La lotta nonviolenta del Partito Radicale e di 8.800 detenuti e oltre 160 cittadini "liberi" per la definitiva approvazione della riforma dell'ordinamento penitenziario

Buon pomeriggio a tutti che spero che mi sentiate
Siamo qui presso il salone
Del partito radicale a via di Torre Argentina settantasei per questa conferenza stampa dovremmo dire conferenza per radio radicale perché altri mezzi di informazione non mi risulta ci siano questo non ci sorprende perché
Ricordo tutto il periodo in cui come partito radicale abbiamo fatto le carovane della giustizia il periodo che ha preceduto le carovane della giustizia conferenze stampa quotidiane dovute tranne il quotidiano il dubbio radio radicale ben poca attenzione c'erano ai temi della
E che volevamo proporre d'altra parte non c'è dubbio in questa campagna elettorale di le problematiche della giustizia e delle carceri sono completamente espunte forse le carceri vengono evocate con la famosa frase buttiamo via la chiave per qualsiasi tipo di reato per qualsiasi
Diritto
Ed è per questo che noi vogliamo fare il punto invece sull'iniziativa non violenta che va avanti dal
Venti gennaio scorso che divide impegnata in uno sciopero della fame che oggi giunge al ventunesimo giorno mi pare
E ma soprattutto la cosa importante è il coinvolgimento di migliaia di detenuti che hanno scelto di partecipare a questo Satyagraha che ha come finalità
La definitiva approvazione dei decreti delegati riguardanti la riforma dell'ordinamento penitenziario i detenuti sono oltre otto mila e ottocento poi negli ultimi giorni
E si sono aggregati anche molti cittadini
Attraverso il sito del partito radicale e di Amnistia per la Repubblica punto it e a questo punto sono cento settantacinque le partecipazioni di cittadini liberi
Che per uno o più giorni si sono aggregati acquisto Satyagraha
Allora qual è il punto della situazione allora io devo assolutamente
Ricordare che noi fin dal novembre dello scorso anno ma forse anche prima ma mi riferisco al Giubileo dei carcerati quando facemmo la marcia per la ministeriale del nome di papa Francesco e Marco Pannella
Avevamo chiesto lo stralcio della riforma dell'ordinamento penitenziario
E da tutta la riforma del sistema penale proposta dal ministro Orlando perché creava molte divisioni non l'ordinamento penitenziario su cui c'era presso dell'unanimità fra le forze politiche passavano tranquillamente in Parlamento
E quindi visioni c'erano per esempio sulle intercettazioni telefoniche è un sui sulla prescrizione insomma
Riguardanti altri problemi aspetti della giustizia per cui insieme all'Unione delle camere penali e altre associazioni che ci hanno sostenuta avevamo chiesto lo stralcio per arrivare
E il più presto possibile all'approvazione dell'ordinamento penitenziario
E ora ci troviamo
Al punto che e non possiamo non ricordare quante volte abbiamo detto al ministro Orlando e al governo stiamo attenti che se arriviamo a ridosso delle elezioni sarà tutto più difficile
Perché tutti saranno coinvolti nella campagna elettorale il figuriamoci se vorranno parlare di carcere e assumersi delle responsabilità di fronte al carcere
Nei confronti del carcere visto che non se ne occupano mai durante l'anno
E così siamo arrivati in questo fazzoletto strettissimo di giorni
In cui la situazione è questa
Sappiamo che la legge delegai cioè la legge che ha delegato il governo ad emanare io una serie di decreti delegati per attuare la riforma dell'ordinamento penitenziario legge è stata approvata a giugno
Che Darling Boy nonostante le nostre sollecitazioni e la il Satyagraha che ha coinvolto decine di migliaia di detenuti
E insomma se arrivati fino a a questi giorni sono state nominate delle commissioni che dopo gli stati generali dell'esecuzione penale di due mila e quindici e sono state di nuovo chiamate a redigere i testi di questi decreti delegati fino a che sono stati completamente preparati con pare ieri che era obbligatorio da parte del garante Mauro Palma dell'ufficio del Garante delle persone private della libertà che è stato positivo rispetto a un lavoro fatto da parte delle commissioni
Ora
Però il Consiglio dei ministri solamente il ventidue dicembre Sant'dietro una sorta di stalking non violento che gli abbiamo fatto approvato una prima parte di questi decreti
Una prima parte molto significativa e molto importante perché si riferisce alla applicazione delle pene alternative che come sapete
Sono
Veramente efficaci ai fini della rieducazione e della
Dell'abbassamento della recidiva al posto del carcere che invece crea una riusciva altissima
E in particolare in questi decreti delegati è prevista la riforma dell'articolo quattro bis che stabiliva tutta una serie di preclusioni automatiche per cui alcune categorie di detenuti non potevano accedere ai benefici
Quindi approvata in il ventidue
Dicembre poi le commissioni approvato dal consiglio dei ministri
E poi le commissioni di Camera e Senato
Che sono chiamati ad esprimere un pari re obbligatorio ma non vincolante
Questi pareri ieri beh ci hanno messo un po'prima di essere espressi questione della scorsa settimana
Qui poi con noi c'è Mario Marazziti che ha seguito tutto l'iter
Questi pareva di diciamo sì quelli della Camera
Sono abbastanza omogenei
Al testo
Dei decreti delegati
Quelli del Senato
Sconvolgono completamente l'impianto
L'impianto su sono state fatte una serie infinita di osservazioni
Vincolanti chiedendo l'obbligo chiedendo al governo di cambiare propri testi e quello che si va a colpire con maggiore forza è proprio è proprio la riforma del quattro bis affinché tutto rimanga sostanzialmente come era prima
Questo naturalmente molto grave adesso la procedura che cosa prevede questo è necessario dirlo per capire anche i tempi del Satyagraha e dell'azione non violenta la procedura prevede che il Governo e post del debba fare debba dare una risposta a questi periodi per dire
Quali e punti accoglie e quali non accoglierò oppure e questa sarebbe un'altra ipotesi che però credo che non si possa condividere altrimenti abbiamo scherzato fino a questo momento accoglierli
Accogliere i pareri così come sono le formulazioni proposte e approvare in Consiglio dei ministri
Il
Decreto legislativo
Invece se il governo come auspichiamo fa le sue controdeduzioni rispetto ai cittadini messi succede che le Commissioni hanno dieci giorni fino a dieci giorni di tempo per rispondere alle obiezioni del Governo
Dopodiché dopo questa risposta che arriverà al Consiglio dei ministri il Consiglio dei ministri può decidere di adottare liberamente il testo che vuole e quindi tornare anche magari a quello originario dopo aver raccolto
Alcune
O in parte alcune delle proposte fatte dalle Commissioni quindi il fazzoletto e questo ecco perché noi ieri
E ci siamo rivolti ma questo lo facciamo a tempo al presidente del consiglio Gentiloni perché è evidente che sono necessari
Due Consigli dei ministri
Uno da tenersi in questa settimana
Perché allora ci sarebbero i dieci giorni di tempo
è uno poi il ventidue o il ventitré per l'adozione definitiva di questi testi
Ora e abbiamo parlato solo di un decreto delegato perché non dimentichiamoci che la riforma completa riguarda altri temi che sono stati oggetto degli Stati dei lavori degli stati generali dell'esecuzione penale che sono importantissimi fondamentali se il principio che si vuole affermare è quello della finalità rieducativa della pena e cioè il lavoro i lavori in carcere
Il l'affettività
Che non significa sembra che tutti i colleghi no quando si dice affettività tutti pensano ed è bene pensarci ai rapporti sessuali ha rapporti intimi diciamo della coppia
Chi il detenuto e il proprio compagno
Ma affettività significa telefonate
Significa modalità di svolgimento dei colloqui e numero dei colloqui significa vicinanza del detenuto alla famiglia e quando parliamo di famiglie
Parliamo anche e soprattutto di minori
Ci sono
Cento mila bambini
Che si recano ai colloqui ogni settimana per andare a visitare il proprio padre una propria madre
Cento mila bambini che hanno il proprio genitore ristretto in carcere e quindi significa vere
Un percorso che non assicuri come oggi distacco completo
E che le modalità con cui si svolgono i colloqui le telefonate siano evidentemente più umani
Poi ci sono i i decreti delegati che riguardano le misure di sicurezza
Il l'ordinamento penitenziario minorile
E la giustizia riparativa questo avrebbe fatto dovrebbe fare una riforma completa
Purtroppo adesso stiamo lottando per strappare almeno la prima parte
Di questi decreti delegati io prima di dare la parola a Mario Marazziti voglio ricordare che qui in corso conferenze stampa ci sono con me Irene Testa che pure Santa Giovanna dovrei rifinire una radicale storica perché la conosco da quand'era piccola ragazzina e sono tantissimi anni che sta qui con noi lo stesso potrei dire di e l'esatta Elisabetta Zamparutti
E e poi c'è Ilaria Cucchi con la quale abbiamo avuto tanti momenti di vicinanza io direi di lotta
A partire dalla vicenda che ha dalla vicenda straziante che ha riguardato suo fratello Stefano
Però volevo solamente dire alcune parole perché spesso non ci rendiamo conto
Del tempo che passa cioè noi potrei dire che abbiamo lasciato passare
Qua di chi lo perché
Almeno sette anni
Accettando che la condizione delle carceri della giustizia continuasse ad essere in Italia
Fuori dai parametri costituzionali cioè tutte le istituzioni i parlamenti e i governi che si sono succeduti fondamentalmente hanno accettato questo
Fino a che poi la cosa è stata sancita e appuntita dalla Corte europea dei dei diritti dell'uomo anche lì stiamo nel due mila tredici e son passati cinque anni
Condannando condannando l'Italia per trattamenti inumani e degradanti qui di c'è questa gravissima e vita
Alla nostra costituzione
Chi sembra una cosa secondaria rispetto ad una politica fatta esclusivamente di battute di suggestioni e non di riflessione sulle riforme che possono
Cambiare il volto di questo paese soprattutto restituire il valore che ha alla democrazia lo Stato di diritto allora era il venti Totò luglio del due mila e undici sicuramente Tucciarelli Mario
E facemmo un convegno alla Sala Zuccari durante il quale
Giorgio Napolitano ora Presidente emerito
Della repubblica ma Presidente della Repubblica per due mandati e fece un intervento non sto parlando del messaggio alle Camere che poi verrà dopo la sentenza Torreggiani ma fece un intervento fra l'altro riferendosi alla figura di Marco Pannella con parole veramente riconoscenza però parlando della giustizia e carceri disse una questione di prepotente urgenza ha pensato a questa parola urgenza
Ventisei ventotto luglio del due mila undici una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile
E poi un altro passaggio che mi sembra significativo di questo suo intervento e riferendosi esclusivamente alla
Realtà carceraria ma parlo anche della giustizia e dell'irragionevole durata dei processi qui o vicino confessa esatto ne sa qualcosa Ilaria Cucchi con me la vicenda che si trascina
Per riconoscere il responsabilità rispetto alla morte del fratello
Ma riferendosi alle carceri disse il Presidente Napolitano una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma
Per la sofferenza quotidiana
Fino all'impulso a togliersi la vita di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate quasi un eufemismo
Per non parlare dell'estremo orrore di residui ospedali psichiatrici giudiziari
Ora
La situazione di oggi qual è
Ormai da un paio d'anni il sovraffollamento eh ripreso
Era stato abbattuto soprattutto dalla sentenza della Corte costituzionale sulle sostanze stupefacenti leggeri e su altre misure tutto una serie di piccole misure che sono state prese con meno centonovantanove
Scontare gli ultimi diciotto mesi di reclusione ai domiciliari
Insomma il sovraffollamento sta riprendendo in maniera veramente preoccupanti siamo a oltre cinquantotto mila detenuti
Su una capienza regolamentare che viene
Segnata dal ministero della Giustizia di cinquanta mila posti ma noi sappiamo che ce ne sono almeno quattro cinque mila inagibili non lo sono anche al ministero sono che non lo scrivono
E quindi poi che ci sono peraltro paradossalmente alcune carceri che sono quasi vuote sono sotto l'organico per esempio in Sardegna
Ci sono alcune realtà che sono molto sovraffollate
Quindi andiamo a ai livelli che arrivano p r o alcune carceri come quello di Brescia al centonovantatré per cento di sovraffollamento
Allora sta aumentando stanno aumentando i suicidi già quest'anno ce ne sono stati sette
Dall'inizio dell'anno e l'ultimo è un giovane venti di trentun anni
Con problemi psichiatrici che si è tolto la vita nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto quindi che cosa diceva Napolitano fino all'impulso a togliersi
Città per quanto sono
Degradanti le situazioni le nostre carceri allora
Io credo che questa iniziativa non violenta ci stia tutta
Chiediamo
Perché adesso la responsabilità sta tutto farli insieme per il governo chiediamo al presidente del consiglio Gentiloni di procedere almeno un un questa parte
Ne della riforma penitenziaria coll'impegno perché poi sul lavoro sull'affettività
Non ci sono così tante con l'impegno poi di varare la parte residua
Appena possibile insomma ma se perdiamo questa occasione di riforma del se non mettiamo questo punto fermo di riforma dell'ordinamento penitenziario necessaria e urgente
Non si parlerà più
Detto questo dopo la parola a Mario Marazziti parlamentare deputato che fa parte del portavoce storico della comunità di Sant'Egidio ma
Allora
Un saluto Anna Comunità di Sant'Egidio di cui non sono più portavoce del Guernica sabbiosa al momento quindi va benissimo però siccome la mia vita mia storia che qualche giorno fa abbiamo celebrato San Giovanni laterano cinquant'anni
Militante Sant'Egidio avendoli vissuti più o meno quasi tutti
Piacere per me poter fa parte per far parte anche voi di questa felicità c'è una piccola storia che spero continui ad essere
Una vicinanza tutti quelli che hanno più difficoltà e quindi ci troviamo nel pieno della nostra conferenza stampa il tempo che passa
Allora io sono qui su presidente e la Commissione affari sociali
La Camera dei deputati quindi non abbiamo preso parte direttamente al lavoro la commissione Giustizia di riesame dei decreti delegati ma di certo questa tutta questa legislatura io l'ho vissuta
Maniera molto diretta
Dalla parte dell'occasione che dovevamo e dobbiamo
Utilizzare per umanizzare quanto più possibile la vita del carcere e l'esecuzione della pena perché senza qualche cosa e non sia un fattore di distruttivo aggiuntivo
Della vita quotidiana della vita delle persone senza risarcire mai nessuno
è un modo anche per uscire dall'essere fuorilegge
Siamo quindi questa legislatura
Io sono arrivato dentro questo Parlamento ma ovviamente tanti amici che ci ascoltano per raggio sanno che
Diciamo parte della famiglia degli amici nome fuori dal carcere dentro il carcere e con chi
Abitualmente cerchiamo di passare anche la festa di una famiglia di famiglia cioè quindi Natale
Perché è Natale perché siamo la stessa famiglia perché noi crediamo profondamente
Che fuori dal carcere non c'è tutto il bianco dentro al carcere non c'è tutto il mese perché così non è la vita e così non è il nostro sistema carcerario giudiziario
Allora questa legislatura alle voglio prima di tutto dire una cosa semplice e diretta
Spero che questa conferenza stampa sia un'occasione un'ulteriore incoraggiamento a un governo oberato da tutto quello che si deve fare
E che tutto il necessario nell'ultimo scorcio di legislatura
E quindi però perché Possa almeno discutere calendarizzare l'approvazione di questo
Primo pezzetto dei decreti delegati forse una strada
è quella di recepire
Prevalentemente le condizioni
E le osservazioni rilevate
Dal
Camera dei deputati
Alcuni dei quali piuttosto pertinenti devo dire
Ma in questo modo evitare lo stravolgimento e far sì che questa legislatura si chiuda con l'approvazione definitiva almeno di questa parte diciamo quindi anticipo il centro del mio discorso
Ma mentre lo anticipo dico che è una necessità
In una legislatura dove Cutolo ricordo
Non solo in questa legislatura Giarda legislature precedenti
Abbiamo proposto prima
Un'amnistia o un indulto
Non non possibile nella precedente legislatura riproposti Encuestas per utilizzare
I benefici del fatto di avere avuto una fase in cui siamo rientrati in una fase in una situazione
Quasi fisiologica della vita in carcere
E quindi con un'amnistia e indulto avremmo potuto utilizzare questa occasione speciale per tornare forse anche una fisiologia del lavoro giudiziario
Tale dato irriverente oberato da migliaia milioni di cause tali per reati a volte non
Sicuramente non pericolosi per la società
Per permettere quindi di riattivare il tutto il sistema carcerario tutta l'esecuzione abita in chiave anche finalmente di nuovo riabilitativa perché molto triste
Essere
Quello che diceva
Presidente Avolio nel due mila undici cioè sentire come umiliante
Per tutta la nostra società e il Paese la situazione carceraria quando avremmo avuto e avremmo un'incredibile non solo patrimonio giuridico antico ma una esperienza carceraria anche
Riabilitativa straordinaria cioè siete arrivati alla a un sistema umiliante avendo delle leggi anche buone e un'esperienza e una storia anche estremamente positive con raggiante quindi era una grande occasione
L'abbiamo riproposta l'ho riproposta come la tregua
Parlamentare quando è morto Marco Pannella abbiamo marciato insieme abbiamo marciato insieme la la la
La coralità di apprezzamenti all'azione politica di Marco Bardella anche da chi lo ha sempre contestato io per alcune cose
Ho sempre preso le distanze da alcune deposizioni Marco ma su altre abbiamo marciato insieme Berman quella coralità per non essere falsa doveva maturare
Una scelta la scelta era tregua tregua del conflitto parlamentare perché dare quella maggioranza ormai quasi impossibile che è necessaria per un provvedimento di amnistia o di indulto
O almeno per cambiare in via preliminare la maggioranza necessaria ad approvare in futuro l'amnistia o l'indulto perché nel mutato scenario politico più o meno
Della seconda Repubblica
è diventato praticamente impossibile raggiungere nuovamente i due terzi dei parlamentari per approvare un provvedimento questo tipo quindi o l'una o l'altra
Non è accaduto
è ancora più improbabile che accada nella prossima legislatura per l'aumento delle conflittualità
Per l'aumento delle forze in campo per le maggioranze sempre più difficili
Ma questa legislatura abbiam tentato nuovamente anche
Di aiuti far calendarizzare
Io ho fatto una nuova proposta almeno da
Legge sull'abolizione dello ergastolo ostativo
Nel fine pena mai
Ma questa è stata ed è una legislatura che si è mossa dal di dentro un clima
Il bel giustizialista
Di populismo giustizialista
Dove sembra che alcune forze politiche ritengano che la soluzione di tutti i mali irrisolti dell'Italia sia sempre il carcere
Lo l'ho detto in altre occasioni
Come sulla pena di morte negli Stati Uniti o in altri Paesi la pena di morte è una scorciatoia militare per molti problemi sociali che non si sa come affrontare
Così carcere
E anche la pena di morte strisciante del suicidio in carcere rischia in Italia di essere per tanti la panacea
Di tutti i mali senza che nessun bene mai venga creato quindi
Ormai siamo a un dibattito pubblico abbastanza surreale
Dove
Faccio fatica a capire quali sono le categorie non dovrebbero mai finito in carcere
Quindi siamo a un paradosso nel dibattito pubblico c'è una grande voglia di
Di reclusione di punizione
Salvo poi magari
La punizione riguarda sempre gli altri ma in venuta l'idea finché non capita al mio gruppo ai ai noi diciamo e noi stessi oppure a quel punto inizia una narrazione artefatta
Si dice perché Bruce ma comunque sia balle costanti per cui diciamo Pittino coi non rientrò mai in questa storia qui allora
In questa cosa del io voglio solo dire che
Abbiamo avuto
Se noi crediamo che debba avere una qualche utilità una pena
Diresse ci per forza la possibilità di cambiati anche mentre
Mentre
Paghi quella pena
E deve esserci sempre la possibilità di speranza quando fa parte Francesco dice
Il più chiaro dei no alla pena di morte che leader contemporanei abbiano detto e lo ha ripetuto in più occasioni dice anche no all'ergastolo ma per un motivo di fondo perché la pena Inés Sastre la possibilità di cambiare e la speranza
Altrimenti diventa controproducente
E comunque altrimenti abrogato stato un diritto
Che non può essere dato allo Stato allora
In questa situazione
Io credo che il punto chiave
Almeno quello che è contenuto dello schema
Sulla riforma dell'ordinamento penitenziario sia ricreare
Da un la l'alleanza tra persone in carcere
E società
E istituzioni per dire facciamo un patto
Se io accetto di partecipare a un progetto educativo e diseducativo
Il modo di eseguire quella pena quindi non la mia condanna la mia sentenza ho avuto dodici anni sono dodici anni voto sette anni sono sette anni autoventilanti sono venti anni
Ho dovuto all'ergastolo che quindi poi trent'anni se ci sono delle condizioni sono trent'anni
La pena rimane quella ma nelle modalità di esecuzione rapida posso cambiare radicalmente perché dipende da questo patto perché quello per cui la prima serve e punizione ma serve per rientrare in una società per riabilitarsi o assumo disfunzionale UE solo abbassamento dell'intera società umilia l'intera società
A livello dell'aguzzino e quindi anche corpi allora questa cosa qui
Se si riducono gli automatismi negli sconti di pena
Che è quello che una parte giustizialista vuoi a otto chiede la pena deve essere scelta e tu sei Roma titubante escluse sei automaticamente escluse beneficio dai benefici ma invece
Gli automatismi nell'esclusione dai benefici non possono se non in casi eccezionali e io ho problemi anche su questi
E siamo intorno anzi ho problemi anche su quelli perché io ho problemi anche su quarantuno bis salvo dover garantire tutte le possibili vittime
Dalle conseguenze che non immaginiamo fino in fondo quante possono essere se quella persona esce però c'è una quantità immensa di persone che hanno una grande possibilità di cambiare
Se sapessero che se si cambia serve a qualche cosa
E allora
Io credo che sia fondamentale se da un lato si bloccano gli automatismi
Che negli sconti di pena dall'altra Cirio anche bloccare gli automatismi nelle e sanzioni
Dalla cambiamento del modo di utilizzare la prima e quindi queste anche una chiave per andare a toccare in futuro a ripensare il discorso del gas sono stati
Allora io credo che questo sia il minimo per provare ad aiutare chi sta in carcere
E lavora in carcere a lavorare in maniera più sicure perché se c'è speranza se c'è possibilità di riabilitazione sì c'è possibilità di miglioramento
Anche la violenza contro chi garantisce la convivenza e l'ordine dentro al carcere
Può essere ridotta e viene meno un motivo per conservarla livello alto viene un motivo per essere meno disperati viene un motivo anche per essere meno affollati e siccome abbiamo circa cinquanta mila persone
Che vivono la loro sentenza attraverso misure alternative in questo momento all'inizio legislatura erano quattordici mila cinquecento quindi c'è un miglioramento in tal senso ma in Francia siamo a centocinquanta mila
Siamo a tre volte tanto
Quindi che l'esecuzione della pena sia fatto in un altro modo non toglie nulla alla sicurezza ma può aumentare molto alla sicurezza
Perché toglie un motivo di contrapposizione motivo di marginalità aggiuntivo e di sofferenza aggiuntivo allora io credo e mi auguro che ci sia ancora mi pochi giorni davanti questa possibilità
Devo dire o presidente così oggi gira tutta la mia
Solidarietà perché a spinte di ogni tipo e sicuramente non è solo il Presidente del Consiglio e tutto il governo
Ma credo e spero che il grande lavoro peraltro fatto
Dalla commissione giustizia alla Camera
C'è una parere raramente così corpose così articolato
Questo grande lavoro possa fornire l'occasione per rispettare il lavoro del Parlamento ma anche dare un segnale importante per l'umanizzazione del carcere per
Una riforma dell'intero sistema penale che va nella giusta direzione
Quindi io vissi allude vi ringrazio grazie
Volevo esserci per quanto tutti ambienti no ecco volevo ricordare giacché chiamato già USA nel senso che prima del ventidue dicembre
Abbiamo parlato con presidente del consiglio con
Ministro Orlando e
In quell'occasione andata bene c'è effettivamente stato calendarizzato è stato fatto e mi è totalmente consapevole quindi ne abbiamo sicuramente gli abbiamo fatto arrivare ecco l'unico dubbio che noi abbiamo se sia consapevole di questa cosa dei dieci giorni
Perché occorrono assolutamente un consiglio in questa settimana e un altro quello definitivo
La successiva altrimenti non ce la facciamo
Io ieri ho parlato anche con Roberto Giachetti ha detto riferisce perché poi tutta questa procedura è scritta nella legge delega in quarantacinque giorni dieci eccetera magari uno può non conoscerla se lo ha letto
Allora
Dunque mi pare che la presenza di Ilaria Cucchi ci stia tutta in questa
Conferenza stampa grazie
Perché possiamo parlare sicura con lei sicuramente della situazione penitenziaria
I di curve
Amministrata quella fase dal momento dell'arresto dall'ingresso in carcere eccetera
Ma poi anche dell'altro problema PTRI quale nuje avviamo chiesto da non so quanto tempo il procedimento di amnistia e di indulto cioè a quello dell'irragionevole durata dei processi
Ci sono processi importanti importantissimi che durano all'infinito semplicemente perché le scrivanie sono gli strati sono oberate
Di procedimenti penali pendenti quindi ha vissuto sulla pelle da sorella disperso o no prima era una famiglia completamente tranquilla
Che cosa significa la giustizia italiana
Questo funziona funziona
Intanto buona sera a tutti io ci tenevo a ringraziare Irene Testa Rita Bernardini per avermi coinvolta in questo momento secondo me molto importante in questa conferenza nel mio ruolo che è quello di una semplice cittadina la cui vita come appunto giustamente ricordava Rita è stata sconvolta ed è cambiata di punto in bianco e otto anni e mezzo fa
Un istante dopo la morte di mio fratello ecco in quel momento per la prima volta che sono stata catapultata nella nel sistema giustizia e nella realtà delle carceri che fino a quel momento era cosa che non mi apparteneva e Iran e mi spiegava che l'ultima e riforma dell'ordinamento penitenziario risale al mille novecentosettantacinque io avevo un anno ed in effetti fin da bambina io sento parlare del problema
Delle carceri ho sentito tante volte fare tante riflessioni eppure nel frattempo io sono cresciuta sono diventata una donna una mamma sono passati gli anni nulla è cambiato
E nel frattempo appunto mio fratello Stefano Cucchi di carcere e prima ancora di giustizia è morto
Io visto che si parla di questo ritengo particolarmente significativo che vi chiedo la pazienza di ascoltare un brevissimo audio
Nel quale tutto sommato è riassunto tutto non solo la vicenda di Stefano Cucchi ma la vicenda di tutti coloro
I cosiddetti ultimi si imbattono nella realtà della giustizia del sistema carcerario spero che si senta
Sentiva giorno
Ecco allora quest'avvio fa parte di una registrazione molto più lunga di un'ora di registrazione del udienza di convalida dell'arresto di mio fratello avvenuta la mattina del sedici ottobre del due mila nove
In quell'aula ultraveloce arriva in condizioni gravissime era appena stato vittima di quello che oggi dopo tanta fatica dopo quasi nove anni
Possiamo tranquillamente definire per quello che era un violentissimo pestaggio ma che per oltre a sette anni è stato ridotto a lesioni lievi lievissime anche magari dovute ad una caduta o magari gli annulla un magari si affronta un processo per un morto che sarebbe morto anche a casa sua
Ma questo magari se ne parleremo più avanti
E in quell'udienza mio fratello in quelle condizioni che non c'è neanche bisogno e di vederlo si capiscono dalla sua voce dal da maniera in cui parla e si trova davanti a un giudice un pubblico ministero per circa un'ora
Nessuno in quell'aula si preoccupa delle condizioni di quell'attestato io onestamente non riuscivo a comprenderne il motivo
L'ho capito successivamente nel corso di quel primo processo quello sbagliato
Dove gli imputati erano sbagliati doverlo sbagliati i capi d'imputazione dove era giusto soltanto i soltanto la vittima che però non era nemmeno poi tanto di tenuta a tale anzi più che altro vittima di se stessi e delle sue scelte di vita
Insomma l'abbiamo sentito parlare tante volte che lo comprando Biella quando vengono ascoltati durante il dibattimento quel giudice quel pubblico ministero i quali affermano tranquillamente di non aver annotato le condizioni e l'arrestato perché guardavano da un'altra parte
Una cosa significativa ecco visto che siamo già parlare di giustizia e di carceri
La prendo nelle parole invece della segretaria d'udienza ecco lei viene in Aula dire che invece no lei gliele avevano date le condizioni dell'arrestato
Però sono abituati a vedere con cosiddetti arrestati della notte presentarsi in quelle condizioni la mattina successiva in tribunale
Ecco forse per quelle persone era normale ecco questione di abitudine per me non solo come sorella ma come cittadina è una cosa sconvolgente così come è sconvolgente tutto quello che avviene da quel momento in poi in quel momento Stefano Cucchi in quelle condizioni
Viene spedito in carcere sulla base di un verbale d'arresto palesemente sbagliato dove si parlava di un albanese senza fissa dimora rispetto di una persona che si era appena presentata col suo nome e cognome e residenza
Viene mandato in carcere perché senza fissa dimora quel verbale era sbagliato e lo sappiamo oggi perché era stato redatto dagli stessi tre carabinieri che lo avevano bio lentissimamente pestato portandolo poi otto giorni dopo alla morte
Allora uno si dice cavolo questa cosa è terribile cosa può esserci nella nostra società di più terribile di un cittadino
Che non ha nemmeno il diritto ad avere un giusto processo
In realtà ci qualcosa di ancora più terribile
Anche questa la ignoravo fino a quel momento in quel momento Stefano viene inghiottito dal carcere in quelle condizioni viene trasportato da da una diciamo da alcun controllo con un medico in tribunale i in carcere poi in ospedale e poi di nuovo in carcere va di nuovo in ospedale e esatto e la sensazione chiudendo gli occhi e ripensando a quei giorni esattamente questa del detenuto Stefano Cucchi il signor Nessuno
Perché se oggi abbiamo il processo Cucchi Stefano Cucchi rappresenta qualcosa grazie al suo sacrificio alla sua morte
E devo dirlo al sacrificio della sua famiglia e all'impegno costante di tutti coloro che in questi anni non c'hanno mai abbandonato e tra questi ci ma di tutti i radicali chiaramente
Allora era il signor nessuno era a un detenuto era un ultimo c'era pure un tossico ed in più ha pure un bruttissimo carattere più volte è stato ribadito durante quel primo processo e quindi appunto di dando agli atti io mi immagino questo andirivieni di Stefano Cucchi e su una barella in condizioni terribili la pensate che la mattina successiva non riusciva più nemmeno ad alzarsi pensate che mio fratello dopo soli otto giorni al mosto letteralmente il dolore
In realtà nessuno
In quei giorni in quei momenti ha avuto la capacità non di compiere un gesto di umana pietà Mark esclusivamente il suo dovere
Perché se è vero che è stata l'è stato posto in stato di isolamento e questo lo dice una prima sentenza che fu quella di condanna del funzionario del prato poi successivamente assolto
Perché il complotto non lo poteva aver fatto da solo dal momento che tutti gli altri erano stati assorte no guarda della vicenda giudiziaria che riguarda la morte di mio fratello è qualcosa di emblematico e terribile
E era stava stesa isolamento in realtà Stefano non era solo perché in quei giorni brevissimi ma lasso di tempo interminabile per come l'ha vissuto lui
Entrato in contatto con una marea di persone qualcosa come centocinquanta
Pubblici ufficiali
Ecco se se uno soltanto uno di loro avrebbe compiuto quello che era esclusivamente il proprio dovere appunto di pubblico ufficiale tutto sarebbe finito lì
Non ci sarebbe nessun processo voti io non avrei mai conosciuto i radicali anche se non sono molto contenta di seduta oggi a fianco Rita Bernardini però però non sarebbe esistito nulla di tutto questo eppure questo non è avvenuto perché in un istante dopo
E che diventi un detenuto automaticamente tu perdi il diritto tardi perdi ogni tuo diritto più elementari non diventi più un essere umano voi vi chiederete ma com'è stato possibile questo
Che nel due mila nove un cittadino un ragazzo di trentun anni muore in quelle condizioni terribili
Da solo come un cane nessuno sa accorta di niente se è stato possibile perché il detenuto non è nessuno anzi per la nostra cultura per come il purtroppo è arrivata alla deriva la nostra società
No la posizione deve essere peggiore possibile perché sono in quel modo lì possiamo tenere più lontano da noi questo è veramente un atteggiamento di un'ignoranza incredibile ora sì mio fratello fosse uscito dal vivo dal carcere come ne sarebbe uscito
Certamente non una persona migliore si diceva prima che e io lo scopo del carcere dovrebbe essere di rieducazione ecco mio fratello io credo che sarebbe uscito da quell'esperienza non cattivo ma cattivissimo e certamente sarebbe avrebbe potuto non prima del suo arresto ma dopo rappresentare un pericolo per la società e per tutti coloro che vogliono tenere il male più lontano possibile da se stessi
E dai propri cari ecco questa è stata per me questa è stata per me la realtà delle carceri
Io veramente voglio ringraziare il ministro Orlando perché finalmente si è arrivati a buttare giù una riforma seria non so quante possibilità ci siano perché si arrivi fino in fondo voglio ringraziare Rita Bernardini danno in testa tutte le associazioni che si sono adoperate per questo però voglio dire a tutti mi dispiace ma secondo me avete lavorato inutilmente perché quello che ho capito
E che a chi ci governa i nostri politici non importa assolutamente nulla
Dire tutto ciò che riguarda i diritti umani e diritti civili io lo vedo lo vedo da cittadina che dovrà andare a votare dal profondamente in crisi perché perché sento parlare di tutto di tutto ma sento parlare alla pancia della gente
E siccome in un momento nel quale e sembra perché si fa chiaramente si parlava tra pancia gente si fa disinformazione e si vuol far passare il concetto che l'unico rimedio ai nostri problemi sulla sicurezza sia trasformare le carceri per esempio una discarica sociale
Quindi io mi chiedo dove pensiamo di arrivare io veramente trovo questa situazione drammatica accennavi a quello che che è stato ed è probabilmente continuerà ad essere il processo per la morte di Stefano Cucchi ecco dello riepilogo brevemente vi accennavo che c'è stato ma penso che ciascuno di voi che ha seguito la nostra vicenda lo sa
Ma allora faccio salto tutta la narrazione di questi anni e arrivo semplicemente ad una riflessione che facevo con Irene qualche sera fa al telefono
Io non ce l'ho con il giudice non ce l'ho con i magistrati tra l'altro sono profondamente grata al magistrato che in questo momento ha consentito che ci fosse questo processo sono profondamente Grada grata alla squadra mobile di Roma che ha fatto un lavoro investigativo pazzesco io mi rendo conto che forse ancora di più per questo mi arrabbio
è possibile che ci amministra la giustizia non si metta un istante nei panni di chi c'era dall'altra parte e in questo caso ma siamo semplicemente un esempio di tanti altri tanti che nemmeno ci arrivano nelle aule di giustizia una famiglia devastata dal dolore
Che è costretta a rimboccarsi le maniche affidarsi ancora della giustizia e delle istituzioni
E si imbatte in quelle che sono delle vere e proprie battaglie Irene tu questo lo puoi confermare perché ne ha visti molti più di me
E da soli in quelle aule di giustizia contro tutto e tutti dove la prima cosa che ti trovi a fare quelle dover difendere il tuo morto
Eppure questa famiglia continua ancora crede nella giustizia anche nel momento in cui la giustizia dichiara il suo fallimento e dopo sei anni dice ci dispiace masse abbiamo tutti per insufficienza di prove
Dopo sei anni di piacersi inutili
Un dispendio economico che non potete ben immaginare oltre che un consumarsi emotivamente tanti famiglie si distruggono Six impietrite diciamo i coniugi si separano i figli si allontano dei figli perché diventa una rotta la mia moglie ha avuto la fortuna di restare comunque unita e si mette di nuovo nelle mani della giustizia bene io entro in Aula tre mesi fa quando finalmente inizia questo processo quello dove ci sono gli imputati giusti dove ci sono i giusti capi d'imputazione
Consapevole che sarà tutt'altro che semplice proprio perché sono talmente inchiodati alle loro responsabilità che ancora una volta cercheranno di far leva leva sul nesso causale dire che poi tutto sommato sarebbe morto di suo
E io entro in quella una assieme servo questo Pubblico ministero il dottor Musarò gestire l'udienza
Intenzione dentro di me poi Giovanni parlo da sera con Irene di come una iranica norma quindi processi sono questi grandi cesti in teoria i processi dovrebbero essere questi Man quando si tratta delle cosiddette vittime di Stato quando lo Stato è costretto in qualche maniera quelle poche volte ci si arriva a giudicare se stessa i processi diventano delle cose astratte per cui a un certo punto non si sa neanche bene di che cosa si sta parlando
Bene finalmente mi trovo in un processo vero
E nell'ultima udienza mi rendo conto di una cosa che probabilmente questo processo si potrà celebrare solo in parte
Perché sono passati ormai quasi nove anni dalla morte di mio fratello
Perché alcuni dei reati
Anche i reati brutti mi riferisco in particolare alla calunnia di cui è accusato il maresciallo mandolini cioè quello che per tutti questi anni ha consentito di Bernese svolto un processo sbagliato
Andrà in prescrizione
E mi rendo conto dalle parole dei giudici che non possono farci niente perché anni sono oberati di lavoro
Però io mi chiedo ad io io vorrei che ci si fermasse un attimo che ci si rendesse conto che i valori su cui bisogna mandare avanti questa società non sono quelli di cui si stanno parlando i nostri politici e nei vari dibattimenti che che siamo costretti con disgusto
Ad ascoltare
Bisogna veramente capire che bisogna ripartire da lì dal valore dell'essere umano e metterlo al di sopra di tutto perché a mio avviso quello di una semplice cittadina che non è un addetto ai lavori mai non è nessuno ma una che l'ha vissuto sulla sua pelle se non partiamo da lì
Veramente non possiamo cambiare nulla noi con la nostra associazione abbiamo provato a fare qualcosa abbiamo iniziato abbiamo buttato Jo una serie di punti un piccolo manifesto bene sono otto punti
Con il quale lanceremo una sfida ai futuri parlamentari chiedendogli appunto questo di assumersi di di avere il coraggio di affrontare i temi che si sono sicuramente in questo momento impopolari scomodi ma che sono alla base di tutto sa quello che riguarda e i diritti umani i civili abbiamo fatto con la nostra associazione con con Irene Testa che magari ve li racconta meglio di me
Grazie
Grazie davvero Ilaria
Io credo che la la cosa
Straordinaria che avete fatto all'epoca insieme a monconi credo vi abbia seguito in tutta questa vicenda sia stata proprio quella di avere il coraggio di mostrare le foto credo che quelle foto abbiano parlato più di mille testimonianze
Quelle foto erano la verità e neppure letture hanno avuto il coraggio ma dovrebbero scorrere sotto gli occhi e quotidianamente di chi oggi
Tenta di di liberarsi delle sue responsabilità
Allora adesso dopo la parola a Irene Testa che collabora con l'associazione di Ilaria Cucchi i cioè e la necessità di varare in questo pro almeno questo provvedimento prima del voto anche un segnale sarebbe un segnale che almeno su un punto di democrazia e di diritto ottiene qualche istituzione del nostro paese altrimenti è veramente la rinuncia di tutto io oggi duo avuto o la telefonata di una sorella di un detenuto
Io ho subito trasmesso alla dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e al garante
Una persona chi aveva chiesto da tempo di essere trasferita da Viterbo a Bellizzi Irpino dove sta alla sua famiglia
La sua famiglia e la madre anziana e malata e lo voleva essere trasferito lì per stare vicino alla madre che almeno potesse andarlo a trovare
Ora
Che cosa è accaduto lui è andato a Bellizzi Irpino perché aveva un processo vini
Che lo hanno ricondotto all'ospedale al carcere mamma gialla
Ebbene la sorella mi ha detto io
Poi dovranno verificare che questo ragazzo è stato pestato da trenta agenti perché protestava per essere ritornato a Viterbo
Spogliato un nido e messo in isolamento
Questa data
Se fosse vero una cosa grave però siccome poi sappiamo che certe cose succedono perché il fatto che i detenuti fossero spogliati vivi sì spogliati nudi ad Agrigento Sassari era vero era vero spogliati nudi
Ma non som semplicemente con un rapporto diretto con la gente ma in presenza di altri davanti agli altri proprio l'umiliazione non necessaria
Queste cose esistono
E anche per questo per esempio in questa prima parte del decreto cioè il fatto che essi un detenuto deve essere denudato deve essere fatto in presenza di sanitari cioè che la perquisizione lo possono fare solo in presenza di sanità
Do la parola che rende
Grazie Rita si perché purtroppo io spero non sia vero ma è chiaro che le violenze nelle carceri in un cinema negarcelo ci sono state ci sono e questo anche per una mancanza di trasparenza tu dicevi detenuti
Denudati Pitzianti Bechet il caso che successe a Sassari al carcere di San Sebastiano dove tra l'altro i detenuti
Erano stati non solo picchiati trasferiti inutili avvolti in buste di in sacchi di di di di di di plastica
E poi come è finita che e processi sono finiti in prescrizione gli agenti di polizia penitenziaria trasferiti nel frattempo quei alcuni di questi detenuti sono persino morti e non sono riusciti
Come dire neppure ad avere il risarcimento danni per quello che era accaduto
E io purtroppo c'è quando sento Ilaria perché è vero spesso parliamone
Stesso Ilaria mi disse Irene ma se non avessi avuto una casa dai poté Carmi cioè se io non avessi avuto una casa dove mettere un'ipoteca come avrei potuto continuare per otto anni a cercare ancora la verità sul mio fratello
è chiaro che idee Ilaria dice una cosa sacrosanta è vero perché non è solo i danni morali tutti ma anche quelli economici perché è una famiglia che non ha i soldi per pagarsi un avvocato per poter fare le perizie per poter come fa
Si deve accontentare di non averla mai questa questa giustizia
E il problema e questo mi fa pensare e mi dà anche la forza e credo la via tutti noi
Che che la strada che noi abbiamo intrapreso che la strada che da anni per corriamo come partito radicale una strada giusta è sacrosanta è una strada che ancora ha davanti molti ostacoli è sicuramente il caso Cucchi come tanti altri casi
è non non è solo un emblema mamma ci dimostra come questa riforma che meritoriamente il ministro Orlando ha messo in campo grazie a questi diciotto tavole agli Stati generali che sicuramente è stata una cosa utile l'approfondimento su i vari aspetti del sistema carcerario
Deve necessariamente portare ad una riforma perché il caso Cucchi rappresenta un carcere che non funziona un carcere poco trasparente un carcere dove la sanità non funzionerà dove questo ragazzo si è visto portare tra carcere ospedale di continuo
Un carcere che non consente l'affettività dove i familiari di Stefano Cucchi non sapevano che cosa stesse accadendo al fratello
Ma come è possibile che un un congiunto non possa non possa sapere nulla di ciò che accade ad un proprio parente cioè questo sta morendo delle nostre donne almeno in ospedale quindi e questa riforma dell'ordinamento penitenziario è davvero utile io ti ringrazio ancora una volta Rita perché in questi due anni sei è vero che tutta anti associazioni hanno partecipato alla stesura disdetti intende vede i decreti all'assessore insomma di tutto questo lavoro
Però è anche vero
Ero che in questo momento io queste associazioni devo rivedere ancora di più in campo le vorrei vedere arrabbiate perché è una riforma che dovrebbe riguardare anche loro tu sei l'unica di fin dal Principe d'Egitto facciamo prima lo stralcio attenzione
Anziché votare le delle che votiamo direttamente i decreti in Parlamento perché anche questo ha comportato lungaggini più del dovuto insomma probabilmente il metodo scelto l'iter non è stato tra i più giusti è chiaro che oggi noi non possiamo consentire che tutto finisca in un in un nulla di fatto perché è è urgente lo dobbiamo alle persone che vivono senza diritti
In carcere perché non è una questione di umanità o di pietra stando ci dicono va be'ma non lavora no è una questione di diritti e noi non possiamo più consentire che le carceri siano strapiene di malati perché le carceri oggi sono carcere di malati perché se è vero che la gran parte degli istituti l'ottanta per cento dei detenuti sono malati di che cosa stiamo parlando in ogni li visitiamo le carceri quindi non è che parliamo per sentito dire ma proprio perché visitando le abbiamo la conferma di di quanto diciamo
Diciamo quindi io credo che lo sciopero della fame di di Rita che sicuramente comporta anche un sacrificio anche perché Rita da oltre un anno un anno e mezzo che alterna scioperi della fame
Proprio per chiedere che si mantenga il punto su su questa su questa questione diceva prima Marazziti c'è stato un momento in cui il Parlamento avrebbe dovuto prendere in considerazione i provvedimenti di amnistia indulto aveva ragione che è la nostra battaglia da d'da ditta da tanti anni che cerchiamo di di dire azzeriamo il Procesi cerchiamo di rimettere a posto
Anche quello che è il settore giustizia e di ritorna al caso Cucchi perché per impossibile che una famiglia debba stare otto anni me otto anni
E anche non dico un tempo ragionevole ma M. ma è poco rispetto ad altri casi che vediamo oggi dieci quindici anni infatti con l'associazione Cucchi dicevo ha di stiamo come dire apprendo anche altri casi dove ci se ci sono casi insomma di di di di una giustizia che che per vent'anni non non produce un risultato quindi ed è vero quanto diceva Ilaria sul fatto che dai programmi politici di cioè in nessun nessun partito politico attrae i temi quello della giustizia quello delle carceri di che appunto questo manifesto che anche con l'associazione Coopi abbiamo preparato
Che chiede a questi nuovi parlamentari su cui io non non ho certamente troppa fiducia ma questo poi sarà da vedere
Chiediamo di occuparsi di questi temi e di e vediamo anche che risposte verranno diciamo da come impegno da parte di questi parlamentari
Bene
Grazie grazie Irene Testa e adesso do la parola Elisabetta Zamparutti che oltre ad essere la tesoriera di Nessuno tocchi Caino e fa parte della presidenza del partito radicale
è rappresentante dell'Italia presso il comitato europeo per la prevenzione della tortura chissà se fatto bene ha sbagliato qualcosa
Grazie Rita ma grazie anche a Ilaria
Perché termini tu hai voluto trasferire
Questo nostro incontro un vissuto tragico
Che riguarda tuo fratello che riguarda la tua famiglia e che fa comprendere spesso quando ne parliamo magari di carcere del mal funzionamento della giustizia diamo degli cifre generiche
Che come tali sono astratte
Zero quando si sentono vicende come quella che di cui tu tu hai parlato alcuno all'ora tutta la concretezza e l'urgenza
I provvedimenti che circhi non citare seppur magari serale una una soluzione sia avverte disse dei tutta per noi queste sono letteralmente non più giorni ma a ore Cucciari ore cruciali
Perché quello che noi chiediamo e che il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni arrivati a questo punto
Con pochi un Consiglio dei ministri entro questa settimana
Perché ICI siano poi i tempi per una ulteriore passaggio nelle Commissioni parlamentari in modo tale che questa che è stata per me il lavoro degli stati generali sul carcere poi gli i l'approvazione della legge delega alla predisposizione dei decreti
Attuativi della riforma dell'ordinamento penitenziario sono stati una duplice promessa una promessa nei confronti della popolazione carceraria che io credo se questi decreti non dovessero essere approvati
Il il rischio di cadere nello sconforto
In una nella perdita anche della speranza che finora si è animata sia molto alta e e anche molto molto grave per quello che potrebbe comportare i ma c'è una promessa secondo mi anche agli occhi di fronte alla comunità a internazionale
Perché ci sono anche gli organismi sovranazionali e intenso in particolare anche al Comitato europeo per la prevenzione della tortura che questi decreti ti aspetta
Infine via spetta perché già nella visita che era stata compiuta ormai quasi due anni fa si era già iniziato a registrare un preoccupante aumento della popolazione carceraria
Ora sono passati altri due anni e se nel due mila e sedici erano già a cinquantasei mila detenuti che sappiamo che oggi siamo arrivati insieme a cinquantotto a oltre cinquantotto mila quindi il ritmo
è incessante
Preoccupante e quindi quelle raccomandazioni di
Proseguire nello sradicamento questa è la parola che si è voluta usare il problema del sovraffollamento carcerario questa raccomandazione cioè e quindi la pesa rispetto ad una soluzione di questo problema c'è c'è tutta e c'è una legalità costituzionale interna quella della costituzione italiana ma c'è anche ormai una a costituzione europea che noi che noi dobbiamo
Rispettare e proprio per questo l'urgenza di di approvare entro questa legislatura i i i decreti e nasce anche dal fatto che si tratta di ottemperare a dei veri e propri obblighi secondo me
E quindi uno stato che non ostenta era a ai propri obblighi anche quindi sovranazionali è uno Stato fuorilegge quindi anche l'iniziativa diritta che è sostenuta da oltre otto mila
Detenuti in realtà una richiesta per aiutare il nostro Stato a rientrare in una legalità della Costituzione italiana
Oltre che della
Questione e della Costituzione
Europea
Chiaramente un contributo al ripristino nel nostro paese dei principi propri dello stato di diritto
Noi sentiamo anche in questa campagna elettorale parlare di di economia sembra che il benessere dei cittadini sia legato esclusivamente a fa stia fattori economici materiali
Quando invece il benessere dei cittadini intrinsecamente legato al rispetto dei diritti umani a partire di da cui in luoghi più più difficili quali sono
Il Thatcher come tutti i luoghi di privazione della libertà personale anche a un corretto funzionamento l'intero
Apparato della della giustizia in questo senso
Importante riuscire
Ad avere una parola chiara almeno una parola chiara da parte del Presidente del Consiglio dei ministri perché il trascorre rei così sciatta mente del tempo senza che ci sia una parola di chiarezza se questi decreti si vogliono approvare pure no
E se sì come auspichiamo che sia
Con quali atti concreti e il soprattutto in che tempi Rita in questi giorni perché noi possiamo essere ascoltate conosciuti dai cittadini italiani solo attraverso radio radicale non ci sono credo in sala altri
Altri giornalisti ma credo che anche attraverso una mobilitazione di due giorni di maratona oratoria da parte della radio
E poi di interlocuzione che nella giornata di ieri ci sono state qualche cosa
Il termine almeno di tentativi di chiedere a Gentiloni questa parola di di chiarezza ci ci sono stati credo che ripeto una una risposta pubblica e anche indirettamente a Rita a che oggi arrivata al ventunesimo
Ventunesimo giorno di sciopero della fame per riguardi sia sia importante
I per rispettare gli obblighi sovranazionali
è fondamentale per qualificare uno uno stato e io non posso non ricordare come l'Italia nella vicenda che anche riguarda stelle fanno riguarda la vicenda
Tua Ilaria il modo in cui questo stato a voluto tradurre dopo ventisei anni il reato di Trento duramente più coordinamento
Ecco
E veramente qualche cosa di preoccupante e proprio per questo
Stiamo offrendo un ritardo in primis con quello che significa condurre
E questo è solo un ennesimo sciopero della fame ma il ventunesimo al giorno di sciopero della fame nel silenzio generale senza ricevere una risposta da parte
Delle istituzioni da chi è preposto ad assumere una decisione è credo che sia
Qualche cosa di grave ma anche qualche cosa che dimostra quanto il partito radicale Rita Bernardini sappia essere sappia incarnare quel senso quel valore delle istituzioni
Che purtroppo
Qui da noi sono su molte questioni troppo latitanti ma ripeto grazie ancora a Radio Radicale spero che questa nostra conferenza stampa sia sentita da chi dovrebbe ascoltarla
E e anche per questo domani nuovi riconvocheremo un'altra conferenza stampa con altre
Persone e personalità che vogliano sostenere questo senso dello Stato questo senso delle istituzioni su cui noi continuiamo a nutrire fiducia
Grazie grazie davvero Elisabetta dunque stiamo al primo giorno di questa settimana
E con i conti che abbiamo fatto questa dovrebbe essere la settimana dove decisiva dove dovrebbe essere convocato un consiglio dei ministri
Per le indicazioni le risposte da parte del governo alle obiezioni poste dalle due Commissioni giustizia di Camera e Senato
Soprattutto il Senato ha detto sì il nostro parere favorevole però ci sono una serie di condizioni da rispettare che stravolgono la riforma e io voglio dire due cose intanto dare come notizia perché per noi è una notizia dovrebbe esserlo anche per i mezzi di informazione che abbiamo abbondantemente superato le nove mila adesioni
Da parte soprattutto dei detenuti ma ci sono anche Jean punto settantacinque cittadini liberi che hanno partecipato a questo Sacchi Accra nella forma
Dello sciopero della fame oppure
In varie forme nelle carceri il rifiuto del carrello inondare il carrello del cibo che viene consegnato ogni giorno ai detenuti oppure il
Alcuni hanno rinunciato alle ore Daria e sappiamo quanto siano importanti in una vita fatta di ozio
Esclusivo
Veramente di previgente prigionia segregare ante il poter fare l'ora d'aria alcuni vi hanno rinunciato per alcuni giorni altre forme
Che i detenuti si sono inventati allora Riccardo Arena mi ha fatto avere la notizia che oggi dalle lettere che ha potuto aprire ci sono cento settantasei persone detenute nelle sezioni otto nove dieci e undici del carcere di Ariano Irpino
Che partecipano al Satyagraha quattordici persone detenute nel reparto di isolamento del carcere di Cassino
Trentadue persone detenute nel primo reparto del terzo piano sezione B del carcere opera di Milano
Trentasette persone detenute nel secondo piano del carcere di Ivrea
Carmine dal centro clinico del carcere di Regina Celli arrivano anche adesioni singole
Vincenzo Arsiè in Costantin dal carcere di Trieste cinquantatré persone detenute dal carcere Bicocca di Catania
Concludo
Dicendo questo io credo che come partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito
Dobbiamo
Esigere
Mi auguro che il presidente del Consiglio comprando a che non c'è niente di arrogante in questa parola esigere ma
Un po'di attenzione noi gli abbiamo chiesto di essere ricevuti non so quanti mesi fa
Non ha mai interloquito con un Ulisse non indirettamente Attraverso le telefonate nei giardinetti attraverso il messaggio mandato a Cicchitto
Insomma gli abbiamo chiesto un incontro
E il fatto che ci abbia risposto fino a questo momento io mi auguro che la situazione possa cambiare solamente e indirettamente
Insomma voglio ricordarli che come partito radicale
Abbiamo fatto un congresso
Un congresso democratico che si è svolto in un carcere nel carcere di Rebibbia
Nel settembre del due mila e sedici all'inizio disse a Tambre che questo congresso
Ha visto
Uno scontro vero dal punto di vista democratico
Che c'è stata l'approvazione a grandissima maggioranza di una mozione
E quindi non capiamo il motivo per cui non siamo per il presidente del Consiglio Gentiloni nemmeno degni di una telefonata
Questo credo che non sia giusto
E lì e mi auguro perché quando si usa la non violenza sia sempre fiducia nell'interlocutore però fiducia nella chiarezza
E mi auguro che questa realtà possa cambiare
Grazie
Ma domani
Volevo cento