Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia dunque ormai lo sapete continua dal ventidue gennaio scorso la lotta non violenta di Rita Bernardini del partito radicale e di oltre otto mila ottocento detenuti e oltre cento sessanta cittadini liberi per la definitiva approvazione della riforma dell'ordinamento penitenziario entro il quattro marzo cioè prima delle elezioni politica e lo ha scritto anche Donatella Stasio su controcanto la rubrica della rivista questione giustizia la riforma è un'occasione unica per voltare pagina sull'esecuzione penale
E aprire la strada a una diversa concezione della pena che a molti sembrerà eversiva o rivoluzionaria mentre ai costituenti sembrò semplicemente rispettosa della dignità della persona
Oltre che conveniente per la sicurezza collettiva settanta anni fa
I costituenti decisero che il carcere non sarebbe più stato un cimitero dei vivi e già allora esclusero che fosse l'unico modo per scontare
La pena ecco perché e doveroso mobilitarsi subito ha scritto ancora Donatella Stasio per fare approvare i decreti e trasformare questa piccola grande riforma
Anche in un'occasione di riconciliazione del Paese reale con i suoi valori fondamentali e intanto è all'ordine del giorno del plenum di mercoledì prossimo il parere messo appunto dalla sesta e dalla nona commissione del Consiglio superiore
Nella magistratura sullo schema di decreto legislativo di riforma
Dell'ordinamento penitenziario approvato in via preliminare dalla Consiglio dei ministri lo ricordiamo il ventidue dicembre scorso per il quale appunto si attende il via libera definitivo entro il due marzo ed è davvero una corsa contro il tempo le due Commissioni di Palazzo dei Marescialli
Nel documento che sarà sottoposto all'esame del plenum
Hanno espresso giudizi positivi sull'impianto delle nuove norme ma hanno evidenziato anche criticità sottolineando che alcune di queste possono addirittura compromettere il concreto conseguimento degli obiettivi sottesi alla novella che giunge dopo
Decenni di riforme alla dettaglio e prive di sistematicità naturalmente da radio radicale come sempre seguiremo i lavori del plenum
Del CSM e di daremo conto anche del dibattito su questo parere relativo alla riforma
Penitenziaria una riforma coraggiosa e matura non priva di punti di complessa lettura e forse di ardua attuazione ma che si muove lungo il solco delle migliori riflessioni della cultura giudiziaria ed accademica e sviluppate
Nel corso di decenni così il dice Presidente del CSM Giovanni Legnini
Aprendo lunedì scorso un convegno a Palazzo dei Marescialli sul tema dell'esecuzione penale
Ha definito il decreto legislativo sulla riforma
Dell'ordinamento penitenziario con la riforma in discussione ha detto Legnini la scommessa è quella di ampliare l'area dell'esecuzione penale esterna con una radicale trasformazione del rapporto tra nel carcere e diritto alla salute
E il funzionamento il rendimento delle sezioni specializzate per la protezione della salute in carcere quelli appena citati a rilevato ancora Legnini sono i punti nodali di una riforma che è bene ricordarlo costituisce solo un terzo dell'esercizio della delega conferita al governo dalle Camere perché infatti lo sapete gli altri decreti legislativi contenenti appunto le altre parti della delega non sono stati mai ancora al momento presentati approvati al così dal consiglio dei diminuzione questa sera vogliamo proporvi una sintesi del convegno organizzato dalla commissione mista per lo studio dei problemi della magistratura di sorveglianza dell'esecuzione penale
Del consiglio superiore della magistratura un convegno ampio articolato in due giornate vogliamo proporvi la prima la sessione della prima giornata dal titolo dei diversi modi di espiazione delle pene non solo carcere
Con Giuseppe Fanfani e Paola Balducci due consiglieri componenti e laici del CSM componenti della commissione mista
Magistratura di sorveglianza dell'esecuzione penale sentiremo poi nell'intervento del magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Spoleto Fabio Gian filippini
E ancora l'intervento bella presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Giovanna di Rosa e poi l'intervento del professor Marco Pelissero ordinario di diritto penale all'università degli studi di Torino ma sentiamo innanzitutto
La relazione l'intervento introduttivo del vice Presidente del Consiglio superiore e della magistratura Giovanni Legnini
Allora buongiorno a tutti benvenuti diamo inizio a questa seduta
Svolgerò qualche breve considerazione di saluto di introduttiva innanzitutto ringraziando la commissione non alla commissione mista per l'organizzazione del lavoro di questi giorni due giorni di studio
E di confronto quando fu promossa l'iniziativa non era certo prevedibile che essa potesse ricadere in un momento cruciale per il percorso di riforma dell'ordinamento penitenziario quello cioè della possibile dal mio punto di vista auspicabile definitiva approvazione del decreto delegato di riforma che come sapete già è stato licenziato in via preliminare dal consiglio dei ministri ebbe attualmente all'esame delle commissioni parlamentari per il parere prescritti dalla procedura parlamentare anche il Consiglio superiore della magistratura dal quale è stato richiesto come noto e non sembra cade sugli schemi di decreto di decreto legislativo di esprimere il proprio avviso si pronuncerà formalmente sull'articolato
Credo oggi pomeriggio o domani ne darà conto dopo al consigliere Balducci che presiede la commissione sesta la quale s'Commissione sesta investita insieme alla Commissione nona per il parere devo dire che la sia le commissioni che l'ufficio studi hanno svolto un lavoro un esame approfondito in tempi rapidissimi
E il l'incontro di oggi
E di domani si presenta quanto mai opportuno e tempestivo perché consentirà nel caso anche di raccogliere ulteriori elementi di valutazione
Scaturenti dal confronto
Che si svolgerà il testo che è in discussione
Il testo della riforma dell'ordinamento penitenziario
è frutto di un percorso di confronto d'approfondimento che si è già svolto vedo anche del procuratore il presidente Santi Consolo che saluto insieme oltre a tutti voi magistrati insieme anche ad altri dirigenti del Ministero del della giustizia compongono anche la la commissione mista
Dicevo questo un percorso di confronto e approfondimento si è già svolto come sappiamo in sede di analisi esame della legge delega
E ha coinvolto devo dire in modo assolutamente virtuoso diverse espressioni della magistratura
Di sorveglianza io penso che si possa dire che il testo stesso i principi contenute nell'articolato
E anche decreto delegato molto influenzato dagli indirizzi culturali
Generali giurisprudenziale che è proprio la magistratura di sorveglianza sviluppato in questi anni ed emerge con un articolato un testo di riforma che io non esito
A definire coraggioso maturo certo non privo di di di di punti Complessi forse di difficile se non Nardo attuazione in alcuni casi ma di questo si occupa ci si occuperà anche nella fase di espressione del parere
Punti che si muovono lungo il solco delle migliore riflessione della cultura giudiziario l'accademica che si è sviluppata su nel corso dei decenni perché si giova dell'apporto di un vasto mondo non solo appunto quello giudiziario che contribuisce quotidianamente ad assolvere ai molteplici compiti attività connesse alla seduzione della pena il Consiglio superiore
Voglio dirlo ma voi lo sapete ha accompagnato questo processuali riflessione ed elaborazione
Seguendo le le tappe che si sono che si sono susseguite prima con un articolato parere già in sede di emanazione del testo della delega con il parere adesso sul decreto altre di cui ha detto ma anche prestando una particolare attenzione
A questa materia per esempio in sede di emanazione degli indirizzi di formazione rivolta al Scuola superiore della magistratura che ha come sapete bene a puntualmente adempiuto inoltre abbiamo compiuto questa scelta di affidare a una commissione di merito la nona oggi presieduta dal consigliere Fanfani la competenza in materia di esecuzione penale e magistratura di sorveglianza sono presenti anche altre componenti la non ha già avviato un lavoro molto importante di cui poi dal racconto il presidente Fanfani e gli altri componenti ha ricostituito abbiamo ricostituito la Commissione la commissione vista
Particolare menzione voi mi preme fare su quella preziosa risoluzione relativo al superamento degli Oppi giri frutto di una esame di un metodo anche di lavoro molto felice morto virtù molto importante che vorremmo si estende essa anche ad altri ambiti dell'esecuzione dell'esecuzione penale
Dentro questo quadro dunque si colloca il seminario la riflessione di oggi a me preme dire che la fase che attraversa la magistratura di sorveglianza che attraversate voi
Senza dubbio molto complessa
Penso si possa rivendicare il fatto che il Consiglio ha contribuito non poco a superare quel una sorta di implicita
Sottovalutazione o di scarsa comprensione
Che ha riguardato spesso questo importante ambito di competenza
Dell'ordine giudiziario spesso si relegato alla funzione del compito che giudico il magistrato di sorveglianza ma anche di tutta la magistratura competente
Svolgere le molteplici attività connesse all'esecuzione della pena come una sorta di nicchia della giurisdizione
A volte anche come considerandolo una sorta di funzione residuale
Minore rispetto alle altre funzioni giudiziarie
E invece così non è non è e non deve essere noi abbiamo fatto tutto il possibile affinché emergere se invece il peso della sorveglianza
Che ci appare oggi per quello che ognuno vero e proprio pilastro
Perché affermare per rendere effettivi i diritti fondamentali
E anche per contribuire a quella elaborazione di una cultura umana della pena che in deve essere improntata il progetto di riforma va in questa direzione
Ai notti principi costituzionale e tale evoluzione della percezione innanzitutto nella magistratura nel governo autonomo si è verificato in una fase nella quale il diritto penale e diritto dall'esecuzione penale
Continuino ad essere investiti a volte in modo anche brevemente da contraddizione tendenze contrapposto
Come una sorta di oscillazione pendolare per così dire tra forti pulsioni che tutti conosciamo neo securitaria anche in questi giorni se ne scorgono i segni segnali e sviluppo invece di un diritto della punizione umano e deboli tutta evolutivo quello che contenuto nei principi pennelli articolati della riforma
E la compresenza anche nel vissuto collettivo quotidiano di queste due spinte
Contrarie ha generato e genera non pochi problemi anche a voi anche alla magistratura di sorveglianza nell'esercizio quotidiano
Del importanti funzione a cui dovette assolvere una complessità quella legata all'esercizio era vostro funzione
Ancor più evidente se si considera che quella progressiva virtuosa riduzione della popolazione carceraria
Che si era avviata da alcuni anni in virtù del scelte legislative che conosciamo tutti
Sta subendo subito negli ultimi tempi una battuta d'arresto
E nel contempo nell'ordinamento penale andava venivano introdotte nuove fattispecie incriminatrici
A volte in contraddizione con i principi che sono quelli che tutti credo condividiamo di residualità eccezionalità del nostro diritto penale sostanziale
E tutto questo è accaduto queste tendenze si sono registrate mentre la magistratura di sorveglianza
Come il resto del degli ambiti della giurisdizione ha vissuto in vive in parte ancora gli effetti dei della sofferenza legata alla contrazione degli organici come sapete
Il ministero della giustizia e anche il Consiglio superiore della magistratura hanno provato ad affrontare questo problema
Si tratta di un disagio di difficoltà che sono in via di superamento gli effetti sono ancora limitate ma ulteriori importanti
Risultati saranno conseguita allorquando queste decisioni importanti del reclutamento
Delle di dei giovani magistrati come numerosi concorsi che pendono e di decisione altrettanto se non ancor più importanti di reclutamento del personale amministrativo troveranno
Piena attuazione
Viviamo una fase quindi nella quale credo che gli obiettivi generali
L'obiettivo generale sui quali sul quale tutti ci possiamo riconoscere quello di tentare di mettere insicurezza
I risultati l'avanzamento conseguiti in questi tre quattro anni è un obiettivo questo che vede il Consiglio
Attivo e in prima linea è un compito
Difficile perché voi lo sapete tutti lo sappiamo probabilmente il diritto per il terziario dietro l'esecuzione della pena è uno di quei settori nei quali risultati
Sono sempre fragili appaiono sembra pagine che spesso reversibili con appunto Alleanza mentre arretramenti
Che che non ci sfuggono dentro questo contesto la magistratura di sorveglianza che ha già visto accrescere la sua funzione come dicevo prima registrerà un'ulteriore attribuzione di compiti di funzione ma soprattutto fonda complessità ulteriore legata all'attuazione di i principi di cui io non vi parlo delle norme perché lo faranno i relatori che mi seguiranno
Paola Balducci il dottor Gian Filippi e poi i protagonisti del delle tavole delle tavole rotonde
Dico solo che la lo schema di decreto legislativo che stiamo esaminando
Che mi auguro appunto come dicevo venga approvata al più presto
Uno schema contiene molte innovazioni positive io esprimo il mio personale non posso che fare questo adesso perché le commissioni investite
Avranno modo e tempo di pronunciarsi mostri assolate poi il plenum il mio personale favore per il complesso delle norme contenute nella nel nello schema di decreto stesso
è questo perché la la il testo porta con sé quelle novità che sono state elaborate approfondite discusse agli stati generali del dell'esecuzione penale nel confronto appunto che si è svolto in più sedi compresso la sede conclude consigliare perché costituisce una scommessa per esempio quella che si riferisce all'ampliamento dell'area dell'esecuzione penale esterna o il rapporto tra il carcere il diritto alla salute un tema rilevantissimo delicatissimo le sezioni
Specializzata suppongo che che in questi giorni ne parlerete ne parlerete approfonditamente è la portata della riforma potrà apprezzarsi
Ulteriormente quando conosceremo mi auguro presto le soluzioni normative che si intenderanno individuare sulle altre due aspetti della delega che sono ancora da attuare quella rilevantissima riguardando riguardando le misure di sicurezza per l'imputabile non è imputabile
E il trattamento sanzionatorio nel minore autore del reato di cui invece domani si discuterà in modo approfondito qui e io su questo punto non posso che auspicare una consapevole della fase che attraversiamo una
Un recepimento in un testo normativo della elaborazione approfondita ricca che ascolta la svolta dalle due corso essere stata svolta dalle due Commissioni ministeriali autorevolmente presieduto dal professor per l'estero dal consigliere Cascini dunque
I lavori di oggi come vedete cadono in un momento cruciale per questa per questa discussione
Io mi auguro che le difficoltà che sono notte che sono inquisite
Nella fase che viviamo di transizione da una legislatura alla all'altra non vanificano il lavoro di questi anni
E che la nella nuova legislatura non si vanifichi il lavoro di questi anni voglio sottolineare con questo concludo
Che questa legislatura all'inizio della quale io sedevo il parlamento e quindi lo ricordo bene si apparta con la celebre sentenza Torreggiani della corte due e poi con un messaggio senza precedenti del presidente La Repubblica le camere il messaggio del Presidente Napolitano molto forte molto forte
Nei contenuti che avvio determinò l'avvio di un percorso normativo e di riflessione di elaborazione della riforma che ci porta sin qui che ci ha portato sin qui
Oggi queste sono le ragioni per le quali torno a ringraziare i presidenti delle commissioni
Fanfani e Balducci il direttore ufficio studi che è arrivato consigliere Morosini per il lavoro che stanno facendo su questa importante materia gli altri consiglieri tra i i magistrati dell'ufficio studi
Ai quali tutti qua non riconoscenza per un lavoro
Preziosissimo per un settore penale dell'esecuzione penale Prato è una funzione la vostra che sono sempre più centrali nella giurisdizione del nostro paese grazie e buon lavoro
Grazie preside
Adesso però molto bene grazie presidente
E il ringraziamento non è formale perché il
La ricostituzione di questa
Commissione mista
Che ho l'onore di presiedere dovuta anche alle sollecitazioni
Che sono pervenute dalla presidente Legnini e dalla volontà diffusa
E dalla sensibilità che all'interno del Consiglio Superiore della Magistratura era maturata ed è tuttora presente di far fronte a queste situazioni di fortissimo contenuto sociale che portati delle quali oggi discutiamo l'intervento del presidente degli enigmi esonera da tutta una serie di considerazioni che avrei voluto fare né è mio compito fare svolgere le relazioni che saranno svolte questa mattina
Dalla presidente Valducci e dal presidente io al figlio però alcune considerazioni e voglio fare visto con la materia che mi appassiona particolarmente come tutto ciò
Che afferisce al settore sociale dal quale del quale subisco il fascino fin da quando ero ragazzo determina costantemente accompagnato per tutta la vita oggi siamo giunti al termine di questa prima tappa di un grande impegno perché la commissione non finisce qui
E continuerà a lavorare seriamente su tutti i temi che le saranno proposti in questo in questo settore specifico che è in continua e positiva come ricordava il presidente corruzione
La commissione mista è stata ricostituita con l'obiettivo di affrontare un grande tema che il tema della pena
Di grande rilevanza giuridica ma anche di grandissima rilevanza sociale non ce lo dimentichiamo mai
è inutile ricordare che il problema della pena è in discussione anche nella fase nella propensione al superamento della dicotomia storia intatta pene detentive pena pecuniaria
E nella possibilità di affidamento al giudice di merito
Della irrogazione di retta di alcune papere differenziali chiamiamole così perché ancora non le conosciamo non ne conosciamo i contenuti
Ma il valore sociale di quello che noi facciamo è fondamentale ed è pari al valore giuridico
Il fascino del diritto penale
è costituito e risiede nel rapporto tra norma violata della società che essa esprime e nella possibilità per il magistrato costantemente di adulta di adeguare più di ogni altro
Magistrato che opera in campo di Renzi
Il contenuto della norma ciò che ha di fronte all'umanità la carne viva con la quale si trova in rapporto e il tema della pena lo è ancora di più perché quello che maggiormente esprime la rilevanza etica
Esprime l'evoluzione che in relazione all'etica che si modifica sempre di più nelle società che noi abbiamo visto far montare anche orientamenti giurisprudenziali e propria di tutti noi
E il tema l'UE perché attiene alla dignità della persona che di rilevanza costituzionale non a caso la Costituzione
Inc si esprime direttamente su questo
Perché attiene alla tutela dei valori fondanti quali la salute quali la libertà
Perché attiene al rapporto tra il valore della difesa sociale
Che è un valore costante che rende cittadini particolarmente sensibile intolleranti tra l'altro e quello del recupero alla socialità
è un tema lì una concretezza unica perché inutile spendere soldi per tener gente in carcere se e quando esce peggio di quando è entrata e avremmo fatto un danno alla società
E avremmo speso inutilmente di danaro
Il scusate la concretezza potrebbe essere banale come considerazione ma non è banale se noi pensiamo al superamento del concetto di pena in funzione di quello che invece è un processo educativo e riabilitativo col quale potremmo superare anche lo stesso termine
Di pena che un termine antichissimo che non ci trasciniamo dietro ma che non esprime il futuro
Di quello che deve essere il rapporto tra tra violazione e sistema sanzionatorio oggi affrontiamo tre temi il primo con tre secondo le due sessioni scusate due temi con due sessioni riverse romane affronteremo il tema della della dell'esecuzione nei confronti dei minori in una sessione che sarà presieduta dal consigliere Spina oggi affrontiamo
Due temi il primo quello dei modi diversi di espiazione delle varie pene in una sessione che sarà coordinata dalla consigliera Balducci te in una tavola rotonda che sarà successivamente da lei presieduta
Domani affronteremo il tema della tutela la salute in carcere
Il sessione sarà presieduta dal consigliere Morosini il dei lavori saranno coordinati dal consigliere Napoleone
Ma prima di cedere la parola
Al coloro che saranno i protagonisti della giornata odierna ritengo di dover svolgere un'ultima considerazione
Ricordiamoci una cosa
Che l'unico vero limite
Del progetto al quale il presidente prima faceva riferimento è quello relativo all'invarianza finanziaria
Perché per affrontare questi temi
E vide e ve lo dice uno che il ce lo ha la li ha affrontati tutta la vita scivola in prima di tutto una propensione culturale che non è da tutti
Perché se no uno si mette a fare altre cose si mette a fare
Altari altri settori
La seconda sul necessità è quella di avere degli operatori che siano specificatamente preparati come voi tutti siete qua oggi
Ringraziamento alla vostra presenze infinito perché voi portate qua la concretezza dell'esperienza quotidiana nel rapporto tra esecuzione della pena e problemi del detenuto
Ma terza cosa ci vogliono tanti soldi
Non è pensabile affrontare un problema così complesso che nel momento stesso in cui si esprime
In un tema generali che lo chiamiamo recupero coinvolge servizi sociali coinvolge imprenditori Esterna coinvolge il sistema sanitario nazionale senza pensare a quanto questo possa costare quanti soldi si devono investire
Via via e quale che sia il risultato che si vuole conseguire
Ringrazio infine il presidente ringrazio il tutti i membri della commissione a cominciare dal consigliere Balducci del consigliere Napoleone dal consigliere Spina
Dai magistrati che ci hanno seguiti mi riferisco alla consigliera
Giorgi e poi il considera Iodice che non so se è vero ecco le cose tutte e due accoppiate accoppiate dove spettino
Si è nascosto
Va be'grazie curare grazie di cuore
Ringrazio tutti voi che siete intervenuti per la l'apporto che
Sarà prezioso e ringrazio infine lo staff della non per ultimo lo staff della commissione mista dalla commissione senza i quali tutte queste cose belle
Non si riescono mai a fare grazie infinite e adesso ci diamo la parola colei che coordina tutta la nostra mattinata
Che la consigliera Balducci che inizierà con una relazione alla quale poi seguirà la relazione del dottor già Filippi e poi a seguire la tavola prego per
Volevo
Buongiorno a tutti
Io sono anche abbastanza commossa oggi perché devo dire
Quel che il questi negli ultimi tempi noi con la commissione mista con il presidente Fanfani anche con tanti amici e amiche che sono qui abbiamo lavorato intensamente non immaginando come l'abbiamo l'ha detto già il presidente Legnini
Lo ripeto io l'ha detto il presidente Fanfani come la coincidenza tra questo lavoro che è stato fatto
Nella commissione mista avrebbe avuto come data questo è un anno comunque vi sono tante date strane che coincidano no pensiamo l'entrata in vigore della carta costituzionale il nel mese di gennaio parlo di questo perché di qui a poco parlerò anche dell'articolo ventisette
E io sono commossa perché il lavoro fatto con grande spirito anche di sacrificio di tanti dei magistrati e di sorveglianza che oggi trovo qui non solo magistrati di sorveglianza di Dufy delle magistrati che lavoro no al ministero che il mio amico per il mistero eccetera
Aveva portato a farsi che questo risultato diventi cosa concreta io invece ringraziamenti se mi permettete al di là di quelle che io di cui siamo presidente Fanfani e prima ancora il presidente Legnini alla struttura
Io la devo dare a voi il con il ringraziamento a tutti i magistrati di sorveglianza che spesso e io questa vicenda la conoscevo prima come avvocato ma al Consiglio superiore
L'ho vissuta anche sentendo puoi anche Grilli grida di dolore che da tante parti dell'Italia penso a Caltanissetta fino al nord Italia eccetera
Cioè il fatto che spesso questa magistratura di sorveglianza e me venisse considerato una magistratura un po'negletta invece da quando abbiamo iniziato a svolgere questo impegno anche posso dire una cosa Presidente
Cioè io credo che questo Consiglio superiore sia a carattere non siamo tutti uguali siamo esseri diversi però io il presidente Fanfani ne veniamo da un'esperienza ovviamente non magistratuale siamo laici però abbiamo un modo di pensare che molto vicino a quello che è la tutela dei diritti eccetera abbiamo trovato dei magistrati abbiamo qui
Il consigliere ispira abbiamo il nostro presidente dell'ufficio studi Morosini abbiamo Lucio Aschettino ne abbiamo altri si è trovata una sintonia
Così forte che ha portato a falsi che questo progetto questo rapporto con la magistratura di sorveglianza portassi portasse avanti e avesse un risultato prima di dire due parole velocissimamente
Noi questo gadget ma un po'di un di informazione su quello che stiamo facendo i tempi sono molto ridotti per il parere noi oggi pomeriggio faremo non so se la con la la Giorgi
Conferma questo perché la vedo da lontano
è una riunione straordinaria per produrre ancora alcune riforme sul nostro parere
E poi dopo speriamo che lo spero con il cuore perché con tutte le criticità
Che possono avere le riforme epocali perché a mio modesto avviso questa è una riforma di grande est persone di grande novità salvo poi come dice il mio amico Pelissero forse si sarebbe dovuto lavare lavorare anche sul sistema delle delle sanzioni e delle pene non arrivare sempre solamente alla parte finale quella della rieducazione del condannato
è un momento storico che non possiamo trascurare io sono un po'preoccupata lo dico personalmente perché il momento storico che coincide anche e lo leggete ogni giorno sui giornali con un momento di grande la politica in questo momento mostra qualche volta il meglio di sé e dal punto di vista di quello che riguardano tutte quelle fasce deboli
Parliamo degli extracomunitari delle persone
Che magari delinquono che vorrebbero che il nostro ordinamento ai sensi dell'articolo ventisette comma due si facesse carico anche di quella cosiddetta di educazione vedo un momento molto confuso direi però io spero fermamente che anche se il Parlamento in questo momento lavora veramente non al massimo delle sua attività proprio perché siamo in campagna elettorale Cissé alla forza innanzitutto e ci si è innanzitutto la volontà di voler approvare questo testo e arrivo brevissimamente e qualche osservazione come ho detto questo di oggi un uno non per noi che specialmente per la sesta Commissione una occasione per proseguire un comica meno di riforma verso una nuova concezione dell'esecuzione della pena
Questo con questo percorso che abbiamo come ho detto prima intrapreso da qualche anno è stato in sentenza indicate qui vorrei anche esprimere qualche parola di ringraziamento al ministro Orlando perché il ministro Orlando ha preso a dall'inizio della della sua attività nella qualità di ministro della giustizia si è occupato e si è preoccupato di questo tema è come sapete
Il tema dell'esecuzione penale non porta voti sono temi importanti che Louis con coraggio ha portato avanti con decisione dagli stati generali
Dell'esecuzione penale fino alla belle che poi ora all'attuazione della delega
Il il io arrivo molto brevissimamente per arrivare proprio al centro del tema alcune osservazioni
Per apprezzare con appieno lo sforzo del legislatore contemporaneo nel porre mano un ormai indifferibile riforma dell'ordinamento penitenziario
Dobbiamo guardare a qualcuno i principi fondanti in tema di esecuzione della pena
Sappiamo tutti tant'è vero che il titolo è stato modificato non la pena ma le penne come dice il nostro costituente l'articolo ventisette sappiamo quando esordisce in maniera così forte così incisiva dicendo
Che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E tendere alla rieducazione io credo che siano poche le norme e pensiamoci all'epoca in quegli anni
Cioè sono settant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione il legislatore costituzionale si è preoccupato di questo tema che ci dice il legislatore ogni tanto dovremmo ricordarlo anche e mi qui ha ragione anche la mia amica dirò se quando dice che forse nelle tante riforme che dovremmo fare dovremo far sì che anche la comunicazione e cioè la stampa il la comunicazione riesca a percepire questi concetti perché molto spesso il peggiore nemico nel lavoro dei magistrati di sorveglianza e di noi che crediamo che la pena debba servire alla rieducazione e proprio quella comunicazione che comunica cose che non dovrebbe comunicare
E non dà una valutazione positiva di tutto il grande lavoro che con coraggio fa compie il magistrato di sorveglianza
Ne devono tendere alla rieducazione io dico che sono poche le meno enorme emblematiche come queste poche parole poche se parole per sancire io insisto i principi cardine della sceglie la civiltà
E io ho voluto guardare perché poi lascerà la parola voi però mi interessava sono andata a cercare i lavori della costa della commissione delle della Costituente si discusse molto su quella che potesse essere la migliore formulazione della norma
Tant'è vero che si registrarono formulazioni diverse alternative che non vennero approvate ma che testimoniano anche agli albori della Repubblica
La tensione dei costituenti verso un tema così complesso come quello della situazione delle carceri del trattamento penitenziario
C'è chi come l'onorevole basti a netto proponeva di dire che nell'esecuzione delle pene si deve riguardo soprattutto a dispetto della persona umana ciò al fine di affermare il concetto che la personalità umana dovesse essere posta al centro
Anche nell'esecuzione della pena così questo è molto interessante da porre le basi del problema di una futura riforma core cioè carceraria
D'altro canto ci fu pure chi mise in evidenza la necessità che non tanto la pena in sé quanto l'ambiente ovvero il sistema carcerario
Dovesse essere organizzato conformemente al bisogno sociale
Di rieducazione del condannato l'onorevole addetti al che conosciamo tutti perché è stato un grande maestro del diritto penale fu quello che disse
Fournier dedite a nitidamente chiare all'onorevole Bettino alla necessità di andare ad affermare il principio in base al quale la pena dove Suma Nizzar sì nel momento della sua esecuzione al fine di non avvilire non degradare l'individuo in modo cioè da non ostacolare la sua riabilitazione ma facciamo un salto avanti
Era doveroso partire io insisto sempre che spesso c'è il vizio della memoria dalle radici costituzionali per poter affermare omettendo solo per l'esigenza di tempo avviamenti decenni di dibattito dottrinale le pluri che me riforme che si sono susseguite dopo quella del settantacinque
Che un intervento normativo fosse assolutamente necessitato sia in realtà ragione e qui concerto di emergenziale ce lo ritroviamo sempre è un leit motiv fa anche in quest'ultima riforma qualcosa comunque poteva essere anche fatta meglio
Sia in ragione della intrico della situazione intollerabile nelle carceri
Riportando il focus nell'ambito contemporaneo pari dimostrato che il sistema carcere o centri con abbia mostrato da tempo tutti i suoi limiti la bella G. detto il presidente Legnini innumerevoli richiami della Corte europea dei diritti dell'uomo sui versanti dei diritti
Dei detenuti e le misure sanzioni età sanzionatorie conseguenti di cui il nostro Paese è stato destinatario
Va dato quindi in merito al legislatore di aver confermato un peso specifico a un problema che attendeva urgente risposta attraverso D'Andrea lega con la quale sono stati fissati una serie il principe estremamente e significativi io li fa viene cito due-tre che sono quelli che poi saranno oggetto dei nostri dibattiti la revisione le modalità dei presupposti di accesso alle misure alternative salvo per i casi di eccezionale gravità e pericolosità di questo ne parlerete anche voi questo è un altro tema molto delicato
Le la l'eliminazione degli automatismi anche qui due parole delle dirò di qui a poco delle preclusioni
La revisione della disciplina di preclusione dei benefici penitenziari
Per i condannati alla pena dell'ergastolo salvo per i casi di eccezionale gravità perché pericolosità la previsione questo è stato uno dei temi poi che ha portato al grandi discussioni il tema della giustizia riparativa
Dove il consigliere Morosini poi è uno dei temi che al consigliere Morosini ha non solo a lui molto a cuore sta molto a cuore
L'incremento dell'opportunità del lavoro di tribù evito la divisione e questo ne parleranno poi i colleghi dell'ordinamento che terziario alla luce del riordino della medicina per della del della delle medicina penitenziaria altro tema che purtroppo non è stato poi contenuto nella né nelle norme attuative quello il diritto all'affettività delle persone detenute e internate l'integrazione delle norme
Pensate quanti temi l'integrazione delle persone detenute straniere l'adeguamento delle norme dell'ordinamento penitenziario le esigenze riproduttive di meno diretta e così via dicendo
Ordine ovviamente anche questa riforma come si tutte le riforme però io la la la la condivido pienamente per cui anche il lavoro che ne faremo stiamo facendo in Commissione e mi stanno vi voglio notiziare stanno arrivando anche da parte dei componenti
Della nostra commissione alcune osservazioni che dovremmo inserire tra l'altro anche questo dibattito odierno sarà utile per raggiungere anche qualche osservazione in più però come ci ricordiamo tutti ne abbiamo fatto una giornata grazie al Presidente Fanfani densa di suggestioni abbiamo fatta della scorsa settimana dove abbiamo trattato tutti i temi quindi questo per noi che abbiamo preso appunti
Sono stati è stato una giornata io dico una giornata veramente straordinaria dove sì per la prima o non solo per la prima volta ma finalmente si pensa che le riforme devono esser fatta anche ascoltando chi le dovrà attuare gli operatori del diritto perché se no credo che ogni riforma diventa un bellissimo biglietto da visita e nient'altro nell'attuazione invece i i temi che si è che abbiamo che abbiamo affrontato sono quelli dell'assistenza sanitaria e delle competenze del giudice di merito il reclamo
Ecco il tema della eliminazione degli automatismi delle preclusione qua alla fine dirà qualcosa sul punto all'ampliamento questo è il tema che riguarda la mattinata
Della tipologia delle misure alternative della categoria dei condannati ammessi a richiedere la valorizzazione del ruolo del volontariato sociale
All'estensione delle competenze degli uffici locali dell'esecuzione penale Esterna qui abbiamo e il abbiamo anche chi di ci potrà dare anche qualche indicazione
L'attribuzione alla polizia penitenziaria Santi Consolo potrà dirci anche lui qualcosa della vigilanza sul rispetto delle prescrizioni impartite dalla magistratura di sorveglianza eccetera eccetera
Mi sembra evidente che il fulcro della novella e questo è il tema che affronteremo di seta soprattutto nella revisione delle norme per le vedente automatismi preclusioni che impediscono minimizzano
La possibilità per i recidivi che per gli autori di determinate categorie di reati di accedere benefici penitenziari e alle misure alternative con il conseguente significativo ampliamento
Della platea dei condannati che possono usufruirne ricordiamoci abolizione automatismo maggiore responsabilità per quanto riguarda ovviamente i magistrati di sorveglianza io dico personalmente che questo va benissimo avrà bisogna che i magistrati di sorveglianza sia supportato
Adeguatamente e questo lo ripeterò più volte anche dopo l'intervento più incisivo in relazione a questo profilo ha riguardato l'articolo quattro bis della commissione
Mentre stiamo scrivendo questo parere il quattro bis è stato uno dei temi nei quali e si è parlato molto ed è un tema che ci farà piacere anche risentire le vostre opinioni
Nonché le singole previsioni in tema di benefici penitenziari di misure alternative alla detenzione ovviamente
Bisognerà stare attenti che non si creano involontari aperture alla criminalità organizzata tenendo presente che essa costituisce l'emergenza quotidiana del Paese il grido di dolore che è stato poi è stato ascoltato come noi sappiamo Cafiero De Raho nella commissione del Senato e Luís espresso forti preoccupazioni su questo tema
è chiaro come attraverso la rimozione di generi Zatti sbarramenti preclusivi si favorisca il deflusso della popolazione penitenziaria e per il futuro
Prevedibilmente si ridurrà il numero degli ingressi mi sembra tuttavia doveroso apparirono dove appare aprire uno squarcio parallelo ne parla perché siamo in sede di parere su qualche ombra avvalendomi anche questo la Dargaud dall'apporto offerto dall'ufficio studi del Consiglio superiore che ci ha richiamato l'attenzione su alcune criticità
Ma è importante osservare come il Consiglio superiore non abbia ancora preso una posizione ufficiale per quindi limiterò due
Piccoli osservazione uno è quello al tema qui l'avete scritto tutte anche nei piccoli report perché mi avete consegnati io dico sempre che il vero ostacolo il più importante ostacolo alla riuscita non di questa riforma ma di tutte le riforme
è l'accennata clausola di invarianza finanziaria
E comunque dal mancato appostamento in bilancio di risorse adeguate inverare il tratto di soluzione di continuità che lo schema di decreto in commento vuole
Immettere nell'ordinamento qualche perplessità nella quella che riguarda il la fa il il non esplorare la scelta del governo di non esplorare nello schema
Di decreto legislativo in commento il complesso delle potenzialità della legge delega relativa anche la materia del lavoro penitenziario questo ne parleranno i colleghi come nell'ordinamento minorile
E quindi questo potrebbe riportare a una parziale riduzione del Serravalle sovraffollamento carcerario
Il tema della salute del detenuto io questo lascio ai colleghi che parleranno dopo di me
E poi vi sono anche il tema della relativa alla modalità di comunicazione dei condannati questo è stato un tema che stiamo affrontando in Commissione anche attraverso il sistema Skype o la messaggistica istantanea
Che si avvale della Rete di internet la mazza la mancata adozione di norme regolamentari di disciplina di tali facoltà non consente allo Stato di formulare valutazioni in ordine a dispetto dello standard di sicurezza
Arrivo brevissimamente alla fine con le mie osservazioni conclusive rinviando poi ai colleghi il ecco un altro punto e chiudo veramente che mi sono mi sono appuntata
Le modifiche relative al seicentosettantotto del codice di procedura penale in tema di procedimento di sorveglianza
Per le decisioni relative alla richiesta di di misure alternative da parte di liberi condannate a una pena non superiore a un anno e sei mesi si deve evidenziare che questi hanno innovato l'assetto interno della magistratura di sorveglianza
Introducendo un organo monocratico del tutto indipendente dalla competenza funzionale del magistrato incardinato presso l'Ufficio di Sorveglianza e se il principio di collegialità rispetto al quale la legge Ledha Lega non introduce vero che sembrerebbe preservato essendo prevista in ogni caso la conferma del provvedimento adottato dal magistrato
Designato da parte del Tribunale di Sorveglianza sfugge tuttavia la ratio sottesa al frazionamento fra presidente del tribunale cui compete l'acquisizione de
Sapiente
Ecco vedi ecco l'acquisizione dei documenti e delle informazioni necessarie il giudice designato cui compete la decisione dell'attività relativa alla prima fase inoltre la scarsa disciplina riservata al procedimento non risultano indicate le modalità di designazione dell'organo monocratico da parte del presidente i termini per provvedere da parte del giudice designate rimedi esperibili
In caso di non adozione del provvedimento da parte di quest'ultimo
Rischia di generare incertezze in fase applicativa arrivo alla mia conclusione nel concludere vorrei condividere con i colleghi relatori con tutti i presenti una riflessione
Su questa nuova importante fase che sta interessando l'esecuzione penale finalmente e questo è il tema al di là di queste osservazioni
Io auspicherei anche che vi fosse un un un periodo di da presentare anzi toglie cioè che queste norme non venissero applicate subito perché ci vorrebbe un attimo di riflessione prima che si passi all'immediata applicazione delle norme finalmente questo è il punto che io sostengo con forza dopo più di quarant'anni dall'entrata in vigore della legge tre cinque quattro del settantacinque
E dopo i richiami dell'Europa possiamo discutere di un corpus normativo organico capace di dare concretezza
Anche se apprezzo soprattutto attraverso un sistema di dei carceri trazione al dettato costituzionale dell'articolo ventisette per questo aver iniziato parlando dell'articolo ventisette una piccola rivoluzione
Che è andata avanti lentamente in silenzio ma che oggi è in grado di dare voce a tutti quei diritti che proprio perché dietro le sbarre non sempre riescono a sorgere tra le priorità del nostro ordinamento giudiziario questo a mio modesto parere è già una grande conquista grazie
Adesso il dottor Gian Filippi svolgerà la sua relazione grazie
Buongiorno allora intanto naturalmente grazie al Consiglio superiore vicepresidente Legnini alla commissione mista per aver pensato di cui mi onoro di far parte di aver pensato a una giornata altre due giornate di lavoro come queste
Come è stato già detto queste giornate di lavoro sono state pensate
In realtà prima che si potesse immaginare una contingenza così così impegnativa come quella dei giorni in cui si decidono le sorti di questo schema di decreto legislativo tuttavia lo schema di decreto legislativo si pone come dire all'interno di un percorso che dura da anni e quindi la commissione mista dall'inizio era ben consapevole che la fase storica dell'esecuzione penale fosse di di grande fibrillazione
In questo senso
Ripensava leggevo qualche giorno fa un commento di Gino cappelli magistrato di sorveglianza che non ho bisogno di presentare a voi che nel settantacinque
Ce lo ricorda nel suo bellissimo libro gli avanzi della giustizia quando nel luglio
Si arrivò alla legge di riforma l'unica diciamo la grande riforma della quale ancora oggi parliamo come di legge straordinaria poi completata con la Gozzini dell'ottantasei
Viene scrive nel suo diario il testo definitivo della riforma mi raggiunge sulla spiaggia di Sammarco e mi induce ad abbandonare le ferie
Mi sembra che non vada ritardata neppure di un giorno l'edificazione del nuovo carcere
Non c'era ad attendere adesso sentivo di diciamo di attendere di di fare una in ingresso progressivo delle norme nel nel sistema certo e prudenza ma c'è una situazione di urgenza nel settantacinque
Capelli la sentiva si arrivava a quella legge inutile adesso non faccio diciamo affreschi storici per i quali non ha in tempi e non vorrei tediarvi anche perché potreste voi insegnarle a me ma ci si arrivava con una dibattito dottrinario enorme con una elaborazione giurisprudenziale della Corte costituzionale
Particolarmente pregnante le sentenze del settantaquattro Agni di difficilissima gestione del mondo penitenziario ecco se guardo a queste tre a questi tre elementi
E mi sembra che oggi siamo in una fase simile come anche siamo in una fase simile per le grandi attese che il mondo penitenziario da tempo a rispetto a un cambiamento che sente ormai come necessario
Cioè l'elaborazione dottrinale se penso all'enorme lavoro degli stati generali dell'esecuzione penale che molti di voi hanno vissuto
Come protagonisti ma vorrei dire che già agli stati generali dell'esecuzione penale si si avvantaggiava uno dei lavori che la stessa commissione mista del Consiglio superiore nella sua precedente composizione aveva portato avanti
C'è un'elaborazione giurisprudenziale della Corte costituzionale enorme perché nel corso di questi quaranta due anni che sono trascorsi datata è ormai quasi dalla legge di riforma il Perca Mino percorso nella materia l'esecuzione penale dalla Corte costituzionale è stato enorme anche per quello che tra poco dico dirò
C'è sicuramente una difficilissima gestione del mondo penitenziario se pensiamo a quella che sia stata ricordata
La legge la sentenza Torregiani e tutto quello che il mondo penitenziario ha vissuto negli anni drammatici del sovraffollamento un sovraffollamento che i colleghi che vivo nel mondo del carcere sanno bene se ha avuto un rallentamento negli anni scorsi è ora invece drammaticamente di nuovo di nuovo in primo piano e quindi non possiamo considerarlo come un problema in qualche modo
Abbandonato o da qualche possibile abbandonare dunque tre elementi che ritornano anche cicli chiedono oggi una riflessione insieme con le attese del mondo penitenziario rispetto ad un cambiamento
Certo dal settantacinque
Momento in cui alla magistratura di sorveglianza venne affidato il compito di promozione della funzione di socializzante della pena e le relative competenze in particolare mediante il ventaglio di misure alternative
Concedibile al condannato che che tutti noi conosciamo e che poi ha visto il suo completamento con la legge Gozzini con quello straordinario strumento di trattamento che il permesso premio come di costruzione dei percorsi che conducono all'esterno ecco rispetto ad allora naturalmente negli anni alla magistratura di sorveglianza
Molti compiti sono stati assegnati ma molti spazi di discrezionalità sono stati invece tolti tolti da una legislazione dell'emergenza dell'urgenza dalla necessità di interventi ovviamente rispetto a fenomeni drammatici
Terrorismo la mafia
L'articolo quattro bis
Che naturalmente risponde ad esigenze fondamentali di tutela della sicurezza ma che nel corso degli anni si è poi strutturato come norma
Capace di attrarre su di sé tutto il disvalore più o meno emergenziale che nell'opinione pubblica poi si sentisse a seconda dei momenti come come da stigmatizzare in modo peculiare
Tanto che oggi quello che leggiamo nel quattro bis è un coacervo di elementi che a fianco alla mafia e terrorismo
E poi venuto a tutelare fattispecie che magari sono solo mono soggettive quando quella norma chiaramente volta a risolvere il rapporto tra le associazioni criminali sul territorio e le persone condannate per quella tipologia di reati o che in altri casi sono venute a stigmatizzare comportamenti ovviamente gravissimi penso ai reati di sex offenders ma che appunto anche in questo caso poco hanno a che vedere con la scaturigine
Vorrei dire criminologica dei reati di cui il quattro bis era portatore dunque una norma poi c'è stata la grande stagione della legge cosiddetta ex Cirielli gli automatismi sui recidivi
C'è stato il cinquantotto quater introdotto in quella forma che conosciamo proprio in quell'occasione che non sto qui a spiegare a voi
E come dicevo numerosi interventi della Corte costituzionale che via via cercavano di intaccare quello che veniva aggiunto
Quello che veniva aggiunto e che limitava la discrezionalità della sorveglianza impediva all'inizio di percorsi socializzanti si poneva di fatto in contrasto con l'articolo ventisette della Costituzione e non solo
D'altra parte anche l'elaborazione della giurisprudenza della la sorveglianza
Ha lavorato molto perché le norme così come erano potessero respirare del respiro costituzionale richiesto penso al grande lavoro che ora con la legge di schema di decreto legislativo diventa normativo
Fatto sul principio di scioglimento del cumulo che nasce dall'esperienza quotidiana degli uffici di sorveglianza
E che oggi vede diciamo una luce normativa che aiuta una applicazione omogenea sul territorio nazionale ma che appartiene appunto alla cultura che la sorveglianza prima è stato ricordato questo lungo percorso
Ha fatto nel corso del tempo
Nonostante questi tanti lacci e lacciuoli che hanno imbrigliato le misure alternative
è in è indubbio dire nessuno potrebbe negare che le misure alternative abbiano dato in questi oltre quarant'anni diligenza buona prova di sé
Qualche giorno fa in Commissione giustizia Gemma Tuccillo ex capo dipartimento di arbusti seri comuni mi sei comunità
Ricordava ancora una volta quelle statistiche che tra di noi sono tanto dette ma che sono così poco note all'opinione pubblica per le quali a fronte di un circa settanta per cento di recidiva per i detenuti che termina la loro pena in carcere
La recidiva per coloro che i percorsi di completino con le misure alternative scende al diciannove per cento addirittura l'un per cento per chi esca dal sistema
Discussione penale esterna con un'attività lavorativa che dura sono cifre che possono essere sindacate nelle modalità con le quali si è giunti a definirle così nettamente come ogni statistica insomma in questi tempi poi tra le statistiche sondaggisti che ne ne sentiamo molte ma non certamente nella forchetta che è talmente ampia da rendere evidente
La disparità e quindi l'investimento costituzionale con un investimento a buon rendere diciamo certamente a buon rendere in questa
Chiave
Perché gli automatismi e le percussioni ci hanno impedito non ci hanno impedito solo quando hanno tenuto in carcere qualcuno che l'osservazione penitenziaria ci diceva
Che poteva essere gialle sterno perché questo fa la preclusione tenere dentro qualcuno che il sistema penitenziario
Già riesce a immaginare come soggetto che può essere restituito la società perché altrimenti se non è questa la situazione allora basta il ruolo che la magistratura di sorveglianza non ha mai smesso di esercitare di discrimine prudente e coraggioso dei percorsi individuali e delle esigenze di sicurezza della collettività cioè ci sono i rigetti
Ma perché sono di gran lunga migliori nella mia esperienza dei rigetti o degli accoglimenti ovviamente nel merito piuttosto che una misura purché una declaratoria di inammissibilità perché solo quei primi e non le declaratoria di inammissibilità consentono alla persona condannata
E agli operatori del mondo penitenziario di mettersi in cammino di non attendere passivamente dentro il carcere un momento che potrebbe non arrivare mai in cui questi percorsi singhiozzi si possono intraprendere ed cominciare a porsi subito in discussione rispetto alle ferite che hanno inferto la società i condannati e gli operatori penitenziari
Iniziare a porsi il problema della costruzione dei percorsi dunque rigetti nel merito
Che parlino e qui ovviamente il ruolo del magistrato di sorveglianza del tribunale di sorveglianza è fondamentale rigetti che dicano quali sono i percorsi che si immaginano cosa manca ancora cosa
Il tutte le tutti gli operatori penitenziari possono fare perché si arrivi invece ad un accoglimento di quella misura alternativa ecco rigetti come questi servono a costruire i percorsi almeno quanto gli accoglimenti
Allo stesso modo degli accoglimenti convinti con motivazioni e te e corredi prescrizionali che si attagli no alla condizione dei soggetti che vanno in misura alternativa aiutano in modo davvero dirimente la costruzione dei percorsi individuali all'esterno in questo senso lo schema di decreto legislativo
Riempire di contenuti
Naturalmente anche qui sulla scorta di quanto la magistratura di sorveglianza in questi anni ha già sperimentato Marie empirico contenuti
E di prescrizioni le misure alternative in particolare l'affidamento in prova al servizio sociale consentendo di vestire di attagliare alla condizione del soggetto al quale la misura alternativa si vuol dare bene nelle prescrizioni esterne
Non prescrizioni punitive non prescrizioni che sottenda hanno l'idea che la misura alternativa non è pena
E che quindi bisogna riempirla di qualche vessazione che la renda più digeribile all'opinione pubblica ecco non è questo il senso né nella riforma né oggi naturalmente della misura alternativa colleghi
Dei tribunali di sorveglianza lo sanno bene e invece quella di costruire un percorso che attraverso prescrizioni
Precise accompagni verso il reinserimento sociale la persona detenuta
E allora no no certamente a prescrizioni tutte identiche sì invece a come dire ordinanze che parlino della condizione soggettiva
In questi primi giorni in cui abbiamo avuto finalmente lo schema del decreto legislativo ci si è molto interrogati sul tema lo accennava prima presa Balducci della centrale ovviamente dei di preclusioni ed automatismi
Del e del quattro bis bisogna dire qui chiaramente che la legge di delega non consentiva in alcun modo di intervenire sui reati di mafia sui delitti di mafia e di terrorismo
Non lo consentiva la legge delega e dunque legislatore delegato che non voleva certamente horror fogli uscire dai limiti che gli erano imposti nulla fatto rispetto a terrorismo e mafia
In per quanto riguarda queste due categorie non si leggono variazioni rispetto al tessuto
Quando ho letto da alcuni casi si è parlato di un'apertura che ci sarebbe stata Rispetto alle detenute madri di prole di età inferiore ad anni dieci o con disabilità grave rispetto alle quali quindi il tema del quattro bis sarebbe oggi modificato in realtà mi pare che qui il legislatore delegato non abbia fatto altro che aggiornare doverosamente il testo agli arresti precisi e vincolanti ovviamente della corte costituzionale
La sentenza del due mila quattordici del due mila diciassette consentono oggi che le detenute madri possano avere misure alternative anche quando condannate per delitti di mafia naturalmente però quell'apprezzamento del quarantasette ter prevede lo dice la Corte costituzionale e non potrebbe fare altro che ripeterlo
La schema di decreto legislativo prevede un bilanciamento con l'esigenza di sicurezza dunque è verosimile che rispetto a situazioni di particolare gravità come quelle delle detenute madri
Però colpevoli condannate per reati di mafia questo bilanciamento rispetto alla pericolosità l'interesse del minore troverà nel dato della sicurezza un dato
Molto importante e in qualche caso sicuramente dirimente allo stesso modo
Si è parlato ma mi pare che si possa escludere
Decisamente che ci sia stata una variazione su questo dell'articolo quarantasette ter comma uno bis che oggi consente la detenzione domiciliare
Per il condannato di quattro bis come di un'apertura su quattro bis realtà si tratta di diciamo bisogna leggere la norma unitamente all'articolo quattro bis comma uno che impedisce la concessione
Delle misure alternative tutte ai detenuti per delitti di mafia e di terrorismo per cui si è trattato semplicemente nella eliminazione di quelle riferimento D uno miglior coordinamento tra le norme che rimangono però impeditive per quanto riguarda i soggetti di quattro bis comma uno a meno che non abbiano collaborato con la giustizia ma chi collabora con la giustizia già poteva avere oggi affidamento in prova al servizio sociale permessi premio liberazione condizionale
Del tutto irragionevole era quell'unica norma che impediva loro di aprire la detenzione domiciliare che peraltro una misura gradata rispetto meno ampia dell'affidamento in prova che potevano capire
La legge la riforma invece disboscate completamente rispetto ai recidivi reiterati ma questo è qualcosa che come dire è la fine di un percorso chiaramente indicato dal legislatore e dalla Corte costituzionale non non mi dilungo su questo
Il maggior numero di posizioni giuridiche valutabili nel merito imporrà
Delle richieste più ampie agli uffici esecuzione penale esterna che sono già molto gravati questo dobbiamo dirlo ora la buona notizia che ci sia stato un ampliamento ci sarà un concorso con circa trecento posti nuovi è un passo significativo come pure devo dire a fronte di quella clausola di invarianza finanziaria
è positivo che invece la legge di bilancio abbia stanziato degli appositi fondi per la riforma della dell'ordinamento che della del sistema penitenziario quindi ci sono in realtà dei dei denari previsti certo molto altro si dovrà fare soprattutto alla magistratura di sorveglianza questo il mio parere serviranno decisamente più contenuti da parte di tutti perché dobbiamo valutare nel merito le posizioni dei soggetti già oggi lo abbiamo anche lo chiediamo a gran voce da tempo ma dovremmo chiedere ancora avremo bisogno di relazioni degli istituti penitenziari più ampie di note di pericolosità
Più complete
Di notte di di di note che vengano dalle procure
Cui la legge lo schema di decreto legislativo non elimina come in qualche caso si è detto ma anzi indica chiaramente la necessità che i pareri vengano richiesti alle procure distrettuali antimafia pareri che siano di contenuto qualche volta
Dobbiamo dire non sono me così attuali ne così
Come dire specifiche rispetto alle posizioni individuali su questo possiamo lavorare tutti insieme imporrà dal mio punto di vista soprattutto e questo è l'ultimo tema che tratto prima di lasciare la parola una presenza maggiore se già oggi non è ampia del magistrato di sorveglianza
In carcere e comunque una maggiore conoscenza delle persone detenute e questo è già nella legge la nostra presenza
Il più possibile negli istituti penitenziari ma naturalmente e insomma i colleghi che sono qui sono in carcere certamente quanto me e più di me però sarà necessario potenziare questa presenza una conoscenza diretta una conoscenza che parte da una relazione con la persona condannata e con gli operatori penitenziari per la costruzione insieme di questo dei percorsi alternativi come pure imporrà
Impone già oggi ma lo ribadisce in questo una serie di di misure che all'interno dei tribunali di sorveglianza possono già prende sì per esempio il ritmo rispetto il maggiore possibile del requisito indicato dall'articolo settanta comma sei dell'ordinamento penitenziario cioè la presenza del magistrato di sorveglianza
Che è competente che ha giurisdizione sull'istituto penitenziario nei collegi che decidono le misure alternative per questo oggetto una rispetto maggiore
E potrà prevedere probabilmente su questo il Consiglio superiore e e quindi la commissione mista potrà interrogarsi in futuro di immaginare suggerimenti di tipo tabellare che poteva Enzino questo rapporto dei magistrati di sorveglianza con gli istituti penitenziari
Divisioni non per lettera ma divisioni per istituto penitenziario dove possibile in modo che le persone possano avere questo rapporto più diretto e così come l'articolo la la normale seicentosettantotto difficile obiettivamente di cui parlava prima
La professoressa Balducci probabilmente richiede degli interventi anche in sede tabellare con cui presidenti potranno chiarire mi sembra di poter dire che quella differenza tra il presidente che fa l'istruttoria e il magistrato di sorveglianza che segue sia legato in realtà una conoscenza che io devo dire riscontro in tante parti della dello schema di decreto legislativo dell'azione concreta degli uffici sorveglianza
Aver cambiato se si fosse concentrato tutto in capo agli uffici sorveglianza si sarebbero tra virgolette scaricate sugli uffici periferici di sorveglianza istruttorie che allo stato nessuno era in grado di fare questo sistema con le presidenze del tribunale di sorveglianza consente che continui ad essere presente lo stesso schema istruttorio che è presente ora per i tribunali di sorveglianza quindi la ragione probabilmente da ritrovare
E su questo in questo in questo senso quindi molto lavoro potrà fare la commissione mista e sono sicuro che troverà il modo di farla per poter seguire la riforma l'ultimo dettaglio che volevo citare all'inizio ha parlato di ho citato Igino Cappelli
è colui che Sandro Malgara furono attenti osservatori non solo della riforma settantacinque mi il mitico Sandro ma io non lo dico perché se no sembra che lo lo dica se entro marzo il mitico usando Malgara il mitico Gino Cappello
Furono osservatori non solo della riforma del settantacinque ma anche di quel che accadde dopo la riforma del settantacinque
La cosiddetta controriforma le difficoltà allora io dico bisognerà che tutti siamo pronti a ripensare questo sistema
Pensando che si tratta anche di un cambiamento di passo tipo culturale
Che il quadro nuovo che comunque pur nella nelle mancante di questa questa schema penso all'affettività lavoro ma sono tanti temi l'ordinamento penitenziario minorile
Però ci ci da un quadro che ha più forti le tinte i colori della carta costituzionale nello stesso tempo non possiamo mettere all'interno di una cornice sbilenca come quella di alcune delle prassi
Che anni di difficoltà di sovraffollamento penitenziario hanno determinato prima tra tutti
L'uso che alcune leggi nel tempo hanno sviluppato delle misure alternative come strumento di deflazione del sistema penitenziario non è propria della magistratura di sorveglianza lo è stata non per niente la lo schema di decreto legislativo
Disboscate tutti gli automatismi anche quelli concessi vita legge centonovantanove che sostanzialmente concede salvo prova contraria viene eliminata
Dunque chiederà di ritornare a ripensare al quadro culturale
E bisognerà evitare che ci siano tendenze diciamo a comprimere il portato innovativo per continuare a ragionare come si è fatto fino a oggi una nuova legge si è detto non cambia le cose cambiano le cose
Dei percorsi culturali da fare tutti insieme la società civile e la deve lo deve fare per prima ma siamo noi operatori che possiamo farlo io credo che quelle attese che tutti gli operatori hanno oggi siano pronte ad essere recepite bisogna iniziare a lavorare con quella urgenza che sentiva Gino Capelli
Prima di interrompere prima di interrompere per la pausa caffè la parola al presidente
E i ringraziare FAMP ancora una volta del Pepe Fanfani Paola Balducci
E il dottor Giombini più per la per ottimamente introdotto i vostri lavori che proseguiranno dopo la Capossela feci teneva però a segnalarmi una una circostanza sintomatica dell'attenzione qui mi sono riferito all'inizio che abbiamo voluto prestare a questi temi non so quanti di voi sanno è stato oggetto anche di qualche polemica pubblica che il Consiglio Superiore della Magistratura deteneva risorse finanziarie non Spencer residui di gestione degli anni pregressi per larga parte dipendenti dalla soppresso esercizio della funzione
In materia di formazione
Ebbene noi alcuni mesi fa abbiamo deliberato la volontà di restituire queste risorse una parte importante dei queste risorse mantenendo come no qualche riserva
Venti milioni di euro che non sono né da poco
E abbiamo chiesto al legislatore però di farsi carico di destinarle a qualche utilità
Ha qualche finalità o ovviamente afferente l'amministrazione giustizia bene con la legge di stabilità il comma quattrocentocinquantasette dell'articolo uno della legge di stabilità
Si prevede appunto l'istituzione di un fondo di venti milioni non c'è scritto che sono quelli del Consiglio superiore ma sono quelli da ripartire con decreto del Ministro la giustizia e mi auguro che questo ministro vi posso provvedere prima
Del tutto dopo il cambio di governo destinato al finanziamento di interventi urgenti
Per assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari e degli istituti penitenziari quindi c'è una specifica menzione anche su questo tema con particolare riferimento alle aree colpiti dal sisma ma non solo e poi interventi per i Consigli giudiziari e percorsi Tito dalla Cassazione ci tenevo a segnalare quello ma insomma ogni tanto grazie
Stiamo entrando diciamo dopo i saluti dopo anche le nostre introduzioni
E devo dire che
Mi credo Solar segreto sono convinta che questa questa nostra iniziativa ci porterà anche importanti risultati proprio anche in funzione non solo del parere che di qui a poco dovremo
Esprimere ma anche per il futuro per questo lavoro che faremo la sesta alla nona Commissione insieme
Agli addetti ai lavori della magistratura di sorveglianza che inizieremo noi in questa consiliatura ma io sono convinta che anche chi
Poi il prossimo anno continuerà il lavoro torno iniziato porterà avanti con entusiasmo
Allora se ora siamo arrivati al tema importare nulla al tema che l'oggetto della nostra però l'incontro di questa mattina
Io ho come avete salvato che come sapete ho cambiato il titolo in corso d'opera c'erano gli amici che con me lavoravano in questo lavoro delle commissioni miste della norma della sesta e della norma
E invece di indicare dei diversi modi di estrazione della pena riguardando la carta costituzionale che parlava di pene
Ho detto no bisogna parlare dei diversi ma o di destinazione delle pene il titolare
Non solo carcere mozione d'ordine
Perché lo dobbiamo darci un ordine questi interventi dovranno durare non oltre dieci minuti ciascuno poi magari tanto lascerete anche all'intervento scritta anche perché io personalmente ma non solo anche i miei colleghi
Citandolo molto all'intervento di chi vive anche sulla propria pelle sulla propria esperienza
La questa tematica non solo l'attività che con grande passione dei magistrati di sorveglianza e non solo
Compiono ma anche le riforme quale sarà a loro avviso poi l'Effetto sul grande lavoro abbiamo parlato prima sempre degli automatismi che vengono meno e quindi tutto il tema delle responsabilità veramente apre una un orizzonte incredibile se il magistrato di sorveglianza insisto su questo non verrà a Berna è supportato e questo deve essere un impegno di tutti noi per il ognuno per il ruolo istituzionale che svolge l'allora iniziamo con i lavori la primo intervento ed è quello della dottoressa Giovanna Di Rosa
Presidente del tribunale di sorveglianza di Milano che non ha bisogno di presentazione la Maria perché la Giovanna Di Rosa come sappiamo tutti è stata al Consiglio superiore della magistratura nella scorsa consiliatura ma quello che io voglio ricordare a della dottoressa Giovanna Di Rosa che ha avuto modo anche di conoscere personalmente
In molte iniziative devo dire che il tribunale di sorveglianza di Milano e anche con l'impegno della Di Rosa
Ha avuto anche delle grandi esperienze anche dal punto di vista passiamo di parliamo di misure alternative alla detenzione
E credo che il tribunale di sorveglianza di Milano si è sempre dato anche qualche volta in scelte anche che sono state veramente
E complesse ma che noi apprezziamo Sempre quindi la parola alla dottoressa Di Rosa con il termine etica il tempo di purtroppo di dieci
Grazie buongiorno a tutti cercherò di esprimere concetti in maniera proprio veloce poi mi affido alla testa della relazione per quello che non riuscirò a dire
Un punto essenziale dal quale credo che sia opportuno parlare anche se è già stato accennato dal presidente Legnini anche prima negli interventi che mi hanno preceduto
E questo dato essenziale si è parlato di precetto costituzionale di principio e di umanità della pena e di con la finalità della rieducazione
Ma dobbiamo continuare a guardare quella che non è ancora a mio parere un dato acquisito nel patrimonio culturale complessivo del processo penale e cioè il fatto che il la fase dell'esecuzione è un sentimento del processo penale che lo completa egli da contenuto e finalità
Dobbiamo ancora compiere dei percorsi credo anche con i nostri colleghi giudicanti con la modalità di redazione delle sentenze con il lavoro che viene svolto in sede di indagine con l'attenzione alla vittima
Che emerge e vedremo che emerge in particolare alla luce della riforma con dei tentativi di dare contenuto a prescrizioni che significano attenzione a questo discorso dell'arte dell'attenzione alla vittima e alla collettività
E allora non dimentichiamo mai di avere uno sguardo completo del processo penale non del segmento solo dell'esecuzione penale ma del processo penale come l'intero progetto teso a quella finalità rieducativa
A quella finalità rieducativa che non è detto che debba essere il carcere felicemente la tavola rotonda si intitola e anche la prima sessione dei diversi modi di espiazione della pena non solo carcere
La Costituzione non nomina mai il carcere nessuno dei suoi precetti non ha mai detto che il carcere la modalità di espiazione della pena
Ha detto che la pena deve tendere alla alla rieducazione deve avere questa finalità
Così importante con il senso di umanità di cui si è detto ma mai nomina il carcere quindi il sistema carcere o centri copia in qualche modo si è sviluppato anche a seguito dell'incremento delle preclusioni e di tutti quei concetti che sono già stati enunciati
E di fatto come dire a un risultato
Che voluto da scelte legislative dettato da anche situazioni emergenziali che nella storia ci sono stati in Italia ma che non trovano la loro collocazione la loro giustificazione all'interno del sistema costituzionale
Un'altra cosa importante Trento che sia da dire perché la prevenzione non si realizza attraverso la paura e attraverso dunque la la la il timore di una sanzione
Con una un alto livello di preclusione si realizza attraverso la capacità di consenso che hanno le norme si realizza attraverso l'autorevolezza della norma e l'interiorizzazione del valore della norma stessa
Che la finalità lui si tende di perseguire attraverso appunto le misure alternative se questo concetto lo disse il Beccaria ricordati e godiamoci citare Beccaria significa andare
Più di un secolo addietro ovviamente
Era ancora lo dobbiamo ribadire è evidente che come quello che ho detto prima e ciò questo discorso che la magistratura di sorveglianza non è iniziata e la magistratura di sorveglianza svolge una funzione costituzionale importantissima
Che dà senso a tutto il lavoro che il processo penale ha fatto prima
è un altro concetto appunto sul quale ancora secondo me bisogna lavorare
Vorrei darvi
Velocissimamente qualche numero che credo sia importante perché ho cercato di estrapolare
Le statistiche poi mi affido alla relazione per i dettagli
Comunque ho cercato di lavorare sulle statistiche storiche del DAP esperti sono aggiornati alla data del trentuno dicembre due mila diciassette anche se è uscito il trentuno gennaio due mila e diciotto già andato
Delle misure alternative complessive in Italia dato che ho epurato e vi dico e le misure alternative in senso puro cioè non quelle che comprendono gli altri istituti che di norma sono messi all'interno di questi dati
Sono in questo momento in Italia quattro quattordici mila seicentosessantadue se però scorporiamo e guardiamo studiando appunto le statistiche in questa prospettazione storica io ho fatto il lavoro dal due mila quattordici perché mi sembrava significativo alla luce dei dei delle norme di incentivazione che erano intervenute con strumentazione dei decreti che tutti conosciamo
Dopo la sentenza Torreggiani e vi dicevo
Vedremo che c'è un esercito di condannati in carcere cioè di detenuti sui detenuti attuali che in questo momento sono cinquantasette mila seicentootto con una capienza regolamentare di cinquanta mila quattrocentonovantanove posti
Di cui peraltro la Lombardia porta il primato perché al maggior numero di detenuti e di sovraffollamento in Italia ecco a fronte di questo vi dicevo le la quantità di persone con le pene basse è veramente notevole perché i detenuti condannati con almeno una condanna definitiva sono oltre otto mila con la pena da zero a un anno io dettagli poi li lascerò la relazione oltre sette mila sette mila centosettantasei con la pena uno e due anni siamo arrivati a quindici mila di quei cinquantasette mila andiamo avanti
Poi sono oggi cinque mila cinquecentottantasette con appena due tre anni da due a tre e quindi siamo arrivati a venti mila di quei cinquantasette mila e poi ci sono sei mila cinquecentonovantatré con la pena da tre a cinque anni quindi abbiamo metà della popolazione carceraria col dato di sovraffollamento con indicato che alla pena entro i cinque anni e il dato che mi sembra più significativo e addirittura quello della pena più bassa
Che in questa forbice è un terzo capite quindi questo significa l'importanza di questo dato e anche l'importanza che ho fatto in cui ho fatto la verifica la la il l'incremento di queste pene basse nella nella nel nell'ambito di questo studio diciamo comparato della crescita del numero dei detenuti perché purtroppo questo dato e costantemente aumentato rimando alla relazione
Ma gli ultimi quattro anni hanno registrato contanti costantemente un aumento del numero dei detenuti
Con queste pene basse il che fa pensare a noi che facciamo pratica di misure alternative e di conoscenza dei detenuti come si diceva prima noi magistrati di sorveglianza intendo
Fa tappa a pensare fa capire
Per chi conosce appunto il fenomeno della marginalità non dimentichiamo che quasi venti mila sono gli stranieri sull'intera popolazione detenuta che i problemi concreti in questo momento per le misure alternative sono le possibilità non tanto di meritevolezza ma di fruizione della misura alternativa la casa il lavoro
Il supporto Esterno un per dare la misura alternativa
Quindi non è un problema di meritevolezza spesso perché sono appunto molto alto il numero delle pene basse che vi ho detto che sappiamo che sono reati bagatellari quelli che fanno numero ma vi dico è dimostrato dall'entità delle pene perché dovete pensare anche in quell'ampio numero che c'è il resto onde dei detenuti che in in custodia cautelare quindi ovviamente ho parlato solo dei definitivi e quindi se scorporiamo ci rendiamo conto di quanto è significativo tutto questo
Un altro dato che vorrei dare e quant'è importante la detenzione domiciliare rispetto all'affidamento per tessuti ci sono quattordici mila misure scusatemi quattordici mila seicentosessantadue affidamenti e scusate devo devo rettificare quello che ho detto prima e dieci mila trecentonovantadue detenzioni domiciliari il totale cioè delle misure alternative in questo momento e venticinque mila la semilibertà molto è molto piccola
Sono ottocentotrentatré soltanto in tutta Italia
Però capite bene che il il la forbice tra l'affidamento e la detenzione domiciliare e molto è molto limitata
E il problema vero delle misure alternative a mio parere è sempre stato quello organizzativo io ho studiato quand'ero ragazza un all'università su un libro che scrisse romano e Stella nel mille novecento e ottanta che che si è già diceva il professor Romano che il problema era quello delle delle dell'organizzazione per per la concedibilità delle misure alternative adesso la riforma sta sgomberando il campo da tanti da tanti aspetti infatti abbiamo visto che diciamo alcune delle preclusioni
Normative sono state in qualche modo tolte importante il riferimento al cinquantotto quater vorrei aggiungere tra quel discorso della inammissibilità legata al dato di revoca
Che sicuramente un'incidenza che responsabilizza naturalmente la magistratura di sorveglianza per valutare quando questo quando questo interviene la riforma poi tutta una serie di di dati significativi aumenta il limite di pena di quattro anni credo che non ci sia il tempo per fare una breve carrellata che pure avevo preparato sui dati significativi
Mi fa mi fa mi sembra importante rilevare che non sia più prevista l'osservazione di annettere un mese in istituto che si preveda l'intervento dell'UEPE libertà che non è obbligatoria l'osservazione se la pena inferiore a sei mesi
Però vengo a raccontarvi che a Milano da da dieci anni non facciamo l'osservazione per le pene sotto l'anno di di pena residua perché l'UE per non ce la fa
Che l'UEPE ci costringe a fissare i fascicoli al sei mesi di distanza dalla data in cui il fascicolo viene presa in mano ci costringe tra virgolette nel senso che non riesce a gestire il carico del lavoro e che adesso proprio l'anno scorso abbiamo aumentato questa concordemente con la Procura generale abbiamo raggiunto intese con gli uffici di riferimento per aumentare la rinuncia al contributo dell'UEPE
A diciotto mesi quindi la riforma come dire si muove cerca di sollevare organizzativamente ASP alcuni aspetti che per quella che è l'esperienza del territorio nel quale lavoro da tempo
Niente ecco mi mi impone di dire che siamo già molto oltre
Seppure il rally molti in con modalità concordate questa rinuncia che certo non è neutra capite bene perché significa affidare alle informazioni penali di dati di realtà e quindi investire sul contributo dei difensori per cercare di avere delle possibilità che permettono di attingere a risultati di contenuto e non solo di forma
Mi pare importante ricordare il il il presupposto del grado il pregiudizio è stato un altro tema questo per l'applicazione delle misure provvisorie il grave pregiudizio derivante
Dal protrarsi della detenzione adesso era era diciamo era previsto così nella concessione misure provvisorie è diventato il grave pregiudizio al percorso di reinserimento sociale
Che deriva dal protrarsi della detenzione il legislatore si è sforzato mio parere in questa riforma buona perché buona negli intenti ed è buona sicuramente nelle previsioni di massima di cercare di dar corpo
E ad una giurisprudenza che già si è orientata diciamo così nella direzione più favorevole con vi devo dire
Che queste un po'alla mia la mia impressione
Ebbene in piccole dare questa questa misura dell'affidamento in prova con i condannati per i condannati con infermità psichica ne parlerà sicuramente il presidente Pelissero presidente della Commissione che ha coordinato i lavori che hanno mancherebbe ragionato su sulle misure di sicurezza e su questa importanza significativa
E e quindi con come vi posso dire ho notato nel complesso della riforma l'aumento della pena fino a quattro anni anche se sono un po'preoccupata che diventino tutte
Possibilmente detenzioni domiciliari laddove non ci sarà il lavoro bisogna che si che si pensi a questo
E bisogna che si pensi a fronte dell'abolizione del quarantasette ter comma uno bis con le preclusioni che prima impedivano che per i reati di quattro bis fosse concessa la detenzione domiciliare
Non già perché la detenzione domiciliare non sia una misura significativa e utile
Ma perché come è gestita è una misura alternativa affidata al mero controllo di polizia che rischia di non avere un contenuto pieno di educazione attenta
Uso uso dei termini diciamo normativi ecco ma se non c'è l'attenzione l'investimento dell'assistente sociale che come dire la misura diventa una una un in carcere ambulante che viene spostato da da dentro a a casa propria e quindi su questo bisogna stare bisogna stare attenti
E su questo incentivazione del ricorso alle forme di volontariato come strumento per cercare di dare contenuto all'ausilio dell'UEPE è molto bello e sicuramente come dire legittima anche qui qualche Frassica con qualche convenzione si era già fatta sui territori perché già si è cercato di fare imparare i per esempio i volontari nelle misure alternative quali la detenzione domiciliare abbiamo vi vi racconto soltanto ma credo che sul territorio siano sparsi sempre di questo genere noi abbiamo una convenzione con l'associazione Sesta Opera San Fedele che fa in questo tipo di assistenza quindi ben venga l'incentivazione che non sia però una sostituzione dell'istituzione
Perché il rischio nell'incentivazione del volontariato e quello di demandare ad una improvvisazione di volontariato che con tutte le la migliore buona volontà
A volte manca di professionalità e di e crea problemi all'interno dell'amministrazione penitenziaria
Sui riparti di competenze e su in una diciamo tradizioni culturali di responsabilità che devono essere in qualche modo condivise perché è bello lo Stato che si affida alla al volontariato ma non deve sostituire l'istituzione al volontariato e su questo credo che bisogna stare attenti per evitare che poi le cose si traducano in come dire promesse
Senza senza risultato
Le la il dettaglio delle prescrizioni che descritto nella riforma mi è sembrato anche significativo
Anche se ridevo dire sono un pochino perplessa e Lollo racconto così su quelli che sono le positive possibilità di percorsi di giustizia riparativa che non sono delineati normativamente nemmeno nello Statuto di fondo di base
Ma i magistrati lo sappiamo perché noi facciamo prescrizioni dal mattino alla sera in tutte le udienze collegiali a cui partecipiamo abbiamo sempre il problema di cercare di incentivare si cercano
Forme di volontariato che poi bisogna vedere se è prescritto ha senso di di chiamarsi volontariato perché tutto quello che è prescritto cede i non è non è più volontariato per definizione
Comunque al di là di questo e al di là quindi delle difficoltà dei contatti della vittima del reato della previsione adesso per esempio non so se l'avete vista
E ed è previsto che vi sia proprio e una un percorso di adoperarsi per il leader o attenuare le con in sé del reato che qualche cosa di diverso da quello che noi prescrive eravamo ai sensi del tradizionale articolo quarantasette
Bisognerà vedere come Essex queste possibilità saranno attuate mette certo si trova ad affrontare quello che normalmente
Non ha non ha gestito diciamo forse è un po'subito nella incentivazione a questo tipo di percorsi che se vi devo dire sinceramente forse sono anche un po'il sentire
Della del desiderio della collettività quindi questo
E è un dato anche importante perché significa che le sanzioni di comunità così come previste addirittura ricorderete dal tavolo dodici sono stati ricordati i tavoli mi piaceva che il tavolo dodici
Parlasse delle sanzioni di comunità dava questo respiro di collettività ma bisogna che la collettività che appunto chiede anche queste risposte sia pronta poi ad accogliere
Quello che quello che mi accade e quindi adesso vedremo il controllo della polizia penitenziaria che però è un controllo soltanto formale sì scusate finisco che un controllo solo formale su orari
E diciamo rispetto delle prescrizioni formali bisognerà vedere se sarà possibile per esempio fare istruttoria per quello che noi magistrati facciamo nella quotidianità che ci serve no per dare le autorizzazioni a un lavoro a qualcos'altro ma la riforma pare escludere questo quindi pare affidare ancora le forze di polizia
Il questo tipo di raccordo e poi sul su un brevissimo su quella su quella norma procedurale che prevede che i presidenti istruisca nei fascicoli poco due problemi il problema dell'arretrato perché i numeri delle dei liberi sospesi in Italia e sono dei numeri che fanno paura e che vanno trattati conciliabili con questa previsione che crea dei problemi perché vuole comunque anche una conferma
Della decisione a quando anti positiva e lo capisco per fare consentire al PM di intervenire e di dire non sono d'accordo però diciamo a una prospettazione a una un ventaglio che è molto Complesso quindi concludo perché avrei tanto da dire
Ma rimando quello che ho scritto pensiamo anche alla partecipazione alle udienze a distanza dei detenuti che non sono nel distretto io non ce l'ho l'udienza in videoconferenza me la presta il tribunale una volta al mese per il quarantuno bis
E e da due anni che ho chiesto la la il video collegamento al ministero fatto tre solleciti
E così come me credo che sia un po'in Italia quindi questa previsione del video collegamento in udienza per i detenuti che si trovano fuori dal distretto
E non vuole non saranno più sentite con rotatorie al magistrato di sorveglianza manterranno ad essere direttamente attinti all'interno di una di una visione immediata
Ed è comporterà dei dovrà comportare dei risultati significativi allora concludendo credo che occorrano due cose
Tutto il problema vi dicevo prima del sensibilizzare l'opinione pubblica perché purtroppo tutto questo e tutte le norme come dire di paletto che cercano da un lato di dare dall'altro in qualche modo di compensare per far capire che la riforma c'è ma non è poi così così spinta come purtroppo diciamo la la collettività impone credo che invece debba debba essere debba passare per un rinforzo del sentire dell'opinione pubblica che è un problema
Chiedo ai magistrati di sorveglianza sappiamo essere molto forte
E mi domando perché con tutti garantite sono istituiti non si preveda un garante per le comunicazioni che riguardano le decisioni della magistratura di sorveglianza o ancora una una forma di comunicazione organizzata facciamo la pubblicità progresso non non vi so dire
Troviamo un modo per parlare prima che si parli soltanto di quello che è scappato che ha fatto del male non di tutto il bene che abbiamo fatto la seconda cosa vi dicevo chiudo e quella del profilo organizzativo
La bellissima ipotesi libri Millelire il banco di prova sul quale appunto nei magistrati ci vediamo chiamati perché appunto abbiamo questa riapertura nuova
Della di una parte se non altro
Della nostra giurisdizione che mi permetterete di ricordare Rita al campo tutti i lavori fatti dalla commissione mista della consiliatura precedente pubblicata nei due quaderni del Consiglio superiore perché bisogna dar conto
Ecco anche anche di questo credo che sia giusto
E il problema e e quello poi organizzativo vi dicevo allora la migliore connessione internazionale istituzione interistituzionale non per Lazio anche internazionale la collaborazione tra le varie istituzioni l'incrocio dei bisogni incentivazione con le esperienze del territorio e con l'aiuto degli enti del territorio sono tutti i percorsi che dobbiamo che dobbiamo perseguire però dobbiamo anche fare i conti con con i dati di realtà
Perché la clausola di invarianza finanziaria non non incentiva le risorse delle amministrazioni locali forse una Conferenza Stato Regioni che abbia delle competenze specifiche ampliate in questo senso potrebbe essere una strada ma finché i ragionamenti non saranno fatti in questo modo e sarà affidato al singolo seconda cosa consigliere Balducci presidente Balducci un appello credo a nome un po'di tutti i colleghi presenti con i quali mi sono sentita prima ieri eccetera
E un rinforzo della magistratura di sorveglianza e della avete detto sicuro
E del personale amministrativo perché noi abbiamo bisogno da un lato che le piante organiche siano aumentate
L'aumento delle piante organiche che si è fatto nel due mila quattordici e risente dei conteggi dei condannati definitivi al due mila e dieci
Prima delle riforme che sono intervenute nel due mila quattordici e guardate che con riferimento a un caso mio personale ma che comunque lo specchio di quello che avviene in tutta Italia
I ricorsi per trentacinque TAR per esempio per le condizioni disumane e degradanti si sono quintuplicati a Milano nell'ultimo anno cinque volte rispetto all'anno precedente
Quindi queste piante organiche non tarate sulla base delle riforme degli aumenti di competenze devono essere ristudiare tela consiliatura che si è occupata dell'aumento delle piante organiche di tutti gli altri uffici giudiziari esclusa la magistratura di sorveglianza
Potrebbe cogliere quest'occasione forse per ragionare un po'di questo seconda cosa comunque la copertura delle piante organiche attualmente prevista che non è così e quindi poi su questo insomma tutti i miei colleghi sanno che di aver fatto varie richieste che prendono in terza commissione
Un sollecito al ministero per la copertura del personale amministrativo
Perché ogni giorno di libertà
Ogni giorno di ritardo per un'unità di personale amministrativo che non c'è un giorno di ritardo sulla gestione della libertà di una persona un mese che passa e un mese di ritardo sul non su una persona ma su tutte le persone
Che in quel mese potevano essere valutate la divergenza al trenta diritto promesso e il diritto attuato Pansa anche per queste cose e con questo concludo e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie a Giovanna non avevamo dubbi sulla profondità dei tuoi interventi perché sei una dei tanti magistrati che in prima linea proprio su questi temi così delicati due parole prima di passare al professor Felix ero mi interessa molto
Il tema della comunicazione lo ha affrontato all'abbiamo affrontato anche all'inizio
Cioè il magistrato che tra l'altro oggi con questa riforma che esclude gli automatismi attribuisce ai magistrati di sorveglianza una discrezionalità io gradirei sarebbe possibile dovremmo parlare anche poi veramente con degli addetti ai lavori nel mondo della comunicazione per far sì che una decisione di un magistrato che magari non ha successo può succedere possa può impedire veramente questo che il percorso di riforma voluto da noi voluto dal ministro voluto anche
Dal Parlamento questo sarebbe un grande peccato il termine ci sono tutti
Annotati sono temi
Importanti il profilo organizzativo le risorse l'ho detto anch'io ad ogni le riforme possono essere astratto le più belle ma se non ci sono ha come dicevamo nelle nostre riunioni a costo zero non si fanno le riforme resterebbero sulla card
Carta ma anche con grande poi anche dista mutamento di chi è addetto ai lavori e pensa che basterebbe mi ha fatto piacere che il presidente Legnini abbia fatto riferimento nel CISL o il Consiglio superiore
E ha dato venti milioni di euro saranno pochi non saranno poche saranno tanti male speriamo che questi venti milioni di euro destinati
Alla all'al sistema giustizia vengono destinati veramente a quello che riguarda il sistema della riforma carceraria e io confido
Un arriviamo a un altro tema che mi mi sta molto a cuore Phyllis ero chino conosce Pellizzaro professore
Bravissimo eccetera però in questa in questa sede in questa situazione Marco Bellisario se occupato direttamente delle tematiche presidente della commissione mi è piaciuto il suo approccio perché lo condivido pienamente
E quello di dire le riforme settoriali e poi dopo Marco affronterà anche la tematica in una un ampio nel respiro più ampio
Cioè perché il sistema sanzionatorio in questo Paese non cambiano e sono anni troppo anni la riforma del Codice Penale perché si dovrebbe partire prima
Da una riforma del sistema sanzionatorio par magari affrontare le altre tematiche questo è il primo tema che credo
Che affronterà il professor per rissa euro e quindi un po'interrompere tra l'altro anche il flusso
Delle riforme settoriali anche il professor Pericet Roma non c'era dubbio è il tema che mi pare che leit motiv di questi Jodie questa mattinata
E dire grandi riforme ma a costo zero non si possono fare le riforme comunque professor Belisario affronterà il tema del significato delle misure alternative alla detenzione del famoso Silenzio sulla revisione del sistema sanzionatorio Marco io metto questo questa indicazione di timing
Sedo alquanto tira fratelli
Grazie grazie dell'invito comincio subito dicendo che dal punto di vista di chi come me abituato a svolgere una riflessione teorica e poi anche da chi ha svolto nome appunto una funzione di supporto al legislatore questa diciamo questa veste duplice mi porta sempre a riflettere sulle riforme in tema di visione globale di sistema
Perché qui le misure alternative vanno inquadrate all'interno del sistema sanzionatorio danni noi assistiamo a un meccanismo di profonda flessibilizzazione della pena in fase esecutiva
Negli ultimi tempi flessioni in fase esecutiva dinanzi al giudice dell'esecuzione con tutto ciò che sappiamo sul potenziamento sulla rivalutazione del giudice dell'esecuzione una forte sensibilizzazione della pena anche dinanzi alla magistratura di sorveglianza anziché proprio partendo dalla flessibilizzazione storicamente della pena dinanzi alla magistratura di sorveglianza che abbiamo visto una sorta di metamorfosi della pena in fase esecutiva
E allora in questo contesto mi devo chiedere e quali sono il quale il senso oggi delle misure alternative in un contesto complessivo del sistema sanzionatorio e perché le misure alternative si sono mosse in una duplice logica lo ricordavamo è già emerso nelle riflessioni che sono state fatte prima e da un lato c'è una razionalità di scopo cioè sono strumento per l'attuazione dell'articolo ventisette comma terzo
Le misure alternative consentono anche una sussidiarietà quindi una estrema ratio della pena detentiva
E quindi che cosa significa questo da un punto di vista funzionale che la pena in questa prospettiva guarda sempre più al futuro al soggetto che deve eseguire la pena e non rispetto al passato tanto che anche la stessa
Eliminazione riduzione dei casi di preclusioni e di automatismi e proprio il segno di una pena che non guarda più a ciò che il soggetto ha commesso in passato ma che si pone in termini diciamo più così ideologici rispetto al futuro però è anche ovvio che le misure alternative hanno svolto una funzione invece effettiva e triste momento
Di riduzione del sovraffollamento carcerario ed è significativo lo sviluppo della detenzione domiciliare in questi ultimi anni della liberazione anticipata dell'esecuzione domiciliare della legge duecentodieci del mille novecentonovantanove
Allora io ritengo che in questo contesto le misure alternative debbano essere entro certi limiti potenziate e anche nazionalizzate e credo che la commissione giostra da questo punto di vista abbia fatto una lavoro nei limiti ovviamente come ci ricordava prima dottor già Filippi i limiti fissati dalla legge delega una lavoro più che apprezzabile
Sono stati ampliati i limiti di accesso ricordava prima Giovanna Di Rosa la misura dell'articolo quarantasette septies cioè l'affidamento in prova contenuto terapeutico diciamo così
E perché questa era una misura della quale si sentiva si sentiva la necessità e dirò subito però che l'attuazione effettiva di questa misura ci pone il problema del rapporto con il territorio perché queste misure sappiamo bene che funziona nella misura in cui sul territorio ci siano le comunità ci sia la possibilità di accogliere chi può uscire dal carcere e questo pone il problema anche dato che la sanità e di tipo regionalizzata di differenziazione sul territorio sul territorio nazionale
Sono state razionalizzate le misure alternative perché condivido la riduzione degli degli effetti delle preclusioni e degli automatismi così come anche la tipizzazione delle prescrizioni di cui all'articolo quarantasette tema di cui noi nell'ambito della Commissione delle misure di sicurezza ci siamo ampiamente occupati sul problema anche della tipizzazione delle prescrizioni nell'ambito delle misure di sicurezza
La riforma della liberazione condizionale perché finalmente non aveva più senso che la liberazione condizionale fosse nel Codice Penale
E non nell'ordinamento penitenziario ma non è solo un problema di collocazione un problema anche di migliore coordinamento anche se forse si poteva ripensare anche meglio fossero rapporto tra liberazione condizionale e affidamento in prova al servizio sociale
Del tutto condivisibile l'abrogazione anche se ha un anno di distanza della legge duecentodieci del mille novecentonovantanove che aveva un carattere di intervento di tutti del tipo temporaneo
Mi chiedo però allora a questo punto che significato abbia l'espansione delle misure alternative in un contesto però di blocco del sistema politico sulla revisione del sistema sanzionatorio è perché qui abbiamo avuto le riforme Labyrinth progetti di riforma del codice penale e sappiamo bene dalla commissione più recenti dalla Pagliaro fino Pagliaro Nordio grosso Pisapia sono tutte naufragate
E non fregata la prima Commissione palazzo sulla revisione che si proponeva di dare una di proporre una revisione del sistema sanzionatorio la seconda Commissione Palazzo quella che doveva dare attuazione alla legge sessantasette del due mila quattordici cioè della introduzione di pene
Principali non carcerarie anche questa parte inoltra Gatta tra l'altro non conosciamo nemmeno i lavori della commissione io e la collega Paola Balducci abbiamo lavorato in queste Commissioni e mi spiace che il testo di questa di questa proposta che arrivava dalla commissione poi non sia circolate rimanga nei cassetti ministeriali perché credo invece che sulle riforme si debba discutere si debba discutere perché poi funzionano non funziona ma intanto vediamo quali sono le soluzioni che sono state proposte e allora quale la razionalità del potenziamento delle misure del sistema sanzionatorio in un contesto di mobilità della riforma generale delle sanzioni
Io devo dire che
Qui la magistratura di sorveglianza altro che ruolo di magistratura negletta o di nicchiano perché svolti in realtà una funzione essenziale perché in un contesto nel quale il cioè la magistratura di sorveglianza finisce per svolgere un ruolo essenziale sia nella determinazione dei tassi di sovraffollamento carcerario che nell'atto effettiva attuazione dell'articolo ventisette
Comma terzo della Costituzione con tutte le difficoltà che ci ha indicato prima Giovanna Di Rosa sulle difficoltà concrete ora quali sono però secondo me un effetto può essere un effetto negativo di questo potenziamento della flessibilizzazione
Della risposta solo in fase esecutiva
Quello dell'accentuazione del divario tra pene minacciati in astratto il pene in concreti seguite questo è un tema che emerge ogni volta che si discute sulla riforma
Del sistema sanzionatorio perché si dice il principio di legalità deve riguardare non solo il precetto ma deve riguardare la sanzione e se c'è questo divario molto forte allora la sanzione diventa difficilmente prevedibile
Ora attenzione però questo non deve portarci a dire perché qualcuno potrebbe fare allora questo ragionamento eh ma allora automatismi e preclusioni dato che limitano in qualche modo la discrezionalità
Della magistratura di sorveglianza dovrebbero essere eliminati dovrebbero essere invece potenziati mantenuti
E io qui dico no dico che invece gli automatismi delle preclusioni vanno e giustamente il legislatore delegato alla Commissione giostra sono andati
In questa in questa direzione perché sono uno strumento che è contrario è contrario alla disciplina dell'articolo ventisette comma terzo
Che cosa mi porta invece a dire quale riflessione voglio fare al termine di queste mie brevissime considerazioni e cioè il la considerazione che faccio è questa le misure alternative vanno inquadrate nella prospettiva generale di riforma del sistema sanzionatorio considerando che sono anche diversi tipologicamente diversi destinatari delle diverse dei diversi percorsi di pena non di di pena perché un conto è parlare dei destinatari delle misure alternative alla detenzione
Un conto è parlare di coloro che invece sono destinatario esclusivamente della pena carceraria perché non ricordiamoci che c'è un nucleo di soggetti che sono destinatari di questa e terzo il nucleo di coloro che dovrebbero dico dovrebbero perché qui ha ragione il presidente Fanfani che ci ricordava questa mattina
Pene principali non di tipo detentivo
E qui si pone allora il problema del rapporto tapering principali le pene accessorie che non è stato risolto dalla legge delega perché sul punto pene principali pene accessorie era un punto riferito alla riforma dell'ordinamento penitenziario quindi non come riforma di carattere generale il problema della sospendere rapporto con la sospensione condizionale della pena perché ci ricordava prima Giovanna Di Rosa che ci sono molte pene che sono molto basse e quindi qui rivediamo anche il la disciplina della sospensione condizionale
Cosa ha fatto legislatore delegato
Con questa riforma certo ha guardato soprattutto alle misure alternative alla detenzione e alla pena carceraria perché non ricordiamoci che c'è tutta una parte che incide sulla vita all'interno del carcere
Il quali sono i rischi però attenzione il rischio e che possono essere da un lato riforme che rimangono sulla carta perché qui non è solo un proprio in problema certamente di clausola di invarianza finanziaria c'è un problema di rapporto con la sanità penitenziaria con il territorio
E allora il rischio e che davvero le riforme rimangono sulla carta anche se le condizioni di vita all'interno del carcere rimangono le stesse perché anche la riforma del settantacinque le norme che abbiamo adesso
Consentono già molto ma se poi le situazioni ora io credo a questo punto che nella prossima legislatura
Si debba interrompere davvero il flusso delle riforme settoriali questa è una riforma ad amplissimo respiro ma va inquadrata nell'ambito della riforma del sistema sanzionatorio quindi riprendere il cammino delle riforme del sistema sono in sanatorio non approvare più leggi con invarianza finanziaria in questi ambiti
Sono contento ci ha ricordato il presidente Legnini questo comma quattrocentocinquantasette della Legge Stabilità numero davvero provvidenziali venti mila Euro quanti ne saranno poi effettivamente destinati all'ordinamento penitenziario ma qual è venga venti mila venti milioni ma beh sperano sia la cifra quella che viene poi destinata all'ordinamento penitenziario chiudo ecco credo solo su dato che è stato richiamato da Giovanna Di Rosa da da Paola Balducci
Il problema della comunicazione e qui il problema della comunicazione sulla pena e davvero delicatissimo e davvero delicatissimo perché qui assistiamo a uno scollamento totale tra la riflessione che possiamo fare qui e che invece la riflessione che va fatta poi rispetto al rapporto con la nel rapporto con la la collettività
Nel rapporto con le forze politiche perché chi davvero ci muoviamo su due piani e argomentazioni completamente completamente diverso
Davvero qui va potenziato il discorso ma credo che qui davvero sia molto molto difficile perché poi i i l'afflato sicuri Tare io anche dalle ultime dichiarazioni che abbiamo purtroppo letto ma non solo devo dire no al parco dal punto di vista delle forze politiche
Anche dichiarazioni da parte di tecnici di chi cioè e all'interno del sistema
Devo dire che alcune dichiarazioni che sono uscite sulla riforma Giostra sono secondo me preoccupanti di un certo clima grazie
Ecco questa è un'ampia sintesi del convegno che si è tenuto il cinque febbraio scorso a Roma a Palazzo dei Marescialli organizzato dalla commissione mista del Consiglio Superiore della Magistratura commissione mista per lo studio dei problemi della magistratura di sorveglianza
E dell'esecuzione penale in particolare questa sera abbiamo ascoltato la prima sessione sul tema
Dei diversi modi di espiazione delle pene non solo carcere e intanto lo ricordiamo ancora una volta è all'ordine del giorno del plenum di mercoledì prossimo il parere messo a punto dalla sesta e dalla nona Commissione dello stesso CSM
Proprio sullo schema di decreto legislativo di riforma dell'ordinamento penitenziario approvato in via preliminare dal consiglio dei ministri il ventidue dicembre scorso
E intanto lo ricordiamo ancora una volta continua prosegue dal ventidue gennaio scorso la lotta non violenta di Rita Bernardini e del Partito Radicale
E di
Otto mila ottocento detenuti e di oltre centosessanta cittadini liberi proprio per la definitiva approvazione della riforma dell'ordinamento penitenziario entro il quattro marzo e intanto noi ci fermiamo qui per questa sera termina così e la puntata dello speciale giustizia a tutti grazie per l'attenzione da Lorena D'Urso ha una buona ascolto dei successivi programmi di radio radicale