Futura, progetti in divenire

Innamorato
è una donna Rovato numerose
Sono stata attiva chiamato a portare il mio contributo e occuparmi di temi importanti come la scuola la casa appunto l'immigrazione
Quando ho deciso di accettare speravamo ancora di essere in grado di costruire in vista delle elezioni politiche oggi imminenti un campo largo del cambiamento che avesse l'ambizione di invertire le politiche degli ultimi anni
E di presentare al Paese una classe dirigente rinnovata questo tentativo mimesi successivi purtroppo è naufragato
Sono tempi durissimi in cui ormai la guerra degli ultimi contro i penultimi pare ineludibile
La responsabilità di un Paese che non riesce a rialzare che non riesce a rialzarsi viene spesso scaricata su chi fuggendo da guerre e miserie si trova suo malgrado a dover emigrare
Questa cattiveria ognuno di noi può misurarla quotidianamente Hannah Arendt la chiamava la banalità del male
A me è capitato di misurarla in un piccolo evento che organizzata nei nei miei primi ministri da assessore
Si chiama aggiungi un posto a tavola la possibilità per i cittadini di invitare una sera a cena un richiedente asilo
Ci sono state molte reazioni violente soprattutto sui social ma anche molti cittadini che hanno risposto invitando nelle proprie abitazioni migranti dunque la speranza
In un Paese in cui le diseguaglianze continuano ad aumentare in cui ormai due generazioni paiono escluse dalla possibilità di una volere di avere un futuro con cui progettare un futuro dignitoso
In cui la questione ambientale continua ad essere derubricata come una vicenda secondaria
In cui un'azienda come Amazon pensa dei braccialetti elettronici per controllare i lavoratori
In cui un candidato presidente della Regione Lombardia parla tranquillamente di razza bianca il nostro obiettivo secondo me deve continuare a essere di perseguire la via stretta del cambiamento possibile
Dobbiamo farlo in tutti i luoghi in tutte le ride che abbiamo davanti con la candidatura delle presidente Laura Boldrini liberi e uguali alle prossime elezioni politiche provando in ogni modo affermare la vittoria del centrodestra trazione leghista in Lombardia
E soprattutto coltivando una prospettiva di centro sinistra di governo che dalla Regione Lazio di Nicola Zingaretti può diventare un modello in tutta Italia
In modo curioso eterodosso valorizzando le tante esperienze civiche progressiste che ci sono nel nostro Paese
Attraversando questa difficile campagna elettorale portando i nostri temi il reddito minimo garantito la sostenibilità ambientale l'accoglienza e l'inclusione sociale per tutti
Dobbiamo farlo guardando al futuro con l'intelligenza di saperlo declinare al femminile quindi futura una Rete una casa plurale aperta a tutti coloro che non vogliono arrendersi alloggi ma progettare il domani anche il viaggio più lungo inizia con un primo passo grazie
Dopo adesso la parola Massimiliano Smeriglio vicepresidente della Regione Lazio e promotore della lista civica Zingaretti
Allora verrebbe da dire dove eravamo rimasti io penso che dobbiamo farci un po'di coraggio ad affrontare questa fase complicata
Penso che dobbiamo anche se anche come dire concederci il lusso di una discussione di poche ore ovviamente ma che abbia al centro la capacità di rimettere a fuoco i pensieri lunghi
E non solo quelli contingenti che pure sono importanti della evidente della campagna
Elettorale quindi siamo in qualche modo una comunità piuttosto ostinata che pensa di mantenere aperta una prospettiva una discussione tra di noi e nel Paese
E per questo siamo qua io penso che siamo qua anche perché siamo un po'preoccupati
Mentre ricordavamo nelle varie forme la la giornata della memoria
Nelle stesse ore sono successi fatti gravi
Penso alle parole del candidato presidente della Regione Lombardia
Che ha resuscitato il concetto di razza
Penso a un materiale di propaganda elettorale quello utilizzato da da Salvini
Che in maniera disinvolta torna a parlare del fascismo buono
Penso di contro alle parole del presidente Mattarella fortissime chiarissime sulle responsabilità
In equivoche del regime fascista sulle leggi razziali
E sulla Shoah
E penso in queste ore cosa ancora più grave a quello che sta accadendo in Polonia
A noi capita tutti gli anni di andare in Polonia perché portiamo ogni anno cinquecento ragazzi facciamo un lavoro su Auschwitz-Birkenau
E quello che succede la grave paese che presidia le frontiere contro gli immigrati ed è difficile trovare un immigrato in Polonia
è molto difficile da una persona che abbia un colorito diverso da quello chiaro di tutti noi
Ma soprattutto la legge sulla appunto sulla deresponsabilizzazione di quel Paese rispetto all'Olocausto
Questo accade oggi in Europa nel cuore dell'Europa una campagna elettorale a cui noi ci abituiamo a tutto appunto
Alla razza al fascismo buono e guardiamo con disinteresse a tutto un blocco
Eppure qui andrebbe aperta una discussione del primo doposci consentiremo nel tutti nel nel blocco ex sovietico
L'ordine chiama ordine al comando chiama comando l'assenza di tradizioni democratiche richiamano vicende autoritarie Elli oggi in Ungheria in Polonia in quei Paesi succedono cose che fanno paura
Che fanno paura per questo dicevo ragionare di futuro e di pensieri lunghi
E proviamo a farla insieme lasciando per un attimo per una mattinata sullo sfondo le vicende più stringenti di carattere elettorale
Il primo obiettivo di questa mattinata secondo me è molto semplice e però decisivo e cioè quello di tenere unità questa discussione di fare questa discussione insieme di tenere unità la Rete organizzarla dargli una prospettiva darli diciamo un'ossatura una responsabilità nazionale una diciamo dinamica di carattere territoriale questo è il primo obiettivo perché la nostra discussione
Polvere Successo se noi continueremo ad animarla certamente ma anche ad una ad una a organizzarla
Dentro e fuori le forme organizzative attuali
E questo lo sforzo che dobbiamo fare di questa piccola comunità
E però quello di Venere al centro una grande ambizione cioè quello di contribuire a ripensare lo spazio su cui si muoverà la sinistra nei prossimi mesi ed anni intanto una sinistra capace di governo una sinistra capace di governo fondamentale perché ci sono i problemi
I problemi generali generano le Paure le paure diventano benzina diventano carburante per le peggiori campagne elettorali
Noi invece abbiamo la responsabilità ma anche l'ambizione la necessità di governare le Paure e di dare risposte ai problemi quale sia la differenza tra noi
E i populisti tra noi e le destre provare a trovare le soluzioni faccio un esempio molto pratico
In cui in questa regione in questa città c'è un municipio quartiere che Ostia
Che ormai è diventato famoso in tutto il paese
Per vicende gravi che riguardano le infiltrazioni mafiose la criminalità organizzata la perdita da parte dello Stato delle istituzioni pubbliche del controllo di parti consistenti di territorio
Bene c'è chi specula su questa faccenda facendo propaganda ci sono giustamente fortunatamente
Le forze dell'ordine che fanno il loro lavoro e lo fanno bene soprattutto in quest'ultima fase permettetemi di dire sarà un caso soprattutto dopo l'arrivo
Del procuratore Pignatone in questa città però insomma si sono rimesse in moto vicende di questo tipo ma la politica non fa il tifo
La politica non può fare il tifo per le forze del dell'ordine non può leggere un territorio soltanto in termini securitaria non è il nostro compito il compito di altri cosa deve fare la politica
Non deve speculare o lavorare sulle stigma di di quel territorio ma provare a portare i servizi innovazioni opportunità bene
In questi giorni la Regione Lazio Alberto lì ad Ostia nel nuovo polo universitario insieme all'Università di Roma Tre un presidio succosa sulle ingegneria del mare cioè su come lavoriamo sul nuovo modello di sviluppo sale sulla produzione di energie rinnovabili come li abbiamo aperto uno studentato
Noi che alla partecipazione ci crediamo davvero
Che non è quella verticale e quella orizzontale
Abbiamo chiesto agli studenti di quel territorio di come nominare lo studentato che abbiamo in questo nuovo campus universitario che nasce ad ossia che ha già un fatto straordinario per quel territorio
Gli studenti ci hanno dato la risposta e noi due giorni fa abbiamo inaugurato la nuova Casa dello Studente dentro questo campus ce l'abbiamo dedicata a Giulio reggenti ecco qua c'è
Qua c'è un esempio di quello che dovremmo fare leggere un territorio provare a portare i servizi pubblici altri alti che lavorano sull'innovazione e dargli un'anima un corpo un significato
Una sinistra gli abbiamo sguardo sul mondo e che quindi non viva anche le proprie elezioni nazionali regionali comunali
In termini assolutamente provinciali che hanno infatti sin troppo ma di quello che succede negli Stati Uniti e di quello che succede in Polonia di quello che succede
In Russia se pensiamo appunto a come vengono trattate diciamo tutte le vicende che hanno a che fare in quel Paese con i diritti civili con la libertà di espressione sessuale no tutto questo
La sinistra uno sguardo sul mondo perché la sinistra uno sguardo sul mondo diventa una piccola piccola cosa
Una sinistra innovativa
Femminista libertaria ecologista
Che ha a cuore la dimensione dei diritti civili
Che ha anche la capacità di il coraggio di rielaborare
Il concetto di lavoro il concetto di reddito il concetto di salario senza farci bastare le verità da anni Cinquanta perché le verità da anni Cinquanta parlano alla storia non parlano al futuro o alla dimensione contemporanee capace di affrontare le nuove e vecchie povertà
E anche di rileggere il territorio come vengono avanti le forme di speculazione oppure le forme di valorizzazione la nostra straordinaria ricchezza e bellezza territoriale
Insomma una struttura un campo capace di ripensare il modello di sviluppo modello di sviluppo inclusivo fondato sull'inclusione sociale sulla sostenibilità e sull'intelligenza sulla sull'innovazione tecnologica che non è sempre e solo un nemico ma è anche una grande opportunità che dovremmo sapere interpretare ecco io penso che questa nostra Rete
Questo nostro sistema di valori di punti programmatici di comunità anche d'affetti anche di affetti perché la politica è fatta anche di affetti
è una rete che ha subito una sconfitta di fase noi dobbiamo dirlo perché per elaborare il lutto bisogna pure riconoscerlo
E non farne e non farsene un cruccio una sconfitta di false
è e che prova a far vivere le proprie idee il proprio stile
Dove è possibile dove possibile in questo momento anche nel passaggio elettorale per tenere aperta una prospettiva io penso che è necessario rimettere al centro il tema della rappresentanza
La rappresentanza non è come si fanno le liste
La rappresentanza riguarda i generi le generazioni le città le professioni insomma riguarda la dimensione della ricostruzione di un blocco sociale plurale questa la rappresentanza
E di questa sembra che la sinistra abbia perso memoria che abbia perso memoria che la scambi soltanto su come vengono composte le liste elettorali
Io penso che questa discussione a che fare purtroppo con una dinamica che si è sviluppato ormai da una decina d'anni nel nostro Paese che è quella della dimensione proprietarie verticale dei partiti delle forze politiche tutte
Tutte non è un fatto contingente che riguarda come si è fatta l'ultima cosa nell'ultimo momento è una dinamica dogana da ovviamente da Berlusconi che appariva al Movimento cinque stelle che poi straripa e arriva di qua e con la quale noi non abbiamo fatto i conti fino in fondo
Come si ricostruisce un collettivo rispetto alla leadership solitaria
Come si ripristinano forme di partecipazione rispetto all'idea del comando
Del comando ecco questa è una grande discussione con la quale diciamo riprendere ricostruire lo spazio del campo democratico progressista e della sinistra insomma in termini un po'più impegnativi il tema è come si ricostruisce un popolo
Come si ricostruisce un popolo
Perché noi la sinistra non può pensare di continuare a stare nell'agone politico senza uno popolo l'assenza di un popolo di riferimento di un blocco sociale
Ridente che ci consegnerà a sconfitte ripetute
Questo è il tema più grande che abbiamo di fronte a noi
E come si ricostruisce la forma della rappresentanza di un popolo e quindi come innovi cambi le forme di organizzazione le organizzazioni della politica dei partiti
Ricordandoci sempre che il partito l'organizzazione politica un mezzo non è mai un fine
è un mezzo plurale dove far vivere le differenze
Tutto questo è da reinventare io una cosa sola so che però c'è un modo sbagliato di intendere questa discussione che quello di un capo e di una caserma questa è la dimensione è sbagliata con cui riprendere la ricostruzione a sinistra con un cavo con una caserma non si va da nessuna parte
Ecco senza un popolo
La deriva razzista
Che ben rappresentata anche dentro lo spazio elettorale
La deriva populista degli sfasciacarrozze quelli che vogliono passare il sale sulla nostra società cioè farla
Diciamo rappresentarla al peggio lavorare sulle paure nella maniera più bieca oppure l'inciucio stenta cronografico tutte queste questioni sono di fronte a noi
E penso che rappresentano appunto una crisi di sistema una crisi democratica dell'Europa
E del nostro Paese
Tutto questo purtroppo non l'affrontiamo un poco non una sorta di rumore di fondo che il politicismo imperante nella nostra discussione pubblica e che non ci aiuta ad affrontare questo punto cioè la crisi di sistema in cui siamo
Immersi come fare cosa fare noi possiamo dare un contributo possiamo dare un colpo un contributo lavorando sui fondamentali ripartendo Sempre dai fondamentali dalla cultura politica
Rispetto alla al rancore all'odio alla rabbia
Dalla come proviamo a ricucire la società con pratica di società verso la costruzione del capro espiatorio
E come investire su innovazione e cambiamento che siano socialmente connotati non c'è un'innovazione astratta non c'è un cambiamento astratto
Noi abbiamo necessità di cambiare non di conservare non dopo la se la sinistra si pone sul terreno della conservazione morta
La sinistra ha necessità di innovare ma deve essere una innovazione socialmente connotata è quello che al campo che è mancato drammaticamente in questi anni
Come appunto una lotta senza quartiere alle nuove e vecchie povertà e come noi combattiamo il furto di futuro a cui abbiamo consegnato i più giovani che poi più giovani diciamo dai quaranta ai trentacinque anni in giù quindi che poi tanto più giovani non sono io penso che dobbiamo guardare avanti qua dobbiamo guardare al dopo al durante e al dopo
Mi auguro davvero con tutto il cuore la ringrazio per essere qui insieme a noi che Laura
Ce la possa fare perché possano possa essere un nostro punto di riferimento culturale per questa ricostruzione quindi davvero in bocca al lupo Laura Boldrini per la sua il suo impegno a di carattere elettorale questo invito è questo augurio lo faccio a chiunque abbia la pole possibilità di arrivare chiunque abbia la possibilità di arrivare ce la metta tutta perché abbiamo bisogno di mantenere dei presìdi dei presidi dei momenti delle opportunità Berta
E contestualmente permettetemi di esprimere tutta la mia solidarietà a cui compagni e compagne
Che in qualche modo hanno subito la logica del comando dell'esclusione delle caserme dell'assenza di brutalità e che quindi sono stati trattati malissimo in questa fase diciamo politica difficile che stiamo che stiamo attraversando io voglio in fondo acqua anche e soprattutto per questo
Ecco da quei presidi nazionali
Da quei presidi nazionali da quelli regionali territoriali dalle vertenze dai Progetti dalle idee io penso che dobbiamo ripartire
Dobbiamo fare la campagna elettorale ognuno diciamo per come collocato dove è collocato dove all'opportunità di farla
Ma poi dobbiamo pensare anche al dopo
Perché il dopo si costruisce anche adesso con le modalità con cui noi affrontiamo questi trenta giorni si costruisce un pezzetto del dopo e cioè del futuro per questo dico siamo ostinati continuiamo ad arare il medesimo campo perché in fondo di fronte a cento mila giravolte
Noi qua stiamo
Questi diciamo è il messaggio che continuiamo a costruire giorno dopo giorno che è quello di un campo largo democratico progressista in cui far vivere dentro quella contesa le nostre idee la radicalità di un punti
Programmatici molto forti ecco in questo senso penso
Che in Regione Lazio siamo facendo una battaglia decisiva guardate
Una battaglia che riguarda tutti non riguarda soltanto diciamo gli abitanti che ha l'opportunità di votare in questa regione
Non siamo dentro questa costruzione
Ci sono qui Marta buona fuori e Gino De Paolis sono i nostri candidati al Consiglio regionale del Lazio
I sondaggi sono buoni per quello che valgono c'è una battaglia da fare una guerra dentro un clima che è difficilissimo però i sondaggi sul presidente Zingaretti sono buoni sulla coalizione sono buoni sulla nostra lista sono buoni
Quindi noi lavoriamo a questa impresa siamo certi che se la porteremo a casa
Se qui questa idea di ricostruzione del campo democratico e progressista plurale aperta a tutti senza paura
Dei contaminazioni senza vincoli senza paura di discutere anche con chi è diverso da noi se questa impresa andrà in porto questa esperienza ovviamente ovviamente
Potrà dare un contributo a una ricostruzione più generale perché si dimostra sul campo che si può fare si può uscire dalle secche in cui stiamo e si può costruire
Un'impresa politica vincente senza lasciare l'anima a casa Manzi mettendo al centro un'anima progressista democratica che ha a cuore il cambiamento questo è quello che stiamo facendo nel Lazio riguarda i residenti del Lazio ma riguarda secondo me l'intero paese e riguarda l'intero Paese il coraggio che ci ha messo Nicola Zingaretti permette di fare solo una battuta qui scappano tutti
Scappano tutti scappano i governatori del Friuli-Venezia Giulia scappa il governatore della Lombardia
Scappano tutti perché non tutte le poltrone sono uguali noi dopo cinque anni ci ripresentiamo davanti agli elettori non scappiamo e chiediamo il consenso per quello che abbiamo fatto e per quello che faremo nei prossimi cinque anni
Noi dobbiamo ricomporre rimettere insieme
Ricucire con pazienza un Paese dilaniato
Lavorare a un progetto più grande plurale che appunto non somiglia affatto alle logiche piccole e cui esiste un po'più serie che qua e là insomma
Si affacciano pure nel nostro campo
Capace di scrivere parole nuove avere il coraggio di scrivere parole nuove non cercare con lo specchietto dire retrovisore riguardare il futuro guardando all'indietro
Non c'è il futuro se noi guardiamo nello specchietto retrovisore dobbiamo guardare avanti avere il coraggio di guardare avanti e cercare parole che sanno di futuro
Ecco io penso che oggi piantiamo un piccolo seme dobbiamo avere anche il senso del limite l'umiltà noi oggi piantiamo un piccolo seme
Cerchiamo tutti insieme di averne cura
E io penso davvero che se le cose che ci stiamo dicendo se l'ostinazione che ci stiamo mettendo se il livello di difficoltà del Paese è quello che abbiamo rappresentato io penso che questo seme piccolo potrà dare buoni frutti già membro Ossini mese insomma al coraggio fiducia pronti a ritrovarci un minuto dopo le prossime elezioni per continuare questa grande avventura tutti insieme
Grazie grazie Massimiliano e ovviamente in bocca al lupo per importante campagna elettorale appena iniziata siamo eredi adesso Mariapia Pizzolante presidente di tipo
Qualche giorno fa era il giorno della memoria
Lo diceva prima Massimiliano una giornata importante per noi per chi in qualche modo si riconosce in una storia
In una memoria che ogni giorno si fa impegno ma che il ventisette gennaio come in un compleanno collettivo in qualche modo rinnova quell'impegno rinnova quell'impegno a partire dalla consapevolezza che oggi in tutto quello che ci circonda mentre tutto intero intorno crollano certezze crollano ideologia e crollano società Roglia crollano sistemi oggi e la memoria a poterci guidare e quest'anno il ventisette gennaio
Ma è successa un'altra cosa una ragazza di ventisei anni una richiedente asilo a cui era stato rifiutato il diritto appunto d'asilo morente bruciata
In una baraccopoli a Rosarno quella ragazza di ventisei anni e il giorno della memoria e dell'impegno oggi quella ragazza di ventisei anni oggi futura quella ragazza di ventisei anni
Donna migrante costretta a prostituirsi per sopravvivere quella ragazza di ventisei anni oggi e quello che noi dobbiamo fare perché la Shoah non è incominciata con le camere a gas
Ma con il disprezzo e anche l'invidia del diverso e cominciata con la complicità serpeggiante con la consapevolezza di tutti perché tutti sapevano ma tutti erano vittime di quel meccanismo che però fa nascondere anche a te stesso ti fa nascondere quell'orrore che vedi che percepisce che vicino ante e della garanzia maggiori di fedeltà a un regime allora no io oggi in dobbiamo stare attenti perché quel razzismo è un piano inclinato e quando si inizia a scendere in quel piani più inclinato si inizia subdolamente che dai linguaggi Bellini niente
Che vengono fatte contro Laura Boldrini che sono una delle cose più vergognose che stiamo vedendo in questo Paese
L'orrore l'orrore
E allora future questi sto e la futura umanità che dobbiamo ripristinare a cui dobbiamo aggrapparci perché non si arrivi a dire che è troppo tardi dobbiamo farlo prima perché quando è troppo tardi e troppo tardi
E dobbiamo farlo a partire da quello che ogni giorno ci diciamo appunto futura umanità
Futura maggioranza
Laurea ce lo ricorda spesso sulle donne che non non sono una minoranza ma vengono trattate come tale e come tutto quello che è diverso e che viene rappresentato come minoranza in realtà insieme sarebbe appunto maggioranza
Allora
Sì oggi sono pochini pochini quelli che governa non quelli che decidono lo diceva Massimiliano poc'anzi anche rispetto alla politica e a come si compone nella sua rappresentanza
Sì sono i pochi quelli che determinano di mettere dei braccialetti ai molti stesso nipoti quelli che ogni giorno ci costringono ad abituarci allora Rory appunto
Noi dobbiamo fare uscire la futura maggioranza perché son convinta che che c'è che lo è
Infine futura
Società
Che vuol dire futura politica che vuol dire appunto una politica che non si rassegna a quello che oggi viene in qualche modo diffuso anche attraverso le campagne elettorali l'impegno nelle campagne elettorali c'è il caso dei sì
Del sul candidato senatore del Movimento cinque Stelle che in questi giorni ci dà la dimensione di quanto appunto con il crollo no dei corpi intermedi con il crollo di quell'idea deriva di rappresentanza con il crollo di quell'idea di politica forte
Differente a normale ciò che un tempo avremmo detto essere assolutamente lontano da qualunque politica di qualunque schieramento da qualunque impegno di qualunque persona perché appunto
Dire leggere nell'esatto di qualcuno che si impegna nella campagna elettorale trovate ogni nefandezza sui nemici credo che sia le l'impegno peggiore che la politica può mettere in campo
Proprio nel momento in cui dovrebbe
Assottigliare quella distanza che si fai norme tra i ponti appunto che che rappresentano i molti che non sono rappresentati
E proprio quella cultura che ti fa dire nemico al tuo avversario politico che non ti fa combattere sulle idee ma appunto sulle nefandezze ti far tirarlo fuori il peggio l'odio il rancore
Ebbene allora la futura politica e sicuramente non è sicuramente la scelta tra un partito che di democratico non ha più nulla tra appunto un leader che pensa di decidere tutto da sole di costruirsi da solo la rappresentanza
E non è nemmeno una politica che si rassegna in qualche modo alla Nostalgia non promette aggirarsi a costruirsi a partire dai profondi cambiamenti di questa la società ma in politica e futura se in grado appunto di essere Progetto di essere e non lista di essere giovane di essere appunto con le aspettative tante per il futuro
Di essere donna di essere plurale di essere inclusiva e non esclusiva di essere Sud e nord del Paese e non solo una parte
Sì è questa
E la politica hanno vista appunto il compito di provare a ricostruirla con un lavoro lento che abbia una visione lunga che provi a mettere in campo e che provi a far tornare a essere centrali le persone i loro bisogni loro diritti ma anche anzi soprattutto appunto le loro fragilità
E questo
Di consegno come mio messaggio di futura riprendendo le parole di una donna di Gioconda Belli che realtà dava i consigli alla donna forte ma secondo me non è un caso sono consigli che valgono per una politica forte quella che dobbiamo appunto provare a rimettere in campo tutti insieme
Se sei una donna forte protegge chi dalle bestie che vorranno nutrirsi del tuo cuore usano tutti i travestimenti del carnevale della terra si vestono da sensi di colpa d'opportunità da prezzi che si devono pagare
Non per illuminarsi con il tuo fuoco ma per spegnere la passione l'erudizione delle tue fantasie
Non perdere l'empatia ma temi ciò che ti porta annegati la parola a nascondere chi sei ciò che ti obbliga a essere remissiva e ti promette un regno terrestre in cambio di un sorriso compiacente
Io credo che a questa comunità queste persone a quelli che saranno impegnati nelle campagne letteraria lauree in primis
A Massimiliano Marta Gino chiara tutti coloro che saranno impegnati in questo mese che rimane di campagna elettorale penso che l'augurio l'auspicio
Che possiamo fare tutti insieme quello di rimanere esattamente come siamo stati nonostante tutto
Nonostante tutto siamo stati coerenti abbiamo provato a non perdere mai quell'empatia a non perdere mai quella sensibilità che ci fa dire che la politica bella quando è diverso da quello che ho già appare
Grazie Grazia Maria Pia chiamerei adesso Alessio gratta on consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia e promotore della lista civica open
Bene devo confessarvi che molto bello essere qui oggi perché vuol dire che c'è ancora speranza noi tutti Diversi provenienti da percorsi percorsi riversi attualmente ma proviamo a ritrovarsi proviamo a ritrovarsi
Grazie
Proviamo a ritrovarsi in un percorso per domani per costruire un nuovo futuro
E proviamo a ritrovarci anche forse dicendo ci ha facendo chiarezza che il nemico è di là e non di qua perché non sono più accettabili Toni a mio avviso di questi tempi dove cediamo tra di noi
Discutiamo sui nomi sulle personalità e non sui contenuti
Nel momento in cui ci metteremo finalmente di nuovo su un tavolo a discutere di contenuti tutti insieme
A livello territorio partendo dai territori credo che troveremo il minimo comune denominatore che ci potrà fare di nuovo un cammino insieme che oggi non è
Ripartire dai territori dicevo perché sui territori accade anche qualcosa di molto pericoloso mi vengono i brividi quando sento Berlusconi che si erge a paga Dino a muro ad argine dei populismi difensore della democrazia
Mi vengono i brividi perché penso cosa fanno i suoi eletti sul territorio
Ad esempio il sindaco di un comune piccole o medio come Gorizia ma capoluogo che crocevia comunque importante della rotta balcanica che riceve in pompa magna la Decima Mas in municipio
Mi viene in mente un suo consigliere regionale che solo due giorni prima della delle decorrenza del Giorno della memoria partecipa a un convegno di CasaPound uova
Inveendo contro l'Europa inveendo contro i i migranti
Mi vengono i brividi perché se entra nel consiglio comunale di Gorizia sempre un consigliere già vice sindaco risponde all'appello facendo il saluto romano
Ecco io credo che da queste cose qui dovremmo ripartire dovremo ripartire appunto dai territori da tutti quei quelle compagne e compagni che si impegnano in percorsi di versi certo ma che spesso si ritrovano appunto sui contenuti e da questi andare avanti e costruire una nuova comunità
Perché il pericolo vero reale ormai viene tutto sdoganato banalizzato
Se pensiamo alle vediamo i sondaggi le percentuali di voto dei giovani soprattutto quando non votare sono bassissime ormai la disillusione tanta questo clima purtroppo anche questo dibattito a sinistra che troppo spesso di contenuto ha veramente poco non aiuta
Noi ci siamo impegnati ci siamo impegnati a a costruire una Lista civica
Che vuole essere un progetto però di respiro più ampio appunto partendo da quelle che sono le state le buone esperienze di governo locale in comuni che sono stati strappati Aga dopo anni di centrodestra
E che tentava tende tentano di coinvolgere quelli coloro che non la dichiarano la sinistra ma la fanno quotidianamente
Ogni giorno facendo gli amministratori come dicevo ma anche chi si impegna nel mondo della solidarietà nelle associazioni ambientaliste ecco credo che da qui nelle cooperative sociali ecco da queste persone vorremmo ripartire e queste persone stiamo coinvolgendo
Avevamo una dannata paura di non
Ricevere partecipazione due settimane fa abbiamo organizzato in uno spazio di co-working una sorta di conferenza programmatica per appunto non dare nome degli indirizzi ma sentire da chi
Si impegna ogni giorno
Le idee che avevano pronti prossimo governo della regione
L'iniziativa cominciava di dieci alle dieci meno dieci c'erano due persone poi d'improvviso lo spazio di co-working sia riempito avevamo decine e decine di persone pronte a dare il proprio contributo a portare le proprie da ecco quindi anche questi sono segnali di di speranza sono segnali che ti fanno ben sperare per il futuro che cento e ci sono ancora tante persone che a cui bisogna dare voce però
A cui bisogna dare voce ripartire da queste che possono portare le proprie esperienze come detto mettere a fattor comune per un percorso che sia che sia collettivo e che recuperi
Il senso politico della politica come appunto processo collettivo e non individuare e personale
Ci troviamo di fronte a tanta tanto disorientamento
Disorientamento come dicevo dei giovani che prova Helmholtz dei quali mandano votare ma disorientamento anche di tante compagne e compagni che per anni hanno militato Marie mi partitiche ora veramente si trovano in grossa difficoltà e non hanno un punto di riferimento
Ecco questo dovrebbe farci pensare
Che forse le a e le divisioni che abbiamo incontrato di questi tempi sono frutto più di rancori personali di vecchie inimicizia che non hanno più senso di di esistere perché dobbiamo dirci anche una cosa a mio avviso c'è bisogno di maggior responsabilizzazione tra di noi abbiamo un ruolo l'importantissimo per il futuro di questo Paese e dovevamo recuperare un senso di responsabilità che per tutti questi mesi non abbiamo avuto nel dibattito che c'è stato sia a livello nazionale che territoriale incentrato solo sui nomi e mai sui contenuti
Ecco io che vengo da la regione che alla periferia dell'intero ma crocevia come dicevo appunto della della rotta balcanica quindi dei migranti
Ho a che fare ogni giorno anche con una la crisi economica
Abbiamo una grossa responsabilità anche nei confronti delle tante e tanti che sono la staticità stati lasciati indietro di questi tempi non sono i migranti ma anche cittadini che lavoravano datteri che lavorano da tempo sul nostro territorio abitano da tempo sul nostro territorio
Il senso di responsabilità lo dobbiamo anche a questi perché nel momento in cui c'è una crisi industriale
In una città che è stata teatro di una sconfitta storica da sinistra che ha citato anche Pierluigi Bersani che a Monfalcone la sindaca leghista si permette di dire
Che vanno cacciati i lavoratori stranieri perché c'è da dare lavoro a gara
Ai cittadini italiani ecco io credo che verso queste persone verso la le nostre città dei concittadini abbiamo un grande non grande dovere di costruire un cammino collettivo di ricostruirlo partendo dalla dalla dai territori da quelle che sono le buone pratiche devono esperienze
Ricominciamo ad occuparsi delle persone ma non delle persone che devono stare nelle liste ma delle persone che ci chiede cercano ci chiedono e vogliono avere delle risposte per il proprio futuro noi a livello regionale abbiamo un minimo di fortuna in più perché andremo a ad elezioni un paio di mesi dopo delle politiche della regione dal sito della Regione Lombardia
Non è un caso che avevano scelto come nome ottenne fuggire senso del dell'europeismo internazionalismo della che vogliamo dare condotta con cui vogliamo connotare nostro Progetto ma anche il senso di una regione aperta aperta a tutti a tutti i contributi
Per far sì che insomma da da anche dal dei piccoli territori come il nostro che possono essere un quartiere di Roma però possa partire un grande camino poi anche a livello nazionale grazie
Grazie Alessio ringraziandola per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che ha rappresentato per noi in questi cinque anni augurandomi che ce ne siano altri cinque ne sono sicuro in cui continuerà a rappresentare qualcosa di molto importante per tutto il Paese e per la sinistra in particolare chiamerà sul palco la sul palco la presidente Laura Boldrini
Ora sì microfono diciamo così
Buongiorno battute attore sì mi fa si fa molto piacere vedervi qui questa mattina grazie
Siamo un bel numero siamo siamo in tanti diciamolo
E mi fa piacere perché perché sono stata settimane difficili ed era giusto anche trovarci tra di noi fare il punto fare anche un bilancio perché ecco perché in politica come nella vita si trova sempre a raggiungere degli obiettivi ma non sempre poi si riesce nell'intento
Però Spinelli diceva diceva che la qualità la validità di un prodotto di un Progetto di un bel progetto non si vede dal fatto che si realizza immediatamente il progetto è valido se quando appunto non si realizza sia la forza comunque di rimetterlo in campo
Ecco e allora noi
Per oltre uno un anno abbiamo cercato di fare questo percorso lo abbiamo fatto abbiamo fatto un bel percorso siamo stati protagonisti anche di una iniziativa che definirei lungimirante un'iniziativa lungimirante che però si è rivelata molto più complicata e molto più difficile del previsto ecco ma che cosa volevamo fare che cosa era qual era appunto il nostro intento
è stato detto già da chi mi ha preceduto noi volevamo dar vita a un progetto aperto cioè un centro sinistra largo
E anche in discontinuità con le politiche che in questa legislatura erano state messe in atto dai governi guidati dal partito democratico
Ecco questa possibilità non sia realizzata
E perché non ce l'abbiamo fatta io penso che appunto all'analisi vadano sempre fatta altrimenti si ripetono sempre le stesse come dire gli stessi meccanismi
Perché non ci siamo riusciti perché perché il partito democratico non ha voluto fare quel salto di qualità che era necessario per ridare fiducia
Ha un elettorato progressista ha deluso
Dell'uso che si stava Mammano anche rifugiandosi nell'astensionismo oppure nel voto di protesta nel voto populista appunto e a me dispiace che il professor Romano Prodi
La persona che io stimo abbia sottovalutato proprio la sostanziale indisponibilità del partito democratico a fare questo
Perché vedete quando si va a mediare a negoziare allora si deve avere come dire pari dignità
E anche la disponibilità a far sì che le esigenze dell'altro vengano considerate in un'alleanza non ci possono essere messi sudditi messi seguaci ma pari dignità e questa è mancato
E questa era soltanto una parte del nostro discorso cioè quella relativa alle alleanze ma non è che ci siamo incontrati a e abbiamo fatto un percorso lungo più di un anno solo per questo noi avevamo in mente
E abbiamo in mente una
Un un disegno un'ambizione più ampia cioè appunto
Quella di dar vita a un progetto progressista che sia capace capace di confrontarsi con le sfide del terzo millennio
Con le sfide di oggi
Io l'ho detto in diverse occasioni la sinistra o è innovazione o non è perché sinistra e conservazione sono termini antitetici non possiamo accontentarci di quello che perché vuol dire non essere progressisti lo dice la parola stessa noi dobbiamo guardare oltre l'oggi e dobbiamo e dobbiamo appunto avere un ruolo in questo
L'abbiamo ripetuto in diverse occasioni l'abbiamo detto la sinistra
La sinistra ha perso consensi
Anche perché ha rinunciato ai suoi valori li ha considerati vecchi desueti e che ha fatto ha inseguito le parole d'ordine della destra
E allora lo ha fatto come è stato detto sui temi dell'immigrazione seguiamo la destra
E la l'ha fatto anche sui temi del lavoro seguiamo la destra e allora questo lo abbiamo visto con sconcerto con sconcerto abbiamo visto che la legge sulla cittadinanza
è stata portata in Aula al Senato l'ultimo giorno della legislatura all'ultimo punto dell'ordine del giorno ma che cos'è questa se non una subalternità politica e culturale
E questo capolavoro questo capolavoro s'è portato dietro una scia di delusioni
Avevamo promesso avevano promesso a ottocento mila ragazzi e ragazze
Che avrebbero avuto quella legge perché quei ragazzi sono italiani a tutti gli affetti
Ma non per legge e lo avevano promesso alle associazioni laiche e cattoliche certo la faremo la legge non adesso ma la faremo e quella legge non è stata fatta ecco
Allora
Allora io penso che la subalternità politica
Non si a questa subalternità non si risponde appunto come è già stato sottolineato guardando al passato non è questo non è che si risponde a questa subalternità guardando al passato
E a una lontana nettamente loro della sinistra perché perché quelle tante l'ora non c'è più
è passata e allora noi dobbiamo dobbiamo riconoscere appunto come la sinistra si è relazionata ai grandi cambiamenti epocali
Che ha fatto la sinistra con la globalizzazione ecco perché vedete
Io penso che la sinistra che dovrebbe incarnare il cambiamento dal cambiamento invece è stata spiazzata completamente
Quindi quel cambiamento che dovrebbe essere parte essenziale del suo DNA alla sinistra la spiazzate la messa all'angolo allora che è successo che una parte della sinistra
Si è lasciata ammaliare affascinare dalla globalizzazione e quindi ha pensato che il suo ruolo fosse quello di limitarsi a seguirne
Lo svolgimento senza porre nessuna argine alle disfunzioni della globalizzazioni che si chiamano diseguaglianze come abbiamo visto no
Siamo lì a guardare
Andrà bene comunque poi c'è stata un'altra parte che invece che invece si è chiusa si è chiusa in una posizione di pura contestazione verso la globalizzazione ma anche questa è risultata ininfluente
Allora noi oggi che cosa vogliamo fare oggi
Oggi noi abbiamo davanti dei cambiamenti
Straordinari e come possiamo evitare di commettere gli stessi errori che cosa dobbiamo fare per non cadere nella stessa subalternità perché vedete sia subalterni
Non solo quando non si contrastano le ingiustizie ma anche quando ci si limita a denunciarle in entrambi i casi si è subalterni
Allora io penso che per evitare questi errori che sono stati fatti bisogna uscire dalla difensiva bisogna afferrare il futuro prenderlo per mano riuscire a interpretarlo portarlo avanti quindi vuol dire
Vuol dire mettersi al centro di un processo che è già in corso e mi spiego il lavoro il lavoro io non ho dubbi che ad esempio vada ripristinato l'articolo diciotto perché ma non perché io sia come dire
Attirata da quella età aurea ma perché penso che averlo abolito
Ha tolto dei diritti e non ha facilitato una buona occupazione se l'avesse fatto l'avrei potuto anche come dire
Considerare questa ipotesi ma non l'ha fatto abbassato i diritti e nonna e non ha facilitato muone occupazione
E allora io dico che
Appunto non è questo infatti la questione oggi oggi ad esempio non ho dubbi che noi dobbiamo continuare la sinistra deve assolutamente contrastare i licenziamenti contrastare la delocalizzazione come è stato detto
Chi braccialetti elettronici perché lavorare non è un reato lo dobbiamo ricordare ben forte ecco
Ma mentre noi facciamo tutto questo che è legittimo difendere il lavoro che c'è
Difendere i diritti noi dobbiamo anche interrogarci sul futuro dobbiamo farlo
Sul futuro sul cambiamento del mese del mercato del lavoro perché innovazione va veloce allora o la buona politica sa fare altrettanto
Perché perché altrimenti rimane indietro perché il futuro non aspetta la politica e allora noi dobbiamo oggi creare le condizioni
Per non farci trovare impreparati di fronte ai cambiamenti e per consentire anche ai nostri cittadini di beneficiari di quei cambiamenti
E allora la domanda è
Come come noi faremo vivere i nostri valori i nostri valori riguardo alla all'equità alla giustizia sociale alla dignità del lavoro
Nella quarta rivoluzione industriale
E qui vorrei che noi su questo cominciassimo esercitarci e subito come faremo noi a tutelare la dignità del lavoro nel tempo della robotica
Dell'intelligenza artificiale come facciamo
A
Conservare appunto la tutela di chi lavora i non era come questa
Ecco io penso che ogni forza laburista
Oggi no ogni forza contemporanea che ha il lavoro al centro deve interrogarsi ora su questo e deve impegnarsi ora a immaginare quello che sarà fra cinque anni
Il nuovo aspetto del lavoro tra cinque anni
Si perderanno molti posti di lavoro ma ce ne saranno altri nuovi interessanti
E dobbiamo capire adesso come formare i nostri giovani a quell'ambito di lavoro dobbiamo capirlo adesso perché altrimenti i nostri concittadini saranno destinati
A subire quel cambiamento noni a saperlo cogliere e a cogliere i vantaggi che in quel cambiamento ci sono
L'ambiente
L'ambiente noi sicuramente teniamo conto del PIL
Ma non abbiamo neanche il mito del PIL a tutti i costi no sappiamo che il benessere delle persone certo dipende da questo ma non solo da questo perché il benessere delle persone dipende anche dall'istruzione
Dalla qualità della salute dell'aria che respiriamo
Da allora rapporto con la natura dalla mobilità urbana tutto questo e benessere non solo il PIL benessere e allora una nuova cultura ecologista
Guardate rimettere in discussione tutto quello che abbiamo visto finora perché essere ecologisti non vuol dire solamente salvaguardare il verde in città che certo che sì
Non vuol dire le domeniche come dire senza traffico certo che essi ma questa è una dimensione minimale
Di quella che deve essere la cultura ecologista che implica un nuovo modo di produrre un nuovo modo di vivere uno stile diverso uno stile diverso anche di concepire il nostro tempo libero il modo in cui noi
Attenzioniamo le risorse naturali ecco quindi tutto questo significa avviare una rivoluzione verde di cui noi abbiamo assolutamente bisogno
E poi noi noi
Le donne le donne noi le donne
Allora immaginate dei un attimo chiudere gli occhi
Immaginate di cosa sarebbe l'Italia se
Il sessantadue per cento delle donne lavorasse anziché il quarantanove per cento siamo tra gli ultimi
Paesi in Europa per il tasso di occupazione femminile immaginatevi se non fossimo il Paese al sessantadue per cento di occupazione femminile come sarebbe diverso il nostro Paese
Allora perché non dobbiamo ambire a questa
Perché non dobbiamo essere un Paese evoluto emancipato se le donne lavorano il Paese va avanti la produttività aumenta e il Paese diventa più progredito la vedete questa sciarpa questa sciarpa rossa questa sciarpa rossa
Mi è stata regalata in una delle giornate più belle degli ultimi cinque anni quando io a Montecitorio ho invitato mille quattrocento donne
Da tutta Italia era la giornata contro la violenza sulle donne hanno accettato quest'invito da tutto il Paese sono venute
Che l'Aula di Montecitorio era bellissima sembrava come diceva sembrava un film di fantascienza è stato detto
Un film di fantascienza perché c'erano tutte donne
Era piena di donne donne coraggiose che avevano in gran parte di loro subito violenza e che si sono alzate
Si sono alzate
Nell'aula di Montecitorio indiretta televisiva per raccontare la loro storia di violenza ma anche la loro storia di riscatto allora o qualcuna di loro non so chi mi ha regalato questa sciarpa e io questa sciarpa la porto con me
Perché questo è il segno di un impegno che ho sempre avuto
E continuerò avvenire perché la questione femminile è una grande questione nazionale e Mapi l'ha ricordato noi siamo il cinquantuno per cento della popolazione
Noi non siamo una minoranza esigua noi esigiamo rispetto noi esigiamo di esserci e di contare
E allora vi dico che anche è il tempo di di una nuova stagione del femminismo italiano è tempo di riprenderci l'orgoglio di essere donne una stagione di femminismo
E mi fa piacere che appunto anche gli uomini comincino appuntare su questo
Perché non ci può essere una forza progressista che non sia profondamente convintamente femminista uomini e le donne progressisti lo devono dire
E allora
Futura
Come occuparci del futuro
Se non mettiamo al centro delle nostre politiche la sfera digitale
La sera digitale che soffre ampie opportunità ma è anche la sfera dove si consumano le nuove diseguaglianze la sera digitale guardate la nostra vita si sta trasferendo sulla sfera digitale e io non sento questo tema
All'ordine del giorno delle campagne elettorali è come se noi passassimo sempre più tempo a consultarci sulla Rete a fare Ciavatta fare come dire a ricercare tutto quello che c'è utile sulla Rete
Poi l'ariete però non viene considerata un elemento essenziale
Sulla Rete si esercitano o si negano i diritti
Questa sera il nostro riferimento per il domani se siamo futura dobbiamo mettere
La sua era digitale al centro delle nostre politiche e quando dico questo dico e mi riferisco alla al diritto di accedere a internet il diritto di accesso a internet ci sono zone del nostro Paese dove non si accede ad internet
A casa mia nelle Marche in campagna
C'è una curva e e quella curva decide chi ha accesso a internet e chi non ce la chi c'è la prospera non ci sono agli agriturismo sempre pieni magari sono anche bruttini
Dopo quella curva dove c'è una campagna meravigliosa gli agriturismi che sono lì sono sempre vuoti chiudono
Allora l'accesso alla Rete non è secondario per lo sviluppo è fondamentale oggi accesso alla Rete ma anche vedete
Ridurre il divario digitale ci sono cittadini e cittadine che non sanno muoversi sulla Rete nessuno glielo insegna
Ecco questa dovrebbe essere una responsabilità dello Stato
Mettere tutti i cittadini nelle stesse condizioni di poter usare anche lo strumento della Rete perché non si fanno corsi per i cittadini che sono analfabeti dal punto di vista digitale non è democratico anche questo allora io penso che un'azione di questo genere aiuterebbe a ridurre le diseguaglianze
E poi c'è il principio della neutralità della Rete neutralità aderite che vuol dire
Allora presidente Donald Trump lo sa benissimo che quanto è importante la liaison tra Lita della Rete tant'è che adesso sta cercando di come dire a rimetterla in discussione cioè le grandi società di telecomunicazione possono decidere a seconda di quanto si paga la velocità della Rete oppure possono decidere quali argomenti hanno la precedenza su altri voi capite che cosa significherebbe questo
Sarebbe un abuso terrificante
Di un potere che si basa sul censo e quindi di nuovo una forma inaccettabile di disuguaglianze
Ecco allora io penso che una sinistra innovativa una forza progressista innovativa
Debba mettere questo al centro e anche usare i social media come strumenti di partecipazione e di mobilitazione
Al tempo per esempio delle campagne elettorali che stiamo vivendo dove non c'è più neanche il finanziamento pubblico ai partiti che cosa c'è di più importanti di più utile di far coinvolgere no le persone di renderle partecipe di un progetto anche con piccole donazioni per essere trasparenti
Per essere insieme per fare squadra quindi la Rete si mette in questo caso a disposizione di un progetto politico
E questo vedete questo questo ambito non è un vezzo nuovista cioè di una persona che vuole stare magari al passo con le novità non è questo è che questo è l'unico strumento che noi abbiamo per stare vicino alle nuove generazioni
Per coinvolgerle i giovani si sentono lontani dalla politica perché la politica forse si dimentica di mettere al centro le istanze dei giovani le loro preoccupazioni le loro paure
E anche di capire come entrare in contatto con loro tra la Rete di nuovo è uno strumento che consente ha una forza progressista di farsi conoscere anche tra i giovani quelli che non hanno intenzione di andare a votare perché perché non ne vedano il bisogno perché tanto va male perché non credono che si possa stare bene tutti hanno abdicato al diritto di stare bene tutti
Ecco allora
Noi di tutto questo abbiamo parlato spesso nei mesi scorsi
E questo è il nostro bagaglio culturale questo nostro bagaglio di cultura politica e la nostra visione
E la visione che oggi ci porta qui a dare vita alla Rete futura ed è lo stesso bagaglio che io porto con me anche in veste di candidata di candidata indipendente nelle il nella lista di libere e uguali
Ecco oh ma perché perché è evidente libere è uguale al femminile perché non potrei che declinarlo al femminile ma c'è la possibilità di farlo anche al maschile per questo mi piace e dunque la scelta l'ho fatta per coerenza perché io ho iniziato questa legislatura
A sinistra da indipendente diesel e la termino scegliendo ancora la sinistra
E poi la faccio anche
Per la convinzione lo questo percorso lo faccio per convinzione perché non è pensabile un nuovo centro sinistra senza una forza consistente alla sinistra del Pd che lo incalza sì che lo sfidi sulle scelte politiche sui programmi e che lo induca a correggere la rotta
Ecco quindi questi sono i motivi per cui ho scelto libere uguali e queste care amiche e cari amici sono le mie convinzioni
E Nagano cablaggi
Per l'oggi in campagna elettorale ma valgono anche per per il domani
Quando io sono sicura si sentirà ancora più forte
Il bisogno di un Progetto progressista che sia appunto aperto e che sia innovativo che guardi al futuro alla futura società a quello che abbiamo davanti e allora questo Progetto deve mirare a far stare bene tutti e dobbiamo sradicare quel sentimento di avvilimento e di sopraffazione che tanto ci sta facendo male nella nostra società dunque l'ambizione tutti mettere in piedi un progetto che abbia come obiettivo di far stare bene tutti
Nessuno nessuno escluso vi ringrazio
Grazie grazie a Laura Boldrini poiché visto che oggi è un pochino il Battesimo
Di questa rete futura Laura ci farebbe piacere donare Attila
La la prima la prima adesione quindi chiamerei adesso sul palco invece incorporata sindacalista FLAI-CGIL
Presso la stazione centrale di Caserta
Dire da alcuni anni Stanislao è un senza tetto un extracomunitario
Dieci giorni fa al Stanislao stato picchiato senza alcuna motivazione
Non so sia rammaricare tutti lui debba essere più questo episodio di violenza gratuita oppure il totali Silenzio tutte le forze politiche e sociali sionisti che istituzionali della provincia di Caserta
Lo diceva benissimo Massimiliano nella sua introduzione
L'oggi in cui ci stiamo confrontando
Ci presenta un quadro mondiale europeo in cui forze di destra e populismi vari enti abbattono ponti
E innalzano mura a protezione dei propri confini
Lo fanno giocando sullo poco sulla paura delle persone
Lo fanno creando un arretramento delle politiche di coesione e di integrazione così rischiamo di nuovo
Che si possa inneggiare ai miti degli Stati-nazione
Ed i fantasmi della razza
In questo quadro mondiale europeo il nostro Paese ovviamente non è escluso
Io ho trovato paradossale negli anni e il mio impegno di sindacalista
Trovare come c'è stato normato il reato di clandestinità per dichiarare illegale
Un nostro fratello l'essere umano che a causa di guerre scampare da bomber alla fame giunge sul nostro suolo
E viene ritenuto illegale quando a mio modo di vedere a nostro modo di vedere a morire deve sindacale della sinistra dovrebbe essere illegale la possibilità di candidarsi al presidente Fontana per le parole che ha detto rispetta la razza bianca
Guardare riscoprire il senso delle parole è fondamentale è fondamentale perché in questa lunga campagna elettorale
Lo rinviamo la fotografia di un Paese che non ce la fa un Paese dove oltre dieci milioni di cittadini vivono in difficoltà non arrivano alla fine del mese un Paese a due motori dove c'è un mezzogiorno un sud che non ce la fa a e il resto del Paese che a stento arrancando
In un simile quadro la sinistra nulli deve trovare una brava dimensione una propria proposta lungimirante una visione lunga che vada oltre ogni scadenza elettorale
Ci sono alcune questioni che quindi devono diventare fondamentali per la sinistra futura e la sinistra che vogliamo mettere in campo
Partendo ovviamente dalla questione che io ritengo fondamentale la questione del Mezzogiorno
Continuare a pensare che sia un'appendice per l'Italia e il Mezzogiorno il sud del mondo per l'Europa intera da cui liberarsi
è veramente una solida politica se il Mezzogiorno non risale se il Mezzogiorno non si mette a passo sarà l'Italia a non farcela questo il vero dramma e allora deve investire su competenze sul servizio innovazione CPA Sud resta e tende di creare occupazione e lo fa nella legalità con un creando lavoro di qualità
Abbiamo una questione ambientale che attraversa il nostro Paese in modo particolare sembri assurdo
Molto forte qualità del nostro vivere quotidiano le nostre sindacalisti quotidiani della Flai CGIL ogni giorno incontriamo consorzi di bonifica comunità montane al collasso
Operai e quindi famiglie che da mesi e mesi non ricevono lo stipendio
Beh io credo che noi dobbiamo rivoltare come un calzino questa idea
Dobbiamo incominciare a dire che bisogna creare uno stop al consumo del suolo è investire sulle risorsa ambientale sulla tutela del dell'ambiente sulla salvaguardia dell'ambiente e sulla rivalutazione ambientale
Negli ultimi anni non abbiamo fatto una pratica che io vorrei consegnare qui dal palco alla sinistra futura è stata la pratica di abbattere le nostre sedi sindacali le mura rosse sindacale e uscire sui territori che non solo non sono dei luoghi metafisici in cui praticamente non esiste nessuna sono dei luoghi reali dove vivono le speranze e le paure dei cittadini e delle cittadine dei nostri territori
Lì noi dobbiamo incontrare
Le loro speranze le loro ansie appunto la loro Paure e cercare di convertirle in qualcosa di concreto di reale una vita quotidiana dignitosa lo abbiamo fatto con la nostra battaglia contro il caporalato per anni siamo stati in giro per le strade divaga in Puglia
A Rosarno nella tendopoli che accada querce Nava Maria Pia nella mia provincia sulle rotoli di Casal di Principe di villa Literno di Mondragone abbiamo creato presidi di legalità in terre di camorra
E questo è che la sinistra deve fare deve scendere sui territori e creare un futuro di legalità sui territori e vorrei ringraziare a nome della CGIL
Laura vero all'impegno che lei ha profuso
Per per fare in modo che la legge centonovantanove dirà sedici fosse approvata è vero che una legge un po'musiche di alcune cose per questo insomma consentiamo all'aula del futuro Parlamento la battaglia di o
Inserire all'interno di questa lotta con il caporalato e dove c'è fondamentali che portiamo avanti o
Dal ottobre due mila sedici da quando insomma è stata approvata centonovantanove del due mila sedici la questione più trasporto pubblico e di un collocamento in agricoltura pubblico è veramente essenziale e necessario per eliminare la manodopera illegale nel mondo dell'agricoltura
Un mondo del lavoro che ormai in giro che a causa delle politiche non liberali degli ultimi governi nelle politiche che hanno o distrutto intere generazioni i dati dell'INAIL e dell'INPS rispetto al due mila diciassette sono chiari aumento del cinque virgola uno per cento gli infortuni sul lavoro dell'uno virgola sette per cento
Sul i morti sul lavoro questi misura abbassamento della qualità e della sicurezza sul lavoro
D'altra parte l'incisivo incendiava dieci giorni fa un report secondo il quale nel due mila diciassette la cessazione dei contratti perditempo determinata a tempo determinato sono pari ai nuovi contratti a tempo determinato e lì esiste l'ultima questione una delle tante l'ultima che io voglio fondare con voi che la sinistra futura deve affrontare quello della questione generazionale guardare non se ne può più esista una generazione la generazione dei record dei tassi disoccupazione la mia generazione
Condannata a non a non avere mai un posto di lavoro dignitoso ma non avete mai una vita dignitosa a poteva avere un futuro e su questo dobbiamo batterci ad esempio iniziando a pensare che tutte le forme precarie di assunzioni possono essere semplicemente cancellate dall'ordinamento nel mondo del lavoro
Dobbiamo potete immaginare che sulle nuove generazioni si investe e lo debba fare lo deve fare anche la sinistra una sinistra che come abbiamo detto come ha detto il precedute come abbiamo detto negli anni in questo lungo percorso progressista che portiamo a provare avanti porterà prima portare avanti una sinistra
Che non si rassegni al capo che da sinistra fa la destra né a una sinistra che si chiude un ceto politico
E che non investe sul mondo del lavoro magari candidando i lavoratori e questo probabilmente sarà il primo Parlamento
Lo spulcio veloce delle liste dove non sarà presente neanche un lavoratore die che possa rappresentare direttamente quel mondo la quella storia iniziata Giuseppe Di Vittorio
Tantissimi anni fa
La sinistra deve farsi carico di queste necessità deve farsi carico della mia generazione qua l'adesione a generazioni tale che ha dato tanto a questo Paese tanto nel bene a volte anche nel male io credo che la sinistra futura debba avere il coraggio di investire di essere generosa
Di organizzarsi sulle nuove generazioni di fare in modo che quella generazione che tanto ha dato possa fare un passo di lato e spingere la nuova generazione l'assumersi la responsabilità di governare il nostro Paese buon lavoro a tutti noi
Ecco ci siamo grazie grazie io vorrei abbiamo prima parlato
Delle regionali nel Lazio c'è un altro appuntamento molto importante in Lombardia augurandole andrà guardando anche a lei il mio in bocca al lupo chiamo quindi sul palco la consigliere regionale Chiara Cremonesi
Grazie mille non tanto o meglio non solo per per quest'invito ma soprattutto per questa per questa iniziativa per avere
Messe in campo futura e per averlo fatto proprio in questi giorni lo dico perché io personalmente ma non solo personalmente anche le persone accanto a me ne sentivamo tanto la necessità sentivamo tanto la necessità proprio come l'ossigeno
Di quei pensieri lunghi di cui ci parlava Massimiliano nell'introduzione della possibilità di iniziare a ragionare insieme
Oltre il contingente un contingente che l'avete ricordato in molti ci ricorda anche le sconfitte che abbiamo attraversato in questi anni
E ci lascia assolutamente almeno a me personalmente lascia assolutamente insoddisfatti e io devo dire che sento per la prima volta a crescere ancora di più quello smarrimento e quel disorientamento nei confronti della politica
Che ovviamente era già ampiamente percepito anche negli anni passati ma che temo che quel con questa tornata elettorale possa vere nuova
Come dire una linfa ancora più forte e questo perché le responsabilità mi sembra che siano molto chiare le ha dette chiaramente
Anche Laura nel suo intervento raccontando come in questi anni
I governi a guida Pd abbiano lavorato anche per dividere
Il popolo del centrosinistra e dividerlo nel suo profondo anche messo i simboli anche nelle sue battaglie più importanti nella sua storia e quindi ci sono delle responsabilità molto precise
Il punto però che a rimane il quadro che ci rimane di fronte a un quadro dove appunto a questo smarrimento a questo sentimento a volte anche riso sopraffazione
Si si si nota in modo abbastanza oggettivo
Che l'offerta politica di fronte alla quale ci troviamo lascia tutti credo o molti di noi almeno abbastanza insoddisfatti perché nessuno è in grado di essere davvero
Credibile come attore del cambiamento questo è il problema che abbiamo di fronte e se ci pensate a questo sì
Si somma anche poi la finisco ovviamente con le note negative ma volevo trasmettervi il perché è importante futura
A questo si somma anche un arretramento e un'involuzione incredibile del dibattito pubblico di cui noi non possiamo sentirci estranei o in parte non responsabili se voi guardate i programmi politici di quasi tutte le forze che si presentano alle elezioni
Sappiamo che per i programmi molto spesso sono per le addetti ai lavori ma allora molto per Como proprio per questo molto spesso contenevano anche diciamo delle punte avanzate di ragionamento di sfida di coraggio
Oggi è tutto cancellato anche rispetto alle cose che in parte ci sembravano date ed acquisite
Nel due nel lontano due mila e tredici Quarrata e che quindi questo è un punto davvero grosso di preoccupazione e quindi io credo che
Il poterci trovare insieme
Riflettere capire come si potrà ragionare insieme e costruire insieme dopo il quattro marzo se il futuro che ci aspetta sembra essere quello di un governo delle larghe intese credo che sia assolutamente fondamentale
E l'altra cosa fondamentale quello di dar vita ad una rete nazionale lo dico perché io non voglio finire
Chiusa in una dimensione solo locale solo Civita per quanto la Regione Lombardia sia una Regione importantissima nel passiva richiamo e diciamo che siamo la prima regione d'Italia che la terza
Assemblea legislativa ma non vogliamo finire solo linee vogliamo stare in una rete nazionale credo che ne abbiamo tutti assolutamente assolutamente bisogno
E di questa rete
Nazionale farà parte l'esperienza che noi stiamo provando a fare che si chiama appunto Lombardia progressista sinistra per Gori quadrate in questi giorni mi ha colpito molto che qualcuno in modo molto dolce anche in modo molto tenero c'ha definito una scialuppa di salvataggio
Ed è stato davvero un modo di definirci particolare perché intendeva sul non ha una scialuppa di salvataggio per un ceto politico tra l'altro stanno salendo tantissime
Compagnie tantissimi compagni ma la scialuppa di salvataggio di alcuni principi
Di un'idea di un'idea in primo luogo di sinistra
Che non si rassegna appunto a consegnare nelle mani di Attilio Fontana di un razzista alla guida di Regione Lombardia e quindi una scialuppa di salvataggio che serve anche per far vivere
Per far vivere un'idea di cambiamento un'idea di centro sinistra che non è stata possibile a livello nazionale
Macché lì è possibile e che quindi abbiamo tutti la responsabilità in qualche modo di sostenere perché la l'altro aspetto molto grosso
E molto pericoloso è che di fronte a questo fenomeno di populismo di fronte ad una destra che complessivamente ha cambiato volto perché se noi già abbiamo visto le nefandezze di Maroni ora ci troveremmo di fronte ci troviamo di fronte ad una destra che a guida Salvini
Fontana quindi un peggioramento ancora io credo che non ci possiamo rassegnare all'indifferenza ma che abbiamo tutti
Il ruolo di poter fare la differenza in questa in questa vicenda è che dipenda davvero da ognuno di noi e quindi io spero davvero che potremmo rivederci
Il cinque ognuno con la sua soddisfazione ognuno con il suo pezzo di battaglia affatto e che insieme saremo in grado di ricostruire questa Rete che ci porti davvero in un futuro che aspettiamo grazie
Grazie grazie chiara ci avviciniamo alla chiusura chiamerei quindi sul palco per l'ultimo intervento Marco Furfaro
Allora intanto un grande grazie grazie a tutti a tutti di essere qua
Perché non era scontato e perché stiamo facendo la cosa fuori sincrono no
C'è la campagna elettorale il caos lo smarrimento
Vi devo dire io io per primo ho pensato tanto a cosa dire stamattina
L'ho pensato perché quello spavento che vedo ogni giorno fuori da qua fuori da questa sala in questa sala
Lo spavento lo sbarramento che prende tutto il Paese
Prende tutte quelle persone che hanno a cuore questo Paese che lo vivono questo Paese che lo ancora non hanno voglia di omologarsi dimettersi nel conformismo quanto di destra quanto di sinistra
Però grazie anche perché
C'è una cosa che voglio dire ci ritornerò pure io sulla sconfitta
Però c'è un tema che mi sento di portare a testa alta
Siamo si stati sconfitti volevamo costruire qualcosa di più largo perché vedevamo il Paese andare verso un argine razzismo che veniva completamente sfasciato che è dirompente lo vediamo ogni giorno in tutti i racconti che sono stati fatti qua stamattina
Però in quella battaglia
Mentre tanti di noi sono stati additati come stampelle tanto finiranno il Pd tanto si sa accontenteranno dei posti almeno abbiamo fatto vincere la politica siamo stati di buon esempio e questo credo che ce lo dobbiamo dire e lo dobbiamo rivendicare
Non è facile perché ci prova non è facile assolutamente
E guardate perché è molto più facile guardare l'inferno quando lo vedi dalla parte dei leghisti dei razzisti
Di gente che brucia un manichino di Laura Boldrini e di Gentiloni in piazza e già quello basterebbe per schierarsi dalla parte dell'umanità contro le alla barbarie Lombardia
è l'inferno c'è un passo delle Città invisibili in cui Marco Polo di Italo Calvino in cui Marco Polo parla colto gran caldo
Che gli dice l'ultimo approdo alla città infernale quindi non ce la faremo mai
Marco Polo risponde guarda l'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà non è qualcosa su cui arriveremo è già qua lo stiamo vivendo lo stiamo formando nuove lo abitiamo tutti i giorni
Ma ci sono due modi per più per uscirne
Il primo il più facile è quello di accettarlo di diventare parte diventare esattamente un meccanismo che la che lo legittima e non dimetterti non più in grado di non vederlo più
E guardate in questo meccanismo in questa strada non c'è solo la destra
In questa strada c'è anche quando di fronte al fatto che tra l'altro pure che continuano tra l'altra arrivare perché pure ieri sono morti due giorni fa sono molte oltre trenta oltre novanta persone il mar Mediterraneo
Ma inferno anche quando la sinistra pur di non prendere di petto il petto e di petto il fenomeno dell'immigrazione si limita fermali gli sbarchi ma li fa fa morire violentare la gente in Libia
Tutto questo non ha niente a che fare con la sinistra con quello che comunque è un portato di umanità perché diventa inferno diventa esattamente quello che siamo diventa inferno quando la sinistra guarda all'Europa le sue storture non con l'ansia di cambiamento non come lo spirito che citava Laura Boldrini di Altiero Spinelli ma si rifugia e addirittura un pezzo di sinistra
L'avreste mai pensato che nel nostro campo
Cioè la voglia di tornare nazionalismi ai muri a rimettere sulle frontiere a chiudersi in se stessi è inferno quando la sinistra contrappone i tiri TC di ai diritti sociali noi non ci staremo mai approveremo i diritti civili chiunque li proporrà sapendo che si tengono per mano con i diritti sociali
La seconda strada invece dice sempre caldi non è libero
E quella più difficile
Ed è quella che abbiamo provato a fare noi e quella che si dice attenzione apprendimento Contini dice
Cioè cercare saper riconoscere nel fango nella melma nell'inferno quello che non che inferno non è è saperlo separare averne cura coltivarlo e dargli spazio
Pradè noi e quello che abbiamo provato a fare in questa battaglia che ci siamo dati in questi mesi era esattamente questo provare a ingaggiare un corpo a corpo non semplicemente per costruire politicista centro sinistra
Non era il tema non era rimettere insieme il PdL forze di sinistra ma sentivamo che c'era una domanda sociale che Bocchia e vale l'esigenza di coltivare quella rassegnazione trasportarla Esperanza era esattamente questo fino a venti venticinque anni fa
La nostra democrazia la parte sinistra era esattamente l'idea non solo chiave di uno strumento una risposta ma sentirti parte in un immaginario collettivo perché sapevi che quella parte politica aveva il tuo sguardo empatico Zavatti sapeva dare una risposta
La povertà c'era anche ai tempi dei miei genitori e di tanti di voi si hanno qualche anno più di me
Cioè la disoccupazione c'erano c'era il terrorismo di Stato c'era evidentemente molto
E ha forse a volte anche di peggio
Però c'era alcun sentimento collettivo in cui tanti si riprende in mano
Ed era il senso della democrazia quando ci siamo battuti per contrastare quella riforma costituzionale
Noi non l'abbiamo fatto perché la proponeva Renzi
Ma perché l'abbiamo sempre immaginata così la democrazia un'idea progressiva di Società di partecipazione in cui tu possa partecipare attivamente non perché vai alzare un ad lega in cui qualcuno comanderà aperte ma perché poi dire la tua perché le tue ansie il tuo punto di vista la tua condizione sociale irrompono dei tre partiti
Tutto questo oggi non c'è
è totalmente cancellato
E quello che oggi manca al nostro campo ce ne sono più quando sta in fondo alla alla catena sociale
Si sente l'idea che ci sia una parte che lo possa prendere per mano trascinare sentirsi fratelli e sorelle di una comunità di cambiamento di immaginario di disperazione ma l'idea che quella comunità fosse in piedi
Ora te quello che raccontava Massimiliano sullo studentato intitolata aggiungere geni
Non è semplicemente
L'idea di commemorare un ragazzo di chiedere verità e giustizia
Ma c'è molto di più
Cioè l'idea di far partecipare di ragazzi dire a quei ragazzi guarda non solo capiamo quella condizione capiamo il tuo talento le tue competenze ma pensiamo che tu possa essere parte dell'istituzione lo costruiamo insieme a te sapendo di stare qua con i piedi piantati nel mondo
E tutto questo purtroppo non è stato possibile in queste settimane in questi mesi
E abbiamo rotto guardate
Ci tengo a dirlo perché a me a ha fatto molto molto male preoccupazione
Perché non chiedevamo la luna e siamo stati anche fin troppo responsabili
Abbiamo provato a costruire un corpo a corpo l'idea di un centrosinistra in discontinuità
E la discontinuità per noi non era un'abiura delle leggi passate una una stelletta da metterci al petto
Ma la discontinuità era appunto rispondere a quell'altra sociale all'idea che comunque mentre c'è un racconto pubblico che ho assume i toni della destra oppure che ti dice tutto va bene la madama la marchesa c'era qualcuno che invece Xàtiva quello che vivi
Capiva cosa significa essere un re senza un reddito senza lavoro essere precario in questo mondo perché va benissimo ripristinare a che l'articolo diciotto però non ci si può fermare solamente la perché guardate la sinistra che pensa di rifarsi la verginità pensando che il problema sono solo gli ultimi cinque anni di Renzi sbaglia perché c'è una generazione che non l'ha mai conosciuto l'articolo diciotto e noi siamo stati lì esattamente negli ultimi venti anni venticinque anni che la sinistra ha perso esattamente ogni connessione sociale
E quando quella persona che magari cresceva anche in una famiglia povera non sentiva più noti solo una corrispondenza dalla politica
Ma si sentiva non più indispensabile per il Paese
Perché entravi nell'elemento che tanti non hanno chiamato per carità esistenziale sembra scomparsa pure quello pensateci è scomparso dal dibattito elettorale
E e chiederà bianche sia solo nelle Corderie Cinquestelle
Ma le scorte e di si è dimenticato una battaglia che per tanti di noi ha significato avanzamenti
Ma che aveva dietro l'idea del reddito minimo garantito
L'idea che in un mondo in cui ci sono sì tre milioni disoccupati
E sì che vorremmo tutti la piena e buona occupazione ma capiamo anche per quegli otto milioni di poveri te tu domattina Stato ai l'esigenza di dire guarda domattina non c'è bisogno che vai a fare il palo per la camorra perché c'è lo Stato che investe su di te
Queste reddito minimo garantito c'è l'idea di prendersi cura
Cura delle persone e mettere in campo quello che io definirei un nuovo umanesimo cioè l'idea che comunque c'è uno Stato che non ti lasciava solo e non resta
Con le parole idee come il feticismo del lavoro ma certo che tutti vorremmo lavorare vorremmo lavorare ogni giorno vorremmo crearci la propria identità anche faticare in cui lavoro ma quel lavoro oggi non è più il lavoro di trent'anni fa
Anche quando Faticati sapevi che lì dentro in quelle lotte la possibilità di organizzarsi di essere collettivo di avere dei sindacati di poter fare degli scioperi certo erano dure
Erano per tanti di voi la fatica e tornare a casa non avere tempo per i figli ma era alcun elemento di costruzione di un'identità oggi lavoro invece è solamente il riscatto alienazione
è una commessa che lavora in un centro commerciale e viene ricattata anche sessualmente per poter lavorare e tu non puoi semplicemente solamente dire l'articolo diciotto ma devi capire quella condizione di vita e da lì poi le finalità atto dicendo guarda se non ce la faccio ad arte il lavoro mi prendo il tempo per interisti nacque ricatto te lo tolgo io dandoti un reddito minimo garantito ed il fatto che sia scomparso
Nel dibattito pubblico è una sconfitta per tutti noi
Abbiamo provato andare al di là
Ovviamente del dell'oggi dell'immediato e abbiamo rotto guardate su due cose che erano i fondamentali come ha detto Massimiliano
La battaglia sullo ius soli per tanti di noi non era un giusto e sacrosanto diritto
Perché quando ci sono ottocento mila bambini basta qualsiasi nipote che abbiamo tutti loro qualsiasi bambino sa che accanto al suo compagno di banco la sua compagna di banco una ragazzata che comunque è nata da genitori stranieri Macquart si sente italiano
Ma c'era un punto su cui non potevamo non potevamo tergiversare non potevamo rinunciare
E che se il centrosinistra
Non riesce nemmeno a definirsi tale
Perché non ha il coraggio di perimetrare sì incubo il rispetto a chi sta dalla parte delle barbarie
Il centro sinistra qualcuno pensa che sia chi ha le stesse posizioni di Salvini ebbene noi non ci possiamo stare e qui il a coalizione col centrosinistra non c'entra niente
E l'abbiamo fatto a testa alta perché ci hanno come sapete tanti di voi comunque abbiamo fatto io non in questa settimane nelle settimane successive
Sono state tante le offerte personali di posizionamento abbiamo preferito dire di no
E pensiamo che ancora quella sfida sia valida
E non è una spina politicista però io non credo che anche dopo il cinque marzo possiamo semplicemente cavarcela con quello che eravamo o con quello che abbiamo pensato perché anche noi abbiamo sbagliato anche chi ha fatto parte di campo progressista di quella battaglia
Non è organizzazione che non era un'organizzazione una struttura verticistica una troppa enfasi sul leader e oggi però forse il tema invece di rimettere in campo pensieri lunghi definiva Massimiliano
Ecco io credo sia proprio quello il tempo per noi il tempo della riflessione il tempo di mettere a cuore anche la rappresentanza
E anche dell'ipocrisia in cui siamo finiti tutti
Passiamo quattro anni e trecentocinquanta giorni all'anno a parlare di territori democrazia partecipativa quali prendiamo anche un po'in giro magari facendo delle grande adunata assembleare dicendo no io promuovo queste promuovo quell'altro e poi magari c'è qualcuno in una stanza che decide per te
E tutto questo che non riguarda un singolo partito alla singola lista elettorale
Riguarda esattamente quello che oggi è diventata la politica
E qui dobbiamo provare a fare argine anche noi
Immaginando futura non come l'ennesimo teatro oggi abbiamo preso un azzardo né ritrovarci volevamo farlo perché ne sentivamo l'esigenza ne sentivamo l'esigenza anche perché io rivendico anche la mia la nostra facilità
Perché non c'è nessuno qua che possa definirsi forte soprattutto puro Quarato io ho imparato una cosa nella vita rispetto a chi si definisce puro che non sta in termini elettorali ma quando ti definisci puro significa che gli altri pensi che siano sporchi
E io invece penso che noi abbiamo il dovere di stare in quella sportiva Cinzia in quel fango in quelle persone che stanno ogni giorno a combattere
Dentro a situazioni di disagio
Un ragazzo di diciassette anni
A Napoli è stato accoltellato per noia probabilmente
Da minorenni in un'azione totalmente organizzata due che facevano il palo coltelli che vengono tirati fuori
E anche la la risposta del Paese una risposta o disegno che ovviamente è naturale e giusto ma la risposta sicuri Italia
Ma come possiamo pensare che se l'assillo
Il nostro assillo non è più quello di mandare a scuola le persone e non guardare additati nel paese in cui ci concentriamo sempre sui titoli di alcune leggi che si la buona scuola ma dice che evidentemente ASPA non ha certo contribuito al miglioramento della scuola però biposto dire che come sinistra forse la nostra missione più che il preside manager dovrebbe essere il fatto perché è un ragazzo su quattro abbandona le scuole medie superiori in questo Paese e che forse tali cioè dall'idea che le paure perché ci sono in questo Paese non basta può cavalca parlo tagli risposte parziali ma dà l'idea che comunque tuo riprende dalle dalle fondamenta appunto cioè dall'idea di garantire istruzione di garantire la presenza dello Stato e devi mettere in campo una cosa che i partiti lo fanno più
E in cui siamo incappati pure noi
Anche noi
Nelle iniziative con la sfida di tutto mi prendo tutta la responsabilità ma le iniziative con tutto il ceto politico del mondo pensando che a partire da me rappresenta se qualcosa quando invece forse sarebbe il caso di mettere in campo futura io credo che la nostra direzione oggi non sia solo guardare ai sommovimenti che ci sono nel Pd a Leo potere al popolo a tutto quello che accade la sinistra
Ma forse parlare un po'più con quell'insegnante un po'parlare un po'meno con Orlando Cuperlo o grasso Marco Furfaro cioè provare ad intrecciare quello che abbiamo fatto in passato
Se siamo arrivati alla cultura il reddito minimo garantito se siamo arrivati a capire che forse l'elemento delle donne non era semplicemente la contestazione giusta
Nella battaglia sull'anti violenza ma l'idea che comunque contenevano un elemento quasi ancestrale c'è l'idea della cura
Come modello anche da inserire come modello all'interno di un modello di sviluppo diverso cioè che si contrappone al profitto capitalista ma la cura del prende del sicura degli altri ed estenderlo a tutti gli altri
Arrivare a capire che la precarietà era quello che
Tante donne
A partire da chi vi parla che maschio che ho avuto la necessità di avere tanti compagni accanto come madri come dei Giovanna come tante altre che riuscivano a farti capire che quella ricattabilità che tu mi vedi da precario
Loro la vivono ogni giorno in cui devi scegliere tra vita e lavoro Equitalia arrabattarsi con i figli in cui sembra sempre che tu abbia un ruolo sociale predefinito e resto diventa tutto slogan ecco io credo che noi dobbiamo provare a ripartire da qua
Sapendo che è quello che c'è oggi non è abbastanza
E la dico guardate nella maniera più se c'era possibile
Se stiamo costruendo questa rete e perché il panorama attuale è dalla parte evidentemente un Pd totalmente
Ormai andato alla deriva che dopo aver costruito una coalizione con liste civette espelle la minoranza che non è il tema di chi espelle Ima è il tema di costruire un ambito plurale però chiaramente no un elemento in cui sembra anche la
La la prigione in cui fai qui costruirsi la pressione durata per il dopo voto che niente a che fare con il futuro
E dall'altra parte io lo dico con tutta onestà del mondo
Io avrei voluto partecipare a un progetto politico non solo guardare un cartello elettorale
E quando c'è un cartello elettorale si guarda valuteremo
Certo non è stato edificante lo spettacolo di questi ultimi giorni certo a volte il ritorno di una cultura politica che sembrava cancellata nel passato non è stato il massimo per questo sono fiero
E spero e mi batterò con tutto il cuore affinché
Chi come Laura un portato politico largo possa possa farcela possa vincere quando c'è un cartello elettorale non c'è un progetto politico e quindi ci sono tre forze in cui evidentemente hanno detto le peculiarità con le quali ci confrontiamo c'era Pippo Civati stamattina chiaro che la nostra cultura politica molto simile alla a sua meno con altre forze politiche
Però noi abbiamo il compito adesso
Riguardare anche questa fase elettorale si consuma rimetto con preoccupazione
Però anche con l'idea che forse vogliamo guardare in avanti che non ci accontentiamo cioè con l'idea che tutti raccolti che sono stati fatti stamattina quella cultura politica che rischia di non essere a presentata in una soggettività politica ma solo da alcune candidature
Possa vivere
Possa vivere in Lombardia
Di fronte al quale un quadro in cui c'è l'umanità la barbarie non si può scegliere non si può scegliere e non si può fare nemmeno con ipocrisia visto che il caro Giorgio Gori è stato sostenuto dalla sinistra Bergamo e ora non si capisce perché non dovrebbe essere sostenuto di Regione Lombardia
E nel Lazio nel Lazio non solo perché abbiamo compagni compagni come Massimiano Marta Gina Gino
Perdonami
E la femminilizzazione
Ma perché nel Lazio
Quella dei voi la la demagogia la banalizzazione è facile per tutti posizionarsi e dice dire quello che non va
Ma nel Lazio Massimiliano si è limitato a dirlo ma hanno trovato una situazione che era un buco di bilancio mostruoso erano veramente un una terra saltata su cui erano state fatte feste festini praticamente dilapidato tutto un patrimonio
Ma là dentro c'è una caratteristica che si è scontrata rifare di rispetto a quello che era il il quadro nazionale
Nel Lazio c'è il centro sinistra che contempla la sinistra non contempla la destra
Nel Lazio c'è un'innovazione nella Striscia il civismo c'è c'è l'idea che comunque tante forze tanti elementi sociali tanti laboratori possono partecipare ed è chiaramente un laboratorio nazionale rispetto a quello che oggi è il quadro e per questo una qua ci impegneremo non solo per portare Marta Gino il Consiglio regionale ma anche per far vincere quell'esperienza non perché ci vogliamo iscrivere a un partito di una persona o piuttosto a a una coalizione ma perché l'idea l'idea là dentro è quella di giocarsi l'egemonia di un campo di pensare che tu non sai da un'altra parte perché vivi di un posizionamento alzi la tua bandierina e pezzi di essere bravo dico perché ti porti a casa un quattro per cento che noi cinque Orsay o noto un dieci ma che non cambierà la vita della gente
E allora sta esattamente la per cui io penso che dobbiamo provarci provarci ancora una volta
Provarci perché la politica è esattamente questo tanti Dinoi sono caduti in questi anni tante volte abbiamo preso botte abbiamo preso subito sconfitte
C'è una caratteristica e però vorrei recuperare
C'era per chi come me ha militato dentro SEL
E c'è una caratteristica che la politica oggi non ha più
Non c'era da nessuna parte nemmeno i nostri luoghi che all'idea di ricostruire alcun legame di fratellanza e sorellanza tra le persone che la abitano
Guardate fare politica può ti senti a casa nel luogo in cui vivi oppure diventa l'alienazione destinata solo ai gruppi dirigenti
Arrivo a chiudere stamattina sul Corriere
Mi sembra Massimo Franco non ricordo però citava
Un'indagine di Demopolis in cui nella sostanza
Andava esattamente controcorrente rispetto a ciò che noi abbiamo provato a fare
Il nostro manterrà riportare al voto tutte quelle milioni di persone che tra l'altro dagli istituti sono certificate di centrosinistra lettori progressisti democratici per quanto voglia dire centrosinistra oggi però che hanno a cuore l'umanità lasciate il progresso sociale lasciatemelo dire così
Il sessantatré per cento al momento andrà al voto è un dodici per cento in meno rispetto al due mila e tredici
I giovani sotto i ventisette anni fa ed sotto i venticinque anni quella metà pensa che le elezioni non servono a niente
E lo parlava in questo articolo di una democrazia senza popolo
Ecco io credo che noi dobbiamo provare a ripartire esattamente dalla guardate pure noi siamo caduti in un giochino per cui la politica spesso era una mossa prendere un leader fargli fare la mossa del cavallo un posizionamento programmi elettorali tanto declamati che il giorno dopo venivano tranquillamente messi dalla parte accantonati
E nel e dall'altro lato la solitudine delle persone che non trovava racconto che guardava alla politica come con uno stato di incredulità che la delegava e la società civile alla politica che da una parte una Simba Arba Riva e l'altra si imbarbarito e sua volta perché in mano alla destra no e forse non dovremmo forse anche provare di fare questo civile pensare la politica e i politici Zare la società civile
E si fa andando in quei luoghi in cui
Non ci si pone più come chi guarda dall'alto in basso
Chi ha a che fare come tanti di voi anche in questa regione Passignano mi raccontava di un'assemblea ieri che va tra la carne viva della gente sa quanti epiteti si prende
Sa quanta rabbia c'è sa quanto è forte la contrapposizione con i migranti sa quant'è forte la contrapposizione tra gli ultimi e i penultimi
Ecco io credo che questo non si combatta anni cavalcando le paure né dando risposte dici quelle paure se le assoggetta alla sinistra e quindi torna ad epoche passate che anche quelle hanno portato a guerre barbarie
Ma credo che si trovi a rimettere in campo generando un'alternativa vera
Un immaginario unite da un'idea di soggettività politica che non sia o ne è un cartello elettorale nel partito di un leader ma che sia una soggettività politica plurale che possa far dire alle persone che le pare le sezioni non sono diventate
Con come era una volta casematte ma che oggi non sono più sono diventati prigioni
In cui fai i talk show della sera guardate in tv magari però parlando di addosso con uno specchio ma che sono luoghi in cui ritorna la strada in cui anche quella rabbia entra dentro però quella rabbia si Chailly quando ci sono persone che hanno competenze esperienze che vivono quei lavoratori sociali e che sono in grado di riportare quella discussione Barbara nella discussione della vita non politicista
Io penso che dobbiamo fare questo organizzando anche questa Rete
Un altro grande errore è stato delegare tutto al centro con una base che ovviamente veniva coinvolta ma che non era né valorizzata né organizzata che non poteva anche mettere in campo e giocare sui propri sui proprie connessioni sociali io credo quello che aspettano in questo mese mentre attraverseremo la campagna elettorale aiutando le nostre compagne e compagni Lazio Lombardia in più le mezze sulla che verrà Laura a livello nazionale
Io penso che dobbiamo fare esattamente questo
Provare a mettere in campo qualcosa che oggi rispetto al passato è un luogo in cui si decide e si discute si partecipa attivamente in cui le persone che andrà saranno di riferimento verranno elette o comunque decise da una discussione collettiva
Credo anche che questo mese non sarà facile per nessuno di noi
Perché non lo sarebbe per nessuno Chiappori questo Paese quello che abbiamo di fronte se va malissimo
La destra che vince tornerà a governare
Se va parzialmente male abbastanza male le larghe intese e paradossalmente siamo quasi costretti a tifare stabilita perché difficilmente si riuscirà a ricostruire
Un pezzo di centro sinistra un centrosinistra un ambito di governo un governo progressista una coalizione di cambiamento anche le parole forse dovremmo provare a rinnovare
Ecco io però credo che sia esattamente questo
Quando ognuno di noi guarda l'altro no e quasi si domanda per chi votare
Quando ognuno di noi guarda l'altro e non sa se può venire nemmeno di sabato mattina perché e lavora sotto ricatto quando ognuno di noi guarda l'altro e vede il profilo che non ha la possibilità di andare a università se ne vorrebbe scappare da questo Paese e non trova dentro di sé la coscienza politica di dire o la rappresentanza politica però almeno in cui sperare
Ecco io credo solo per questo
E anche solo semplicemente per questo non per la comunità per quello che siamo per il tempo che abbiamo vissuto insieme ma solo e semplicemente per questo dobbiamo provarci perché dal cinque marzo ci sarà la l'idea la possibilità e la volontà di tutti noi di ricostruire una grande coalizione di cambiamento è una soggettività politica della sinistra che non sia né un cartello elettorale né un dirigismo dall'alto di un leader solo è usurato al comando
E allora chiudo così guardando la citazione meno colta
Perché ricordo tre sere fa lo dicevo a mia nipote raccontandogli mentre guardavamo il signore degli anelli c'è un puro a un certo punto c'è semmai Frodo che sono in grande difficoltà perché hanno il peso dell'anello perché quella storia storia difficile perché sono piccoletti
E sembra un certo punto dice a Frodo spiega perché ne vale la pena
E quando gli dice perché ne vale la pena il dice sai perché perché coloro che abbandonano la storia o le ricorderà nessuno
Gli unici che ricorderanno sono coloro che hanno progressi proseguito mo'lavora tutti noi
Mandare
Terna