai riconoscimento di tutti una legge che ha fatto particolarmente delle vittime tra i tossicodipendenti che vengono carcerati soltanto per l'uso della droga quando si fa un referendum contro la caccia
Si sa benissimo che si colpiscono i cacciatori e non le lepri mentre è strano che in questo referendum che è contro la droga in realtà sembra che si stia difendendo la droga hanno creato confusione su questo tema allora questo sì
Contro una cultura che crea possibilità sempre più vaste appunto di emarginazione questo referendum contro l'emarginazione che crea emarginazione mettere tossico andrebbe dipendenti in carcere non è vita il problema tossicodipendenza lo ingigantisce crea nuove vittime quindi un se contro la creazione di nuove vittime Mussi contro l'emarginazione per creare emarginazione
Grazie a Laura Giuntella Beppe cascine di Magistratura Democratica io voglio dirvi che tra Dinoi anche se non verranno qui a parlare ci sono altre adesioni significative c'è Giovanni devastato tra voi in piazza che il presidente della comunità il pioppo di Napoli da una comunità che lavora con i tossicodipendenti
E c'è un'altra presenza molto significativa quella del giudice Giuseppe Di Lello che ha fatto parte come sapete del pool antimafia di Palermo che è qui con noi anche lui Beppe Cascini
Io volevo illustrare brevemente dal punto di vista di chi questa esperienza della criminalizzazione del consumo di droga la vive dall'altra parte cioè nell'intuire infliggere sanzioni per il consumo di droga spiegare quali sono le ragioni di questo sì
E qual è il la vera sostanza di questo quesito referendario
La legge attuale punisce
Chiunque sia trovato in possesso di una quantità di sostanza superiore alla dose media giornaliera determinata non si sa in base a che cosa da un decreto del ministro della sanità
La conseguenza sul piano pratico e che tutti i consumatori di droga prima o poi rischiano di essere condannati a pene che non sono affatto leggeri perché per le droghe cosiddette pesanti
Sono previste pene che vanno fino a vent'anni di carcere per le droghe cosiddette leggere si arriva a fino a dodici anni di carcere
Allora la cosa importante secondo me da chiarire eh che non si tratta di scegliere se si è a favore o contro la droga come ci vengono a raccontare la sostanza del quesito è se volete che sia condannato al carcere chi consuma droga
Chi assume sostanze stupefacenti qualunque siano queste sostanze sempre che si tratti di sostanze per cui lo Stato ha deciso di applicare una punizione
Il quesito è quindi quello se volete voi eliminare una inutile ingiustizia se volete eliminare il carcere per chi senza fare danno a nessuno assume sostanze stupefacenti
Questo è il motivo per cui i magistrati magistrati Magistratura democratica in particolare che vivono giornalmente il dramma di dover condannare delle persone che non hanno fatto danno a nessuno
Voteranno invitano a votare sì a questo referendum
Grazie Beppe Cascini uno dei tanti magistrati che hanno lanciato un appello per il sì al referendum per abrogare alcune norme punitive della legge Jervolino Vassalli
Io farei parlare Nicola Zingaretti della sinistra giovanile poi Carmine Fotia direttore del d'Italia Radio che ci racconta anche l'esperienza delle radio insieme oggi per per informare su questo referendum Nicola sì solo due minuti perché il tempo inclemente devono suonare col trucco
Io credo sia importante ricordarsi che quando iniziamo a raccogliere le firme per questo referendum c'era anche chi tra di noi aveva paura perché i nostri avversari nostri nemici sembravano imbattibili
E dobbiamo ammettere che uscivamo da una battaglia persa perché in quegli anni ottanta che tanto oggi in molti disprezzano avevano vinto gli altri aveva vinto la cultura del proibizionismo i nostri avversari avevano dato una dimostrazione di forza
Quelli avversari avevano un nome un cognome un un volto innanzitutto il volto di Bettino Craxi ecco io credo che oggi sia importante
Stare oggi qui impegnarsi in questa è la campagna elettorale votare sì è parlare di questo referendum perché ancora una volta la dimostrazione più evidente che quegli anni ottanta sono finiti che quei volti di vincitori oggi sono i volti degli sconfitti
Che quegli anni ottanta che in qualche modo tutti avevano visto come il trionfo di una certa cultura sono definitivamente chiusi
E allora se la crisi sinistra innanzitutto credesse di più in questo quesito elettorale
E cioè della possibilità di dimostrare anche attraverso un atto politico che una cultura che aveva vinto oggi non solo è risultata sconfitta perché i risultati di questa legge sono disastrose
Ma può risultare sconfitta perché ad essa si sostituisce un'altra cultura dell'intervento la droga che la cultura della solidarietà dell'impegno diretto del rifiuto della cultura proibizionista ecco se si chiedesse un po'più in questo forse questo referendum avrebbe trovato un po'più di spazio dello scontro elettorale avrebbe trovato più spazio un referendum che univa la sinistra e non la divideva ora mancano pochi giorni
Mancano pochissimi giorni e non è un caso che in questi giorni stanno venendo fuori i primi sondaggi che dicono che questi referendum più a rischio e referendum più a rischio
Perché è vero che quegli avversari sono scomparsi ma contro questo referendum ci sono degli avversari occulti c'è innanzitutto il perbenismo
C'è una mentalità che ancora è chiusa
C'è quell'attacco frontale dai sostenitori del no che mai badate si confronta con i quesiti referendari ma attacchi referendum ancora una volta sulla base di una contrapposizione ideologica a questi referendum
E quindi chi crede nel sì chi vuole dare a questo sì una lettura che innanzitutto una lettura culturale
Di una volontà di liberarsi finalmente dagli anni ottanta vecchi crede in questo tipo di sì dobbiamo io credo dobbiamo utilizzare questi tre quattro giorni che ancora abbiamo per avere una ulteriore e incredibile contatto capillare parlare dialogare contattare
Chi vota ma anche e soprattutto chi non vota cioè chi ha meno di diciotto anni
E non può con lo strumento del voto esprime una sua opinione lanceremo un appello nei prossimi giorni anzi domani mattina con tutta una serie di associazioni gruppi giovanili gruppi di volontariato e associazioni
Di tutta Italia per lanciare un appello dentro le scuole perché ogni minorenne convinca due amici due maggiorenni due familiari che sono incerti a votare Siber questo referendum perché riguarda innanzitutto i giovani ecco
Io credo che se riusciremo a caricare questo referendum innanzitutto anche di un significato politico
Chiudiamo finalmente ancora una volta gli anni Ottanta usciremo vincitori non solo perché avremo fatto una cosa positiva abrogando questi odiosi articoli ma perché avremmo ripreso una legge una rivincita politica e culturale rispetto agli anni Ottanta e questo credo che sia una cosa importantissima perché non si costruisce nulla lasciando solo
Alla magistratura il compito di ricostruire questa democrazia
Ma manca soprattutto la gente e soprattutto la gente della sinistra
Allora grazie Nicola Zingaretti io concluderei con Carmine poi Foti ha poi sentiamo i gruppi musicali io devo dire Carmine che ha oggi alla radio tra le tante voci che abbiamo sentito da noi tra i ragazzi che stavano comunità il pioppo di Napoli ce n'era uno che ci raccontava questa storia ha cominciato a drogarsi e dieci anni
Probabilmente non sappiamo quale disastro di situazione aveva alle spalle poi finito in carcere varie volte ci ha raccontato che lo curavano in carcere nelle crisi di astinenza
A manganellate ecco io credo che tante storie dovremmo cominciare a farcela raccontare a sentirle per decidere su questo preferendo ma noi abbiamo fatto oggi anche un'esperienza molto bella con tante altre radio che io vorrei Tura con tassi rapidamente
Sì io voglio anzitutto ringraziare
Di colleghi e compagni di radio radicale di Radio Città Futura di Popolare Network di Punto Radio di Bologna che hanno lavorato insieme a noi oggi
A costruire una grande assemblea via etere per il sì al referendum contro la galera per i tossicodipendenti del diciotto di aprile
è stato un momento importante io credo anche che sia esemplificativo
Di come si sta svolgendo questa battaglia sul referendum questo referendum sulle droghe
E quello sul quale secondo me
C'è meno attenzione c'è propaganda strisciante sotterranea si introduceva paura irrazionale della gente si dice
Quei pochi dal no che osano dirlo in pubblico che si presentano in pubblico
Parlano appunto di come quando ai tempi del referendum sul divorzio Fanfani andava dicendo nelle piazze d'Italia ai contadini del Sud che le proprie mogli sarebbero scappiamo e scappare con le cameriere ecco oggi chi fa propaganda per il no in questo referendum sostiene che questo referendum avrebbe la porta alla droga generalizzata legale e noi sappiamo che non è vero ognuno di noi ha delle convinzioni io personalmente sono antiproibizionista ma non è questo il punto di questo referendum in questo referendum girata di rispondere all'esempio che ha fatto prima Silvia di questo ragazzo che ci ha raccontato stamattina dalla Comunità del pioppo di Napoli lì c'era un ragazzo che ha cominciato grazie a dieci anni allora se voi lo incontrate per strada avete due scelte
Una scelta di porgere gli una mano di aiutarlo a sollevarsi magari di fargli anche una carezza sul volto
L'altra certe qualità io una manganellata in testa di metterlo in carcere
Di avviarlo non solo alla tossicodipendenza dura ma la delinquenza al circuito del dominio della mafia che nelle carceri italiane fa il bello e il cattivo tempo
Alle malattie all'AIDS
Questa è la verità molto semplice molto elementare noi in questo referendum scegliamo quale di queste due strade prendere
Come vogliamo usare le nostre mani se per porgerle a chi soffre atti a un problema e magari non ha la forza di dircelo non ha la forza di chiedercelo ma col suo atto di rottura di isolamento dalla società ce lo domanda silenziosamente con la sua stessa sofferenza come il suo stesso corpo noi dobbiamo rispondere se vogliamo usare le nostre mani per aiutarlo a sollevarsi
A liberarsi dalla schiavitù della droga o se vogliamo invece rinchiuderlo ancora di più in quel circuito infernale in quel circuito che è fatto di carcere di drogati delinquenza di mafia questa è la realtà
Pura e semplice su questo si vota il diciotto aprile
Io credo
Che ciascuno di voi
Debba dire queste poche cose semplici debba respingere la propaganda falsa del no perché dicono per esempio
Che le misure che i tossicodipendenti in carcere non sono il numero che si è detto bene allora se sono così pochi tanto vale votare sì dal momento se sono così pochi non sarà certo un pericolo per l'ordine pubblico fare uscire
Quelle poche persone dal carcere ma vedete a me questa motivazione mi fa paura
Che cosa vuol dire che sono pochi
Si parla per esempio quelli che minimizzano dicono sono soltanto mille
Ma voi vi sembrano pochi mille tossicodipendenti in carcere solo perché si sono drogati
A parte che sono di più ma se anche fossero solo voi mille o cinquecento cento uno soltanto
Non dovremmo batterci lo stesso perché quello uno quella persona non debba soffrire la violenza del carcere dopo la violenza della droga non basta questo per muoversi per mobilitarsi per scendere in campo
Per telefonare ad altre persone per andare casa per casa a dire votate sì per fare uscire dalle carceri
Quelli che si drogano per aiutarli per fare di questa una grande battaglia civile di questo Paese
Io penso che voi avete visto avete ascoltato chi ha ascoltato le radio democratica che oggi hanno promosso questa iniziativa e poi qui insieme alla Sinistra giovanile ancora Amati sulla democratica i medici che sono intervenuti agli operatori avete visto che siamo qui ciascuno di noi come persona spogliati della nostra appartenenza politica ci ritroviamo come persone che stanno facendo una battaglia questo referendum e quello sul quale meno ci sono impegnati tutti i partiti spesi negli altri referendum sono tutto in quello elettorale questo referendum se lo vinciamo lo vinciamo noi lo vincerà gente della sinistra lo vincono individui le persone che vogliono affermare un diritto di civiltà che vogliono vincere una battaglia di civiltà io penso che dopo il diciotto aprile il diciannove quando apriremo le schede chi vorrà sapere dove stava la sinistra di questo Paese dovrà contare ISIN al referendum contro la galera per i tossicodipendenti contare i sì
Al referendum della scheda arancione perché sinistra e solidarietà perché sinistra deve voler dire attenzione e cura per i più deboli perché sinistra deve voler dire lotta contro i potenti contro i signori della morte
Che usano il traffico di droga per comandare in questo Paese e non galera per chi si buca la sinistra il diciannove aprile dobbiamo riuscire a farla contare ad essere numerosa da questa parte dalla parte del sì al referendum
Contro la galera per i tossicodipendenti io faccio un appello a voi che siete qui a Campo dei Fiori a tutti quelli che ci stanno ascoltando ognuno di voi si prenda un incarico nei prossimi tre giorni prima
Che si voti telefoni ad altre dieci persone e dica ciascuna di esse di fare altrettanto convinca quante più persone possibile andare a votare e votare sì
Noi non abbiamo soldi non abbiamo fondi la nostra forza è la posta la forza delle nostre idee
Ditelo
Di fondente questo
Messaggio questa idea del sì come grande battaglia come grande segno di civiltà il diciotto aprile facciamolo con i nostri mezzi con le nostre radio coi nostri giornali con me
La vostra voce per telefono usiamo questi strumenti di reti di comunicazione di rapporto in questa campagna referendaria che è fin troppo dominata dal politichese noi possiamo dire
Poche parole semplici votiamo sì il diciotto aprile
Per non fa stare in dialetto Sico dipendenti per affidare ai medici il compito di essere medici e non delatori votiamo sì per restaurare un principio di civiltà che è stato violato con quella o
Noi grazie
Bene grazie Carmine Fotia direttore di Italia Radio io credo che non Napoli e non c'è bisogno di fare l'elenco di tutti quelli che hanno aderito a questa manifestazione in parte abbiamo già sentito parlare
Al microfono io darei la parola Lino della Sinistra giovanile per raccontarci chi sono i gruppi che adesso suoneranno che attraverso la musica danno la loro adesione per questo sì referendum sulla droga
La manifestazione prosegue ci sono stasera una tre gruppi musicali che hanno dato la loro adesione a questa iniziativa io voglio chiaramente ringraziarli anche perché sono venuti qui
Sono gratuitamente deprimono anche loro le loro motivazioni loro sì a questo referendum ci vorrà un po'di tempo mezz'ora non di più il tempo che qui dietro sui monti si monti la batteria l'amplificazione la strumentazione
Suoneranno primario per Lord poi suoneranno Elia e gli Evolution Time quindi seguirà chiuderà questa manifestazione il concerto di Santa Rita dei Santa Rita s'accascia voglio ricordare un'altra cosa che a questa manifestazione hanno aderito anche una serie di associazioni di soggetti di comunità anche le lo ricordava prima bene Silvia Giani devastato dalla comunità il pioppo di Napoli don Vinicio Albanesi il presidente nazionale del CNCA ma soprattutto uno dei rito appunto associazioni gruppi di base
Penso all'associazione studentesca stilista pensa l'associazione Tempi moderni all'Arci Ora d'aria e a tante altre per cui siamo davvero tanto io credo che ce la possiamo fare
E se ognuno di noi raccoglierà l'invito che anche poco fa ci faceva
Carmine Fotia di lavorare di contattare dieci persone beh allora ci possiamo rivedere qui magari in questa piazza a distanza di poco tempo per festeggiare questa vittoria e soprattutto per andare avanti in questa battaglia così difficile