Fortezza Europa - Osservatorio delle politiche europee e italiane dell'immigrazione

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale detenuti dalla nuova puntata di Fortezza Europa l'osservatorio di radio radicale sulle politiche migratorie dell'Europa e dell'Italia
Iniziamo con una notizia
Di ieri tragica prendiamo da Sky News
Novanta migranti risultano dispersi in una fra Giordano tra largo delle coste della Libia lo ha reso noto l'organizzazione internazionale per le migrazioni dieci corpi sono stati ritrovati sulle coste libiche si tratta di otto pachistani e due libici
Mentre ci sono tre sopravvissuti accertati ha dichiarato da Ginevra un portavoce dello Yemen Olivia Ivano contattata
Telefonicamente ma queste è stato solo l'ultimo lato di una settimana veramente tragica e per capire anche meglio quello che sta succedendo nelle acque del Mediterraneo cominciamo
Con un articolo di Repubblica del ventinove gennaio di Alessandra Zini Intini che scrive il bambino e seminudo gelido non respira ma al polso batte flebile avrà sì e no quattro anni la catena umana a bordo dell'Acquario stia fuori dall'acqua uno dietro l'altro una decina di bambini
I medici del time di Medici senza frontiere sono tutti impegnati con il bimbo finisce tra le braccia di loro in King
Lei è la coordinatrice della comunicazione a bordo non è medico ma non c'è tempo tocca a lei trentacinque infiniti minuti di respirazione bocca a bocca per salvare quella vita
Al telefono dalla nave parla con voce ancora spezzata dell'emozione è stata una cosa terribile non lo avevo mai fatto prima la vita di quel bambino affidata a me era incosciente non respirava
Gli ho buttato dentro tutto il fiato che avevo spinto spingevo sul suo petto e poi ha aperto gli occhi ha ripreso a respirare
Era pieno di bambini alcuni dei quali neonati quel gommone sul quale i trafficanti libici avevano ficcato centoventi persone
E così quando ha cominciato a sgonfiarsi affondare le mani di tante giovani mamme si sono tese verso il cielo provando attenere su i loro piccoli
Quando l'Acquario sa di esso S. mediterranee e arrivata in acqua c'erano decine di persone molti ormai in stato di incoscienza i polmoni pieni d'acqua ma almeno una trentina stando al racconto degli ottantatré Superti sono i dispersi
Due donne entrambe giovanissime mamme sono morte a bordo viaggiavano da solo e con i loro bambini adesso rimasti orfani il più piccolo sei mesi è diventata la mascotte dell'Aquarius altri sei bambini mi sono stati portati d'urgenza
Da un elicottero della Marina italiana nell'ospedale più vicino a Sfax
Dove ieri mattina è spirata un'altra giovane donna una morte che porta a tre le vittime accertate di questo naufragio almeno duecentotrenta morti in mare tre mila cinquecentosettanta no dei migranti sbarcati nel due mila diciotto compresi gli ottocentocinquanta salvati nella tragica giornata di sabato in cinque diverse operazioni
E gennaio non è ancora finito numeri alla data di ieri persino di poco superiori a quelli degli anni peggiori per l'emergenza immigrazione
Il due mila sedici due mila diciassette numeri che allertano il Viminale sia per la ripresa dei flussi dalla Libia che avevano segnato nettissimo arresto
Nella seconda metà dello scorso anno sia per le tante vittime delle traversate causate oltre che dalle pessime condizioni delle imbarcazioni utilizzate anche dall'assottigliarsi dello schieramento dei soccorsi nel Mediterraneo
Che non riesce a coprire le trecento miliardi Zona Sarre
E arrivare sempre tempestivamente
Sanguinosi scontri
In Libia nelle zone di Zuara di Garcia era bulli proprio quelle da cui partono più gommoni e l'assalto armato armato allora il porto di Tripoli dei giorni scorsi però con il ministero dell'Interno
Perché accentuano l'instabilità del governo garante degli accordi con l'Italia
E potrebbero creare le condizioni per una ripresa dei flussi in un Paese dove tra centri di detenzione ufficiali e carceri in mano ai trafficanti si stimano tra settecento mila un milione di persone pronte a partire
Il tragico salvataggio di sabato dice Valeria Cavanda presidente disonesti esso est mediterranei Italia dimostra che l'emergenza continua
E c'è urgente bisogno di più mezzi di soccorso del Mediterraneo noi proseguiamo nella nostra missione ma rinnoviamo il nostro appello all'Europa mettere in atto azioni concrete per porre fine a queste tragedie
Sabato nella zona interessata delle traversate mentre la sala operativa della Guardia costiera di Roma riceveva una segnalazione dietro l'altra e cercata mezzi di soccorso c'erano le tre sole navi delle ONG che continuano i soccorsi una nave militare spagnola
E una motovedetta della Guardia costiera libica protagonista dell'immensi mo'incidente come una nave umanitaria proprio l'Acquario s'avevamo appena avvistato un gommone con centinaia di persone a bordo potevamo vedere i volti spaventati delle persone
E sentirle gridare e chiedere aiuto denuncia Klaus Mercier coordinatore dei soccorsi di SOS mediterranei ma la guardia costiera libica c'ha ordinato brutalmente di lasciare la zona e ha categoricamente rifiutato qualsiasi Offerta di
Assistenza
E
Due giorni dopo sull'avvenire un articolo di Giovanni Marina del Rey Daniela Fassini
Che ci dice testimonianze di un nuovo terribile naufragio sono emerse ieri nel giorno in cui l'Europa annuncia il nuovo di giro di vite sul contrasto l'attività dei trafficanti di morte con conseguenze ancora da chiarire sui viaggi dei migranti sui controlli delle frontiere
Parlano infatti di trentacinque quaranta compagni di viaggio persi in mare i sopravvissuti
Della offra Judi sei giorni fa secondo la legge spagnola protettiva open anziché naviga in lungo e largo nel Canale di Sicilia insieme alla quali si diverso S. mediterranee sarebbero molti di più
Addirittura una settantina i profughi annegati nel controverso salvataggio di sabato scorso qui si ritorna
Su questa articolo che avevamo letto prima
E quindi
Si riassume insomma la la questione ma alla fine dell'articolo si parla anche della nuova svolta di fronte s'più polizia contro i trafficanti intanto Frontex l'agenzia di guardia di frontiera
E costiere dell'Unione Europea annunciato che dal primo febbraio l'attuale operazione di ricerca e salvataggio try Tor sarà sostituita da un'altra più ampia denominata tennis
L'operazione allarga il raggio di azione oltre alle normali operazioni di ricerca e salvataggio in mare con più forte accento sulla protezione delle frontiere marittime dell'Unione Europea anzitutto il sostegno dell'Italia
Ciò accentuando l'aspetto di polizia con il monitoraggio di traffici criminali non solo di migranti ma anche di droghe potenziali terroristi con il trasferimento di informazioni di Intelligence
Alla polizia italiana e ad Europol guarderà i traffici da Algeria Tunisia Libia Egitto Turchia e Albania
Opererà sempre nel Mediterraneo centrale allargandosi però alle acque a sud della Sardegna
Ma anche novità assoluta l'Adriatico Frontex ha detto il direttore esecutivo Fabris leggeri aiuterà l'Italia individuare le attività criminali come il contrabbando di droga attraverso l'Adriatico
L'operazione ha aggiunto rifletterà meglio il mutamento delle caratteristiche della migrazione del crimine transfrontaliero dobbiamo essere meglio attrezzati per impedire a gruppi criminali di cercare di entrare nell'Unione Europea senza essere
Individuati e vediamo invece adesso un articolo del trentuno gennaio dell'avvenire sui Corridori umanitari quei corridoi sperimentali che da insomma l'anno scorso sono stati sperimentati l'articolo di Luca liberali c'è un'Europa che costruisce ponti e aprite sulle frontiere a chi fugge dalla guerra
E quella dei paesi in cui si sta diffondendo il contagio positivo dei corridoi umanitari
Ieri mattina un gruppo di trentuno siriani arrivato a Roma il giorno prima quaranta a Parigi la prossima settimana arriveranno a Bruxelles dopo il primo gruppo la vigilia di Natale prossimamente anche ad Andorra in micro Stato sui Pirenei
Il modello di accoglienza inventato e gestito economicamente da Comunità di Sant'Egidio Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola Valdese sta dimostrando che è possibile un'alternativa sicura
Ai viaggi della disperazione ieri mattina all'aeroporto di Fiumicino sono atterrati con un volo Alitalia famiglie di profughi siriani selezionati tra i casi più vulnerabili dai volontari dell'Operazione Colomba dell'Associazione Papa Giovanni ventitreesimo che vivono con loro nelle baracche dei campi in Libano
Fuggiti da Homes Damasco Aleppo questi trentuno si aggiungono ai mille arrivati in due anni dal quattro febbraio due mila sedici
Primo gruppo che inaugura l'accordo rinnovato con i ministeri dell'Interno e degli Esteri per altri mille a farsi carico anche economicamente dell'accoglienza dell'integrazione saranno anche stavolta
Parrocchie e famiglie associazioni le famiglie da Fiumicino sono state smistate a Roma Trento in provincia di Arezzo in Umbria e Marche
A dare il benvenuto ai siriani di cui sedici minorenni sono il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo il presidente
Della c'è il passo del Luca Maria Negro il viceministro degli Esteri Mario Giro sottosegretario Vincenzo Amendola il gruppo di bambini entra sventolando bandierine tricolore al grido viva l'Italia
I corridoi umanitari sono un modello che funziona bene nato da un'idea dalla volontà di rispondere in maniera ragionevole
Efficace al dramma della guerra dice il viceministro Mario Giro
Questa è la bella politica che si occupa dei problemi e del bene comune delle persone dice Marco Impagliazzo e dobbiamo ricordare che insidia la guerra non è finita parlando dei precedenti arrivi Impagliazzo sottolinea come l'integrazione nella società italiana
Distribuita su tutto il territorio tra famiglie parrocchie associazioni funziona bene
Dei cinque figli di una famiglia Rivalta ieri uno affetto da una malattia rara è stato portato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù una volta stabilizzato andrà come fratelli e genitori a Trento ha colto dal Centro Astalli il capoluogo trentino ospita già molti siriani grazie alla collaborazione tra diocesi provincia autonoma
Un'altra bambina arrivata con la mamma e il fratello dovrà essere presto operato al cuore
Per una malformazione genetica poi c'è vedi San già avviato Druso trentacinque anni a Fiumicino per raccogliere il fratello una prassi alla sorella che fa e la mamma salva
Esame è stato salvato dalla guardia costiera due anni fa
Sono passato attraverso Sudan Egitto Libia e poi dieci giorni in mare racconta in un ottimo italiano ora lavora come programmatore informatico viva Montevarchi in una casa famiglia della Caritas di Fiesole
Dopo il ricongiungimento con la sua famiglia vuole realizzare un altro sogno incontrare gli uomini della Guardia costiera che mi hanno salvato il dieci settembre due mila quattordici sul pattuglia del pattugliatore Fiorillo novecento quattro
Ecco questo è un esempio positivo di politiche
Alternative a quelle praticate normalmente dall'Europa dal nostro paese sulla questione immigrazione ma ritorniamo a appunto alla triste normalità
E è un anno praticamente che è stato siglato l'accordo tra Italia e Libia ci sono state molte prese di posizione
Su questo anniversario noi vogliamo leggervi quella dell'organizzazione dell'ONG internazionale Oxfam
Attraverso una agenzia Adn Kronos a chi centinaia di migliaia di persone sono ancora intrappolate in Libia in centri di detenzione sottoposte ad abusi di ogni genere
E quanto denunciano Oxfam border line Sicilia nel rapporto Libia inferno senza fine diffuso a un anno dall'accordo Italia-Libia sostenuto dall'Unione Europea per arrestare il flusso irregolare di migranti si tratta di una raccolta
Di testimonianze drammatiche di uomini donne e minori
Riuscite a scappare arrivare in Italia che confermano rapimenti omicidi stupri lavori forzati per questo Oxfam borderline chiedono l'immediata revoca dell'accordo che considerano un fallimento di tutte le attività volte a riportare in Libia
Le persone che sono riuscite a fuggire dai campi di detenzione in condizioni di vita
Disumani incluse quelle realizzate in collaborazione con la guardia costiera libica
Il due febbraio
Due mila diciassette l'Italia ha firmato un memorandum d'intesa con il governo di unità nazionale di Tripoli approvato il giorno successivo dai capi di Stato e di governo nell'incontro informale di Malta
Tale accordo non rispetta i diritti umani né conforme al diritto internazionale inoltre la Libia non ha mai firmato la Convenzione sui rifugiati del mille novecentocinquantuno
Ti protegge le persone in fuga da guerre e persecuzioni denunciano Oxfam è borderline il Governo italiano ha varie volte enfatizzato come l'accordo sia stato firmato
Principalmente per porre fine alle morti in mare e e ai viaggi della speranza gestiti dai trafficanti di esseri umani
Tuttavia il tasso di mortalità nella rotte del Mediterraneo centrale non è variato significativamente oggi la rotta si conferma la più pericolosa al mondo con il due virgola trentotto per cento di vittime nel due mila diciassette sul numero totale degli sbarchi a fronte del due virgola cinquantadue del due mila sedici
E anche il due mila diciotto non è iniziato bene con centottantacinque morti
Pari al cinque virgola uno per cento neanche sul fronte del contrassegno trafficanti sembra si siano compiuti passi decisivi in molte zone costiere della ridere partenze continuano come se nulla fosse successo
Prosegue il documento in questo contesto va inoltre considerato come tutti i tentativi dell'Unione africana dell'Unione europea e dell'ONU per liberare i migranti da centri di detenzione libici siano lodevoli ma insufficienti
Perché non riguardano la maggioranza delle persone intrappolate in Libia
Le autorità del Paese riconoscono infatti dignità di protezione internazionale solo a poche nazionalità
E ancora Oxfam borderline
Chiedono hanno quindi chiesto l'Unione europea
Di lavorare per la liberazione dei detenuti in Libia le persone con cui abbiamo parlato scappano da guerre e persecuzioni e povertà ha detto Roberto Barbieri direttore generale di Oxfam Italia
In Libia sono costrette ad affrontare l'ennesimo inferno
I governi europei hanno il dovere di proteggere i diritti umani di tutti compresi quelli dei migranti chi riesce a lasciare la Libia
Non dovrebbe mai essere riportato indietro per questo riteniamo che il sostegno dell'Italia dell'Unione Europea la Guardia costiera libica sia un ulteriore sfregio l'accordo con la Libia
è un fallimento che espone centinaia di migliaia di persone a una sofferenza indicibile
E vediamo adesso
Cosa succede nel campo dell'accoglienza
In nel nostro paese perché una notizia della settimana scorsa che
Dava il davano i giornali noi prendiamo quello riprendiamo l'avvenire del ventisette gennaio ci informava di una protesta a Lampedusa
Dopo una notte passata fuori dalla chiesa una protesta terribile drammatica per chiedere di non essere rimpatriati
è sempre più alta la tensione a Lampedusa
Oltre ad essere in sciopero della fame da tre giorni una cinquantina di migranti tutti i cittadini tunisini che stanno continuando la protesta che va avanti da diversi giorni davanti alla chiesa madre
Di Lampedusa hanno deciso di cucirsi le bocche con ago e filo di colore bianco chiedono di poter essere trasferita la più grande isola delle Pelagie
E di non essere rimpatriati
Le forze dell'ordine seguono i migranti senza intervenire
Rimanendo nelle vicinanze in assetto antisommossa
Il gruppo di tunisini a Lampedusa da diverse settimane questa mattina racconta un medico del presidio di Lampedusa abbiamo soccorso ragazzo che stava protestando davanti alla chiesa madre aveva la bocca cucita confido non certo da sutura
Non voleva essere avvicinati abbiamo dovuto chiedere l'intervento della polizia alla fine siamo riusciti a portarlo in pronto soccorso
Gli irriducibili che qualche volontario soccorre portando cibo caldo e coperta che non bastano per tutti non intendono ritornare dell'hot spot di contrada Imbriacola dove ci sono un po'più di cento persone questo il quadro ma adesso di vogliamo proporre
Una intervista che abbiamo realizzato
Settimana scorsa dopo l'incendio della tendopoli a a Rosarno che riteniamo importante proporvi nella trasmissione è stata già proposta nella programmazione dei radicale perché descrive bene è quella che è una situazione di don integrazione in una zona d'Italia che rappresenta però molte altre situazioni nel nostro Paese
è di una donna nigeriana Amin di trent'anni il cadavere carbonizzato trovato in una delle baracche che la scorsa notte hanno preso fuoco nella tendopoli di San Ferdinando a Rosarno in Calabria e noi siamo in collegamento telefonico con Antonio Maria mira inviato a San Ferdinando di avvenire che proprio nel nella numero di oggi di del giornale dei vescovi ebbene il ventisette gennaio e da scritto un reportage sulla situazione di questa tendopoli il titolo Rosarno scoppia l'inferno nella maxi favela allora Antonio
Come dire
Quando sei venuto a conoscenza di queste Incendio e racconto c'è un po'anche cosa hai trovato oggi in questa tendopoli
Ma mi ha telefonato questa notte prove piena notte
Nella dirigente del commissariato di Gioia Tauro col quale ero stato ieri Vienna in questo il giro che ho fatto con le forze dell'ordine occasione di dei loro controlli settimanali nella zona di San Ferdinando mi ha chiamato il dottor Diego Trotta per dirmi che purtroppo era successo questo evento drammatico quindi io
A questo punto che son provato partito sono e ho raggiunto la tendopoli ormai purtroppo conosco da da
Incontri più di otto anni
Cosa ho trovato una distruzione non solo delle baracche ma anche delle tende che furono montate nel due mila dieci dalla Protezione civile
Aveva così per ospitare i migranti dopo la la rivolta contro lo sfruttamento e violenza
Per fortuna non momenti non tensione devo dire che questi migranti sarà che hanno subito di tutto l'attraversamento del deserto del mare
Tutto è possibile solitamente in Libia ovunque come sappiamo bene sanno sopportare veramente tutto però la devastazione totale bruciate baracche tende mi hanno perso tutto la loro più grande preoccupazione non è tanto da aver perso magari vestiti o altro è l'aver perso vado da loro più importanti documenti e il permesso di soggiorno il tanto agognato permesso di soggiorno
Perché io lo ripeto in ogni mia articolo
Queste zone qui ci sono migranti lavoratori migranti hanno tutti il permesso di soggiorno sono tutti regolari non c'è nessuno irregolare né tanto meno parola terrificante clandestino Sondrio è chiaro hanno bisogno raga a questo punto molti di loro non ce l'hanno più ed è la cosa più tutto il giorno ci hanno chiesto
Sì tra l'altro appunto oltre alla donna morta ce ne sono altre due riferite questa non è la prima volta che accade una vicenda del genere un anno fa il ventitré gennaio del due mila diciassette
Rimasero feriti tre uomini e poi
Un mese prima del sette dicembre
Altri due eleganti erano i mastini ventisei veemente feriti in un incendio una baracca quindi sono cose che si ripetono insomma i requisiti al a luglio il tre luglio dell'anno scorso ci fu un enorme incendio che ha bruciato gran parte delle baracche
Non soltanto alle baracche sono state ricostruite ma nessuno sapeva del doppio infatti la situazione di quest'anno la peggiore che abbia mai visto da quando frequento questa terra ci saranno nella tendopoli c'erano nella tendopoli e baraccopoli almeno due mila trecento persone in più ce ne sono cinquecento
Dentro una capannone occupato altri duecento in un capannone più o meno attrezzato
E altre cinquecento nella tendopoli nuova che avrebbe dovuto sostituire tutta alla estimazione precarie ma che in realtà ha fatto solo il solletico
A questa situazione e quindi sono più o meno circa quattro mila persone tutte concentrate nel raggio di meno di un chilometro nella zona di San Ferdinando non parliamo poi dei cosiddetti invisibili che vivono nelle campagne io sono andato a cercarli
In un attore portarglielo fatta a dicembre saranno altri migliaia sparsi nelle campagne
Di della piana di Gioia Tauro però potranno Rizziconi e altri Paesi vivono in una cadette diroccata di Campari e tanta acqua né luce né riscaldamento
Sono ancora vi dimenticate dagli altri
Ecco appunto tutti questi lo ricordavi sono lavoratori migranti sono diciamo essenziali
Per la raccolta dei prodotti agricoli in quella zona è possibile che dopo tutti questi anni dopo le appunto le vicende anche gli ricorda vitella rivolta di Rosarno la caccia
Ai migranti che ci fu allora insomma non si sia ancora giunti a dotare insomma questa zona di un'accoglienza degna per quelli che appunto sono poi dei lavoratori che sono essenziali per quel tipo di economia
Quando è che purtroppo continua a essere affrontato un problema che emergenza non è solo in termini di emergenza non si può definire emergenza qualche cosa che va avanti non va al due mila dieci ma da molto prima perché i migranti i lavoratori migranti vengono qui per la la raccolta del delle arance delega mentine e di e altri prodotti della terra da almeno vent'anni se non addirittura da vent'anni
Quindi non è un'emergenza viene trattata come un emergente e quindi con le tende della Protezione civile e non in termini di integrazione certo anche un problema economico perché fin quando mi i produttori agricoli accetteranno sistema economico che vive di sfruttamento di contributi più che di mercato che vivono di collusione con la 'ndrangheta che vivono di falchi intermediari è chiaro che poi alla fine l'unica possibilità di di per guadagnare qualcosa di sfruttare loro stessi
Qualcuno emigranti a cui viene dato ormai da sempre la città è quella tra i venticinque euro che poi diventano venti o se non meno con soldi che si danno ai caporali al giorno ovviamente Vernon otto ore ma per dieci dodici ore e non tutti i giorni chiaramente questo è il sistema un sistema economico questo dico si porta dietro lo sfruttamento
Mentre invece ci sarebbe bisogno di tosse stemmi canonico diverso che permettono integrazione permetta un'accoglienza diffusa nei comuni come si fa in altri territori italiani dove e lo stesso imprenditore che si fa carico del lavoratore che comunque lavora per voi non salire a fare lo schiavo Nesta lì per far per rubare o o per fare chissà quale altra accordi di delinquenza
Ecco e poi tra l'altro mi pare di capire anche con l'approvazione dell'ultima legge sul caporalato che sembrava prospettare insomma un'affermazione della legalità queste realtà non è successo e forse anche perché
Non è che si può delegare tutto all'aspetto della giustizia ma appunto bisognerebbe avere un piano politico che che permetta effettivamente no come dicevi te di costruire insomma un sistema integrato no che permetta questi lavoratori di
Di essere oltre che i lavoratori dei cittadini a tutti affetti no sicuramente la l'amore di un caporalato da un mostro metà degli strumenti importanti dal punto di vista della repressione dell'investigazione
Perché permette di dati del danno con un reato di Seriate le mette a alle forze dell'ordine di usare degli strumenti che prima non avevano permette anche di intervenire sugli imprenditori perché ovviamente è un'ipocrisia pensare che l'imprenditore non sappia che ha a che fare con un caporale questo era tipografia che ha vissuto fino Pina D'Aversa ci non è facile applicarlo perché ovviamente bisogna dimostrare che il caporale è un caporale che l'imprenditore sapeva e questo che richiederebbe la collaborazione dei dei lavoratori che abbia che non è facile
Sapete c'è una dichiarato viene c'è c'è una norma analoga
Che è quella che denti apparecchi più anni della relativa assolutamente o la prostituzione l'articolo diciotto che prevede la protezione delle ragazze sfruttate che decidono di denunciare
In questo caso ma anche ancora quell'elemento dalla protezione che potrebbe convincere gli imprenditori i i lavoratori a denunciare Oriella Gene dunque non bastava che questo arriva sempre dopo perché la repressione arriva sempre momento giudiziario sempre
Quando i il fatto è commesso servirebbe tutta una serie di interventi a monte no domani ha un'intervista con don Pino De Masi che la referente di Libera nella piana di Gioia Tauro nonché vicario
Delladio c'è il mio più palmi di terra di problemi sociali e del lavoro che appunto diceva non è che qua risolviamo pur facendo delle belle iniziative di accoglienza se manca totalmente la politica e qui sicuramente inteso vedono la politica non ha fatto quello che doveva fare
Stanziare vado un po'le mani tirando fuori la Regione trecento mila euro
Abbondanti forse anche di più per fare la nuova tendopoli che però è comunque sempre una struttura di emergenza ma ma anche a livello di programmazione di progettazione qualcosa che permetta di fare quella passaggio da accoglienza integrazione che l'unica permetterà di superare dopo le baraccopoli di evitare quello che oggi è successo che noi sapevamo tutti che prima o poi sarebbe successo io purtroppo
Avessi dovuto invero commenta avere scritto lo avevo già scritto purtroppo è così drammaticamente vero eccetto il Paese non si interverrà purtroppo ce lo dovremmo aspettare anche in futuro
Io ringrazio ringrazio Antonio Maria Mina inviato dell'avvenire a Rosarno in particolare nella tendopoli di
San Ferdinando dove abbiamo ho ricordato all'inizio c'è stato un centro e
Anche una vittima una donna nigeriana di trent'anni io ti ringrazio e ti auguro buon lavoro grazie ancora
Con questa intervista si conclude la puntata odierna di fortezza Europa vi ricordiamo che noi andiamo inonda normalmente non è il caso di questa puntata che per motivi palinsesto è stata spostata il sabato alle tredici e trenta in replica il mercoledì alle sei di mattina che potete trovarci sul sito di radio radicale punto it cliccando nella sezione rubriche su fortezza Europa dove trovate anche puntate precedenti e poteva iscriverci a io ascolto chiocciola radio radicale punto it